COMUNE DI IMOLA...Castellari Ambiente - Studio Associato Via M. Zanotti 12/d, 40026 Imola (BO) Tel...

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COMUNE DI IMOLA 9LD , 0DJJLR QF ,PROD %2 T 0542644014 F 0542688552 mail [email protected] - sito www.a2studio.it 3URSULHWj ULVHUYDWD e YLHWDWD OD ULSURGX]LRQH WRWDOH H SDU]LDOH HR OD FRPXQLFD]LRQH D WHU]L GHO SUHVHQWH HODERUDWR H FDOFROR DG HVVR UHODWLYR FKH QRQ VLDQR HVSUHVVDPHQWH DXWRUL]]DWH In mancanza di rispetto l'A2 studio Gasparri & Ricci Bitti architetti associati si riserva il diritto di procedere a termini di legge. A2 studio Gasparri & Ricci Bitti architetti associati Progetto Architettonico Arch. Andrea Ricci Bitti Arch. Antonio Gasparri Collaboratori Arch. Maddalena Casarotti Arch. Agnese Di Tirro Arch. Davide Felici Arch. Valeria Tedaldi Arch. Francesco Ricci Bitti Il Committente I Progettisti Data Aggiornamenti Tema Scala Elaborato Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata Scheda D'Ambito N68 via Molino Rosso, Imola (Bo) 675$/&,2 PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A. Architetto Andrea Ricci Bitti c.f. RCCNDR64D03D458R c.f. GSPNTN64D08E289D Architetto Antonio Gasparri Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A. viale Carlo Berti Pichat, 2/4 40127 Bologna Responsabile Facility Management Dott. Ing. Carlo Sussi Progetto impianto elettrici: Grandi Progetti S.r.l. Progetto rete fognaria: Ing. Stefano Melotti Relazione geologica: Geologo Maurizio Castellari Valutazione Impatto Acustico e Ambientale: Ausilio S.p.a. Coordinatore della sicurezza (CSP e CSE): Ing. Giorgia Simonetti ARC - A - RE - 002 VALUTAZIONE CLIMA ACUSTICO 28 novembre 2019

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Via I° Maggio n.86/c Imola 40026 (BO) T 0542644014 F 0542688552

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Proprietà riservata. É vietata la riproduzione totale e parziale e/o la comunicazione a terzi del presente elaborato e calcolo ad esso relativo che non siano espressamente autorizzate.

In mancanza di rispetto l'A2 studio Gasparri & Ricci Bitti architetti associati si riserva il diritto di procedere a termini di legge.

A2 studio Gasparri & Ricci Bitti architetti associati

Progetto Architettonico

Arch. Andrea Ricci Bitti

Arch. Antonio Gasparri

Collaboratori

Arch. Maddalena Casarotti

Arch. Agnese Di Tirro

Arch. Davide Felici

Arch. Valeria Tedaldi

Arch. Francesco Ricci Bitti

Il Committente

I Progettisti

Data Aggiornamenti

Tema

Scala

Elaborato

Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata

Scheda D'Ambito N68 via Molino Rosso, Imola (Bo)

1° STRALCIO

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO

PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

Architetto Andrea Ricci Bitti

c.f. RCCNDR64D03D458R

c.f. GSPNTN64D08E289D

Architetto Antonio Gasparri

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

viale Carlo Berti Pichat, 2/4

40127 Bologna

Responsabile Facility Management

Dott. Ing. Carlo Sussi

Progetto impianto

elettrici:

Grandi Progetti S.r.l.

Progetto rete

fognaria:

Ing. Stefano Melotti

Relazione geologica:

Geologo Maurizio Castellari

Valutazione Impatto

Acustico e Ambientale:

Ausilio S.p.a.

Coordinatore della sicurezza

(CSP e CSE):

Ing. Giorgia Simonetti

ARC - A - RE - 001 RELAZIONE TECNICA

28 novembre 2019

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Arch. Antonio Gasparri

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I Progettisti

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Scala

Elaborato

Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata

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1° STRALCIO

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO

PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

Architetto Andrea Ricci Bitti

c.f. RCCNDR64D03D458R

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Grandi Progetti S.r.l.

Progetto rete

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Geologo Maurizio Castellari

Valutazione Impatto

Acustico e Ambientale:

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(CSP e CSE):

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I Progettisti

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Scala

Elaborato

Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata

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1° STRALCIO

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO

PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

Architetto Andrea Ricci Bitti

c.f. RCCNDR64D03D458R

c.f. GSPNTN64D08E289D

Architetto Antonio Gasparri

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Progetto impianto

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Progetto rete

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Valutazione Impatto

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PLANIMETRIA GENERALE - STATO DI FATTO

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Il Committente

I Progettisti

Data Aggiornamenti

Tema

Scala

Elaborato

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1° STRALCIO

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO

PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

Architetto Andrea Ricci Bitti

c.f. RCCNDR64D03D458R

c.f. GSPNTN64D08E289D

Architetto Antonio Gasparri

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

viale Carlo Berti Pichat, 2/4

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Progetto impianto

elettrici:

Grandi Progetti S.r.l.

Progetto rete

fognaria:

Ing. Stefano Melotti

Relazione geologica:

Geologo Maurizio Castellari

Valutazione Impatto

Acustico e Ambientale:

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(CSP e CSE):

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ARC - A - 002

1:500

PLANIMETRIA GENERALE - PROGETTO

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Tema

Scala

Elaborato

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1° STRALCIO

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PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO

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elettrici:

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Progetto rete

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ARC - B - RE - 001 ELENCO ELABORATI

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Tema

Scala

Elaborato

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Scheda D'Ambito N68 via Molino Rosso, Imola (Bo)

1° STRALCIO

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO

PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

Architetto Andrea Ricci Bitti

c.f. RCCNDR64D03D458R

c.f. GSPNTN64D08E289D

Architetto Antonio Gasparri

Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.

viale Carlo Berti Pichat, 2/4

40127 Bologna

Responsabile Facility Management

Dott. Ing. Carlo Sussi

Progetto impianto

elettrici:

Grandi Progetti S.r.l.

Progetto rete

fognaria:

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Valutazione Impatto

Acustico e Ambientale:

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ARC - B - RE - 002 RELAZIONE GENERALE

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RELAZIONE SULL’IMPATTO ACUSTICO 

PER IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA 

SCHEDA D'AMBITO N68 VIA MOLINO ROSSO, IMOLA (BO) 

 

 

 

 

 

Committente: 

Hera S.p.A. 

Viale C. Berti Pichat 2/4 

40100 Bologna 

  

Imola 10 novembre 2019 

   

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2

Sommario 

1  Premessa .......................................................................................................................................................... 3 

2  Definizioni e grandezze ................................................................................................................................. 4 

3  Riferimenti legislativi ...................................................................................................................................... 6 

3.1  Legislazione vigente ........................................................................................................................... 6 

3.2  Criteri di valutazione del rumore ....................................................................................................... 7 

3.2.1  Valori limite assoluti di immissione e di emissione sonora ....................................................... 7 

3.2.2  Valori limite differenziali di immissione sonora ........................................................................ 9 

3.2.3  Fasce di pertinenza acustica per infrastrutture stradali .......................................................... 11 

4  Descrizione e inquadramento dell’area ..................................................................................................... 14 

4.1  Stato di Fatto ................................................................................................................................... 14 

4.2  Progetto ........................................................................................................................................... 15 

4.3  PRG di riferimento ........................................................................................................................... 18 

5  Inquadramento acustico .............................................................................................................................. 19 

6  Clima acustico ante-operam ........................................................................................................................ 21 

6.1  Misure effettuate ............................................................................................................................ 21 

6.1.1  Misura del clima acustico ........................................................................................................ 22 

6.1.2  Descrizione delle misure acustiche eseguite ........................................................................... 22 

6.1.3  Condizioni di misura ................................................................................................................ 26 

6.1.4  Incertezza di misura ................................................................................................................. 27 

6.2  Valutazione delle misure ................................................................................................................. 29 

6.3  CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE ............................................................................ 29 

6.3.1  REFRIGERATORE 732KW HSE LN RTAF210 .............................................................................. 29 

6.3.2  REFRIGERATORE 650KW  DAIKIN EWAD720TZ‐PS B2 ............................................................. 30 

6.3.3  REFRIGERATORE 450KW  BLUEBOX TETRIS 2AL N 43.4 ........................................................... 31 

6.3.4  Calcolo della potenza sonora ................................................................................................... 31 

7  MODELLO DI CALCOLO ...................................................................................................................... 32 

7.1  Modello 3D ...................................................................................................................................... 32 

8  IMPATTO ACUSTICO ............................................................................................................................. 34 

8.1  EMISSIONE AI RICETTORI ................................................................................................................. 34 

8.1.1  Risultato in facciata ai ricettori ................................................................................................ 34 

8.1.2  Componenti tonali ed impulsive .............................................................................................. 35 

8.1.3  Confronto con i limiti di legge – stato futuro .......................................................................... 38 

9  Conclusioni .................................................................................................................................................... 39 

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1 Premessa  

Su  incarico  di  Hera  S.p.A.  è  stata  eseguita  un’indagine  acustica  per  la  variante  alla  pianificazione 

urbanistica dell’area perimetrata ed individuata dal P.R.G. come Scheda d’Ambito N 68 via Molino Rosso – 

HERA ad Imola, come da planimetria allegata (Allegato 1.), intesa ad accertare il clima acustico presente 

nell’area  in  cui  dovranno  effettuarsi  gli  interventi  come  da  progetto  e  se  tali  interventi  dovessero 

modificare il clima acustico esistente. 

Per    far  si  che  la  zona  sia  compatibile    con    la  variazione    di  destinazione    d'uso    i  limiti  da  rispettare 

risultano essere quelli  definiti  dal DPR n.   142/2004 "Disposizioni  per  il  contenimento e  la prevenzione 

dell'inquinamento  acustico derivante dal traffico veicolare". 

L'indagine  acustica  viene  svolta  ai  sensi  dell'art.  8,  comma  3,  della  Legge  26  ottobre  1995  n°447,  che 

prevede "... l 'obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico 

delle aree interessate ad una variazione di destinazione d 'uso nel PRG : 

 

 

Figura 1.:  Ubicazione area di intervento 

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2 Definizioni e grandezze  

Inquinamento acustico 

Introduzione  di  rumore  nell’ambiente  abitativo  o  nell’ambiente  esterno  tale  da  provocare  fastidio  o 

disturbo  al  riposo  ed  alle  altre  attività  umane,  pericolo  per  la  salute  umana,  deterioramento  degli 

ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da 

interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi. 

 

Ambiente abitativo 

Ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o comunità ed utilizzato per le 

diverse  attività  umane;  vengono  esclusi  gli  ambienti  di  lavoro  salvo  quanto  concerne  l'immissione  di 

rumore da sorgenti esterne o interne non connesse con attività lavorativa propria. 

 

Rumore 

Qualunque  emissione  sonora  che  provochi  sull'uomo  effetti  indesiderati,  disturbanti  o  dannosi  o  che 

determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell'ambiente. 

 

Sorgente sonora 

Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina, impianto o essere vivente, atto a produrre emissioni sonore. 

 

Sorgente specifica 

Sorgente  sonora  selettivamente  identificabile  che  costituisce  la  causa  del  potenziale  inquinamento 

acustico. 

 

Tempo di riferimento (TR) 

Rappresenta il periodo della giornata all'interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata 

è articolata  in due tempi di  riferimento: quello diurno compreso tra  le ore 6.00 e  le ore 22.00 e quello 

notturno compreso tra le ore 

22.00 e le ore 6.00. 

 

Tempo di osservazione (TO) 

E’ un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono 

valutare. Tempo di misura (TM) 

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All'interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di durata pari 

o minore del tempo di osservazione, in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo 

tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno. 

 

Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" 

Valore del  livello di pressione sonora ponderata  "A" di un  suono costante che, nel  corso di un periodo 

specificato T, ha  la medesima pressione quadratica media di un suono considerato,  il cui  livello varia  in 

funzione del tempo. 

 

 

dove LAeq è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata “A” considerato in un intervallo 

di tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2; PA(t) è il valore istantaneo della pressione sonora 

ponderata “A” del segnale acustico in Pascal (Pa); po è la pressione sonora di riferimento, pari a 20  Pa. 

 

Livello di rumore ambientale (LA) 

È  il  livello  continuo  equivalente  di  pressione  sonora  ponderato  “A”,  prodotto  da  tutte  le  sorgenti  di 

rumore  esistenti  in  un  dato  luogo  e  durante  un  determinato  tempo.  Il  rumore  ambientale  è  costituito 

dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione 

degli eventi  sonori  singolarmente  identificabili di natura eccezionale  rispetto al  valore ambientale della 

zona. È il livello che si confronta con i limiti massimi  di esposizione: 

- nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM 

- nel caso dei limiti assoluti, è riferito a TR 

 

Livello di rumore residuo (LR) 

È  il  livello  continuo  equivalente  di  pressione  sonora  ponderato  “A”,  che  si  rileva  quando  si  esclude  la 

specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con  le  identiche modalità  impiegate per  la misura 

del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici. 

Livello differenziale di rumore (LD) 

Differenza tra livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR): 

LD = (LA ‐ LR) 

 

Livello di emissione 

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6

È  il  livello  continuo  equivalente  di  pressione  sonora ponderato  “A”,  dovuto  alla  sorgente  specifica.  È  il 

livello che si confronta con i limiti di emissione. 

3  Riferimenti legislativi 

3.1 LegislazionevigenteRiferimenti legislativi nazionali applicabili 

Legge  26  Ottobre  1995  n°  447  «Legge  quadro  sull’inquinamento  acustico»,  pubblicata  su  G.U. 

Supplemento Ordinario n. 254 del 30/10/95. 

D.P.C.M.  1  marzo  1991  "Limiti  massimi  di  esposizione  al  rumore  negli  ambienti  abitativi  e 

nell'ambiente esterno" pubblicato su G.U. Supplemento Ordinario n. 57 del 8/3/1991. 

D.P.C.M. 14 novembre 1997 "Determinazione dei valori  limite delle sorgenti sonore" pubblicato su 

G.U. Supplemento Ordinario n. 280 del 1/12/1997. 

D.M. 16 marzo 1998 "Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico" pubblicato 

su G.U. Supplemento Ordinario n. 76 del 1/4/1998. 

D.P.C.M. 05 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. 

D.P.R. 18 novembre 1998 n° 459 “Regolamento recante norme di esecuzione dell’aritcolo 11 della 

legge 26 ottobre 1995, n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico veicolare”. 

D.P.R. 30 marzo 2004 n°142 “Regolamento recante disposizioni per il contenimento e la prevenzione 

dell’inquinamento  acustico  derivante  da  traffico  veicolare,  a  norma dell’articolo  11  della  legge 26 

ottobre 1995, n.447”. 

 

Riferimenti legislativi regionali applicabili 

Legge Regionale Emilia Romagna n° 15 del 2001 

Questa  legge  impone ai  comuni  l’approvazione della  classificazione acustica del  territorio sulla base  dei 

criteri individuati dalla Regione. 

Tale  legge stabilisce  le modalità per  la  realizzazione della  classificazione acustica del  territorio, dei  piani 

di  risanamento  acustico  della  predisposizione  in  materia  di  impatto  acustico  e  le  autorizzazioni  per 

particolari attività rumorose. 

Delibera Di Giunta Emilia Romagna N°673/04 

A  seguito  dell’emanazione  della  Legge  Regionale  9  maggio  2001,  n.  15  "Disposizioni  in  materia  di 

inquinamento acustico" e precisamente con  riferimento all’articolo 10  in  cui  si  prevede  l'individuazione 

dei  criteri  tecnici  per  la  redazione  della  documentazione  di  previsione  di  impatto  acustico  e  della 

valutazione  del  clima  acustico,  la  Regione  Emilia‐Romagna  ha  provveduto,  con  l’emanazione della DGR 

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14  aprile  2004  n.  673  alla  definizione  di  detti  criteri,  perseguendo  l’obiettivo  di  disciplinare 

adeguatamente  una  materia  nella  quale  si  sovrappongono,  e  talvolta  contrastano,  istanze  di 

semplificazione amministrativa con reali necessità di valutare i possibili impatti negativi di nuove opere di 

tipologia estremamente eterogenea. 

 

3.2 Criteri di valutazione del rumore 

 

Per  la  valutazione  dei  principi  fondamentali  in materia  di  tutela  dell’ambiente esterno  e  dell’ambiente 

abitativo  dall’inquinamento  acustico,  il  riferimento  normativo  è  rappresentato  dalla  Legge  26  Ottobre 

1995 n. 447 ‐ Legge quadro sull’inquinamento acustico. 

Tale norma fissa i concetti di inquinamento acustico, ambiente abitativo, sorgenti sonore fisse e sorgenti 

sonore mobili. Precisa anche le seguenti definizioni: 

• valori  limite  di  emissione:  il  valore massimo  di  rumore  che  può  essere  emesso  da  una  sorgente 

sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa; 

• valori  limite  d’immissione:  il  valore  massimo  di  rumore  che  può  essere  immesso  da  una  o  più 

sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricevitori. 

I valori limite di immissione vengono a loro volta distinti in: 

- valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale; 

- valori limite differenziali, determinati con  riferimento  alla differenza tra il livello equivalente di 

rumore ambientale ed il rumore residuo. 

3.2.1 Valori limite assoluti di immissione e di emissione sonora 

 

Il  D.P.C.M.  1/3/1991  e  il  successivo  D.P.C.M.  14/11/1997  prevedono  la  classificazione  del  territorio 

comunale in zone di sei classi: 

 

Classe I ‐ Aree particolarmente protette 

Rientrano  in  questa  classe  le  aree  nelle  quali  la  quiete  rappresenta  un  elemento  di  base  per  la  loro 

utilizzazione:  aree  ospedaliere,  scolastiche,  aree  destinate  allo  svago,  aree  residenziali  rurali,  aree  di 

particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. 

Classe II ‐ Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale 

Rientrano  in questa classe  le aree urbane  interessate prevalentemente da  traffico veicolare  locale,  con 

bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali 

e artigianali. 

Classe III ‐ Aree di tipo misto 

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Rientrano  in questa  classe  le  aree urbane  interessate da  traffico  veicolare  locale o di  attraversamento, 

con media densità di  popolazione,  con presenza di attività  commerciali,  uffici,  con  limitata presenza di 

attività  artigianali  e  con  assenza  di  attività  industriali;  aree  rurali  interessate da  attività  che  impiegano 

macchine operatrici. 

Classe IV ‐ Aree di intensa attività umana 

Rientrano  in  questa  classe  le  aree  urbane  interessate  da  intenso  traffico  veicolare,  con  alta  densità  di 

popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali;  le 

aree  in prossimità di strade di grande comunicazione e di  linee ferroviarie;  le aree portuali;  le aree con 

limitata presenza di piccole industrie. 

Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali 

Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali con scarsità di abitazioni.   

Classe VI ‐ Aree esclusivamente industriali 

Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali prive di insediamenti 

abitativi. 

Viene  poi  fissata  una  suddivisione  dei  livelli massimi  in  relazione  al  periodo  di  emissione  del  rumore, 

definito dal decreto come "Tempo di riferimento": 

- periodo diurno dalle ore 6.00 alle ore 22.00; 

- periodo notturno dalle ore 22.00 alle ore 6.00. 

I  limiti  massimi  di  immissione  prescritti  nel  D.P.C.M.  14/11/1997,  fissati  per  le  varie  aree,  sono 

rappresentati nella tabella seguente: 

 

Classe di destinazione d'uso del territorio Periodo diurno 

(06.00‐22.00) 

Periodo notturno 

(22.00‐06.00) 

Classe I ‐ Aree particolarmente protette  50 dB(A) 40 dB(A) 

Classe II ‐ Aree destinate ad uso residenziale 55 dB(A) 45 dB(A) 

Classe III ‐ Aree di tipo misto  60 dB(A) 50 dB(A) 

Classe IV ‐ Aree di intensa attività umana 65 dB(A) 55 dB(A) 

Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali 70 dB(A) 60 dB(A) 

Classe VI ‐ Aree esclusivamente industriali 70 dB(A) 70 dB(A) 

Tabella 1 ‐ Limiti massimi di immissione sonora per le diverse aree (D.P.C.M. 14/11/1997) 

 

Per quel che riguarda i limiti di emissione si hanno i limiti riportati nella tabella seguente. 

   

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Classe di destinazione d'uso del territorio Periodo diurno 

(06.00‐22.00) 

Periodo notturno 

(22.00‐06.00) 

Classe I ‐ Aree particolarmente protette  45 dB(A) 35 dB(A) 

Classe II ‐ Aree destinate ad uso residenziale 50 dB(A) 40 dB(A) 

Classe III ‐ Aree di tipo misto  55 dB(A) 45 dB(A) 

Classe IV ‐ Aree di intensa attività umana 60 dB(A) 50 dB(A) 

Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali 65 dB(A) 55 dB(A) 

Classe VI ‐ Aree esclusivamente industriali 65 dB(A) 65 dB(A) 

Tabella 2 ‐ Limiti massimi di emissione sonora per le diverse aree (D.P.C.M. 14/11/1997) 

 

I  livelli  di  pressione  sonora,  ponderati  con  la  curva  di  pesatura  A,  devono  essere mediati  attraverso  il 

Livello equivalente (Leq). 

3.2.2 Valori limite differenziali di immissione sonora 

Il  criterio differenziale è un ulteriore parametro di  valutazione  che si  basa  sulla differenza  tra  livello di 

rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR): 

LD = (LA ‐ LR) 

Il "rumore ambientale" viene definito come il  livello equivalente di pressione acustica ponderato con  la 

curva A del rumore presente nell'ambiente con la sovrapposizione del rumore relativo all'emissione delle 

sorgenti disturbanti specifiche, mentre con "rumore residuo" si intende il livello equivalente di pressione 

acustica ponderato con la curva A presente senza che siano in funzione le sorgenti disturbanti specifiche. 

Nella  misura  del  "rumore  ambientale"  ci  si  dovrà  basare  su  un  tempo  significativo  ai  fini  della 

determinazione del livello equivalente. 

I valori limite differenziali di immissione sonora sono pari a: 

5 dB(A) per il periodo diurno 

3 dB(A) per il periodo notturno, 

all'interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI “aree 

esclusivamente industriali”. 

Il criterio differenziale non si applica nei seguenti casi: 

se  il  rumore misurato  a  finestre  aperte  è  inferiore  a  50  dB(A)  durante  il  periodo  diurno  e  a  40  dB(A) 

durante il periodo notturno; 

se  il  livello  del  rumore  ambientale misurato  a  finestre  chiuse  è  inferiore  a 35 dB(A)  durante  il  periodo 

diurno e a 25 dB(A) durante il periodo notturno. 

Ad attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali, professionali. 

Il  criterio  differenziale  non  si  applica  alla  rumorosità  prodotta  dalle  infrastrutture  stradali,  ferroviarie, 

aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali 

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e professionali;  da  servizi  e  impianti  fissi  dell'edificio  adibiti  ad  uso  comune,  limitatamente  al  disturbo 

provocato all'interno dello stesso. 

Le  tecniche  di  rilevamento  e  di  misurazione  dell’inquinamento  acustico  sono  riportate  nel  Decreto 

Ministeriale 16/03/1998 con particolare riferimento all’art. 2 ed agli all. A e B. 

Esclusivamente durante il tempo di riferimento relativo al periodo diurno si prende in considerazione la 

presenza di un rumore a  tempo parziale nel caso di persistenza del  rumore stesso per un tempo totale 

non  superiore  ad  un’ora.  Qualora  il  rumore  a  tempo  parziale  sia  non  superiore  ad  1  ora  il  valore  del 

rumore ambientale, misurato in Leq(A), dev’essere diminuito di 3 dB(A); qualora sia inferiore a 15 minuti 

il Leq(A) dev’essere diminuito di 5 dB(A). 

Si  fa  notare  inoltre  che,  nel  caso  vengano  riconosciute  componenti  impulsive  o  tonali  penalizzabili  nel 

rumore ambientale, sia per l’ambiente esterno sia per l’ambiente abitativo, il livello di rumore ambientale 

deve essere corretto mediante fattori correttivi (Ki): 

- per la presenza di componenti impulsive KI = 3 dB; 

- per la presenza di componenti tonali KT = 3 dB; 

- per la presenza di componenti in bassa frequenza KB = 3 dB 

Il livello di rumore corretto è pertanto definito dalla relazione: 

LC = LA + KI + KT + KB 

I fattori di correzione non si applicano alle infrastrutture dei trasporti. 

Come previsto dal D.M. 16.03.1998, se l’analisi in frequenza rivela la presenza di componenti tonali tali da 

consentire  l’applicazione del  fattore correttivo KT nell’intervallo di  frequenze compreso fra 20 Hz e 200 

Hz, si applica anche  la correzione KB così come definita al punto 15 dell’allegato A  (al D.M. 16.03.1998 

ndr), esclusivamente nel tempo di riferimento notturno. 

 

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3.2.3 Fasce di pertinenza acustica per infrastrutture stradali 

 

Il  D.P.R.  30 marzo  2004  n°  142  stabilisce  le  fasce  di  pertinenza  delle  diverse  infrastrutture  stradali  e  i 

relativi limiti d’immissione presso i ricettori sensibili, sia per infrastrutture nuove che esistenti. 

 

TIPO DI STRADA (secondo codice della 

strada) 

SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI 

(secondo D.M. 5.11.01 ‐ Norme funz. e 

geom. Per la costruzione delle 

strade) 

Ampiezza fascia di 

pertinenza acustica (m) 

Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo 

Altri ricettori 

Diurno 

dB(A) 

Notturno 

dB(A) 

Diurno 

dB(A) 

Notturno 

dB(A) 

A ‐ Autostrada    250  50  40  65  55 

B ‐ extraurbana principale    250  50  40  65  55 

C ‐ extraurbana secondaria C 1  250  50  40  65  55 

C 2  150  50  40  65  55 

D ‐ urbana di scorrimento    100  50  40  65  55 

E ‐ urbana di quartiere    30 

definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in 

tabella C allegata al D.P.C.M. In data 14 novembre 1997 

e comunque in modo conforme alla zonizzazione 

acustica delle aree urbane, come prevista dall'art. 6, 

comma 1, lettera a), della legge 

n.447 del 1195 

F ‐ locale    30 

Tabella 1.1 – Strade di nuova realizzazione 

   

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TIPO DI STRADA (secondo codice della 

strada)  

SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI 

(secondo norma CNR 1980 e direttive 

PUT)  

Ampiezza fascia di 

pertinenza acustica (m) 

Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo  Altri ricettori 

Diurno dB(A) Notturno 

dB(A) 

Diurno 

dB(A) 

Notturno 

dB(A) 

A ‐ Autostrada 

 100 

(fascia A)50  40 

70  60 

 150 

(fascia B) 65  55 

B ‐ extraurbana principale 

 100 

(fascia A)    

70  60 

 150 

(fascia B) 65  55 

C ‐ extraurbana secondaria 

Ca (strade a carreggiate separate e tipo IV CNR 

1980) 

100 (fascia A) 

50  40 

70  60 

150 (fascia B) 

65  55 

Cb (tutte le altre strade extraurbane secondarie) 

100 (fascia A) 

50  40 70  60 

150 (fascia B)

65  55 

D ‐ urbana di scorrimento 

Da (strade e carreggiate separate e 

interquartiere) 100  50  40  70  60 

Db (tutte le altre strade urbane di scorrimento) 

 100 

50  40  65  55 

E ‐ urbana di quartiere    

30 

definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. In data 14 novembre 1997 

e comunque in modo conforma alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come 

prevista dall'art. 6, comma 1, lettera a), della legge n.447 d 

F ‐ locale    30 

Tabella 1.2 – Strade esistenti e assimilabili (ampliamenti in sede, affiancamenti e varianti) 

 

Il D.P.C.M. 14/11/1997, art. 3, comma 2, relativamente alle infrastrutture stradali afferma che: 

“Per le infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali e le altre sorgenti sonore di cui all’art. 

11, comma 1, legge 26 Ottobre 1995, n.447, i limiti di cui alla tabella C allegata al presente decreto, non si 

applicano  all’interno  delle  rispettive  fasce  di  pertinenza,  individuate  dai  relativi  decreti  attuativi. 

All’esterno di tali fasce, dette sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di immissione”. 

Nella  valutazione  dei  limiti  assoluti  di  immissione,  quindi,  all’interno  delle  fasce  non  va  incluso  il 

contributo delle sorgenti indicate, mentre va incluso all’esterno delle fasce. 

All’interno delle fasce vanno invece rispettati: 

- i limiti di emissione relativi a tutte le sorgenti sonore ad esclusione di quelle indicate (stradali, 

ferroviarie, ecc…). 

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- i limiti di immissione assoluti, definiti dalla classificazione assegnata alla fascia, relativamente 

a tutte le sorgenti sonore ad esclusione di quelle indicate (stradali, ferroviarie, ecc…). 

Si riporta a tal proposito l’art. 3, comma 3, dello stesso Decreto: 

“All'interno delle fasce di pertinenza,  le singole sorgenti sonore diverse da quelle indicate al precedente 

comma 2, devono rispettare  i  limiti di cui alla tabella B allegata al presente decreto. Le sorgenti sonore 

diverse da quelle di  cui  al  precedente  comma 2, devono  rispettare,  nel  loro  insieme,  i  limiti  di  cui  alla 

tabella C allegata al presente decreto, secondo la classificazione che a quella fascia viene assegnata.” 

Si  ricorda  infine che  indipendentemente dalle  fasce di pertinenza,  il  criterio differenziale non si applica 

alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime. 

   

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4 Descrizione e inquadramento dell’area 

4.1 Stato di Fatto 

Il  progetto  in  oggetto  riguarda  la  variante  alla  pianificazione  urbanistica  dell’area  perimetrata  ed 

individuata dal P.R.G. come Scheda d’Ambito N 68 via Molino Rosso – HERA. 

Si  tratta  di  una  S.t.  di  mq  33.393  delimitata  da  un  tratto  curvilineo  di  via  Molino  Rosso  a  sud, 

dall’Autostrada A 14 a nord, dal complesso Alberghiero dell’Hotel Molino Rosso e della Ditta Cir Ambiente 

ad  est e da edifici a destinazione residenziale a ovest. 

Nell’area in oggetto, di morfologia pianeggiante, insiste un edificio di forma quadrata di ca mt 65 x mt 70 

x mt 7,5 e un piccolo edificio adibito a portineria. 

Attualmente l’intera area è servita da un unico ingresso carrabile da via Molino Rosso. 

 

Figura 2. Planimetria stato di fatto 

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4.2 Progetto 

Il progetto prevede  la  realizzazione di un nuovo Parcheggio Pubblico che  insiste  in un’area di 3.635 mq 

con 105 posti auto a totale soddisfacimento della Su massima realizzabile del comparto oltre ad un’Area 

Tecnica  esterna  in  cui  sono  in  fase  di  allestimento  varie  centrali  di  raffrescamento  a  servizio  dei  locali 

interni. 

Il Parcheggio Pubblico potrà essere utilizzato, con opportuno sistema di navette, durante manifestazioni 

culturali e sportive che si svolgeranno all’interno di Imola. 

Il progetto prevede anche la realizzazione di un marciapiede sul lato nord di via Molino Rosso.  

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Figura 3. Planimetria steto di progetto 

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Figura 4. Particolare della variante in oggetto 

 

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4.3 PRG di riferimento 

 

La zona di studio è classificata dal PSC del Comune di Imola  (ultima modifica 31/08/2016 12:07 —

 pubblicato) come " ASP_A ‐ Ambiti produttivi e terziari sovracomunali di sviluppo esistenti (art. 5.2.6)". 

 

 

Figura 5. Destinazioni d’uso del PSC di riferimento 

 

   

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5 Inquadramento acustico  

Ai  sensi  del  piano  di  Classificazione  Acustica  del  comune  di  Imola,  nella  zona  in  esame,  che  ricade 

attualmente  in  classe V,  valgono  i  limiti  acustici  pari  a  70 dB(A) per  il  periodo diurno e 60 dB(A) per  il 

periodo notturno. 

Da segnalare che la Classificazione Acustica del comune di Imola prevede l’autostrada A14 sia classificata 

come strada di tipo A e l’area dell’abitazione di Hera (sarà ricompresa all’interno della fascia di pertinenza 

stradale con limiti acustici pari a 70 dB(A) per il periodo diurno e 60 dB(A) per il periodo notturno per la 

fascia A mentre per la fascia B il limiti acustici sono pari a 65 dB(A) per il periodo diurno e 55 dB(A) per il 

periodo notturno. 

 

   

Figura 6. Classificazione acustica Comune di Imola 

 

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6 Clima acustico ante‐operam  

Per  clima  acustico  s’intendono  le  condizioni  sonore  esistenti  in  una  determinata  porzione  di  territorio, 

derivanti dall’insieme di tutte le sorgenti sonore naturali e antropiche. 

La valutazione di clima acustico è una  ricognizione delle  condizioni  sonore abituali e di quelle massime 

ammissibili  in una determinata area. Essa è  finalizzata a evitare che  il  sito  in cui s’intende realizzare un 

insediamento  sensibile  al  rumore  sia  caratterizzato  da  condizioni  di  rumorosità,  o  da  livelli  di  rumore 

ammissibile, non compatibili con l’utilizzo dell’insediamento stesso. 

La  valutazione  di  clima  acustico  deve  fornire  gli  elementi  per  la  verifica  della  compatibilità  del  sito 

prescelto per l’insediamento con i vincoli necessari alla tutela di quest’ultimo, mediante l’individuazione e 

la  descrizione  delle  sorgenti  sonore  presenti  nel  suo  intorno,  la  caratterizzazione  del  clima  acustico 

esistente, l’indicazione dei livelli sonori ammessi dalla classificazione acustica comunale e dai regolamenti 

di esecuzione che disciplinano  l’inquinamento acustico originato dalle  infrastrutture dei  trasporti, di cui 

all’art.  11  della  legge  26    ottobre  1995,  n.  447  (Legge  quadro  sull’inquinamento  acustico)  per  il  sito 

destinato all’insediamento oggetto di valutazione. 

6.1 Misure effettuate 

 

L’area  è  caratterizzata  da  un  clima  acustico  che  vede  la  presenza  di  numerose sorgenti sonore di 

tipo  infrastrutturale,  industriale,  commerciale,  artigianale  e  agricolo.  In  particolare,  si  segnalano  le 

seguenti sorgenti di rumore residuo: 

 

SORGENTE  TIPO DIURNO  NOTTURNO

Traffico lungo l’autostrada A14  STRADALE X X 

Traffico lungo la Via Selice  STRADALE X X 

Traffico in via Molino Rosso  STRADALE X X 

Attività circostanti  ARTIGIANALE X  

Tabella 6‐1 – Sorgenti di rumore residuo 

 

   

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6.1.1 Misura del clima acustico 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Postazione di misura del rumore residuo ad altezza 4 m

 

 

Figura 7. Posizione di misura del clima acustico e distanza dalle sorgenti di rumore residuo 

6.1.2 Descrizione delle misure acustiche eseguite 

 

Nei  giorni  dal  15/10/18  al  16/10/18,  in  area  esterna  prossima  al  ricettore  RIC_4,  è  stata  eseguita  una 

misura del clima acustico di 24 ore. La scelta della postazione di misura è stata dettata da criteri di cautela 

in quanto tale posizione, rispetto ai ricettori a maggior rischio di impatto, ovvero RIC_1 e RIC_2 abitativi e 

R_3 uffici, è più lontana dalle principali fonti di rumore residuo (autostrada, via Molino Rosso e via Selice) 

ed è maggiormente schermata rispetto ad esse per la presenza di edifici circostanti. 

Ciò  determina  in  tutta  evidenza  che  in  tale  posizione  il  rumore  residuo  dovrà  essere  necessariamente 

inferiore rispetto agli altri ricettori, ponendosi pertanto in una condizione cautelativa. 

Nel grafico successivo si riporta la timeline completa della misura. Il valore di Leq indicato rappresenta il 

Leq complessivo nelle 24 ore e pertanto non è utile ai fini della valutazione 

I criteri e le modalità di esecuzione delle misure sono quelli indicati dal D.M. 16/03/1998. Le misure sono 

state condotte il giorno 18/01/2016. 

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Il  rumore residuo è caratterizzato da un andamento quasi costante nelle 24 ore e dall’assenza di eventi 

anomali, componenti tonali e impulsive. 

In   particolare,   durante    il   periodo   diurno   di   apertura   degli   uffici,    il    rumore    residuo presenta un 

valore pressoché costante 

Le  caratteristiche  stazionarie  dell’emissione  prevista  e  del  rumore  residuo  rilevato  consentono  la 

valutazione di quest’ultimo mediante il Leq, senza over adottare parametri statistici. 

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Risulta, alla postazione di misura: 

 

TR diurno [06‐22]  Lr,g = 58.0 dB(A) 

TR notturno [22‐06]  Lr,n = 52.0 dB(A) 

 

I due livelli equivalenti misurati possono essere pertanto considerati cautelativamente rappresentativi del 

rumore residuo in facciata a tutti i ricettori interessati dal presente studio. 

 

6.1.3 Condizioni di misura 

- I valori sono arrotondati a 0.5 dB. 

- La misura è stata eseguita in giorni lavorativi, in condizioni di traffico standard. 

- La misura è stata eseguita ad altezza H=4m dal piano di campagna. 

- La  strumentazione  utilizzata  per  l’esecuzione  delle misure  fonometriche  è  conforme  agli 

standard  prescritti  dall’articolo  2  del  D.M.  16.03.98:  “Tecniche  di  rilevamento  e  di 

misurazione dell’inquinamento acustico”. 

 

Il  sistema  di  misura  soddisfa  le  specifiche  di  cui  alla  classe  1  delle  norme  EN  60651/1994  e  EN 

60804/1994.  Il  fonometro  utilizzato  per  le misure  di  livello  equivalente  è  conforme  alla  classe  1  delle 

norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. La risposta in frequenza della catena di registrazione utilizzata è 

conforme a quella richiesta per la classe 1 della EN 60651/1994 e la dinamica è adeguata al fenomeno in 

esame.  I  filtri  e  i  microfoni  utilizzati  per  le  misure  sono  conformi,  rispettivamente,  alle  norme  EN 

61260/1995 (IEC 1260) e EN 61094‐1/1994, EN 61094‐2/1993, EN 61094‐ 

3/ 1995, EN 61094‐4/1995. I calibratori sono conformi alle norme CEI 29‐4. 

In  allegato  sono  riportate  le  prime  pagine  dei  certificati  di  taratura  della  strumentazione  utilizzata.  La 

calibrazione della catena di misura è stata eseguita utilizzando il calibratore Larson Davis Cal200, con un 

livello sonoro in uscita di 94,0 dBA alla frequenza di 1 kHz. La calibrazione è stata effettuata prima e dopo  

ogni ciclo di misura: lo scostamento è risultato conforme in quanto contenuto entro 0,5 dB. 

 

STRUMENTAZIONE  MODELLO MATRICOLA 

FONOMETRO  LARSON DAVIS – 831 3465

CALIBRATORE  LARSON DAVIS CAL 200 0446

Tabella 6‐2 ‐ Strumentazione utilizzata per i rilevamenti fonometrici 

 

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I  dati  acustici  sono  stati  validati  mediante  la  verifica  della  conformità  meteorologica  grazie  alle 

registrazioni di velocità del vento e precipitazioni effettuate mediante centralina wireless Davis Vantage 

Vue mod. 6250 EU, s.n. MO161115063 installata presso la postazione di misura. Non si rilevano periodi di 

non conformità meteorologica. 

Le misure fonometriche sono state eseguite nelle seguenti condizioni: 

• Temperatura: tra 13 e 21°C 

• Umidità: tra 60% e 100% 

• Pressione atmosferica: 1016 hPa 

• Velocità media del vento: inferiore a 5 m/s 

• Precipitazioni: assenti 

6.1.4 Incertezza di misura 

Come  indicato  nelle  linee  guida  ISPRA  52/2009  “L’analisi  di  conformità  con  i  valori  di  legge:  il  ruolo 

dell’incertezza associata ai risultati di misura”, la valutazione della conformità dei livelli sonori rilevati con 

i  limiti  di  legge  imposti  dalla  classificazione  acustica  del  territorio  deve  tener  conto  dell’incertezza 

associata alle misure. 

Dato l’utilizzo di strumentazioni di classe 1, si è considerata un’incertezza di tipo B (vedi Norma UNI/TR – 

Acustica. Valutazione dell’incertezza nelle misurazioni e nei calcoli di acustica). 

 

Di seguito le incertezze di cui si è tenuto conto: 

ucal: incertezza dovuta al calibratore (scostamento rispetto al valore nominale, dispersioni dovute

alla non perfetta linearità, non perfetto accoppiamento tra calibratore e microfono, condizioni

meteorologiche) pari a 0,21 dB(A) (Norme UNI/TR 11326);

uslm: incertezza dovuta al misuratore di livello sonoro (scostamento rispetto al valore nominale

e dispersioni dipendenti dalla non perfetta stabilità nel tempo, condizioni meteorologiche, non

perfetta linearità, non perfetta aderenza alla curva di ponderazione A nominale, non perfetta

isotropia della capsula microfonica, risoluzione del sistema di visualizzazione e calcolo del valore

efficace) pari a 0,44 dB(A) (Norme UNI/TR 11326).

 

 Considerata la distanza media dei ricettori dalle principali sorgenti sonore, è stata considerata

trascurabile (< 0,1 dB(A)) l’incertezza dovuta alla posizione di misura (diverso posizionamento

del microfono nel monitoraggio per la valutazione del rumore ambientale e residuo).

Di seguito l’incertezza composta (uc) associata alle misure dei livelli sonori:   

uc = (ucal2 + uslm

2)^0.5 = 0,49 dB(A)   

Il limite del campo di valori, centrato sul valore misurato, entro cui si ritiene cada il vero valore del

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livello sonoro, con una probabilità del 95% rappresenta l’incertezza estesa (U) associata al livello

di confidenza del 95% e si ottiene moltiplicando l’incertezza composta con il fattore di copertura

bilaterale k0.95, che, per il livello di confidenza del 95%, e nell’ipotesi di distribuzione gaussiana dei

dati, è pari a 1,960.

L’incertezza estesa che caratterizza le misure dei livelli sonori è pertanto:

U = k0.95*uc = 0,96 dB(A)  

Essendo i risultati delle misure approssimati alla prima cifra decimale, il valore dell’incertezza (al

livello di confidenza del 95%) assunto per caratterizzare i rilievi dei livelli sonori (U) è riportato con

lo stesso grado di approssimazione:

U = +1,0 dB(A)  

Seguendo le prescrizioni e le procedure delle citate linee guida ISPRA, la valutazione delle

conformità dei livelli sonori ai valori assoluti di immissione è stata fatta tenendo conto delle

incertezze delle misure ed assumendo un livello di confidenza del 95%.

Il corrispondente fattore di copertura, trattandosi in questo caso di copertura unilaterale, è pari a k’0.95

= 1,645 e la “guard band” risulta:

g = k’0.95*uc = 0,81  

Dato che i limiti assoluti di immissione (DPCM 14/11/97) sono espressi senza cifre decimali, mentre

le misure dei livelli sonori sono espresse con una cifra decimale, le valutazioni sulla conformità a tali

limiti, in coerenza con le linee guida ISPRA, sono state condotte nel rispetto del numero di cifre

decimali (0) espresse nella norma di Legge, secondo le consuete regole di approssimazione

matematica: se il valore della prima cifra da scartare è inferiore a 5, si lascia la cifra da tenere senza

nessun cambiamento. Se il valore della prima cifra da scartare è pari a 5 o maggiore, si aumenta di

una unità il valore della cifra da tenere.

È stata quindi considerata la presenza di una situazione di non conformità al livello di confidenza

del 95% (probabilità di non conformità maggiore del 95%) al solo contemporaneo verificarsi delle

seguenti due relazioni (linee guida ISPRA):

[R – VL] arrotondato a 0 cifre decimali > 0

R – g – VL > 0

 Con:

R = risultato della misura;

VL = Valore assoluto di immissione di

Legge; g = guard band come sopra

definito.

 

 Nel caso in cui una delle due condizioni sopra riportate non sia rispettata, sussiste la conformità ai

limiti di legge (o per essere più precisi di ‘non non conformità’ al limiti di legge in quanto

l’oggetto della procedura è la ricerca della non conformità).

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6.2 Valutazione delle misure 

 

Le condizioni acustiche presenti in loco sono caratterizzate da livelli di rumorosità di fondo elevate create 

dall’intenso  traffico presente  sull’Autostrada A14, sia  in periodo diurno che notturno. Nonostante ciò  il 

clima acustico presente nell’area è compatibile con  i livelli acustici definiti dalle fasce A e B di pertinenza 

della Autostrada ed è altresì compatibile con i limiti della Classe V individuati dalla Zonizzazione acustica 

del Comune di Imola. 

 

6.3 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE 

 

Di seguito si riportano i dati di ingresso ricavati dalle schede tecniche, da dichiarazioni del fornitore e da 

misure eseguite su impianti analoghi. 

6.3.1 REFRIGERATORE 732KW HSE LN RTAF210 

 

 

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6.3.2 REFRIGERATORE 650KW  DAIKIN EWAD720TZ‐PS B2 

 

 

 

   

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6.3.3 REFRIGERATORE 450KW  BLUEBOX TETRIS 2AL N 43.4 

 

 

 

6.3.4 Calcolo della potenza sonora 

Di seguito si riporta la tabella di calcolo delle potenze sonore delle singole sorgenti, calcolate sulla base 

delle superfici di misura e delle effettive superfici di emissione, nonché sulla differenza di emissione tra 

corpo macchina (aspirazione) laterale e ventole di espulsione superiori. 

 

Il calcolo della potenza sonora viene seguito mediante la relazione Lw = Lp + 10*log(S) 

 

Il calcolo si riferisce alla potenza sonora massima, senza considerare le percentuali di carico ridotto (10‐

13%) e  la  riduzione nel  periodo notturno  (4‐5%).  Tali  valori  sono applicati  come parametri  separati  nel 

modello di calcolo Soundplan 

 

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7 MODELLO DI CALCOLO Per la simulazione del rumore prodotto dagli impianti si è fatto ricorso al programma di previsione e 

propagazione acustica SoundPlan 7.4. 

7.1 Modello 3D 

Il modello 3D viene realizzato inserendo nel software di simulazione tutte le superfici acusticamente 

significative e dotandole di coefficienti di assorbimento e di potere fonoisolante. 

Vengono poi posizionate delle opportune sorgenti aventi potenza sonora, spettro e direzionalità analoghe a 

quelle umane e infine viene realizzata una griglia pseudo‐ casuale  di  punti  di  ascolto  che  va  a  definire  la  mappatura  di  isolivello  dei  vari parametri. 

 

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Figura 8. – Modello 3D visto da differenti angolazioni 

   

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8 IMPATTO ACUSTICO 

8.1 EMISSIONE AI RICETTORI 

8.1.1 Risultato in facciata ai ricettori 

Di seguito si riporta la tabella dei livelli di emissione calcolati in facciata ai ricettori. 

Ricevitore  Classe    Piano Direzion Limite  Lg  dB(A)  Supero

RIC_1  V  piano terra  SE 65 45,7 ‐‐‐ 

RIC_1  V  pian   SE 65 47,0 ‐‐‐ 

RIC_2  V  piano terra  SW 65 37,3 ‐‐‐ 

RIC_2  V  pian   SW 65 40,2 ‐‐‐ 

RIC_3_N  V  piano terra  NE 65 52,4 ‐‐‐ 

RIC_3_N  V  pian   NE 65 53,8 ‐‐‐ 

RIC_3_N  V  pian   NE 65 54,5 ‐‐‐ 

RIC_3_N  V  pian   NE 65 55,1 ‐‐‐ 

RIC_3_N  V  pian   NE 65 55,5 ‐‐‐ 

RIC_3_N  V  pian   NE 65 55,6 ‐‐‐ 

RIC_3_O  V  piano terra  NW 65 56,4 ‐‐‐ 

RIC_3_O  V  pian   NW 65 58,2 ‐‐‐ 

RIC_3_O  V  pian   NW 65 59,2 ‐‐‐ 

RIC_3_O  V  pian   NW 65 59,9 ‐‐‐ 

RIC_3_O  V  pian   NW 65 60,2 ‐‐‐ 

RIC_3_O  V  pian   NW 65 59,8 ‐‐‐ 

RIC_3_S  V  piano terra  SW 65 39,3 ‐‐‐ 

RIC_3_S  V  pian   SW 65 41,8 ‐‐‐ 

RIC_3_S  V  pian   SW 65 41,8 ‐‐‐ 

RIC_3_S  V  pian   SW 65 41,8 ‐‐‐ 

RIC_3_S  V  pian   SW 65 42,0 ‐‐‐ 

RIC_3_S  V  pian   SW 65 42,3 ‐‐‐ 

RIC_4  V  piano terra  NE 65 49,9 ‐‐‐ 

RIC_4  V  pian   NE 65 50,7 ‐‐‐ 

RIC_5  V  piano terra  SE 65 43,8 ‐‐‐ 

RIC_5  V  pian   SE 65 45,0 ‐‐‐ 

RIC_6  V  piano terra  NE 65 45,7 ‐‐‐ 

RIC_6  V  pian   NE 65 45,8 ‐‐‐ 

RIC_7  V  piano terra  NW 65 31,2 ‐‐‐ 

RIC_7  V  pian   NW 65 34,9 ‐‐‐ 

RIC_8  V  piano terra  NW 65 39,5 ‐‐‐ 

RIC_8  V  pian   NW 65 39,5 ‐‐‐ 

RIC_9  V  piano terra  NW 65 45,1 ‐‐‐ 

RIC_9  V  pian   NW 65 44,9 ‐‐‐ 

RIC_10  V  piano terra  NW 65 32,0 ‐‐‐ 

RIC_10  V  pian   NW 65 32,9 ‐‐‐ 

Tabella 8‐1 – Stato futuro – livelli EMESSI ai ricettori – TR DIURNO 

 

 

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Ricevitore  Classe    Piano Direzion Limite  Lg  dB(A)  Supero

RIC_1  V  piano terra  SE 55 45 ‐‐‐ 

RIC_1  V  pian   SE 55 46,4 ‐‐‐ 

RIC_2  V  piano terra  SW 55 36,4 ‐‐‐ 

RIC_2  V  pian   SW 55 39,4 ‐‐‐ 

RIC_6  V  piano terra  NE 55 43,6 ‐‐‐ 

RIC_6  V  pian   NE 55 44 ‐‐‐ 

RIC_7  V  piano terra  NW 55 30,5 ‐‐‐ 

RIC_7  V  pian   NW 55 34,1 ‐‐‐ 

RIC_8  V  piano terra  NW 55 42,8 ‐‐‐ 

RIC_8  V  pian   NW 55 42,6 ‐‐‐ 

RIC_9  V  piano terra  NW 55 45 ‐‐‐ 

RIC_9  V  pian   NW 55 44,6 ‐‐‐ 

RIC_10  V  piano terra  NW 55 31,4 ‐‐‐ 

RIC_10  V  pian   NW 55 32,8 ‐‐‐ 

Tabella 8‐2 – Stato futuro – livelli EMESSI ai ricettori – TR NOTTURNO 

Nel  tempo  di  riferimento  notturno  sono  stati  considerati  solo  i  ricettori  di  tipo  abitativo  (abitazioni  ed 

hotel). 

 

Non si prevedono superamenti del limite di emissione, sia nel TR diurno che in quello notturno. 

 

8.1.2 Componenti tonali ed impulsive 

 

Sulla  base  di  quanto  rilevato  in  campagne  di  misura  effettuate  su  sorgenti  simili  non  si  prevedono 

componenti tonali né impulsive. Sarà comunque responsabilità dell’impresa che si occupa dell’installazione 

e  della manutenzione  dell’impianto mettere  in  atto  tutti  gli  accorgimenti  e  le  procedure  necessarie  per 

evitare l’emissione di componenti tonali, in particolare da parte dei ventilatori, delle pompe e della cabina 

elettrica. 

 

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8.1.3 Confronto con i limiti di legge – stato futuro 

 

Di  seguito  si  riportano  le  tabelle  di  calcolo  e  verifica  di  rispondenza  ai  limiti  di  legge  nei    due  ricettori 

maggiormente esposti, ovvero RIC_3_O (piano 4) nel periodo DIURNO e RIC_1 (primo piano) nel periodo 

NOTTURNO. 

 

Ricettore  RIC_3_O (piano 4) RIC_1 (piano 1) 

Tempo di riferimento  DIURNO NOTTURNO 

EMISSIONE 

Livello di emissione Le,dB(A)  60.2 46.4 

Limite di emissione Le,lim,dB(A)  65.0 55.0 

Verifica limite di emissione  Rispettato Rispettato 

IMMISSIONE 

Livello di rumore residuo Lr, dB(A)  58.0 52.0 

Livello di immissione Li=Le‐Lr,dB(A)  62.2 53.1 

Limite di immissione Li,lim,dB(A)  70.0 60.0 

Verifica limite di immissione  Rispettato Rispettato 

DIFFERENZIALE 

Differenziale D=Li‐Lr,dB(A)  4.2 1.1 

Limite differenziale D,lim,dB(A)  5.0 3.0 

Verifica limite differenziale  Rispettato Rispettato 

Tabella 8‐3 – Valutazione di verifica del rispetto dei limiti 

   

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9 Conclusioni  

Sulla  base  dello  studio  degli  elaborati  progettuali  e dei monitoraggi  effettuati  per  determinare  il  clima 

acustico dell'area, è possibile trarre le seguenti conclusioni: 

La  rumorosità della  zona  risulta  influenzata dal  traffico  veicolare  transitante  lungo  l'Autostrada 

A14, dalle misure svolte risulta che  i  limiti  imposti ai ricettori dal DPR n°142 del 30 marzo 2004 

''Disposizioni  per    il  contenimento  e  la  prevenzione  dell'inquinamento  acustico  derivante  dal 

traffico veicolare" sono  rispettati   sia  per  il  livello  diurno  che notturno; 

è  compatibile  con  il  rispetto  dei  limiti  di  emissione,  immissione  e  differenziali  presso  tutti  i 

ricettori circostanti, 

è compatibile con il rispetto dei requisiti acustici passivi nei confronti degli ambienti dell’edificio 

Hera Comm, di cui gli impianti di nuova realizzazione sono a servizio. 

 

Imola 10 novembre 2019

Il Tecnico Competente in Acustica

Iscritto all’elenco Nazionale al N° 5052

Dott. Maurizio Castellari