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1 COMUNE DI OSILO Provincia di Sassari SETTORE SERVIZI SOCIALI E CULTURALI APPALTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO TRIENNALE DI MENSA SCOLASTICA PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA E PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO PERIODO: AA.SS. 2011/2012 – 2012/2013 – 2013/2014 Codice C.I.G. 3778023B32 C.U.P. E39E11002880004 CAPITOLATO D’ONERI

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COMUNE DI OSILO

Provincia di Sassari

SETTORE SERVIZI SOCIALI E CULTURALI

APPALTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO TRIENNALE DI MENSA SCOLASTICA

PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA E PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO

PERIODO: AA.SS. 2011/2012 – 2012/2013 – 2013/2014

Codice C.I.G. 3778023B32 C.U.P. E39E11002880004

CAPITOLATO D’ONERI

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Art. 1

Oggetto dell’appalto Oggetto dell’appalto è l’affidamento della gestione del servizio di mensa scolastica per gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola dell’obbligo del Comune di Osilo. Il servizio affidato in appalto deve intendersi comprendente tutto l’insieme di attività necessarie per l’acquisto delle derrate alimentari, la preparazione dei pasti sulla base della tabella dietetica (che verrà fornita dall'Ente appaltante), la fornitura dell’acqua e la collaborazione per la somministrazione dei pasti e la pulizia dei relativi locali. La preparazione e somministrazione dei pasti deve essere prevista anche per le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola dell’Obbligo del Comune di Osilo. Il servizio in appalto comprende inoltre la predisposizione della sala mensa scolastica, la pulizia dei tavoli e dei locali cucina, il ritiro dei buoni pasto, la rilevazione delle presenze e la rendicontazione periodica.

Art. 2

Decorrenza e durata dell’appalto Il contratto di appalto ha una durata triennale, con decorrenza dalla data di stipula del contratto. Per quanto attiene alle date di inizio/fine attività scolastica, si fa riferimento al calendario scolastico approvato annualmente dalla Regione Autonoma della Sardegna. Il contratto di affidamento del servizio non è tacitamente rinnovabile.

Art. 3 Caratteristiche del servizio mensa

Scuola n. bambini n. giorni n. pasti

complessivi risultanti

n. pasti previsti previa riduzione

del 25% (con arrotondamento)

per assenze varie (come da dati

storici) Scuola dell’Infanzia 3>5 anni: 61 207 12.627 9.500

Scuola dell’Obbligo 6>10 anni: 142 150 21.300 16.000

Insegnanti n. 15 130 1.950 1.500

Totale pasti previsti 35.877 27.000

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Considerati i dati di cui sopra, si presume pertanto un numero complessivo di circa 27.000 pasti annui. Tale dato ha un valore meramente indicativo ai soli fini della formulazione dell’offerta e non costituisce obbligo per il Comune di Osilo. La preparazione dei pasti deve avvenire nei locali della cucina della Mensa Scolastica di Osilo. I locali, impianti e attrezzature occorrenti per l’esecuzione dell’appalto, sono posti dall’Amministrazione Comunale di Osilo nella disponibilità dell’affidatario del servizio, in comodato d’uso. Prima dell’avvio del servizio sarà cura del responsabile del servizio provvedere alla consegna all’appaltatore, con apposito verbale, di tutte le attrezzature esistenti in tale locale. L’appaltatore, al termine del contratto, dovrà effettua la riconsegna delle attrezzature ricevute, fatta salva la normale usura. La verifica dell’inventario verrà effettuata dal Responsabile del Servizio Sociale e Culturale di Osilo o da suo incaricato. Per quel che riguarda il conteggio del numero degli utenti, l’appaltatore dovrà quotidianamente annotare su appositi moduli forniti dal Comune di Osilo, il numero degli alunni e degli insegnanti che usufruiscono del servizio mensa. Detta registrazione verrà riscontrata con il numero dei buoni mensa consegnati e con i prospetti compilati dalla scuola per quanto riguarda i pasti consumati dagli insegnanti, al fine della liquidazione del canone mensile. Saranno riconosciuti, in ogni caso, i pasti effettivamente ordinati e forniti, corrispondenti alle effettive presenze degli alunni e degli insegnanti. In caso di mancata effettuazione del servizio per cause di forza maggiore (esempio: maltempo, scioperi), l’appaltatore è tenuto a darne comunicazione all’ente appaltante entro e non oltre le ore 9.30 del mattino. In caso di inadempienza verranno applicate le penalità di cui all’art. 22.

Art. 4 Importo dell’appalto

L'importo a base d’asta dell'appalto per la gestione del Servizio Mensa è determinato nel seguente modo: - € 68.750,76 annui al netto dell’Iva, quale quota fissa relativa al costo del

personale non soggetta a ribasso; - € 1,65 al netto dell’Iva per ogni pasto effettivamente somministrato e

documentato, per un totale presunto di € 44.550,00 (€ 1,65x27.000); - € 11.330,08 al netto dell’Iva, quale quota 10% per spese generali. Pertanto, tenuto conto di un numero presunto di 27.000 pasti annui, come determinato al precedente art. 3, l’importo complessivo dell'appalto può essere presuntivamente quantificato in complessivi € 124.630,84 annui e in € 373.892,52 triennali, oltre l’Iva di legge. Con tale corrispettivo l'appaltatore si intende compensato di qualsiasi suo avere o pretendere dal Comune per il servizio di che trattasi o connesso o conseguente al

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servizio medesimo, senza alcun diritto a nuovi e maggiori compensi, in tutto essendo soddisfatto dal Comune con il pagamento del canone.

Art. 5

Modalità di aggiudicazione dell’appalto L’appalto verrà aggiudicato mediante procedura aperta ai sensi del D. Lgs. 12.04.2066, n. 163, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La Commissione aggiudicatrice valuterà le offerte sulla base dei criteri di ponderazione specificati nel Disciplinare di Gara.

Art. 6

Indicazioni dei costi relativi all’offerta L'offerta dovrà comprendere i seguenti costi: - Costo manodopera (personale); - Costo derrate alimentari e acqua; - Spese generali. Si precisa che, ai sensi di quanto disposto dall’art. 81, comma 3-bis del D. Lgs. 163/2006, non sarà possibile effettuare alcun ribasso sulla componente economica relativa al corrispettivo dovuto al personale impegnato nel servizio e delle spese relative alla sicurezza. L’eventuale ribasso, pertanto, dovrà essere calcolato sulle voci “Costo derrate alimentari e acqua” e “Spese generali”, al netto, queste ultime, degli oneri della sicurezza. Il prezzo delle diete speciali s'intende uguale al prezzo dei pasti ordinari, così pure per i pasti forniti agli insegnanti che assistono gli alunni durante il pranzo.

Art. 7 Modalità di pagamento

Il compenso per la gestione del servizio è comprensivo di ogni onere dovuto per l’espletamento di tutte le attività e le prestazioni poste a carico della Ditta dal presente capitolato e di tutte le attività aggiuntive che la ditta proporrà in sede di gara e sarà quindi tenuta a svolgere qualora risulti aggiudicataria. Il pagamento delle spettanze avverrà mensilmente dietro presentazione di fatture specifiche, con atto di liquidazione del Responsabile del Settore. Le fatture saranno liquidate entro 30 (trenta) giorni dalla data di presentazione, ferma restando la preliminare acquisizione del DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) regolare. Eventuali contestazioni sospenderanno il predetto termine. Con il corrispettivo così liquidato l'appaltatore s'intende compensato di ogni suo avere. Nelle fatture, dovrà essere indicato il numero dei pasti effettivamente erogati e distinti in: pasti scuola dell’infanzia, dell’obbligo e insegnanti aventi diritto. Ad ogni fattura dovranno essere allegati:

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- distinte giornaliere (il cui modulo verrà fornito dal Comune) per quanti sono i giorni di mensa effettivamente realizzati. Ad ogni distinta dovranno essere allegati i corrispondenti buoni mensa nominativi, consegnati dagli aventi diritto ad usufruire del servizio e la distinta relativa ai pasti consumati dagli insegnanti controfirmata dalla scuola. Verranno pagati solamente i pasti per i quali saranno consegnati al Comune i corrispondenti buoni mensa e la distinta relativa agli insegnanti. Il prezzo unitario del pasto, fatta salva la componente fissa relativa al personale, sarà quello risultante dal ribasso offerto dalla ditta aggiudicataria, ed è da intendersi non soggetto a variazione per tutta la durata dell’appalto. L’appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche. Rappresenta condizione essenziale per la liquidazione delle fatture la presentazione mensile di una dichiarazione in cui l’appaltatore attesti sotto la propria responsabilità di essersi attenuto scrupolosamente a quanto prescritto dal presente capitolato, al progetto tecnico presentato in sede di gara, ed alle allegate tabelle dietetiche, nonché attestazione rilasciata dal Dirigente Scolastico circa il regolare svolgimento del servizio.

Art. 8 Obblighi ed oneri a carico dell’appaltatore

Spetta all’appaltatore assumere a proprio carico tutti gli obblighi ed oneri per la corretta gestione del servizio, nel rispetto di tutte le norme vigenti di igiene degli alimenti e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, oltre a tutto quanto previsto dagli articoli precedenti, l’appaltatore è tenuto al rispetto dei seguenti adempimenti: 8.1 - Acquisto derrate alimentari

- fornitura di prodotti con confezioni integre e precisa denominazione di vendita dimostrabile attraverso confezioni chiuse, con etichette esaurienti, perfettamente rispondenti alle norme vigenti e di cui dovrà essere garantita la corretta conservazione fino al consumo;

- affissione presso ogni refettorio interessato al servizio mensa, del menù in vigore con l’indicazione del pasto del giorno. Tale menù potrà subire variazioni in relazione alle esigenze che dovessero presentarsi nel corso dell’anno. Qualsiasi variazione dovrà essere concordata con la A.S.L. competente e con l’Amministrazione Comunale;

Per quanto attiene alla qualità dei prodotti da impiegare per la preparazione dei pasti, la ditta aggiudicataria dovrà attenersi scrupolosamente a quanto stabilito dall’art.12 del presente capitolato. 8.2 - Servizio di preparazione e somministrazione pasti

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- la preparazione dei pasti, con produzione nella stessa giornata di consumo, dovrà essere effettuata presso i locali-cucina della scuola primaria di proprietà comunale.

- preparazione pasti a cura di personale adeguato;

- disposizione di quanto necessario per l’allestimento dei tavoli presso le sale mensa ubicate in ogni plesso scolastico;

- somministrazione dei pasti in base al menù settimanale concordato con l’Ente appaltante e con la A.S.L. di competenza;

- utilizzo di stoviglie tradizionali piatti in ceramica o porcellana, bicchieri in vetro e posate in acciaio;

- potrà essere concordato tra la ditta e il Comune, l’uso di materiali diversi da quelli indicati in precedenza. L’eventuale sostituzione del materiale dovrà essere finalizzata unicamente a garantire una migliore funzionalità nell’erogazione del servizio. Solo in caso di emergenza o necessità e comunque solo previa autorizzazione del Comune sarà possibile l’utilizzo di stoviglie usa e getta biodegradabili;

- impiego di personale atto a garantire, in tutte le fasi di espletamento del servizio il regolare svolgimento dello stesso. Nella fase di somministrazione del pasto, il personale in servizio presso i singoli refettori scolastici dovrà essere presente in rapporto minimo di: � uno ogni 20 alunni della Scuola dell’Infanzia � uno ogni 30 alunni della Scuola dell’Obbligo

- garantire la preparazione di pasti adeguati in caso di alunni con problematiche alimentari certificate dagli organismi competenti, senza alcun onere aggiuntivo a carico dell’Amministrazione appaltante. Resta inteso che l’appaltatore dovrà attenersi scrupolosamente a quanto prescritto dal Prontuario predisposto.

- alla conclusione del pasto la ditta dovrà provvedere alla pulizia dei tavoli e dei locali e al conferimento dei rifiuti secondo le tipologie differenziate adottate dal Comune nel proprio territorio;

8.3 - Attività di funzionamento, manutenzione e pulizia

- fornitura di gas liquido per il funzionamento della cucina;

- manutenzione ordinaria ed eventuale riparazione di arredi, attrezzature ed elettrodomestici che l’Amministrazione metterà a disposizione per l’esecuzione del servizio, al fine di assicurarne la migliore conservazione.

- curare la perfetta pulizia dei locali, apparecchiature, strumenti e utensili da cucina necessari sia per la conservazione che per la preparazione e somministrazione dei cibi (crudi e/o cotti) e aree di pertinenza;

8.4 - Attività di gestione

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- provvedere giornalmente entro le ore 9,30, al ritiro dei buoni pasto cartacei presso le varie classi della scuola dell’obbligo e dell’infanzia al fine di stabilire il numero di pasti da preparare.

- munirsi di licenze di esercizio, autorizzazioni e di quant’altro necessario per la gestione del servizio che dovrà essere svolta, sollevando espressamente il Comune di Osilo da ogni responsabilità conseguente alla gestione medesima;

- dotarsi di congrua assicurazione, a copertura di ogni rischio derivante dall’esercizio delle attività previste. Tale polizza di assicurazione per la copertura dei rischi di responsabilità civile verso terzi, danni a persone e/o cose in conseguenza dell’attività gestita dovrà prevedere un massimale assicurato non inferiore ai seguenti valori:

- per sinistro: € 1.500.000,00;

- per persona: € 1.500.000,00;

- per danni a cose: € 1.500.000,00. Si precisa che tutti gli obblighi e gli oneri assicurativi sono a carico dell’appaltatore, il quale ne è responsabile, anche in deroga alle norme che disponessero l’obbligo del pagamento o l’onere a carico del Comune di Osilo o in solido con il Comune, con esclusione di ogni diritto di rivalsa nei confronti del Comune medesimo e di ogni indennizzo.

- rispettare le norme vigenti di sicurezza e prevenzione infortuni;

- sostenere le spese per autorizzazioni varie ove necessarie;

- provvedere all’allestimento e gestione del sistema di autocontrollo secondo la metodologia del sistema HACCP (D. lgs n.155/97)

- rispondere in proprio per qualsiasi fatto pregiudizievole degli interessi morali ed economici del Comune di Osilo imputabili al personale addetto per conto dell’appaltatore, nel corso della gestione del servizio e della struttura;

- informare tempestivamente l’Amministrazione del Comune di Osilo per tutti gli avvenimenti che esulano dal normale funzionamento programmato;

- consentire in qualsiasi momento all’Amministrazione Comunale l’accesso nelle strutture da parte di personale incaricato;

- individuare un Responsabile del servizio che dovrà mantenere un contatto continuo con l’Amministrazione appaltante, che dovrà provvedere a comunicare tempestivamente qualsiasi problematica inerente l’espletamento del servizio. L’Amministrazione Comunale dovrà avere la possibilità di contattare immediatamente tale Responsabile per qualsiasi comunicazione inerente il personale e/o l’erogazione del servizio. Tale nominativo dovrà essere evidenziato nell’elenco del personale assegnato all’espletamento del servizio;

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- provvedere, in caso di malattia, congedi ordinari o straordinari o comunque indisponibilità per altri motivi, alla sostituzione del personale addetto, in tempi tali da garantire la corretta funzionalità del servizio.

Le prescrizioni di cui ai punti 1, 2, 3 e 4 dell’art. 8 sono inderogabilmente vincolanti per l’appaltatore e possono essere eventualmente modificate solo a richiesta dell’Amministrazione Comunale. La ditta dovrà in ogni caso adottare tutte le misure necessarie, a norma del D. Lgs. 26 maggio 1997, n. 155, “Attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE, e dei regolamenti CE 852/2004, 853/2004 e 2073/2005 in materia di preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, trasporto, distribuzione, manipolazione degli alimenti nella ristorazione collettiva.

Art. 9

Personale Al fine di garantire la qualità, la puntualità e la tempestività del servizio, l’appaltatore è tenuto a impiegare il seguente numero minimo di figure professionali, per il numero minimo di ore settimanali per ciascuna indicate: - Cuoco – Livello V come da CCNL nel settore Turismo – Comparto aziende alberghiere, oppure: C1 come da CCNL delle Cooperative sociali: n. 23 ore settimanali; - Aiuto cuoco – Livello VI Super come da CCNL nel settore Turismo – Comparto aziende alberghiere, oppure: B1 come da CCNL delle Cooperative sociali: n. 21 ore settimanali; - Addetti servizio mensa – Livello VI come da CCNL nel settore Turismo – Comparto aziende alberghiere, oppure: A2 come da CCNL delle Cooperative sociali: n. 46 ore settimanali; - Ausiliari – livello VI come da CCNL nel settore Turismo – Comparto aziende alberghiere, oppure: A1 come da CCNL delle Cooperative sociali: n. 41 ore settimanali.

CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO

Art. 10 Preparazione e somministrazione dei pasti

L’appaltatore dovrà provvedere a disporre il personale e l’acquisto delle derrate alimentari necessarie per la preparazione dei pasti giornalieri di cui al menù allegato al presente capitolato sotto la lettera “A”. In presenza di esigenze sopravvenute o di situazioni particolari, il menù potrà subire delle variazioni, previo accordo fra il soggetto appaltante (Comune di Osilo) e l’appaltatore. Il numero medio degli utenti del servizio viene indicato in circa n. 61 per 5 giorni settimanali per la Scuola dell’infanzia e in circa n. 142 per 4 giorni settimanali per la

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Scuola dell’obbligo, oltre ad un numero variabile di insegnanti come indicato all’art. 3 del presente capitolato. I pasti andranno preparati e serviti nei locali della mensa della Scuola dell’obbligo, ossia a Osilo in Via Brigata Sassari. Di norma i pasti andranno preparati per essere serviti alle ore 12,30. Di norma il servizio di mensa scolastica si articola su cinque giorni feriali, sabato escluso, subordinatamente a quanto previsto nel calendario scolastico.

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Scuola dell’infanzia

h.12,30/13,30 h.12,30/13,30 h.12,30/13,30 h.12,30/13,30 h.12,30/13,30

Scuola dell’Obbligo

No h.12,30/13,30 h.12,30/13,30 h.12,30/13,30 h.12,30/13,30

Art. 11

Operazioni concernenti la preparazione e distribuzione dei pasti Il servizio consiste nell’acquisto da parte del soggetto appaltatore delle derrate alimentari, nella conservazione degli alimenti secondo le norme stabilite dal D.Lgs. 155/97 (HACCP), nella preparazione dei pasti e nell'erogazione di un pasto caldo giornaliero agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola dell’Obbligo e al personale indicato dalla competente autorità scolastica, nel pieno rispetto della tabella dietetica approvata dall'autorità sanitaria. Sarà compito dell’appaltatore servire i pasti agli alunni seduti nel locale refettorio, con personale sufficiente tale da garantire la tempestività del servizio e la conservazione termica dei pasti stessi (v. l’art. 8.2 di cui al presente Capitolato d’appalto). La distribuzione avverrà in appositi carrelli, in dotazione ai locali mensa, con tutta l’attenzione che la specificità dell’utenza richiede.

Art. 12 Prodotti da destinare all’espletamento del servizio

Sono preferiti i prodotti con caratteristiche igienico - sanitarie migliorative, i prodotti di filiera corta, i prodotti D.O.P. (denominazione di origine protetta), I.G.P. (indicazione geografica protetta), a lotta biologica e integrata. Dovrà essere data comunicazione sulla provenienza degli alimenti somministrati per comunicarli poi all'utenza. In generale si fa riferimento alle seguenti indicazioni sulle caratteristiche degli alimenti: Pasta alimentare La pasta di semola di grano duro dovrà essere consegnata essiccata e in perfetto stato di conservazione, priva di farine estranee coloranti e sostanze atte a conferire artificialmente elasticità e resistenza alla cottura, dovrà essere di produzione regionale o nazionale.

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Riso Il riso a trattamento “parboiled” deve rispondere ai requisiti di legge: le confezioni devono essere sigillate, riportare le dichiarazioni riguardanti il peso netto la ditta produttrice e confezionatrice, termine minimo di conservazione e tutte le altre dichiarazioni previste dalla Legge. Carni fresche Dovranno essere acquistate dalla ditta appaltatrice i seguenti tipi di carne, sulla base di quanto indicato nella tabella dietetica:

- Carni Bovine

- Carni Suine

- Carni avicunicole (tacchino e pollo)

- Carni ovine La qualità delle carni dovrà essere di prima, come è definita dalla scienza veterinaria. La carne deve appartenere ad animali di prima qualità in perfetto stato di nutrizione e ingrassamento, allevati esclusivamente per la macellazione rispettando le vigenti norme. Dovranno essere sempre escluse, o rifiutate, le carni di qualità inferiore alla prima e quelle che comunque risultino all’esame sommario avariate, alterate, sofisticate, adulterate, male assestate o di taglio irregolare. Le carni acquistate, dovranno essere rosso vermiglio-roseo brillante nel caso di carne bovina o ovina a seconda del taglio e dell’età. Le carni suine dovranno essere di colore rosa chiaro e i grassi presenti dovranno avere colorito bianco e consistenza soda. Le carni avicunicole dovranno provenire da animali allevati a terra, nutriti esclusivamente con mangimi vegetali con esclusione di quelli modificati geneticamente. Sono escluse dalla fornitura le carni di animali allevati in tutto o in parte in gabbie (batterie). La conservazione sino al momento della consegna sarà assicurata a temperatura compresa fra 0° a + 2°. Saranno rifiutate, in ogni caso, le carni sottoposte a congelazione o surgelazione. Le carni dovranno provenire, di preferenza, da allevamenti situati nel territorio regionale. Per quanto non contemplato nella presente disposizione, in relazione alla materia sanitaria, di commercio e vendita della carne, si fa riferimento alle leggi e regolamenti in vigore. Uova fresche Per uova si intendono le uova di galline in guscio atte al consumo alimentare. Le uova richieste devono essere di categoria “A” uova fresche, classificate nella categoria di peso: gr. 60 - 65. Prodotti della pesca surgelati Il metodo di surgelazione dovrà essere applicato su materie prime sane, fresche ed in buone condizioni igieniche.

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Non dovranno presentare colorazioni anomale rispetto al colore tipico della specie, dovranno, se confezionate in filetti, essere esenti da materie estranee, organi interni, animi di sangue, e privi di spine. All’esame visivo dovranno presentarsi puliti, spellati e diliscati. Dovranno essere esenti da sapori e odori indesiderabili prima e dopo la cottura. Derivati del latte I formaggi e il burro dovranno essere prodotti con latte proveniente da animali appartenenti ad aziende regionali, registrate e controllate dalle autorità competenti, secondo il D.P.R. 54 del 14.01.97. Si dovranno utilizzare formaggi D.O.P., e comunque esenti da polifosfati aggiunti e conservanti. I formaggi dovranno conservare la consistenza e la pastosità tipiche della varietà richiesta. Il formaggio per condimento dovrà essere grattugiato al momento dell’utilizzo. Prodotti ortofrutticoli I prodotti ortofrutticoli dovranno essere freschi, classificati di prima qualità commercialmente esenti da difetti, di presentazione accurata (D.M. 07.08.1958 e L.13.05.67 n. 268). Non dovranno presentare tracce pericolose di trattamenti antiparassitari e segni di muffa. La loro confezione dovrà essere effettuata in cassette, contenitori o buste igieniche in conformità alle vigenti norme in materia. La Ditta Appaltatrice dovrà fornire i seguenti tipi di frutta di stagione:

- Arance - Limoni

- Mandarini - Mandaranci

- Mele - Banane

- Pere - Pesche

- eventuali altri frutti di stagione. La merce fornita deve corrispondere allo standard della varietà indicata dal fornitore. Gli ortaggi dovranno essere di recentissima raccolta; quelli a foglia non dovranno essere surriscaldati, né presentare perdita di colore a seconda della specie, essere privi di parti e porzioni non direttamente utilizzabili e non strettamente necessarie alla normale conservazione del corpo reciso. I legumi dovranno essere puliti, di pezzatura omogenea, sani e non presentare attacchi di parassiti vegetali o animali, privi di muffe, di insetti e altri corpi estranei (frammenti di pietrisco). La ditta appaltatrice dovrà fornire i seguenti tipi di ortaggi e legumi: - Carote - Patate - Cipolle - Lattughe - Pomodori - Zucchine - Belga - Indivia - Sedano - Pomodori - Bietole - Fagioli

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- Lenticchie (I legumi devono aver subito massimo un anno di conservazione dopo la raccolta) La frutta e gli ortaggi devono essere rigorosamente di stagione, prioritariamente di produzione locale, in alternativa di produzione regionale, oppure ove non sia possibile, di produzione nazionale. Almeno una volta al mese si dovranno somministrare prodotti e ingredienti biologici e a lotta integrata nonché prodotti di filiera corta. Per quanto non contemplato nella presente nota, in relazione alla materia sanitaria di commercio e vendita dei suddetti prodotti, si fa riferimento alle leggi e regolamenti in vigore. Pane e prodotti da forno Si dovrà utilizzare pane fresco di giornata. È vietato l'uso del pane surgelato o riscaldato. In occasione delle festività o occasioni particolari (Menù tradizionali) dovrà essere fornito “pane speciale tradizionale” secondo quanto indicato nella normativa regionale vigente relativamente all’utilizzo di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta (v. Legge finanziaria 2001 – art.59)

Aromi Si dovranno utilizzare solamente aromi freschi quali: basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino, alloro, cipolla, aglio, ecc. Non devono essere utilizzati pepe e salse piccanti. Sale ed estratti per brodo Tali condimenti vanno utilizzati in quantità moderata. L'uso di aromi consente di insaporire gli alimenti, riducendo la quantità di sale impiegato. Sono vietati gli estratti per brodo a base di glutammato monosodico. Conserve e semiconserve alimentari (scatolame) I pomodori pelati dovranno essere senza aggiunta di concentrato. Condimenti da utilizzare: - Olio extra vergine di oliva; - Burro, solo in piccole quantità per le preparazioni che lo richiedono

espressamente in ricetta ed esclusivamente crudo o scaldato a basse temperature;

- Olio monoseme di arachide, di mais o di girasole. Inoltre potranno essere acquistati, in quantità sufficiente, tutti gli eventuali altri prodotti non presenti nel predetto elenco ma necessari alla preparazione dei pasti. I menù sono di norma articolati in un menù invernale (metà ottobre/metà aprile) ed un menù estivo (metà aprile/metà ottobre). Gli alimenti dovranno essere conformi alla tabella dietetica. Acqua minerale naturale L’acqua da somministrare durante i pasti dovrà essere di tipo minerale naturale, fornita in confezioni singole sigillate.

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Art. 13

Menù e tabelle dietetiche I menù settimanali sono compilati sulla base delle tabelle dietetiche predisposte dalla A.S.L. n° 1 di Sassari (a mero titolo di esempio, si allegano i menù in vigore durante l’appalto 2008/2011). Essi dovranno essere seguiti scrupolosamente dalla ditta aggiudicataria. Le innovazioni e modifiche ai menù e/o tabelle dietetiche potranno essere apportate nel corso dell'anno scolastico sulla base delle indicazioni concordate tra l’Ente appaltante, il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell'A.S.L. n° 1 di Sassari e la ditta aggiudicataria del servizio. Il servizio mensa è previsto per il pranzo e dovrà essere così predisposto: - un primo piatto - un secondo piatto con contorno + pane - frutta di stagione o dessert, - acqua o altre eventuali bibite preventivamente autorizzate. Non è consentita la consumazione di piatti o prodotti alimentari preparati in altri luoghi, ma unicamente all’interno delle cucine di proprietà comunale e destinate all’esecuzione del predetto servizio. Per la preparazione dei pasti la ditta appaltatrice dovrà rispettare tutte le misure previste dalla legislazione vigente. La preparazione e la cottura degli alimenti devono essere condotti in modo tale da salvaguardare al massimo le caratteristiche igieniche ed organolettiche degli alimenti. In particolare si precisa che: - la verdura deve essere pulita lo stesso giorno del consumo comprese le patate e le carote che non devono essere lasciate a bagno in acqua oltre il tempo necessario per il risciacquo; - tutti gli alimenti deperibili (carne, pesce) non devono soggiornare a temperatura ambiente oltre il tempo necessario alla loro manipolazione e preparazione; - tutti gli alimenti devono essere preparati lo stesso giorno del consumo; - è vietata ogni forma di utilizzo di avanzi; - tutti gli alimenti vanno riposti protetti opportunamente e conservati in contenitori idonei a seconda della loro deperibilità; - curare il rifornimento e la rotazione delle materie prime in modo da garantire sempre freschezza soprattutto dei vegetali a foglie, latte, yogurt, ecc.; - non detenere e non usare i prodotti posteriormente alla data indicata come termine minimo di conservazione; - non ricongelare le materie prime surgelate; - non congelare le materie prime acquistate fresche; - non congelare il pane; - non scongelare all’aria o sotto l’acqua corrente; - mantenere le temperature di mondatura ortaggi e carni al di sotto dei 10° C; - le uova pastorizzate una volta aperte vanno consumate in giornata;

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- curare, nella cottura dei cibi in acqua, il rapporto acqua/alimento affinché sia più basso possibile; - aggiungere i condimenti unitamente a fine cottura; - non sottoporre a frittura nessuna preparazione; - usare esclusivamente sale marino; - usare brodo vegetale granulare a basso contenuto di glutammato di sodio, meglio se privo di tale sostanza; - non utilizzare “preparati per purè o per brodo”. - consegnare la frutta lavata e a temperatura ambiente; - somministrare la razione di carne o pesce possibilmente in unica porzione (per esempio una scaloppina, una coscia di pollo, una sogliola ecc.), ad eccezione delle scuole dell'infanzia per le quali, allo scopo di agevolare i piccoli utenti, la carne potrà essere fornita già prodotta in pezzetti di piccole dimensioni da poter essere assunti tali quali. I sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al momento di servirla. Non devono essere utilizzati prodotti derivanti da O.G.M. (Organismi Geneticamente Modificati) o che contengono O.G.M.

Art. 14 Qualità delle derrate alimentari

Per garantire la promozione della produzione agricola biologica e di qualità, viene privilegiata, nelle diete giornaliere, l'utilizzazione di prodotti biologici, tipici e tradizionali, a denominazione protetta, nonché quelli di filiera corta, tenendo conto delle linee guida e delle altre raccomandazioni dell'Istituto nazionale della nutrizione. Gli appalti pubblici di servizi relativi alla ristorazione delle istituzioni suddette sono aggiudicati ai sensi dell'articolo 23, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 17 marzo 1995, n.157, e successive modificazioni, attribuendo valore significativo all'elemento relativo alla qualità dei prodotti agricoli offerti. L'articolo 59, comma 4, della legge 488/99 stabilisce che le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche devono prevedere nelle diete giornaliere l'utilizzazione di prodotti tipici, tradizionali e biologici, nonché di quelli a denominazione protetta. La ditta aggiudicataria sarà vincolata all'utilizzo dei seguenti prodotti freschi di produzione locale sarda con certificazione di provenienza: frutta e verdura, formaggio (escluso il parmigiano reggiano), yogurt e olio extravergine di oliva. Per tutti gli alimenti indicati nelle tabelle dietetiche e nel menù, si richiedono prodotti di qualità ottima o extra, in ottimo stato di conservazione, prodotti secondo le vigenti disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme igienico sanitarie in vigore. Le derrate alimentari e le bevande dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui s'intendono tutte richiamate. A richiesta dell'Amministrazione Comunale la ditta aggiudicataria dovrà esibire la certificazione di provenienza dei prodotti e la dichiarazione che non contengono elementi geneticamente modificati.

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La ditta deve acquisire dai fornitori, e rendere disponibili a ogni richiesta dell'Amministrazione appaltante, idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti normative in materia alimentare e alle tabelle merceologiche. Dovranno essere conservate le bolle di consegna delle derrate alimentari, da esibirsi su richiesta del personale incaricato dalla A.S.L. o dall'Amministrazione Comunale per l'effettuazione dei controlli. Una copia di dette bolle, unitamente alle etichette dei prodotti biologici relative alla consegna dovrà essere mantenuta presso il la ditta appaltatrice per almeno un mese. Le derrate devono avere confezione ed etichettature conformi alle leggi vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete o prive della traduzione in lingua italiana

Art. 15

Variazione e diete speciali Il centro di cottura deve approntare le diete speciali per gli utenti portatori di allergie o intolleranze alimentari, nonché di particolari patologie incidenti sul regime alimentare. Nell'ipotesi specifica di soggetti celiaci, o allergici, la ditta aggiudicataria dovrà preparare menù alternativi a quello previsto per il giorno. Previo accordo tra l’ente appaltante, l’appaltatore e le famiglie dei bambini, si predisporranno pasti con ingredienti privi di glutine o con l'esclusione dell'alimento allergizzante, con modalità stabilite negli stessi accordi. Resta inteso che l’appaltatore dovrà attenersi scrupolosamente a quanto prescritto dal prontuario predisposto. La predisposizione delle diete speciali avverrà a cura del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, cui l’appaltatore si dovrà conformare. L’appaltatore dovrà assicurare “diete speciali” cioè diverse da quella fornita comunemente alla mensa scolastica e che rispondono di volta in volta a particolari esigenze di alcuni utenti. Deve essere sempre prevista la possibilità di richiedere, oltre al menù del giorno, un menù speciale fino a un massimo del 5% dei pasti per scuola, così composto:

− Primo piatto: pasta o riso in bianco, condito con olio di oliva extra vergine, o minestrina in brodo vegetale;

− Secondo piatto: formaggi (parmigiano reggiano, grana padano, mozzarella) o in alternativa carni bianche cotte a vapore con carote e patate lesse.

Gli utenti affetti da allergie o da intolleranze alimentari o causate da malattie metaboliche, che necessitano a scopo terapeutico dell'esclusione di particolari alimenti, dovranno necessariamente esibire adeguata certificazione medica. Il menù speciale può essere richiesto infine anche in caso d'indisposizione temporanea dell'utente per un massimo di tre giorni consecutivi. La predisposizione del pasto adeguato alle temporanee necessità sarà subordinata alla esibizione, da parte della famiglia dell’alunno interessato, di idonea certificazione medica rilasciata dal medico di medicina di base o pediatra.

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Art. 16

Modalità di erogazione del servizio mensa Di massima, l’attività del servizio mensa rispetterà la seguente articolazione oraria:

8,30 - 9,30 9,30 - 10,30

10,30 - 11,30

11,30 - 12,30

12,30 - 13,30

13,30 - 14,30

14,30 - 15,30

Ritiro buoni

pasto e verifica numero

pasti

Acquisto alimenti

Sistemazione alimenti

e avvio preparazio

ne pasti

Pulizia locali e

allestimento refettorio

Sommini-strazione dei pasti

Pulizia refettorio, cucina e utensili (piatti,

bicchieri, posate,

etc.)

Riordino locali

Ogni giorno si dovrà provvedere alla determinazione del numero dei pasti previsti per ciascuna scuola: sarà cura della ditta appaltatrice coordinare tale attività in accordo con le autorità scolastiche. La ditta appaltatrice deve provvedere giornalmente al ritiro dei buoni pasto, al controllo ed alla verifica degli stessi nonché a trasmettere al personale addetto il numero finale dei pasti previsti, differenziati fra quelli della Scuola dell’infanzia (con precisa indicazione sul numero dei pasti previsti per il personale docente) e quelli della Scuola dell’obbligo (con precisa indicazione sul numero dei pasti previsti per il personale docente), nonché dell’eventuale numero dei pasti che richiedono una “dieta speciale”. Il personale addetto al servizio di refezione dovrà essere qualificato e di un numero adeguato per una tempestiva e ordinata esecuzione del servizio. Lo stesso dovrà osservare un comportamento corretto nei confronti del personale della Pubblica Amministrazione, con le Istituzioni Scolastiche e l’utenza (bambini e famiglie). Considerata la delicatezza dei compiti cui il personale è preposto, il Responsabile del Servizio ha facoltà di richiamare o richiedere la sospensione o sostituzione degli addetti che non risultassero idonei o non adatti. La ditta affidataria del servizio dovrà provvedere immediatamente alla sua sostituzione senza alcun ulteriore onere a carico dell’Amministrazione.

Art. 17

Norme igienico sanitarie L’appaltatore dovrà munirsi, prima dell’inizio del servizio, delle autorizzazioni sanitarie necessarie per l’esecuzione dell’attività di preparazione e somministrazione di cibi e bevande.

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Nelle operazioni di preparazione e somministrazione dei generi alimentari, l’appaltatore dovrà impiegare esclusivamente personale munito di libretto sanitario e di competenza adatta allo svolgimento delle mansioni di cui ai servizi oggetto del presente capitolato. Dovrà essere inibito l’accesso a locali e mezzi destinati alle operazioni medesime, a persone non autorizzate ai sensi del comma precedente. La ditta aggiudicataria dovrà osservare scrupolosamente tutte le norme in materia igienico sanitaria attinenti la produzione, la preparazione, la conservazione e il trasporto dei pasti da somministrare, ed essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria come previsto dalla Legge 283/62 e dal D.P.R. 327/80, nonché di quanto previsto dal D.lgs 155/97. Dovrà altresì garantire con proprio personale:

- pulizie generali e accurate dei locali della cucina, dei refettori e sale smistamento pasti prima dell’avvio del servizio mensa e a conclusione;

- detersione e disinfezione giornaliera di tutti i piani di lavoro, pavimenti, servizi igienici, lavelli, ecc., sia al centro di cottura che nelle sale del refettorio;

- detersione e disinfezione settimanale delle celle frigorifere, cappe aspiranti e strumenti d’uso;

- verifica periodica della efficienza delle cappe aspiranti.

Art. 18 Pulizia dei locali

L’affidatario dovrà inderogabilmente utilizzare le cucine e le attrezzature annesse ai locali mensa siti in Osilo, Via Brigata Sassari, per la preparazione quotidiana dei pasti. L’appalto comprende anche la pulizia delle attrezzature di cucina, dei carrelli di servizio, dei pavimenti dei locali adibiti a cucina, refettorio, dispensa, servizi igienici, e comunque di tutti gli spazi fisici e attrezzature pertinenti o annessi alla mensa. Tali pulizie dovranno essere fatte dopo che gli alunni avranno abbandonato i locali e comunque nel modo seguente: Ogni giorno: pavimenti di tutti i locali ed attrezzature, cucine e servizi; Una volta la settimana: pareti in piastrelle o pittura lavabile, porte e vetrate.

Art. 19 Vigilanza e controlli

L’Amministrazione Comunale si riserva ogni più ampia facoltà di ispezione e di controllo dei locali, delle attrezzature e delle macchine impiegate dall’appaltatore del servizio. La vigilanza, i controlli e le verifiche potranno essere eseguiti anche dal personale preposto dell’Azienda Sanitaria, congiuntamente e disgiuntamente, dal personale comunale.

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La vigilanza, i controlli e le verifiche potranno essere effettuate sia presso i refettori dei singoli plessi scolastici e sia presso il centro di cottura. Il controllo potrà essere di tipo: 1) tecnico-ispettivo, svolto dal personale del Comune e/o dalla commissione mensa. Verrà verificata la corrispondenza qualitativa e quantitativa delle derrate e dei pasti consegnati rispetto a quanto previsto dal capitolato e relativi allegati, il rispetto delle norme igieniche di massima nelle fasi di preparazione e confezionamento presso il centro di cottura, l’osservanza delle corrette modalità di distribuzione dei pasti. Sarà inoltre effettuato, presso i singoli refettori, il controllo sull'appetibilità del cibo e sul suo gradimento, sulla sua presentazione (temperatura, aspetto, gusto, servizio), sul rispetto delle grammature e, in genere, sul corretto funzionamento della refezione; 2) igienico-sanitario, svolto dalla competente Azienda Sanitaria. Sarà effettuato per appurare il rispetto della normativa igienico sanitaria in relazione ai pasti preparati e alle derrate alimentari utilizzate, nonché all’idoneità delle strutture e dei mezzi impiegati dalla ditta. Al fine di garantire la funzionalità del controllo, la ditta è tenuta a fornire al personale incaricato delle operazioni di controllo la più ampia collaborazione, esibendo e fornendo tutta l’eventuale documentazione richiesta. Non dovendo essere effettuata da tale personale alcuna manipolazione degli alimenti, non sarà richiesta agli stessi la tessera di idoneità sanitaria. Fatte salve le competenze dell’Autorità Sanitaria e degli organi dell’Azienda Unità Sanitaria Locale, l’Amministrazione Comunale di Osilo potrà disporre detti controlli in ogni e qualsiasi fase dell’attuazione del servizio, anche ad iniziare dal momento stesso della preparazione dei pasti, attraverso propri incaricati singoli o costituiti in commissione. L’appaltatore assume formale ed incondizionato obbligo a consentire alla predetta commissione o ai singoli incaricati, senza diritto di preavviso alcuno, l’accesso a tutti i locali destinati alla preparazione e somministrazione dei pasti, per verifiche sulla qualità, quantità ed appetibilità dei cibi. Detti controlli potranno riguardare anche i requisiti sanitari dei lavoratori.

Art. 20

Responsabilità L’appaltatore è direttamente responsabile dei danni alle persone od alle cose, comunque provocati nell'esecuzione del servizio, restando a suo completo ed esclusivo carico ogni eventuale risarcimento, senza diritto di rivalsa o a compensi da parte del Comune, salvo gli interventi in favore della ditta da parte di società assicuratrici. In particolare, l’appaltatore si assume tutte le responsabilità derivanti da eventuali tossinfezioni di cui sia dimostrata la causa nell’ingerimento, da parte dell’utenza, di cibi contaminati o avariati, distribuiti nell’ambito del servizio oggetto del presente appalto.

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Allo scopo, l’appaltatore è tenuto a stipulare una polizza di responsabilità civile, come previsto dall’art. 8.4 del presente capitolato.

Art. 21 Cauzione

La cauzione definitiva, a garanzia degli obblighi contrattuali, è stabilita nella misura del 10% dell'importo complessivo del contratto (I.V.A. esclusa). Detta cauzione potrà essere costituita mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa. La garanzia deve contenere i seguenti elementi minimi:

a) generalità anagrafiche complete, qualifica e poteri del soggetto che impegna il fideiussore; b) estremi della garanzia con indicazioni del tipo e dell'oggetto della garanzia prestata.

La garanzia deve: - espressamente prevedere la rinuncia per il fideiussore ad avvalersi della condizione contenuta nel primo comma dell'art. 1957 del cod. civile; - espressamente escludere, ai sensi dell'art. 1944 cod. civ., il beneficio per il fideiussore della preventiva escussione del debitore principale; - espressamente prevedere, in deroga all'art. 1945 cod. civ., l'esclusione per il fideiussore di opporre all'Ente Appaltante ogni e qualsiasi eccezione che spetta al debitore principale. La garanzia deve essere immediatamente reintegrata qualora, in corso del servizio, essa sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall'Amministrazione appaltante. La cauzione definitiva resterà vincolata fino alla scadenza del contratto e comunque fino a che non sia stata definita ogni eventuale eccezione o controversia.

Art. 22 Inadempienze e penalità

Ove si verifichino inadempienze dell’aggiudicatario nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali, saranno applicate dall’Amministrazione appaltante delle penali, in relazione alla gravità delle suddette, a tutela delle norme contenute nel presente capitolato. La penalità sarà preceduta da regolare contestazione scritta alla quale l’appaltatore avrà la possibilità di presentare le contro-deduzioni entro 5 (cinque) giorni dalla notifica della contestazione inviata. Trascorsi i 5 (cinque) giorni stabiliti, nel caso in cui l’aggiudicatario non avesse presentato le contro-deduzioni o esse non fossero ritenute valide dall’Amministrazione appaltante, si provvederà al recupero della penalità mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese in cui sarà assunto il provvedimento. L’amministrazione, oltre al diritto di riscuotere la penalità, ha anche facoltà di rivalersi dei danni eventualmente subiti detraendo le somme dai corrispettivi mensili dovuti alla ditta.

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L’entità delle penali è stabilita in relazione alla gravità dell’inadempienza stessa, come di seguito specificato (l’importo della penale è da intendersi riferito ad ogni singola inadempienza, per cui in caso di reiterazione, lo stesso importo verrà addebitato ogni volta):

Mancato rispetto della tempistica sul servizio di erogazione dei pasti (oltre 15 minuti dall’orario previsto)

€ 100,00

Comportamenti non consoni nei confronti del personale, della Pubblica Amministrazione, dell’utenza e delle rispettive famiglie

€ 100,00

Mancata comunicazione all’Ente circa la non effettuazione del servizio per cause di forza maggiore (es. maltempo, scioperi)

€ 200,00

Mancata effettuazione del servizio, in assenza delle cause di forza maggiore di cui sopra

€ 2.000,00

Rinvenimento nei locali cucina e/o mensa di prodotti deteriorati e/o scaduti

€ 500,00

Accertata intossicazione alimentare riconducibile a comportamento doloso o colposo della ditta appaltatrice, fatta salva ogni altra responsabilità civile o penale

€ 5.000,00

Rinvenimento di corpi estranei organici ed inorganici nei pasti somministrati

€ 300,00

Errore nella predisposizione e/o distribuzione delle diete speciali € 500,00 Grave mancato rispetto delle norme di sanificazione e pulizia dei locali € 200,00 Inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e/o mancata applicazione dei contratti collettivi

€ 300,00

Inosservanza delle strategie indicate nell’offerta tecnica volte alla sostituzione del personale preposto al servizio (sia Cuoco che Aiuto cuoco che agli Addetti al servizio mensa) per garantire la continuità del servizio in relazione all’utente

€ 500,00

Mancata applicazione (in parte o complessiva) delle proposte innovative e integrative indicate nell’offerta tecnica relative alle modalità di espletamento del servizio ad integrazione di quelle previste per la gestione del servizio mensa

€ 500,00

Fatte salve le cause di risoluzione del contratto di cui all’art. 1453 del Codice Civile, l’Amministrazione appaltante si riserva la facoltà di risolvere il contratto nei seguenti casi:

- nel caso di n. 2 violazioni nell’arco di un anno relative ad un errore nella predisposizione e/o distribuzione delle diete speciali;

- nel caso di n. 3 violazioni nell’arco di un anno in merito ad una stessa voce fra quelle sopra indicate;

- nel caso di n. 5 violazioni nell’arco di un anno riferite al complesso delle voci sopra indicate.

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Art. 23

Clausole relative all’osservanza delle condizioni normative e contributive

risultanti dai contratti collettivi di lavoro La ditta aggiudicataria è tenuta all'esatta osservanza delle norme legislative e dei regolamenti vigenti in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro nonché delle assicurazioni sociali (invalidità, vecchiaia, disoccupazione ecc.). La stessa è tenuta altresì al pagamento dei contributi posti a carico del datore di lavoro. La ditta assegnataria s'impegna all'osservanza delle condizioni normative e contributive risultanti dai contratti collettivi di lavoro, nonché all'osservanza delle vigenti disposizioni di legge e regolamenti in materia di tutela della libertà e della dignità dei lavoratori. La ditta aggiudicataria fornirà all'Amministrazione Comunale una dichiarazione con la quale si attestano gli avvenuti versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi ecc. La ditta è obbligata altresì ad attuare, nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle prestazioni oggetto del contratto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili, alla data del contratto, alla categoria e nella località in cui si svolgono le prestazioni, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni e, in generale, da ogni altro contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria e applicabile nella località. L'obbligo permane anche dopo la scadenza dei suindicati contratti collettivi e fino alla loro sostituzione e, se cooperative, anche nei rapporti con i soci. I suddetti obblighi vincolano la ditta anche nel caso che non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse. In caso di inottemperanza agli obblighi in precedenza precisati, accertata dall'Ente Appaltante o a esso segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, l'Ente Appaltante medesimo comunicherà alla ditta e, se del caso, anche all'Ispettorato suddetto, l'inadempienza accertata e procederà a una detrazione del 20 % sull'importo dei pagamenti mensili da eseguirsi, destinando le somme così accantonate a garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra. Il pagamento alla ditta delle somme accantonate non sarà compiuto sino a quando dall'Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti. Per le detrazioni dei pagamenti di cui sopra la ditta non può opporre eccezioni, né ha titolo a risarcimento danni.

Art. 24 Cessazione anticipata del contratto

Le parti convengono che, oltre a quanto genericamente previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento delle obbligazioni contrattuali, l’aggiudicatario decade dall’affidamento nei seguenti casi:

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- scioglimento dell’appaltatore; - cessione ad altri dell’appalto; - quando l’aggiudicatario si renda colpevole di frode o fallimento; - per il ritiro, la sospensione o il mancato rinnovo di licenze e autorizzazioni

necessarie per la gestione del servizio; - quando l’aggiudicatario si renda colpevole di grave negligenza nell’espletamento

del servizio, secondo quanto previsto dal precedente art. 20; - inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata

applicazione dei contratti collettivi; L’affidamento può essere revocato, oltre che per sopravvenute modifiche alla normativa di settore, nei seguenti casi: - per rilevanti motivi di pubblico interesse; - per gravi motivi di ordine pubblico. A titolo di risarcimento dei danni subiti, oltre alle ritenute sui corrispettivi mensili di cui al precedente art. 20, l’Amministrazione appaltante si riserva la facoltà di rivalersi sulla cauzione definitiva costituita dall’appaltatore.

Art. 25

Controversie Qualsiasi controversia dovesse sorgere tra l’aggiudicatario e l’Amministrazione del Comune di Osilo in riferimento al presente capitolato, risultati vani i tentativi di accordo fra le parti, sarà devoluta al Foro di Sassari. Per quanto non espressamente previsto nel presente atto, si fa riferimento al Codice Civile ed alle disposizioni legislative vigenti in materia.

Art. 26 Trattamento dei dati personali

Ai sensi dell'art. 13, del D.Lgs. 30.06.2003 n° 196, si precisa che tutti i dati forniti dalla ditta saranno raccolti, registrati, organizzati e conservati, per le finalità di gestione della gara e saranno trattati sia mediante supporto cartaceo sia informatico, anche in seguito all'eventuale instaurazione del rapporto contrattuale per le finalità del rapporto medesimo. Il conferimento dei dati richiesti è un onere a pena l'esclusione dalla gara. L'interessato gode dei diritti previsti dal citato Decreto Legislativo, tra i quali figura il diritto di accesso agli atti che lo riguardano e il diritto ad opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Tali diritti possono essere fatti valere nei confronti dell'Ente Appaltante.

Art. 27

Domicilio A tutti gli effetti del presente capitolato, l’aggiudicatario dovrà eleggere un domicilio presso il quale l’Amministrazione Comune di Osilo effettuerà tutte le comunicazioni inerenti il presente atto.

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Art. 28 Spese contrattuali

Tutte le spese inerenti e conseguenti la stipula del contratto sono a carico dell’appaltatore.

Art. 29 Norme finali

L'impresa aggiudicataria è tenuta all'applicazione e alla vigilanza sul rispetto delle disposizioni di cui alla legge n° 3/2003 concernente il divieto di fumo. Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente capitolato, sono applicabili le disposizioni contenute nelle normative vigenti in materia di gare di appalto, di igiene e sanità degli alimenti, di tutela del personale, di sicurezza degli impianti (Legge 46/90 e s.m.i.), della legge e del regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato (Regio Decreto 18.11.1923 n° 2440, e R.D. n° 827/24 e successive modificazioni e integrazioni), nonché le norme del Codice Civile e a quelle che eventualmente interverranno a modifica e integrazione delle normative richiamate. Osilo, lì 30.12.2011

Il Responsabile del Servizio (Dott. Mario Bonu)