Comune di SansepolcroElaborato per gara ELABORATI... · MANUALE D'USO Comune di Sansepolcro...

1063
Comune di Sansepolcro Elaborato per gara

Transcript of Comune di SansepolcroElaborato per gara ELABORATI... · MANUALE D'USO Comune di Sansepolcro...

Com

une

di S

anse

polcr

o

Elab

orat

o pe

r gar

a

COMMITTENTE: Comune di Sansepolcro

OGGETTO: LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SCUOLA PRIMARIA "C.COLLODI" di Sansepolcro - 1 stralcio

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

EXUP S.r.l.

Via C. Battisti, 8

MANUALE D'USO

Comune di Sansepolcro

Provincia di Arezzo

Viale Barsanti - Sansepolcro, 21/02/2013

IL TECNICO

Ing. Alessandro Capacci -Coordinatore per laprogettazione e per

l'esecuzione

Pagina 1

Manuale d'Uso

Comune di: Sansepolcro

Provincia di: Arezzo

Oggetto: LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SCUOLA PRIMARIA "C.COLLODI" di Sansepolcro - 1 stralcio

Elenco dei Corpi d'Opera:

01 STRUTTURE CIVILI E INDUSTRIALI

02 EDILIZIA: CHIUSURE

03 EDILIZIA: PARTIZIONI

04 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI

05 IMPIANTI TECNOLOGICI A FONTI RINNOVABILI

06 IMPIANTI DI SICUREZZA

07 OPERE IDRAULICHE

Pagina 2

Manuale d'Uso

Le strutture civili e industriali rappresentano quelle unit tecnologiche, realizzate con la funzione di resistere alle azioni e ai carichi esterni a cui sono soggette durante il loro ciclo di vita, assicurandone requisiti e livelli prestazionali secondo la normativa e la legislazione vigente. Le strutture possono essere costituite da singoli elementi strutturali e/o dall'unione di pi elementi secondo schemi di progetto e di verifica strutturale.

Unit Tecnologiche:

01.01 Opere di fondazioni superficiali

01.02 Strutture in elevazione in c.a.

01.03 Strutture di collegamento

01.04 Solai

01.05 Coperture

01.06 Balconi o sbalzi

01.07 Opere di sostegno e contenimento

01.08 Dispositivi antisismici

STRUTTURE CIVILI E INDUSTRIALICorpo d'Opera: 01

Pagina 3

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.01

Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio avente funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio dalterreno sottostante e trasmetterne ad esso il peso della struttura e delle altre forze esterne.In particolare si definiscono fondazioni superficiali o fondazioni dirette quella classe di fondazioni realizzate a profondit ridotterispetto al piano campagna ossia l'approfondimento del piano di posa non elevato.Prima di realizzare opere di fondazioni superficiali provvedere ad un accurato studio geologico esteso ad una zonasignificativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andr acollocare.Nel progetto di fondazioni superficiali si deve tenere conto della presenza di sottoservizi e dellinfluenza di questi sulcomportamento del manufatto. Nel caso di reti idriche e fognarie occorre particolare attenzione ai possibili inconvenienti derivantida immissioni o perdite di liquidi nel sottosuolo. opportuno che il piano di posa in una fondazione sia tutto allo stesso livello. Ove ci non sia possibile, le fondazioni adiacenti,appartenenti o non ad un unico manufatto, saranno verificate tenendo conto della reciproca influenza e della configurazione deipiani di posa. Le fondazioni situate nellalveo o nelle golene di corsi dacqua possono essere soggette allo scalzamento e percivanno adeguatamente difese e approfondite. Analoga precauzione deve essere presa nel caso delle opere marittime.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.01.01 Cordoli in c.a.

01.01.02 Platee in c.a.

01.01.03 Travi rovesce in c.a.

Opere di fondazioni superficiali

Pagina 4

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.01.01

Cordoli in c.a.

Unit Tecnologica: 01.01

Modalit di uso corretto:L'utente dovr soltanto accertarsi della comparsa di eventuali anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissestoe/o cedimenti strutturali.

Sono fondazioni realizzate generalmente per edifici in muratura e/o per consolidare fondazioni esistenti che devono assolvere allafinalit di distribuire adeguatamente i carichi verticali su una superficie di terreno pi ampia rispetto alla base del muro, conferendoun adeguato livello di sicurezza. Infatti aumentando la superficie di appoggio, le tensioni di compressione che agiscono sul terrenotendono a ridursi in modo tale da essere inferiori ai valori limite di portanza del terreno.

Opere di fondazioni superficiali

Elemento Manutenibile: 01.01.02

Platee in c.a.

Unit Tecnologica: 01.01

Modalit di uso corretto:L'utente dovr soltanto accertarsi della comparsa di eventuali anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissestoe/o cedimenti strutturali.

Sono fondazioni realizzate con ununica soletta di base, di idoneo spessore, irrigidita da nervature nelle due direzioni principali cosda avere una ripartizione dei carichi sul terreno uniforme, in quanto tutto insieme risulta notevolmente rigido. La fondazione a plateapu essere realizzata anche con una unica soletta di grande spessore, opportunamente armata, o in alternativa con un solettonearmato e provvisto di piastre di appoggio in corrispondenza dei pilastri, per evitare leffetto di punzonamento dei medesimi sullasoletta.

Opere di fondazioni superficiali

Elemento Manutenibile: 01.01.03

Travi rovesce in c.a.

Unit Tecnologica: 01.01

Sono fondazioni indicate nel caso in cui ci siano problemi di cedimenti differenziali. le travi rovesce sono le fondazioni picomunemente adottate in zona sismica, poich non sono soggette a spostamenti orizzontali relativi in caso di sisma. Il nome di traverovescia deriva dal fatto che la trave costituente la fondazione risulta rovesciata rispetto a quella comunemente usata nelle strutture,in quanto il carico costituito dalle reazioni del terreno e quindi agente dal basso, anzich dallalto.

Opere di fondazioni superficiali

Pagina 5

Manuale d'Uso

Modalit di uso corretto:L'utente dovr soltanto accertarsi della comparsa di eventuali anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissestoe/o cedimenti strutturali.

Pagina 6

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.02

Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azionidi varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. Inparticolare le strutture verticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoliverticalmente ad altre parti aventi funzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare unaconnessione rigida fra elementi, in funzione della continuit della sezione ottenuta con un getto monolitico.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.02.01 Nuclei

01.02.02 Pilastri

01.02.03 Solette

01.02.04 Setti

01.02.05 Travi

Strutture in elevazione in c.a.

Pagina 7

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.02.01

Nuclei

Unit Tecnologica: 01.02

Modalit di uso corretto:Non compromettere l'integrit delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

Si tratta di strutture costituite da insiemi di setti verticali connessi in modo da costituire in pianta una sezione aperta o chiusa,generalmente di forma rettangolare, quadrata, a C o ad L.

Strutture in elevazione in c.a.

Elemento Manutenibile: 01.02.02

Pilastri

Unit Tecnologica: 01.02

Modalit di uso corretto:In caso di verifiche strutturali dei pilastri controllare la resistenza alla compressione e la verifica ad instabilit a carico di punta. Inzona sismica verificare altres gli spostamenti.Non compromettere l'integrit delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

I pilastri sono elementi architettonici e strutturali verticali portanti, che trasferiscono i carichi della sovrastruttura alle strutture diricezione delle parti sottostanti indicate a riceverli. I pilastri in calcestruzzo armato sono realizzati, mediante armature trasversali elongitudinali che consentono la continuit dei pilastri con gli altri elementi strutturali. Il dimensionamento dei pilastri varia infunzione delle diverse condizioni di carico, delle luci e dell'interasse fra telai.

Strutture in elevazione in c.a.

Elemento Manutenibile: 01.02.03

Solette

Unit Tecnologica: 01.02

Modalit di uso corretto:

Si tratta di elementi orizzontali e inclinati interamente in cemento armato. Offrono un'ottima resistenza alle alte temperature edinoltre sono capaci di sopportare carichi elevati anche per luci notevoli. Pertanto trovano maggiormente il loro impiego negli edificiindustriali, depositi, ecc. ed in quei locali dove sono previsti forti carichi accidentali (superiori ai 600 kg/m2). Possono essereutilizzati sia su strutture di pilastri e travi anch'essi in c.a. che su murature ordinarie.

Strutture in elevazione in c.a.

Pagina 8

Manuale d'Uso

Non compromettere l'integrit delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

Elemento Manutenibile: 01.02.04

Setti

Unit Tecnologica: 01.02

Modalit di uso corretto:Non compromettere l'integrit delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

Si tratta di elementi verticali, come pareti in cemento armato, che possono dividere una struttura in pi parti, fungendo dadiaframma, che per la loro massa e la loro elevata inerzia svolgono la funzione di contrastare le forze sismiche orizzontali (adesempio i setti dei vanoscala, degli ascensori, ecc.).

Strutture in elevazione in c.a.

Elemento Manutenibile: 01.02.05

Travi

Unit Tecnologica: 01.02

Modalit di uso corretto:Non compromettere l'integrit delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

Le travi sono elementi strutturali, che si pongono in opera in posizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutturesovrastanti, con una dimensione predominante che trasferiscono, le sollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico,lungo tale asse, dalle sezioni investite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio esterno delle travi in modo da assicurare ilcontesto circostante. Le travi in cemento armato utilizzano le caratteristiche meccaniche del materiale in modo ottimale resistendoalle azioni di compressione con il coglomerato cementizio ed in minima parte con l'armatura compressa ed alle azioni di trazione conl'acciaio teso. Le travi si possono classificare in funzione delle altezze rapportate alle luci, differenziandole in alte, normali, inspessore ed estradossate, a secondo del rapporto h/l e della larghezza.

Strutture in elevazione in c.a.

Pagina 9

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.03

Si tratta di strutture di collegamento inclinate costituite da strutture a piano inclinato e da strutture gradonate o a gradini la cuifunzione quella di raggiungere piani posti a quote diverse. Le strutture inclinate si possono dividere in: rampe a piano inclinato(con una pendenza fino all'8%), rampe gradonate, costituite da elementi a gradoni (con una pendenza fino a 20), scale, formate dagradini con pendenze varie in rapporto alla loro funzione (scale esterne, scale di servizio, scale di sicurezza, ecc.). Le scale possonoassumere morfologie diverse: ad una o pi rampe, scale curve, scale ellittiche a pozzo, scale circolari a pozzo e scale a chiocciola.Le scale e rampe possono essere realizzate secondo molteplici conformazioni strutturali e in materiali diversi. Si possono averestrutture in acciaio, in legno, in murature, in c.a., prefabbricate, ecc..

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.03.01 Scale a soletta rampante

Strutture di collegamento

Pagina 10

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.03.01

Scale a soletta rampante

Unit Tecnologica: 01.03

Modalit di uso corretto:Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie (fenomeni di disgregazione, fessurazioni, distacchi,esposizione delle armature, fenomeni di carbonatazione, ecc.). Interventi mirati al mantenimento dell'efficienza e/o alla sostituzionedegli elementi costituenti quali: rivestimenti dei piani di calpestio, balaustre, corrimano, sigillature e vernici protettive.

Si tratta di scale in c.a. a soletta rampanti costruite con getto in opera.

Strutture di collegamento

Pagina 11

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.04

I solai rappresentano il limite di separazione tra gli elementi spaziali di un piano e quelli del piano successivo. Dal punto di vistastrutturale i solai devono assolvere alle funzioni di sostegno del peso proprio e dei carichi accidentali e la funzione di collegamentodelle pareti perimetrali. Inoltre debbono assicurare: una coibenza acustica soddisfacente, assicurare una buona coibenza termica eavere una adeguata resistenza. Una classificazione dei numerosi solai pu essere fatta in base al loro funzionamento statico o in baseai materiali che li costituiscono.Ai solai, oltre al compito di garantire la resistenza ai carichi verticali, richiesta anche rigidezza nel proprio piano al fine didistribuire correttamente le azioni orizzontali tra le strutture verticali. Il progettista deve verificare che le caratteristiche deimateriali, delle sezioni resistenti nonch i rapporti dimensionali tra le varie parti siano coerenti con tali aspettative. A tale scopodeve verificare che:- le deformazioni risultino compatibili con le condizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad essocollegati;- vi sia, in base alle resistenze meccaniche dei materiali, un rapporto adeguato tra la sezione delle armature di acciaio, la larghezzadelle nervature in conglomerato cementizio, il loro interasse e lo spessore della soletta di completamento in modo che sia assicuratala rigidezza nel piano e che sia evitato il pericolo di effetti secondari indesiderati.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.04.01 Solai con pannelli prefabbricati

Solai

Pagina 12

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.04.01

Solai con pannelli prefabbricati

Unit Tecnologica: 01.04

Modalit di uso corretto:Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissestoe/o cedimenti strutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.).

I solai con pannelli prefabbricati (predalles) sono costituiti da strutture tralicciate con fondo cassero piano facciavista in c.a.v. aventilarghezza standard e spessori e lunghezze variabili a secondo dei dimensionamenti definiti in fase progettuale e dallentit e naturadei carichi portati. Il loro utilizzo trova generalmente impiego per la realizzazione di impalcati civili ed industriali a vista. Sipossono realizzare altres strutture con getto pieno, alleggerite con polistirolo e/o con elementi laterizi interposti. La loro posa inopera vincolata alla formazione delle banchinature provvisorie (rompitratta) posizionate ad interasse variabile in funzione del pesodel solaio. La tecnologia di realizzazione dei solai a predalles si adatta nelle soluzioni dove necessitano tempi brevi ed economiadelle costruzioni da realizzarsi.

Solai

Pagina 13

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.05

Insieme degli elementi tecnici orizzontali o suborizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni delsistema edilizio stesso dallo spazio esterno sovrastante. Esse si distinguono in base alla loro geometria e al tipo di struttura.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.05.01 Strutture in acciaio

Coperture

Pagina 14

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.05.01

Strutture in acciaio

Unit Tecnologica: 01.05

Modalit di uso corretto:Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie (corrosione, perdita delle caratteristiche di resistenza,instabilit degli ancoraggi, ecc.).

E' in genere costituita da elementi metallici in profilati d'acciaio (angolari; profili a C e a doppio T, ecc.) disposti a secondo dellageometria e struttura della copertura. In genere gli angolari in acciaio sono usati anche come arcarecci di supporto al manto dicopertura. I profili in acciaio a C e a doppio T sono utilizzati nelle sezioni opportune, come travi. I profili maggiormente utilizzatisono quelli a doppio T ad ali parallele, ottenuti direttamente per laminazione (travi IPE e travi HE), o mediante saldature di lamierea caldo e profilati nelle sezioni composte. La struttura di copertura ha la funzione dominante di reggere o portare il manto e diresistere ai carichi esterni.

Coperture

Pagina 15

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.06

Si tratta di insiemi di elementi tecnici orizzontali, con forme e geometrie diverse, praticabili con funzione di affaccio su spazi apertirispetto alle facciate. Essi svolgono anche funzione abitativa in quanto estensione verso l'esterno degli spazi interni. In particolarepossono assumere tipologie a sporto, in linea, segmentati, sfalsati o di rientranza rispetto al fronte di veduta degli edifici. O ancora,pensili, in continuit, sospesi, ecc.. I balconi o sbalzi possono inoltre distinguersi in base alla struttura:- struttura indipendente;- struttura semi-dipendente;- portati (balconi a mensola, balconi in continuit, balconi pensili, balconi sospesi).In fase di progettazione vanno considerate tutte quelle operazioni indispensabili agli interventi di manutenzione (raggiungibilit,manutenibilit,ecc.). Controllare periodicamente l'integrit delle superfici dei rivestimenti attraverso valutazioni visive mirate ariscontrare anomalie evidenti. Interventi mirati al mantenimento dell'efficienza e/o alla sostituzione degli elementi di protezione eseparazione quali: frontalini, ringhiere, balaustre, corrimano, sigillature, vernici protettive e saldature.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.06.01 Sbalzi a soletta piena

01.06.02 Sbalzi in acciaio

Balconi o sbalzi

Pagina 16

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.06.01

Sbalzi a soletta piena

Unit Tecnologica: 01.06

Modalit di uso corretto:Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissestoe/o cedimenti strutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.).

Si tratta di sbalzi interamente in cemento armato. Lo sbalzo collegato al solaio attraverso la continuit delle armature metalliche.Nelle strutture intelaiate lo sbalzo viene solidarizzato alla trave mentre nelle murature portanti al cordolo.

Balconi o sbalzi

Elemento Manutenibile: 01.06.02

Sbalzi in acciaio

Unit Tecnologica: 01.06

Modalit di uso corretto:Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissestoe/o cedimenti strutturali (corrosioni, cedimenti di unioni, ecc.).

Gli sbalzi in acciaio sono generalmente costituiti da travi in acciaio e soletta in lamiera grecata con getto di cls armato con reteelettrosaldata. Normalmente possono essere realizzati con travi in acciaio laminato, saldato o reticolare a cui vengono affidate lesollecitazioni a trazione e a taglio. In genere si sovrappongono le lamiere grecata che formano l'armatura a flessione e con funzionedi cassero per il successivo getto di calcestruzzo collaborante con resistenza alle sollecitazioni a compressione. Per impedire loscorrimento tra i materiali vengono inseriti dei connettori che lavorano a taglio.

Balconi o sbalzi

Pagina 17

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.07

Sono cos definite le unit tecnologiche e/o l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di sostenere i carichi derivanti dalterreno e/o da eventuali movimenti franosi. Tali strutture vengono generalmente classificate in base al materiale con il qualevengono realizzate, al principio statico di funzionamento o alla loro geometria.In particolare il coefficiente di spinta attiva assume valori che dipendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreniretrostanti, nonch dalle caratteristiche meccaniche dei terreni e del contatto terramuro.Nel caso di muri i cui spostamenti orizzontali siano impediti, la spinta pu raggiungere valori maggiori di quelli relativi allacondizione di spinta attiva.Per la distribuzione delle pressioni interstiziali occorre fare riferimento alle differenti condizioni che possono verificarsi nel tempoin dipendenza, ad esempio, dellintensit e durata delle precipitazioni, della capacit drenante del terreno, delle caratteristiche edella efficienza del sistema di drenaggio.Le azioni sullopera devono essere valutate con riferimento allintero paramento di monte, compreso il basamento di fondazione. Glistati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione dellaresistenza del terreno interagente con le opere (GEO) e al raggiungimento della resistenza degli elementi che compongono le operestesse (STR).

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.07.01 Muro di sostegno a gravit

01.07.02 Muro di sostegno di sottoscarpa

Opere di sostegno e contenimento

Pagina 18

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.07.01

Muro di sostegno a gravit

Unit Tecnologica: 01.07

Modalit di uso corretto:Controllare la stabilit delle strutture e l'assenza di eventuali anomalie. In particolare la comparsa di segni di dissesti evidenti(fratturazioni, lesioni, principio di ribaltamento, ecc.). In fase di progettazione definire con precisione la spinta "S" derivante dallamassa di terra e le relative componenti. Verificare le condizioni di stabilit relative:- al ribaltamento;- allo scorrimento;- allo schiacciamento;- allo slittamento del complesso terra-muro.Provvedere al ripristino degli elementi per le opere realizzate in pietrame (con o senza ricorsi), in particolare, dei giunti, dei riquadri,delle lesene, ecc..

Si tratta di opere di contenimento che contrastano l'azione spingente del terrapieno con la loro massa notevole. I muri di sostegnosono quelli che sostengono un rilevato interamente per tutta la sua altezza. Il tipo di realizzazione nella maggior parte dei casi asezione trapezia con inclinazione ed altezza dei paramenti diversa. Essi possono essere realizzati in:- muratura di pietrame a secco;- muratura di pietrame con malta;- muratura di pietrame con ricorsi in mattoni;- cls.

Opere di sostegno e contenimento

Elemento Manutenibile: 01.07.02

Muro di sostegno di sottoscarpa

Unit Tecnologica: 01.07

Modalit di uso corretto:Controllare la stabilit delle strutture e l'assenza di eventuali anomalie. In particolare la comparsa di segni di dissesti evidenti(fratturazioni, lesioni, principio di ribaltamento, ecc.). In fase di progettazione definire con precisione la spinta "S" derivante dallamassa di terra e le relative componenti. Verificare le condizioni di stabilit relative:- al ribaltamento;- allo scorrimento;- allo schiacciamento;- allo slittamento del complesso terra-muro.Provvedere al ripristino degli elementi per le opere realizzate in pietrame (con o senza ricorsi), in particolare, dei giunti, dei riquadri,delle lesene, ecc..

Si tratta di opere di contenimento che contrastano l'azione spingente del terrapieno con la loro massa notevole. I muri di sottoscarpasono realizzati con altezza inferiore a quella di terrapieno che sostengono. Il tipo di realizzazione nella maggior parte dei casi asezione trapezia con inclinazione ed altezza dei paramenti diversa. Essi possono essere realizzati in:- muratura di pietrame a secco;- muratura di pietrame con malta;- muratura di pietrame con ricorsi in mattoni;- cls.

Opere di sostegno e contenimento

Pagina 19

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 01.08

Si tratta di dispositivi impiegati per isolare la struttura portante delle costruzioni (edifici, ponti, ecc.) dagli effetti di un sisma.Attraverso un controllo strutturale di tipo passivo essi assicurano un adeguato livello di protezione delle strutture dagli eventualieffetti negativi che potrebbero manifestarsi in conseguenza di eventi sismici. Essi possono ridurre gli stati di sollecitazione sullecostruzioni che a causa delle forze dinerzia il sisma pu trasmettere attraverso il terreno e quindi alle fondazioni delle costruzioni econseguentemente alle sovrastrutture. La riduzione delle forze dinerzia equivale a diminuire sostanzialmente le accelerazionitrasmesse. Tale tecnica consiste nell'inserimento tra la struttura e le fondazioni di opportuni dispositivi con elevata flessibilitorizzontale e invece rigidi in direzione verticale. Linserimento di tali dispositivi consente di ottenere lamplificazione del periodoproprio di vibrare della struttura per allontanarlo dalla zona dello spettro di risposta con maggiori accelerazioni. La struttura simantiene quindi sostanzialmente in campo elastico preservandone la sua funzionalit.Esistono diverse tipologie di dispositivi antisismici il cui impiego varia a seconde delle problematiche affrontate.I dispositivi antisismici, cos come definiti nella norma, sono tipicamente utilizzati per realizzare sistemi di isolamento sismico, negliedifici, nei ponti e in altri tipi di costruzioni e sistemi di dissipazione di energia, che negli edifici sono costituiti quasi sempre dacontroventi che incorporano dispositivi dissipativi. Alcuni tipi di dispositivi sono, inoltre, utilizzati per variare favorevolmente loschema strutturale, congiuntamente o indipendentemente dai suddetti sistemi, introducendo vincoli temporanei che entrano infunzione, o interrompono la loro funzione di vincolo, in presenza di azioni sismiche.La progettazione dei dispositivi antisismici e la definizione delle loro prestazioni deve tener conto delle azioni loro applicate nellenormali condizioni di servizio, affinch possano non creare problemi alla costruzione in tali condizioni e presentarsi in pienaefficienza funzionale in caso di terremoto. In particolare la capacit di spostamento di tutti i dispositivi deve tener conto degli effettitermici sulla struttura nel quale il dispositivo inserito, i cui spostamenti indotti dovranno essere sommati a quelli prodotti dalterremoto di progetto.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

01.08.01 Giunti sismici

Dispositivi antisismici

Pagina 20

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.08.01

Giunti sismici

Unit Tecnologica: 01.08

Modalit di uso corretto:Le modalit di uso corretto devono necessariamente tener conto di quanto prescritto nella scheda tecnica del prodotto che il fornitoredovr produrre oltre che di quanto previsto dalla normativa vigente.

I giunti sismici sono costituiti da linterruzione della continuit di un'opera, per evitare, durante un eventuale azione del sisma, ilmartellamento tra strutture contigue aventi comportamento sismico sensibilmente diverso. La realizzazione di giunti pu essereopportuna nei casi di strutture adiacenti con marcate differenze di altezza che possano martellare e quindi dar luogo a concentrazionidi danno in corrispondenza del punto di contatto con la sommit della struttura pi bassa.

Dispositivi antisismici

Pagina 21

Manuale d'Uso

Rappresentano l'insieme delle unit tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici del sistema edilizio che hanno la funzione di separare e di configurare gli spazi che si trovano all'interno del sistema edilizio rispetto all'esterno.

Unit Tecnologiche:

02.01 Pareti esterne

02.02 Facciate continue

02.03 Rivestimenti esterni

02.04 Infissi esterni

02.05 Coperture inclinate

02.06 Coperture a tetto rovescio

02.07 Portoni

02.08 Recinzioni e cancelli

02.09 Giunti per edilizia

02.10 Dispositivi di controllo della luce solare

EDILIZIA: CHIUSURECorpo d'Opera: 02

Pagina 22

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.01

Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stessorispetto all'esterno.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.01.01 Murature intonacate

02.01.02 Murature in mattoni

02.01.03 Parete ventilata

02.01.04 Murature in c.a. facciavista

Pareti esterne

Pagina 23

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.01.01

Murature intonacate

Unit Tecnologica: 02.01

Modalit di uso corretto:Non compromettere l'integrit delle pareti. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Controllare periodicamentel'integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti.

Una muratura composta in elementi vari e rivestita mediante intonaco a base cementizia.

Pareti esterne

Elemento Manutenibile: 02.01.02

Murature in mattoni

Unit Tecnologica: 02.01

Modalit di uso corretto:Non compromettere l'integrit delle pareti. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

Una muratura composta in blocchi di mattoni disposti in corsi successivi e collegati mediante strati orizzontali di malta.

Pareti esterne

Elemento Manutenibile: 02.01.03

Parete ventilata

Unit Tecnologica: 02.01

Modalit di uso corretto:La parete ventilata particolarmente indicata per climi caratterizzati da elevate precipitazioni con presenza di vento e in climiparticolarmente caldi. Non compromettere l'integrit delle pareti. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista.Riscontro di eventuali anomalie.

Si tratta di una soluzione costruttiva caratterizzata dalla presenza di uno strato di ventilazione. La parete ventilata caratterizzata alsuo interno di un movimento d'aria ascendente che utilizza il calore radiante proveniente dall'esterno. Tale movimento permettel'evacuazione del vapore acqueo che proviene dall'interno facendo diminuire la possibilit di condensazioni interstiziali. Inoltre nellafacciata ventilata la posizione esterna dell'isolante consente di controllare i ponti termici e le condensazioni superficiali. Da un puntodi vista della stratificazione funzionale essa composta da: strato di protezione, strato di ventilazione, strato di isolamento termico,elemento di collegamento e strato resistente.

Pareti esterne

Pagina 24

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.01.04

Murature in c.a. facciavista

Unit Tecnologica: 02.01

Modalit di uso corretto:Non compromettere l'integrit delle pareti. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

Una muratura realizzata attraverso un getto di calcestruzzo in un cassero recuperabile nel quale, se la parete portante, viene inserital'armatura.

Pareti esterne

Pagina 25

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.02

Si tratta in genere di pareti leggere con funzione non portante, situate esternamente rispetto alla struttura dell'edificio, ripetute conelementi modulari di tamponamento. Le facciate continue sono costituite da strutture ausiliarie nelle quali vengono inseriti elementitra loro compatibili, fissi o apribili, trasparenti e/o opachi. Esse possono essere completamente trasparenti, colorate o riflettenti asecondo del diverso trattamento dei vetri. In genere agli elementi trasparenti vengono assemblati pannelli opachi o in alternativa lefacciate sono rivestite con pannelli di natura diversa (pietra, resine, lastre di metallo, ecc.).

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.02.01 Facciata continua in vetro isolante

02.02.02 Giunti

02.02.03 Pannelli in alluminio

02.02.04 Vetro strutturale

Facciate continue

Pagina 26

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.02.01

Facciata continua in vetro isolante

Unit Tecnologica: 02.02

Modalit di uso corretto:Non compromettere l'integrit delle pareti. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

La facciata continua in vetro isolante costituita da una struttura ausiliaria nella quale vengono inseriti elementi trasparenti fissi oapribili.

Facciate continue

Elemento Manutenibile: 02.02.02

Giunti

Unit Tecnologica: 02.02

Modalit di uso corretto:In fase di progettazione vanno considerate le deformazioni a cui le facciate sono soggette nonch tutte le caratteristiche dei sigillantiin modo particolare rispetto alle aderenze tra telai ed elementi di chiusura (compatibilit, durata nel tempo, sollecitazionimeccaniche di natura diversa, esposizione agli agenti atmosferici, ecc.). Particolare attenzione va posta nella posa in opera e nellacorretta esecuzione dei giunti.

E' il vincolo elastico di fissaggio degli elementi assemblati ai telai portanti. Sono in genere costituiti da sigillanti siliconici di naturadiversa (acidi, neutri, monocomponenti, bicomponenti, ecc.) che a secondo dell'uso assicurano o meno una buona polimerizzazionedel prodotto e delle caratteristiche adesive. Essi devono garantire la tenuta all'aria, all'acqua, ecc..

Facciate continue

Elemento Manutenibile: 02.02.03

Pannelli in alluminio

Unit Tecnologica: 02.02

Modalit di uso corretto:

Si tratta di elementi modulari costituiti da elementi opachi realizzati da pannelli sandwich (in poliuretano e/o altri materiali) rivestitiin lamine di alluminio. I pannelli possono essere assemblati sul posto o in fabbrica. In genere i sistemi di collegamento sonocostituiti da agganci particolari che possono variare a secondo delle tipologie e tecnologie utilizzate (piastre, bulloni, viti, staffe,ecc.).

Facciate continue

Pagina 27

Manuale d'Uso

Particolare attenzione va posta nei punti di connessione con gli altri subsistemi dell'edificio e rispetto al transito dei sistemiimpiantistici connessi. Dal punto di vista manutentivo non bisogna compromettere l'integrit delle pareti mediante azioni esterne(urti violenti, fonti di calore elevate, ecc.). Controllare periodicamente il grado di usura delle parti in vista e dei giunti siliconici.

Elemento Manutenibile: 02.02.04

Vetro strutturale

Unit Tecnologica: 02.02

Modalit di uso corretto:Particolare attenzione va posta nei punti di connessione con gli altri subsistemi dell'edificio e rispetto al transito dei sistemiimpiantistici connessi. Dal punto di vista manutentivo non bisogna compromettere l'integrit delle pareti mediante azioni esterne(urti violenti, fonti di calore elevate, ecc.). Controllare periodicamente il grado di usura delle parti in vista e dei giunti siliconici.

E' una tecnologia della facciata continua che prevede l'incollaggio dei vetri (lastre di cristallo) ai telai portanti tramite un giunto osigillante siliconico.

Facciate continue

Pagina 28

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.03

Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale quella di proteggere il sistema dichiusura dalle sollecitazioni esterne degli edifici e dagli agenti atmosferici nonch di assicurargli un aspetto uniforme edornamentale.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.03.01 Intonaco

02.03.02 Rivestimento a cappotto

02.03.03 Rivestimenti e prodotti di legno

02.03.04 Rivestimenti lapidei

02.03.05 Tinteggiature e decorazioni

Rivestimenti esterni

Pagina 29

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.03.01

Intonaco

Unit Tecnologica: 02.03

Modalit di uso corretto:Controllare periodicamente l'integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalieevidenti (presenza di bolle e screpolature, macchie da umidit, ecc.). Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi apersonale tecnico con esperienza.

Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione diprotezione, delle strutture, dall'azione degradante degli agenti atmosferici e dei fattori ambientali allo stesso tempo protettiva edecorativa. Il rivestimento a intonaco comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali essofornisce prestazioni accettabili per 20 - 30 anni. La malta per intonaco costituita da leganti (cemento, calce idraulica, calce aerea,gesso), da inerti (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiuntiall'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualit a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a trestrati il primo, detto rinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio,costituisce il corpo dell'intonaco la cui funzione di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura,rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione quella di opporsi alla penetrazionedell'acqua e delle sostanze aggressive. Gli intonaci per esterni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A lorovolta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati; i secondi invece inintonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici ed infine intonaci monostrato.

Rivestimenti esterni

Elemento Manutenibile: 02.03.02

Rivestimento a cappotto

Unit Tecnologica: 02.03

Modalit di uso corretto:Controllare periodicamente l'integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalieevidenti (presenza di bolle e screpolature, macchie da umidit, rotture, ecc.). Comunque affinch tali controlli risultino efficaciaffidarsi a personale tecnico con esperienza.

E' un tipo di rivestimento che prevede l'utilizzo di pannelli o lastre di materiale isolante fissate meccanicamente al supporto murarioe protette da uno strato sottile di intonaco.

Rivestimenti esterni

Elemento Manutenibile: 02.03.03

Rivestimenti e prodotti di legno

Unit Tecnologica: 02.03

Rivestimenti esterni

Pagina 30

Manuale d'Uso

Modalit di uso corretto:Controllare periodicamente l'integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalieevidenti (presenza di rigonfiamenti e sfaldature, macchie da umidit, rotture, ecc.). Comunque affinch tali controlli risultino efficaciaffidarsi a personale tecnico con esperienza.

E' un tipo di rivestimento che prevede l'utilizzo di pannelli o listelli di legno preventivamente trattato o derivati del legnogeneralmente fissato meccanicamente al supporto murario.

Elemento Manutenibile: 02.03.04

Rivestimenti lapidei

Unit Tecnologica: 02.03

Modalit di uso corretto:Controllare periodicamente l'integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalieevidenti. Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza.

Quelli tradizionali possono essere costituiti da lastre singole la cui posa avviene in modo indipendente l'una dall'altra e risultanoessere autonome ma compatibili rispetto alle stratificazioni interne. Quelli pi innovativi sono costituiti da pannelli formati da uno opi elementi lapidei a loro volta indipendenti o assemblati in opera. Per il rivestimento di pareti esterne preferibile utilizzaremateriali che oltre a fattori estetici diano garanzia di resistenza meccanica all'usura e agli attacchi derivanti da fattori inquinanti (traquesti i marmi come il bianco di Carrara, i graniti, i travertini, ecc.).

Rivestimenti esterni

Elemento Manutenibile: 02.03.05

Tinteggiature e decorazioni

Unit Tecnologica: 02.03

Modalit di uso corretto:Controllare periodicamente l'integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalieevidenti (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.).

La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gliambienti esterni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gliambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industrialisi hanno le idropitture acriliche, le pitture siliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc.. Le decorazioni trovano il loroimpiego particolarmente per gli elementi di facciata o comunque a vista. La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondodell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementi prefabbricati o gettati in opera, lapidei, gessi, laterizi, ecc.. Talvoltagli stessi casseri utilizzati per il getto di cls ne assumono forme e tipologie diverse tali da raggiungere aspetti decorativi nellefiniture.

Rivestimenti esterni

Pagina 31

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.04

Gli infissi esterni fanno parte del sistema chiusura del sistema tecnologico. Il loro scopo quello di soddisfare i requisiti dibenessere quindi di permettere l'illuminazione e la ventilazione naturale degli ambienti, garantendo inoltre le prestazioni diisolamento termico-acustico. Gli infissi offrono un'ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale che per tipo di apertura.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.04.01 Serramenti in alluminio

02.04.02 Infissi a triplo vetro

02.04.03 Tunnel solare

Infissi esterni

Pagina 32

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.04.01

Serramenti in alluminio

Unit Tecnologica: 02.04

Modalit di uso corretto:E' necessario provvedere alla manutenzione periodica degli infissi in particolare alla rimozione di residui che possonocompromettere guarnizioni e sigillature e alla regolazione degli organi di manovra. Per le operazioni pi specifiche rivolgersi apersonale tecnico specializzato.

Si tratta di serramenti i cui profili sono ottenuti per estrusione. L'unione dei profili avviene meccanicamente con squadrette interne inalluminio o acciaio zincato. Le colorazioni diverse avvengono per elettrocolorazione. Particolare attenzione va postanell'accostamento fra i diversi materiali; infatti il contatto fra diversi metalli pu creare potenziali elettrici in occasione di agentiatmosferici con conseguente corrosione galvanica del metallo a potenziale elettrico minore. Rispetto agli infissi in legno hanno unaminore manutenzione.

Infissi esterni

Elemento Manutenibile: 02.04.02

Infissi a triplo vetro

Unit Tecnologica: 02.04

Modalit di uso corretto:E' necessario provvedere alla manutenzione periodica degli infissi in particolare al rinnovo degli strati protettivi con prodotti idoneied alla rimozione di residui che possono compromettere guarnizioni e sigillature. Per le operazioni pi specifiche rivolgersi apersonale tecnico specializzato.

Si tratta di infissi di particolare interesse ai fini del risparmio energetico essendo dotati di vetro a tre lastre tra le quali vieneinterposto del gas (tipo argon); questo allestimento consente di elevare la propriet termoisolante e di soddisfare quindi i requisitirichiesti dagli edifici in classe A.Infatti in base alla normativa vigente gli edifici che possiedono caratteristiche costruttive di risparmio energetico vengono classificatisulla base del consumo annuale:- Classe "A" per gli edifici che consumano meno di 30 kWh per m2 (ad es. 3 metri cubi di gas metano per m2);- Classe B per un consumo fino a a 50 kWh.

Infissi esterni

Elemento Manutenibile: 02.04.03

Tunnel solare

Unit Tecnologica: 02.04

Infissi esterni

Pagina 33

Manuale d'Uso

Modalit di uso corretto:I sistemi di illuminazione a tunnel solare devono essere installati in punti facilmente raggiungibili dalla radiazione solare. Verificareche non vi siano impedimenti all'irraggiamento naturale evitando quindi zone ombreggiate o in prossimit di alberi.

Il tunnel solare cattura la luce solare dal tetto e la riflette lungo una conduttura altamente riflettente diffondendola nellambienteinterno.Tali dispositivi si realizzano quando le finestre non bastano o non c' possibilt di realizzarle (locali interrati).Gli elementi costituenti il tunnel solare sono:- cupola esterna;- raccordo e tubo flessibile che conduce la luce;- diffusore della luce con cornice.

Pagina 34

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.05

Insieme degli elementi tecnici orizzontali o suborizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni delsistema edilizio stesso dallo spazio esterno sovrastante. Le coperture inclinate (coperture discontinue) sono caratterizzate dallesoluzioni di continuit dell'elemento di tenuta all'acqua e necessitano per un corretto funzionamento di una pendenza minima delpiano di posa che dipende dai componenti utilizzati e dal clima di riferimento. L'organizzazione e la scelta dei vari strati funzionalinei diversi schemi di funzionamento della copertura consente di definire la qualit della copertura e soprattutto i requisitiprestazionali. Gli elementi e i strati funzionali si possono raggruppare in:- elemento di collegamento;- elemento di supporto;- elemento di tenuta;- elemento portante;- elemento isolante;- strato di barriera al vapore;- strato di ripartizione dei carichi;- strato di protezione;- strato di tenuta all'aria;- strato di ventilazione

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.05.01 Accessi alla copertura

02.05.02 Canali di gronda e pluviali

02.05.03 Comignoli e terminali

02.05.04 Strato di tenuta in lastre di alluminio

02.05.05 Strato di tenuta in lastre di acciaio

02.05.06 Strato di ventilazione

02.05.07 Strato di isolamento termico

02.05.08 Parapetti ed elementi di coronamento

Coperture inclinate

Pagina 35

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.05.01

Accessi alla copertura

Unit Tecnologica: 02.05

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere al controllo delle condizioni di funzionalit ed accessibilit di botole, lucernari e/o altri accessi. Dovrcontrollare inoltre l'integrit con gli elementi di fissaggio. A secondo delle necessit provvedere al reintegro degli elementicostituenti botole, lucernari e/o altri accessi nonch degli elementi di fissaggio. Vanno sistemate inoltre le giunzioni e gli elementi ditenuta interessati.

Si tratta di elementi che permettono il passaggio ed eventuali ispezioni in copertura (botole, lucernari, ecc.).

Coperture inclinate

Elemento Manutenibile: 02.05.02

Canali di gronda e pluviali

Unit Tecnologica: 02.05

Modalit di uso corretto:Le pluviali vanno posizionate nei punti pi bassi della copertura. In particolare lo strato impermeabile di rivestimento della coronadel bocchettone non deve trovarsi a livello superiore del piano corrente della terrazza. Per ovviare al problema viene ricavata intornoal pluviale una sezione con profondit di 1 - 2 cm. Particolare attenzione va posta al numero, al dimensionamento (diametro discarico) ed alla disposizione delle pluviali in funzione delle superfici di copertura servite. I fori dei bocchettoni devono essereprovvisti di griglie parafoglie e paraghiaia removibili. Controllare la funzionalit delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventualidepositi e detriti di foglie ed altre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. In particolare opportuno effettuare controlli generali degli elementi di deflusso in occasione di eventi meteo di una certa entit che possono avercompromesso la loro integrit. Controllare gli elementi accessori di fissaggio e connessione.

I canali di gronda sono gli elementi dell'impianto di raccolta delle acque meteoriche che si sviluppano lungo la linea di gronda. Lepluviali hanno la funzione di convogliare ai sistemi di smaltimento al suolo le acque meteoriche raccolte nei canali di gronda. Essisono destinati alla raccolta ed allo smaltimento delle acque meteoriche dalle coperture degli edifici. I vari profilati possono essererealizzati in PVC, in lamiera metallica (in alluminio, in rame, in acciaio, in zinco, ecc.). Per formare i sistemi completi dicanalizzazioni, essi vengono dotati di appropriati accessori (fondelli di chiusura, bocchelli, parafoglie, staffe di sostegno, ecc.)collegati tra di loro. La forma e le dimensioni dei canali di gronda e delle pluviali dipendono dalla quantit d'acqua che deve essereconvogliata e dai parametri della progettazione architettonica. La capacit di smaltimento del sistema dipende dal progetto del tetto edalle dimensioni dei canali di gronda e dei pluviali.

Coperture inclinate

Elemento Manutenibile: 02.05.03

Comignoli e terminali

Unit Tecnologica: 02.05

Pagina 36

Manuale d'Uso

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere al controllo dei terminali (camini, sfiati, aeratori, terminali di camini per lo sfiato), degli elementi dicoronamento e della tenuta dei giunti fra gli elementi di copertura. Si dovr inoltre provvedere al controllo degli elementi difissaggio e di eventuali connessioni. Controllare la eventuale presenza di nidi o altri depositi in prossimit delle estremit deicomignoli. Effettuare periodicamente la pulizia dei tiraggi dei camini mediante spazzolatura interna e rimozione dei depositiprovenienti dai prodotti della combustione. A secondo delle necessit provvedere al ripristino dei terminali, degli elementi dicoronamento e della tenuta dei giunti fra gli elementi di copertura. Provvedere inoltre al ripristino degli elementi di fissaggio.Rimuovere eventuali nidi e/o altri depositi in prossimit delle estremit dei comignoli.

Si tratta di elementi integrati nella copertura con la funzione di semplificare lo scambio di aeriformi con l'atmosfera in relazione agliimpianti per fluidi del sistema edilizio di cui fanno parte. Di essi fanno parte:- i camini (la parte della canna fumaria che emerge dalla copertura con la funzione di fuoriuscita dei prodotti derivanti dallacombustione ad una altezza maggiore rispetto a quella di copertura);- gli sfiati (la parte delle canalizzazioni che fuoriescono dalla copertura con la funzione di assicurare lo sfogo degli aeriformi inatmosfera);- gli aeratori (gli elementi che fuoriescono dalla copertura con la funzione di assicurare il passaggio di aria con l'atmosfera);- terminali di camini per lo sfiato (gli elementi situati all'estremit di camini e sfiati con la funzione di permettere il tiraggio e ladispersione dei prodotti di combustione e degli aeriformi nell'atmosfera nonch di fungere da protezione dagli agenti atmosferici lecanalizzazioni inferiori).

Coperture inclinate

Elemento Manutenibile: 02.05.04

Strato di tenuta in lastre di alluminio

Unit Tecnologica: 02.05

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura.

Esso caratterizzato da soluzioni di continuit dell'elemento di tenuta all'acqua. La funzione legata alla pendenza minima del pianodi posa che varia a secondo dei componenti impiegati e dal clima.

Coperture inclinate

Elemento Manutenibile: 02.05.05

Strato di tenuta in lastre di acciaio

Unit Tecnologica: 02.05

Modalit di uso corretto:

Essa caratterizzata da soluzioni di continuit dell'elemento di tenuta all'acqua. La funzione legata alla pendenza minima del pianodi posa che varia a secondo dei componenti impiegati e dal clima.

Coperture inclinate

Pagina 37

Manuale d'Uso

L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura.

Elemento Manutenibile: 02.05.06

Strato di ventilazione

Unit Tecnologica: 02.05

Modalit di uso corretto:Lo strato di ventilazione sempre localizzato al di sotto dell'elemento di tenuta e al di sopra dell'elemento termoisolante. L'utentedovr assicurarsi del perfetto ricambio d'aria e della ventilazione della copertura attraverso i dispositivi predisposti. Contrariamenteprovvedere alla ventilazione mediante la disposizione di aeratori e prese d'aria di copertura.

Lo strato di ventilazione ha il compito di contribuire al controllo delle caratteristiche termoigrometriche della copertura attraversoricambi d'aria naturali e forzati. Permette inoltre, nella stagione estiva, il raffrescamento, riducendo la quantit di calore immessanegli ambienti interni e proteggendo lo strato di tenuta dagli shock termici; nella stagione fredda di evacuare il vapore provenientedall'interno, eliminando i rischi della formazione di condensazione interstiziale. Nelle coperture discontinue contribuisce al buonfunzionamento dell'elemento di tenuta evitando il ristagno di umidit ed i rischi di gelo, oltre che contribuire all'equilibrio dellepressioni sulle due facce annullando i pericoli di risalita capillare dell'acqua. Lo strato di ventilazione pu essere realizzato conprodotti e componenti aventi funzione portante secondaria delimitanti camere d'aria con collegamento esterno: muretti e tabelloni,arcarecci metallici e/o di legno, pannelli di legno stabilizzato, laterizi forati e sottotetto.

Coperture inclinate

Elemento Manutenibile: 02.05.07

Strato di isolamento termico

Unit Tecnologica: 02.05

Modalit di uso corretto:Gli strati di isolamento termico sono adottati anche per la riduzione dei consumi energetici e per l'eliminazione dei fenomeni dicondensazione superficiale, ecc. Nelle coperture discontinue lo strato isolante va posizionato al di sotto dell'elemento di tenuta e puintegrarsi con l'elemento portante con funzione di supporto del manto (tegole, lastre, ecc.). L'utente dovr provvedere al controllodelle condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagni di acqua e divegetazione sopra la tenuta. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteo di unacerta entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o meno dellacopertura. Se necessario vanno rinnovati gli strati isolanti deteriorati mediante sostituzione localizzata o generale.

Lo strato di isolamento termico ha lo scopo di garantire alla copertura il valore richiesto di resistenza termica globale e allo stessotempo di attenuare la trasmissione delle onde sonore provocate dai rumori aerei, ecc.. L'isolamento va calcolato in funzione della suaconducibilit termica e secondo della destinazione d'uso degli ambienti interni. Gli strati di isolamento termico possono essere in:calcestruzzi alleggeriti, pannelli rigidi o lastre preformati, elementi sandwich, elementi integrati e materiale sciolto.

Coperture inclinate

Elemento Manutenibile: 02.05.08

Pagina 38

Manuale d'Uso

Parapetti ed elementi di coronamento

Unit Tecnologica: 02.05

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere al controllo dello stato degli elementi con particolare attenzione alla loro integrit e stabilit. Controllareperiodicamente l'integrit delle superfici dei rivestimenti attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti.Interventi mirati al mantenimento dell'efficienza degli elementi di protezione e decorazione.

Si tratta di elementi affioranti dalla copertura con la funzione di riparo, difesa o in alternativa di decorazione. Di essi fanno parte:- i parapetti (la cui funzione quella di riparare persone e cose da eventuali cadute nel vuoto);- i coronamenti (si tratta di elementi perimetrali continui sporgenti alla copertura con funzione decorativa e in alcuni casi anche diparapetto);- gli ornamenti; (la cui funzione di abbellimento delle coperture).

Coperture inclinate

Pagina 39

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.06

La definizione di copertura a "tetto rovescio" nasce dal fatto che viene inserito uno strato di materiale isolante, nella successionedegli strati funzionali, posizionato, contrariamente alla disposizione tradizionale al di sopra dei manto impermeabile. La presenzadello strato isolante permette di soddisfare l'esigenza di benessere igrotermico in modo analogo al modello della copertura isolata.Le specificit della copertura rovescia nascono dal posizionamento esterno dei pannelli isolanti che, non coperti dallo strato ditenuta, permettono l'infiltrazione delle acque fino al manto impermeabile. Nel funzionamento estivo, la circolazione d'acqua al disotto dell'isolante collabora al raffrescamento degli ambienti sottostanti. La stessa circolazione delle acque e il ristagno di umiditpenalizzano peraltro il rendimento termico dell'isolante in inverno (coefficiente di conducibilit termica meno favorevole). Ilmodello pu essere perci preferito nei climi caldi, anche per la protezione che offre allo strato di impermeabilizzazione. Lacopertura rovescia protegge infatti il manto impermeabile dagli sbalzi termici, mantenendolo a temperature vicine a quelledell'elemento portante (tra i 15 e i 25 C nei climi temperati). Per evitare che il manto sia sollecitato dai movimenti differenziali deipannelli isolanti necessario l'inserimento di uno strato desolidarizzante di separazione. Il modello permette leliminazione dellabarriera al vapore, la cui funzione assolta direttamente dallo strato di tenuta. I pannelli isolanti, scelti per le loro caratteristiche dibasso assorbimento d'acqua e non idrofili, devono obbligatoriamente essere protetti dagli agenti esterni e zavorrati per evitare irischi di esportazione in caso di vento (oggi esistono anche pannelli autoprotetti e autozavorrati). L'alternativa del tetto rovescio particolarmente indicata nei casi in cui sia necessario l'adeguamento termico di coperture esistenti con strati diimpermeabilizzazione continui messi in opera direttamente sul supporto resistente o su insufficienti spessori di isolante. Il tettorovescio presenta caratteristiche specifiche, oltre che nella stratificazione funzionale, nell'associazione dei materiali costituenti. Epossibile la creazione di tetti orizzontali e suborizzontali con pendenze < 5 %, escludendo l'applicazione su tetti inclinati. Lapendenza dello 0 %, teoricamente possibile, per sconsigliata per permettere un rapido deflusso delle acque, che possono stagnareal di sotto dell'isolante: sono indicate pendenze almeno del 2 %. La messa in opera dell'impermeabilizzazione direttamente sulsupporto resistente (in laterocemento, cis. armato) avviene in indipendenza o semiaderenza. Gli elementi portanti "leggeri" (lamieragrecata o legno) non sono indicati per questo tipo di coperture poich non consentono un adeguato volano termico in caso siverifichi una circolazione d'acqua al di sotto dell'isolante (bassa inerzia termica). Un'attenzione particolare deve essere posta nelcaso di supporti discontinui, per esempio elementi prefabbricati in cls o cls alleggerito, i cui movimenti differenziali possonodanneggiare l'impermeabilizzazione. L'utilizzo di membrane polimeriche in PVC impone l'interposizione di uno strato sottile dicompensazione tra la membrana stessa e il suo supporto. Lo strato isolante, direttamente esposto alle precipitazioni e agli agentiatmosferici, deve essere idrorepellente e resistente agli agenti atmosferici. Il materiale pi utilizzato il polistirene estruso inpannelli di superficie unitaria ridotta; il procedimento di fabbricazione crea sulla superficie delle lastre una pellicola superficiale chepermette di minimizzare l'assorbimento dell'acqua. I pannelli isolanti sono posati in indipendenza sulla membrana impermeabile:l'interposizione di fogli di desolidarizzazione (carta kraft, non tessuto sintetico) impedisce le sollecitazioni della membrana dovute adilatazioni differenziali degli strati. La resistenza termica dell'isolante, e quindi il suo spessore, sono generalmente maggiori (dei10% circa) che nei casi delle coperture isolate in modo tradizionale, per compensare le dispersioni termiche dovute alla circolazionedelle acque meteoriche tra l'isolante e il suo supporto. Uno strato di protezione pesante indispensabile per garantire lozavorramento dell'isolante e permette di determinare la destinazione funzionale della terrazza, consentendo la creazione di tettipedonabili e accessibili ai veicoli. Si distinguono tetti rovesci praticabili e non praticabili.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.06.01 Distanziatori

02.06.02 Giardino pensile estensivo

02.06.03 Giardino pensile intensivo

02.06.04 Massetto di pendenza

02.06.05 Pavimentazione in masselli autobloccanti

02.06.06 Pavimentazione in quadrotti di cemento armati

02.06.07 Strato di impermeabilizzazione

02.06.08 Strato di separazione

02.06.09 Strato di terreno

02.06.10 Strato di zavorra

02.06.11 Strato drenante

02.06.12 Strato filtrante

Coperture a tetto rovescio

Pagina 40

Manuale d'Uso

02.06.13 Strato isolante

Pagina 41

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.06.01

Distanziatori

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:E' importate che i distanziatori siano disposti a distanze secondo quanto previsto dal produttore e che abbiano una superficie diappoggio idonea alla pavimentazione soprastante.

Si tratta di elementi in materiale plastico con funzione di appoggio della pavimentazione realizzata generalmente in quadrotti dicemento e posata a secco. In genere vengono posizionati direttamente sui pannelli isolanti mediante l'interposizione di uno strato diseparazione.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.02

Giardino pensile estensivo

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:Prima della sua realizzazione verificare il carico accidentale residuo a disposizione per la stratificazione a verde e le condizionimicroclimatiche (esposizione al vento, irraggiamento solare, temperature, dotazione idrica, ecc.). Controllare periodicamente lo statodei pozzetti, scarichi, elementi di fissaggio ecc.. Particolare cura va posta nella scelta della vegetazione e delle piante impiegate. Illivello di manutenzione, per tutte le tipologie, fortemente influenzato comunque dalle scelte progettuali e dal tipo di vegetazioneadottata.

Il giardino pensile si pu definire come una parte di piano scoperta di un fabbricato occupata da terreno vegetale che poggia susubstrati drenanti e solaio strutturale. Esso trova maggiormente Il suo impiego per: l'isolamento termico aggiuntivo e conseguenterisparmio energetico, il miglioramento delle prestazioni fonoassorbenti, la protezione meccanica e termicadellimpermeabilizzazione, il migliore deflusso in rete fognaria delle acque piovana, il trattenimento del pulviscolo atmosferico, lariduzione dellimpatto ambientale e un maggiore alleggerimento del carico sulla soletta. La vegetazione presente su una coperturapu essere classificata in due gruppi che si differenziano in particolare per il grado di manutenzione di cui necessitano:- inverdimento di tipo estensivo, caratterizzato da una manutenzione ridotta a uno o due interventi annui, dopo il primo o secondoanno dall'impianto;- inverdimento di tipo intensivo, che richiede una manutenzione continua per quello che riguarda l'irrigazione, la concimazione e lapotatura.L'impianto estensivo strutturato in maniera tele che l'irrigazione e la concimazione possano avvenire quasi esclusivamenteattraverso processi naturali, mediante l'impiego di vegetazione a sviluppo assai contenuto in altezza, caratterizzata da radicamentoveloce, sufficiente resistenza a gelo e siccit, buona autorigenerazione. Oltre alla riduzione della manutenzione, si ottiene cos unospessore del terriccio limitato fino a 15 cm, in modo da ottenere dei carichi di esercizio delle stratificazioni funzionali organiche echimiche compresi tra 75 e 150 kg/m2. Tali caratteristiche suggeriscono l'impiego del tipo di impianto estensivo su coperture digrandi superfici, come capannoni industriali, grazie anche ai ridotti costi di realizzazione.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.03

Pagina 42

Manuale d'Uso

Giardino pensile intensivo

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:Prima della sua realizzazione verificare il carico accidentale residuo a disposizione per la stratificazione a verde e le condizionimicroclimatiche (esposizione al vento, irraggiamento solare, temperature, dotazione idrica, ecc.). Controllare periodicamente lo statodei pozzetti, scarichi, elementi di fissaggio ecc.. Particolare cura va posta nella scelta della vegetazione e delle piante impiegate. Illivello di manutenzione, per tutte le tipologie, fortemente influenzato comunque dalle scelte progettuali e dal tipo di vegetazioneadottata.

Il giardino pensile si pu definire come una parte di piano scoperta di un fabbricato occupata da terreno vegetale che poggia susubstrati drenanti e solaio strutturale. Esso trova maggiormente Il suo impiego per:- l'isolamento termico aggiuntivo e conseguente risparmio energetico;- il miglioramento delle prestazioni fonoassorbenti;- la protezione meccanica e termica dellimpermeabilizzazione;- il migliore deflusso in rete fognaria delle acque piovana;- il trattenimento del pulviscolo atmosferico;- la riduzione dellimpatto ambientale;- un maggiore alleggerimento del carico sulla soletta.La vegetazione presente su una copertura pu essere classificata in due gruppi che si differenziano in particolare per il grado dimanutenzione di cui necessitano:- inverdimento di tipo estensivo, caratterizzato da una manutenzione ridotta a uno o due interventi annui, dopo il primo o secondoanno dall'impianto;- inverdimento di tipo intensivo, che richiede una manutenzione continua per quello che riguarda l'irrigazione, la concimazione e lapotatura.L'inverdimento di tipo intensivo invece caratterizzato da vegetazione assai varia, da quella bassa (tappeti erbosi, cespugli) agliarbusti, agli alberi. In questo caso richiesta una regolare manutenzione, ed inoltre lo spessore del terreno e degli strati drenanti e diprotezione varia da 30 cm fino ad 1 m; di conseguenza i carichi di esercizio superano i 150 kg/m2. L'impianto intensivo utilizzatoin particolare su terrazze pedonabili e non, per la creazione di veri e propri giardini pensili.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.04

Massetto di pendenza

Unit Tecnologica: 02.06

Rappresentazione grafica e descrizione

Modalit di uso corretto:In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteo di una certa entit che possono avercompromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o meno della copertura. Il ripristino dello strato

Il massetto di pendenza viene generalmente realizzato con un getto di calcestruzzo o con aggregati leggeri, con uno spessore chevaria dai 3 ai 5 cm, spianato in modo da eliminare le irregolarit al di sopra della soletta in latero-cemento con una pendenzanell'ordine del 2-4 % in modo da assicurare il corretto deflusso delle acque verso gli scarichi. Questo strato a volte costituisce ancheil supporto dello strato di impermeabilizzazione

Coperture a tetto rovescio

Pagina 43

Manuale d'Uso

di pendenza va effettuato, se necessario, fino al raggiungimento del valore necessario per lo smaltimento delle acque meteoriche.Per la ricostituzione dello strato di pendenza si utilizzano materiali idonei (calcestruzzo cellulare; calcestruzzo alleggerito o non;conglomerato di cemento, argilla espansa, sabbia e acqua; elementi portanti secondari dello strato di ventilazione, ecc.). Ripristinoinoltre degli strati funzionali della copertura collegati.

Elemento Manutenibile: 02.06.05

Pavimentazione in masselli autobloccanti

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o menodella copertura.

Si tratta di una pavimentazione costituita da elementi in masselli autobloccanti in calcestruzzo. Generalmente il loro utilizzo trovaimpiego nelle coperture ove previsto il transito di autoveicoli. Tali elementi dovranno avere dimensioni, forma e spessore adeguatialla destinazione duso della copertura e dovranno essere posati su un letto di sabbia fine che ne favorisca il bloccaggio.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.06

Pavimentazione in quadrotti di cemento armati

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o menodella copertura.

Si tratta di una pavimentazione costituita da elementi prefabbricati realizzati in quadrotti di cemento aventi dimensioni diverse.Generalmente questo tipo di pavimentazione viene impiegato su coperture calpestabili dove si vuole rendere agevole la possibilit diintervenire agli strati sottostanti. Gli elementi vengono montati mediante l'impiego di distanziatori che assicurano stabilit al sistema.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.07

Strato di impermeabilizzazione

Unit Tecnologica: 02.06

Coperture a tetto rovescio

Pagina 44

Manuale d'Uso

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere al controllo dello strato di impermeabilizzazione, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari,botole, pluviali, in genere, e nei punti di discontinuit. In particolare opportuno controllare le giunzioni, i risvolti, ed eventualiscollamenti di giunti e fissaggi. Controllare inoltre l'assenza di depositi e ristagni d'acqua. Il rinnovo del manto impermeabile puavvenire mediante inserimento di strati di scorrimento a caldo. Invece il rifacimento completo del manto impermeabile comporta larimozione del vecchio manto e la posa dei nuovi strati.

Lo strato di impermeabilizzazione pu essere realizzato con apposite membrane per impermeabilizzazione o con prodotti sfusi. Iprodotti sfusi dopo lapplicazione a caldo o a freddo costituiscono uno strato di un determinato spessore, senza giunti eimpermeabile. Lo strato di impermeabilizzazione pu essere realizzato mediante:- impermeabilizzazione a caldo;- impermeabilizzazione a freddo;- impermeabilizzazione con membrane sintetiche;- impermeabilizzazione con membrane bituminose.

Elemento Manutenibile: 02.06.08

Strato di separazione

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o menodella copertura. La sostituzione dello strato di separazione va effettuata nel caso di rifacimento della copertura e degli altri stratifunzionali.

Questo strato evita i danni prodotti con il movimento del supporto con lo strato di impermeabilizzazione. In genere vengonoutilizzati t.n.t. in poliestere.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.09

Strato di terreno

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o meno

Essa costituita dalla presenza di uno strato di protezione in terra vegetale che, posto all'esterno dell'elemento portante, garantisconoda barriera alla penetrazione delle acque meteoriche. Lo strato di terreno assume spessore variabile a seconda della vegetazioneimpiantata; pu essere inserita una rete di ancoraggio per le radici al fine di fissare al terreno le piante e proteggerle dall'azioneaspirante del vento

Coperture a tetto rovescio

Pagina 45

Manuale d'Uso

della copertura.

Elemento Manutenibile: 02.06.10

Strato di zavorra

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o menodella copertura. Provvedere all'integrazione dello strato di zavorra (nel caso di argilla espansa, ghiaia, ecc.) o alla sostituzionelocalizzata o generale (nel caso di fogli a base bituminosi, pannelli termoisolanti, ecc.) integrata agli strati funzionali della coperturainteressata

Ha lo scopo di impedire che eventi meteorologici arrechino danni all'intero sistema, specie quando le pose impiegate sono a secco enon prevedono l'uso di ancoraggi meccanici. Gli strati di zavorra possono essere, a seconda delle esigenze, creati con ghiaia dipezzatura mm 10-30 nello spessore minimo di cm 3-4 o con quadri di pavimentazione in cemento poggiati con supporti in plasticaper una posa non in aderenza. Esistono supporti termoisolanti gi provvisti di strati di zavorra, a base di malta cementizia; questitrovano corrente applicazione quando non si deve assicurare pedonabilit o quando l'intero sistema impermeabilizzante e coibentenon deve influire molto in termini di peso sulle strutture sottostanti. La scelta dell'elemento di zavorra non sempre nascedall'esigenza di ottenere una copertura pedonabile. possibile realizzare strati di massi con relative pavimentazioni, in tal casol'intera stratigrafia deve essere studiata in funzione dei carichi e delle sollecitazioni che il caso impone.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.11

Strato drenante

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o menodella copertura. Provvedere all'integrazione dello strato drenante (nel caso di argilla espansa, ghiaia, ecc.) o alla sostituzionelocalizzata o generale (nel caso di fogli a base bituminosi, pannelli termoisolanti, ecc.) integrata agli strati funzionali della coperturainteressata

Lo strato di drenaggio pu essere composto da argilla espansa, da ghiaia lavata e arrotondata o da elementi studiati specificamenteper questo tipo di impiego. Lo strato di drenaggio contribuisce a far defluire le acque provenienti dall'irrigazione e dall'umidit delterreno; generalmente costituito da ghiaia 16/32, e con uno spessore di 8-10 cm e una pendenza non inferiore al 2% garantisce unbuon deflusso dell'acqua; allo strato drenante possono essere integrati dispositivi a drenaggio migliorato in polietilene o polistiroloespanso.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.12

Pagina 46

Manuale d'Uso

Strato filtrante

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere alla pulizia del manto di copertura mediante la rimozione di elementi di deposito in prossimit dei canalidi gronda e delle linee di compluvio. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto in occasione di eventi meteodi una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzione alla praticabilit o menodella copertura. La sostituzione dello strato filtrante va effettuata nel caso di rifacimento della copertura e/o degli altri stratifunzionali interessati.

Ha lo scopo di permettere il passaggio dell'acqua meteorica, trattenendo e filtrando sabbie, detriti e altri materiali che potrebberoentrare in contatto con gli strati impermeabilizzanti danneggiandoli. Lo strato filtrante di solito composto da feltri in tessuto-nontessuto. Possono essere realizzate stratigrafie che consentono la combinazione di pi componenti utilizzando il medesimo elemento.

Coperture a tetto rovescio

Elemento Manutenibile: 02.06.13

Strato isolante

Unit Tecnologica: 02.06

Modalit di uso corretto:L'utente dovr provvedere al controllo delle condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza dieventuali ristagni di acqua e di vegetazione sopra la tenuta. In particolare opportuno effettuare controlli generali del manto inoccasione di eventi meteo di una certa entit che possono aver compromesso l'integrit degli elementi di copertura. Fare attenzionealla praticabilit o meno della copertura. Se necessario vanno rinnovati gli strati isolanti deteriorati mediante sostituzione localizzatao generale.

Lo strato isolante posizionato sopra lo strato di impermeabilizzazione. Non serve la barriera al vapore poich tale funzione vienesvolta dallo strato impermeabilizzante; per necessario limpiego di un materiale isolante insensibile al gelo e allacqua. Ad esso sisovrappone uno strato di ghiaietto sia per lirraggiamento solare che per le precipitazioni atmosferiche. In genere vengono utilizzatipannelli termoisolanti con caratteristiche di basso assorbimento d'acqua e non idrofili; devono, inoltre, essere obbligatoriamenteprotetti dagli agenti esterni e zavorrati per evitare rischi d'asportazione da parte del vento. Lo strato isolante va posato inindipendenza rispetto allo strato di tenuta e con l'interposizione di uno strato di desolidarizzazione (carta kraft, tessuto non tessutosintetico) in modo da impedire sollecitazioni nella membrana legate alle differenti dilatazioni termiche caratteristiche. Esistonopannelli che non necessitano di protezione dalle precipitazioni e dagli agenti atmosferici; in genere sono realizzati in polistireneestruso con superficie unitaria ridotta.

Coperture a tetto rovescio

Pagina 47

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.07

I portoni hanno la funzione di razionalizzare l'utilizzazione degli spazi esterni con quelli interni in modo da regolare il passaggio dipersone, merci, cose, ecc..

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.07.01 Portoni ad ante

Portoni

Pagina 48

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.07.01

Portoni ad ante

Unit Tecnologica: 02.07

Modalit di uso corretto:E' necessario provvedere alla manutenzione periodica dei portoni in particolare al rinnovo degli strati protettivi (qualora il tipo dirivestimento lo preveda) con prodotti idonei al tipo di materiale ed alla pulizia e rimozione di residui che possono comprometterel'uso e quindi le manovre di apertura e chiusura. Controllare inoltre l'efficienza delle maniglie, delle serrature, delle cerniere e delleguarnizioni; provvedere alla loro lubrificazione periodicamente. Per le operazioni pi specifiche rivolgersi a personale tecnicospecializzato. Le serrature e gli elementi di manovra possono essere semplici o complesse, a comando e/o collegate ai sistemi diantifurto.

Essi si contraddistinguono dalle modalit di apertura (verso l'esterno o l'interno) delle parti costituenti, ossia delle ante, per regolareil passaggio di persone, merci, cose, ecc.. Possono essere costituiti da materiali diversi o accoppiati tra di loro (legno, alluminio,lamiera zincata, PVC, vetro, plexiglas, gomma, ecc.). Si possono distinguere: a due ante, a tre ante, a quattro ante e a ventola.

Portoni

Pagina 49

Manuale d'Uso

Unit Tecnologica: 02.08

Le recinzioni sono strutture verticali aventi funzione di delimitare e chiudere le aree esterne di propriet privata o di uso pubblico.Possono essere costituite da:- recinzioni opache in muratura piena a faccia vista o intonacate;- recinzioni costituite da base in muratura e cancellata in ferro;- recinzione in rete a maglia sciolta con cordolo di base e/o bauletto;- recinzioni in legno;- recinzioni in siepi vegetali e/o con rete metallica.I cancelli sono costituiti da insiemi di elementi mobili con funzione di apertura-chiusura e separazione di locali o aree e di controllodegli accessi legati al sistema edilizio e/o ad altri sistemi funzionali. Gli elementi costituenti tradizionali possono essere in genere inferro, legno, materie plastiche, ecc., inoltre, la struttura portante dei cancelli deve comunque essere poco deformabile e garantire unbuon funzionamento degli organi di guida e di sicurezza. In genere sono legati ad automatismi di controllo a distanza del comandodi apertura-chiusura.

L'Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

02.08.01 Cancelli in ferro

02.08.02 Guide di scorrimento

02.08.03 Recinzioni in elementi prefabbricati

02.08.04 Recinzioni in ferro

02.08.05 Siepi vegetali

Recinzioni e cancelli

Pagina 50

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 02.08.01

Cancelli in ferro

Unit Tecnologica: 02.08

Modalit di uso corretto:I cancelli motorizzati devono potersi azionare anche manualmente. Inoltre gli apparati per l'azionamento manuale delle ante nondevono creare pericoli di schiacciamento e/o di taglio con le parti fisse e mobili disposte nel contorno del loro perimetro. Suicancelli motorizzati va indicato: il numero di fabbricazione, il nome del fornitore, dell'installatore o del fabbricante, l'anno dicostruzione o dell'installazione della motorizzazione, la massa in kg degli elementi mobili che vanno sollevati durante le aperture.Sui dispositivi di movimentazione va indicato: il nome del fornitore o del fabbricante, l'anno di costruzione e il relativo numero dimatricola, il tipo, la velocit massima di azionamento espressa in m/sec o il numero di giri/min, la spinta massima erogabile espressain Newton metro. Controllare periodicamente l'integrit degli elementi, il grado di finitura ed eventuali anomalie (corrosione,bollature, perdita di elementi, ecc.) evidenti. Interventi mirati al mantenimento dell'efficienza degli organi di apertura-chiusura edegli automatismi connessi. Controllo delle guide di scorrimento ed ingranaggi di apertura-chiusura e verifica degli ancoraggi disicurezza che vanno protette contro la caduta in caso accidentale di sganciamento dalle guide. Inoltre le ruote di movimento delleparti mobili vanno protette onde evitare deragliamento dai binari di scorrimento. E' vietato l'uso di vetri (pu essere ammessosoltanto vetro di sicurezza) o altri materiali fragili come materie d'impiego nella costruzione di parti. Ripresa puntuale delle verniciprotettive ed anticorrosive. Sostituzione puntuale dei componenti usurati.

Sono costituiti da insiemi di elementi mobili realizzati in materiale metallico con funzione di apertura-chiusura e separazione dilocali o aree e di controllo degli accessi legati al sistema edilizio e/o ad altri sistemi funzionali. In genere sono legati ad automatismidi controllo a distanza del comando di apertura-chiusura.

Recinzioni e cancelli

Elemento Manutenibile: 02.08.02

Guide di scorrimento

Unit Tecnologica: 02.08

Modalit di uso corretto:Controllo delle guide di scorrimento lungo i percorsi delle parti mobili. Verificare l'assenza di depositi e/o di altri ostacoli.Assicurare la protezione delle parti mobili da eventuali cadute accidentali dovute allo sganciamento o deragliamento delle stesse.

Si tratta di elementi di convogliamento delle ante e/o parti scorrevoli durante le fasi di movimentazione.

Recinzioni e cancelli

Elemento Manutenibile: 02.08.03

Recinzioni in elementi prefabbricati

Unit Tecnologica: 02.08

Recinzioni e cancelli

Pagina 51

Manuale d'Uso

Modalit di uso corretto:Le recinzioni vanno realizzate e manutenute nel rispetto delle norme relative alla distanza dal ciglio stradale, alla sicurezza deltraffico e della visibilit richiesta dall'Ente proprietario della strada o dell'autorit preposta alla sicurezza del traffico e comunque delcodice della strada. Sarebbe opportuno prima di realizzare e/o intervenire sulle recinzioni di concordare con le aziende competentiper la raccolta dei rifiuti solidi urbani, la realizzazione di appositi spazi, accessibili dalla via pubblica, da destinare all'alloggiamentodei cassonetti o comunque alle aree di deposito rifiuti. Il ripristino di recinzioni deteriorate va fatto attraverso interventi puntuali nelmantenimento della tipologia e nel rispetto di recinzioni adiacenti e prospicienti sulla stessa via. Inoltre le recinzioni dovrannorelazionarsi alle caratteristiche storiche, tipologiche e di finitura dei fabbricati di cui costituiscono pertinenza. I controlli sarannomirati alla verifica del grado di integrit ed individuazione di anomalie (corrosione, deformazione, perdita di elementi, screpolaturavernici, ecc.). Inoltre a secondo delle tipologie e dei materiali costituenti, le recinzioni vanno periodicamente:- ripristinate nelle protezioni superficiali delle parti in vista;- integrate negli elementi mancanti o degradati;- tinteggiate con opportune vernici e prodotti idonei al tipo di materiale e all'ambiente di ubicazione;- colorate in relazione ad eventuali piani di colore e/o riferimenti formali all'ambiente circostante.

Si tratta di strutture verticali con elementi prefabbricati in cls realizzati, in forme diverse, da elementi ripetuti con la funzione didelimitazione e chiusura delle aree esterne di propriet privata o di uso pubblico.

Elemento Manutenibile: 02.08.04

Recinzioni in ferro

Unit Tecnologica: 02.08

Modalit di uso corretto:Le recinzioni vanno realizzate e manutenute nel rispetto delle norme relative alla distanza dal ciglio stradale, alla sicurezza deltraffico e della visibilit richiesta dall'Ente proprietario della strada o dell'autorit preposta alla sicurezza del traffico e comunque delcodice della strada. Sarebbe opportuno prima di realizzare e/o intervenire sulle recinzioni di concordare con le aziende competentiper la raccolta dei rifiuti solidi urbani, la realizzazione di appositi spazi, accessibili dalla via pubblica, da destinare all'alloggiamentodei cassonetti o comunque alle aree di deposito rifiuti. Il ripristino di recinzioni deteriorate va fatto attraverso interventi puntuali nelmantenimento della tipologia e nel rispetto di recinzioni adiacenti e prospicienti sulla stessa via. Inoltre le recinzioni dovrannorelazionarsi alle caratteristiche storiche, tipologiche e di