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Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello d’Argile, Castelmaggiore, Castenaso, Galliera, Granarolo, Malalbergo, Medicina, Minerbio Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano San Pietro in Casale Azienda USL Bologna Nord Provincia di Bologna

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Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello d’Argile, Castelmaggiore,

Castenaso, Galliera, Granarolo, Malalbergo, Medicina, Minerbio Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano

San Pietro in Casale Azienda USL Bologna Nord

Provincia di Bologna

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Indice Premessa

Capitolo 1 – Il contesto socio-economico del territorio: analisi della domanda

sociale e dell’offerta

1.1 Il contesto socio economico – Come è cambiata e sta cambiando la

nostra Comunità.

1.2 Lo stato dell’arte

1.3 Sistema di governo e di gestione dei servizi

1.4 I bisogni rilevati

Capitolo 2 – Gli obiettivi strategici e le priorità generali del Piano 2002/2003

2.1 Le priorità e gli obiettivi strategici

2.2.La gestione del Piano e la valutazione

Capitolo 3 – Il programma attuativo 2002

3.1 Area responsabilità familiari

3.2 Area diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

3.3 Area disabilità

3.4 Area anziani

3.5 Area immigrazione

3.6 Area contrasto all’esclusione – povertà – dipendenze

3.7 Titolarità degli interventi, modalità di produzione e gestione dei servizi

3.8 Le risorse finanziarie del Piano di Zona

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Premessa

La “legge quadro per la realizzazione del Sistema integrato di interventi dei servizi sociali” n.328/00 adotta il metodo della pianificazione al fine di disegnare il sistema integrato di servizi socio assistenziali locali.

La Legge all’art.19 prevede l’utilizzo dei PIANI DI ZONA come strumento per favorire il riordino, il potenziamento, la messa in rete di interventi e servizi in modo di programmarli e realizzarli secondo un’ottica sistemica. La nostra Regione, in attesa dell’approvazione della specifica legge, ha deliberato un programma di interventi che definisce:

a) gli ambiti territoriali dei Piani di zona coincidenti con i Distretti sanitari; b) il carattere sperimentale del piano 2002; c) la ripartizione dei fondi; d) gli obiettivi prioritari.

Gli obiettivi:

a) valorizzare e sostenere le responsabilità familiari e le capacità genitoriali b) rafforzare i diritti dei minori assicurandone l’esigibilità anche tramite l’attivazione di

servizi e iniziative all’interno di una progettazione di più ampia politica dei territori c) potenziare gli interventi a contrasto della povertà d) sostenere, con servizi domiciliari, le persone non autosufficienti (in particolare

anziani e disabili gravi) e) prevenzione delle dipendenze f) azioni per l’integrazione sociale degli immigrati

La Provincia ha svolto un ruolo di coordinamento attraverso la promozione e

informazione verso i cittadini, le istituzioni pubbliche e il Terzo settore con quattro Assemblee tematiche pubbliche quali momenti di approfondimento, confronto e ascolto, l’istituzione di tavoli politici e tecnici a livello provinciale, il supporto informativo e tecnico nei confronti dei soggetti impegnati nella formulazione dei piani di zona, attraverso la messa a disposizione di tutti i dati di sfondo del sistema informativo regionale sui servizi sociali.

Il Distretto “Pianura est” formatosi dalla fusione degli ex Distretti di Budrio e San Giorgio di Piano e composto da 16 Comuni, per la formazione dei Piani di Zona ha istituito una commissione tecnico-politica.

Compito della Commissione è stato quello di individuare le forme e i modi per favorire il massimo coinvolgimento e partecipazione dei soggetti coinvolti nelle politiche sociali (Comuni, AUSL, Scuole, Ipab, Fondazioni, Terzo settore, Associazionismo, Volontariato ecc…) La scelta di un unico tavolo è stata motivata dalla consapevolezza che, le trasformazioni del tessuto sociale in atto nella nostra realtà territoriale, richiedono un connubio tra competenze professionali e analisi delle politiche sociali.

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Il percorso

Nel percorso di coinvolgimento della comunità, importanti sono state le due serate pubbliche a tema che hanno affrontato rispettivamente: “Famiglia, diritti per l’infanzia, adolescenza e disabilità” e “Anziani, immigrazione,dipendenze, vecchie e nuove povertà” con una buona partecipazione di cittadini, operatori del settore sociale, amministratori locali, operatori AUSL, OOSS, volontariato e associazionismo in un clima di confronto e rispetto reciproco.

Successivamente si sono formati due tavoli interistituzionali secondo le due macro aggregazioni sopra evidenziate, preceduti da uno specifico incontro con i Sindacati, le Cooperative e le loro Associazioni.

I tavoli si sono incontrati nel corso dei mesi di aprile e maggio, in tre momenti, con una partecipazione attenta e propositiva, tesa principalmente a: - conoscere i bisogni del territorio, nelle diverse aree; - conoscere i servizi esistenti e le possibili sinergie fra i soggetti coinvolti, per la loro

valorizzazione - ipotizzare una prima forma di messa in rete - stabilire per ogni area di discussione le priorità di interventi 2002 e le prime indicazioni

per il 2003 Parallelamente si sono tenuti alcuni incontri con i referenti tecnici dei 16 Comuni e

dell’Azienda USL al fine di informarli e contemporaneamente condividere l’elaborazione del piano di zona.

Il gruppo tecnico-politico distrettuale ha poi provveduto all’analisi dei dati di sfondo, dei

bisogni emersi, dei progetti presentati e delle risorse territoriali per ricomporle nella stesura effettiva il Piano di zona del Distretto Pianura EST.

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TAVOLI DI LAVORO PER I PIANI DI ZONA Tavolo 1 – Famiglia, diritti dell’infanzia, adolescenza e disabilità Associazioni ed Enti invitati A.N.F.F.A.S. A.R.C.A. - Comunità Arcobaleno ONLUS A.R.C.I. provinciale A.I.A.S. Assoc. LA STRADA (minori) Dirigenze scolastiche dell’ex Distretto di Budrio e San Giorgio Centro per l’impiego della Provincia Casa delle Donne per non subire violenza Casa Famiglia Pieve di Cento Comunità MARANA-THA’ Coop. Soc. “Arcobaleno” Coop. Soc. “L’orto” Servizio Territoriale Orientamento Fondazione Demetrio Benni Handycap 24 Idee ed Esperienze L’Altra Voce (per handicap) Servizio Accoglienza alla Vita La Quercia Volontari Pensionati A.G.C.I. C.I.T. - C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. LegaCoop Bologna ConfCooperative Bologna USL BO NORD - Responsabile Servizio Sociale Distretto Pianura Est- Responsabile U.O. Pedriatrica Distrettuale Dipartimento Cure Primarie - Responsabile U.O. Centro di Salute Mentale Direttore Dipartimento Salute Mentale Responsabile M.O. di S.Giorgio di Piano U.O. Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva

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Tavolo 2 – Anziani, immigrazione, dipendenze, vecchie e nuove povertà Associazioni ed Enti invitati ABC Immigrazione ONLUS ANGLAD Bologna ONLUS Forum Terzo settore c/o A.R.C.I. provinciale Assoc. “Pettirosso” ONLUS (dipendenze) AUSER - sez. provinciale Mano Amica AMA Pieve a Colori CEFAL CARITAS DIOCESANA DI BOLOGNA A.N.C.E.S.C.A.O. Coordinamento Provinciale Centri Sociali e Anziani Autogestiti Comitato Orti A.G.C.I. C.I.T. - C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. LegaCoop Bologna ConfCooperative Bologna Casa di Riposo Villa Maria Grazia EL AMAL (assoc. Culturale marocchina) I.P.A.B. Unione Contro Emarginazione Sociale Per AUSL BO NORD Responsabile Servizio Sociale Distretto Pianura Est Referente U.O. Prevenzione Cura e Riabilitazione stati di Dipendenza

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Capitolo 1

Il contesto socio economico

Analisi della domanda sociale e dell’offerta

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IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Come è cambiata e sta cambiando la nostra comunità’ Il Distretto “Pianura Est”, costituitosi a seguito dell’accorpamento dei due ex distretti di Budrio e San Giorgio di Piano, si sviluppa su un vastissimo territorio della pianura centrale bolognese, dal capoluogo ai confini con la Provincia di Ferrara. I 16 Comuni che ne fanno parte hanno caratteristiche socio economiche sostanzialmente simili, anche se con specificità e vocazioni diverse: la localizzazione degli insediamenti industrio-artigianali e della grande distribuzione commerciale distinguono i Comuni della immediata cintura bolognese, in particolare lungo gli assi viari e ferroviari più importanti, mentre la presenza dell’agricoltura, peraltro sempre più specializzata e raffinata, è tipica dei territori più lontani dalla area urbana. La popolazione residente al 31 dicembre 2000 ammonta a 146.120 abitanti, pari al 15,8% della popolazione dell’intera Provincia, con una espansione demografica negli ultimi dieci anni pari all’11% , accentuatasi negli ultimi due anni. Durante il 2000 si è registrato un aumento di 2.258 unità pari all’1,57% contro la media provinciale dello 0,5%. I confronti sono stati effetuati con il 2000 in quanto ultimo dato ufficiale dell’ISTAT. (Riportiamo la tabella relativa alla popolazione stimata al 31/12/2001, dalla quale risulta un ulteriore incremento della popolazione che sale a 147.936 abitanti, anche se quest’ultimo dato non è ancora stato ufficializzato dall’ISTAT e pertanto potrà subire qualche variazione).

Negli ultimi anni si è assistito ad una parziale inversione di tendenza dei

processi migratori. I “paesi” di medie e piccole dimensioni, anche se distanti dalla città, sono stati scelti da un numero sempre maggiore di nuclei familiari perché in grado di garantire una buona qualità dei servizi e quindi di “vita” a fronte di costi abitativi più bassi, di opportunità di lavoro nel territorio, di minori inquinamenti ambientali e senza grossi fenomeni di disagio sociale.

Si assiste altresì al pieno e totale recupero e riutilizzo a fini residenziali degli edifici rurali un tempo abbandonati.

Il Saldo migratorio in crescita giunge a + 2.296 unità nel 2000 (30,7% in più rispetto al 1998) e contribuisce, in modo consistente, al trend positivo del Distretto Pianura Est. Ma anche il saldo naturale migliora nettamente, pur se ancora negativo,

COMUNI 2000 2001 SALDO COMUNI 2000 2001 SALDOArgelato 8.482 8.767 +285 Granarolo 8.624 8.742 +118Baricella 5.545 5.658 +113 Malalbergo 7.026 7.245 +219Bentivoglio 4.533 4.561 +28 Medicina 13.366 13.593 +227Budrio 15.484 15.400 -84 Minerbio 7.536 7.579 +43 Castel Maggiore 16.063 16.063 --- Molinella 13.487 13.675 +188Castello d’Argile 4.891 5.068 +177 Pieve di Cento 6.644 6.651 +7 Castenaso 13.483 13.566 +83 S.Giorgio di Piano 6.102 6.234 +132Galliera 5.131 5.198 +67 S.Pietro in Casale 9.723 9.936 +213

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con una riduzione di due terzi rispetto a quello del 1998, grazie al significativo aumento dei nati: 1409 nel 2000, + 21,8% rispetto al 1998.

Dal confronto con i dati relativi ad altri contesti territoriali si sottolinea che, nel biennio 1998-2000, l’espansione demografica è molto più accentuata nella pianura est, rispetto al complesso della provincia ,della regione ed ancor di più del livello nazionale.

Saldo positivo della popolazione residente - Anni 1998-2000 - per mille abitanti residenti.

Questa dinamica demografica ha determinato cambiamenti nella struttura per età della popolazione: nell’ultimo decennio si registra un lieve incremento della popolazione giovanile (0-14) nel 2000 al 12,05% (+ 0,18%) , una flessione di quella adulta (dal 70% del 1990 al 67% del 2000) e un incremento di quella anziana (dal 18,37% del 1990 al 20,54% del 2000). Quest’ultima stabilizzatasi nell’ultimo biennio con un rapporto di 75 uomini ogni 100 donne.

L’indice di vecchiaia, ovvero gli anziani oltre i 65 anni per 100 giovani (0-14) è passato da 175,7 nel 1998 a 170.5 nel 2000. I Comuni che presentano un indice di vecchiaia superiore a quello dell’intera pianura est ( quasi 171 anziani ogni 100 giovani) sono: Malalbergo, Molinella, Budrio, Medicina, San Giorgio di Piano, Baricella, San Pietro in Casale, Bentivoglio e Minerbio. Questo indice, nell’ultimo biennio, è diminuito nella quasi totalità dei Comuni per l’incremento della popolazione giovanile.

Dal confronto fra la pianura est ed altri contesti territoriali emerge che l’indice di vecchiaia (170,5) ha valori al di sotto della media provinciale (213) e regionale (194) senza però raggiungere il dato nazionale (127).

Indice di vecchiaia: rapporto tra la popolazione anziani di 65 anni e oltre e la popolazione giovanile fino a 14 anni di età, per 100.

I Comuni “più giovani” risultano Castello d’Argile (117,5), Granarolo dell’Emilia (123,1) e Argelato (139,5).

1 4 , 9

5 , 26 , 9

2 , 8

0

5

1 0

1 5

2 0

p ia n u r a e s t p r o v in c ia r e g io n e it a l ia

1 9 3 , 9

1 2 7

2 1 2 , 71 7 0 , 5

0

5 0

1 0 0

1 5 0

2 0 0

2 5 0

p i a n u r a e s t p r o v i n c i a r e g i o n e i t a l i a2 2 12

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Va inoltre sottolineato che, nella pianura est, il numero di anziani a carico (indice di dipendenza senile) pari a 30,5 ogni 100 persone attive, è inferiore rispetto a quello provinciale (34,8) e regionale (33,4) e sempre più vicino a quello nazionale (27,1).

Minori e stranieri risultano in lieve aumento nell’ultimo biennio: mentre la % di minori sul totale della popolazione è superiore nel Distretto Pianura Est ( 14,3) a quella provinciale (12,8) e regionale 13,7), la % di stranieri risulta invece pari al valore nazionale (2,4) , al di sotto di quella provinciale (3,5) e regionale (3,3). I Comuni con la più alta incidenza straniera sono: San Pietro in Casale, Baricella, Pieve di Cento, Bentivoglio, Galliera e San Giorgio di Piano, mentre Castello d’Argile e Granarolo dell’Emilia hanno la più alta incidenza di minori (rispettivamente il 16,9% e il 15,7%).

I dati che abbiamo voluto richiamare vengono riportati dettagliatamente nei documenti forniti dalla Provincia di Bologna.

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Lo stato dell’arte Per quanto riguarda il sistema dei servizi sociali territoriali, si può affermare l’esistenza di una significativa offerta di servizi ed una diversificata progettualità riferita in particolare ad alcune tematiche (infanzia, disabili, stranieri ….). Dall’analisi dei bisogni svolta, non sono emerse aree totalmente scoperte, ma richieste di miglioramento, soprattutto nel senso di una maggiore differenziazione e flessibilità dei servizi esistenti. Esaminiamo di seguito brevemente le diverse aree, in relazione alle attività in corso, all’utenza servita, alla risorse impiegate. Area Responsabilità familiari La necessità delle famiglie di conciliare tempo di cura e di lavoro trova risposta nella presenza capillare su tutti i Comuni del Distretto di servizi per l’infanzia quali i Nidi (anche in forme più flessibili come i nidi part-time o gli spazi bambini), i servizi integrativi alla scuola (pre- post), i centri estivi, il servizio di trasporto scolastico. Le responsabilità genitoriali vengono sostenute attraverso interventi di accompagnamento mirati, con particolare attenzione alle famiglie adottive e affidatarie, sportelli di consulenza psico-pedagogica, agevolazioni e misure di sostegno economico, offerta di soluzioni abitative di emergenza. Spesa € Enti Anno 2001 Comuni Distretto 1.614.583,00AUSL 61.446,00Totali 1.676.029,00 Area Diritti dell’Infanzia ed Adolescenza La tutela e protezione dei minori viene garantita attraverso progetti di affido familiare o con inserimenti in comunità residenziali familiari e/o gruppi appartamento, nell’ottica di ridurre l’istituzionalizzazione e per agevolare il rientro in famiglia appena possibile. La necessità di socializzazione di bambini ed adolescenti trova risposta nell’offerta che spazia dai servizi per l’infanzia nelle diverse tipologie, ai servizi scolastici, extra – scolastici e per il tempo libero più in generale. Ancora insufficiente è invece la disponibilità di luoghi fisici di incontro per i ragazzi più grandi, con la funzione di prevenire e contrastare processi di esclusione. Buona invece la progettualità mirata alla prevenzione del disagio giovanile che tende a cogliere precocemente comportamenti a rischio di devianza ed a promuovere iniziative ed attività per l’agio ed il benessere dei minori.

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Area minori – dati al 31/12/01 forniti dall’Azienda USL

Utenza in carico Collocati extrafamiglia In ass.

economica

con progetto di affido

Distretto Pianura

Est

minori

nuclei

minori in nucleo mono

parentale

Minori extrac.

minori in nucleo mono

reddito

Inseriti comunità educativa,

istituto, gruppo appart.

presso nuclei

familiari

presso Assoc./gruppi

famiglia

totale extra

famiglia

sussidio , borse lavoro,

colfaggio, sostegno

genitorialità

attività di

gruppo, tempo libero, inser.

formativo

ARGELATO 100 70 17 25 55 - 4 1 5 8 5BARICELLA 85 48 5 40 47 1 2 - 3 1 2BENTIVOGLIO 53 29 5 24 33 - - 1 1 8 3C ARGILE 36 23 13 6 20 - 4 - 4 3 -C MAGGIORE 196 133 31 53 88 1 1 2 16 7GALLIERA 57 31 6 21 25 1 1 - 2 6 -GRANAROLO 70 55 14 24 27 - 1 - 1 1 2MALALBERGO 95 67 13 25 49 - - - - 8 1MINERBIO 50 28 14 15 19 - 5 1 6 1 4PIEVE DI CENTO 69 48 2 29 44 - - 1 1 4 2S GIORGIO 62 39 13 26 32 1 3 3 7 7 2S PIETRO 160 87 20 63 110 - 5 2 7 29 1BUDRIO 224 130 28 76 53 - 4 2 6 12 -CASTENASO 92 64 14 22 21 - 3 - 3 9 -MEDICINA 109 60 22 47 30 3 4 - 7 8 -MOLINELLA 125 80 20 45 39 2 - 1 3 13 -Tot. 31/12/01 1.583 992 237 541 692 8 37 13 58 134 29 ANNO 2000 1.398 901 256 387 606 16 42 7 65 150 5

Appare significativo l’aumento del volume di utenza e di interventi attivati nel corso del 2001. Anche il dato qualitativo si presenta molto interessante, connotato da elementi quali il minor numero di interventi di inserimento in strutture residenziali ed il maggior utilizzo dell’intervento di affido familiare, con un aumento di 8 situazioni rispetto all’anno 2000.

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Spesa € Enti Anno 2001Comuni Distretto 9.149.667,00AUSL 1.536.273,00Totali 10.685.940,00 Area Disabili La richiesta di sostegno proveniente dalla famiglie di disabili trova risposta in diversi interventi e servizi che vanno dall’assistenza domiciliare ai centri socio-riabilitativi diurni (Bucaneve di Castel Maggiore e Sottosopra di Medicina) a laboratori protetti, ai trasporti personalizzati realizzati in collaborazione con il volontariato. L’esigenza di socializzazione dei disabili viene affrontata con interventi e progetti legati al tempo libero, in particolare all’interno del S.A.P. (Servizio di Aiuto alla Persona) ed all’organizzazione di vacanze e soggiorni estivi. Relativamente agli inserimenti lavorativi vengono messi in campo percorsi protetti anche in collaborazione con Cooperative Sociali di tipo B. Infine grande impegno dei Comuni va negli interventi a sostegno dell’integrazione scolastica, prevedendo educatori a supporto dei docenti statali, laboratori in orario scolastico, ulteriori attività a carattere educativo in rapporto con il Servizio di Neuropsichiatria dell’età evolutiva e dell’Adolescenza. Quest’ultimo ambito di attività ha avuto notevole impulso grazie al sostegno economico della Fondazione Demetrio Benni di Budrio, che ha messo a disposizione risorse e strutture finalizzate al “Progetto Accendi Molti Fuochi” rivolto a minori certificati o in situazioni di disagio.

Bambini iscritti negli asili nido della zona Pianura Est - Anno 1999/2000

Argelato 48 49 42 1 1 0 2 0 200 -1Baricella 24 34 24 1 1 0 0 0 144 -10Bentivoglio 36 47 34 2 0 0 0 4 130 -11Budrio 58 91 58 0 8 2 n.p. n.p. 365 -33Castello D'Argile 36 47 31 5 0 1 0 6 160 -11Castelmaggiore 69 113 69 0 0 0 1 0 392 -44Castenaso 111 143 106 0 0 1 0 0 384 -32Galliera 24 43 20 0 1 1 0 0 138 -19Granarolo Dell'Emilia 98 98 98 0 1 0 n.p. n.p. 253 0Malalbergo 48 65 48 0 0 0 1 0 152 -17Medicina 65 103 56 1 4 0 0 0 313 -38Minerbio 42 66 42 0 2 0 n.p. n.p. 199 -24Molinella 74 85 74 0 0 3 0 0 308 -11Pieve Di Cento 42 61 42 1 2 1 2 0 174 -19San Giorgio Di Piano 36 50 34 0 2 0 1 0 166 -14San Pietro In Casale 82 82 82 6 3 0 0 0 224 0

TOTALE Pianura Est 893 1.177 860 17 25 9 6 10 3.702 -284

TOTALE Provincia 5.349 6.221 5.179 137 330 40 342 654 21.233 -872

N. Bambini esenti

Comune

Numero posti

(capienza max per comune)

N. Richieste

Totale numero

iscritti al 31/10/99

N. Bambini retta Max

Popolaz.0-2 anni (1999)

Lista d'attesa fra N. Posti e N. Richieste

N. Bambini utenti di Comuni limitrofi

N. Bambini stranieri

N. Bambini

handicappati

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Handicap adulto – dati al 31/12/01 forniti dall’Azienda USL Borse lavoro

percorsi lavorativi e formativi ass.economica

Distretto Pianura

Est

utenti

in carico

con genitori anziani

in extra

famiglia

in centri diurni socio

ass totale coop.form

lab. Prot totale

interv. educ. di gruppo

ed indiv. colf assist. totale Tutela

segretariato

sociale

ARGELATO 19 2 2 - 5 9 - - - - - - - - 6BARICELLA 10 2 1 1 2 3 - 3 1 - 1 1 - 2BENTIVOGLIO 2 - - - - - - - - - - - - -C ARGILE 7 1 - 3 4 - 1 1 - - - - - 1C MAGGIORE 52 14 2 6 2 7 1 5 6 6 2 1 3 - 15GALLIERA 9 3 1 - 1 2 - - - 1 - - - - 2GRANAROLO 19 4 - 3 9 - 2 2 1 2 - 2 - 3MALALBERGO 12 4 1 1 2 5 1 1 2 - - - - - 4MINERBIO 14 2 1 - 1 3 1 1 2 1 1 1 2 1 2PIEVE DI CENTO 29 11 6 8 11 - - - 3 - 2 2 1 6S GIORGIO 10 5 1 1 1 1 1 - 1 3 - - - - 1S PIETRO 28 6 2 1 4 8 2 1 3 3 1 1 2 - 3BUDRIO 61 18 3 5 5 13 6 2 8 10 - 4 4 1 11CASTENASO 35 15 - 7 3 7 3 2 5 13 - 2 2 - 13MEDICINA 20 10 2 2 1 5 2 1 3 3 - 1 1 - 12MOLINELLA 31 7 - 1 2 9 3 4 7 2 - 1 1 - 11Tot. 31/12/01 358 104 15 31 42 95 23 20 43 47 6 14 20 3 92 ANNO 2000 328 94 12 32 34 81 20 21 41 22 6 3 9 3 81 Spesa enti Anno 2001Comuni Distretto 1.995.297,00AUSL 2.314.567,00Totali 4.309.864,00 Area Anziani In questa area le diverse azioni sono tese, principalmente, a mantenere l’anziano nel suo contesto di vita il più a lungo possibile. Il sostegno alla domiciliarità viene garantito attraverso servizi e interventi quali: Centri Diurni presenti in ben 11 Comuni, assistenza domiciliare, sia socio-assistenziale che integrata, consegna pasti a domicilio, erogazione assegni di cura, interventi di sostegno economico, alloggi protetti, telesoccorso, trasporti sociali e personalizzati. L’esigenza di ricovero, per le situazioni gravemente non autosufficienti, trova risposta in diverse strutture residenziali presenti sul territorio, sia gestite direttamente dai Comuni, sia gestite dalle IPAB o da privati. Va inoltre rilevato l’accesso facilitato ai suddetti servizi, realizzato attraverso un punto unico di accesso alla rete dei servizi stessi, fortemente sostenuto dal sistema operativo aziendale GARSIA.

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Altro obiettivo prioritario dell’area è l’integrazione socio-sanitaria ricercata attraverso un forte coordinamento fra istituzioni interessate (Comuni, AUSL, IPAB), sancito in un apposito accordo di programma. Infine, il bisogno di socializzazione degli anziani ancora in buona salute viene soddisfatto attraverso una molteplicità di attività, anche a carattere preventivo quali: vacanze, corsi sportivi di mantenimento, orti, corsi culturali, ecc. spesso gestite in collaborazione con i Centri sociali anziani e l’Associazionismo.

Dati forniti dall’Amministrazione Provinciale Spesa enti Anno 2001Comuni Distretto 5.930.137,00AUSL 8.048.418,00Totali 13.978.555,00

N° POSTI (capienza) 975 100%

di cui: N. % CASA PROTETTA 462 47,4

CASA RIPOSO 257 26,4

CENTRO DIURNO 129 13,2

COMUNITA' ALLOGGIO 27 2,8

R.S.A. 100 10,3

RESIDENZA PROTETTA - -

ASSISTENZA DOMICILIARE (2) - -(2) L'assistenza domiciliare non ha una capienza (tot. Posti), poiché l'anziano non è inserito in struttura residenzialeo semiresidenziale, ma il servizio consente la permanenza dell'anziano presso il proprio domicilio.

N° OSPITI (utenti) 1.419 100%

di cui: N. %65

e più75

e più% di 75 e +

sul Tot. utenti CASA PROTETTA 457 32,2 427 346 75,7

CASA RIPOSO 247 17,4 236 209 84,6

CENTRO DIURNO 122 8,6 122 105 86,1

COMUNITA' ALLOGGIO 25 1,8 23 18 72,0

R.S.A. 90 6,3 71 66 73,3

RESIDENZA PROTETTA - - - - -

ASSISTENZA DOMICILIARE 478 33,7 425 357 74,7

-

di cui 1.304 Anziani di 65 anni e più e 1.101 Anziani di 75 anni e più

Utenti presenti nei presidi al 31/12/2000 - Dati di STOCK

14,9% del complesso dei posti dei presidi per anziani presenti sul territorio provinciale

26,2

-

Non sono pervenuti i dati di 1 Casa Protetta e di 2 Case di Riposo.Escludendo l'assistenza domiciliare si ha una mancata risposta pari al 9% dei presidi presenti in questa zona.

17,6

8,8

25,7

31,4

% su tot. posti in Provincia per tipol.

di servizio

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Area Immigrazione I bisogni legati all’abitazione, problematica forte dell’area, trovano una risposta seppur parziale nei Centri di Accoglienza gestiti da diversi Comuni. Per favorire l’integrazione vengono messi in campo interventi di mediazione culturale rivolti sia ai bambini inseriti nelle scuole sia alle famiglie; in questo ambito notevole importanza hanno il Progetto Arcobaleno culturale, finanziato dalla Fondazione Benni, finalizzato all’integrazione scolastica ed extrascolastica per minori immigrati e gli sportelli “Odos” e “Donne al Centro” rivolti in particolare alle donne e famiglie immigrate con la finalità principale di garantire parità di accesso alle informazioni ed alle opportunità del territorio. La presenza poi di alcune associazioni di volontariato arricchisce l’offerta dei Comuni, in particolare in relazione ad attività di integrazione culturale e di alfabetizzazione. Immigrazione: il sistema di offerta – dati dell’Amministrazione Provinciale al 31/12/2000

N. utenti % Minori Adulti Anziani % adulti su totale utenti

Centri di accoglienza abitativa

202 100 72 129 1 63,9

Spesa

enti Anno 2001Comuni Distretto 254.689,00AUSL Totali 254.689,00 Area Contrasto all’esclusione, povertà, dipendenze In questo ambito gli interventi attuati sono finalizzati a contrastare processi di isolamento e marginalità, a rimuovere limitazioni personali, familiari e sociali, a salvaguardare la dignità e l’autonomia della persona. Si riferiscono a colloqui di sostegno, accompagnamenti per inserimenti lavorativi, borse-lavoro, contributi ad integrazione del reddito. Spesa

enti Anno 2001Comuni Distretto 90.262,00AUSL 3.956.082,00Totali 4.046.344,00

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Sistema di gestione I 16 Comuni del Distretto Socio-Sanitario Pianura Est hanno delegato da anni all’Azienda USL Bologna Nord le seguenti funzioni:

• Area famiglia, infanzia ed età evolutiva Assistenza sociale alla maternità, infanzia ed età evolutiva, ivi comprese le competenze di cui all’art. 23 lett.c del DPR 616/77; autorizzazione al funzionamento e vigilanza delle strutture residenziali e socio-assistenzali di accoglienza di madri e/o minori;

• Area adulti Assistenza sociale agli adulti con riferimento ai tossicodipendenti ed alle persone di cui alle lettere a), b) e d) del DPR 616/77;

• Area Handicap adulto Assistenza sociale agli adulti inabili in età lavorativa; autorizzazione al funzionamento e vigilanza delle strutture residenziali e semiresidenziali per handicappati;

• Area Anziani Coordinamento del servizio di Assistenza Domiciliare in 10 Comuni su 16.

Nell’ambito di ciascuna area si distinguono, come previsto dall’accordo ANCI e specificato nella direttiva regionale n. 1637/96:

• Interventi socio-assistenziali, finalizzati al raggiungimento di obiettivi di natura sociale, educativa ed assistenziale, non collegati a condizioni patologiche e prepatologiche a rischio, o di alterazione permanente, sia fisica che psichica, con spesa a carico del Fondo Sociale degli Enti Locali;

• Interventi sanitari, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, definiti dal Piano Sanitario Regionale, con spesa a carico del Fondo Sanitario;

• Interventi sociali a rilievo sanitario, finalizzati al raggiungimento di obiettivi di natura sociale, educativa ed assistenziale, quando si debba contemporaneamente superare il condizionamento posto da stati patologici e prepatologici a rischio, sia fisico che in presenza di stati di disabilità permanente della funzionalità fisica e psichica con spesa a carico del Fondo Sanitario.

I Comuni gestiscono i restanti servizi o singolarmente o attraverso convenzioni per gruppi di Comuni, prevalentemente coincidenti con i territori degli ex – distretti. Particolarmente significative risultano le gestioni, in convenzione, delle Leggi 284/97 285/97 – 286/98 – 45/99 – 162/98 – L.R.2/85 – L.R.29/97, che hanno creato presupposti di omogenizzazione dei servizi sui territori interessati nonché l’abitudine a lavorare in modo coordinato fra Comuni e Azienda AUSL. Nell’anno in corso vi è l’impegno di formare una Commissione di Studio fra Comuni e Azienda, con il contributo di esperti, per formulare ipotesi su nuove forme di deleghe o gestione servizi. Il finanziamento dello studio è inserito nella tabella 8 “Programma delle azioni di supporto”.

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I bisogni rilevati Il prezioso contributo emerso dai due tavoli tematici ed integrato dal punto di vista dei Comuni, ha delineato i bisogni sociali elencati di seguito, suddividendoli per maggior chiarezza nelle sei aree indicate dalla Regione e distinguendo ulteriormente fra proposte provenienti dai Comuni e proposte delle Associazioni e di altre Istituzioni. Si vogliono inoltre sottolineare alcuni bisogni e criticità trasversali emersi durante tutta la fase di discussione: necessità di potenziare la formazione a tutti i livelli, al fine di acquisire strumenti adeguati ad affrontare i cambiamenti sociali in atto; rafforzare la rete solidaristica, per allargare il campo delle risorse disponibili; rendere più costante ed efficace la comunicazione tra servizi e servizi ed in particolare tra ambito sociale ed ambito sanitario; non disperdere nel tempo l’attività di collaborazione fra quanti sono stati impegnati nei Piani di Zona, indispensabile se si vuole arrivare ad un reale lavoro di “rete”. Si allegano le tabelle con il contributo delle associazioni e degli enti che hanno partecipato ai dibattiti, ai tavoli e che hanno voluto inviare contributi scritti.

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Proposte Associazioni scaturite dagli incontri e/o pervenute per iscritto

RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INFANZIA ADOLESCENZA DISABILITA’ ANZIANI IMMIGRAZIONE

CONTRASTO ESCLUSIONE

POVERTA’ DIPENDENZE

CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA: 1) analizzare più approfonditamente e il tema della violenza e del maltrattamento a donne e minori all’interno della realtà familiare.

DITRETTI SCOLASTICI: 1) attività formative per personale scolastico e genitori per affrontare e/o prevenire il disagio infantile ed adolescenziale e per un supporto alla genitorialità; 2) attivazione di servizi specialistici a sostegno di insegnanti e famiglie in accordo con la AUSL; 3) esigenza di una mappatura di tutti i servizi scuola ed extrascuola; 4) istituizone di un gruppo permanente per monitorare i progetti e le azioni.

“VILLA DONINI” BUDRIO: 1) possibilità di ricoveri brevi anche giornalieri; 2) disponibilità di un posto di emergenza sociale; 3) aiuto nell’assistenza domiciliare con operatori interni alla struttura; 4) vacanze protette; 5) corsi di formazione per donne immigrate da impiegare nei periodi di emergenza. C.G.I.L.: 1) Costruire percorsi di integrazione sia alla vita sociale che al lavoro attraverso tavoli composti dai

IPAB “CASA RAMPONI” S.Giorgio di Piano: 1) concentrazione dei servizi amministrativi fra le Ipab del territorio; 2) gestione in forma associata dei servizi socio-assistenziali e generali; 3) unico direttore, unico segretario ecc…; 4) mantenimento dei singoli consigli di amministrazione. A.R.E.R. I.P.A.B.: 1) rete servizi territoriali rivolti agli anziani per ritardare l’istituzionalizzazione; 2) servizi residenziali integrati; particolare

C.G.I.L.: 1) Continuare e promuovere l’esperienza di “Donne al Centro”; 2) estendere gli sportelli di ascolto su tutti i comuni; 3) continuare i corsi di alfabetizzaizone in particolare per le donne; 4) verificare se occorre un maggior impiego di mediatori culturali; 5) porre particolare attenzione al problema della casa.

C.G.I.L.: 1) inserire nei programmi scolastici percorsi di informazione e/o prevenzione sui rischi droga-alcool-fumo; 2) percorsi di inserimento e reinserimento lavorativo ad hoc per alcolisti licenziati e non tutelati dalla legge. CEFAL Per le Nuove Povertà: 1) creare un arete (di servizi, di persone, di istituzioni, di risorse) che garantisca una comunicazione continua e tempestiva sul territorio: dall’emergere di

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C.G.I.L.: 1) Allargare le reti di affido oggi esistenti; 2) investire sui nidi come veicolo di formazione e integrazione; 3) costruire reti di protezione e prevenzione per i fenomeni di bullismo; 4) necessità di analizzare i regolamenti per l’accesso ai servizi per l’infanzia. U.O. DI NEUROPSICHIATRIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA: 1) incentivare, favorire, rafforzare l’ambito della prevenzione precoce, potenziando le attività del “Centro per la Prima Infanzia” situato a Castel Maggiore; 2) favorire il

servizi per l’impiego, le imprese e le parti sociali; 2) investire sul “Dopo di noi”. IDEE ED ESPERIENZE: 1) mantenimento delle borse lavoro; 2) valorizzazione e sviluppo delle cooperative sociali ed eventuale promozione di nuove con l’eventuale possibilità dei Comuni di essere soci con le stesse; 3) promozione e valorizzazione di qualsiasi risorsa di volontariato sul territorio; 4) individuazione e formazione di una figura professionale sovracomunale che possa promuovere nell’ambito dei singoli Comuni aggregazioni di mutuo-aiuto;

risalto alla figura responsabile del caso; 3) centralità dell’operatore socio-assistenziale; 4) ridefinizione dei profili socio-assistenziali alla luce della 328; 5) aggiornamento professionale. OPERE PIE “S.DOMENICO” E “VILLA DONINI” Budrio: 1) sviluppo integrazione socio-sanitaria; 2) coinvolgimento della AUSL, dei Comuni e delle case protette in una logica di rete; 3) capacità delle strutture residenziali di offrire un servizio di elevate prestazioni sanitarie (attraverso integrazione ospedali, servizi infermieristici e

situazioni bisognose di intervento alle notizie di imprese che cercano personale, dai corsi in fase di avvio ai progetti di intervento sociale e culturale di Comuni e Distretti, ecc…; 2) occorre una regia che gestisca i percorsi da attivare per evitare sovrapposizioni e dispersione garantendo nel contempo complementarietà ed efficacia; 3) costruire percorsi altamente personalizzati.

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consolidamento del progetto “Accedi Molti Fuochi”, facente capo al Centro Benni di Vedrana di Budrio (in allestimento); 3) indagare, monitorare e intervenire, in collaborazione con scuole ed Enti locali, sul fenomeno del disagio-disadattamento giovanile; 4) favorire l’apertura di centri a “bassa soglia” in cui i ragazzi possano accedere liberamente a scopo ricreativo-culturale; 5) migliorare e rendere più efficaci qualitativamente, attraverso gli appositi tavoli interistituzionali, i rapporti con i vari Plessi scolastici così da favorire un proficuo e comune interscambio

5) maggiore attenzione alle dinamiche ed ai disagi delle famiglie che hanno un handicappato da gestire; 6) formazione degli operatori attraverso una politica che selezioni veramente che è predisposto per tale lavoro: molte famiglie si sono dichiarate disponibili ad accogliere in casa persone in formazione; 7) creazione di più nuclei abitativi per singoli (con molta autonomia) o gruppi comunitari; 8) attivazione di studi legali che supporti i genitori nel disbrigo burocratico di domande di interdizione, inabilitazione, ecc.., oltre allo studio di

strutture protette); 4) sostegno sociale ad anziani privi di rete parentale. C.G.I.L.: 1) rispettare la disponibilità del 10% di posti disponibili in strutture per ricoveri di sollievo imposto dalla legge; 2) aiutare le famiglie che godono dell’assegno di cura indipendentemente dall’aiuto economico che già ricevono; 3) mappatura del fenomeno delle badanti; 4) verificare che i criteri di accesso ai servizi per gli anziani siano basati sulla non-autosufficienza e non sul reddito; 5) rispetto degli accordi siglati con

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operativo e di informazioni.

tutele che superino il concetto della conservazione dei capitali, ma siano in grado di utilizzare gli stessi per il bene e la qualità della vita della persona.

AUSL e Sindaci. S.P.I.-C.G.I.L. / F.N.P.-C.I.S.L. / U.I.L.P.-U.I.L.: Va rispettato l’accordo del 16/10/2000 fra OOSS, AUSL e Conferenza dei Sindaci.

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Proposte dei Comuni ENTE ASSOCIAZIONE

RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INFANZIA E ADOLESCENZA

DISABILITA’ ANZIANI IMMIGRAZIONE CONTRASTO - ESCLUSIONE – POVERTA’ – DIPENDENZA

ALTRO

ARGELATO Intervento di tecnici, educatori, psicologi o altro che agiscano direttamente nei nuclei familiari problematici

Valutare e adeguare i servizi ai minori stranieri non accompagnati

Assistente sociale comunale

BARICELLA 1)Messa in rete dei centri per disabili 2)Progetti “dopo di noi”

Sostegni a favore della domiciliarità

1)Progetti di alfabetizzazione scuole medie 2)Alfabetizzazione adulti in particolare donne

Progetti a sostegno delle famiglie monoparentali

Assistente Sociale area adulti su più comuni

BENTIVOGLIO Istituzione del prestito sull’onore in forma associata

Coordinamento servizio trasporto, convenzioni con pubblica assistenza,taxi, associazioni, ecc..

Assistente Sociale area adulti su più comuni

BUDRIO 1)Messa in rete della legge 285/97 2)Ampliare offerta nido 3)Interventi extrascolastici per adolescenti

1)Condividere progetti handicap adulto e gravi 2)Ampliare progetto “accendi molti fuochi”

1)Ampliamento servizio assegni di cura 2)Proseguire progetto demenze 3)Realizzare ricerca sui fabbisogni degli anziani per

1)Realizzare progetti 286/98 (sportelli ODOS e Donne al Centro) 2)Formazione del personale dei servizi comunali, sanitari e scolastici

Indagine sulle nuove povertà per definire progetti di intervento alternativi al contributo. Vedi

1)Istituire servizi di pronto soccorso sociale 2)Ampliare organico assistenti

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individuare priorità esperienza assegni civici del comune di S.Giovanni

sociali su più comuni

CASTELLO D’ARGILE Potenziamento trasporto handicap adulto

Potenziamento mediatori Donne al Centro

Assistente Sociale area adulti su più comuni

CASTENASO 1)Consolidamento sportelli di consulenza psicopedagogica di sostegno alla genitorialità 2)Gruppi di auto-aiuto

Sviluppo interventi educatori di strada

1)Ampliamento e consolidamento trasporti personalizzati 2)Sperimentazione percorsi di autonomia (dopo di noi) approfondimento aspetti legali

1)Estensione assegno di cura 2)Definizione percorso presa in carico persone anziane dimesse dagli ospedali

Problema principale casa: cosituzione di agenzia per la casa a livello distrettuale

Miglioramento percorsi inserimento lavorativo

GRANAROLO Istituire sul territorio distrettuale uno o più Centri per le Famiglie per: mediazione familiare e supporto alla genitorialità collegati con i servizi integrativi per l’infanzia

Potenziamento assistenza domiciliare: più ore, più servizi (accompagnamenti, preparazione pasti, governo della casa)

Potenziare i servizi di consulenza agli immigrati

Potenziare le funzioni di segretariato sociale (assistente sociale comunale e URP servizi sociali)

MALALBERGO Istituzione prestiti sull’onore.

Sportelli di ascolto per la prevenzione del

Prosecuzione progetto demenze.

Potenziamento attività di sportello progetto “Donne

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disagio all’interno delle scuole, rivolti sia agli alunni che ai genitori e agli insegnanti.

al Centro” e corsi di alfabetizzazione.

PIEVE DI CENTO Ludoteca Trasporto Trasporto Potenziamento presenza mediatore culturale

Assistente sociale per gli adulti

SAN GIORGIO DI PIANO

1)Progetto legge 45/99 (animazione di strada) 2)Prevenzione disagio giovanile: progetti di tutoraggio per i compiti e per contrastare l’abbandono scolastico

Progetto dismissioni dagli ospedali

1)Progetto filo d’argento 2)Buoni di servizio per famiglie che assistono anziani e disabili quali intergrazioni degli assegni di cura

Organizzazione corsi di alfabetizzazione

Assistente sociale area adulti su più comuni

SAN PIETRO IN CASALE

Istituire il prestito d’onore a livello distrettuale ISEE omogeneo a livello distrettuale

Aumentare i progetti e l’impegno per le attività rivolte all’adolescenza. Attività extra-scuola.

Strutturare a livello distrettuale i sevizi di trasporto protetto. Il Dopo di noi

Strutturare a livello distrettuale i sevizi di trasporto protetto

Individuare nuove soluzioni per i problemi abitativi. Riconoscere piena cittadinanza all’immigrato, con forme istituzionali di partecipazione..

Individuare progetti per affrontare l’incremento delle situazioni di povertà. (emergenza espulsione lavoro)

Potenziare le funzioni di ascolto.

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Capitolo 2

Gli obiettivi strategici e le priorità generali del Piano

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Le priorità e gli obiettivi strategici AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI

Una prima riflessione viene spontanea e riguarda lo spessore dei compiti attribuiti alla famiglia, ma anche la differenziazione dei livelli di intervento. Sono tuttavia i due verbi riconoscere e sostenere, che introducono una differenziazione tipologica: ci sono famiglie che in autonomia e con proprie risorse esercitano, giorno dopo giorno, ruoli che portano evolutivamente ciascun membro verso la propria autorealizzazione anche in rapporto ai contesti di vita esterni, ci sono famiglie che proprio in relazione a tali compiti evolutivi possono trovarsi in impasse, anche solo temporanee. Sembra allora che alle prime sia sufficiente il riconoscimento (che vuol dire concretamente non creare ostacoli all’evolversi del loro ciclo vitale), alle seconde necessiti una qualche forma di sostegno. Tale primo capitolo è da considerarsi trasversale a tutte le aree: a) famiglia con minore b) famiglia con disabile c) famiglia con anziano OBIETTIVI 2002 1) Sostegno alla famiglia nella gestione legata alle funzioni di accudimento

(nidi, centri giochi, assistenza anziani, handicap). 2) Potenziare la domiciliarità 3) Contenimento della istituzionalizzazione AREA DIRITTI DELL’ INFANZIA E DELL’ ADOLESCENZA

I finanziamenti della legge285 hanno permesso il costituirsi di una rete integrata tra Comuni, AUSL, associazioni, scuole, con il reperimento di risorse e progetti che, nel nostro territorio hanno portato ad azioni concrete nel pieno rispetto dei diritti del bambino. Ne sono un esempio il reperimento di famiglie affidatarie che hanno completamente azzerato l’istituzionalizzazione di minori nei nostri comuni. Va potenziata, quindi, ogni azione atta a favorire un migliore e più alto livello di raccordo con le istituzioni scolastiche, i servizi, le associazioni di volontariato. OBIETTIVI 2002 1) Formazione al personale scolastico al fine di ricercare il benessere dei minori

e adolescenti, come supporto alle famiglie in linea con quanto previsto nei PIANI PER LA SALUTE (disagio giovanile).

2) Potenziamento del progetto legge 45 “Educatori di strada” 3) Potenziamento degli sportelli di consulenza psicopedagogica 4) Progetto Roller. 5) Sviluppo centro specialistico sulla genitorialità presso il polo socio/sanitario

di San Pietro in Casale.

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AREA DISABILITA’ L’impegno che negli anni ha caratterizzato questo territorio si articola su tre punti fondamentali: - mantenimento della domiciliarità - inserimento sociale - inserimento lavorativo OBIETTIVI 2002 1) Impegno dei comuni a favorire l’inserimento lavorativo attraverso la

concessione di appalti diretti a cooperative di tipo B 2) Sostegno scolastico ed extrascolastico ai minori - progetto “Accendi molti fuochi”: consolidamento ed estensione - centro prima infanzia per la diagnosi precoce 0-3 anni 3) Sviluppo assegni di cura per disabilità gravi 4) Estensione del S.A.P. 5) Flessibilità centri diurni 6) “Club del sabato” 7) Attivazione percorsi vita autonoma (Coop. Orto e Fondazione Benni

Vedrana) 8) Progetti per il “Dopo di noi” 9) Formazione tavolo interistituzionale che studia strumenti e metodologie,

valuta l’efficacia degli interventi, riprogetta nuove iniziative coordinato da: un rappresentante dei Comuni, un rappresentante del Distretto, un rappresentante della formazione professionale, un rappresentante dei Comuni per le attività produttive, un rappresentante delle categorie imprenditoriali più diffuse, un rappresentante sindacale ed infine la presenza di un operatore del centro impiego provinciale. Tale lavoro dovrà favorire l’inserimento lavorativo di cittadini in situazione di svantaggio, studiare percorsi personalizzati che rispondano ad ogni specifica tipologia di bisogno (immigrati, persone in condizioni di disagio).

AREA ANZIANI

Il territorio ha un consolidato e capillare sistema di aiuto e supporto alla persona anziana. Ogni Comune ha una casa di riposo o struttura protetta, centri diurni, servizi di assistenza domiciliare. La realtà attuale ha visto impegnati i servizi nella realizzazione di azioni volte a migliorare e sviluppare la cultura della domiciliarità. Non sfugge all’attenzione della amministrazioni comunali e dall’Azianda USL il fenomeno delle badanti clandestine. E’ necessario, data la particolarità del fenomeno, mettere in atto azioni di monitoraggio per verificarne l’estensione, formulare ipotesi di intervento conseguenti che devono vedere il coinvolgimento delle organizzaioni sindacali, il volontariato, i centri per la formazione e per l’impiego.

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Da più parti viene posto l’accento sull’esigenza di valorizzare il lavoro sociale: è questa un’istanza condivisibile sia per l’importanza che questa attività ha, in senso lato, ma soprattutto per superare la discriminazione contrattuale tra il lavoratore privato e quello pubblico e per limitare il fenomeno del turn-over. Viene infine ribadita la volontà di applicare ”l’accordo area anziani” siglato nell’ottobre del 2000 dai sindacati, dal Presidente della Conferenza dei Sindaci, dal Direttore Generale della AUSL Bologna Nord e dalle Ipab del territorio. OBIETTIVI 2002 1) Valorizzazione del lavoro sociale. 2) Potenziamento centro diurno di Castel Maggiore 3) Attivazione nuovi centri da Castenaso e Molinella. 4) Flessibilità oraria nei centri diurni esistenti 5) Omogeneizzazione del servizio domiciliare su base distrettuale 6) Adozione unico regolamento 7) Omogeneizzazione criteri per la definizione delle rette con applicazione ISE 8) Estensione servizio telesoccorso 9) Creazione di un fondo per l’estensione ADI nel territorio aziendale 10) Ampliamento e sviluppo offerta servizi domiciliari AREA IMMIGRAZIONE

Il fenomeno è conosciuto e affrontato con azioni concrete già da un decennio. Sul nostro territorio l’incidenza degli stranieri è del 2,4% sul totale popolazione. Il dato non è da sottovalutare, quindi sono previste azioni di consolidamento e sviluppo tendenti ad una maggiore integrazione. OBIETTIVI 2002 1) Consolidamento e ampliamento degli sportelli ODOS e Donne al Centro. 2) Potenziamento corsi di alfabetizzazione anche in collaborazione con le

associazioni di volontariato del territorio. 3) Progetto Arcobaleno (Comuni, AUSL, scuole e Fondazione Benni) - integrazione scolastica ed extrascolastica alunni minori - formazione del personale. AREA NUOVE POVERTA’ Si è cercato di considerare lo svantaggio nel nuovo contesto sociale in continua evoluzione comprendendo non solo le forme tradizionali (disagio economico, carcere, tossicodipendenza ecc…) ma anche sulle nuove tipologie emergenti quali l’immigrazione, donne sole, famiglie monoparentali, anziani soli… Tali complesse problematiche, trasversali ad ogni area devono trovare concrete azioni che possano facilitare la costruzione di reti di solidarietà atte a garantire l’autonomia e la dignità della persona.

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OBIETTIVI 2002 1) Aumentare integrazione servizi pubblici e privati (Casa delle Donne di Castel

Maggiore). 2) Prestiti d’onore 3) Appartamenti per esigenze abitative straordinarie 4) Proposte progettuali per dare priorità alle famiglie monogenitoriali

nell’assegnazione di alloggi pubblici (Comune di Malalbergo). 5) Formazione tavolo interistituzionale che studia strumenti e metodologie,

valuta l’efficacia degli interventi, riprogetta nuove iniziative coordinato da: un rappresentante dei comuni, un rappresentante del Distretto, un rappresentante della formazione professionale, un rappresentante dei comuni per le attività produttive, un rappresentante delle categorie imprenditoriali più diffuse, un rappresentante sindacale ed infine la presenza di un operatore del centro impiego provinciale. Tale tavolo dovrà favorire l’inserimento lavorativo di cittadini in situaione di svantaggio, studi percorsi personalizzati che rispondano ad ogni specifica tipologia di bisogno (immigrati, persone in condizione di disagio).

CONCLUSIONI

Nelle proposte delle linee di indirizzo dei Piani di Zona del Distretto Pianura Est

riteniamo importante rilevare come, la metodologia di interventi individuata per il raggiungimento dell’obiettivo, ci ha permesso di evidenziare che il nostro territorio è ricco di servizi, progettualità, idee, esperienze, con importanti risorse umane e professionali che da tempo hanno saputo raccordarsi e collaborare. L’obiettivo principale, che è la grande scommessa di questo Piano di Zona, è quello di potenziare questo aspetto. In sintesi si può affermare che è necessario: - coordinare la politica con i programmi; - integrare, con più efficacia, i servizi sociali, sanitari ed educativi come servizi

alla persona; - innovare i programmi per rispondere ai bisogni effettivi; - individuare le priorità dove destinare le risorse, con particolare attenzione

alle fasce deboli della popolazione; - collaborare con il Terzo settore ed il privato sociale senza separazioni e per

la completa messa in rete dei servizi. - Evitare sovrapposizioni e spreco di risorse

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La valutazione e la gestione del Piano

L’importanza e la centralità della funzione di monitoraggio e di valutazione delle azioni è riconosciuta dai Comuni e dall’Azienda come componente stessa del percorso progettuale. Sarà quindi previsto un sistema di valutazione, durante il percorso dei programmi attuattivi, funzionale ad un riorientamento progressivo delle politiche previste ed alla riprogettazione. Tale azione di monitoraggio e valutazione dovrà essere condotta a livello distrettuale e raccordata al livello provinciale che svolge funzioni di coordinamento. A tale fine viene mantenuto l’organismo di coordinamento distrettuale istitutito nella prima fase di elaborazione e progettazione del piano di zona. Resterà quindi attivo il “Tavolo sociale di zona” composto dagli attuali rappresentanti di Comuni ed Azienda USL, con il compito di coordinare, monitorare e valutare a livello locale la realizzazione del piano e dei programmi attuativi. Sarà supportato in questo dai due tavoli di lavoro tematici istituiti nella fase di prima elaborazione del Piano. La responsabilità gestionale per le attività delineate nel Programma attuativo 2002 resta in capo ai singoli soggetti attuatori - come da tabella 5-, tranne che per i “ progetti innovativi a livello distrettuale” che restano in capo a comuni capofila, individuati dal Comitato di distretto e, per alcuni, all’Azienda USL. La valutazione dello stato di avanzamento di tali progetti innovativi sarà in capo ai gruppi di lavoro che li hanno definiti e verrà restituita al Tavolo sociale in modo da fornire tutti gli elementi per una valutazione di Piano.

I tempi di questo primo Piano di Zona sono tali per cui il primo monitoraggio, previsto per ottobre 2002, sarà anche base per la definizione del programma attuativo anno 2003.

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Capitolo 3

Il programma attuatrivo 2002

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Le tabelle seguenti sono il frutto dell’elaborazione del Gruppo di lavoro istituito per la predisposizione del Piano di Zona. Base di partenza del lavoro sono stati i programmi degli Enti coinvolti, già approvati per l’anno 2002. Tenendo conto dei bisogni e dei fattori critici emersi nella faase di consultazione, sono state individuate azioni di sviluppo e miglioramento, sintetizzate nell’apposita tabella 3. Sono poi stati elaborati progetti innovativi a livello distrettuale, indicati nell’apposita colonna, sempre nella tabella 3. Le attività ed i progetti più significativi, evidenziati in neretto, sono stati sintetizzati nelle schede riportate di seguito.

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3.1 AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI

tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta

FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI LA QUANTITÀ E LA QUALITÀ DEI SERVIZI OFFERTI, BEN ARTICOLATI SU TUTTO IL TERRITORIO DISTRETTUALE

PRESENZA DI LISTE DI ATTESA NEI NIDI DI QUASI TUTTI I COMUNI DEL DISTRETTO

STRETTA COLLABORAZIONE CON LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, RAFFORZATA DALLA PROGETTAZIONE LEGATA ALLA L. 285

RISULTANO INSUFFICIENTI LE RISORSE ECONOMICHE E GLI INTERVENTI MIRATI AL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

SERVIZI SPECIALISTICI AZIENDALI PER AFFRONTARE SITUAZIONI PARTICOLARMENTE COMPLESSE

INSUFFICIENTE INTEGRAZIONE FRA ENTI E SERVIZI COINVOLTI: NECESSITA’ DI DEFINIRE PERCORSI E PROTOCOLLI CONDIVISI

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PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 2002 TABELLA 3 - AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E

MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE E

SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O

SERVIZI INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Gestione alloggi ERP Adozione nuovi Regolamenti, omogenei a livello distrettuale, per le graduatorie e per la mobilità (Legge 24/01). Definizione di percorsi prioritari per l’assegnazione di alloggi pubblici a nuclei monoparentali. Passagio ad ACER gestione alloggi ERP.

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Contributi economici di vario genere compresi i contributi sull’affitto Esenzione e riduzione rette servizi educativi e scolastici per nuclei familiari in difficoltà

Definizione percorso per l’Attivazione omogenea dell’istituto prestiti sull’onore a livello distrettuale e costituzione fondo.

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Prestito sull’onore (Molinella) Convenzionamento con ATC, Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio per servizio “PRONTO BUS” sul territorio dell’ex Distretto di San Giorgio di Piano Spazio specialistico per la valutazione e il sostegno della genitorialità maltrattante Assistenza economica ed erogazione buoni spesa Centro psicodiagnostico minori 0-3 anni Interventi assistenziali adulti DPR 616/77 Sostegno psicosociale a famiglie in difficoltà Gestione interventi di supporto educativo nelle separazioni coniugali Gestione provvedimenti autorità giudiziaria Applicazione documento operativo metodologico

Progetto per estensione Servizio Pronto bus sul tetritorio dell’intero Distretto Predisposizione progetti per gestione incontri protetti Azione di sostegno alle famiglie di origine, adottive e affidatarie Protocollo distrettuale per le procedure amministrative delle tutele in carico Intervento con personale qualificato nei punti di ascolto delle scuole

Realizzazione protocollo d’intesa con medicina di base per gestione casi multiproblematici a valenza socio-sanitaria

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INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Contributi economici (buoni spesa)

INTERVENTI DI EMERGENZA

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AMBITO TERRITORIALE DI EROGAZIONE TABELLA 4 - AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe

AUSL eccetto anziani) progetti distrettuali.

SUB AMBITO (ex Distretto di Budrio, ex Distretto di S.Giorgio di Piano, altri ambiti)

SINGOLO COMUNE

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Adozione nuovi Regolamenti, omogenei a livello distrettuale per le graduatorie e per la mobilità (Legge 24/01). Definizione di percorsi prioritari per l’assegnazione di alloggi pubblici a nuclei monoparentali. Passaggio da ACER gestione alloggi ERP.

Gestione alloggi ERP

INTERVENTI DIURNI E SEMI- RESIDENZIALI

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Centro psicodiagnostico minori 0-3 anni.

Definizione percorso per l’attivazione omogenea dell’istituto prestiti sull’onore a livello distrettuale. Progetto per estensione Servizio Pronto bus sul territorio dell’interno Distretto.

Convenzionamento con ATC, Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio per servizio “Prontobus” sul territorio dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano.

Contributi economici di vario genere compresi i contributi sull’affitto. Esenzione e riduzione rette servizi educativi e scolastici per nuclei familiari in difficoltà. Prestiti sull’onore (Molinella).

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Spazio specialistico per la valutazione e il sostegno della genitorialità maltrattante. Assistenza economica ed erogazione buoni spesa. Interventi assistenziali adulti DPR 616/77. Sostegno psicosociale a famiglie in difficoltà. Gestione interventi di supporto educativo nelle separazioni coniugali. Gestione provvedimenti autorità giudiziaria Applicazione documento operativo metodologico Predisposizione progetti per gestione incontri protetti Azione di sostegno alle famiglie di origine, adottive e affidatarie. Protocollo distrettuale per le procedure amministrative delle tutele in carico.

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Intervento con personale qualificato nei punti di ascolto delle scuole. Realizzazione protocollo d’intesa con medicina di base per gestione casi multiproblematici a valenza socio-sanitaria.

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Contributi economici (buoni spesa).

INTERVENTI DI EMERGENZA

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DESCRIZIONE

PRESTITI SULL’ONORE Servizio di aiuto economico alla famiglia per risolvere un contingente stato di disagio finanziario. SOGGETTI COINVOLTI Tutti i Comuni del Distretto “Pianura Est” e il Servizio Sociale dell’Azienda AUSL. OBIETTIVI

a) Risolvere, con tempestività, emergenti difficoltà finanziarie che compromettono la

stabilità e la serenità della famiglia. b) Favorire l’incontro del cittadino con i servizi sociali per concordare un percorso per

uscire dalla situazione di disagio nel breve, ma con un chiaro progetto di medio e lungo periodo.

UTENZA INTERESSATA Famiglie in difficoltà economica. ATTIVITA'

- Attivazione di un percorso socio-assistenziale; - Formulazione di un percorso condiviso e sottoscritto dall’utente; - Concessione del contributo; - Controllo e verifica del percorso stabilito

TEMPI DI REALIZZAZIONE Già attivo dal 2000 nel Comune di Molinella, ne è prevista l’estensione all’intero Distretto dal 2003. Nel 2002 viene condiviso il progetto di fattibilità ed è costituito un primo fondo di 25.000 Euro.

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DESCRIZIONE PRONTO BUS Servizio di trasporto sperimentale, flessibile e capillare, rivolto alle esigenze della popolazione dell’area di Pianura, organizzato e gestito da A.T.C. S.p.a. SOGGETTI COINVOLTI Provincia di Bologna, A.T.C. S.p.a, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Comuni ex-distretto di S.Giorgio di Piano. FINALITÀ - OBIETTIVI Sperimentare un servizio di trasporto più flessibile per le esigenze della popolazione, istituendo un collegamento regolare dei Comuni della Pianura e relative frazioni con l’Ospedale di Bentivoglio, salvaguardando il servizio integrato Ferrobus con le stazioni F.S. di Castelmaggiore, S.Giorgio di Piano e S. Pietro in Casale, collegando nuove località prima non servite. UTENZA INTERESSATA Tutta la popolazione, con particolare riferimento agli anziani. ATTIVITA’ Trasporto pubblico a chiamata, attraverso il Call Center ATC TEMPI Già attivo nell’ex-distretto di S. Giorgio di Piano, con l’ipotesi di estenderlo ai Comuni del distretto Pianura Est.

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3.2 AREA DIRITTI DELL’ INFANZIA E DELL’ ADOLESCENZA

tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta

FATTORI POSITIVI Fattori Critici LA QUANTITÀ DEI SERVIZI ED INTERVENTI PER LA PRIMA INFANZIA CON VARIE ARTICOLAZIONI

PRESENZA DI LISTE D’ATTESA NEI NIDI DI QUASI TUTTI I COMUNI DEL DISTRETTO.

BUON LIVELLO DEI SERVIZI/INTERVENTI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO, MOLTO ARTICOLATI SUL TERRITORIO DISTRETTUALE, POTENZIATI GRAZIE ALL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 285/97, COMPRESE LE ATTIVITÀ ESTIVE.

RICHIESTA DI SEMPRE MAGGIORE FLESSIBILITA’ DA PARTE DELLE FAMIGLIE

PRESENZA DI COMUNITA’ EDUCATIVE A CARATTERE RESIDENZIALE

FORTE ATTENZIONE DELLA SCUOLA VERSO IL DISAGIO INFANTILE ED ADOLESCENZIALE ANCHE GRAZIE ALL’ATTIVAZIONE DEGLI SPORTELLI PSICO-PEDAGOGICI

AUMENTO DEL DISAGIO RELAZIONALE , ANCOR PIU’ EVIDENTE NEI BAMBINI IMMIGRATI FENOMENI DI BULLISMO NELLA FASCIA ADOLESCENZIALE INSUFFICIENTE FORMAZIONE SPECIFICA PER IL PERSONALE SCOLASTICO E GENITORI INTERVENTI SPECIALISTICI (PSICOPEDAGOGISTI, PSICOLOGI, ECC..) IN ACCORDO CON AUSL, A SOSTEGNO DI INSEGNANTI E FAMIGLIE .

PRESENZA DI TRE CENTRI GIOVANILI E E DI INTERVENTI EDUCATIVI DI STRADA

INSUFFICIENTI OPPORTUNITA’ DI AGGREGAZIONE PER ADOLESCENTI

FORTE RETE ASSOCIAZIONISMO SPORTIVO

FORMAZIONE DEI VOLONTARI

PRESENZA DI DUE CENTRI SPECIALISTICI PER LA PREVENZIONE E TERAPIA (CENTRO

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PER LA PRIMA INFANZIA DI CASTELMAGGIORE E CENTRO BENNI A VEDRANA DI BUDRIO)

COMPLETARE L’ INTEGRAZIONE FRA ENTI E SERVIZI COINVOLTI PER RENDERE PIU’ EFFICACI LE RISPOSTE.

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TABELLA 3 - AREA DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E

MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE E

SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O

SERVIZI INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Gestione comunità educativa residenziale per adolescenti di Medicina (gruppo appartamento)

Trasferimento dello stesso gruppo appartamento presso struttura concessa dalla Fondazione Benni Monitoraggio regolamento aziendale gestione della struttura

Progetto ROLLER con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

Servizi asilo nido in tutti i comuni del distretto sia con sezioni a tempo pieno che part-time. Centri gioco in diversi comuni del Distretto. Centro gioco “Amici di Ben” presso Ospedale di Bentivoglio. Organizzazione centri estivi 3-13 anni. Interventi educativi per il tempo libero

Ampliamento dell’offerta del servizio di asilo nido per N° 180 posti Maggiore personalizzazione nell’offerta dei servizi. Apertura di nuovi centri gioco (San Pietro in Casale)

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Gestione progetti legge 285: laboratori extra-scolastici, urbanistica partecipata, vacanze estive/soggiorni verdi, in collaborazione con Scuole a Azienda AUSL Organizzazione iniziative, conferenze, incontri sulle tematiche relative ad infanzia ed adolescenza. Attività di pre e post-scuola nei servizi per l’infanzia e scolastici di tutti i comuni. Servizi di extrascuola, dopo scuola e tempi potenziati. Progetto accoglienza bambini per solidarietà internazionale in collaborazione con l’associazionismo locale. Gestione istruttoria per affidi e adozioni Gestione minori in affido e adozione Attività promozione e sensibilizzazione affido familiari Erogazione contributi economici

Aumento attività extrascolastiche rivolte all’adolescenza.Legge 285 Ampliamento dei servizi extrascolastici. Riduzione istituzionalizzazione minori 0-10 Attività specialistica ambulatoriale di sostegno psicoterapeutico rivolto ad adolescenti inseriti nella comunità educativa di Medicina Implementazione sistema informativo regionale sull’area minori

Centro per la valutazione, prevenzione e cura dei traumi da maltrattamento e abuso dei minori

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INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Intervento educativo di strada e nei centri giovanili nei territori dei comuni dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano (legge 45/99) Gestione centri giovanili:

- LA TANA di Granarolo - IL BULLONE di Minerbio - San Giorgio di Piano

Collaborazione con associazioni di volontariato e sportive per attività rivolte ai minori. Sportelli psicopedagogici presso le scuole in alcuni comuni, per adolescenti, genitori e insegnanti (legge 285/97)

Estensione progetto interventi educativi di strada legge 45/99 a tutti i comuni dell’attuale Distretto Pianura Est. Messa i rete dei centri giovanili esistenti, con maggior utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e differenziazione delle attività. Attivazione di un intervento educativo pomeridiano a favore di minori a rischio di devianza, segnalati dal Tribunale dei minorenni Estensione detti Sportelli psicopedagogici in tutti i Comuni del Distretto Coordinamento Provinciale e formazione Affido e Adozione

Progetto “Arcobaleno culturale” per integrazione scuola ed extrascuola per minori immigrati con il sostegno finanziario della Fondazione Benni.

INTERVENTI DI EMERGENZA Rete di accoglienza per bambini 0-6

anni in stato di abbandono

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TABELLA 4 - AREA DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe

AUSL eccetto anziani) progetti distrettuali.

SUB AMBITO (ex Distretto di Budrio, ex Distretto di S.Giorgio di Piano, altri ambiti)

SINGOLO COMUNE

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Progetto Roller con il contributo della Fondazione Rolo Banca.

Gestione comunità educativa residenziale per adolescenti di Medicina (gruppo appartamento). Trasferimento dello stesso gruppo appartamento presso struttura concessa dalla Fondazione Benni Monitoraggio regolamento aziendale gestione della struttura.

INTERVENTI DIURNI E SEMI-RESIDENZIALI

Centro gioco “Amici di Ben” presso Ospedale di Bentivoglio. Interventi educativi per il tempo libero.

Servizi asilo nido in tutti i comuni del Distretto sia con sezioni a tempo pieno che part-time. Centri gioco in diversi comuni del Distretto. Organizzaizione centri estivi 3-13. Ampliamento dell’offerta del servizio di asilo nido.

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Maggiore personalizzazione nell’offerta dei servizi. Apertura di nuovi centri gioco (S.Pietro in Casale).

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Centro per la valutazione, prevenzione e cura dei traumi da maltrattamento e abuso dei minori

Gestione progetti Legge 285: laboratori extra-scolastici, urbanistica partecipata, vacanze estive/ soggiorni verdi, in collaborazione con scuole e Azienda USL. Aumento attività extrascolastiche rivolte all’adolescenza Legge 285. Gestione istruttoria per affidi e adozioni Gestione minori in affido e adozione Attività promozione e sensibilizzazione affido familiari Erogazione contributi economici Riduzione istituzionalizzazione minori 0-10 Attività specialistica ambulatoriale di sostegno psicoterapeutico rivolto ad adolescenti inseriti nella

Organizzazione iniziative, conferenze, incontri sulle tematiche relative ad infanzia e adolescenza. Attività di pre e post-scuola nei servizi per l’infanzia e scolastici di tutti i comuni. Servizi di extrascuola, dopo scuola e tempi potenziati. Progetto accoglienza bambini per solidarietà internazionale in collaborazione con l’associazionismo locale. Ampliamento dei servizi extrascolastici.

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comunità educativa di Medicina Implementazione sistema informativo regionale sull’area minori.

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Coordinamento e promozione affido/adozione

Estensione progetto interventi educativi di strada L. 45/99 a tutti i comuni dell’attuale Distretto Pianura Est. Sportelli psicopedagogici presso le scuole in alcuni comuni, per adolescenti, genitori e insegnanti nell’ambito della L. 285. Estensione detti sportelli psicopedagogici. Attivazione di un intervento educativo pomeridiano a favore di minori a rischio di devianza, segnalati dal Tribunale dei minorenni

Intervento educativo di strada e nei centri giovanili nei territori dei comuni dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano (L. 45). Messa in rete dei centri giovanili esistenti, con maggior utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e differenziazione delle attività (Comuni di Granarolo, Minerbio, S.Giorgio di Piano). Progetto “Arcobaleno” per integrazione scuola ed extrascuola per minori immigrati con il sostegno finanziario della Fondazione Benni (Comuni di Budrio, Castenaso, Molinella)

Gestione centri giovanili: - LA TANA di Granarolo - IL BULLONE di Minerbio - San Giorgio di Piano Collaborazione con associazioni di volontariato e sportive per attività rivolte ai minori.

INTEVENTI DI EMERGENZA

Rete di accoglienza 0-6 anni

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DESCRIZIONE LA COMUNITA’ EDUCATIVA IN RETE CON LE RISORSE TERRITORIALI (Messa in rete con il Progetto Roller, Progetto Arcobaleno, con la stazione multimediale di Vedrana di Budrio, con lo Spazio per il recupero della famiglia maltrattante) SOGGETTI COINVOLTI Azienda USL Bologna Nord (gestore delle risorse e coordinatore Comuni Associazione di volontariato AUSER FINALITÀ - OBIETTIVI

a) Costituzione di un punto integrato di progetti e di interventi, di un osservatorio per il monitoraggio, la ricerca e la costruzione di progettualità futura sulla condizione del disagio minorile con particolare riguardo al macrofenomeno dei minori stranieri, strettamente raccordato ai servizi USL ed alle scuole del territorio.

b) Favorire il processo di integrazione della comunità educativa nel suo nuovo ambiente

UTENZA INTERESSATA

a) Adolescenti e preadolescenti sottoposti a, o nell’attesa di, provvedimenti dell’autorità giudiziaria

b) Adolescenti e preadolescenti che necessitano di una pronta accoglienza nei casi di emergenza o che necessitano di un periodo di osservazione

ATTIVITA’

a) Organizzazione di percorsi individuali rivolti a giovani con evidente difficoltà nella coordinazione spazio-temporale, nella manualità, nell’immagine corporea, nella comunicazione dei propri vissuti ed emozioni

b) Interventi di terapia psicomotoria, arteterapia, acquaticità, ippoterapia c) attività di computer grafica, scrittura creativa d) percorsi di educazione/formazione al lavoro, gestione delle autonomie economiche

per i giovani prossimi alla maggiore età e) incontri di aggiornamento e discussione rivolti a insegnanti ed operatori interessati

TEMPI Da attivare nel secondo semestre 2002.

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DESCRIZIONE Progetto appartamento “ROLLER”: a favore di persone che versano in condizioni di povertà estrema e senza fissa dimora. SOGGETTI COINVOLTI Comuni di: Malalbergo, San Pietro in Casale, Galliera, Baricella, Minerbio, Granarolo, San Giorgio di Piano, Castello d’Argile, Argelato, Pieve di Cento, Bentivoglio, Castel Maggiore Azienda USL Bologna Nord Servizio Sociale Cofinanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna Soggetti del privato sociale in possesso di esperienza e qualificazione negli interventi sociali a favore delle fasce deboli della popolazione. FINALITÀ - OBIETTIVI 1) Offrire opportunità residenziali temporanee a giovani adulte che non possono contare sui familiari e/o sulle proprie risorse economiche 2) Mantenere, migliorare e potenziare i livelli di autonomia acquisiti e potenziare le capacità gestionali rispetto alle competenze del vivere quotidiano 3) Sostenere i soggetti nell’integrazione con le realtà esistenti sul territorio, nella ricerca di una abitazione e nell’inserimento lavorativo 4) Favorire il riavvicinamento familiare dell’utente, coinvolgendo la famiglia di origine nel progetto 5) Sostenere le giovani adulte nei percorsi sanitari, in particolar modo le madri e/o le future madri 6) Limitare il percorso ad un massimo di 2 anni di permanenza UTENZA INTERESSATA Giovani adulti fra i 18 e 30: 1) prive di famiglia; 2) Temporaneamente o definitivamente impossibilitate a rientrare o permanere nella famiglia di origine; 3) In situazione economica disagiata 4) Residenti o domiciliati sul territorio dei Comuni del Distretto ATTIVITA’ Durante il primo anno sono previste le seguenti azioni: -reperimento di alloggio idoneo e completamento degli arredi -individuazione degli utenti e definizione dei progetti personali -inserimento degli utenti Le attività sono incentrate sul ruolo degli educatori di cui uno interno alla struttura che svolgerà funzioni di sostegno e verifica del percorso individuale degli ospiti, raccordo con il territorio in rete con le associazioni di volontariato,gli enti di formazione e di orientamento lavorativo.

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Il secondo e il terzo anno le attività sono incentrate: - al proseguimento e incremento delle attività- - alla valutazione dei programmi e degli obiettivi raggiunti - TEMPI Progetto triennale. E’ prevista la prima fase con il recupero di due appartamenti a Molinella con una spesa di € 25.000,00

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DESCRIZIONE INTERVENTI LEGGE 285/97 – secondo triennio Progetti, attività, interventi per l’infanzia e l’adolescenza con particolare attenzione alla prevenzione del disagio. SOGGETTI COINVOLTI a) tutti i comuni del Distretto, ancora suddivisi nei due sub - ambiti coincidenti con gli ex-

distretti socio sanitari di San Giorgio e Budrio; b) Azienda AUSL; c) Dirigenze scolastiche dei territori interessati; Comuni con funzione di capo-fila: Budrio e San Pietro in Casale. FINALITÀ – OBIETTIVI a) la prevenzione del disagio giovanile; b) promozione dell’integrazione culturale; c) sostegno alla genitorialità; d) tutela e promozione dei diritti dell’infanzia e adolescenza; UTENZA INTERESSATA Infanzia, adolescenza, famiglie, docenti ed educatori dei territori interessati. ATTIVITA’ Attività condivise su tutto il Distretto Pianura EST: a) potenziamento e sostegno della genitorialità affidataria e adottiva – sostegno alle

famiglie maltrattanti ; b) Mantenimento del Centro gioco “Amici di Ben”, presso l’Ospedale di Bentivoglio per il

sostegno alla ospedalizzazione del bambino malato; Attività nei Comuni ex distretto di Budrio: a) Interventi di sostegno alla genitorialità: apertura sportelli psico-pedagogici per genitori,

docenti e studenti, formazione docenti e genitori, incontri tematici, laboratori affettivi; b) Attivazione prestiti per l’onore sperimentale a Molinella; c) Laboratori extra-scolastici per ragazzi 6/18 anni; d) Istituzione del Consiglio comunale per ragazzi, sperimentazione a Molinella; e) Allestimento Area verde Centro sociale “La Magnolia” di Budrio in parco pubblico per

bambini, famiglie e anziani;

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Attività nei Comuni ex Distretto di San Giorgio di Piano: a) Laboratori extra-scolastici; b) Soggiorni verdi, vacanze estive per preadolescenti e adolescenti con particolare

attenzione alle condizioni di disagio; c) La relazione d’aiuto: comunicazione ed espressività. Attività laboratoriali a piccoli

gruppi e/o a classi aperte finalizzate a promuovere l’ autostima la comunicazione e le relazioni interpersonali, in un’ottica di integrazione e valorizzazione delle diversità;

d) Città amiche dell’infanzia e dell’adolescenza: progetti, in ogni Comune, per il recupero di aree destinate ai bambini ed ai ragazzi coinvolgendo questi ultimi nelle scelte decisionali, con la collaborazione di CAMINA.

TEMPI Progetti ed attività già operative dal 2001 e che si concluderanno nel 2003.

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DESCRIZIONE INTERVENTI DI ANIMAZIONE DI STRADA (Legge 45/99) SUI GRUPPI NATURALI DEL DISTRETTO PIANURA EST Az. U.S.L. BO NORD SOGGETTI COINVOLTI Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castello d'Argile, Castelmaggiore, Galliera, Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale. Azienda Usl Bo Nord La Carovana Coop. Coop. Attività Sociali Sert Centri giovanili, associazionismo culturale, ricreativo e sportivo Dal 2002 è prevista l’estensione del progetto anche nei Comuni di Budrio, Castenaso, Medicina e Molinella. OBIETTIVI 1) Promuovere l'incontro, lo scambio e la socializzazione fra preadolescenti e adolescenti

dello stesso comune e del territorio del distretto Considerato 2) Promuovere le risorse e le competenze individuali e di gruppo (socializzazione,

autoorganizzazione, protagonismo, creatività, cultura) 3) Trasmettere le competenze di base relative all'utilizzo del computer, di Internet, della

posta elettronica e la creazione di siti Web La macroprogettualità si articola in due sottoprogetti - intervento di rete, intervento di animazione di strada tra i quali il primo risulta essere trasversale agli altri poiché inerente agli elementi di tipo strutturale comuni: soggetti coinvolti, risorse del territorio e territori. Attraverso l’attivazione dei due moduli, in particolare, gli scopi previsti sono:

- Attivare un lavoro di rete fra istituzioni, risorse formali e informali del territorio e gruppi informali;

- Promuovere la partecipazione delle risorse istituzionali formali e informali sul territorio nell'organizzazione di eventi ;

- Ridurre il rischio di diffusione della dipendenza da sostanze e la stimolazione di comportamenti antagonisti al fenomeno;

- Mediare fra i gruppi spontanei di adolescenti e le risorse istituzionali, formali e informali esistenti sul territorio, favorendo una migliore conoscenza delle risorse territoriali e facilitare la loro fruizione;

- Promuovere stili di aggregazione e gestione del tempo libero alternativi a quelli abitualmente adottati all'interno dei gruppi individuati.

UTENZA INTERESSATA L'intervento si rivolge ai gruppi naturali di adolescenti e alla rete formale - operatori, referenti dei servizi- e informale - allenatori, gestori di locali pubblici ecc.- di riferimento in un'ottica di lavoro di rete, allo scopo di creare una sinergia di risorse e d intenti.

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Attraverso la metodologia individuata , l'animazione di strada, si cercherà di coinvolgere gli adolescenti , per attuare un'attività di prevenzione finalizzata a fornire strumenti utili a realizzare percorsi di autonomia, favorendo il riconoscimento e la messa in campo delle potenzialità e risorse dei singoli all'interno del gruppo e del gruppo stesso. ATTIVITA' Le azioni che verranno ciclicamente realizzate sui diversi Comuni rispecchiano le sottoprogettualità delineate. Intervento di rete:

- contatti con i referenti delle istituzioni e delle risorse formali e informali presenti nei dodici comuni,

- colloqui informali con gli adulti significativi che all'interno delle istituzioni e delle associazioni sono a contatto con i giovani;

- co-progettazione dell'intervento tra gli animatori di strada e gli educatori dei centri giovanili per la costruzione e l'organizzazione di iniziative.

Intervento di animazione di strada: - monitoraggio del territorio per verificare la presenza dei punti d'aggregazione

spontanea dei gruppi giovanili; - aggancio dei gruppi presenti in maniera stabile sul territorio per la costruzione di

eventi a aprtire dalla esigenze di cui sono portatori irafgazzi; - raccordo con gi operatori e i ragazzi dei centri giovanili del territorio per la

progettazione delle iniziative; - coinvolgimento dei ragazzi nell’organizzazione, realizzazione degli eventi.

TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto biennale è la prosecuzione dell’attività svolta nel corso degli anni 2000 e 2001 e sarà realizzato negli anni 2002 e 2003, con l’estensione all’intero Distretto Pianura Est.

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DESCRIZIONE PROGETTO ARCOBALENO CULTURALE: verso una Società multiculturale dove l’incontro è possibile. Azioni ed attività aventi lo scopo di prevenire il disagio nelle famiglie e nei bambini stranieri, ma altresì rivolte ai bambini ed adulti italiani per permettere un percorso di arricchimento sulle diversità. SOGGETTI COINVOLTI Fondazione Demetrio BENNI, , Dirigenze scolastiche dei Comuni di Budrio, Castenaso e Molinela, Servizio sociale e Neuropsichiatria infantile dell’Azienda AUSL Bologna nord – Distretto Pianura Est, Comuni di Budrio, Castenaso e Molinella Per la formazione, già dal 2002, è previsto il coinvolgimento anche dei comuni dell’Ex distretto di San Giorgio di Piano. FINALITA’- OBIETTIVI

a) prevenire il disagio dei bambini/ragazzi stranieri b) permettere l’incontro fra bambini italiani e bambini stranieri c) permettere agli adulti (insegnanti e famiglie) e bambini di arricchirsi attraverso il

pluralismo culturale e vivere al meglio in una società multietnica. UTENZA INTERESSATA Bambini immigrati, figli di immigrati nati in Italia, bambini stranieri adottati da famiglie italiane, bambini italiani, insegnanti ed educatori, genitori di diverse culture. ATTIVITA’

a) percorso formativo rivolto a docenti, educatori, operatori dei servizi comunali, scolastici e sanitari del territorio;

b) atelier di alfabetizzazione: specifica attenzione e aiuto ai ragazzi di recente immigrazione;

c) interventi nell’extra scuola e nei Centri estivi, aventi come obiettivo la conoscenza reciproca e l’incontro: “il laboratorio dell’incontro”, “Atelier delle favole del mondo”, didattica interculturale, incontri a tema, cene a tema, gite sul territorio.

TEMPI Attivazione prevista dal mese di Settembre 2002 con l’attività di formazione in tutto il Distretto.

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DESCRIZIONE

“ONDE DI STRADA” Attivazione di un intervento educativo pomeridiano. SOGGETTI COINVOLTI Azienda Ausl – Distretto Pianura Est – Comuni del Distretto – Tribunale dei minorenni FINALITA’ - OBIETTIVI

a) favorire l’aggregazione giobanile; b) contenere, qualora possibile, il disagio sociale; c) favorire il benessere psicofisico dei minori coinvolti d) offrire momenti di scambio e confronto tra pari e con adulti; e) favorire il monitoraggio della realtà adolescenziale presente sul territorio, in modo

particolare riferito ai ragazzi seguiti dal Servizio sociale – U.O.Minori. UTENZA INTERESSATA Minori di età compresa fra i 14 e i 17 anni che presentano disagio sociale, rischio di devianza, segnalati dalla Procura presso il Tribunale minorenni al Servizio Sociale – U.O. Minori Distretto Pianura Est ATTIVITA’

a) proiezione di film e attività ludico ricreative (giochi di società, gite mirate ecc…) b) percorsi di conoscenza dei minori e bilancio delle competenze, finalizzate al loro

inserimento nelle esperienze laboratoriali extrascuola dei Comuni c) gruppi di confronto (coadiuvati dalla psicologa) d) attività espressive e di orientamento formativo e) attività con i gruppi scuola e con gli insegnanti

TEMPI Dall’autunno 2002.

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3.3 AREA DISABILITA’

tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta

FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI SIGNIFICATIVA PRESENZA DEL TERZO SETTORE (VOLONTARIATO, COOPERAZIONE SOCIALE) IN PARTICOLARE PER INSERIMENTI LAVORATIVI , INTERVENTI PER IL TEMPO LIBERO, TRASPORTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI

INSUFFICIENTI INTERVENTI PER IL TEMPO LIBERO, IN PARTICOLARE NEI FINE SETTIMANA E NEL PERIODO ESTIVO ANCORA NON SUFFICIENTEMENTE STRUTTURATO IL SERVIZIO DI TRASPORTO PERSONALIZZATO

CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE BENNI NELL’AMBITO DEI PROGETTI “ACCENDI MOLTI FUOCHI” ED “ARCOBALENO CULTURALE”

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA (LEGGE 104) CON FORTE IMPEGNO ECONOMICO DEI COMUNI

INSUFFICIENTI ASSEGNAZIONI DI DOCENTI DI SOSTEGNO DA PARTE DELLO STATO

PRESENZA DI DUE CENTRI DIURNI

INSUFFICIENTE PRESENZA DI STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI, LEGATE IN PARTICOLARE ALLA PROBLEMATICA DEL “DOPO DI NOI” ASSENZA DI INTERVENTI FINALIZZATI A DARE SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE O A FRONTEGGIARE SITUAZIONI DI EMERGENZA

PRESENZA ASSOCIAZIONI DI GENITORI CON FUNZIONI DI STIMOLIO VERSO LE ISTITUZIONI

MANCANZA DI SUPPORTI LEGALI ALLE FAMIGLIE PER PRATICHE DI TUTELA, INTERDIZIONE, INABILITAZIONE, ECC.

PERCORSI DI INSERIMENTO LAVORATIVO ATTRAVERSO PROGETTI DI TIROCINIO FORMATIVO (BORSE LAVORO) ANCHE IN COLLABORAZIONE CON IL TAVOLO PROVINCIALE (LEGGE 68/99)

PERCORSI PER INSERIMENTI PROTETTI NON BEN DEFINITI

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TABELLA 3 - AREA DISABILITA’ CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E

MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE E

SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O

SERVIZI INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Appartamento protetto (2 posti a Minerbio) Ipab Villa DONINI Ipab Centro Suor Rosalinda Gestione inserimenti in strutture residenziali dei disabili adulti

Progetti per il “Dopo di noi”: Attivazione, a cura della Cooperativa Orto, a Vedrana di appartamenti per la sperimentazione di percorsi di vita indipendente di soggetti disabili (proprietà Fondazione BENNI che ha effettuato la ristrutturazione) Progetto “Dopo di noi” da realizzarsi nella struttura di Castel Maggiore. Progetti per il “Dopo di noi”: sperimentazione di vita indipendente attraverso l’utilizzo dell’appartamento di Trebbo di Reno

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INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

Collaborazione con le Cooperative sociali di tipo B):Orto, coop.Arcobaleno, città verde per inserimenti lavorativi protetti Assistenza/sostegno minori con deficit presso strutture scolastiche (Legge 104) Certificazione psicodiagnostica per commissioni invalidi e 104 Attività integrativa scuola-extrascuola Progetto “Accendi molti fuochi” per minori (Neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva) Documento operativo metodologico dell’unità operativa handicap adulto Gestione inserimenti in centri diurni per handicap adulto Interventi educativi minori e adulti Protocolli gestione casi multiproblematici con fisiatria e dipartimento salute mentale Segretariato sociale Gestione centri diurni “Bucaneve” di Castel Maggiore e “Sottosopra” di

Aumento servizi affidati alle cooperative sociali di tipo B. Protocollo distrettuale per le procedure socio-amministrative delle tutele in carico Potenziamento orari di apertura dei centri handicap grave il Bucaneve e Sottosopra “legge 162 e 284”

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“Medicina” Inserimenti in laboratori protetti e cooperative sociali

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Accompagnamento presso centri e strutture socio-sanitarie, anche in collaborazione con il volontariato. Concessione contributi economici. Organizzazione vacanze per disabili e/o contributi ad organizzazione volontariato organizzatrici dei soggiorni. Assistenza domiciliare handicap adulto. SAP (gestione aiuto alla persona) nei comuni ex distretto di Budrio, con attività di sportello per: interventi per il tempo libero di gruppo ed individuali, supporto ai familiari, gestione rapporti con volontari, associazioni e scuole, rapporti con servizio H dell’AUSL. Progetto “Accendi molti fuochi” : attività a carattere educativo per minori certificati ed a rischio dei comuni ex-distretto di Budrio in collaborazione con: Fondazione Benni, Azienda USL, scuola. Attività di laboratorio nelle scuole

Potenziamento vacanze per disabili del Centro Bucaneve a livello distrettuale (legge 162 o 284)

Percorso per “dimissioni protette” da Ospedali di disabili in situazione di non-autosufficienza anche temporanea

Assegni di cura handicap grave (legge 162 e 284) Istituzione S.A.P. nei comuni dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano. Progetti per il “Dopo di noi”: Attivazione progetti “Club del sabato” per il tempo libero dei disabili e il sostegno alla famiglia, con la collaborazione dell’Azienda AUSL

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finalizzate all’inserimento dei disabili. Attività ambulatoriale, diagnosi, cura, riabilitazione neuropsicologica bambini portatori di handicap e sostegno alla famiglia Sostegno inserimento sociale interventi tempo libero Sostegno inserimenti lavorativi

Erogazione assegni di cura per l’handicap grave in tutti i comuni del Distretto Interventi di Assistenza domiciliare qualificata individuale e di gruppo (ADB e/o educatore) Leggi 162 e 284.

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Attività di laboratorio teatrale con e per disabili in collaborazione con Associazione “Idee ed esperienze” in alcuni Comuni dell’ex Distretto di San Giorgio. Laboratori protetti in collegamento col SAP nei Comuni ex Distretto di Budrio.

Istituzione di un tavolo interistituzionale per studiare strumenti e metodologie, definire nuove iniziative e progetti volti all’inserimento lavorativo e professionale di cittadini in difficoltà

INTERVENTI DI EMERGENZA Definizione progetto e

costituzione fondo per la pronta-emergenza domiciliare e residenziale.

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TABELLA 4 - AREA DISABILITA’ PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe

AUSL eccetto anziani) progetti distrettuali.

SUB AMBITO (ex Distretto di Budrio, ex Distretto di S.Giorgio di Piano, altri ambiti)

SINGOLO COMUNE

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Progetti per il “Dopo di noi”: attivazione, a cura della Coop. Orto, a Vedrana di appartamenti per la sperimentazione di percorsi di vita indipendente di soggetti disabili (proprietà Fondazione Benni che ha effettuato la ristrutturazione) Progetto “Dopo di noi” da realizzarsi nella struttura di Castel Maggiore. Progetti per il “Dopo di noi”: sperimentazione di vita indipendente attraverso l’utilizzo dell’appartamento di Trebbo di Reno Ipab Villa DONINI Ipab Centro Suor Rosalinda Gestione inserimenti in strutture residenziali dei disabili adulti.

Appartamento protetto (2 posti a Minerbio).

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INTERVENTI DIURNI E SEMI- RESIDENZIALI

Aumento servizi affidati alle Coop. Sociali di tipo B.

Certificazione psicodiagnostica per commissioni invalidi e 104 Attività integrativa scuola-extrascuola Protocollo distrettuale per le procedure socio-amministrative delle tutele in carico Documento operativo metodologico dell’unità operativa handicap adulto Gestione inserimenti in centri diurni per handicap adulto Interventi educativi minori e adulti Protocolli gestione casi multiproblematici con fisiatria e dipartimento salute mentale Segretariato sociale Gestione centri diurni “Bucaneve” di Castel Maggiore e “Sottosopra” di “Medicina” Inserimenti in laboratori protetti e

Progetto “Accendi molti fuochi” per minori (Neuropsichiatria infantile)

Collaborazione con le Cooperative sociali di tipo B):Orto, coop.Arcobaleno, città verde per inserimenti lavorativi protetti Assistenza/sostegno minori con deficit presso strutture scolastiche (Legge 104)

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cooperative sociali Potenziamento orari di apertura dei centri handicap grave il Bucaneve e Sottosopra “legge 162 e 284”

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Potenziamento vacanze per disabili a livello distrettuale (legge 162 o 284). Percorso per “dimissioni protette” da Ospedali di disabili in situazione di non-autosufficienza anche temporanea Assegni di cura handicap grave (legge 162 e 284) Progetti per il “Dopo di noi” Attivazione progetti “Club del sabato” per il tempo libero dei disabili e il sostegno alla famiglia, con la collaborazione dell’Azienda AUSL Attività ambulatoriale, diagnosi, cura, riabilitazione neuropsicologica bambini portatori di handicap e sostegno alla famiglia Erogazione contributi economici Sostegno inserimento sociale interventi tempo libero

SAP (gestione aiuto alla persona) nei comuni di Budrio, Castenaso e Molinella con attività di sportello per: interventi per il tempo libero di gruppo ed individuali, supporto ai familiari, gestione rapporti con volontari, associazioni e scuole, rapporti con servizio H dell’AUSL. Progetto “Accendi molti fuochi”: attività a carattere educativo per minori certificati ed a rischio dei comuni ex-distretto di Budrio in collaborazione con: Fondazione Benni, Azienda USL, scuola. Istituzione S.A.P. nei comuni dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano.

Accompagnamento presso centri e strutture socio-sanitarie, anche in collaborazione con il volontariato. Concessione contributi economici. Organizzazione vacanze per disabili e/o contributi ad organizzazioni volontariato organizzatrici dei soggiorni. Assistenza domiciliare handicap adulto. Attività di laboratorio nelle scuole finalizzate all’inserimento dei disabili.

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Sostegno inserimenti lavorativi Erogazione assegni di cura per l’handicap grave in tutti i comuni del Distretto Interventi di Assistenza domiciliare qualificata individuale e di gruppo (ADB e/o educatore) Leggi 162 e 284.

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Istituzione di un tavolo interistituzionale per studiare strumenti e metodologie, definire nuove iniziative e progetti volti all’inserimento lavorativo e professionale di cittadini in difficoltà.

Attività di laboratorio teatrale con e per disabili in collaborazione con Associazione “Idee ed esperienze” in alcuni Comuni dell’ex Distretto di San Giorgio. Laboratori protetti in collegamento col SAP nei Comuni ex Distretto di Budrio.

INTERVENTI DI EMERGENZA

Definizione progetto per la pronta-emergenza domiciliare e residenziale.

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DESCRIZIONE PROGETTO “ACCENDI MOLTI FUOCHI” Iniziativa promossa della Fondazione Demetrio BENNI ed accolta dall’Azienda AUSL Bologna nord, dai Comuni di Budrio, Castenaso, Molinella e dalle Istituzioni scolastiche del territorio, comprende, al proprio interno, numerosi sottoprogetti, per la prevenzione del disagio minorile. SOGGETTI COINVOLTI La fondazione Demetrio BENNI, l’Azienda AUSL Bologna nord, i Comuni di Budrio, Castenaso e Molinella, il Comitato accendi molti fuochi, i Circoli didattici di Budrio, Castenaso e Molinella, le Scuole Medie degli stessi Comuni, il Polo scolastico e l’ITIS di Budrio. FINALITA’ - OBIETTIVI Prevenzione del disagio minorile, con attività che si pongono in una prospettiva di comunità e si aprono verso pratiche innovative di sperimentazione di nuove modalità di intervento, estendendo le risorse e garantendone il loro accesso in modo più allargato e diffuso UTENZA INTERESSATA

a) Minori certificati ai sensi della Legge 104/92; b) Minori a rischio psico-sociale o in situazioni di disagio.

ATTIVITA’ Apertura del CENTRO POLIFUNZIONALE DI VEDRANA di Budrio (proprietà Fondazione Benni) , all’interno del quale troveranno sede, il gruppo appartamento per minori (trasferito da Medicina), servizi dell’Azienda AUSL con attività anche di carattere terapeutico-riabilitativo, nonché altre attività del Progetto “Accendi molti fuochi”. Di seguito riportiamo le attività più significative del progetto:

a) “Gruppo fantasia”: nato per dare risposta ai bisogni dei bambini in difficoltà di Vedrana, è un gruppo aperto capace di accogliere le esigenze di inserimento e socializzazione di molti bambini. Vede un forte coinvolgimento dei genitori nelle attività di laboratorio;

b) “Gruppo Scintilla”: gruppo omogeneo a carattere terapeutico-riabilitativo, di adolescenti che fanno riferimento al Servizio Neuro Psichiatria dell’età evolutiva e adolescenza di Budrio che ha come metologia fondante quella dell’auto-aiuto;

c) “Guardami volare”: rassegna di films sui temi della relazione genitori – figli, con discussione finale condotta da un’esperta del Servizio NPEEA

d) Organizzazione di attività e laboratori scolastici ed extra-scolastici, a cui partecipano assieme ai compagni alunni disabili;

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TEMPI Il Centro polifunzionale di Vedrana verrà aperto nel 2002. Le attività sono già operative e nel corso del 2002 verranno estese ad altri territori e soggetti.

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DESCRIZIONE Progetti per il “DOPO DI NOI” CLUB DEL SABATO - Percorso di gestione del tempo libero rivolto ai disabili mentali e relazionali in

condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e adulti (Legge 162/98 e 284/97); - Percorso di gestione del tempo libero rivolto ai disabili con handicap lieve e medio

lieve. SOGGETTI COINVOLTI - Tutti i Comuni del Distretto per il progetto disabili gravi e l’AUSL, Associazioni( Idee ed esperienze ecc..) Cooperativa sociale “L’ORTO”; - I Comuni del Distretto per il progetto disabili lievi e medio lievi, l’AUSL, Associazioni (Idee e esperienze) Cooperativa sociale “L’ORTO”. Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL FINALITÀ - OBIETTIVI Allenare all’autonomia e alla socialità le persone disabili. Sollevare le famiglie nella gestione del disabile durante i fine settimana. UTENZA INTERESSATA - Disabili mentali e relazionali in condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e

adulti; - Disabili con handicap lieve e medio lieve; ATTIVITA’ PREVISTE

a) uscite per partecipare ad eventi ricreativi e culturali; b) formazione di gruppi per la socializzazione e l’integrazione; c) organizzazione di gite durante i week-end.

TEMPI Partito sperimentalmente nel 2001 ne è previsto il potenziamento e l’allargamento territoriale nel 2002.

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DESCRIZIONE Potenziamento orario di apertura Centri diurni per disabili ampliamento dell’orario di apertura dei centri diurni Bucaneve (Castelmaggiore) e Sottosopra (Medicina)- Legge 162/98 e 284/97); SOGGETTI COINVOLTI Tutti i Comuni del Distretto e l’AUSL, Associazioni e Cooperative sociali. Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL FINALITÀ - OBIETTIVI Sollevare le famiglie dalla gestione del disabile nella giornata del Sabato e durante i soggiorni estivi. UTENZA INTERESSATA - Disabili mentali e relazionali in condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e

adulti, anche non frequentanti i Centri. ATTIVITA’

d) uscite per partecipare ad eventi ricreativi e culturali; e) formazione di gruppi per la socializzazione e l’integrazione; f) attività occupazionali. g) Soggiorni estivi rivolti agli utenti del Centro Bucaneve

TEMPI Dal mese di Settembre 2002.

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DESCRIZIONE

S.A.P. Servizio di aiuto alla persona, istituito in base alla Legge regionale n.29 del 21.08.97, con attività di sportello; e FONDO PER L’EMERGENZA Costituzione di un fondo per l’emergenza a sostegno delle famiglie in situazioni di difficoltà. SOGGETTI COINVOLTI SAP :Attualmente: istituito dai Comuni di Budrio, Castenaso, Medicina e Molinella, affidato all’ANFFAS con il coinvolgimento di volontari dei territori interessati. Comune capo-fila Comune di Budrio. Nel 2002 il SAP è previsto su tutti i Comuni del Distretto. Fondo emergenza: tutti i comuni e l’Azienda AUSL e l’Associazionismo. FINALITA’ - OBIETTIVI

a) Offrire a giovani e adulti con handicap opportunità di socializzazione e svago tramite interventi personalizzati ad alta intensità educativa;

b) Favorire e sviluppare l’autonomia personale al di fuori dell’ambito familiare; c) Sostenere la famiglia e ridurre i rischi di isolamento e di emarginazione;

UTENZA INTERESSATA Disabili mentali e/o plurimi adulti. ATTIVITA’ Attivazione di uno sportello a supporto dei familiari e per la gestione dei rapporti con volontari , Associazioni, Scuole e AUSL per:

a) Partecipazione a attività ricreative e sportive, spettacoli culturali, mostre, visite ad ambienti naturali, paesi e città;

b) Realizzazione di attività di tipo laboratoriale; c) Sperimentazione di percorsi di rielaborazione delle esperienze fatte. d) Organizzazione di iniziative per rendere pubblicamente visibile il lavoro svolto; e) Interventi di informazione e confronto con i familiari.

Interventi di sostegno domiciliare. TEMPI SAP: Gia attivo dal 2000 nei Comuni dell’ex Distretto di Budrio e dal 2002 è previsto negli altri Comuni. Fondo per l’emergenza: da implementare in tutti i comuni

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DESCRIZIONE AIUTO ALLA DOMICILIARITA’ per disabili gravi Intervento di aiuto domestico a sostegno della singola persona o della famiglia (Legge 162/98 e 284/97) in particolari e complesse situazioni di gravità; Interventi di Assistenza domiciliare sia educatica che assistenziale (Legge 162/98 e 284/97); SOGGETTI COINVOLTI Tutti i Comuni del Distretto e l’AUSL, Associazioni e Cooperative sociali. Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL FINALITÀ - OBIETTIVI Supporto alla singola persona e alla famiglia per rispondere a bisogni di cura favorendo il mantenimento del disabile nel proprio ambiente di vita. Mantenimento ed espressione delle potenzialità individuali. UTENZA INTERESSATA Disabili mentali e relazionali in condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e adulti. ATTIVITA’

a) Erogazione contributi economici ai nuclei familiari finalizzati all’acquisizione di una figura per l’aiuto domestico (colf);

b) Interventi qualificati con personale professionista: educatori e assistenti di base; TEMPI Dal mese di Giugno 2002.

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DESCRIZIONE ASSEGNI DI CURA HANDICAP GRAVE Erogazione di contributi per il sostegno alla domiciliarità (Legge 2/85 art.41) SOGGETTI COINVOLTI Tutti i Comuni del Distretto e l’AUSL. Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL FINALITÀ - OBIETTIVI Sostegno al lavoro di cura, svolto dalle famiglie, al fine di evitare o posticipare il più possibile l’inserimento in strutture residenziali. UTENZA INTERESSATA Disabili gravi adulti,

ATTIVITA’

a) Erogazione contributi economici ai nuclei familiari; TEMPI Dal mese di Settembre.

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DESCRIZIONE Progetti per il “DOPO DI NOI” SPERIMENTAZIONE DI “VITA INDIPENDENTE” Progetto sperimentale di vita autonoma attraverso l’utilizzo di un appartamento del territorio, messi a disposizione dal Comune di Castelmaggiore e dalla Coop. L’Orto (proprietà Fondazione Benni) SOGGETTI COINVOLTI Azienda USL Bologna Nord Distretto Pianura Est Comuni del Distretto Pianura Est Coop. Sociale L’Orto Fondazione Demetrio Benni Associazione Idee ed Esperienze FINALITÀ - OBIETTIVI Sostenere e accompagnare il processo di possibile autonomia dai familiari, in un percorso protetto e guidato, per sperimentare soluzioni di “vita indipendente”, anche in vista del “Dopo di Noi”, cioè del momento in cui la famiglia non è più in grado di assistere il disabile. UTENZA INTERESSATA Cittadini disabili e loro famiglie ATTIVITA’ Attività a carattere residenziale negli appartamenti disponibili, seguiti da figure professionali (educatori, assistenti di base, colf) Proposta di esperienze relative a: documentazione della vita nell’appartamento, , cura di sé e del proprio corpo, attività di cucina compreso l’approvvigionamento di generi alimentari, proiezione di film in videocassetta uscite serali a cinema, teatro, ristoranti e pizzerie. TEMPI Attivazione già dal 2002 nella realtà di Vedrana.

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3.4 AREA ANZIANI tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta

FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI LA QUANTITÀ E LA QUALITÀ DEI SERVIZI OFFERTI, BEN ARTICOLATI SU TUTTO IL TERRITORIO DISTRETTUALE, SIA RESIDENZIALI CHE SEMIRESIDENZIALI E DOMICILIARI IL COORDINAMENTO FRA I COMUNI PER L’ORGANIZZAZIONE E LAGESTIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE E L’ADOZIONE DI UN UNICO REGOLAMENTO IL SISTEMA OPERATIVO AZIENDALE GARSIA. BUONA DIFFUSIONE DEL SERVIZIO DI TELESOCCORSO E TELEASSISTENZA.

NUMERO DI POSTI CONVENZIONATI PER NON AUTOSUFFICIENTI PRESSO LE STRUTTURE PER ANZIANII. NUMERO DI POSTI DI CENTRIO DIURNIO E MAGGIORE FLESSIBILITA’ NEGLI ORARI. DISPONIBILITA’ DI POSTI NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER DARE SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE O A FRONTEGGIARE SITUAZIONI DI EMERGENZA SERVIZI DOMICILIARI SOTTODIMENSIONATI RISPETTO ALLA RICHIESTA DI ASSISTENZA NELLA QUANTITA’ E NELLA FLESSIBILITA’ AUMENTO DEL NUMERO DI ANZIANI GRAVEMENTE NON AUTOSUFFICIENTI E/O AFFETTI DA DEMENZA SENILE SIA IN FAMIGLIA CHE NELLE STRUTTURE PROTETTE NUMERO ASSEGNI DI CURA INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA ANCORA INSUFFICIENTE.

DIFFUSIONE DELL’ASSOCIAZIONISMO E DEL VOLONTARIATO CON SPECIFICHE ATTIVITA’ DI AUTO-AIUTO, RICREATIVE, CULTURALI E DI SUPPORTO ALLE ISTITUZIONI.

AUMENTATA SENSIBILITA’ VERSO LA DOMICILIARITA’

DIMINUZIONE RETE PARENTALE FAMILIARE

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TABELLA 3 - AREA ANZIANI

CONSOLIDAMENTO CONTENIMENTO

SVILUPPO E MIGLIORAMENTO

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O

SERVIZI INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

RSA di S.Pietro in Casale e Medicina Case di riposo comunali di Granarolo e Molinella N° 6 Case protette “IPAB” (vedi schede allegate) Case di riposo private (vedi elenco allegato) Comunità alloggio di Castello d’Argile Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a carico dei comuni. Gestione inserimento in strutture protette da parte delle Assistenti sociali comunali quali responsabili del caso (Comuni ex Distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore) Gestione dati sistema informativo regionale anziani

Per Granarolo: trasformazione della Casa di riposo in struttura protetta (a carico del Comune) Baricella: ampliamento della struttura a 50 posti complessivi. (a carico della struttura) Appartamenti protetti (6) a Castelmaggiore

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Gestione sistema operativo aziendale GARSIA Coordinamento tecnico operativo e di supporto ai responsabili del caso ed ai coordinatori delle case protette (gruppo di coordinamneto distrettuale) Convenzione con strutture pubbliche per anziani Gestione graduatorie uniche distrettuali per l’inserimento in strutture protette

Ampliamento e adeguamento sistema operativo GARSIA

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

Centri diurni:Altedo(Malalbergo), Galliera, Bentivoglio, Argelato - Medicina - Budrio - Granarolo - Castelmaggiore - Pieve di Cento - Minerbio - San Giorgio di Piano Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a carico dei comuni.

Potenziamento diurno di Castelmaggiore da 20 a 25 posti Attivazione Centro diurno di Molinella per 10 posti , nella Casa di riposo, con conseguente riduzione di posti residenziali, Attivazione Centro diurno a Castenaso, gestito dall’IPAB in convenzione con il Comune, per n.10 posti Ampliamento orari e servizi in altri diurni, al sabato e con i servizi di fisioterapia

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Servizio di assistenza domiciliare su tutti i comuni del distretto per almeno 6 giorni la settimana. Coordinamento servizio di Assistenza domiciliare nei comuni ex-distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore Servizio di consegna pasti a domicilio per anziani Contributi ad integrazione rette Strutture anziani. Servizio di telesoccorso e teleassistenza, in alcuni comuni del distretto Gestione presa in carico per assegni di cura e SAD da parte delle Assistenti sociali dei Comuni ex-Distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore Progetto “filo d’argento” con AUSER (Comuni di S.Giorgio, Argelato, Bentivoglio, S.Pietro in Casale). Collaborazione con fondazione

Omogeneizzazione del servizio domiciliare su base distrettuale con maggiori integrazioni nella gestione del personale coinvolto. Ampliamento dell’offerta del servizio introducendo laddove manca il turno pomeridiano. L’obiettivo è il raggiungimento del dato regionale. Adozione di un unico regolamento per l’assistenza domiciliare anziani e handicap adulto distrettuale. Omogeneizzazione rette con applicazione dell’ISE. Estensione del servizio del telesoccorso su tutti i comuni del distretto. Estensione progettoFilo D’argento a tutto il Distretto

Percorso per “dimissioni protette” da Ospedali di anziani in situazione di non-autosufficienza anche temporanea

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bancaria per colfaggi (Comune di Castello D’argile) Progetto demenze (percorsi formativi integrati, promozione sociale ecc…) Concessione assegni di cura Gestione interventi integrati socio-sanitari da parte della responsabile del caso (ADI) Gestione accordi di programma Attività di segretariato sociale Rilevazione dati di attività relativi alla rete dei servizi socio-sanitari integrati (valutazione e certificazione non-autosufficienza) Attività di supporto socio-assistenziale alla famiglia ed all’anziano

Protocollo distrettuale per le procedure socio-amministrative delle tutele in carico Implementazione progetti a domicilio e incremento del 100% della quota comunale Creazione fondo per la domiciliarità per estendere l’ADI a livello distrettuale

Definizione di specifici protocolli d’intesa per l’attivazione di progetti ADI con la valutazione da parte del NOAD (medico di medicina generale e responsabile del caso)

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Accompagnamento presso strutture sanitarie in collaborazione con il volontariato. Convenzioni con associazioni per gestione orti. Convenzioni per la gestione centri sociali anziani.

Ampliamento attività in collaborazione con i centri sociali

Omogeneizzazione del servizio di trasporto su base distrettuale con coordinamenti sovracomunali per una più efficace gestione dei singoli servizi.

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Organizzazione soggiorni estivi per anziani e altre iniziative ricreative e culturali, anche in collaborazione con i centri sociali anziani e l’associazionismo.

e associazionismo Sviluppo iniziative condivise.

INTERVENTI DI EMERGENZA Riserva di alcuni posti in strutture

protette per esigenze temporanee dei familiari

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TABELLA 4 - AREA ANZIANI PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe

AUSL eccetto anziani) progetti distrettuali.

SUB AMBITO (ex Distretto di Budrio, ex Distretto di S.Giorgio di Piano, altri ambiti)

SINGOLO COMUNE

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

RSA di S.Pietro in Casale e Medicina N° 6 Case protette “IPAB” (vedere schede allegate) N°___ Case di riposo private (vedere elenco allegato)

Gestione dati sistema informativo regionale anziani Gestione sistema operativo aziendale GARSIA Ampliamento e adeguamento sistema operativo GARSIA Coordinamento tecnico operativo e di supporto ai responsabili del caso ed ai coordinatori delle case protette (gruppo di coordinamneto distrettuale) Convenzione con strutture pubbliche per anziani Gestione graduatorie uniche

Gestione inserimento in strutture protette da parte delle Assistenti sociali comunali quali responsabili del caso (Comuni ex Distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore)

Case di riposo comunali di Granarolo e Molinella Comunità alloggio di Castello d’Argile Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a carico dei comuni. Per Granarolo: trasformazione della Casa di riposo in struttura protetta Baricella: ampliamento della struttura a 50 posti complessivi. Appartamenti protetti (6) a Castelmaggiore

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distrettuali per l’inserimento in strutture protette

INTERVENTI DIURNI E SEMI- RESIDENZIALI

Centri diurni: Altedo (Malalbergo), Galliera, Bentivoglio, Argelato - Medicina - Budrio - Granarolo - Castelmaggiore - Pieve di Cento - Minerbio - San Giorgio di Piano Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a carico dei comuni. Potenziamento diurno di Castelmaggiore da 20 a 25 posti Attivazione Centro diurno di Molinella per 10 posti , nella Casa di riposo, con conseguente riduzione di posti residenziali, Attivazione Centro diurno a Castenaso, gestito dall’IPAB in convenzione con il

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Comune, per n.10 posti Ampliamento orari e servizi in altri diurni, al sabato e con i servizi di fisioterapia

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Omogeneizzazione del servizio domiciliare su base distrettuale con maggiori integrazioni nella gestione del personale coinvolto. Ampliamento dell’offerta del servizio introducendo laddove manca il turno pomeridiano. L’obiettivo è il raggiungimento del dato regionale…%. Adozione di un unico regolamento per l’assistenza domiciliare anziani e handicap adulto distrettuale. Omogeneizzazione rette con applicazione dell’ISE. Estensione del servizio del telesoccorso su tutti i comuni del distretto. Estensione progetto “Filo d’argento” al Distretto Percorso per “dimissioni protette”

Progetto “filo d’argento” con AUSER (Comuni di S.Giorgio, Argelato, Bentivoglio, S.Pietro in Casale). Coordinamento assistenza domiciliare in alcuni comuni (ex Distretto di S.Giorgio eccetto Castel Maggiore e Granarolo) Attività di supporto socio-assistenziale alla famiglia ed all’anziano

Servizio di assistenza domiciliare su tutti i comuni del distretto per almeno 6 giorni la settimana. Coordinamento servizio di Assistenza domiciliare nei comuni ex-distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore Servizio di consegna pasti a domicilio per anziani Contributi ad integrazione rette Strutture anziani. Servizio di telesoccorso e teleassistenza, in alcuni comuni del distretto Gestione presa in carico per assegni di cura e SAD da parte delle Assistenti sociali dei Comuni ex-Distretto di Budrio, Granarolo e

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da Ospedali di anziani in situazione di non-autosufficienza anche temporanea Progetto demenze (percorsi formativi integrati, promozione sociale ecc…) Concessione assegni di cura Gestione interventi integrati socio-sanitari da parte della responsabile del caso (ADI) Gestione accordi di programma Attività di segretariato sociale Rilevazione dati di attività relativi alla rete dei servizi socio-sanitari integrati (valutazione e certificazione non-autosufficienza) Protocollo distrettuale per le procedure socio-amministrative delle tutele in carico Implementazione progetti a domicilio (compreso assegno di cura) Creazione fondo per la domiciliarità per estendere l’ADI a livello

Castelmaggiore Collaborazione con fondazione bancaria per colfaggi (Comune di Castello D’argile)

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distrettuale Definizione di specifici protocolli d’intesa per l’attivazione di progetti ADI con la valutazione da parte del NOAD (medico di medicina generale e responsabile del caso)

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Omogeneizzazione del servizio di trasporto su base distrettuale con coordinamenti sovracomunali per una più efficace gestione dei singoli servizi.

Accompagnamento presso strutture sanitarie in collaborazione con il volontariato. Convenzioni con associazioni per gestione orti. Convenzioni per la gestione centri sociali anziani. Organizzazione soggiorni estivi per anziani e altre iniziative ricreative e culturali, anche in collaborazione con i centri sociali anziani e l’associazionismo. Ampliamento attività in collaborazione con i centri sociali e associazionismo

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INTERVENTI DI EMERGENZA

Riserva di alcuni posti in strutture protette per esigenze temporanee dei familiari

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DESCRIZIONE ADI attivazione integrata dei progetti di ADI sanitaria e dei progetti ADI socio-sanitari. SOGGETTI COINVOLTI Azienda AUSL – Medici di medicina generale e Responsabili del caso. FINALITA’ - OBIETTIVI Incentivare l’attivazione integrata dei progetti di ADI sanitaria e dei progetti di ADI socio-sanitaria, favorendo la gestione integrata degli interventi fra i Medici di medicina generale e i responsabili del caso, sulla base della reale situazione dell’anziani e dell’effettive risorse a disposizione. UTENZA INTERESSATA Anziani non autosufficienti. ATTIVITA’ Certificazione multidimensionale a favore delle persone anziane. TEMPI Stesura ed approvazione protocolli entro il 2002.

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DESCRIZIONE SERVIZIO DI TRASPORTO disabili e anziani presso strutture socio sanitarie SOGGETTI COINVOLTI Comuni del Distretto . Azienda Usl Bo Nord Associazioni di volontariato OBIETTIVI Il servizio ha lo scopo di consentire a tutti i cittadini: • pari opportunità di accesso ai servizi; • momenti di socializzazione; • superamento di situazioni di emarginazione e di solitudine. UTENZA INTERESSATA • Cittadini portatori di handicap; • Anziani pensionati che vivono soli; • Anziani che vivono nelle zona rurali e nelle frazioni; • Ragazze madri non automunite. ATTIVITA' Servizio di accompagnamento dal lunedì al sabato presso le strutture socio-sanitarie, i laboratori protetti , centri diurni. TEMPI DI REALIZZAZIONE Il servizio è già attivo e si prevede una sua omogeneizzazione su base distrettuale con una struttura organizzativa più stabile e con coordinamenti sovracomunali per una gestione più efficace.

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DESCRIZIONE FILO D’ARGENTO Punto d’ascolto e aiuto alle persone anziane e/o in difficoltà SOGGETTI COINVOLTI AUSER Bologna, promotore e gestore del Progetto Comuni di Argelato, S. Giorgio di Piano, S. Pietro in Casale e Bentivoglio FINALITÀ - OBIETTIVI Dare una prima risposta ai bisogni emergenti o alle richieste avanzate dalle persone anziane o in difficoltà. UTENZA INTERESSATA Persone anziane ma anche giovani e famiglie in difficoltà. ATTIVITA’ PREVISTE Piccole commissioni, spesa, trasporto a visite, compagnia, sostegno, aiuto, scambio relazionale, lettura giornali, ecc. TEMPI Già attivo nei Comuni coinvolti, con l’ipotesi di estenderlo ai Comuni del distretto Pianura Est.

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DESCRIZIONE AIUTO ALL’ASSISTENZA AL RIENTRO A CASA SOGGETTI COINVOLTI Comuni del distretto Azienda USL Bologna Nord Servizio Sociale Cooperative sociali Associazioni di volontariato Ente di Formazione Futura S.p.a. FINALITÀ - OBIETTIVI Fornire aiuto alle famiglie al momento della dimissione dall’ospedale di congiunti divenuti non autosufficienti a seguito di gravi patologie attraverso una risposta contestuale , personalizzata e competente; Qualificare la formazione specifica degli operatori che operano nei servizio di Assistenza domiciliare e Assistenza domiciliare integrata ; Favorire le competenze e le conoscenze dei famigliari nel compito di assistenza . UTENZA INTERESSATA I beneficiari sono innanzi tutto i famigliari che potranno avere in tempi reali e contestuali al rientro dell’infermo la figura professionale indicata Gli operatori delle cooperative sociali che fruiranno della formazione specifica ATTIVITA’ Formazione delle figure professionali coinvolte nel progetto: addetti all’assistenza di base, operatori socio-sanitari ed infermieri professionali. Aiuto alla famiglia nei primi giorni di dimissione nelle azioni di : -Adattamento dell’abitazione -gestione dell’aspetto psicologico e relazionale dell’infermo e dei congiunti -Aspetti di igiene ambientale e personale e uso dei farmaci -Confort a letto e mantenimento dell’equilibrio vitale. TEMPI Nell’anno 2002 è prevista l’attività di formazione Nel 2003 è prevista l’attuazione del progetto.

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IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

OPERE PIE RIUNITE

Via Marconi, 6 40054 BUDRIO (BO)

Azioni di Consolidamento

CASA PROTETTA Posti residenziali: convenzionati n. 52 non convenzionati n.33

Comfort alberghiero: - ristrutturazione e ammodernamento dei reparti;

- ristrutturazione e ammodernamento della sala da pranzo; - utilizzo di una camera singola per particolari e temporanee esigenze; - rinnovo arredamenti delle zone di soggiorno; - cura delle suppellettili nelle zone comuni e personalizzazione delle camere degli ospiti. Animazione: - verifica mensile accessi ospiti al servizio animazione; - incontro settimanale con R.A.A. e A.D.B. tutor per la formulazione di alcuni PAI e verifica accessi per nucleo; - coinvolgimento animatori nella gestione di alcuni ospiti durante il pranzo (attenzione alle dinamiche conflittuali, cura delle autonomie e delle competenze di scelta del cibo); - progetto "mattina animazione" all'interno dei nuclei, con un A.D.B. in rapporto 1:1 con l'ospite; - coinvolgimento operatori e ospiti nella pubblicazione trimestrale del giornalino "Il Resto del San Domenico". Formazione: - individuato il vicecoordinatore come responsabile formazione. Programma annuale di formazione, previa verifica del bisogno formativo (da un questionario risulta che il bisogno formativo è sentito dalla maggioranza e che sono graditi momenti formativi che permettono confronto fra più professionisti e con operatori di altre strutture). Per il 2002: 1) corso demenze di Ausl Bo Nord - 2° fase; 2) approfondimento di alcuni temi della 1° fase con un docente corso suddetto; 3) eventuale corsi su tecnica "Validation terapyi"; 4) eventuale corsi OSS e per RAA; 5) corsi per infermieri; 6) stage formativi in altre strutture protette. 7) altro corso per formare ADB domiciliari; 8) per la cucina corso sulle dinamiche di gruppo per valorizzare la professionalità nel rapporto autonomia/lavoro di gruppo. Integrazione: - valorizzazione dell'organizzazione per nucleo sia per l'area assistenza che sanitaria; - consolidamento della figura coordinatrice infermieristica;

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- integrazione della responsabile di cucina e della coordinatrice infermieristica nel gruppo di coordinamento; - definizione di protocolli socio-sanitari. Qualità: - scheda di verifica gradimento pasti; - scheda di valutazione delle prestazioni del personale; - scheda di verifica raggiungimento obiettivi di gruppo; - scheda di monitoraggio degli infortuni ospiti. Altro: - assemblea di presentazione del piano di struttura preceduta da incontri per ogni servizio per definire gli obiettivi della struttura; - servizio di temporaneità: ricovero di sollievo e pronta accoglienza; - protocollo di accesso interno per i non convenzionati.

CENTRO DIURNO Posti semiresidenziali: convenzionati n. 10 non convenzionati n.___

Comfort alberghiero: Ristrutturazione di un gruppo di bagni (con apparecchi per l'igienizzazione e per la profumazione locali) Animazione: Coinvolgimento degli ospiti nella redazione del giornalino "Il Resto del San Domenico" (ricordi, tradizioni, ricette). Formazione: - partecipazione di una ADB al corso di RAA; - partecipazione alla supervisione da parte di uno psicologo in coordinamento col Comune di Budrio. Integrazione: Prosecuzione del lavoro insieme agli altri servizi della Casa Protetta (animazione, ristorazione, servizi sanitari). Qualità: Scheda gradimento pasti. Altro: Prosecuzione della consegna individuale.

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AZIONI INNOVATIVE 1) Casa Protetta: - costituzione gruppo "miglioramento qualità" che seguirà le indicazioni del D.P.G.R. n°2601/01; - introduzione sperimentale di un PAI sanitario; - gestione di un appartamento protetto e verifica di possibilità di apertura di altri appartamenti in uno stabile vicino alla Casa Protetta; - integrazione di personale della Casa Protetta nel pool operatori di Assistenza Domiciliare del Comune di Budrio; - utilizzo di solo personale dipendente (superamento cooperative sociali). 2) Centro Diurno: - progetto ampliamento e ristrutturazione Centro Diurno finalizzato all'inserimento di un gruppo di anziani con demenza.

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IPAB DEL DISTRETTO PIANURA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

I.P.A.B. CASA DAMIANI Piazza Zapelloni n. 1 – CASTENASO (BO)

AZIONI DI CONSOLIDAMENTO

La casa protetta “Damiani” ha iniziato la propria attività nel febbraio 2000. Le azioni di consolidamento riguarderanno, pertanto, soprattutto la qualità dei servizi ed in particolare quello assistenziale per mezzo di specifiche iniziative di formazione organizzate all’interno per il personale dipendente. La struttura e gli arredi non necessitano di interventi e tutti i servizi propri di una casa protetta (infermieristico, terapia della riabilitazione, animazione, diagnosi e cura etc. sono forniti agli ospiti).

CASA PROTETTA Posti residenziali: convenzionati n.37 non convenzionati n.23

Comfort alberghiero: ulteriore miglioramento del servizio di ristorazione con produzione di pasti all’interno recentemente avviato. Acquisto di altre attrezzature per i servizi assistenziali e sanitario oltre a quelle già in dotazione al personale. Acquisto di alcuni elementi di arredo: quali tende e pellicole per vetri. Perfezionamento degli standards attuali in ordine al servizio di pulizie e di lavaggio della biancheria. Animazione: Incremento dei rapporti di collaborazione tra il nostro servizio di animazione, l’amministrazione comunale ed altre realtà locali (scuole, gruppi di volontarito etc.) in funzione di iniziative comuni. Formazione: Organizzazione di corsi di formazione interni per il personale socio-assistenziale: un corso avrà inizio tra pochi giorni ed altri sono in fase di preparazione. Integrazione: Aggiornamento e modifica degli schemi riguardanti i protocolli e le procedure interne relativa alle attività assistenziali e sanitarie. Qualità: Avvio dell’applicazione del predisposto sistema di valutazione e di controllo del personale.

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AZIONI INNOVATIVE 1) Avvio del centro diurno, per il quale è già stato predisposto il progetto relativo alla sistemazione degli spazi, all’attività interna (assistenziale, animazione e sanitaria) e sono in corso rapporti con l’amministrazione comunale in ordine alle procedure di ammissione 2) Avvio delle procedure di aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione dell’edificio di proprietà dell’Ente in Castenaso, già sede della casa di riposo, che sarà adibito a casa protetta per 40 posti. 3) Avvio delle procedure relativa alla certificazione di qualità.

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IPAB DEL DISTRETTO PIANURA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

ISTITUZIONI DI ASSSITENZA RIUNITE

40059 MEDICINA CASA PROTETTA Posti residenziali 57 (43 in convenzione, 14 non convenzionati)

Azioni di consolidamento Nella Casa Protetta gestita dall’IPAB è in corso un miglioramento della qualità dei servizi che si svilupperà mediante: • Riorganizzazione del lavoro per nuclei

Nell’anno in corso è prevista la creazione di due nuclei e la relativa riorganizzazione delle attività socio assistenziali. Inoltre si è provveduto ad assumere in ruolo un infermiere professionale e a tempo determinato il personale addetto all’assistenza necessario alle sostituzioni. E’ stato modificato il sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale.

• Formazione del personale

Nel corso del 2002 è stato organizzato un corso a cui partecipano 16 persone (Addetto all’Assistenza di Base, I.P., R.A.A., Animatrice) con un medico-psicologo esperto nel settore delle demenze. Inoltre è stata prevista la partecipazione di una parte del personale addetto all’assistenza ai corsi per O.S.S. ancora in via di definizione.

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IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

CASA PROTETTA DI MINERBIO

PIAZZA C. BATTISTI, 1 40061 MINERBIO (BO)

Azioni di Consolidamento:

L’Ente ha in programma la ristrutturazione degli edifici e la messa a norma dei locali di Minerbio e pertanto è in corso di realizzazione il trasferimento completo dell’attività a

Bologna c/o i locali di Villa Aldini , in Via Osservanza 35/2 CASA PROTETTA Posti residenziali: convenzionati n. 45 non convenzionati per ospiti autosufficienti n. 9

Comfort alberghiero: L’attività di Casa Protetta è suddivisa in due nuclei che corrispondono ai due piani della struttura. Le camere da letto sono complessivamente n° 23 e solo parte di queste hanno arredi di recente acquisizione. L’Ente ha previsto che il rinnovo degli arredi avvenga a ristrutturazione ultimata. I servizi igienici sono di norma 1 ogni due camere da letto. L’Ente gestisce internamente i seguenti servizi: Cucina Lavanderia – guardaroba

e ciò consente di fornire servizi alberghieri di elevata qualità soprattutto per quanto riguarda il servizio ristorazione. Animazione: L’Ente ha aderito al Progetto animazione attivato dall’Azienda USL Bologna Nord – Distretto Pianura Est e garantisce la presenza di un animatore per 18 ore settimanali. Le attività svolte sono rivolte al mantenimento di residue capacità mnemoniche, manuali e sensoriali degli anziani. Tali attività consentono di effettuare anche la creazione di manufatti da parte degli anziani che vengono presentati in diverse iniziative pubbliche che durante l'anno l'Ente organizza. Formazione: Questo aspetto è particolarmente curato dall’Ente per tutti i settori di attività e intendono approfondire argomenti che hanno riflessi nel quotidiano operare. REPARTO ASSISTENZA: ADB : corso sulle demenze e in particolare sulla malattia di Alzheimer RAA : scambio di esperienze con altra IPAB del territorio per approfondire il lavoro nel nucleo REPARTO CUCINA : corso sulle procedure HACCP e sul corretto utilizzo di prodotti igienici disinfettanti e sanificanti. REPARTO LAVANDERIA-GUARDAROBA :corso sulle procedure HACCP applicato al trattamento di biancheria e indumenti. UFFICIO AMMINISTRATIVO : sono previsti diversi corsi per gli addetti del settore che riguardano l’approfondimento di

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materie contabili, tributarie, di gestione del personale dipendente e sulle tecniche di comunicazione. Integrazione: Sono in uso diverse schede, consegne, protocolli e sistemi di report per favorire l’integrazione dei servizi, quali ad esempio: ASSISTENZIALI-MEDICO INFERMIERISTICI ASSISTENZIALI-MEDICO-DIETOLOGICI ASSISTENZIALI-MEDICO-RIABILITATIVI.

Queste modalità di comunicazione sono aggiornate periodicamente al fine di adeguare gli strumenti di lavoro alle nuove esigenze che si presentano nella trattazione di casi specifici. Qualità: L’Ente dispone da diversi anni di un sistema di valutazione del personale in servizio ed ha attivato con altre tre IPAB un Nucleo di Valutazione che per l’anno in corso ha come obiettivi principali i seguenti: Realizzazione di una Carta dei Servizi Piano dei Conti unificato per l’avvio della Contabilità

economica Altro:

CENTRO DIURNO Posti semiresidenziali: convenzionati n. non convenzionati n. 2

Comfort alberghiero: Vale quanto indicato nella scheda per la CASA PROTETTA in quanto il servizio di ospitalità diurna si rivolge al massimo a due ospiti e pertanto non è strutturato come Centro Diurno vero e proprio.

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AZIONI INNOVATIVE Il Comune di Minerbio ha attivato dal mese di aprile 2002 l’Istituzione Comunale dei Servizi Sociali. In tale Istituzione, al termine del trasferimento dell’attività a Villa Aldini, confluirà anche la Casa Protetta. Come già precisato in premessa per l’anno in corso è previsto l’avvio dei lavori di ristrutturazione e messa a norma dei locali che attualmente ospitano l’attività di Casa Protetta.

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IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

OPERA PIA GALUPPI ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI

Via Gramsci, 28 - 40066 PIEVE DI CENTO (BO)

Azioni di Consolidamento L’Opera Pia Galuppi gestisce servizi di Casa Protetta, Centro Diurno e Casa di Riposo. In tutti i servizi offerti sono in costante attuazione azioni atte al miglioramento degli standards di qualità. A titolo esemplificativo, alcune azioni che perseguono tale obiettivo sono: - prossima apertura di nuovi spazi adibiti all’accoglienza di Ospiti nella struttura

residenziale con conseguente ampliamento ed ottimizzazione degli stessi; - attuazione ampliamento impianto di raffrescamento; - attuazione di lavori di imbiancatura; - costante manutenzione ed ammodernamento delle apparecchiature del servizio di

ristorazione e lavanderia; - adeguamento impianti e strutture in materia di antincendio; - costante formazione del personale in ambito socio-assistenziale, sanitario e sicurezza

del lavoro.

CASA PROTETTA Posti residenziali: convenzionati n.___48___ non convenzionati n._4_

Comfort alberghiero: ampi spazi per il soggiorno degli Ospiti completi di apparecchiature per l’intrattenimento; costante servizio di pulizia; servizio di ristorazione con cucina interna; possibilità di personalizzazione complementi di arredo camere Ospiti; cappella per il culto; moderne attrezzature per igenizzazione Ospiti; approvvigionamento di attrezzature per la movimentazione di Ospiti disabili o con difficoltà motorie. Animazione: potenziamento del servizio con aumento delle ore di presenza dell’animatore. Formazione: partecipazione corso di formazione per la riabilitazione cognitiva e la validation therapy del paziente demente in struttura residenziale e semiresidenziale: figure coinvolte RAA, I.P., T.D.R. A.D.B., Animatore; partecipazione al percorso formativo su gestione utenza affetta da disturbi cognitivi Fase 1 e Fase 2: figure coinvolte Coordinatore, Medico, R.A.A. I.P. T.D.R. A.D.B. partecipazione al corso per addetti alla lotta antincendio: figure coinvolte R.A.A. I.P. A.D.B.

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Integrazione: servizio medico-infermieristico; servizio di fisioterapia; costante ottimizzazione e aggiornamento delle schede multidisciplinare; verifica protocolli socio/sanitari. Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale. Altro: parrucchiere; podologo.

CENTRO DIURNO Posti semiresidenziali: convenzionati n. 13 non convenzionati n. 7

Comfort alberghiero: ampi spazi per il soggiorno degli Ospiti completi di apparecchiature per l’intrattenimento; costante servizio di pulizia; servizio di ristorazione con cucina interna; cappella per il culto; moderne attrezzature per igenizzazione Ospiti; approvvigionamento di attrezzature per la movimentazione di Ospiti disabili o con difficoltà motorie. Animazione: A.D.B. coinvolti in attività ricreative degli Ospiti, partecipazione degli Ospiti a ginnastica di gruppo per anziani. Formazione: partecipazione al percorso formativo su gestione utenza affetta da disturbi cognitivi Fase 1 e Fase 2: figure coinvolte Coordinatore, Medico, R.A.A. I.P. T.D.R. A.D.B. partecipazione al corso per addetti alla lotta antincendio: figure coinvolte R.A.A. A.D.B. Integrazione: servizio medico-infermieristico; servizio di fisioterapia; sviluppo del lavoro integrato. Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale. Altro: parrucchiere; podologo.

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AZIONI INNOVATIVE

Gestione Risorse Umane: è in fase di elaborazione un progetto che coinvolgerà il personale sul tema dello “stress derivante da lavoro” e “burn out”. Prossima introduzione di schede di valutazione dei servizi.

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IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

Casa di Riposo “Francesco Ramponi”

SAN GIORGIO DI PIANO (BO) Azioni di Consolidamento

Nei due servizi gestiti dall’IPAB è in corso un miglioramento della qualità dei servizi che si svilupperà mediante : - miglioramento degli spazi interni ed esterni con parziale riprogrammazione dell’uso dei

locali - formazione del personale per riqualificarlo nell’assistenza agli ospiti dementi

CASA PROTETTA Posti residenziali: convenzionati n.41

Comfort alberghiero: ulteriore qualificazione servizio di pulizia e ristorazione sistemazione arredi camere ospiti ampliamento sala da pranzo con zona separata per utenti con

particolari esigenze ampliamento cappella ampliamento uffici modifica arredi sala per incontri/riunioni sostituzione attrezzature per igienizzazione strumenti e ausili

per ospiti acquisto ulteriori attrezzature per movimentazione disabili

Animazione: potenziamento del servizio con aumento delle ore di presenza

dell’animatore Formazione: partecipazione a master sulle demenze di RAA e Coordinatore partecipazione a corso sulle demenze di RAA e parte degli

operatori partecipazione corso riabilitazione cognitiva R.A.A., animatore

Struttura e una Assistente di base. Integrazione: modifiche qualitative ai parametri e contenuti della cartella

multidisciplinare verifica protocolli socio/sanitari verifica periodica socio/sanitaria dei contenuti del P.A.I. incontri orizzontali comprendenti tutte le diverse figure

professionali presenti in Struttura Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni

del personale dipendente e non (appalti, ecc.) Altro:

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CENTRO DIURNO Posti semiresidenziali: convenzionati n. 8 non convenzionati n.2

Comfort alberghiero: completamento arredi per il centro diurno ulteriore qualificazione del servizio di pulizie e ristorazione

Animazione: partecipazione del personale addetto a corsi per nuove

tecniche da utilizzare nello svolgimento del servizio Formazione: partecipazione del personale a corso sulle demenze

Integrazione: riproposizione e sviluppo del lavoro integrato verifica periodica socio/sanitaria dei contenuti del P.A.I.

Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni

del personale Altro: attivazione del trasporto (andata e ritorno) per gli Ospiti

AZIONI INNOVATIVE

In collaborazione con il Comune di S. Giorgio di Piano verifica della possibilità di

apertura di appartamenti protetti (3-4). Approfondimento della fattibilità di gestione di determinati servizi con modalità

associata. Introduzione di schede di valutazione dei servizi. Attivazione all’interno del Centro Diurno della modalità organizzativa relativa alla

possibilità di accessi settimanali per determinate tipologie di utenza (persone affette da demenze conclamate, richieste da parte dei familiari di solo sostegno parziale e/o a ore, disponibilità per progetti mirati in collaborazione con il Servizio Handicap Adulto).

Attivazione all’interno del Centro Diurno di specifica sperimentazione svolta in collaborazione con l’Azienda U.S.L. Bologna Nord riguardante alcuni Ospiti affetti da demenza.

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ENTI GESTORI STRUTTURE RESIDENZIALI NON CONVENZIONATE ANZIANI nome struttura ente getore indirizzo VILLA ORTENSIA-c.riposo ELENA s.a.s di Venturi V.Zenzalino nord 50 -Budrio NUOVA OASI - Casa di riposo NUOVA OASI srl V.Guidotte 15 - 400600- Budrio VILLA MARINA -Casa di Riposo SPANSION Srl. V. Turati n. 28 - 40056 - Castenaso CASA ALLOGGIO PARROCC. PARROCCHIA MOLINELLA SAN ROCCO - Casa di riposo Corazza e Valieri S.n.c. V. Canale 776 - Medicina CASA RIPOSO COMUNALE . COMUNE DI GRANAROLO v. San Donato 199 -40057-GranaroloVILLA DELLA SALUTE CITIEFFE srl Via Palio n. 2 VILLA MARIA GRAZIA VILLA MARIA GRAZIA SRL V.Guidetti n. 18 - Baricella Handicap nome struttura ente getore indirizzo Centro Suor Rosalinda Amm.ne Ist.Opere Pie Via Marconi n. 6 - Budrio Villa Donini Amm.ne Ist.Opere Pie Via Marconi n. 6 - Budrio

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3.5 AREA IMMIGRAZIONE

tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta

FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI PRESENZA DI CINQUE CENTRI DI ACCOGLIENZA E DI APPARTAMENTI PER L’EMERGENZA.

REPERIRE ALLOGGI IN AFFITTO.

PRESENZA DEGLI SPORTELLI “DONNE AL CENTRO” E “ODOS”

INSERIMENTO SOCIO/LAVORATIVO DELLE DONNE IMMIGRATE ANCHE PER RAGIONI CULTURALI FAMIGLIE MONOREDDITO

INTERVENTI DI MEDIAZIONE CULTURALE NELLE SCUOLE. PROGETTO ARCOBALENO CULTURALE SOSTENUTO ECONOMICAMENTE DALLA FONDAZIONE BENNI

AUMENTO DI BAMBINI IN ETA’ SCOLARE PROVENIENTI DAI PAESI D’ORIGINE E CONSEGUENTE DIFFICOLTA’ NEL REPERIMENTO DI MEDIATORI CULTURALI PER LE VARIE ETNIE.

PRESENZA DI ASSOCIAZIONISMO IMPEGNATO NELLE ATTIVITA’ DI ALFABETIZZAZIONE E DI INTEGRAZIONE SOCIO-CULTURALE. PRESENZA DI ASSOCIAZIONI FRA IMMIGRATI

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TABELLA 3 - AREA IMMIGRAZIONE CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E

MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE E

SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O

SERVIZI INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Centri di accoglienza di Malalbergo, Medicina, Castenano e Bentivoglio

Progetto “Oltre il campo” di gestione per la messa in sicurezza del Centro.

Progetto “Equal” – formazione professionale e inserimento lavorativo rivolto ai ROM dai 18/25 anni

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Collaborazione con Enti locali per progetti “Donne al Centro” Protocollo con pediatria di Comunità per interventi socio-sanitari nei CPA (Centri Prima Accoglienza)

Ampliamento interventi mediazione culturale per utenza in carico;

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Servizio di sportello distrettuale “Donne al Centro” e “Odos” legge 286. Organizzazione corsi di alfabetizzazione anche in collaborazione con le associazioni del terzo settore e coi i centri territoriali formazione adulti.

Ampliamento sedi di sportello, orari di apertura e rapporti con operatori istituzionali “Donne al Centro” Aumento del numero dei corsi.

Progetto “Arcobaleno Culturale” per integrazione scuola ed extrascuola per minori immigrati con il sostegno finanziario della Fondazione Benni Istituzione di un tavolo interistituz. per studiare

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Progetti di inserimento lavorativo e per la formazione professionale. Mediatori culturali per inserimento scolastico Attività culturali e di socializzazione finalizzati all’integrazione.

Ampliamento servizio dei mediatori culturali Ampliamento delle attività Osservatorio delle immigrazioni

strumenti e metodologie, nuove iniziative e progetti volti all’inserimento lavorativo e professionale di cittadini in difficoltà.

INTERVENTI DI EMERGENZA Appartamenti emergenza (2) a

Minerbio Ristrutturazione dell’edificio di Minerbio.

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TABELLA 4 - AREA IMMIGRAZIONE PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe

AUSL eccetto anziani) progetti distrettuali.

SUB AMBITO (ex Distretto di Budrio, ex Distretto di S.Giorgio di Piano, altri ambiti)

SINGOLO COMUNE

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Centri di accoglienza di Malalbergo, Medicina, Castenano e Bentivoglio Progetto “Oltre il campo” di gestione per la messa in sicurezza del Centro. Progetto “Equal” – formazione professionale e inserimento lavorativo rivolto ai ROM dai 18/25 anni

INTERVENTI DIURNI E SEMI-RESIDENZIALI

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Protocollo con pediatria di Comunità per interventi socio-sanitari nei CPA (Centri Prima Accoglienza) Ampliamento interventi nediazione culturale per utenza in carico all’AUSL

Collaborazione con Enti locali per progetti “Donne al Centro”

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INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Osservatorio immigrazione

Servizio di sportello distrettuale “Donne al Centro” e “Odos” legge 286. Ampliamento sedi di sportello, orari di apertura e rapporti con operatori istituzionali Istituzione di un tavolo interistituzionale per studiare strumenti e metodologie, definire nuove iniziative e progetti volti all’inserimento lavorativo e professionale di cittadini in difficoltà.

Progetto “Arcobaleno Culturale” per integrazione scuola ed extrascuola per minori immigrati con il sostegno finanziario della Fondazione Benni (Budrio, Castenaso, Molinella)

Organizzazione corsi di alfabetizzazione anche in collaborazione con le associazioni del terzo settore e coi i centri territoriali formazione adulti. Progetti di inserimento lavorativo e per la formazione professionale. Mediatori culturali per inserimento scolastico Attività culturali e di socializzazione finalizzati all’integrazione Aumento del numero dei corsi. Ampliamento servizio dei mediatori culturali.

INTERVENTI DI EMERGENZA

Appartamenti emergenza (2) a Minerbio Ristrutturazione dell’edificio (appartamento di emergenza a Minerbio)

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DESCRIZIONE

OLTRE IL CAMPO interventi di sicurezza e inserimento socio-economico per cittadini alloggiati presso l’ex Centro Profughi Slavi di Malalbergo . L. 390/92. SOGGETTI COINVOLTI Comuni di Malalbergo, Baricella OBIETTIVI Intermedi • Coinvolgimento attivo e condivisione dei percorsi con i destinatari/partecipanti; • Allentamento dei nuclei non autorizzati e/o non in regola con le norme sul soggiorno; • Predisposizione condivisa di un regolamento provvisorio del Centro; • Avviamento al lavoro di almeno un membro per nucleo familiare; • Attivazione della ricerca di alloggi in locazione. Finali: • Chiusura del centro e restituzione dello stesso alla proprietà; • Sistemazione dei nuclei familiari in soluzioni alloggiative alternative; • Raggiungimento dell’autonomia economica dei nuclei familiari; • Inserimento nel contesto sociale e culturale dei nuclei familiari. UTENZA INTERESSATA Cittadini alloggiati presso l’ex Centro profughi Slavi di Malalbergo ATTIVITA' Sono previste le seguenti azioni: • Azione di monitoraggio del gruppo e die singoli ospiti del centro, finalizzata

all’identificazione degli equilibri parentali e amicali e dei meccanismi di potere interni; • Colloqui individuali e co-progettazione con il singolo o le famiglie di percorsi

personalizzati di uscita dal Centro; • Interventi in ambito di lavoro, con attivazione di fasi formative, percorsi personalizzati

e inserimenti lavorativi; • Attivazione di una forte collaborazione con le Forze dell’Ordine per un controllo

costante delle presenze; • Attivazione del supporto di ricerca di alloggio alternativo agli ospiti autorizzati. TEMPI DI REALIZZAZIONE Anno 2002

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DESCRIZIONE Equal “A cavallo del vento verso il lungo cammino” iniziativa comunitaria . SOGGETTI COINVOLTI Comuni di Malalbergo, di Piacenza e di Casalecchio di Reno; Azienda USL Distretto Urbano – Servizio Sociale di Piacenza; Caritas Diocesana di Parma, Piacenza e Bobbio; Centro territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta di Bologna- istituto Comprensivo n. 10; CISL Emilia Romagna; CNA di Bologna e di Piacenza; Dipartimento di scienze dell’Educazione- Università degli Studi di Bologna; IAL Emilia Romagna; Efeso s.c.a.r.l. di Bologna; Legacoop Emilia Romagna; Opera Nomadi- Sezione di Bologna; Quartieri Borgo Panigale e Navile del Comune di Bologna; Them Romano - Mondo zingaro, donlus di reggio Emilia; Unione Commercianti Piacenza. Associazione di volontariato Mosaico OBIETTIVI Le finalità di questo intervento sono le seguenti:

− Offrire alle ragazze e ai ragazzi sinti e rom la possibilità di accedere a percorsi formativi professionalizzanti di qualità, studiati sulla base delleloro esigenze personali,

− Sperimentare modalità formative ‘in situazione’ e implementare le chances occupazionali dei destinatari;

− Migliorare le conoscenze dei formatori e degli operatori sociali e culturali di etnia gagge’ in relazione alla situazione ed alle specificità della condizione di vita dei gruppi ocinvolti;

− Implementare buone prassi, al fine di contribuire e migliorare l’efficaica e la qualità delle azioni finalizzate all’integrazione lavorativa dei giovani;

− Favorire e consolidare all’interno dei vari gruppi l’individuazione di figure di ‘facilitatori culturali’, capaci di sviluppare capacità di relazione, di mediazione e di incontro.

UTENZA INTERESSATA Ragazze e ragazzi sinti e rom di età compresa tra i 15 e i 30 anni delle comunità di Piacenza, Bologna, Casalecchio di Reno e Malalbergo.

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ATTIVITA' Le attività previste dall’intervento sono individuabili in:

− Analisi del contesto complessivo delle comunità sinti e rom, relativamente alle relazioni interfamiliari e con la città;

− Analisi e valutazione del fabbisogno socio-formativo e lavorativo dei gruppi coinvolti e formazione dei piani formativi individualizzati;

− Attivazione di percorsi di formazione – formatori, volti a fornire a docenti ed operatori le conoscenze e competenze di base, necessarie ad affrontare la relazione con le comunità,

− Formazione al ruolo dei ‘facilitatori culturali’; − Attivazione di percorsi di alfabetizzazione in lingua italiana; − Realizzazione di un patto per il lavoro tra i partner del progetto e gli attori

istituzionali e produttivi del territorio. TEMPI DI REALIZZAZIONE Giugno 2002 e maggio 2005.

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DESCRIZIONE RETE ODOS Sportelli territoriali di orientamento e di informazione sui servizi, rivolti agli immigrati. SOGGETTI COINVOLTI I Comuni di Budrio, Castenaso, Medicina e Molinella e il CEFAL (Consorzio Europeo Formazione Addestramento Lavoratori) di Bologna, volontariato locale e Associazionismo (in particolare EL AMAL di Budrio). Comune capo fila Comune di Budrio. FINALITA’ - OBIETTIVI Promuovere e incentivare la conoscenza e l’accesso ai servizi e alle risorse ai territori di riferimento, da parte dei cittadini stranieri. UTENZA INTERESSATA Cittadini extra-comunitari con particolare riferimento alle donne. ATTIVITA’

a) informazione e orientamento ai servizi, formazione professionale e al lavoro attraverso colloqui personalizzati e di gruppo;

b) incontri di gruppi con gli operatori dei servizi territoriali; c) promozione di attività e di eventi sul tema dell’intercultura; d) sostegno a percorsi co-progettati con operatori r servizi del territorio; e) realizzazione di materiale informativo multi- lingua; f) accompagnamento dei cittadini stranieri,con funzione di mediazione, nella relazione

con le Istituzioni (Scuole, ambulatori, uffici comunali ecc…). TEMPI Attivo dal 2001, ne è previsto un miglioramento nel 2002.

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DESCRIZIONE DONNE AL CENTRO Progetto di mediazione interculturale e promozione dell’inserimento delle donne straniere nei contesti locali . SOGGETTI COINVOLTI Comuni dell’ex distretto di San Giorgio di Piano, Azienda AUSL Bologna Nord, Regione Emilia Romagna, CEFAL (Consorzio Europeo Formazione e Addestramento dei lavoratori), Cooperativa Sociale O.N.L.U.S. Il Mappamondo, con la Collaborazione di Associazioni e Centri Sociali. - Comune capofila: Malalbergo FINALITA’ - OBIETTIVI Il Progetto persegue l’obiettivo di promuovere e di incentivare la conoscenza e l’accesso ai servizi e alle risorse dei territori di riferimento da parte dei cittadini stranieri. In particolare il progetto si rivolge alle donne che in numero sempre maggiore giungono in Italia .Gli obiettivi intermedi possono così sintetizzarsi: - Favorire il maggio contatto con il territorio - Sostenere la conoscenza della lingua italiana - Promuovere la conoscenza dei servizi e delle risorse a disposizione e le modalità di

utilizzo e di accesso. Il raggiungimento di tali obiettivi si concretizza attraverso: 1) L’integrazione degli interventi delle diverse Istituzioni e la co-progettazione dei percorsi

di uscita dalla “ prima accoglienza” 2) La valorizzazione del patrimonio di esperienze vissute e conoscenze nonché la

decodificazione dei bisogni non sempre espressi. UTENZA INTERESSATA Le donne straniere che necessitano di conoscere i servizi del territorio (… il servizio sociale. La scuola, l’anagrafe, la sanità, la questura, i corsi di lingua e di formazione professionale, il volontariato…) e/o che sono interessate ad organizzare attività che favoriscano l’inserimento e l’integrazione socio -culturale. ATTIVITA’ La realizzazione e la successiva messa in rete di 4 poli integrati con la presenza di operatori e mediatori culturali in varie lingue all’interno dei quali sono previste le seguenti azioni : - Informazione ed orientamento ai servizi, alla formazione professionale e al lavoro

attraverso colloqui personalizzati e di gruppo; - Incontri di gruppo con gli operatori dei servizi del territorio; - Laboratori di animazione socioculturale ; - Attività di sostegno a percorsi co- progettati con operatori e servizi del territorio: - Promozione, realizzazione divulgazione di materiale informativo in più lingue TEMPI DI REALIZZAZIONE Attivo dal 2001, potenziamento dal 2002.

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3.6 AREA CONTRASTO ALL’ESCLUSIONE – POVERTA’ - DIPENDENZE

tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta

FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI CONVENZIONE CON LA “CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA” DIVERSI ALLOGGI DESTINATA ALL’EMERGENZA SOCIALE/ABITATIVA, GESTITI DAI COMUNI E DALL’AZIENDA AUSL.

PRESENZA DI COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B PER BORSE LAVORO E INSERIMENTI LAVORATIVI PROTETTI.

REPERIBILITÀ LAVORO PER LE CATEGORIE PIÙ SVANTAGGIATE (EX TOSSICODIPENDENTI EX ALCOLISTI, EX CARCERATI ECC..) E PER LE DONNE SOLE CON MINORI, ADULTI USCITI DAL MONDO DEL LAVORO IN ETA’ AVANZATA ECC..)

DISOMOGENEITA’ NELLE RISPOSTE AI BISOGNI E NELLA COSTRUZIONE DEI PROGETTI. ASSENZA, IN ALCUNI COMUNI, DI FIGURE PROFESSIONALI IN GRADO DI PRENDERSI IN CARICO GLI ADULTI IN DIFFICOLTA’.

SCARSA CON0SCIENZA DEI NUOVI FENOMENI DI EMARGINAZIONE. ASSENZA DI FORMAZIONE SPECIFICA.

ASSENZA DI UNA RETE FRA I SOGGETTI ISTITUZIONALI E DEL TERZO SETTORE CHE GARANTISCA INTERVENTI TEMPESTIVI ED EFFICACI.

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TABELLA 3 - AREA CONTRASTO ALLA ESCLUSIONE - POVERTA’ - DIPENDENZE CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E

MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE E

SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O

SERVIZI INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Convenzione con la “Casa delle donne per non subire violenza” per servizi di accoglienza, supporto e ospitalità. Alloggio polifunzionale di Bentivoglio Centro di prima accoglienza di Medicina. Diversi alloggi destinati, in comodato gratuito, ai Servizi sociale e Simap dell’AUSL.

Aumentare l’integrazione fra servizi pubblici e privati.

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Contributi economici di vario genere. Servizio Pronta Emergenza Abitativa: acquisizione appartamenti per emergenza abitativa ed assegnazione temporanea a nuclei in forte disagio sociale (Castenaso).

Incremento del fondo contributi a disposizione della Commissione sociale dell’Azienda AUSL Bo nord

Definizione percorso per l’Attivazione omogenea dell’istituto prestiti sull’onore a livello distrettuale e costituzione di un primo fondo. Estensione del servizio nel comune di S.Pietro in Casale e

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Minerbio (in compartecipazione con Caritas). Acquisizione Appartamenti per emergenza abitativa ed assegnazione temporanea a nuclei in forte disagio sociale (San Pietro in Casale)

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Collaborazione con coop sociali di tipo B per borse lavoro ed inserimenti lavorativi Campi sosta nomadi a Granarolo e Budrio

Istituzione di un tavolo interistituzionale per studiare strumenti e metodologie, definire nuove iniziative e progetti volti all’inserimento lavorativo e professionale di cittadini in difficoltà.

INTERVENTI DI EMERGENZA Destinazione di n.2

appartamenti nel Comune di Molinella per l’Associazione “Terre di pianura”

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TABELLA 4 - AREA CONTRASTO ALLA ESCLUSIONE – POVERTA’ – DIPENDENZE PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe

AUSL eccetto anziani) progetti distrettuali.

SUB AMBITO (ex Distretto di Budrio, ex Distretto di S.Giorgio di Piano, altri ambiti)

SINGOLO COMUNE

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

Convenzione con la “Casa delle donne per non subire violenza” per servizi di accoglienza, supporto e ospitalità.

Alloggio polifunzionale di Bentivoglio Centro di prima accoglienza di Medicina. Diversi alloggi destinati, in comodato gratuito, ai Servizi sociale e Simap dell’AUSL.

INTERVENTI DIURNI E SEMI-RESIDENZIALI

INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

Definizione percorso per l’Attivazione omogenea dell’istituto prestiti sull’onore a livello distrettuale.

Contributi economici di vario genere. Servizio Pronta Emergenza Abitativa: acquisizione appartamenti per emergenza abitativa ed assegnazione temporanea a nuclei in forte disagio sociale (Castenaso).

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Estensione del servizio pronta emergenza abitativa nel comune di S.Pietro in Casale e Minerbio (in compartecipazione con Caritas) Acquisizione Appartamenti per emergenza abitativa ed assegnazione temporanea a nuclei in forte disagio sociale (San Pietro in Casale)

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

Istituzione di un tavolo interistituzionale per studiare strumenti e metodologie, definire nuove iniziative e progetti volti all’inserimento lavorativo e professionale di cittadini in difficoltà.

Collaborazione con coop sociali di tipo B per borse lavoro ed inserimenti lavorativi Campi sosta nomadi a Granarolo e Budrio

INTERVENTI DI EMERGENZA

Destinazione di n.2 appartamenti nel Comune di Molinella per l’Associazione “Terre di pianura”

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DESCRIZIONE CASA DELLE DONNE per non subire violenza Struttura composta da un centro di accoglienza pubblico e da appartamenti, a indirizzo segreto, per l’intervento e l’ospitalità di emergenza alle donne. SOGGETTI COINVOLTI Trenta Comuni della Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna, Associazione Gruppo di Lavoro e Ricerca sulla violenza alle donne, che la gestisce. Comune capo fila: Castelmaggiore. FINALITÀ - OBIETTIVI Svolge funzioni di ospitalità di emergenza alle donne che a causa della violenza vedono messa in pericolo la loro incolumità fisica e psichica. E’ inoltre un luogo dove le donne possono confrontarsi con il problema della violenza, trovando uno spazio di ascolto e di sostegno concreto alle loro scelte, per costruire un percorso di libertà insieme ad altre donne. UTENZA INTERESSATA Donne e bambine che subiscono violenza e alle donne tutte ATTIVITA’ a) Ospitalità di emergenza b) Interventi specifici per le donne straniere sfuggitedalla prostituzione coatta e per le minori vittime di abusi c) Gruppi di auto-aiuto per favorire l’autonomia e una migliore consapevolezza di sè d) Colloqui di consulenza, informazione e sostegno nel percorso di uscita dalla situazione di violenza Tempi Attivo dal 2001, ne è previsto un miglioramento nel 2002.

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3.7 - TITOLARITÀ DEGLI INTERVENTI, MODALITÀ DI PRODUZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI

Tabella 5 - Titolarità dell’intervento e forme di gestione

Area responsabilità familiari Area diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Area disabilità Area anziani Area immigrazione Area contrasto all’esclusione – povertà - dipendenze

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TABELLA 5 – AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO FORME DI GESTIONE

COMUNI

DELEGA

AUSL

AUSL DESCRIZIONE DIRETTA

CONV. NE

VOLONTARIATO

AFFIDAMENTO IMPRES

A SOCIALE

ISTITUZIONE O AZIEND

A SPECIAL

E (SPECIFICARE)

ALTRE FORME(SPECIFICARE)

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

X X X

Gestione alloggi ERP Adozione nuovi Regolamenti, omogenei a livello distrettuale, per le graduatorie e per la mobilità (Legge 24/01). Definizione di percorsi prioritari per l’assegnazione di alloggi pubblici a nuclei monoparentali.

X X X

X

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

X X X X X

X X

X X X X

X

Contributi economici di vario genere compresi i contributi sull’affitto Esenzione e riduzione rette servizi educativi e scolastici per nuclei familiari in difficoltà Prestito sull’onore (Molinella) Convenzionamento con ATC, Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio per servizio “PRONTO BUS” sul territorio dell’ex Distretto di San Giorgio di Piano

Spazio specialistico per la valutazione e il sostegno della genitorialità maltrattante Assistenza economica ed erogazione buoni spesa Centro psicodiagnostico minori 0-3 anni Interventi assistenziali adulti DPR 616/77 Sostegno psicosociale a famiglie in difficoltà Gestione interventi di supporto educativo nelle separazioni coniugali Gestione provvedimenti autorità giudiziaria Applicazione documento operativo metodologico

X X X X X X X X X X X

X

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127

X

X X X

Predisposizione progetti per gestione incontri protetti Azione di sostegno alle famiglie di origine, adottive e affidatarie Protocollo distrettuale per le procedure amministrative delle tutele in carico Intervento con personale qualificato nei punti di ascolto delle scuole

X X X X

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

X Contributi economici (buoni spesa) X

INTERVENTI DI EMERGENZA

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AREA DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO FORME DI GESTIONE

COMUNI

DELEGA

AUSL

AUSL DESCRIZIONE DIRETTA

CONV. NE

VOLONTARIATO

AFFIDAMENTO IMPRES

A SOCIALE

ISTITUZIONE O AZIEND

A SPECIAL

E (SPECIFICARE)

ALTRE FORME(SPECIFICARE)

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

X X X

Gestione comunità educativa residenziale per adolescenti di Medicina (gruppo appartamento) e trasferimento dello stesso gruppo appartamento presso struttura concessa dalla Fondazione Benni Progetto Roller Monitoraggio regolamento aziendale gestione della struttura

X X X

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INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

X X X

X X

Servizi asilo nido in tutti i comuni del distretto sia con sezioni a tempo pieno che part-time. Centri gioco in diversi comuni del Distretto. Centro gioco “Amici di Ben” presso Ospedale di Bentivoglio. Organizzazione centri estivi 3-13 anni.

Interventi educativi per il tempo libero

X X X

X X X X

X Convenzione fra Comuni e AUSL

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

X X X X X X X X X

X X

X X

Gestione progetti legge 285: laboratori extra-scolastici, urbanistica partecipata, vacanze estive/soggiorni verdi, in collaborazione con Scuole a Azienda AUSL Organizzazione iniziative, conferenze, incontri sulle tematiche relative ad infanzia ed adolescenza. Attività di pre e post-scuola nei servizi per l’infanzia e scolastici di tutti i comuni. Servizi di extrascuola, dopo scuola e tempi potenziati. Progetto accoglienza bambini per solidarietà internazionale in collaborazione con l’associazionismo locale.

Gestione istruttoria per affidi e adozioni Gestione minori in affido e adozione Attività promozione e sensibilizzazione affido familiari Erogazione contributi economici Implementazione sistema informativo regionale area minori Attività specialistica ambulatoriale di sostegno psicoterapeutico rivolto ad adolescenti inseriti nella comunità educativa di medicina.

X X X X X X X X

X

X X X

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X Centro per la valurazione, prevenzione e cura dei traumi da maltrattamento e abuso dei minori

X Convenz

ione capofila AUSL Bo

Città

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INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

X X X X X

X

Intervento educativo di strada e nei centri giovanili nei territori dei comuni dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano (legge 45/99) ed estensione del progetto a tutti i Comuni del Distretto Pianura Est Gestione centri giovanili:

- LA TANA di Granarolo - IL BULLONE di Minerbio - San Giorgio di Piano

Collaborazione con associazioni di volontariato e sportive per attività rivolte ai minori. Sportelli psicopedagogici presso le scuole in alcuni comuni, per adolescenti, genitori e insegnanti (legge 285/97) Coordinamento provinciale e formazione Affido e Adozione Progetto “Arcobaleno culturale” per integrazione minori immigrati

X X

X

X X

X

Gruppo di lavoro provinci

ale X

Convenzione

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INTERVENTI DI EMERGENZA

X Rete di accoglienza per bambini 0-6 anni in stato di abbandono

X Convenzioni fra Comuni e AUSL

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AREA DISABILITA’ TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO FORME DI GESTIONE

COMUNI

DELEGA

AUSL

AUSL DESCRIZIONE DIRETTA

CONV. NE

VOLONTARIATO

AFFIDAMENTO IMPRES

A SOCIALE

ISTITUZIONE O AZIEND

A SPECIAL

E (SPECIFICARE)

ALTRE FORME (SPECIFICARE)

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

X

X

X

Appartamento protetto (2 posti a Minerbio)

IPAB Villa DONINI IPAB Centro suor Rosalinda Gestione inserimenti in strutture residenziali dei disabili adulti Progetti per il “Dopo di noi”: appartamenti per la sperimentazione di percorsi di vita indipendente.

X X

X

X X

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INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

X X

X X X X X X

X X X

Collaborazione con le Cooperative sociali di tipo B):Orto, coop.Arcobaleno, città verde per inserimenti lavorativi protetti Assistenza/sostegno minori con deficit presso strutture scolastiche (Legge 104)

Certificazione psicodiagnostica per commissioni invalidi e L. 104 Attività integrativa scuola-extrascuola Progetto “Accendi molti fuochi” per minori (Neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva) Documento operativo metodologico dell’unità operativa handicap adulto Gestione inserimenti in centri diurni per handicap adulto Interventi educativi minori e adulti Protocolli gestione casi multiproblematici con fisiatria e dipartimento salute mentale Segretariato sociale Gestione centri diurni “Bucaneve” di Castel Maggiore e “Sottosopra” di “Medicina” Inserimenti in laboratori protetti e cooperative sociali

X X X X X X X X X

X X X X X X X X

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

X X X

X X X X

X

X X

Accompagnamento presso centri e strutture socio-sanitarie, anche in collaborazione con il volontariato. Concessione contributi economici. Organizzazione vacanze per disabili e/o contributi ad organizzazione volontariato organizzatrici dei soggiorni. Assistenza domiciliare handicap adulto. SAP (gestione aiuto alla persona) nei comuni ex distretto di Budrio, con attività di sportello per: interventi per il tempo libero di gruppo ed individuali, supporto ai familiari, gestione rapporti con volontari, associazioni e scuole, rapporti con servizio H dell’AUSL. Progetto “Accendi molti fuochi” : attività a carattere educativo per minori certificati ed a rischio dei comuni ex-distretto di Budrio in collaborazione con: Fondazione Benni, Azienda USL, scuola.

Attività di laboratorio nelle scuole finalizzate all’inserimento dei disabili.

Attività ambulatoriale, diagnosi, cura, riabilitazione neuropsicologica bambini portatori di handicap e sostegno alla famiglia Erogazione contributi economici

X X X X

X X X X X X X

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X

X X X X X

Sostegno inserimento sociale interventi tempo libero Sostegno inserimenti lavorativi Percorso per “Dimissioni protette” Assegni di cura handicap grave Progetti per il “Dopo di noi”: attivazione Club del sabato Interventi di assistenza domiciliare qualificata individuale di gruppo.

X X X X X X

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

X X

X

Attività di laboratorio teatrale con e per disabili in collaborazione con Associazione “Idee ed esperienze” in alcuni Comuni dell’ex Distretto di San Giorgio. Laboratori protetti in collegamento col SAP nei Comuni ex Distretto di Budrio. Progetto “onde di strada”: interventi educativi pomeridiani per minori

X X X

INTERVENTI DI EMERGENZA

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AREA ANZIANI TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO FORME DI GESTIONE

COMUNI

DELEGA

AUSL

AUSL DESCRIZIONE DIRETTA

CONV. NE

VOLONTARIATO

AFFIDAMENTO IMPRES

A SOCIALE

ISTITUZIONE O AZIEND

A SPECIAL

E (SPECIFICARE)

ALTRE FORME(SPECIFICARE)

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INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

X X X X

X X X

RSA di S.Pietro in Casale e Medicina Case di riposo/protette comunali di Granarolo e Molinella, Galliera e Baricella Comunità alloggio di Castello d’Argile Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a carico dei comuni. Gestione inserimento in strutture protette da parte delle Assistenti sociali comunali quali responsabili del caso (Comuni ex Distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore) Gestione dati sistema informativo regionale anziani

Gestione sistema operativo aziendale GARSIA

X X X

X X X

X

X

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X X X

Coordinamento tecnico operativo e di supporto ai responsabili del caso ed ai coordinatori delle case protette (gruppo di coordinamneto distrettuale) Convenzione con strutture pubbliche per anziani Gestione graduatorie uniche distrettuali per l’inserimento in strutture protette

X X X

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

X X

Centri diurni:Altedo(Malalbergo), Galliera, Bentivoglio, Argelato - Medicina - Budrio - Granarolo - Castelmaggiore - Pieve di Cento - Minerbio - San Giorgio di Piano Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a carico dei comuni.

X

X X X IPAB

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

X X X X X X X X

Servizio di assistenza domiciliare su tutti i comuni del distretto per almeno 6 giorni la settimana. Coordinamento servizio di Assistenza domiciliare nei comuni ex-distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore Servizio di consegna pasti a domicilio per anziani Contributi ad integrazione rette Strutture anziani. Servizio di telesoccorso e teleassistenza, in alcuni comuni del distretto Gestione presa in carico per assegni di cura e SAD da parte delle Assistenti sociali dei Comuni ex-Distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore Progetto “filo d’argento” con AUSER Collaborazione con fondazione bancaria per colfaggi (Comune di Castello D’argile)

X X X X X X

X

X X

X Imprese private

X

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X

X

X X X X X X X X

Progetto demenze (percorsi formativi integrati, promozione sociale ecc…) Concessione assegni di cura Gestione interventi integrati socio-sanitari da parte della responsabile del caso (ADI) Gestione accordi di programma Coordinamento assistenza domiciliare in alcuni comuni Attività di segretariato sociale Rilevazione dati di attività relativi alla rete dei servizi socio-sanitari integrati (valutazione e certificazione non-autosufficienza) Attività di supporto socio-assistenziale alla famiglia ed all’anziano Percorso per “Dimissioni protette” Definizione protocolli d’intesa per attivazione progetti ADI, con valutazione NOAD

X

X X X X X X X X X

X

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INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

X X X X

Accompagnamento presso strutture sanitarie in collaborazione con il volontariato. Convenzioni con associazioni per gestione orti. Convenzioni per la gestione centri sociali anziani. Organizzazione soggiorni estivi per anziani e altre iniziative ricreative e culturali, anche in collaborazione con i centri sociali anziani e l’associazionismo.

X X X X

INTERVENTI DI EMERGENZA

X Riserva di alcuni posti in strutture protette per esigenze temporanee dei familiari

X

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AREA IMMIGRAZIONE TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO FORME DI GESTIONE

COMUNI

DELEGA

AUSL

AUSL DESCRIZIONE DIRETTA

CONV. NE

VOLONTARIATO

AFFIDAMENTO IMPRES

A SOCIALE

ISTITUZIONE O AZIEND

A SPECIAL

E (SPECIFICARE)

ALTRE FORME(SPECIFICARE)

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

X X X

Centri di accoglienza di Malalbergo, Medicina, Castenano e Bentivoglio Progetto “Oltre il campo” Progetto “EQUAL”

X X

X X

Convenzione fra soggetti coinvolti

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

X

X

Collaborazione con Enti locali per progetti “Donne al Centro” Protocollo con pediatria di Comunità per interventi socio-sanitari nei CPA (Centri Prima Accoglienza)

X X

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

X X X

Servizio di sportello distrettuale “Donne al Centro” e “Odos” legge 286. Organizzazione corsi di alfabetizzazione anche in collaborazione con le associazioni del terzo settore e coi i centri territoriali formazione adulti Progetto “Arcobaleno culturale” per integrazione minori immigrati

X

X

X Convenz

ione

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X X X X

Progetti di inserimento lavorativo e per la formazione professionale. Mediatori culturali per inserimento scolastico. Attività culturali e di socializzazione finalizzati all’integrazione. Osservatorio delle immigrazioni

X X

X X

X Convenzione con fondazio

ni X

Convenzione

Comune di

Bologna e

Provincia

INTERVENTI DI EMERGENZA

X Appartamenti emergenza (2) a Minerbio X

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AREA CONTRASTO ALLA ESCLUSIONE – POVERTA’ – DIPENDENZE TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO FORME DI GESTIONE

COMUNI

DELEGA

AUSL

AUSL DESCRIZIONE DIRETTA

CONV. NE

VOLONTARIATO

AFFIDAMENTO IMPRES

A SOCIALE

ISTITUZIONE O AZIEND

A SPECIAL

E (SPECIFICARE)

ALTRE FORME(SPECIFICARE)

INTERVENTI COMUNITARI E RESIDENZIALI

X X X X

Convenzione con la “Casa delle donne” per non subire violenza” per servizi di accoglienza, supporto e ospitalità. Alloggio polifunzionale di Bentivoglio Centro di prima accoglienza di Medicina. Diversi alloggi destinati, in comodato gratuito, ai Servizi sociale e Simap dell’AUSL.

X X X

X

INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI

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INTERVENTI DOMICILIARI E DI SOSTEGNO FAMILIARE

X X

Contributi economici di vario genere. Servizio Pronta Emergenza Abitativa: acquisizione appartamenti per emergenza abitativa ed assegnazione temporanea a nuclei in forte disagio sociale (Castenaso).

X X

INTERVENTI TERRITORIALI, A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE

X

X Collaborazione con coop sociali di tipo B per borse lavoro ed inserimenti lavorativi Campi sosta nomadi a Granarolo e Budrio

X

X

INTERVENTI DI EMERGENZA

X

Destinazione n.2 appartamenti nel Comune di Molinella per Associazione “Terre di Pianura”

X Convenzione fra Comuni

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3.8 Le risorse finanziarie del Piano di Zona Tabella 6 Finanziamenti 2002 previsti per area di bisogno Tabella 8 Programma delle azioni di supporto Documento ISEE provinciale Tabella Progetti di sviluppo/miglioramento, innovazione e sperimentazione finanziati

con il 30% della quota 2001 Tabella 9 Le risorse finanziarie del programma attuativo 2002

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Tabella 6 – AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E MIGLIORAMENTO Spese correnti

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE Spese correnti

Interventi Comunitari e residenziali

Comuni 374.128,00

Interventi diurni e Semiresidenziali

Interventi domiciliari E di sostegno Familiare

Comuni 1.504.451,00Ausl 51.645,00

Comuni 25.000,00

Interventi territoriali A bassa soglia di prevenzione

Interventi Di emergenza

Tabella 6 - AREA DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E MIGLIORAMENTO Spese correnti

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE Spese correnti

Interventi Comunitari e residenziali

AUSL 537.766,00 Comuni 23.803,72 Comuni 84.000,00

Interventi diurni e Semiresidenziali

Comuni 7.127.418,00 Comuni 310.000,00

Interventi domiciliari E di sostegno Familiare

Comuni 552.881,00 AUSL 233.771,00

Comuni 100.000,00 Provincia 7.377,96

Interventi territoriali A bassa soglia di prevenzione

Comuni 185.441,00 AUSL 4.906,00

Comuni 26.066,00 Provincia 3.615,00

Interventi Di emergenza

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Tabella 6 - AREA DISABILITA’ CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E MIGLIORAMENTO Spese correnti

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE Spese correnti

Interventi Comunitari e residenziali

Comuni 2.500,00AUSL 728.698,99

Interventi diurni e Semiresidenziali

Comuni 1.832.922,00AUSL 623.759,29

Comuni 27.839,90

Interventi domiciliari E di sostegno Familiare

Comuni 247.464,00AUSL 105.794,00

Comuni 10.000,00 Comuni 201.428,24

Interventi territoriali A bassa soglia di prevenzione

Comuni 15.250,00 AUSL 656.372,89

Interventi Di emergenza

Comuni 28.470,88

Tabella 6 - AREA ANZIANI CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E MIGLIORAMENTO Spese correnti

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE Spese correnti

Interventi Comunitari e residenziali

Comuni 2.724.688,00AUSL 6.567.584,00

Interventi diurni e Semiresidenziali

Comuni 487.756,00AUSL 199.868,82

Interventi domiciliari E di sostegno Familiare

Comuni 2.329.092,00AUSL 1.906.742,00

Comuni 459.097,00

Interventi territoriali A bassa soglia di prevenzione

Comuni 142.001,00

Interventi Di emergenza

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Tabella 6 - AREA IMMIGRAZIONE CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E MIGLIORAMENTO Spese correnti

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE Spese correnti

Interventi Comunitari e residenziali

Comuni 82.952,00 Comuni 15.000,00

Interventi diurni e Semiresidenziali

Interventi domiciliari E di sostegno Familiare

Comuni 22.037,00 Comuni 32.000,00

Interventi territoriali A bassa soglia di prevenzione

Comuni 108.358,00 Comuni 15.000,00 Provincia 1.936,71

Comuni 6.000,00

Interventi Di emergenza

Comuni 3.000,00

Tabella 6 - AREA CONTRASTO ALL’ESCLUSIONE, POVERTA’ E DIPENDENZE CONSOLIDAMENTO

CONTENIMENTO SVILUPPO E MIGLIORAMENTO Spese correnti

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE Spese correnti

Interventi Comunitari e residenziali

Comuni 87.475,00 AUSL 2.995.450,00

Interventi diurni e Semiresidenziali

Interventi domiciliari E di sostegno Familiare

Comuni 68.223,00 AUSL 280.069,00

Comuni 50.250,00 Comuni 11.200,00

Interventi territoriali A bassa soglia di prevenzione

Comuni 2.843,00 AUSL 236.278,75

Interventi Di emergenza

Comuni 25.000,00

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Tabella 8 - Programma delle azioni di supporto Attività previste Costi stimati Attività istituzionali e tecniche di costruzione del pdz e dell'adp

Promozione coordinamento e supporto provinciale

Euro 18.075,99 (Provincia)

Attività di gestione pdz Ufficio di gestione e monitoraggio

Euro 5.917,80 (Distretto)

Attività di valutazione pdz Valutazione e documentazione Euro 3.615,20 (Provincia) Attività formative di supporto Euro 3.615,20 (Provincia) Attività di approfondimento Istituzione comm.ne per

individuazione nuove forme di gestione servizi sociali

Euro 10.000,00 (Distretto)

Sistema informativo politiche sociali

Euro 5.164,57 (Provincia)

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Progetto sovrazonale ISE

I Comuni della zona………si impegnano:

1 ad approvare, ove non sia già stato fatto, un atto di indirizzo o regolamento che dia

atto delle disposizioni normative vigenti e del percorso finora fatto dal Comune in

tema di ISE e formalmente introduca o modifichi la precedente introduzione dell’ISE,

come strumento di calcolo della condizione economica di coloro che richiedono

servizi, benefici, prestazioni non destinati alla generalità dei soggetti o comunque

collegati nella misura o nel costo alle condizioni economiche del richiedente.

2 a considerare l’accesso alle prestazioni servizi non come subordinati alle condizioni

economiche dei soggetti richiedenti in accordo con gli articoli 2 e 3 della Costituzione.

Coloro che accedono al servizio/ prestazione, possono richiedere una tariffa

agevolata, ove sia previsto, in base all’ISE.

L’ISE può essere considerata tra i criteri di accesso solo nei casi in cui la domanda di

servizi / interventi ecceda significativamente l’offerta.

L’accesso a contributi economici può invece essere determinato da una soglia ISEE definita dall’Ente, salvo i casi in cui una norma sovraordinata non ne specifichi l’entità.

3 riguardo al nucleo familiare di far riferimento al nucleo anagrafico così come definito

nel decreto 130 /00 e Dpcm 242 / 01 art. bis ( cosiddetto nucleo anagrafico) con eccezione per i servizi territoriali ( semiresidenziali e domiciliari…)agli anziani per i quali si considera oltre al richiedente soltanto il coniuge o convivente,e per i servizi per disabili per i quali si fa riferimento alla delibera 477/01 della RER.Tale sperimentazione sarà monitorata al fine di approfondire gli effetti delle diverse applicazioni (sia dal punto di vista dell’equità per i cittadini che della sostenibilità economica) e addivenire ad una condivisione delle scelte relative al nucleo nel prossimo piano.

4 ad introdurre, nel minor tempo possibile, l’ISE nei seguenti servizi:

a) agevolazioni tariffarie su servizi a retta diversificata in base alle capacità economiche

dell’utenza:

- nidi e servizi all’infanzia

- alloggi ad uso sociale

- servizi domiciliari e semiresidenziali

b) contributi e benefici economici:

- continuativi ( es. reddito minimo, integrazione minimo vitale…)

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- straordinari

- ad integrazione rette

5 Orientarsi verso la applicazione della retta unica ( a livello comunale) ai seguenti

servizi:

- refezione scolastica

- pre e post scuola

- trasporto scolastico

- centri e soggiorni estivi

- altri servizi assimilabili (in relazione all’entità della retta o alle funzioni di integrazione,

supporto che svolgono rispetto a “servizi principali”)

Per i servizi di cui sopra, potranno essere concesse esenzioni, tariffe agevolate o contributi ad integrazione della retta, su richiesta dell’interessato a fronte di situazioni di disagio economico. In questi casi verrà applicato l’ISE ai richiedenti . 6 Tendere al progressivo superamento delle “ fasce di reddito” per addivenire ad una

personalizzazione delle rette nei servizi interessati.

7 A migliorare le relazioni e la collaborazione con INPS e CAF ed ad ampliare il livello di

informazione ed assistenza data ai cittadini da parte dei singoli Comuni.

8 a mantenere in sede provinciale del gruppo di lavoro “coordinamento ISE”

confermando o indicando uno o più referenti per la zona. L’operatore indicato

svolgerà funzioni di raccordo e punto di riferimento per i Comuni .

Il gruppo di lavoro sarà finalizzato a sostenere gli operatori con occasioni formative,

socializzazione delle prassi interpretative, facilitazione delle relazioni con gli altri attori

istituzionali coinvolti, supporto , consulenza e monitoraggio dell’applicazione.

I Comuni si impegnano inoltre a collaborare per:

1- individuare “criteri ulteriori di selezione dei beneficiari” ( come previsto dall’art.2 comma 4 del Dlgs 130/00) omogenei sul territorio .

2- regolamentare in modo omogeneo le dichiarazioni “ISE 0”, e quindi il tema dei

redditi legittimamente e non legittimamente esenti

3- regolamentazione omogenea del sistema dei controlli

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Progetti di SVILUPPO/MIGLIORAMENTO, INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE condivisivi da tutti i Comuni del Distretto e dall'Azienda AUSL Bologna nord e finanziati con il 30% della quota 2001. Assegni di cura handicap grave e anziani

Euro 102.380,00

Progetto di formazione per il percorso dismissioni protette

Euro 1.565,00

La Comunità educativa di Medicina in rete

Euro 23.805,00

"Onde di strada" interventi educativi per minori 14/17 anni

Euro 3.070,00

SAP Servizio aiuto alla persona nei Comuni ex - distretto SGP

Euro 20.765,00

Progetto "Educatori di strada" Nei comuni ex distretto Budrio

Euro 8.000,00

Il Dopo di noi "Club del Sabato"

Euro 25.562,00

Progetto "Arcobaleno" Euro 6.000,00Progetto "Roller" Euro 25.000,00Istituzione Fondo Prestiti Onore

Euro 25.000,00

Istituzione Fondo per la pronta emergenza - interventi di sostegno immediato a famiglie con disabili

Euro 24.663,11

Incremento Fondo per contributi e colfaggi a contrasto dell'esclusione e povertà

Euro 25.000,00

Istituzione Comm.ne studio nuove forme di gestione Servizi sociali e gestione Pdz

Euro 15.917,80

TOTALE 306.727.91

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Tabella 9 - LE RISORSE FINANZIARIE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2002 ENTRATE Fondo sociale nazionale ( risorse indistinte) Euro 707.928,03 Fondo sociale regionale Euro 314.498,35 Risorse proprie dei Comuni Euro 13.436.220,46 Risorse dell'Azienda AUSL (sanitario) Euro 13.553.646,69 Risorse provinciali Euro 551.715,82 Quota compartecipazione utenti Euro 4.185.000,00 Fondi vincolati Euro 1.790.054,56

Totale entrate Euro 34.539.063,91

USCITE Spesa corrente Interventi Area responsabilità familiari Euro 1.955.224,00 Area diritti infanzia e adolescenza Euro 9.197.045,68 Area Disabilità Euro 4.480.500,19 Area anziani Euro 14.816.832,82 Area immigrazione Euro 286.283,71 Area contrasto all'esclusione, povertà, dipendenze Euro 3.756.788,75 Azioni di supporto Attività istituzionali e tecniche di costruzione Pdz e Adp Euro 18.075,99 Attività di gestione del Pdz e prospettive future Euro 15.917,80 Attività di valutazione del Pdz Euro 3.615,20 Interventi formativi Euro 3.615,20 Sistema informativo Politiche sociali Euro 5.164,57

Totale uscite Euro 34.539.063,91