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COMUNE DI PEGOGNAGA Provincia di Mantova ____________ Numero 37 Del 27-05-2005 COPIA Protocollo n° __________ VERBALE DELLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: VARIANTE GENERALE AL PRGC - PRIMA SEDUTA - ESAME SENTENZA TAR N.3/2005 E PARERI ENTI ISTITUZIONALI E CONTRODEDUZIONI L'anno duemilacinque il giorno ventisette del mese di maggio alle ore 21,00, in Pegognaga nella sala delle adunanze,premesse le formalità di legge, si è riunito in sessione Straordinaria in seduta Pubblica di Prima convocazione il Consiglio Comunale. Dei Signori componenti il Consiglio Comunale di questo Comune: CARRA MARCO Presente TORELLI EMANUELE Presente MONTANI ALBERTO Presente SAVIOLI REMO Assente TASCHI ANNALISA Assente MALAVASI MASSIMO Presente GALEOTTI ALESSANDRO Presente GORRIERI DARIO Presente TAGLIAVINI CRISTIANO Presente MELLI DIMITRI Presente GRIGOLI EMILIANO Presente BISI ELDA Presente LASAGNA GABRIELLA Presente ROSSI ISAIA Presente GANDOLFI ALBERTO Presente VENERI BARBARA Presente CARAFFINI LUCA Assente ne risultano quindi presenti n. 14 e assenti n. 3. Assiste all’adunanza il Sig. AVANZINI Dr. GABRIELE nella sua qualità di Segretario Comunale. Constatato legale il numero degli intervenuti il Signor CARRA MARCO nella sua qualità di SINDACO assume la presidenza, dichiara aperta la seduta ed invita l’assemblea a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, il cui testo è riportato nel foglio allegato.

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COMUNE DI PEGOGNAGA

Provincia di Mantova ____________

Numero 37 Del 27-05-2005 COPIA

Protocollo n° __________

VERBALE DELLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: VARIANTE GENERALE AL PRGC - PRIMA SEDUTA - ESAME SENTENZA TAR N.3/2005 E PARERI ENTI ISTITUZIONALI E CONTRODEDUZIONI L'anno duemilacinque il giorno ventisette del mese di maggio alle ore 21,00, in Pegognaga nella sala delle adunanze,premesse le formalità di legge, si è riunito in sessione Straordinaria in seduta Pubblica di Prima convocazione il Consiglio Comunale. Dei Signori componenti il Consiglio Comunale di questo Comune: CARRA MARCO Presente TORELLI EMANUELE Presente MONTANI ALBERTO Presente SAVIOLI REMO Assente TASCHI ANNALISA Assente MALAVASI MASSIMO Presente GALEOTTI ALESSANDRO Presente GORRIERI DARIO Presente TAGLIAVINI CRISTIANO Presente MELLI DIMITRI Presente GRIGOLI EMILIANO Presente BISI ELDA Presente LASAGNA GABRIELLA Presente ROSSI ISAIA Presente GANDOLFI ALBERTO Presente VENERI BARBARA Presente CARAFFINI LUCA Assente ne risultano quindi presenti n. 14 e assenti n. 3. Assiste all’adunanza il Sig. AVANZINI Dr. GABRIELE nella sua qualità di Segretario Comunale. Constatato legale il numero degli intervenuti il Signor CARRA MARCO nella sua qualità di SINDACO assume la presidenza, dichiara aperta la seduta ed invita l’assemblea a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, il cui testo è riportato nel foglio allegato.

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IL CONSIGLIO COMUNALE

Richiamata la deliberazione consiliare n. 34 del 27.04.2004, ad oggetto: Adozione Variante Generale al Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.); Dato atto che la variante, come sopra adottata, era costituita da seguenti elaborati tecnici: Relazione tecnica illustrativa; Norme Tecniche di Attuazione; Tav.1 Inquadramento territoriale scala 1 : 50.000; Tav.2 Mosaico dei Piani Regolatori dei comuni contermini scala 1 : 25.000; Tav.3 Stralcio PTCP;Attenzioni e indicazioni di piano scala 1 : 25.000; Tav.4 Tavola di azzonamento sintetica scala 1 : 10.000; Tav.5 Tavola di azzonamento analitica scala 1 : 2.000; Tav.6 Tavola di azzonamento analitica scala 1 : 2.000; Tav.7 Tavola di azzonamento analitica scala 1 : 2.000; Tav.8 Tavola di azzonamento analitica scala 1 : 2.000; Tav.9 Tavola di azzonamento analitica scala 1 : 2.000; Tav.10 Tavola di azzonamento analitica Sacca, Finella, Galvagnina, Parco di S.

Lorenzo scala 1:2.000/1:5.000; Tav.11 Sistema dei vincoli scala 1 : 10.000; Tav.12 Piano dei servizi: Capoluogo, Finella, Galvagnina scala 1 : 5.000; Tav. 13 Piano dei servizi: Polesine scala 1 : 5.000; Oltre che dal Piano di Zonizzazione Acustica redatto ai sensi del DPCM 447/95 e s.m.i. e della L.R. 13 del 10/08/2001 che forma parte integrante della suddetta variante e composto dai seguenti elaborati: Proposta di Classificazione Acustica; Allegato 1 – Planimetria di ubicazione delle postazioni di misura; Allegato 2 – Rilievi fonometrici; Allegato 3 – Riferimenti normativi; Allegato 4 – Planimetrie di azionamento acustico all’interno del perimetro del centro abitato Tav. 3.1-3.2-3.3-3.4-3.5-4.0 – Scala 1:2000; Allegato 5 - Planimetrie di azionamento acustico all’esterno del perimetro del centro abitato Tav. 32.1-2.2-2.3-2.4-2.5-2.6-2.7-2.8 – Scala 1:5000; Considerato che ai fini della partecipazione al procedimento di redazione della variante generale dei cittadini e delle associazioni di categoria, si sono tenuti diversi incontri dove sono state illustrate le linee guida e gli indirizzi strategici del nuovo Piano Regolatore Comunale di Pegognaga; Dato atto che la Provincia di Mantova ha approvato il PTCP con delibera del Consiglio Provinciale n° 61 del 28/11/2002 pubblicato sul BURL serie inserzioni n° 5 del 29/01/2003; Considerato pertanto che ai sensi e per gli effetti della L.R. 1/2000 la procedura di approvazione sarà quella prevista, oltre che dagli indirizzi normativi del PTCP, dall’art. 3 comma 13 e seguenti della suddetta legge;

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Atteso che, a norma dell’art. 3 comma 14 della legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1, a seguito della intervenuta esecutività della deliberazione consiliare n. 34 del 2004:

- è stato pubblicato all’Albo Pretorio Comunale in data 18 maggio 2004, sul quotidiano a diffusione locale “la Gazzetta di Mantova” in data 23 maggio 2004 e sul BURL in data 03/06/2004 l’avviso di adozione della variante generale e di deposito presso la segreteria comunale, volto a consentire la sua conoscenza e la presentazione di osservazioni,

- dal 18 maggio 2004 e per i successivi trenta giorni consecutivi è stata depositata la variante generale a libera visione del pubblico

- fino a trenta giorni dopo la scadenza del periodo di deposito e cioè dal 18.06.2004 al 19.07.2004 compreso, sia Enti che privati, hanno potuto presentare osservazioni;

Dato atto che, come risulta dal registro delle osservazioni allegato: entro i termini previsti sono pervenute n° 28 osservazioni, e che oltre tali termini sono pervenute ulteriori n° 18 osservazioni, Dato atto che era volontà dell’Ente garantire la massima partecipazione dei cittadini alla realizzazione della variante generale al P.R.G.C., e che, per tale motivo, al fine di stimolare la partecipazione al procedimento, il Sindaco, con proprio decreto n° 8703 in data 13/08/2004, successivamente integrato con il n° 10870 del 25/10/2003, ha istituito un tavolo di confronto tecnico al quale sono state invitate associazioni di categoria, professionali e ambientaliste, oltre ad ASL ARPA e Consorzio di Bonifica; Preso atto che durante i diversi incontri tenutisi le singole associazioni hanno presentato delle proprie osservazioni al Piano che l’Ente intende esaminare in sede di controdeduzioni, unitamente anche alle osservazioni presentate fuori termine; Preso atto che tali osservazioni emerse dal tavolo di confronto tecnico, risultano essere N° 9, identificate nel registro osservazioni dal n° 47 al n° 55; Visto che in data 21/02/2005 si è tenuto il Tavolo di concertazione previsto dal PTCP, convocato dall’Amministrazione Provinciale con i comuni limitrofi al fine di valutare il dimensionamento delle Aree Produttive previste dalla Variante Generale adottata; Vista la sentenza Tar di Brescia n° 3/2005 depositata in data 05/01/2005 con la quale, nel frattempo, è stata annullata la Variante Stralcio al PRGC già approvata con deliberazione n° 4 del 04/03/2004; Visto il Parere legale, in proposito acquisito dai tecnici progettisti, redatto dallo studio Roversi Monaco-Morello-Pittalis di Bologna; Atteso che gli Architetti Francesco Caprini e Daniela Gabutti dello Studio Coprat di Mantova, in qualità di progettisti incaricati, hanno predisposto la documentazione finalizzata alla definitiva approvazione della Variante Urbanistica di seguito elencata:

- Controdeduzioni alle osservazioni - Relazione tecnica illustrativa modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni - Norme tecniche di attuazione modificate in esito all’accoglimento delle osservazioni - Tav.1 – Inquadramento territoriale - Tav.2 – Mosaico dei Piani Regolatori dei Comuni contermini - Tav.3 – Stralcio P.T.C.P. – attenzioni e indicazioni di Piano - Tav.4 – Tavola di azzonamento sintetica con individuazione delle osservazioni

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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- Tav.4 – Tavola di azzonamento sintetica modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni

- Tav.5 - Tavola di azzonamento analitica modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni

- Tav.6 - Tavola di azzonamento analitica modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni

- Tav.7 - Tavola di azzonamento analitica modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni

- Tav.8 - Tavola di azzonamento analitica modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni

- Tav.9 - Tavola di azzonamento analitica modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni

- Tav.10 - Tavola di azzonamento analitica – Sacca, Finella, Galvagnina, Parco di S.Lorenzo - modificata in esito all’accoglimento delle osservazioni

- Tav.11 – Sistema dei vincoli modificato in esito all’accoglimento delle osservazioni - Tav.12 – Piano dei servizi – Capoluogo, Finella, Galvagnina – modificato in esito

all’accoglimento delle osservazioni - Tav.13 – Piano dei servizi – Polesine – modificato in esito all’accoglimento delle

osservazioni - Allegato A – Elaborato illustrativo – Individuazione delle osservazioni accolte - Variante di adeguamento del settore commerciale – Relazione Generale

Ritenuto necessario esaminare preliminarmente le modifiche da apportare alla variante adottata in esecuzione della sentenza TAR Brescia n° 3/2005 sopraesposta e dei i pareri degli enti istituzionalmente preposti; Qiuindi, Dopo l’appello effettuato dal Segretario – Generale si apre il seguente dibattito preliminare: CARRA MARCO - Sindaco Non abbiamo verbali da approvare e possiamo procedere con il primo punto che è l'approvazione definitiva della Variante Generale al Piano Regolatore. In una fase immediatamente successiva a questa poi si recheranno a questo tavolo il tecnico comunale, il geometra Lomellini e gli architetti dello Studio Coprat, che come sapete sono i nostri incaricati per la redazione della Variante Generale. Visto che ci apprestiamo ad affrontare l'atto conclusivo di questa variante, tenevo a fare alcune considerazioni. Però devo anche comunicarvi che abbiamo già previsto, nel caso in cui non dovessimo chiudere questa sera l'ordine del giorno, la riconvocazione per lunedì prossimo alle ore 21, perché abbiamo un po' di osservazioni da valutare, da discutere e poi da approvare o da respingere. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Alle 23 facciamo il punto, vediamo di capire, al massimo andiamo avanti fino a mezzanotte e vediamo a che punto ci troviamo. Partiamo con queste considerazioni che intendevo sviluppare, come dicevo, proprio in ragione del fatto che siamo all'atto conclusivo di questa variante, variante alla quale arriviamo dopo oltre un anno dalla sua adozione, perché, se non ricordo male, è avvenuta

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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il 27 aprile dell'anno scorso, e vale la pena ricordare che molto è dipeso - se pensiamo a questo intervallo piuttosto lungo - dalla vicenda della famosa fabbrica di conglomerati bituminosi, dove, dopo le preoccupazioni che sono emerse l'estate scorsa da parte di numerosi cittadini, si imponeva da parte nostra la ricerca di un sito alternativo. Oggi possiamo dire, finalmente, credo con soddisfazione, che questo obiettivo è stato raggiunto, è stato individuato il nuovo sito in strada Caramasche, dopo l'autostrada, quindi dopo il cavalcavia, ed è stato questo un obiettivo che, vale la pena ricordare, era stato individuato ancora l'anno scorso in settembre da questo Consiglio comunale all'unanimità. Il Consiglio comunale, lo ricorderete, approvò unanimemente un ordine del giorno che impegnava in qualche modo Sindaco e Giunta di individuare, rispetto a via Guido Rossa, un altro sito, o in loco o sul territorio comunale o sul territorio di altre comunità. Siamo giunti a questa scelta dopo diversi tentativi effettuati su siti diversi, alcuni di questi anche fuori dalla nostra comunità, fuori dal territorio pegognaghese; vale la pena altresì ricordare che al sito di strada Caramasche si è arrivati dopo che ancora qualche mese fa questo medesimo sito ci era stato in qualche modo proposto, solo che per vicissitudini varie, legate al rapporto tra privati, non portò nessun risultato e, nell'ultimissimo periodo, viceversa, questa situazione si è evoluta ed oggi possiamo dire che si è chiusa. Le motivazioni dello spostamento, legate ad alcune possibili molestie (così sono state definite o così vengono definite anche dagli organismi di controllo) che insediamenti produttivi di questo tipo possono arrecare, eventualità evidentemente, ma giustamente sono state sottolineate e queste sono state le ragioni che ci hanno portato ad individuare un nuovo sito, penso alla triturazione degli inerti, penso anche all'incremento di traffico pesante, nel senso che produzioni di questo tipo poi necessitano di essere veicolate attraverso automezzi pesanti, quindi, da qui la necessità di avere un luogo più isolato e, ripeto, ci si è arrivati. E` evidente che rispetto a questa nuova localizzazione ci sono anche alcuni limiti, io credo che sia una scelta buona, che risponde alle esigenze, alla domanda che centinaia di cittadini hanno posto l'anno scorso, però anche alcuni limiti, tra questi ricordiamo i collegamenti viari, laddove, nel momento in cui questa azienda diventerà operativa, difficilmente le opere di urbanizzazione, in particolare le opere stradali dell'area industriale "Nuove Fabbriche", situata praticamente di fronte, cioè dall'altra parte di strada Caramasche, difficilmente queste opere saranno realizzate, nel momento in cui queste saranno realizzate è evidente che dalla fabbrica, da questa unità produttiva basterà attraversare strada Caramasche, immettersi nella nuova area industriale ed arrivare in pochissimo tempo all'autostrada, quindi attraversando di fatto solo ed esclusivamente l'area industriale. Viceversa, in questa situazione, che consideriamo evidentemente provvisoria, gli automezzi pesanti dovranno percorrere strada Caramasche in direzione Gonzaga e poi rientrare sulla provinciale Pegognaga - Gonzaga, laddove insiste ad oggi un divieto un transito di mezzi pesanti, c'è una ordinanza, per altro sostenuta con convinzione nelle Amministrazioni comunali di Pegognaga e di Gonzaga, rispetto alla quale, però, è evidente che si chiederà una sorta di deroga, potremmo definirla così, legata al carico e scarico, cosa che per altro avviene in moltissime circostanze. E` nostra intenzione chiedere che questa unità produttiva sia circondata da una barriera verde, tenete conto che sarà proprio a ridosso della sede autostradale e sarà all'interno rispetto a strada Caramasche, quindi chiederemo la realizzazione di questa barriera verde; sapete che i pareri degli enti ASL, ARPA, diversi dipartimenti dell'Amministrazione provinciale coinvolti sono pareri positivi, e devo dire che si è giunti alla localizzazione di questo nuovo sito grazie al concorso di diversi soggetti: in molti si sono dati da fare per cercare di risolvere questa questione nell'interesse unico della nostra comunità. Prima di affrontare compiutamente la variante generale, si è dovuto attendere che questa vicenda trovasse una sua conclusione, credo che si debba anche in questa sede

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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ringraziare, come dicevo prima, i tanti cittadini che si sono prodigati in un modo o nell'altro per trovare una soluzione alternativa al sito originario, e si debba ringraziare la ditta Palvarini che, nonostante avesse i pareri positivi relativamente ad altri siti, però si è evidentemente calata nella realtà pegognaghese e ha dato sfoggio di attenzione e di sensibilità rispetto ad un dibattito importante che si è aperto nella nostra comunità. Si tenga conto che cosa può significare per una impresa attendere diversi mesi prima di arrivare alla soluzione, quindi il grazie da parte dell'Amministrazione e di tutto il Consiglio. Molto è dipeso da questa vicenda, dicevo, dal successivo dibattito che ne è scaturito sui temi della qualità dello sviluppo che noi intendiamo dare a Pegognaga; credo che si sia cercato di focalizzare l'attenzione sulla crescita, sullo sviluppo della nostra comunità, coniugati, come ho già avuto modo di ricordare, a una rinnovata sensibilità ambientale che il dibattito ha fatto venire a galla con una certa forza. Credo che complessivamente si possa dire che la nostra comunità ha preso maggiore coscienza sul valore della salvaguardia del territorio, contemporaneamente, lo ricordavo prima, mi preme sottolinearlo, altrettanto importante è offrire nuove opportunità di crescita alla nostra comunità e all'insieme di un territorio. Il PRG da questo punto di vista è uno strumento di straordinaria importanza e di straordinaria rilevanza, che individua le direttrici sulle quali si intende programmare lo sviluppo di una comunità, e quindi, lo abbiamo detto ancora un anno fa, sulla base di una lettura socio economica che è stata fatta nella nostra realtà si è addivenuti a una proposta, ad un successivo dibattito e alla proposta definitiva, quindi alla ipotesi programmatoria conclusiva. E` un'area, la nostra, che sta conoscendo anch'essa - ancorché ci troviamo in una zona ricca - gli effetti di una crisi di carattere più generale, che non trova risposte nelle politiche nazionali, ma che dal nostro punto di vista stanno insidiando il nostro livello di sicurezza economica e sociale, il nostro livello di benessere, il nostro livello di qualità della vita. Credo che si debba da parte nostra appunto fare la nostra parte. Il dibattito che si è riaperto, come dicevo, in modo forte, ha fatto maturare questa consapevolezza, il tavolo tecnico che è stato istituito su proposta dell'Amministrazione ha valorizzare io credo soggetti di varia natura, soggetti portatori di interessi particolari ma che hanno trovato gli elementi di coagulo nella discussione avvenuta al tavolo tecnico, ebbene, questo tavolo ha valorizzato questi stessi soggetti io credo rafforzando il concetto nostro, pegognaghese, in qualche modo di classe dirigente, e ha valorizzato, ne sono profondamente convinto, anche la pratica concertativa che abbiamo cercato di praticare nel corso di questi anni, una pratica concertativa in questo caso molto spinta. Questo strumento, cioè il tavolo tecnico, credo che non abbia esaurito la sua funzione ma credo che questo momento di confronto ampio con il tessuto sociale pegognaghese nelle sue diverse articolazioni debba proseguire; io sono uno tra coloro i quali sostiene che questo confronto, avvenuto magari in modo più approssimativo, in modo più superficiale, non vedo un unico attore protagonista, sono molteplici gli attori, però questo confronto è avvenuto anche prima del 27 aprile del 2004, non è stato sufficiente. Credo che già qualche importante passo avanti sia stato fatto nell'approvazione delle modifiche del regolamento comunale di igiene che abbiamo effettuato la volta precedente, l'ultimo Consiglio, cioè in quell'ambito noi abbiamo io credo recuperato una parte importante del dibattito che si è sviluppato in questi mesi. Ritengo di indicare un attimo quelle che sono le direttrici fondamentali che sono venute a galla, alla luce anche del confronto che si è aperto, non ultimo quello con l'Amministrazione provinciale, che come tutti sapranno ha un ruolo decisivo nella definizione della proposta. Per cui, vi è stato, dall'adozione alla proposta di questa sera, un sostanziale ridimensionamento delle aree industriali proposte, viene esplicitata in modo netto anche la necessaria gradualità che dovremo adottare per quanto concerne lo sviluppo residenziale, tenendo conto che all'interno dello sviluppo residenziale recuperiamo anche, rispetto al dato complessivo, un 30% di superficie da dedicare,

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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diciamo, all'edilizia economica e popolare, c'è tutto il tema delle infrastrutture, molto importante, laddove non si prevedono infrastrutture nuove, laddove si parla di riqualificazione per esempio di strada Torricello, individuando in quella direttrice, questo tratto stradale, la futura bretellina che consentirà in qualche modo di alleggerire il traffico pesante dal centro; si parla di messa in sicurezza della direttrice più importante, che attraversa il nostro territorio, che è la provinciale Suzzara - Pegognaga - destra Secchia, anche a fronte o forse soprattutto a fronte appunto dei potenziamenti, sulle quale stanno insistendo... a Suzzara sono partiti i lavori di collegamento con l'Emilia, partiranno i lavori di collegamento con il destra Secchia in modo più spinto, in modo più robusto, pensate alla sola POPE (il famoso collegamento Poggiorusco - Pegognaga), quindi vi è la necessità di mettere in maggiore sicurezza alcuni elementi di criticità che insistono sul nostro territorio, come per esempio l'incrocio tra strada provinciale e strada Vo', per esempio il rondò autostradale, per esempio il rondò di Polesine, quindi alcune di queste opere sono già in programma e verranno realizzate nei prossimi tempi, per esempio anche all'ipotesi del sottopasso in prossimità dell'incrocio viale San Lorenzo - provinciale, quindi sottopasso che interesserà la strada provinciale, questo per avere, - io credo un dato importante - un collegamento unico, senza barriere, senza rischi e pericoli, dalla piazza fino al parco San Lorenzo. E` evidente che sono obiettivi che vengono indicati nel Piano Regolatore, obiettivi che si vedrà poi nel tempo se saranno realizzati o meno, ma che indicano delle scelte strategiche di fondo importanti. Credo sia anche opportuno fare un riferimento alla recente sentenza del TAR che, come sapete, ha di fatto bloccato una variante parziale, che prevedeva alcuni ambiti, con particolare riferimento alla PL "La Bassana", ma la sentenza ha interessato tutta la variante parziale, quindi anche altri ambiti; è evidente che in accoglimento delle indicazioni che questa sentenza offre, in accoglimento della variante generale consentirà lo sblocco da quelle situazioni che in ragione di quella sentenza si sono provvisoriamente bloccate. Queste erano le considerazioni introduttive che mi sentivo di fare prima di addentrarci nel merito della variante generale. Invito a questo punto il tecnico comunale e gli architetti dello Studio Coprat, perché a loro sarà affidato il compito di illustrare le osservazioni presentate, mi pare siano grosso modo una cinquantina, e le relative risposte, che sono il frutto appunto anche del confronto tra la parte politica e la parte tecnica di questa Amministrazione. Poi dovremo procedere alla votazione, osservazione per osservazione. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Chiedo se è possibile, prima di addentrarci nell'analisi di tutte le osservazioni presentate alla variante del PRG, potere fare alcune considerazioni. Il Sindaco ha fatto alcune considerazioni, noi come gruppo vorremmo fare delle considerazioni in merito all'approvazione della variante del PRG. Per non deviare troppo, e per non prendere strade diverse, cerco di seguire una traccia. Il PRG, che è stato adottato nell'aprile dell'anno scorso ha avuto un parto lungo e travagliato, un parto che è durato ben 13 mesi. Adesso si dovrebbe arrivare alla definizione. Il Sindaco ha sostenuto, anche questa sera, e l'ha sempre detto, di avere sempre coinvolto la cittadinanza per cercare di arrivare a una elaborazione del PRG che, ricordiamoci, interessa tutto il nostro territorio, che durerà negli anni e che quindi sarà il futuro del nostro territorio sia a livello di residenza, sia a livello di servizi, sia a livello di insediamenti produttivi, quindi, una cosa non da prendere così alla leggera ma un punto di riferimento di grande importanza. E dice appunto di avere coinvolto l'intera cittadinanza per giungere alla elaborazione che possa soddisfare tutta la popolazione. Elaborazione passata anche attraverso il tavolo tecnico, portando i risultati ora decantati dal Sindaco. Il tavolo tecnico rappresenta associazioni, rappresenta ordini, ricordo che nella precedente Amministrazione (alludo a quella precedente all'Amministrazione Carra, quindi al Sindaco Semeghini) ebbe a fare il Sindaco d'allora ben due assemblee aperte al pubblico, dove

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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ogni singolo cittadino poteva intervenire in proposito, perché non sono i rappresentanti solo delle associazioni, se il singolo cittadino non appartiene a una associazione, non appartiene ad un ordine, forse che non ha il diritto di esprimere il proprio parere? indipendentemente dal fatto che possa essere coinvolto o meno nelle osservazioni stesse al PRG, ma può intervenire per la salvaguardia del bene ambientale, per la tutela della sua salute. Questo non è stato assolutamente fatto e quindi il coinvolgimento dell'intera popolazione è una non verità. A questo punto, ci preme anche sottolineare un dato incontrovertibile, ed è evidente che quando il Sindaco afferma che per giungere alla elaborazione della variante è stata, come ho detto, interpellata l'intera cittadinanza, ha interpellato solo quelle categorie che ho menzionato prima. Non ha però detto di quale paese sta parlando, se sta parlando di Pegognaga o sta parlando di qualche altro paese, perché del paese di Pegognaga fa parte, guarda un po', un gruppo, una forza politica, che è stata eletta anche diciamo con una percentuale bassa, lo dico senza nessuna remora, perché ci viene rinfacciato in tutte le sedute consiliari, quindi questa volta per me dire che il nostro coefficiente del 15 e rotti per cento ci ha portato a sederci a questi tavoli, rappresentiamo in ogni modo il 15%. Però, di Forza Pegognaga il Sindaco non ha mai tenuto conto, in un anno e più non ha mai avuto, non dico l'accortezza ma la sensibilità di informare i Capigruppo, il suo Capogruppo sicuramente era informato, ma il Capogruppo di minoranza o, se io non ero simpatica al Sindaco, eventualmente un collega, informare sulla procedura, su come andavano i programmi, sulla elaborazione delle varie riunioni del tavolo tecnico, al quale noi avevamo chiesto di partecipare ma al quale è stato risposto che dovevamo al limite farcene uno nostro di tavolo, come se Pegognaga fosse la metropoli milanese. Ma non importa, abbiamo fatto a meno. Quindi, il gruppo di Forza Pegognaga, che è stato legittimamente eletto con una espressione di voto, non ha potuto seguire l'iter di questa variante. Noi l'abbiamo conosciuta per una nostra disponibilità a consultare gli atti, e mi rivolgo al pubblico, non è stato facile per noi seguire gli atti, perché loro hanno il conforto di uno studio tecnico, di architetti e di ingegneri, noi invece questo conforto non l'abbiamo, se non fare un incontro con loro per... Però le osservazioni sono 55, e le più svariate, che toccano gli aspetti base del PRG, quindi un lavoro che noi ci siamo fatti per nostro conto ma che avrebbe dovuto invece avere un iter diverso, un coinvolgimento diverso, perché non è tanto sul fatto tecnico sul quale noi vogliamo entrare, perché lo studio ha fatto il suo lavoro in base alle indicazioni che l'Amministrazione ha delegato, naturalmente lavoro fatto su che cosa? Su degli indirizzi politici, scelte politiche che riguarderanno l'assetto futuro del nostro territorio. Quindi, noi non siamo esistiti in questo periodo, è un anno e un mese che non c'eravamo, ci ha solo convocati prima dell'ultimo Consiglio comunale per chiederci se eravamo d'accordo di rinviare il punto del PRG per il problema del bitumificio, perché si stava lavorando per spostarlo dalla zona dove era stato individuato. Quella di Carra non presumo sia stata una dimenticanza, anzi, non è stata una dimenticanza, con estrema sensibilità democratica e forse nel timore, non so, che noi potessimo anche dare dei suggerimenti che avessero creato qualche insoddisfazione da parte di qualcuno o di qualcun altro, non ha voluto che noi ci mettessimo il nostro parere; il nostro sarebbe stato un semplice parere come è stato il parere di chi è stato al tavolo tecnico, perché il tavolo tecnico poi non è stato soddisfatto in tutte le proprie richieste, ed è anche logico. Se però il Sindaco non aveva tempo perché era in tutt'altre faccende affaccendato, sappiamo che c'è un vice Sindaco, e se anche questo vice Sindaco non aveva tempo ci sono altri delegati vice Sindaci, e quindi c'era la possibilità di rendere edotta la minoranza di quanto andava succedendo in questo lungo periodo. Questa è la considerazione che il Sindaco ha delle minoranze. Però questa sera ha detto, a voce alta: "con il parere concorde dell'intero Consiglio comunale di trovare un sito alternativo". Io ricordo quella serata, signor Sindaco, una

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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serata che è stata diciamo non la conclusiva ma quasi di serate molto impegnative per tutti, perché vedere tanta focosità da parte dei cittadini pegognaghesi non è cosa da tutti i giorni, perché quando vai a toccare la salute penso che il cittadino non dovrebbe per lo meno guardare il colore politico, ma dovrebbe semplicemente pensare che la salute va tutelata non attraverso la politica ma attraverso degli atti che tutelino diversamente il tutto. Noi abbiamo voluto dare un nostro contributo, pensando molto ingenuamente che dando il nostro contributo, vale a dire cercare un sito alternativo a quello che era stato individuato in via Guido Rossa... e che non l'abbiamo individuato noi, è stata una delibera di Giunta fatta nel febbraio prima delle votazioni, tenuta ben secretata, si parlava di conglomerati, non si e mai parlato di conglomerati bituminosi, però lasciamo stare. Noi abbiamo voluto portare il nostro contributo per cercare di smorzare quei toni che si erano fatti troppo accesi e che andavano poi a scapito dell'amministrazione normale del paese, che doveva pur continuare; e ci siamo impegnati come gruppo a favorire l'acquisizione, cioè impegnare il Sindaco a favorire l'acquisizione dell'area in oggetto, quella di via Guido Rossa, da parte di altri soggetti, al fine di un diverso utilizzo dello stesso. Quindi, quella zona non fosse la sede di questa fabbrica ma fosse utilizzata diversamente, visto che all'origine era una zona verde, zona verde che poi è stata convertita in zona industriale artigianale. Quindi, errore madornale questo, perché noi sappiamo che il tessuto urbano ha bisogno di polmoni verdi, invece tutti i polmoni verdi che dovrebbero esserci per norma in ogni area urbanizzata vengono spostati dove il verde è in abbondanza, in campagna, se noi andiamo a vedere le piante che erano in via Guido Rossa e le andiamo a vedere, poverine, sono là che... se esistono ancora, almeno avessero avuto l'accortezza di supportarle, di curarle, invece no, solo trasportarle. Allora abbiamo detto: impegni il Sindaco a ricercare siti alternativi anche in altri Comuni disponibili. Noi nel Consiglio comunale abbiamo chiesto al Sindaco se si era attivato in questo, lui ci rispose che aveva provato, noi abbiamo chiesto la documentazione, perché a parole si può dire e si può credere o non si può credere; noi degli atti non ne abbiamo avuti, per cui, già la prima fase di questo accordo che noi abbiamo fatto è stata disattesa. Se non fosse stato possibile trovare in altri Comuni la dislocazione, e ci risulta che forse un Comune poteva anche essere disponibile, è logico che dopo il cancan che ne è subentrato, quel Comune si è ritirato perché non voleva succedesse quello che stava succedendo a Pegognaga. Però avevamo detto che si individuasse un altro sito nel territorio pegognaghese, perché questa ditta aveva comperato un'area, e guarda caso era un'area comunale, non era un'area di un privato, gliela ha venduta il Comune, e io mi chiedo come mai questa ditta abbia pazientato più di un anno, perché sicuramente avrà avuto delle perdite nella sua produzione, quindi, noi con la ditta non l'abbiamo, perché la ditta aveva fin da allora tutte il carte in regola per insediarsi, ARPA, ASL, tutto, quindi potrebbe anche domani andarsi a insediare in via Guido Rossa, se questo Consiglio dovesse bocciare il PRG. Ha pazientato più di un anno, non sappiamo come mai, il perché e il per come, comunque noi con la ditta non l'abbiamo, noi l'abbiamo con l'Amministrazione che ha venduto alla ditta quel terreno, quel terreno che non doveva essere venduto a una ditta per una fabbrica di quel tipo. E abbiamo detto che si trovasse appunto un sito alternativo supportato da un adeguato contesto, sia viabilistico che ambientale, a garanzia della sicurezza della cittadinanza e delle attività agricole. Allora, questo accordo è stato completamente disatteso, pertanto, noi chiederemo al Segretario cosa si può fare, noi questo emendamento lo cassiamo, vedremo in che modo, quale sarà la procedura, perché non sono state rispettate le regole di questo emendamento. In questo percorso, torno a ripetere quel che ho detto prima, ma è giusto ripeterlo, abbiamo cercato di attivarci per concordare insieme qualcosa, però una volta che ha carpito la nostra disponibilità e che noi ingenuamente ci siamo lasciati coinvolgere, ma saremo non dico più furbi ma cercheremo di essere molto più attenti, perché non ci si può

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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assolutamente fidare, e di conseguenza questi nostri impegni non esistono. Siccome da più parti ci viene detto che noi pilatescamente ci siamo lavati le mani delegando il Sindaco, in una lettera sulla stampa è comparso anche questo, ma noi non abbiamo delegato il Sindaco, con il Sindaco volevamo fare dei passi e il Sindaco non ce l'ha permesso, quindi vedremo come cercare di cassare questo, che tutte le volte e anche il Sindaco questa sera ha cercato di riprendere. Cosa dire? Questo PRG, quindi, è una scelta esclusiva della maggioranza, la minoranza non ha potuto fare le proprie osservazioni; ci è già stato detto che potevamo presentare anche noi delle osservazioni al PRG, un invito che fa sorridere, noi dovevamo presentare quando avevamo la possibilità di potere lavorare assieme, perché tutto sommato è un tavolo, se non rotondo, perlomeno a ferro di cavallo. Questo per quanto riguarda il discorso politico in generale. Noi assumeremo un nostro atteggiamento, che vedremo adesso di evidenziare, però vorrei, se mi è concesso e se il tempo il Sindaco me lo concede (visto che ho sicuramente sforato i miei cinque minuti) fare alcune considerazioni più specifiche che riguardano gli ultimi incontri che sono stati tenuti. Conferenza dei servizi: l'ARPA e l'ASL naturalmente si sono dichiarate favorevoli sul nuovo sito di strada Caramasche, come potevano non dichiararsi favorevoli, non potevano dire di no, avevano detto il sì in via Guido Rossa, avevano detto il sì al Vo', non si vede perché dovessero dire no al nuovo sito. Però, guarda caso, mancava il rappresentante della Provincia della viabilità. Tutti sappiamo dove si dovrebbe insediare, dico dovrebbe perché noi speriamo ancora che questo non avvenga, strada Caramasche, nel rispetto di quella viabilità e nel rispetto di quell'impatto ambientale che noi nel nostro emendamento concordato avevamo sottoscritto, sicuramente non viene rispettato, e il Sindaco parla che ci sarà un collegamento, ma sarà un collegamento futuro. Quando? Non si sa. L'area industriale deve ancora decollare, pertanto la nuova strada partirà, ha detto prima, anche in tutti gli interventi sul territorio, il sottopasso, la bretellina, è da un pezzo che noi li sentiamo dire, ma hanno dei costi, dei costi che sicuramente il nostro Comune non è in grado di potere sopportare. In ogni modo, il sito è situato in un luogo dove la viabilità non permette ora, qualora la ditta volesse partire, e ne avrebbe tutti i diritti di partire perché, torno a ripetere, ha aspettato anche troppo, non ha sbocco, strada Caramasche non può essere percorribile, vuoi perché è molto stretta, vuoi perché c'è un cavalcavia che non sopporta più di un certo peso. C'è strada Gonzaga, la quale può essere una strada di viabilità, però penso che tutti noi abbiamo letto sulla stampa, nell'autunno scorso, che il Presidente della Provincia, il dott. Fontanili, ebbe a pubblicare una ordinanza dove si vietava il transito pesante, vista la strada pericolosa che collega a Gonzaga. Abbiamo chiesto al tecnico, e il tecnico ci ha risposto che è concesso l'uso, il passaggio dei veicoli per il carico e scarico delle ditte. Certo, delle ditte esistenti, perché ormai queste ditte sono lì dislocate e non possono chiudere perché i camion non possono passare; ma questa è una fabbrica che si deve insediare, se quella strada è pericolosa, noi la andiamo a rendere più pericolosa, perché sappiamo che questa fabbrica vive del trasporto del bitume con dei camion, che nel quotidiano non sapremo quanti saranno, sicuramente quei 7 o 8 viaggi di andata e di ritorno ci saranno. Quindi, è là, posta là, e il rispetto della viabilità è futuribile, quando ci sarà la strada che attraverserà le nuove fabbriche. Aree industriali. L'aveva anche pubblicato sulla stampa, che la Giunta era stata molto brava a ridurre l'area industriale. Non era stata la Giunta a ridurre l'area industriale, era stata una prescrizione della Provincia, che aveva prescritto di ridurre l'area industriale da 560 mila metri quadri a 200 mila, quindi un un taglio. Adesso noi, mentre prima andava rispettata la prescrizione, improvvisamente andiamo ad aggiungere, quindi, vorremmo sapere dalla Provincia se darà una deroga a questo, perché non lo sappiamo ma faremo il quesito, una deroga, perché quest'area industriale verrà ampliata di 35 mila metri quadrati, tale è l'area del nuovo sito. 35 mila metri quadrati che noi pensavamo venissero tolti da

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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altra parte, vedi l'area Zanini... 75 l'area Zanini. Ma non per toglierla a Zanini, perché lui fa bene a renderla industriale, il terreno costa maggiormente. Ma si pensava ci fosse una compensazione: faccio un insediamento industriale qui e lo tolgo da un'altra parte. Questo non è avvenuto, quindi è un altro aspetto che non ci è assolutamente chiaro. Quindi, aree industriali, l'estinzione, la viabilità, e poi l'altro aspetto che ci lascia molto perplessi è che nelle osservazioni che noi avremmo o dovuto approvare nel precedente Consiglio, che è stato rinviato, l'osservazione 7, che è stata presentata da chi ora ha venduto il terreno, aveva avuto dalla Amministrazione e dalla Giunta (non so se è stata una scelta solo politica, ma non credo, anche tecnica) parere contrario. La stessa osservazione, a distanza di un mese, presentata sempre dalla stessa proponente, è stata accettata. Prima non aveva i requisiti, adesso i requisiti ci sono tutti, prima era stata in tre righe depennata, adesso c'è una relazione... [giro cassetta] ...ben chiara, ben circostanziata, dove tutto è possibile fare in quella zona. Io non so cosa sia successo nell'arco di un mese. Per quanto riguarda poi l'aspetto di una associazione sulla quale noi avevamo posto molta fiducia, l'associazione alla quale abbiamo dato anche il nostro contributo, le nostre firme, e quella di amici, e intendo Pego-Logica, che ha raccolto la bellezza di 1.200 firme perché il sito non si insediasse in nessuna parte del territorio, noi per lo meno volevamo parlare insieme, se era possibile trovare un sito alternativo; Pego-Logica, raccogliendo queste 1.200 invece escludeva categoricamente l'insediamento. Nella conferenza stampa avuta prima del Consiglio comunale, dove il Sindaco appunto chiedeva il rinvio ai Capigruppo, ha informato i Capigruppo che forte anche dell'appoggio delle associazioni ambientaliste... al che ho chiesto (io pensavo al limite "Laboratorio Ambiente", o qualche altra associazione ambientalista), ho fatto una domanda esplicita: ma chi sono queste associazioni ambientaliste? E il Sindaco mi ha risposto che era Pego-Logica che si è fatta mediatrice tra le due parti. Questo ha toccato il fondo, cioè addirittura una associazione ambientalista che va a trovare una mediazione tra il Sindaco e il proprietario perché ci possa essere un sito alternativo. Però, torno a ripetere, ormai non mi stupisco più di nulla. Vorrò poi successivamente conoscere il parere del nuovo Assessore all'Ambiente, perché è molto importante il suo parere, e una volta che avrò sentito il parere del nuovo Assessore all'Ambiente, vorrò fare qualche considerazione. E concludo per ora. Devo però semplicemente esplicitare quello che ho detto in premessa, che Forza Pegognaga voterà tutti i punti, tutte le osservazioni, riservandosi di entrare nel merito di quelli strettamente legati al bene dell'intera comunità pegognaghese, vale a dire quelli che riguardano le tematiche ambientali, la salvaguardia e salubrità del territorio, l'attenzione e la promozione delle imprese agricole e i beni culturali, su queste entreremo nel merito, su tutte le altre no; voteremo contro ma non perché vogliamo votare contro a delle richieste di cittadini che chiedono, ma perché proprio noi non siamo stati coinvolti minimamente in questo percorso e pertanto non entriamo e non vogliamo entrare nel merito. Questo è quanto il gruppo ha voluto dire, perché la cittadinanza di Pegognaga conosca qual è stato l'iter e perché noi assumeremo questo comportamento. ROSSI ISAIA - Consigliere Brevemente, non sicuramente come Gabriella che si è dilungata un po' troppo, ma ha dovuto e ha spiegato bene il tutto. Pur condividendo totalmente la relazione effettuata dal Capogruppo Gabriella, sento però il dovere di fare qualche riflessione e considerazione ad alta voce. Nuova variante al PRG andato in adozione più di un anno fa; variante lungamente attesa da diverse realtà produttive, che ne ha finora in bloccato lo sviluppo. Stasera andiamo a deliberare la variante generare al PRG, pur sapendo che diverse Amministrazioni comunali e provinciali stanno già predisponendo il PAT, il Piano di Assetto del Territorio,

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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che nel prossimo futuro sarà la sostituzione del PRG. PAT, Piano Assetto del Territorio che, in base alle premesse documentate, dovrebbe garantire in modo migliore il territorio, perciò la vivibilità del cittadino, e non a tenere esclusivamente conto delle scelte politiche territoriali come sta succedendo con il PRG. PAT che auspico possa essere il toccasana per non commettere gli errori che sono stati fatti fino ad oggi sul nostro territorio, e ne vado ad elencare brevemente qualcuno per rendere l'idea. Piano urbanistico di lottizzazione residenziale Ippodromo: da area verde a residenziale con riduzione del rispetto dell'area da 60 a 30 metri; distanza che poco tempo dopo dà già diverse problematiche, tanto che si chiede all'autostrada di intervenire con l'applicazione di barriere. Lo stesso errore si evidenzia nel Piano lottizzazione Serraglio, dove si diminuisce la distanza da 60 a 30 metri; i problemi sorgeranno poi in futuro. L'art. 23 della legge regionale, adottato in aree agricole per l'ampliamento di industrie, dove si evince che il TAR li ha bloccati tutti, essendo stata adottata una interpretazione errata. Riduzione di rispetto che porterà nel giro di poco tempo a chiedere una prossima futura variante al PRG per la diminuzione di distanze di salvaguardia da parte di chi ancora non ne ha usufruito (vedi area industriale Semeghini, definita con questo termine perché fu adottata quando era Sindaco lui). Prevarianti parziali a pochi giorni dalla variante generale al PRG bocciate e bloccate poi dal TAR. Chiedo, quindi, anche come responsabile di una delle organizzazioni sindacali agricole, migliore salvaguardia dell'ambiente, del territorio, premessa disattesa totalmente nell'osservazione n. 51 che dopo andremo a vedere, presentata dalle tre organizzazioni, Cia, Coldiretti, Confagricoltura. Chiedo all'Assessore Malavasi, non per incolparlo su qualcosa che non ha ancora fatto, in quanto pressoché nuovo di nomina, che rifletta sull'osservazione 7, insediamento in via Caramasche della fabbrica di conglomerati bituminosi, e di non essere favorevole; è stato il suo cavallo di battaglia per l'elezione a Consigliere, quindi ad Assessore. Ci pensi, non voti a favore, vista l'onestà dell'Assessore, voti contro, altrimenti, se è costretto a rimangiarsi quello in cui lui crede, e ha promesso, si dimetta. Chiedo a qualche esponente di Pego-Logica dove siano finite le promesse e l'impegno di raccolta di 1.200 firme (non tutta l'intera Pego-Logica, qualche esponente), di non rendere possibile l'insediamento in oggetto sull'intero territorio di Pegognaga. Mi risulta, ed è stato detto pubblicamente dal Sindaco, che sono stati gli intermediari per la futura localizzazione. Pensare male a volte si sbaglia, ma non vorrei prenderci: una volta risolti i problemi personali, ci penseranno poi gli altri. Chiedo, quindi, di iniziare a pensare seriamente, orientandosi sulle scelte future previste dal PAT. MELLI DIMITRI - Consigliere Cerco di stare dentro ai cinque minuti, anche per rispetto... però alcune cose mi sembra importante precisarle, anche perché su alcune esposizioni della signora io non ho capito bene qual è stato il percorso, quali sono stati i problemi interni, e poi ci arrivo. Penso che noi stasera ci apprestiamo ad approvare il PRG di un Comune, che è un atto fondamentale, ovviamente, per lo sviluppo, per tutta una serie di interessi che il Comune ha sul territorio, ed anche per regolare nei prossimi anni quale tipo di sviluppo noi vogliamo, quale percorso Pegognaga avrà nei prossimi anni, anche se ci sarà poi l'introduzione nei prossimi mesi di una nuova forma, con un nuovo nome, ma che poi nella sostanza riguarderà le stesse cose. Un percorso lungo, è vero, con pressioni anche, come ricordava Isaia, del tessuto produttivo, che è sempre in continuo movimento, ma è una fortuna per Pegognaga che sia in continuo movimento e che abbia le idee chiare su quello

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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che vuole fare, ma un percorso lungo che ha coinvolto praticamente tutte le associazioni presenti in questo Comune, e moltissimi cittadini, perché le osservazioni sono anche quello che pensano i cittadini su questo PRG. 55 non sono poche, poi ci appresteremo a vederle una per una, e a valutarle. Penso che sia stato un percorso lungo, dove ognuno ha potuto intervenire e dire la propria, anche nelle contraddizioni aperte. Varie associazioni rappresentano interessi anche diversi, gli agricoltori forse non sono d'accordo con l'assetto artigianale, però è una capacità di dialogo, una capacità anche venuta dai problemi che abbiamo trascorso l'anno passato, che ha determinato un confronto vero, serio, che ha determinato alcune scelte, che ha anche fatto fare delle marce indietro all'Amministrazione su alcune scelte che c'erano, ma non imposte, con la convinzione poi di farle, con la discussione che il gruppo ha avuto e i propri Assessori hanno avuto; quindi, insomma, una discussione che noi stasera ci apprestiamo a chiudere, dove la minoranza ha già detto cosa farà, che atteggiamento terrà, ed ovviamente quali osservazioni porterà avanti e quelle che non porterà avanti. Però, se una critica la devo fare, si è persa una occasione, l'ho detto altre volte e lo ripeto, voi non avete presentato un progetto alternativo del paese, vi siete limitati e vi limiterete anche in questa fase a fare osservazioni tecniche, ad approvare o non approvare o astenervi su osservazioni fatte da altri, ma avete rinunciato a dire cosa volete a Pegognaga che ci sia o non ci sia, quali scelte volete voi come minoranza in questo caso, ma forse futura maggioranza - l'alternanza è anche questo -, quali sono le vostre linee guida. Il Sindaco le ha dette, noi questa sera ci apprestiamo ad approvarle, è chiaro che io non ho ancora capito, l'ho detto altre volte, quali sono le vostre idee su Pegognaga, quali sono le vostre idee anche sugli assetti che Pegognaga deve avere, sia per quanto riguarda le industrie, per quanto riguarda l'artigianato, per quanto riguarda l'agricoltura, cioè vi limitate, ancora una volta, a seguire un percorso di altri, in questo caso della maggioranza, e non fate una azione politica seria e incisiva che possa determinare e possa anche fare capire a noi quali sono i vostri progetti alternativi. Vengo sul secondo punto, che non ho capito. Noi abbiamo votato un ordine del giorno che ci avete fatto voi pervenire, l'abbiamo trattato, ma l'avete proposto voi, l'ordine del giorno è di Forza Pegognaga.... mi lasci finire, lei ha parlato 40 minuti... LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] MELLI DIMITRI - Consigliere Lei forse non c'era, signora, non c'era in quella stanza dove ci siamo riuniti, in quel Consiglio comunale, lei non c'era, c'erano altri suoi rappresentanti, dove siamo usciti e abbiamo approvato un ordine del giorno proposto da Forza Pegognaga, modificato insieme alla maggioranza, dove si determinava quello che lei ha detto, cioè nel senso di trovare una soluzione alternativa al sito di Guido Rossa, e dove si diceva, certo, se è possibile trovare in un altro Comune... Apro una parentesi, se lei chiede a noi se il Sindaco ha fatto il suo dovere..., lei ha detto molto tranquillamente che c'era un Comune disponibile a questa cosa, ad ospitarlo, voglio vedere gli atti, li chiedo io a lei, se c'è una lettera scritta, vorrei una lettera scritta, visto che ce li chiede lei. Quindi se lei stasera ha fatto tutta questa lezione a noi, che accettiamo e che io accetto anche personalmente, vorrei capire perché non ci ha dato una mano allora, se questa era la sua posizione, se avevate un Comune che era disponibile ad accettare questa fabbrica, se era disponibile a lavorare insieme per questa soluzione. Mi sembra che l'atteggiamento negativo sia dall'altra parte. Un'altra parentesi. Non ho capito, ma è solo un accenno, perché non voglio entrare, lei ha detto praticamente che prima voi eravate d'accordo sull'insediamento, mentre invece Pego-Logica no? Ed allora, io non ho capito, l'ha detto lei prima, ha detto che c'era una

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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posizione di Pego-Logica per un no assoluto, e invece voi eravate per una disponibilità su questo insediamento. Mi chiarisca, questo è un chiarimento che vorrei capire. Ultima cosa, lei si fa paladina ovviamente della sensibilità ambientale, una sensibilità, ripeto, che penso che sia in tutti noi, perché noi in questo paese ci viviamo e siamo preoccupati anche delle dinamiche che si possono sviluppare. Non accetto però lezioni dalla sua parte politica, non dalla sua persona ma dalla sua parte politica, che a livello ambientale, sia a livello nazionale che a livello della Regione - lei ha fatto un intervento politico, io le rispondo - non ha nulla da insegnarci, scusi, perché la vendita delle spiagge, la riduzione dei parchi, le sanatorie sull'abuso edilizio sono... LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] MELLI DIMITRI - Consigliere Lei ha detto che ha fatto un intervento politico e quindi io le ho risposto politicamente, non ci faccia la lezione. CARRA MARCO - Sindaco Dovete imparare, però, quando parla un altro, a stare zitti, perché avete parlato.... GANDOLFI ALBERTO - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Ma voi state buoni, dovete fare parlare gli altri, come gli altri hanno fatto parlare voi, nessuno vi ha interrotto, non utilizzate delle espressioni volgari, ascoltate tranquillamente. MELLI DIMITRI - Consigliere Finisco, anche perché è giusto che ci sia l'illustrazione, però, se permettete, voi avete fatto delle accuse ben precise; ovviamente ancora una volta la verità è solo da una parte, mi sembra di capire, mi sembra che non ci sia nessuna disponibilità a discutere, ancora una volta, nonostante i nostri inviti, e lei si rivolga solo a chi non vuole discutere. Vorrei solo questi chiarimenti. Per quello che ho detto sul PRG noi ci apprestiamo ad avere l'illustrazione, che mi sembra anche necessaria, per poi vedere di fare il nostro lavoro. CARRA MARCO - Sindaco Possiamo passare... no signora, non finiamo più, bisogna andare avanti! LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco No perché dopo lui chiede altrettanto velocemente per controreplicare, non ne usciamo più! LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Scusa Marco, lui mi ha fatto dire cose che io non ho detto! CARRA MARCO - Sindaco Cosa le ha fatto dire?

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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LASAGNA GABRIELLA - Consigliere O sta attento quando le persone parlano o... CARRA MARCO - Sindaco Ma non dica così, signora, faccia la brava! LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Due cose.. CARRA MARCO - Sindaco No, questa sera no! ROSSI ISAIA - Consigliere [Fuori microfono] Lo tireremo fuori al primo punto. CARRA MARCO - Sindaco Ecco, questo qui va bene! Va meglio così. ROSSI ISAIA - Consigliere Parleremo di quello ad oltranza. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Andiamo ad oltranza, e il Piano Regolatore andrà avanti una settimana! Cinque minuti ciascuno abbiamo, per ogni osservazione. CARRA MARCO - Sindaco Bene, signora, con in suo intervento ha esaurito anche quelli della maggioranza, nessuno le ha detto nulla, con il suo intervento! LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Ma ha detto delle fesserie! CARRA MARCO - Sindaco No, non dica così signora, non le è consentito! Ma che caspita dice?! Le fesserie le dice da un'altra parte! MELLI DIMITRI - Consigliere Scusi signora...! CARRA MARCO - Sindaco Adesso state zitti e parlo io, va bene? LASAGNA GABRIELLA - Consigliere No! Lui ha interpretato il mio pensiero con la sua testa! CARRA MARCO - Sindaco No, lui ha interpretato come caspita ha voluto, lei ha interpretato le mie considerazioni come caspita ha voluto, per cui è dibattito politico, fesserie non se ne dicono qua dentro, bisogna rispettarsi! Adesso sta zitta un attimo, parlo io, dopo riprendiamo. E` evidente, signora, che alcune delle considerazioni che ha sviluppato erano ampiamente prevedibili, come del resto anche quelle che abbiamo portato noi. Io continuo, reitero nella mia richiesta di mantenere un livello di rispetto tra di noi superiore, perché è chiaro, questo

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è un tema che non ci unisce. Io auspico, evidentemente, che non ci sia, come ha detto lei, su alcune osservazioni un no senza neanche entrare nel merito, mi auguro che alcune possano essere votate, mi auguro che ci possa essere una discussione vera, approfondita, e che non prevalga il tentativo di ostruire un percorso, perché comunque questo percorso andrà avanti, ora più ora meno, giorno più giorno meno, quindi non credo nemmeno che questa sia una tecnica apprezzabile. Dicevo che alcune considerazioni erano largamente prevedibili quando parla del coinvolgimento della minoranza, questo è un tema sul quale io credo che abbiamo dibattuto per anni, per tutta la legislatura precedente e secondo me dibatteremo fino alla fine della legislatura, perché se non ci intendiamo sui ruoli che ognuno di noi ricopre, continueremo con questo scambio di considerazioni che non ci porta da nessuna parte. Non credo che da parte della minoranza si dovesse istituire un tavolo tecnico, nessuno l'ha mai detto, non ha alcun senso. Io credo, però, che c'erano gli spazi, ci sono tutt'ora, anche per altre tematiche, da parte di un gruppo politico che siede tra i banchi dell'opposizione ci sono gli spazi per rapportarsi con le medesime associazioni che hanno partecipato, per esempio penso alle associazioni che hanno partecipato al tavolo tecnico. Un soggetto politico si muove sul territorio, si confronta, raccoglie idee, critiche, suggerimenti, il gruppo medesimo, il gruppo politico che appunto affronta questi confronti, poi alla fine giunge a una sintesi, le accoglie, non le accoglie, cioè è un lavoro che i gruppi politici sviluppano, tanto più se sono all'opposizione. Io vedo qui, per esempio, che alcuni partiti che sostengono questa esperienza di governo si stanno muovendo sul territorio, confrontandosi con le stesse associazioni che hanno partecipato al tavolo tecnico, ne hanno ricavato una loro opinione, hanno fatto una loro elaborazione autonoma. Da questo punto di vista non si può pensare che l'attività di confronto, che è propria dell'Amministrazione, si mescoli attraverso il coinvolgimento dei gruppi consiliari. Non sta in piedi sul piano concettuale e sul piano anche del rispetto dei reciproci ruoli che ognuno di noi ricopre in questo consesso. Mi pare, francamente, non voglio usare un termine spinto, ma a me pare il solito alibi, perché, torno a dire, la possibilità di muoversi sul territorio è consentita a tutti, lo fanno i partiti di maggioranza, non vedo perché non lo debbano fare i partiti o le forze politiche o comunque il gruppo consiliare di minoranza. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Allora, se l'avete fatto, avete avuto modo di confrontarvi. Se rientriamo in questo ambito, si torna, io credo, a una distinzione netta, precisa, tra l'altro prevista dalla legge, ma al di là di questo, è un dato politico, dove la minoranza si muove sul territorio e raccoglie, ma non si può pretendere di essere in qualche modo trainati dal lavoro della Giunta. Non succede in nessuna istituzione che una Giunta comunale, una Giunta provinciale, una Giunta regionale piuttosto che il Governo nazionale, quando si confrontano con associazioni, parti sociali e quant'altro, coinvolgano le opposizioni. Non esiste! Quindi, questo è un punto su cui sarebbe opportuno, almeno dal mio punto di vista, non ritornare, perché giriamo a vuoto, e credo in termini assolutamente improduttivi. Sul documento che è stato votato, ha detto bene Dimitri, il documento è stato imbastito, proposto innanzitutto dai due Consiglieri di minoranza che con noi hanno condiviso quel momento appartato altrove, noi abbiamo condiviso quel testo... LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono] Perché non è stato realizzato?

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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CARRA MARCO - Sindaco Il fatto che non sia stato realizzato è un vostro punto di vista, noi crediamo che, con tutti i limiti del caso, comunque sia stato ottemperato a quell'ordine del giorno votato unanimemente. Del resto, sui limiti della viabilità, i limiti viabilistici, l'ho detto io in apertura, è evidente che ci sono quando ci saranno le opere dell'area industriale adiacente.., io spero quanto prima, perché, voglio dire, le opere di urbanizzazione dovranno ben partire se poi si vorrà in qualche misura da parte dei proprietari iniziare a mettere in vendita questi lotti, questi terreni, quindi partiranno. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Mi pare del tutto evidente che se non c'è questa sovrapposizione... non richiami solo Dimitri, stia attenta anche lei, ho detto in apertura che lavoreremo, opereremo, e proprio perché non c'era qui il responsabile del settore viabilità della Provincia, mentre c'erano quelli del territorio, della programmazione e quello del settore ambiente, non c'era quello della viabilità, l'assenza non va chiesta a noi, va chiesta a chi non era presente. Comunque i contatti da parte del tecnico comunale ci sono già stati, ci sono evidentemente i margini per ottenere una deroga rispetto all'ordinanza che insiste sulla provinciale Pegognaga - Gonzaga, che sarà una deroga legata al carico e scarico e che sarà evidentemente provvisoria in attesa che venga realizzata, perché verrà realizzata, la strada che dall'area industriale collegherà a strada Caramasche e quindi questa unità produttiva. Io credo questo, quindi che quell'ordine del giorno sia stato ottemperato. E guardi, riconosco, proprio perché credo che sia anche giusto delle volte mettere in campo la cultura del limite, quindi riconosco che probabilmente c'è stato... a parte che in relazione ai rapporti con Pego-Logica e quant'altro, mi pare che il termine sia eccessivo, quello che avete utilizzato... LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Mi faccia finire. Dicevo che deve delle volte prevalere la cultura del limite, e quindi, in questo senso, probabilmente l'utilizzo del nome dell'associazione è stato un uso improprio... LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Sto dicendo da parte mia, signora, stia tranquilla, mi sto cospargendo il capo. Io dico questo, dico che da parte di alcuni, che a titolo individuale, alcuni esponenti volontari di questa associazione, hanno favorito, diciamo, in qualche modo, come tanti altri... Noi con Pego-Logica abbiamo avuto un confronto molto aperto, molto franco e talvolta anche in contrasto e questo ha fatto bene anche al confronto, anzi, noi abbiamo sempre considerato, non solo quell'associazione, anche tutte le altre, ma questo movimento in particolare, una risorsa per la nostra comunità, per cui, anche tra difficoltà, ci si è sempre cercati di misurare, e se a titolo personale qualcuno si è prodigato per dare una risposta nell'interesse della comunità, io credo che questa cosa debba essere lodata, non debba essere strumentalizzata. L'interesse della comunità è che rispetto alle eventuali

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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molestie che questa azienda può produrre, una dislocazione di questo tipo, cioè più isolata, rispetto appunto a queste molestie l'impatto, io non ho dubbi da questo punto di vista, sarà minore: triturazione, passaggio di automezzi, questo mi pare che sia del tutto evidente. Quindi, queste sono le tre questioni principali che nei vostri lunghi interventi avete toccato, e poi nel merito delle osservazioni avremo modo, credo ognuno di noi, di potere sviluppare meglio la discussione, ma credo che a questo punto si debba proseguire e partire con la prima osservazione. Quindi, esaurito il dibattito preliminare, su invito del sindaco – Presidente, si procede, separatamente per ciascun punto oggetto di espressione di voto, alla presentazione, alla discussione e quindi alla votazione. A) Tar di Brescia sentenza n° 3/2005 depositata in data 05/01/2005 [Il Sindaco procede alla lettura della sentenza del TAR presente in atti] Questa di fatto è la prima osservazione che dobbiamo sottoporre a voto, ma prima di essere sottoposta a voto, apro il dibattito. Quindi, preso atto che nessun consigliere chiede di intervenire

IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che, Come effetto della sentenza del T.A.R., risultando illegittima l’ approvazione della Variante parziale, oltre che l’adozione del Piano di Lottizzazione “La Bassana”, viene invalidata l’individuazione del comparto di espansione residenziale n. 29 come ambito “C1”, comprendente aree residenziali soggette a pianificazione attuativa operante, e la pianificazione attuativa relativa ad esso non risulta più operante. Prendendo atto di tale invalidazione, si ritiene, di conseguenza, indispensabile, equiparare, il comparto n.29 alle zone di espansione residenziali ad esso adiacenti, individuate come comparto n.30 con azzonamento di tipo “C2, aree soggette a nuova pianificazione attuativa; considerata anche la necessità di coordinare la previsione di nuove infrastrutture viarie a servizio dell’intera zona, oltre al cambio di destinazione d’uso da “C1” a “C2”, si ritiene poi opportuno prevedere l’unificazione del comparto n.29 con il comparto adiacente n.30, sottoponendo l’intera zona ad un unico piano attuativo, così come suggerito dal dispositivo della sentenza; tale piano attuativo potrà essere realizzato anche per fasi successive, ma viene estesa a tutta la zona l’obbligo di previsione di una quota di edilizia residenziale pubblica; questo comporta la soppressione del comparto n.29 e la sua inclusione all’interno del perimetro del comparto n.30, con il ricalcolo della relativa capacità insediativa e della quota di aree standard da cedere. Per quanto riguarda invece le altre variazioni che erano state introdotte con la variante parziale annullata, non si ritiene che la sentenza del T.A.R. possa avere conseguenze sulle altre scelte di zonizzazione in quanto le stesse erano già state recepite senza modifiche nella variante generale in sede di adozione, confermandone il contenuto tecnico; per questo motivo la sentenza del T.A.R., viste anche le motivazioni in essa

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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riportate, risulta ininfluente circa le previsioni di zonizzazione già recepite senza modifiche nella variante generale e che ora ci si limita a confermare. Le stesse considerazioni si applicano al Piano del Commercio, approvato nella stessa seduta di Consiglio Comunale del 04.03.2004 con la delibera oggetto di annullamento, in quanto la normativa con esso introdotta è stata poi recepita nelle Norme Tecniche di Attuazione adottate in data 27/04/2004 con la medesima variante in oggetto. A conferma della validità di tale atto la relazione a suo tempo predisposta viene pertanto riproposta come documento integrativo della variante generale del PRG. Per quanto soprariportato Con voti favorevoli n.10, contrari n.4 (gruppo “Forza Pegognaga”), espressi per alzata di mano su n.14 Consiglieri presenti e n.14 votanti, astenuti n.0;

DELIBERA In esecuzione della sentenza TAR Brescia n° 3/2005

- Di modificare la disciplina urbanistica del Comparto residenziale 30 così come sopraprecisato adeguando di conseguenza gli elaborati grafici e le NTA adottate.

- Di confermare inoltre quanto già inserito in sede di adozione della variante generale per tutti gli altri ambiti urbanistici già oggetto della variante parziale annullata con la sentenza sopraspecificata;

- Di dare atto che la documentazione di analisi dello stato di fatto del PRGC è conseguentemente integrata con l’allegata Relazione Generale di analisi del settore commerciale.

B) Parere Provincia di Mantova – Area gestione del territorio e infrastrutture - servizio assetto del territorio in data 02/03/2005. ARCH. DANIELA GABUTTI [L'arch. Gabutti procede alla lettura del parere della Provincia di Mantova, presente in atti] CARRA MARCO - Sindaco E` aperto il dibattito. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Da inesperta, chiedo ai tecnici, perché non ho avuto la possibilità, signor Dimitri, di pagarmi la Coprat perché mi potesse seguire nelle mie osservazioni da presentare al tavolo tecnico. Quando il Sindaco ci darà la disponibilità finanziaria, faremo anche noi le proposte. Volevo un chiarimento... CARRA MARCO - Sindaco Scusi signora, ha fatto bene l'architetto a suggerirmi che loro erano completamente a disposizione. Sono stati utilizzati, quindi erano a vostra disposizione, signora. Proceda, signora, ne ha facoltà. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Siccome io devo rispondere, mi hai detto prima che non potevo, ho risposto ora al signor Melli. Devo chiedere un chiarimento ai tecnici. La Provincia, in base agli abitanti ha chiesto la riduzione delle aree residenziali, per cui si sono individuate riduzioni che porteranno tre aree residenziali a 70% l'una e al 50% le altre due. Chiedo, pertanto, quali sono stati i criteri che hanno portato alla edificabilità, alla effettuazione delle aree residenziali, al 70% in una zona e al 50% nelle altre due, se questo non possa comportare danni ai proprietari di questi terreni. Se ho ben capito, altrimenti me lo spiegate, per cortesia, solo dopo che queste zone sono state esaurite, si potrà poi procedere alla compensazione della parte rimanente. Se non ho capito bene, mi spiegate meglio voi. Per quanto riguarda, invece... siccome non è molto esplicito e non è che si capisca più di tanto, nel comma secondo si parla della riduzione degli insediamenti produttivi, non è però riportata (noi siamo riusciti ad avere i dati dal tecnico comunale) la compensazione della prescrizione che la Provincia aveva dato di non superare negli insediamenti produttivi un tot di metri quadri. Questa invece non è una domanda che io rivolgo ai tecnici, è una domanda di natura politica che rivolgo al Sindaco, perché presumo che i tecnici abbiano fatto queste scelte su indicazioni dell'Amministrazione. Chiedo perché si sia privilegiato solo il centro come zona residenziale e si siano escluse le frazioni da zone residenziali, quando il Sindaco ha sempre dichiarato che a lui stavano molto a cuore le frazioni. Quindi, non vediamo come mai la riduzione delle zone residenziali sia stata fatta esclusivamente nelle frazioni e non si sia invece seguito un criterio di maggiore proporzione. Questo per quanto riguarda il discorso politico. Per quanto invece riguarda la nostra osservazione (ecco che arrivano le osservazioni, signor Melli), noi ci chiediamo come mai si tende a creare una forte residenza, pur nel rispetto delle prescrizioni della Provincia (per cui è possibile, perciò avete ridotto e siete stati nei parametri), perché si continui a rendere residenziale l'urbano con tutti i problemi poi connessi alle infrastrutture (vedi viabilità, vedi servizi), mentre invece non si tenda a creare dei quartieri nelle zone, appunto, delle frazioni, che possano addivenire gradualmente quartieri del centro urbano, come si sta facendo in altri paesi limitrofi e come si sta facendo nella città di Mantova, e questo porterebbe, a nostro avviso, a calmierare i costi, perché è logico che l'acquisto del terreno in una zona di frazione è sempre inferiore rispetto all'area urbana. Invece, favorendo esclusivamente la zona urbana, a svantaggio di Finella e di Viola, si vengono a penalizzare queste determinate zone. ARCH. FRANCESCO CAPRINI Il punto relativo alle percentuali non è una riduzione della capacità insediativa prevista per i singoli piani attuativi, ma una temporizzazione, per cui, fatto cento il volume realizzabile in un piano attuativo, si richiede che venga messa in attuazione solo una parte prima che si possa mettere in attuazione anche la seconda. Questo per rispondere puntualmente alla richiesta della Provincia, che non dice che è troppo, ma dice non potete mettere in attuazione immediatamente tutto contemporaneamente. Quindi non c'è stata penalizzazione del piano attuativo A rispetto al piano attuativo B, perché uno è 70 e l'altro è 50, in quanto è solo una questione di temporizzazione. Non so se è chiaro il concetto. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Ho capito benissimo quanto lei ha detto, forse io prima mi sono spiegata male. Però, la temporizzazione ha privilegiato una zona rispetto ad altre due (70, 50 e 50), escludendo - qui penso di avere capito giusto - completamente le frazioni. Quindi una scelta è stata fatta.

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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ARCH. FRANCESCO CAPRINI Una scelta coerente con la scelta della variante stralcio che era stata fatta all'origine e che è stata dichiarata illegittima per motivi procedurali, ma non per motivi di contenuto. Quindi, noi siamo convinti che ci sono aree residenziali che vanno sviluppate con priorità rispetto ad altre, e di conseguenza, quando se ne è posta l'occasione l'Amministrazione ha proposto e votato una variante stralcio, indipendentemente poi dal fatto che ci sia stata questa dichiarazione di illegittimità per motivi procedurali, ma quella era la direzione ed è confermata come priorità. Quindi, può darsi che lei non sia d'accordo su questo orientamento politico e questo io non mi permetto di giudicarlo o di criticarlo o di discuterlo, però quello che è stato fatto con la diversa percentualizzazione della temporizzazione nei vari piani, risponde a un indirizzo strategico preannunciato. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Infatti io ho chiesto non tanto ai tecnici, quanto qual è stata la scelta politica che ha portato a temporizzare su certe zone in modo maggiore rispetto alle altre, e a penalizzare le frazioni. CARRA MARCO - Sindaco E' evidente che la conferma che esistono delle priorità, è legata al fatto... LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Non si preoccupi, signora, che adesso ci arrivo. Dicevo che la scelta è conseguente o quanto meno è perfettamente congruente con la scelta che avevamo adottato a suo tempo di prevedere l'espansione residenziale in una certa direzione. Quindi ci è capitata, evidentemente, l'occasione della variante generale, contemporaneamente la sentenza del TAR ce l'ha bloccata in via temporanea, ci ha chiesto di modificare gli estremi del tipo di sviluppo, noi abbiamo confermato quella scelta in via prioritaria. Allora, sulle frazioni, visto che tenta di fare dell'ironia, il Sindaco le ha sempre avute a cuore, e questa maggioranza, al contrario della minoranza: non avete mai votato nulla sulle frazioni. Dopo di che i risultati si sono anche visti. Ma detto questo, che questi sono fatti, perché voi avete votato pochissimo delle frazioni, sulle frazioni andremo a vedere, ci divertiremo, ci divertiremo davvero, sulle frazioni non avete mai votato nulla, ed andremo a vedere le delibere sulle opere pubbliche, sugli interventi. E visto che qui le frazioni... LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Visto che Polesine viene confermato, a Polesine vengono confermate le due zone, se non ricordo male è una frazione. Per quanto riguarda Finale e Viola, abbiamo inteso, dovendo dare delle priorità, accogliere positivamente alcune osservazioni che talune associazioni hanno formulato in relazione a questa proposta di sviluppo residenziale. Alcune associazioni hanno presentato le osservazioni chiedendo appunto che queste aree venissero in qualche modo tolte; noi abbiamo accolto queste osservazioni, in questo modo abbiamo fatto coincidere il ragionamento che ha sviluppato la Provincia, una nostra indicazione di priorità e contemporaneamente accogliere queste osservazioni che poi vedremo più nel dettaglio più avanti.

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Quindi, queste sono le motivazioni politiche che ci hanno portato a compiere questa scelta, che conferma la nostra attenzione nei confronti delle frazioni. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Io non ho affatto voluto fare dell'ironia per quanto riguarda le frazioni; se tu vedi dell'ironia, vedi che fai sempre dei processi alle intenzioni, e questo non appartiene al mio modo di pensare, io non faccio mai processi alle intenzioni, quello che devo dire lo dico. A noi sembrava che potenziare soprattutto Viola, che è in linea con tutta la zona residenziale Angeli, potesse creare proprio un agglomerato urbano che ad un certo momento costituisse un agglomerato urbano autentico, invece là si è detto no. Però è stata una scelta e vi assumete voi le vostre responsabilità. Per quanto riguarda Polesine, mi rivolgo a Gorrieri, non è affatto vero quello che ha detto il Sindaco, è un giochetto vizioso questo che utilizza il Sindaco e qualche altro Assessore: quando noi dobbiamo approvare le opere pubbliche, dobbiamo approvare l'intero pacchetto, per cui, in quelle opere ci può essere la piazza di Polesine, sulla quale noi eravamo d'accordo, ma dovendo bocciare il centro culturale sul quale non eravamo d'accordo, abbiamo dovuto bocciare anche Polesine. Ed è ora che si smetta di giocare a questi giochini. O voi ci presentate ogni singola opera... CARRA MARCO - Sindaco Ma non è possibile! Il piano opere pubbliche va presentato complessivamente, lo dice la legge! LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Ed allora onestamente non puoi accusarci di avere bocciato le opere pubbliche di Polesine. CARRA MARCO - Sindaco Dico che non avete votato a favore. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Ma certo, perché c'erano... CARRA MARCO - Sindaco Se tutti avessimo votato come voi, le opere pubbliche a Polesine non le avremmo fatte. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere C'è la malafede. ROSSI ISAIA - Consigliere Una delle cose che aveva chiesto Gabriella prima a cui non è stata data risposta. CARRA MARCO - Sindaco Non fare il furbo! Ma riproponete gli stessi quesiti? ROSSI ISAIA - Consigliere No, non è stata data risposta. Non voglio prendere in …OMISSIS…. nessuno, me ne guardo bene. Come mai, a fronte dell'aumento dei 35 mila metri, visto la prescrizione che aveva dato la Provincia nel redarre il piano, non è stata tolta un'altra area corrispondente o significativa? Non ho preso in …..OMISSIS… nessuno, non mi è stata data risposta. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Riguardo dell'area Serraglio, raccordo ferroviario, si chiede alla Provincia: "l'ipotesi di realizzazione del raccordo ferroviario al fine di valutare e definire già in sede di variante urbanistica la natura dell'ingombro fisico di tale infrastruttura". Io faccio presente che in quell'area adiacente c'è una villa di una certa importanza, e chiedo se è stata prevista una fascia di rispetto e in base a quale normativa. Poi: "le aree di espansione siano servite da fognatura pubblica di tipo separato", vorrei chiedere per l'area Caramasche quale sarà il percorso che si pensa debbano seguire queste fognature pubbliche di tipo separato. CARRA MARCO - Sindaco La parola al geometra Lomellini per le risposte di ordine tecnico. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Solo dal punto di vista formale e tecnico per quanto riguarda la riduzione degli insediamenti produttivi. Nel momento in cui l'Amministrazione ha valutato l'ipotesi di inserire il nuovo comparto 51, l'area in strada Caramasche, è stata fatta la Conferenza dei Servizi dove era presente anche la Provincia, che ha espresso parere favorevole sull'area. Per quanto riguarda l'area Caramasche, sarà collegata alle fognature del piano di lottizzazione in fase di realizzazione "Nuove Fabbriche"; nel frattempo adotterà i sistemi di legge per potere scaricare in acque superficiali in modo corretto. Per quanto riguarda la villa, è tutelata da una fascia di verde privato vincolato, che è questa che potete vedere, che è rimasta vincolata, anzi, è stato leggermente ampliato il verde privato vincolato, a tutela della villa su questo lato rispetto all'area industriale. Quanti metri... non c'è una prescrizione di tutela per nessuna legge. INTERVENTO DI... [Fuori microfono - incomprensibile] Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Non è obbligatorio, nel Piano Regolatore potreste decidere che volete demolire quella villa. Cioè decide il Piano Regolatore cosa si fa di quella villa, ma non c'è una legge che dice che il Piano Regolatore deve vincolare quella villa, perché le tutele le inserite voi come Consiglio comunale. Non c'è una legge che dice che nel PRG va vincolata. [giro cassetta] ...la villa, saranno un centinaio di metri, però per la misura ci sono le carte, le avevate anche... GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Cento metri rispetto all'area industriale di nuovo insediamento, chiaramente quell'altra è dietro. CARRA MARCO - Sindaco Lo ha già ricordato, seppure sul piano tecnico, Riccardo, cioè, nel momento in cui ci siamo approcciati alla Conferenza dei Servizi con la Provincia, visto che non era prescritta una quota, c'erano delle indicazioni, però non era previsto, ci ha dato un parere positivo, a conferma che non c'era una prescrizione vincolante sul piano del dimensionamento di queste aree, come era già precedente nella proposta del Consiglio che poi abbiamo rinviato e abbiamo inteso mantenerla. Quindi, esaurito il dibattito

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IL CONSIGLIO COMUNALE Visto il parere della Provincia di Mantova – Area gestione del territorio e infrastrutture – servizio assetto del territorio in data 02/03/2005, acclarato al protocollo comunale in data 07 Marzo 2005, n° 7221, ad oggetto “parere di compatibilità con il PTCP di Mantova (comma 18 art. 3 della LR 1/2000)”, che risulta essere …”favorevole in merito alla compatibilità con il PTCP, ad esclusione di alcune previsioni la cui compatibilità è condizionata al recepimento delle prescrizioni riportate da operare in sede di delibera di approvazione della Variante stessa”… Dato atto che: Il parere espresso dal Servizio Urbanistica e Beni Ambientali della Provincia di Mantova in data 01/03/2005 è accompagnato da una Relazione Istruttoria con la quale viene esplicitata la verifica di coerenza delle previsioni di espansione del PRG con gli Indirizzi Normativi del PTCP, tramite la valutazione di rilevanza ( R) o meno (I) in rapporto ai temi di carattere sovralocale e tramite: - l’individuazione degli ambiti relativi alla presenza di rete viaria sovracomunale esistente

(a.1) di dossi fluviali (a.2) di canali di matrice storica (a.3) - di aree per strutture di carattere sovralocale ( c) - la valutazione delle scelte di dimensionamento relative a zone di espansione

residenziale, produttiva e terziaria. In linea generale il parere della Provincia è favorevole in merito alla compatibilità con il PTCP, ad esclusione di alcune previsioni la cui compatibilità è condizionata al recepimento di specifiche prescrizioni da operare in sede di approvazione definitiva, di seguito elencate:

1) in ordine al dimensionamento delle zone residenziali, rilevando una eccedenza di 665 abitanti rispetto alla quota di competenza comunale, viene richiesto lo stralcio di aree residenziali fino al raggiungimento di tale quota o, in alternativa l’individuazione delle priorità di realizzazione e l’introduzione di una norma che subordini l’operatività, per alcuni comparti ritenuti di seconda priorità, all’avvenuta urbanizzazione ed attuazione edificatoria (a livello di inizio lavori dei singoli permessi di costruire) di almeno il 70% della capacità insediativa dei comparti o subcomparti residenziali ritenuti prioritari;

2) per quanto riguarda le previsioni insediative non residenziali, si prescrive una revisione del dimensionamento con lo stralcio delle quote eccedenti il riferimento alla quota endogena;

3) per quanto riguarda i comparti 36, 37 e 38, si rileva che tali comparti cono compresi in zone individuate dal PTCP come “dossi fluviali”; per questo si indica la necessità di subordinarne la pianificazione urbanistica attuativa a uno Studio di compatibilità paesistico ambientale, ai sensi dell’art.32 degli Indirizzi Normativi del PTCP con particolare riferimento all’andamento altimetrico del comparto e dintorni e agli aspetti di naturalità attualmente in loco per i primi due e a quanto prescritto nell’art. 27.9 per il terzo; tale Studio dovrà essere verificato con l’Ufficio di Piano della Provincia.

4) per il comparto 38, si prescrive l’individuazione di una fascia di salvaguardia a tutela dell’elemento idrico presente, classificato come “asta dei canali di matrice storica” e del contesto ambientale circostante, come previsto per i corsi d’acqua naturali ed artificiali vincolati ai sensi dell’arti, lett. c) della L. 431/85

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Viene inoltre richiesto: a) di approfondire l’ipotesi di realizzazione del raccordo ferroviario, al fine di valutare

e definire, già in sede di variante urbanistica, la natura e l’ingombro fisico di tale infrastruttura;

b) di dare conto, quanto meno a livello di Relazione Illustrativa, di metodologie e risultanza della Valutazione Ambientale Strategica elaborata su iniziativa della Regione Lombardia e dei suoi riflessi sulla variante stessa.

La relazione istruttoria è integrata anche da alcune note a cura dell’Area Ambientale della Provincia con specifiche indicazioni del Servizio Acque e Suolo e del Servizio Rifiuti Inquinamento che segnalano l’opportunità di fare riferimento ad alcune norme di “buona pratica” da applicare alle cosiddette “trasformazioni rilevanti”, ma che possono valere in genere per tutte le zone di espansione residenziale, produttiva e terziaria di un certo peso. Per quanto riguarda i criteri per il risanamento delle acque il Servizio provinciale richiede che: - le aree di espansione siano servite da fognatura pubblica di tipo separato; - si verifichi con il Consorzio di Bonifica la possibilità di individuare un recapito per le

acque meteoriche ricadenti sulle aree in esame; - in sede di attuazione del Piani di Lottizzazione produttivi, si imponga ai lottizzanti di:

o impermeabilizzare tutte le superfici che possono venir contaminate da sostanze utilizzate nell’ambito del ciclo produttivo;

o inviare nella fognatura pubblica, collegata al depuratore, le acque di prima pioggia preventivamente trattate ai sensi della L.R. n.62/85;

o incentivare per le acque provenienti dalle altre superfici, non soggette a sporcamente, lo smaltimento locale delle stesse.

Il Servizio Rifiuti Inquinamento avanza inoltre i seguenti suggerimenti: - rispondenza degli impianti di illuminazione previsti ai requisiti della L.R. n.17/2000; - sia rispettato il Piano di Zonizzazione Acustica del Comune, prescrivendo se

necessario opportune opere di mitigazione; - attrezzatura delle aree adibite a parcheggio a servizio delle zone produttive o

residenziali con pavimentazioni permeabili per non interrompere la naturale ricarica delle falde e con opportune alberature; opportune impermeabilizzazioni dovranno essere previste in caso di parcheggi adibiti al trasporto di merci pericolose e/o sversabili;

- si valuti la realizzazione di percorsi ciclopedonali raccordabili con un sistema complessivo di viabilità ciclopedonale.

Considerazioni e conseguenti proposte di modifica In esito al recepimento delle indicazioni di carattere prescrittivo, si propone che la variante al PRG venga modificata come segue: - per il dimensionamento degli insediamenti residenziali richiesto al punto 1), la riduzione

della capacità insediativa equivalente riferibile alla quota esogena non di competenza comunale (calcolata dalla Provincia in 665 abitanti teorici) è ottenuta come quota parte tramite lo stralcio, richiesto anche da alcune osservazioni, delle zone residenziali di espansione inserite nelle località di Viola (comparto 33 - 132 abitanti) e Finella (comparto 34 - 221 abitanti) per complessivi 353 abitanti; si propone di pervenire all’ulteriore riduzione della quota restante di 312 abitanti tramite la temporizzazione dei piani attuativi di espansione previsti nel capoluogo, individuando come piano prioritario da mettere in attuazione quello relativo al comparto n.30, che potrà essere realizzato al 100% e applicando il criterio della temporizzazione ai comparti n.31 (185 abit.) e n.32

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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(475 abit.) che sommati insieme portano a una capacità insediativa di 660 abitanti teorici; per recepire le indicazioni della Provincia, si propone pertanto che il piano attuativo relativo a ciascuno di questi due comparti individui, al suo interno, due o più subcomparti di attuazione, di cui il primo non superiore al 50% della capacità insediativa teorica totale; il secondo comparto potrà essere sviluppato in tempi successivi, solo quando sarà stata raggiunta la quota del 70% richiesta dalla Provincia; viene in questo modo rinviata l’attuazione di una quota corrispondente a 330 abitanti teorici, di poco superiore alla quota di 312 abitanti da prevedere come ulteriore riduzione. Si propone pertanto di inserire norme specifiche. In tal senso sono pertanto inserite come modifica alle Norme Tecniche di Attuazione;

- per le previsioni insediative non residenziali inserite al punto 2), vengono stralciati dalle zone “D3” per insediamenti produttivi i comparti 39 e 40, che vengono classificati come zone “E2”, con destinazione agricola di rispetto delle zone urbanizzate; analogamente viene ridotta l’estensione del comparto n.38, trasformando parte dell’area da “D3” a “S1”, in considerazione della presenza nella zona del corso d’acqua del Po Vecchio, e parte a “E1” nella zona più prossima all’autostrada; viene quindi individuata una fascia di rispetto per la formazione del raccordo ferroviario, alla cui realizzazione è subordinata l’attuazione del comparto stesso; come conseguenza del ridimensionamento dei comparti con destinazione produttiva, non si ritiene più necessaria la prevista riqualificazione della Strada Colonna Marina;

- Si propone poi l’inserimento di norme specifiche, integrando l’art. 39 delle N.T.A., con la prescrizione di uno Studio di compatibilità paesistico ambientale da predisporre in sede di pianificazione attuativa e da sottoporre all’Ufficio di Piano della Provincia, per i comparti di espansione interessati da dossi fluviali di antica origine;

- con riferimento a quanto prescritto al punto 4), una fascia di salvaguardia a tutela del corpo idrico presente era stata già individuata, con tale finalità, come area destinata all’uso pubblico a servizio del comparto n.38; essa viene estesa a m 20 dal piede del canale.

Per quanto riguarda infine le indicazioni: - si da atto che è stata verificata la fattibilità del raccordo ferroviario, con derivazione

dalla stazione del capoluogo, e si è individuato un corridoio di salvaguardia per garantirne la realizzazione a ovest della zona per insediamenti produttivi, rinviando la localizzazione e la esatta conformazione di tale infrastruttura a un progetto specifico;

- si è integrata la Relazione Illustrativa, con una nota di riferimento alle metodologie e risultanze della VAS prese in considerazione in fase di elaborazione della variante al PRG.

Vengono inoltre recepiti nelle NTA i suggerimenti indicati dal Servizio Acque e Suolo e dal Servizio Rifiuti Inquinamento dell’Area Ambientale della Provincia; per quanto riguarda l’individuazione di nuovi percorsi ciclabili, questi verranno specificamente individuati in un apposito “Piano della viabilità ciclopedonale”. Quindi Con voti favorevoli n.10, contrari n.4 (gruppo “Forza Pegognaga”), espressi per alzata di mano su n.14 Consiglieri presenti e n.14 votanti, astenuti n.0;

DELIBERA

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Di adeguare gli elaborati grafici, la Relazione Tecnica e le NTA alle prescrizioni e alle indicazioni della Provincia di Mantova secondo le proposte di modifica soprariportate; C) Parere del Consorzio di Bonifica dell’Agro Mantovano Reggiano in data 11/08/2004 acclarato al protocollo comunale in data 13/08/2004, n° 8691; Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga [Il geom. Lomellini procede alla lettura del parere del Consorzio di Bonifica dell'Agro Mantovano Reggiano, presente in atti] CARRA MARCO - Sindaco E` aperto il dibattito. ROSSI ISAIA - Consigliere Prendo spunto dai pareri e dai consigli che ha dato il Consorzio di Bonifica, e voglio passare al punto E, quando parla del corso del canale Po Vecchio. Visto che siamo stati tacciati dal Sindaco che non abbiamo mai fatto proposte per le frazioni, ne ho pronto immediatamente uno, cioè l'allacciamento alla pubblica fognatura per quanto riguarda il centro abitato di Viola, altrimenti Po Vecchio sarà sempre una fogna a ciel sereno. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Riguardo all'osservazione del Consorzio di Bonifica sulle aree individuate come zone a rischio idraulico, vorrei conoscere quali sono, ed eventualmente poi... Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Le zone sono nelle carte, le possiamo vedere, e comunque sono zone definite a rischio idraulico. Infatti noi siamo rimasti un po' perplessi rispetto alle osservazioni del Consorzio, perché il rischio idraulico l'ha definito il Consorzio in un suo piano. Dopo a noi ha detto: ma non dovevate prevederle nelle indagini geologiche? I nostri geologi non sono d'accordo, dicono che se il Consorzio ha detto che quelle sono a rischio idraulico, noi non possiamo fare finta che queste non siano a rischio idraulico. Le zone sono delle zone agricole abbastanza marginali, una è questa, lungo l'autostrada a cavallo del cavalcavia di Finella; una è questa a sud, che è al confine con il Comune di Gonzaga. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Su che strada è? Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Una parte sulle Caramasche, è la proprietà della signora Giorgi. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Contigua alla nuova area industriale. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga E contigua mezzo chilometro. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Area a rischio geologico, comunque è inerente, cioè a mezzo chilometro da dove andiamo a fare un bitumificio.

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga E' area a rischio idraulico, non è area a rischio geologico. Cambia sostanzialmente. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Ha ragione, comunque è rischio idraulico, vuol dire che l'acqua... Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Il rischio idraulico è dovuto da allagamenti per mancato scolmo delle acque. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere A 500 metri da dove andiamo a fare la fabbrica di conglomerati bituminosi. Questo dovrà essere probabilmente un vincolo sulla nuova fabbrica di conglomerati bituminosi, questo mi sembra anche abbastanza... cioè, c'è nesso a distanza di 500 metri fra questa area a dissesto idraulico e la nuova area industriale? Lo chiedo a voi, io non lo so, non sta a me dare le risposte. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Questa è un'area individuata nel PRG che è soggetta ad allagamenti, quindi, a mio giudizio, non ha nessun nesso con l'insediamento di un'area industriale posta a più di 500 metri da quest'area. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere "Tale individuazione comporta comunque un vincolo di [...] ma richiede che i progetti per i nuovi interventi edificatori siano coperti da uno studio geologico finalizzato ad attestare la compatibilità dell'intervento con la situazione idraulica della zona". Credo che sia prudenziale chiedere uno studio geologico anche a un'area che sorge a 500 metri da questa. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga E` obbligatorio per tutti i piani di lottizzazione. CARRA MARCO - Sindaco C'è altro? Relativamente alla proposta formulata da Isaia, a che punto è la progettazione di TEA? Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga TEA ci dovrebbe consegnare entro l'autunno il progetto e nel 2006 realizzare l'opera. CARRA MARCO - Sindaco Quindi, la conclusione è questa, quella su Viola, che se tu fossi un Consigliere attento, avresti dovuto sapere che il collegamento fognario di Viola è dentro alla convenzione con TEA. Te la dico come battuta, però dentro alla convenzione TEA c'è il collegamento della rete fognaria. Adesso sono partiti con la progettazione, che dovrebbe concludersi entro l'anno, Riccardo dice entro l'autunno. Quindi, esaurito il dibattito

IL CONSIGLIO COMUNALE Visto il parere del Consorzio di Bonifica del Agro Mantovano Reggiano in data 11/08/2004 acclarato il protocollo comunale in data 13/08/2004 n.8691;

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Preso atto che: Il parere fa riferimento alla salvaguardia e gestione dei corsi d’acqua superficiali, sui quali ha competenza il Consorzio, con puntualizzazioni sulle esigenze di manutenzione degli stessi e sulle esigenze di scolo dei terreni. In particolare:

a) per quanto attiene alle fasce di rispetto dei corsi d’acqua secondari, si concorda sulla inedificabilità per 10 m dal ciglio o dal piede dell’argine, ma si suggerisce di porre in atto vincoli specifici, all’interno delle nuove lottizzazioni, per consentire l’accesso, per una fascia di 4 o 5 m, per le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinari degli stessi.

b) all’interno delle zone di rispetto S1, ove il PRG prevede l’aumento della profondità delle fasce inedificabili, siano previste comunque deroghe rispetto a tale norma per la realizzazione di manufatti atti alla funzionalità del corso d’acqua, quali impianti di sollevamento irrigui, caselli per il tele controllo ecc.; analogamente andrebbero localizzati gli impianti già progettati per la nuova irrigazione e la sistemazione idraulica dell’abitato di Pegognaga.

c) si suggerisce di porre particolare attenzione per le zone “golenali” del bacino del canale di Zara in quanto esso rappresenta l’unico corso d’acqua avente caratteristiche di naturalità e prospettive di riqualificazione ambientale significativa;

d) si rileva che le aree individuate come zone a rischio idraulico hanno caratteristiche diverse una dall’altra; per alcune il vincolo posto è riconducibile a dissesti della rete superficiale di scolo o a scarsa manutenzione; per queste aree si potrebbe pertanto eliminare il vincolo posto;

e) viene espressa preoccupazione per l’espansione di aree impermeabilizzate (zone produttive) nel bacino di scolo del Po Vecchio, sia per ragioni idrauliche che per motivi igienico ambientali (scarichi e fonti di inquinamento ); si suggerisce quindi di prevedere a monte dell’abitato di Pegognaga, una zona di aree agricole marginali, per il riequilibrio idraulico ed igienico ambientale del canale (casse di espansione, fasce tampone, fasce filtro…);

f) si rileva inoltre che l’espansione in zona Bagna potrebbe causare problemi idraulici, forse risolvibili con una infrastruttura per lo scolo delle acque da tali zone verso il Collettore di Bonifica;

g) per quanto riguarda infine le zone S1, si ritiene eccessiva la loro estensione, in quanto la salvaguardia dei corsi d’acqua non dipende dai vincoli, ma dalla capacità di farli rispettare.

Controdeduzioni Scendendo nello specifico del parere pervenuto: - relativamente a quanto indicato al punto a), considerando le esigenze del sistema

idraulico esistente, si ritiene opportuno accogliere il suggerimento proposto, prevedendo una fascia di rispetto di 5 m per i corsi d’acqua superficiali interessati dalle nuove zone di espansione rendendola inedificabile anche per quanto riguarda le recinzioni private, in modo da garantire il passaggio e le operazioni di manovra dei mezzi di manutenzione;

- per quanto riguarda le esigenze espresse al punto b), si ritiene pienamente ammissibile la possibilità di realizzare nuovi manufatti per la regimentazione idraulica in prossimità dei corsi d’acqua e quindi all’interno delle relative fasce di rispetto;

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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- per quanto riguarda le zone golenali del tratto di Po di Zara citate al punto c), si rileva che devono comunque far parte delle zone S1, ritenendo sufficiente l’applicazione della normativa prevista per tali zone;

- le zone a rischio idraulico citate al punto d) sono state individuate in seguito allo studio geologico del territorio comunale; tale individuazione non comporta comunque un vincolo di inedificabilità, ma richiede che i progetti per i nuovi interventi edificatori siano accompagnati da studio geologico finalizzato ad attestare la compatibilità dell’intervento con la situazione idraulica della zona;

- per quanto riguarda le preoccupazioni espresse al punto e), la riduzione delle espansioni produttive richieste dalla Provincia contribuisce a ridurre il problema; interventi di fitodepurazione potranno essere previsti nelle zone marginali comprese tra le strade esistenti e i canali Po Vecchio e Po di Zara; l’aumento del carico idraulico sul Po Vecchio derivante dall’impermeabilizzazione delle nuove zone edificabili potrà comunque essere risolto a valle con la realizzazione del nuovo collettore previsto al punto successivo;

- per quanto riguarda le espansioni poste a est del centro abitato del capoluogo, si ritiene utile prevedere la realizzazione, in fregio alla nuova bretella di collegamento con la Strada Provinciale est, di un canale di collettamento con caratteristiche ambientalistiche, per scolmare il Po Vecchio convogliando l’acqua verso il Collettore di Bonifica posto a sud del Parco di S. Lorenzo; l’onere per la realizzazione di tale opera, che dovrebbe smaltire anche le acque in eccesso a monte dell’abitato, dovrà ricadere su tutti i Piani Attuativi previsti in espansione del capoluogo, sia produttivi che residenziali, in quanto tutti gravitano sul Po Vecchio per lo smaltimento delle acque superficiali;

- per le zone di salvaguardia S1, riprendendo anche quanto espresso al punto a), non si ritiene opportuno operare una distinzione tra i diversi corpi d’acqua da salvaguardare, limitando i vincoli a quelli di origine storica.

Con voti favorevoli n.10, contrari n.4 (gruppo “Forza Pegognaga”), espressi per alzata di mano su n.14 Consiglieri presenti e n.14 votanti, astenuti n.0;

DELIBERA di accogliere parzialmente le indicazioni riportate nel parere del Consorzio di Bonifica dell’Agro Mantovano Reggiano, approvando le controdeduzioni soprariportate, modificando di conseguenza le NTA del PRGC; D) Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova – Dipartimento di Prevenzione Medica Area Prevenzione Ambienti di Vita – Servizio Igiene e Sanità Pubblica trasmesso in data 09/02/2005 ed acclarato al protocollo comunale al n° 1282 in data 15/02/2005; (Nel corso del seguente dibattito entra il consigliere Caraffini – Presenti n.15) ARCH. SAMANTHA OLOCOTINO [L'arch. Olocotino procede alla lettura del parere dell'ASL della provincia di Mantova, presente in atti] CARRA MARCO - Sindaco E` aperto il dibattito.

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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GANDOLFI ALBERTO - Consigliere A riguardo degli allevamenti dei suini, la zona D4 quale sarebbe? ARCH. DANIELA GABUTTI Abbiamo individuato come zone D4 tutte le aree in cui ci sono i caseifici e gli allevamenti intensivi già presenti; sono sparse sul territorio comunale. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Presenti alla data odierna, cioè presenti alla data di oggi? ARCH. DANIELA GABUTTI Sì, ed erano già individuate come zone per allevamenti intensivi dal vecchio Piano Regolatore, abbiamo confermato la localizzazione delle zone presenti. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Tutti gli allevamenti di suini che erano identificati nello scorso PRG, intendiamo quello approvato un anno... Se sono già state identificate come D4, questi possono riaperti qualora ci fosse da parte... CARRA MARCO - Sindaco Sì. Quindi, esaurito il dibattito

IL CONSIGLIO COMUNALE Visto il parere dell’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova – Dipartimento di Prevenzione Medica Area Prevenzione Ambienti di Vita – Servizio Igiene e Sanità Pubblica trasmesso in data 09/02/2005 ed acclarato al protocollo comunale al n° 1282 in data 15/02/2005; Dato atto che: L’A.S.L. della Provincia di Mantova, presa visione della variante al PRG e delle Norme Tecniche di Attuazione avanza alcune proposte di modifica, che vengono qui sotto elencate:

a) Industrie insalubri: si ritiene necessario inserire nelle NTA una norma sulle distanze dalle residenze delle Industrie Insalubri di 1° classe e comunque quelle con cicli produttivi basati sull’uso di sostanze cancerogene, con le seguenti modalità: - distanza > a 100 m dalle case sparse - distanza > a 200 m dal limite delle zone residenziali, alberghi e residenze

collettive, grande e media distribuzione (escluse merci ingombranti). - vietare nelle zone D insediamenti finalizzati alla lavorazione di materiali di cava,

impianti per la lavorazione, lo stoccaggio e la commercializzazione di materiali lavorati; in particolare attività produttive quali essiccatoi, mulini, impianti di produzione di conglomerati bituminosi, spazi coperti per la sosta di automezzi e delle macchine operatrici, uffici ed eventuali alloggi del custode, potranno essere inseriti solo in aree ad hoc, individuate al momento dell’approvazione della Variante Generale o da individuare con successive Varianti parziali.

b) Per quanto riguarda la presenza della linea ferroviaria, viene proposto l’inserimento di una norma che fissi una distanza minima di 50 m delle nuove residenze dal

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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tracciato ferroviario; lo stesso tracciato, che dovrebbe essere spostato per ragioni tecniche, dovrebbe essere spostato di almeno 50m dalle residenze esistenti.

c) Relativamente agli allevamenti di suini presenti sul territorio, si suggerisce di istituire una norma che vieti la riapertura di un allevamento una volta chiuso, individuando anche una capacità massima insediabile di animali sul territorio.

Controdeduzioni I diversi punti vengono presi in considerazione singolarmente, come segue: - Relativamente alle indicazioni fornite al punto a), si ritiene opportuno accogliere quanto

indicato relativamente alle industrie insalubri di prima classe, sia per quanto riguarda le distanze, sia per quanto riguarda le tipologie di insediamento da vietare, e ammissibili solo in zone espressamente individuate per tale tipo di insediamenti con la conseguente modifica delle N.T.A.

- Per quanto riguarda la linea ferroviaria citata al punto b), viene presa in considerazione la possibilità di un suo spostamento, difficile da localizzare con precisione, ma possibile ampliando la zona inedificabile di rispetto ferroviario a nord dell’abitato di Pegognaga.

- Con riferimento al punto c), viene recepito il suggerimento di vietare la riapertura di un allevamento di suini una volta chiuso con esclusione di quelli già inseriti in zona “D4”; non si ritiene invece praticabile l’individuazione di un limite di capacità di animali insediabili sul territorio, sia per le difficoltà tecniche, sia per l’impossibilità di verificare di fatto il rispetto di una norma con questo contenuto, viste anche le disposizioni di legge vigenti, e anche perché la materia non rientra nelle competenze specifiche del PRG.

Per quanto sopraprecisato Con voti favorevoli n.10, contrari n.5 (gruppo “Forza Pegognaga”), espressi per alzata di mano su n.15 Consiglieri presenti e n.15 votanti, astenuti n.0;

DELIBERA Di accogliere parzialmente le indicazioni riportate nel parere dell’ASL, approvando le controdeduzioni sopraspecificate, modificando di conseguenza le NTA del PRGC; E) ARPA Dipartimento di Mantova in data 14/02/2005 ed acclarato al protocollo comunale al n° 1869 in data 03/02/2005 ARCH. FRANCESCO CAPRINI [l'arch. Caprini procede alla lettura del parere dell'ARPA, presente in atti] CARRA MARCO - Sindaco Ci sono osservazioni? GANDOLFI ALBERTO - Consigliere ARPA ci chiede l'individuazione delle linee elettriche in modo da verificare il rispetto delle distanze delle stesse, mi sembra abbastanza.... Cioè dire che non c'è documento ufficiale che ne consenta la localizzazione, sappiamo che per esempio in area Caramasche... - la lingua batte dove il dente duole - perché non ci sono linee... Comunque, mi sembra non prendere atto della prescrizione, e non so se sia il termine esatto definirla prescrizione o indicazione, poi mi risponderete voi, perché quella è sicuramente una linea ad alta tensione.

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Per quanto riguarda l'individuazione di aree destinate ad ospitare futuri impianti di comunicazione, è un punto che avevamo trattato nel Consiglio scorso, c'è stata una grossa battaglia, perché da parte del gruppo di minoranza si riteneva che installare a poca distanza dalle scuole una antenna di trasmissione di cellulari, e ce ne sono altre tre nei comprensori di Pegognaga, fosse... E mi ricordo la risposta allora, è stata che questo deve essere normato dal futuro PRG. Oggi, dire che nel PRG non sempre è possibile individuare, mi sembra avere perso del tempo e comunque non dare risposte a quelle che erano state delle esigenze, perché anche allora si erano raccolte delle firme da parte dei cittadini, e chiaramente io dico, visto che il Piano Regolatore ce lo teniamo per un po' di tempo, una progettualità su questo da parte nostra era auspicabile. Chiaramente tutti noi usiamo il cellulare, però un conto è progettare e un conto è lasciare tutto al libero arbitrio del privato, e sottolineo lecito, ma soprattutto in una problematica abbastanza incerta, - perché sento che è stato cassato a una distanza di cento metri da parte della Corte di Cassazione - penso che questo debba essere un qualcosa che noi dobbiamo mettere nel PRG, nonostante tutto, prevedere. Poi chiaramente dobbiamo incentivare: nel momento in cui non abbiamo le disgrazie, non ritorniamo sugli errori del bitumificio, non avevamo nessun conglomerato bituminoso sul nostro territorio e ce lo siamo portati in casa. Oggi possiamo dire che abbiamo già dei problemi con le antenne esistenti, cerchiamo di normare il futuro, se possibile, se la sensibilità ecologica ci contraddistingue entrambi. Non sono inceneritori, però penso che anche queste cose possano fare male. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Nelle controdeduzioni stese, si dice che non è possibile prevedere specifiche aree per posare le antenne, mentre nelle NTA ci sono distanze e tutto quanto in recepimento della legge regionale e di quanto possibile, soprattutto però per impianti sopra certe potenzialità, perché sotto certe potenzialità, come dicevi tu, tutte le distanze imposte sono state impugnate. Comunque le nostre NTA prevedono delle distanze specifiche, raddoppiate in caso di presenza di asili nido, in recepimento della normativa regionale. Non è possibile individuare nel PRG un lotto di terra dove dire lì ci va l'antenna, perché c'è una legge regionale che definisce i criteri per come si fanno le cose. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Gli impianti che abbiamo attualmente molto vicino, invece, sono sopra la capacità prevista qui o sono sotto? Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Sono sotto. Se vi ricordate, abbiamo fatto anche i campionamenti, abbiamo fatto le misurazioni; hanno emissioni da 20 watt. D'altronde tutti stanno su quelle potenzialità perché sanno che più o meno le possono mettere dappertutto. Noi possiamo scrivere nel PRG quello che vogliamo, ma alla fine li mettono dove vogliono, perché se ci fanno ricorso, fino a 30 watt... Tenete conto che quel DPCM regola da 100 a 300 megahertz, cioè potenzialità molto superiori a quelle postazioni che abbiamo noi. Per le linee elettriche l'ARPA ci ha chiesto di individuare nel PRG le linee elettriche, l'Enel non ci dà la planimetria delle linee elettriche, quindi per noi non è possibile individuare nel PRG... cioè l'ARPA voleva che noi disegnassimo le linee elettriche, o le andavamo a rilevare, cosa che sarebbe stata immane, dato il nostro numero di linee, cioè costosissima, anche perché la distanza di rispetto, il DPCM del 2003, è fissata in base alla potenza, ma ci sono delle linee che hanno portata 220 e, per esempio, vengono usate a 130. Quindi, va chiesta a TERNA la potenzialità e ad ARPA la fascia di rispetto. ARPA fa i calcoli in base alla potenzialità e definisce la fascia di rispetto. Questo è il DPCM del 2003, di come si fa adesso a calcolare le distanze, mentre prima c'era un decreto del '92 che diceva: fino a 130 chilowatt 10 metri dall'interasse o dal cavo esterno (adesso non ricordo, dico a caso),

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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adesso invece, in base alla potenzialità della linea, quando uno chiede il permesso di costruire, si chiede parere a TERNA, la quale dice quello ha una potenza tot, secondo i miei calcoli la fascia è tot; poi si manda all'ARPA, la quale dice che va bene quella fascia. L'ARPA però avrebbe voluto che nel PRG fossero individuate ulteriori linee, ho una lettera di nove mesi fa spedita all'Enel, alla quale non ho mai avuto risposta, dopo ho telefonato, ma loro le planimetrie delle linee di alta tensione per questioni di sicurezza non le danno. CARAFFINI LUCA - Consigliere Una domanda. Nove mesi fa hai mandato la lettera, non hanno risposto, ma io dico: se si vedono le linee, non si poteva tracciarle? Non una cosa sottoterra, nascosta. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Si possono tracciare, ma bisogna rilevarle. Cioè, per disegnarle sulla carta devo avere la posizione di tutti i piloni e disegnarle. CARAFFINI LUCA - Consigliere E questa era la prima richiesta dell'ARPA. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Ma ai fini della pianificazione ci sono dei rispetti da tenere. E' chiaro che dove ci sono delle linee di alta tensione tendenzialmente non si individuano delle zone residenziali, però nelle zone industriali, per esempio, dato l'alto numero di cavi che abbiamo, è difficile non capitarci.., bisognava rilevarle tutte, bisognava andarle a rilevare. CARAFFINI LUCA - Consigliere Bisognava anche non fare nuove aree di insediamento produttivo vicino a dove ci sono delle alte tensioni. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga Scusate, voi chiedete a me, io vi dico questo: andavano rilevate. CARAFFINI LUCA - Consigliere [Fuori microfono - in parte incomprensibile] ...se sei soddisfatto te, io non lo sono. CARRA MARCO - Sindaco Ci dicono che questi rilievi hanno dei costi esagerati, se non ho capito male, quindi, francamente noi abbiamo... se non ti va bene, Luca... CARAFFINI LUCA - Consigliere Si faceva la proposta e si diceva costa 100 mila euro, chi si prende la responsabilità... CARRA MARCO - Sindaco Scusa un attimo. Abbiamo chiesto all'Enel, nove mesi... a me non sembra strano, perché, voglio dire, abbiamo fatto delle cose che c'era da diventare matti quando ci si rapporta con quegli enti, e tuttavia loro mi pare che abbiano già tutto... Non ci hanno risposto picche, mi pare di avere capito che non ci hanno assolutamente risposto. Quindi, voi pensate che abbiamo interrato la linea di media tensione che attraversava la lottizzazione Serraglio e Ippodromo, l'abbiamo pagata un anno e mezzo prima, abbiamo dovuto pagare le operazioni di interramento un anno e mezzo prima dell'esecuzione... [cambio cassetta - La registrazione riprende dall'intervento del Consigliere Veneri]

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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VENERI BARBARA - Consigliere Una domanda sul punto 6. Riguardo al discorso della necessità di adottare le nuove aree edificabili delle normali opere di urbanizzazione, con particolare riferimento alle fognature, io sollevo un problema riguardo alle fognature, che è poi dove abito io, in via Ugo Sissa. CARRA MARCO - Sindaco Abbiamo previsto, questo lo vedrete nella prossima variazione al Piano opere pubbliche, perché è già nel programma, però verrà finanziato un intervento proprio riferito a via Ugo Sissa, pari ad un importo di 120.000 euro, quindi dovremmo, attraverso questo intervento, che poi magari nel dettaglio tecnico Riccardo ci potrà spiegare se lo ritiene opportuno... VENERI BARBARA - Consigliere Più che altro qua dicono che si dovranno allacciare alle reti già esistenti; temo fortemente per queste zone, nel senso che dove ci sono già dei problemi, se ci andiamo ad allacciare a questa rete fognaria che non funziona, non so poi cosa succederà. CARRA MARCO - Sindaco Con questo intervento andiamo a sistemare la zona, almeno questo è il nostro intendimento. Geom. RICCARDO LOMELLINI - Comune di Pegognaga I problemi più grossi in quella zona li sono dovuti a dei difetti di realizzazione, perché la rete di strada è una normale rete 60, che ha tutte le potenzialità per portare via da quelle case. Lì c'è un problema di fondo rispetto all'edificazione che c'è stata, perché soprattutto le case che hanno qualche seminterrato sono state allacciate alle caditoie stradali e la quota di arrivo alla caditoia stradale è sul fondo della caditoia, e la caditoia è allacciata sul fondo del tubo in mezzo alla strada, quindi, appena si solleva la quota nel tubo, l'acqua torna indietro. Adesso stiamo valutando che soluzione adottare. Non è semplicissimo, perché lì non abbiamo sfioratori di piena vicini, cioè non abbiamo canali dove potere buttare l'acqua, il canale più vicino è il Cao Molino, quindi stiamo ipotizzando di portare via l'acqua della strada in modo da lasciare nel tubo esistente solo le acque nere, per cui non dovrebbe più andare in pressione il tubo. Questa è l'ipotesi, però ci stiamo lavorando in questi giorni. VENERI BARBARA - Consigliere Lì comunque vedo che le costruzioni... io ho la pompa e quindi riesco a salvarmi, però lì sono quasi tutte fatte con il seminterrato, cioè non è il problema di una casa unica, quindi non è che uno abbia fatto una costruzione sbagliata, lì ci sono tutta una serie di villette fatte così. CARRA MARCO - Sindaco Nonostante le indicazioni dell'ufficio tecnico andassero in altra direzione. L'ufficio tecnico è già da tempo che prescrive o indica, diciamo suggerisce di non realizzare questi seminterrati. Quindi, esaurito il dibattito;

IL CONSIGLIO COMUNALE

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Visto il parere dell’ARPA Dipartimento di Mantova in data 14/02/2005 ed acclarato al protocollo comunale al n° 1869 in data 03/02/2005 con il quale l’Agenzia suggerisce alcune modifiche cartografiche e alle NTA; Dato atto che: L’ARPA, dopo aver preso visione dei documenti di PRG e della documentazione integrativa trasmessa su specifica richiesta, ha espresso un parere in linea di massima favorevole, evidenziando alcune osservazioni e indicazioni di carattere generale relative a:

1) necessità di indicare fasce di rispetto di 100 m di inedificabilità dai depuratori, segnate dal limite su cui insistono gli stessi;

2) necessità di indicare fasce di rispetto dei pozzi a servizio di pubblico acquedotto, qualora questi siano presenti;

3) perplessità circa la localizzazione di nuove aree di espansione residenziale nelle vicinanze di strutture destinate ad allevamento zootecnico e la reciprocità della applicazione della norma sulle distanze non prevista nel Regolamento Locale di Igiene;

4) individuazione delle linee elettriche in modo da far verificare il rispetto delle distanze dalle stesse;

5) individuazione di aree destinate ad ospitare futuri impianti di telecomunicazione e radiotelevisivi, tenendo presente che la fascia di rispetto di 100 m è stata giudicata illegittima con sentenza della Corte Costituzionale n.331/2003;

6) necessità di dotare le nuove aree edificabili delle normali opere di urbanizzazione, con particolare riferimento alle fognature che dovranno essere allacciate o allacciabili alle reti esistenti, idonee allo scopo e dotate di adeguato impianto di depurazione pubblico;

7) ubicazione delle aree a standard dei futuri piani attuativi da localizzare in modo da creare zone filtro fra zone residenziali nei confronti di strade, attività artigianali, commerciali, ecc., da piantumare con essenze di diverse altezze per creare barriere e zone di mitigazione;

8) recepimento delle limitazioni e cautele indicate nello studio geologico di riferimento e delle prescrizioni indicate con precedente parere del 02/02/2004.

Vengono quindi prese in considerazione le modifiche di zonizzazione apportate, rispetto alle previsioni del PRG previgente, con la Variante Generale, facendo riferimento al documento e alla cartografia integrativa appositamente trasmessa che ha evidenziato, numerandole, tutte le variazioni intervenute:

a) relativamente alle variazioni 1 (piccola zona produttiva a Polesine), 4 (comparto 40 a Polesine), 23 (comparto 41 lungo la strada Provinciale est), e 27 (comparto 28 lungo la strada Provinciale ovest), si indica la necessità di valutare la compatibilità di future zone produttive con il territorio circostante per evitare l’insorgenza di molestie nei confronti di residenze esistenti;

b) circa le variazioni 2, 3, 7, 8, 16, 17, 18, 19, 24, 25 (rispettivamente corrispondenti ai comparti 35, 37, 33, 34, 30, 31 e 32) si ritengono assentibili purché sia stata valutata l’assenza, nelle vicinanze, di attività moleste e la distanza da strutture zootecniche;

c) per le variazioni 5, 9, 11 corrispondenti all’individuazione di zone residenziali di completamento in nuclei abitati sparsi, non si fanno rilievi;

d) per le variazioni 6 e 10 (corrispondenti ai comparti 39 e 38 di espansione produttiva), si rileva la necessità di valutare tipo e ubicazione dei nuovi fabbricati per limitare gli impatti delle nuove attività;

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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e) per le variazioni 12 e 13 (comparti 49 e 48 di espansione terziaria) si richiede comunque la valutazione di eventuali insorgenze di molestie nei confronti delle zone residenziali circostanti;

f) per la variazione 14 (comparto 27) si sollevano perplessità per la vicinanza con arterie stradali;

g) per la variazione 15 (comparto 46 soggetto a piano di recupero) si richiede di tener conto delle indicazioni avanzate nei precedenti punti a) e b);

h) per la variazione 20 (comparto 32) si indica la opportunità di prevedere zone standard a protezione della parte residenziale rispetto a quanto indicato al punto 7) (strade attività artigianali, commerciali, ecc.);

i) per la variazione 21 (zona commerciale nel comparto 50) valutare l’impatto nei confronti del territorio e residenze circostanti;

j) nulla da rilevare per variazione 22 (inclusione nel Parco di S. Lorenzo di zona commerciale);

k) variazione 26 (zona depuratore) si ribadisce la necessità di prevedere una fascia di rispetto già espressa al punto 1).

Vengono poi prese in considerazione le Norme Tecniche di Attuazione con i seguenti suggerimenti: - all’art. 5, relativo alle distanze dei fabbricati, si suggerisce di aggiungere anche la

notazione: “fatte salve eventuali distanze derivanti dalla presenza di impianti e linee elettriche;

- all’art.6, e ai successivi articoli 22.3, 23.3 e 29.3 relativi alle zone prevalentemente residenziali, onde evitare promiscuità indesiderate con altre destinazioni, si suggerisce di “consentire l’insediamento di attività per le quali è provata la non insorgenza di fonti di molestia” nei confronti della residenza;

- all’art.7.1, ripreso al successivo art.37.8, si rileva la necessità di fare riferimento al D.P.C.M. 08/07/03, che fissa limiti di esposizione rispetto agli elettrodotti, rinviando a norme successive la individuazione di fasce di rispetto;

- all’art.13.8 si segnala che le indagini da effettuare ai sensi del D.M. 11/03/88 e s.m.i. si ritengono necessarie anche per le opere private;

- agli art. 15.1 e 37 si ritiene debbano essere aggiunte norme relative a fasce di rispetto dai depuratori e da eventuali pozzi a servizio dei pubblici acquedotti, inserendo in particolare all’art. una norma che consenta solo operazioni di ristrutturazione e manutenzione per gli edifici eventualmente ricadenti nella fascia di rispetto del depuratore al fine di evitare l’esposizione della popolazione ad eventuali organismi patogeni aerodispersi;

- relativamente ai criteri di sostenibilità ambientale inseriti ai punti 18.6, 19.6, 20,6 e seguenti, si ritiene si debba anche includere l’utilizzo di energie alternative e rinnovabili , come auspicato dalla Regione;

- per quanto riguarda l’art. 20.3.3 si auspica venga fatto riferimento alle normative relative alla Valutazione di Impatto Ambientale di cui al D.P.R. 12/04/96 e LL. RR. nn°20/99 e 3/2003 e Autorizzazione Integrata (I.P.P.C. di cui al D.Lgs 372/99 relativo al controllo e riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera relative a NH3, CH4 e PM10) per talune tipologie di allevamenti zootecnici;

- circa l’art. 21.4.3 si ritiene che debba essere precisato che gli interventi sugli edifici, se a carattere residenziale, dovranno essere realizzati nel rispetto delle distanze da eventuali allevamenti circostanti, come specificato nel R.L.I.;

- con riferimento agli art.24.6, 25.6 e 27.6, si suggerisce di indicare come obiettivo di “Qualità” il rispetto dei parametri di inquinamento acustico previsti per le zone residenziali, essendo obbligatori quelli previsti dalla zonizzazione acustica del territorio comunale;

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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- all’art.26.6 si ritiene che potrebbero essere riproposti i criteri già indicati in precedenza quali quelli previsti nell’art.24.6;

- per quanto concerne gli artt. 30 e 31 relativa alle zone industriali, si ritiene auspicabile che le industrie insalubri di prima classe, che possono essere fonte di problemi nei confronti delle zone residenziali (e non) circostanti vengano ubicate lontane dai centri abitati e all’uopo dedicate; per le industrie insalubri di seconda classe si ritiene possibile acconsentire l’insediamento nelle zone “D” purché vengano adottate cautele nell’esercizio della loro attività;

- circa l’art. 33.5 pare errato il riferimento al punto 32.3 che dovrebbe essere 33.3; - con riferimento all’art. 36 pare utile che sia chiarito che prima della realizzazione delle

opere infrastrutturali venga predisposta idonea documentazione che prenda in esame i possibili impatti ambientali provocati dalle stesse, indicando eventuali interventi di mitigazione, anche relativamente all’inquinamento atmosferico e luminoso;

- per l’art.37.9 si ribadisce quanto espresso per il punto 5. Controdeduzioni Si prende atto di quanto indicato al punto 1) individuando una fascia di rispetto di 100 m intorno al depuratore posto a est del capoluogo; non essendo presenti, sul territorio comunale, pozzi a servizio dell’acquedotto pubblico, opera ad oggi in fase di progettazione a livello consortile con i comuni limitrofi, non risulta possibile individuare specifiche fasce di rispetto per tali attrezzature, indicate anche al punto 2). Per quanto riguarda le distanze degli insediamenti residenziali dagli allevamenti zootecnici, si ribadisce che tale norma è di competenza del Regolamento Locale di Igiene. Per quanto riguarda la localizzazione delle linee elettriche citate al punto 4), mancando documenti ufficiali che ne consentano la localizzazione, si fa presente che eventuali distanze devono essere calibrate in funzione dell’intensità dei campi magnetici da esse prodotte, variabile in base alla potenza dell’elettrodotto; viene comunque inserito nelle Norme Tecniche di Attuazione il riferimento al citato DPCM 08/07/03, rinviando l’individuazione di eventuali fasce di rispetto all’emanazione di norme successive. Non sembra possibile individuare con il PRG zone appositamente destinate all’installazione di impianti di telecomunicazione e radiotelevisione, come richiesto al punto 5); in analogia con quanto espresso al punto precedente, viene fatto riferimento nelle N.T.A. ai limiti di esposizione fissati dal DPCM 08/07/03 per la protezione dalle esposizioni dai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati da frequenze comprese tra 100 kHz e 300GHz. La dotazione delle opere di urbanizzazione citata al punto 6) deve essere prevista da tutti i piani attuativi; è a carico dei lottizzanti l’esecuzione di idonee reti di fognatura. Con riferimento alle zone di espansione residenziale indicate al punto 7), si ritiene pertinente il suggerimento di localizzare parte delle aree standard in prossimità di infrastrutture stradali in modo da creare zone filtro da piantumare, mentre si fa presente che la localizzazione prevista dal PRG prevede già la presenza di barriere tra le zone di espansione residenziale, soggette alla cessione di standard, e le zone per insediamenti commerciali o produttivi, che risultano nettamente separate da queste; l’ubicazione delle zone d’uso pubblico all’interno dei piani attuativi dovrà comunque tener conto delle reali esigenze di fruizione di tali zone da parte dei residenti e non sempre l’ubicazione delle zone standard ai margini dei piani attuativi garantisce il raggiungimento di questo obiettivo. Le indicazioni dello studio geologico sul territorio comunale citate al punto 8) sono state recepite individuando apposite zone a rischio idraulico per le quali è stata formulata una normativa specifica.

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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Per quanto riguarda le valutazioni sulle modifiche introdotte dalla Variante Generale rispetto al PRG previgente, alcune delle considerazioni espresse trovano risposta nel recepimento delle indicazioni della Provincia; in generale, comunque esse comportano limitate revisioni alle Norme Tecniche di Attuazione, che sono state modificate tenendo conto anche delle considerazioni sui diversi articoli delle N.T.A. Con voti favorevoli n.10, contrari n.5 (gruppo “Forza Pegognaga”), espressi per alzata di mano su n.15 Consiglieri presenti e n.15 votanti, astenuti n.0;

DELIBERA Di accogliere parzialmente le indicazioni riportate nel parere dell’ARPA, approvando le controdeduzioni sopraspecificate, modificando di conseguenza le NTA e gli elaborati grafici del PRGC; Esaurito l’esame dei pareri degli Enti istituzionali, segue la seguente discussione: CARRA MARCO - Sindaco Abbiamo chiuso con i pareri, abbiamo 55 osservazioni, ci aggiorniamo a lunedì, però ci dovete concedere, proprio per tentare di chiudere entro lunedì notte l'approvazione definitiva, ci dovete concedere la convocazione dalle 18 fino alle 24. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Tagliamo la testa al toro. Se lunedì sera, a parte che se decidiamo di chiudere lunedì sera... GANDOLFI ALBERTO - Consigliere [Fuori microfono - in parte incomprensibile] ...lascia aperto la fine. CARRA MARCO - Sindaco Se lascio aperto la fine significa che lunedì si va ad oltranza. LASAGNA GABRIELLA - Consigliere [Fuori microfono - incomprensibile] CARRA MARCO - Sindaco Possiamo eventualmente metterci d'accordo sulla procedura, cioè, mentre era assolutamente indispensabile, almeno credo, dare lettura integrale dei pareri, possiamo adottare un procedimento più snello per quanto concerne le osservazioni. INTERVENTO DI... [prima parte fuori microfono] ...sono stati ampiamente distribuiti, si dà una sintesi delle osservazioni, nel senso che si individua l'osservazione e si dice la proposta di controdeduzione; poi, chiunque del Consiglio comunale chiede anche la lettura integrale, si può benissimo fare; se non ce n'è bisogno perché è nota, si mette in votazione. CARRA MARCO - Sindaco Può essere una proposta intelligente.

Atto di Consiglio Comunale n. 37 del 27-05-2005 COMUNE DI PEGOGNAGA

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LASAGNA GABRIELLA - Consigliere Mi chiedo se sia corretto per il pubblico che certe osservazioni siano date per lette o sintetizzate, visto che loro non hanno la documentazione. L'importante è che dalla sintesi si evinca il problema. CARRA MARCO - Sindaco La sintesi richiama l'essenziale. Può essere una proposta intelligente che va incontro... MELLI DIMITRI - Consigliere Chiedo scusa, si fa un intervento a favore e uno contrario, oppure continuiamo così e tutti possono intervenire riguardo alle osservazioni? GANDOLFI ALBERTO - Consigliere C'è tutta gentaglia qui che vuole intervenire! CARRA MARCO - Sindaco Ha fatto una proposta! Nessuno vi ha mai impedito di intervenire, smettetela di dire... MELLI DIMITRI - Consigliere Io ho detto una cosa perché non ho capito. CARRA MARCO - Sindaco Per tentare di coniugare l'efficacia dell'azione del Consiglio comunale con la necessaria e la giusta democrazia che deriva dal dibattito. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Siccome hai visto che al di là delle dichiarazioni fatte, noi ci abbiamo messo anche della buona volontà e forse abbiamo anche perso del tempo perché tu hai letto apposta la sentenza integrale... CARRA MARCO - Sindaco Io non ho letto apposta, ho letto perché mi è stato chiesto. Figurati se io mi diverto a leggere 40 pagine di un papiro totalmente... GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Comunque, le altre osservazioni sono tutte piccoline, dunque lasciamo spazio al dibattito, perché il dibattito è importante. Non diamo per lette ma facciamo una sintesi... CARRA MARCO - Sindaco Facciamo una sintesi, così comprendiamo bene di che cosa si tratta, però per lunedì il termine, stavolta, non è quello delle 24, anche perché, visto che si parla di pubblico, i cittadini probabilmente non sanno che, superata la mezzanotte, per i dipendenti pubblici e privati c'è la possibilità di farsi fare il permesso e di non recarsi all'indomani sul posto di lavoro. Voglio dire, c'è questa possibilità, che è un diritto che è concesso ai Consiglieri comunali, che può consentire di... io credo che entro l'una ragionevolmente si possa pensare di chiudere. GANDOLFI ALBERTO - Consigliere Dalle 20 e 30 alle ore 1 è la proposta di mediazione. CARRA MARCO - Sindaco

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20 e 30, mi pare una proposta intelligente anche quella di Gandolfi. Avvisiamo i due assenti, però noi tutti ci sentiamo riconvocati per le 20 e 30 di lunedì, fino all'una, con l'impegno di chiudere. Quindi, Alle ore 0,30 del 28/05/2005, il Consiglio Comunale, attesa l’ora tarda, su proposta del Sindaco – Presidente e così come già previsto nella lettera di convocazione, dispone, all’unanimità di sospendere la seduta ed aggiornare la medesima a lunedì 30 maggio alle ore 20,30. Di quanto disposto sarà dato formale avviso ai soli consiglieri ora assenti, dandosi atto che per i presenti vale la comunicazione data seduta stante.

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PROPOSTA DI ATTO DELIBERATIVO AVENTE PER OGGETTO: VARIANTE GENERALE AL PRGC - PRIMA SEDUTA - ESAME SENTENZA TAR N.3/2005 E PARERI ENTI ISTITUZIONALI E CONTRODEDUZIONI SETTORE – 3 SERVIZI TECNICI Ai sensi e per gli effetti dell’art. 49– 1° comma del D.Lgs n° 267/2000, si esprime parere Favorev.

in ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione di cui all’oggetto.

Pegognaga, 19-05-2005 IL RESPONSABILE DEL SETTORE 3 SERV. TECNICI F.to LOMELLINI Geom. RICCARDO ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE C.C.N. 37 DEL 27-05-05.

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Letto, Confermato e sottoscritto Il Presidente Il Segretario Comunale F.to CARRA MARCO F.to AVANZINI Dr. GABRIELE

REFERTO DI PUBBLICAZIONE

(art. 124, D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267/2000)

Copia della presente deliberazione è stata affissa all’Albo pretorio il 13-06-2005 e vi rimarrà esposto per giorni 15 consecutivi. Pegognaga, 13-06-2005 Il Messo Comunale

Copia conforme all’originale ad uso amministrativo. Pegognaga 13-06-2005 Il Segretario Comunale AVANZINI Dr. GABRIELE

IL SEGRETARIO COMUNALE

ATTESTA - che la presente deliberazione:

è stata comunicata al Prefetto (art.135, comma 2 D.Lgs n. 267/2000); - che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il giorno:

decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (art. 134, comma 3 D.Lgs n. 267/2000) Pegognaga, _____________ Il Segretario Comunale AVANZINI Dr. GABRIELE

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