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Indice generale

Premessa.....................................................................................................................................2

1. DESCRIZIONE DEI LUOGHI, VINCOLISTICA E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI

.....................................................................................................................................................4

1.1 Individuazione dell'area di intervento................................................................................4

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...........................................................................................14

4. DESCRIZIONE DEL DISSESTO...........................................................................................16

5. INTERVENTI DI PROGETTO................................................................................................20

6. GESTIONE DELLE TERRE DI SCAVO................................................................................24

7. QUADRO ECONOMICO.......................................................................................................26

8. ELENCO DEGLI ELABORATI...............................................................................................27

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Premessa

Con la presente progettazione si individuano, si dimensionano e si verificano gli interventi di

consolidamento del dissesto franoso che affligge Via del Mattatoio, a Massa Marittima, in

Provincia di Grosseto, finanziati dalla Regione Toscana ai sensi della L.R. 79/2012.

Il riferimento programmatico è riferibile al Documento Annuale Difesa del Suolo – Anno 2014,

per il Bacino Toscana Sud e Costa. Il codice di intervento è R2013OGR1026 con titolo del

finanziamento “Interventi di consolidamento del dissesto franoso interessante il centro abitato

di Massa Marittima e la via di accesso al Mattatoio Comunale di Massa Marittima”, per un

importo totale di Euro 475.000,00.

La presente progettazione esecutiva segue al progetto definitivo “Interventi di consolidamento

del dissesto franoso interessante la via di accesso al Mattatoio Comunale di Massa Marittima”

del Novembre 2008 approvato in linea tecnica dall'Amministrazione Comunale di Massa

Marittima con Del. G.C. n. 235 del 27.11.2008 per un importo totale di Euro 475.000,00.

L'attuale progetto esecutivo aggiorna la precedente progettazione definitiva adeguando i

criteri di calcolo e di verifica degli interventi alle subentrate, a valere dal 30.06.2009, nuove

Norme Tecniche per la Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 e relativa Circolare del

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 617 del 02.02.2009.

Gli interventi di progetto operano una funzione di rinforzo della sede viaria mediante

l'erogazione di nuove forze resistenti al terreno di imposta stradale e tali da opporsi

adeguatamente ai vistosi fenomeni deformativi generati dalla continua dinamica franosa in

atto su questo versante. Si tratta di una paratia di pali trivellati di grande diametro che,

posizionata nel margine esterno di questa viabilità, potrà svincolare la strada dal richiamo

gravitativo della sottoscarpa, contrastando efficacemente anche le spinte agenti da monte.

Pertanto sarà materializzata un'opera di carattere strutturale costituita da n. 45 pali in c.a. di

diametro 1000 mm, verticali, di lunghezza pari a 15.00 m, allineati su un'unica fila e collegati

in testa da una trave in c.a. di sezione 1.30 x 1.00 m. Nel settore maggiormente sollecitato

agiranno n. 13 ancoraggi permanenti di tipo passivo di lunghezza pari 28.00 m e inclinati di

30° sull'orizzontale.

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Queste opere sono complessivamente illustrate nei seguenti elaborati grafici.

Tav. n. 6 “STATO DI PROGETTO – Planimetria di progetto” in scala 1:200

Tav. n. 7 “STATO DI PROGETTO – Sezioni e Profilo di progetto” in scala 1:200

Tav. n. 8 “STATO DI PROGETTO – Particolari costruttivi” in scala 1:20

Tutte le opere di progetto risulteranno completamente interrate e pertanto non

determineranno modificazioni alla morfologia del terreno antecedente l'intervento.

Ubicazione area di intervento

Nella seguente tavola sono riportati gli elementi di inquadramento territoriale ed urbanistico

esistenti in questa porzione di territorio comunale.

Tav. n. 1 "STATO ATTUALE - Inquadramento territoriale e urbanistico”

La visione dei luoghi è proposta nella seguente tavola.

Tav. n. 2 "STATO ATTUALE - Documentazione fotografica“

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1. DESCRIZIONE DEI LUOGHI, VINCOLISTICA E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI

1.1 Individuazione dell'area di intervento

Via del Mattatoio è posizionata nel margine settentrionale dell'abitato di Massa Marittima ad

una quota media di 365 m s.l.m., su un versante che degrada verso la frazione di Ghirlanda

con una pendenza media del 24%.

Il settore di intervento è baricentricamente individuato dalle seguenti coordinate geografiche.

ED50: N: 43.055157° - E: 10.891330° e WGS84: N: 43.054180° - E: 10.890351°

Si riporta lo stralcio cartografico della CTR sezione 306110 con la localizzazione dell'area di

intervento.

Ubicazione cartografica dell'area di intervento – scala 1:10.000

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Con maggior dettaglio l'area è qui di seguito evidenziata nello stralcio cartografico in scala

1:2.000 del Foglio 10I20 – Anno 2004.

Ubicazione cartografica dell'area di intervento – scala 1:2.000

Inoltre, a supporto della presente progettazione, il settore di intervento è stato oggetto di

specifica campagna di misure topografiche di dettaglio con rilievo celerimetrico e sezioni, il

tutto restituito in scala 1:200. Tali elaborati cartografici sono illustrati nelle seguenti tavole.

Tav. n. 3 “STATO ATTUALE - Planimetria in scala 1:200;

Tav. n. 4 “STATO ATTUALE - Sezioni e profilo” in scala 1:200.

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Catastalmente i settori di intervento impegnano le particelle n. 58, n. 106 e n. 308 del Foglio n.

145 del Comune di Massa Marittima.

Stralcio Carta Catastale – Foglio n. 145 – scala 1:1.000

Nel dettaglio lo stato di progetto sovrapposto alla mappa catastale è evidenziato nella Tav. n.

9 “STATO DI PROGETTO – Piano particellare d'esproprio e occupazione“ in scala 1:200.

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L'area in esame ricade all'esterno del perimetro che definisce il Centro abitato di Massa

Marittima come definito nella Tav. 06A del Regolamento Urbanistico Comunale.

Carta del Perimetro dei Centri Abitati

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L'area di intervento non risulta soggetta a Vincolo Paesaggistico (ex legge 1497/39) ai sensi

dell'Articolo n. 143 del Decreto Legislativo 22 Gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e

del Paesaggio e dell'Articolo n. 33 della Legge Regionale 03 Gennaio 2005, n. 1 (Norme per

il Governo del Territorio).

Aree soggette a Vincolo Paesaggistico ai sensi della ex Legge 1497/39

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La zona in esame non è vincolata a scopi idrogeologici ai sensi del R.D. n. 3267 del

30.12.1923.

Area sottoposta a vincolo Idrogeologico (Estratta dal SIT della Provincia di Grosseto)

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Inoltre, dall'esame dell'elaborato cartografico “Carta delle Aree e dei Beni vincolati, art. 142

lett. b), c) e g) – D.lgs 42 del 22.01.2004 - Tav. 03B” del Regolamento Urbanistico del

Comune di Massa Marittima, approvato con delibera del C.C. n° 48 del 03.07.2007, l'area in

esame non risulta interessata da copertura boschiva.

Dato comunque che la sottoscarpa stradale risulta coperta da essenze arboree e arbustive

con densità tale da determinare una classificazione a “bosco” ai sensi della L.R. 39/2000, si

ritiene di dover applicare i contenuti del D.P.G.R. 08.08.2003 N. 48/R.

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Il settore di intervento risulta compreso nel perimetro "P.F.E. - Aree a Pericolosità

Geomorfologica Elevata" della Carta di Tutela del Territorio in scala 1:10.000 (Tavola n. 30)

del "Piano Assetto Idrogeologico" dell'Autorità di Bacino Toscana Costa. Piano adottato con

delibera G.R. N.1330 del 20 dicembre 2004 e approvato con delibera del Consiglio Regionale

N.13 del 25 gennaio 2005.

Non si segnalano invece evidenze di pericolosità di carattere idraulico.

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In quest'area l'Inventario IFFI "Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia" riporta la presenza di

un fenomeno franoso con tipologia “scivolamento rotazionale / traslativo” e attività

"attivo/riattivato/sospeso" con codice identificativo: ID Frana 0530000201.

Stralcio IFFI su Foglio IGM 1:25.000 – Foglio 119 II SE

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Nell'elaborato cartografico “Carta della Pericolosità Geologica - Tav. G08B” del Regolamento

Urbanistico del Comune di Massa Marittima, approvato con delibera del C.C. n° 48 del

03.07.2007, l'area in esame è classificata in "Classe 3b - Pericolosità medio-alta".

Stralcio della Carta della Pericolosità geologica da R.U.

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2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

La progettazione, il dimensionamento e la verifica delle opere di consolidamento previste nella

presente progettazione fa riferimento alle seguenti disposizioni normative:

LEGGE n. 1086 del 05.11.1971 - Norme per la disciplina delle opere in conglomerato

cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica;

LEGGE n. 64 del 02.02.1974 - Provvedimenti per costruzioni con particolari prescrizioni per le

zone sismiche;

DECRETO MINISTERIALE LL.PP. del 11.03.1988 - Norme tecniche riguardanti le indagini

sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le

prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre

e delle opere di fondazione;

DECRETO MINISTERIALE LL.PP. del 14.02.1992 - Norme tecniche per l'esecuzione delle

opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche;

DECRETO MINISTERIALE 9 Gennaio 1996 - Norme Tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed

il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture

metalliche;

DECRETO MINISTERIALE 16 Gennaio 1996 - Norme Tecniche relative ai 'Criteri generali

per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi';

DECRETO MINISTERIALE 16 Gennaio 1996 - Norme Tecniche per le costruzioni in zone

sismiche;

CIRCOLARE MINISTERO LL.PP. 15 Ottobre 1996 N. 252 AA.GG./S.T.C. - Istruzioni per

l'applicazione delle Norme Tecniche di cui al D.M. 9 Gennaio 1996;

CIRCOLARE MINISTERO LL.PP.10 Aprile 1997 N. 65/AA.GG. - Istruzioni per l'applicazione

delle Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al D.M. 16 Gennaio 1996;

ORDINANZA P.C.M. n. 3519 del 28.04.2006 - Criteri generali per l'individuazione delle zone

sismiche e per la formazione e l'aggiornamento degli elenchi delle medesime zone;

DECRETO MINISTERIALE 14.01.2008 - Norme tecniche per le costruzioni;

CIRCOLARE 02.02.2009 n. 617 - Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove norme tecniche

per le costruzioni";

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA n. 207 del 05.10.2010 - Regolamento

di esecuzione e attuazione del decreto legislativo 12.04.2006, n. 163, recante "Codice dei

contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e

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2004/18/CE".

DELIBERAZIONE di G.R.T. n. 878 del 08.10.2012 - Aggiornamento della classificazione

sismica regionale in attuazione dell'O.P.C.M. 3519/2006 ed ai sensi del D.M. 14.01.2008 -

Revoca della DEL. G.R.T. n. 431/2006.

I valori assunti per le azioni di progetto, la determinazione delle sollecitazioni nelle singole

parti strutturali, il progetto e la verifica delle sezioni adottate, sono stati condotti nel rispetto

della normativa tecnica vigente e secondo i criteri della Scienza e Tecnica delle Costruzioni

adottando il metodo di verifica agli stati limite.

Per la presenza nella sottoscarpa stradale di coperture vegetazionali assimilabili a bosco,

l’area risulta vincolata a scopi idrogeologici e pertanto si applicano i contenuti del D.P.G.R.

08.08.2003 N. 48/R.

Per la presenza della citata copertura arborea e arbustiva assimilabile a bosco, l'area di

intervento risulta soggetta a "Vincolo Paesaggistico".

Il DECRETO LEGISLATIVO n. 42/2004 del 22.01.2004 “Codice dei Beni Culturali e del

Paesaggio” - Art. 142 del D. Lgs. 42 aree di tutela per legge (sostituito dall’articolo 12 del D.

Lgs. n. 157 del 2006, poi modificato dall'articolo 2 del D.Lgs. n. 63 del 2008)- al punto g)

riporta i terreni coperti da foreste o boschi.

Lo stesso Decreto, all'art.149 – Interventi non soggetti ad autorizzazione - riporta che non è

necessaria la richiesta di autorizzazione paesaggistica di cui all'art.146 per le opere di

bonifica (…) da eseguirsi nei boschi e nelle foreste indicati dall'articolo 142, comma 1, lettera

g), purchè previsti ed autorizzati in base alla normativa in materia.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI del 12-12-2005 “Codice dei

Beni culturali e del paesaggio” (G.U. n. 25 del 30-01-2006);

DECRETO LEGISLATIVO n. 152/2006 "Testo Unico sull'Ambiente" e s.m.i..

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4. DESCRIZIONE DEL DISSESTO

L'abitato di Massa Marittima presenta alcune criticità gravitative determinate sia da

fenomenologie di crollo, attive nelle scarpate di travertino che caratterizzano l'area del centro

storico e la sommità del colle ove si estende gran parte dell'abitato, che da frane di

scorrimento roto-traslativo attive nei fianchi collinari ove affiorano diffusamente scadenti

terreni di natura prevalentemente argillitica e calcarea.

Quest'ultima tipologia di dissesto si manifesta in forma particolarmente avanzata in molti

settori nel margine settentrionale dell'abitato ma in particolare risulta pericolosamente attiva a

valle della Via del Mattatoio. Infatti sono ormai evidenti i segnali che denunciano una

condizione di elevato rischio per il prossimo coinvolgimento nei fenomeni di dissesto della

viabilità comunale di accesso al Mattatoio.

Di fatto questo tratto stradale è direttamente aggredito da un movimento franoso che per un

fronte di circa 35.0 m ha dislocato la sede viaria con sensibili deformazioni della carreggiata

che mostra abbassamenti decimetrici. La restante porzione di questa via patisce invece

l'azione di fenomeni di detensionamento attivi lungo la fascia di coronamento dell'importante

corpo di frana quiescente presente a valle. Questo corpo di frana quiescente, in parte

riattivato nella porzione sommitale, mostra le caratteristiche di uno scorrimento di notevoli

proporzioni, coprendo un’area che va dalla controripa di Via del Mattatoio fin quasi alla Strada

Provinciale.

Dalle risultanze delle terebrazioni effettuate e dall’analisi geomorfologica da foto aeree e da

rilievo di campagna si è potuto definire il perimetro del teatro di frana e stimare la profondità

del piano di scollamento a - 8.00 m da piano campagna.

Evidenze di movimenti in atto si segnalano in particolare sulla sede stradale di via del

Mattatoio e nella fascia di controripa e di sottoscarpa.

Il fenomeno gravitativo si esplica attraverso il movimento di una spessa coltre costituita da

argilliti fortemente alterate e scompaginate su substrato formato da argilliti, calcari e marne

compatti. L’elevata acclività ed il rilevante contenuto d’acqua, specie durante e dopo eventi

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meteorici prolungati, uniti alle scadenti caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni della coltre

giustificano la accentuata vulnerabilità al dissesto dell’area.

Sulla scorta delle informazioni geologiche e geomorfologiche direttamente rilevate in

campagna, in virtù delle informazioni geognostiche acquisite con specifica campagna di

indagine, si è prodotto un'affidabile ricostruzione stratigrafica del sottosuolo con

l'individuazione delle unità litotecniche rappresentative e si sono ricostruite la geometria e la

tipologia del dissesto gravitativo oggetto della presente progettazione.

Cfr. Tav. n. 5 "CARTA DEI DISSESTI” in scala 1:500.

Pertanto, in sintesi, questa tratto stradale di Massa Marittima si estende in gran parte su un

ampio corpo di materiale alteritico interessato da fenomeni di coinvolgimento gravitativo con

effetti ben visibili nel tessuto antropico.

La coltre alteritica, costituita da terreni limoso – argillosi, talvolta sabbiosi, inglobanti

frequente pezzame lapideo sino a blocchi di calcare anche di grandi dimensioni, giace su un

substrato costituito da alternanze di strati di argilliti, siltiti, marne e calcari, talvolta prevalenti.

A piccola scala l'assetto si presenta disturbato con frequenti laminazioni, pieghe a piccolo

raggio e superfici di taglio, a grande scala gli strati mostrano invece un assetto generale

blandamente a traverpoggio con immersione verso occidente.

La superficie di contatto tra coltre e substrato risulta inclinata verso valle con giacitura

parallela alla superficie topografica e pendenza media di 19°. Tale pendenza aumenta intorno

ai 24° verso il settore di sommitale ove corre la via del Mattatoio.

Lo spessore delimitato da tale discontinuità raggiunge una potenza di circa 8.00 m ed è

interessato in alcuni settori da lenti fenomeni gravitativi di scorrimento roto-traslativo, mentre

in altri si apprezzano gli effetti di fenomeni decompressivi connessi al detensionamento dei

terreni per azione retrogressiva dei coronamenti dei corpi di frana.

Il versante è interessato da una piezometrica generalmente depressa ma si ritengono

probabili significativi repentini innalzamenti.

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La configurazione lito-stratigrafica media vede pertanto la seguente semplice successione di

terreni:

COLTRE DI FRANA / ALTERITICA: da 0.00 m a - 8.00 m dal p.c. - Terreni attualmente

coinvolti nei movimenti gravitativi di versante o interessati da fenomeni trattivi per

detensionamento. Sono costituiti da uno spessore di terreni di riporto antropico di circa 1.00

m, seguono poi materiali argillitici fortemente alterati in limi – argillosi talvolta sabbiosi con

abbondante pezzame lapideo, anche di grande dimensione, di natura calcarea. Gli elementi

lapidei risultano prevalenti scendendo verso il basso .

Nelle sottostanti sezioni geologiche tali terreni sono rappresentati con le sigle “Terreni di

riporto”, “A(a1a)” e “B(APA)”.

SUBSTRATO STABILE: oltre 8.00 m dal p.c. - Argille a Palombini. Argilliti e siltiti di colore

grigio scuro con intercalazioni di strati di marne e calcari silicei grigio chiaro a grana fine.

Nelle sottostanti sezioni geologiche tali terreni sono rappresentati con la sigla “C(APA)”. .

Settore stradale interessato da fenomenologie di scorrimento gravitativo

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Settore stradale interessato da condizioni di detensionamento per fenomeni di retrogressione

Nel modello geologico a supporto della progettazione delle opere di consolidamento della

strada di accesso al Mattatoio il battente piezometrico è assunto a – 4.00 m di profondità dal

p.c. a monte dell'opera e a – 8.00 m di profondità dal p.c. a valle dell'opera.

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5. INTERVENTI DI PROGETTO

La necessità di ricondurre in sicurezza il tratto stradale di via del Mattatoio aggredito da un

fenomeno franoso attivo rende necessaria la materializzazione di un'opera strutturale capace

di erogare al terreno le resistenze necessarie a stabilizzare il sedime viario.

Pertanto messa in opera una paratia di pali trivellati di grande diametro disposti su di una fila,

adeguatamente ammorsati nel substrato stabile, e coadiuvati in testa dall'azione di ancoraggi

permanenti di tipo passivo. Tale intervento si svilupperà per una lunghezza di 46.76 m (tratto

“A”) in modo da coprire sufficientemente il fronte del fenomeno gravitativo attivo esteso per

circa 35.00 m.

La restante porzione stradale invece patisce fenomeni deformativi connessi a dinamiche

decompressive dei terreni per l'azione retrogressiva del sottostante corpo di frana quiescente

caratterizzato da indizi di locale riattivazione. Pertanto in questo tratto, per un fronte di 34.16

m (tratto “B”), l'opera strutturale avrà essenzialmente una funzione di presidio e

conseguentemente risulterà meno sollecitata rispetto al tratto interagente con il corpo di frana

attivo. Data comunque la possibile evoluzione delle fenomenologie gravitative presenti a valle,

si ritiene sin da adesso di predisporre nella trave di collegamento dei pali di questo tratto le

nicchie di alloggio degli ancoraggi che potrebbero rendersi necessari in futuro per adeguare

l'azione di sostegno dell'opera a scenari di dissesto più evoluti.

Le restanti opere risultano di carattere sistematorio e consistono nella formazione di un nuovo

profilo stradale recuperando le pesanti deformazioni dell'attuale piano viario che rendono

questa strada pericolosa e impediscono la corretta gestione delle acque superficiali che

tendono a scorrere disordinatamente nel corpo mdi frana. Infatti sono previsti interventi di

regimazione idrica delle acque di scorrimento superficiale sia con nuove livellette e nuove

finiture stradali che con il rifacimento del sistema fognario esistente. Inoltre la sottoscarpa

stradale sarà riprofilata attraverso la materializzazione di due ordini di palizzate in legname e

protetta dall'erosione tramite inerbimento protetto da biostuoia in juta.

Infine è prevista la materializzazione di una postazione inclinometria per il monitoraggio del

fenomeno a franoso in relazione agli scenari evolutivi ipotizzati.

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Lo schema e le geometrie di intervento sono rappresentate nella seguente illustrazione.

Consolidamento della sede stradale interessata dal movimento franoso (tratto “A”)

Consolidamento della sede stradale interessata da fenomeni decompressivi (tratto “B”)

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Per quanto riguarda l'opera strutturale in dettaglio si prevede:

Paratia tratto "A" - Lunghezza 46.76 m

N. 26 pali trivellati verticali 1000 mm di lunghezza pari a 15.00 m dalla quota di testa trave,∅gettati con calcestruzzo C 25/30, armati con gabbia composta da 18 24 e spirale 12∅ ∅passo 15 cm di lunghezza 6.00 m, 24 24 e spirale 12 passo 15 cm di lunghezza 8.00 m e∅ ∅20 24 e spirale 12 passo 15 cm lunghezza 4.74 m. Disposti su una fila con interasse di∅ ∅1.80 m.

Cordolo di collegamento in c.a. con calcestruzzo di classe di resistenza caratteristica C 25/30

MPa per strutture interrate e di fondazione in terreni non aggressivi, classe di esposizione

ambientale XC2, consistenza S4.

Dimensioni 46.76 m x 1.30 m x 1.00 m.

Armato con 8+5+8+5 16 correnti e staffe 12/25 di acciaio B450C. ∅ ∅

Nel cordolo saranno installati tubi in PVC DN 200 per consentire la perforazione di ancoraggi.

Analogamente saranno sagomate anche le nicchie per l'alloggio delle piastre di ripartizione.

Si prevedono n. 14 (n. 13 ancoraggi + n. 1 ancoraggio di preliminare di prova) nicchie con

interasse pari a 3.60 m ed inclinazione di 30°. In corrispondenza delle previste nicchie di

alloggio dei tiranti l'armatura verrà attuata con 4+4 staffe 14 e elica 10/5 di acciaio B∅ ∅450C.

In testa cordolo, per un tratto di 22.34 m, è prevista realizzazione di un cordonato in c.a. con

calcestruzzo di classe di resistenza caratteristica C 25/30 MPa. Sezione 0.30 x 0.20 m.

Armatura 4 12 correnti e staffe 12/25 di acciaio B450C. ∅ ∅

Saranno poi eseguito n. 14 ancoraggi (n. 13 + n. 1 quale tirante preliminare di prova ) a n. 6

trefoli 0.6" di acciaio armonico con portata utile di 90 ton. Lunghezza totale 28.00 m di cui

16.00 di fondazione e 12.00 di tratto libero. Inclinati di 30 s.o. con interasse 3.60 m. Saranno

eseguiti con perforazioni inclinate del diametro esterno > 160 mm. I tiranti saranno del tipo

valvolato ed idonei per ripetute iniezioni a pressione controllata

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Paratia tratto "B" - Lunghezza 34.16 m

N. 19 pali trivellati verticali 1000 mm di lunghezza pari a 15.00 m dalla quota di testa trave,∅gettati con calcestruzzo C 25/30, armati con gabbia composta da 18 24 e spirale 12∅ ∅passo 15 cm di lunghezza 6.00 m, 24 24 e spirale 12 passo 15 cm di lunghezza 8.00 m e∅ ∅20 24 e spirale 12 passo 15 cm lunghezza 4.74 m. Disposti su una fila con interasse di∅ ∅1.80 m.

Cordolo di collegamento in c.a. con calcestruzzo di classe di resistenza caratteristica C 25/30

MPa per strutture interrate e di fondazione in terreni non aggressivi, classe di esposizione

ambientale XC2, consistenza S4.

Dimensioni 34.16 m x 1.30 m x 1.00 m.

Armato con 8+5+8+5 16 correnti e staffe 12/25 di acciaio B450C. ∅ ∅

Nel cordolo saranno installati tubi in PVC DN 200 per consentire la perforazione di ancoraggi.

Analogamente saranno sagomate anche le nicchie per l'alloggio delle piastre di ripartizione.

Si prevedono n. 9 nicchie con interasse pari a 3.60 m ed inclinazione di 30°. In

corrispondenza delle previste nicchie di alloggio dei tiranti l'armatura verrà attuata con 4+4

staffe 14 e elica 10/5 di acciaio B 450C.∅ ∅

In testa cordolo, per un tratto di 34.16 m, è prevista realizzazione di un cordonato in c.a. con

calcestruzzo di classe di resistenza caratteristica C 25/30 MPa. Sezione 0.30 x 0.20 m.

Armatura 4 12 correnti e staffe 12/25 di acciaio B450C. ∅ ∅

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6. GESTIONE DELLE TERRE DI SCAVO

La realizzazione delle opere di progetto comporta scavi e perforazioni con la conseguente

produzione di terre da collocarsi prevalentemente al di fuori dell'area di cantiere. Infatti,

trattandosi di un sito in frana, la movimentazione e allocazione di masse risulta sempre

critica. Pertanto, se non direttamente utilizzate per locali riempimenti a tergo delle opere di

sostegno, le terre prodotte saranno allontanate dall'area di cantiere.

Si prevede la produzione dei seguenti quantitativi di terre e rocce da scavo:

– 530 mc derivanti dalla perforazione dei pali;

– 12 mc derivanti dalla perforazione degli ancoraggi;

– 360 mc derivanti dagli scavi per la formazione dei piani di lavoro e per il sedime dei

manufatti.

Si prevede il ricollocamento in sito per le operazioni di rinterro dei manufatti di progetto e per

la riprofilatura dello sottoscarpa di circa 180 mc

Pertanto risultano da allontanare dal sito di cantiere circa 722 mc.

I materiali da scavo provenienti dal presente intervento, definiti all’art. 1 comma 1, lettera b)

del D.M. 10 agosto 2012, n. 161, rientrano nel regime di cui all’art. 184 bis del D.lgs.

152/06 poiché sono rispettate le condizioni previste al comma 1 dell'art. 41bis del

decreto legge 21 giugno 2013, n° 69 convertito con modifiche nella legge n° 98 del 9 agosto

2013.

Al fine di dimostrare la sussistenza delle condizioni previste al comma 1 – lett.b) dell'art.41 bis

sopra citato, poichè il sito non è mai stato oggetto di accertamento/procedimento di bonifica e

sebbene non sia mai stato interessato da eventi o attività potenzialmente contaminati, è stato

eseguito, nel settore che sarà oggetto di scavo, un saggio con un escavatore, dal quale è

stato prelevato un campione di matrice solida proveniente dalle quote -1,0/-2,0 m dal p.c..

Tale campione è stato sottoposto ad analisi chimica da parte del Laboratorio Idro-Consult

Laboratori Riuniti s.r.l. Di Calenzano per la ricerca di metalli e Idrocarburi C>12, secondo il

seguente protocollo:

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PARAMETRO METODO ANALITICOCONCENTRAZIONE IONI IDROGENO CNR IRSA Q 64 Vol. 3 1985

RESIDUO SECCO (DR) A 105°C UNI EN 14346:2007

CROMO TOTALE UNI EN 13657:2004 + EPA 6010 C 2007

ZINCO UNI EN 13657:2004 + EPA 6010 C 2007

PIOMBO UNI EN 13657:2004 + EPA 6010 C 2007

CADMIO UNI EN 13657:2004 + EPA 6010 C 2007

NICHEL UNI EN 13657:2004 + EPA 6010 C 2007

RAME UNI EN 13657:2004 + EPA 6010 C 2007IDROCARBURI C>12 UNI EN 14039:2005

Nell'ambito dei risultati analitici conseguiti, per i parametri analizzati, il campione analizzato

rispetta i limiti di cui al D.Lgs. 152/06 – Parte IV – Titolo V – Allegato 5 – Tab.1 – Colonna A

(Destinazione ad uso Verde Pubblico e Residenziale). Si veda a tale proposito l'allegato

Certificato di Prova.

L'amministrazione Comunale ha individuato un sito, nell'ambito del territorio comunale, entro

15 km di distanza dall'area di cantiere, autorizzato a ricevere terre per ripristini e rinfianchi di

scavi.

I 722 mc di terre provenienti dagli scavi previsti nella presente progettazione e non reimpiegati

in sito saranno dunque riutilizzati nel cantiere Syndial MISP Niiccioleta sito in S.P. 88 a Massa

Marittima. Il cantiere è stato autorizzato a ricevere terre e rocce da scavo ai fini della bonifica

dal Comune di Massa Marittima con DETERMINAZIONE DD 210 DEL 19/03/2010.

A seguito dell'approvazione del presente progetto esecutivo, sarà trasmessa all'ARPAT –

Dipartimento di Grosseto – la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai fini della

dichiarazione di riutilizzo delle torre e rocce da scavo ai sensi della normativa vigente.

cfr. Elaborato “E - SONDAGGI E DATI DI BASE" - Rapporto di Prova n. 140487 del

27.02.2004 emesso da IDRO CONSULT Laboratori Riuniti s.r.l. di Calenzano.

I rifiuti provenienti dalle demolizioni edili saranno smaltiti in discarica con codice C.E.R.

170904 “rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione” oppure con codice C.E.R.

170302 “Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301” per i materiali

provenienti dalla demolizione della pavimentazione bituminosa della strada.

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7. QUADRO ECONOMICO

L’importo complessivo della perizia è pari a € 475.000 Euro così ripartiti:

Gli importi delle opere sono quelli risultanti dal computo metrico estimativo allegato al progetto

redatto applicando il Prezzario Regionale, anno 2013, della Provincia di Grosseto ( prezzi

identificati con il codice B.T.) e, per le voci mancanti, il prezzario del Provveditorato

Interregionale alle Opere Pubbliche per la Toscana e l’Umbria, gennaio 2012 (prezzi

identificati rispettivamente con il codice B.O.P.). Per le altre voci, non comprese nei predetti

elenchi, si è proceduto a determinare il relativo prezzo mediante specifica analisi (prezzi

identificati con il codice NP).

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8. ELENCO DEGLI ELABORATI

Il corpo della presente progettazione esecutiva, nel rispetto della normativa e della

vincolistica vigente, si compone dei seguenti elaborati:

Relazioni:

Elab. A) Relazione generaleElab. B) Relazione geologicaElab. C) Relazione geotecnicaElab. D) Relazione sulla modellazione sismicaElab. E) Sondaggi e Dati di BaseElab. F) Relazione di calcolo delle strutture – Relazione sui materialiElab. G) Fascicolo dei calcoliElab. H) Elenco prezzi unitari – Analisi dei prezziElab. I) Computo metrico estimativo Elab. L) Incidenza della ManodoperaElab. M) Quadro EconomicoElab. N) CronoprogrammaElab. O) Capitolato Speciale di Appalto Elab. P) Schema di contrattoElab. Q) Piano Particellare di Esproprio e di OccupazioneElab. R) Piano della SicurezzaElab. S) Fascicolo della Manutenzione

Tavole ed elaborati grafici:

Tav.1) STATO ATTUALE – Inquadramento territoriale e urbanisticoTav.2) STATO ATTUALE – Documentazione fotograficaTav.3) STATO ATTUALE – PlanimetriaTav.4) STATO ATTUALE – Sezioni e profiloTav.5) STATO ATTUALE – Carta dei DissestiTav.6) STATO DI PROGETTO – PlanimetriaTav.7) STATO DI PROGETTO – Sezioni e profiloTav.8) STATO DI PROGETTO – Particolari costruttiviTav.9) STATO DI PROGETTO – Piano Particellare di esproprio e occupazioneTav.10) PIANO DI SICUREZZA – Planimetria di cantiere

Firenze, Febbraio 2014

Prof. Geol. Eros Aiello

Ing. Francesca Procacci

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