COMUNE DI ROVEREDO DI GUÀ PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA ... · utilizzo delle fonti rinnovabili...
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Data 1ª stesura: 11/01/2011
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COMUNE DI ROVEREDO DI GUÀ
PIANO DI AZIONE
PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (SEAP)
The Covenant of Mayors (D.C.C. 48/2009)
Campagna Commissione Europea SEE - Sustainable Energy for Europe
Struttura di sostegno: Aggregazione dei Comuni dell’Est Veronese Redatto da: UNI.CO.GE srl - San Bonifacio (Verona) Struttura tecnica: Studio Cavaggioni Energia – San Bonifacio (Verona)
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PREFAZIONE ................................................................................................................ 4
01 PREMESSA ............................................................................................................... 5
01.01 Il patto dei sindaci ............................................................................................5
02 LA BEI E I SETTORI DI INTERVENTO .................. .................................................. 8
02.01 Obiettivo emissioni complessive di CO2 .........................................................9
02.02 Interventi previsti .............................................................................................9
03 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED ECONOMICO ........... ..............................12
03.01 Provincia di Verona ....................................................................................... 12
03.02 Comune di Roveredo di Guà ......................................................................... 15
04 STRATEGIA ......................................... ....................................................................17
04.01 Visione .......................................................................................................... 17
04.02 Obiettivi e traguardi generali ......................................................................... 17
04.03 Contesto normativo generale ........................................................................ 18
04.04 Contesto normativo comunale ....................................................................... 25
04.05 Relazione tra il Piano d’azione Comunale e gli strumenti di Pianificazione Territoriale ed Urbanistica ............................................................................. 26
04.06 Step di attuazione del SEAP ......................................................................... 26
05 INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (BEI), RELATIVE INFORMAZIONI E INTERPRETAZIONE DEI DATI .......................... ..................................................29
05.01 Metodologia operativa di reperimento dei consumi ....................................... 29
05.02 Metodologia operativa per l’inventario di base e fattori di emissione............. 30
05.03 Bilancio generale delle emissioni di CO2 ...................................................... 32
05.04 Conclusioni .................................................................................................... 39
05.05 Aspetti organizzativi e finanziari .................................................................... 41
05.06 Riepilogo dati interventi ................................................................................. 42
06 ANALISI DATI DELLE EMISSIONI DI BASE .............. ............................................44
06.01 Ambito comunale ........................................................................................... 44
06.02 Ambito pubblico (escluso l’ambito comunale) ............................................... 49
06.03 Ambito privato (non produttivo) ..................................................................... 51
06.04 Ambito produttivo (no ETS) ........................................................................... 53
06.05 Ambito del terziario ........................................................................................ 56
06.06 Ambito agricoltura ......................................................................................... 59
06.07 Trasporti ........................................................................................................ 60
07 AZIONI PIANIFICATE E MISURE AL 2020 ............... ..............................................65
07.01 Edifici ed illuminazione pubblica .................................................................... 66
07.02 Pianificazione urbana e assetto del territorio ................................................. 72
07.03 Edifici residenziali .......................................................................................... 74
07.04 Trasporto privato ........................................................................................... 80
07.05 Fonti rinnovabili e generazione diffusa di energia ......................................... 83
07.06 Informazione e comunicazione ...................................................................... 89
07.07 Microclima ..................................................................................................... 97
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07.08 GPP – Certificazione UNI CEI EN 16001:2009 ............................................. 98
07.09 Obblighi normativi per settore aziendale e terziario..................................... 103
08 RIEPLOGHI E ANALISI ............................... ..........................................................109
08.01 Riepilogo interventi ...................................................................................... 109 08.02 Interventi annui ............................................................................................ 110 08.03 Rispetto degli obiettivi ................................................................................. 110
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PREFAZIONE La sostenibilità energetica ed ambientale è un valore che le nostre comunità stanno maturando oggi con maggiore intensità; è ormai evidente a molti che le risorse naturali sono un bene finito che è sempre più urgente imparare a gestire e rispettare. Serve un risoluto e costante impegno ad ogni livello: cittadini, imprese, enti territoriali e di governo di ogni ordine e grado. A questo proposito esiste ora una notevole opportunità: l’Unione Europea sta portando avanti la lotta al cambiamento climatico impegnandosi a ridurre entro il 2020 le emissioni totali di CO2 del 20%. Attraverso il “Patto dei Sindaci” si invitano le Amministrazioni Locali, le Province e le Regioni d’Europa ad impegnarsi per conseguire l’obiettivo comune di riduzione del 20% della CO2 rispetto al 1990. Sono oltre 2.160 le città europee che fino ad ora hanno aderito formalmente al Patto dei Sindaci. Il 2009 è stato eccezionale per il consolidamento del Patto dei Sindaci nel nostro Paese: ad oggi oltre 750 città hanno preso un impegno formale per rispettare gli obiettivi del Patto e il 2010 è l’anno nel quale i primi Piani di Azione stanno vedendo la luce inserendo le città tra gli attori principali per la riduzione delle emissioni di gas serra. C’è oggi particolare sintonia fra organi di governo, cittadinanza e vasti settori dell’economia che puntano su uno sviluppo più consapevole: occorre impegnarsi, ma gli obiettivi sono raggiungibili. Anche Roveredo di Guà ha aderito al Patto dei Sindaci, con delibera di Consiglio Comunale n° 1 del 08.04.2010, impegnandosi a redige re il presente Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) , che contiene tutte le azioni necessarie al raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione della CO2. Lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili rappresenta un fattore fondamentale anche per il contenimento delle emissioni di gas ad effetto serra: le più recenti politiche energetiche possono sostenere questo cammino che deve necessariamente vederci tutti coinvolti. Non dobbiamo nasconderci che si tratta di un obiettivo molto impegnativo, che può basarsi soltanto su una presa di coscienza culturale in grado di sfociare in una revisione graduale e consapevole dei nostri stili di vita.
Il Sindaco Claudio Cioetto
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01 PREMESSA 01.01 Il patto dei sindaci Il consumo di energia è in costante aumento nelle città e ad oggi, a livello europeo, tale consumo è responsabile di oltre il 50% delle emissioni di gas serra causate, direttamente o indirettamente, dall’uso dell’energia da parte dell’uomo. A questo proposito, il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. L’Unione Europea sta portando avanti la lotta al cambiamento climatico impegnandosi a ridurre al 2020 le emissioni totali di CO2 del 20% rispetto al 1990. Le amministrazioni locali rivestono un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea. L’iniziativa europea Patto dei Sindaci consente alle Amministrazioni Locali, alle Provincie e alle Regioni di impegnarsi per conseguire l’obiettivo comune di riduzione del 20% di CO2. Con il Patto dei Sindaci la Commissione Europea si è rivolta esplicitamente agli Enti locali così come previsto dal Piano d’Azione per l’efficienza energetica adottato nell’ottobre 2006. Il Patto, tra l’altro, consiste nell’impegno delle città firmatarie:
• a ridurre le emissioni di CO2 nelle rispettive città di oltre il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile;
• a preparare un inventario base delle emissioni (baseline) come punto di partenza per il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile;
• a presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile entro un anno dalla formale ratifica al Patto dei Sindaci;
• ad adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie;
• a mobilitare la società civile nelle rispettive aree geografiche al fine di sviluppare un Piano di Azione che indichi le politiche e misure da attuare per raggiungere gli obiettivi del Piano stesso;
• a presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione ai fini di una valutazione, includendo le attività di monitoraggio e verifica; condividendo esperienza e conoscenza con le altre unità territoriali.
In dettaglio gli obiettivi per l’Italia del Pacchetto Clima Energia, da applicare anche a livello locale, per il 2020 sono i seguenti:
- 20% riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al 2005;
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- 20% miglioramento dell’efficienza energetica rispetto al 2005; - 20% contributo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia.
L’Amministrazione comunale di Roveredo di Guà (Verona) ha aderito al Patto dei Sindaci il 08/04/2010 con delibera di Consiglio Comunale n. 1 e ha sviluppato il presente Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) al fine di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di CO2, coinvolgendo l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo e implementazione del Piano, affinché dall’adesione al Patto possa scaturire un circolo virtuoso che vada a diffondere sul territorio la cultura del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Lo strumento a disposizione dei comuni coinvolti, attraverso il quale possono raggiungere questo obiettivo, è il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP). Tale Piano è costituito da due parti:
1. L’inventario delle emissioni di base - BEI (Baseline Emission Inventory), che fornisce informazioni sulle emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili;
2. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – SEAP (Sustainable Energy Action Plan) in senso stretto, che individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 definiti nel BEI.
Gli elementi chiave per la preparazione del Seap sono:
• svolgere un adeguato inventario delle emissioni di base; • assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche
mediante il coinvolgimento delle varie parti politiche; • garantire un’adeguata gestione del processo; • assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto; • essere in grado di pianificare ed implementare progetti sul lungo periodo; • predisporre adeguate risorse finanziarie; • integrare il Seap nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale
(esso deve far parte della cultura dell’amministrazione); • documentarsi e trarre spunto dalle politiche energetiche e dalle azioni
messe a punto dagli altri comuni aderenti al patto dei sindaci; • garantire il supporto degli stakeholder e dei cittadini.
Il SEAP individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti di forza ed opportunità del territorio in relazione alla promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e dell’Efficienza
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Energetica, e quindi consente di poter definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di CO2. Un'azione di pianificazione è in grado di dar vita a iniziative pubbliche, private o a capitale misto nei settori produttivi e di servizi legati all’energia che favoriscono la creazione di nuova forza lavoro, contribuisce a definire la qualità della vita di una popolazione, offre opportunità di valorizzazione del territorio e partecipa alla sostenibilità dello sviluppo. Per quantificare l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2020, i consumi calcolati per ciascun vettore energetico sono stati trasformati in emissioni di CO2, utilizzando gli opportuni fattori di conversione indicati nelle linee guida della Commissione Europea. In particolare, si è scelto di utilizzare i fattori di emissione standard, in linea con i principi del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico - IPCC (Intergovernmental Panel of Climate Change). L’orizzonte temporale del Patto dei Sindaci è il 2020. Dato che non è possibile pianificare in dettaglio bilanci e misure per un periodo così ampio, gli enti locali possono distinguere in:
• una visione strategica a lungo termine con obiettivo fino al 2020 che include impegno specifico nei settori della pianificazione, dell’utilizzo del suolo, trasporti e mobilità, public procurement e standard per edifici nuovi/ristrutturazioni
• misure dettagliate per i prossimi 3-5 anni che costituiscono la prima fase di attuazione della Vision
Sia la Vision a lungo termine che le misure dettagliate devono essere parte integrante del Seap. Il Comune di Roveredo di Guà ha scelto come approccio la realizzazione degli interventi entro i 3 anni in accordo con il programma E.L.E.N.A. a cui ha aderito.
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02 LA BEI E I SETTORI DI INTERVENTO Come descritto il Seap è composto di due parti, il BEI – Inventario delle emissioni di base e il SEAP - Piano di azione per l’energia sostenibile. Il BEI è lo strumento attraverso il quale si assumono tutte le informazioni riguardanti i consumi pubblici e privati, permettendo di individuare le criticità su cui operare con il piano di azione. Benché nei settori non strettamente comunali l’Amministrazione non possa garantire una riduzione certa delle emissioni di CO2, si è scelto tuttavia di annoverare la totalità delle emissioni sul territorio comunale, ivi comprese quelle proprie del settore industriale, poiché l’Amministrazione si è posta l’obiettivo di seminare buone pratiche di sostenibilità ambientale, fornendo consulenza e supporto a coloro i quali vogliano farsi attori del processo di raggiungimento degli obiettivi del 20-20-20. Sono stati individuati i seguenti ambiti su cui convergere la raccolta dati:
• Ambito comunale edifici comunali illuminazione pubblica acquedotti e depurazione acque trasporto (mezzi di trasporto) fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa
• Ambito pubblico (escluso l’ambito comunale) immobili pubblici fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa
• Ambito privato immobili residenziali fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa
• Ambito industriale immobili e processi industriali fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa
• Ambito del terziario immobili fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa
• Ambito agricolo immobili fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa
• Trasporti privati Il Piano d’Azione è lo strumento attraverso il quale il Comune intende raggiungere il suo obiettivo di ridurre ad almeno 12,704 ton le emissioni di CO2 entro il 2020. Sono stati pertanto individuati i seguenti settori d’azione:
• Edifici pubblici: impianti e strutture; • Illuminazione pubblica;
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• Trasporto pubblico (mezzi di trasporto); • Appalti pubblici; • Pianificazione urbanistica ed assetto territoriale; • Edifici residenziali; • Trasporto privato (mezzi di trasporto); • Fonti rinnovabili di energia (RES) e generazione diffusa di energia (DG); • Tecnologie per l’informazione e la comunicazione; • Microclima; • Certificazioni.
02.01 Obiettivo emissioni complessive di CO2
In sintesi, dai dati che verranno specificati in seguito, il comune di Roveredo di Guà ha raggiunto nel 2005 emissioni totali di CO2 per circa 16.908 ton.
02.02 Interventi previsti
Le azioni scelte dall’Amministrazione Comunale al fine di perseguire l’obiettivo di riduzione di CO2 sono, sulla base delle indicazioni della Commissione Europea, misure di competenza dell’Amministrazione stessa. Tuttavia, come già anticipato, l’Amministrazione ritiene utile e importante garantire ai privati e alle imprese il servizio di diffusione delle buone pratiche di sostenibilità energetica, di informazione su bandi e finanziamenti disponibili e di coinvolgimento nel percorso di implementazione del SEAP. A questo proposito, si raccolgono in questa scheda le azioni strategiche che l’Amministrazione ha individuato per garantire da un lato l’abbattimento delle emissioni di CO2 del territorio (Capitolo 7) dall’altro i migliori tempi di rientro degli investimenti; in tutto si tratta di 29 azioni che diversamente andranno ad incidere sul territorio:
SETTORE AZIONE TIPOLOGIA ENERGIA UTENZA INTERVENTO
Edifici pubblici
1 DIRETTA Termico Scuola elementare Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
Edifici pubblici
2 DIRETTA Termico Municipio Sostituzione generatore di calore
Edifici pubblici
3 DIRETTA Termico Scuola materna Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
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Illuminazione pubblica
4 DIRETTA Elettrico Edifici comunali Revisione illuminazione ambienti: sostituzione vecchie lampade con lampade classe A, installazione sensori crepuscolari, installazione sensori di presenza
Illuminazione pubblica
5 DIRETTA Elettrico Cimitero Sostituzione lampade votive con lampade LED
Illuminazione pubblica
6 DIRETTA Elettrico Illuminazione pubblica
Riqualificazione dell’illuminazione pubblica: 50% lampade a vapori di sodio con riduttore di flusso e 50% lampade a LED - Adozione del Piano dell'Illuminazione per il contenimento dell'inquinamento luminoso (PCIL) - Legge Regionale n.17 del 7 Agosto 2009
Mobilità sistenibile
7 DIRETTA Combustibile Trasporti interni Creazione di piste ciclo-pedonali comunali
Mobilità sistenibile
8 INDIRETTA Termico - Elettrico
Edifici privati Introduzione e monitoraggio di standard di efficienza energetica ed utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel regolamento edilizio
Mobilità sistenibile
9 INDIRETTA Termico Edifici privati Riduzione del fabbisogno di riscaldamento grazie agli incentivi 55%
Mobilità sistenibile
10 DIRETTA Combustibile Bike sharing Servizio di bike sharing
Mobilità sistenibile
11 INDIRETTA Combustibile Parco auto privato Passaggio ad auto efficienti
RES EDG 12 DIRETTA Elettrico Scuola elementare Fotovoltaico 30 kW
RES EDG 13 DIRETTA Elettrico Municipio Fotovoltaico 15 kW
RES EDG 14 DIRETTA Elettrico Impianti sportivi Fotovoltaico 10 kW
RES EDG 15 DIRETTA Elettrico Cimitero Fotovoltaico 50 kW
RES EDG 16 DIRETTA Elettrico Scuola materna Fotovoltaico 20 kW
RES EDG 17 INDIRETTA Elettrico Utenze pubbliche, private, industriali, terziarie e agricole
Installazione impianti fotovoltaici grazie all'incentivo conto energia
Altro 18 INDIRETTA Termico - Elettrico
Comunicazione Creazione di Sportello Energia
Altro 19 INDIRETTA Termico - Elettrico
Parco auto private Campagna di comunicazione per la mobilità sostenibile
Altro 20 INDIRETTA Termico - Elettrico
Utenze industriali, terziarie e agricole
Incontri di formazione sul risparmio energetico (modalità, vantaggi e incentivi)
Altro 21 INDIRETTA Termico - Elettrico
Edifici Incontri di formazione ed aggiornamento professionale per operatori del settore edile
Altro 22 INDIRETTA Termico - Elettrico
Comunicazione Pagina web “Energia” sul portale del Comune
Altro 23 INDIRETTA Termico - Elettrico
Comunicazione Giornate di formazione nelle scuole
Altro 24 INDIRETTA CO2 Microclima Interventi di forestazione urbana
Altro 25 DIRETTA CO2 Acquisti di materiale/servizi
Acquisti verdi per la pubblica amministrazione (Green Public Procurement)
Altro 26 DIRETTA CO2 Certificazioni Certificazione UNI CEI EN 16001:2009 (Energy management systems)
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Altro 27 INDIRETTA Elettrico Utenze industriali Miglioramento dell’efficienza energetica nel settore industriale
Altro 28 INDIRETTA Elettrico Utenze terziarie Miglioramento dell’efficienza energetica elettrica nel settore terziario
Altro 29 INDIRETTA Termico Utenze terziarie Miglioramento dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento nel settore terziario
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03 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED ECONOMICO 03.01 Provincia di Verona Inquadramento territoriale e infrastrutturale Il territorio della provincia di Verona è attraversato da Nord a Sud-Ovest dal fiume Adige ed è situato ad Est del lago di Garda, estendendosi su una superficie di 3.121,1 kmq, racchiusa entro un'area montana rappresentata dai Monti Lessini e dal gruppo del monte Baldo. I comuni veronesi sono distribuiti per il 56,1% in pianura, per il 27,6% in zona collinare e per il 16,3% in montagna. La posizione strategica particolarmente favorevole in cui viene a trovarsi la città di Verona ha favorito il suo inserimento in importanti vie di comunicazione sia stradali (come le autostrade A/4 Brescia-Verona-Padova-Venezia e A/22 autostrada del Brennero) che ferroviarie (la ferrovia del Brennero verso Nord e verso Roma a Sud e la linea Milano-Verona-Venezia-Trieste verso Est), oltre che aeree. I sistemi aeroportuale, ferroviario e autostradale veronesi, insieme ad uno dei più importanti centri europei intermodali di trasporto - il "Quadrante Europa" -hanno creato nel tempo le condizioni ideali per fare di Verona e della sua Provincia un importante punto di riferimento nell'ambito dei flussi internazionali di interscambi sia economici che culturali. Per quanto riguarda il rischio sismico, Verona è classificata nella zona 3, ovvero a bassa sismicità. La struttura produttiva La suddivisione amministrativa della provincia di Verona è un importante strumento per analizzare la struttura produttiva territoriale. Facendo un breve itinerario partendo dal Nord della provincia, la prima attività rilevante è il turismo; infatti abbiamo la presenza di importanti zone turistiche quali il Lago di Garda, il Monte Baldo, la Lessinia ed infine la stessa città di Verona, che sono espressioni di un territorio ricco di storia che contemporaneamente riesce ad offrire al turista una vasta serie di attività e di appuntamenti degni di nota. Nella zona a Sud di Verona cioè nella "pianura veronese", intersecata da fiumi e da vie d'acqua che potranno costituire il "motore" della quarta modalità di trasporto, accanto alle strade, alle ferrovie ed all'aerotrasporto, sono rilevanti le produzioni agricole di pregio, considerevole è anche disseminazione di allevamenti avicoli e bovini, che fanno del territorio una delle più consistenti realtà nazionali del settore. Nella zona a sud si concentrano anche la maggior parte di produzione di mobili d’arte. Per quanto riguarda invece l'economia delle zone montane, l'allevamento avicolo e la zootecnia rappresentano un importante punto di riferimento sia per le industrie alimentari che per quelle specializzate nella produzione di mangimi. I laboratori del "Marmo rosso veronese" sono concentrati particolarmente nella zona della Valpantena e della Valpolicella, dove esiste una antica e fiorente industria di estrazione e lavorazione di prodotti artistici noti in tutto il mondo. Altri settori di notevole rilevanza per lo sviluppo e
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la partecipazione al PIL provinciale sono quelli del calzaturiero e del dolciario che ormai da lungo tempo si sono affermati sia a livello nazionale che internazionale.
La tendenza dell'economia veronese è comunque caratterizzata da una particolare inclinazione alla progressiva trasformazione da prevalentemente agricola ad industriale e, successivamente, in tempi recenti, una crescente incidenza del terziario e del settore dei servizi alle imprese ad elevato standard qualitativo, introducendo in tal modo elementi di modernizzazione della sua economia che hanno rilanciato il ruolo di provincia leader in Italia ed in grado di competere con i principali partner europei ed internazionali. Clima Il territorio di Verona ha un clima dominante continentale, anche se il grande bacino idrico del lago di Garda, con il suo clima submediterraneo, influenza parzialmente il clima. In estate le temperature sono piuttosto elevate mentre in inverno sono rigide, l'umidità relativa è elevata durante tutto l'anno, specialmente nei mesi invernali, quando provoca il fenomeno, sempre meno frequente, delle nebbie, che si verificano per lo più a partire dal tramonto fino a tarda mattina. Le temperature medie di luglio si mantengono superiori ai 24 °C, mentre la temperatur a media a gennaio è di circa 1 °C.
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Le precipitazioni si concentrano tra fine aprile e inizio giugno, e tra ottobre e inizio novembre, con un picco ad agosto, che si è dimostrato in media il mese più piovoso dell'anno. L'inverno, da fine novembre fino a marzo, è il periodo meno piovoso, con una media di poco superiore ai 50 mm per mese, nonostante sia il periodo più umido.
Dal punto di vista legislativo, il comune di Verona ricade nella "Fascia climatica E" con 2.468 gradi giorno, dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Distribuzione territoriale dei comuni firmatari del Patto dei Sindaci
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03.02 Comune di Roveredo di Guà Inquadramento territoriale La cittadina dista 50 chilometri da Verona. La sua posizione rispetto al capoluogo è a sud-est, in zona pianeggiante sul fiume Guà. Si trova all'incrocio dei confini provinciali con Vicenza e Padova. Dati caratteristiche territoriali:
Dati generali - 2009
Posizione geografica Provincia kmq
Densità [ab/kmq] Zona climatica
Classificazione sismica
SUD/EST DI VERONA VERONA 10,16 152,8 E 3 (bassa)
Altezza sul livello del mare (mt)
Zona altimetrica Altitudine municipio Minima Massima Escursione
altimetrica
pianura padana 16 15 23 8 Inquadramento demografico I dati riguardanti la situazione demografica di Roveredo di Guà (presa su uno storico di dati Istat) evidenziano una crescita quasi costante, ad esclusione del biennio 2008-2009 durante il quale si evidenzia un leggero calo. Si può ipotizzare che tutto il territorio della zona est abbia subito una crescita, anche in virtù del fatto che la struttura economica ha subito negli anni progressivo spostamento dall’agricoltura all’industria e che ha comunque retto alla crisi che ha coinvolto tutti i settori. Dati statistici demografici1:
Andamento demografico
Anno Residenti Variazione
2001 1.378
1 Fonte: www.comuni.italiani.it.
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2002 1.402 1,70%
2003 1.426 1,70%
2004 1.437 0,80%
2005 1.481 3,10%
2006 1.519 2,60%
2007 1.565 3,00%
2008 1.566 0,10%
2009 1.552 -0,90%
Grafico andamento demografico:
Inquadramento economico Le attività più importanti del comune di Roveredo di Guà derivano da attività agricole e di trasformazione agricola. Sopra tutto le patate dorate dei terreni rossi del Guà e il radicchio rosso di Verona oggetto di due fiere del paese ed in attesa del marchio I.G.P. Inoltre, è presente anche attività zootecnica, bovini, suini e soccida di avicoli. Collegata all'attività locale è presente in inverno un'asta trisettimanale del radicchio. L'asta è riferimento per l'indicazione del prezzo della produzione di gran parte del basso veronese, vicentino e padovano. Le attività di trasformazione sono date da uno stabilimento per la disidratazione della frutta, un prosciuttificio, il comune è nella zona di produzione del prosciutto crudo berico euganeo. Sono presenti attività artigianali di forte specializzazione.
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04 STRATEGIA 04.01 Visione Il Comune di Roveredo di Guà intende perseguire gli obiettivi di risparmio energetico ed utilizzo delle fonti rinnovabili di energia al fine di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro 2020 rispetto al valore del 2005. Sarà dato forte risalto all’impegno perché è un obiettivo di comunità che può essere raggiunto solo con l’apporto consapevole di tutta la cittadinanza per incidere direttamente sui propri stili di vita. 04.02 Obiettivi e traguardi generali Il Comune di Roveredo di Guà, nell’ambito dell’iniziativa Patto dei Sindaci, si propone di perseguire i seguenti obiettivi e traguardi di sostenibilità energetica:
• Conseguire gli obiettivi formali fissati per l’UE al 2020, riducendo le emissioni di CO2 del 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP);
• Preparare un inventario base delle emissioni e presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile entro un anno dalla formale ratifica al Patto dei Sindaci, ottenendo un quadro di riferimento sulla produzione, consumo e potenziale energetico con cui dovranno misurarsi le politiche territoriali, urbane ed ambientali in un’ottica di pianificazione e programmazione integrata;
• Adattare le strutture pubbliche della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie;
• Coinvolgere la società civile del proprio territorio al fine di sviluppare e migliorare nel tempo, insieme ad essa, il Piano di Azione;
• Presentare, su base biennale, un Rapporto – MEI (Monitoring emission inventory) sullo stato di attuazione degli interventi, includendo le attività di monitoraggio e verifica, tale monitoraggio dovrà quindi coinvolgere tutti gli attori partecipanti alla stesura e all’attuazione del SEAP;
• Condividere la propria esperienza e conoscenza con le altre unità territoriali; • Organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea ed altri attori
interessati (stakeholder), eventi specifici di informazione e sensibilizzazione ai cittadini, alle imprese e ai media locali sugli sviluppi del Piano di Azione, sulle best practise in merito alle possibilità di risparmio energetico ed economico legate ad interventi di efficientamento energetico e sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile, anche promuovendo incontri con esperti del settore;
• Ridurre i consumi energetici operando azioni sugli immobili comunali, sull’illuminazione pubblica e la rete semaforica, attraverso la riqualificazione ed il miglioramento della gestione; attivare progetti per la riduzione del traffico e la promozione di una mobilità sostenibile che abbiano come conseguenza una diminuzione dei veicoli circolanti;
• Realizzare impianti fotovoltaici su edifici e terreni di proprietà comunale e promuovere l’installazione degli stessi da parte dei cittadini (per esempio
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favorendo gruppi d’acquisto fotovoltaici, per rimuovere le barriere iniziali relative all’applicabilità dell’impianto e alla scelta del fornitore);
• Promuovendo una politica degli enti comunali sugli appalti verdi; • Portare avanti progetti per promuovere la sostenibilità energetica nel settore del
turismo; • Aumentare l’impiego di risorse naturali locali rinnovabili, in sostituzione
soprattutto dei derivati fossili e promuovere l’efficienza energetica, l’uso razionale dell’energia, lo sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili ed assimilate a partire dalla loro integrazione negli strumenti di pianificazione urbanistica e nelle forme di governo del territorio;
• Promuovere iniziative per la riduzione del carico energetico degli insediamenti residenziali, produttivi e commerciali esistenti, assumendo pertanto il principio della sostenibilità energetica degli insediamenti anche rispetto agli obiettivi di limitazione dei gas climalteranti, quindi la promozione di politiche di miglioramento tecnologico e di sicurezza dei processi produttivi, assicurando le condizioni di compatibilità ambientale e territoriale e di sicurezza dei processi di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione ed uso dell’energia;
• Promuovere lo sviluppo della rete di teleriscaldamento urbano collegata ad impianti di cogenerazione, per la produzione di energia da destinare agli edifici di nuova costruzione, agli edifici pubblici ed anche agli edifici esistenti;
• Promuovere la diffusione di sistemi di cogenerazione e trigenerazione presso gli edifici maggiormente energivori (industrie, edifici direzionali, centri sportivi multifunzionali, nuovi comparti residenziali, …);
• Ottimizzare le indicazioni del RUE (Regolamento urbanistico ed edilizio) per le nuove urbanizzazioni, le demolizioni con ricostruzione, e le riqualificazioni di edifici esistenti, puntando ad elevare prestazioni energetiche e ridurre la domanda finale di energia; quindi sensibilizzare e coinvolgere gli stakeholder interessati (imprese, tecnici progettisti, cittadini, etc) sui nuovi requisiti e prestazioni, prevedere possibili accordi di sostegno e incentivazione;
• Aiutare le imprese locali a creare nuove opportunità di lavoro legate al tema dell’efficientamento energetico.
04.03 Contesto normativo generale Scenario Internazionale La Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992, ha portato per la prima volta all’approvazione di una serie di convenzioni su alcuni specifici problemi ambientali (clima, biodiversità e tutela delle foreste), nonché la “Carta della Terra”, in cui venivano indicate alcune direttive su cui fondare nuove politiche economiche più equilibrate, e il documento finale (poi chiamato “Agenda 21”), quale riferimento globale per lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo: è il documento internazionale di riferimento per capire quali iniziative è necessario intraprendere per uno sviluppo sostenibile.
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Nel 1994, con la “Carta di Ålborg”, è stato fatto il primo passo dell’attuazione dell’Agenda 21 locale, firmata da oltre 300 autorità locali durante la “Conferenza europea sulle città sostenibili”: sono stati definiti i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali. Dopo cinque anni dalla conferenza di Rio de Janeiro, la comunità internazionale è tornata a discutere dei problemi ambientali, e in particolare di quello del riscaldamento globale, in occasione della conferenza di Kyoto, tenutasi in Giappone nel dicembre 1997. Il Protocollo di Kyoto, approvato dalla Conferenza delle Parti, è un atto esecutivo contenente le prime decisioni sulla attuazione di impegni ritenuti più urgenti e prioritari. Esso impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi dell’Est europeo) a ridurre del 5% entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di 6 gas (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo), capaci di alterare l’effetto serra naturale del pianeta. Il Protocollo prevede che la riduzione complessiva del 5% delle emissioni di anidride carbonica, rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga ripartita tra Paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo prevede invece stabilizzazioni o aumenti limitati delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di sviluppo per i quali non prevede nessun tipo di limitazione. La quota di riduzione dei gas-serra fissata per l’Unione Europea è dell'8%, tradotta poi dal Consiglio dei Ministri dell'Ambiente in obiettivi differenziati per i singoli Stati membri. In particolare, per l'Italia è stato stabilito l’obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Al fine di raggiungere tali obiettivi, il trattato definisce inoltre meccanismi flessibili di “contabilizzazione” delle emissioni e di possibilità di scambio delle stesse, utilizzabili dai Paesi per ridurre le proprie emissioni (Clean Development Mechanism, Joint Implementation ed Emissions Trading). Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, senza tuttavia registrare l’adesione degli Stati Uniti. L’urgenza di definire strategie globali sui temi più critici per il futuro del pianeta – acqua, energia, salute, sviluppo agricolo, biodiversità e gestione dell’ambiente – ha motivato l’organizzazione di quello che è stato finora il più grande summit internazionale sullo sviluppo sostenibile. Il summit, tenutosi a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002, è stato organizzato al fine di verificare lo stato di attuazione degli impegni assunti a Rio dieci anni prima, nonchè i progressi raggiunti in termini di miglioramento dell'ambiente e di sviluppo sostenibile. Purtroppo, in tale occasione, si è constatato un peggioramento dell'equilibrio ecologico globale (la concentrazione di anidride carbonica è passata da 316 ppmv nel 1960 a 370 ppmv nel 2001 mentre la diminuzione delle foreste si verifica ad un ritmo di 140.000 Kmq/anno) ed un aumento della povertà mondiale mentre il bisogno fondamentale di cambiare i modelli di produzione e di consumo dell’energia è stato quasi totalmente ignorato. Con tale consapevolezza i capi di Stato e di Governo dei 191 Paesi partecipanti hanno ribadito l’impegno a conseguire uno sviluppo sostenibile attraverso l’approvazione di un documento finale composto da una Dichiarazione politica sullo sviluppo sostenibile, in cui sono stati imposti quali obiettivi fondamentali: la riduzione della povertà; il cambiamento dei modelli di consumo e produzione di energia; la protezione delle
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risorse naturali. Annesso a tale documento vi è un Piano di azione sullo sviluppo sostenibile diretto ad volto alla ricerca di un equilibrio tra crescita economica, sviluppo sociale e protezione dell'ambiente. Il 19 dicembre 2009, la Conferenza delle Parti alla Conferenza dell’ONU sul clima a Copenhagen ha preso atto di un accordo politico elaborato da un gruppo di capi di Stato e di governo. In tale documento si evidenzia che i cambiamenti climatici sono una delle maggiori sfide dell’umanità e che l’obiettivo di limitare il riscaldamento climatico è possibile solo attraverso una massiccia riduzione delle emissioni di gas serra. Attraverso l'Accordo di Copenhagen, non giuridicamente vincolante, viene chiesta l'adozione di misure da parte del settore industriale e dei Paesi emergenti i quali devono rendere trasparenti le proprie misure nei confronti della Convenzione dell'ONU sul clima. Ulteriore passo nella direzione di una azione globale è stato fatto nel 2010 in occasione della conferenza dell'Onu sul clima di Cancun durante la quale sono stati approvati due diversi documenti: uno sul futuro del Protocollo di Kyoto e l’altro su un più ampio trattato sui cambiamenti climatici che dovrà essere negoziato ed adottato in un futuro summit. Nel citato accordo i Governi promettono "un'azione urgente" per evitare che le temperature globali salgano più di due gradi Celsius senza tuttavia specificare gli obiettivi precisi e vincolanti della riduzione di gas serra per tenere sotto controllo le temperature. E’ stato poi assunto l'impegno a lavorare per ottenere "al più presto possibile" un nuovo accordo che estenda il protocollo di Kyoto oltre il 2012 ed è stato creato il nuovo "Green Climate Fund" dove dovranno confluire gli aiuti dei paesi ricchi a quelli poveri per fronteggiare le emergenze determinate dai cambiamenti climatici ed adottare misure per prevenire il global warming. Scenario Europeo Nel quadro mondiale di lotta contro i cambiamenti climatici, l’impegno dell’UE si concentra soprattutto sulla riduzione dei consumi e lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. Il Libro verde del Marzo 2006 intitolato “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”, propone una strategia energetica per l’Europa per ricercare l’equilibrio fra sviluppo sostenibile, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento ed individua sei settori chiave in cui è necessario intervenire per affrontare le sfide che si profilano. Il documento propone inoltre di fissare come obiettivo per l’Europa il risparmio del 20% dei consumi energetici.2
2 Gli obiettivi per il 2010:
passare dal 6% del 1996 di rinnovabile al 12% nel 2010 (120-130 Mtep ca.). aumento del 30% della produzione energetica a parità di emissioni di CO2. passare dal 9% del 1996 di cogenerazione al 18% nel 2010. passare dal 20% del 1996 di energia da carbone al 12% nel 2010.
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Il 14 dicembre 2006 il Parlamento ha adottato una risoluzione, fornendo una preziosa base per gli ulteriori lavori in materia, come ha fatto anche il pubblico in generale che ha fornito un contributo in tal senso. Nel gennaio 2007 la Commissione ha presentato il pacchetto sul tema dell’energia per un mondo che cambia, che include una comunicazione intitolata “Una politica energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il Consiglio europeo riconosce che il settore energetico mondiale rende necessario adottare un approccio europeo per garantire un’energia sostenibile, competitiva e sicura. Il piano d’azione approvato dal Consiglio europeo delinea gli elementi di un approccio europeo, ossia un mercato interno dell’energia ben funzionante, solidarietà in caso di crisi, chiari obiettivi e impegni in materia di efficienza energetica e di energie rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle tecnologie, in particolare per quanto riguarda la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica e l’energia nucleare. L’impegno sottoscritto dal Consiglio Europeo dell’8-9 Marzo 2007 conosciuto con lo slogan “Energia per un mondo che cambia: una politica energetica per l’Europa – la necessità di agire”, ovvero la politica 20-20-20 all’orizzonte dell’anno 2020 indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di lungo termine, a cui devono tendere le politiche di breve e medio termine. L’obiettivo dell’unione europea che si concretizza nel 20-20-20, stabilisce:
• 20% riduzione delle emissioni di CO2; • 20% miglioramento dell’efficienza energetica; • 20% produzione di energia da fonti rinnovabili;
Il 17 dicembre 2008 il Parlamento Europeo ha approvato le 6 risoluzioni legislative che costituiscono il suddetto pacchetto, con oggetto:
• energia prodotta a partire da fonti rinnovabili • scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra; • sforzo condiviso finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas a affetto serra; • stoccaggio geologico del biossido di carbonio; • controllo e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dai
carburanti (trasporto stradale e navigazione interna); • livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove.
E’ di tutta evidenza che l’efficacia dell'azione di governo a livello locale viene garantita solo attraverso la partecipazione attiva degli Enti locali su base territoriale nel ruolo di protagonisti nei settori in cui l'efficienza energetica può realmente “fare la differenza"; oltre che nella promozione di una cultura di sostenibilità, capace di stimolare una nuova sensibilità ecologica.
mantenere costante al 42% la frazione di energia da petrolio. passare dal 20% del 1996 di gas al 30% nel 2010.
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L’esigenza di intervenire nell’ambito dell’efficienza energetica deve stimolare le amministrazioni locali più accorte ad avviare iniziative in grado di travalicare lo stretto ambito territoriale di competenza: la disseminazione di buone pratiche si presta, infatti, a stimolare comportamenti emulativi presso altre realtà, così da innescare un salutare effetto moltiplicatore. A tal proposito la Commissione Europea, DG TREN, ha lanciato un’iniziativa rivolta agli enti locali di tutti gli Stati Membri, chiamata “Patto dei Sindaci”. Il Patto prevede un impegno dei Sindaci direttamente con la Commissione, per raggiungere almeno una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 1990, entro il 2020. Entro un anno dalla firma le Amministrazioni devono presentare un Piano d’Azione in grado di raggiungere il risultato previsto. Nell’ambito di questa iniziativa, la DG TREN ha coinvolto la BEI (Banca Europea degli Investimenti), per mettere a disposizione le ingenti risorse finanziarie necessarie per investimenti fissi sul patrimonio dei Comuni, tali da produrre forti riduzioni dei consumi energetici e larga produzione da fonti rinnovabili. La Commissione prevede di supportare in diversi modi gli organismi intermedi (province, regioni) che si offrono di coordinare e supportare le iniziative dei Sindaci in questo programma. Per l’Italia il Ministero dell’Ambiente e Tutele del Territorio e del Mare (MATTM) ha deciso di coordinare e supportare finanziariamente tutte queste iniziative di supporto. Oltre a questo, l’Unione Europea ha incluso il tema della gestione dell'energia a livello regionale e urbano tra le azioni specifiche del programma comunitario di promozione dell'efficienza energetica (SAVE II) incentrato sul risparmio di energia, sull'uso delle fonti energetiche locali e sulla prevenzione degli sprechi di ogni tipo. L’obiettivo principale dell'azione specifica SAVE II è sostenere la creazione di agenzie regionali o urbane dell'energia per aiutare le autorità locali ad elaborare la loro strategia energetica ed assisterle nell'azione di informazione, sensibilizzazione, consulenza obiettiva ed assistenza a tutti i consumatori in materia di risparmio energetico. Nel dicembre 1998 le Agenzie sorte sulla base dei finanziamenti del programma SAVE II, nell'incontro di Cork (Irlanda), hanno redatto e sottoscritto in sede comunitaria una Carta delle Agenzie Europee regionali e locali per la gestione dell'energia. Questa carta, oltre ad esporre i principi guida, gli obiettivi e le modalità di funzionamento che caratterizzano le Agenzie locali e Regionali, sottolinea l'importanza della cooperazione e della dimensione di rete per una più efficace condivisione delle esperienze, per una migliore diffusione dei progetti e delle informazioni e per attivare le opportune sinergie con i livelli istituzionali e locali, nazionali ed europei, con le collettività locali e con il mondo produttivo.
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Scenario Nazionale Il 10 settembre 2007 è stato presentato al Commissario europeo per l’energia il position paper “Energia: temi e sfide per l’Europa e per l’Italia”. Il documento, approvato il 7 settembre all’interno del Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei, contiene la posizione del governo italiano sul potenziale massimo di fonti rinnovabili raggiungibile dal nostro paese. Nel testo sono contenuti, inoltre, gli elementi per l’avvio della discussione in sede comunitaria sugli obiettivi concordati dal Consiglio Europeo dell’8 e 9 marzo 2007 (Consiglio di Primavera) relativamente ai nuovi traguardi della politica europea in materia di fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni di gas serra e risparmio energetico. L’Italia ha inoltre presentato a Bruxelles il proprio piano di azione nazionale sull’efficienza energetica per ottenere il 9,6% di risparmio energetico entro il 2016, più di quanto prevede la direttiva europea 2006/32 (9%). Scenario Regionale La Regione Veneto ha pubblicato nel dicembre 2000 la Legge Regionale n. 25 per la pianificazione energetica, l’incentivazione del risparmio energetico e lo sviluppo delle FER e nel 2003 la legge per gli interventi agro-forestali per la produzione di biomasse. Nell’ambito delle funzioni relative alla materia energia, la Legge Regionale 13 aprile 2001, n. 11 ha attribuito alla Giunta regionale, fino all’approvazione del piano energetico regionale, le funzioni relative all’autorizzazione per l’installazione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia, inferiori a 300 MW, con esclusione di quelli che producono energia da rifiuti, giusto il disposto degli articoli 42, comma 2 bis− come aggiunto dal comma 1dell’articolo 1 della Legge Regionale 16 agosto 2002, n. 27− e 44, comma 2, lettera b), entrambi della citata Legge Regionale n.11/2001.3 La Regione inoltre ha predisposto un Piano energetico Regionale ovvero uno strumento quadro flessibile che in coordinamento con gli altri strumenti di pianificazione regionale, individua gli obiettivi principali e le linee di sviluppo e potenziamento del sistema energetico regionale La necessità di dotarsi di un PER oltre ad essere stabilita dalla Legge n. 10/1991 è prevista tra le competenze regionali dal Decreto Legislativo n. 112/1998 e ribadita nel
3 Art. 44 - Funzioni delle Province.
1. Sono sub-delegate alle province le funzioni relative alla concessione ed erogazione dei contributi in conto capitale a sostegno dell’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia nell’edilizia, di cui all’articolo 8 della legge n. 10/1991. 2. Le province esercitano inoltre, nell’ambito delle linee di indirizzo e di coordinamento previste dai piani energetici regionali, le funzioni di cui all’articolo 31, comma 2, del decreto legislativo n. 112/1998, relative: a) alla redazione e adozione dei programmi di intervento per la promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico; b) all’autorizzazione all’installazione ed all’esercizio degli impianti di produzione di energia, inferiori a 300 MW, salvo quelli che producono energia da rifiuti ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio” per i quali la competenza al rilascio delle autorizzazioni relative alla costruzione, installazione ed esercizio resta disciplinata dall’articolo 4, comma 1, lettera f), numero 2 e dall’articolo 6, comma 1, lettera c) della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 ; in tal caso, il provvedimento che approva il progetto ed autorizza la costruzione dell’impianto costituisce anche autorizzazione alla produzione di energia; c) al controllo sul rendimento energetico degli impianti termici nei comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti
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2001 nel “Protocollo d’intesa della conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome per il coordinamento delle politiche finalizzate alla riduzione delle emissioni dei gas serra nell’atmosfera”. Tale esigenza deriva inoltre dalla Legge Regionale n. 25/2000 e dalla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 46/2003 che impegna la Giunta regionale alla redazione dello stesso. Il PER definisce infine la necessità di istituire:
• un Osservatorio regionale permanente per l’energia, con finalità di monitoraggio e di aggiornamento dei dati relativi alla situazione energetica e al raggiungimento degli obiettivi;
• le Agenzie provinciali per l’energia, con la finalità di individuare specifici interventi di risparmio energetico e di sviluppo delle rinnovabili e di promuovere la formazione e l’informazione sulle tematiche energetiche;
• uno sportello unico per le incentivazioni energetiche, con lo scopo di fornire un interlocutore unico e consentire un migliore coordinamento delle diverse iniziative di supporto;
• uno sportello unico per l’autorizzazione degli impianti da fonte rinnovabile. Scenario Provinciale – La provincia di Verona Nel corso del 2005 è stato approvato il Piano di Azione Locale (PAL) per la Provincia di Verona contenente 20 azioni prioritarie per lo sviluppo del sistema energetico; tra le priorità individuate dall’Ente vi è la stesura del Piano Energetico Provinciale che contiene una sorta di fotografia della domanda e dell’offerta di energia nel territorio della provincia. Il Piano Energetico (ancora in fase di definizione alla data della prima stesura del SEAP) intende fornire gli elementi utili alla programmazione e progettazione degli interventi strutturali finalizzati all’ottimale utilizzo delle fonti di energia rinnovabile ed al conseguente graduale miglioramento della qualità dell’ambiente, dell’aria e del territorio in generale. Inoltre identifica la Provincia di Verona come “Struttura di Supporto” ai comuni che aderiscono al Patto dei Sindaci (delibera del 18 novembre 2010 n. 253 ). La Commissione Europea riconosce gli Enti che agiscono in qualità di “Strutture di Supporto” come i suoi principali alleati; tali strutture sono definite come quei Governi locali che sono capaci di fornire una guida strategica e un supporto tecnico agli aderenti al patto. A tale proposito, la Provincia verrà a lanciare un programma specifico per aiutare i Comuni a raggiungere le condizioni per l’adesione al Patto dei Sindaci, fornendo strumenti utili alla preparazione dei Piani di azione a livello comunale; tale programma tra l’altro potrebbe impegnare la provincia in diversi punti:
• a definire gli obbiettivi e la metodologia di valutazione, le modalità di monitoraggio e i rapporti di verifica, aiutando l’implementazione del Piano
• a fornire supporto tecnico per l’organizzazione di eventi pubblici per aumentare la sensibilizzazione degli utenti privati
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• a relazionare regolarmente alla DG TREN della Commissione dell’Unione europea sui risultati ottenuti nella Provincia4
04.04 Contesto normativo comunale Il tema del risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti rinnovabili d’energia, è stato introdotto, a livello di pianificazione territoriale e comunale, dalla Legge 10/91 “Norme in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”. La Legge 10/91, per prima attribuisce alle Regioni il nuovo compito di formulare i Piani energetici regionali, ed inoltre prescrive che “i piani regolatori generali di cui alla Legge 17 Agosto 1942, n. 1150 e successive modificazioni e integrazioni, dei Comuni con popolazione superiore a cinquantamila abitanti, devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”. Il quadro normativo di riferimento per i comuni restano i Piani Regionali e quelli Provinciali: 1. La regione Veneto con DGR n. 7 del 28 gennaio 2005 emette l’“Adozione al Piano
Energetico Regionale”. Si tratta di una proposta della Giunta al Consiglio che prevede: • programmi specifici per la diversificazione delle fonti energetiche:
a) sviluppo delle fonti rinnovabili b) impiego energetico dei rifiuti
• programmi specifici per l’efficienza energetica: a) programma specifico per lo sviluppo della cogenerazione, del
teleriscaldamento e della generazione distribuita b) programma specifico per l’efficienza energetica negli edifici c) programma specifico per l’efficienza energetica nell’industria e nelle attività
produttive d) programma specifico per l’efficienza energetica nei trasporti e) programma specifico per l’efficienza energetica nell’amministrazione
pubblica 2. La Provincia di Verona ha approvato il Piano di Azione Locale (PAL) che come
descritto ha tra le sue priorità la stesura e l’adozione del Piano energetico provinciale.
I comuni che aderiscono al Patto dei Sindaci, in considerazione delle normative di riferimento nazionali, regionali, provinciali e comunali vincolanti e non, sono tenuti ad
4 Rif: "Piano Energetico della Provincia di Verona – Bozza” su www. portale.provincia.vr.it
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elaborare il Seap e ad inviarlo entro l'anno successivo alla data di adesione formale; tale Piano rappresenta un documento chiave volto a dimostrare in che modo l'amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 entro il 2020 e deve includere azioni concernenti sia il settore pubblico sia quello privato. 04.05 Relazione tra il Piano d’azione Comunale e gli stru menti di Pianificazione Territoriale ed Urbanistica La pianificazione territoriale costituisce lo strumento principale d’indirizzo per la trasformazione di un territorio. La forte urbanizzazione che negli ultimi decenni ha coinvolto un po’ tutte le politiche di sviluppo dei comuni italiani ha fatto emergere la necessità di promuovere uno sviluppo territoriale più consapevole, in grado di mantenere un equilibrio ragionevole tra utilizzazione e protezione del territorio, poiché limitato, minimizzando gli impatti negativi sull’ambiente e garantendo un utilizzo più razionale ed efficiente delle risorse locali, garantendone la rinnovabilità. L’accesso alle risorse energetiche è un fattore determinante per lo sviluppo economico e per lo svolgimento delle attività umane, pertanto si ritiene fondamentale e strategico l’inserimento della variabile energetica nelle scelte delle politiche di assetto e trasformazione del territorio. La pianificazione energetica permette di determinare una strategia del territorio sostenibile e responsabile e deve integrarsi con gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale presenti. 04.06 Step di attuazione del SEAP Le scelte e le decisioni che i comuni devono attuare in seno al Patto dei Sindaci si sviluppano in 4 fasi così descritte:
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Fase iniziale - Il documento preliminare, elaborato dal Tavolo di Coordinamento, ha indicato gli obiettivi generali che l’Amministrazione ha inteso perseguire con l’adesione al Patto dei Sindaci nonchè le scelte strategiche di assetto del territorio e le indicazioni per lo sviluppo sostenibile. Fase di pianificazione - Nel mese di febbraio il documento preliminare del piano è stato sottoposto al processo di concertazione e partecipazione previsto dalle azioni di sviluppo del Seap. Questa fase, preordinata alla condivisione degli obiettivi da parte degli enti, parti sociali e di tutti i portatori di interessi comuni (stakeholders), ha portato alla stesura del Seap così come qui descritto. In particolare per la realizzazione del Seap di Roveredo di Guà si sono tenuti diversi incontri (tra cui molti di concertazione) di cui si riportano gli argomenti principali trattati: 15/03/2010: Incontro informativo sul patto dei sindaci presso la Sala Civica Barbarani di San Bonifacio 08/04/2010: Delibera di Consiglio Comunale n. 1 per l’adesione al Progetto “Patto dei Sindaci” 05/2010 – 10/2010: Processo di raccolta dati 19/11/2010: Incontro informativo presso la Sala Civica di San Bonifacio
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25/11/2010: Delibera di Giunta Comunale n. 67 per la delega al Comune di San Bonifacio come Struttura di Sostegno per il patto dei Sindaci 09/12/2010: Tavolo di Coordinamento tra Sindaci presso la Sala Consigliare di San Bonifacio con i seguenti argomenti trattati
- ostacoli nella realizzazione del piano d’azione - elenco situazione raccolta dati - individuazione degli stakeholders - presentazione bozza 01 del SEAP
20/12/2010: Tavolo di Coordinamento tra Sindaci presso la Sala Consigliare di San Bonifacio con i seguenti argomenti trattati
- compilazione del form ELENA - presentazione bozza 02 del SEAP - dibattito su interventi sovracomunali
02/02/2011: Firma a Bruxelles da parte del Sindaco del Comune di San Bonifacio come Struttura di Supporto per i Comuni dell’Est Veronese 21/02/2011: Tavolo di Coordinamento tra Sindaci presso la Sala Consigliare di San Bonifacio con i seguenti argomenti trattati
• elenco azioni e interventi previsti nel Piano d’Azione • presentazione bozza 03 del SEAP • aggiornamento in merito all’incontro con gli stakeholders
21/03/2011: Tavolo di Coordinamento tra Sindaci presso la Sala Consigliare di San Bonifacio con i seguenti argomenti trattati
• presentazione della richiesta di finanziamento ELENA: contenuti e vincoli • presentazione e consegna della bozza definitiva del SEAP • evento pubblico da organizzare nel mese di Maggio 2011
Fase di implementazione – Il Seap passa alla sua fase esecutiva dove gli interventi previsti vengono suddivisi per priorità e ne vengono calcolati gli investimenti, sulla base di questo vengono formulate le scadenze. E’ la fase fondamentale per poi avviare la realizzazione del Seap sul territorio comunale. Fase di controllo - Il Seap non è un documento fine a se stesso ma un documento in divenire, è la base per poter comprendere lo sviluppo di un territorio che si impegna nel risparmio energetico. La fase di controllo prevede quindi dei report periodici dove si analizzeranno i nuovi dati di consumo (creando così uno storico di informazioni importantissimo), lo stato di avanzamento lavori degli interventi, il rispetto dei tempi e degli investimenti.
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05 INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (BEI), RELATIVE INFORMAZIONI E INTERPRETAZIONE DEI DATI 05.01 Metodologia operativa di reperimento dei consumi L’inventario delle emissioni relative al territorio del Comune di Roveredo di Guà è stato formulato con riferimento alle informazioni reperite dalle seguenti fonti:
- utenze comunali:
ufficio tecnico comunale servizio di gestione acquedotti/fognature Confindustria
- immobili utenze pubbliche, private, industriali, terziarie e agricole:
operatori del settore (fornitori e distributori di energia) agenzia ARPAV Verona ISTAT TERNA Ministero dello sviluppo economico
- mezzi di trasporto pubblici, privati, industriali, terziari e agricoli:
Automobile Club Verona Automobile Club Italia
- energie alternative:
GSE Gestore dei Servizi Energetici Tali dati sono, nella maggior parte dei casi, disponibili con aggregazione provinciale; è stato quindi necessario procedere ad una parametrizzazione alla scala comunale, utilizzando di volta in volta i criteri e le variabili più adeguate. La difficoltà di suddividere i dati di consumo di gas metano, forniti dal distributore locale, tra le varie utenze (abitativo, terziario, produttivo, agricolo) ha reso necessario il ricorso ai dati di Confindustria relativi al numero di imprese insediate sul territorio, nonché ai dati ISTAT relativi allo stato di consistenza del patrimonio residenziale locale e ai dati TERNA sul consumo nazionale di gas metano. Nella presente baseline non è stato possibile inserire i consumi energetici relativi agli Appalti di forniture e servizi relativi agli acquisti dell’Ente Comunale; tuttavia, il Comune di Roveredo di Guà ha deciso di inserire, fra le azioni del SEAP, linee guida di indirizzo ai cosiddetti Green Public Procurement, ovvero di dotarsi di canoni ecologici ed ecosostenibili per regolamentare gli approvvigionamenti di servizi e forniture.
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05.02 Metodologia operativa per l’inventario di bas e e fattori di emissione Il consumo di energia e le emissioni di CO2 a livello locale dipendono da molti fattori: livello e orientamento economico (stabilire in quale direzione, industriale, terziario, agricolo il territorio si sta modificando), popolazione, densità, edificazione, mezzi di trasporto, clima, comportamento cittadini, etc L'inventario di base delle emissioni intende quindi fornire una fotografia dello stato attuale dei consumi inerenti i settori che maggiormente incidono su quel territorio. Per Roveredo di Guà si sono definiti settori quali immobili, acque, trasporti. La metodologia utilizzata per lo sviluppo dell’inventario di base del SEAP prevede di analizzare il territorio in base alle seguenti caratteristiche:
- domanda energetica in serie storica attraverso l’analisi dei consumi finali di energia suddivisi per fonte e per settore finale d’utilizzo;
- domanda di energia a 10 anni mediante scenari sviluppati sulla base dell’incremento della popolazione ed urbanistica;
- offerta energetica ed eventuali infrastrutture presenti nel territorio; - emissioni di gas climalteranti; - obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di gas climalteranti.
Tra tutti i gas ad effetto serra (GHG) la CO2 e quello considerato più importante; nella BEI è possibile inserire anche altri gas come il CH4 (gas metano) e il N2O (diossido di azoto). L’inclusione di questi GHG avviene nel caso che l’ente voglia assumere misure di riduzione anche per questi gas e dalla scelta dei fattori di emissione. I fattori di emissione quantificano le emissioni per vettore energetico, è possibile seguire due approcci differenti: 1. Utilizzare fattori di emissione "standard" in linea con i principi IPCC, che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall'energia consumata nel territorio municipale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all'interno del comune, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all'uso dell'elettricità e del riscaldamento/raffreddamento nell'area municipale. Questo approccio si basa sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e del protocollo di Kyoto. In questo approccio le emissioni di CO2 derivanti dall'uso di energia rinnovabile e di elettricità verde certificata sono considerate pari a zero. Inoltre, la CO2 è il principale gas a effetto serra e non occorre calcolare la quota di emissioni di CH4 e di N2O. I comuni che decidono di adottare questo approccio sono dunque tenuti a indicare le emissioni di CO2 (in ton). È tuttavia possibile includere nell'inventario di base anche altri gas a effetto serra; in questo caso le emissioni devono essere indicate come equivalenti di CO2; 2. Utilizzare fattori LCA (valutazione del ciclo di vita), che prendono in considerazione l'intero ciclo di vita del vettore energetico. Tale approccio tiene conto non solo delle emissioni della combustione finale, ma anche di tutte le emissioni della catena di approvvigionamento (come le perdite di energia nel trasporto, le emissioni imputabili ai
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processi di raffinazione e le perdite di conversione di energia) che si verificano al di fuori del territorio comunale. Nell'ambito di questo approccio le emissioni di CO2 derivanti dall'uso di energia rinnovabile e di elettricità verde certificata sono superiori allo zero. In questo caso possono svolgere un ruolo importante altri gas a effetto serra diversi dalla CO2. Il Comune di Roveredo di Guà nell’ambito del Patto dei Sindaci si pone l’obiettivo di ridurre entro il 2020 le emissioni di CO2 del 20% rispetto al livello emissivo del 2005, che è stato individuato come anno di riferimento. I fattori di emissione adottati per il calcolo delle emissioni di CO2 e per valutare la quota di riduzione dal presente piano sono i seguenti fattori IPCC: Fattori di emissione
Vettore energetico CO2 emission factor (kg CO2 / tj)
CO2 emission factor (ton CO2/ MWh)
Gas naturale5 65100 0.202
Gasolio (Diesel) 74100 0.267
Benzina 69300 0.249
GPL 63100 0.227
Energia elettrica (rete nazionale) - 0.483 Per quanto riguarda i fattori di emissioni di CO2 relativi a produzione di energia da fonti rinnovabili, in accordo con le Linee Guida del Covenant of Mayors, facendo in questa sede riferimento ai fattori IPCC, si assumerà il tasso di emissioni pari a 0.
5 Per il gas metano si considererà un peso specifico pari a 0,71 kg/mc, mentre il valore calorifico netto è assunto, in accordo con le linee guida del Covenant, pari a 13.3 MWh/t.
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05.03 Bilancio generale delle emissioni di CO2 Per completare i dati a corredo del bilancio energetico comunale è importante procedere ad una valutazione delle emissioni, con riferimento alla emissione di anidride carbonica (CO2) derivante dai settori e dai vettori considerati nel BEI. Il contenimento delle emissioni di gas climalteranti, tra i quali la CO2 è sicuramente il più importante in termini assoluti, è l’obbiettivo fondamentale di tutte le politiche di riduzione dei consumi, a partire dal Protocollo di Kyoto.
Disponibilità del dato: nota metodologica
Come precedentemente illustrato, alcuni consumi relativi all’anno 2005, non disponibili direttamente in modo certo, vengono ricalcolati con proporzioni sull’anno 2009. I dati per calcolare le proporzioni sono i seguenti:
Anno 2005 Anno 2009 Variazione %
GRADI GIORNO6 2.278 2.188 - 3,98 %
N° DI ABITAZIONI 497 547 + 10,06 %
N° DI ABITANTI 7 1.481 1.552 + 4,79 %
Riepilogo consumi ed emissioni Si riportano i grafici dei consumi suddivisi per settori e vettori energetici considerati. L’analisi dettagliata sarà descritta in seguito per ciascuna area tematica, in riferimento alla raccolta di informazioni del BEI. I dati relativi all’anno 2005, assunto come anno di riferimento, vengono comparati a quelli del 2009, in modo da verificare il trend dei consumi e delle relative emissioni di CO2. Sugli anni di riferimento e sull’analisi delle informazioni raccolte è stato possibile indirizzare gli interventi migliorativi e le opportunità all’interno del territorio comunale. Vengono di seguito riassunti i dati del BEI per ciascun anno considerato.
6 Il calcolo dei gradi giorno reali è stato effettuato con riferimento alle temperature medie mensili degli anni 2005 e 2009, reperite sul sito web www.ilmeteo.it 7 I dati relativi agli anni 2005 e 2009 sono stati reperiti su www.comuni-italiani.it
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Consumi energia elettrica
Confronto tra i consumi di energia elettrica suddiv isi per settore (MWhE)
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
2005 488 44 1.439 12.231 1.267 293
2009 495 44 1.508 10.253 1.436 305
comune pubblico privato produttivo terziario agricolo
Come si può notare dal confronto dei consumi, il settore produttivo è il maggior responsabile dei consumi di energia elettrica e, al contempo, risulta quello maggiormente colpito dalla crisi economica: la riduzione dei consumi di energia elettrica nel quadriennio è pari al 16,17%. Risultano in leggero aumento i consumi del settore privato e terziario, anche in ragione della nuova edificazione residenziale dovuta all’aumento demografico tra il 2001 e il 2009. Sostanzialmente immutati i consumi comunali, pubblici e del settore agricolo.
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Di seguito sono rappresentati i grafici dei consumi in percentuale sui due anni considerati.
Consumi di energia elettrica (suddivisione % per se ttore) - 2005
77,60%
9,13%
3,09%
0,28%8,04%
1,86%
comune
pubblico
privato
produttivo
terziario
agricolo
Consumi di energia elettrica (suddivisione % per se ttore) - 2009
73,03%
10,74%10,23%
2,17%3,52%
0,32%
comune
pubblico
privato
produttivo
terziario
agricolo
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Consumi gas metano
Confronto tra i consumi di gas metano suddivisi per settore (mc)
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
2005 46.863 8.289 940.620 992.798 499.256 66.965 26.090
2009 45.075 7.959 985.714 850.411 468.618 54.025 24.608
comune pubblico privato produttivo terziario agricolo trasporti
I settori che consumano maggiormente il gas metano sono il settore privato e produttivo. Quest’ultimo risulta fortemente insediato nella cittadina di Roveredo di Guà. Essendo un settore fortemente colpito dalla crisi economica, il consumo risulta in calo nel periodo considerato, così come per il settore agricolo. In calo anche i consumi del settore terziario, pubblico e comunale. Il settore privato, invece, registra un aumento dei consumi tra il 2005 e il 2009. Sono considerati anche i mezzi di trasporto a gas metano che hanno una percentuale di incidenza minima seppur presente.
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Di seguito si evidenziano i consumi percentuali di gas metano suddivisi per settore.
Consumi di gas metano (suddivisione % per settore) - 2005
36,45%
38,47%
19,34%
2,59%
1,82%1,01%
0,32%
comune
pubblico
privato
produttivo
terziario
agricolo
trasporti
Consumi di gas metano (suddivisione % per settore) - 2009
40,46%
34,90%
19,23%
2,22%
1,85%1,01%
0,33%
comune
pubblico
privato
produttivo
terziario
agricolo
trasporti
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Come sopra descritto, i settori che consumano maggiormente e che si ripartiscono la quasi totalità dei consumi sono il privato, il produttivo e il terziario. I combustibili benzina, diesel e GPL vengono trattati nel settore specifico dei trasporti. Riepilogo emissioni CO2 e obbiettivo 2020
Raffronto emissioni di CO2 tra gli anni 2005 e 2009 emissione per settore (tonn CO2)
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
2005 328 37 2.490 7.803 1.565 269 4.416
2009 327 37 2.610 6.576 1.588 250 4.005
comunale pubblico privato produttivo terziario agricolo trasporti
Dal confronto si evince che i settori maggiormente energivori sono quello produttivo e dei trasporti. Tuttavia, essi sono anche quelli che hanno maggiormente risentito della crisi economica e del conseguente calo della produttività e della logistica.
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Il settore privato a causa della nuova edificazione ha subito un leggero incremento, benché le prestazioni energetiche medie degli immobili siano complessivamente migliorate.
Emissioni globali di CO2 al 2005 suddivise per vett ore
45,03%
6,39%
29,14%
18,80%
0,65%
energia elettrica
benzina
gas metano
gasolio
gpl
Come si può notare da grafico, i consumi elettrici, in termini di energia primaria, rappresentano all’incirca la metà dei consumi globali sul territorio. Le maggiori emissioni di CO2 imputabili all’energia elettrica, al gas metano e al gasolio sono riversabili sul settore privato, produttivo, agricolo e dei trasporti. Il grafico seguente riepiloga il totale delle emissioni di CO2 relative all’anno di riferimento (2005) nel territorio comunale pari a 16.908 ton di CO2. L’obiettivo minimo al 2020 è stato calcolato riducendo le emissioni rispetto al 2005 del 20%.
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emissioni globali al 2005 e obiettivo 2020 (ton CO2 )
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
18000
emissioni 2005 obiettivo 2020
riduzione 2020
emissioni
05.04 Conclusioni L’analisi svolta consente di fare due tipi di considerazioni: la prima è che se si valutano le emissioni per settore si evidenzia che le emissioni di CO2 sono soprattutto imputabili al settore produttivo, a seguire i trasporti, il privato e il terziario. In particolar modo a incidere sono i trasporti che avvantaggiano il consumo di combustibili, quali benzina e gasolio soprattutto per la trazione dei mezzi pesanti. La seconda è che se si valutano le emissioni per vettore energetico, considerando il tep (tonnellate equivalenti di petrolio) come unità di misura si denota che è l’energia elettrica che maggiormente incide sulle emissioni, in parallelo con i consumi che la vedono al primo posto. Grande incidenza hanno anche il gas metano usato per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria e il gasolio utilizzato soprattutto nel settore dei trasporti.
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Distribuzione dei consumi di energia per vettore (t ep) al 2005
2.947,5; 45,61%
21,7; 0,34%
373,0; 5,77%
1.023,5; 15,84%
2.097,1; 32,45%
energia elettrica
gas metano
benzina
gasolio
GPL
I consumi globali riferiti al 2005 sono di 6.463 tep, dovuti soprattutto all’energia elettrica al gas metano e al gasolio.
Consumi globali al 2005 e obiettivo 2020
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
consumi 2005 obiettivo 2020
riduzione 2020
consumo
La riduzione dei consumi resta l’obiettivo principale per ottenere la diminuzione della CO2. Le valutazioni fatte e l’identificazione delle criticità permettono di valutare azioni mirate (descritte in seguito) che abbiano come obiettivo se non l’abbattimento diretto della CO2, l’educazione alle buone pratiche.
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05.05 Aspetti organizzativi e finanziari
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05.06 Riepilogo dati interventi
SETTORE AZIONE UTENZA INTERVENTO COSTO
INTERVENTO
RISPARMIO
AMBIENTALE
(CO2)
Edifici pubblici
1 Scuola elementare
Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
83.919 7.453
Edifici pubblici
2 Municipio Sostituzione generatore di calore 6.000 5.090
Edifici pubblici
3 Scuola materna Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
101.629 9.023
Illuminazione pubblica
4 Edifici comunali
Revisione illuminazione ambienti: sostituzione vecchie lampade con lampade classe A, installazione sensori crepuscolari, installazione sensori di presenza
46.000 10.998
Illuminazione pubblica
5 Cimitero Sostituzione lampade votive con lampade LED 9.800 2.261
Illuminazione pubblica
6 Illuminazione pubblica
Riqualificazione dell’illuminazione pubblica: 50% lampade a vapori di sodio con riduttore di flusso e 50% lampade a LED - Adozione del Piano dell'Illuminazione per il contenimento dell'inquinamento luminoso (PCIL) - Legge Regionale n.17 del 7 Agosto 2009
140.000 54.693
Mobilità sistenibile
7 Trasporti interni Creazione di piste ciclo-pedonali comunali 196.258 10.666
Mobilità sistenibile
8 Edifici privati
Introduzione e monitoraggio di standard di efficienza energetica ed utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel regolamento edilizio
0 760.021
Mobilità sistenibile
9 Edifici privati Riduzione del fabbisogno di riscaldamento grazie agli incentivi 55%
0 89.852
Mobilità sistenibile
10 Bike sharing Servizio di bike sharing 3.925 5.926
Mobilità sistenibile
11 Parco auto privato
Passaggio ad auto efficienti 0 216.390
RES EDG 12 Scuola elementare
Fotovoltaico 30 kW 108.000 15.215
RES EDG 13 Municipio Fotovoltaico 15 kW 60.000 7.606
RES EDG 14 Impianti sportivi Fotovoltaico 10 kW 40.000 5.072
RES EDG 15 Cimitero Fotovoltaico 50 kW 175.000 253.575
RES EDG 16 Scuola materna Fotovoltaico 20 kW 80.000 10.143
RES EDG 17
Utenze pubbliche, private, industriali, terziarie e agricole
Installazione impianti fotovoltaici grazie all'incentivo conto energia
0 274.728
Altro 18 Comunicazione Creazione di Sportello Energia 5.000 24.330
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Altro 19 Parco auto private
Campagna di comunicazione per la mobilità sostenibile
3.000 142.765
Altro 20
Utenze industriali, terziarie e agricole
Incontri di formazione sul risparmio energetico (modalità, vantaggi e incentivi)
3.000 967.447
Altro 21 Edifici Incontri di formazione ed aggiornamento professionale per operatori del settore edile
3.000 260.579
Altro 22 Comunicazione Pagina web “Energia” sul portale del Comune 0 12.165
Altro 23 Comunicazione Giornate di formazione nelle scuole 3.000 0
Altro 24 Microclima Interventi di forestazione urbana 393 196
Altro 25 Acquisti di materiale/servizi
Acquisti verdi per la pubblica amministrazione (Green Public Procurement)
6.000 0
Altro 26 Certificazioni Certificazione UNI CEI EN 16001:2009 (Energy management systems)
3.000 0
Altro 27 Utenze industriali
Miglioramento dell’efficienza energetica nel settore industriale
0 1.004.287
Altro 28 Utenze terziarie Miglioramento dell’efficienza energetica elettrica nel settore terziario
0 39.777
Altro 29 Utenze terziarie Miglioramento dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento nel settore terziario
0 13.608
TOTALE 1.076.924 4.203.865
Complessivamente l’implementazione del SEAP dovrebbe consentire al 2020 una riduzione di circa 4.204 ton di CO2 l’anno, pari al 25 % delle emissioni di CO2 rispetto al 2005. Al fine di garantire una corretta attuazione del SEAP, l’amministrazione ha inoltre individuato una struttura organizzativa preposta allo sviluppo ed implementazione del Piano, le modalità di coinvolgimento ed informazione dei cittadini, e le misure per l’aggiornamento e il monitoraggio del piano.
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06 ANALISI DATI DELLE EMISSIONI DI BASE 06.01 Ambito comunale All’interno dell’ambito comunale rientrano le emissioni c.d. dirette, ovvero direttamente imputabili all’ente redattore del SEAP (fanno eccezione i consumi dei pubblici servizi quali acquedotti e fognature) I sub-settori ai quali vengono imputati i consumi sono immobili, illuminazione pubblica, acquedotti/depurazione acque, trasporti, energie rinnovabili.
Immobili comunali I vettori energetici utilizzati sono l’energia elettrica e il gas metano. Gli utilizzi principali sono rispettivamente l’illuminazione ed il raffrescamento per la prima, ed il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria per il secondo. I dati relativi al 2009 del consumo di energia elettrica e gas metano negli immobili comunali sono stati forniti dall’Ufficio tecnico comunale.
Anno 2009
Energia elettrica: 80.463 kWh/anno
Gas metano: 49.796 mc/anno
Si elencano, di seguito, il dettaglio dei consumi al 2009 per destinazione d’uso degli immobili comunali:
Consumi ente comunale - 2009
Utenza Volumi riscaldati (mc)
Energia elettrica [kwh/anno]
Gas metano [mc/anno]
Sede Municipale 4.050 35.294 13.333
Scuola Elementare 3.000 11.765 16.667
Scuola Materna 2.075 4.796 Palestra Tensostruttura Impianti sportivi
23.529 15.000
Cimitero 7.800
Per questi immobili non è ad oggi disponibile una diagnosi energetica: tale analisi verrà implementata entro il primo anno di attuazione del presente SEAP. Per quanto riguarda i dati relativi all’anno 2005, non essendo a disposizione del Comune i valori storici reali, si opereranno alcune proporzioni/approssimazioni, tenendo conto che:
- l’unico immobile ad essere stato oggetto di modifiche sostanziali è la Sede Municipale, che nel 2008 ha visto realizzato un ampliamento significativo di cubatura. Tale ampliamento è isolato con cappotto termico e con doppi vetri. Per
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non modificare il trend di emissioni, non vengono considerati i minori consumi ante-ampliamento
- gli orari di utilizzo degli immobili non hanno subito modificazioni sostanziali; - il consumo di energia elettrica è rimasto sostanzialmente costante, non essendo
intervenute modifiche agli impianti degli edifici - le differenze di consumo energetico per riscaldamento sono sostanzialmente
riconducibili, in mancanza di sopravvenute ristrutturazioni, a differenziazioni nei gradi giorno (GG) annuali.
Ciò premesso, parametrizzando il consumo ai gradi giorno annuali rilevati (il fattore moltiplicativo per ottenere consumo di gas metano al 2005 risulta pari a 1,041), si ottiene:
Anno 2005
Energia elettrica: 80.463 kWh/anno
Gas metano: 51.858 mc/anno
Illuminazione Pubblica I dati relativi al consumo di energia elettrica per l’anno 2005 non sono disponibili in maniera analitica. I dati relativi al consumo di energia elettrica per pubblica illuminazione sono stati forniti dall’ufficio tecnico comunale relativi al solo anno 2009.
Anno 2009
Energia elettrica: 220.000 kWh
Si pongono in dettaglio alcuni dati riguardanti la pubblica illuminazione al 2009:
N° punti di presa N° lampade Tipologia di
lampada Potenza lampada
- - 50% a sodio 50% a mercurio media 100 W
Si consideri che al 2005 il parco lampade constava di circa il 45% di lampade al sodio, mentre il restante 55% era costituito da vecchie lampade a mercurio. Pertanto, considerando che la potenza assorbita da lampade a Hg è circa il 20% superiore a quella di lampade al Na di pari capacità di illuminamento, si stima il seguente consumo annuo al 2005.
Anno 2005
Energia elettrica: 222.000 kWh
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Trasporto pubblico (mezzi di trasporto) I dati relativi al 2009 del consumo di carburante per la movimentazione dei mezzi in dotazione all’amministrazione comunale sono stati forniti dall’ufficio tecnico del comune stesso. Il vettore energetico considerato è il combustibile, in particolare gasolio, benzina e gas metano. Si riporta in dettaglio l’elenco dei mezzi per l’anno 2009.
Utenza Combustibile Utilizzo
Escavatore Gasolio 8.308 ore
Trattore Fend Mod. 307 Gasolio 5.715 ore
Autocarro Iveco Gasolio 357.860 km
Autocarro Iveco Dayli Gasolio 25.329 km
Trattorino John Deere Gasolio 25.275 km
Trattorino Kubota Gasolio 1.037 ore
Autovettura Fiat Benzina-Matano 232 ore
Non avendo a disposizione i dati di consumo, è stata effettuata una stima del carburante utilizzato, sulla base dei km percorsi e delle ore di utilizzo dei mezzi comunali.
Anno 2009
Benzina: 27 litri
Gasolio: 798 litri
Gas metano: 75 mc
I consumi relativi all’anno 2005, ancorchè non disponibili, vengono stimati considerando che 3 vetture sono state sostituite nel periodo 2006-2009 considerando un aumento di efficienza, a parità di km percorsi, del 10%, escluso il caso di una autovettura alimentata a metano, per la quale viene ipotizzato che i chilometri percorsi siano gli stessi del 2009, attribuiti ad una vettura alimentata a benzina.
Anno 2005
Gasolio: 961 litri
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Acquedotti e depurazione acque (immobili e impianti) Il CONSORZIO DEPURAZIONI ACQUE VERONESI gestisce il servizio idrico integrato. Le informazioni relative al consumo di energia elettrica da parte del Consorzio sono stati forniti dallo stesso gestore con riferimento alle utenze di 12 comuni serviti. Considerando la promiscuità delle reti di adduzione/sistemi di depurazione, il consumo di energia relativo alla singola municipalità viene calcolato considerando il consumo di energia medio pro capite moltiplicato per il numero di abitanti insediati. Anche in questo caso, è necessario operare una parametrizzazione per stimare il consumo al 2005: il parametro scelto è il numero di abitanti insediati, il fattore moltiplicativo è pari a 0,954.
Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica: 187.174 kWh/anno Energia elettrica: 196.147 kWh/anno
Energie rinnovabili Al 2010 il comune di Roveredo di Guà non ha installato alcun impianto alimentato da fonti di energia rinnovabile.
Risultati settore
Riepilogo dati di consumo suddivisi per vettore energetico
Vettore energetico Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica (kWhE) 487.562 494.535
Gas metano (mc) 46.863 45.075
Benzina (l) 0 27
Gasolio (l) 961 798
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Andamento dei consumi in emissioni di CO2
Emissioni di CO2 in ambito comunale suddivisione per sub-settore (kg CO2)
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
2005 127.319 107.226 90.405 2.565
2009 123.762 106.260 94.739 2.335
immobilipubblica
illuminazioneacquedotti e
fognaturetrasporti
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Emissioni di CO2 (suddivisione % per sub-settore) - 2005
38,87%
0,78%
32,74%
27,60%
immobili
pubblica illuminazione
acquedotti e fognature
trasporti
Come dimostrano i grafici, le emissioni di CO2 sono ripartite quasi totalmente tra gli immobili, la pubblica illuminazione e gli impianti del servizio idrico. La maggior parte delle emissioni sono imputabili agli immobili, mentre il settore dei trasporti ha incidenza minima. Per gli immobili e la pubblica illuminazione si nota un leggero calo negli anni considerati, mentre le emissioni relative ad acquedotti/fognature risultano in crescita. 06.02 Ambito pubblico (escluso l’ambito comunale)
Per utenze pubbliche si intendono tutti i consumi rilevati da CONFINDUSTRIA ed appartenenti ad enti pubblici non comunali (chiese, uffci postali, uffici arpav, consorzi di enti pubblici, etc). I dati dei consumi di energia elettrica del 2009, sono stati estrapolati da dati forniti da CONFINDUSTRIA sui dati dei primi 4 mesi dell’anno. Considerando costante il trend dei consumi per i mesi successivi, si è potuto calcolare il consumo di energia elettrica annua per l’intero anno. I consumi del 2005 si possono ritenere livellati su quelli del 2009 non essendo note sostanziali modifiche alle suddette utenze.
Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica: 44.307 kWh/anno Energia elettrica: 44.307 kWh/anno
I dati dei consumi di gas metano al 2009 sono stati forniti dal distributore locale competente sul territorio. Esso non è stato in grado di suddividere le utenze ed i relativi consumi per settore (privato, terziario, produttivo, etc), ma soltanto per fascia di consumo, pertanto la suddivisione è stata operata dallo scrivente considerando: - le medie di distribuzione di consumo europee e nazionali; - che le fasce di consumo più elevate sono proprie del settore produttivo/industriale, molto presente nella realtà del territorio comunale;
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- che le fasce di consumo medio sono attribuibili sia al settore residenziale, sia a quello terziario; - che le fasce di consumo minori sono proprie del residenziale e del pubblico (non comunale). In tal senso, si calcola il consumo al 2009, estrapolando poi da questo il valore analogo per l’anno precedente considerato.
Ciò premesso i dati relativi all’anno 2005, non essendo a disposizione, verranno ricavati operando alcune proporzioni/approssimazioni, tenendo conto che:
- non si conoscono modifiche sostanziali avvenute sugli immobili pubblici - il consumo di energia elettrica si presuppone costante non conoscendosi sostanziali
modifiche intervenute agli impianti degli edifici; - le differenze di consumo energetico per riscaldamento sono sostanzialmente
riconducibili a differenziazioni nei gradi giorno (GG) annuali. Quindi parametrizzando il consumo ai gradi giorno annuali rilevati il fattore moltiplicativo per ottenere consumo di gas metano al 2005 risulta pari a 1,041, pertanto si ottiene:
Anno 2005 Anno 2009
Gas metano: 8.289 mc/anno Gas metano: 7.959 mc/anno
Energie rinnovabili
Dai dati forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che al 2010 la produzione di energia non è dovuta a impianti di energia da fonte rinnovabile.
Risultati settore
Riepilogo dati di consumo suddivisi per vettore energetico
Vettore energetico Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica (kWhE) 44.307 44.307
Gas metano (mc) 8.289 7.959
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Andamento dei consumi in emissioni di CO2
Emissioni di CO2 in ambito pubblico (kg CO2)
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
2005 37.222
2009 36.593
Per il settore pubblico non ci sono stati grandi variazioni di consumo, le emissioni sono rimaste praticamente costanti nei due anni considerati.
06.03 Ambito privato (non produttivo)
Immobili privati
Per immobili privati si intendono tutti quegli immobili in uso al settore privato, tra cui per la maggior parte le residenze. Per tali immobili i vettori energetici considerati sono l’energia elettrica e il gas metano. L’energia elettrica viene utilizzata principalmente per l’illuminazione degli ambienti, il funzionamento degli elettrodomestici e degli impianti per il raffrescamento estivo; il gas metano, invece, viene utilizzato per gli impianti di riscaldamento invernale, acqua calda sanitaria e gli elettrodomestici per la cottura dei cibi.
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I dati dei consumi di energia elettrica sono stati forniti dall’agenzia ARPAV e si riferiscono ai consumi di energia elettrica delle utenze domestiche. Mancando i dati relativi al 2005, si parametrizzano i consumi del 2009 in funzione degli abitanti insediati.
Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica: 1.438.552 kWh Energia elettrica: 1.507.517 kWh
I dati dei consumi di gas metano sono stati forniti dal distributore competente per territorio. Valgono le considerazioni fatte per il settore pubblico che permettono di distribuire i consumi alle varie categorie. Ciò premesso, si calcola il consumo al 2009, estrapolando poi da questo il valore analogo al 2005. Si tenga presente che il parametro di trasformazione considerato è ancora una volta quello degli abitanti insediati come per l’energia elettrica.
Anno 2005 Anno 2009
Gas metano: 940.620 mc Gas metano: 985.714 mc
Energie rinnovabili Dai dati forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che nessun impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile è stato installato da utenti privati nel territorio di Roveredo di Guà sino al 2005. Al 2010, secondo dati da Conto Energia, risultano installati, a nome di privati, 19 kWp di fotovoltaico, per una produttività annuale di energia elettrica pari a 19.950 kWh.
Risultati settore Riepilogo dati di consumo suddivisi per vettore energetico
Vettore energetico Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica (kWhE) 1.438.552 1.507.517
Gas metano (mc) 940.620 985.714
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Andamento dei consumi in emissioni di CO2
Emissioni di CO2 in ambito privato(kg CO2)
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
2005 2.490.370
2009 2.609.760
Il settore considerato è quello degli immobili. Il trend di consumo si è mantenuto costante negli anni 2005 e 2009, conseguentemente anche le emissioni di CO2. L’aumento è dovuto al normale aumento di costruito che negli anni si verifica su un territorio. 06.04 Ambito produttivo (no ETS)
Immobili e processi industriali
I vettori energetici considerati per gli immobili e i processi sono l’energia elettrica e il gas metano. L’energia elettrica viene utilizzata principalmente per l’illuminazione degli ambienti, il funzionamento degli impianti per il raffrescamento estivo e la forza motrice per le macchine di produzione; il gas metano, invece, viene utilizzato per gli
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impianti di riscaldamento invernale e il calore utilizzato per le lavorazioni relative al processo industriale. Le informazioni relative al consumo di energia elettrica nel territorio comunale e riferite al primo quadrimestre 2009 sono state fornite da CONFINDUSTRIA. Considerando costante il trend dei consumi per i mesi successivi, si è potuto calcolare il consumo di energia elettrica annua. Non essendo disponibili dati analoghi relativi al 2005, si sono operate le dovute approssimazioni, tenendo conto che: - i consumi di energia elettrica industriale per l’Italia tra il 2005 e il 2009 hanno subito un calo del 15,11% - Fonte: Terna - l’andamento della produttività industriale del Veneto tra il 2005 e 2009 è in calo di circa il 10,8% (per quanto riguarda l’industria in senso stretto) - Fonte: Istat conti economici regionali Di seguito si riportano i dati pubblicati da Terna sui consumi di energia elettrica relativi al territorio nazionale riferiti agli anni 2005 e 2009.
Consumo energia elettrica 2005 (GWh)
153.727
83.793
66.933
5.364
Industria
Agricoltura
Terziario
Domestico
Consumo energia elettrica 2009 (GWh)
130.506
94.835
68.924
5.640
Industria
Agricoltura
Terziario
Domestico
Come si può notare, l’industria ha subito un notevole calo relativo dei consumi (-15,11%) mentre ha subito un significativo aumento il settore terziario (+13,18%). Per la regione Veneto, Terna ha reso disponibili i soli dati aggregati, evidenziando un calo generale dei consumi del 4,42% (da 30.441 GWh del 2005 a 29.096 GWh del 2009). Fatte le dovute proporzioni, il consumo di energia elettrica risulta in calo del 16,17% nel territorio del Veneto; pertanto, considerato proporzionale a questo dato il consumo di energia elettrica, si può risalire ad un consumo al 2005.
Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica: 12.231.351 kWh Energia elettrica: 10.252.993 kWh
Come per i settori pubblici e privati i dati dei consumi di gas metano sono stati forniti dal distributore competente per territorio. Analogamente e basandosi sulle medesime considerazioni si sono estratti i dati per il settore produttivo inerenti l’anno 2009. Non essendo resi disponibili i dati al 2005 del consumo di gas metano si sono fatte le opportune considerazioni su dati nazionali tenendo conto che:
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- i consumi di gas metano industriale per l’Italia tra il 2005 e il 2009 hanno subito un calo del 14,34% - Fonte: Ministero dello sviluppo economico - l’andamento della produttività industriale del Veneto tra il 2005 e 2009 è in calo di circa il 10,8% (per quanto riguarda l’industria in senso stretto) - Fonte: Istat conti economici regionali
Energie rinnovabili Dai dati forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che nessun impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile è stato installato dal sistema produttivo nel territorio di Roveredo di Guà sino al 2005. Al 2010, secondo dati da Conto Energia, risultano installati, a nome di aziende produttive, 19 kWp di fotovoltaico, per una produttività annuale di energia elettrica pari a 19.950 kWh.
Risultati settore
Riepilogo dati di consumo suddivisi per vettore energetico
Vettore energetico Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica (kWhE) 12.231.351 10.252.993
Gas metano (mc) 992.798 850.411
Anno 2005 Anno 2009
Gas metano: 992.798 mc Gas metano: 850.411 mc
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Andamento dei consumi in emissioni di CO2
Emissioni di CO2 in ambito produttivo (kg CO2)
0
2.000.000
4.000.000
6.000.000
8.000.000
10.000.000
2005 7.802.894
2009 6.575.545
La crisi economica ha decisamente abbassato i consumi di energia elettrica e gas metano e conseguentemente anche le emissioni di CO2 tra il 2005 e il 2009. Il sistema produttivo resta comunque fortemente ancorato al territorio quindi, seppur non recuperando lo scarto economico riscontrato, si ipotizza che ci sarà un aumento dei consumi. 06.05 Ambito del terziario
Immobili Terziario e servizi annessi
I vettori energetici considerati per gli usi del settore terziario sono l’energia elettrica e il gas metano. Rispettivamente l’energia elettrica viene principalmente utilizzata per illuminazione ambienti e raffrescamento estivo; il gas metano, invece, viene utilizzato per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria.
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Analogamente al settore produttivo, le informazioni relative al consumo di energia elettrica nel territorio comunale e riferite al primo quadrimestre 2009 sono state fornite da CONFINDUSTRIA. Conseguentemente considerando costante il trend dei consumi per i mesi successivi, si è potuto calcolare il consumo di energia elettrica annua. Anche per il settore terziario non essendo disponibili dati affini relativi al 2005, si sono operate le medesime approssimazioni, tenendo conto che: - i consumi di energia elettrica per il terziario in Italia tra il 2005 e il 2009 hanno subito un aumento del 13,18% - Fonte: Terna - l’andamento della produttività del terziario in Veneto tra il 2005 e 2009 è in aumento dello 0,50 % - Fonte: Istat conti economici regionali Con riferimento ai dati riportati nei grafici restituiti nel paragrafo 06.04, sui consumi di energia elettrica relativi al territorio nazionale (da 83.793 GWh nel 2005 e 94.835 GWh nel 2009) e ai dati aggregati relativi ai consumi di energia elettrica strettamente connessi alla regione Veneto (da 30.441 GWh del 2005 a 29.096 GWh del 2009), fatte quindi le dovute proporzioni nel settore del terziario regionale il consumo di energia elettrica risulta in aumento dell’11,75%. Considerato proporzionale a questo dato il consumo di energia elettrica per il comune di Roveredo di Guà, si può risalire al consumo del 2005.
Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica: 1.266.884 kWh Energia elettrica: 1.435.602 kWh
Per il gas metano come per il settore produttivo si fa riferimento al distributore locale per ricavare il consumo del 2009 e ai dati nazionali per estrapolare quelli del 2005. Quindi si sono identicamente fatte le opportune considerazioni su dati nazionali tenendo conto che: - i consumi di gas metano per il settore terziario per l’Italia tra il 2005 e il 2009 hanno subito un calo del 6,14 % - Fonte: Ministero dello sviluppo economico - l’andamento della produttività industriale del Veneto tra il 2005 e 2009 è in calo di circa il 0,50% - Fonte: Istat conti economici regionali
Anno 2005 Anno 2009
Gas metano: 499.256 mc Gas metano: 468.618 mc
Energie rinnovabili Dai dati forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che nessun impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile è stato installato da utenti del settore terziario nel territorio di Roveredo di Guà sino al 2010.
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Risultati settore
Riepilogo dati di consumo suddivisi per vettore energetico
Vettore energetico Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica (kWhE) 1.266.884 1.435.602
Gas metano (mc) 499.256 468.618
Andamento dei consumi in emissioni di CO2
Emissioni di CO2 in ambito terziario(kg CO2)
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
1.800.000
2005 1.564.934
2009 1.587.941
L’aumento di consumo di energia elettrica a fronte del calo di consumo del gas metano, per il terziario, comporta un aumento delle emissioni di CO2 seppur non sostanziale tra gli anni 2005 e 2009.
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06.06 Ambito agricoltura
Servizi annessi
I vettori energetici considerati sono energia elettrica e gas metano. L’energia elettrica viene utilizzata principalmente per illuminazione ambienti, raffrescamento estivo e forza motrice; il gas metano, invece, viene utilizzato per riscaldamento ed acqua calda sanitaria. I dati dei consumi di energia elettrica sono stati forniti da ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA e si riferiscono all’anno 2009. Per quanto riguarda il dato al 2005, non essendo disponibili valori certi, si fa ancora una volta riferimento alle pubblicazioni di Terna riguardanti la Regione Veneto. Questa volta, a differenza del settore industriale, il consumo energetico risulta in aumento del 3,97% dal 2005 al 2009.
Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica: 293.142 kWh Energia elettrica: 304.789 kWh
Identicamente agli altri settori per il gas metano si fa riferimento al distributore locale per ricavare il consumo del 2009 e ai dati nazionali per estrapolare quelli del 2005. Quindi si possono fare le opportune considerazioni, su dati nazionali, considerando un calo di consumo di gas metano pari al 19,32% (Fonte: Ministero dello sviluppo economico)
Anno 2005 Anno 2009
Gas metano: 66.965 mc Gas metano: 54.025 mc
Energie rinnovabili
Dai dati forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che nessun impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile è stato installato da utenti del settore agricolo nel territorio di Roveredo di Guà sino al 2010.
Risultati settore Riepilogo dati di consumo suddivisi per vettore energetico
Vettore energetico Anno 2005 Anno 2009
Energia elettrica (kWhE) 293.142 304.789
Gas metano (mc) 66.965 54.025
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Andamento dei consumi in emissioni di CO2
Emissioni di CO2 in ambito agricolo(kg CO2)
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
2005 269.417
2009 250.341
L’agricoltura ha visto un calo di produzione tra il 2005 e il 2009 così come il settore produttivo in senso stretto, con un conseguente calo di consumi e quindi di emissioni. Questo sempre dovuto alla crisi economica che ha investito un po’ tutti i settori che non si occupano di servizi ma di prodotti.
06.07 Trasporti
Per determinare l’incidenza dei trasporti nel bilancio energetico del comune di Roveredo di Guà si ricostruisce il parco veicolare incidente sul territorio comunale impostando considerazioni che tengono conto di diversi fattori:
- i dati forniti dall’ACI riguardano nel dettaglio il territorio di Roveredo di Guà. Tali dati forniscono indicazioni sulla consistenza del parco veicolare, in particolare sono
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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state tenute in considerazioni le distribuzioni per categoria di veicoli e combustibile utilizzato;
- il numero delle autovetture, motocicli e motoveicoli circolanti è stato, per semplicità, considerato pari a quello delle autovetture intestate a persone fisiche o giuridiche residenti nel territorio comunale;
- la suddivisione delle autovetture per tipologia di alimentazione è stata ottenuta dai dati pubblicati da ACI per la provincia di Verona, relativi alle annualità 2005 e 2009, considerando che le stesse proporzioni si potessero applicare uniformemente sul singolo territorio comunale;
- il numero di autocarri, autobus e motrici è stato pensato come incidente sul solo territorio comunale considerando che nella mobilità del territorio stesso ci sarebbero stati mezzi in uscita e mezzi in entrata;
- la suddivisione degli autocarri per combustibile utilizzato è stato ottenuto dai dati pubblicati da ACI per la provincia di Verona, relativi alle annualità 2005 e 2009, considerando che le stesse proporzioni si potessero applicare uniformemente sul singolo territorio comunale;
- essendo limitato il numero di veicoli a destinazioni speciali si è fatto luogo ad una somma annettendoli alle altre categorie di veicoli.
Dati provinciali inerenti la distribuzione di alcuni comparti veicolari distinti per alimentazione – Fonte: ACI
Dati provinciali - 2005
Categoria di veicoli Combustibile Quantità veicoli
Totale veicoli
% Distribuzione per combustibile
Autovetture
benzina 340.072 530.082
64.1% gasolio 167.223 31.5% altro 22.787 4.4%
Autocarri benzina 2.241
58.210 3,85%
gasolio 55.969 96,15%
Dati provinciali - 2009
Categoria di veicoli Combustibile Quantità veicoli
Totale veicoli
% Distribuzione per combustibile
Autovetture
benzina 290.903 559.640
52.0% gasolio 215.122 38.4% altro 53.615 9.6%
Autocarri benzina 2.042
59.694 3,42%
gasolio 57.652 96,58%
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I vettori energetici considerati sono i combustibili per trazione, in dettaglio benzina e gasolio; per le autovetture si è considerata anche la parte riguardante le autovetture ibride. I consumi a loro riportati sono stati approssimati considerando:
- la media km/anno e il consumo km/lt per categoria di veicoli e combustibile; - la vetustà del parco veicolare incidente sui km/lt; - che le stime finali includono percentualmente il consumo, attestato, nel settore
comunale in quanto non è verosimile sottrarre da una stima un dato assodato. Consumi del parco veicolare attestato al Comune di Roveredo di Guà distinto per categoria di veicoli e tipologia di combustibile
Roveredo di Guà - 2005
Categoria veicoli
Totale veicoli Combustibile Veicoli per
combustibile Combustibile Emissioni CO2 [ton]
Autocarri trasporto merci 102
benzina 4 15.708 lt 35,98 gasolio 98 784.584 lt 2.094,84
Trattori stradali o motrici 6 gasolio 6 96.000 lt 256,32
Autovetture
804
benzina 418 418.080 lt 957,74
gasolio 309 308.736lt 824,33
altro 77 18.524 lt 42,44 benzina 37.048 lt 57,29 gpl
26.090 mc 49,80 metano Motocicli e Motoveicoli 46 benzina 46 19.167 lt 43,91
Roveredo di Guà – 2009
Categoria veicoli
Totale veicoli Combustibile Veicoli per
combustibile Combustibile Emissioni CO2 [ton]
Autocarri trasporto merci 118
benzina 4 13.452 lt 30,82
gasolio 114 651.225 lt 1.738,77 Trattori stradali o motrici 5 5 57.143 lt 152,57
Autovetture
910
benzina 473 473.200 lt 1.084,01 gasolio 349 279.552 lt 746,40
altro 17.472 lt 40,02 benzina 34.944 lt 54,03 gpl
24.608 mc 16,98 metano Motocicli e Motoveicoli 75 benzina 75 26.786 lt 61,36
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Risultati settore
Riepilogo dati di consumo suddivisi per vettore energetico
Vettore energetico Anno 2005 Anno 2009
Benzina (lt) 471.479 530.910
Gas metano (mc) 26.090 24.608
Gasolio (lt) 1.189.320 987.920
GPL (lt) 37.048 34.944
Andamento dei consumi in emissioni di CO2
Emissioni di CO2 in ambito trasporto(kg CO2)
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
3.500.000
4.000.000
4.500.000
5.000.000
2005 4.415.523
2009 4.004.842
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Le emissioni totali di CO2 attribuibili al settore dei trasporti hanno un andamento decrescente tra il 2005 e il 2009, questo può essere attribuibile a diversi fattori tra cui: - una maggiore consapevolezza ecologica che si riflette sull’acquisto dei mezzi; - un rinnovo sistematico del parco veicolare (dovuto anche agli incentivi statali); - fattori economici che portano ad una variazione dell’uso di altri combustibili per la trazione su mezzi tradizionalmente a benzina.
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07 AZIONI PIANIFICATE E MISURE AL 2020 Le schede di intervento si compongono di diverse informazioni. Si dividono in 4 parti così sintetizzate: nella prima parte si individuano i destinatari e la tipologia dell’intervento stesso; nella seconda lo stato di fatto su cui si vuole intervenire, (i dati dei consumi fanno riferimento al 2005) come anno disponibile di cui si possono ottenere dati più vicino al 1990 (anno raccomandato per la partenza); nella terza vengono descritte le azioni che si intendono attuare per ottenere un abbattimento di CO2; nell’ultima parte si concretizzano i risultati nei costi, risparmi e tempi di rientro.
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07.01 Edifici ed illuminazione pubblica
01 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Edifici pubblici UTENZA: Scuola elementare TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Gas Metano INTERVENTO: Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento
copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
SITUAZIONE ATTUALE
La Scuola elementare di Roveredo di Guà risale al 1950 ed è utilizzata prevalentemente al mattino per attività scolastiche. Nel 2000 è stata realizzata una ristrutturazione edilizia che non ha modificato le performance energetiche dell’immobile. Pareti e copertura: non isolate Finestre: serramenti in legno + vetro singolo Impianto: sistema di emissione a radiatori Sistema di generazione: caldaia di tipo tradizionale poco performante Volume riscaldato: 3.000 mc
Consumo gas metano per riscaldamento: 16.667 mc/anno
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende migliorare la performance energetica dell’immobile nonché aumentare il comfort dell’utenza effettuando i seguenti interventi:
- realizzazione isolamento termico a cappotto sulle pareti esterne - realizzazione isolamento di copertura tramite controsoffitto isolante - sostituzione degli infissi vetusti con tipologia più performante dotata di vetrocamera - sostituzione generatore di calore con pompa di calore alimentata a metano
Sistema di termoregolazione di ciascun locale con gestione a distanza.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 83.919 € Risparmio energetico: 36.898 kWh/anno Risparmio economico: 3.124 €/anno Risparmio ambientale: 7.453 kgCO2/anno
Pay back time semplice: >20 anni* * verranno valutate forme di incentivazione per ridurre il pay back time (es. Esco, incentivi nazionali/regionali, etc..)
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02 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Edifici pubblici UTENZA: Municipio TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Gas Metano INTERVENTO: Sostituzione generatore di calore
SITUAZIONE ATTUALE
La Sede Municipale di Roveredo di Guà risale al 1950 ed è utilizzata con orari d’ufficio per le attività civiche, sia nelle ore mattutine che pomeridiane. Nel 2008 è stato eseguito un ampliamento di cubatura. La nuova porzione è stata realizzata nel rispetto delle normative di risparmio energetico vigenti al momento della progettazione. Pareti e copertura: isolamento termico a cappotto presente nell’ampliamento. Finestre: serramenti in legno + vetrocamera nell’ampliamento. Impianto: sistema di emissione a radiatori Sistema di generazione: caldaia di tipo tradizionale. Volume riscaldato: 4.050 mc
Consumo gas metano per riscaldamento: 13.333 mc/anno.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende sostituire il generatore di calore con una pompa di calore alimentata a metano.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 6.000 € Risparmio energetico: 25.199 kWh/anno Risparmio economico: 2.133 €/anno Risparmio ambientale: 5.090 kgCO2/anno
Pay back time semplice: 2,8 anni
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03 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Edifici pubblici UTENZA: Scuola materna TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Gas Metano INTERVENTO: Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento
copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
SITUAZIONE ATTUALE
La Scuola materna di Roveredo di Guà è utilizzata prevalentemente al mattino per attività scolastiche. Pareti e copertura: pareti non isolate e copertura non isolata. Finestre: serramenti in legno + vetro singolo Impianto: sistema di emissione a radiatori Sistema di generazione: caldaia di tipo tradizionale poco performante
Consumo gas metano per riscaldamento: 4.796 mc/anno
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende migliorare la performance energetica dell’immobile nonché aumentare il comfort dell’utenza effettuando i seguenti interventi:
- realizzazione isolamento termico a cappotto sulle pareti esterne - realizzazione isolamento di copertura tramite controsoffitto isolante - sostituzione degli infissi vetusti con tipologia più performante dotata di vetrocamera - sostituzione generatore di calore con pompa di calore alimentata a metano
Sistema di termoregolazione di ciascun locale con gestione a distanza.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 101.629 € Risparmio energetico: 44.714 kWh/anno Risparmio economico: 3.785 €/anno Risparmio ambientale: 9.023 kgCO2/anno
Pay back time semplice: >20 anni* * verranno valutate forme di incentivazione per ridurre il pay back time (es. Esco, incentivi nazionali/regionali, etc..)
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04 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Edifici pubblici UTENZA: Utenze comunali TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Energia elettrica INTERVENTO: Revisione illuminazione ambienti: sostituzione vecchie lampade con
lampade classe A, installazione sensori crepuscolare, installazione sensori di
presenza.
SITUAZIONE ATTUALE
Le utenze Municipio, Scuola materna, Scuola elementare e Palestra utilizzano per la maggior parte lampade al neon per l’illuminazione degli ambienti interni con regolazione ON/OFF di tipo manuale. Consumo energia elettrica per illuminazione ambienti interni: 65.000 kWhE/anno*.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende dotarsi di sistemi efficienti per l’illuminazione degli ambienti dotandosi di:
- lampade a basso consumo di classe A - sensori crepuscolari - sensori di presenza
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 46.000 € Risparmio energetico: 22.750 kWhE/anno Risparmio economico: 6.338 €/anno Risparmio ambientale: 10.998 kgCO2/anno Pay back time semplice: 7,3 anni * il consumo di energia elettrica per illuminazione viene stimato dai consumi globali di energia elettrica forniti dal
Comune (72.663 kWh) scorporando una quota parte che si ritiene imputata ad altri usi (pompaggi, raffrescamento
estivo, utensili e macchinari,etc)
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05 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: illuminazione (comunale) UTENZA: Cimitero TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Energia elettrica INTERVENTO: Riqualificazione dell’illuminazione votiva con introduzione di
lampade a LED
SITUAZIONE ATTUALE
L’illuminazione votiva del cimitero del Comune di Roveredo di Guà è attualmente costituita da lumicini ad elevato consumo energetico. Consumo energia elettrica per illuminazione votiva: 7.800 kWhE/anno
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende sostituire tutti I lumicini con lampade a LED da 0,5W
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 9.800 € Risparmio energetico: 4.680 kWhE/anno Risparmio economico: 7.250 €/anno Risparmio ambientale: 2.261 kgCO2/anno Pay back time semplice: 1,4 anni
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06 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: illuminazione (comunale) UTENZA: Illuminazione pubblica TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Energia elettrica INTERVENTO: Riqualificazione dell’illuminazione pubblica: 50% lampade a vapori
di sodio con riduttore di flusso e 50% lampade a LED - Adozione del Piano
dell'Illuminazione per il contenimento dell'inquinamento luminoso (PCIL) - Legge
regionale n.17 del 7 Agosto 2009
SITUAZIONE ATTUALE
L’illuminazione pubblica del Comune di Roveredo di Guà consiste di lampade per il 50% al Sodio e per il restante 50% a mercurio.
Non sono installati riduttori di flusso. Consumo energia elettrica per illuminazione pubblica: 220.000 kWhE/anno
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende dotarsi del: - 50% dei punti luce con lampade al Sodio e riduttori di flusso - 50% dei punti luce con lampade a LED (sostituendo tutte le lampade al Hg)
Verranno sostituiti tutte le lampade semaforiche con LED.
Verrà contestualmente adottato il Piano dell’illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso di cui alla L.R. 7 agosto 2009 n° 17.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 140.000 € Risparmio energetico: 113.235 kWhE/anno Risparmio economico: 16.985 €/anno Risparmio ambientale: 54.693 kgCO2/anno Pay back time semplice: 8,2 anni
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07.02 Pianificazione urbana e assetto del territori o
07 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Pianificazione urbana UTENZA: Trasporti interni TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Combustibile INTERVENTO: Creazione di piste ciclabili comunali* Le piste ciclo-pedonali sono dei percorsi protetti e riservati a biciclette e pedoni, dove il traffico
motorizzato è escluso. Lo scopo di tali percorsi è quello di indurre i cittadini a utilizzare mezzi di
trasporto sostenibili per l’ambiente.
Le piste ciclo-pedonali portano perciò a favore dell’Amministrazione Pubblica un vantaggio
energetico/ambientale dato dall’inutilizzo di mezzi a motore e un vantaggio sociale dato da un
servizio aggiuntivo a disposizione dei cittadini. D’altra parte qualsiasi investimento sostenuto per
le piste non potrà garantire alcun ritorno economico.
Normative:
- D.M. n. 557 del 30 Novembre 1999 “Regolamento recante norme per la definizione delle
caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”
Il costo d’investimento previsto per la realizzazione delle piste cico-pedonali all’interno
dell’Aggregazione dei Comuni dell’Est Veronese è pari a 10.000.000 €. Tale investimento viene
suddiviso alle Amministrazioni Comunali in base agli abitanti e alla dimensione del Comune
stesso.
La stima del risparmio energetico/ambientale viene effettuata considerando, per ciascun
abitante, una percorrenza media annua su pista ciclabile pari a 45 km, ovvero considerando il
risparmio di CO2 per l’equivalente percorrenza in automobile.
SITUAZIONE ATTUALE
La mobilità privata interna avviene prevalentemente attraverso l’utilizzo dell’automobile. Sono già state realizzate alcune piste ciclabili, c’è un piano intercomunale che prevede piste ciclabili di collegamento, ma il sistema è ancora limitato.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende espandere la dimensione delle piste ciclabili esistenti. L’obiettivo è di rendere accessibili i servizi all’interno del territorio comunale attraverso percorsi ciclabili e pedonali. E’ già stato approvato un progetto preliminare.
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VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 196.258 € Risparmio energetico: 42.835 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 10.666 kgCO2/anno** Pay back time semplice: - * l’intervento si inserisce all’interno di un intervento sovracomunale più ampio che mira a collegare i 15 Comuni
aderenti al Patto dei Sindaci attraverso una rete integrata di piste ciclabili
** la stima del risparmio di CO2 viene effettuata considerando, per ciascun abitante, una percorrenza media annua
su pista ciclabile pari a 45 km, ovvero considerando il risparmio di CO2per l’equivalente percorrenza in automobile
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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07.03 Edifici residenziali
08 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore RES UTENZA: Edifici privati TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: vari INTERVENTO: Introduzione di incentivi per interventi di efficientamento
energetico ed utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel Regolamento Edilizio
Non vi è alcun modo di intervenire direttamente nel settore dell’edilizia privata.
Si prevede quindi di intervenire sui regolamenti edilizi per imporre degli standard di efficienza
energetica nell’ambito degli immobili privati per ridurre i consumi dovuti a riscaldamento.
Le direttive dovranno essere riferite a edifici nuovi e ristrutturati.
Si dovranno prevedere di limiti per:
• trasmittanza componenti opachi
• trasmittanza componenti trasparenti
• rendimenti dei sistemi di riscaldamento
• rendimenti dei sistemi di condizionamento
• Indice di Prestazione Energetica
Normative vigenti:
- Direttiva 2002/91/CE e successiva EPBD 2010/31/CE (non ancora in vigore) riguarda il
rendimento energetico nell’edilizia
- Decreto legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005 “Attuazione della direttiva 2002/91/CE
relativa al rendimento energetico nell’edilizia”
- Decreto legislativo n. 311 del 29 Dicembre 2006 “Disposizioni correttive ed integrative al
decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE,
relativa al rendimento energetico nell’edilizia”
- DPR n. 59 del 2 Aprile 2009 “Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettera a)
e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva
2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia”
- DPR n. 158 del 26 Giugno 2009 “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli
edifici
SITUAZIONE ATTUALE In edilizia è obbligatorio produrre l’Attestato di Certificazione Energetica per le nuove costruzioni,
ed è stato fissato un limite di prestazione energetica per immobili nuovi o ristrutturati.
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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Per gli edifici privati non vi è l’obbligo di esibire l’attestato al momento della compravendita
dell’immobile.
D. lgs. n. 311/2006 – Valori limite EPI [kWh/mq anno] dal 1 Gennaio 2010
zona climatica E
da 2101 GG a 3000 GG
S/V ≤ 0,2 34 46,8
S/V ≥ 0,9 88 116
D. lgs. n. 311/2006 – Valori limite Trasmittanze termiche [W/mq K] dal 1 Gennaio 2010
strutture op che verticali 0,34
coperture 0,30
pavimenti 0,33
chiusure trasparenti + infissi 2,2
D. lgs. n. 311/2006 – Valore limite Rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico [%]
dal 1 Gennaio 2010
Nella Regione del Veneto, che non ha ancora provveduto ad adottare proprie norme per la certificazione energetica degli edifici si applica quanto previsto dalle Linee Guida Nazionali definite dal D.M. del 26/06/2009 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10/07/2009. Tabella riepilogativa sull’utilizzo delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche in relazione agli edifici interessati e ai servizi energetici da valutare ai fini della certificazione energetica.
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Consumo specifico attuale per riscaldamento: 9.314.997 kWh*
DESCRIZIONE DELL’AZIONE Misure da intraprendere:
• Adottare standard di performance energetica globale più rigidi di quelli applicabili a livello nazionale e regionale
• Adottare standard specifici per i componenti degli edifici (trasmittanza termica dei rivestimenti esterni, delle finestre, efficienza del sistema di riscaldamento, ecc...)
• Introdurre un sistema di Certificazione Energetica da esporre nella fase di compravendita degli edifici
• Imporre l'inclusione di alcuni componenti che contribuiranno a migliorare l'efficienza energetica (meccanismi di ombra, presenza di contatori che registrano il consumo energetico, meccanismi di recupero di calore per la ventilazione meccanica, ecc...)
• Imporre una certa quantità di produzione/uso di energia rinnovabile in particolare negli edifici pubblici
• Adottare standard di performance energetiche per i lavori di rinnovamento che non sono considerati come "grosso rinnovamento" da parte delle legge nazionale/regionale e per il quale non è applicabile nessuno standard di performance
• Garantire che gli standard di performance energetica siano rispettati nella pratica e imporre delle sanzioni se necessario
• Incentivi (a vario titolo) per premiare coloro che adottino interventi di miglioramento
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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energetico su immobili ed impianti. Tali incentivi si sommano a quelli già previsti dalla legislazione nazionale
• Concedere un sostegno finanziario per l’acquisto di attrezzature efficienti dal punto di vista energetico che consentano di ridurre il consumo energetico degli edifici (lampadine efficienti, macchinari efficienti, ecc.... )
Le azione presentate verranno inserite nell’Allegato Energetico – Ambientale del Regolamento
Edilizio.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE
Costo dell’azione: 0 €** Risparmio energetico: 3.762.481 kWh/anno*** Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 760.021 kgCO2/anno Pay back time semplice: - * Stimando la superficie media delle 596 unità immobiliari pari a 90 mq risulta un consumo medio per riscaldamento
pari a 120 kWh/mq/anno
** Il costo dell’azione viene considerato pari a 0€, in quanto i minori introiti derivanti al Comune, ad esempio, per
riduzioni sui contributi e/o oneri e/o diritti di vario titolo spettanti all’Amministrazione, verranno ragionevolmente
compensati da un aumento delle richieste di titoli abilitativi (DIA o PdC) che produrrà maggiore guadagno per il
Comune stesso.
*** Si considera un abbattimento dei consumi specifici da 120 kWh/mq/anno a 70 kWh/mq/anno
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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09 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore privato UTENZA: Edifici privati TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Termico INTERVENTO: Riduzione del fabbisogno di riscaldamento grazie agli incentivi 55% La detrazione 55% è un incentivo istituito dalla Legge Finanziaria 2007 che premia gli interventi di
efficienza energetica negli immobili. In particolare la Legge permette di detrarre dalle imposte il
55% della spesa sostenuta per beni/servizi che migliorano l’efficienza energetica degli immobili
privati.
Normative:
- Legge finanziaria 2007: la legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" dispone interessanti incentivi per il
risparmio energetico che in molti casi coprono più della metà dei costi che dovremmo
sostenere.
In particolare è prevista una detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per:
• riduzione delle dispersioni termiche degli edifici (commi 344 e 345);
• installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (comma 346);
• installazione di caldaie a condensazione (comma 347);
• costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica (comma 351).
- Legge finanziaria 2008: La legge 24 dicembre 2007 n. 244 "Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" proroga gli incentivi già previsti dalla
Finanziaria 2007 sino a tutto il 2010 e ne introduce di nuovi.
- Legge di stabilità 2011: La legge 13 dicembre 2010, n. 220 "Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" proroga a tutto il 2011 gli incentivi già
vigenti sul 55%, inserendo la novità che quanto speso nel 2011 sarà detraibile al 55% in 10
anni, anziché in 5 come in precedenza.
SITUAZIONE ATTUALE Il rapporto di ENEA contiene dati e valutazioni sulle pratiche 55% effettuate nell’anno 2008 nella regione Veneto:
- pratiche effettuate: 36.261 - costo: 516.000.000 € - risparmio energetico: 268.000.000 kWh/anno - risparmio ambientale: 57.000.000 kgCO2/anno
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DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Si presume che i dati precedenti siano replicati su scala locale in base al numero di abitanti.
Inoltre si stima che gli incentivi 55% vengano confermati fino all’anno 2012, e quindi che vengano
confermati i valori del 2008 per almeno 5 anni.
I costi degli interventi sono in carico ai singoli cittadini, non c’è alcuna onerosità da parte
dell’Amministrazione Comunale.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 422.464 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 89.852 kgCO2/anno Pay back time semplice: -
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07.04 Trasporto privato
10 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore trasporti UTENZA: Trasporti interni TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Combustibile INTERVENTO: Creazione di servizio bike-sharing*
Il bike sharing è un mezzo di trasporto alternativo, non inquinante e che non provoca problemi di parcheggio .
E’ un sistema innovativo di noleggio gratuito di biciclette che consente di spostarsi da un punto all'altro con la bicicletta, in modo agevole e favorendo l'integrazione con i differenti mezzi di trasporto.
Per gli spostamenti sulle piccole e medie distanze nell’ambito cittadino, il Bike Sharing è una concreta alternativa all’utilizzo dell’automobile, con conseguenze positive in termini di traffico e ambiente.
La massima parte degli spostamenti in città, infatti, avviene in un raggio di pochi km, per i quali la bici è il mezzo ideale di spostamento, perché il più conveniente in termini di velocità di spostamento, impatto ambientale, energia globalmente spesa.
Il bike sharing prevede che siano installate delle stazioni in diversi punti della città dove collocare le biciclette. Le biciclette sono bloccate e sono utilizzabili dopo averle sbloccate o con una chiave o con una tessera contactless (RFID).
Molti dei servizi su abbonamento funzionano grazie a delle partenrship tra pubblico e privato. Parecchie città europee, tra le quali Lione, Parigi, Londra, Barcellona e Stoccolma, hanno preso accordi con compagnie pubblicitarie che forniscono il comune con migliaia di biciclette a titolo gratuito (o sottocosto). In cambio alle agenzie pubblicitarie viene permesso di apporre della pubblicità sia sulle biciclette che in altri punti della città.
Il costo d’investimento previsto per la realizzazione del servizio Bike Sharing all’interno dell’Aggregazione dei Comuni dell’Est Veronese è pari a 200.000 €. Tale investimento viene suddiviso alle Amministrazioni Comunali in base agli abitanti e alla dimensione del Comune stesso.
La stima del risparmio energetico/ambientale viene effettuata considerando, per ciascun abitante, una percorrenza media annua pari a 25 km, ovvero considerando il risparmio di CO2 per l’equivalente percorrenza in automobile.
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SITUAZIONE ATTUALE
La mobilità privata interna avviene prevalentemente attraverso l’utilizzo dell’automobile. Sono già state realizzate alcune piste ciclabili, ma non si sono incentivate le possibilità di movimentazione parallela come la bicicletta.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende espandere la dimensione delle piste ciclabili esistenti. L’obiettivo è di rendere accessibili i servizi all’interno del territorio comunale attraverso percorsi ciclabili e pedonali.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 3.925 € Risparmio energetico: 23.797 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 5.926 kgCO2/anno*
Pay back time semplice: - * la stima del risparmio di CO2 viene effettuata considerando, per ciascun abitante, una percorrenza media annua
pari a 25 km, ovvero considerando il risparmio di CO2 per l’equivalente percorrenza in automobile
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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11 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore trasporti UTENZA: Parco auto privato TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Combustibile INTERVENTO: Passaggio ad auto efficienti
SITUAZIONE ATTUALE
Tutte le omologazioni, cioè i nuovi modelli di veicoli o le nuove versioni di modelli già esistenti,
dovranno rispettare la normativa europea anti-inquinamento.
Al 2005 le auto circolanti erano, nel migliore dei casi, omologate Euro 3.
Attualmente, dal 1 Gennaio 2011, si possono omologare e immatricolare solamente automobili
Euro 5.
La normativa sulle automobili Euro 6 entrerà in vigore per tutte le auto immatricolate tra il 2014
ed il 2015.
Trend utilizzo automobili suddivisi per combustibile:
combustibile AUTOVETTURE 2005 2009 2020
benzina 64,16% 51,99% 18,52%
diesel 31,55% 38,44% 57,39%
GPL - metano - elettriche 4,29% 9,57% 24,09%
Il passaggio naturale da auto a benzina ad auto a GPL – metano – elettriche porta un vantaggio
ambientale, a parità di energia consumata.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE La mobilità privata interna avviene prevalentemente attraverso l’utilizzo dell’automobile. Il combustibile maggiormente utilizzato è la benzina, con trend al ribasso.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 774.134 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 216.390 kgCO2/anno Pay back time semplice: -
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07.05 Fonti rinnovabili e generazione diffusa di en ergia
12 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore RES UTENZA: Scuola elementare(comunale) TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Elettrico INTERVENTO: Fotovoltaico 30 kW
SITUAZIONE ATTUALE
Attualmente la fornitura di energia elettrica avviene mediante allacciamento alla rete elettrica nazionale. Consumo energia elettrica per illuminazione ambienti: 11.765 kWhE/anno. Copertura con falda piana di circa 280 mq circa.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende installare sulla copertura della Scuola elementare un impianto fotovoltaico di potenza complessiva di 30 kW.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 108.000 € Risparmio energetico: 31.500 kWhE/anno Risparmio economico: 10.175 €/anno* Risparmio ambientale: 15.215 kgCO2/anno
Pay back time semplice: 10,6 anni * Valore calcolato considerando gli incentivi statali per impianti attivati nel terzo trimestre 2011
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13 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore RES UTENZA: Municipio (comunale) TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Elettrico INTERVENTO: Fotovoltaico 15 kW
SITUAZIONE ATTUALE
Attualmente la fornitura di energia elettrica avviene mediante allacciamento alla rete elettrica nazionale. Consumo energia elettrica per illuminazione ambienti: 35.294 kWhE/anno. Copertura con falda a sud di circa 200 mq circa.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende installare sulla copertura del Municipio un impianto fotovoltaico di potenza 15 kW.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 60.000 € Risparmio energetico: 15.750 kWhE/anno Risparmio economico: 5.387 €/anno* Risparmio ambientale: 7.606 kgCO2/anno
Pay back time semplice: 11,1 anni * Valore calcolato considerando gli incentivi statali per impianti attivati nel terzo trimestre 2011
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14 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore RES UTENZA: Impianti sportivi (comunale) TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Elettrico INTERVENTO: Fotovoltaico 10 kW
SITUAZIONE ATTUALE
Attualmente la fornitura di energia elettrica avviene mediante allacciamento alla rete elettrica nazionale. Consumo energia elettrica per illuminazione ambienti e altri usi: 23.529 kWhE/anno. Copertura con falda a sud di circa 100 mq circa.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende installare sulla copertura degli impianti sportivi un impianto fotovoltaico di potenza 10 kW. Tale impianto servirà a coprire i consumi elettrici della stessa struttura.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 40.000 € Risparmio energetico: 10.500 kWhE/anno Risparmio economico: 3.591 €/anno* Risparmio ambientale: 5072 kgCO2/anno
Pay back time semplice: 11,1 anni * Valore calcolato considerando gli incentivi statali per impianti attivati nel terzo trimestre 2011
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15 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore RES UTENZA: Cimitero (comunale) TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Elettrico INTERVENTO: Fotovoltaico 50 kW
SITUAZIONE ATTUALE
Attualmente la fornitura di energia elettrica avviene mediante allacciamento alla rete elettrica nazionale. Consumo energia elettrica: 7.800 kWhE/anno.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende installare sulla copertura del Cimitero un impianto fotovoltaico di potenza 50 kW.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 180.000 € Risparmio energetico: 52.500 kWhE/anno Risparmio economico: 16.958 €/anno* Risparmio ambientale: 25.358 kgCO2/anno
Pay back time semplice: 10,3 anni * Valore calcolato considerando gli incentivi statali per impianti attivati nel terzo trimestre 2011
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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16 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore RES UTENZA: Scuola materna TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Elettrico INTERVENTO: Fotovoltaico 20 kW
SITUAZIONE ATTUALE
Attualmente la fornitura di energia elettrica avviene mediante allacciamento alla rete elettrica nazionale.
Consumo energia elettrica: 2.075,17 kWhE/anno.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende installare sulla copertura della Scuola materna un impianto fotovoltaico di potenza 20 kW.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 80.000 € Risparmio energetico: 21.000 kWhE/anno Risparmio economico: 7.182 €/anno* Risparmio ambientale: 10.143 kgCO2/anno
Pay back time semplice: 11,1 anni * Valore calcolato considerando gli incentivi statali per impianti attivati nel terzo trimestre 2011
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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17 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore RES UTENZA: Utenze pubbliche, private, industriali, terziarie, agricole TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Elettrico INTERVENTO: Installazione impianti fotovoltaici grazie all'incentivo conto energia Il DM 6/8/2010 (Terzo Conto Energia), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24/08/2010, è stato
emanato per dare continuità al meccanismo di incentivazione in Conto Energia per gli impianti
fotovoltaici già avviato con i decreti del 28/07/2005, 06/02/2006 (Primo Conto Energia) e
19/02/2007 (Secondo Conto Energia). Possono usufruire degli incentivi definiti nel provvedimento
tutti gli impianti che entrano in esercizio dopo il 31/12/2010.
SITUAZIONE ATTUALE
Al 31/12/2010 risulta una potenza installata di38 kW.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Si considera un arco temporale di installazione intorno ai 4 anni oltre il quale si dovranno fare
opportune considerazioni sul conto energia.
I costi degli interventi sono in carico ai singoli cittadini, non c’è alcuna onerosità da parte
dell’Amministrazione Comunale.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 622.967 kWhE/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 274.728 kgCO2/anno
Pay back time semplice: -
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07.06 Informazione e comunicazione
18 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore pubblico UTENZA: Utenze private e pubbliche TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: - INTERVENTO: Istituzione di un’Agenzia per l’Energia Intercomunale con finalità di
sensibilizzazione e formazione sulle tematiche di risparmio energetico
Le linee guida del Covenant of Mayors prevedono attività di comunicazione presso gli stakeholders locali.
SITUAZIONE ATTUALE
Non esistono al momento uffici e/o servizi delle amministrazioni comunali che offrano questi
servizi ai cittadini e alle imprese del territorio, ovvero agli altri enti pubblici non territoriali.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà, unitamente agli altri 14 Comuni della Provincia di Verona aderenti
al Patto dei Sindaci, intende istituire una “Agenzia per l’Energia” intercomunale, con lo scopo di
divulgare sul territorio best practise ed informare cittadini ed imprese in merito alle possibilità di
risparmio energetico ed economico legate ad interventi di efficientamento energetico e
sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile, anche promuovendo incontri di formazione con
esperti del settore, ed informando i cittadini circa le varie possibilità di
finanziamento/incentivazione presenti a livello nazionale e/o locale.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo annuo dell’azione: 5.000 €* Risparmio energetico: 73.726 kWhE/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 24.330 kgCO2/anno
Pay back time semplice: -
* il costo annuo per la struttura intercomunale è globalmente stimato in 75.000€, che vengono suddivisi tra i 15
Comuni
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19 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore trasporti UTENZA: Parco auto privato TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Combustibile INTERVENTO: Campagna di comunicazione per la mobilità sostenibile
SITUAZIONE ATTUALE
La mobilità privata interna avviene prevalentemente attraverso l’utilizzo dell’automobile. Il
combustibile maggiormente utilizzato è la benzina.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende effettuare una campagna informativa per sensibilizzare i
cittadini ad un uso consapevole dei mezzi di trasporto.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 3.000 € * Risparmio energetico: 302.041 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 142.765 kgCO2/anno**
Pay back time semplice: -
* il costo dell’investimento è globalmente stimato in 45.000€, che vengono suddivisi tra i 15 Comuni
** obiettivo di tale campagna è quello di portare al 2020 auto che non siano alimentate a benzina (solamente diesel,
gpl, metano, etc.)
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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20 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Settore produttivo e terziario UTENZA: Utenze industriali, terziarie e agricole TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Vari INTERVENTO: Incontri di formazione sul risparmio energetico (mobilità, vantaggi e
incentivi) Non vi è alcun modo di intervenire direttamente nel settore pubblico, industriale, terziario e
agricolo.
La società odierna non ha la cultura del risparmio energetico, soprattutto perché non è a
conoscenza di eventuali vantaggi che si possono ottenere.
La Direttiva 2006/32/CE definisce la riduzione del 9,6% delle emissioni di CO2 come obiettivo
minimo da ottenere entro il 2016.
Si prevede quindi di organizzare degli incontri informativi con esperti del settore risparmio
energetico volti a sensibilizzare gli stakeholders a un utilizzo razionale dell’energia.
Gli incontri dovranno trattare i seguenti temi:
- tecnologie presenti sul mercato
- costi per l’investimento
- riduzione dei costi energetici
- vantaggi ambientali
- incentivi presenti sul mercato
Le linee guida del Covenant of Mayors prevedono attività di formazione a tutti i soggetti
interessati alla riduzione di emissioni di CO2.
Tipologia di interventi che dovranno essere previsti:
- efficienza nell’illuminazione degli edifici e luoghi di lavoro
- motorizzazioni efficienti: passaggio a motori eff 1
- azionamenti a velocità variabile: installazione di inverter nel caso di motori che subiscono
parzializzazioni
- cogenerazione ad alto rendimento
- impiego di compressione meccanica di vapore
Applicazione delle direttive:
• direttiva 2005/32/CE
• direttiva 2004/8/CE: cogenerazione ad alto rendimento
• accordo UE/CEMEP (Comitato Europeo Costruttori Macchine Rotanti e Elettronica di
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Potenza)
• legge finanziaria 2007: sgravi fiscali del 20% per motori elettrici e azionamenti a velocità
variabile
SITUAZIONE ATTUALE
Solo alcuni stakeholders hanno previsto delle azioni volontarie per ridurre le emissioni di gas
serra.
Il concetto del risparmio energetico come riduzione dei costi e successivo aumento di guadagno
non è ancora diffuso nel nostro Territorio.
Pochi soggetto conoscono a fondo i reali vantaggi nel fare un’azione di risparmio energetico.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende organizzare degli incontri di formazione sul risparmio
energetico, finalizzati a sensibilizzare gli imprenditori del settore industriale alle tematiche
energetiche/ambientali.
Si stima che almeno la metà delle utenze nel settore industriale attivino procedure per il
raggiungimento degli obiettivi del ‘Patto dei Sindaci’.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 3.000 € * Risparmio energetico: 2.931.657 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 967.447 kgCO2/anno** Pay back time semplice: -
* il costo dell’investimento è globalmente stimato in 45.000€, che vengono suddivisi tra i 15 Comuni
** si stima, cautelativamente, una riduzione delle emissioni globali pari al 10%
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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21 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Altri settori UTENZA: Edifici TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Vari INTERVENTO: Incontri di formazione ed aggiornamento professionale per
operatori del settore edile Gli operatori nel settore edile (costruttori, geometri, architetti,..) spesso costruiscono un edificio
valutando solamente gli aspetti estetici e funzionali tralasciando l’aspetto energetico.
Diventa perciò necessario effettuare dei corsi di aggiornamento per gli operatori del settore edile
per pensare al risparmio energetico già in fase di progettazione di un edifico.
Verranno effettuati degli incontri che tratteranno di:
- trasmittanza e capacità termica delle murature opache
- riduzione dei ponti termici
- componenti finestrate
- sistemi di ombreggiamento estivo
- sistemi efficienti di produzione di energia termica (caldaia condensazione, pompa di
calore, geotermia, caldaia a pellet, etc.)
- regolazione della temperatura interna
- progettazione eco-sostenibile
- certificazione energetica degli edifici
SITUAZIONE ATTUALE
Ad oggi le costruzioni edilizie vengono progettate e realizzate secondo i seguenti criteri:
- costi ridotti
- estetica
- funzionalità
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende organizzare incontri di formazione e aggiornamento
professionale per gli operatori nel settore edile, di modo da avviare una progettazione
ecosostenibile per le nuove costruzioni.
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 3.000 € * Risparmio energetico: 1.289.993 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 260.579 kgCO2/anno** Pay back time semplice: -
* il costo dell’investimento è globalmente stimato in 45.000€, che vengono suddivisi tra i 15 Comuni
** si stima, cautelativamente, una riduzione di EPI nelle costruzioni edilizie di 10 kWh/mq
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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22 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Altri settori UTENZA: Comunicazione TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Vari INTERVENTO: Pagina web “Energia” sul portale del Comune Si ritiene di fondamentale importanza informare i cittadini sulle scelte che l’Amministrazione
Comunale sta prendendo nell’ambito del risparmio energetico. Il Comune, perciò, deve essere
d’esempio per i cittadini.
Le linee guida del Covenant of Mayors prevedono attività di comunicazione presso gli
stakeholders locali.
SITUAZIONE ATTUALE Il Comune è in possesso di un sito internet. Attualmente non viene fatta alcuna comunicazione
sulle attività di risparmio energetico eseguite dal Comune.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE Il Comune di Roveredo di Guà, unitamente agli altri 14 comuni coinvolti nel progetto, intende
dotarsi di un portale tematico, curato dall’Agenzia per l’energia, nel quale verrà data pubblicità
degli interventi eseguiti dalle municipalità all’interno dell’iniziativa Patto dei Sindaci, saranno
pubblicate le iniziative di formazione e informazione promosse dai comuni stessi, e sarà
contemplata una sezione di utilità dedicata alle famiglie ed imprese del territorio per risparmiare
energia.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 36.863 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 12.165 kgCO2/anno Pay back time semplice: -
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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Data revisione: 11/04/2011
23 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Altri settori UTENZA: Comunicazione TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: vari INTERVENTO: Giornate di formazione nelle scuole Si ritiene importante educare i giovani sulle azioni da intraprendere per il risparmio energetico.
SITUAZIONE ATTUALE Attualmente non sono pianificate attività di formazione sull’argomento “risparmio energetico”
nelle scuole elementari e medie.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
Il Comune di Roveredo di Guà intende pianificare attività di formazione sul “risparmio energetico”
negli orari didattici delle scuole elementari e medie.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 3.000 € Risparmio energetico: n.q. Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: n.q. Pay back time semplice: -
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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Data revisione: 11/04/2011
07.07 Microclima
24 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Altri settori UTENZA: Spazi pubblici TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: CO2 INTERVENTO: Interventi di forestazione urbana Le piante attraverso la fotosintesi clorofilliana assorbono CO2 durante le ore diurne.
Si stima una riduzione di 10 kg CO2 ad albero per ogni anno.
SITUAZIONE ATTUALE Il Comune ha già avviato attività di forestazione urbana per arredo delle vie di comunicazione.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE Il Comune di Roveredo di Guà intende attuare politiche di aumento della biomassa negli ambienti
pubblici per migliorare la qualità dell’aria e assorbire la CO2 emessa dalle attività antropiche.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 393 € Risparmio energetico: 0 kWh/anno Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: 196 kgCO2/anno Pay back time semplice: -
Data 1ª stesura: 11/01/2011
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07.08 GPP – Certificazione UNI CEI EN 16001:2009
25 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Altri settori UTENZA: Spazi pubblici TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: CO2 INTERVENTO: Acquisti verdi per la pubblica amministrazione (Green Public
Procurement) Il Green Public Procurement (acquisti verdi per la pubblica amministrazione) é un metodo
adottato dalle Amministrazioni Pubbliche per acquistare beni e servizi che abbiano una ridotta
emissione di gas serra.
La pratica del GPP consiste, quindi, nella possibilità di inserire criteri di qualificazione ambientale
nella domanda che le Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di acquisto di beni e servizi.
Su questo tema la P.A. può svolgere, quindi, il duplice ruolo di "cliente" e di "consumatore", e in
quanto tale può avere una forte capacità di "orientamento del mercato".
Il GPP é quindi lo strumento che permette di sostituire i prodotti e i servizi esistenti con altri a
minore impatto sull’ambiente, che:
• riducono l’uso delle risorse naturali;
• sostituiscono le fonti energetiche da non rinnovabili a rinnovabili;
• riducono la produzione di rifiuti;
• riducono le emissioni inquinanti;
• riducono i pericoli e i rischi ambientali
La diffusione di pratiche di acquisto verde rappresenta un’importante opportunità per la
collettività sotto un duplice profilo: in primo luogo imprese e Pubbliche Amministrazioni sono
grandi acquirenti in grado di ridurre in misura significativa l’impatto ambientale derivante dai
prodotti scegliendone di meno dannosi per l’ambiente per loro uso e consumo, inoltre il ricorso a
prodotti a basso impatto da parte loro può dare avvio a un effetto a catena influenzando le scelte
dei singoli consumatori.
Adottare o richiedere che vengano adottate tecniche a basso impatto ambientale nello
svolgimento di un servizio significa che il servizio è svolto in maniera tale da raggiungere almeno
uno dei seguenti obiettivi:
• minimizzare il consumo di acqua
• minimizzare il consumo di energia
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• minimizzare il consumo di risorse naturali
• facilitare il riciclaggio di materiali
• minimizzare la produzione di rifiuti
• ridurre o eliminare le emissioni in aria, acqua, suolo
Sono prodotti a basso impatto ambientale quei prodotti che:
• non contengono sostanze nocive
• sono biodegradabili
• sono riciclati
• sono riusabili
• sono in materiale riciclabile
• non hanno una grande quantità di imballaggio
• sono imballati con materiale riciclato o riciclabile
• sono prodotti da aziende che applicano un sistema di gestione ambientale
• hanno un marchio ecologico (es. Ecolabel)
Normative di riferimento:
- VI Programma d’Azione per l’Ambiente (2001-2010) - Unione Europea
- “Libro verde sulla politica integrata dei prodotti” (1996) – Unione Europea
- COM (2001) 274 “Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare le
considerazioni ambientali negli appalti” – Unione Europea
- dir. 2004/18/CE del 13 Marzo 2004 “coordinamento delle procedure di aggiudicazione
degli appalti pubblici di forniture, di servizi e di lavori” – Unione Europea
- decreto n. 203 del 8 Maggio 2003 “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo
sostenibile in Italia” – Italia: Ministero dell’ambiente e del territorio
Esempi di GPP:
• acquisto di cancelleria da materiale riciclato
• acquisto di carta riciclata
• riutilizzo energetico negli scarti di verde ambientale
• interventi per il risparmio idrico
• gestione ecologica di cantieri
• appalti affidati per convenienza energetica/ambientale
SITUAZIONE ATTUALE Attualmente il Comune addotta parzialmente le tecniche sopraindicate (es. carta riciclata) ma non
ha un regolamento interno che prescriva gli acquisti/appalti attraverso i Green Public
Procurement.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE Il Comune intende dotarsi di un regolamento interno che indichi tutte le caratteristiche da tenere
in considerazione al momento dell’approvvigionamento di beni e servizi. L’obiettivo è che gli
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acquisti e gli appalti per l’erogazione di beni e servizi dovrà avvenire con la priorità del risparmio
energetico e ambientale.
Si stima che il Comune spenda un sovraprezzo di 6.000 € per dotarsi di prodotti e servizi con la
metodologia GPP.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 6.000 € Risparmio energetico: n.q. Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: n.q. Pay back time semplice: -
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26 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: UFFICIO TECNICO
SETTORE: Altri settori UTENZA: Spazi pubblici TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: CO2
INTERVENTO: Certificazione UNI CEI EN 16001:2009 (Energy management
systems)
La norma europea UNI CEI EN 16001:2009 Energy Management System, ha l’obiettivo di aiutare
le organizzazioni a istituire i sistemi e i processi necessari a migliorare l’efficienza energetica.
Questo dovrebbe portare a riduzioni dei costi e delle emissioni di gas serra mediante una
sistematica gestione dell’energia. La presente norma specifica i requisiti del sistema di gestione
dell’energia che consentono ad un’organizzazione di sviluppare e attuare una politica energetica
e obiettivi che prendano in considerazione le prescrizioni legali e le informazioni sugli aspetti
energetici significativi. È applicabile a organizzazioni di ogni tipologia e dimensione
indipendentemente dalle differenti situazioni geografiche, culturali e sociali.
La norma specifica i requisiti per creare, avviare, mantenere e migliorare un sistema di gestione
dell’energia. Tale sistema considera gli obblighi legislativi che l’organizzazione deve rispettare e
altri requisiti ai quali la stessa potrebbe sottostare. Il sistema consente all’organizzazione di
avere un approccio sistematico al continuo miglioramento della propria efficienza energetica. La
norma descrive i requisiti per un continuo miglioramento sotto forma di un più efficiente e più
sostenibile uso dell’energia. La norma è applicabile ad ogni organizzazione che desideri
assicurarsi di essere conforme alla propria politica energetica e dimostrare tale conformità ad
altri mediante autovalutazione e autodichiarazione di conformità e mediante certificazione di
terza parte del proprio sistema di gestione dell’energia.
La presente norma europea si basa sulla metodologia nota come Plan-Do-Check-Act (PDCA) –
pianificare,
attuare, verificare, agire. La metodologia PDCA può essere descritta brevemente nel modo
seguente.
- Plan: stabilire gli obiettivi e i processi necessari per fornire risultati in conformità alla
politica energetica dell’organizzazione.
- Do: attuare i processi.
- Check: sorvegliare e misurare i processi rispetto alla politica energetica, agli obiettivi e ai
traguardi, agli obblighi legislativi e agli altri requisiti che l’organizzazione sottoscrive, e
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riportarne i risultati.
- Act: intraprendere azioni per migliorare in continuo la prestazione del sistema di gestione
dell’energia
SITUAZIONE ATTUALE Il Comune non ha adottato alcun sistema di Certificazione energetica relativa alla gestione
dell’energia
DESCRIZIONE DELL’AZIONE Il Comune intende adottare un Sistema di Gestione dell’Energia con l’obiettivo di migliorare
l'efficienza energetica, attraverso uno strumento efficace e condivisibile con gli altri comuni
partecipanti al progetto, attivando così un sistema che permetterà lai definizione accurata della
gestione, della valutazione delle singole criticità e della pianificazione dei miglioramenti che
determineranno un risparmio energetico e una riduzione delle emissioni relative alla CO2 .
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 3.000 € Risparmio energetico: n.q. Risparmio economico: n.q. Risparmio ambientale: n.q. Pay back time semplice: -
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07.09 Obblighi normativi per settore aziendale e te rziario
27 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: imprese private
SETTORE: Industria UTENZA: Impianti produttivi non ETS TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Elettricità INTERVENTO: Miglioramento dell’efficienza energetica nel settore industriale
SITUAZIONE ATTUALE Il settore industriale nel 2005 è caratterizzato da un’illuminazione con lampade fluorescenti non efficienti e senza sistema di controllo, da motori asincroni appartenenti a classe energetica Eff3, dalla presenza di motori elettrici per i quali è conveniente l’installazione di inverter senza gli stessi, dall’essenza di cogenerazione ad alto rendimento, dalla necessità di evaporazione soddisfatta con evaporatori termici multi effetto. La direttiva 2006/32/CE, il cui scopo è rafforzare il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi benefici negli Stati membri, introduce il piano d’azione per l’efficienza energetica (Art.14), recepito in Italia con D.Lgsl 115/2008. Tale piano d’azione descrive gli orientamenti che il Governo Italiano intende perseguire per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica. Di seguito sono riportate le azioni che il piano illustra per il raggiungimento della riduzione del 17% che le industrie non ETS devono intraprendere per essere in linea con quanto prescritto.
DESCRIZIONE DELLE AZIONI
Illuminazione efficiente nell’industria
Sostituzione di sistemi di lampade fluorescenti
lineari del tipo T12 e T8 alofosfati funzionanti
con alimentatori elettromagnetici, con sistemi
con lampade fluorescenti lineari del tipo T5
funzionanti con alimentatore elettronico.
Introduzione di sistemi di controllo con
sensori di presenza e regolazione del flusso ad
integrazione della luce naturale .
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-certificati bianchi
-certificazione energetica dell’impianto di
illuminazione
-facilitazioni economiche (riduzione iva, sconti
fiscali) per l’ammodernamento del’impianto
- facilitazioni per la gestione del servizio di
illuminazione pubblica da parte di ESCO
- gli impianti nuovi e rinnovati dovranno
rispettare valori minimi di efficienza
energetica in funzione del rispetto dei
parametri previsti dalla norma UNI EN 12464-
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1 e EN 15193
- adozione di standard di efficienza minimi
Inserimento di motori elettrici ad alta
efficienza
Sostituzione motori asincroni di potenza 1-
90Kw da classe Eff2 a classe Eff1
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-certificati bianchi
-programmi di informazione
-incentivi per l’installazione
- sgravi fiscali per la sostituzione di apparecchi
obsoleti
Applicazione di inverter a motori elettrici
trifase
Installazione di inverter su motori elettrici di
potenza tra 0,75 kw a 90 kw
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-certificati bianchi
-programmi di informazione
-incentivi per l’installazione
Adozione cogenerazione ad alto rendimento
Produzione tramite cogenerazione ad alto
rendimento di energia elettrica e calore
utilizzati in processi industriali
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-programmi di informazione
-incentivi per la cogenerazione ad alto
rendimento in ambiente industriale
Impiego di compressione meccanica del
vapore
Nuova installazione di evaporatori a
Compressione Meccanica di Vapore o retrofit
di evaporatori esistenti, per la concentrazione
di soluzioni liquide.
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
- programmi d’informazione
-sviluppo dell’industria dei componenti
(compressori)
-incentivi per la CMV in ambiente industriale
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 2.079.270 kWh (17% da Baseline comunale) Risparmio economico: 0 €/anno Risparmio ambientale: 1.004.267 kgCO2
Pay back time semplice: -
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28 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: settore terziario
SETTORE: Terziario UTENZA: Servizi, commercio, ristorazione, assicurazioni, comunicazioni, etc. TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Elettricità INTERVENTO: Miglioramento dell’efficienza energetica elettrica nel settore terziario
SITUAZIONE ATTUALE Il settore terziario nel 2005 è caratterizzato da impianti di raffrescamento con EER medio stagionale pari a 2,9, e da un’illuminazione composta per circa il 75% da lampade fluorescenti non efficienti e senza sistemi di controllo. La direttiva 2006/32/CE, il cui scopo è rafforzare il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi benefici negli Stati membri, introduce il piano d’azione per l’efficienza energetica (Art.14), recepito in Italia con D.Lgsl 115/2008. Tale piano d’azione descrive gli orientamenti che il Governo italiano intende perseguire per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica. Di seguito sono riportate le azioni che il piano illustra per il raggiungimento della riduzione del 6,5% che il settore terziario devono intraprendere per essere in linea con quanto prescritto.
DESCRIZIONE DELL’ AZIONE
Adozione di sistemi di condizionamento
efficienti
Installazione di impianti di condizionamento
con EER (Energy Efficiency Ratio)stagionale
almeno pari a:
impianto autonomo:3,3
impianto a pompa di calore:4,1
Può essere eseguito con le diverse tecnologie
disponibili sul mercato (caldaie a
condensazione, impianti a pompa di calore
con tecnologia a compressione o ad
assorbimento, impianti cogenerativi ad alto
rendimento, impianti con integrazione di
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-programmi di formazione
-incentivi per la sostituzione di dispositivi
obsoleti
-promozione di servizi di raffrescamento negli
impianti centralizzati
-incontri con associazioni di categoria
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energia solare) che consentono di raggiungere
l’obiettivo.
Efficienza dell’illuminazione
Sostituzione di sistemi di lampade fluorescenti
lineari del tipo T12 e T8 alifosfati funzionanti
con alimentatori elettromagnetici, con sistemi
di lampade fluorescenti lineari del tipo T5
funzionanti con alimentatore elettronico.
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-certificati bianchi
-certificazione energetica dell’impianto di
illuminazione
-facilitazioni economiche (riduzione iva, sconti
fiscali) per l’ammodernamento del’impianto
- facilitazioni per la gestione del servizio di
illuminazione pubblica da parte di ESCO
- gli impianti nuovi e rinnovati dovranno
rispettare valori minimi di efficienza
energetica in funzione del rispetto dei
parametri previsti dalla norma UNI EN 12464-
1 e EN 15193
- adozione di standard di efficienza minimi
Regolatori di flusso luminoso
nell’illuminazione pubblica
Installazione di sistemi automatici di
accensione e spegnimento e regolazione
dell’intensità luminosa negli impianti di
illuminazione pubblica .
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-certificati bianchi
-programmi di informazione/educazione
-facilitazioni per la gestione del servizio di
illuminazione pubblica da parte di ESCO.
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 82.355 kWh (6,5% da Baseline Comunale) Risparmio economico: 0 €/anno Risparmio ambientale: 39.777 kgCO2
Pay back time semplice: -
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29 SCHEDA TECNICA
RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: settore terziario
SETTORE: Terziario UTENZA: Servizi, commercio, ristorazione, assicurazioni, comunicazioni, etc. TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Metano INTERVENTO: Miglioramento dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento nel settore terziario
SITUAZIONE ATTUALE Il settore terziario nel 2005 è caratterizzato da sistemi di riscaldamento da fonti non rinnovabili, con rendimenti medi stagionali pari a 0,70. La direttiva 2006/32/CE, il cui scopo è rafforzare il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi benefici negli Stati membri, introduce il piano d’azione per l’efficienza energetica (Art.14), recepito in Italia con D.Lgsl 115/2008. Tale piano d’azione descrive gli orientamenti che il Governo italiano intende perseguire per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica. Di seguito sono riportate le azioni che il piano illustra per il raggiungimento della riduzione del 13,5% che il settore terziario devono intraprendere per essere in linea con quanto prescritto per i sistemi di riscaldamento.
DESCRIZIONE DELL’ AZIONE
Adozione di sistemi di riscaldamento
efficienti:
riscaldamento con fonti non rinnovabili:
installazione di impianti efficienti con
rendimenti >0,85% per gli edifici esistenti e
>0,90% per gli edifici nuovi o completamente
ristrutturati.
Può essere eseguito con le diverse tecnologie
disponibili sul mercato (caldaie a
condensazione, impianti a pompa di calore
con tecnologia a compressione o ad
assorbimento, impianti cogenerativi ad alto
rendimento, impianti con integrazione di
energia solare) che consentono di raggiungere
Policy previste dalla normativa per la
realizzazione:
-programmi di formazione
-incentivi per la sostituzione di caldaie poco
efficienti
-imposizioni di vincoli più stringenti sulle
prestazioni degli impianti di riscaldamento in
edifici nuovi o completamente ristrutturati
-certificazione energetica degli edifici
-certificati bianchi per impianti con
rendimento medio stagionale di impianto
maggiore di un valore prefissato
-promozione di servizi energetici di
riscaldamento forniti dalle ESCO negli impianti
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l’obiettivo. centralizzati
VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 67.365 kWh (13,5% da Baseline comunale) Risparmio economico: 0 €/anno Risparmio ambientale: 13.608 kgCO2
Pay back time semplice: -
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08 RIEPLOGHI E ANALISI
08.01 Riepilogo interventi
COSTO TOTALE
INTERVENTO
€
RISPARMIO
ENERGETICO
kWh
RISPARMIO
ECONOMICO
€
RISPARMIO
AMBIENTALE
KG CO2
ROVEREDO DI GUA’ 1.076.924 12.890.674 82.908 4.203.865
COSTO TOTALE
INTERVENTO
€
RISPARMIO
ENERGETICO
kWh
RISPARMIO
ECONOMICO
€
RISPARMIO
AMBIENTALE
KG CO2
COMUNALE 859.741 378.726 82.908 381.325
EFFICIENZA ELETTRICA 195.800 140.665 30.573 67.952
EFFICIENZA TERMICA 191.548 106.811 9.042 21.566
RES 463.000 131.250 43.293 291.611
RIDUZIONE CO2 9.393 0 0 196
PRIVATO 214.184 7.351.301 0 1.797.421
COMUNICAZIONE 14.000 1.702.624 0 439.838
EFFICIENZA TERMICA 0 422.464 0 89.852
EFFICIENZA TRASPORTI 200.184 840.767 0 232.981
REGOLAMENTI 0 3.762.481 0 760.021
RES 0 622.967 0 274.728
PRODUTTIVO 3.000 5.160.647 0 2.025.119
COMUNICAZIONE 3.000 2.931.657 0 967.447
0 2.161.625 0 1.044.065
0 67.365 0 13.608
Totale complessivo 1.076.924 12.890.674 82.908 4.203.865
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08.02 Interventi annui
ANNO 1 ANNO 2 ANNO 3
COSTO
TOTALE
INTERVENTO
€
RISPARMIO
ENERGETICO
kWh
RISPARMIO
ECONOMICO
€
RISPARMIO
AMBIENTALE
KG CO2
COSTO
TOTALE
INTERVENTO
€
RISPARMIO
ENERGETICO
kWh
RISPARMIO
ECONOMICO
€
RISPARMIO
AMBIENTALE
KG CO2
COSTO
TOTALE
INTERVENTO
€
RISPARMIO
ENERGETICO
kWh
RISPARMIO
ECONOMICO
€
RISPARMIO
AMBIENTALE
KG CO2
463.954 4.328.372 39.358 1.566.073 311.525 4.288.427 25.469 1.324.053 301.444 4.273.876 18.080 1.313.738
08.03 Rispetto degli obiettivi
Consumo al 2005: 16.908 tonCO2
Costo degli interventi: 1.076.924 €
Riduzione prevista post interventi: 4.204 tonCO2
Gli interventi inseriti nel SEAP prevedono una ridu zione di CO2 al 2020 di 25 % rispetto alle emission i del 2005.
L’obiettivo raggiunto non include gli interventi so vracomunali, che vengono specificati in allegato se parato.
L’inserimento di tali interventi consentono il ragg iungimento dell’obiettivo di riduzione del 26%.
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AZIONE UTENZA INTERVENTO Priorità di
intervento
COSTO
TOTALE
INTERVENTO
€
RISPARMIO
ENERGETICO
kWh
RISPARMIO
ECONOMICO
€
RISPARMIO
AMBIENTALE
kg CO2
PAY
BACK
TIME
1 Scuola elementare
Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
3 83.919 36.898 3.124 7.453 > 20
2 Municipio Sostituzione generatore di calore 2 6.000 25.199 2.133 5.090 2,8
3 Scuola materna
Realizzazione isolamento a cappotto termico e isolamento copertura, sostituzione infissi, sostituzione generatore di calore
1 101.629 44.714 3.785 9.023 > 20
4 Edifici comunali
Revisione illuminazione ambienti: sostituzione vecchie lampade con lampade classe A, installazione sensori crepuscolari, installazione sensori di presenza
1 - 3 46.000 22.750 6.338 10.998 7,3
5 Cimitero Sostituzione lampade votive con lampade LED
1 9.800 4.680 7.250 2.261 1,4
6 Illuminazione pubblica
Riqualificazione dell’illuminazione pubblica: 50% lampade a vapori di sodio con riduttore di flusso e 50% lampade a LED - Adozione del Piano dell'Illuminazione per il contenimento dell'inquinamento luminoso (PCIL) - Legge Regionale n.17 del 7 Agosto 2009
1 - 3 140.000 113.235 16.985 54.693 8,2
7 Trasporti interni
Creazione di piste ciclo-pedonali comunali
1 - 3 196.258 42.835 0 10.666 -
8 Edifici privati
Introduzione e monitoraggio di standard di efficienza energetica ed utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel regolamento edilizio
1 - 3 0 3.762.481 0 760.021 -
9 Edifici privati Riduzione del fabbisogno di riscaldamento grazie agli incentivi 55%
1 - 3 0 422.464 0 89.852 -
10 Bike sharing Servizio di bike sharing 1 - 3 3.925 23.797 0 5.926 -
11 Parco auto privato
Passaggio ad auto efficienti 1 - 3 0 774.134 0 216.390 -
12 Scuola elementare
Fotovoltaico 30 kW 2 108.000 31.500 10.175 15.215 10,6
13 Municipio Fotovoltaico 15 kW 2 60.000 15.750 5.387 7.606 11,1
14 Impianti sportivi
Fotovoltaico 10 kW 1 40.000 10.500 3.591 5.072 11,1
15 Cimitero Fotovoltaico 50 kW 1 175.000 52.500 16.958 253.575 10,3
16 Scuola materna
Fotovoltaico 20 kW 3 80.000 21.000 7.182 10.143 11,1
17
Utenze pubbliche, private, industriali, terziarie e
Installazione impianti fotovoltaici grazie all'incentivo conto energia
1 - 3 0 622.967 0 274.728 -
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agricole
18 Comunicazione
Creazione di Sportello Energia 1 - 3 5.000 73.726 0 24.330 -
19 Parco auto private
Campagna di comunicazione per la mobilità sostenibile
1 - 3 3.000 302.041 0 142.765 -
20
Utenze industriali, terziarie e agricole
Incontri di formazione sul risparmio energetico (modalità, vantaggi e incentivi)
1 - 3 3.000 2.931.657 0 967.447 -
21 Edifici Incontri di formazione ed aggiornamento professionale per operatori del settore edile
1 - 3 3.000 1.289.993 0 260.579 -
22 Comunicazione
Pagina web “Energia” sul portale del Comune
1 - 3 0 36.863 0 12.165 -
23 Comunicazione
Giornate di formazione nelle scuole 1 - 3 3.000 0 0 0 -
24 Microclima Interventi di forestazione urbana 1 - 3 393 0 0 196 -
25 Acquisti di materiale/servizi
Acquisti verdi per la pubblica amministrazione (Green Public Procurement)
1 - 3 6.000 0 0 0 -
26 Certificazioni Certificazione UNI CEI EN 16001:2009 (Energy management systems)
1 - 3 3.000 0 0 0 -
27 Utenze industriali
Miglioramento dell’efficienza energetica nel settore industriale
1 - 3 0 2.079.270 0 1.004.287 -
28 Utenze terziarie
Miglioramento dell’efficienza energetica elettrica nel settore terziario
1 - 3 0 82.355 0 39.777 -
29 Utenze terziarie
Miglioramento dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento nel settore terziario
1 - 3 0 67.365 0 13.608 -
TOTALE 1.076.924 12.890.674 82.908 4.203.865 13,0
Data 1ª stesura: 11/01/2011
COMUNE DI ROVEREDO DI GUÀ
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Data revisione: 11/04/2011
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Autori del documento
Studio Cavaggioni Energia (www.studiocavaggioni.it)
Roberto Cavaggioni
Enrico Bombarda
Fabrizio Soliani
Francesco Soriolo
Roberto Tebaldi
Elena Braglia
Simona Corticelli
Francesca Brusiani
Samantha Alberti
Cristina Montanari
Comune di Roveredo di Guà
Tecnico comunale: Moreno Boninsegna
Assessore: Giuliano Bellini
Supervisione
Sindaco di Roveredo di Guà: Claudio Cioetto
Covenant Coordinator: Enrico Bombarda
Presidente di Uni.co.g.e. s.r.l.: Manuel Scalzotto
Aggregazione dei Comuni dell’Est Veronese: Antonio Casu
Collaborazioni
Provincia di Verona: Ferdinando Cossio, Isabella Ganzarolli
Università degli Studi di Verona: Bettina Campedelli
Esperto UE: Antonello Pezzini