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Comune di Cologna Veneta Piano degli Interventi Art. 18 della Legge Regionale 11/2004 – “Norme per il governo del territorio” VARIANTE 2 alla FASE 3 RELAZIONE Aprile 2013 Sindaco Dott. Silvano Seghetto Settore Attuazione e Pianificazione del Comune Edoardo Bonaventura architetto Progettista Edoardo Bonaventura architetto Quadro conoscitivo ed informatizzazione Filippo Floresta architetto 1

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Comune di Cologna Veneta

Piano degli InterventiArt. 18 della Legge Regionale 11/2004 – “Norme per il governo del territorio”

VARIANTE 2 alla FASE 3RELAZIONE

Aprile 2013SindacoDott. Silvano SeghettoSettore Attuazione e Pianificazione del ComuneEdoardo Bonaventura architettoProgettistaEdoardo Bonaventura architetto Quadro conoscitivo ed informatizzazioneFilippo Floresta architetto

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Indice

PREMESSA pag. 3

2. IL DOCUMENTO DEL SINDACO PER IL PIANO DEGLI INTERVENTI pag. 3

3. LE FASI DEL PIANO DEGLI INTERVENTI pag. 5

4. LA FASE VARIANTE 2 ALLA FASE 3 DEL PIANO DEGLI INTERVENTI pag. 7

4.1.Il recepimento di un nuovo accordo di programma sottoscritto dal Comune dopo l’approvazione della Fase 3 del P.I.. pag. 7

4.2. La revisione della cartografia, delle schede del centro Storico pag. 84.3. Variazione puntuale “Cartografica”. pag. 104.4. Variante parziale alle Norme Operative. pag. 11

5. GLI ELABORATI pag. 12

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PREMESSA

La Legge Urbanistica Regionale n. 11 del 2004 articola il Piano Regolatore Comunale in disposizioni strutturali, contenute nel Piano di Assetto del Territorio (PAT) ed in disposizioni operative, contenute nel Piano degli Interventi (PI).

La Giunta Regionale ha ratificato il P.A.T. del Comune di Cologna Veneta con decreto n. 3311 in data 03.11.2009.

Il P.A.T. è entrato in vigore il 9 Dicembre 2009, 15 giorni dopo la pubblicazione nel n° 96 del Bollettino Ufficiale della Regione, avvenuta in data 24.11.2009.

2. IL DOCUMENTO DEL SINDACO PER IL PIANO DEGLI INTERVENTI

Nella seduta del 29/12/2009 il Sindaco, ai sensi del comma 1 dell’art. 18 della Legge 11/04 ha presentato al Consiglio Comunale il “Documento del Sindaco”.

Nella seduta del 25.09.2012, con D.C.C. n. 30, ai sensi dell'art. 18 della L.R. n.11/04 il sindaco, con seduta pubblica, ha provveduto a presentare ed aggiornare al consiglio comunale, l'aggiornamento del “Documento del Sindaco”.

I Contenuti del Piano degli Interventi

La Legge Urbanistica Regionale fissa i contenuti propri del piano degli interventi all'articolo 17, comma 2, che viene di seguito riportato:

“Il PI in coerenza e in attuazione del piano di assetto del territorio (PAT) sulla base del quadro conoscitivo aggiornato provvede a:a) suddividere il territorio comunale in zone territoriali omogenee secondo le modalità stabilite con provvedimento della Giunta regionale ai sensi dell'art. 50, comma 1, lettera b);b) individuare le aree in cui gli interventi sono subordinati alla predisposizione di PUA o di comparti urbanistici e dettare criteri e limiti per la modifica dei perimetri da parte dei PUA;c) definire i parametri per la individuazione delle varianti ai PUA di cui all'articolo 20, c. 14;d) individuare le unità minime di intervento, le destinazioni d'uso e gli indici edilizi;e) definire le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente da salvaguardare;f) definire le modalità per l'attuazione degli interventi di trasformazione e di conservazione;g) individuare le eventuali trasformazioni da assoggettare ad interventi di valorizzazione e sostenibilità ambientale;h) definire e localizzare le opere e i servizi pubblici e di interesse pubblico nonché quelle relative a reti e servizi di comunicazione, di cui al decreto legislativo n. 259 del 2003 e successive modificazioni, da realizzare o riqualificare;i) individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli eventuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi di cui all'articolo 36 e l'utilizzo di eventuali compensazioni di cui all'articolo 37;j) dettare la specifica disciplina con riferimento ai centri storici, alle fasce di rispetto e alle zone agricole ai sensi degli articoli 40, 41 e 43;

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k) dettare la normativa di carattere operativo derivante da leggi regionali di altri settori con particolare riferimento alle attività commerciali, al piano urbano del traffico, al piano urbano dei parcheggi, al piano per l’inquinamento luminoso, al piano per la classificazione acustica e ai piani pluriennali per la mobilità ciclistica;”

Procedura per la formazione del Piano degli Interventi

La procedura per la formazione del Piano degli Interventi è regolata dalla Legge Urbanistica Regionale all'articolo 18:

“1. Il sindaco predispone un documento in cui sono evidenziati, secondo le priorità, le trasformazioni urbanistiche, gli interventi, le opere pubbliche da realizzarsi nonché gli effetti attesi e lo illustra presso la sede del comune nel corso di un apposito consiglio comunale.2. Il piano degli interventi è adottato e approvato dal consiglio comunale. L’adozione del piano è preceduta da forme di consultazione, di partecipazione e di concertazione con altri enti pubblici e associazioni economiche e sociali eventualmente interessati.3. Entro otto giorni dall’adozione, il piano è depositato a disposizione del pubblico per trenta giorni consecutivi presso la sede del comune decorsi i quali chiunque può formulare osservazioni entro i successivi trenta giorni. Dell'avvenuto deposito è data notizia mediante avviso pubblicato nell'albo pretorio del comune e su almeno due quotidiani a diffusione locale; il comune può attuare ogni altra forma di divulgazione ritenuta opportuna.4. Nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni il consiglio comunale decide sulle stesse ed approva il piano.5. Copia integrale del piano approvato è trasmessa alla provincia ed è depositata presso la sede del comune per la libera consultazione.6. Il piano diventa efficace quindici giorni dopo la pubblicazione nel BUR dell'avviso della avvenuta approvazione da effettuarsi a cura del comune.7. Decorsi cinque anni dall’entrata in vigore del piano decadono le previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi, nonché i vincoli preordinati all’esproprio di cui all'articolo 34. In tali ipotesi, fino ad una nuova disciplina urbanistica, si applica l’articolo 33.8. Le varianti al piano sono adottate e approvate con le procedure di cui al presente articolo.9.L’approvazione del piano e delle sue varianti comporta la decadenza dei piani urbanistici attuativi (PUA) vigenti limitatamente alle parti con esso incompatibili espressamente indicate, salvo che i relativi lavori siano oggetto di convenzione urbanistica già sottoscritta ed efficace."

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3. LE FASI DEL PIANO DEGLI INTERVENTI

Il percorso di formazione del Piano degli Interventi, tenuto anche conto del carattere “sperimentale” è stato suddiviso in fasi. La fase 1 “Accordi di programma” è stata adottata dal Consiglio Comunale in data 01/07/2010 ed approvata in data 29/09/2010 con delibera n° 52.

Con la fase 1 si è dato avvio alla realizzazione degli accordi stipulati dal Comune già nella fase di formazione dello strumento strategico, in sintonia con il punto 3. del Documento del Sindaco, e secondo quanto previsto all’art. 33 delle Norme di Attuazione del P.A.T..

La Fase 2 è stata adottata dal Consiglio Comunale in data 20/12/2010 ed approvata in data 29/03/2011 con delibera n° 5, ed ha riguarda le seguenti questioni:

La zonizzazione delle zone di urbanizzazione consolidata previste dal P.A.T. e la riorganizzazione della zonizzazione del P.R.G..

Le modalità di intervento all’interno delle zone di urbanizzazione diffusa previste dal P.A.T..

Il recepimento di tre nuovi accordi di programma sottoscritti dal Comune dopo l’adozione della Fase 1 del P.I..

L’analisi delle Aziende Agricole. L’aggiornamento della schedatura degli allevamenti intensivi. La schedatura degli edifici siti in zona agricola e non più funzionali alla gestione

dell’azienda. Le indicazioni per la rete ecologica prevista dal P.A.T. La formazione del “Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale”. La istituzione del “Registro dei Crediti Edilizi”. La revisione delle Norme di Attuazione del P.R.G. che assumono la denominazione di

“Norme Operative di Intervento”.

Sono state inoltre recepite n° 2 varianti parziali alla Fase 2,e più precisamente: Variante 1 alla Fase 2. Approvata con D.C.C. n.60 del 29/11/2011; Variante 2 alla Fase 2. Approvata con D.C.C, n. 65 del 21/12/2011;

La Fase 3 , , adottata dal Consiglio Comunale in data 18/05/2012 ed approvata in data 25/09/2012 con delibera n° 31, e che riguarda le seguenti questioni:

- Attività produttive “fuori zona”.- Revisione della cartografia, delle schede e delle norme per il Centro Storico e per le

Corti Rurali di antica origine.- Revisione del Regolamento Edilizio.- Individuazione puntuale delle “Zone a rischio archeologico” (non vincolate con

decreto).- Il recepimento di tre nuovi accordi di programma sottoscritti dal Comune dopo

l’approvazione della Fase 2 del P.I..

E' stata inoltre recepita n° 1 variante parziale alla Fase 3,e più precisamente: Variante 1 alla Fase 3. Approvata con D.C.C. n.28 del 25/09/2012;

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La Variante 2 alla Fase 3. qui illustrata, riguarda le seguenti questioni:

Il recepimento di un nuovo accordo di programma sottoscritto dal Comune dopo l’approvazione della Fase 3 del P.I..

Il recepimento di una modifica nell'accordo n.16 di programma, sottoscritto dal Comune dopo l’approvazione della Fase 3 del P.I..

variante parziale alla schedatura del centro storico varianti puntuali variante parziale alle Norme Operative.

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4. LA VARIANTE 2 ALLA FASE 3 DEL PIANO DEGLI INTERVENTI4.1. Il recepimento di un nuovo accordo di programma sottoscritto dal Comune dopo l’approvazione della Fase 3 del P.I..

Il nuovo accordo si aggiungono ai 23 accordi già recepiti nella Fase 1 e nella Fase 2 e Fase 3 del P.I..

L’Accordo n° 24 è sito nell’ATO 04 “ Città.”.L’accordo riclassifica un’area di circa mq. 7.607 sita in Via Predicale, (già oggetto di PIRUEA per il quale ora si chiede la revoca) quale area equiparata alla zona “C2”, edificabile con PUA (Piano Urbanistico Attuativo), con una volumetria massima di mc. 10.000, e dunque con densità territoriale di mc/mq 1,3145.Il beneficio per il Comune è di € 130.000,00 da destinare ad opere pubbliche per la viabilità, transito in Cologna Veneta Via Predicale.

Stato attuale Stato Modificato

Il dimensionamento del PAT è contenuto nelle “Norme Tecniche di Attuazione” – Allegato A – “Ambiti territoriali Omogenei – ATO”, che, per i vari ambiti, propone specifiche tabelle di dimensionamento per gli interventi di espansione della struttura urbana.

L'accordo sopra descritti riguarda una zona di urbanizzazione consolidata, e non di espansione, definite nella Tavola 4 del PAT, e prevedendo un intervento di riduzione volumetrica rispetto all'esistente “consolidato”che non assume rilevanza di incremento del carico urbanistico.

Per l'accordo è stata verificata la compatibilità e congruità con le Tavole 1, 2, 3, 4 del PAT, e con la struttura complessiva della Fasi 1 , 2 e 3 del Piano degli Interventi.

Oltre al recepimento del nuovo accordo, il presente P.I. prende atto della “Variante all’Accordo n° 16” che consiste in una variazione del beneficio pubblico, compiutamente descritto nell’apposito atto sottoscritto, senza alcuna variazione delle previsioni urbanistiche.

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4.2. La revisione della cartografia, delle schede e delle norme per il Centro Storico.

La cartografia del Centro Storico è stata informatizzata partendo dalla versione cartacea sino ad oggi disponibile.

L’informatizzazione della cartografia consente di disporre di una maggiore certezza interpretativa e di prefigurare l’informatizzazione delle stesse schede dei singoli immobili.

Sono pervenute agli uffici delle proposte di modifiche alle schede di singoli edifici (anche a seguito di quanto previsto dalle Norme Tecniche del P.A.T., art. 8, punto 8.03, comma b) ) o di ambiti della vigente pianificazione del Centro Storico e delle Corti Rurali di antica origine.

8.03 In applicazione di quanto previsto all’art. 40, comma 3, lett. c) della L.R. 11/2004, il P.A.T. prevede siano ammessi i seguenti margini di flessibilità da parte del P.I. rispetto alle prescrizioni previste dall’attuale schedatura degli edifici dei centri storici nel vigente PRG:

omissis

b) ……… è possibile prevedere di modificare la graduazione di protezione, se motivata da opportuna analisi storico-morfologica, per un massimo di due gradi; tale variazione costituisce variante al P.I.

Ogni richiesta, accompagnata da idonea documentazione, è stata verificata e valutata predisponendo le necessario modifiche cartografiche, descrittive, normative.Oltre a ciò sono state modificate le seguenti schede:

CENTRO STORICO PRINCIPALE

ISOLATO M – UNITA’ 23ISOLATO P – UNITA’ 72Le modifiche alla cartografia sono di seguito riportate, indicando lo stato attuale e lo stato modificato:

Insula M – scheda 23

stato attuale stato modificato

Insula P – scheda 72

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stato attuale stato futuro “invariato”

La schedatura, n.72, viene modificata solo nel contenuto della scheda, e non nella grafia, viene previsto solo una maggior altezza nella previsione di futuro intervento.

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4.3. Variazione puntuale “Cartografica”.

Su richiesta della ditta interessata si è esaminata la richiesta per provvedere a modificare la destinazione d'uso dell'area.

Il soggetto proprietario, richiede di modificare la zona “B” residenziale di completamento, declassando l'area a zona NON residenziale.Essendo il terreno, in fregio allo scolo “Tartarello” in località Sabbion, e in area quasi interclusa, si condivide la modifica richiesta, provvedendo a riclassificare l'area, come zona “F” “Verde ”. Stato attuale Stato Modificato

Il soggetto proprietario, richiede di modificare la zona “C1” residenziale di espansione, riclassificando l'area distinta catastalmente con il Fg.30 mappali n°707 e 708 in zona “B” Speciale 2.Essendo il terreno, pertinenziale ( area retrostante -giardino) all'abitazione edificata esistente, in area quasi interclusa, si condivide la modifica richiesta, provvedendo a riclassificare l'area, come zona “B” Speciale 2. Stato attuale Stato Modificato

4.4. Variante parziale alle Norme Operative.

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Le “Norme Operative ” – Allegate al P.I. – vengono integrate e precisate, in alcuni articoli, al fine di permettere all'utenza, e al personale tecnico, una più corretta applicazione della stessa, senza discrezionalità soggettiva, e più precisamente:

Viene integrato l'art. 45.02 “Caratteristiche ed Indicazioni per gli Interventi Edilizi” con nuove disposizioni, suggerite dall'ing. Silvano Carli, estensore della parte urbanistica del PAT, e P.I. relativamente e quanto concerne gli interventi di Bonifica e sostituzione dei tetti in Amianto, su edifici esistenti (non residenziali) da attuare in zona Agricola, rilevando che per la sostituzione della copertura in amianto, rimane preminente l'aspetto della tutela igienico-sanitaria e dunque appare secondario l'aspetto estetico-paesaggistico e derogando quindi su quanto previsto (per le coperture ed. pendenza ecc.) nel “Prontuario per la qualità architettonica e mitigazione ambientale” allegato al P.I. E Prontuario per gli interventi in zona agricola” allegato al PAT.

viene integrato l'art. 45.06 “Allevamenti Intensivi e Industriali” con nuove precisazioni, proposte dal dott. Gino Benincà, estensore della parte Agronomica del PAT, e del P.I., per quanto riguarda la lunghezza e la larghezza delle stalle Intensive, differenziate per tipologia di allevamento.

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5. GLI ELABORATI

Gli elaborati in stralcio, che formano il “Piano degli Interventi – variante 2 alla Fase 3”, sono i seguenti:- Relazione- Norme Operative (stralcio degli articoli);- Cartografia oggetto di variante, scala 1:5000;- Cartografia oggetto di variante scala 1:2000;- Stralcio della cartografia del centro storico scala 1:500; Schede Centro Storico delle unità variate; Modifica all'Accordo n.16; Accordo di Programma n.24;

Ad approvazione avvenuta, si provvederà ad aggiornare e integrare le cartografie esistenti, che per effetto della presente variante, sono state modificate, e più precisamente:

- Tavola 5 a - Piano degli Interventi - Scala 1:5.000 Tavola 5 b - Piano degli Interventi - Scala 1:5.000

- Tavola 5 d 09 - Piano degli Interventi - Scala 1:2.000- Tavola 5 d 10 - Piano degli Interventi - Scala 1:2.000

- Centro Storico – Scala 1:500- Tavola 6.2

E tutte le altre tavole, per quanto riguarda la Legenda delle stesse.

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