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DR20190004UZR00XN000
CODICE ELABORATO
DataElaborato Scala
ADOTTATO con APPROVATO con
PROGETTISTIArch. Dino De ZanCOLLABORATOREDott. Pian. Patrizio Baseotto
DIRETTORE TECNICOArch. Marco Pagani
NORME TECNICHE OPERATIVE
2° VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI
SINDACODott.ssa Giovanna Novello
RESPONSABILE SETTORE URBANISTICAArch. Gabriele Bizzotto
COMUNE DI BORGORICCOProvincia di Padova
2019Maggio
DELIBERAZIONE C.C. N° 11 DEL 06/03/2019 DELIBERAZIONE C.C. N° 26 DEL 15/05/2019
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
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Indice CAPO I ......................................................................................................................................................... 3
DISPOSIZIONI GENERALI ........................................................................................................ 3
ART. 1 - FUNZIONE E MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL P.R.G. ......................................................... 3
ART. 2 - NORME COMUNI ALLE ZONE RESIDENZIALI (A e C) ........................................................... 3
ART. 3 - ZONE A - PARTI DEL TERRITORIO DI CUI ALLA L. R. 80/80 ................................................ 4
ART. 4 - ZONE DI COMPLETAMENTO (C1) .......................................................................................... 4
ART. 5 - SOTTOZONE "C1.1", "C1.2", "C1.3", "C1.4" ............................................................................ 5
ART. 5 BIS – STRUMENTI URBANISTICI ATTUATIVI ......................................................................... 10
ART. 6 - ZONA DELLA NUOVA ESPANSIONE .................................................................................... 11
ART. 7 - LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE ................................................................................................... 11
ART. 8 - LE ZONE E .............................................................................................................................. 17
ART. 8 BIS – DISTANZA MINIMA DEI FABBRICATI DAL CIGLIO DEI CORSI.................................... 20
ART. 9 - BENI AMBIENTALI ED ARCHITETTONICI DI CUI ALL’ART. 10 L.R. 24/85 .......................... 21
ART. 10 – ELENCO DEI BENI CULTURALI SOGGETTI A TUTELA (SCHEDA B) .............................. 21
ART. 11 - SENTIERI E PERCORSI CICLO-PEDONALI NELLE ZONE AGRICOLE............................. 21
ART. 11 BIS - PERCORSI PEDONALI E/O CICLABILI ......................................................................... 21
ART. 11 TER – VERDE PRIVATO......................................................................................................... 22
ART. 12 - NORME COMUNI ALLE ZONE “F” PER SERVIZI ED ATTREZZATURE............................. 22
ART. 12 BIS - ZONA DI TUTELA E FASCE DI RISPETTO .................................................................. 23
ART. 12 TER - CRITERI, REQUISITI E CARATTERISTICHE DELLE AREE PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI STRADALI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTE ............................................................. 23
ART. 12 QUATER - INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DI IMPIANTI FISSI DI TELEFONIA MOBILE . 26
ART. 13 - EDIFICI O COMPLESSI EDILIZI RICADENTI NELLE ZONE DEGRADATE ........................ 27
ART. 14 - INTERVENTI SULL’EDIFICATO ESISTENTE ...................................................................... 28
ART. 14bis – MODALITA’ PER LA DEFINIZIONE DEL TIPO DI INTERVENTO SUL FABBRICATO ... 30
ART. 15 - POTERI DI DEROGA ............................................................................................................ 33
ART. 16 - NORMA FINALE .................................................................................................................... 33
ART. 17 - MISURE DI SALVAGUARDIA ............................................................................................... 33
ART. 18 - VALIDITÀ DEI PIANI URBANISTICI ATTUATIVI E DELLE CONCESSIONI EDILIZIE APPROVATE IN DATA ANTERIORE ALLE PRESENTI N.T.A. ............................................................ 33
ART. 19 – ENTRATA IN VIGORE DELLE PRESENTI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ............ 33
ART. 20 - NORME ABROGATE ............................................................................................................ 33
ART. 21 - NUOVE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE ................................................................................. 34
Allegati
ALLEGATO A: repertorio normativo
ALLEGATO B: elenco dei beni culturali soggetti a tutela (scheda B)
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ALLEGATO C: elenco degli strumenti urbanistici attuativi vigenti
ALLEGATO D: repertorio schede edifici non più funzionali alle esigenze dell’azienda agricola
ALLEGATO E: elenco schede S2 scheda di progetto L.R. 11/87
ALLEGATO F: elenco schede S3 scheda di progetto art. 30 L.R. 61/85
ALLEGATO G: norme di attuazione della variante al P.R.G. ai sensi della L.R. n° 11/87 (schede S2)
ALLEGATO H: elenco degli sportelli unici attività produttive
ALLEGATO I: repertorio lotti liberi
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CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 1 - FUNZIONE E MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL P.R.G.
Il Piano Regolatore Generale (P.R.G.) disciplina l'assetto urbanistico ed edilizio dell'intero territorio
comunale e si realizza o per mezzo degli strumenti attuativi indicati all'art. 11 della L.R. 27 Giugno
1985 n. 61 (L.U.R.) o per ''interventi edilizi singoli”.
Il territorio Comunale, secondo la grafia del P.R.G., è suddiviso nelle zone indicate dall'art. 24 della
L.U.R. 27 Giugno 1985 n. 61.
La realizzazione delle previsioni del P.R.G. deve rispettare le disposizioni sia sostanziali che
procedimentali contenute nelle leggi di materia (segnatamente nella legge urbanistica regionale 61/85
e, per quanto riguarda in essa regolato, nella legge urbanistica statale 17.08.1942 n. 1150 e succ.
mod.), oltre alle prescrizioni contenute nel presente P.R.G. e nel R.C.E.
Solo nelle zone indicate nelle tavole della zonizzazione, il P.R.G. si attua esclusivamente a mezzo di
strumenti attuativi.
Con la concessione edilizia, il Sindaco può, su conforme parere della Commissione Edilizia, dettare
particolari prescrizioni per assicurare la conservazione e tutela delle caratteristiche architettoniche e
del particolare pregio storico o ambientale di singoli edifici, anche non soggetti ai vincoli di cui alle
leggi 01.06.1939, n. 1089 e 29.06.1939 n. 1497 o non specificatamente classificati e/o vincolati dal
P.R.G.
Il P.R.G. provvede anche a dettare norme e misure di salvaguardia per la tutela e la valorizzazione del
graticolato romano, ai sensi ed in attuazione della direttiva contenuta nell'art. 24 del Piano Territoriale
Regionale di Coordinamento (PTRC) .
ART. 2 - NORME COMUNI ALLE ZONE RESIDENZIALI (A e C)
Le zone residenziali hanno destinazione abitativa. In esse tuttavia può essere consentito l'insediamento
di quelle attività che non siano incompatibili con il carattere residenziale della zona e cioè, in via
esemplificativa, i servizi pertinenti agli insediamenti residenziali, quali negozi e pubblici esercizi, uffici
professionali e commerciali, alberghi, luoghi di divertimento e di svago, ambulatori, autorimese
pubbliche o private. “Sono ammessi anche depositi all'aperto, esclusi quelli degli automezzi da
demolizione e, limitatamente al piano terra, laboratori a carattere artigianale, purchè non costituenti
attività classificate insalubri col D.M. previsto dall'art. 216 T.U.L.S., con un massimo di mq. 251", ovvero
rumorose o comunque moleste, in grado tale da recare pregiudizio all'igiene ed al decoro dell'abitato,
su parere della C.C.E.
In tutte le zone residenziali del P.R.G. può essere prescritto dal Sindaco, in sede di rilascio di
concessione e/o autorizzazione edilizia per qualsivoglia intervento sull'esistente sentito il parere della
C.C.E., l’accorpamento del volume di eventuali edifici funzionalmente accessori di quello principale,
oggetto della richiesta concessione o autorizzazione, e da esso staccati; in tal caso il rilascio della
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concessione o dell'autorizzazione edilizia richiesta dovrà essere preceduto dall'assunzione, da parte
dell'avente titolo, e della trascrizione a favore del Comune ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2644
Cod. Civ., di atto unilaterale d'obbligo (avente, ai sensi dell'art. 87 c.3 della LUR, natura giuridica di
vera e propria convenzione urbanistica) di eliminare tali edifici, con accorpamento e riutilizzo del
relativo volume, anche eventualmente eccedente il rapporto planivolumetrico della ZTO.
Le aree individuate con l’unità minima di intervento (U.M.I.) devono predisporre un progetto che
comprenda tutte le zone incluse nell’ambito.
È ammessa la costruzione di recupero di sottotetti ad uso residenziale, in eccedenza rispetto al
volume urbanistico, a condizione che la pendenza della copertura non superi la pendenza del 37% e
l’altezza media sia inferiore a ml. 2,20, fatte salve le norme igenico-sanitarie;
Nelle aree di pertinenza dei fabbricati residenziali è ammessa la realizzazione di gazebo o ricoveri da
giardino chiusi sui 4 lati e coperti, per una superficie massima di mq. 6 per ogni lotto e con altezza
massima pari a ml. 2,40. Tali strutture possono essere fisse e pavimentate. Distanza minima dai
confini ml. 1,50. Distanza dai fabbricati ml. 3,00. Tali elementi non determinano distanze dai fabbricati
in caso di nuove costruzioni nel lotto adiacente.
Sono comunque da escludersi discoteche, sala giochi, night, lap dance.
ART. 3 - ZONE A - PARTI DEL TERRITORIO DI CUI ALLA L. R. 80/80
Gli ambiti storici, definiti dalla LR 80/1980, che riguardano le parti del territorio che conservano i caratteri
storici, artistici o di particolare pregio ambientale.
Sono ammessi Interventi Edilizi Diretti (IED) o con Strumento Urbanistico Attuativo (PUA). È sempre
consentito il ricorso al Piano di Recupero, comprendente una o più proprietà - edifici, al fine di un migliore
coordinamento degli interventi edilizi ed urbanistici. Tale intervento consente un incremento fino al 20%
della volumetria esistente.
Per tutti gli edifici sono ammesse:
a) manutenzioni ordinarie e straordinarie;
b) restauro e risanamento conservativo;
c) ristrutturazione edilizia e urbanistica;
d) nuova costruzione e ampliamento;
e) demolizione con o senza ricostruzione.
ART. 4 - ZONE DI COMPLETAMENTO (C1)
Nelle zone di completamento gli interventi ammessi avvengono normalmente per intervento diretto
(concessione edilizia); in esse sono sempre ammessi gli interventi sul patrimonio edilizio esistente di
cui all'art. 31 della Legge 457/1978, escludendo la lettera "e", anche se l'edificio non rispetta l'indice
planovolumetrico della Z.T.O., col solo obbligo del ricavo dei parcheggi previsti dalla legge n° 122 del
24.03.1989.
Gli indici stereometrici previsti sono:
1) rapporto planovolumetrico
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a) min 1,12 mc/mq
b) max 1,50 mc/mq
2) distanze: dai confini di proprietà ml. 5, dalle strade ml. 7,50;
3) distanza dai fabbricati: 10,00 m.;
4) altezza: max ml. 9,60 (pari a tre piani), salve maggiori altezze preesistenti;
5) negli interventi sul p.e.e. è consentito un aumento di volume abitativo massimo di mc. 100 per
ogni unità abitativa tipologicamente identificata come unifamiliare.
ART. 5 - SOTTOZONE "C1.1", "C1.2", "C1.3", "C1.4"
5.1 sottozona C1.1 del mantenimento
Comprende le aree costituenti gli agglomerati urbani esistenti, con possibilità di aumento di e fino ad
un massimo del 20%, con un limite di mc. 150 per ogni unità residenziale tipologicamente (e non solo
anagraficamente) determinata. Pur nell'ambito delle possibilità consentite dalla scheda di riferimento,
di cui alle T.A.U. 14/3 il mutamento della destinazione in atto è ammesso soltanto per il passaggio da
quella preesistente alla destinazione residenziale, commerciale o direzionale.
È sempre ammessa la demolizione e la ricostruzione degli edifici esistenti con accorpamento dei
volumi pertinenziali avulsi dal corpo principale, a condizione che l’edificio ricostruito venga destinato
ad abitazione anche plurifamiliare, contro trascrizione dell'atto d'obbligo del mantenimento della “nuova”
destinazione pure ivi previsto.
Potrà essere mantenuta l’altezza e la distanza dai confini dell'edificio preesistente; nel caso di
ricostruzione in sito diverso, deve essere osservata la distanza dai confini stabilita nel presente
articolo.
Ogni intervento dovrà rispettare i seguenti parametri:
altezza: ml. 8,50;
distanza: dai confini ml. 5,00, dalle strade ml. 7,50;
distanza tra fabbricati: ml. 10,00.
5.2 sottozona C1.2 - lotti liberi - edificabili e/o parzialmente edificati
Nei lotti individuati all'interno delle sottozone di completamento, come ''lotti liberi", l'edificazione è
ammessa su interventi edilizi singoli sui seguenti indici:
1) densità fondiaria
a) massima 1,00 mc/mq
b) minima 0,75 mc/mq
2) altezza massima: 8,50 su due piani; distanza dai confini di proprietà ml. 5,00;
3) distanza dalle strade: ml. 7,50;
4) distanza tra fabbricati: ml. 10,00. È possibile recuperare l’intera volumetria legittima esistente che alla data del 7.6.2003 risultasse
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volume massimo edificabile: mc. 5.000
altezza massima: m. 10,00
distanza strade: m. 5,00 od ai margini del marciapiede qualora sia previsto portico ad uso pubblico
distanza fabbricati: ml. 10,00 od in aderenza
superiore a mc. 5000, previa approvazione di P.di R. secondo i seguenti parametri:
- altezza: ml. 10,00
- distanza strade: secondo planivolumetrico.
5.3 sottozone C1.3 parzialmente edificate – lotti a volumetria predeterminata
Nei lotti individuati all'interno delle sottozone C.1.3. è ammessa la demolizione e ricostruzione o
l'ampliamento con i seguenti parametri (compreso l'esistente):
5.4 zone C1.4 nuclei residenziali in territorio extraurbano
1. Il PI, in coerenza e in attuazione del PAT, individua, all’interno degli ambiti di edificazione diffusa, i
“nuclei residenziali in territorio extraurbano” classificandoli come ZTO C1.4.
2. Il PI identifica con apposita numerazione le zone C1.4 sottoponendole alla disciplina di cui al
presente articolo ed alle previsioni di cui alla tav. P4 - schede normative dei nuclei residenziali in
territorio extraurbano. Le indicazioni contenute nelle schede normative prevalgono sulla disciplina
generale di cui al presente articolo.
3. Destinazioni d'uso: è consentita la residenza di qualsiasi tipo, negozi e botteghe, uffici pubblici e
privati, magazzini e depositi commerciali, laboratori di artigianato artistico e di servizio, attività
direzionali, bar, ristoranti, tutte le attrezzature pubbliche compatibili. Sono ritenuti compatibili gli
annessi rustici e le attività artigianali esistenti, alla data di adozione della Ia variante tematica al PI,
limitatamente alle attività artigianali ed agricole che non procurano rumori, fumi ed odori molesti,
contrari all’igiene e decoro della zona e con un massimo mq. 251 di superficie utile e mc. 1001 di
volume (con riferimento all’art. 41 comma 4 Norme di Attuazione del Piano Territoriale Regionale
di Coordinamento vigente). Le attività commerciali sono limitate agli esercizi di vicinato a causa
dell’inadeguatezza della viabilità e carenza di infrastrutture tecnologiche. Sono sempre escluse le
stalle, gli allevamenti, le destinazioni d’uso che possono comportare notevole affluenza di pubblico,
aumento del traffico pesante o comunque richiedere tipologie edilizie non coerenti con le
caratteristiche prevalentemente residenziali della zona.
4. Modalità d’intervento: gli interventi possono essere realizzati in diretta attuazione del PI,
subordinati alla realizzazione degli interventi di riqualificazione del contesto eventualmente
individuati nelle schede normative di cui alla tav. P4 ed alla realizzazione e cessione, o istituzione
di vincolo di uso pubblico, delle opere di urbanizzazione primaria di interesse pubblico qualora se
ne ravvisasse la carenza. Nei casi in cui la carenza delle opere di urbanizzazione sia
particolarmente significativa gli interventi dovranno essere attuati attraverso intervento diretto
convenzionato di cui all’art. 28 bis del DPR n° 380/2001.
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5. Interventi ammessi sull’edificato esistente:
a) sono sempre ammessi sull’edificato esistente gli interventi di cui alle lett. a), b), c) e d) dell’art.
3 del DPR n° 380/2001 e la demolizione e ricostruzione, esclusi gli edifici destinati ad attività
produttive che il Piano prevede di bloccare o trasferire e gli edifici con destinazioni non
compatibili per i quali sono consentiti solo gli interventi di manutenzione ordinaria;
b) per gli edifici residenziali esistenti alla data di entrata in vigore della LR 08/07/2009 n°14
(11/07/2009), con tipologia uni-bifamiliare, anche per piani sovrapposti, sono ammessi
ampliamenti per un volume massimo, compreso l’esistente, di mc 800 per ciascuna unità
abitativa, oppure, in alternativa, l’aumento volumetrico del 20% fino ad un massimo di mc 150
per unità abitativa, con il limite massimo di n° 4 alloggi complessivi. Tale aumento volumetrico
può essere concesso una sola volta anche in più soluzioni. L’ampliamento può essere
realizzato in aderenza ovvero utilizzando un corpo edilizio già esistente. Ove ciò non sia
materialmente o tecnicamente possibile oppure comprometta l’armonia estetica del fabbricato
esistente, può essere autorizzata la costruzione di un corpo edilizio separato. Il corpo edilizio
di nuova costruzione deve essere realizzato all’interno della zona C1.4 e dell’area di
pertinenza dell’edificio che genera l’ampliamento;
c) nei casi di demolizione - ricostruzione anche con accorpamenti di edifici non residenziali e nei
casi di cambio di destinazione d’uso di edifici per interventi volti alla residenza, il volume da
ricostruire o oggetto di conversione d’uso non può superare quello esistente con il limite
massimo di mc 1200 all’interno del quale possono essere realizzate fino ad un massimo di 4
unità abitative. Il nuovo edificio, in caso di ricostruzione, dovrà essere realizzato nell’area di
pertinenza di quelli demoliti adottando la soluzione che comporti minor consumo di suolo;
d) per gli edifici e i complessi di interesse storico, architettonico e paesaggistico valgono le
disposizioni generali e specifiche sui beni culturali di cui agli artt. 9 e 10 delle presenti norme.
6. Interventi puntuali di nuova edificazione: il Piano degli Interventi individua nelle schede normative
delle zone C1.4 i “lotti liberi” confermati del previgente PRG e i nuovi “lotti liberi” all'interno
dei quali sono ammessi interventi puntuali di nuova edificazione, fino ad un massimo di mc 800
salvo diversa indicazione nel Repertorio Normativo, nel rispetto dei seguenti criteri e
prescrizioni:
a) è consentita la costruzione di un numero massimo di tre nuove unità abitative fatte salve
diverse e/o ulteriori specificazioni e prescrizioni contenute nelle schede normative;
b) per i lotti liberi di testa, è prescritto che i terreni che costituiscono il “lotto libero”, alla data di
adozione della Ia variante al PI, risultino di proprietà di persone residenti all'interno del relativo
nucleo residenziale;
c) al momento del rilascio dell’atto abilitativo all’edificazione il titolare dovrà impegnarsi: i) ad integrare le opere di urbanizzazione (reti tecnologiche e viarie) eventualmente carenti,
a carico proprio o di chi effettivamente eseguirà l’intervento di trasformazione;
ii) ad integrare gli insediamenti con aree per parcheggi pubblici e/o privati ad uso pubblico,
accessibili dalla viabilità pubblica, qualora se ne ravvisasse la carenza;
iii) a provvedere alla monetizzazione delle opere citate ai precedenti punti i) e ii) nel caso in
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cui le opere medesime non possano essere direttamente eseguibili;
iv) ad individuare, ove possibile, soluzioni per migliorare le condizioni di sicurezza della
viabilità, con particolare riferimento agli accessi carrai con sbocco diretto sulla strada,
favorendo le condizioni per la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali;
v) al riordino morfologico e percettivo dell’edificato e delle aree scoperte, anche verso il
territorio agricolo, in adeguamento al contesto ambientale, anche mediante la formazione
di apparati vegetali quali filari alberati, siepi e macchie arbustive ed arboree;
d) il volume degli interventi puntuali previsti nei lotti liberi non può essere incrementato con i
volumi derivanti da demolizione - ricostruzione o accorpamenti di altri edifici;
e) L’elenco dei lotti liberi previsti nella tav. P4 - schede normative dei nuclei residenziali in
territorio extraurbano, è contenuto nel Repertorio Normativo dei lotti liberi il quale riporta
anche eventuali prescrizioni attuative puntuali.
7. Parametri edificatori: sono applicabili i parametri edificatori sotto indicati, fatte salve eventuali
diverse indicazioni contenute nelle schede normative di cui alla tav. P4 che prevalgono sulla
disciplina generale di cui al presente articolo:
a) altezza degli edifici: non maggiore di ml 6,50;
b) distanza tra edifici:
i) tra pareti finestrate: la semisomma delle altezze degli edifici con un minino di ml. 10.00;
ii) da edifici a confine: ml. 10.00;
iii) tra pareti cieche: ml. 5.00 oppure in aderenza quando ricorrano le condizioni per
l’applicazione degli articoli 874-875-876-877 del codice civile;
c) distanza dai confini di proprietà: ml. 5.00 o minore nel caso di consenso dei terzi confinanti,
previa costituzione di idoneo vincolo di inedificabilità fino alla distanza minima di ml. 10.00 tra
fabbricati, registrato e trascritto;
d) distanza dai limiti di zona: da zona a destinazione pubblica ml. 5.00, fatte salve le
sopraelevazioni per le quali sono ammesse distanze inferiori con il vincolo di non
sopravanzare comunque il fronte verso gli spazi pubblici;
e) distanza dalle strade: i) ml. 10,00, salvo diversa indicazione grafica contenuta nelle schede normative, per le
strade della centuriazione romana corrispondenti a cardi o decumani;
ii) ml. 7,50, salvo diversa indicazione grafica contenuta nelle schede normative, per le strade
diverse da quelle di cui al punto precedente.
8. Caratteri tipologici: dato il contesto rurale o periurbano nel quale si collocano i nuclei residenziali
in territorio extraurbano gli interventi devono rispettare i caratteri tipologici degli edifici per la zona
agricola di cui all’art. 8.
9. Interventi di riqualificazione del contesto connessi agli interventi edilizi: tutti gli interventi
edilizi, in particolare quelli che comportano nuova edificazione o comunque maggiore carico
urbanistico sono subordinati a interventi di riqualificazione del contesto da prevedere nel progetto
allegato all’atto abilitativo all’esecuzione degli interventi. Gli interventi da eseguire sono già in
parte indicati nella tav. P4 - schede normative dei nuclei residenziali in territorio extraurbano e
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sono da valutare caso per caso sulla base delle condizioni oggettive del contesto di riferimento in
cui ricade l’intervento:
a) individuazione di aree a servizio della residenza compatibili con il contesto rurale e
residenziale quali aree private destinate a parcheggio, slarghi per la sosta di automezzi di
servizio, tratti di percorsi ciclabili di interesse generale come quelli di connessione tra i vari
centri urbani o con gli itinerari ciclo turistici;
b) mantenimento, ripristino rafforzamento di siepi campestri e filari esistenti o realizzazione di
nuovi filari e siepi con specie autoctone;
c) definizione di un’adeguata mitigazione e compensazione ambientale prevedendo la dotazione
di fasce verdi alberate autoctone lungo i margini dei nuclei residenziali nei fronti ove occorra,
al fine di assicurarne la migliore ambientazione rispetto al circostante territorio rurale;
d) riordino delle volumetrie relative a pertinenze dell'immobile principale legittime o legittimate
prevedendo, in caso di demolizione e ricostruzione, l’accorpamento dei volumi privilegiando
soluzioni in ampliamento o comunque in prossimità dell'immobile principale; ciò al fine di
caratterizzare le porzioni di terreno libere in zona C1.1 come aree verdi di bordo e mitigazione
tra ambiente residenziale e ambiente rurale;
e) individuazione, ove possibile, di soluzioni per migliorare le condizioni di sicurezza della viabilità,
con particolare riferimento agli accessi carrai con sbocco diretto sulla strada, favorendo le
condizioni per la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, anche attraverso l’unificazione e la
chiusura di accessi carrai esistenti;
f) esecuzione di tutte le opere necessarie al corretto smaltimento delle acque meteoriche come
indicato nella Valutazione di Compatibilità Idraulica.
10. Recinzioni: la costruzione di recinzioni in zona C1.4 è ammessa nel rispetto delle indicazioni
sulla sistemazione delle aree lungo i cardi e decumani di cui al presente articolo e delle seguenti
prescrizioni:
a) le recinzioni dovranno essere realizzate in modo da configurarsi come "recinzioni verdi". E’
ammessa la realizzazione di zoccoli in cls o muratura di altezza massima pari a 50 cm fuori
terra sormontati da reti o grigliati a giorno per un’altezza complessiva di m. 1,50. Le recinzioni
lungo i margini dei nuclei residenziali, in coerenza con quanto indicato al precedente comma
9 lett. c), dovranno essere realizzate prevedendo l’occultamento, rispetto al territorio agricolo,
dello zoccolo in cls o muratura fuori terra sia attraverso fasce verdi sia attraverso idonei
terrapieni;
b) la realizzazione di elementi di recinzione diversi è consentita solo verso gli spazi pubblici
escludendo comunque la realizzazione di recinzioni cieche e non trasparenti. Solo in
corrispondenza ed in funzione dei cancelli pedonali e carrai e dell'installazione dei contatori
per l'erogazione dei servizi pubblici è ammessa la costruzione di brevi tratti di muratura cieca
dell'altezza di m. 1,50;
c) i cancelli carrai di ingresso su strade e spazi pubblici, ove consentiti, devono essere arretrati
dal ciglio stradale in modo da permettere la sosta di un autoveicolo in entrata o in uscita
dinnanzi al cancello stesso, fuori della sede stradale.
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11. Tracciati latenti di cardi e decumani: i tracciati latenti delle strade romane devono essere
mantenuti liberi da edificazione per una larghezza di 6 m. corrispondente al massimo sedime
storico stradale, oltre ad una fascia di m. 10 per lato. Laddove il tracciato latente intercetti i
fabbricati esistenti e/o ambiti già destinati all’edificazione e/o infrastrutture/opere pubbliche o di
interesse pubblico, gli interventi dovranno essere disciplinati puntualmente attraverso schede
d’intervento del PI, estese alle fasce di rispetto, valutando le singole specifiche casistiche, anche
con la competente Sovrintendenza Archeologica, come previsto dal comma 4 lett. e) dell’art. 50
delle NT del PAT.
12. Interventi nelle aree adiacenti a cardi e decumani: gli interventi nelle aree adiacenti ai tracciati
dei cardi e dei decumani esistenti della centuriazione romana devono rispettare le seguenti
disposizioni:
a) le edificazioni e le sistemazioni delle aree scoperte degli edifici negli ambiti di edificazione
lungo i cardi e i decumani, dovranno preferibilmente mantenere inalterata la sistemazione
idraulico-agraria a cavino, lasciando libere le capezzagne e/o i fossati di ripartizione delle
centurie;
b) dovranno essere osservati i limiti fisici alla nuova edificazione indicati nelle schede normative
di cui all’elaborato P4, in corrispondenza dei quali vanno inoltre applicate le seguenti
disposizioni:
i) le edificazioni e le sistemazioni delle aree scoperte degli edifici lungo i decumani
dovranno essere contenute nella profondità di 2,5 actus dall’asse del decumano (88 m.
circa), lasciando libere le capezzagne;
ii) Le edificazioni e le sistemazioni delle aree scoperte degli edifici lungo i cardi dovranno
essere contenute nella profondità di 2 actus dall’asse del cardo (71 m. circa);
iii) Per gli edifici esistenti che insistono oltre i limiti fisici alla nuova edificazione indicati negli
elaborati grafici del PI sono consentiti gli interventi di cui alle lett. a), b), c) e d) dell’art. 3
del DPR n° 380/2001 e la demolizione e ricostruzione con spostamento all’interno dei
limiti fisici alla nuova edificazione;
c) nelle nuove costruzioni, demolizioni e ricostruzioni nei casi previsti dalle norme vigenti,
nonché ampliamenti di edifici, parallelamente ai cardi e decumani si dovrà mantenere libera
una fascia dal ciglio esterno stradale di 10 metri, in modo da preservare e ricondurre alla
miglior percezione l’orditura storica dei tracciati visibili dell’agro centuriato romano. In
presenza di aggregati insediativi esistenti, in considerazione degli allineamenti precostituiti,
potrà essere consentita una riduzione della fascia libera, fermo restando l’obiettivo prioritario
di valorizzazione del sistema dell’agro centuriato, attraverso la ricostruzione dei filari alberati,
degli scoli e canali ecc.
ART. 5 BIS – STRUMENTI URBANISTICI ATTUATIVI
Il PI definisce le zone ove l’urbanizzazione e l’edificazione sono soggette alla formazione di strumenti
urbanistici attuativi.
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Gli strumenti urbanistici attuativi possono precisare e ridefinire le soluzioni urbanistiche interne alle
Z.T.O. rappresentate nelle tavole in scala 1:2000, le quali vanno intese come indicazione dei criteri da
seguire nella progettazione attuativa, nel rispetto comunque delle superfici minime degli spazi pubblici
indicati.
ART. 6 - ZONA DELLA NUOVA ESPANSIONE
6.1 sottozona C2.1 - dell'espansione semintensiva
Sono le zone destinate all’espansione dell'insediamento abitativo, utilizzabili soltanto attraverso
strumento attuativo, d'iniziativa sia pubblica che privata, a seconda delle finalità per ciascun'area
perseguita dall'Amministrazione Comunale.
Lo strumento attuativo dovrà rispettare i seguenti parametri:
1) tipologia edilizia: del tipo sia isolato che a schiera;
2) densità territoriale:
a) minima 1,50 mc/mq.
b) massima 2,00 mc/mq.
3) altezza massima: m. 9,60;
4) distacchi dai confini: m. 5,00
5) distanza tra fabbricati ml. 10,00.
6.2 sottozona C2.2 dell' espansione rada
Per la sottozona valgono le stesse prescrizioni del paragrafo precedente, con i seguenti indici propri:
1) densità territoriale:
a) minima 0,75 mc/mq
b) massima 1,00 mc/mq
2) altezza massima: ml. 8,50
3) distanza: dai confini ml. 5,00; dalle strade ml. 7,50;
4) distanza tra fabbricati: ml. 10,00.
6.3 sottozone C2.2 speciali
Si conferma la validità della variante al P.R.G. approvata con D.G.R.V. N.234 del 25.01.1994 che si
intende integralmente riportata nonché del P.P. approvato con delibera di consiglio comunale n°13 del
11.04.1994.
ART. 7 - LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
La zona assembla gli insediamenti destinati ad attività genericamente “produttive”, intese in senso
genericissimo, come attività diverse dalla residenza (sia abitativa “civile” che agricola); essa viene
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ripartita nelle sottozone caratterizzate dal tipo di attività prevista.
Possono essere insediati luoghi di divertimento e svago definiti come: discoteche, sala giochi, night,
lap dance.
7.1 sottozona D1 delle attività site in sede incongrua
Degli edifici, adibiti ad attività produttiva o commerciale, venutisi a trovare - per effetto dell'espansione
dell’aggregato abitativo - nel mezzo di edifici destinati alla residenza o comunque in zona non
destinata ad attività produttiva o commerciale, contrassegnati da apposito simbolo, viene previsto il
trasferimento in sede idonea; al fine di favorire tale “operazione”, in negativo viene consentito che in
essi possano essere attuati soltanto interventi di straordinaria manutenzione, in positivo che, qualora
la ditta interessata ne richieda lo spostamento - che dovrà comunque formare oggetto di P.P. - l'area
che risulta avrà destinazione residenziale C2.1 con volume massimo pari a quello esistente.
7.2 sottozona D1c - di completamento
Comprende le aree già organicamente destinate ad attività produttive, per le quali è possibile
l'ampliamento fino alla concorrenza massima del 60% di superficie coperta dell'area di pertinenza
urbanistica alla data di adozione del P.R.G., nel rispetto delle distanze dai confini di proprietà di ml.
5,00, dalle strade di ml. 7,50 e distanze tra fabbricati ml. 10,00.
7.3 sottozona D1e - di espansione
Vi sono ammessi gli edifici destinati ad attività produttiva (artigianale e piccolo industriale),
commerciale e direzionale, con i relativi uffici, locali per mostre, esposizione depositi e per il tempo
libero delle maestranze, da ricavarsi in unico corpo con l'edificio principale; nel caso che siano ricavati
in corpo separato, dovrà essere ben chiara la tipologia ed attività direzionale od accessoria e dovrà
essere trascritto a favore del Comune atto unilaterale d'obbligo del non-cambio della destinazione
attribuita nella concessione edilizia, e pertinenziale all’attività alla quale l’edificio principale è destinato,
per il periodo minimo di anni 15 dalla licenza di agibilità.
Potrà anche essere ricavata un’unità abitativa (tipologicamente unica) pertinenziale all’edificio
produttivo, il cui volume abitativo non potrà eccedere mc. 600; nel caso che tale pertinenza venga
ricavata in corpo di fabbrica avulso dall’edificio principale, dovrà essere trascritto vincolo di
pertinenzialità analogo a quello prescritto nel comma precedente.
Resta esclusa l’attivabilità di attività produttive comprese nell’elenco delle industrie insalubri di prima
classe, eretto ai sensi dell’art. 216 del TULS.
L’utilizzazione edificatoria della zona è subordinata all’approvazione di uno strumento attuativo; nelle
more della sua approvazione non sarà applicabile l’art. 109 della LUR. Lo strumento attuativo dovrà
assicurare il rispetto della distanza dai confini di ogni opificio o edificio ad esso pertinenziale di metri
5,1, l’indice di copertura massimo del 60% dell’area di pertinenza, distanza fabbricati ml. 10,00,
altezza fabbricati ml. 10,00, distanza dalle strade ml. 7,50 e comunque nel rispetto del D.M. 1404/68 e
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13
nuovo Codice della Strada. Dovranno essere ricavati i parcheggi richiesti dalla destinazione attribuita
al lotto ed il verde pubblico prescritto dalla LUR.
La viabilità di progetto deve ritenersi indicativa lo strumento urbanistico attuativo può prevedere un
diverso tracciato ed eventualmente la sua soppressione.
7.4 sottozone D2 – commerciali - norme comuni
Le zone destinate ad attività commerciali viene previsto il mantenimento o l’insediamento di edifici
destinati ad attività classificate commerciali sulla base della legislazione vigente.
Degli edifici esistenti in tali zone non è ammessa la riconversione in attività produttiva, dovendo essi
restare destinati ad attività commerciale di vendita al pubblico di merci rientranti nelle tabelle
merceologiche previste dalla L. 11.06.1971 n. 426 e succ. mod.
Ogni intervento edilizio su edifici esistenti e gli edifici di nuovo impianto devono prevedere una
superficie a parcheggio fino a 3 mq. per ogni mq. di superficie di vendita e comunque nel rispetto delle
quantità di aree e servizi previsti dalla LUR; dello standard parcheggio è comunque vietata la
“monetizzazione” prevista dall’art. 26 della LUR.
a) Sottozona D2c - di completamento
Comprende le aree già impegnate da insediamenti commerciali; per essa valgono i parametri e gli
indici previsti per la zona industriale di completamento, come esposti al paragrafo 7.2 del presente
articolo salva la disposizione speciale sui parcheggi.
b) Sottozona D2e - di espansione
Prevede l’insediamento di attività commerciali di nuovo impianto: per essa valgono gli stessi indici e
parametri previsti per la zona industriale di nuovo impianto, salva la disposizione speciale sui
parcheggi.
7.5 sottozona D4 – dell’agrindustria
La Z.T.O. viene prevista ai sensi dell’art. 6 comma 7 della L.U. 24/1985; in essa sono allocabili gli
insediamenti ai quali si riferisce il secondo comma dell'art. 2135 cod. civ., vale a dire quelli “diretti alla
trasformazione o all’alienazione dei prodotti agricoli quando rientrano nell'esercizio normale
dell'agricoltura”.
Per essa valgono le disposizioni contenute nello stesso art. 6 della L.R. 24/1985, nei commi successivi
al settimo:
Rapporto di copertura: 50% S.F.
Altezza massima: 10,00 ml.
Distanza dai confini: 5,00 ml.
Distanza dalle strade: 10,00 ml
Distanza tra fabbricati: 10,00 ml
Volume della residenza (proprietario o custode 600 mc/max)
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Per gli edifici residenziali esistenti sono ammessigli interventi di cui alle lettere a-b-c-d dell’art. 3
comma 1 del D.P.R. 380/2001 e successive modificazioni, con il mantenimento della destinazione
residenziale. Inoltre è consentito, per gli edifici unifamiliari (o a quelli assimilabili) esistenti,
l’ampliamento sino ad un volume massimo, compreso l’esistente, di mc. 800, oppure in alternativa,
l’ampliamento volumetrico del 20% fino ad un massimo di mc. 150.
7.6 attività esistenti ampliabili ai sensi della variante al p.r.g. - l.r. 11/87.
Si conferma la validità della variante al P.R.G. ai sensi della L.R. N. 11/87, che si intende integralmente
riportata, per tutte le attività la cui richiesta è stata accolta.
7.7 attività produttive esistenti - abitazione del custode
Per tutte le attività produttive site in zona impropria, potrà essere ricavata un’unità abitativa
(tipologicamente unica) pertinenziale all’edificio produttivo, il cui volume abitativo non potrà
eccederemc. 600; nel caso che tale pertinenza venga ricavata in corpo di fabbrica avulso dall’edificio
principale, dovrà essere trascritto vincolo di pertinenzialità di cui all'art. 7.3 - primo comma.
7.8 zona D3
Zona per strutture turistico-ricettive/commerciali/direzionali.
Comprende la parte del territorio destinata ad attività turistico-ricettive ed alberghiere, così come
individuate nelle tavole del P.R.G..
7.8.1 Destinazioni d'uso
attività ricettive di cui alla L.R. 24/1988, quali alberghi, motel;
bar, ristoranti;
negozi e attività commerciali in genere;
mostre, sale da esposizioni e convegni;
uffici pubblici e privati;
alloggio di servizio o del titolare dell'azienda con un massimo di mc. 500.
7.8.2 Modi di intervento
con intervento urbanistico attuativo che potrà prevedere, nel rispetto dell'art. 3 della L.R. n°
47/93, limitate variazioni di perimetro e trasposizioni di zona conseguenti alla definizione
esecutiva delle infrastrutture e attrezzature pubbliche previste dalla zonizzazione del P.R.G.,
7.8.3 Parametri edificatori
7.8.3.1 Indice massimo di copertura
25% della superficie fondiaria.
7.8.3.2 Distanza minima dai confini di proprietà
½ dell'altezza con un minimo di ml. 7.50.
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7.8.3.3 Distanza minima dalle strade
non inferiore a ml. 10.00, e comunque nel rispetto dell'art. 27 della L.R. n° 61/85 e del
nuovo codice della strada.
7.8.3.4 Distanza minima tra i fabbricati e i corpi di fabbrica
semisomma delle altezze con un minimo di ml. 10.00 oppure in aderenza.
7.8.3.5 Distanza minima dai limiti di zona
7.8.3.5a da zona a destinazione pubblica: ml. 5.00, fatte salve le sopraelevazioni per le quali
sono ammesse distanze inferiori con il vincolo di non sopravanzare comunque il
fronte verso gli spazi pubblici;
7.8.3.5 b da zona a destinazione privata: ml. 5.00 nel caso in cui il limite di zona coincida con il
limite di proprietà; nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà.
7.8.3.6 Altezza massima
per le attività ricettive ed alberghiere: ml. 25.00
per le attività direzionali: ml. 16.00
per le attività commerciali: ml. 10.00
7.8.3.7 Dotazione di spazi pubblici di uso pubblico a verde e parcheggio
100% della superficie utile di cui almeno il 50% da destinare a parcheggio.
7.8.3.8 Tutela dell'ambiente
Gli edifici ed i manufatti devono essere integrati nell'ambiente anche a mezzo di alberature di
alto fusto disposte in modo da ridurre l'impatto visuale dei manufatti.
7.9 zona D5
Zona per attrezzature e attività collettive a servizio della Zona Produttiva.
Comprende le parti del territorio destinata a servizi funzionali alle attività previste nelle zone "D", così
come individuate nella tavola del P.R.G..
7.9.1 Destinazioni d'uso
attività culturali-sociali, ricreative;
mense;
negozi al dettaglio;
mostre, sale da esposizioni e convegni;
uffici pubblici e privati collegati alle attività;
alloggio di servizio con un massimo di mc. 500;
servizi pubblici e/o di interesse pubblico;
officine, stazioni di servizio e rifornimento.
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7.9.2 Modi di intervento
con intervento urbanistico attuativo che potrà prevedere, nel rispetto dell'art. 3 della L.R. n°
47/93, limitate variazioni di perimetro e trasposizioni di zona conseguenti alla definizione
esecutiva delle infrastrutture e attrezzature pubbliche previste dalla zonizzazione del P.R.G.,
7.9.3 Parametri edificatori
7.9.3.1 Indice massimo di copertura
50% della superficie fondiaria.
7.9.3.2 Distanza minima dai confini di proprietà
ml. 5.00
7.9.3.3 Distanza minima dalle strade
non inferiore a ml. 10.00, e comunque nel rispetto dell'art. 27 della L.R. n° 61/85 e del
nuovo codice della strada.
7.9.3.4 Distanza minima tra i fabbricati e i corpi di fabbrica
semisomma delle altezze con un minimo di ml. 10.00 oppure in aderenza.
7.9.3.5 Distanza minima dai limiti di zona
7.9.3.5a da zona a destinazione pubblica: ml. 5.00, fatte salve le sopraelevazioni per le quali
sono ammesse distanze inferiori con il vincolo di non sopravanzare comunque il
fronte verso gli spazi pubblici;
7.9.3.5 b da zona a destinazione privata: ml. 5.00 nel caso in cui il limite di zona coincida con il
limite di proprietà; nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà.
7.9.3.6 Altezza massima
ml. 10.00 con esclusione dei volumi tecnici.
7.9.3.7 Dotazione di spazi pubblici di uso pubblico a verde e parcheggio
100% della superficie utile di cui almeno il 50% da destinare a parcheggio.
7.9.3.8 Tutela dell'ambiente
Gli edifici ed i manufatti devono essere integrati nell'ambiente anche a mezzo di alberature di
alto fusto disposte in modo da ridurre l'impatto visuale dei manufatti.
ART. 7 BIS – PRESCRIZIONI PER LE NUOVE URBANIZZAZIONI (prescrizione del Consorzio di Bonifica “Sinistra Medio Brenta – DGR n° 593 del 9.3.2001)
Le nuove urbanizzazioni dovranno essere attuate tenendo ben presente la necessità vincolante, sotto
l’aspetto idraulico, di non creare aumenti dei coefficienti di deflusso e dei coefficienti udometrici che
sono incompatibili con l’attuale capacità scolante ella rete di bonifica. Pertanto l’assetto idraulico dei
piani di lottizzazione dovrà essere adeguatamente studiato adottando tecniche costruttive atte a
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diminuire i coefficienti di deflusso (pavimentazioni esterne permeabili, pozzi a fondo perdente,
tubazioni della rete acque bianche del tipo drenante, ecc.) nonché a riportare a valori compatibili il
coefficiente udometrico dell’area attraverso appositi invasi per lo stoccaggio e lo scarico controllato
delle piogge più intense, utilizzando ad esempio le aree destinate a verde, con la formazione di bacini
di depressione delle superfici o creando vasconi di prima pioggia. Tali studi dovranno essere concordati
e approvati preventivamente dal Consorzio di Bonifica e/o dall’Ufficio del Genio Civile competente.
Gli eventuali adeguamenti della rete idraulica di scolo comunque necessari per far fronte al mutato uso
del suolo devono essere considerati alla stregua di oneri e di opere di urbanizzazione primaria e
verranno eseguiti sotto il controllo del competente Consorzio di Bonifica.
ART. 8 - LE ZONE E
8.1 norme comuni
Sono considerate zone territoriali omogenee “E” le parti del territorio comunale destinate all’esercizio
dell’attività produttiva agricola comprendente: agricoltura, forestazione, attività agro-industriale,
agriturismo, impianti di produzione intensiva agricola, etc., nonché le aree e zone non diversamente
classificate dal P.R.G.
La loro utilizzazione è regolata dalla L.R. 05.03.1985 n. 24.
Nelle zone E2, in relazione e conseguenza della speciale disciplina introdotta dalle presenti norme,
non è applicabile il divieto di edificare nelle fascie di rispetto fluviale, per le acque pubbliche non
arginate, esistenti nel territorio comunale, in applicazione della speciale derogabilità prevista dal
quinto comma dell'art. 26 della L.U.R. 61.
In ogni caso ed in qualsiasi intervento devono essere rispettate le seguenti disposizioni:
a) l'andamento del tetto dovrà essere a due o quattro falde, escluso lo sbalzo tra le falde;
b) le tinteggiature devono rispettare i colori tradizionali della zona, vietate le tinte violente; per le
coperture devono essere impiegati i materiali tradizionalmente usati nella zona;
c) gli infissi dovranno essere in legno o in alluminio preverniciato di colore scuro;
d) le misure dei fori devono essere in armonia con quelle delle case tradizionali ed avere rapporti tra
altezza e larghezza tipici della zona;
e) la costruzione degli annessi rustici dovrà essere improntata a grande semplicità costruttiva e potrà
prevedere sagoma e forometria consone alla specifica destinazione alla quale sono destinati;
f) le nuove costruzioni dovranno essere concepite secondo modulari in armonia con la tipologia
esistente e coassiale al graticolato.
g) le serre fisse e le semifisse dovranno rispettare quanto previsto all’art. 6 della L.R. 24/85.
Relativamente alla distanza dal confine stradale si prescrive quanto segue:
serre caratterizzate da struttura muraria fuori terra: ml. 20,00
serre senza struttura muraria fuori terra: ml. 10,00
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8.2 la sottozonizzazione delle zone rurali
Le possibilità di intervento edificatorio nelle sottozone, in cui viene suddivisa la ZTO rurale ai sensi
dell’art. 11 della L.R. 24/1985, sono quelli rispettivamente previste dalle relative disposizioni di
riferimento, secondo la seguente classificazione:
1) Sottozona E2: vi rientrano le aree dove si concentrano le aziende specializzate nella produzione,
nonché i terreni della classe agronomica più elevata, risultante dall'analisi di diversi fattori morfologici
e pedalogici (baulatura, pendenza, profondità del terreno agrario, fertilità accertata anche tramite
analisi chimico-fisica dei terreni situati in tali zone).
Sono consentiti gli interventi di cui agli artt. 3, 4, 6 e 7 della L.R. 24/85.
I parametri che regolano le zone sono:
Distanza tra i fabbricati: ml. 10.00
Distanza tra confini: ml. 5.00
Altezza massima: ml. 6.50
Distanza dalla strada: ml. 10.00 per le nuove edificazioni, mentre per gli ampliamenti non
possono sopravanzare il fronte stradale.
1.1) Essendo la zona interessata alla particolare tutela prevista per il graticolato romano, la nuova
edificazione di cui alla L.R. 24/1985, dovrà essere attuata ove possibile entro una fascia perimetrale
del singolo quadrato della profondità massima di ml. 60, coincidente con l'ambito che garantisce la
massima tutela dell'integrità del territorio agricolo, con una distanza minima dalla strada che delimita il
quadrato di mt. 10.
Gli interventi edilizi ammissibili nella fascia “edificabile” ai sensi della presente disposizione, sono
quelli previsti per la sottozona E3. È sempre ammessa la costruzione degli annessi agricoli nei limiti
della L.R. 24/85.
E’ inoltre consentita la realizzazione di attrezzature sportive private (campi da tennis, piscine, campi di
bocce, campi per il calcetto, etc.) di pertinenza dei fabbricati residenziali entro una fascia perimetrale
del singolo quadrato della profondità massima di ml 120 a partire dal confine stradale. Nell’area
compresa tra i 60 metri, di cui al primo paragrafo del presente punto 1.1 e il limite dei 120 mt, non è
ammessa la realizzazione di alcuna costruzione fuori terra (spogliatoi, gradinate, coperture chiuse).
2) Sottozona E3: comprende le aree caratterizzate da elevata frammentazione fondiaria, le aree con
limitata presenza di aziende ed elevata tutela e le aree nelle quali i terreni appartengono alle classi
agronomiche che presentano minor pregio colturale. Sono consentiti gli interventi di cui agli artt. 3, 4,
5, 6 e 7 della L.R. 24/85.
I parametri che regolano le zone sono:
Distanza tra fabbricati: ml 10.00
Distanza dai confini : ml. 5.00
Altezza massima: ml. 6.50
Distanza dalla strada: ml. 10.00 per le nuove edificazioni, mentre per gli ampliamenti non
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possono sopravanzare il fronte stradale
In tutti gli interventi dovranno essere rispettati i seguenti parametri:
distanza: dai confini ml. 5,00; dalle strade ml. 7,50; altezza massima ml. 6,50; distanza tra
fabbricati ml. 10,00. Gli ampliamenti non possono sopravanzare al fronte stradale, mente gli
altri parametri vanno comunque rispettati.
8.3 Costruzioni esistenti non più funzionali alle esigenze dell’azienda agricola (schede normative SK - ENF)
1. Il PI identifica nelle tavole di progetto, con apposita numerazione e rimando all’elaborato P5 e alla
specifica scheda normativa (SK - ENF), le costruzioni esistenti non più funzionali alle esigenze
dell’azienda agricola per le quali viene prevista la possibilità di cambio della destinazione d'uso
nel rispetto delle indicazioni contenute nel presente articolo. Le indicazioni contenute nelle schede
normative prevalgono sulla disciplina generale di cui al presente articolo.
2. La variazione di destinazione d’uso, per utilizzazioni diverse da quelle agricole, è ammessa
esclusivamente per gli edifici che:
a) risultano legittimi e/o legittimati: la legittimità dei fabbricati o di loro porzioni deve essere
comprovata in sede di presentazione dei progetti edilizi;
b) risultano non più funzionali alle esigenze dell’azienda agricola: la conferma della non più
funzionalità dei fabbricati va dimostrata attraverso la presentazione di una relazione
agronomica a firma di un tecnico abilitato anche al momento della presentazione del progetto
edilizio;
c) dispongono o vengono dotati delle opere di urbanizzazione adeguate alle nuove destinazioni;
d) sono coerenti o vengano resi coerenti con i caratteri tipologici dell’ambito agricolo, nel rispetto
dei canoni paesaggistici dominanti anche mediante modifica dei manufatti che per
dimensione, forma, colore, ecc. contrastano con i caratteri del sito;
3. Modalità d’intervento: gli interventi possono essere realizzati in diretta attuazione del PI,
subordinati alla realizzazione degli interventi di riqualificazione del contesto eventualmente
individuati nelle schede normative SK-ENF ed alla realizzazione e cessione, o istituzione di
vincolo di uso pubblico, delle opere di urbanizzazione primaria di interesse pubblico qualora se ne
ravvisasse la carenza. Nei casi in cui la carenza delle opere di urbanizzazione sia particolarmente
significativa gli interventi dovranno essere attuati attraverso intervento diretto convenzionato di cui
all’art. 28 bis del DPR n°380/2001.
4. Il recupero con cambio di destinazione d’uso senza ampliamento è ammesso nel rispetto delle
seguenti prescrizioni:
a) volume trasformabile in destinazione residenziale con limite massimo di mc. 800 senza
ampliamento, con possibilità di realizzare al massimo due nuove unità abitative per ogni
scheda normativa;
b) totale demolizione degli edifici non più funzionali alle esigenze dell’azienda agricola eccedenti
il volume recuperato ad uso residenziale, salvo diversa precisazione contenuta nella scheda
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normativa;
5. Il richiedente dovrà impegnarsi, al momento del rilascio degli atti abilitativi agli interventi di
trasformazione e cambio d’uso disciplinati dalle schede normative del PI:
a) ad integrare le opere di urbanizzazione (reti tecnologiche e viarie) eventualmente carenti, a
carico proprio o di chi effettivamente eseguirà l’intervento di trasformazione;
b) ad integrare gli insediamenti, qualora carenti, con aree per parcheggi pubblici e/o privati ad
uso pubblico, accessibili dalla viabilità pubblica;
c) ad individuare, ove possibile, soluzioni per migliorare le condizioni di sicurezza della viabilità,
con particolare riferimento agli accessi carrai con sbocco diretto sulla strada, favorendo le
condizioni per la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali;
d) al riordino morfologico e percettivo dell’edificato e delle aree scoperte, anche verso il territorio
agricolo, in adeguamento al contesto ambientale, anche mediante la formazione di apparati
vegetali quali filari alberati, siepi e macchie arbustive ed arboree;
6. Con la riconversione degli edifici non più funzionali alla conduzione dell’azienda agricola ai sensi
del presente articolo viene automaticamente a decadere la possibilità di edificare nuove strutture
agricolo - produttive nell'area di pertinenza dell’edificio e nel fondo rustico di riferimento. A tal fine
va istituito un vincolo di non edificabilità sul fondo rustico di riferimento, registrato e trascritto
prima della formazione del titolo abilitativo all’intervento edilizio.
7. Considerato il contesto rurale in cui sono collocati, gli edifici soggetti a interventi di recupero in
loco o di ricostruzione e rilocalizzazione, dovranno rispettare i criteri per gli interventi in area
agricola di cui all’art. 8. In particolare, gli interventi di recupero dovranno essere finalizzati alla
salvaguardia di elementi compositivi edilizi peculiari e alla conservazione dell'edilizia rurale tipica
con particolare riferimento alla struttura del tetto e alla configurazione degli sporti, alle canne
fumarie ai comignoli, ai materiali delle strutture murarie qualora a vista, ai caratteri della forometria
e degli infissi esterni.
8. Le Recinzioni degli ambiti di pertinenza degli edifici disciplinati dalle schede normative SK-ENF
dovranno rispettare i criteri indicati al comma 10 del paragrafo 5.4 dell’art. 5 che disciplina le
recinzioni nelle ZTO C1.4 - nuclei residenziali in territorio extraurbano.
ART. 8 BIS – DISTANZA MINIMA DEI FABBRICATI DAL CIGLIO DEI CORSI D’ACQUA E DAL PIEDE DEGLI ARGINI (prescrizione del Consorzio di Bonifica “Sinistra Medio Brenta – DGR n° 593 del 9.3.2001)
Distanza minima dei fabbricati dal ciglio dei corsi d’acqua e dal piede degli argini: m. 10; distanze
inferiori possono essere ammesse solo dopo aver ottenuto la necessaria concessione idraulica dagli
enti competenti e la distanza minima da mantenere in tutti i casi è di m. 4.
Anche lungo i canali consorziali secondari e lungo le canalette irrigue deve essere lasciata una fascia
operativa di m. 4 al fine di permettere le manutenzioni ordinarie e straordinarie eseguite dagli enti
competenti.
I fabbricati, le recinzioni, lo smuovimento del terreno, le siepi e le alberature insistenti lungo tali corsi
d’acqua sono soggetti alle restrizioni previste dal R.D. 8 maggio 1904 n° 368.
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ART. 9 - BENI AMBIENTALI ED ARCHITETTONICI DI CUI ALL’ART. 10 L.R. 24/85
Tali beni riguardano fabbricati, colmi e colmelli ed in genere tutti gli elementi che pur non presentando
particolari pregi architettonici ed artistici, costituiscono parte integrante del patrimonio edilizio
dell’insediamento storico, sia in quanto elementi partecipanti alla formazione dell’ambiente storico
antico, sia perché significativi dal punto tipologico per la distribuzione interna degli ambienti, la
disposizione degli elementi di collegamento verticale o per altre caratteristiche morfologiche.
La definizione degli interventi ammissibili fa riferimento all’art. 14.
È ammissibile il cambio di destinazione d’uso di tutti gli edifici di seguito classificati secondo le
destinazioni previste dall’art. 2, se individuati come non funzionali alle esigenze del fondo.
Gli edifici, aggregazioni edilizie e manufatti aventi particolari interessi ambientali, storici, caratteristici
dei beni culturali tipici delle zone agricole individuate nell’elaborato n. 13.1.
ART. 10 – ELENCO DEI BENI CULTURALI SOGGETTI A TUTELA (SCHEDA B)
I beni culturali soggetti a tutela con il relativo grado di protezione sono elencati nell’allegata tabella B e
sono graficamente individuati nella tavola 13.1.”
ART. 11 - SENTIERI E PERCORSI CICLO-PEDONALI NELLE ZONE AGRICOLE
I sentieri ed i tratturi presenti nelle zone agricole o già esistenti ma andati smarriti (ivi comprese sia le
strade del graticolato da ripristinare ai sensi del precedente paragrafo del presente articolo, sia i
“cavini” all’interno dei quadrati) sono da riutilizzarsi anche come percorsi ciclo-pedonali per il tempo
libero e per l’agriturismo.
Le recinzioni sui lati devono essere realizzate con elementi naturali (siepi, staccionate in legno ed
altro) o con reti metalliche purché mascherate da vegetazione arbustiva; ne è di norma vietata
l’asfaltatura. Vanno conservate le alberature esistenti, eventualmente rafforzate con l’inserimento di
essenze locali.
Nelle fasce laterali ai sentieri, per una profondità massima di mt. 20 per lato.
Si possono ricavare aree da destinare alla creazione di spazi verdi attrezzati per la sosta od il ristoro;
per realizzare punti di speciale fruizione panoramica; da riservare alla piantumazione di essenze
arboree tipiche del luogo.
ART. 11 BIS - PERCORSI PEDONALI E/O CICLABILI
Percorsi pedonali e/o ciclabili
Tali percorsi sono tracciati indicativi tra punti significativi dell'insediamento urbano; nelle progettazioni
private e pubbliche si dovrà tenere presente la possibilità di eseguirli nel tempo e con dimensione e
materiali adeguati al tipo di insediamenti che ne usufruiscono, secondo i seguenti criteri di massima:
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
22
la sezione della pista non dovrà essere inferiore, se possibile ai due metri e mezzo al fine di
consentire il doppio senso di marcia per le biciclette, qualora la sede stradale esistente non
consenta l'individuazione di piste ciclabili su sedi proprie si consiglia di provvedere
all'allargamento in fase progettuale dei marciapiedi esistenti sino a portarli almeno a ml. 2.50,
onde permettere un traffico misto pedoni-ciclisti;
le piste dovranno essere protette e fisicamente separate dalle carreggiate stradali attraverso
la sistemazione di opportune barriere (guardrail, parterre, quinte arboree/arbustive, ecc.);
la pavimentazione delle piste dovrà dove possibile essere realizzata con materiali e/o
colorazioni diversi da quelli utilizzati per il manto stradale e per le zone pedonali.
I percorsi che collegano generalmente gli insediamenti urbani, in zona agricola, avranno le
caratteristiche di quelli del paesaggio urbano dove però si avrà cura di scegliere gli elementi di arredo,
dove la pavimentazione potrà essere anche in fondo naturale.
ART. 11 TER – VERDE PRIVATO
Le aree a verde privato sono destinate a parco, giardino, agli usi agricoli ed alle attività ricreative
all’aperto, all'interno delle quali è vietata qualsiasi edificazione.
Per gli edifici esistenti sono consentite le destinazioni d'uso e gli interventi previsti per le ZTO in cui
ricadono, nel rispetto delle essenze arboree esistenti.
ART. 12 - NORME COMUNI ALLE ZONE “F” PER SERVIZI ED ATTREZZATURE
Le zone per servizi ed attrezzature sono riservate ad interventi per opere e per servizi pubblici e di
interesse pubblico, quali scuole, asili, chiese, mercati, centri sociali, parcheggi, impianti sportivi, verde
attrezzato, etc.
Gli Enti Pubblici ed i privati, singoli o associati, possono realizzare direttamente interventi per
l’attuazione di opere e servizi, in area di loro proprietà o in diritto di superficie, a condizione che
l'intervento sia compatibile con gli indirizzi generali e con i programmi comunali.
Per le varie destinazioni d'uso vengono inseriti i seguenti parametri:
I.F. D.C. D.S. D.F. H R.C. mc/mq m. m. m. max
Verde pub. 0,01 10.00 10.00 10.00 10.00 --
Istr.
2,00
10.00
10.00
10.00
10.00
25%
Com.
2,00
10,00
10,00
10,00
10,00
25%
Parch.
--
--
--
--
--
--
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
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ART. 12 BIS - ZONA DI TUTELA E FASCE DI RISPETTO
Le fasce di rispetto degli elettrodotti, individuate nella “Carta Tecnica Regionale” come allegato al
Piano Regolatore Generale vigente, sono riferite ad elettrodotti di potenza pari a 380 kV con doppia
terna non ottimizzati ed a 132 kV, in terna singola, hanno carattere indicativo e riportano la distanza di
rispetto rispettivamente di metri 150 per elettrodotto da 380 kV e metri 50 per elettrodotto da 132 kV.
Le fasce e le distanze di rispetto possono essere modificate secondo le leggi ed i provvedimenti
regionali, senza che questi modifichino le indicazioni riportate nella cartografia di P.R.G.
L’individuazione esatta dell’estensione del vincolo di inedificabilità, viene effettuata, al momento della
richiesta di concessione ad edificare, su rilievo topografico che individua l’esatta posizione
dell’elettrodotto, da tecnico progettista ed abilitato, che certificherà l’estensione del vincolo in rapporto
alle caratteristiche dell’elettrodotto esistente all’atto della rilevazione e della richiesta di edificabilità,
nonché in rapporto alla normativa ed alle direttive vigenti alla stessa data.
ART. 12 TER - CRITERI, REQUISITI E CARATTERISTICHE DELLE AREE PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI STRADALI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTE
In attuazione di quanto previsto dall’art. 2 del Decreto Legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, il presente
articolo detta i principi ed i criteri informatori fondamentali al fine di consentire la razionalizzazione
della rete di distribuzione degli impianti su aree private.
In particolare, si prefigge un modello di articolazione territoriale della rete distributiva sul territorio
comunale che risponda alle esigenze della domanda favorendo l’integrazione territoriale degli impianti
con gli insediamenti residenziali, le attività produttive e di servizio, nel rispetto delle normative
concernenti la sicurezza sanitaria, ambientale e stradale, nonché in conformità alle disposizioni poste
a tutela dei beni storici, artistici ed alle norme di indirizzo programmatico della Regione.
Inoltre, dettano le norme applicabili a dette aree, ivi comprese quelle sulle dimensioni delle superfici
edificabili, in presenza delle quali il Comune di Borgoricco è tenuto a rilasciare la concessione edilizia
per l’esecuzione delle opere relative, ai sensi dell’art. 1, della legge 28 gennaio 1977, n. 10 ed ogni
altra disposizione che consenta agli interessati di conoscere preventivamente l’oggetto e le condizioni
indispensabili per la corretta presentazione dell’autocertificazione richiesta dall’art. 1 comma 3, del
D.Lgs n° 32198, anche ai fini dei potenziamento ovvero della ristrutturazione degli impianti esistenti.
12 ter.1 Tipologie minime di impianto
L’impianto stradale di carburante è costituito dal complesso commerciale unitario costituito da uno o
più apparecchi di erogazione di carburante e dei prodotti erogabili con le relative attrezzature ed
accessori.
I requisiti minimi per l’appartenenza di ciascun impianto alle tipologie previste dalla Legge Regionale
n. 33 del 28 giugno 1988 e successive modificazioni ed integrazioni sono contenuti nell’allegato alla
deliberazione del Consiglio Regionale 18 febbraio 1998 n° 3.
I requisiti minimi per l’appartenenza di ciascun impianto alle tipologie, come definite all’art. 3 della
Legge Regionale 28 giugno 1988 n° 33, sono i seguenti:
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
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a) per chiosco:
la presenza di almeno due colonnine a semplice o doppia erogazione oppure una colonnina a
multipla erogazione con idoneo spazio (da computarsi nell’area di pertinenza dell’impianto al
di fuori della sede stradale) per l’effettuazione del rifornimento in relazione alla semplice o
multipla erogazione delle colonnine stesse;
la presenza di un punto aria e di un punto acqua;
la presenza di una pensilina a copertura delle sole colonnine;
la presenza di un locale per addetti, dotato di servizio igienico.
b) per la stazione di rifornimento: la presenza di almeno tre colonnine a semplice o doppia erogazione oppure due colonnine a
multipla erogazione con idoneo spazio per l’effettuazione del rifornimento (nel senso
precedentemente indicato) in relazione alla semplice o multipla erogazione delle stesse;
la presenza di un punto aria e di un punto acqua;
la presenza di una pensilina per offrire riparo durante l’effettuazione del rifornimento;
la presenza di un locale per addetti con annesso spogliatoio, servizi igienici a disposizione
anche degli automobilisti con possibilità di apertura di negozi, bar, edicole.
c) per la stazione di servizio
la presenza di almeno quattro colonnine a semplice o doppia erogazione oppure due colonnine
a multipla erogazione con idoneo spazio per l’effettuazione del rifornimento (nel senso
precedentemente indicato) in relazione alla semplice o multipla erogazione delle stesse;
la presenza di un punto aria e di un punto acqua;
la presenza di una pensilina per offrire riparo durante l’effettuazione del rifornimento;
la presenza di una superficie coperta nella misura di 30 mq per locali destinati agli addetti con
relativo spogliatoio, servizi igienici per gli stessi e per gli automobilisti, magazzino, deposito
per olio lubrificante, lavaggio e/o sgrassaggio e/o gommista e/o elettrauto e/o officina
riparazioni con possibilità di apertura di negozi, bar, edicole.
12 ter 2 Individuazione aree destinate ad impianti per la distribuzione del carburante
Le tavole di progetto del P.R.G., della serie 13.1 e 13.3, individuano i siti destinati ad aree per la
distribuzione dei carburanti. In tutto il territorio comunale, ad esclusione dei siti individuati, è fatto
divieto di aprire nuovi chioschi, stazioni di rifornimento, stazioni di servizio.
12 ter 3 Attività insediabili
Nell’ambito delle aree interessate all’insediamento di impianti di distribuzione carburanti, in
coincidenza con il rilascio dell’autorizzazione, possono essere rilasciate autorizzazioni amministrative
per l’insediamento all’interno degli impianti stradali di carburante, di edicole, pubblici esercizi di
somministrazione alimenti e bevande in deroga al numero massimo previsto dalle disposizioni in
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
25
vigore nell’ambito del Comune, a condizione che venga accertata la presenza dei seguenti requisiti:
a) Superficie massima concedibile:
rivendita di giornali e riviste mq. 5
pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di cui all’art. 5 lett. b) L. 287191
mq. 20
b) Area libera e parcheggi
l’area libera non deve essere inferiore a mq. 300 e l’area destinata a parcheggio, parte dell’area
libera, non deve essere inferiore a mq. 200.
c) le aree libere e di parcheggio devono risultare in aggiunta alla superficie di servizio e devono
essere organizzate in modo tale da non interferire con il livello di sicurezza e di funzionalità
dell’impianto.
12 ter 4 Disposizioni relative alla superficie edificabile e tipologia di fabbricati ammissibili
Le dimensioni delle strutture dell’impianto stradale di distribuzione di carburanti, ad eccezione della
pensilina in quanto volume tecnico, non devono superare i 5 metri di altezza nonché, per singola
tipologia di impianto, i seguenti parametri:
a) chiosco: trattasi di locali per ricovero addetti, dotato di servizi igienici e pertanto la struttura
non può superare una volumetria superiore a 27 mc;
b) stazione di rifornimento: tali strutture non devono superare gli indici di edificabilità stabilite
per le zone all’interno delle quali ricadono; pertanto non devono essere superati gli indici
previsti per le zone B,Cl,C2,D ed F e comunque devono avere un rapporto di copertura non
superiore al 10% dell’area di pertinenza. Nella zona E, invece, va precisato che per la zona
E4 si applicano le modalità previste per la zona C2, mentre per la restante parte della zona
E la struttura non può superare i 300 mc. con un rapporto di copertura non superiore al 10%
e può essere posizionata anche fuori dalla fascia di rispetto stradale a condizione che venga
demolita una volta smantellato l’impianto di distribuzione di carburanti;
c) stazione di servizio: tali strutture non devono superare gli indici di edificabilità stabilite per le
zone all’interno delle quali ricadono; pertanto non devono essere superati gli indici previsti
per le zone B,Cl,C2 D ed F e comunque devono avere un rapporto di copertura non
superiore al 10% dell’area di pertinenza. Nella zona E, invece, va precisato che per la zona
E4 si applicano le modalità previste per la zona C2, mentre per la restante parte della zona
E la struttura non può superare i 600 mc. con un rapporto di copertura non superiore al 10%
e può essere posizionata anche fuori dalla fascia di rispetto stradale a condizione che venga
demolita una volta smantellato l’impianto stradale di distribuzione di carburanti.
La proiezione della linea esterna della pensilina deve rispettare la distanza minima di mtl. 3,00 dal
confine stradale (art. 3 punto 10 D.L. 30.04.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada”).
Devono in ogni caso essere rispettate le norme del D.L. n. 285 dei 30.04.1992 e successive integrazioni
D.P.R. n. 495 del 16.12.1992 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della
strada” e D.P.R. n. 610 del 16.09.1996.
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
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12 ter 5 Disposizioni finali
Per quanto non previsto si fa esplicito riferimento alle norme contenute nella Legge Regionale del 28
giugno 1988 n. 33 e successive modificazioni ed integrazioni, alla deliberazione della Giunta
Regionale 11 novembre 1997 n. 3906 ed alla deliberazione del Consiglio Regionale 18 febbraio 1998
n. 3.
ART. 12 QUATER - INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DI IMPIANTI FISSI DI TELEFONIA MOBILE
1) Il presente articolo intende, ai sensi dell’art. 8 comma 6 della L. 7 marzo 2001 n. 36 “Legge
quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”
disciplinare le procedure amministrative relative all’installazione ed all’esercizio delle stazioni
radio - base dedicate al servizio di telefonia cellulare nel territorio del comune di Borgoricco,
nonché stabilire principi volti ad assicurare il corretto insediamento urbanistico, edilizio e
paesaggistico degli impianti e a minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici.
2) Fermo restando quanto stabilito dalla normativa vigente riguardo ai limiti di esposizione relativi
alle onde elettromagnetiche per il complesso degli impianti radiotelevisivi e di telecomunicazioni,
in base al principio cautelativo, al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione alle onde
elettromagnetiche e, quindi, di tutelare la salute pubblica dagli effetti a lungo termine, l’obiettivo di
qualità viene individuato nei valori minimi previsti dalla normativa vigente più restrittiva.
3) L’installazione degli impianti di telefonia mobile è consentita esclusivamente sulle aree individuate
nelle tavole di progetto del P.R.G., della serie 13.1 e 13.3.
4) l gestori di telefonia cellulare che intendono installare i propri impianti nel territorio comunale
dovranno presentare all’Amministrazione, la richiesta di concessione corredata dalla seguente
documentazione:
a) scheda dati anagrafici e dati tecnici conforme all’allegato 1 del “Protocollo di valutazione
preventiva delle stazioni radio-base per telefonia cellulare” predisposto dall’ARPAV.
b) Autodichiarazione attestante che “la progettazione e la realizzazione dell’impianto avverrà,
compatibilmente con la qualità del servizio svolto dal sistema stesso, in modo da produrre i
valori di campo elettromagnetico più bassi possibili e che, in ogni caso, i limiti ed i valori
indicati rispettivamente negli articoli 3 e 4 del D.M. del 19.09.1998 n. 381 verranno rispettati
anche in corrispondenza di edifici adibiti a permanenza inferiore a quattro ore”.
c) Parere Preventivo dell’ARPAV rilasciato sulla base della procedura di controllo stabilita dal
“Protocollo di valutazione Preventiva delle stazioni radio-base per telefonia cellulare” e copia
dei relativi elaborati presentati all’ARPAV (vedi allegato 1 al Protocollo sopra citato).
d) Titolo di proprietà o altro titolo idoneo, in relazione al suolo o all’immobile sul quale si propone
l’installazione, atto ad eseguire l’intervento.
e) Nominativo del Responsabile della stazione radio-base per eventuali comunicazioni.
f) Planimetrie, sezioni significative e prospetti in scala adeguata relativi allo stato di fatto e di
progetto, comprensivi della vegetazione esistente e/o di progetto.
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
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g) Documentazione fotografica dai principali coni visuali dell’area interessata.
h) Atto unilaterale d’obbligo con il quale il richiedente si impegna a smantellare l’impianto e tutte
le strutture di supporto a propria cura e spese qualora si accertasse da parte degli organi
competenti il mancato rispetto delle condizioni base delle quali l’impianto è stato installato.
5) Il Comune provvede all’istruttoria dell’istanza, ne analizza la conformità a quanto previsto dal
presente articolo, impone le necessarie prescrizioni e rilascia la concessione edilizia. Il Comune
può richiedere in qualsiasi momento una misura di verifica da parte dell’ARPAV.
6) Il superamento dei limiti di emissione previsti dalla normativa vigente comporta l’assegnazione di
un termine di 90 giorni per il risanamento. In caso di inottemperanza l’Autorità indicata dalla L.R.
29/93 e successive modifiche ed integrazioni emanerà il provvedimento di divieto di utilizzo
dell’impianto per il tempo necessario per le azioni di risanamento.
7) Se necessario, il Sindaco eserciterà i poteri previsti dall’art. 50 D.Lgs. 267/00.
8) Per le installazioni mobili o sperimentali è necessaria la comunicazione con allegato il parere
dell’ARPAV. Esse devono essere posizionate nel rispetto dei valori e parametri definiti dal
presente articolo. In ogni caso, va indicata la localizzazione nonché la data di posizionamento
dell’impianto e della sua messa in funzione, comunque per un periodo non superiore a 60 giorni.
ART. 13 - EDIFICI O COMPLESSI EDILIZI RICADENTI NELLE ZONE DEGRADATE
Le tavole di progetto del P.R.G., della serie 13.1 e 13.3, individuano, ai sensi dell’art. 27 della L.S.
457/78 ed art. 15 L.R. 61/85, le aree degradate.
Il perimetro equivale a delimitazione di ambito di intervento.
In assenza di strumento attuativo, possono essere realizzati solo interventi di manutenzione ordinaria
e straordinaria, restauro e risanamento conservativo con il mantenimento dei volumi e delle
destinazioni d’uso esistenti.
Gli interventi di ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica ed il cambio di destinazione d’uso,
è assoggettato a Piano Particolareggiato o di Recupero.
Con il Piano Particolareggiato o di recupero potranno essere definiti gli interventi, le destinazioni d’uso
ammissibili con un incremento massimo del 20% della volumetria esistente.
I piani di recupero di iniziativa pubblica o privata, potranno definire la disciplina per il Piano di
Recupero, la ristrutturazione, la demolizione e la ricostruzione degli immobili, e dei complessi edilizi,
ricadenti nell’ambito di intervento.
Obiettivo primario è la riqualificazione ambientale, paesaggistica ed edilizia delle aree oggetto di
intervento, caratterizzate da edifici obsoleti e da disordine del tessuto urbanisitico.
Nella redazione dei P.P. o P.di R., dovranno essere rispettate le seguenti norme:
destinazioni d'uso ammesse come da art. 2 delle presenti Norme e nella fattispecie:
residenza, servizi pubblici o di interesse pubblico, attrezzature partecipative, culturali, sociali,
sanitarie, assistenziali, ricreative o sportive; attrezzature commerciali. Sono escluse attività
connesse con la produzione secondaria.
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
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ART. 14 - INTERVENTI SULL’EDIFICATO ESISTENTE
Gli edifici di valore storico, architettonico e ambientale (individuati planimetricamente) comprendono:
1° grado di protezione – edifici di valore storico e artistico
Edifici di valore storico ed artistico di cui si prevede il restauro filologico. Sono previsti interventi di
manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e restauro filologico.
Gli interventi sugli immobili sottoposti a tutela diretta ed indiretta, ai sensi del Decreto Legislativo 22
gennaio 2004, n. 42 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, debbono garantire la
conservazione dei caratteri dell’impianto originario, con particolare riferimento ai rapporti tra pieni e
vuoti, alla tutela degli apparati decorativi sia degli esterni che degli interni, degli intonaci, degli infissi
e dei portoni. È obbligatorio prevedere il mantenimento degli impianti distributivi e strutturali originari
e il divieto di apertura di nuovi lucernari ed abbaini sulle coperture, salvo diverse autorizzazioni
dettate, nell’ambito di competenza dell’Ente preposto alla tutela, ai fini di una maggiore compatibilità
delle operazioni di restauro e di risanamento igienico conservativo con l’organismo edilizio. Gli
interventi di recupero e riuso dei manufatti sono subordinati alla contestuale sistemazione delle aree
scoperte circostanti e al mantenimento e/o ripristino dei segni morfologici di testimonianza storico -
documentale caratterizzanti il sito.
A norma dell’art. 36 della L.R. n. 11/2004, la demolizione di opere incongrue ed elementi di degrado,
determina a favore dell’avente titolo un credito edilizio.
Nelle opere di restauro, manutenzione e di costruzione dovranno essere rispettate le prescrizioni
impartite dalla Soprintendenza ai Beni Monumentali ed Architettonici competente per territorio.
Nelle pertinenze vincolate è ammessa la realizzazione di impianti sportivi a cielo aperto, a
condizione che gli stessi non compromettano l’oggetto e la natura del vincolo. Tali opere dovranno,
nel caso di pertinenze vincolate, ottenere il preventivo nulla osta della Soprintendenza ai Beni
Monumentali ed Architettonici competente per territorio.
2° grado di protezione – edifici significativi nell’impianto e loro pertinenze
Sono gli edifici e i manufatti di origine storica che hanno mantenuto gli aspetti fondamentali
morfologici, tipologici e costruttivi del manufatto originario.
Il grado di protezione 2 consente di effettuare il complesso di operazioni volto a conservare gli
elementi costitutivi principali dell'organismo edilizio ed in particolare tutti quegli elementi esterni di
carattere morfologico, volumetrico e architettonico che si riallacciano senza contraffazioni alla
cultura compositiva e costruttiva locale.
Esso comprende il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio,
l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso. Prevede
inoltre l'eliminazione degli elementi aggiunti avvenuti in epoca recente non integrati in modo
coerente con i caratteri architettonici e storico-ambientali dell'edificio.
I fronti devono essere restaurati nel pieno rispetto delle caratteristiche architettoniche preesistenti,
con il restauro e il consolidamento degli elementi autentici, ma con l’eliminazione dei falsi stilistici
aggiunti, e senza introdurre elementi imitativi di forme autentiche.
L’impianto tipologico e le strutture architettoniche devono essere mantenuti o ripristinati nel caso di
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
29
interventi di manomissione. È consentita la divisione in più unità edilizie.
Sono quindi previsti interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento
conservativo, restauro e ristrutturazione edilizia senza demolizione. (consentita demolizione
parziale interna).
3° grado di protezione – edifici appartenenti al tessuto minore e loro pertinenze;
Sono gli edifici parzialmente degradati e/o parzialmente ristrutturati di cui è possibile la
ristrutturazione e la salvaguardia di una o più facciate o porzioni di facciate. Va perseguita la
salvaguardia anche ripropositiva di una o più facciate o di parte di facciate se valutate con contenuti
storico - ambientali.
Sono quindi previsti interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento
conservativo, restauro, ristrutturazione edilizia con esclusione della totale demolizione. Sono
ammesse sopraelevazioni per allineamenti con i fabbricati contermini e ampliamenti in aderenza
solo nei casi in cui tali interventi non snaturino i contenuti architettonici dello stesso e nel rispetto
dei parametri relativi alle distanze.
4° grado di protezione – Edifici estranei al tessuto e loro pertinenze
Sono gli edifici che, avendo perso le connotazioni distributive e formali attinenti alla loro origine, o
essendo risultati privi di interesse storico, artistico e/o ambientale in sede di indagine, possono
essere radicalmente trasformati per meglio rispondere alle esigenze d'uso o per meglio inserirsi nel
contesto urbano o nell'ambiente circostante.
Le opere ammesse sono tutte quelle che consentono la modificazione anche totale, sia interna che
esterna, degli edifici esistenti.
Nel caso di permanenza, anche parziale, di elementi di interesse storico ed ambientale, compresi
eventuali fronti, il progetto dovrà tendere alla loro valorizzazione.
In ogni caso dovrà essere privilegiato il ricorso a modelli insediativi consoni alla tradizione locale e
i cui caratteri risultino compatibili con il tessuto di formazione storica e gli allineamenti dei fronti
esistenti.
Nel caso di edifici compresi all’interno di fasce di rispetto stradali per i quali sia dimostrato che
compromettono la sicurezza o la funzionalità della strada è ammessa anche la ricostruzione in
posizione diversa da quella originaria. Dovrà essere concordata con il Responsabile del
Procedimento la collocazione di minore impatto rispetto al contesto, il più possibile prossima ad altri
edifici e agli accessi.
Nel caso sia dimostrata l’errata o non precisa delimitazione dell’unità edilizia riportata dalle planimetrie
di Piano, l’individuazione corretta potrà essere fatta volta per volta, in occasione dell’intervento, dal
progettista incaricato e quindi confermata dal competente organo tecnico comunale nell’ambito della
istruttoria preliminare dell’atto abilitativo dell’intervento stesso.
Potrà essere rilasciato parere favorevole a condizione che siano rispettate almeno le seguenti
condizioni:
• si dimostri la reale autonomia delle diverse parti;
• l’intervento per parti non comprometta la realizzazione di alcuna previsione di Piano;
• siano fatti salvi i diritti urbanistici della rimanente parte di Unità Edilizia;
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
30
• non siano in alcun modo compromessi elementi di pregio presenti.
Il parere sulla perimetrazione dell’unità edilizia fa parte integrante del provvedimento abilitativo.
Il tipo di intervento, nel caso di unità edilizia che comprende più corpi di fabbrica, è calibrato su quello
principale, per i corpi di fabbrica secondari, potrà essere applicato un tipo di intervento diverso previa
documentazione adeguata.
ART. 14bis – MODALITA’ PER LA DEFINIZIONE DEL TIPO DI INTERVENTO SUL FABBRICATO
Tenendo conto della definizione dei gradi di protezione di cui all’Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.14, che costituisce il punto di partenza per stabilire le modalità di
conservazione/trasformazione su ciascuna unità edilizia, è ammesso, ad esclusione del grado di
protezione 1, di intervenire su tali modalità approfondendo e precisando il tipo di intervento a livello
architettonico.
Il Piano definisce questa fase di intervento come “Progetto di Conoscenza”, essa si compone degli studi
ed elaborati di seguito descritti.
Uno degli elementi sui quali stabilire il grado di protezione e, quindi, il tipo di intervento è la
corrispondenza dell’edificio con la tipologia originaria rispetto alla quale l’unità edilizia può essere:
• integra, se corrisponde alle caratteristiche originarie;
• trasformata in modo reversibile;
• trasformata in modo irreversibile.
È compito dell’analisi architettonica evidenziare a quale fattispecie appartiene l’unità edilizia.
È compito del progetto individuare gli interventi più opportuni per la conservazione degli elementi
tipologici, per il ripristino di quelli recuperabili, per la sostituzione o reinterpretazione delle parti
irreversibili.
1. Indagine diretta sul manufatto:
• Rilievo grafico: è rappresentato in grafici che contengano tutte le indicazioni di rilievo, realizzate
a scala adeguata (non inferiore 1:50) e relative alle piante ai vari piani (compresa la copertura),
sezioni in numero adeguato alle dimensioni dell’intervento e comunque mai inferiori a 2
(longitudinale e trasversale) e tutti i prospetti. Vanno rilevati anche tutti gli elementi connotati a
scala ridotta (1:20, 1:10 o 1:2). Per una chiarezza di lettura vanno distinte le informazioni
(metrico-architettoniche, da quelle morfologiche, stratigrafiche e del degrado) in tavole
separate.
• Rilievo metrico ed architettonico: è il rilievo che riporta tutte le indicazioni metriche e di quota,
referenziate rispetto alla quota stradale, e testimonia lo stato dell’opera senza alcuna
integrazione o ricostruzione ideale di parti o elementi mancanti. Le indicazioni vanno estese ai
muri di cinta e relativi portali oltre che all’area scoperta di pertinenza. Sulla base del rilievo
metrico, vanno evidenziate le strutture portanti. Nel caso di edificio facente parte di un
complesso architettonico, vanno riportati a rilievo anche gli altri manufatti riproducendo almeno
la sagoma delle piante e dei prospetti. Il rilievo può essere condotto secondo strumentazioni
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
31
tradizionali o tecniche più avanzate quali la fotogrammetria.
• Rilievo morfologico: è costituito dall’insieme delle informazioni sulla natura e la lavorazione dei
materiali, sul degrado (lacune e lesioni) sia strutturale dell’edificio che chimico dei materiali e
sulle discontinuità degli intonaci e delle murature. Va condotto per parti rilevando con questo
sistema tutti gli elementi conosciuti dell’edificio: porte, finestre, colonne, balaustre, scale,
cornicioni, archi, solai, strutture di copertura, ecc. e riportando poi i dati (raccolti in schede)
sulle tavole d’insieme (piante, prospetti e sezioni) per essere interpretati secondo la reciproca
relazione. Le citate schede di rilevazione contengono un rilievo del dettaglio a scala ridotta,
fotografie ed annotazioni.
• Rilievo fotografico: è costituito dalla documentazione fotografica relazionata ai coni ottici di
ripresa indicati su una planimetria di rilievo. Dovranno essere ripresi tutti i fronti dell’edificio e
le pertinenze se presenti, il giardino ed almeno una foto di insieme che contestualizzi il
manufatto. Ogni stanza dovrà avere due foto riprese in controcampo. Se sono presenti
particolari di interesse dovranno essere documentati con foto di dettaglio.
• Indagine stratigrafica: cronologicamente viene realizzata dopo la registrazione dei dati
archivistici e di quanto è emerso da queste fonti. Dato il suo carattere invasivo va predisposto
un piano delle protezioni e dei sondaggi in numero limitato a quei nodi murari o a superfici
intonacate ove si presuppone sia possibile ritrovare trasformazioni non ancora conosciute o
conferme alle ipotesi avanzate in sede di indagine archivistica. Anche in questo caso vanno
redatte schede descrittive sui singoli sondaggi effettuati, analogamente a quanto fatto con le
schede per l’indagine morfologica, e poi riportate in una tavola complessiva del rilevamento
stratigrafico.
• Studio comparativo: è’ la lettura dei caratteri di stile degli elementi e delle regole compositive.
Fa riferimento al corpus degli studi critici condotti dagli storici dell’architettura e del territorio sia
con riferimento a figure precise di architetti, maestri d’opera, scalpellini, freschisti, ed artigiani
o artisti (dove l’intervento è riconducibile) sia a scuole di riferimento, oppure anche a tradizioni
locali dove non viene individuata una personalità specifica.
• Indagine sulle fonti d’archivio: è’ la raccolta e studio delle notizie fornite da estimi, testamenti,
catasti, documenti ed iconografie.
• Lettura dei processi storici di formazione e trasformazione: è lo studio delle conformazioni
storiche del manufatto, va documentato attraverso l’elaborazione di modelli (assonometrie o
planimetrie) che evidenzino il suo processo evolutivo, anche in raffronto tra le varie epoche e
situazioni.
2. Definizione del grado di trasformabilità e progetto di intervento
In questa fase vanno distinti gli elementi connotati e gli ambienti con carattere di omogeneità
conservati e leggibili da quelle parti dove tale valenza storico-artistica e funzionale non è più
riconoscibile. Si valuta in questa fase anche l’eventualità di un recupero senza che questo si
configuri come un falso storico. Si valuta se gli elementi conservati o le tracce siano sufficienti per
configurarlo fisicamente sia che si tratti di un particolare di dettaglio sia che si tratti di ambiente
omogeneo con una estensione di questo concetto allo spazio che comprende l’edificio fino ad una
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
32
scala territoriale.
Il progetto dovrà indicare gli strumenti tecnici dell’operare per la restituzione-integrazione di
un’immagine compiuta (che non è necessariamente quella originaria) eventualmente distinguendo
tra provvedimenti urgenti ed interventi ordinari.
Il progetto va redatto alla stessa scala di rappresentazione utilizzata per il rilievo e comprende
piante ai piani, prospetti e sezioni oltre ai particolari costruttivi. Materiali e tecnologie di intervento
dovranno essere compatibili con quelli originali da un punto di vista del comportamento chimico,
fisico e meccanico evitando discontinuità che possano rivelarsi dannose per la conservazione nel
tempo del manufatto.
In particolare gli elaborati di progetto dovranno comprendere:
• Relazione illustrativa che evidenzi: destinazione urbanistica e vincoli esistenti, legittimità delle
preesistenze e la loro consistenza, modalità e tecniche d’intervento con riferimento agli
elaborati grafici di progetto.
• Elaborati grafici:
o Piante, prospetti e sezioni in scala adeguata;
o Pianta con la descrizione delle destinazioni d’uso per ciascun ambiente;
o Individuazione con apposita simbologia di demolizioni, nuove murature, opere demolite e
ricostruite, consolidamenti, rifacimenti.
Negli elaborati grafici e/o nella relazione dovranno essere chiaramente indicati i materiali, i colori
e le tecniche utilizzate. Delle finiture (tinteggiature, apparato decorativo, serramenti, elementi
tecnologici, recinzioni, ringhiere, pavimentazioni interne ed esterne, ecc.) devono essere
rappresentate le forme, il disegno, le dimensioni.
Il progetto di conoscenza così come descritto nei commi precedenti si applica con modalità e grado
di definizione diverso a seconda della qualità dell’unità edilizia, della qualità del contesto e del tipo
di intervento che si vuole realizzare.
In particolare, nel caso di unità edilizie per le quali il P.I. indica grado di protezione 2 è obbligatorio
sviluppare tutte le componenti del progetto di conoscenza.
Nel caso di unità edilizia per la quale il Piano indica il grado di protezione 3 sono obbligatorie
almeno le seguenti fasi:
• Relazione illustrativa che evidenzi: destinazione urbanistica e vincoli esistenti, legittimità delle
preesistenze e la loro consistenza, modalità e tecniche d’intervento con riferimento agli
elaborati grafici di progetto;
• Rilievo metrico ed architettonico, anche in scala 1:100;
• Rilievo fotografico;
• Lettura dei processi storici di formazione e trasformazione.
È facoltà degli uffici competenti concordare con l’interessato eventuali riduzioni o integrazioni
rispetto alla documentazione richiesta. Il progetto di conoscenza è soggetto ad approvazione da
parte del responsabile del servizio.
Al fine della formazione di una banca-dati aggiornata sugli edifici vincolati, almeno la
documentazione fotografica e il rilievo metrico e architettonico dovranno essere forniti in formato
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
33
digitale, secondo le indicazioni fornite dagli uffici.
ART. 15 - POTERI DI DEROGA
Il Sindaco ha facoltà di derogare alle norme del P.R.G. e di Regolamento Edilizio, nei limiti e con le
modalità previste dall’art. 80 della L.R. 27 Giugno 1985 n. 61.
ART. 16 - NORMA FINALE
Qualora vi fosse divergenza tra i grafici del P.R.G. a scale diverse, prevalgono le indicazioni del
grafico a scala maggiore.
Se vi fosse divergenza tra i grafici e misure o dati contenuti nelle presenti norme, prevalgono le
indicazioni delle norme di attuazione.
Sono abrogate le norme comunali contrarie o comunque incompatibili con le presenti disposizioni o
che disciplinano diversamente lo stesso oggetto.
L’indicazione del limite del “vincolo indiretto” previsto a tutela paesaggistica dei corsi d’acqua deve
ritenersi meramente eventuale e condizionata all’esistenza in concreto di tale vincolo.
ART. 17 - MISURE DI SALVAGUARDIA
Dalla data di adozione a quella di entrata in vigore delle presenti N.T.A. le normali misure di
salvaguardia sono obbligatorie.
ART. 18 - VALIDITÀ DEI PIANI URBANISTICI ATTUATIVI E DELLE CONCESSIONI EDILIZIE APPROVATE IN DATA ANTERIORE ALLE PRESENTI N.T.A.
L’entrata in vigore (art. 51 della L.R. 61/85) della presente variante al P.R.G. comporta la decadenza
dei Piani Urbanistici Attuativi e dei progetti edilizi approvati che contrastano, o per le parti che
contrastano con la variante stessa.
ART. 19 – ENTRATA IN VIGORE DELLE PRESENTI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
Le presenti N.T.A. entrano in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione del provvedimento di
approvazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
ART. 20 - NORME ABROGATE
Sono abrogate tutte le disposizioni regolamentari precedentemente emanate, contrarie od
incompatibili con le presenti norme.
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
34
ART. 21 - NUOVE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
L’entrata in vigore di nuove disposizioni legislative che modifichino o integrino disposizioni legislative
esplicitamente citate nelle N.T.A., costituisce automatica modifica od integrazione dei riferimenti
legislativi citati negli articoli delle presenti norme.
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.1
REPERTORIO NORMATIVO
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
CAPOLUOGO A 1 RESIDENZIALE X artt. 2 - 3 CAPOLUOGO A 2 RESIDENZIALE X artt. 2 - 3 CAPOLUOGO A 3 RESIDENZIALE 2.000 X artt. 2 - 3
CAPOLUOGO C1 1 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4 zona di degrado S.MICHELE C1 2 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4 zona di degrado S.MICHELE C1 3 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4 S.MICHELE C1 4 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4
CAPOLUOGO C1 5 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4 CAPOLUOGO C1 6 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4 CAPOLUOGO C1 7 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4 S.EUFEMIA C1 8 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4 S.EUFEMIA C1 9 RESIDENZIALE 1,50 9,60 X artt. 2 - 4
S.MICHELE C1.1 1 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 2 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 3 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 4 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 5 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 6 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 7 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 8 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 9 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 10 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 11 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 12 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 13 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 14 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 15 RESIDENZIALE
8,50 X artt. 2 - 5.1
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Allegato A - pag.2
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
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VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
S.MICHELE C1.1 16 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 17 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 18 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 19 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 20 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 21 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 22 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 23 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 24 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 25 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 26 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 27 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 28 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 29 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 30 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 31 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1
CAPOLUOGO C1.1 32 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 33 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 34 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 35 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 36 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 37 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 38 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 39 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 40 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 41 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 42 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 43 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 44 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 45 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 46 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.3
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
CAPOLUOGO C1.1 47 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 48 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 49 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 50 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 51 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 52 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 53 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 CAPOLUOGO C1.1 54 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 55 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 56 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 57 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 58 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 59 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 60 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 61 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 62 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 63 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 64 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.EUFEMIA C1.1 65 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 67 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1 S.MICHELE C1.1 68 RESIDENZIALE 8,50 X Artt. 2 – 5.1 S.MICHELE C1.1 70 RESIDENZIALE 8,50 X Artt. 2 – 5.1 S.EUFEMIA C1.1 71 RESIDENZIALE 8,50 X Artt. 2 – 5.1 S.EUFEMIA C1.1 72 RESIDENZIALE 8,50 X Artt. 2 – 5.1 S.MICHELE C1.1 74 RESIDENZIALE 8,50 X Artt. 2 – 5.1 S.MICHELE C1.1 75 RESIDENZIALE 8,50 X Artt. 2 – 5.1 S.EUFEMIA C1.1 76 RESIDENZIALE 1.800 9,00 X artt. 2 - 5.1
S.EUFEMIA
C1.1
77
RESIDENZIALE
600
esist.
X
artt. 2 - 5.1
VEDI PIRUEA "Borgo le Serre" - l’attuazione degli interventi è subordinata al recepimento nel PUA (PIRUEA Borgo Le Serre) delle previsioni necessarie alla ricollocazione delle dotazioni territoriali a standard (verde pubblico di mq. 110)
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.4
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
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L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
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ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
CAPOLUOGO C1.1 78 RESIDENZIALE 8,50 X artt. 2 - 5.1
S.MICHELE C1.2 1 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 2 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 3 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 4 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
S.MICHELE
C1.2
5
RESIDENZIALE
3.500
8,50
X
artt. 2 - 5.2 La nuova zona dovrà essere attuata a mezzo SUA (DGR 09.03.01 n° 593),
S.MICHELE C1.2 6 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 7 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 8 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 9 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 10 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 11 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 12 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 13 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 14 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 15 RESIDENZIALE 800 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 15a RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
CAPOLUOGO C1.2 16 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 17 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 18 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 19 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 20 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 21 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 22 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 23 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 24 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 25 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 26 RESIDENZIALE 830 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 27 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.5
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
CAPOLUOGO
C1.2
28
RESIDENZIALE
990
8,50
X
artt. 2 - 5.2 Volumetria predeterminata di mc 990 sull'intera ZTO. Non è applicabile l'indice di edificabilità fondiaria di cui all'art. 5.2 delle NTA.
CAPOLUOGO C1.2 29 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 31 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 32 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 33 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 34 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 35 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 37 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 38 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 39 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 40 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 CAPOLUOGO C1.2 41 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.EUFEMIA C1.2 42 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.EUFEMIA C1.2 43 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.EUFEMIA C1.2 44 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
S.EUFEMIA
C1.2
45
RESIDENZIALE
1,00
8,50
X
artt. 2 - 5.2 L'edificazione dovrà comunque rispettare le distanze dalle strade (DGR 09.03.01 n° 593).
S.EUFEMIA
C1.2
46
RESIDENZIALE
1,00
8,50
X
artt. 2 - 5.2 L'edificazione dovrà comunque rispettare le distanze dalle strade (DGR 09.03.01 n° 593).
S.EUFEMIA C1.2 47 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.EUFEMIA C1.2 48 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.EUFEMIA C1.2 49 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.EUFEMIA C1.2 50 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 51 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
S.MICHELE
C1.2
53
RESIDENZIALE
-
2.200
8,50
X
artt. 2 - 5.2
Volumetria predeterminata di mc. 2200 sull'intera ZTO. Non è applicabile l'indice di edificabilità fondiaria di cui all'art. 5.2 delle NTA.
CAPOLUOGO C1.2 54 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 55 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.6
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
S.EUFEMIA C1.2 56 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 57 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 58 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 59 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
S.MICHELE
C1.2
60
RESIDENZIALE
1.747
8,50
X
artt. 2 - 5.2
Volumetria predeterminata di mc 1.747 sull'intera ZTO. Non è applicabile l'indice di edificabilità fondiaria di cui all'art. 5.2 delle NTA.
S.MICHELE C1.2 61 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 62 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 63 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2 S.MICHELE C1.2 64 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 5.2
S.MICHELE
C1.2
65
RESIDENZIALE
1.200
8,50
X
artt. 2 - 5.2
Volumetria predeterminata di mc. 1200 compreso volume esistente sull'intera ZTO. Non è applicabile l'indice di edificabilità fondiaria di cui all'art. 5.2 delle NTA.
S.MICHELE
C1.2
66
RESIDENZIALE
2.400
8,50
X
artt. 2 - 5.2
Volumetria predeterminata di mc. 2400 sull'intera ZTO. Non è applicabile l'indice di edificabilità fondiaria di cui all'art. 5.2 delle NTA. Intervento soggetto a permesso di costruire convenzionato ai sensi dell' art. 28 bis del DPR 380/2001 per la realizzazione delle aree a servizi primarie
CAPOLUOGO
C1.2
67a
RESIDENZIALE
1,00
8,50
X
artt. 2 - 5.2
Intervento soggetto a permesso di costruire convenzionato ai sensi dell' art. 28 bis del DPR 380/2001 per la realizzazione delle aree a servizi primarie
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.7
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
S.MICHELE
C1.2
67b
RESIDENZIALE
1.200
8,50
X
artt. 2 - 5.2
Volumetria predeterminata di mc 1200 sull'intera ZTO comprensivo del volume esistente da demolire. Non è applicabile l'indice di edificabilità fondiaria di cui all'art. 5.2 delle NTA. Intervento soggetto a permesso di costruire convenzionato ai sensi dell'art. 28 bis del DPR 380/2001 per: - cessione gratuita al Comune dell area per viabilità sul lato est e sul lato sud del lotto come indicato nelle tavole del PI in scala 1:2000; - realizzazione e cessione gratuita al Comune delle opere di urbanizzazione mancanti limitatamente alla viabilità necessaria all'accesso al lotto edificabile. Le opere per la realizzazione della strada sono scomputabili dal contributo di costruzione.
S.MICHELE
C1.2
A
RESIDENZIALE
5.000
8,70
artt. 2 - 5.2
Vedi PIRUEA " Campo della Fratte" (D.C.C. n° 24 del 16.05.07)
CAPOLUOGO C1.3 2 RESIDENZIALE 5.000 10,00 X artt. 2 - 5.3
CAPOLUOGO
C1.3
3
RESIDENZIALE
5.000
10,00
X
artt. 2 - 5.3
Sono ammessi interventi di demolizione e ricostruzione o ampliamento con una volumetria massima predefinita di 5.000 mc compreso l'esistente. Pertanto si dichiara l'area degradata da assoggettare a Piano di Recupero (DGR 09.03.01 n° 593).
CAPOLUOGO C1.3 4 RESIDENZIALE 5.000 10,00 X artt. 2 - 5.3 S.EUFEMIA C1.3 5 RESIDENZIALE 5.000 10,00 X artt. 2 - 5.3 S.EUFEMIA C1.3 6 RESIDENZIALE 5.000 10,00 X artt. 2 - 5.3 S.MICHELE C1.3 7 RESIDENZIALE 5.100 10,00 artt. 2 - 5.3 VEDI PIRUEA "La Meridiana" (D.C.C. n° 11 del 07.03.07)
C1.4 1 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 2 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.8
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
C1.4
3
RESIDENZIALE
2.400
6,50
X
artt. 2 - 5.4 VEDI PIRUEA "Straelle" (approvazione definitiva ai sensi art. 46 L.R. 61/85 con DGR n° 19 del 23.01.07)
C1.4 4 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 5 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 6 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 7 RESIDENZIALE 2.400 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 8 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 9 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 10 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 11 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 12 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 13 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 14 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 15 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 16 RESIDENZIALE 1.600 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 17 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 18 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 19 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 20 RESIDENZIALE 2.400 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 21 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 22 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 23 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 24 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 25 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 26 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 27 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 28 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 29 RESIDENZIALE 1.600 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 30 RESIDENZIALE 1.600 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 31 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 32 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.9
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
C1.4 33 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 34 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 35 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 36 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 37 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 38 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 39 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 40 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 41 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 42 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 43 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 44 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 45 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 46 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 47 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 48 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 49 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 50 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 51 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 52 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 53 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 54 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 55 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 56 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 57 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 58 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 59 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 60 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 61 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 62 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 63 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.10
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
C1.4 64 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 65 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 66 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 67 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 68 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 69 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 70 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 71 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 72 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 73 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 74 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 75 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 76 RESIDENZIALE 1.600 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 77 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 78 RESIDENZIALE 2.400 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 79 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 80 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 81 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 82 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 83 RESIDENZIALE 800 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 84 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 85 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 86 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 87 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 88 RESIDENZIALE 500 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 89 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 90 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 91 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4 C1.4 92 RESIDENZIALE 6,50 X artt. 2 - 5.4
S.MICHELE C2.2 1 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.11
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
S.MICHELE C2.2 2 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 3 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 4 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2
S.MICHELE
C2.2
5
RESIDENZIALE
5.000
8,50
X
artt. 2 - 6.2
Obbligo di approvazione di uno SUA che comprenda tutta l'area residenziale con esclusine dell'attigua zona attezzata per parco, gioco e sport; pur tuttavia se il Comune rileva che nella zona siano già presenti le principali opere di urbanizzazione 1° e 2° potrà eseguire la pocedura di legge vigente ai sensi della L.R. 61/85 (DCC 12.08.1999 n° 42).
S.MICHELE
C2.2
6
RESIDENZIALE
1,00
8,50
X
artt. 2 - 6.2
Vista la ristrettezza della sezione viaria di accesso alla nuova zona posta a est si raccomanda che la progettazione dei due attuativi prevedano una correlazione fra viabilità come riportato nelle tavole al 2000 di PRG (DGR 09.03.01 n° 593).
S.MICHELE C2.2 7 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 8 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 9 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 10 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 11 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2
CAPOLUOGO C2.2 13 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 CAPOLUOGO C2.2 15 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 CAPOLUOGO C2.2 16 RESIDENZIALE 9.600 8,50 X artt. 2 - 6.2 Vedi PP Capoluogo e PIRUEA "Decumano" CAPOLUOGO C2.2 16A RESIDENZIALE 4.800 8,50 X artt. 2 - 6.2 Vedi PP Capoluogo e PIRUEA "Decumano"
S.EUFEMIA
C2.2
17
RESIDENZIALE
1,00
8,50
X
artt. 2 - 6.2 E' da prevedere il rispetto dalla viabilità comunale (DGR 09.03.01 n° 593).
S.EUFEMIA C2.2 18 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 19 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 20 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 21 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 22 RESIDENZIALE 1,27 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 23 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.12
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
S.EUFEMIA
C2.2
24
RESIDENZIALE
1,00
8,50
X
artt. 2 - 6.2
Si prescrive l'inserimento a sud della fascia di rispetto di 20 m dalla Strada Provinciale, via Desman, inoltre è vietato realizzare su detta arteria nuovi accessi; questi dovranno avvenire dalla viabilità interna come indicato dalla tavola al 2000 (DGR 09.03.01 n° 593) .
S.MICHELE C2.2 25 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 26a RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 26b RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 27a RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 27b RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 28 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 29a RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 29b RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 30 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 31a RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.EUFEMIA C2.2 31b RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2
CAPOLUOGO
C2.2
32
RESIDENZIALE
1,00
8,50
X
Artt. 2 – 6.2
In sede di predisposizione dello strumentourbanistico attuattivo: 1. sia prestata estrema cura all'inserimento della nuova porzione di insediamento nell'ambito, con specifica attenzione agli allinemanti (che dovranno essere coerenti con il graticolato) 2. gli standard dovranno essere concentrati sui lati est e nord dell' ambito, lungo i quali dovrà essere consolidato ed ampliato il filare alberato esistente, con essenze autoctone di alto fusto ed elementi arbustivi, a chiusura dell'insediamento verso il lato campagna, secondo l'indicazione grafica riportata nella tavola 13.3.1.B 3. i parcheggi dovranno essere alberati e pavimentati con materiali drenanti, possibilmente di tipo inverdito. (DGR 3453 del 07.11.2006).
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.13
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
CAPOLUOGO C2.2 BN8 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 CAPOLUOGO C2.2 BN9 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 CAPOLUOGO C2.2 BN10 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2 CAPOLUOGO C2.2 BN15 RESIDENZIALE 1,00 8,50 X artt. 2 - 6.2
S.EUFEMIA
C2.2
33
RESIDENZIALE
13.500
8,50
X
artt. 2 - 6.2
VEDI PIRUEA "Borgo le Serre" - l’attuazione degli interventi è subordinata al recepimento nel PUA (PIRUEA Borgo Le Serre) delle previsioni necessarie alla ricollocazione delle dotazioni territoriali a standard delle zone C1.1/76 e C1.1/77 (parcheggio di mq. 567 e verde di mq. 110)
STRAELLE
C2.2
34
RESIDENZIALE
11.655,50
X
artt. 2 - 6.2 VEDI PIRUEA "Straelle" (approvazione definitiva ai sensi art. 46 L.R. 61/85 con DGR n° 19 del 23.01.07)
S.MICHELE C2.2 35 RESIDENZIALE 6.000 X artt. 2 - 6.2 Vedi PIRUEA "Bastianello" (D.C.C. n° 10 del 07.03.07) CAPOLUOGO C2.2 36 RESIDENZIALE 10.500 X artt. 2 - 6.2 Vedi PIRUEA "Tonello" (D.C.C. n° 10 del 07.03.07) S.MICHELE C2.2 37 RESIDENZIALE 2.870 8,50 X artt. 2 - 6.2 S.MICHELE C2.2 A RESIDENZIALE 3.100 X artt. 2 - 6.2 VEDIPIRUEA " Caminetto Sud" (D.C.C. n° 24 del 16.05.07)
CAPOLUOGO
C2.2S
1
RESIDENZIALE
1,90
8,50
X
artt. 2 - 6.3 Densità territoriale 1,9 Mc/mq prevista con accoglimento oss. N° 28 var. generale (DGR 13.03.90 n°1400)
CAPOLUOGO
D1
1 PRODUTTIVA DA BLOCCARE
art. 7.1
ZONA IND. D1c 1 PRODUTTIVA 60% X art. 7.2 Parte ricadente nel PIRUEA "Styling" (D.C.C. n° 11 del 07.03.07) ZONA IND. D1c 2 PRODUTTIVA 60% X art. 7.2 ZONA IND. D1c 3 PRODUTTIVA 50% X art. 7.2
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.14
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
ZONA IND.
D1c
4
PRODUTTIVA
50%
X
art. 7.2
DGC n° 44 del 15/04/2013 Si prescrive un lmite di inedificabilità di mt. 60 lungo la viabilità ad ovest. Visto l'ambito di interesse archeologico va ribadito il già imposto obbligo di indagine archeologica preventiva a qualsiasi intervento di trasformazione territoriale delle aree interessate. Per una migliore conservazione dell'area archeologica si prescrive: che lo strumento attuativo preveda sia lungo il corso d'acqua e da questo al sito archeologico una viabilità pedonale; lungo detto percorso sia studiata la distribuzione delle aree a servizio; sui lotti cofinanti sia prevista una fascia di rispetto delle dimensioni minime di mt. 5 dalla zona a verde attrezzato al fine di vietare la realizzazione di recinzioni a confine. Nelle norme dello SUA dovranno essere recepite le prescrizioni del Consorzio di Bonifica "Sinistra Medio Brenta" (art. 7 bis delle NTA) - (DGR 593 del 09.03.2001).
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.15
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
ZONA IND.
D1e
1
INDUSTRIALE COMMERCIALE DIREZIONALE
60%
10,00
X
art. 7.3
Si prescrive un lmite di inedificabilità di mt. 60 lungo la viabilità ad ovest. Visto l'ambito di interesse archeologico va ribadito il già imposto obbligo di indagine archeologica preventiva a qualsiasi intervento di trasformazione territoriale delle aree interessate. Per una migliore conservazione dell'area archeologica si prescrive: che lo strumento attuativo preveda sia lungo il corso d'acqua e da questo al sito archeologico una viabilità pedonale; lungo detto percorso sia studiata la distribuzione delle aree a servizio; sui lotti cofinanti sia prevista una fascia di rispetto delle dimensioni minime di mt. 5 dalla zona a verde attrezzato al fine di vietare la realizzazione di recinzioni a confine. Nelle norme dello SUA dovranno essere recepite le prescrizioni del Consorzio di Bonifica "Sinistra Medio Brenta" (art. 7 bis delle NTA) - (DGR 593 del 09.03.2001).
ZONA IND.
D1e
2
INDUSTRIALE COMMERCIALE DIREZIONALE
60%
10,00
X
art. 7.3
Deve essere adeguatamente attrezzato l'ingresso viario in Via Olmo. Le aree a verde di pertinenza dello strumento attuattivo devono essere ubicate in fregio allo scolo consortile (DGR 23.12.96 n° 6079),
ZONA IND.
D1e
3
INDUSTRIALE COMMERCIALE DIREZIONALE
60%
10,00
X
art. 7.3
ZONA IND.
D1e
4
INDUSTRIALE COMMERCIALE DIREZIONALE
60%
10,00
X
art. 7.3
ZONA IND.
D1e
5
INDUSTRIALE COMMERCIALE DIREZIONALE
60%
10,00
X
art. 7.3
VEDI PIRUEA "Metal's"
ZONA IND.
D1e
6
INDUSTRIALE COMMERCIALE DIREZIONALE
60%
10,00
X
art. 7.3
VEDI PIRUEA "Metal's"
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.16
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
S.MICHELE D2c 1 COMMERCIALE 60% X art. 7.4 CAPOLUOGO D2c 2 COMMERCIALE 60% X art. 7.4
CAPOLUOGO D2e 1 COMMERCIALE 60% 10,00 X art. 7.4 CAPOLUOGO D2e 2 COMMERCIALE 60% 10,00 X art. 7.4
ZONA IND.
D3
1
TURISTICO RICETTIVA /
COMMERCIALE / DIREZIONALE
25%
X
art. 7.8
Fascia di rispetto stradale di mt. 60 sul lato est (DGR 09.03.01 n° 593)
S.MICHELE
D4
1
AGROINDUSTRIALE
50%
10,00
X
art. 7.5
Che tutta l'area sia oggetto di progettazione unitaria; che sia istituita una congrua fascia di rispetto (50 ml) lungo il Muson; che le aree per servizi di legge siano ubicate nella parte nord dell'area; che l'innesto su via Desman sia adeguatamente attrezzato in accordo con la Provincia; che lungo i margini O - N - E siano collocate alberature di alto fusto ( essenze autoctone) atte a mascherare gli impianti. In particolare lungo il fronte sul Muson tali alberature dovranno essere aggregate a gruppi, in maniera da non configurare un filare rettilineo, utilizzando specie di alto fusto e arbustive (DGR 23.12.96 n° 6079).
D4
2
AGROINDUSTRIALE
50%
10,00
X
art. 7.5 Fascia di rispetto stradale di mt. 10 sul lato nord (DGR 09.03.01 n° 593)
D4 3 AGROINDUSTRIALE 50% 10,00 X art. 7.5 D4 5 AGROINDUSTRIALE 50% 10,00 X art. 7.5 D4 6 AGROINDUSTRIALE 50% 10,00 X art. 7.5 D4 7 AGROINDUSTRIALE 50% 10,00 X art. 7.5
D4
8
AGROINDUSTRIALE
50%
10,00
X
art. 7.5
Obbligo strumento urbanistico attuattivo (DGR 12.02.08 n° 429)
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.17
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
S.MICHELE
D4
9
AGROINDUSTRIALE
50%
10,00
X
art. 7.5
Obbligo strumento urbanistico attuattivo (DGR 12.02.08 n° 429)
D4
10
AGROINDUSTRIALE
50%
10,00
X
art. 7.5
Obbligo strumento urbanistico attuattivo (DGR 12.02.08 n° 429)
CAPOLUOGO FC 1 SERVIZI CIVILI art. 12
CAPOLUOGO
FC
2
SERVIZI CIVILI
X
art. 12 VOLUME PREVISTO: Vedi osservazione n° 6 parzialmente accolta da D.C.C. n. 6 del 07.04.93
CAPOLUOGO FC 3 SERVIZI CIVILI X art. 12 Vedi PP Capoluogo e PIRUEA "Decumano" CAPOLUOGO FC 4 SERVIZI CIVILI art. 12 CAPOLUOGO FC 5 SERVIZI CIVILI art. 12 FAVARIEGO FC 6 SERVIZI CIVILI art. 12
FC 7 SERVIZI CIVILI art. 12
S.MICHELE
FS
1
VERDE PUBBLICO
art. 12
Vedi PIRUEA " Campo della Fratte" (D.C.C. n° 24 del 16.05.07)
S.MICHELE FS 2 VERDE PUBBLICO X art. 12 S.MICHELE FS 3 VERDE PUBBLICO art. 12 S.MICHELE FS 4 VERDE PUBBLICO art. 12 S.MICHELE FS 5 VERDE PUBBLICO X art. 12 S.MICHELE FS 6 VERDE PUBBLICO art. 12 S.MICHELE FS 7 VERDE PUBBLICO X art. 12
STRAELLE
FS
9
VERDE PUBBLICO
art. 12 VEDI PIRUEA "Straelle" (approvazione definitiva ai sensi art. 46 L.R. 61/85 con DGR n° 19 del 23.01.07)
ZONA IND.
FS
10
VERDE PUBBLICO
art. 12
Oltre alle prescrizioni riportate nella variante per la Z.I., (vedi zona D1e/1 a nord) si puntualizza che l'area non potrà che essere sistemata a verde senza strutture o opere di scavo, eventuali opere dovranno essere regolate e concordate con la Sovrintendenza competente (DGR 593 del 09.03.2001).
CAPOLUOGO FS 11 VERDE PUBBLICO art. 12 CAPOLUOGO FS 12 VERDE PUBBLICO art. 12
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.18
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
DIR
ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
CAPOLUOGO FS 13 VERDE PUBBLICO X art. 12 CAPOLUOGO FS 14 VERDE PUBBLICO X art. 12 Vedi PP Capoluogo e PIRUEA "Decumano" CAPOLUOGO FS 15 VERDE PUBBLICO X art. 12 CAPOLUOGO FS 18 VERDE PUBBLICO art. 12 Vedi PIRUEA "Styling" (D.C.C. n° 11 del 07.03.07) CAPOLUOGO FS 19 VERDE PUBBLICO art. 12 CAPOLUOGO FS 20 VERDE PUBBLICO art. 12 CAPOLUOGO FS 21 VERDE PUBBLICO art. 12 CARBONARA FS 22 VERDE PUBBLICO art. 12
CAPOLUOGO
FS
23
VERDE PUBBLICO
art. 12
parte ricadente nel PIRUEA "Tonello" (D.C.C. n° 10 del 07.03.07)
FAVARIEGO FS 24 VERDE PUBBLICO art. 12 FAVARIEGO FS 25 VERDE PUBBLICO art. 12 S.EUFEMIA FS 26 VERDE PUBBLICO art. 12 S.EUFEMIA FS 27 VERDE PUBBLICO art. 12 S.EUFEMIA FS 28 VERDE PUBBLICO art. 12
RONCHI FS 29 VERDE PUBBLICO art. 12 S.MICHELE FS 30 VERDE PUBBLICO art. 12 Vedi PIRUEA "Bastianello" (D.C.C. n° 10 del 07.03.07) S.MICHELE FS 31 VERDE PUBBLICO art. 12 S.MICHELE FS 32 VERDE PUBBLICO art. 12 S.EUFEMIA FS 33a VERDE PUBBLICO art. 12 S.EUFEMIA FS 33b VERDE PUBBLICO art. 12
CAPOLUOGO FS 34 VERDE PUBBLICO X art. 12 CAPOLUOGO FS 35 VERDE PUBBLICO X art. 12 S.EUFEMIA FS 36 VERDE PUBBLICO art. 12 VEDI PIRUEA "Borgo le Serre" ZONA IND. FS 37 VERDE PUBBLICO art. 12 VEDI PIRUEA "Borgo le Serre"
STRAELLE
FS
38
VERDE PUBBLICO
art. 12 VEDI PIRUEA "Straelle" (approvazione definitiva ai sensi art. 46 L.R. 61/85 con DGR n° 19 del 23.01.07)
S.MICHELE FS 39 VERDE PUBBLICO art. 12
S.MICHELE FR 1 SERVIZI RELIGIOSI art. 12 S.MICHELE FR 2 SERVIZI RELIGIOSI art. 12
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato A - pag.19
LOCALITA'
TIPO ZONA
N° ZONA
DESTINAZIONE DI ZONA
DENSITA' TERRIT.
DENSITA' FONDIARI
A
INDICE DI COPERTU
RA
VOLUM E LOTTI LIBERI
VOLUMETRIA PREDEFINITA
H. max
MODO DI ATTUAZI
ONE
RICHIAMO ALLE NTA
NOTE
L
MC./MQ.
MC./MQ.
% PROG.
MC
MC in aggiunta
al volume
esistente
MC
compreso volume
esistente
M.
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ETT
O
OBB
LIG
O S
UA
STRAELLE
FR
3
SERVIZI RELIGIOSI
art. 12 VEDI PIRUEA "Straelle" (approvazione definitiva ai sensi art. 46 L.R. 61/85 con DGR n° 19 del 23.01.07)
CAPOLUOGO FR 4 SERVIZI RELIGIOSI art. 12 CAPOLUOGO FR 5 SERVIZI RELIGIOSI art. 12 S.EUFEMIA FR 7 SERVIZI RELIGIOSI art. 12
S.MICHELE FI 1 ISTRUZIONE art. 12 S.MICHELE FI 2 ISTRUZIONE art. 12
CAPOLUOGO FI 3 ISTRUZIONE art. 12 CAPOLUOGO FI 4 ISTRUZIONE art. 12 CAPOLUOGO FI 5 ISTRUZIONE art. 12 S.EUFEMIA FI 6 ISTRUZIONE art. 12 S.EUFEMIA FI 7 ISTRUZIONE art. 12
S.MICHELE F1 1 CIMITERO
CAPOLUOGO F1 2 CIMITERO S.EUFEMIA F1 3 CIMITERO
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato B - pag.1
ELENCO EDIFICI TUTELATI
NUMERO EDIFICIO
LOCALITA'
CODICE SCHEDA B
GRADO DI TUTELA
1 S. MICHELE SM/D1 4 2 S. MICHELE SM/D28 4 3 S. MICHELE SM/D39 4 4 S. MICHELE SM/C8 4 5 S. MICHELE SM/E21-22 4 6 S. MICHELE SM/I16-19 4 7 S. MICHELE SM/N22 4 8 S. MICHELE SM/M2 9 S. MICHELE SM/M5-10 4
10 S. MICHELE SM/O20 11 S. MICHELE SM/T11 3 12 S. MICHELE SM/T8-9 4 13 S. MICHELE SM/B19 4 14 S. MICHELE SM/F4-6-8-9 4 15 S. MICHELE SM/F17 4 16 S. MICHELE SM/F34 4 17 S. MICHELE SM/R28-29-30-34 4 18 S. MICHELE SM/A17 4 19 S. MICHELE SM/Q60 4 20 S. MICHELE SM/Z19 4 21 S. MICHELE SM/Z13 4 22 S. MICHELE SM/V19 4 23 CARBONERA SM/J3 4 24 CARBONERA SM/K26 3 26 RONCHI B/C61 2 27 RONCHI B/C62 4 28 RONCHI B/D29 4 30 BORGORICCO B/C8 4 31 BORGORICCO B/B22-23 4 32 BORGORICCO B/E34 4 33 BORGORICCO B/E43 4 34 BORGORICCO B/B13 4 35 BORGORICCO B/E6 4 36 BORGORICCO B/E7 4 37 BORGORICCO B/F26 4 38 BORGORICCO B/F37 4 39 BORGORICCO B/G15-16-17 4 40 BORGORICCO B/A1-2 4 41 BORGORICCO B/H40 4 42 BORGORICCO B/I20 4 43 BORGORICCO B/L1 4 44 BORGORICCO B/I1 3 45 BORGORICCO B/I52 2 46 BORGORICCO B/L22 4 48 BORGORICCO B/M80 4 49 BORGORICCO B/M68 4 50 BORGORICCO B/M19 4 51 BORGORICCO B/N29 4 52 BORGORICCO B /N9 4 53 BORGORICCO B/K27 4 54 BORGORICCO B/K59 4 55 BORGORICCO B/K28-29 3 56 BORGORICCO B/R13 4 58 S. EUFEMIA SE/F50 4 59 S. EUFEMIA SE/G2 4 60 S. EUFEMIA SE/G62 1 61 S. EUFEMIA SE/G66 4 62 S. EUFEMIA SE/A2 4 63 S. EUFEMIA SE/H38 4
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato B - pag.2
NUMERO EDIFICIO
LOCALITA'
CODICE SCHEDA B
GRADO DI TUTELA
66 S. EUFEMIA SE/I54 4 67 S. EUFEMIA SE/I51 4 68 S. EUFEMIA SE/M13 4 69 S. EUFEMIA SE/L27 4 70 S. EUFEMIA SE/L32-33-34 3 71 S. EUFEMIA SE/M40 4 72 S. EUFEMIA SE/M37 4 73 S. EUFEMIA SE/O80 4 74 S. EUFEMIA SE/N54 4 75 S. EUFEMIA SE/N40 4 76 S. EUFEMIA SE/O15 4 77 S. EUFEMIA SE/O11 4 78 S. EUFEMIA SE/Q35 3 79 S. EUFEMIA SE/R22 4 80 S. EUFEMIA SE/R28-29 3 81 S. EUFEMIA SE/S21 4 82 S. EUFEMIA SE/Q1 4 83 S. EUFEMIA SE/Q57-58 4 84 S. EUFEMIA SE/Q0 4 85 S. EUFEMIA SE/R37 4 86 S. MICHELE 3 87 BORGORICCO
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato C
STRUMENTI URBANISTICI ATTUATIVI VIGENTI
N° TIPO DENOMINAZIONE LOCALITA' DESTINAZIONE APPROVAZIONE
1 P. di L. S. EUFEMIA S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° del 25/09/79
2
P. di L.
LA BADESSA 1
S. MICHELE
RESIDENZIALE DCC N° 128 del 11/10/82 e DCC N° 36 del 07/03/83
3 P. di L. BELLATO S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 95 del 06/05/83 4 P. di L. ARES 1 CAPOLUOGO RESIDENZIALE DCC N° 97 del 06/05/83 5 P. di L. LA BADESSA 2 S. MICHELE RESIDENZIALE DCC N° 55 del 07/05/84 6 P. di L. QUAD S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 35 del 11/06/88 7 P. di L. BORGORICCO2 - 1° STRALCIO ZONA INDUSTRIALE INDUSTRIALE DCC N° 30 del 27/05/91
8
P.P.
CAPOLUOGO
E SUA VARIANTE
8ABB1 COMPARTO "A - B - B1"
CAPOLUOGO
MISTA
DCC N° 13 del 11/04/94 e DCC N° 35 del 01/07/02
8D COMPARTO "D" 8EI COMPARTO "E" e parte "I" 8F COMPARTO "F" 8G COMPARTO "G"
9 P. di L. BORGORICCO2 - 2° STRALCIO ZONA INDUSTRIALE INDUSTRIALE DCC N° 47 del 23/09/96 10 P. di L. DEI TIGLI S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 25 del 29/09/97 11 P. di L. BORGORICCO3 - 1° STRALCIO ZONA INDUSTRIALE INDUSTRIALE DCC N° 28 del 29/09/97 12 P. di L. ARES 2 CAPOLUOGO RESIDENZIALE DCC N° 293 del 22/12/97 13 P. di L. RIVE S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 51 del 09/10/98 14 P. di L. CASTELLARO S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 59 del 21/12/98 15 P. di L. CARRARO S. MICHELE RESIDENZIALE DCC N° 16 del 22/04/99 16 P. di R. ABANELLA (EX CINEMA) CAPOLUOGO RESIDENZIALE DCC N° 19 del 10/04/00 17 P. di L. BORGORICCO3 - 2° STRALCIO ZONA INDUSTRIALE INDUSTRIALE DCC N° 116 del 27/07/00 18 P. di L. FRATELLI PERIN CAPOLUOGO RESIDENZIALE DCC N° 47 del 30/09/00 19 P. P. PIAZZA S. EUFEMIA S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 11 del 21/02/01 20 P. di L. SCARDEONE S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 35 del 27/08/01 21 P. di L. BOSCO S. EUFEMIA RESIDENZIALE DCC N° 17 del 04/04/02 22 PIRUEA DECUMANO CAPOLUOGO DPRV N° 40 del 11/02/05 23 PIRUEA BORGO LE SERRE FAVARIEGO DPRV N° 36 del 23/02/06
24
PIRUEA
METAL'S
ZONA INDUSTRIALE
DPRV N° 257 del 15/11/06
25 PIRUEA STRAELLE STRAELLE DGR N°119 del 23/01/07 26 PIRUEA LA MERIDIANA S. MICHELE DCC N° 11 del 07/03/07 27 PIRUEA STYLING ZONA INDUSTRIALE DCC N° 11 del 07/03/07 28 PIRUEA BASTIANELLO S. MICHELE DCC N° 10 del 07/03/07 29 PIRUEA TONELLO CAPOLUOGO DCC N° 10 del 07/03/07 30 PIRUEA CAVINETTO SUD S. MICHELE DCC N° 24 del 16/05/07 31 PIRUEA CAMPO DELLA FRATTA S. MICHELE DCC N° 24 del 16/05/07 32 PUA BORGO DEL SOLE
STRAELLE RESIDENZIALE DCC N° 21 del 18/04/09
Allegato D - pag. 1
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
REPERTORIO SCHEDE ENF - EDIFICI NON PIU' FUNZIONALI ALLE ESIGENZE DELL'AZIENDA AGRICOLA
N° SK - ENF
ATO
SUPERFICIE COPERTA EDIFICIO
ESISTENTE (mq)
VOLUME EDIFICIO
ESISTENTE (mc)
PIANI FUORI TERRA ESISTENTI
(n°)
VOLUME MASSIMO RICONVERTIBILE
(mc)
PIANI FUORI TERRA DI PROGETTO
(n°)
NOTE E PRESCRIZIONI
1 AG1 142 740 2 740 ad uso residenziale 2 vedi scheda 2 AG1 172 885 2 800 ad uso residenziale 2 vedi scheda 3 AG1 180 1.044 1 800 ad uso residenziale 2 vedi scheda
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato E - pag.1
SCHEDE DI PROGETTO AI SENSI DELLA L.R. 11/87
N°
DITTA
TIPO DI LAVORAZIONE
sup. fondiaria di pertinenza
attività
STATO DI FATTO AMPLIAMENTO TOTALE
NOTE E PRESCRIZIONI sup.
coperta esistente
sup. lorda attività
esistente
sup. coperta di
progetto
sup. lorda attività di progetto
sup. coperta totale
mq. mq. mq. mq. mq. mq.
1 MATTERAZZO Luciano commercio ambulante frutta verdura, scope di saggina
3370 886 886 154 (+ camb. d'uo 136)
290 1040
2
AGRILUCE s.r.l.
comprav. conduzione beni immobili. allev. avicoli, macellazione, comm. carni fresche e congelate, ecc.
21300
2057
2337
2337
2337
4394
3 FASOLO Luigi Fabb. scope di saggina. Autotrasp. cose per conto terzi
15100 1050 1050 600 600 1650 5 SORATO Adolfo Osteria 1100 265 265 100 al PT e P1 200 365
8
LUISETTO Lino
Fabbricazione scope
2000
414
210
210
210
624
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
10 BOSELLO Armando Falegname 2000 300 200 147 147 447 11 GIACON Mario Verniciatura e lavorazione materiale in
legno 2300 237 237 218 218 455
12
MALVESTIO Lino Commercio al minuto generi
alimentari, cancelleria, casalinghi, ecc.
2600
289
289
110
110
399
13 SANTINON CASALINGHI
S.n.c. di Santinon Lino & C. Produzione articoli scope, cuscini, art. casalinghi per arredamento in genere
967
495
370
80
360 sopraelev. cambio uso
ampl.
575
14 GASPARINI Pio Installazione impianti elettrici 3000 520 390 390 390 910 15 NIERO Lucio Sartoria e confezione camicie 2125 290 160 160 160 450 20 CACCIN Giovanni Fabbricazione Scope di plastica.
Produzione ciabatte ed affini 2260 413 413 390 390 803
21
BRUNELLO Giuseppe
Scopettaio ambulante
1000
240
180
80 (al PT e al
P1)
160
320
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
22 BENIN Vittorio Sarto da uomo e donna 1200 220 130 130 130 350 24 BUGIN Silvano Fabbro 3490 624 624 200 200 824 25 SCANTAMBURLO
Alessandro Vendita di autoveicoli. Riparazione auto
3000 420 280 250 250 640
26 PERON Dino Riparazione apparecchi e materiali di riscaldamento ecc.
2000 150 150 150 150 300
27 PERON Luciano Comm. all'ingrosso materiale idro- termo-sanitario
2500 180 180 180 180 360 28 NOVELLO Italo Officina meccanica 3500 190 190 190 190 380
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato E - pag.2
N°
DITTA
TIPO DI LAVORAZIONE
sup. fondiaria di pertinenza
attività
STATO DI FATTO AMPLIAMENTO TOTALE
NOTE E PRESCRIZIONI sup.
coperta esistente
sup. lorda attività
esistente
sup. coperta di
progetto
sup. lorda attività di progetto
sup. coperta totale
mq. mq. mq. mq. mq. mq.
32 C.M.P. s.a.s. di Gazzola Bruna & C.
Costruz. macchine utensili per lavorazioni varie ecc.
1600 340 340 200 200 540
33 CREAZIONI FRANCESCA
di Concolato Francesca Addobbi, copril., colli in tela per bambini
1800
308
308
82
235
390
35
TONELLO Antonio e Silvano S. n. c.
Falegnameria
1640
362
362
360
360
722
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
36 BIASIO S.n.c. di Biasio e Rettore
Decorazione pupazzi gomma 7000 1200 1100 1100 1100 2300
37
FASSINA Roberto
Imbianchino
3780
250
250
250
250
500
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
38 SACCON Renzo Falegname 2000 274 274 274 274 548 43 PEGGION Giovanni Commercio ingrosso macchine per
falegnameria e vernici 8700 818 818 818 818 1636
44
LAMAP di Peron e Simonato
Lavorazione materiale metallo plastico
1872
300
240
240
240
540
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
45
MARTIGNON Emanuele
Elettricista
2000
340
180
180
180
520
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
46 F.lli PAGINI Renzo,
Francesco e Walter S.n.c.
Produzione di scope
5300
672
1000
1000
1000
1665
Previsione superata da SUAP "Pagini F.lli"
48 FRANCESCHI Enzo Caseificio 1140 365 365 180 180 545 49 CARRARO Eugenio Idraulico 1500 102 102 102 102 204 50 DALLA RIVA Egidio Fabbro 800 90 90 82 82 172 51 BENETTI Armando Fabbro 5600 800 800 600 600 1400
54
AGOSTINI Michele
Commercio accessori di abbigliamento e biancheria intima. Art. per cucito chincaglieria
1500
390
130 130 cambio
d'uso
130
390
55
AGOSTINI Eugenio
Lavori di muratura in genere
1700
281
281
225
225
506
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato E - pag.3
N°
DITTA
TIPO DI LAVORAZIONE
sup. fondiaria di pertinenza
attività
STATO DI FATTO AMPLIAMENTO TOTALE
NOTE E PRESCRIZIONI sup.
coperta esistente
sup. lorda attività
esistente
sup. coperta di
progetto
sup. lorda attività di progetto
sup. coperta totale
mq. mq. mq. mq. mq. mq.
56
MICHELETTO Mara
Commercio alimentari e articoli per la pulizia della casa
1500
263
263
260
260
523
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
57
METAL TREVES di Trevisan Vanda
Carpenteria leggera
1200
128
128
57,5 (al PT e al
P1)
115
186
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
58
VE.BI. S.a.s. del dr. Renzo Bazzolo & C
Fabbricazione mangimi, integratori disinfettanti, dinfestanti, ecc. per uso zootecnico
14300
2400
2335
1200
1200
3600
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
59 ARTIGIANA LAMPADARI
ZARAMELLA
Confezione e produzione lampadari, accessori per bagno e oggetti in metallici non preziosi
1600
430
325
135
270
565
60 RUFFATO Leonzio Industria edilizia in genere 3200 756 756 750 750 1506 64 FAVERO Pietro Falegname 1500 430 430 412 (su 2 piani) 412 636 65 TIPOLITO GEMMA di
Pavin Gemma Tipolitografia 2500 320 320 320 320 640
66
CREAZIONI ZEUDY S.n.c. di Bertizzolo Ranzato Maria & C.
Confezione pupazzi
5400
830
550
500
500
1330
67 O.M.G.B. S.d.f. di Giora Giampietro & C.
Carpenteria metallica 5000 1160 1160 1160 1160 2320
68
MARTIGNON Sergio
Pulitore metalli
2200
600
376
350
350
950
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
69
COMACCHIO Fulvio
Falegname e edilizia in genere
2300
600
600
350
350
950
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
70
COMACCHIO Renzo
Falegnameria e lucidatura
3900
500
500
500
500
1000
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
71 FRANCESCHI Luciano Commercio al minuto latticini, prodotti caseari e alimentari
1420 280 280 110 110 390
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato E - pag.4
N°
DITTA
TIPO DI LAVORAZIONE
sup. fondiaria di pertinenza
attività
STATO DI FATTO AMPLIAMENTO TOTALE
NOTE E PRESCRIZIONI sup.
coperta esistente
sup. lorda attività
esistente
sup. coperta di
progetto
sup. lorda attività di progetto
sup. coperta totale
mq. mq. mq. mq. mq. mq.
72
F.lli MONTAGNI S.r.l.
Lavorazione e commercio steli di saggina e fibre vegetali e sintetiche
3000
480
480
480
480
960
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
74 2C di Carniato Raffaele ed Angelo
Pulitura e montaggio lampadari 1160 118 118 118 118 236 75 GESUATO Sergio Marmista pavimentatore 565 43 43 43 43 86 76 RAGAZZO S.n.c. di
Ragazzo Angelo & C. Esecuzione di opere stradali, scavi e movimento terra
5540 570 570 570 570 1140 La scheda comprende due distinti ambiti di pertinenza
77
PANIZZON Elio
Impresa edile
1650
300
180
180
180
480
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’attività n° 77 potrà ampliarsi di mq. 119 sup. esistente prima dell’ampliamento ai sensi della L.R. n° 1/1972, così come appurato presso l’ufficio tecnico comunale.
78 SILVESTRI Fedro e SILVESTRI Camillo
Commercio ambulante confezioni abbigliamento
6170 600 316 300 300 900 79 PERIN F.lli S.n.C. Impresa Edile 4620 490 490 270 270 760
81 F.lli PAGINI Renzo,
Francesco e Walter S.n.c.
Produzione di scope
21000
3220
3220
3220
3220
6440
Previsione superata da SUAP "Pagini Francesco e Valter"
82 RETTORE RENATO Carrozzeria, riparazione 4981 1140 1120 1044 1044 2184
84 PENAZZATO VITTORIO s.n.c.
Commercio al minuto di casalinghi, biciclette, motocicli, giocatoli, colori ecc
960
320
404
25
141
345
85
COLORIFICIO "M" S.EUFEMIA dei F.lli VECCHIATO s.n.c.
Produzione di prodotti murari e posa in opera degli stessi materiali prodotti
5990
1792
1792
1040
1040
2832
86 CONFEZIONI GLORIA di Pinton Gloria
Laboratorio confezioni 1105 97 106 90 90 187
87 FAVARO S.r.l. Produzione commerciale nel settore dell'abbigliamento
2720 228 132 132 132 360
88 G. EMME S.r.l. Ristorante - pizzeria 'Antico focolare' 2000 182 182 172 172 354 89 FASSINA Rino Edilizia in genere 2992 628 563 185 372 813
90 MACELLO GARZARO di
GARZARO Lino & C. s.n.c.
Macello
8739
1381
1381
25 596 (546 da
ristrutturare)
1406
91 BUGIN MARIO Officina meccanica 1252 241 241 240 240 481 92 GATTO Raffaello Fabbricazione scope 1700 602 557 Ristrutturazione 226,5 602
93 LED & C.O. Srl - BARISON
Sergio e Mario
Produzione mobili
3520
1000
1000
600
600
1600
95 GIACOMETTI Adelino Commercio ambulante di acessori per abbigliamento e biancheria
2550 710 580 830 710
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato E - pag.5
N°
DITTA
TIPO DI LAVORAZIONE
sup. fondiaria di pertinenza
attività
STATO DI FATTO AMPLIAMENTO TOTALE
NOTE E PRESCRIZIONI sup.
coperta esistente
sup. lorda attività
esistente
sup. coperta di
progetto
sup. lorda attività di progetto
sup. coperta totale
mq. mq. mq. mq. mq. mq.
96 NOVELLO Danilo Lavori agricoli con mezzi maccanici per conto di terzi
1160 119 119 119 119 238 17* TONAZZO Gilberto Bar - Trattoria - Negozio alimentari 1500 650 510 1010 650
18*
S.L. DI SILVESTRI Luciano & C. s.n.c.
Vendita e deposito di minuteria metallica, grigliati, lamiera, ecc.
2180
204
204
168
168
372
(DGR 24.7.91 n° 4195) L’ampliamento è subordinato alla ristrutturazione di tutti i volumi della ditta, al fine di demolire i manufatti fatiscenti o realizzati con materiali precari e di garantire un intervento che si integri con l’esistente nel rispetto delle tipologie, delle altezze, degli allineamenti, dei materiali e dei colori.
19* CA.BO. s.n.c. di
Bragagnolo Olindo & C. Costruz. stampi, stampaggio, tornitura costruzione macchinari industriali
1590
250
250
250
250
500
20*
O.M.S. di SCANTAMBURLO A. e C. s.n.c.
costruzione carpenteria metallica, stampaggio e lavori affini
6430
680
680
680
680
1360
22* BORGOLOTTO Lucia Produzione in proprio per conto di terzi di manici in legno
3700 716 625 300 300 1016 23* CAGNIN Mario Falegname 6533 1157 939 780 780 1937
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato F - pag. 1
SCHEDE DI PROGETTO AI SENSI DELL’ART. 30 L.R. 61/85
Per tutte le schede approvate, in sede di rilascio della CE dovrà essere convenzionato l’uso pubblico delle aree a servizi che non dovranno essere inferiori al 10% della superficie del lotto di pertinenza dell’attività.
N°
DITTA
ATTTIVITA'
TIPO ATTIVITA’ STATO DI FATTO
PROGETTO AMPLIAMENTO
NOTE E PRESCRIZIONI
2
MERLO SCAVI S.N.C. SCAVI OPERE STRADALI OPERE EDILI
ARTIGIANALE
SC mq 715
mq 765
Previsione superata da SUAP "Merlo srl"
3
PUNTO MODA E ARREDO GALLO BRUNO DI GALLO GIOVANNA E C. S.N.C.
ARREDO CASA E ABBIGLIAMENTO
COMMERCIALE
SC mq 205
mq 170
4
GALLO S.N.C. DI GALLO RODOLFO E STEFANO
LAVORAZIONE ARTIGIANALE ALLUMINIO E FERRO
ARTIGIANALE
SC mq 976
mq 200
(D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento è ammissibile solo in zona E3 ed in adiacenza del fabbricato esistente. Il progetto dovrà prevedere una puntuale sistemazione dell’area scoperta che non dovrà essere impermeabilizzata; l’eventuale recinzione potrà essere in rete metallica con addossata una siepe sempreverde.
6
R.G.L. S.N.C. DEI F.LLI ROCCO
COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, RIPARAZIONE IMPIANTI IDRO - TERMO - SANITARI
ARTIGIANALE
SC mq 514
mq 514
(D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento è ammissibile solo in zona E3 ed in adiacenza del fabbricato esistente.
7 BORDIN EMANUELE DI BORDIN GIOVANNI E F.LLI S.N.C.
COMMERCIO AL MINUTO ABBIGLIAMENTO, FILATI
COMMERCIALE
SC mq 475
mq 126
8
FASSINA ARMANDO DI FASSINA ALBERTO & C. S.N.C.
COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL MINUTO DI MATERIALE DA COSTRUZIONE
COMMERCIALE
SC mq 1320
mq 1100
9
FAVARO S.R.L.
COMMERCIO ABBIGLIAMENTO E TESSILE
COMMERCIALE
SC mq 1000
1) mq 240 produttivi
1) ACCOLTA (D.G.R. 9.2.01 n° 276)
2)mq 150 residenziali
2)RESPINTA, contrasta con l’art. 30 LR 61/85 (D.G.R. 9.2.01 n° 276)
10
GALDIOLO GIACOMO S.A.S. DI GALDIOLO GIUSEPPE & C.
COMMERCIO AL MINUTO GENERI VARI, ELETTRODOMESTICI, MOBILI, ECC.
COMMERCIALE
SC mq 271
mq 137
11
MARCON FRANCESCO - ZETA CAR S.N.C. DI MARCON FRANCESCO & C.
OFFICINA MECCANICA
1) ARTIGIANALE SC mq 634
1) mq 221
2) COMMERCIALE
2) cambio destinazione in commerciale mq 120
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato F - pag. 2
N°
DITTA
ATTTIVITA'
TIPO ATTIVITA’ STATO DI FATTO
PROGETTO AMPLIAMENTO
NOTE E PRESCRIZIONI
13
F.LLI BRAGAGNOLO S.N.C. DIPINTURA, VERNICIATURA, IMPRESA COSTRUZIONI
ARTIGIANALE
SC mq 500
mq 500
14
GALLO INTECH S.R.L.
ASSEMBLAGGIO PRODOTTI PER L'INFORMATICA
ARTIGIANALE
SC mq 395
1) mq 240 1) ACCOLTA (D.G.R. 9.2.01 n° 276) - Previsione superata da SUAP "Platinum LLC"
2) mq 600 residenziali
2)RESPINTA: non è ammissibile la residenza. (D.G.R. 9.2.01 n° 276) - Previsione superata da SUAP "Platinum LLC"
15
VECCHIATO ANNABELLA E SILVESTRI MORINO
COMMERCIO AMBULANTE DI ABBIGLIAMENTO E MERCERIA
COMMERCIALE AMBULANTE
SC mq 252
1) mq 168 1) ACCOLTA (D.G.R. 9.2.01 n° 276) 2) mq 100 residenziali
2)RESPINTA: non è ammissibile la residenza. (D.G.R. 9.2.01 n° 276)
19 CI.M.P.A. S.A.S. DI GALLO ADRIANO E C.
COMMERCIO PRODOTTI PER L'AGRICOLTURA
COMMERCIALE
SC mq 360
mq 360
20 SORATO A. S.N.C. DI SORATO ANTONINO E FIGLI
PANIFICIO
ARTIGIANALE
SC mq 750
mq 200 (D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento consentito è pari al 100% della SC produttiva esistente (210 mq)
23
VEDOVATO LUCIANO
LATTONERIA
ARTIGIANALE
SC mq 215
1) mq 215
(D.G.R. 9.2.01 n° 276) Per il rispetto dell’art. 41 del PTRC l’ampliamento ammissibile max è di mq 36 in ZTO C1 ed in adiacenza al fabbricato esistente.
24
VEDOVATO TIZIANO
LATTONERIA
ARTIGIANALE
SC mq 137
1) mq 135
(D.G.R. 9.2.01 n° 276) Per il rispetto dell’art. 41 del PTRC l’ampliamento ammissibile max è di mq 114 in ZTO C1, in adiacenza al fabbricato esistente e nel rispetto del D.M 1444/68.
25
RETTORE RAG. BRUNO S.R.L.. COMMERCIO DI CEREALI, MANGIMI, ECC.
COMMERCIALE
SC mq 530
mq 170
26
ZIERI ARDINGO
DIPINTORE EDILE
ARTIGIANALE
SC mq 198
mq 142
(D.G.R. 9.2.01 n° 276) Per il rispetto dell’art. 41 del PTRC la SC max ammissibile è di mq 251; pertanto è approvabile un ampliamento di mq 53.
27
MAGLIFICIO BERTAN MARA
PRODUZIONE MAGLIERIA
ARTIGIANALE
SC mq 920 mq 350 (con spaccio vendita)
28
F.LLI TOLOMIO s.n.c.
SCAVI E MOVIMENTO TERRA
ARTIGIANALE
SC mq 821
mq 817 (D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento non deve sopravanzare verso la zona E2
30 ITALSCAVI S.N.C. DI DE GASPARI PIER LUIGI & C.
MOVIMENTO TERRA SCAVI IN GENERE
ARTIGIANALE
SC mq 83
mq 82
31 PERON ALFONSO S.N.C. DI PERON ALBERTO & C..
FALEGNAMERIA
ARTIGIANALE
SC mq 1920
mq 1000 (D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento deve essere realizzato in ZTO E3 ed in aderenza ai fabbricati produttivi esistenti
32
POZZI VANNA INGROSSO DOLCIUMI S.N.C. DI GIACOMETTI RENZO & C.
COMMERCIO ALL'INGROSSO DOLCIUMI ED AFFINI
COMMERCIALE
SC mq 1615
mq 1600
(D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento deve essere realizzato in aderenza al fabbricato esistente
33
AGRICOLA CARRARO S.R.L. COMMERCIO DI BENI E PRODOTTI PER L'AGRICOLTURA
COMMERCIALE
SC mq 2100
mq 960 (D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento deve essere realizzato in aderenza al fabbricato esistente
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato F - pag. 3
N°
DITTA
ATTTIVITA'
TIPO ATTIVITA’ STATO DI FATTO
PROGETTO AMPLIAMENTO
NOTE E PRESCRIZIONI
36 GALLO MECCANICA S.N.C. DI GALLO GALDINO E C.
FABBRO
ARTIGIANALE
SC mq 1274
mq 1274 (D.G.R. 9.2.01 n° 276) E’ ammissibile la sola parte di ampliamento che ricade in zona E3
38
DE GASPARI S.R.L.
COMMERCIO PRODOTTI EDILIZIA
COMMERCIALE
SC mq 2224
mq 2562
(D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento, in aderenza al fabbricato esistente, deve essere realizzato in zona E3 con SC max pari al 100% della SC produttiva esistente.
41 STRAP DI PAVAN MARINA & C. s.n.c.
GIOCATTOLI IN PELUCHE
ARTIGIANALE
SC mq 223
mq 223
43
FAVARO RENZO ASSEMBLAGGIO MINUTERIE DI METALLO E PLASTICA
ARTIGIANALE
SC mq 129
mq 129
44 M.C. SALOTTI DI MARANGONI FERRUCCIO
FABBRICAZIONE E VENDITA SALOTTI
ARTIGIANALE
SC mq 156
mq 156 (D.G.R. 9.2.01 n° 276) L’ampliamento artigianale deve essere realizzato in aderenza del fabbricato esistente
45
Minotto massimo
RISTORAZIONE
SC mq 1052,88
SC mq 1052,88
(D.G.R. 07.11.06 n° 3453) - Dovrà essere mantenuta l’attuale attività di ristorazione, quale attività principale esistente. - Per quanto concerne il tipo di attività svolta nell’ambito del “ricettivo”, si ritengono ammissibili le destinazioni d’uso appartenenti a questa categoria, purchè nel rispetto della L.R. n. 15/2004; tuttavia, la nuova superficie complessivamente destinata ad uso turistico - Alberghiero dovrà essere ricavata esclusivamente all’interno delle superfici / volume esistente; sono conseguentemente stralciati gli ampliamenti di nuove superfici / volumi previsti - L’intervento dovrà essere convenzionato, secondo lo schema approvato dal comune.
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato G – pag. 1
NORME DI ATTUAZIONE PER LE ATTIVITA’ IN ZONA IMPROPRIA AI SENSI DELLA L.R. N° 11/87
indice
ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE ..............................................................................................2
ART. 2 - VARIANTE AL VIGENTE PIANO REGOLATORE GENERALE ........................................2
ART. 3 - INTERVENTI AMMESSI .....................................................................................................2
ART. 4 - MODALITÀ DEGLI INTERVENTI .......................................................................................3
ART. 5 - ATTO UNILATERALE D'OBBLIGO ....................................................................................4
ART. 6 - NORME PER L'EDIFICAZIONE: ........................................................................................4
ART. 7 - ALIENAZIONE DEI FABBRICATI .......................................................................................4
ART. 8 - RECINZIONI .......................................................................................................................4
NORME TECNICHE OPERATIVE COMUNE DI BORGORICCO
Allegato G – pag. 2
ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE
La presente variante si applica a quelle attività industriali, artigianali e commerciali presenti ed operanti
nel Comune di Borgoricco alla data del 1° ottobre 1983, considerate ammissibili ai sensi della
L.R. 11/1987 e localizzate nelle tavole della serie 13.1 e 13.3. Tali attività sono elencate nella tabella
allegata sub. E”
Le presenti norme modificano ed integrano le Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. del Comune
di Borgoricco esclusivamente per gli edifici oggetto della presente Variante. Restano altresì invariate
le altre previsioni di P.R.G., il regolamento edilizio e quanto altro connesso a normative comunali,
provinciali e/o regionali.
ART. 2 - VARIANTE AL VIGENTE PIANO REGOLATORE GENERALE
Le attività individuate e perimetrale nelle tavole della serie 13.1 e 13.3, vengono classificate come
attività economiche di tipo industriale, artigianale, commerciale, da confermare".
A queste nuove zone si applicano le norme di cui ai seguenti artt. 3 e 4, con le prescrizioni grafiche
normative contenute nelle singole schede di intervento allegate.
Per le attività economiche oggetto della presente Variante ubicate in una Z.T.O. già prevista dal
vigente P.R.G., valgono le presenti norme, se in contrasto con quelle del P.R.G. vigente e, comunque,
tra le due norme, vale quella più favorevole.
ART. 3 - INTERVENTI AMMESSI
Per le attività individuate con apposita grafia nelle tavole della serie 13.1 e 13.3 di Variante al Piano
Regolatore Generale, sono ammessi gli interventi specificati nelle schede delle singole attività alla
voce “ampliamento ammissibile” secondo le prescrizioni grafiche dettagliate nella tavola alla scala
1:500, allegata a ciascuna scheda.
Non sono mai ammessi ampliamenti della superficie adibita ad attività superiori al 100% di quella
attuale.
Le quote di ampliamento della superficie adibita ad attività sono state definite, caso per caso, in
funzione sia delle esigenze avanzate che della situazione oggettiva dell’ azienda.
Gli ampliamenti ammessi debbono sempre rientrare nel limite massimo del 60% del rapporto di
copertura totale del lotto di pertinenza.
Debbono essere sempre garantite le superfici a parcheggio e a verde, nella misura minima del 10%
della superficie del lotto interessato.
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Allegato G – pag. 3
ART. 4 - MODALITÀ DEGLI INTERVENTI
Gli ampliamenti, di cui all'art. 3, sono concessi, per comprovate necessità di ordine economico,
tecnologico ed occupazionale.
Ai fini della concessione dovranno essere prodotte dettagliate analisi relativamente a:
a) mercato attuale e prospettive di sviluppo;
b) organizzazione tecnologica attuale e futura;
c) piano finanziario e piano assunzioni;
d) igiene ambientale e sicurezza nel lavoro;
Gli interventi ammessi debbono essere realizzati nel rispetto delle prescrizioni grafiche contenute nei
grafici a scala 1:500 allegati alle singole schede di intervento.
In sede di progetto esecutivo sono ammissibili minimi spostamenti operativi comunque in armonia con
le previsioni riportate nelle schede.
L'ampliamento della superficie adibita ad attività può avvenire anche su più piani.
Indipendentemente dalle indicazioni del precedente art. 3 l'esistenza o l'adeguatezza degli impianti
antinquinamento, dovrà essere verificata puntualmente in sede di concessione edilizia.
Le operazioni di urbanizzazione non espressamente previste o richieste, nonché le relative modalità
esecutive, le garanzie ed i controlli saranno inseriti nell'atto d’obbligo allegate alla concessione edilizia
per gli ampliamenti concessi.
Laddove prescritto, gli adempienti dovranno uniformarsi, per caratteristiche tipologiche e formali, a
quelle del fabbricato preesistente. Qualora siano previsti interventi di ristrutturazione degli edifici
esistenti, tali interventi debbono essere realizzati uniformando le caratteristiche tipologiche e formali di
tutti gli edifici.
Tutte le attività che provocano rumore dovranno predisporre un adeguato filtro acustico, sia per le
parti esistenti che per quelle in ampliamento, verso le residenze limitrofe.
Inoltre, l’ampliamento dovrà essere realizzato nel rispetto:
- della legge 10.5.1976, n. 319, per la tutela dall’ inquinamento dell’acqua.
- dalla legge 13.7.1966, n. 615, per la tutela dell’ inquinamento dell'aria;
- dei regolamenti delle precedenti leggi, delle loro modifiche ed integrazioni;
- dei regolamenti comunali di igiene e di polizia urbana.
I nuovi accessi agli ampliamenti delle attività dovranno essere arretrati dal ciglio asfalto di almeno ml.
5.00.
Salvo indicazioni contrarie, contenute ed esplicitate nelle singole schede di intervento, tutti gli
ampliamenti debbono essere realizzati in continuità agli edifici preesistenti.
I lavori di ampliamento previsti debbono essere iniziati entro diciotto mesi dall'entrata in vigore della
presente Variante, fatte salve eventuali motivate proroghe concesse dall’ Amministrazione Comunale.
Trascorso infruttuosamente tale periodo, sono ammissibili solo interventi di ristrutturazione edilizia.
I lavori di ampliamento debbono essere conclusi entro quattro anni dalla data del loro inizio.
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Allegato G – pag. 4
ART. 5 - ATTO UNILATERALE D'OBBLIGO
Il rilascio della concessione per l’ampliamento è subordinato:
a) alla stipula di un atto unilaterale d’obbligo con cui si stabiliscono in particolare i tempi, le
modalità e le garanzie per il rispetto degli adempimenti previsti dalle presenti norme;
b) Pagamento degli oneri concessori.
ART. 6 - NORME PER L'EDIFICAZIONE:
a) caratteri dell'edificazione: - conseguente alle preesistenze limitrofe
b) altezze: - non superiori a ml. 7.50
c) distanze dai confini: - ml. 5.00;
d) distanze dalle strade: - D.I. 01.04.1968 n. 1404 - D.I. 02.04.1968 n. 1444;
e) distanze tra i fabbricati: - ml. 10.00;
f) verde e Parcheggi: 1) per gli insediamenti industriali ed artigianali, il 10% della superficie del fondo su cui insiste l’edificio o il
25% della superficie coperta;
2) per gli edifici commerciali la superficie lorda di pavimento
per parcheggi è pari al 100% della superficie lorda sia dell’
ampliamento che dell’esistente;
ART. 7 - ALIENAZIONE DEI FABBRICATI
I fabbricati soggetti ad ampliamento in virtù della presente legge, non potranno essere ceduti, frazionati
e/o affittati prima di cinque anni dalla data del certificato di agibilità.
E’ in ogni caso ammessa la presenza di più ditte nello stesso immobile purché strettamente connesse
funzionalmente e/o societariamente.
ART. 8 - RECINZIONI
Le recinzioni delle aree con attività produttiva siti in zone diverse dalle zone produttive dovranno avere
zoccolatura in c.a. non superiore ai cm. 50 con soprastante rete o ringhiera metallica con altezza di
cm. 150 per complessivi ml. 2.00. Nel perimetro delle stesso dovranno essere poste a dimora
essenze locali. Sul fronte opposto a quello della strada può essere costruita una recinzione in
muratura piena con altezza fino a ml. 2.00.
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Allegato H - pag.1
Sportello unico attività produttive
N° DENOMINAZIONE APPROVAZIONE
1 Enofrigo DCC N° 34 del 25/06/07 2 NE.CE. Spa DCC N° 35 del 25/06/07 3 NE.CE. Verniciature DCC N° 36 del 25/06/07 4 Pagini F.lli DCC N° 47 del 27/09/07 5 Pagini Francesco e Valter DCC N° 48 del 27/09/07 6 Dolce Geolato DCC N° 32 del 25/06/07 7 Platinu LLC DCC N°33 del 25/06/07 8 Merlo srl DCC N° 48 del 27/09/07
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Allegato I - pag. 1
REPERTORIO LOTTI LIBERI
TIPO DI LOTTO
LIBERO
N°
LOTTO LIBERO
ATO
VOLUME LORDO
(mc)
ZTO
PRESCRIZIONI
A 1 800 C1.4-1
A
2
2400
C1.4-3 Attuazione nel rispetto delle previsioni del PUA "Borgo del Sole" e del PIRUEA "Straelle"
A 3 800 C1.4-6 DCC n° 58 del 08-11-2007
A
4
2400
C1.4-7
Intervento soggetto a permesso di costruire convenzionato ai sensi dell' art. 28 bis del DPR 380/2001
A 5 800 C1.4-9 A 6 800 C1.4-13 A 7 800 C1.4-16 A 8 800 C1.4-16 A 9 800 C1.4-22
A
10
800
C1.4-20
Intervento soggetto a permesso di costruire convenzionato ai sensi dell' art. 28 bis del DPR 380/2001 e ad intervento urbanistico unitario per la cessione della porzione di zona a servizi FS-25
A
11
800
C1.4-20
Intervento soggetto a permesso di costruire convenzionato ai sensi dell' art. 28 bis del DPR 380/2001 e ad intervento urbanistico unitario per la cessione della porzione di zona a servizi FS-25
A
12
800
C1.4-20
Intervento soggetto a permesso di costruire convenzionato ai sensi dell' art. 28 bis del DPR 380/2001 e ad intervento urbanistico unitario per la cessione della porzione di zona a servizi FS-25
A 13 800 C1.4-25 A 14 800 C1.4-29 A 15 800 C1.4-29 A 16 800 C1.4-30 A 17 800 C1.4-31 A 18 800 C1.4-35 A 19 800 C1.4-47 A 20 800 C1.4-50 A 21 800 C1.4-58 A 22 800 C1.4-76 A 23 800 C1.4-77 A 24 800 C1.4-78 A 25 800 C1.4-78 A 26 800 C1.4-76 A 27 800 C1.4-79 A 28 800 C1.4-81 A 29 800 C1.4-82 A 30 800 C1.4-83
A
31
500
C1.4-88 E' ammessa l'edificazione per stralci funzionali con ripartizione proporzionale della volumetria
A 32 800 C1.4-78 A 33 800 C1.4-30 T 1 800 C1.4-8 T 2 800 C1.4-37 T 3 800 C1.4-38 T 4 800 C1.4-11