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BW5PR060 Riammagliatura della rete e interventi di fluidificazione e messa in sicurezza dei nodi di traffico COMUNE DI VARESE Redazione del P.U.M.S., della V.A.S. e V.INC.A, nonché alla redazione del parere tecnico di studi viabilistici relativi ai piani attuativi Settembre 2021 Sintagma

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BW5PR060 Riammagliatura della rete e interventi di fluidificazione e messa in

sicurezza dei nodi di traffico

COMUNE DI VARESE

Redazione del P.U.M.S., della V.A.S. e V.INC.A, nonché allaredazione del parere tecnico di studi viabilistici

relativi ai piani attuativi

Settembre 2021

Sintagma

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INDICE

1. RIAMMAGLIATURA DELLA RETE INFRASTRUTTURALE ED INTERVENTI DI FLUIDIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEI NODI DI TRAFFICO 2

1.1. Interventi infrastrutturali e di riammagliatura della rete del trasporto viario a Varese ........................................................................................... 2

1.1.1. Il Comparto PII Malerba ......................................................................... 3

1.2. Interventi di fluidificazione lenta dei nodi per una più efficace distribuzione dei flussi di traffico lungo gli assi strategici di Varese ............ 4

1.2.1. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 1: Belforte, Carcano, Dei Mille, Valganna................................................... 5

1.2.2. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 2: Monte Generoso, Carnia, Malta, Prospero, Sanvito, Caracciolo .......... 14

1.2.3. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 3: Borri, Magenta, Aguggiari, Manin ......................................................... 20

1.2.4. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 4: Gasparotto, Europa, Chiara, Daverio ................................................... 23

1.3. Le scelte prioritarie sulla base degli obiettivi di piano con il supporto del modello di simulazione del traffico ...................................................... 29

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1. RIAMMAGLIATURA DELLA RETE INFRASTRUTTURALE ED INTERVENTI DI FLUIDIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEI NODI DI TRAFFICO

Nell’elaborazione del PUMS per la città di Varese è risultato subito evidente come il tema dell’aumento dei profili di accessibilità e della fluidità del sistema viabilistico rappresentino una questione centrale nelle politiche di sviluppo dell’area urbana e dell’intero territorio.

La rete di accesso stradale si compone ad oggi di un sistema radiale di canali convergenti nel centro urbano, quali viale Valganna, viale Belforte, viale Borri, via Autostrada, via Gasparotto, via Sanvito Silvestro e viale Aguggiari, debolmente sostenuti da archi trasversali. L’impronta del sistema di relazione, fortemente sbilanciato verso il quadrante territoriale sud dell’area urbana, genera fenomeni di congestione come, ad esempio, nel nodo di Largo Flaiano.

Il grafo di accesso mira ad un sistema capace di riequilibrare la permeabilità territoriale e bilanciare la distribuzione dei flussi veicolari, creando le condizioni per abbattere fenomeni di congestione in corrispondenza delle attuali principali direttrici nonché dei nodi critici.

Nella prima parte del capitolo l’intervento infrastrutturale, contenuto nel PGT – Piano dei Servizi, di nuova previsione. Nella seconda parte gli interventi di fluidificazione del traffico relativi ai 4 assi di attraversamento nord-sud di cui si compone la rete viaria di Varese per le quali sono state messe a punto diverse soluzioni puntuali in corrispondenza dei principali nodi di traffico.

1.1. Interventi infrastrutturali e di riammagliatura della rete del trasporto viario a Varese

Nel PUM 2013 e nel PGT – Piano dei Servizi sono contenute previsioni di nuovi tratti di viabilità nel comparto sud della città di Varese.

Il PUMS non conferma la previsione del tratto di viabilità Gasparotto-Borri (a1) e neanche la previsione relativa al collegamento Borri – Belforte (b1 e b2). In quanto la scelta strategica fatta propria dal PUMS è di risolvere l’ingresso in città da sud (autostrada) attraverso il nuovo svincolo su Largo Flaiano e la nuova viabilità prevista nell'ambito dell'intervento Ex Malerba, completata dalla riqualificazione della via Piana di Luco e dal prolungamento di via Selene, evitando di inserire un nuovo tracciato stradale (il citato tratto a1-Gasparotto Borri). In coerenza con questa scelta, è stata eliminata anche la previsione del tratto b1 e b2 Borri-Belforte.

Nel quadro complessivo, la scelta di piano è di assegnare alla tangenziale est (SP57 e A60) il ruolo di garantire e completare le connessioni da sud est e la percorribilità est - ovest; più internamente, la connessione est-ovest sarà invece garantita dalla viabilità di via Piana di Luco - via Gazzada Schianno.

La modifica del quadro previsionale, con l'eliminazione del tratto a1 Gasparotto-Borri e del tratto b1 – b2 Borri – Belforte sarà resa coerente con il PGT mediante procedura di variante.

Inoltre, l’intervento Esselunga è stato autorizzato sulla base di uno studio viabilistico che dimostra la sostenibilità dell'intervento, senza il tratto a1 Gasparotto – Borri; cioè le opere viabilistiche previste nel PII supportano il traffico indotto dalla nuova struttura

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commerciale, come stabilito dal decreto di esclusione VIA emesso da Regione Lombardia (DECRETO n. 2003 del 21/03/2016).

1.1.1. Il Comparto PII Malerba

L’intervento è localizzato nel quadrante Sud-Est del Comune di Varese, tra via Gasparotto e il raccordo autostradale in prossimità dell’area ex-Malerba; le nuove viabilità di connessione si sviluppano ad Ovest e ad Est della linea ferroviaria, che si sviluppa parallela e in adiacenza al raccordo autostradale.

Ad Ovest della ferrovia le opere insistono su strade esistenti e su aree urbanizzate, mentre sull’area ad Est della ferrovia le opere ricadono all’interno di un avvallamento boscato in cui è presente una zona paludosa e prevedono il prolungamento della via Selene, alla quale sarà affiancato un percorso ciclopedonale.

In considerazione del fatto che, pur trattandosi della sistemazione di una viabilità esistente, il tracciato interferisce con un ambito avente importanza ecologica ed appartenente al sistema di reti ecologiche sovraordinato (Rete Ecologia Regionale e Rete Ecologica Provinciale) la riqualificazione dovrà avvenire integrando nella progettazione criteri che prevedano il ripristino della continuità territoriale, il potenziamento e la riqualificazione dei corridoi ecologici esistenti.

L’intervento progettuale di riorganizzazione ed ampliamento dell’assetto viabilistico del comparto in oggetto, consentirà di implementare le connessioni tra la parte est ed ovest del territorio, ora diviso dalla linea ferroviaria e dal Raccordo Autostradale, offrendo un nuovo punto di permeabilità (rami di uscita per entrambe le direzioni) da quest’ultimo. All’interno di questo nuovo assetto stradale si va a collocare la futura area commerciale che si insedierà in corrispondenza dell’area ex Malerba.

Opere di urbanizzazione PII AT 21 - Malerba - Progetto Esecutivo Ott. '18

La nuova sistemazione viabilistica prevede nello specifico i seguenti interventi:

• “risezionamento di via Gasparotto” nel tratto prospiciente l’area ex Malerba;

• “realizzazione di due rotatorie” in corrispondenza dei limiti di intervento di via Gasparotto, la prima a nord in corrispondenza dell’intersezione tra via Gasparotto e Viale Europa (rotatoria 3), la seconda a sud all’intersezione tra la stessa via

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Gasparotto (rotatoria 2), via S. Albino e il nuovo raccordo stradale di collegamento con la parte ad est della linea ferroviaria (denominato rampa “B”);

• “rampa A”, ramo di uscita dal raccordo autostradale su via Gasparotto, in corrispondenza della nuova rotatoria ubicata a sud della stessa via Gasparotto;

• “rampa B”, ramo di connessione tra via Gasparotto e la parte ad est della linea ferroviaria, con innesto sulla nuova rotatoria di progetto, che collegherà in futuro anche la bretella di collegamento a viale Borri e il prolungamento della Via Selene;

• “rampa C” ramo di uscita dal raccordo autostradale sulla nuova rotatoria ad est della linea ferroviaria. –

• “realizzazione di una rotatoria” ad est della linea ferroviaria di raccordo tra il rampa “B” e che collegherà Via Selene (rotatoria 4)

Opere di urbanizzazione PII AT 21 - Malerba - Prolungamento Via Selene, Progetto Definitivo (Dic. '19)

1.2. Interventi di fluidificazione lenta dei nodi per una più efficace distribuzione dei flussi di traffico lungo gli assi strategici di Varese

Un’alternativa efficace per la riduzione della congestione, in special modo in ambito urbano, direttamente connessa alla fluidificazione lenta degli itinerari: la riduzione delle velocità, l’individuazione di percorsi fluidi, ma comunque organizzati in sicurezza, producono un notevole miglioramento delle condizioni di deflusso del traffico.

Le proposte offerte e di seguito descritte dovranno essere opportunamente approfondite e definite in appositi Piani Particolareggiati, sebbene siano state trattate con un buon livello di dettaglio. Ove necessario, le rotatorie sono state verificate con le possibili manovre di svolta dei mezzi pubblici secondo le attuali linee del TPL: con le dimensioni ed i raggi di curvatura dei bracci di ingresso e uscita delle soluzioni illustrate, in ciascuna rotatoria è inseribile la fascia di ingombro imposta dal Codice della Strada (raggio minimo 5,50 m e raggio massimo 12,50 m per una velocità di 10 km/h).

I progetti delle rotatorie sono stati svolti in ottemperanza sia della Legge Nazionale (Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali - D.M. 19 aprile 2006, pubblicata sulla G.U. n. 170 del 24/07/2006), che della Legge Regionale (Legge regionale 4 maggio 2001 n. 9 - Regolamento regionale 24 aprile 2006 n. 7 – Allegato 2).

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Sono presenti anche soluzioni progettuali riferibili a rotatorie non convenzionali, costituite da forme non circolari dell’anello, per le quali i criteri progettuali sono contenuti nel DM 2006. Come tutte le intersezioni proposte, dovranno essere approfondite con piani di dettaglio.

Il PUMS ha individuato, a partire dalla classificazione funzionale delle viabilità urbane, quattro principali assi così definiti:

• Asse 1: Belforte, Carcano, Dei Mille, Valganna

• Asse 2: Monte Generoso, Carnia, Malta, Prospero, Sanvito, Caracciolo

• Asse 3: Borri, Magenta, Aguggiari. Manin

• Asse 4: Gasparotto, Europa, Chiara, Daverio

Gli assi portanti della rete viaria urbana di Varese

1.2.1. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 1: Belforte, Carcano, Dei Mille, Valganna

Nello schema si riporta la localizzazione dei nodi di traffico approfonditi nell'ambito del PUMS, per la soluzione di alcuni nodi sono state vagliate diverse soluzioni a seconda dell'assetto circolatorio ipotizzato per l'area di intervento, questo il caso del comparto di Via Carcano, Via Tonale e Viale Belforte.

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Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse 1: Belforte, Carcano, Dei Mille, Valganna

1.2.1.1. R5 (Breve-Medio periodo): rotatoria all’intersezione Viale Belforte - viabilità di accesso al cimitero di Belforte

La realizzazione della rotatoria in corrispondenza dell’intersezione all’ingresso - uscita del cimitero di Belforte, prevista per il medio termine (5 anni), si inserisce nell’ambito del progetto di fluidificazione dell’asse strategico di viale Belforte, che collega il centro città con la tangenziale, toccando aree strategiche tra cui anche il centro commerciale “Iper”.

Il progetto per il nodo di viale Belforte con la viabilità d’accesso al cimitero di Belforte prevede la realizzazione di una rotatoria di tipo circolare, con tre rami tutti a doppio senso di marcia, caratterizzata da un diametro esterno pari a 29,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7,00 m (non comprensivo di banchina), anello sormontabile di 3,50 m (comprensivo di 1 m di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde.

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso, eccetto quella in provenienza dal piazzale del cimitero con larghezza pari a 4.00 m per garantire la manovra ai mezzi del TPL. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita. I raggi di entrata ed in uscita nella rotatoria hanno valori compresi tra 12,50 m e 35,00 m.

In considerazione del traffico di mezzi pubblici che contraddistinguono l’area oggetto di studio, sono state calcolate tutte le possibili manovre dei mezzi del TPL, le quali, grazie alle dimensioni della rotatoria e ai raggi di curvatura dei bracci in ingresso ed in uscita, risultano tutte eseguibili.

Grazie all’anello rotatorio sormontabile di 3,50 m, nella rotatoria viene consentito anche il transito di veicoli eccezionali.

L’area interessata dalla rotatoria ricade in gran parte nell’attuale sede stradale ed in aree di pertinenza del cimitero, per tale motivo non sono necessarie opere di esproprio.

I flussi veicolari nell’ora di punta (7:30 ÷ 8:30) caratterizzanti il nodo, frutto dell’assegnazione, risultano essere pari a 937 veicoli equivalenti sull’asse principale di viale Belforte in direzione sud – nord, 422 nella direzione opposta, 295 dall’asse stradale al piazzale del cimitero e 163 da quest’ultimo a viale Belforte in direzione nord.

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L’intervento progettuale prevede un ridisegno del piazzale del cimitero di Belforte, che consiste nella realizzazione di due aree parcheggio per auto e di un’isola spartitraffico ricadente al centro del piazzale, in corrispondenza dell’ingresso. Quest’ultima ha la funzione di regolamentare le svolte dei mezzi del trasporto pubblico della linea N.

Rotatoria all’intersezione Viale Belforte - viabilità di accesso al cimitero di Belforte (R5)

1.2.1.2. R4 (Breve-Medio periodo): rotatoria viale Belforte - via del Lazzaretto

L’intervento in oggetto, previsto nel medio periodo (5 anni), consiste nella realizzazione di una rotatoria all’intersezione tra viale Belforte e via del Lazzaretto. L’obiettivo è quello di fluidificare tutto l’asse, in particolare eliminando le svolte a sinistra da viale Belforte: per fare questo, anche in considerazione degli elevati flussi che contraddistinguono tale arteria, sono state previste, nei nodi di maggior rilievo, delle intersezioni a rotatoria. I dati di flusso derivanti dell’assegnazione attuale assumono, per l’ora di punta 7:30 ÷ 8:30, valori pari a 798 veic. eq. su viale Belforte in direzione sud- nord e 630 nella direzione opposta, 372 da viale Belforte a via Lazzaretto, con provenienza da nord, e 318 veic. con provenienza da sud.

Allo stato attuale, l’intersezione in esame, è regolamentata da un impianto semaforico.

La rotatoria in progetto, di forma circolare classica, ha 3 rami tutti a doppio senso ed è caratterizzata da un diametro esterno pari a 27,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7,00 m (non comprensivo di banchina), anello sormontabile di 3,50 m (comprensivo di 1 m di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde.

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso, mentre la larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita. I raggi in entrata e in uscita alla rotatoria hanno valori compresi tra 11,65 m e 13,00 m.

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In considerazione del traffico di mezzi pubblici e pesanti che contraddistinguono l’intersezione in esame, sono state calcolate tutte le possibili manovre dei mezzi, che risultano tutte eseguibili, grazie anche all’anello rotatorio sormontabile progettato.

L’area interessata dall’opera ricade in parte sull’attuale sede stradale ed in parte in un’area da espropriare caratterizzata da una superficie pari a 190 mq. La realizzazione della rotatoria implica lo spostamento di due accessi e l’abbattimento/trapianto di due alberi in corrispondenza del nodo.

Rotatoria viale Belforte - via del Lazzaretto (R4)

1.2.1.3. Nuovo assetto circolatorio nel comparto est: via Carcano, via Tonale e viale Belforte

Allo stato attuale, tra viale Belforte, via Tonale - via Ledro e via Carcano, è in vigore una stanza di circolazione, con senso antiorario. Le tre viabilità risultano tutte a senso unico. I nodi di viale Belforte - via Carcano, di via Carcano-via Tonale e viale Belforte-via Ledro sono regolamentati da impianti semaforici.

Le modifiche circolatorie nel comparto risultano essere strategiche anche in vista delle modifiche che coinvolgono il Comparto Stazioni.

Nel quadro delineato dal Masterplan relativo al nuovo Polo Culturale di Piazza della Repubblica e Piazza XX Settembre, (deliberazione di Consiglio Comunale n. 35 del 29/06/2021) e dal Masterplan stazioni con l’intervento sull’isolato 23, le modifiche alla circolazione su via Carcano-via Tonale sono messe in relazione con la previsione del doppio senso di marcia in viale Milano, strategica per la risoluzione viabilistica

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del comparto di Biumo Inferiore e con l’inversione del senso di marcia delle vie Garibaldi e Adamoli; ciò consentirebbe anche di trasfromare la Piazza 26 Maggio in ZTL/ZAC.

L’obiettivo è rendere permeabile la zona della stazione con il centro storico, conferendo un collegamento a valenza pedonale, con il ripristino di alcuni doppi sensi, per tutelare le utenze deboli.

Una serie di idee progettuali sono state sviluppare per le nuove modifiche alla viabilità nel "triangolo della stazione" e sono riportate a seguire.

Il PUMS propone le soluzioni riportate a seguire con modifiche ai sensi percorrenza di alcune viabilità, l'introduzione di doppi sensi di circolazione e la proposta di intersezioni a rotatoria nei nodi di:Largo Comolli, Viale Bleforte-Via Ledro) come riportato a seguire:

• Nuovo assetto circolatorio: via Carcano, via Tonale e viale Belforte a doppio senso di marcia

Il progetto prevede la realizzazione di intersezioni a rotatoria nei due nodi in esame, e la messa a doppio senso delle viabilità di Viale Belforte, via Carcano, via Tonale e via Ledro, oltre all’inversione per gli attuali sensi unici di marcia su via Cairoli, tra via Golico e via U. Merini, e via Gondar.

In relazione al nuovo assetto circolatorio previsto, sono state studiate, e proposte di seguito, delle alternative progettuali per le intersezioni di largo Camolli e viale Belforte - via Ledro - via Livenza.

R2/1: (Breve-Medio periodo): rotatoria all’intersezione largo Comolli (soluzione con via Tonale a doppio senso)

Il nodo di largo Comolli allo stato attuale è regolato da un impianto semaforico. Tutte le viabilità che vi convergono, ad esclusione di via Casula, sono regolamentate da sensi unici.

L’intervento previsto per il medio periodo (5 anni) è finalizzato al completo ridisegno del nodo di traffico e consiste nella realizzazione di una rotatoria di tipo ellittico con 4 rami che convergono tra via Carcano, via Adamoli, via Casula e via Tonale, oltre alla messa a doppio senso di via Carcano e via Tonale.

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In particolare, l’istituzione del doppio senso di via Tonale asseconda esigenze sia trasportistiche che di sicurezza. Via Tonale, infatti, allo stato attuale, è regolamentata da un senso unico. Le dimensioni della sezione stradale permettono più corsie in una direzione, che all’interno del centro urbano, risultano assai pericolose.

In termini di flussi, le indagini condotte hanno permesso di rilevare, per l’attuale assetto del nodo, nell’ora di punta (7:30÷08.30) ed in uscita da via Carcano di 735, veicoli equivalenti, in direzione via Adamoli, 905 su via Casula e 1058 verso via Tonale. Da via Casula a via Tonale il valore è di 748 veicoli equivalenti.

La rotatoria in progetto è caratterizzata da un diametro esterno pari a 29,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7,00 m (non comprensivo di banchina), ed aiuola centrale adibita a verde.

Nella progettazione della rotatoria, al fine di favorire le manovre dei veicoli eccezionali, è stato previsto un anello sormontabile di 3,50 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso mentre la larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita.

I raggi di entrata nella rotatoria hanno valori compresi tra 15,00 m e 180,50 m. I raggi in uscita variano tra 12,00 m e 180,50 m.

L’area interessata dalla rotatoria ricade perlopiù nell’attuale sede stradale, per tale motivo non sono necessarie opere di esproprio.

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R3\1 (Medio-Lungo Periodo): rotatoria viale Belforte - via Ledro - via Livenza (soluzione con via Ledro e viale Belforte a doppio senso)

Il nuovo assetto circolatorio nel comparto est, comporta l’istituzione di un doppio senso di marcia sia su viale Belforte, nel tratto compreso tra via Ledro e largo IV novembre, che su via Ledro. Nello specifico, per l’intersezione degli assi è prevista la realizzazione, nel lungo termine (10 anni), di una rotatoria a quattro bracci caratterizzati da una corsia solo nel caso di via Livenza, e da due corsie per le altre viabilità afferenti il nodo.

I flussi caratterizzanti il nodo, in termini di veicoli equivalenti e per l’ora di punta, emersi dall’assegnazione attuale registrano valori pari a 1020 da via Ledro a viale Belforte ed 856 sullo stesso asse in direzione nord.

La rotatoria in progetto è caratterizzata da un diametro esterno pari a 21,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 8,00 m (non comprensivo di banchina); al fine di favorire le manovre dei veicoli eccezionali e dei mezzi del TPL, è stato previsto un anello sormontabile di 1,50 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso e la larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita.

I raggi dei bracci in uscita dalla rotatoria sono pari a 20,00 m per viale Belforte, in direzione nord, e di 15,00 m in direzione sud.

Per l’alternativa progettuale in oggetto, al fine di verificare la fattibilità delle svolte dei mezzi pubblici tra viale Belforte e via Ledro e viceversa, sono stati definiti gli ingombri.

La realizzazione dell’intervento prevede l’esproprio di un’area di 15 mq tra via Ledro e via Livenza.

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• Nuovo assetto circolatorio: via Carcano a doppio senso, via Tonale e viale Belforte a senso unico

Allo stato attuale, tra viale Belforte, via Tonale - via Ledro e via Carcano, è in vigore una stanza di circolazione, con senso antiorario. Le tre viabilità risultano tutte a senso unico. I nodi di viale Belforte - via Carcano, di via Carcano-via Tonale e viale Belforte-via Ledro sono regolamentati da impianti semaforici. Con la seconda soluzione proposta per il comparto est, si prevede la realizzazione, di intersezioni a rotatoria nei due nodi in esame, e la messa a doppio senso della sola viabilità di via Carcano.

R2 (Breve-Medio periodo): Rotatoria all’intersezione largo Comolli (soluzione con via Tonale a senso unico)

Il nodo di Largo Comolli è attualmente regolato da un impianto semaforico. Tutte le viabilità che vi convergono, ad esclusione di via Casula, sono regolamentate da sensi unici.

L’intervento, previsto per il medio periodo (5 anni), è finalizzato al completo ridisegno del nodo di traffico. Consiste nella realizzazione di una rotatoria di tipo ellittico con 4 rami che convergono tra via Carcano, via Adamoli, via Casula e via Tonale e nella messa a doppio senso di via Carcano.

In termini di flussi, le indagini condotte hanno permesso di rilevare nell’ora di punta (7:30÷08.30) in uscita da via Carcano 735 veicoli equivalenti in direzione via Adamoli, 905 su via Casula, e 1058 verso via Tonale. Da via Casula a via Tonale il valore è di 748 veicoli equivalenti.

La rotatoria in progetto è caratterizzata da un diametro esterno pari a 29,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7,00 m (non comprensivo di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde.

Nella progettazione della rotatoria, al fine di favorire le manovre dei veicoli eccezionali, è stato previsto un anello sormontabile di 3,50 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita.

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I raggi di entrata nella rotatoria hanno valori compresi tra 15,00 m e 180,50 m. I raggi in uscita variano tra 12,00 m e 180,50 m.

L’area interessata dalla rotatoria ricade perlopiù nell’attuale sede stradale, per tale motivo non sono necessarie opere di esproprio.

Intersezione largo Comolli (stato attuale)

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R3 (Medio-Lungo Periodo): rotatoria viale Belforte - via Ledro - via Livenza (soluzione con via Ledro e viale Belforte a senso unico)

L’assetto circolatorio nel comparto est, comporta l’istituzione di un doppio senso di marcia su via Carcano, lasciando invariato l’attuale assetto di via Ledro, viale Belforte e via Livenza. Nello specifico, per l’intersezione degli assi è prevista la realizzazione, nel lungo termine (10 anni), di una rotatoria a quattro bracci caratterizzati da una corsia solo nel caso di via Livenza e via Ledro, e da due corsie per le altre viabilità afferenti il nodo.

In funzione dell’assegnazione dello stato attuale, il nodo si caratterizza per 1020 veic. eq. da via Ledro a viale Belforte ed 856 sullo stesso asse in direzione nord, nell’ora di punta (7:30 ÷ 8:30).

La rotatoria in progetto è caratterizzata da un diametro esterno pari a 21,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 8,00 m (non comprensivo di banchina). La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso e la larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita.

I raggi dei bracci in uscita dalla rotatoria sono pari a 20,00 m per viale Belforte, in direzione nord, e di 15,00 m in direzione sud.

La realizzazione dell’intervento prevede l’esproprio di un’area di 15 mq tra via Ledro e via Livenza.

Nella planimetria di progetto allegata è tracciata anche l’impronta di una soluzione a rotatoria con diametro esterno di 27 m; la soluzione non risulta adottabile per le attuali geometrie dei rami afferenti al nodo sede di intervento.

1.2.2. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 2: Monte Generoso, Carnia, Malta, Prospero, Sanvito, Caracciolo

Nello schema si riporta la localizzazione dei nodi di traffico approfonditi nell'ambito del PUMS relativi all'asse strategico 2. Per alcune intersezioni un approfondimento in merito agli ingombri dei bus.

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Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse 1: Belforte, Carcano, Dei Mille, Valganna

Per quanto riguarda il nodo di Piazzale Trento, il PUMS terrà conto delle modifiche viabilistiche previste all'interno del Masterplan del Comparto Stazioni.

1.2.2.1. R3-R4(Medio-Lungo Periodo): Studio delle intersezioni al contorno dell'Ampliamento del Polo Universitario di Bizzozero e per la fluidificazione di Via Monte Generoso

L’area interessata dal progetto di ampliamento dell’Università degli studi dell’Insubria si colloca a sud est del centro di Varese, in località Bizzozero. Lo scenario futuro prevede la realizzazione di nuovi edifici e servizi quali un collegio universitario, un impianto sportivo ed alcuni parcheggi, oltre alla ristrutturazione dell’edificio dell’ex colonia agricola e all’utilizzo di alcuni stabili dell’ex ospedale psichiatrico per le varie facoltà universitarie.

La zona in esame è collegata al centro di Varese dalla SP233 - Viale Borri, posizionata ad ovest dell’area d’intervento, che si configura come la principale arteria di penetrazione della città da sud-est. Ad est, Via Monte Generoso si configura come una via secondaria d’accesso alla città che, allo stato attuale, risulta caratterizzata da minori volumi di traffico. In previsione dell’ampliamento della zona universitaria, l’attuale sistema infrastrutturale dell’area oggetto di studio, dal punto di vista della viabilità, risulta inadeguato ad i nuovi flussi stimati. Il nuovo assetto viabilistico previsto fa riferimento alle indicazioni contenute

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PGT – Piano dei Servizi (previsione del prolungamento della via Dunant). L’intervento, contenuto nel PUM 2013 (vedi tavola “Il sistema infrastrutturale stradale e ferroviario dell'area comunale di Varese interventi programmati e di progetto”, dove è indicata la nuova viabilità connessa all'ampliamento del Polo Universitario) è confermato dal PUMS.

Lo scopo del PUMS è quello di rendere Via Monte Generoso un asse alternativo per i flussi di traffico in direzione Università in modo da alleggerire l'asse Viale Luigi Borri.

Questo è possibile attraverso nuove opere di infrastrutturazione quali:

• realizzazione del collegamento trasversale interquartiere tra viale Borri e via Monte Generoso, a sud dell’area d’intervento (prolungamento di Via Dunant su via Monte Generoso);

• riqualificazione del tracciato stradale di connessione locale trasversale est-ovest costituito da Via Ottorino Rossi;

• realizzazione di nuova strada di collegamento da nord, che si sviluppa da via Majano.

Gli interventi previsti hanno lo scopo di completare il sistema della circolazione in modo da convogliare il traffico di attraversamento su via Monte Generoso evitando che passi dal centro storico di Bizzozzero. Il prolungamento di via Dunant dovrà essere realizzato come strada e-bis o come zona 30.

Nell’ambito di tale riorganizzazione viabilistica si inserisce lo studio delle intersezioni che risultano maggiormente interessate dai flussi di traffico previsti nello scenario futuro. Considerando la trattazione del PUMS relativa alla fluidificazione degli Assi Strategici nord-centro-sud, a seguire si riportano le soluzioni proposte per le intersezioni R16 ed R15 riportate in figura.

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R4: rotatoria all’intersezione tra la viabilità Università e via Monte Generoso

Il progetto, previsto nell’orizzonte temporale di lungo periodo (10 anni), prevede la realizzazione di una rotatoria all’intersezione tra la nuova viabilità prevista a sud del nuovo polo universitario e via Monte Generoso (prolungamento di Via Dunant). L’intervento consiste nella creazione di una rotatoria compatta circolare, con tre rami tutti a doppio senso di marcia, caratterizzata da un diametro esterno pari a 27,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7 m (non comprensivo di banchina), anello sormontabile di 2,5 m (non comprensivo di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde.

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita. I raggi di entrata e d’uscita della rotatoria risultano pari a 13,5 m.

Al fine di consentire l’accesso alle abitazioni su via Monte Generoso in corrispondenza dell’intersezione in oggetto, la rotatoria è stata traslata ad ovest, in modo da permettere la realizzazione di un’area di pertinenza ed i relativi accessi alle abitazioni interessate da tale intervento.

Per la realizzazione della rotatoria è previsto l’esproprio di un’area a sud della nuova viabilità pari a 165 mq complessivi.

Per la rotatoria di progetto sono state verificate, secondo la Normativa vigente (art. 61 del CdS e art. 217 del Regolamento di Esecuzione del CdS), sono state verificate le fasce di ingombro delle traiettorie e degli autobus e degli autosnodati.

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R3: rotatoria all’intersezione tra la viabilità Università e via Monte Generoso

Il progetto, previsto nell’orizzonte temporale di lungo periodo (10 anni), prevede la realizzazione di una rotatoria all’intersezione tra la nuova viabilità prevista a nord dell’area oggetto dell’intervento di ampliamento del polo universitario e via Monte Generoso.

La rotatoria compatta, di forma circolare con tre rami tutti a doppio senso di marcia, è caratterizzata da un diametro esterno pari a 27,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7 m (non comprensivo di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde. Nella progettazione della rotatoria, al fine di favorire le manovre dei veicoli eccezionali, è stato previsto un anello sormontabile di 3,5 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita.

I raggi di entrata e di uscita dalla rotatoria minimi risultano pari a 12,5 m; mentre i raggi massimi sono pari a 25,0 m.

La realizzazione dell’opera prevede interventi d’esproprio, in quanto solo una piccola parte ricade nell’area dell’attuale sede stradale. Nello specifico è previsto l’esproprio di tre aree, per complessivi 280 mq.

In merito alle ipotesi di collocazione delle fermate del servizio di trasporto pubblico locale, gli opportuni approfondimenti dovranno essere condotti in fase di Piani Particolareggiati. Tuttavia, la localizzazione delle fermate è ipotizzabile nelle due configurazioni visibili nella planimetria allegata.

Nella proposta sono evidenziate due possibili alternative per la collocazione delle fermate del trasporto pubblico:

soluzione 1: la fermata in direzione centro viene posta prima della rotatoria sulla sede stradale, mentre la fermata in direzione periferia viene posta prima della rotatoria in un golfo a lato della via Monte Generoso nel tratto curvilineo;

soluzione 2: la coppia di fermate è posta nel tratto di via Monte Generoso a valle della rotatoria in direzione Bizzozero, lungo il tratto rettilineo di via Monte Generoso.

In questa sede si forniscono alcuni criteri per la progettazione delle due fermate di cui tener conto nelle successive fasi progettuali di dettaglio della rotatoria:

• Larghezza marciapiedi: almeno 1,50 metri;

• Lunghezza fermata: almeno 14 metri;

• Larghezza fermata: 2,70 metri;

• La testa delle fermate deve terminare almeno 10 metri prima di un’intersezione stradale;

• La coda della fermata deve iniziare almeno 20 metri dopo la soglia di un’intersezione stradale;

• Gli attraversamenti pedonali devono essere posti in coda alle fermate autobus;

I golfi di fermata devono essere realizzati con la forma di un trapezio isoscele con le seguenti dimensioni minime:

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• Base minore di 14 metri;

• Base maggiore di 44 metri;

• Altezza di 3 metri.

1.2.2.2. R1(Breve-Medio Periodo): rotatoria all’intersezione tra via Sanvito Silvestro - via dei Campigli - via Fratelli Bandiera

L’intervento, previsto per il medio periodo (5 anni), è finalizzato alla fluidificazione di via Sanvito, uno dei principali itinerari di accesso alla città di Varese da ovest. Allo stato attuale il nodo oggetto dello studio è regolamentato attraverso un impianto semaforico, il PUMS propone la fluidificazione e messa in sicurezza del nodo attraverso la realizzazione di intersezione a rotatoria.

La rotatoria prevista con 4 rami tutti a doppio senso di marcia è caratterizzata da un diametro esterno pari a 27,00 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7 m (non comprensivo di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde. Nella progettazione della rotatoria, al fine di favorire le manovre dei veicoli eccezionali, è stato previsto un anello sormontabile di 3,0 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita.

I raggi di entrata e di uscita dalla rotatoria minimi risultano pari a 8,50 m; mentre i raggi massimi sono pari a 12,50 m.

L’area interessata dalla realizzazione della rotatoria ricade in gran parte sull’attuale sede stradale ed in parte in un’area, tra via Sanvito e via Campigli, su cui si potrebbe attuare una possibile trasformazione urbanistica.

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1.2.3. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 3: Borri, Magenta, Aguggiari, Manin

Nello schema si riporta la localizzazione dei nodi di traffico approfonditi nell'ambito del PUMS relativi all'asse strategico 3. Per quanto riguarda l'intersezione in corrispondenza di Largo Flaiano si rimanda al capitolo dedicato.

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1.2.3.1. R11(Medio-Lungo Periodo): rotatoria all’intersezione tra viale Borri e via Piana di Luco

L’intervento di progetto, previsto per il lungo termine (10 anni), si innesta nell’importante contesto di revisione dell’assetto infrastrutturale del quadrante sud orientale di Varese. La rotatoria di progetto, infatti, costituirà l’accesso su viale Borri e la connessione tra la stessa e via Gasparotto. Per la riqualificazione di via Piana di Luco è già stato predisposto il progetto preliminare.

La soluzione individuata per la risoluzione del nodo, prevede la realizzazione di una rotatoria ellittica con 3 rami, tutti a doppio senso di marcia, caratterizzata da un diametro esterno pari a 33,0 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7,0 m (non comprensivo di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde. Nella progettazione della rotatoria, al fine di favorire le manovre dei veicoli eccezionali, è stato previsto un anello sormontabile di 3,5 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,5 m, in tutte le viabilità in ingresso la larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,5 m per tutti i rami in uscita.

Per la soluzione proposta sono state verificate le fasce di ingombro delle traiettorie degli autobus e degli autosnodati, come visibile nella planimetria allegata.

I raggi di entrata e di uscita assumono valori compresi tra 12,65 m e 31.6 m.

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1.2.3.2. R10(Medio-Lungo Periodo): rotatoria all’intersezione tra viale Ottorino Rossi e viale Borri

Nonostante il progetto di ampliamento dell’area in località Bizzozero preveda la creazione di nuovi accessi al Polo Universitario, sia da nord che da sud, il nodo tra viale Borri e viale O. Rossi rimane sempre particolarmente problematico.

A tal proposito, si prevede la realizzazione di una rotatoria, con un diametro esterno pari a 27.5 m (non comprensivo di banchina), con tre rami tutti a doppio senso di marcia, ed anello rotatorio a singola corsia di 7m (non comprensivo di banchina).

In considerazione delle linee di TPL che interesseranno l’area del nuovo polo universitario, il nodo in esame è stato studiato relativamente anche agli ingombri dei mezzi pubblici e alle possibili manovre che vi effettueranno. A tal proposito è stato previsto un anello sormontabile di 2,5 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,75 m, in tutte le viabilità in ingresso, eccetto viale O. Rossi per il quale è pari a 3.5 m. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita. I raggi di entrata e di uscita dalla rotatoria risultano pari a 13,5 m.

La realizzazione della rotatoria comporta l’esproprio di alcune aree: l’area potrebbe essere oggetto di una possibile trasformazione urbanistica.

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1.2.3.3. R1(Breve-Medio Periodo): rotatoria all’intersezione tra via Pirandello - via Manin - via Sorrisole

L’intervento, previsto per il medio periodo (5 anni), si inserisce in un tratto di viabilità che allo stato attuale risulta essere molto congestionato, soprattutto a causa degli accodamenti che si formano su via Manin, per le auto provenienti da sud e dirette in via Pirandello.

La proposta progettuale consiste nella realizzazione di una rotatoria all’intersezione tra via Manin, via Pirandello e via Sorrisole e nell’eliminazione dell’impianto semaforico attuale. Viene introdotto un semaforo a chiamata per gli autobus che devono uscire da via Piatti e l’obbligo di svolta a destra per i veicoli che dalla stessa via Piatti si immettono in via Manin.

La rotatoria è di tipo circolare con 4 rami a doppio senso di marcia, con un diametro pari a 35,0 m (non comprensivo di banchina), caratterizzata da un anello rotatorio a singola corsia di 7,0 m (non comprensivo di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde. Per non rendere difficoltose le manovre dei veicoli eccezionali, è stato previsto un anello sormontabile di 3,5 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,50 m, in tutte le viabilità in ingresso. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,50 m per tutti i rami in uscita.

I raggi di entrata hanno valori compresi tra 11,77 m e 25,0 m. Per i raggi in uscita, questi variano da 15,0 m a 32,5 m.

L’area interessata da tale realizzazione ricade perlopiù sull’attuale sede stradale e non necessita di opere d’esproprio.

1.2.4. Risoluzione dei principali nodi di traffico lungo l'Asse strategico 4: Gasparotto, Europa, Chiara, Daverio

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Nello schema si riporta la localizzazione dei nodi di traffico approfonditi nell'ambito del PUMS relativi all'asse strategico 4. Per quanto riguarda gli interventi di fluidificazione previsti nell'ambito del PII ex Malerba il PUMS recepisce quanto previsto dallo specifico piano, mentre la Rotatoria all'intersezione tra Viale Europa e Via Uberti è stata realizzata nel 2015.

1.2.4.1. R3 (Medio-Lungo Periodo): rotatoria all’intersezione tra via Tasso e via Gasparotto

L’intervento in oggetto, previsto nell’orizzonte temporale di lungo periodo (10 anni), è finalizzato alla fluidificazione dell’intersezione tra via Tasso e via Gasparotto, nodo attualmente regolato da un impianto semaforico.

L’intervento consiste nella realizzazione di una rotatoria compatta, di tipo circolare, con tre rami tutti a doppio senso di marcia ed un accesso gestito con uno stop per l’accesso

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nella rotatoria. La soluzione è caratterizzata da un diametro esterno pari a 27,0 m (non comprensivo di banchina), con anello rotatorio a singola corsia di 7,0 m (non comprensivo di banchina) ed aiuola centrale adibita a verde. Nella progettazione della rotatoria, al fine di favorire le manovre dei veicoli eccezionali, è stato previsto un anello sormontabile di 2,5 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3,5 m, in tutte le viabilità in ingresso. La larghezza delle corsie in emissione è pari a 4,5 m per tutti i rami in uscita. I raggi di entrata e di uscita assumono valore minimo pari a 13,50 m e massimo di 15.50 m.

Per la manovra dei mezzi pubblici (linea A) con ingresso nella rotatoria da nord da via Gasparotto e direzione via T. Tasso è prevista la percorrenza dell’intera rotatoria.

L’area interessata dalla realizzazione della rotatoria ricade in gran parte sull’attuale sede stradale, ed in parte in un’area libera, per cui non sono necessarie opere d’esproprio oltre i circa 35 mq mappati sulla tavola.

In fase di progetto preliminare occorre studiare accuratamente la soluzione del passo carraio presente su via Gasparotto.

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1.2.4.2. R1 (Medio-Lungo Periodo): Nuovo assetto circolatorio nel comparto del cimitero di Casbeno – le soluzioni proposte dal PUMS

Il PUMS prevede un approfondimento sullo schema circolatorio del comparto del cimitero Casbeno. Attualmente risulta:

• via Daverio a senso unico in direzione ovest, nel tratto compreso tra via Corridoni e via Trolli;

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• via Corridoni a senso unico in direzione nord, nel tratto compreso tra via Daverio e via Corridoni e viale Piero Chiara;

• via Trolli a senso unico in direzione di viale Piero Chiara.

Nello schema circolatorio di progetto di lungo periodo (10 anni):

• si propone la realizzazione della rotatoria in corrispondenza dell’intersezione tra via Corridoni e via Daverio svincolando così tutte le manovre del comparto;

• via Daverio viene posta a doppio senso di circolazione nel tratto compreso tra via Trolli e via Corridoni;

• via Corridoni viene posta a doppio senso di circolazione;

• via Trolli viene posta a doppio senso di circolazione.

La realizzazione della rotatoria in corrispondenza dell’intersezione tra via Corridoni e via Daverio, nel lungo periodo, svincola tutte le manovre e consente la fluidificazione dell’intero comparto del cimitero di Casbeno.

Caratterizzato da un diametro esterno pari a 25.00 m (non comprensivo di banchina), il progetto per il nodo prevede la realizzazione di una rotatoria di tipo circolare, con tre rami tutti a doppio senso di marcia, caratterizzata da un anello rotatorio a singola corsia di 7.00 m (non comprensivo di banchina) ed una aiuola centrale sormontabile di 5,50 m (comprensivo di 1 m di banchina).

La larghezza delle corsie d’immissione è pari a 3.50 m, in tutte le viabilità in ingresso, mentre la larghezza delle corsie in emissione è pari a 4.50 m per tutti i rami in uscita.

I raggi dei bracci in entrata alla rotatoria hanno valori compresi tra 11,50 m e 13,12 m mentre i raggi in uscita dalla rotatoria hanno valori compresi tra 11,50 m e 15,00 m.

I raggi di immissione e uscita dalla rotatoria andranno meglio approfonditi nelle fasi successive di progettazione.

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In alternativa, il PUMS propone uno schema circolatorio del comparto del cimitero Casbeno che prevede il ridisegno della rotatoria esistente di largo Giuseppe Talamoni, mantenendo invariati i sensi unici esistenti:

• via Trolli, tra via Daverio e via Corridoni, in direzione via Corridoni;

• via Daverio, tra via Trolli e via Corridoni, in direzione periferia;

• via Corridoni, tra via Trolli e via Daverio, in direzione centro.

Nel progetto si propone il ridisegno della rotatoria con la realizzazione di una corsia per la svolta continua a sinistra da via Trolli a via Corridoni, consentendo al traffico in transito lungo via Trolli di non impegnare la rotatoria esistente per dirigersi verso il centro. Il progetto prevede, inoltre, il ridisegno del ramo di uscita della rotatoria da viale Piero Chiara a via Corridoni portandolo ad una sola corsia come da normativa vigente. Lo spartitraffico su via Corridoni si prolunga oltre l’ingresso al supermercato impedendo così l’attraversamento di via Corridoni da parte dei veicoli provenienti dalla corsia di svolta a sinistra da via Trolli. Per i veicoli in provenienza da via Trolli, l’ingresso all’area commerciale situata su via Corridoni sarà possibile solo percorrendo la rotatoria esistente.

La presente proposta risulta meno onerosa rispetto alla realizzazione della rotatoria R1 tra via Corridoni e via Daverio.

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1.3. Le scelte prioritarie sulla base degli obiettivi di piano con il supporto del modello di simulazione del traffico

Gli interventi configurati per la fluidificazione dei nodi di traffico lungo le arterie stradali principali della rete viaria urbana di Varese sono stati classificati con tre diversi livelli di priorità.

BW5P0141 – Messa in sicurezza dei nodi di traffico e fluidificazione lenta delle aste per le viabilità urbane di

quartiere e per le strade urbane di scorrimento esterne alle Zone 30

A supporto della gerarchizzazione dei nodi di traffico è stata condotta una sovrapposizione dei nodi sull’assegnazione dei flussi di traffico attuali alla rete stradale e, da qui, individuato un livello di priorità come riportato nello schema seguente. In particolare:

o i nodi congestionati, o in prossimità della congestione, sono stati classificati con un livello di alta priorità;

o i nodi i cui archi viari risultano in “attenzione” sono stati classificati come di priorità intermedia di intervento;

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o i nodi che, principalmente, dipendono da interventi di nuova infrastrutturazione stradale e i cui archi viari mostrano buoni livelli di deflusso sono stati classificati con una “bassa priorità di intervento”.

Si rileva che, pur avendo un ordine di priorità, la realizzabilità degli interventi dipende comunque dalla disponibilità di risorse e dal verificasi di tutte le condizioni necessarie.

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