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Al Presidente del Consiglio ComunaleAi Consiglieri Comunali

Al Segretario ComunaleAi Dipendenti Comunali

RELAZIONE DEL SINDACO SULL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA SVOLTA DAL 12 GIUGNO 2013 AL 30 APRILE 2016

Sig. Presidente del Consiglio,Sig.ri Consiglieri Comunali,la presente relazione è redatta ai sensi della legge Regionale numero 7 del 26 Agosto 1992, modificata dalla legge Regionale numero 17 del 28 Dicembre 2004, la quale prevede che il Sindaco “Presenti una relazione scritta al Consiglio Comunale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta”.

Questa relazione rappresenta i primi mille giorni del mio mandato, dal 12 giugno 2013 al 30 aprile 2016.

In questo periodo della mia attività amministrativa sono stati raggiunti importanti traguardi, primo fra tutti il risanamento delle casse comunali, punto prioritario e imprescindibile del nostro programma elettorale.Alla data del mio insediamento a Sindaco di Roccalumera, non ho trovato agli atti alcuna relazione del Sindaco uscente sull’attività amministrativa svolta durante il suo secondo mandato, né alcun documento di consegna, nel quale si descrivesse la situazione economica e patrimoniale dell’Ente, né lo stato in cui erano stati

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lasciati i beni e le strutture pubbliche (così come prescrive l’articolo numero 4 e 4 bis, del Decreto Legislativo numero 149/2011, modificato dalla legge numero 213/2012).

Ritengo quindi doveroso da parte mia iniziare questa relazione, descrivendo lo stato in cui ho trovato il Comune di Roccalumera alla data del mio insediamento.

SITUAZIONE DI CASSA AL 30 GIUGNO 2013

La situazione dell’Esposizione di Cassa, alla data del mio insediamento al 30 giugno 2013, presentava un saldo negativo, di 650.403,66 euro.

E nei due anni precedenti:

al 31 dicembre 2011, il saldo negativo era di 707,277,30 euro. e al 31 dicembre 2012, il saldo negativo, era di 846.386,56 euro.

Cioè, un’esposizione di Cassa(consolidata e costante), pari a un totale passivo di 700 mila euro.

La Corte dei Conti, con deliberazione numero 312 del 19 settembre 2013 in merito all’Esposizione di Cassa da parte dell’Ente, nel segnalare tale criticità, rilevava al 31 dicembre 2011 una scopertura di fine esercizio con un saldo negativo di 707.277,30 euro, e con interessi passivi maturati per 16.071,83 euro.

E al riguardo, così scriveva:

“Si deve rimarcare che tale forma di finanziamento, ancorché rispettosa dei predetti limiti, dovrebbe rappresentare un’operazione eccezionale consentita all’Ente per superare momentaneamente deficienze di cassa e non rientrare nell’ambito dell’ordinaria attività gestionale.

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L’azione, soprattutto se reiterata nel tempo e per importi rilevanti, oltre a produrre un aggravio finanziario per l’Ente, derivante dagli interessi passivi che maturano sulla somma concessa in anticipazione, costituisce un sintomo di un evidente squilibrio di bilancio, denotando l’incapacità dell’Ente di riscuotere le entrate accertate in misura ragionevolmente sufficiente a provvedere con tempestività alle proprie necessità di spesa, senza ricorrere all’indebitamento”.

E, anche per l’anno 2012, dove la situazione di esposizione di cassa al 31 dicembre 2012 era peggiore, con un saldo negativo di 846.386,56 euro, la Corte dei Conti, con deliberazione numero 251 del 30 ottobre 2014, confermava quanto aveva già detto in precedenza, ribadendo tra l’altro che:

“Risulta confermato il rilievo formulato relativo al ricorso costante ad anticipazioni di tesoreria, in violazione alle regole poste dalle norme e dai principi contabili”.

E, riaffermando che:

“Le anticipazioni di tesoreria non possono divenire uno strumento ordinario, in quanto ciò viene a determinare un uso distorto dell’istituto, ed espone l’Ente a conseguenze pregiudizievoli di carattere patrimoniale oltre che può rappresentare un mezzo per celare eventuali vincoli posti dalle norme di coordinamento della finanza pubblica”.

In pratica, l’amministrazione uscente, ricorrendo a continue anticipazione di cassa, e quindi a una scopertura straordinaria e costante, aveva condotto l’Ente ad una condizione cronica di indebitamento, attestando palesemente, la presenza di un debito strutturale di oltre 700 mila euro.

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BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2012

Il Bilancio di Previsione dell’anno 2012, era stato approvato, dall’esecutivo uscente, in Giunta Municipale il 28 gennaio 2013 e successivamente in Consiglio Comunale, in seconda convocazione, in data 19 aprile 2013 (con 4 voti favorevoli e 3 astenuti).

A tal proposito, per chiarire in maniera esaustiva come era la situazione contabile del suddetto bilancio e quali erano le criticità e le carenze in esso contenute, riporto i passi dei pareri, allegati allo stesso, del Dirigente dell’Area Economico Finanziaria e dal Revisore dei Conti, del Comune di Roccalumera.

Il Dirigente dell’Area Economico-Finanziaria così scriveva:

“Si evidenzia la necessità di adottare per l’anno 2013 e per gli anni successivi, una rigorosa politica di spesa, oltre ad utilizzare in sede di bilancio 2013, tutte le manovre necessarie al reperimento di nuove risorse che consentano, oltre al rispetto del Patto di Stabilità, di onorare gli accordi con i creditori, ed inoltre accantonare delle risorse per la copertura finanziaria dei debiti con l’Ato Me/4”.

E il Revisore dei Conti, così ribadiva:

“Considerato che il Bilancio di Previsione 2012, è stato approvato dalla Giunta Municipale il 28 gennaio 2013 (vale a dire ben oltre e successivamente la fine dell’anno 2012), trattasi più di un presunto consuntivo relativo al medesimo anno.

Pertanto, ne consegue che, l’Organo di Revisione sarà costretto, sulla scorta della stessa documentazione ad esprimere un parere dovuto, ma che non può avere e comunque non ha, carattere preventivo, autorizzatorio o programmatorio.

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E’ da rilevare che gli accordi già raggiunti con i creditori in tempi recenti, anche se non tutti formalmente perfetti, dovranno essere eseguiti totalmente e, ove necessario, anche regolarizzati in tempi brevissimi, onde evitare eventuale danno nei confronti dell’Ente.

Dagli stessi accordi, derivano degli impegni, la cui copertura è rinviata al Bilancio di Previsione 2013, motivo per cui, l’equilibrio sul pluriennale 2013-2014 non è garantito.

In merito alla vicenda Ato, va rilevato, come si è espresso anche nel suo parere il Responsabile dell’Area Finanziaria di questo Ente, come in Bilancio andrebbero comunque impegnate ogni anno le somme richieste dall’Ato Me/4”.

In parole povere, anche i suddetti pareri certificavano una situazione fortemente critica e compromessa dei conti economici di questo Ente, dove, l’Equilibrio di Bilancio sul Pluriennale 2013 - 2014 non era garantito.

Inoltre, evidenziavano in maniera inequivocabile, la mancata copertura dei debiti con l’Ato Me/4 e delle transazioni sottoscritte con i vari creditori, che venivano posticipati e rinviati all’approvazione del Bilancio di Previsione 2013, senza indicare come, in che modo e da dove sarebbero state trovate le risorse finanziarie per la copertura di dette sofferenze debitorie.

Anche la Corte di Conti, in merito ai predetti debiti, nella sua analisi conclusiva sul Rendiconto Finanziario dell’anno 2012, così si pronunciava:

“Alla luce delle considerazioni sopra riportate, si ritiene che la situazione finanziaria del Comune di Roccalumera, quale emersa dalla documentazione esaminata, presenta profili di criticità che se non tempestivamente rimossi potrebbero incidere negativamente sul mantenimento degli equilibri di bilancio nei successivi esercizi finanziari”.

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Di fatto, ci siamo trovati di fronte ad una chiara e certificata situazione di “PRE-DISSESTO” o per meglio dire di “DISSESTO A TEMPO”, PROGRAMMATO, RINVIATO e PRONTO ad ESPLODERE, con l’approvazione del BILANCIO DI PREVISIONE 2013.

Di questo, e su questo, nessuno della passata amministrazione ha detto una sola parola, né ha lasciato una sola riga scritta.

A tal riguardo, voglio ricordare a tutti che alla fine dei miei primi dieci anni di Sindaco, nel 2003, ho lasciato il Comune di Roccalumera senza un euro di debiti e con un avanzo di amministrazione di 143.000,00 euro.

A testimonianza di quanto dico riporto qualche stralcio della relazione della Corte dei Conti del tempo, che in merito al Bilancio 2003 così si pronunciava:

“Il Bilancio di Previsione 2003 è stato approvato con deliberazione del 30 dicembre 2002.

E’ quindi senz’altro apprezzabile il senso di responsabilità istituzionale, avendo questa amministrazione compreso pienamente l’importanza di una tempestiva pianificazione dell’attività dell’Ente, con particolare riferimento ai documenti contabili”.

E ancora:

”Nel parere al Bilancio 2003 si da atto del rispetto dei principi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità e pareggio finanziario. Risulta un saldo positivo di 143 mila euro e, questo risultato finale positivo è sintomo di solidità finanziaria del bilancio.

Non risultano inoltre debiti fuori bilancio riconosciuti nel 2003”.

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SITUAZIONE DEBITORIA EREDITATA

Alla data del mio insediamento, il 12 giugno 2013, la situazione debitoria dell’Ente era a dir poco catastrofica. Andando a verificare l’indebitamento del nostro Comune, per certificarne la reale consistenza, il risultato finanziario che si è presentato dinanzi ai nostri occhi è stato il seguente:

DEBITO ATO ME/4

Risultavano fatture non pagate dal 1 gennaio 2006 al 31 dicembre 2012.

Tali fatture erano così ripartite:

Spese generali art. 7, per un ammontare di 171.550,42 euro. Fatture da emettere, per 214.697,68 euro. Fatture per servizi resi, per 2.327.777,65 euro.

Per un ammontare totale di 2.714.025,77 euro.

Di tale debito con l’Ato Me/4 di oltre 2.700.000,00 euro, negli anni passati, a partire dal lontano 2006 e fino al 31 dicembre 2012, non era stata inserita alcuna somma, né nel Bilancio di Previsione 2012, né in quelli precedenti.

Nello stesso tempo, non era stata richiesta alla Regione neanche la possibilità di poter ripianare detto debito, attraverso il Piano di Rientro, la cui scadenza era stata fissata dalla stessa, alla data del 31 dicembre 2012.

Nulla. I passati amministratori non hanno fatto nulla.

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Tranne accampare scuse aleatorie con l’alibi dei presunti contenziosi intrapresi con l’Ato Me/4, come se ciò bastasse, o fosse sufficiente, a giustificare la mancata iscrizione delle somme dovute nei rispettivi bilanci comunali. E, aldilà di ogni analisi ottusa, come quella che ancor oggi isolatamente qualcuno sostiene, i pareri espressi dal Dirigente dell’Area Economico Finanziaria e dal Revisore dei Conti, “in merito alla vicenda Ato, va rilevato come in Bilancio vanno comunque impegnate ogni anno le somme richieste”, confermano la tesi che le somme dovute devono essere sempre inserite in bilancio, a prescindere dalle pseudo contestazioni fatte o dai presunti contenziosi intrapresi.

DEBITI DA TRANSAZIONI

I Debiti delle Transazioni con le ditte creditrici, ammontavano complessivamente a 1.288.404,77 euro, e riguardavano lavori, forniture e prestazioni effettuati negli anni 2009 - 2010, frutto di ordinanze Sindacali (urgenti ed indifferibili) mai regolarizzate, e di debiti mai riconosciuti, né come ordinari, né come straordinari fuori bilancio.

Orbene, per detti debiti, nei primi 15 giorni del mese di Gennaio 2013 sono stati firmati, tra il rappresentante legale dell’Ente, il Dirigente dell’Area Tecnica (nominata dall’ex Sindaco, con Determina Sindacale numero 1 del 2 gennaio 2013, con un contratto a titolo gratuito a tempo determinato per quindici giorni) ed i creditori numero 34 accordi transattivi, con l’impegno sottoscritto che il pagamento della prima rata venisse saldato nel mese di luglio 2013, dopo l’approvazione del Bilancio di Previsione 2013.

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In pratica, l’ex Sindaco, ha firmato e sottoscritto, nei primi quindici giorni del mese di gennaio 2013, degli accordi transattivi con i creditori, senza alcuna copertura finanziaria e senza che, i suddetti debiti, fossero stati riconosciuti prima dal Consiglio Comunale.

Senza considerare che, lo schema di Bilancio di Previsione 2012, non era stato ancora approvato dalla sua Giunta Municipale.

Senza sapere quando e come, una volta approvato dalla Giunta, lo stesso sarebbe stato esitato dal Consiglio Comunale.

Senza sapere quando, sarebbe stato approvato il relativo Consuntivo 2012.

E quindi, ancor peggio, senza avere la ben che minima idea, di quando sarebbe stato approvato il Bilancio di Previsione 2013, che avrebbe dovuto consentire di onorare le transazioni, firmate e sottoscritte, ed in modo particolare, rispettare la scadenza della prima rata, fissata, in quegli accordi, per il mese di luglio 2013.

Tutto ciò è stato fatto senza alcun senso di responsabilità.Senza alcun centesimo in cassa.Senza alcuna certezza.Senza alcuno scrupolo.

DEBITI DA CONTENZIOSO

I Debiti da Contenzioso dell’Ente, ereditati dalla passata amministrazione, rappresentavano un altro vaso di Pandora, da dove puntualmente ancor oggi si materializzano, nelle figure degli Ufficiali Giudiziari, tutti i mali di una gestione amministrativa scellerata ed irresponsabile. E per descrivere lo stato in cui si trovava il contenzioso dell’Ente, riporto una nota della responsabile del servizio del tempo, inviata

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all’ex Sindaco in data 10 settembre 2012, protocollo numero 12168, e avente per oggetto: Fatture Contenzioso: “Con la presente intendo informare la S.V. della situazione contabile facente capo all’ufficio contenzioso.

Ci sono in giacenza fatture dell’anno 2011 per un importo di 34.868,88 euro e fatture dell’anno 2012 per un importo di 68.400,23 euro. Il totale delle suddette fatture ammonta a 103.269,11 euro.

A questa cifra vanno aggiunte le somme derivanti da sentenze di condanna dell’Ente ed altre pendenze di cui non posso avere contezza, stante l’impossibilità di rintracciare i fascicoli, in quanto, come ho già esposto in una precedente nota, la situazione dell’ufficio contenzioso versa in uno stato di assoluto disordine, situazione che potrebbe essere in parte sanata con un lavoro lungo, capillare e complicato, che non posso portare a termine stante le altre numerose incombenze lavorative.

Rimango in attesa delle procedure da seguire, per il pagamento di suddetti importi”.

Ovviamente, l’amministrazione scorsa, seguendo la sua malsana gestione amministrativa, della somma di 103.269,11 euro (debiti del contenzioso), certificata, protocollata ed inviata all’ex Sindaco, non ne teneva minimamente conto e, nel Bilancio di Previsione 2012, che alla data del 10 settembre 2012 era ancora in fase di predisposizione, non inseriva neanche un euro.Tutto ciò, a dimostrazione ancora una volta, della loro perversa volontà, quella cioè di non inserire alcun euro per il pagamento dei debiti in bilancio, di non pagare nulla, rinviando tutto a dopo, a chi veniva dopo.

Ed infatti, a questi debiti certificati alla data del 10 settembre 2012, vanno aggiunti quelli che poi abbiamo trovato noi, con un lavoro

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lungo, capillare e complicato, riguardanti, sentenze, provvedimenti giudiziali, procedimenti esecutivi, parcelle di legali e di consulenti, per l’ammontare della spaventosa cifra di 846.171,34 euro. E a tale cospicuo importo, si è arrivati sommando:

I debiti sottoscritti con i Professionisti, negli accordi transattivi della prima quindicina del mese di gennaio 2013, per 221.696,19 euro.

I provvedimenti emanati dai Giudici nei confronti dell’Ente, per 119.424,86 euro.

Le Sentenze di risarcimento danni ed i Decreti Ingiuntivi, per 81.938,06 euro.

Le fatture per gli Incarichi Legali non saldate, risalenti agli anni precedenti il 2013, per 423.112,23 euro.

Per un totale di 846.171,34 euro. DEBITO CON LA REGIONE PER L’ANTICIPAZIONE DI 500 MILA EURO

Con decreto numero 350 del 28 febbraio 2012 il Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro, aveva concesso un’anticipazione di 500 mila euro al Comune di Roccalumera, con l’obbligo della sua restituzione negli esercizi finanziari 2012 – 2013 e 2014, e finalizzata al pagamento in favore delle imprese che avevano prestato la loro opera durante gli eventi alluvionali del 2009.

Successivamente, per consentire il pagamento di ulteriore ordinanze, forniture e lavori, gli amministratori precedenti avevano chiesto alla Regione di rimodulare il suddetto decreto, con la possibilità di restituire la somma a valere negli anni 2013 – 2014 e 2015, e la Regione, con nota di protocollo numero 5229 del 15 maggio 2012 concedeva tale dilazione di rimborso.

In pratica, un altro debito di 500 mila euro rinviato a dopo, a chi veniva dopo, da pagare in tre rate di 167 mila euro cadauna, a partire dal Bilancio 2013.

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FATTURE ATO ME/4 NON PAGATE PRIMO SEMESTRE 2013

Nel frattempo, l’Ato Me/4 continuava a svolgere il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per il Comune di Roccalumera e quindi, mensilmente inviava all’Ufficio Tecnico le relative fatture.

Neanche a dirlo, l’Ato Me/4 inviava le fatture e, la passata amministrazione regolarmente continuava ad ignorarle e a non pagarle.

Cosicché, nel primo semestre del 2013, l’ammontare delle fatture non saldate all’Ato Me/4 era di 500 mila euro.

COFINANZIAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE E IL COMPLETAMENTO DELL’ELISUPERFICIE

Il Dipartimento Protezione Civile con nota numero 3746 del 28 gennaio 2011, comunicava al Comune di Roccalumera che era stato inserito nel programma di rete per la realizzazione di Infrastrutture Eliportuali per un importo di 400 mila euro.

Il Consiglio Comunale di allora, con delibera numero 29 del 14 luglio 2011, approvava il progetto definitivo redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale per l’importo 492 mila euro, impegnando l’esecutivo a reperire la somma di 92 mila euro, necessaria per il cofinanziamento di detta opera.

La passata Giunta Municipale, con delibera numero 183 del 2 novembre 2011, approvava il progetto esecutivo, dando atto che per il cofinanziamento di 92 mila euro avrebbe assunto un prestito ordinario con la Cassa Depositi e Prestiti da inserire nel Bilancio di Previsione 2011.

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Tuttavia, sebbene l’avesse deliberato in Giunta Municipale, la passata amministrazione non ha mai contratto il suddetto mutuo e la somma del cofinanziamento di 92 mila euro non è stata mai inserita né nel Bilancio 2011, né in quello successivo del 2012.

Ciononostante, il precedente esecutivo, senza avere l’intera copertura del finanziamento dell’opera di 492 mila euro, faceva eseguire ugualmente la gara d’appalto e, successivamente, stipulava regolare contratto con la ditta aggiudicataria, affidandogli i lavori. La ditta, dopo aver iniziato i lavori li sospendeva, sia per la mancata somma di 92 mila euro del cofinanziamento, sia per l’avvenuta scoperta che sopra la pista di atterraggio insistevano i cavi elettrici dell’Enel, e che quindi, per poter completare l’opera e collaudare l’impianto gli stessi andavano rimossi ed interrati. Motivo per cui, per ultimare l’opera e non rischiare di dover restituire alla Regione la somma del finanziamento di 400 mila euro (a causa della mancata realizzazione della stessa), e per scongiurare di dover pagare, i danni e gli interessi alla ditta appaltatrice, siamo stati costretti noi, a dover accedere ad un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti di 160 mila euro, per il cofinanziamento dell’opera, per l’interramento dei cavi elettrici e per l’allaccio e la fornitura dell’energia elettrica, permettendo così la ripresa dei lavori ed il completamento degli stessi.

MUTUI

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Ulteriore Sofferenza Debitoria è quella rappresentata dai mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti e Rinegoziati nell’anno 2010 dai precedenti amministratori, il cui il totale ammonta a 4.741.564,23 euro, con un rateo annuo da pagare di 359.688,21 euro, per 30 anni fino all’anno 2040.

Ciò a significare, che ogni anno, fino al 2040, si deve prevedere in bilancio la somma di 359.688,21 euro (già impegnata per 30 anni dai passati amministratori), per il pagamento del rateo dei mutui.

Andando ad analizzare le opere per le quali la passata amministrazione ha contratto i succitati mutui, ci si accorge prontamente che una parte consistente di essi potevano essere evitati, in quanto non hanno arrecato alcun vantaggio alla comunità, né dal punto di vista dell’interesse generale né sotto il profilo dell’arricchimento dell’Ente, in quanto, gli stessi, non hanno fatto altro che aggravare ed appesantire ancor di più i bilanci comunali di ulteriori spese ed interessi. E mi riferisco in modo particolare, a tutti quei mutui contratti a ridosso della campagna elettorale del 2008, per un importo di 1.200.000,00 euro, aventi per oggetto “strade comunali” e “opere di viabilità comunali”, con i quali si sono smontate e rimontate piazze, strade, marciapiedi ed altro ancora, con interventi inutili e superflui, fatti solo per riceverne un ritorno di facciata personale ed elettorale, senza alcun vantaggio per l’interesse generale ed il bene pubblico. In conclusione, quanto prima esposto certifica un ammontare complessivo di 6.854.264,32 euro di debiti, ereditati dalla passata gestione amministrativa, così suddivisi:

Debito strutturale da Esposizione di Cassa 700.000,00 euro Debito ATO ME/4 al 31 dicembre 2012 2.500.000,00 euro Debito da Transazioni 1.288.404,77 euro Debito da Contenzioso 846.171,34 euro Debito Regione per eventi alluvionali del 2009 500.000,00 euro

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Fatture non pagate ATO ME/4 I° semestre 2013 500.000,00 euro Mutuo per cofinanziamento Elisuperficie 160.000,00 euro Rateo annuo Mutui Cassa Depositi e Prestiti 359.688,21euro

Un buco stratosferico, soprattutto per il nostro Comune, il cui bilancio annuale ammonta a circa 14 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro sono partite di giro e sui quali non si può fare alcuna manovra finanziaria e, 7 milioni di euro sono il bilancio effettivo della gestione economica delle entrate e delle uscite.

Come dire, un debito ereditato di oltre 6.850.000,00 euro, pari quasi al bilancio della gestione economico finanziaria di un anno.

Una massa debitoria imponente, a cui dovevamo fare fronte e alla quale dovevamo dare copertura finanziaria certa, esigibile e documentata, già a partire dal Bilancio di Previsione 2013, onde scongiurare il FALLIMENTO ed evitare il DISSESTO FINANZIARIO DELL’ENTE.

E’ bene a questo punto che io dica e ricordi a me stesso e a tutti noi, cosa avrebbe comportato la Dichiarazione di Dissesto, così come prescrive la legge in materia:

L’ordinamento degli Enti Locali, articolo 244 del testo unico, stabilisce che:

“Si ha dissesto finanziario, quando un Ente non è più in grado di assolvere alle ordinarie funzioni ed ai servizi definiti indispensabili (liquidità di cassa - garanzia dei servizi essenziali - pagamento degli stipendi) e quando nei confronti dell’Ente esistono crediti di terzi ai quali non si riesce a far fronte con il mezzo ordinario del riequilibrio del bilancio, né con lo strumento straordinario del debito fuori bilancio (debito ATO - debito da transazioni - debito da contenzioso), mediante coperture finanziare certe, esigibili e documentate”.

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E le conseguenze della dichiarazione di dissesto, per come prescrive la legge, sarebbero state le seguenti:

Elevazione delle proprie entrate al livello massimo consentito dalla legge per 10 anni, vale a dire di tutte le tasse Comunali (IMU, Addizionale IRPEF, TARSU ecc.).

Contenimento di tutte le spese comunali e contrasto all’evasione fiscale.

Spese comunali, significa innanzitutto spese del personale. La legge prevede che gli impiegati comunali devono essere in rapporto di uno ogni 150 abitanti. Ciò avrebbe determinato esuberi nel personale e la parte eccedente sarebbe stata messa in mobilità.

Un altro aspetto è rappresentato dall’alienazione dei beni, ed in particolare dalla vendita di quei beni disponibili e non strettamente necessari all’esercizio delle funzioni istituzionali.

In pratica, DICHIARARE IL DISSESTO, sarebbe stata una iattura che avrebbe avuto conseguenze pesantissime su tutti noi, sul futuro dei nostri figli e delle nuove generazioni.

UN DISASTRO CHE ABBIAMO SCONGIURATO ED EVITATATO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE.

ENTRATE COMUNALI – CREDITI NON RISCOSSI

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La situazione non era certamente migliore dal punto di vista delle entrate comunali, cioè di tutti quei crediti vantati e non riscossi che, ogni anno a fine gestione diventano residui attivi.

Tali importi (crediti vantati), venivano regolarmente inseriti, dalla passata amministrazione, alla voce entrate dei bilanci comunali, per dare copertura finanziaria e giustificare in questo modo le spese che con molta leggerezza venivano effettuate.

Ma detti crediti, non sono stati mai né riscossi né richiesti.

E tali somme, ammontavano alla considerevole cifra di 2.506.000,00 euro, così ripartite:

Residui Attivi non incassati da oltre cinque anni, del canone dell’acqua e della fognatura, pari a 1.500.000,00 di euro.

Residui Attivi non incassati dalla gestione del depuratore intercomunale (Comune di Furci Siculo 170 mila euro) e (Comune di Pagliara 36 mila euro), per un importo totale di 206 mila euro.

Residui Attivi non incassati da Tributi Italia, pari a 800 mila euro.

Questi ulteriori dati, in termini di mancate riscossioni, ci inducono alla seguente riflessione:

in pratica, l’amministrazione precedente, non solo non pagava i debiti (residui passivi), omettendo di inserire le relative somme nei bilanci, ma non si curava neanche di riscuotere i crediti (residui attivi), dei quali invece normalmente inseriva le somme in entrata, dando così una copertura non veritiera alle uscite, con l’unico fine di garantire l’equilibrio di bilancio.

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MACCHINA AMMINISTRATIVA

Anche la situazione della macchina amministrativa sull’organizzazione degli uffici e dei servizi non brillava certo per efficienza.

Senza alcuna guida, con un Segretario Comunale a mezzo servizio ed a scavalco con un Comune distante 50 Km, che non poteva garantire una presenza giornaliera e costante.

Dove i Dirigenti Comunali erano stati espropriati dai loro ruoli e dalle loro responsabilità.

L’Area Tecnica senza alcun responsabile. La passata amministrazione aveva pensato bene di cambiare continuamente Dirigenti, con il risultato di condurre la stessa in uno stato di completa confusione e di scarsa organizzazione.

I Servizi Sociali erano stati cancellati. Senza alcun dipendente e senza alcun ufficio.

Ed infine, parecchi Dipendenti Comunali erano stati impiegati in attività al di fuori delle loro competenze e delle categorie di apparenza.

STATO DEI BENI E DELLE STRUTTURE PUBBLICHE

I Beni Comunali e le Strutture Pubbliche ereditate, si trovavano anch’esse in una situazione a dir poco disastrosa. Ci sono prove fotografiche inconfutabili, che illustrano più di ogni altra mia parola, lo stato di abbandono e di degrado in cui versavano.

Il Palazzo Comunale versava in uno stato di incuria totale.

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Gli uffici con le pareti sporche, scrostate ed i muri inceneriti dalle cassette elettriche bruciate. Gli armadi nei corridoi, pieni di cartacce e cianfrusaglie di ogni genere. Degrado, disordine e sporcizia in ogni luogo. Nessun rispetto, nessuna cura, nessuna attenzione per la Casa Comune, erano la testimonianza tangibile ed il simbolo più evidente di un Comune in uno stato di completo abbandono e di un’amministrazione uscente inadeguata, incapace e fallimentare.

I Mezzi Comunali lasciati al libero uso di chiunque, senza alcuna cura e manutenzione, senza alcun controllo e sicurezza, erano distrutti o semidistrutti.

Il Depuratore Intercomunale mal gestito si trovava in completo abbandono. Le vasche erano piene di fanghi non rimossi da chissà quanto tempo. I motori di sollevamento guasti o fuori uso. Le centraline elettriche fuse o mal funzionanti.

La Condotta Fognaria versava anch’essa in uno stato di abbandono totale. I pozzetti erano pieni di terra e di detriti. Le pompe di sollevamento rotte, malfunzionanti o del tutto mancanti. Le guide di supporto arrugginite e fatiscenti. Le centraline elettriche fuori uso.

Il Lungomare con il manto stradale disastrato. I pilastrini rotti. Le scale di accesso alla spiaggia in più zone mancanti. Le panchine cadenti ed arrugginite. Gli alberi e la cura del verde inesistenti. La pulizia e il decoro illustri sconosciuti.

Il Verde Pubblico ridotto in uno stato pietoso. Senza alcuna cura. Lasciato alla libera volontà del tempo e della natura.

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Gli Edifici Scolastici erano stati abbandonati nell’oblio più assoluto. Senza alcuna cura ed senza alcun intervento. Le aule mai imbiancate. I servizi igienici rotti e malfunzionanti. La cucina e il salone della mensa mai tinteggiati, erano l’esempio più evidente di scarsa attenzione e totale disinteresse. I lavori di pronto intervento che siamo stati costretti a dover fare con urgenza nell’ottobre scorso, per la messa in sicurezza del tetto e dei solai nel plesso Scolastico di Allume, sono la prova più evidente di quanto ho detto prima.

Strutture Sportive, il campo di calcio con gli spalti, gli spogliatoi, i bagni e le docce distrutti e nel degrado più totale. L’albero di fico, che emerge dagli spalti ed immortalato nella foto, ne è la testimonianza più eloquente.Senza alcun attestato di agibilità, senza alcun controllo e senza alcuna sicurezza, stante anche l’uso abitativo, di una parte dello spogliatoio, concesso ad un soggetto.

Questa l’eredità, questo il lascito, che i Cittadini di Roccalumera hanno ricevuto dagli amministratori passati.

Una rovina, un vero e proprio disastro.Non ho trovato una sola cosa, che non soffrisse per errori, mancanze, omissioni e scelte politiche sbagliate del passato.

Come è stata gestita la cosa pubblica da chi mi ha preceduto è prova tangibile di superficialità e d’incapacità amministrativa. E ciò si evince ancora, da come sono stati ridotti tutti i beni pubblici, le foto sono li a darne un’impietosa testimonianza e ne confermano l’azione distruttiva ed irriguardosa perpetrata, e per come è stato gestito il denaro pubblico, senza alcun riguardo e senza alcun rispetto, è evidenziato dai debiti contratti e dai conti economici prodotti.Non hanno avuto nessun rispetto del denaro pubblico.

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Non hanno avuto nessun rispetto della cosa pubblica.Non hanno avuto nessun rispetto per il bene ed i beni comuni.

ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA SVOLTA

Dopo aver analizzato i conti, verificato l’ammontare dei debiti, vista la disorganizzazione degli uffici e dei servizi, constatata la distruzione di tutti i beni e di tutte le strutture pubbliche, non ci è rimasto neanche un minuto da perdere, siamo intervenuti subito. Qui di seguito, il resoconto dell’attività amministrativa svolta durante questa prima metà del mio mandato, che ne testimoniano l’impegno, la responsabilità, la serietà e la scrupolosità, con cui abbiamo affrontato dal primo momento la gestione della cosa pubblica. Per facilità di esposizione e per una maggiore chiarezza di lettura, ho suddiviso questa mia relazione, sull’attività amministrativa svolta, per AREE e SERVIZI, rispettando lo schema della struttura organizzativa dell’Ente:

AREA I – AFFARI GENERALI

AREA II – ECONOMICO-FINANZIARIA

AREA III – TECNICO-MANUTENTIVA

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AREA I – AFFARI GENERALI

ATTI AMMINISTRATIVI – LEGGE 11/2015

Dagli atti amministrativi prodotti, in questi mille giorni del mio mandato, si evince in modo inequivocabile il lavoro, l’impegno e la determinazione profusi per il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati, a servizio e nell’unico ed esclusivo interesse della collettività.

In questo periodo, si sono tenute 32 sedute di Consiglio Comunale, che hanno prodotto 229 Delibere.

La Giunta Municipale si è riunita 203 volte, producendo 453 Delibere.

Le Ordinanze Sindacali sono state 159. Le Determine Sindacali sono state 55. Le Determine Dirigenziali sono state ben 2.059.

NOMINA NUOVO SEGRETARIO COMUNALE

Nell’Ottobre 2013, ho deciso di sciogliere la convenzione del Segretario Comunale con il Comune di Torregrotta e di nominare un nuovo Segretario.

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Questa decisione è scaturita dal riscontro oggettivo di dover riorganizzare e dare ordine ed efficienza alla macchina amministrativa.

Tale scelta è caduta, sul Dr. Gaetano Russo, Dirigente di categoria superiore, con conclamata esperienza lavorativa ed in grado di garantire una presenza qualificata e costante.

Con delibera di Consiglio Comunale numero 60 del 25 novembre 2013 è stata approvata la convenzione per la gestione associata del servizio di Segreteria Comunale tra i Comuni di Roccalumera ed Alì Terme.

Successivamente, in data 30 dicembre 2014 con delibera di Consiglio Comunale numero 51, è stata rescissa tale convenzione e dal 1 gennaio 2015, il Dr. Gaetano Russo è stato nominato Segretario a tempo pieno nel nostro Comune.

RIORGANIZZAZIONE MACCHINA AMMINISTRATIVA

Come già detto, il settore più sofferente, dopo quello dei conti pubblici, era quello della macchina amministrativa, disorganizzata, frustata e disincentivata da una passata gestione politica negligente, irresponsabile ed approssimativa.

Abbiamo iniziato subito a rimodellare e riorganizzare l’Azienda Comune, implementando la struttura burocratico-amministrativa e valorizzando le professionalità di tutti i dipendenti. E in quest’ottica ci siamo mossi, avendo come unico interlocutore delle nostre azioni e dei nostri interventi il cittadino nella sua individualità e la cittadinanza nella propria collettività.

Con delibera di Giunta Municipale numero 7 del 20 febbraio 2014 è stata data attuazione alla riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi

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del Comune di Roccalumera con l’approvazione del relativo Organigramma e Funzionigramma.

Essa è stata suddivisa in Tre Aree, cui convergono le posizioni Organizzative Dirigenziali, articolate in Servizi e Uffici.

Con delibera di Giunta Municipale numero 14 del 13 marzo 2014, sono stati nominati i Responsabili dei Servizi ed assegnate ad ogni Area le Risorse Umane, secondo le competenze professionali e le qualifiche di appartenenza. Precedentemente, la Giunta Municipale con proprie deliberazioni, il 13 dicembre 2013 numero 268, ha nominato il Nucleo Disciplinare, il 19 dicembre 2013 numero 272, il Codice di Comportamento dei Dipendenti Comunali, ed infine, il 31 dicembre 2013 con delibera numero 278 il Nucleo di Valutazione.

Un altro impegno non rispettato dagli amministratori passati è stato il mancato pagamento del Salario Accessorio ai Dipendenti Comunali per gli anni 2011, 2012 e 2013.

Anche questo debito è stato onorato nel corso dell’anno 2014, con la ricomposizione della Delegazione Trattante di parte pubblica e con i relativi accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali di rappresentanza.

La Giunta Municipale con deliberazione numero 79 del 16 agosto 2014, ha preso atto dell’intesa del Contratto Collettivo Decentrato del Personale Dipendente, per i suddetti anni, autorizzandone la sottoscrizione e facendo sì che agli atti di liquidazione delle risorse economiche accessorie spettanti, fossero finalmente saldate.

Subito dopo, è stato redatto ed approvato il Piano della Performance, strumento importante per una valutazione di merito imparziale e

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trasparente, sugli obiettivi prefissati e sui risultati raggiunti ogni anno, dai Dirigenti, dai Capi Servizi e da tutto il Personale Dipendente.

Nel rispetto della legge sull’anticorruzione, la Giunta Municipale con atto numero 62/2014 ha adottato il regolamento che disciplina l’incompatibilità degli incarichi extra istituzionali e del cumulo degli impieghi dei Dipendenti Comunali.

E da ultimo, se da un lato gli interventi sono stati mirati e profusi per la riorganizzazione della macchina amministrativa, non abbiamo trascurato neanche il risanamento dei luoghi, dove vengono ricevuti i cittadini e gli utenti, e dove, lavorano e vivono i dipendenti comunali, dando ordine, decoro e dignità agli uffici, con la sistemazione e la tinteggiatura degli stessi.

AMMODERNAMENTO ED INFORMATIZZAZIONE DI TUTTI GLI UFFICI

L’esigenza di adeguare la struttura burocratico-amministrativa ai modelli digitali, ha richiesto interventi su due principali obiettivi:

Il potenziamento delle strutture informatiche esistenti. L’aggiornamento dei software del sistema digitale.

In quest’ottica, la Giunta Municipale ha adottato le delibere numero 118 e 119 del 2015, assegnando le risorse finanziarie per la fornitura delle sopraindicate ed indispensabili dotazioni.

Oggi, tali interventi consentono un flusso efficace, efficiente e trasparente degli atti e dei documenti, che secondo un percorso ciclico, iniziano con l’arrivo delle istanze al protocollo informatico, continuano con l’assegnazione delle stesse all’area di appartenenza, quindi al dirigente, all’istruttore amministrativo o al responsabile del procedimento e si concludono, con il provvedimento finale e la relativa archiviazione.

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Nei principi e nello spirito della massima trasparenza, dell’anticorruzione e del risparmio economico (Spending Review), i responsabili dei provvedimenti sono stati indirizzati ad utilizzare i Sistemi Informatici Nazionali di approvvigionamento dei Beni e delle Forniture, tramite le convenzioni telematiche CONSIP ed i mercati elettronici MEPA.

ACQUISTO E RIPARAZIONE AUTOPARCO MEZZI AFFARI GENERALI

Visto lo stato pietoso in cui versavano i mezzi comunali in dotazione all’area affari generali, siamo intervenuti con la riparazioni e la verniciatura degli stessi e con l’acquisto e la rottamazione di un autoveicolo, onde garantire la fruibilità e la sicurezza dei dipendenti e degli utenti, con un spesa complessiva di 30.019,63 euro, così suddivisa:

Riparazioni meccaniche, carrozzeria e verniciatura Scuola Bus, per un importo di 19.566,77 euro.

Riparazioni carrozzeria e verniciatura Lancia K, per un importo di 4.401,30 euro.

Acquisto Fiat 600 usata e rottamazione Fiat Panda, per un importo di 2.380,00 euro.

Riparazioni meccaniche, carrozzeria e verniciatura mezzi Vigili Urbani, per un importo di 3.671,56 euro.

SERVIZI SOCIALI

I Servizi Sociali erano pressoché inesistenti. Il servizio era stato assegnato, dagli amministratori del tempo, ad interim, ad una dipendente, che svolgeva la propria attività lavorativa all’ufficio anagrafe.

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Non esisteva un ufficio, non c’era una scrivania né un computer, e gli armadi con i documenti contenenti dati riservati e sensibili erano stati riposti nei corridoi senza alcuna salvaguardia e tutela.

In adesione alle linee programmatiche e nella condivisione della priorità degli interventi a favore delle Fasce più Deboli della Popolazione, il primo intervento tangibile e strutturalmente fondamentale per la riattivazione del servizio e l’attuazione del programma politico è stato la ricomposizione dell’ Ufficio dei Servizi Sociali, sia nella sua struttura organizzativa, sia nella sua collocazione logistica, in termini di personale qualificato e di adeguati arredamenti e postazioni informatizzate (determina Dirigenziale numero 191 del 17 luglio 2013).

Con questo prioritario ed imprescindibile intervento, si è ridata dignità e valenza strategica ad un ufficio che si pone come punto cardine di riferimento al servizio delle fasce sociali più deboli, riconducendo lo stesso, sui binari della regolarità dei procedimenti, nel rispetto della trasparenza, e nella tutela della massima riservatezza e dignità della persona.

In ossequio ai canoni di tutela e Valorizzazione della Famiglia, di cui alla legge Regionale numero 10 del 31 luglio 2003, siamo intervenuti con la regolarizzazione dei pagamenti pregressi non saldati per il ricovero dei minori nelle strutture protette (delibera Giunta Municipale numero 172 del 5 agosto 2013).

Nel contempo, in presenza di situazioni di Affido Familiare, abbiamo assegnato le risorse necessarie a soddisfare il fabbisogno delle famiglie affidatarie (delibera di Giunta Municipale numero 189 del 11 settembre 2013).

Durante tutto questo periodo della mia gestione amministrativa, senza interruzione di continuità, sono proseguiti i Ricoveri nelle Strutture Protette di Disabili e di Minori, impegnando e liquidando regolarmente le somme dovute, malgrado, i contributi da parte dell’Assessorato Regionale Dipartimento della Famiglia, si siano, negli anni, notevolmente ridotti.

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A sostegno delle famiglie e dei Nuclei Familiari più Deboli, abbiamo adottato tutte le misure programmatiche ed organizzative per il loro fabbisogno economico, che anche se pur minimo, ha contribuito ad alleviare momentaneamente il loro disagio, con interventi diretti di assistenza socio-economica.

Ulteriori interventi di assistenza e di sostegno al reddito, sono stati concessi tramite gli Assegni di Maternità agli aventi diritto.

Inoltre, abbiamo posto in essere tutti gli adempimenti necessari per la gestione delle Emergenze Economiche, con distribuzione di Buoni Spesa Prepagati, e nel contempo abbiamo attivato gli adempimenti propedeutici all’apertura del Banco Alimentare Comunale.

Alle normali attività di assistenza sociale è stato inserito ed attivato il Servizio Civico, con il progetto WORK AND SOCIAL elaborato dai Servizi Sociali ed alimentato con fondi del bilancio comunale, a favore dei non occupati e di tutti coloro i quali versano in condizioni di disagio economico e sociale e che, hanno trovato in questa iniziativa, anche se temporanea, un rimedio allo stato cronico di non occupazione, con il recupero psichico, fisico e della dignità personale, associandolo al progetto di Inserimento Sociale già precedentemente avviato con le BORSE DI LAVORO ATO. A tal fine, l’ufficio dei servizi sociali, ha redatto l’elenco con la graduatoria degli utenti aventi diritto, fornendo loro Formazione Specifica e Sorveglianza Sanitaria.

Un’ulteriore forma d’intervento di Politica Sociale (Welfare), è stata l’approvazione in Consiglio Comunale del regolamento del Baratto Amministrativo, con il quale i soggetti, con un reddito non superiore a 7.550,00 euro annui e che non sono in grado di assolvere al pagamento dei tributi comunali, possono offrire all’Ente comunale e quindi alla comunità, una Prestazione Lavorativa di Pubblica Utilità per il tributo che dovevano versare.

Abbiamo garantito il diritto allo studio con gli interventi previsti dalle leggi di settore quali, Buoni Libri, Borse di Studio, Trasporto Gratuito Alunni e Rimborso Spese di Trasporto per gli Studenti.

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Infine, abbiamo aderito e partecipato all’attività di programmazione e di realizzazione degli interventi Socio-Assistenziali all’interno del Distretto Provinciale Socio Sanitario.

Non abbiamo trascurato la fascia della Popolazione Anziana, nei confronti della quale abbiamo erogato il servizio di Assistenza Domiciliare a carattere continuativo, ampliando il bacino di utenza ed aumentando le prestazioni, con la regolarizzazione contabile in termini di programmazione che ha permesso l’espletamento del relativo bando di gara per l’affidamento del servizio per gli anni 2015-2016.

Abbiamo rinnovato la convenzione con l’associazione di volontariato “ASSOVOLO”, che presta il proprio servizio soprattutto a favore dei nostri concittadini più anziani. A loro abbiamo dato una sede adeguata in locali dignitosi, sia dal punto di vista normativo delle leggi vigenti in materia che sotto il profilo igienico-sanitario, a tutela della loro salute e dei diritti della persona.

E non è stato tralasciato né trascurato l’aspetto sociale e distensivo a favore degli anziani, ripristinando le già consolidate Serate Ricreative e le Gite di Socializzazione e di Svago, con lo spirito dell’ospitalità e dell’accoglienza nella grande famiglia comunale.

Proseguendo con gli stessi obiettivi ed i medesimi principi, abbiamo ritenuto che il servizio della Mensa Scolastica fosse fondamentale per la fruizione e la continuità didattica anche nelle ore pomeridiane, riconoscendo allo stesso un ruolo importante per il sereno equilibrio degli alunni, e di conseguenza abbiamo subito dato le dovute direttive ed assegnato le risorse finanziarie necessarie.

A salvaguardia dei principi della ristorazione scolastica, abbiamo aderito alle linee guida del Ministero della Salute (delibera di Giunta Municipale numero 178 del 20 agosto 2013), procedendo alla vidimazione delle nuove tabelle dietetiche da utilizzare per la mensa scolastica.

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L’approvazione del Bilancio di Previsione 2013, in data 12 dicembre 2013 ha permesso di attivare le procedure di gara per l’erogazione del servizio della mensa scolastica anche per gli anni 2014 - 2015, (determina Dirigenziale numero 381 del 13 dicembre 2013), per un importo a base d’asta di 199.990,80 euro, sufficiente alla fornitura di 54.054 buoni pasto. L’espletamento della gara, avvenuto il 30 dicembre 2013, ha permesso, alla ripresa delle attività didattiche, dopo la pausa natalizia, agli alunni, ai docenti ed al personale non docente, di usufruire del servizio mensa senza alcuna interruzione o disagio. Da ultimo, sono già state istruite le procedure di gara, per l’erogazione dello stesso, per il biennio 2016 - 2017.

ATTIVITA’ RICREATIVE

Non abbiamo trascurato di curare l’aspetto non marginale dell’intrattenimento e del ristoro fisico e psichico del cittadino, che pur in questo clima di contingenza economica e di gravi difficoltà sociali e relazionali, ha bisogno di momenti di serenità e di svago, con l’organizzazione di Manifestazioni Ricreative, soprattutto nel periodo estivo, di Spettacoli Canori, Teatrali e di Carattere Culturale, alcune anche di risonanza regionale e nazionale.

In tal maniera, abbiamo riportato le “persone” a Roccalumera, ridando slancio all’economia e sostegno ed ossigeno alle attività commerciali del nostro paese.

ATTIVITA’ SPORTIVE

Non abbiamo tralasciato lo Sport, che in modo particolare per i più giovani rappresenta un’attività sana e di allontanamento da aspetti sociali devianti. A tale scopo, abbiamo incoraggiato, sostenuto e promosso le attività sportive, anche con interventi economici a sostegno delle spese delle società che operano sul territorio. Qui di seguito, riassumo gli interventi più importanti:

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Ristrutturazione e messa in sicurezza degli impianti sportivi, adempimenti burocratici per la corretta fruizione del Campo di Calcio, in termini di Autorizzazioni Amministrative ed in termini di direttive e linee-guida da parte della giunta municipale.

Espletamento della gara ad evidenza pubblica per la concessione del servizio per la Gestione degli Impianti Sportivi Comunali.

Oggi il servizio è stato affidato e la sua gestione è una realtà. Interventi di sostegno, organizzativi, logistici ed economici alle

attività sportive delle Società di Calcio, di Pallavolo, e di Bastone Siciliano.

Collaborazione con le Parrocchie e le Associazioni dei Giovani per la realizzazione di eventi di aggregazione sociale e di educazione al vivere insieme come il “Palio” ed i “Giochi di Quatteri”.

Collaborazione attiva con la Pro Loco, per l’organizzazione e l’incentivazione di eventi a carattere Turistico, Culturale e Ricreativo.

TRASPARENZA ED INFORMAZIONE

In ossequio ai principi della trasparenza e dell’informazione, si è provveduto ad adeguare il Sito Istituzionale del Comune ai requisiti prescritti dalla legge Regionale numero 11/2015, in tema di Pubblicazione degli Atti per Pubblicità Notizia e quindi per la loro divulgazione immediata a tutti gli utenti. Secondo i principi ed i canoni della Trasparenza delle Informazioni e degli Atti Amministrativi, il Sito Istituzionale del Comune di Roccalumera corrisponde nella sua totalità ai requisiti di legge richiesti, rispondendo e soddisfacendo ben 65 parametri su 66.

PIANO ANTICORRUZIONE

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Ai sensi della Legge Nazionale 190/2012, avente ad oggetto Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione, il Comune di Roccalumera si è dotato del Piano Anticorruzione di Prevenzione per il triennio 2015 - 2017, mediante l’ approvazione della Delibera di Consiglio Comunale numero 3 del 23 marzo 2016. Detto piano ha la funzione di fornire una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici a rischio di corruzione e di stabilire e coordinare gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio, comprendenti sia le misure previste dalla Legge, che quelle, sviluppate in seno al contesto organizzativo dell’Ente.

CONTENZIOSO

Un altro dei nostri primi interventi, dopo il mio insediamento, è stato quello di potenziare ed organizzare l’Ufficio del Contenzioso, stante la situazione di disordine e confusione in cui versava, assegnando a tale servizio una nuova risorsa lavorativa. Da subito e con grande fatica, abbiamo cominciato a lavorare, andando a cercare, trovare, catalogare e sistemare le varie pratiche, che per lunghi anni erano state sommerse ed inevase. Dalla ricognizione effettuata, come già detto, è stata certificata una situazione debitoria di 846.171,34 euro.

Alla data odierna, abbiamo pagato già la somma di 354.181,41 euro di debiti del contenzioso, così di seguito meglio specificati:

numero 11 Sentenze Esecutive per un totale di 38.250,38 euro. numero 5 Decreti Ingiuntivi per un totale di 61.860,16 euro. numero 36 Parcelle Legali per un totale di 221.696,19 euro. numero 10 Risarcimenti Danni per un totale di 24.364,61euro. numero 12 Precetti per 8.010,07 euro.

Rimangono ancora da pagare 500 mila euro.

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A tal proposito, va detto, che con delibera di Consiglio Comunale numero 76 del 30 novembre 2015, avente per oggetto Assestamento di Bilancio 2015, è stata data Copertura Finanziaria al Debito del Contenzioso, ripianando quest’ultimo nel triennio 2015 – 2017, ed appostando le corrispondenti somme:

Bilancio 2015, 280 mila euro. Bilancio 2016, 110 mila euro. Bilancio 2017, 110 mila euro.

Con la copertura finanziaria di quest’ultimo debito, abbiamo risolto l’esposizione debitoria ereditata dai passati amministratori, mettendo così definitamente in sicurezza i conti economici del nostro Ente.

AREA II – ECONOMICO-FINANZIARIA

PIANO DI RIENTRO DEBITO ATO ME/4

Il primo atto, il pilastro fondante sul quale abbiamo iniziato la nostra azione di risanamento, è stato il Piano di Rientro del Debito di 2.500.000,00 di euro con l’Ato Me/4.

Senza l’approvazione di questo importante piano, ogni altra azione sarebbe stata inutile e vana.

Voglio ricordare ancora una volta che, al 31 dicembre 2012, termine ultimo fissato dalla Regione per i Comuni di presentare un Piano di Rientro dei debiti con gli Ato, la passata gestione amministrativa, neanche a dirlo, alla scadenza di detta data, non aveva presentato alcuna richiesta concreta in tal senso alla Regione.

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Questo ingente debito rappresentava di fatto la Spada di Damocle che pendeva sulle nostre teste.

Se non fosse stata data copertura finanziaria certa e documentata, l’Ente sarebbe stato esposto ad una probabile azione di risarcimento, con richiesta immediata di pagamento, tramite decreto ingiuntivo, che avrebbe portato il nostro Comune, inevitabilmente ed irrimediabilmente al DISSESTO FINANZIARIO.

E’ bene sottolineare che, in data 17 luglio 2013, appena 15 giorni dopo l’insediamento di questo Consiglio Comunale, con delibera numero 44, avente per oggetto: “Piano di rientro debito complessivo del Comune di Roccalumera nei confronti dell’Ato Me/4”, lo stesso ha approvato tale piano, con 10 voti favorevoli e 5 astenuti (minoranza).

E che, successivamente, in data 7 novembre 2013, il Consiglio Comunale con delibera numero 57, ha approvato la rimodulazione stabilita dalla Regione, che invece di essere rateizzato in 20, veniva rateizzato in 10 anni, con 9 voti favorevoli e 4 contrari (minoranza).

Una volta deliberato ed approvato il piano di rientro, il debito anzidetto di 2.500.000,00 euro, ha trovato copertura finanziaria, dando certezza contabile e mettendo in tal modo in sicurezza l’Ente.

RICONOSCIMENTO DEBITI DA TRANSAZIONI

Altra imponente operazione di risanamento contabile, è stata il riconoscimento del Debito delle Transazioni pari ad 1.288.403,77 di euro, prodotto con 57 delibere Consiliari di Riconoscimento Debiti, approvate nel Consiglio Comunale, che si è svolto in due sedute, il 30 dicembre 2014 e l’8 gennaio 2015, nelle quali sono state

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individuate le risorse a copertura, dai ricavi della vendita dei lotti dell’area artigianale e dalle entrate della parte corrente del Bilancio Comunale.

In tal modo, si è proceduto al pagamento delle somme dovute alle Ditte, ai Professionisti ed ai Fornitori, che avevano stipulato e sottoscritto gli accordi transattivi con la vecchia amministrazione.

APPROVAZIONE BILANCI COMUNALI

In due anni e mezzo abbiamo approvato numero 6 Bilanci Finanziari, rispettando le scadenze di legge e scongiurando le nomine dei Commissari Regionali, ed evitando altresì, ulteriori aggravi economici e disfunzioni all’assetto organizzativo ed istituzionale dell’Ente.

APPROVAZIONE CONTO CONSUNTIVO 2012

Il Conto Consuntivo 2012, esitato dalla passata giunta municipale con delibera numero 114 del 20 maggio 2013, è stato il primo bilancio approvato dalla nostra amministrazione in Consiglio Comunale.

In detto bilancio, il Revisore dei Conti, pur esprimendo parere favorevole all’approvazione dello stesso, rilevava le seguenti criticità:

“Il mancato riconoscimento dei debiti delle transazioni in Consiglio Comunale”.

“La mancata iscrizione in Bilancio delle somme dovute all’Ato Me/4”.

“La mancata riscossione dei Residui Attivi”.

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Inoltre, esortava a:

“Trovare soluzione entro il termine dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2013”.

E concludeva, affermando come:

“La situazione economico-contabile dell’Ente fosse ormai divenuta patologica”.

Con atto di grande responsabilità, onde evitare ulteriori ed irreparabili danni, il Consiglio Comunale in data 9 ottobre 2013 con delibera numero 51 ha approvato all’unanimità il Rendiconto dell’esercizio Finanziario 2012, con 15 voti favorevoli su 15.

APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2013

Per quanto prima esposto, possiamo definire il Bilancio di Previsione 2013, “IL BILANCIO DI TUTTI I BILANCI”, visto che su di esso, l’amministrazione uscente aveva pensato bene di caricare tutte le insolvenze, tutti i debiti e tutte le somme finanziarie che in precedenza non aveva mai appostato.Infatti, come già ho avuto modo di dire, tutte le coperture finanziare di detti debiti, ben noti ai passati amministratori , erano stati occultati, congelati e rinviati a dopo, a chi veniva dopo, con un’ inganno politico, dettato più dalla logica cinica di affrontare senza alcun rischio le imminenti elezioni amministrative del Giugno 2013, che per la tutela e la salvaguardia dell’interesse generale dei cittadini.

Un inganno politico, che poteva costare caro a tutti noi, perpetrato al solo fine di conservare il potere politico personale.

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La Giunta Municipale, in data 20 novembre 2013 con delibera numero 248 ha approvato lo schema di Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2013.

In tale bilancio, sono stati fatti tagli ai capitoli di spesa ritenuti inutili e superflui per circa 60 mila euro, sono state aumentate le aliquote delle tasse comunali (non potevamo fare altrimenti, non avevamo altre soluzioni, non avevamo altra scelta), sono stati istruiti tutti gli atti amministrativi-economico-finanziari idonei, sono stati affrontati ed aggrediti tutti gli incassi in entrata (residui attivi), mai perseguiti o riscossi e sono state inserite tutte le somme certe e documentate, garantendo in questo modo, l’Equilibrio di Bilancio e rispettando così il Patto di Stabilità.

Il Consiglio Comunale, in data 12 dicembre 2013 con delibera numero 72 approvava il suddetto bilancio, con 8 voti favorevoli e 2 contrari (minoranza).

APPROVAZIONE RENDICONTO ANNO 2013

Lo schema del Rendiconto Finanziario 2013 è stato approvato con delibera di Giunta Municipale numero 20 del 27 marzo 2014 , e successivamente, con delibera di Consiglio Comunale numero 9 del 29 aprile 2014, con 8 voti favorevoli e 5 contrari (minoranza).

APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2014

In data 26 giugno 2014 con delibera numero 61 la Giunta Municipale approva il Bilancio di previsione 2014 e in data 17 luglio 2014, con 9 voti favorevoli e 4 contrari (minoranza), anche il Consiglio Comunale conferma tale previsionale e lo approva.

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APPROVAZIONE RENDICONTO ANNO 2014

Così come lo schema del Rendiconto Finanziario 2014, approvato con delibera numero 64 del 11 giugno 2015 dalla Giunta Municipale, successivamente con delibera numero 51 del 9 luglio 2015 anche il Consiglio Comunale ha evaso tale documento contabile con 9 voti favorevoli e 4 contrari (minoranza).

APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2015

Se abbiamo definito prima il Bilancio di Previsione 2013, “IL BILANCIO DI TUTTI I BILANCI”, questo Bilancio di Previsione 2015 lo possiamo definire come il “BILANCIO DELLA TRASPARENZA E DELLA VERITA’ CONTABILE”.

Infatti, con le nuove prescrizioni di legge, le norme contabili sono state rivoluzionate e sono state introdotti nuove criteri, dovendo computare entrate e uscite (residui attivi e passivi), in base alla loro (reale ed effettiva consistenza), con il cosiddetto Criterio per Cassa.

Ragion per cui, alla luce delle nuove disposizioni di legge contabile sull’ Armonizzazione dei Conti Economici, nel Bilancio 2015 si è proceduto alla rivalutazione di tutti i residui attivi e passivi, al fine di verificarne l’effettiva consistenza ed esigibilità.

Di conseguenza, con il relativo Riaccertamento Straordinario è stato creato, istituito ed appostato il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità per una somma di 900.560,00 euro, al fine di compensare gli eventuali mancati introiti sui residui attivi.

E’ stato istituito, inoltre, un Fondo di Garanzia Vincolato per le rate da restituire, di cui alle Somme disposte dal Decreto Legge 35/2013

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concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, nonché quelle di cui al Piano di Rientro Regionale per i debiti con l’Ato Me/4, per un importo complessivo di 1.900.000,00 euro.

Per quanto prima esposto, e per com’è facilmente comprensibile a tutti, senza il lungimirante Piano di Rientro dell’Ato, l’avvio delle procedure per il pagamento dei debiti (residui passivi) e della riscossione dei crediti (residui attivi), il Nuovo Strumento Contabile dell’anzidetto Criterio per Cassa, in seno ai bilanci a partire dal 2015, non sarebbe stato possibile attuarlo e, ancora una volta, lo spettro del DISSESTO FINANZIARIO si sarebbe ripresentato dinnanzi ai nostri occhi.

Orbene, in data 16 luglio 2015, con delibera di Giunta Municipale numero 83, è stato approvato lo schema del Bilancio di Previsione 2015 e successivamente, in data 30 settembre 2015 anche in Consiglio Comunale con delibera numero 70 tale schema è stato approvato, con 8 voti favorevoli, 3 contrari (minoranza) e 1 astenuto (minoranza).

TRIBUTI

L’Ufficio dei Tributi del Comune di Roccalumera era stato anch’esso esautorato dai suoi compiti ed in parte anche dalle sue funzioni. Infatti, gli amministratori passati, avevano pensato di affidare la gestione di tale servizio all’esterno, alla società Tributi Italia.

A tale società erano stati trasferiti i Ruoli ed era stato affidato anche il servizio di Bollettazione e di Riscossione dei Tributi.

Detta società, lasciata libera di operare come meglio ha creduto e voluto, un bel giorno è sparita, portandosi dietro i Ruoli e la Cassa, con la rilevante somma di oltre 800 mila euro, denaro che i cittadini

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di Roccalumera avevano versato regolarmente per il pagamento dei loro tributi.

Ragion per cui, abbiamo dovuto riorganizzare l’Ufficio dei Tributi Comunali partendo da zero, cioè dalla ricostruzione dell’elenco dei ruoli dei contribuenti.

E come già più volte detto, uno dei problemi da affrontare subito era il recupero dei Residui Attivi non incassati, e cioè del Canone dell’Acqua e della Fognatura.

La Corte dei Conti, nelle proprie deliberazioni, aveva più volte evidenziato tale criticità, rilevando come, nel Rendiconto Finanziario del Bilancio 2012, vi fossero presenti:

* Residui attivi non incassati con anzianità superiore a cinque anni.

Anche in questo delicato settore, siamo intervenuti subito senza perdere un minuto di tempo. Con determina Dirigenziale del Responsabile dell’Area Finanziaria numero 200 del 27 luglio 2013, è stato approvato un Ruolo in Acconto, elaborato sulla scorta di un consumo presunto di metri cubi 100 per le utenze dei residenti e di metri cubi 60 per i non residenti, per un importo di 430.057,10 euro.

Vista l’assoluta priorità di incassare i canoni per i ruoli risalenti alle annualità 2011, 2012 e 2013, al fine di ridurre l’ammontare dei residui attivi da riscuotere in ossequio a quanto rilevato nei richiami della Corte dei Conti e, considerata la situazione anomala dell’elevata anticipazione di cassa, era necessario procedere immediatamente alla lettura dei contatori dell’acqua, nonché all’elaborazione dei rispettivi ruoli.

Sicché, con determina Dirigenziale numero 178 del 27 maggio 2014, è stato affidato il servizio di lettura dei contatori ad una ditta esterna,

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attività che la stessa ha iniziato in data 16 giugno 2014 e concluso in data 30 luglio 2014.

Successivamente, con determina Dirigenziale numero 506 del 31 dicembre 2014, è stato approvato il ruolo di 4.500 utenze, per il canone dell’acqua e della fognatura per gli anni 2011 – 2012 e 2013, per un importo di 1.492.188,30 euro, con pagamenti rateizzati e spalmati in cinque rate, a partire dal 2015 fino al 2017.

Infine, con determina Dirigenziale numero 568 del 10 novembre 2015, è stato approvato il ruolo canone acqua anno 2014 per un importo di 471.560,50 euro e con determina Dirigenziale numero 744 del 31 dicembre 2015, sulla proiezione dei consumi rilevati e rapportati all’anno precedente, è stata approvata una lista di carico per il ruolo 2015 per un importo di 470.438,40 euro, stimata in base ai consumi fatti in precedenza.

ELUSIONE FISCALE - ACCERTAMENTI – ICI

La lotta all’Elusione e all’Evasione dei tributi è stato sin dal primo momento uno dei nostri obiettivi, che abbiamo perseguito senza indugio, nell’ottica dell’Equità Fiscale e del Pagare tutti per Pagare meno.

Per questo, abbiamo spinto l’Ufficio Tributi ad attivarsi tempestivamente per il recupero dell’Elusione Fiscale dell’ICI risalente agli anni 2008 - 2009 e 2010, e lo stesso, con grande senso del dovere e di responsabilità ha iniziato a svolgere tale compito, che ha prodotto subito i sui effetti:

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Infatti, già nel secondo semestre 2013 sono stati emessi:

Numero 232 avvisi di accertamento, per un importo di 24.115,00 euro.

Nell’anno 2014 sono stati emessi:

Numero 687 avvisi di accertamento, per un importo di 190 mila euro.

Nell’anno 2015, gli avvisi di accertamento sono stati:

Numero 800, per un importo di 229 mila euro.

A sostegno di tale lavoro, con determina Dirigenziale numero 599 del 30 ottobre 2015, è stato affidato l’incarico per il Servizio di Coordinamento e Supporto Tecnico finalizzato alla realizzazione dell’Ufficio Unico delle Entrate Comunali ed al Recupero dell’Evasione delle Entrate Tributarie, ad una ditta qualificata e con esperienza decennale maturata nel settore, al fine di avviare tutte le procedure di legge finalizzate alla registrazione, alla stampa, all’imbustamento ed alla spedizione delle notifiche di accertamento, riguardanti l’elenco predisposto dagli avvisi.

Da tali accertamenti, la stima del gettito medio dell’ICI per gli anni 2009 -2010 e 2011, è corrisposta alla somma di 87.358,00 euro, e per la TARSU, la somma è stata di 112.128,00 euro.

ESPOSIZIONE DI CASSA AL 31 DICEMBRE 2015

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Con la nostra amministrazione, la gestione allegra ed irriguardosa del denaro pubblico è decisamente cambiata, segnando una linea netta di demarcazione sul principio basilare del rispetto dovuto al denaro pubblico ancor prima del proprio.

Seguendo tale principio, già dopo sei mesi della mia gestione amministrativa, l’Esposizione di Cassa è stata decisamente ridotta, passando da un saldo negativo di 650.403,66 euro (30 giugno 2013), ad un saldo negativo di 379.022,12 euro (31 dicembre 2013), con una riduzione del 58 per cento, pari a 270.381,54 euro.

E proseguendo nel solco della sacra gestione del denaro pubblico, al 31 dicembre 2014 l’esposizione di cassa è stata ancora più ridotta, attestandosi su un saldo negativo di 215.954,10 euro.

Risultato confermato al 31 dicembre 2015, dove la stessa ha registrato un saldo negativo di 264.526,17 euro.

Ciò a confermare che nei due anni e mezzo della mia gestione economico amministrativa, l’Esposizione di Cassa è passata da un importo passivo consolidato e costante, di 700 mila euro, ad un importo passivo di 280 mila euro, con un recupero di 420 mila euro, corrispondente al 60 per cento del totale passivo lasciato dalla passata gestione amministrativa.

Fino a questo momento, in questa mia relazione sull’attività amministrativa svolta, non ho mai accampato scuse nascondendomi dietro le difficoltà amministrative dovute alla crisi economica, né dietro i tagli nei trasferimenti prodotti da parte dello Stato e della Regione.

Questa volta voglio farlo, con un po’ di amarezza ed un pizzico d’orgoglio.

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Se alla data del 31 dicembre 2015, la Regione ci avesse trasferito per intero tutte le somme dovute pari a 1.090.000,00 euro, avremmo chiuso con un Saldo Attivo di Cassa di ben 386.000,00 euro.

Infatti, a fronte degli 830 mila euro di finanziamenti stanziati per il 2015 per il nostro Comune, la Regione ci ha trasferito solo 360 mila euro, cioè 500 mila euro in meno.

Un altro esempio, può essere quello determinato dal mancato trasferimento della Regione delle somme dovute per gli stipendi dei 14 contrattisti che lavorano nel nostro Comune, pari all’80 per cento dei loro salari e corrispondente alla somma complessiva di 230.000,00 euro, dei quali, la stessa ci ha versato soltanto 80 mila euro, cioè 150 mila euro in meno.

Ciononostante, abbiamo garantito regolarmente gli stipendi il 27 di ogni mese ai Contrattisti, quale frutto del loro impegno e del loro lavoro, nonché a tutti gli altri Dipendenti Comunali.

AREA III – TECNICO-MANUTENTIVA

NOMINA DIRIGENTE AREA TECNCA

In data 17 giugno 2013, ad appena una settimana dalla mia elezione a Sindaco, con determina numero 16 nominavo Dirigente dell’Area Tecnica l’Arch. Giuseppe Della Scala, categoria D, dipendente del Comune di Roccalumera. A tale proposito, mi corre l’obbligo rilevare come precedentemente vi era l’abitudine di nominare Dirigenti Esterni all’Area Tecnica, caricando il loro costo sulle casse comunali e, tale scelta, operata

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dalla passata gestione amministrativa e relativa agli ultimi tre anni del loro mandato è costata 107.462,73 euro.

Dalla data del mio insediamento, con la nomina a Dirigente dell’Ufficio Tecnico dell’Arch. Giuseppe Della Scala, questo capitolo spesa del bilancio comunale è stato azzerato.

RIPETITORE TV FRAZIONI SCIGLIO E ALLUME

Il Ripetitore Televisivo, localizzato in contrada Serro Croce e destinato al servizio dei cittadini delle frazioni di Sciglio ed Allume, a seguito del passaggio al digitale terrestre, risultava ormai obsoleto con un’offerta di canali limitata rispetto a quella disponibile nella parte restante del territorio comunale. Come promesso in campagna elettorale e dopo neanche un mese dalla nostra elezione, con nota di protocollo numero 10758 del 4 luglio 2013, il Presidente del Consiglio Comunale metteva a disposizione, per la realizzazione dell’intervento, la propria indennità di carica relativa all’anno 2012 che, al netto delle ritenute era di 6.664,29 euro.

Successivamente con delibera di Giunta Municipale 143 del 8 luglio 2013, venivano assegnate altre risorse finanziarie dal bilancio comunale per l’adeguamento funzionale del ripetitore TV, finalizzato alla visione oltre che dei canali RAI, anche dei canali Mediaset e degli altri canali di emittenti nazionali e locali.

Con una somma totale di 11.051,20 euro, quale costo effettivo delle apparecchiature necessarie per il Ripetitore TV, i cittadini di Sciglio ed Allume si sono potuti sintonizzare finalmente su tutti i canali televisivi come gli altri cittadini del territorio comunale.

PAGAMENTO DITTE - EVENTI ALLUVIONALI 2009-2010

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Altro importante intervento, sul quale non c’era più un momento da perdere, non solo per i risvolti economici ma anche per quelli sociali che esso comportava, era quello di onorare il pagamento alle Ditte per i lavori svolti nel lontano 2009 – 2010 e per il quale, tranne qualche illusoria promessa e molte chiacchere, non avevano avuto nessun riscontro.

Visto che, il Bilancio di Previsione 2013 era stato approvato dal passato Consiglio Comunale, in data 19 aprile 2013, e considerato che in detto bilancio era stata inserita la somma di 500 mila euro concessa dalla Regione per onorare gli impegni con le Ditte e saldare quanto loro dovuto, l’amministrazione passata con atto di indolenza preferiva rinviare a dopo anche tale adempimento. Francamente, non si comprende bene per quale motivo.

Dopo neanche due mesi dal mio insediamento, in data 5 agosto 2013 protocollo numero 12613, ho inviato una disposizione di servizio al Dirigente dell’Area Tecnica, nella quale lo invitavo a predisporre la Determina di Liquidazione in favore delle Ditte entro 7 giorni ed a provvedere nel più breve tempo possibile al pagamento di tutte le loro spettanze.

Il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, con propria determina numero 221 del 12 agosto 2013 predisponeva tutti gli atti di liquidazione e, le Ditte, nell’arco di un mese venivano saldate.

LAVORI MANUTENZIONE E DI PRONTO INTERVENTO

I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, in questo periodo della mia gestione amministrativa, si sono susseguiti senza sosta, viste le condizioni disastrose in cui sono stati ereditati i beni comunali e l’abbandono totale in cui sono state lasciate le strutture

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pubbliche, andando ad incidere pesantemente sulla spesa corrente del bilancio comunale, per un importo complessivo di 812.599,00 euro.

Qui di seguito, l’elenco dettagliato degli interventi effettuati, con le relative somme spese:

DEPURATORE

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

GestioneManutenzionee sostituzione

pezzi

€ 2.000 € 19.500 € 77.401,54 € 53.452,84 € 152.354,00

CONDOTTA FOGNARIA

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

GestioneManutenzionee sostituzione

pezzi

€ 13.179 € 30.000 € 73.933,20 € 65.969,00 € 183.081,20

CONDOTTA SOTTOMARINA

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

Riparazionee sostituzione € 34.700 € 61.310,24 € 96.010,00

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pezzi ACQUEDOTTO E RETE IDRICA

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

Riparazioni guasti

esostituzione

pezzi

€ 500 € 15.000 € 14.743,50 € 20.287,28 € 50.531,00

PUBBLICA ILLUMINAZIONE

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

GestioneManutenzionee sostituzione

pezzi

€ 8.000 € 5.000 € 23.903,95 € 28.697,24 € 65.601,00

LUNGOMARE

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

MarciapiediPilastrini

ScalePanchine

Verde

€ 4.500 € 8.300 € 33.074,20 € 17.364,26 € 63.238,46

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IMMOBILI COMUNALI

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

MunicipioScuole

Strutture Sportive

€ 24.000 € 8.700 € 27.617,34 € 17.113,13 € 77.430,00

STRADE COMUNALI

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

Manutenzionee

messa in sicurezza

€ 2.000 € 26.200 € 17.051,14 € 622,20 € 45.873,34

TORRENTI

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

Messa in sicurezza € 8.000 € 6.000 € 15.579,14 € 29.915,00

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AMBIENTE ED IGIENE

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

DisinfestazioneDeblattizzatineDerattizzazione

€ 5.000 € 9.200 € 12.674,77 € 1.110,20 € 27.984,20

AUTOPARCO COMUNALE - MEZZI UFFICIO TECNICO

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014

Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

RiparazioniMeccanicheCarozzeria

VerniciaturaAcquisto Moto

Ape nuova

€ 10.000 € 10.579,66 € 20.579,66

TOTALE GENERALE

InterventiII°

Semestre 2013

Anno 2014 Anno 2015I°

Quater 2016

Totale

SPESE DIMANUTENZIONE

ORDINARIAE

STRAORDINARIA

67.179,00euro

172.600,00euro

368.203,77euro

204.616,15euro

812.599,00euro

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PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI – AREA P.I.P.

Al mio insediamento, anche per la vendita dei Lotti dell’Area Artigianale la passata amministrazione non aveva adottato alcun provvedimento sostanziale, così come per ogni altro incombente amministrativo.Quindi preso atto di detta carenza, fra i primi provvedimenti assunti dalla mia amministrazione, si è proceduto a definire i criteri per la vendita e l’assegnazione dei lotti. E così, il primo provvedimento adottato è stato la delibera Consiliare numero 74 del 23 dicembre 2013, con la quale il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento per la cessione dei lotti dell’area artigianale.

A seguire, con determina Dirigenziale numero 28 del 10 febbraio 2014 è stato approvato il bando pubblico per le istanze di acquisto e, con delibera di Giunta Municipale numero 27 del 18 aprile 2014 è stata nominata la commissione per l’esame di dette istanze e per la formazione della graduatoria degli aventi diritto all’acquisto dei lotti.

Successivamente, il 30 settembre 2014 tale bando è stato riaperto, questa volta senza un termine di scadenza, al fine di semplificare la procedura e permettere ai richiedenti istanze più semplici e dirette, fino alla completa alienazione di detti lotti.

Con delibera di Consiglio Comunale numero 42 del 1 aprile 2015, è stata approvata una modifica all’articolo 14 del regolamento, con la quale si è stabilito che l’acquisto dei lotti, oltre al pagamento in unica soluzione, potesse essere effettuato anche tramite contratto con Patto di riservato Dominio, e dilazionando il totale dell’importo in tre rate da versare in 18 mesi.

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Alla data odierna sono stati venduti cinque lotti, ed esattamente, i lotti numero, 8 - 11 - 12- 19 - 20, per un importo complessivo di 641.000,25 euro.

Rimangono da vendere numero 9 lotti per un importo di 1.338.975,00 euro.

ELISUPERFICIE

L’ Elisuperficie, un’altra incompiuta della passata gestione amministrativa. Un’altra pesante eredità, che avrebbe comportato un ulteriore grave danno alle casse comunali se non avessimo avviato tutti i procedimenti per il completamento dell’opera.Come detto prima, la ditta aveva sospeso i lavori per la somma mancante di 92.000 euro e per la presenza dei cavi dell’alta tensione, che insistevano sopra la pista di atterraggio.

In data 29 settembre 2014, in seguito alla nostra richiesta ed al relativo pagamento di circa 40.000,00 euro, l’ENEL spostava detti cavi e subito dopo la ditta poteva riprendere i lavori.

Con delibera di Giunta Municipale numero 93 del 14 ottobre 2014 è stata approvata la variante finale.

E finalmente, in data 21 novembre 2014 i lavori sono stati ultimati, e in data 12 febbraio 2015 è stato redatto il certificato di regolare esecuzione degli stessi. Si è già provveduto a richiedere l’autorizzazione per l’affidamento del servizio di gestione all’ENAC.

Entro la fine dell’estate 2016, la struttura potrà finalmente essere operativa.

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DEPURATORE

L'Assessorato Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità - Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti con decreto numero 604 del 17 aprile 2012 ha disposto il finanziamento della somma di 1.342.780,00 euro, per la Ristrutturazione e l’Ampliamento del Depuratore Intercomunale a servizio dei comuni di Roccalumera, Furci Siculo e Pagliara. La gara per l’affidamento dei lavori è stata espletata nel mese di novembre 2012, ed è stata aggiudicata alla ditta ECOSYSTEMS. La ditta SO.TE.CO, partecipante anch’essa alla gara, ha presentato ricorso al TAR di Catania, e in data 31 gennaio 2013, lo stesso, ha respinto la domanda di sospensiva proposta dalla ditta SO.TE.CO. In data 26 febbraio 3013, la ditta SO.TE.CO ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa. In data 28 marzo 2013, il C.G.A. per la Regione Sicilia, con ordinanza numero 153 del 2 aprile 2013, ha accolto l’appello della ditta SO.TE.CO, la quale, con Atto Extragiudiziale di diffida, nota protocollo numero 6226 del 28 marzo 2013, ha invitato il Comune di Roccalumera a prendere atto dell’ordinanza del C.G.A , a sospendere ogni effetto dell’aggiudicazione ed a interrompere i lavori e le attività eventualmente intraprese con la ditta ECOSYSTEMS. Anche il TAR di Catania, in data 10 ottobre 2013, ha accolto il ricorso della ditta SO.TE.CO, annullando tutti gli atti, e cioè il verbale di aggiudicazione provvisoria del 30 novembre 2012 ed i successivi atti e verbali di gara.

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A questo punto, la nostra amministrazione, in data 10 dicembre 2013 con delibera di Giunta Municipale 265, ha preso atto della sentenza del TAR Catania e ha dato mandato al Responsabile dell’Area Tecnica, di procedere alla convocazione della commissione per la nuova aggiudicazione provvisoria dei lavori. La gara, è stata riaperta in data 23 dicembre 2013, i lavori sono stati aggiudicati in maniera provvisoria alla ditta SO.TE.CO, e successivamente, il 14 febbraio 2014, con determina Dirigenziale numero 13, sono stati aggiudicati in maniera definitiva alla stessa ditta.In data 29 maggio 2014 è stata effettuata la consegna parziale, limitatamente alla gestione dell’impianto di depurazione. In data 26 settembre 2014 è stata eseguita la consegna definitiva dei lavori, che sono stati ultimati il 14 luglio 2015. Per ultimo, il 19 ottobre 2015 è stato eseguito il collaudo dell’impianto, dove si è accertato che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte, con buoni materiali ed idonei magisteri.

Oggi, il Depuratore intercomunale di Roccalumera è tra i più moderni ed all’avanguardia in Sicilia.

Infatti, dopo varie fasi di depurazione delle acque reflue, quali, dissabbiatura, nitrificazione, ossidazione biologica, clorazione con raggi U.V., attraverso il passaggio in diverse vasche, le stesse vengono immesse nella condotta sottomarina, con acqua batteriologicamente pura che si presenta pulita, trasparente e senza alcun cattivo odore.

LAVORI DI BONIFICA AREA VIALE UNITA’ D’ITALIA

Con ordinanza Sindacale numero 19 del 20 maggio 2014 è stato dato incarico all’Ufficio Tecnico di eseguire lavori di pronto intervento per

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la bonifica dell’area sita in viale Unità d’Italia, nei pressi dello svincolo autostradale.

Quest’area versava in uno stato di completo degrado ed abbandono, piena di erbacce, rifiuti e di depositi di materiali vari e, rappresentava un rischio dal punto di vista igienico-sanitario oltre che un cattivo biglietto da visita per l’immagine e il decoro urbano.

I lavori sono costati 37 mila euro, e sono il primo investimento per quest’area, che una volta completata con spazio attrezzato per i bambini (parco giochi), illuminazione e panchine, rappresenterà un fiore all’occhiello per l’immagine del nostro paese.

SVINCOLO AUTOSTRADALE

Lo Svincolo Autostradale di Roccalumera, si trovava anch’esso in completo abbandono, pieno di erbacce e di piante ad alto fusto mai sfoltite, oltre a rappresentare un cattivo biglietto da visita, era causa di ricorrenti pericoli, in quanto teatro di continui incidenti stradali.

Dopo vari incontri con la Direzione del Consorzio Autostrade Siciliane, abbiamo sottoscritto un accordo, con il quale, la stessa si impegnava a eseguire i lavori di bonifica e noi quelli di manutenzione, pulizia dei luoghi e cura del verde. Oggi, chi esce da casello di Roccalumera, oltre a non correre più rischi, viene accolto nella maniera migliore e con un’immagine più bella, che riflette per intero quella del nostro paese e dei suoi concittadini.

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RIQUALIFICAZIONE URBANA FRAZIONE ALLUME

Con delibera di Giunta Municipale numero 69 del 20 aprile 2012, la passata amministrazione ha approvato il progetto di Riqualificazione Urbana della frazione Allume per un importo complessivo di 245 mila euro.

Tale progetto, finanziato dal Dipartimento del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, con Decreto numero 1032 del 24 luglio 2013, in data 20 giugno 2014, a seguito di gara d’appalto, è stato aggiudicato alla ditta IMPREFER, la quale, ha iniziato i lavori in data 10 novembre 2014, ultimandoli in data 28 gennaio 2015.

Successivamente, visto che all’interno del progetto era stata prevista la realizzazione di opere artistiche, con delibera di Giunta Municipale numero 42 del 5 maggio 2015, sono state date le direttive per la realizzazione e collocazione di numero 3 opere artistiche.

L’affidamento per la realizzazione delle stesse, dopo procedura esplorativa ed in seguito alla presentazione dei relativi bozzetti, è stato dato al Maestro Nino Ucchino.

Nel Dicembre 2015, le suddette opere sono state collocate nella frazione Allume, arricchendone la bellezza naturale del luogo.

SCUOLA MEDIA

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Con decreto del MIUR del 12 giugno 2013 è stato finanziato il progetto per i Lavori di ristrutturazione nel plesso scolastico della scuola media statale di Roccalumera.

Il progetto esecutivo, per un importo complessivo di 349.744,79 euro, redatto dal Responsabile UTC, Arch. Giuseppe Della Scala, è stato approvato in data 8 novembre 2013 dal Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo di Roccalumera.

La gara si è svolta il 9 dicembre 2014 è stata aggiudicata all’Impresa Edil Saff, con un ribasso del 37,14 per cento.

In data 9 settembre 2015 è avvenuta la consegna dei lavori e gli stessi sono stati ultimati in data 30 novembre 2015.

E’ previsto un secondo intervento di ristrutturazione, a completamento del primo, per un importo di 131.721,49 euro, che è già stato appaltato.

In data 5 aprile 2016 il Dirigente UTC ha trasmesso copia del provvedimento di aggiudicazione provvisoria al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Entro il corrente anno, i lavori di Ristrutturazione della Scuola Media saranno definitivamente completati.

LAVORI MESSA IN SICUREZZA SCUOLA PRIMARIA DI ALLUME

A seguito di infiltrazioni di acqua piovana dal tetto del plesso scolastico della Scuola Primaria di Allume, con determina dirigenziale numero 310 del 28 dicembre 2015, è stata impegnata la somma di 17.080,00 euro, e sono stati eseguiti i lavori di impermeabilizzazione

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del tetto, realizzazione del controsoffitto, pitturazione dei locali all’interno della scuola e messa in sicurezza dell’immobile.

INDAGINI DIAGNOSTICHE SRUTTURALI DEI SOLAI DEGLI EDIFICI SCOLASTICI – SCUOLA ELEMENTARE S. QUASIMODO E SCUOLA

PRIMARIA DI ALLUME

Al fine di garantire la sicurezza degli edifici scolastici e prevenire eventuali crolli di solai e controsoffitti, è stata inoltrata domanda di finanziamento al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In seguito a tale richiesta, il Ministero con proprio decreto numero 933 del 10 dicembre 2015 finanziava la somma complessiva di 11 mila euro, con il cofinanziamento del nostro Comune pari a 4 mila euro, per un totale complessivo di 15 mila euro.

In seguito a gara d’appalto, la ditta A.M. Consulting, si aggiudicava i lavori per un importo di 9.748,35 euro con un ribasso d’asta del 35 per cento.

I lavori sono stati eseguiti ed hanno certificato che i plessi scolastici anzidetti sono in totale sicurezza.

SCUOLA MATERNA

Il 14 settembre 2015, con delibera di Giunta Municipale numero 100, la nostra amministrazione prendeva atto di un finanziamento di 518.700,00 euro, concesso dall’Assessorato Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale.

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Con determina Dirigenziale numero 448 del 22 settembre 2015, si procedeva alla gara d’appalto, con l’aggiudicazione in favore della ditta Romano Calogero.

Successivamente, essendo mutati i criteri di calcolo delle offerte nei confronti delle ditte partecipanti, veniva riaperta la gara con l’aggiudicazione provvisoria alla ditta IMPREFAR.

Definiti i contenziosi insorti, i lavori venivano aggiudicati in via definitiva alla stessa IMPREFAR, con un ribasso d’asta del 11,06 per cento, per un importo complessivo di 359.200,56 euro.

Sono certo che con l’inizio del nuovo anno scolastico la Scuola Materna sarà ristrutturata e pronta per l’avvio delle lezioni.

FOTOVOLTAICO

In esecuzione del decreto Sbocca Italia numero 113/14 veniva finanziato il progetto esecutivo per la Realizzazione Impianti Fotovoltaici sui Siti ed Immobili di proprietà Comunale - I° stralcio, per un importo di 390 mila euro.

Con delibera di Giunta Municipale 121 del 29 ottobre 2015, tale progetto è stato approvato e successivamente in data 16 marzo 2016 la commissione di gara ha aggiudicato i lavori in via provvisoria. Completato l’iter dell’aggiudicazione e, consegnati i lavori, con la realizzazione di detti impianti si conseguiranno due principali obbiettivi, quello di un’energia pulita per l’ambiente e quello, non secondario, del risparmio economico per l’Ente sulla bolletta dell’Enel.

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POZZI TRIVELLATI

Considerati i disagi a cui da diversi anni vanno incontro i cittadini delle frazioni di Sciglio ed Allume, per il continuo ridursi delle portate idriche destinate all’uso potabile, e visti i costi onerosi per fronteggiare tale fabbisogno, sostenuti con l’EAS per circa 240 mila euro annui, la Giunta Municipale ha approvato, con delibera numero 140 del 24 novembre 2015, un progetto definitivo per la Ricerca dell’acqua per uso potabile per l’abitato di Roccalumera e le Frazioni, mediante l’esecuzione di pozzi trivellati, per un importo complessivo di 120 mila euro, finanziato con un prestito ordinario con la Cassa Depositi e Prestiti.

La gara per l’affidamento dei lavori sarà espletata nel mese di giugno 2016, permettendo così l’avvio ed il completamento degli stessi in tempi brevissimi. Con detto intervento si garantisce la somministrazione dell’acqua potabile su tutto il territorio comunale, diventando così definitivamente autonomi dal punto di vista dell’approvvigionamento ed ottenendo nel contempo un risparmio economico per le casse comunali di circa 240 mila euro.

Ma Ahinoi, tanto per non farci dimenticare la parola debito, ne abbiamo scoperto un altro. Alla consegna del progetto al Genio Civile di Messina, al fine di ottenere l’autorizzazione per i nuovi pozzi, abbiamo avuto la sgradita sorpresa di trovarci di fronte al mancato pagamento degli ex amministratori, dei canoni annui, dal 2006 al 2009, dei pozzi già esistenti, per l’importo complessivo di 14.458,19 euro. Sicché, per il rilascio dell’attestato di autorizzazione per la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, siamo stati costretti, nostro malgrado, a saldare quanto dovuto, anche, al Genio Civile di Messina .

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A.R.O. VALLE DINARINI

In data 12 novembre 2014, con delibera di Giunta Municipale numero 105 del Comune di Roccalumera e con delibera di Giunta Municipale numero 309 del Comune di Furci Siculo, è stato approvato il Piano d’Intervento per lo Spazzamento, la Raccolta ed il Trasporto dei Rifiuti Solidi Urbani.

Detto piano è stato esitato a sua volta, in data 5 marzo 2014 con decreto numero 528, dall’Assessorato Regionale delle Energia e dei Servizi – Dipartimento Acqua e Rifiuti, per un importo di 5.749.820,50 di euro, oltre gli oneri di sicurezza per 177.829,50 euro, e per un periodo di sette anni.

Con determina Sindacale numero 255 del 18 giugno 2015 è stato nominato R.U.P. dell’anzidetto progetto l’Arch. Giuseppe Della Scala.

Il disciplinare d’incarico è stato approvato dal Consiglio Comunale, con delibera numero 26 del 5 dicembre 2015.

Tale disciplinare è stato inviato all’UREGA, sezione provinciale di Messina, ufficio competente per l’espletamento della gara.

Siamo abbastanza fiduciosi che espletate le procedure di gara e affidato il servizio alla ditta aggiudicataria, a partire da gennaio 2017, la raccolta differenziata sarà una realtà anche per i cittadini di Roccalumera, raggiungendo così due principali obiettivi: uno di carattere igienico-sanitario e l’altro economico.

Il primo con l’eliminazione dei cassonetti e l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta.

L’altro, con l’abbattimento dei costi, che per il nostro Comune saranno di circa 700 mila euro annui, a fronte del 1.200.000,00 euro di oggi, con un risparmio netto per i cittadini di circa il 40 per cento sulla bolletta della TARSU.

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CONCLUSIONI

Concludo questa mia relazione, dicendo che eravamo consapevoli di trovare una situazione difficile, ma non credevamo di trovare uno sfascio simile.

In campagna elettorale, insieme alla mia compagine, abbiamo detto che ci saremmo impegnati sin dall’inizio a risanare le casse comunali e rimettere in piedi Roccalumera restituendole il prestigio perduto, ma francamente, non pensavamo di trovare una voragine contabile ed economica come quella che ho prima descritto.

Né che saremmo riusciti in soli tre anni a sanare ogni debito.

E’ stato un dovere, in cui abbiamo confidato subito, nell’interesse della nostra comunità e dei nostri concittadini.

Ma devo dire, in tutta sincerità, che né io, né tutti coloro i quali collaborano con me, pensavamo di riuscirci in così breve tempo.

Pertanto, sono particolarmente soddisfatto per i risultati raggiunti e per gli obiettivi conseguiti, perché Roccalumera, d’ora innanzi, è un paese affrancato da ogni sofferenza debitoria ed in perfetta salute finanziaria.

L’impegno e il sacrificio, su cui abbiamo speso ogni nostra energia, sono stati abbondantemente ripagati.

Adesso la nostra comunità è tornata ad essere dinamica, pervasa dal quel brio di ottimismo necessario, da molto tempo abbandonato, per poter fare sempre meglio e di più.

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Nella passata tornata elettorale abbiamo chiamato la nostra lista Credere in Roccalumera, e non si possono raggiungere i risultati conseguiti senza credere veramente nel proprio Paese.

Più che un motto, il nostro è stato un atto di fede nei confronti della nostra comunità.

E Un dovere Esserci, più che uno slogan, è stato il pilastro su cui abbiamo fondato la nostra azione politico-amministrativa, improntata al senso più alto del dovere e della responsabilità.

Ci siamo caricati sulle spalle il fardello della mala gestione altrui senza accampare alcuna scusa e, senza cercare alcun pretesto da scaricabarile.

Abbiamo messo in gioco ogni nostra capacità e competenza, per uscire dal guado dei danni arrecati all’Ente, da chi mi ha preceduto nella gestione della cosa pubblica.

Restano ancora due anni a questo mio mandato elettorale.

Auguro a tutti, per primo a me stesso, che anche in questo arco di tempo siano raggiunti gli stessi risultati conseguiti sino ad oggi.

Non voglio anticipare nulla dei prossimi obiettivi programmatici.

Ma una cosa è certa, dopo il risanamento contabile in fase di ultimazione, è nostro intendimento ridurre le tasse, confortati in questo anche dal prossimo avvio dell’Aro, che comporterà un risparmio economico nell’ordine di circa 500 mila euro l’anno, e dalla realizzazione di pozzi trivellati, che ci permetterà di staccarci dall’Eas e di ottenere, in tal modo, un altro consistente risparmio di circa 240 mila euro all’anno.

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E’ chiaro, che i successi di questi anni, si sono potuti raggiungere anche grazie al lavoro di tutti i Dipendenti Comunali.

Ringrazio, quindi, il Segretario Comunale nella persona del Dott. Gaetano Russo, i Capi Area, nelle persone della Dott.ssa Rosa Maria Deodato, del Dott. Luciano Scala e dell’Arch. Giuseppe Della Scala, i Capi Servizi ed i Dipendenti tutti.

Detto questo, è doveroso da parte mia ringraziare le persone con le quali ho fino ad ora, condiviso questo impegno politico-amministrativo.

Ringrazio pertanto la mia Giunta, nelle persone del Vice Sindaco, Biagio Gugliotta, e degli Assessori, Miriam Asmundo, Elio Cisca e Sebastiano Foscolo.

Un grazie particolare lo rivolgo ai Consiglieri Comunali, Coglitore Santina, Roberta Cassisi, Simona Saccà, Tindara Saitta, Cosimo Cacciola, Ettore Demestri, Ettore Fleres, Benedetto Giordano e Andrea Vadalà, e al Presidente del Consiglio, Antonio Garufi, senza i quali, non sarebbe stato possibile attuare alcun indirizzo politico, né altresì, compiere gli atti amministrativi, strutturali e funzionali al risanamento contabile raggiunto.

Voglio esprimere un encomio particolare ai miei Consiglieri, per il coraggio, la responsabilità e la totale dedizione mostrati, nel consentire l’adozione di delibere consiliari che hanno permesso di porre rimedio alla distorsione amministrativa prodotta in precedenza.

Hanno agito senza tentennamenti e senza incertezze.

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Hanno fatto da sprone alla gestione amministrativa, ingenerando in tutti noi la convinzione di operare nella giusta direzione.

E per questo gli sarò sempre grato.

Da ultimo, sento anche il dovere di ringraziare i Consiglieri di Minoranza, i quali pur dissentendo dal nostro operato, sono stati sempre presenti ai lavori d’aula, onorando la carica alla quale sono stati eletti.

A loro però voglio dire una cosa, viste le loro ricorrenti segnalazioni, mozioni ed interrogazioni e gli immancabili comunicati stampa, con cui si sono contraddistinti nella loro azione di oppositori in questa prima parte di legislatura.

Non sono riuscito a fare di più.

Ciò non è dipeso da me, ma come spesso è avvenuto, da problemi di natura economica e alcune volte dalle lungaggini burocratiche.

Magari potevamo riempire qualche buca in “minor tempo”, riparare un tubo rotto della rete idrica in “dodici” invece che ventiquattro ore, oppure, evitare qualche sversamento fognario “inevitabile”, viste le condizioni in cui abbiamo ereditato gli impianti di sollevamento della condotta fognaria.

Ma ciò che ho appena finito di relazionare, sulla attività amministrativa svolta in questi mille giorni, è semplicemente ciò che ho fatto e che ho potuto fare.

Detto questo, auspico da parte vostra una maggiore e fattiva collaborazione nell’interesse della nostra comunità, con l’invito ad abbandonare le faziosità di parte, mosse spesso da futili motivi e da pretesti immotivati ed irrilevanti.

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Concludendo, non posso che confermare la mia totale adesione a quel principio di equilibrio e senso di responsabilità al quale mi sono sempre ispirato durante la mia condotta di amministratore, sia nel passato che in questa nuova esperienza.

Per quanto mi riguarda posso ribadire il mio impegno, che così come è stato per il passato lo sarà in futuro al servizio dei cittadini, attento alle istanze di voi consiglieri, pronto ad intervenire con il vostro aiuto e la vostra collaborazione per il bene del nostro paese.

Questo ho promesso con il giuramento che ho prestato il 12 giugno del 2013, e questo manterrò sino alla fine del mio mandato.

Per il resto, continueremo ad operare con onestà, coerenza e trasparenza, nel rispetto più assoluto dei diritti del prossimo.

Tutto ciò continueremo a fare nell’interesse di Roccalumera e di tutti i nostri concittadini, dei quali sul campo, giorno dopo giorno, dobbiamo continuare a meritarci la fiducia che loro ci hanno accordato.

Roccalumera, 30 aprile 2016

Il Sindaco

Dott. Gaetano Argiroffi

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