Comune di Pradamano · 2019. 6. 25. · 0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1 Regione...
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0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1
Regione Friuli - Venezia Giulia
Comune di Pradamano
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI SPORTIVI DI PRADAMANO
CUP B78J18000000005 - CIG Y412615778
PROGETTO DEFINITIVO – ESECUTIVO 1° Lotto
“ClubHouse”
All. I.1 – PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Udine, 5 giugno 2019 Il Progettista Generale Arch. Massimo Ferrari: …………………………………
Il Coordinatore per la Progettazione Ing. Fabrizio Loschi: …………………………………
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SOMMARIO
0. ANAGRAFICA DI CANTIERE 3 0.1. SCOPO DEL DOCUMENTO 3 0.2. DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE 3
0.2.1. GENERALITA’ 3 0.2.2. STIMA IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI PRESENTI 4
0.3. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI 4 0.4 GESTIONE DOCUMENTAZIONI DI SICUREZZA 5
0.4.1 DISPOSIZIONI GENERALI 5 0.4.2 DISPOSIZIONI A CARICO DEL CSE 6
1 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO 7 0.4. GENERALITÀ E NOTE DI RILIEVO 7
0.4.1. Lo Stato di Fatto 7 0.4.2. Il Contesto esistente 8 0.4.3. Il nuovo Progetto 8 0.4.4. Lavorazioni previste 9
0.5. PROGRAMMA DEI LAVORI 10 0.6. PRINCIPALI PROBLEMATICHE DI SICUREZZA 11
0.6.1. Rischio elettrico per lavori in prossimità di parti attive 11 0.6.2. Rischio per intercettazione sottoservizi 12 0.6.3. Inquinanti 13
0.7. PROBLEMATICHE DI CUI ALL’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 13 0.8. RISCHIO RITROVAMENTO ORDIGNI BELLICI 15 0.9. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO 16 0.10. ASPETTI DI TIPO GEOLOGICO 17
2. PRINCIPALI PROBLEMATICHE DI INTERFERENZA NEL CANTIERE 17 2.1. ASPETTI ORGANIZZATIVI E DI LAVORAZIONE PREVISTE 17
2.1.1. Recinzione di cantiere 17 2.1.2. Viabilità esterna 17 2.1.3. Segnaletica 17 2.1.4. Demolizioni 18 2.1.5. Franamento del terreno 18 2.1.6. Movimentazione dei carichi. 18 2.1.7. Lavori in quota. 19 2.1.8. Rumore. 19 2.1.9. Polveri, fanghi, etc. 19 2.1.10. Rischio elettrico 19 2.1.11. Accesso di personale terzo in cantiere. 19 2.1.12. Rifiuti di cantiere. 20 2.1.13. Formazione degli addetti 20 2.1.14. Manutenzione dei mezzi, delle attrezzature e delle opere provvisionali 20 2.1.15. Sostanze chimiche e similari 20 2.1.16. Sottoservizi 20 2.1.17. Interventi in orari di lavoro particolari 20
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3. L’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 21 3.1. SITUAZIONE AMBIENTALE IN CUI È SITO IL CANTIERE 21 3.2. RISCHI TRASMESSI ALL’ESTERNO 22 3.3. RISCHI PROVENIENTI DALL’ESTERNO 23 3.4. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, DELIMITAZIONE, ACCESSI, VIABILITA’ 23 3.5. DISPOSIZIONI PER EVITARE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI 25 3.6. GESTIONE DEI RIFIUTI 27 3.7. MACCHINE E ATTREZZATURE 28 3.8. COORDINAMENTO PER L’USO COMUNE DEGLI ELEMENTI COSTITUENTI IL CANTIERE 29 3.9. ANALISI DEI RISCHI DEI POSTI FISSI DI LAVORO 31 3.10. IMPIANTI DI CANTIERE PREVISTI 31 3.11. SERVIZI DI EMERGENZA E PREVENZIONE INCENDI 33 3.12. SEGNALETICA DI SICUREZZA 33 3.13. PROTEZIONE COLLETTIVA E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 34 3.14. PRESCRIZIONI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 36 3.15. PRESCRIZIONI PER LE OPERAZIONI DI CARICO/SCARICO DI MATERIALI IN CANTIERE 37 3.16. PRESCRIZIONI PER LE OPERAZIONI DI CARICO/SCARICO DEI MEZZI DI CANTIERE 38 3.17. ASSISTENZA SANITARIA E PRIMO SOCCORSO 38 3.18. ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE 39
3.18.1 INDICAZIONI GENERALI 39 3.18.2 VIABILITÀ DI EMERGENZA 40
3.19 NUMERI TELEFONICI UTILI 40 3.20 CORDINAMENTO TRA IMPRESA AFFIDATARIA E SUBAPPALTATORI 42 3.21 OBBLIGHI PARTICOLARI IN CAPO AL DATORE DI LAVORO 43
3.21.1 CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA 43 3.21.2 ORGANIZZAZIONE COOPERAZIONE, COORDINAMENTO E RECIPROCA INFORMAZIONE 43
4 VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AL RUMORE 45
5 RISCHI GENERATI DA ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI 46
6 COSTI DELLA SICUREZZA 48
ALLEGATI PROGRAMMA LAVORI TAVOLA SIC 01
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0. ANAGRAFICA DI CANTIERE
0.1. SCOPO DEL DOCUMENTO
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento è stato redatto in ottemperanza all’Art.100 del D.Lgs.
81/2008 e si compone di una serie di sezioni organizzate in modo da soddisfare il dettato normativo.
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento costituisce parte integrante del contratto di appalto da stipularsi tra la
Stazione Appaltante e l’Appaltatore; a tale la documento devono attenersi anche gli eventuali Subappaltatori
ed i Lavoratori Autonomi.
Resta in capo all'Appaltatore l'obbligo di verificare il contenuto delle prescrizioni di prevenzione e protezione
riportate nel presente Piano di Sicurezza e Coordinamento e le relative modalità di lavorazione ipotizzate per
le singole fasi di lavoro, proponendo se del caso, tutte le integrazioni e modifiche ritenute necessarie sulla
base della propria esperienza, delle modalità effettive di esecuzione delle singole fasi e sulla base delle
attrezzature effettivamente utilizzate in cantiere.
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento fa esplicito riferimento all’allegato XV al citato D.Lgs.
81/2008 e s.m.i.
Terminologia Si precisa che nel testo di questo PSC l’Appaltatore viene indicato anche con definizioni equivalenti quali:
Impresa Appaltatrice, Impresa Affidataria, Impresa Affidataria ed Esecutrice, Impresa Principale, Ditta
Appaltatrice, Ditta Principale; i Subappaltatori vengono indicati anche con definizione equivalente quale:
Impresa Esecutrice; con il termine generico di Imprese o Ditte si intende fare riferimento sia all’Impresa
Appaltatrice che alle Imprese Subappaltatrici.
0.2. DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE
0.2.1. GENERALITA’
Committente
Nominativo: COMUNE DI PRADAMANO
Indirizzo Via Degli Alpini n° 1 - 33040 Pradamano (UD)
Cantiere
Ubicazione cantiere: Via Degli Alpini n° 1 - 33040 Pradamano (Ingresso principale al
Polisportivo “Giovanni Nadalutti”)
Accesso disponibile per il cantiere da via Chino Ermacora
Inizio presunto dei lavori: 15 luglio 2019
Durata presunta dei lavori: 120 giorni
Ammontare presunto dei lavori: € 152.885,22
Ammontare presunto uomini.giorno 500
Costi per la sicurezza € 4.113,67
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0.2.2. STIMA IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI PRESENTI
In funzione del tipo di intervento si stima che, per l’esecuzione delle opere previste in progetto, debbano essere coinvolte, anche non contemporaneamente, 4 Imprese aventi le seguenti maestranze: 1 impresa con 10 addetti 3 imprese con media di 6 addetti: massimo 18 addetti Poiché è ragionevole ritenere che le imprese di cui sopra siano attivamente operative anche in altri cantieri, si stima quindi un numero massimo di 7 lavoratori contemporaneamente presenti nel cantiere in oggetto.
0.3. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI
RESPONSABILE DEI LAVORI: Nominativo: Arch. Paola Turco Indirizzo: c/o Comune di Pradamano
COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: Nominativo: Ing. Fabrizio Loschi Indirizzo: via Prasingel n°51 - Udine
PROGETTISTA GENERALE Nominativo: Arch. Massimo Ferrari Indirizzo: Via Prasingel n° 51 Udine
COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI: Nominativo: Ing. Fabrizio Loschi Indirizzo: Via Prasingel n° 51 Udine
DIRETTORE DEI LAVORI: Nominativo: Arch. Massimo Ferrari Indirizzo: Via Prasingel n° 51 Udine
ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE
PER IL DETTAGLIO DEI SUBAPPALTATORI VEDI PROSPETTI PERIODICAMENTE AGGIORNATI
COMMITTENTE COMUNE DI PRADAMANO
CSE Ing. Fabrizio Loschi
RdL - RUP Arch. PAOLA TURCO
IMP affidataria ed esecutrice
…………………..
Lavoratore autonomo sub-affidatario
………………………………
IMP esecutrice subappaltatrice
IMP esecutrice subappaltatrice
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0.4 GESTIONE DOCUMENTAZIONI DI SICUREZZA
0.4.1 DISPOSIZIONI GENERALI
In riferimento al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. tutte le ditte che devono accedere al cantiere devono far pervenire
tramite l’Impresa Affidataria copia del Piano Operativo di Sicurezza redatto in conformità all’allegato XV
del citato testo Unico della Sicurezza, D.Lgs. 81/2008, completo od integrato con le seguenti informazioni
(elenco non esaustivo):
a) Copia attestati RSPP, Primo soccorso ed antincendio delle figure nominate
b) Copia documentazione inerente alla formazione/informazione dei lavoratori impegnati in cantiere
(ad esempio copia verbali formativi sottoscritti dai lavoratori e/o copia attestati vari,
ponteggiatori, gruisti, etc.)
c) Elenco dei DPI effettivamente consegnati ai lavoratori impegnati in cantiere, controfirmato dai
Lavoratori per certezza dell’avvenuta consegna e della corretta istruzione impartita
Le medesime informazioni dovranno essere fornite anche per eventuali ditte subappaltatrici almeno 15 gg
prima dell’ingresso in cantiere.
Si ricorda inoltre che i POS delle eventuali ditte Subappaltatrici (anche per NOLI a CALDO) devono
essere preventivamente consegnati all’Appaltatore (Impresa Affidataria), che ne deve verificare la
compatibilità con il proprio POS; l’Appaltatore dovrà poi inoltrare il POS del Subappaltatore alla
Stazione Appaltante con specifica dichiarazione di averne verificato la congruità con il proprio POS.
È inoltre onere dell’Appaltatore verificare l’idoneità tecnica dei Subappaltatori.
Si ricorda che ogni impresa chiamata ad operare in cantiere deve far pervenire la seguente
documentazione di IDONEITÀ TECNICA all’Appaltatore, da consegnare, previa verifica, al
Responsabile dei Lavori:
- Copia iscrizione CCIAA
- Documento di valutazione dei rischi
- Copia DURC in corso di validità
- Specifica dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui
all’art. 14 del D.Lgs. 81/2008
Si ricorda che ogni lavoratore autonomo chiamato ad operare in cantiere deve far pervenire la
seguente documentazione:
- a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla
tipologia dell’appalto
- b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto
legislativo di macchine, attrezzature e opere provvisionali
- c) elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione
- d) attestati inerenti alla propria formazione e la relativa idoneità sanitaria ove espressamente
previsti dal presente decreto legislativo
- e) documento unico di regolarità contributiva di cui al decreto ministeriale 24 ottobre 2007
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NOTA BENE: TUTTI I POS DOVRANNO ESSERE VERIFICATI IN FORMA SCRITTA DAL
COORDINATORE PER L’ESECUZIONE.
I Piani Operativi di Sicurezza dovranno essere predisposti rispettando puntualmente quanto
indicato nel paragrafo 3.2. dell’Allegato XV del D. Lgs. 81/08, qui di seguito inserito per rapido
riscontro:
3.2. Contenuti minimi del piano operativo di sicurezza
3.2.1. Il POS è redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi: a) i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; 2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; 4) il nominativo del medico competente ove previsto; 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
c) la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; d) l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole
importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
e) l’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
f) l’esito del rapporto di valutazione del rumore ed ora anche l’esito del rapporto di valutazione delle vibrazioni;
g) l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto; i) l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; l) la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in
cantiere.
0.4.2 DISPOSIZIONI A CARICO DEL CSE
Risulta espressamente a carico del CSE l’obbligo di integrare il PSC, prima dell’inizio dei singoli lavori, con i
nominativi: delle imprese esecutrici, dei datori di lavoro delle imprese esecutrici, e dei Lavoratori Autonomi.
Tali figure sono tenute infatti ad attivare quanto previsto ai punti 2.2.4 e 2.3.4 dell’Allegato XV del D. Lgs
81/08.
A tali fini il PSC può essere integrato anche a mezzo di verbali di coordinamento dedicati o documenti
similari che possono essere considerati a tutti gli effetti elementi integrativi della Gestione della sicurezza in
cantiere.
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1 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
0.4. GENERALITÀ E NOTE DI RILIEVO
0.4.1. Lo Stato di Fatto
Attualmente per il servizio di ristoro per il pubblico che assiste alle manifestazioni sportive vengono utilizzati:
• un chiosco di recente realizzazione che contiene le attrezzature tipiche di un bar ed anche
apparecchi di cottura a gas
• una tettoia smontabile dotata di tavoli
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0.4.2. Il Contesto esistente
Il cantiere è inserito in una zona facilmente accessibile dalla Strada Provinciale n° 37, provenendo da Udine,
e poi dalla via Chino Ermacora, come indicato dal percorso rosso.
0.4.3. Il nuovo Progetto
Il progetto della costruzione della nuova sala ricreativa denominata “ClubHouse” nasce con l’obiettivo di
rispondere a esigenze di migliore e maggiore aggregazione sportiva, già identificate in sede di progettazione
preliminare.
È prevista la realizzazione di un nuovo edificio per la collocazione del quale è stato scelto lo spazio libero
adiacente al chiosco.
L’edificio nuovo sarà realizzato in congruità con le varie norme che regolano l’edilizia a iniziare dalle norme
tecniche d'attuazione del vigente piano regolatore generale comunale (nello specifico art. 23 VERDE,
SPORT E SPETTACOLI ALL’APERTO (Sv) e quindi coerentemente alle prescrizioni edificatorie ivi
contenute.
Al fine di procedere con la realizzazione dell’ampliamento si dovrà procedere con la demolizione della
caldana adiacente al chiosco per poter realizzare il nuovo sistema fondazionale e il relativo nuovo solaio di
attacco a terra in tutte le sue parti costituenti.
Il sistema fondazionale prevede la realizzazione di un nastro di fondazione a sezione rettangolare da cui,
mediante riprese metalliche, si realizzeranno le murature portanti perimetrali.
La ClubHouse nelle sue parti costituenti la muratura in elevazione perimetrale, sarà realizzata mediante un
sistema costruttivo che già in sé è adeguatamente prestazionale in riferimento alla capacità di isolamento
termico sia in regime estivo, sia in regime invernale.
Il sistema costruttivo previsto è un sistema a blocco cassero a perdere formato da tranciati di legno impastati
con cemento con già inserito al suo interno il sistema di termo-coibentazione in EPS (stirene espanso
additivato con grafite per una migliore risposta coibente in regime estivo).
Tribuna
Chiosco
Tettoia
Accesso al cantiere
Scuola Primaria
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Il sistema costruttivo è un sistema definito come muratura “debolmente armata” e permette, con una sola
posa, l'esecuzione di tre fasi:
• costruzione del sistema portante (all'interno del blocco si getta il calcestruzzo e si alloggia l'armatura
metallica);
• realizzazione del sistema di contro-parete interna ove alloggiare l'impiantistica;
• esecuzione del sistema d'isolamento situato all'interno del blocco e protetto sull'esterno dalla
seconda "crosta" del blocco stesso.
Il sistema di copertura del fabbricato risponderà anch’esso ad adeguate caratteristiche di coibentazione sia
in regime invernale sia in regime estivo.
Strutturalmente la copertura avrà una composizione basata su travi metalliche (sezioni IPE e HEB), doppio
tavolato in legno a vista, adeguato spessore di coibentazione "in massa", un sistema di mantellata basato su
un doppio strato incrociato di guaina fibro-rinforzata ad alta riflettenza solare.
Gli elementi di finitura sono stati scelti in relazione al contesto, al grado di resistenza all’usura, alle possibilità
di atti vandalici ed alla facilità di pulizia e manutenzione.
Il chiosco esistente non sarà in alcun modo toccato dall’intervento.
Il nuovo edificio per ciò che concerne le sue dimensioni d'ingombro avrà le seguenti caratteristiche:
• Superficie coperta complessiva al lordo delle murature perimetrali, pari a 183,85 mq.
• Volume lordo calcolato del solo ampliamento come ingombro al lordo delle murature perimetrali e
copertura, pari a 566,34 mc.
• Altezza media interno alla sala pari a 254 cm (altezza minima imposta di falda lato est pari a cm 242,
altezza massima imposta di falda lato ovest pari a cm 266).
• Copertura monofalda con inclinazione pari al 3% est/ovest di superficie pari 154,48 mq. (al netto
della sagoma delle murature perimetrali).
• Altezza massima prevista calcolata dal piano di calpestio esterno al fabbricato, alla linea di gronda
pari a 3 m.
Le caratteristiche dimensionali delle grandi vetrate prospicienti il campo da calcio saranno le seguenti: luce
nominale pari a circa cm 340/440 di larghezza per un'altezza pari a cm 220.
0.4.4. Lavorazioni previste
Si fa riferimento alle relazioni, al computo metrico ed agli elaborati grafici facenti parte del progetto
esecutivo.
Le lavorazioni possono essere sintetizzate come segue:
• demolizione caldana esistente in corrispondenza della zona utilizzata attualmente per la tettoia in
precario e di fronte al chiosco
• realizzazione fondazioni per il nuovo edificio
• realizzazione di murature in elevazione
• realizzazione struttura di copertura in acciaio
• posa tavolato di copertura
• posa manto di copertura
• installazione impianto di riscaldamento con sistema multi-split
• installazione impianti elettrici
• installazione impianto fotovoltaico
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• posa serramenti
0.5. PROGRAMMA DEI LAVORI
La durata dei lavori è stata ipotizzata in 120 giorni come meglio evidenziato dal Cronoprogramma (Gantt)
allegato al PSC.
LOTTO OPERATIVO LAVORAZIONE SCHEDA N° SITO
1 IMPOSTAZIONE
CANTIERE
Recinzioni, baraccamenti, viabilità, allacciamenti
impianti di cantiere 1 AREA CANTIERE
2 OPERE EDILI E
STRUTTURALI
Scavi per fondazioni 5
ClubHouse
Posa ferro di armatura 6
Realizzazione magroni e fondazioni 7 Realizzazione strutture di copertura in acciaio
Posa tavolati 12
Completamento copertura 14
3 OPERE EDILI DI
COMPLETAMENTO E
FINITURA
Intonaci 17
ClubHouse Tinteggiature 20
Montaggio soglie serramenti 21
Assistenza muraria agli impianti tecnici e tecnologici 24
4 IMPIANTI
Impianti elettrici 25 ClubHouse
Impianti meccanici 26
5 SMOBILIZZO
CANTIERE
Smobilizzo del cantiere 37
AREA CANTIERE
DURATA PREVISTA DEI LAVORI: 180 giorni
Per una più precisa descrizione delle lavorazioni si fa riferimento al progetto esecutivo ed alle relazioni in
esso allegate.
Si evidenzia come, negli schemi grafici, siano state proposte fasi realizzative in successione
(richiamate anche nel diagramma di Gantt) al fine di limitare interferenze dirette tra le Imprese.
L’Impresa Appaltatrice, per quanto di competenza, avrà facoltà di modificare tali successioni e fasi
realizzative, purché vengano assicurati livelli di sicurezza non inferiori a quelli proposti e vengano
concordate preventivamente con il CSE le modalità di esecuzione.
NOTA BENE
Nella redazione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) si è fatto riferimento alla presenza
in cantiere di manovalanze che siano state formate ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e che vengano edotte dei
contenuti del presente PSC dal Responsabile di ciascuna Impresa.
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La presenza di maestranze che non conoscano la lingua italiana sarà ammessa, purché il datore di lavoro
sia stato in grado di informare tali addetti sui rischi previsti nel presente PSC.
Si noti che la localizzazione proposta nei disegni allegati per il cantiere base è soggetta a possibili modifiche.
Potrà essere variata purché si tenga conto debitamente degli aspetti di sicurezza con particolare riferimento
al contesto lavorativo esistente al momento dell’inizio dei lavori e tenendo conto della presenza di attività
limitrofe.
0.6. PRINCIPALI PROBLEMATICHE DI SICUREZZA
0.6.1. Rischio elettrico per lavori in prossimità di parti attive
Potrebbero verificarsi due situazioni critiche con la stessa tipologia di rischio inerente al contatto con la linea
elettrica provocante folgorazione:
a) transito di mezzi di cantiere sotto le linee
b) lavorazioni da effettuarsi in corrispondenza delle stesse
Il riferimento normativo principale è l’art. 117 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che recita:
1. Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 83, quando occorre effettuare lavori in prossimità di linee
elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano
ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno
una delle seguenti precauzioni:
a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori;
b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento delle parti attive;
c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra
attrezzatura a distanza di sicurezza.
2. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose
per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque
la distanza di sicurezza non deve essere inferiore ai limiti di cui all’allegato IX o a quelli risultanti
dall’applicazione delle pertinenti norme tecniche.
Per completezza di informazione si vuole citare anche l’art. 83 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che tratta di “Lavori
in prossimità di parti attive” nel Titolo II, capo III, riferito a “Impianti e apparecchiature elettriche” che prevede
quanto segue:
1. Non possono essere eseguiti lavori non elettrici in vicinanza di linee elettriche o di impianti elettrici con
parti attive non protette, o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e
comunque a distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1 dell’ALLEGATO IX, salvo che vengano adottate
disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi.
2. Si considerano idonee ai fini di cui al comma 1 le disposizioni contenute nelle pertinenti norme tecniche.
In riferimento all’allegato IX D.Lgs. 81/08 viene fornita la tabella di seguito riportata in riferimento alle
distanze di sicurezza relazionate con la tensione delle linee aeree:
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Tabella con Un (kV) e Distanza Minima consentita (m)
Per intervenire all’interno di tali distanze si dovrà disalimentare la linea.
Nella fattispecie non si rilevano criticità dovute a linee elettriche aeree nell’ambito del cantiere.
0.6.2. Rischio per intercettazione sottoservizi
Al fine di evitare l’intercettazione di sottoservizi è necessario che gli stessi siano chiaramente segnati dai
rispettivi gestori. In caso di mancanza di riscontri sarà necessario procedere con utilizzo di sistemi di
identificazione di sottoservizi, ovvero procedendo con estrema cautela.
ZONA CON PRESENZA TUBAZIONE INTERRATA LINEE ELETTRICHE
In linea di principio tutti gli scavi in vicinanza dei sottoservizi devono essere preceduti dall’applicazione della
seguente procedura:
1) Rilievo strumentale e/o identificazione puntuale da parte gestore
2) Identificazione/picchettamento scavo da eseguire
3) Scavo meccanico in sicurezza ove NON è prevista né auspicabile presenza di sottoservizi. Utilizzo
eventuale di mezzi di ridotte dimensioni per maggiore sensibilità quali mini-escavatori. Uso di benna
liscia (meno impattante), ove non vi sono dati certi
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4) Eventuale ricorso di scavo a mano assistito
5) Tracciamento finale
0.6.3. Inquinanti
Nell’allestimento delle strutture di cantiere sarà necessario provvedere ad allestire misure preventive e
protettive contro il rischio di inquinamento dei siti interessati. Sarà necessario in ogni caso fare riferimento ai
CAM (Criteri Ambientali Minimi), così come definiti dall’Art. 34 D. Lgs. 50/2016 e s.m.i.
In particolare, si provvederà a quanto segue:
- dovranno essere presenti in cantiere idonei presidi per consentire, in tempi rapidi, di impedire che eventuali
perdite di fluidi da parte dei mezzi impiegati nelle connesse attività vadano ad inquinare il terreno e le
sottostanti falde idriche;
- dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici atti ad abbattere l’emissione di gas di scarico dalle
macchine operatrici e per controllare e limitare la dispersione delle polveri in fase di scavo e demolizione e
all'intorno delle zone di cantiere
- Analoga attenzione sarà posta ove necessario all’abbattimento della produzione di emissioni rumorose
CONTENIMENTO PERDITE DI FLUIDI DEI MEZZI
Data la bassa probabilità di accadimento di versamenti inquinanti dai mezzi di produzione si prevede che
questi, qualora ricoverati, siano posizionati in area di cantiere fissa, su piattaforme possibilmente
impermeabili. Per quanto attiene i mezzi in movimento, tutto il personale sarà formato all’eventuale
emergenza e provvederà all’immediata chiamata dei VV.F. che, dato il contesto di cantiere, potranno
intervenire in tempi limitati.
ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
La presenza di un cantiere anche di limitata entità come questo sarà sicuramente fonte di emissioni aeree
inquinanti derivanti sia dagli scarichi dei motori delle macchine e mezzi d’opera meccanici, sia dalle attività
che prevedano produzione di polveri quali i movimenti di detriti, le demolizioni, e gli stessi transiti nel
cantiere.
Al fine di limitare esportazione di polveri si prevede:
1. manutenzione della viabilità di cantiere provvedendo ad innaffiarla per l’abbattimento delle polveri;
3. innaffiamento/nebulizzazione dei materiali di risulta delle demolizioni;
Sarà cura del capocantiere dell’Impresa Affidataria, o di suo delegato, ottemperare a tali disposizioni e
controllare che ciò sia attuato anche da parte delle Imprese subappaltatrici.
0.7. PROBLEMATICHE DI CUI ALL’art. 26 del D.Lgs. 81/2008
I lavori di cui trattasi avvengono esclusivamente in aree messe a disposizione completa dell’Impresa
Affidataria e delle Imprese subappaltatrici e nelle quali non è prevista nessuna attività e/o ingerenza da parte
della Stazione Appaltante. Tali aree vengono segnalate e delimitate.
L’accesso a tali aree di personale e mezzi avviene attraverso spazio ad uso pubblico.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 14 di 52
Nella scuola primaria, adiacente al percorso dei mezzi verso la zona attrezzata a cantiere, vi sarà attività
scolastica nel periodo 1 - 12 giugno e nel periodo 1 - 10 settembre.
Le scolaresche accedono alla scuola dall’unico passo carraio con cancello attestato su via Chino
Ermacora e quindi, per un tratto, percorrono a piedi la medesima via utilizzata dai mezzi che devono
accedere al cantiere.
Particolarmente delicati sono: il momento di inizio delle lezioni, ore 8.00, che coincide con l’inizio
dell’attività in cantiere, ed il momento del termine delle lezioni, ore 15.30.
La scuola è dotata di recinzione; nella foto è indicato in rosso il percorso dei mezzi delle Imprese in
ingresso ed in uscita dal cantiere; la freccia gialla verticale indica la posizione del cancello nella recinzione
dell’edificio scolastico.
Per i motivi sopra descritti i mezzi in movimento da e per il cantiere dovranno sempre percorrere il
tratto tra il cancello di ingresso su via Chino Ermacora ed il cantiere (e viceversa) a passo d’uomo..
Per quanto attiene ai rapporti all’interno del cantiere si evidenzia quanto segue:
1) In cantiere potranno accedere VISITATORI (tecnici vari, consulenti, etc), per i quali verrà preparato
specifico verbale di ingresso, a cura dell’impresa affidataria, nel quale verranno disciplinate modalità
generali, obbligo di utilizzo di specifici DPI, informazioni sulla gestione dell’emergenza e numeri
telefonici utili, etc.
2) In cantiere potranno accedere FORNITORI E ASSIMILABILI (fornitori di materie varie, ditte
impegnate in verifiche tecniche, etc). Per tali entità l’Impresa affidataria provvederà alla redazione di
un verbale di primo ingresso e di un registro di accesso. Si provvederà per tanto al coordinamento
così come previsto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 (attività che risulta in capo all’Impresa affidataria)
Percorso di ingresso
al cantiere
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 15 di 52
0.8. RISCHIO RITROVAMENTO ORDIGNI BELLICI La bonifica bellica ha iniziato ad interessare i Cantieri edili con l’emanazione della Legge n. 177/2012 che
doveva entrare in vigore 6 mesi dopo la pubblicazione delle disposizioni per l’iscrizione all’albo delle imprese
specializzate in bonifica bellica (Decreto del Ministero della Difesa pubblicato il 26 giugno 2015), ovvero il 26
dicembre 2015. Successivamente, con Legge di inizio 2016, l’entrata in vigore è stata spostata di ulteriori 6
mesi. Di fatto la norma è in vigore dal 26 giugno 2016.
La legge 177/2012, modificando gli articoli 28 e 91 del D.Lgs. 81/2008 ha previsto la valutazione del rischio
da rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei cantieri interessati da attività di scavo. L’obbligo di tale
valutazione è attribuito al Coordinatore per la progettazione. L’esecuzione dell’eventuale bonifica è riservata
alle imprese iscritte in apposito albo.
L’art. 28 del D.Lgs. 81/2008 già prevedeva l’obbligo di valutare “tutti i rischi”, per cui le modifiche introdotte
dal D.Lgs. 81/2008 parrebbero essere superflue. In realtà, l’obbligo inserito al comma 1 dell’art. 28 del
D.Lgs. 81/2008 ha per oggetto la valutazione dei rischi “derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici
inesplosi nei cantieri temporanei o mobili interessati da attività di scavo”. In pratica, nei cantieri interessati da
attività di scavo deve sempre essere condotta la valutazione del rischio-ordigno. Per altro, la bonifica bellica
NON deve sempre essere necessariamente condotta, bensì solo quando il coordinatore per la progettazione
intenda procedere alla bonifica preventiva (art. 91 comma 2 bis).
Gli interventi previsti in progetto coinvolgono aree che sono già state oggetto di interventi dopo la Seconda
guerra mondiale.
In particolare nel sedime nel quale verrà realizzato il nuovo edificio è stata realizzata a suo tempo una
caldana (a fianco e davanti al chiosco esistente).
Nel corso dell’anno 2018 è stato realizzato l’edificio ad uso scolastico di cui alla foto nella pagina
precedente, alla distanza di circa 60 m dal cantiere.
Per quanto sopra evidenziato non si ritiene necessario procedere ad una ricerca mirata di ordigni bellici in
corrispondenza dell’area interessata dalla nuova costruzione (circa 350 mq) e si ritiene che il rischio di
ritrovamento degli stessi nelle fasi di scavo e realizzazione di opere sotto il livello
campagna, nuove fondazioni per le murature perimetrali, sia trascurabile
Si richiede comunque a tutti gli addetti al cantiere la massima attenzione in relazione al
rischio in epigrafe. Eventuali ritrovamenti devono essere immediatamente segnalati e per
nessuna ragione il materiale deve essere toccato o tanto meno rimosso.
La procedura di sicurezza che si chiede di attuare in caso di ritrovamenti è la seguente:
1) Dare avviso immediato alla Stazione Appaltante, alla DL e al CSE e, contestualmente, avvertire il
locale comando Carabinieri (112);
2) Nel frattempo, provvedere a segregare la zona con recinzioni rigide o similari avvertendo eventuali
altre maestranze di non operare né avvicinarsi alla zona.
3) Di norma i carabinieri, in maniera diretta o indiretta si recano subito sul posto e provvedono a far
segregare la zona e far intervenire, se necessario, esperti per la rimozione dell’ordigno.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 16 di 52
0.9. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO Nel presente PSC si è fatto riferimento ad una organizzazione delle lavorazioni che, per ogni singola
lavorazione prevista, ipotizza l’impiego di determinate attrezzature e/o opere provvisionali.
Qualora le imprese chiamate ad operare ritengano di impiegare opere provvisionali e/o tecnologie e/o
apparecchiature diverse e/o che abbiano un impatto diverso sulla gestione della sicurezza, devono
evidenziare tali aspetti nei rispettivi POS onde sottoporre all’attenzione del Coordinatore la necessità o meno
di accettare tali impostazioni ed eventualmente procedere ad un aggiornamento/integrazione del presente
PSC.
Si ricorda che i POS saranno oggetto di specifica Validazione ai sensi dell’allegato XV al D.Lgs.
81/2008.
N Lavorazione Procedura Soggetto destinatario
1 Demolizioni strutturali relative
alla caldana esistente.
Dovrà essere definita
specifica procedura che
espliciti la valutazione dei
rischi ed eventuali
contromisure aggiuntive tese
ad eliminare e/o ridurre il
rischio di esportazione
problemi (proiezione materiali,
ribaltamento attrezzatura di
demolizione, crolli, etc) che
possa comportare rischi
interferenziali
Singola Impresa Esecutrice.
Qualora l’Impresa Esecutrice
sia un subappaltatore, sarà
possibile rinviare la specifica
soluzione della problematica
al momento della redazione
del POS del soggetto
esecutore. Qualora alcuni
apprestamenti siano di
competenza dell’Appaltatore,
un tanto dovrà essere
dettagliato
2 Installazione / montaggio di
carpenterie con pesi/ingombri
consistenti
Dovrà essere definita
specifica procedura che
evidenzi le fasi di
realizzazione di tale
intervento, dettagliando mezzi
utilizzati, procedure per
evitare interferenze tra mezzi
in azione, sistemi che
vengono attuati per evitare
rischi di caduta materiali e
lavoratori dall’alto
Singola Impresa Esecutrice.
Qualora l’Impresa Esecutrice
sia un subappaltatore, sarà
possibile rinviare la specifica
soluzione della problematica
al momento della redazione
del POS del soggetto
esecutore. Qualora alcuni
apprestamenti siano di
competenza dell’Appaltatore,
un tanto dovrà essere
dettagliato
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 17 di 52
0.10. ASPETTI DI TIPO GEOLOGICO
L’area interessata dalle opere in progetto è localizzata alla periferia del Comune di Pradamano, presenta
una morfologia piana, caratterizzata da una categoria topografica T1.
La zona è priva di particolarità geomorfologiche e presenta uno strato consistente di ghiaie ben assortite con
qualche frazione di limi e argille. La densità relativa di entrambi gli strati è superiore a 0,6.
La falda freatica giace ad una profondità superiore a 40 metri dal piano campagna.
Il sottosuolo può essere classificato di tipo B.
La relazione geologica, si ritiene di poter assumere i seguenti parametri geotecnici principali:
ɣ = 1800 kg/mc. C = 0 kg/cmq. Φ = 25° Ec =1000 kg/cm2
Le fondazioni previste sono del tipo nastriforme continuo, poseranno su terreno compatto ben sedimentato
ed al riparo dalle variazioni stagionali di umidità, ad una profondità di 40 cm dal piano di campagna. Tra
terreno e fondazione, è prevista l’interposizione di uno strato di magrone per regolarizzare e proteggere gli
elementi di fondazione.
Le indicazioni di cui sopra si ritengono utili e sufficienti ai fini del corretto dimensionamento di
fondazioni e basamenti provvisionali e della redazione di eventuali relazioni sulla stabilità di
attrezzature e della compatibilità delle pressioni esercitate sul terreno.
2. PRINCIPALI PROBLEMATICHE DI INTERFERENZA NEL CANTIERE
2.1. ASPETTI ORGANIZZATIVI E DI LAVORAZIONE PREVISTE Tutte le ditte che intervengono in cantiere devono essere a conoscenza di questi aspetti generali, nonché di
alcune peculiarità:
2.1.1. Recinzione di cantiere
Tutta l’area di cantiere dovrà essere recintata (di fatto una parte è già segregata con rete),
Particolare cautela andrà volta a tutela del chiosco adiacente.
2.1.2. Viabilità esterna
Per l’accesso al cantiere viene percorsa una zona di viabilità pubblica. Nelle operazioni di entrata ed
uscita dal cantiere bisognerà porre attenzione a non creare interferenze con il traffico ordinario.
Vedere in merito l’immagine al paragrafo 1.1.2.
2.1.3. Segnaletica
Presso l’accesso al cantiere dovrà essere disposta la classica segnaletica Omnibus oltre al cartello
generale di cantiere con le informazioni tecniche relative allo stesso. Almeno nelle fasi iniziali, il
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 18 di 52
cartello Omnibus potrà essere disposto all’interno della recinzione, ma prima delle zone di
lavoro/rischio.
Presso la baracca di cantiere si disporrà la specifica documentazione indicante l’orario di lavoro,
nonché la segnaletica indicante la presenza della necessaria cassetta di primo soccorso e
dell’estintore.
2.1.4. Demolizioni
Sono previsti interventi di demolizione limitatamente alla caldana descritta al paragrafo 1.1.4.
Preferenzialmente si provvederà a caricare i materiali all’interno degli spazi di cantiere onde evitare
propagazione di polveri.
2.1.5. Franamento del terreno
Non sono previsti scavi in profondità; per eseguire le fondazioni delle nuove murature verranno
eseguiti scavi con profondità non superiore a 50 cm, pertanto il rischio di franamenti è molto limitato.
2.1.6. Movimentazione dei carichi.
In considerazione della limitata altezza del fabbricato da erigere sarà sufficiente l’utilizzo di un
camion gru.
L’utilizzo della gru è riservato a personale specificatamente formato, informato ed addestrato. È
vietata la presenza di personale nel raggio di azione del mezzo. Sarà vietato movimentare materiali
in quota passando sopra terzi. I materiali minuti eventualmente movimentati devono essere
imbracati a mezzo specifiche reti di sicurezza o dispositivi similari. Le funi e/o imbracature devono
essere verificate con cadenza trimestrale e un tanto deve risultare da apposito registro conservato in
cantiere che identifichi puntualmente la fune.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 19 di 52
2.1.7. Lavori in quota.
Per la realizzazione di interventi ad oltre 2 m da terra è vietato l’utilizzo di scale (salvo per interventi
di breve durata, non diversamente eseguibili, e con altro personale che trattiene la scala e vigila da
terra), si prescrive pertanto l’utilizzo di trabattelli (muniti di regolare libretto e montati in conformità
allo stesso, ovvero con dotazione di tavole fermapiede, parapetti completi, etc.) o ponteggi. Le
operazioni in quota devono avvenire in spazi segregati/segnalati, onde evitare che l’eventuale
caduta di materiali in fasi di movimentazione o installazione possa arrecare danno a terzi o addetti di
altre ditte. Le Imprese che necessitino di rimuovere provvisoriamente opere provvisionali per
eseguire interventi di completamento e/o finitura dovranno preavvertire di un tanto, mettere in opera
opere di protezioni supplementari e/o inibire l’accesso alla zona.
2.1.8. Rumore.
Quando i lavoratori siano chiamati ad operare in adiacenza a zone ove sono in corso operazioni di
demolizione, perforazione o comunque attività rumorose, onde evitare rischi interferenziali sarà
necessario che in detti casi gli operatori abbiano in dotazione ed utilizzino otoprotettori e/o cuffie.
2.1.9. Polveri, fanghi, etc.
A seguito di attività edili o simili è sicura la produzione di polveri. Gli addetti che operano in vicinanza
a tali attività, qualora non sfasabili temporalmente o spazialmente, dovranno fare uso di mascherine.
In ogni caso sarà onere dell’appaltatore provvedere al mantenimento delle condizioni di pulizia sulla
viabilità esterna, soprattutto per quanto attiene alle fasi di uscita di mezzi di cantiere nelle fasi di
demolizione e movimento terra e macerie.
Sarà necessario provvedere a bagnare le macerie per evitare propagazioni di polveri.
2.1.10. Rischio elettrico
È vietato sovraccaricare spine, cavi di alimentazione e quadri elettrici. Fare uso solo di cavi
regolamentari e in buono stato di conservazione. Evitare ricorso a prese multiple. I cavi a terra
devono essere rigorosamente in neoprene (no PVC). Effettuare controllo periodico dei quadri di
cantiere (che dovranno essere muniti di dichiarazione di conformità). Eventuali attraversamenti di
cavi lungo la viabilità saranno in genere vietati. Ammessi solo se meccanicamente protetti a mezzo
interramento entro corrugati o protezione con tavole in legno e sabbia o sistemi similari.
L’Appaltatore provvederà all’installazione del quadro di cantiere, collegato a valle del quadro
elettrico presente nel chiosco.
2.1.11. Accesso di personale terzo in cantiere.
Oltre ai lavoratori delle varie ditte autorizzate ad operare in cantiere, potranno accedere al cantiere
anche tecnici, consulenti, etc. Mentre le ditte operative e relativi lavoratori sottostanno alla disciplina
del POS (salvo lavoratori autonomi) e relative documentazioni di sicurezza (ovvero art. 26 D.Lgs.
81/2008), un tanto in genere non è applicabile per le altre figure non operative. In tali casi verrà
comunque richiesto che i terzi (tecnici, consulenti, visitatori, etc) siano accompagnati eventualmente
da un preposto e abbiano preso visione di specifico opuscolo di coordinamento già preparato.
Dovranno quindi essere rigorosamente muniti di DPI (almeno indumenti alta visibilità e caschetto di
protezione e, per quanto possibile, scarpe di sicurezza).
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 20 di 52
2.1.12. Rifiuti di cantiere.
Ogni Impresa sarà responsabile dei propri rifiuti e dovrà provvedere all’accatastamento ordinato e
successiva rimozione degli stessi.
2.1.13. Formazione degli addetti
Il personale impiegato per l’utilizzo di mezzi particolari (attrezzature di perforazione, autobetoniere,
camion gru, etc.), dovrà essere in regola con la formazione, informazione ed addestramento previsti
dall’accordo Stato-regioni (tassativo dal 12 marzo 2015). Deroghe sono previste compatibilmente
con quanto specificato dal suddetto accordo e successivi chiarimenti ministeriali.
Sarà preteso che sempre in cantiere sia presente un Lavoratore in possesso di adeguata
formazione (esibire attestato) per Primo soccorso ed antincendio.
Tutto il personale che utilizza DPI di 3^ categoria (imbracature e otoprotettori) deve evidenziare
l’avvenuta formazione, informazione ed addestramento specifici (esibire attestati o simili).
2.1.14. Manutenzione dei mezzi, delle attrezzature e delle opere provvisionali
Dovrà essere fornita evidenza dell’avvenuta manutenzione almeno annuale dei mezzi e delle
attrezzature impiegate in cantiere (ad esempio esibendo e/o inviando copia di registri di controllo).
Le imbracature e le eventuali linee vita provvisionali utilizzate in cantiere devono essere recenti
(meno di 1 anno), ovvero essere state assoggettate a controllo annuale da persona esperta (esibire
verbale).
Dovrà essere nominata una persona e/o una squadra addetta alle operazioni di manutenzione in
cantiere ai fini della sicurezza (ad esempio per ripristino parapetti on recinzioni o per affissione
segnaletica, etc). Tale figura deve attenere preferibilmente alla Impresa Affidataria che si farà cura di
assicurare il mantenimento delle condizioni generali per i propri subappaltatori.
2.1.15. Sostanze chimiche e similari
Nei POS dovranno essere citate le sostanze pericolose di cui si prevede l’impiego. A tali sostanze
devono corrispondere aggiornate schede di sicurezza da conservarsi in cantiere (es. cemento,
gasolio, disarmanti, ecc.).
Se non è previsto l’utilizzo di sostanze pericolose ciò deve essere espressamente evidenziato nel
POS.
2.1.16. Sottoservizi
Si fa specifico riferimento agli elaborati dello stato di fatto ed al paragrafo 1.3.2.
2.1.17. Interventi in orari di lavoro particolari
In particolari circostanze potrà essere necessario lo svolgimento di attività lavorative da parte di
alcune ditte/lavoratori in orari al di fuori dello standard (dopo le ore 17.00 o il sabato ad esempio).
Tali fatti devono essere preventivamente segnalati anche al CSE. In queste circostanze è comunque
tassativamente prescritto che gli addetti siano almeno 2 (mai un Lavoratore deve trovarsi a
lavorare da solo, si pensi alle conseguenze in caso di malori o altro). Inoltre, almeno uno degli
addetti presenti deve essere stato debitamente formato ed addestrato ai fini della gestione delle
emergenze (primo soccorso ed antincendio).
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 21 di 52
3. L’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
3.1. SITUAZIONE AMBIENTALE IN CUI È SITO IL CANTIERE
OPERE SI NO DESCRIZIONE E INTERVENTI DI PREVENZIONE
DA EFFETTUARE - NOTE
Sono presenti infrastrutture
aeree:
X Zone esterne
- Linee elettriche X
- Linee telefoniche X
- Sprinkler X
- Linee idriche X
- Cavi dati X
Sono presenti infrastrutture di
sottosuolo:
X
- Linee elettriche X Varie zone
- Linee telefoniche
- Rete d’acqua potabile X
- Rete idrica antincendio X
- Rete gas metano X
- Rete fognaria X
Interferenza con persone X La zona oggetto dei lavori sarà completamente
recintata e tale rimarrà fino al completamento delle
lavorazioni.
Possibili interferenze sono prevedibili nelle zone
esterne alla recinzione.
Vista la vicinanza di altre realtà (campo sportivo,
edificio scolastico), è strettamente richiesto un
puntuale controllo della totale integrità fisica e
sicurezza della recinzione di cantiere.
Interferenza con altri cantieri
limitrofi:
X Al momento della stesura del presente elaborato in
base ai sopralluoghi effettuati non risultano attivi altri
cantieri limitrofi
- Gru interferenti X
- Recinzione X La recinzione di cantiere sarà limitrofa con zone
accessibili da parte del personale addetto al campo
sportivo ma non vi sarà presenza di pubblico; per
quanto riguarda l’edificio scolastico si è già indicata
la contemporaneità dell’attività nei primi dieci giorni
dei mesi di giugno e di settembre .
- Accessi X L’accesso al cantiere sarà effettuato da viabilità
pubblica (via Cino Ermacora); segnalare
debitamente le zone di entrata/uscita dei mezzi
onde minimizzare i rischi di interferenza
- Altro X
Interferenza con aree esterne: X
- Restante area del campo
sportivo ove è presente
l’edificio scolastico
X Verrà disposta recinzione cantiere e segnaletica.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 22 di 52
- Centro storico X
- Altro X .
Modalità di accesso dei mezzi di
fornitura dei materiali
X I mezzi di fornitura dei materiali (automezzi, camion,
etc.) verranno fatti entrare in cantiere e si
posizioneranno in zona predisposta alle operazioni
di carico/scarico materiali. Il personale esterno di
massima non scenderà dal mezzo. Se scenderà
dovrà essere munito di DPI ed essere
preventivamente messo a conoscenza dei rischi
intrinseci nell’attività di cantiere.
3.2. RISCHI TRASMESSI ALL’ESTERNO
POLVERI
Lavorazione Tipo di polvere Misure di sicurezza da adottare
Demolizioni Di origine
naturale
Limitare l’altezza di caduta dei materiali demoliti;
Provvedere alla pulizia giornaliera delle superfici pavimentate
onde evitare presenza di polveri e/o detriti.
CADUTA DI MATERIALE DALL’ALTO
Lavorazione Tipo di
materiale Misure di sicurezza da adottare
Interventi di
movimentazione
elementi (in
particolare
elementi
prefabbricati)
Diverse tipologie Personale munito di caschi; non sostare al disotto delle zone
di lavoro; isolare a terra a mezzo recinzione le zone di
lavoro impedendo l’accesso ai non addetti;
Verificare la corretta imbracatura dei carichi
Non movimentare materiali passando sopra la strada.
RUMORE
Lavorazione Vibrazioni
verso: Misure di sicurezza da adottare
Demolizioni Esterno Il cantiere è separato dalle abitazioni più vicine da una
collinetta che funge da parziale barriera ai rumori provenienti
dal cantiere.
Utilizzare utensili adeguati (a bassa emissione di rumori) e
marcati CE.
VIBRAZIONI
Lavorazione Vibrazioni
verso: Misure di sicurezza da adottare
Utilizzo di
demolitori o
trapani, rulli, etc
Esterno Limitare gli effetti delle vibrazioni in particolare negli
interventi vicino ai fabbricati esistenti
Evitare demolizioni per rovesciamento
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ALTRI RISCHI
Lavorazione Rischi Misure di sicurezza da adottare
Movimentazione
mezzi e
materiali
Investimento di
persone
Procedere a bassa velocità; segnalare da terra eventuali
manovre pericolose; accendere le luci anabbaglianti degli
automezzi; accertarsi che non via siano persone non
autorizzate nel raggio di azione dei macchinari
Accesso di
personale non
addetto
Incidenti verso
persone non
autorizzate
Recintare tutte le zone di lavoro; chiudere o isolare
macchinari e parti pericolose; valutare la possibilità di
rimozione delle predisposizioni a seguito di temporali, vento;
le predisposizioni dovranno essere adeguatamente fissate a
terra
Interventi su
impianti
elettrici
esistenti
Intercettazione
impianti
Prima di effettuare interventi su impianti esistenti
verificare che il personale sia specificatamente formato
ed informato e abilitato ad effettuare lavori su impianti in
tensione. Prima di scavare evidenziare tracciati
3.3. RISCHI PROVENIENTI DALL’ESTERNO Il cantiere si trova all’interno dell’area del Polisportivo Comunale “Giovanni Nadalutti”; tale area è
completamente recintata e tutti gli accessi sono dotati di porte, portoni e cancelli con chiusura a chiave.
Nel periodo di attività del cantiere (giugno – settembre) le attrezzature del campo sportivo non vengono
utilizzate e l’accesso all’infrastruttura è limitato agli addetti alla manutenzione, irrigazione e simili, ai quali è
fatto divieto di accesso al cantiere.
Per tale motivo i rischi provenienti dall’esterno sono pressoché nulli.
3.4. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, DELIMITAZIONE, ACCESSI, VIABILITA’
OPERE SI NO TIPOLOGIE - NOTE
Recinzione di cantiere
- Tipo: X Zona cantiere: area in parte già segregata. Integrazione recinzione per tutto il perimetro.
- Altezza: X Non inferiore a 200 cm
- Segnaletica: X Secondo D. Lgs. 81/2008
- Illuminazione: X
Ingressi cantiere
- Accesso pedonale X Cancelletto metallico chiudibile: uso personale lavoratore
- Accesso carrabile X Cancello metallico chiudibile - Parcheggio autovetture X A disposizione nel piazzale su via Cino Ermacora - Segnaletica X Secondo D. Lgs. 81/2008 presso ingressi
Viabilità di cantiere
- Delimitazione delle vie di transito X L’area del cantiere propriamente detto è poco più ampia delle zone di lavorazione e pertanto non contiene vie di transito. Mantenere sempre vie di fuga funzionanti e attive
- Segnalazione delle vie di transito X
- Segnaletica X
- Illuminazione artificiale X
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Servizi di cantiere
- Uffici X Fungerà da ufficio la baracca di cantiere - Spogliatoi X Verrà utilizzato l’antibagno nel locale servizi igienici
disponibile nell’edificio attestato sul piazzale di via Cino Ermacora
- Mensa/Refettorio X Fruizione di locali pubblici nella zona a mezzo convenzione
- Docce X Non necessarie - Lavabi X Disponibili nell’edificio attestato sul piazzale di via
Cino Ermacora - Latrine X Idem - Dormitorio X Non necessario
Assistenza Sanitaria e Pronto Soccorso
- Presidio sanitario X Cassetta Primo soccorso presso zona spogliatoi
Deposito e Magazzino
- Area di stoccaggio esterna X Contenitore per materiali da demolizione, etc - Magazzino X - Posti fissi di lavoro X
Attrezzature fisse in cantiere
- Gru su autocarro X
- Autocarro X
- Autobetoniera X
- Terna X
- Betoniera a bicchiere X
- Ponti su cavalletti X
- Ponteggio X
- Trabattello X
- Cesoia e piegaferri X
- Sega circolare X
- Area lavorazione ferro X
Deposito materie e sostanze infiammabili
- Depositi vernici, solventi, collanti X
- Deposito legname X - Altro X Deposito materiali vari (tubazioni, tasselli,
carpenterie, etc.): presso l’area di cantiere
Strutture logistiche
Nel cantiere trovano ubicazione le seguenti strutture logistiche:
1. Ufficio (baracca di cantiere).
2. Spogliatoi
3. Servizi igienici
I locali devono corrispondere alle prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere
(ai sensi dell’Allegato XIII D. Lgs.9 aprile 2008 N°81)
1. Spogliatoi e armadi per il vestiario
1.1. I locali spogliatoi devono disporre di adeguata aerazione, essere illuminati, ben difesi dalle
intemperie, riscaldati durante la stagione fredda, muniti di sedili ed essere mantenuti in buone
condizioni di pulizia.
1.2. Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentano a ciascun lavoratore di chiudere
a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.
1.3. La superficie dei locali deve essere tale da consentire, una dislocazione delle attrezzature, degli
arredi, dei passaggi e delle vie di uscita rispondenti a criteri di funzionalità e di ergonomia per la tutela e
l’igiene dei lavoratori, e di chiunque acceda legittimamente ai locali stessi.
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2. Gabinetti e lavabi
2.1. I locali che ospitano i lavabi devono essere dotati di acqua corrente, calda e fredda, di mezzi
detergenti e di asciugamani di carta.
2.2. I servizi igienici sono mantenuti puliti con frequenza quotidiana.
2.3. I lavabi devono essere in numero minimo di uno ogni 5 lavoratori e 1 gabinetto ogni 10 lavoratori
impegnati nel cantiere.
3. Locali di riposo, di refezione
3.1. L’ufficio di cantiere potrà essere utilizzato per locale di riposo. Non sono presenti locali di refezione
in quanto le maestranze non consumeranno i pasti in cantiere ma in locali pubblici esterni al cantiere
stesso.
3.2 I lavoratori devono disporre sul cantiere di acqua potabile in quantità sufficiente nei locali occupati
3.3. Nei locali di riposo così come nei locali chiusi di lavoro è vietato fumare.
4. Locali ad uso spogliatoi, locali di riposo
4.1. Non devono avere altezza netta interna inferiore a m 2.40, l’aerazione e l’illuminazione devono
essere sempre assicurate da serramenti apribili; l’illuminazione naturale, quando necessario, sarà
integrata dall’impianto di illuminazione artificiale.
Le aree dedite agli uffici, locale spogliatoio, servizi igienici assistenziali dovranno essere mantenute in
condizioni di pulizia dignitosa.
4.1. In mancanza di ulteriori precisazioni si concorda che l’orario di lavoro sarà il seguente:
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 13.00 alle ore 17.00.
3.5. DISPOSIZIONI PER EVITARE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI
Nel lavoro in oggetto si considerano le seguenti possibili interferenze principali
TIPOLOGIA
1 Tra addetti della stessa impresa
2 Tra imprese diverse
3 Tra imprese e lavoratori autonomi
4 Tra imprese / lavoratori autonomi e fornitori esterni
5 Tra imprese e terzi
6 Tra lavoratori autonomi e terzi
1) Il capocantiere dell’Impresa Affidataria dovrà regolare e soprintendere alle lavorazioni delle squadre da
lui coordinate: le singole squadre/lavoratori dovranno essere giornalmente informate sul tipo di attività
svolta e su luoghi e modalità di svolgimento delle lavorazioni di altri colleghi onde evitare si manifestino
interferenze pericolose. Similmente, nell’uso di attrezzature e altri elementi, sarà definito un preposto o
verrà deciso chi dovrà avere la precedenza nell’utilizzo e le singole responsabilità nella gestione. Si
definirà un unico preposto alla movimentazione di materiali e delle attrezzature principali a servizio di più
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squadre/lavoratori. Qualora si operi con più squadre in contemporanea verranno definiti gli ambiti
di azione prescrivendo di non operare in vicinanza della stessa verticale, non passare sotto la
parete ove si opera e formando specificatamente ogni squadra onde consentire la reciproca e
continua comunicazione e coordinamento.
2) Prima dell’accesso di altre imprese sub appaltatrici in cantiere, queste ultime dovranno essere informate
sull’organizzazione dello stesso e sulla distribuzione spaziale e temporale di altre lavorazioni in corso. Il
capocantiere, informato il Coordinatore, procederà ad evitare sovrapposizioni prevedendo
eventualmente di attuare sfasamenti temporali così come previsto dal Piano di Sicurezza. Verranno
tenute delle riunioni di coordinamento tra impresa Affidataria e altre imprese che intervengono
successivamente in cantiere qualora sia prevista l’operatività simultanea, anche in zone diverse. Di
massima si stabilisce che i vari sub-appaltatori potranno fare uso dei vari apprestamenti della impresa
Affidataria. Le chiavi del portone di ingresso potranno essere gestite anche da subappaltatori previa
accordi sulla rigorosa chiusura degli spazi e sulla non manomissione di apprestamenti e/o opere
provvisionali. Modifiche di apprestamenti quali ponteggi e/o parapetti e/o alimentazioni elettriche per
necessità dei sub-appaltatori e/o altre imprese dovranno essere preventivamente richieste ed
eventualmente autorizzate e compiute dall’impresa principale. Eventuali interventi che comportino rischi
di caduta detriti dall’alto e/o formazione di polveri e/o rumori avverranno previa segnalazione tra i
rispettivi responsabili di cantiere onde consentire l’attuazione delle necessarie misure cautelari
(segregazione aree di lavoro, uso di maschere protettive, spostamento manodopera, uso otoprotettori,
ecc.).
3) Si opererà in conformità al precedente punto 2), cioè si procederà al coordinamento anche tra imprese
e singoli lavoratori autonomi eventualmente presenti
4) I fornitori esterni, permangono in cantiere per un tempo ristretto e pertanto vengono generalmente
trascurati nel sistema di gestione della sicurezza. Al contrario devono essere fatti parte attiva
disciplinandone il comportamento ed informandoli di eventuali rischi e interferenze presenti. Nella
fattispecie tali fornitori devono essere preavvisati su vincoli presenti. Il carico/scarico della merce andrà
effettuato solo nelle aree preposte sotto il controllo del capocantiere. Qualora i fornitori debbano
partecipare alle lavorazioni, utilizzeranno i DPI previsti. Lo scarico/carico dei materiali dovrà essere
attuato solo da addetti a ciò preposti e ben formati e informati sulle modalità di trattamento del carico
(agganci, sganci, movimentazioni, ecc.).
5) e 6) Tutte le maestranze dovranno essere informate della presenza di personale operante nei contesti
lavorativi adiacenti e potenzialmente presente, onde evitare interferenze con gli stessi sia durante i
lavori che durante le manovre di entrata/uscita dalle zone di lavoro. Sarà vietato l’accesso in
cantiere di persone terze. Tutte le vie di fuga devono essere mantenute attive e, se ridotte, devono
essere adeguatamente segnalate le viabilità alternative.
L’impresa appaltatrice assieme al Coordinatore, vigileranno affinché vengano evitate situazioni di
sovrapposizione di lavorazioni che possano comportare rischi inerenti alla sicurezza dei lavoratori.
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A tale scopo i lavori verranno organizzati in modo che non solo tra ditte diverse, ma anche tra le maestranze
della stessa ditta sia ben chiaro, prima dell’inizio dei lavori di competenza, le zone di lavoro di cadauno e le
necessità di cadauno in relazione agli elementi di cantiere (apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi
e sistemi di protezione collettiva).
Verranno pertanto tenute delle riunioni di coordinamento da parte del responsabile della sicurezza
dell’impresa affidataria prima di consentire accesso ad altre squadre della propria ditta o di altre Ditte.
Verrà precisato quanto segue:
- il divieto di manomettere e/o modificare gli apprestamenti posti in essere (parapetti, ponteggi, andatoie,
segnaletica, etc). Tali operazioni potranno essere eseguite solo dalla ditta che ha eseguito
l’apprestamento, in modo che ella possa contestualmente rendere edotti i fruitori di eventuali modifiche
- verrà precisato a chi compete la sistemazione/gestione/manutenzione dei singoli apprestamenti di cantiere
(per la maggioranza l’Impresa Affidataria), le attrezzature, infrastrutture (es. se necessitano modifiche
alla viabilità, devono essere richieste ed eseguite dall’impresa principale che ha eseguito la
sistemazione iniziale), mezzi e sistemi di protezione collettiva (es. verranno informate tutte le
ditte/lavoratori che intervengono in cantiere sulla localizzazione di eventuali vie di fuga, posizione
estintori, etc)
- verranno specificatamente vietate le lavorazioni in contemporanea che comportino rischi di caduta di
elementi dall’alto. Se ciò non sarà per qualche motivo evitabile dovranno essere messe in opera delle
misure di sicurezza atte ad evitare rischi (es. disposizione di recinzioni, impalcati e/o tettoie di
protezione, etc)
- verranno specificatamente vietate le lavorazioni in contemporanea che comportino rischi di interferenza
reciproca di altro genere (valutabili di caso in caso)
Ove possibile si farà ricorso a sfasamenti temporali delle lavorazioni onde limitare la presenza
contemporanea di addetti diversi negli stessi ambiti. Anche l’uso degli apprestamenti e degli altri elementi
verrà disciplinato in modo da evitare o ridurre le possibilità di interferenza.
3.6. GESTIONE DEI RIFIUTI
L’impresa appaltatrice sarà responsabile del corretto stoccaggio, nonché dell’evacuazione, dei detriti, delle
macerie e dei rifiuti prodotti dal cantiere ai sensi dell’art.96 del D.Lgs. 81/2008. Nella categoria dei rifiuti
rientrano tutti i materiali di scarto la cui presenza si concretizza in cantiere dopo l’inizio dell’attività lavorativa;
tra questi si segnalano quelli conseguenti ai lavori in cantiere:
- imballaggi e contenitori;
- materiali di risulta provenienti da demolizioni;
- contenitori di sostanze impiegate nei lavori;
I rifiuti prodotti dalle attività lavorative devono essere smaltiti secondo le indicazioni contenute nella tabella
seguente.
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TIPOLOGIA
MODALITA’ DI SMALTIMENTO CONSIGLIATA
Rifiuti assimilabili agli urbani Conferimento nei contenitori comunali (previa verifica disponibilità)
Imballaggi e assimilati in carta, cartone, plastica, legno, ecc.
Raccolta differenziata per riutilizzo e riciclaggio
Rifiuti speciali non pericolosi derivanti dall’uso di sostanze come materie prime e accessorie durante i lavori
Raccolta separata e conferimento a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento
Rifiuti speciali pericolosi derivanti dall’impiego, dai residui e dai contenitori di sostanze e prodotti chimici utilizzati in cantiere, il cui grado di pericolosità può essere valutato esaminando le schede di sicurezza e l’etichettatura
Raccolta separata e conferimento a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento
I rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi possono originare rischi per il personale presente in cantiere e
danni ambientali; pertanto, dovranno essere raccolti e stoccati separatamente in contenitori specifici e idonei
ai rischi che il rifiuto presenta nonché ubicati in zone ben individuate del cantiere. I rifiuti liquidi pericolosi,
quali gli oli lubrificanti e idraulici o i liquidi di risulta dal lavaggio delle attrezzature che vengono a contatto
con composti chimici, dovranno essere stoccati in recipienti etichettati posti al coperto e all’interno di un
bacino di contenimento per evitare spandimenti.
L’impresa appaltatrice dovrà provvedere all’allontanamento dei materiali di demolizione e di quanto non
riutilizzabile in sito.
Il responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice assicurerà:
- il corretto deposito e allontanamento dei materiali di risulta;
- gli spostamenti di uomini e materiali in condizione di ordine e salubrità; così come previsto dagli art. 95 e
96 del D.Lgs. 81/2008, dal D.Lgs. 22/1997 e s.m.i. e da altre norme, regolamenti, ecc. vigenti al
momento dell’inizio dei lavori.
I rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento così come previsto
dal D. Lgs, 22/1997 e s.m.i.; il responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice assicurerà che gli stessi
vengano accompagnati dal Formulario di identificazione provvedendo anche alla tenuta del registro di carico
e scarico.
In ogni caso devono essere rispettati i CAM definiti dal D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.
3.7. MACCHINE E ATTREZZATURE
Tutti i macchinari presenti in cantiere devono essere a norma. In base alle normative vigenti, tutti i macchinari utilizzati in cantiere devono essere:
• Realizzati in conformità ai requisiti specifici di sicurezza richiesti dal tipo di impiego per il quale sono
utilizzati durante la programmazione del lavoro;
• Se acquistati dopo il 21/09/1996 dovranno avere: marchiatura CE; libretto di istruzioni per l’uso e la
corretta manutenzione.
• Dotati di dichiarazione di conformità, in cui siano indicate le norme in base alle quali l’apparecchio è
stato costruito e certificato.
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3.8. COORDINAMENTO PER L’USO COMUNE DEGLI ELEMENTI COSTITUENTI IL CANTIERE
L’Appaltatore, presumibilmente una Impresa Edile, sarà il principale responsabile della gestione del cantiere
e dei principali elementi che lo costituiscono:
1) apprestamenti
2) attrezzature
3) infrastrutture
4) mezzi e servizi di protezione collettiva
La predisposizione di tali elementi, la loro gestione, la loro manutenzione rimane pertanto in capo all’impresa
appaltatrice. Eventuali altre ditte subappaltatrici (e lavoratori autonomi), prima di operare in cantiere
dovranno essere informati dalla ditta principale su posizione e tipologia dei suddetti elementi. Dovrà inoltre
essere stabilito a priori il fatto che, eventuali modifiche e/o spostamenti a tali elementi dovranno essere
effettuate solo dalla ditta che li ha posizionati, tenendo conto del contesto lavorativo. Salvo diversi accordi
sarà pertanto sempre la ditta principale a gestire i suddetti elementi rimanendo responsabile nel consentire i
loro utilizzi da parte di terzi.
Qualora eventuali elementi (es. parapetti) vengano installati da ditte terze (es. subappaltatori), la
responsabilità della loro gestione competerà comunque alla ditta principale (art. 91, comma 1 D.Lgs.
81/2008), che non consentirà l’accesso a terzi se non dopo aver concordato le modalità di utilizzo e
gestione.
Nelle tabelle che seguono si riepilogano gli elementi considerati e si precisa a chi compete la
responsabilità della loro gestione e manutenzione. Le imprese, nei loro POS, dovranno evidenziare
se e come intendono avvalersi di tali elementi, in particolare se ciò contrasta con quanto evidenziato.
APPRESTAMENTI A CURA DI NOTE
Ponteggi (a telai e a tubo-giunto) Impresa Appaltatrice
Trabattelli Impresa Appaltatrice
Ponti su cavalletti Impresa Appaltatrice
Impalcati Non previsti
Parapetti Impresa Appaltatrice
Andatoie Non previste
Passerelle Non previste
Armature pareti scavi Non previsti
Gabinetti Impresa Appaltatrice
Locali per lavarsi Impresa Appaltatrice
Spogliatoi Impresa Appaltatrice
Refettori Non previsti
Locali ricovero/riposo Impresa Appaltatrice
Dormitori Non previsti
Camere di medicazione Non previste
Infermeria Non prevista
Recinzioni di cantiere Impresa Appaltatrice
Compartimentazioni localizzate Impresa Appaltatrice
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ATTREZZATURE A CURA DI
Impianti di betonaggio Non previsti
Betoniere Impresa Appaltatrice
Gru Non prevista
Camion gru Impresa Appaltatrice
Argani Non previsti
Elevatori Non previsti
Piattaforme di lavoro mobili PLE Non previste
Macchine movimento terra Impresa Appaltatrice
Macchine mov. Terra speciali Non previste
Seghe circolari Impresa edile
Piegaferri Addetti posa ferro
Impianti elettrici cantiere Impresa impianti, Impresa edile
Impianti di terra Impresa impianti, Impresa edile
Impianti protezione scariche Non previsto
Impianti antincendio Non previsti
Impianti evacuazione polveri Non previsti
Impianti adduzione acqua Non previsti
Impianti adduzione gas Non previsti
Impianti fognari Non previsti
Silos per intonaci Non previsti
Casseforme Impresa edile
Puntelli Impresa edile
Trapani, flex, martelli demolitori Impresa edile
Vibratori per cls Impresa edile
Saldatrice per tubazioni Non prevista
Cannello ossiacetilenico Non previsti
INFRASTRUTTURE A CURA DI NOTE
Viabilità principale di cantiere Impresa Affidataria L’impresa avvisa ditte/lavoratori terzi zone delimitate a tale scopo
Percorsi pedonali Impresa Affidataria
Aree di deposito materiali Impresa Affidataria
Attrezzature di cantiere Impresa Affidataria
Rifiuti di cantiere Impresa Affidataria
Accesso controllato Impresa Affidataria Accesso solo con badge
MEZZI / SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
A CURA DI NOTE
Segnaletica di sicurezza Impresa Affidataria Integrata dalle altre ditte
Avvisatori acustici Impresa Affidataria Presso uffici cantiere
Attrezzature per primo soccorso Impresa Affidataria L’impresa avvisa ditte/lavoratori terzi su consistenza e ubicazione
Illuminazione di emergenza Impresa Affidataria
Mezzi estinguenti Impresa Affidataria L’impresa avvisa ditte/lavoratori terzi su consistenza e ubicazione
Servizio gestione emergenze Impresa Affidataria L’impresa avvisa ditte/lavoratori terzi ed i responsabili delle problematiche generali di emergenza
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3.9. ANALISI DEI RISCHI DEI POSTI FISSI DI LAVORO PRODUZIONE DEL CALCESTRUZZO
Rischi Misure di sicurezza
Ferite agli arti superiori nel maneggio della
betoniera a bicchiere
Autobetoniera proveniente dall’esterno
CARICO E SCARICO MATERIALI
Rischi Misure di sicurezza
Carico e scarico materiali: cadute dall’alto
Lo scarico e carico di materiali dovrà essere condotto da sole persone autorizzate. Se le operazioni avvengono in zone con rischio di caduta dall’alto si opererà da postazioni protette con parapetti (ponteggi, trabattelli, etc) o facendo uso di imbracatura assicurata a mezzo cordino a specifico punto di trattenuta a norma UNI EN 795)
Carico e scarico materiali: caduta/urto di elementi
Lo scarico e carico di materiali dovrà essere condotto da sole persone autorizzate debitamente munite di DPI. Se le operazioni avvengono in zone con rischio di caduta dall’alto si opererà da postazioni protette con parapetti (ponteggi, trabattelli, etc) o facendo uso di imbracatura assicurata a mezzo cordino a specifico punto di trattenuta a norma UNI EN 795). Accertare le condizioni del carico prima di procedere allo scarico ponendo attenzione che lo svincolo dei materiali non provochi la repentina caduta degli stessi (mantenersi a distanza e ispezionare preventivamente le condizioni)
3.10. IMPIANTI DI CANTIERE PREVISTI
IMPIANTO
SI
NO
REQUISITI DI SICUREZZA E INDICAZIONI E MISURE DI
PREVENZIONE E PROTEZIONE
1. Impianto idrico X
2. Impianto elettrico X L’alimentazione elettrica necessaria per il cantiere sarà da attivare a cura dell’appaltatore/subappaltatore IMPIANTI in accordo con l’impresa appaltatrice. L’impresa appaltatrice delle opere subito dopo il punto di prelievo provvederà a far realizzare da un installatore qualificato a norma del DM 37/2008 e s.m.i. l’impianto elettrico di cantiere, che dovrà avere origine da un quadro elettrico ASC. L’installatore qualificato rilascerà all’impresa appaltatrice la dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/2008 e s.m.i. Al quadro di cantiere dell’impresa principale dovranno collegarsi anche le imprese chiamate a svolgere le opere edili e impiantistiche e di finitura. È fatto divieto, salvo casi eccezionali, alle imprese diverse da quella principale di collegarsi direttamente con utensili o prolunghe al quadro di cantiere. L’impresa principale vigilerà sul rispetto di questa disposizione. L’impresa appaltatrice si impegnerà, anche a nome dei propri subappaltatori o fornitori, a utilizzare l’impianto elettrico in conformità alla legge, non apportando modifiche non autorizzate dal responsabile dell’impresa principale. Il materiale e le attrezzature elettriche utilizzate dalle ditte esecutrici devono essere conformi alla normativa vigente e alle norme CEI applicabili; nel caso in cui il coordinatore in
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fase di esecuzione verifichi l’utilizzo di materiale non conforme, sarà immediatamente vietato l’utilizzo delle attrezzature e dei materiali elettrici fino a che l’impresa inadempiente non abbia sanato la situazione pericolosa.
3. Impianto fognario X
4. Impianto di messa a terra X Zona baraccamenti e per macchine specifiche e ponteggi
5. Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche
X
6. Impianto deposito gas GPL X
7. Impianto di illuminazione X
8. Impianto per la produzione dell’acqua calda
9. 10. X 11. È già disponibile
9. Cabina di trasformazione elettrica MT-MB
X
SPECIFICHE PER GLI IMPIANTI ELETTRICI E DI MESSA A TERRA
L’impianto elettrico di cantiere viene realizzato da ditta qualificata che rilascia dichiarazione di conformità.
La dichiarazione di conformità deve essere redatta e completa degli allegati obbligatori, tra cui schema
dell’impianto con indicazione dei materiali impiegati, copia iscrizioni CCIAA, etc.
Dovrà essere specificato il riferimento alla norma CEI 64-8 (parte 7), relativa agli impianti di cantiere.
Deve essere allegata alla dichiarazione di conformità dell’impianto la dichiarazione di conformità dei singoli
quadri elettrici, verificandone l’adeguatezza.
Eventuali gruppi elettrogeni in utilizzo devono essere comunque connessi a terra e dotati di dichiarazione di
conformità.
Utensili elettrici quali seghe di cantiere, betoniere, etc, dovranno essere collegati elettricamente a terra a
meno che non siano collegati elettricamente con prolunghe pentapolari dotate di terra (in questo caso la
messa a terra locale diventa irrilevante).
I quadri di cantiere devono essere esclusivamente ASC e devono risultare in buono stato e mantenuti NON
accessibili.
Eventuali alimentazioni e prolunghe a terra devono essere rigorosamente in cavi in neoprene (in genere cavi
neri). Sono eventualmente ammessi cavi di altro genere solo se meccanicamente protetti e/o sospesi in
quota.
Per il sostegno/assicurazione di cavi non utilizzare filo di ferro, bensì esclusivamente fascette plastiche o altri
sistemi che precludano il rischio di danneggiamento dell’isolamento dei cavi.
Le prolunghe da utilizzare in cantiere devono essere con grado di protezione almeno IP67. Per tale motivo è
fatto assoluto divieto di impiegare in cantiere “ciabatte” e/o altri sistemi che, anche se marchiati CEE, non
sono adeguati ad utilizzi in locali “Particolari” quali sono i cantieri.
I sistemi di illuminazione in cantiere devono essere con grado di protezione almeno IP44.
L’appaltatore dovrà indicare persona atta alla verifica periodica dell’impianto di cantiere, con particolare
riferimento alla verifica della funzionalità del differenziale e dell’efficienza dell’impianto di terra al fine di
evitare che interventi accidentali di cantiere possano comportare danneggiamenti.
Le masse estranee (es. ponteggi e baraccamenti elettricamente connessi), dovranno essere connessi a
terra. Per i ponteggi è auspicabile un collegamento a terra ogni circa 20-25 ml di sviluppo.
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3.11. SERVIZI DI EMERGENZA E PREVENZIONE INCENDI
SOSTANZE – ATTREZZATURE SI NO INDICAZIONI E MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE
Sono usate sostanze infiammabili (se sì quali)
• Benzina X
• Gasolio X Estintore in prossimità dei contenitori
• Acetilene X
• Gas propano liquido X Presenza di estintore in prossimità delle lavorazioni
Sono previste autorizzazioni da parte dei VV.F.
• X
Sono previsti mezzi e sistemi di prevenzione degli incendi
• Idranti X
• Estintori X Nel corso della posa della guaina impermeabilizzante a livello fondazioni
Addetti alla gestione dell’emergenza e del primo soccorso
Addetto all’Evacuazione
Precisare nominativo
Addetto al Pronto Soccorso
Precisare nominativo
Addetto Antincendio
Precisare nominativo
3.12. SEGNALETICA DI SICUREZZA
La segnaletica non deve essere generica ma strettamente inerente alle esigenze della sicurezza del
Cantiere e delle reali situazioni di pericolo analizzate.
La segnaletica non deve sostituire le misure di prevenzione ma favorire l’attenzione su qualsiasi cosa possa
provocare rischi (macchine, oggetti, movimentazioni, procedure, ecc.), ed essere in sintonia con i contenuti
della Formazione ed Informazione del personale.
Viene confermato che nel Cantiere saranno utilizzati soltanto segnali di sicurezza conformi al D. Lgs.
81/2008 in base a quanto disposto dal «Datore di lavoro» sul quale ricadono i relativi oneri; gli scopi della
segnaletica di sicurezza sono i seguenti:
– avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte;
– vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo o situazioni di rischio in generale;
– prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza;
– fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza;
In questo cantiere l’Impresa Affidataria che gestirà il cantiere provvederà alla fornitura della segnaletica
necessaria ed alla corretta collocazione della stessa, così come di seguito prescritto.
La segnaletica verticale comprenderà cartelli di Avvertimento, Divieto, Prescrizione, Evacuazione e
Salvataggio, Antincendio, Informazione, e sarà esposta in maniera stabile e ben visibile nei punti strategici e
di maggior frequentazione, quali:
• l’ingresso del Cantiere logistico (coincidente con gli accessi veicolari) anche con i dati relativi al
Cantiere ed agli estremi della Notifica Preliminare agli organi di vigilanza territorialmente competenti;
• l’ufficio (baracca di cantiere o automezzo); anche con richiami alle Norme di sicurezza;
• i luoghi di lavoro; con riferimenti agli specifici pericoli per le fasi lavorative in atto.
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Adeguata segnaletica sarà esposta anche presso macchinari fissi e quadri elettrici.
Per maggior chiarezza, qui di seguito vengono riassunti i principali segnali che saranno posti nell’area di
cantiere:
SEGNALE POSIZIONAMENTO
Divieto di ingresso alle persone non autorizzate • Zone esterne agli accessi al cantiere
Cartello con tutti i dati del Cantiere
Orario di lavoro
• All’esterno del cantiere presso l’accesso
principale
Vietato l’accesso ai pedoni • Passo carraio automezzi
Vietato passare e sostare nel raggio d’azione delle
macchine
In corrispondenza di:
• punti di sollevamento dei materiali
Attenzione carichi sospesi • In corrispondenza delle zone di salita e discesa
dei carichi
Vietato pulire, oliare, ingrassare organi in moto Nei pressi di macchinari
Vietato eseguire operazioni di riparazione o
registrazione su organi in moto
• Nei pressi di macchinari
Pericolo di tagli e proiezioni di schegge,
Protezione obbligatoria degli occhi, delle vie
respiratorie, dell’udito, ecc.
• Nei pressi di attrezzature specifiche
Flex, Clipper, Saldatrici, seghe circolari,
cannelli
Estintori* • Zone fisse: baracca
• Presso zone con lavorazioni a fiamma
Divieto di fumare • Locali chiusi
Vietato usare l’acqua • Nello spegnimento in prossimità di sostanze
nocive o apparecchi elettrici
Primo soccorso • Nei pressi della cassetta di medicazione
Indicazione di portata su apposita targa • Sui mezzi di sollevamento e trasporto
«Indicazioni e Contrassegni» di cui alla legge
29/05/1974 n° 256 e al DM 29/01/1992 e s.m.i. (vedi
anche allegato XXVI al D.Lgs. 81/2008)
• Recipienti per prodotti o materie pericolose o
nocive
* Su indicazione del Coordinatore per l’Esecuzione.
La segnaletica di sicurezza e salute è normata dal D.Lgs. 81/2008 (vedi anche allegato XXV e XXVIII) al
quale si rimanda per una completa valutazione di quanto necessita al cantiere in oggetto.
Lungo la recinzione e nell’area delimitata dalla stessa ed in posizione ben visibile, devono essere installati
dei cartelli che evidenzino le condizioni di pericolo, i divieti, i comportamenti e le informazioni di sicurezza.
3.13. PROTEZIONE COLLETTIVA E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Vengono definiti la «Protezione collettiva» ed i «Dispositivi di protezione individuale» in funzione delle scelte
effettuate per l’utilizzo del tipo di ponteggi, delle attrezzature, dei materiali che verranno installati,
privilegiando, per quanto possibile, la «Protezione collettiva» rispetto ai «DPI».
Opere provvisionali per la protezione collettiva
a) Ponteggi metallici prefabbricati
b) Parapetti provvisionali
c) Recinzioni elettrosaldate e similari
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Devono essere considerati come «misure di protezione collettiva»:
• Parapetti, Segnaletica di sicurezza, Estintori, Insonorizzazioni delle fonti di rumore, ecc.
• Procedure di comportamento (Schede) per le varie Fasi lavorative e per l’uso di macchinari ed
attrezzature
• Misure tecniche di prevenzione,
Dispositivi di protezione individuali:
I DPI saranno adeguati ai rischi da prevenire, adatti all’uso ed alle condizioni esistenti sul Cantiere e
terranno conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei lavoratori.
Tutto il personale (e le persone che per motivi vari saranno presenti in cantiere), saranno obbligate ad
utilizzare i DPI, la cui dotazione minima sarà:
• Casco di protezione
• Tuta da lavoro adeguata alla stagione lavorativa (estiva)
• Guanti da lavoro
• Scarpe antinfortunistiche adeguate alla stagione lavorativa (estiva)
• Saranno inoltre utilizzati per particolari necessità (specialmente negli interventi in quota, utilizzo
demolitori, ecc.):
– Cinture di sicurezza con funi di trattenuta,
– Cuffie ed inserti auricolari,
– Mascherine di protezione dell’apparato respiratorio (vari gradi di protezione),
– Occhiali, Visiere e Schermi.
Verifica e monitoraggio in Cantiere:
Tutti i lavoratori devono essere dotati di DPI appropriati ai rischi delle lavorazioni effettuate.
Il Datore di lavoro deve informare il Lavoratore sui rischi dai quali il DPI lo protegge e fornire un adeguato
addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI.
Il Lavoratore deve essere informato che il Datore di lavoro deve provvedere periodicamente alla
manutenzione ed eventuale sostituzione dei DPI.
Per certezza dell’avvenuta consegna, e dell’istruzione impartita in merito al corretto uso dei DPI, il singolo
Datore di Lavoro potrebbe utilizzare il seguente documento:
Il sottoscritto Datore di Lavoro ha informato ogni Lavoratore che ha l’obbligo di utilizzare idonei DPI nei
seguenti casi:
Cuffie o tappi per l’udito, in presenza di rumori
Casco di protezione, per lavori sopra, sotto o in prossimità di impalcature e di posti di lavoro sopraelevati,
in prossimità di carichi sospesi, montaggio e smontaggio di armature, lavori di installazione e di posa in
opera di ponteggi
Scarpe di sicurezza: sempre
Occhiali, guanti, maschere, cinture di sicurezza per posizionamento in quota, per i rischi specifici
Verifiche eseguite all’avvio delle lavorazioni:
Data:
Aggiornamento delle verifiche nel corso dei lavori
Data:
Eventuali Variazioni e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
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I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) sono corredo indispensabile dei lavoratori che devono sempre
provvedere al loro uso in relazione ai rischi specifici di lavorazione. Compito dei RSPP è di fornire DPI
adeguati, di curare l’informazione e la formazione all’uso e di sorvegliare sulla corretta applicazione in
cantiere.
Elenco dispositivi di protezione individuale
TIPO DI PROTEZIONE TIPO DI DPI MANSIONE SVOLTA
Protezione del capo Casco Tutte le mansioni
Protezione dell’udito Cuffie – inserti – tappi Da concordare con il Coordinatore (vedi schede attrezzature e lavorazioni: in generale per uso demolitori)
Protezione occhi e viso Occhiali, visiera Durante utilizzo della flex o per saldature
Protezione delle vie respiratorie Maschere in cotone, maschere al carbonio, maschere antipolvere
Nel corso di attività esposte a polveri quali utilizzo della flex, movimentazione inerti e demolizioni. Concordare con il Coordinatore
Protezione dei piedi Scarpe antinfortunistiche, stivali in gomma
Tutte le mansioni
Protezione delle mani Guanti da lavoro Tutte le mansioni
Protezione delle altre parti del corpo
Gambali in cuoio
Ginocchiere
Posa pavimenti
Protezione contro le cadute dall’alto
Imbracatura di sicurezza e fune di ritenuta ad assorbimento di energia o auto-avvolgitore
Interventi ad oltre 2 m di altezza non protetti da parapetti con tirante d’aria sufficiente
Protezione contro le cadute dall’alto
Imbracatura di sicurezza e cordino per posizionamento fisso sul ponteggio.
Interventi ad oltre 2 m di altezza non protetti da parapetti con tirante d’aria insufficiente
Messa in evidenza della presenza dei lavoratori
Indumenti ad alta visibilità (gilet, giubbotti o maglie)
In tutte le operazioni anche interne
3.14. PRESCRIZIONI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Le affezioni cronico degenerative della colonna vertebrale sono di assai frequente riscontro presso la
collettività dei lavoratori, soprattutto dell’edilizia.
Esse, sotto il profilo della molteplicità delle sofferenze e dei costi economici e sociali indotti (assenze per
malattie, cure, cambiamenti di lavoro, invalidità) rappresentano uno dei principali problemi sanitari. Il NIOSH-
USA (Istituto Nazionale per il lavoro e la salute) pone tali patologie al secondo posto nella lista dei dieci
problemi di salute più rilevanti nei luoghi di lavoro.
D’altro lato le affezioni acute dell’apparato locomotore sono al secondo posto (dopo le affezioni alle vie
respiratorie) nella prevalenza puntuale di patologie acute accusate dai lavoratori. Ancora in Italia, le sindromi
artrosiche sono al secondo posto tra le cause di invalidità civile. Secondo stime provenienti dagli istituti di
medicina del lavoro, le patologie croniche sono la prima ragione nelle richieste di parziale non idoneità al
lavoro specifico.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 37 di 52
In particolare, in letteratura, è ormai consolidato il rapporto esistente tra attività di movimentazione manuale
dei carichi ed incremento del rischio di contrarre affezioni acute e croniche dell’apparato locomotore ed in
particolare del rachide lombare.
Il D.Lgs. 81/2008, al Titolo VI (articoli 167-171), disciplina la Movimentazione manuale dei carichi e fa
specifico riferimento all’allegato XXXIII al medesimo decreto.
Nel dettaglio, compete al datore di lavoro delle imprese adottare le misure organizzative necessarie e
ricorrere ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una
movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.
Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di
lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i
mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi,
tenendo conto dell’Allegato XXXIII al D.Lgs. 81/2008.
3.15. PRESCRIZIONI PER LE OPERAZIONI DI CARICO/SCARICO DI MATERIALI IN CANTIERE
Le imprese esecutrici dovranno definire una procedura in relazione alle operazioni di carico e scarico del
materiale al fine di evitare rischi specifici, ma anche interferenziali.
L’autista che arriva in cantiere informa il preposto o altri addetti presenti in cantiere e si organizza per
l’imbracatura in sicurezza dei carichi anche chiedendo aiuto e collaborazione ad altri addetti. Se le
operazioni di aggancio/sgancio devono avvenire su elementi instabili e/o ad oltre 2 m da un piano stabile,
sarà necessario operare in sicurezza, ad esempio salendo in quota da una scala sorretta da un collega al
fine di imbracare il carico operando in sicurezza. La scala utilizzata dovrà avere idonea altezza al fine di
consentire al singolo addetto di non scivolare e di potersi trattenere alle sue estremità in caso di necessità.
Qualora i materiali abbiano diversi punti di aggancio, l’operazione sarà ripetuta.
In tali operazioni è importante anche verificare che la movimentazione di un componente non crei instabilità
del carico con rischi di ribaltamento o franamento che possono comportare rischi esportati anche verso terzi.
A tal fine, la movimentazione in quota di materiali instabili andrà eseguita agganciando preventivamente gli
stessi con una fune che ne consenta il controllo evitando rotazioni indesiderate.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 38 di 52
È onere del gruista (operatore della gru autocarrata), verificare che funi, fasce, catene e/o altri elementi di
sollevamento utilizzati siano integri e con verifica trimestrale aggiornata. Similmente lo stesso dovrà
assicurare che elementi minuti o instabili in fase di movimentazione siano debitamente legati o (in caso di
elementi minuti), movimentati con cassoni chiusi. Si ricorda che l’utilizzo di forche per il sollevamento di
materiali è vietato in assenza di sistemi anticaduta (reti, etc) e che la forca può essere utilizzata solo
per carico/scarico mezzi fino a 1,50 m di dislivello (di fatto dal pianale a terra e viceversa).
3.16. PRESCRIZIONI PER LE OPERAZIONI DI CARICO/SCARICO DEI MEZZI DI CANTIERE
In cantiere è prevedibile l’apporto di macchinari con conseguente necessità di condurre operazioni di carico
e scarico di tali apparecchiature. Sarà necessario che sia presente nelle documentazioni di sicurezza
presentate dalle imprese esecutrici una procedura che disciplini tali attività, tenendo conto tra l’altro di
quanto segue:
- I mezzi di trasporto devono essere posizionati in piano onde evitare rischi di ribaltamento o scivolamento
- Le zone di carico/scarico devono essere idoneamente segnalate e segregate al fine di evitare
interferenze con altre attività in corso
- I mezzi devono essere verificati per quanto attiene le condizioni generali, con particolare riferimento alla
presenza di parti sporgenti o mal fissate che, durante il trasporto, possano arrecare danno a terzi per
urto o caduta dall’alto
- Devono essere state definite specifiche procedure di imbracatura dei carichi per evitare ribaltamenti o
scivolamenti
- Il personale preposto a tali operazioni deve essere dotato di idonei DPI ed essere stato coordinato in
ingresso in particolare per quanto attiene alla viabilità da utilizzare, alla presenza di rampe e relativa
pendenza o di zone deputate a lavori di carico, scarico o montaggio potenzialmente interferenti.
3.17. ASSISTENZA SANITARIA E PRIMO SOCCORSO
Sorveglianza sanitaria
Il personale che sarà presente in cantiere sarà in possesso di idoneità alla o alle mansioni che espleterà in
cantiere. Le idoneità per il personale saranno rilasciate dai medici competenti dell’impresa. L’impresa deve
essere in possesso (ed esibire all’occorrenza) di copia dei giudizi di idoneità dei propri dipendenti e dei
tesserini di vaccinazione antitetanica.
Primo Soccorso
Per il primo soccorso e l’emergenza in cantiere sarà sempre presente almeno un lavoratore adeguatamente
formato. In cantiere sarà pure presente, in luogo noto ed accessibile, una cassetta di pronto soccorso
perfettamente equipaggiata e periodicamente rifornita dei prodotti eventualmente esauritisi.
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Gestione dell’emergenza sanitaria
Prima dell’inizio dei lavori, all’interno della riunione preliminare, saranno definite le azioni da attuare in caso
di emergenza sanitaria in cantiere (chi fa cosa, quando e come lo fa).
3.18. ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE
3.18.1 INDICAZIONI GENERALI
Il pericolo d’incendio in questo Cantiere è costituito quasi esclusivamente dalla presenza di un modesto
quantitativo di combustibile per generatori elettrici e di elementi di cassaforma in legname. Potranno essere
previsti specifici depositi di carburanti (di ridotta capienza) presso l’area baraccamenti principali.
Di conseguenza il rischio incendio è stato classificato BASSO, per cui sarà sufficiente collocare: presso
l’ufficio di cantiere, nel locale spogliatoio e presso i luoghi in cui potranno essere svolte saltuariamente e
per brevi periodi attività con rischio di incendio:
Estintori di tipo portatile da kg 6, caricati a polvere secca e CO2, tarati e controllati ogni sei mesi.
La redazione del «Piano di emergenza» (*) di cui all’art. 46 del D. Lgs. 81/2008, vista la relativa entità del
cantiere e la natura dei lavori da svolgere, è stata ridotta ad alcune indicazioni elementari relative a:
– nomina del «Responsabile della gestione dell’emergenza» e di un suo sostituto
– misure di prevenzione adottate
– messa in sicurezza, a fine giornata lavorativa, degli impianti ed attrezzature presenti sul cantiere
– protezione dei beni e delle attrezzature ivi presenti
– salvaguardia ed evacuazione delle persone
– procedure per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso.
(*) N.B.
Per le attività che si svolgono nei «Cantieri temporanei o mobili», le disposizioni del Decreto Ministeriale
del 10 Marzo 1998 si applicano limitatamente agli articoli 6 e 7, ovvero per la designazione degli addetti al
servizio antincendio ed alla loro formazione.
Nel corso delle lavorazioni l’Impresa principale e le altre Ditte interessate nell’esecuzione dei lavori, per i
rispettivi ruoli, provvederanno alla formazione ed informazione del proprio personale – anche
congiuntamente – sia per le esercitazioni in materia di primo soccorso che per quelle antincendio e di
evacuazione.
Sarà sempre assicurata la presenza in cantiere di un telefono cellulare di servizio “carico”.
Inoltre, si provvederà a verbalizzare le riunioni ed a formalizzare le attribuzioni delle relative nomine ed
incombenze.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 40 di 52
3.18.2 VIABILITÀ DI EMERGENZA
Nell’immagine sopra riportata si individua l’accesso di emergenza al cantiere per ambulanze e mezzi dei
Vigili del Fuoco indicato con freccia rossa; il tratto giallo indica il cancello di ingresso.
3.19 NUMERI TELEFONICI UTILI
PRONTO SOCCORSO 112
VIGILI DEL FUOCO 112
POLIZIA 112
CARABINIERI 112
Ufficio Tecnico del Comune di Pradamano: 0432 670014
Vigili urbani del Comune di Pradamano 0432 670014 – 39839905
Coordinatore per l’Esecuzione (Ing. F. Loschi 337 531274
Cantiere
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Modalità di chiamata dei Vigili del fuoco
Modalità di chiamata dell’emergenza
sanitaria
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di
Udine – N. telefonico 112
Centrale operativa emergenza sanitaria di Udine
– N. telefonico 112
In caso di richiesta di intervento dei Vigili del
Fuoco, il responsabile dell’emergenza deve
comunicare al 112 i seguenti dati:
- nome dell’Impresa ……………….
- indirizzo preciso del cantiere: via Chino
Ermacora 8 - Pradamano
- indicazioni del percorso e punti di riferimento
per una rapida localizzazione della zona di
cantiere: POLISPORTIVO COMUNALE
- telefono dell’Impresa ……………….
- tipo di incendio (piccolo, medio, grande)
- materiale che brucia
- presenza di persone in pericolo
- nome di chi sta chiamando
In caso di richiesta di intervento sanitario, il
responsabile dell’emergenza deve comunicare
al 112 i seguenti dati:
- nome dell’Impresa ……………….
- indirizzo preciso del cantiere: via Chino
Ermacora 8 - Pradamano
- indicazioni del percorso e punti di riferimento
per una rapida localizzazione della zona di
cantiere: POLISPORTIVO COMUNALE
- telefono dell’Impresa ……………….
- patologia presentata dalla persona colpita
(ustione, emorragia, frattura, arresto
respiratorio, arresto cardiaco, shock, ecc.)
- stato della persona colpita (cosciente,
incosciente)
- nome di chi sta chiamando
Nelle zone esterne è stata verificata la funzionalità di telefonini cellulari
• Dall’Ospedale di Udine il tempo di intervento è di circa 20 minuti.
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3.20 CORDINAMENTO TRA IMPRESA AFFIDATARIA E SUBAPPALTATORI
Tutte le Imprese che contribuiranno ai lavori dovranno preventivamente accettare il presente Piano di
Sicurezza redatto dal Coordinatore.
Come già detto, per quanto riguarda le loro Fasi di lavoro, ogni Impresa dovrà integrare il presente Piano di
Sicurezza con un proprio Piano Operativo di sicurezza (POS).
N.B.
– Il POS deve essere predisposto anche dalle Imprese con meno di 10 addetti e dalle Imprese
familiari.
– Il POS sostituisce la «Valutazione dei rischi» di cui all’art. 17 comma 1, lettera a del DLgs 81/2008»
limitatamente al Cantiere.
L’ Impresa Affidataria avrà il compito e la responsabilità di informare chiunque graviti nell’area del
Cantiere dell’obbligo di prendere visione e rispettare i contenuti del presente Piano di Sicurezza e
Coordinamento e delle eventuali successive integrazioni, con lo scopo preminente di tutelare la
sicurezza dei luoghi di lavoro da interferenze che potrebbero rivelarsi pericolose.
Precisazioni per le imprese che interverranno nel corso dei lavori
L’Impresa Affidataria coordinerà gli interventi di protezione e prevenzione in Cantiere, ma tutti i Datori di
lavoro delle altre Imprese che saranno presenti durante l’esecuzione dell’opera, saranno tenuti ad osservare
le misure generali di tutela di cui all’art. 15 e 95 del DLgs 81/2008, e cureranno, ciascuno per la parte di
competenza, in particolare:
a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;
b) la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti,
definendo vie o zone di spostamento o di circolazione;
c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali;
d) la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei
dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
e) la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare
quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;
f) l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di
lavoro o fasi di lavoro;
g) la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;
h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere.
Tutte le Imprese e Lavoratori autonomi che interverranno nel corso dei lavori sono obbligati a
partecipare alle riunioni di coordinamento promosse dal CEL o dall’Impresa Affidataria per illustrare
quali saranno le prescrizioni e gli obblighi – in materia di sicurezza – che dovranno rispettare nel
corso dei lavori.
Si evidenzia inoltre che il datore di lavoro dell’impresa affidataria vigila sulla sicurezza dei lavori affidati e
sull’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del PSC.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 43 di 52
Il datore di lavoro dell’impresa affidataria deve, inoltre:
a) coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96 del D.Lgs. 81/2008
b) verificare la congruenza dei Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al
proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per
l’esecuzione.
3.21 OBBLIGHI PARTICOLARI IN CAPO AL DATORE DI LAVORO
3.21.1 CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA
Prima dell’inizio dei lavori sarà onere del Datore di Lavoro dell’Impresa Affidataria inoltrare il presente PSC al
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza almeno 15 giorni prima dell’inizio lavori e acquisirne
eventuali osservazioni. Tali note saranno inoltrate al CSE che provvederà a darne risposta con eventuali
integrazioni al PSC.
Il Datore di Lavoro dell’Impresa Affidataria avrà cura di inoltrare il PSC nell’ultima versione eventualmente
revisionata dal CSE ad ogni Impresa Esecutrice/Lavoratore Autonomo che debba entrare in cantiere almeno
15 giorni prima dell’ingresso al fine che questi adempiano ai rispettivi obblighi di cui all’art. 102 del D.Lgs.
81/2008
Sarà onere del CSE inoltrare tempestivamente all’impresa Affidataria ogni revisione del PSC affinché possa
attuarsi di volta in volta quanto sopra descritto.
3.21.2 ORGANIZZAZIONE COOPERAZIONE, COORDINAMENTO E RECIPROCA INFORMAZIONE
La gestione di apprestamenti ed emergenze rimane in capo all’Impresa Affidataria che provvederà a mettere
a disposizione dei Sub-affidatari le strutture previste. Sarà onere di CSE prima di ogni nuovo ingresso
effettuare in tal senso un coordinamento entro il quale i Sub-affidatari vengano informati sulle specifiche
procedure d’uso stabilite dall’impresa affidataria.
Tutti i lavoratori in ingresso al cantiere saranno informati e formati sulla gestione delle emergenze del
medesimo a cura del capocantiere dell’impresa affidataria.
In merito alla gestione delle emergenze si rispetterà almeno quanto di seguito esposto.
Primo soccorso
Sara cura dell’impresa affidataria definire le procedure di emergenza e informare e formare le altre
imprese/lavoratori autonomi sulle stesse. Rimane inteso che ogni impresa/lavoratore autonomo sarà munito
delle specifiche strutture previste nella propria gestione delle emergenze ove non sussista interferenza.
Rimane inteso che presso la baracca ospitante i servizi di cantiere sarà tenuta cassetta di primo soccorso
rifornita ex art. 4 D.M. 15/07/2003 n. 388. Tale presidio sarà segnalato da segnaletica adeguata.
Sarà cura del capocantiere dell’impresa affidataria provvedere alla regolare manutenzione della cassetta ad
uso comune verificando la completezza del contenuto e provvedendo agli approvvigionamenti in caso di uso.
Sarà anche cura del capocantiere dell’impresa affidataria verificare quotidianamente le eventuali piste di
cantiere affinché siano percorribili in sicurezza dai mezzi di soccorso e provvedere alla loro manutenzione
secondo esigenza.
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Solo personale formato alla gestione delle emergenze potrà impiegare le strutture in essere presso l’area di
cantiere. Rimane inteso che presso ogni area di cantiere deve essere dislocato personale formato. Per tale
verifica sarà cura del capocantiere dell’impresa affidataria raccogliere la lista del personale abilitato e
verificare che sia sempre presente in cantiere almeno un operatore formato.
Sara sempre cura del capocantiere dell’impresa affidataria verificare che la viabilità di cantiere permetta il
raggiungimento delle aree da parte dei mezzi dei soccorritori. Le piste dovranno pertanto essere sgombere,
stabili e prive di sconnessioni o aperture al suolo.
Antincendio
Sara cura dell’impresa affidataria definire le procedure di emergenza e informare e formare le altre
imprese/lavoratori autonomi sulle stesse. Rimane inteso che ogni impresa/lavoratore autonomo sarà munito
delle specifiche strutture previste nella propria gestione delle emergenze ove non sussista interferenza.
Si raccomanda comunque di allestire dei presidi antincendio (estintori) tali che:
- Siano commisurati al carico d’incendio stimato
Siano posti in posizione raggiungibile dagli operatori e siano segnalati nelle postazioni fisse (ad esempio
presso le baracche e presso i depositi di materiale infiammabile)
- Siano posti a pie d’opera ove vengano utilizzate fiamme libere (a carico dell’impresa esecutrice dello
specifico intervento)
- Siano segnalati secondo i disposti dell’allegato XXVII D.Lgs. 81/08
Sara sempre cura del capocantiere dell’impresa affidataria verificare che la viabilità di cantiere permetta il
raggiungimento delle aree da parte dei mezzi dei soccorritori. Le piste dovranno pertanto essere sgombere,
stabili e prive di sconnessioni o aperture al suolo.
Evacuazione
Sarà cura dell’impresa affidataria definire le procedure di emergenza e informare e formare le altre
imprese/lavoratori autonomi sulle stesse.
Tale organizzazione prevede:
- L’individuazione di percorsi di esodo da mantenere sgomberi e percorribili in sicurezza sempre in ogni area
di cantiere;
- L’individuazione di uscite di sicurezza rispetto agli interventi in ambienti chiusi; in caso di opere d’arte si
individueranno le scale per l’esodo e gli accessi al ponteggio come via di fuga;
- Verrà vietato depositare materiali su impalcati e zone individuate come vie di fuga
- L’individuazione di punti di raccolta esterni possibilmente posti in prossimità della baracca dedicata ai
servizi in un’area dimensionata rispetto al numero di persone presenti in cantiere e da mantenersi sgombera
da mezzi e materiale; se non fosse possibile individuare tale punto ove previsto si provvederà allo sgombero
del cantiere dall’accesso principale in un’area esterna allo stesso;
Quanto sopra previsto sarà adeguatamente segnalato secondo le prescrizioni dell’allegato XXV D.Lgs.
81/08.
In ogni area di cantiere verrà individuata una persona responsabile dell’evacuazione il cui nominativo sarà
noto a tutti i lavoratori presenti (in caso di estensione dell’area si individueranno più persone). Tale operatore
avrà l’onere di dare il segnale di evacuazione a tutti i presenti e verificare al punto di raccolta la presenza dei
lavoratori attivi nella propria area di competenza.
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 45 di 52
Tale persona sarà quindi in diretta dipendenza del capocantiere dell’impresa affidataria che lo informerà di
ogni ingresso e uscita dall’area di imprese e/o lavoratori autonomi.
Sarà cura del capocantiere dell’impresa affidataria verificare quotidianamente il corretto posizionamento
della segnaletica nonché la percorribilità delle vie d’esodo e la praticabilità dei punti di raccolta (percorsi
sgomberi da ostacoli e privi di sconnessioni o aperture al suolo). In caso di carenze provvederà al ripristino
delle corrette condizioni di cartellonistica, vie di fuga e punti di raccolta.
Chiunque rilevasse la situazione di emergenza avviserà immediatamente il responsabile d’area che darà il
segnale di evacuazione.
Gli operai presenti nel cantiere, al segnale di evacuazione, metteranno in sicurezza le attrezzature e si
allontaneranno dal luogo di lavoro verso un luogo più sicuro (posti di raccolta o in mancanza ingresso
cantiere).
4 VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AL RUMORE La valutazione del rischio rumore è stata resa obbligatoria con il D. Lgs. 10 aprile 2006, n. 195.
Ogni Impresa dovrà indicare nel proprio POS i risultati della valutazione di esposizione al rumore, per
ciascun Lavoratore; dovrà essere compilata, se non già disponibile tra i documenti della valutazione, una
tabella con i nominativi di tutti i Lavoratori dipendenti, firmata dai medesimi per certezza dell’avvenuta
comunicazione dei valori rilevati.
Si riporta il testo dell’Art. 49-quater del citato D. Lgs.:
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE IN BASE AL LIVELLO DI ESPOSIZIONE OTTENUTO
FASCIA n°1
Al disotto di 80 decibel non si prevedono provvedimenti particolari, ma ciò non esonera il Datore di lavoro
dall’adottare gli accorgimenti consigliati dalla tecnica per diminuire l’intensità di rumori e vibrazioni.
FASCIA n°2
Fra 80 e 85 decibel il Datore di lavoro ha l’obbligo di informare i lavoratori, ovvero i loro rappresentanti su:
• i rischi derivanti all’udito dall’esposizione al rumore
• le misure adottate in applicazione al decreto
• le misure di protezione alle quali i lavoratori devono conformarsi
• le funzioni e i mezzi personali di protezione
• le circostanze nelle quali è previsto l’uso di tali mezzi e le loro modalità di utilizzo
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• il significato ed il ruolo del controllo sanitario
• i risultati ed il significato della valutazione
Se il lavoratore ne fa richiesta ed il medico competente ne conferma l’opportunità, anche al fine di
individuare eventuali effetti extra-uditivi, il lavoratore stesso deve essere sottoposto ad opportuno controllo
sanitario.
FASCIA n°3
Fra 85 e 87 decibel il Datore di lavoro, oltre alle disposizioni previste per l’esposizione inferiore, deve fornire
ai lavoratori un’adeguata formazione ed informazione su:
• l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale
• l’uso corretto degli utensili, delle macchine e delle apparecchiature per ridurre al minimo i rischi per
l’udito.
Inoltre, deve fornire ai lavoratori i mezzi personali di protezione scelti, consultando i lavoratori o i loro
rappresentanti, badando che tali mezzi siano adatti al singolo lavoratore e alle sue condizioni di lavoro,
nonché alla sua sicurezza e salute.
I lavoratori sono obbligati ad utilizzare i mezzi personali forniti.
Tutti i lavoratori così esposti, indipendentemente dall’utilizzo dei DPI devono essere sottoposti a controllo
sanitario.
Tale controllo comprende:
• una visita medica preventiva con esame della funzione uditiva, per accertare l’assenza di
controindicazioni al lavoro specifico;
• una visita di controllo, con esame della funzione uditiva, effettuata non oltre un anno dopo la visita
preventiva per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità;
• visite mediche periodiche successive, a frequenza stabilita dal medico competente, comunque non oltre
i due anni.
FASCIA n°4
Superando 87 decibel, o la pressione acustica istantanea non ponderata (Peak) di 200 dB (Lin) fermi
restando gli obblighi precedenti e quelli di perimetrare la zona di rischio e limitarne l’accesso, il datore di
lavoro deve comunicare all’organo di vigilanza, entro trenta giorni dall’accertamento del superamento, le
misure tecniche e organizzative adottate, informare i lavoratori ovvero i loro rappresentanti e tenere un
apposito registro su cui annotare i nominativi dei lavoratori.
5 RISCHI GENERATI DA ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI
A seguito dell’emanazione del D.Lgs. 19 agosto 2005 n° 187, in merito all’attuazione della direttiva n°
2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi
derivanti da vibrazioni meccaniche, il PSC deve prendere in considerazione tali rischi.
Ogni Impresa dovrà indicare nel proprio POS i risultati della valutazione di esposizione alle vibrazioni, per
ciascun Lavoratore; dovrà essere compilata, se non già disponibile tra i documenti della valutazione, una
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tabella con i nominativi di tutti i Lavoratori dipendenti, firmata dai medesimi per certezza dell’avvenuta
comunicazione dei valori rilevati.
Dovrà anche farsi riferimento all’art. 202 del D.Lgs. 81/2008 e conseguentemente all’allegato XXXV al
D.Lgs. 81/2008.
Nel POS dell’impresa, qualora sia previsto l’utilizzo di macchinari o attrezzature che possano
provocare rischi da vibrazioni, andrà svolta una valutazione dei rischi.
In base a tale valutazione l’Impresa dovrà eventualmente adottare dei provvedimenti atti a limitare o a
eliminare il rischio.
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6 COSTI DELLA SICUREZZA
Per poter meglio organizzare la stima si è suddivisa l’analisi in parti distinte e facilmente riconoscibili.
I costi per la sicurezza andranno pagati all’Appaltatore progressivamente, in funzione dell’avanzamento delle
lavorazioni e dopo aver verificato l’effettiva diligenza nell’applicazione di quanto quantificato nel seguente
computo.
La presente valutazione tiene conto della Determinazione n° 4 del 26 luglio 2006 dell’Autorità per la
vigilanza sui contratti pubblici di forniture e s.m.i.
I prezzi sono stati assunti principalmente dal prezziario della Regione FVG, ultima edizione 2018 e in
minore misura, ove il prezziario regionale risultava non avere adeguate risposte a parere del CSP, al
prezziario edito dal Comitato Paritetico Territoriale di Roma, edizione 2012 (ultimo disponibile)
N. Descrizione U.M. Quantità Prezzo Costo (euro)
1 99.1.XB1.08. A BOX DI CANTIERE USO UFFICIO RIUNIONI. PREZZO PRIMO MESE. Fornitura e posa in opera di box di cantiere uso ufficio riunioni realizzato da struttura di base, sollevata da terra e in elevato con profilati di acciaio presso-piegati, copertura e tamponamento con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale, divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno rivestito in PVC, completo di impianto elettrico e termico (radiatore elettrico), dotato di scrivania, 6 sedie, mobili e accessori vari. Dimensioni orientative 2,4x6,4x2,4 m compreso trasporto, montaggio, smontaggio e formazione della base in cls armata di appoggio. Prezzo primo mese
n.1 cad 1,00 580,52 580,52
2 99.1.XB1.08. B BOX DI CANTIERE USO UFFICIO RIUNIONI. PREZZO PRIMO MESE. Fornitura e posa in opera di box di cantiere uso ufficio riunioni realizzato da struttura di base, sollevata da terra e in elevato con profilati di acciaio presso-piegati, copertura e tamponamento con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale, divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno rivestito in PVC, completo di impianto elettrico e termico (radiatore elettrico), dotato di scrivania, 6 sedie, mobili e accessori vari. Dimensioni orientative 2,4x6,4x2,4 m compreso trasporto, montaggio, smontaggio e formazione della base in cls armata di appoggio. Prezzo per ogni mese e frazione di mese successivo al primo
1*3 mesi = 3 cad*mese 3,00 219,85 659,80
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N. Descrizione U.M. Quantità Prezzo Costo (euro)
3 99.1.AH2.03.A RECINZIONE DI CANTIERE CON RETE METALLICA ELETTROSALDATA E TUBI SU PLINTI PREFABBRICATI
Esecuzione di recinzione di cantiere alta 200 cm, eseguita con tubi da ponteggio infissi su plinti di calcestruzzo prefabbricati e rete metallica elettrosaldata. Compreso il fissaggio della rete ai tubi, lo smontaggio e il ripristino dell'area interessata dalla recinzione.
Prezzo primo mese
85*2= 170mq mq 180,00 5,76 1.036,80
4 99.1.AH2.03.B RECINZIONE DI CANTIERE CON RETE METALLICA ELETTROSALDATA E TUBI SU PLINTI PREFABBRICATI
Esecuzione di recinzione di cantiere alta 200 cm, eseguita con tubi da ponteggio infissi su plinti di calcestruzzo prefabbricati e rete metallica elettrosaldata. Compreso il fissaggio della rete ai tubi, lo smontaggio e il ripristino dell'area interessata dalla recinzione.
Prezzo per ogni mese e frazione di mese successivo al primo
170*3= 510 mq mq 510,00 1,85 943,50
5 99.1.AB1.02 CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Fornitura e posa in opera di cassetta di pronto soccorso rispondente all'art. 29 del D.P.R. 303/56 e art. 1 D.M. 28/07/58 contenente: 1 flacone di sapone liquido, 1 flacone di disinfettante da 250 cc, 1 pomata per scottature, 1 confezione da 8 bende garza assortite, 10 garze sterili 10x10 cm, 1 flacone di pomata antistaminica, 1 paio di forbici, 5 sacchetti di cotone da 50 g, 5 garze sterili 18x40 cm, 2 confezioni da 2 paia di guanti in vinile, 2 flaconi di acqua ossigenata, 1 flacone di clorossidante elettrolitico, 1 pinzetta sterile da 13 cm, 1 pinzetta sterile da 9 cm, 2 rocchetti di cerotto da 2,5 cm per 5 m, 2 confezioni da 20 cerotti 2x7 cm, 2 lacci emostatici, 1 confezione di ghiaccio istantaneo, 5 sacchetti di polietilene monouso, 1 termometro clinico, 4 teli triangolari 96x96x136 cm, 1 bisturi monouso sterile, 1 bacinella reniforme, 4 stecche per frattura, 1 confezione da 10 siringhe sterili da 10 cc, 2 mascherine con visiera, 1 confezione di benda tubolare a rete, 1 coperta isotermica oro/argento, 1 apribocca, 1 cannula e 1 elenco del contenuto.
1 cad 1,00 91,94 91,94
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 50 di 52
N. Descrizione U.M. Quantità Prezzo Costo (euro)
6 99.1.QX1.01.A ESTINTORE PORTATILE A POLVERE
Fornitura e posa in opera di estintore portatile a polvere, avente costruzione, dispositivi di sicurezza, indicatori di pressione, supporti, contrassegni, colore e omologazione rispondenti al D.M. 20/12/82. Adatti allo spegnimento di fuochi di Classe A, B, C, capacità minima di estinzione indicata nei sotto articoli, completi di dichiarazione di conformità al documento di omologazione emesso da parte del M.I., rilasciato dal Costruttore, di staffa per montaggio a parete e cartello di segnalazione; compresa la manutenzione periodica prevista dalla legge. Carica da kg 6 - Capacità di estinzione 34 A-233B-C
1*4 cad*mese 4,00 5,43 21,72
7 1.04.1.1.a CTP CARTELLI DI PERICOLO. 350X350 mm
Cartelli di pericolo (colore giallo), conformi al D. Lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente; costo di utilizzo per mese o frazione. 350 x 350 mm.
(n. cartelli x n. mesi) 5x4 = 20 cad 20,00 0,32 6,40
8 1.04.1.2.a CTP CARTELLI DI DIVIETO. 115X160 mm
Cartelli di divieto (colore rosso), conformi al D. Lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente; costo di utilizzo per mese o frazione. 115 x 160 mm.
(n. cartelli x n. mesi) 5x4 = 20 cad 20,00 0,10 2,00
9 1.04.1.3.a CTP CARTELLI DI DIVIETO. 115X160 mm
Cartelli di obbligo (colore blu), conformi al D. Lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente; costo di utilizzo per mese o frazione. 270 x 370 mm.
(n. cartelli x n. mesi) 5x4 = 20 cad 20,00 0,35 7,00
10 1.04.1.4.a CTP CARTELLI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO. 130X133 mm
Cartelli per le attrezzature antincendio (colore rosso) conformi al D. Lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10; monofacciale, con pellicola adesiva rifrangente: costo di utilizzo per mese o frazione. 130 x 133 mm.
(n. cartelli x n. mesi) 3x4 = 12 cad 12,00 0,09 1,08
0334 I.1 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REV 0 1Pag. 51 di 52
N. Descrizione U.M. Quantità Prezzo Costo (euro)
11 1.04.1.7.a CTP CARTELLI DI SALVATAGGIO. 250 x 250 mm.
Cartelli di salvataggio (colore verde), conformi al D. Lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10; monofacciale, con pellicola adesiva rifrangente: costo di utilizzo per mese o frazione. 250 x 250 mm.
(n. cartelli x n. mesi) 3x4 = 12 cad 12,00 0,15 1,80
12 RIUNIONI DI COORDINAMENTO
Riunioni di coordinamento fra i Responsabili delle imprese operanti in cantiere, il Coordinatore per l’Esecuzione dei Lavori, il Capocantiere, i capisquadra. Compenso orario per i dipendenti delle Imprese per ogni riunione. I costi orari comprendono spese generali 15% ed utile di impresa 10%
4 riunioni di 1 ora ciascuna
2 Operai 4° livello 4x2x1 = 8 ora 8 39,22 313,76
3 Operai specializzati 4x3x1 = 12 ora 12 37,30 447,60
SOMMANO 4.113,67
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62
01 ALLESTIMENTO CANTIERE
02POSA RECINZIONE E QUADRO ELETTRICO
DI CANTIERE
03 DEMOLIZIONE CALDANA ESISTENTE
04 SCAVI PER FONDAZIONI
05 POSA FERRI D'ARMATURA FONDAZIONI
06 GETTO PER MAGRONI E FONDAZIONI
07REALIZZAZIONE NUOVA LINEA ELETTRICA
PER ClubHouse E FUTURA POMPA POZZO
08 COSTRUZIONE MURATURE IN ELEVAZIONE
09REALIZZAZIONE STRUTTURE IN ACCIAIO
PER COPERTURA
10 PITTURAZIONE PROFILATI DI COPERTURA
11 POSA TAVOLATI DI COPERTURA
12 OPERE DI COMPLETAMENTO COPERTURA
13POSA PANNELLI FOTOVOLTAICI IN
COPERTURA
14 INTONACATURA PARETI
15 MONTAGGIO SOGLIE FINESTRE
16INSTALAZIONE SISTEMA DI
RISCALDAMENTO MULTY SPLIT
17 TINTEGGIATURE
18 POSA IN OPERA SERAMENTI ESTERNI
19 POSA QUADRI ELETTRICI E LINEE
20COLLEGAMENTO IMPIANTO
FOTOVOLTAICO
21 ALLACCIAMENTI ELETTRICI
22 VERIFICHE E MISURE
23 SMANTELLAMENTO DEL CANTIERE
Impresa Affidataria Consegna lavori
Impresa Subappaltatrice impianti elettrici
Impresa Subappaltatrice impianti meccanici
Serramentista
COMUNE DI PRADAMANO - INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI SPORTIVI
CRONOPROGRAMMA DELLE FASI LAVORATIVE
1 2 3 4 5 6
FASI LAVORATIVE1 2
7 8 9
0334- E Cronoprogramma REV 01 1
01 ALLESTIMENTO CANTIERE
02POSA RECINZIONE E QUADRO ELETTRICO
DI CANTIERE
03 DEMOLIZIONE CALDANA ESISTENTE
04 SCAVI PER FONDAZIONI
05 POSA FERRI D'ARMATURA FONDAZIONI
06 GETTO PER MAGRONI E FONDAZIONI
07REALIZZAZIONE NUOVA LINEA ELETTRICA
PER ClubHouse E FUTURA POMPA POZZO
08 COSTRUZIONE MURATURE IN ELEVAZIONE
09REALIZZAZIONE STRUTTURE IN ACCIAIO
PER COPERTURA
10 PITTURAZIONE PROFILATI DI COPERTURA
11 POSA TAVOLATI DI COPERTURA
12 OPERE DI COMPLETAMENTO COPERTURA
13POSA PANNELLI FOTOVOLTAICI IN
COPERTURA
14 INTONACATURA PARETI
15 MONTAGGIO SOGLIE FINESTRE
16INSTALAZIONE SISTEMA DI
RISCALDAMENTO MULTY SPLIT
17 TINTEGGIATURE
18 POSA IN OPERA SERAMENTI ESTERNI
19 POSA QUADRI ELETTRICI E LINEE
20COLLEGAMENTO IMPIANTO
FOTOVOLTAICO
21 ALLACCIAMENTI ELETTRICI
22 VERIFICHE E MISURE
23 SMANTELLAMENTO DEL CANTIERE
Impresa Affidataria
Impresa Subappaltatrice impianti elettrici
Impresa Subappaltatrice impianti meccanici
Serramentista
COMUNE DI PRADAMANO - INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI SPORTIVI
FASI LAVORATIVE
18
63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120
Fine lavori
17
4
CRONOPROGRAMMA DELLE FASI LAVORATIVE
COMUNE DI PRADAMANO - INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI SPORTIVI
11 12 13 14 15 16
3
9 10
0334- E Cronoprogramma REV 01 2
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA
Regione Friuli - Venezia Giulia
Comune di Pradamano
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI SPORTIVI DI PRADAMANO
CUP B78J18000000005 - CIG Y412615778
PROGETTO DEFINITIVO – ESECUTIVO 1° Lotto
“ClubHouse”
All. I.2 – SCHEDE DI SICUREZZA
Udine, giugno 2019
Il Coordinatore per la Progettazione Ing. Fabrizio Loschi: …………………………………
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 1 di 17
SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI PROGRAMMATE E COORDINATE
È IMPORTANTE PRECISARE CHE LE SEGUENTI SCHEDE – ANCHE SE EVIDENZIANO I PERICOLI RICORRENTI IN OGNI FASE OPERATIVA – NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE ESAUSTIVE E QUINDI NON ESONERANO NESSUNO DALL’OBBLIGO DI RISPETTARE TUTTE LE NORME DI BUONA TECNICA DI ESECUZIONE E TUTTI I CONTENUTI DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE IN MATERIA.
LOTTO OPERATIVO LAVORAZIONE SCHEDA N° SITO
1 IMPOSTAZIONE
CANTIERE
Recinzioni, baraccamenti, viabilità, allacciamenti
impianti di cantiere 1 AREA CANTIERE
2 OPERE EDILI E
STRUTTURALI
Scavi per fondazioni 5
ClubHouse
Posa ferro di armatura 6
Realizzazione magroni e fondazioni 7 Realizzazione strutture di copertura in acciaio
Posa tavolati 12
Completamento copertura 14
3 OPERE EDILI DI
COMPLETAMENTO E
FINITURA
Intonaci 17
ClubHouse Tinteggiature 20
Montaggio soglie e serramenti 21
Assistenza muraria agli impianti tecnici e tecnologici 24
4 IMPIANTI
Impianti elettrici 25 ClubHouse
Impianti meccanici 26
5 SMOBILIZZO
CANTIERE
Smobilizzo del cantiere 37
AREA CANTIERE
SCHEDA 1
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 2 di 17
IMPOSTAZIONE CANTIERE
Fase lavorativa:
Preparazione del cantiere e Aree
logistiche
Impresa esecutrice:
IMPRESA Affidataria
Lavoratori previsti n. 2
Contemporaneità con altre imprese: (eventuale)
IMPRESA IMPIANTI ELETTRICI
Lavoratori previsti n. 2
Descrizioni:
Fasi :
Verifica recinzione di cantiere e accessi.
Preparazione per segregazione aree di cantiere, posizionamento primo soccorso ed estintori. Posizionamento segnaletica e quadro elettrico di cantiere,
collegato a valle del quadro elettrico del chiosco
In questa Fase:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno (2+2) = n. 4
Tempo di esecuzione previsto: Giorni n°: 2
Compatibilità , interferenze e Coordinamento: Le lavorazioni sono compatibili tra loro È importante recintare subito la zona di cantiere. L’accesso avverrà da cancello realizzato nella recinzione, coincidente con via di fuga) Verificare l’assenza di interferenze con personale e visitatori
locali vicinali: l’edificio scolastico, realizzato recentemente nel sedime del Polisportivo, è dotato di propria recinzione indipendente.
Le recinzioni fisse di cantiere competono all’Appaltatore così come la segnaletica generale di cantiere Similmente le alimentazioni elettriche (quadro di cantiere),
così come la segnaletica specifica. Sarà vietato eseguire lavorazioni in contemporanea nello stesso ambito in assenza di coordinamento documentato a livello di
preposti. Sarà vietato depositare materiali nelle zone di passaggio di terzi o interrompere la possibilità di accedere alla via di fuga
costituta dal cancello di cantiere. Assicurare la funzionalità della via di fuga.
Coordinamento con imprese: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle Imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori:
– Controllo e completamento recinzione di cantiere; – Installazione quadro elettrico e relativi apprestamenti
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Appaltatore: Autocarro, Autogrù, Funi di imbracatura, martello elettrico, Tavoloni, Attrezzi di uso comune. SUB Appaltatore Impianti elettrici Quadri elettrici, Cavi, Tubazioni in PVC, Dispersori in rame, Corda in rame, Piegatubi a mano ed elettrica, Filettatrice elettrica, Saldatrice, Tubazioni varie in polietilene, polipropilene, ecc., Mastici, Materiale corrente ed Attrezzature di uso comune.
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore – Piani Operativi di Sicurezza (POS) di tutte le imprese – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature varie – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Vibrazioni per l’uso di demolitori. Rumori eccessivi. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Caduta dell’operatore dal piano di lavoro. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Elettrocuzione. Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere.
Lavori elettrici: Elettrocuzione. Accertarsi che non si lavori con linee elettriche in esercizio. Possibilità di tranciare, rovinare o spellare cavi durante la posa in opera. Possibilità di contatto o inalazioni con agenti tossici. Accertarsi che gli impianti di illuminazione provvisoria non costituiscano fonti luminose interferenti con l’esterno del cantiere. Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere. Eventuali ponti di servizio interni e/o trabattelli non sufficientemente stabili e ben collocati.
DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Mascherine antipolvere, Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 3 di 17
Segnaletica all’esterno: Cartello con gli estremi del cantiere. Orario di cantiere. Cartelli antinfortunistici di carattere generale. Divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Cartelli di segnalazione uscita automezzi. ecc. Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 5
OPERE EDILI E STRUTTURALI
Fase lavorativa:
Scavi per fondazioni
Impresa esecutrice:
IMPRESA Appaltatrice
Lavoratori previsti n. 4
Contemporaneità con altre imprese: (eventuale)
escavatoristi
Descrizioni:
Fase : Scavi per realizzazione fondazioni e cordoli superficiali;
In questa Fase:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno (4) = n. 4
Tempo di esecuzione previsto: Giorni n°: 1-2
Compatibilità, coordinamento e interferenze: Non dovrebbero essere presenti maestranze di altre imprese Porre attenzione alle interferenze tra mezzi in azione. Porre attenzione ai dislivelli del terreno Gli scavi e le aperture nel suolo andranno immediatamente protetti facendo ricorso a parapetti o recinzioni. Gli scavi a confine con altre strutture andranno eseguiti a tratti e previa verifica assenza di rischi di caduta elementi adiacenti. Le maestranze dovranno rigorosamente indossare casco di sicurezza. Assicurare l’assenza di terzi nel raggio di azione dei mezzi e mantenere segregate le zone operative. Il personale in assistenza deve mantenersi a distanza dai mezzi in azione, fare uso di indumenti ad alta visibilità e mai avvicinarsi agli operatori dei mezzi da posizione ove non siano visibili. Similmente gli operatori dei mezzi devono muoversi con cautela al fine di evitare urti verso terzi.
Coordinamento con imprese: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle Imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori:
– Accertarsi che la zona di lavoro non sia accessibile a non addetti; – Accertare che lo scavo non pregiudichi la sicurezza di cose o persone; – Cominciare lo scavo – Il terreno rimosso verrà portato all’esterno del cantiere da autocarro preposto. – Disporre immediatamente parapetti a protezione dello scavo se la profondità lo richiede
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale : Autocarro, Escavatore, Bobcat, Attrezzi di uso comune, puntelli
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 4 di 17
Lavori edili: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Vibrazioni per l’uso di demolitori. Rumori eccessivi. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Ribaltamento dei mezzi.
DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’esterno: Cartello con gli estremi del cantiere. Orario di cantiere. Cartelli antinfortunistici di carattere generale. Divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Cartelli di segnalazione uscita automezzi. ecc. Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 6
OPERE EDILI E STRUTTURALI
Fase lavorativa:
Posa ferro di armatura
Impresa esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 4
Contemporaneità con altre imprese:
ditta fornitrice acciaio
subappaltatori per posa ferro (eventuali)
Descrizioni:
Fase : Si procede alla lavorazione e posa del ferro di armatura nelle fondazioni
In questa Fase: Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno = n. 4
Tempo di esecuzione previsto: Giorni n°: 1-2
Compatibilità, coordinamento e interferenze: La posa del ferro viene eseguita in genere da imprese edili o ferraioli specializzati. Qualora la posa sia eseguita da squadre specializzate, le stesse potranno accedere alle zone di posa solo dopo che queste
risultano in sicurezza, ovvero: 1) Per fondazioni e muri: assenza di rischi di
franamento terreno e/o rischi ribaltamento strutture
vicinali e/o rischi di caduta entro fori e dislivelli Gli addetti devono esimersi dal modificare le opere
provvisionali e non devono rimuovere protezioni Eventuali interventi di imbracatura di carichi devono essere effettuati solo da personale esperto ed in modo di assicurare
bene il carico. Uso di flex o simili deve essere eseguito evitando di esportare rischi verso terzi (scintille) o verso materiale infiammabile.
I ferri di ripresa devono essere subito protetti con tavole di legno o funghi protettivi
Coordinamento con imprese: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle imprese – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: – Verifica condizioni del cantiere; – Accesso alle zone di lavoro – Posa del ferro – Protezione ferri di ripresa, in particolare nelle zone di passaggio a mezzo “funghi plastici”
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 5 di 17
Impresa Principale : Autocarro, Autogrù, Funi di imbracatura, Compressore d’aria e martello pneumatico, (e/o elettrico), Flex, Saldatrice, Casseforme, Acciaio di armatura, Attrezzi di uso comune SUB 1 (fornitore cls): Autobetoniera, betoniera
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese, – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature tipo, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Rumori eccessivi. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Caduta dell’operatore dal piano di lavoro. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Tagli per urto con ferri
DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Cinture di sicurezza, Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’esterno:
Cartello con gli estremi del cantiere. Orario di cantiere. Cartelli antinfortunistici di carattere generale. Divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Cartelli di segnalazione uscita automezzi. ecc. Segnaletica all’interno del cantiere:
Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 7
OPERE EDILI E STRUTTURALI
Fase lavorativa:
Realizzazione magroni e fondazioni
Impresa esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 4
Contemporaneità con altre imprese:
ditta fornitrice cls
Descrizioni:
Fase : Si procede alla stesura del magrone di fondazione, si armano le fondazioni (vedi Scheda 6) e quindi si eseguono i getti
In questa Fase:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno = n. 4
Tempo di esecuzione previsto: Settimana n°: 1
Compatibilità, coordinamento e interferenze:
Mantenere protetti i dislivelli Mantenere segregate le zone di lavoro Assicurare che i ferri di ripresa siano adeguatamente protetti
dal rischio di tagli Nella movimentazione del cls non operare nel raggio di azione dei mezzi di movimentazione.
Assicurare assenza rischi di franamento del terreno. Se necessario sbadacchiare i fronti di scavo.
Coordinamento con imprese:
– Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: – Getto magrone; – Tracciamento fondazioni – Casseratura e posa armature – Getto fondazioni – Protezione ferri di ripresa, in particolare nelle zone di passaggio a mezzo “funghi plastici”
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 6 di 17
Impresa Principale : Autocarro, Autogrù, Funi di imbracatura, Sega circolare, Saldatrice, Casseforme, Acciaio di armatura, Attrezzi di uso comune, Fornitore cls:
Autobetoniera, betoniera
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature tipo, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Vibrazioni per l’uso di vibratore per cls. Rumori eccessivi. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Caduta dell’operatore dal piano di lavoro. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Caduta di elementi dalle murature
DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’esterno: Cartello con gli estremi del cantiere. Orario di cantiere. Cartelli antinfortunistici di carattere generale. Divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Cartelli di segnalazione uscita automezzi. ecc. Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 12
OPERE EDILI E STRUTTURALI
Fase lavorativa:
Realizzazione strutture di copertura in acciaio zincato a
caldo; Posa tavolati
Ditta esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
IMPRESA CARPENTERIE IN ACCIAIO (eventuale)
Lavoratori previsti n. 4
Descrizioni:
Fase : Si procede alla realizzazione di copertura con modesto angolo di inclinazione. Prima verranno posizionate le travi principali a mezzo di autogrù. Seguirà la posa di elementi secondari operando da trabattello o da ponti su cavalletti. Quindi si procederà al fissaggio del tavolato di copertura.
In queste Fasi: Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno (4) = n. 4
Tempo di esecuzione previsto: Settimane n°: 2
Compatibilità, coordinamento e interferenze: Le lavorazioni sono compatibili perché eseguite per la gran parte da Ditta specializzata. Le possibili interferenze da evitare sono quelle relative all’utilizzo comune ma non coordinato di attrezzature, mezzi, aree di lavoro o di stoccaggio, ecc. La posa delle travi principali sarà eseguita operando in altezza da ponti su cavalletti o trabattelli. Lo scarico di elementi prefabbricati in cantiere andrà eseguito da personale specializzato con l’ausilio di autogrù. Il carico dovrà essere scaricato con attenzione: evitare di slegare/svincolare il carico mentre gli addetti sono nella zona di possibile caduta dei materiali. Non salire ad altezze di oltre 2 ml in assenza di imbracature assicurate o altri dispositivi di protezione.
– Coordinamento tra imprese e/o Maestranze: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle Imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere dell’Impresa
principale.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori:
Controllo delle opere provvisionali perimetrali (se realizzate)
Sollevamento materiali
Posizionamento e fissaggio travi e tavolati in legno MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 7 di 17
Impresa Principale : Tiro, Autocarro, Funi di imbracatura, , Piani di lavoro interni e trabattelli, scale, trapani ed avvitatori, Puntelli, Casseforme, Attrezzi di uso comune, sega elettrica, reti protettive, sparachiodi
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature tipo, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Inalazioni di polveri, ecc. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Caduta accidentale dai ponteggi e ponti di servizio di attrezzi, materiali e persone. Contusioni e ferite al capo, alle mani ed ai piedi. Abrasioni e strappi muscolari. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Caduta del materiale sollevato per errata imbracatura. Caduta del personale addetto al montaggio e fissaggio delle strutture. Danni causati da errato uso sparachiodi.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro. Cinture di sicurezza, Mascherine antipolvere. Maschere respiratorie. Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Attenzione ai carichi sospesi”, “Movimentare correttamente i carichi a mano”. “Non sostare nel raggio di azione della macchina”, “Pericolo, Materiale infiammabile”, Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 14
OPERE EDILI E STRUTTURALI
Fase lavorativa:
Completamento copertura: impermeabilizzazioni,
isolamenti, posa manto e lattonerie
Ditta esecutrice:
IMPRESA SPECIALIZZATA POSA GUAINA
Lavoratori previsti n. 4
Contemporaneità con altre imprese:
Fase lavorativa:
IMPRESA AFFIDATARIA
LATTONIERE
Lavoratori previsti n. 2
Descrizioni:
Fase 1: Si procede alla posa del manto impermeabile, isolamento, lattonerie Fase 2: La pulizia del cantiere in corrispondenza della zona di lavoro è stata ritenuta necessaria – in questo periodo – a seguito del completamento delle opere previste ed alla necessità di predisporlo, in sicurezza, alle successive lavorazioni. In questa Fase sono state comprese piccole lavorazioni per sistemazioni varie che potrebbero sopravvenire nel corso dei lavori, ma al momento non quantificabili.
In queste Fasi:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno (4+2) = n. 6
Tempo di esecuzione previsto: Settimane n°: 2
Compatibilità, coordinamento e interferenze: Le lavorazioni sono compatibili perché eseguite per la gran parte da Ditta specializzata che lavora quasi esclusivamente in quota. Le possibili interferenze da evitare sono quelle relative all’utilizzo comune ma non coordinato di attrezzature, mezzi, aree di lavoro o di stoccaggio, ecc. Prima di operare in copertura installare e quindi utilizzare linea vita
– Coordinamento con imprese – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle Imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere dell’Impresa
principale.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori:
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 8 di 17
Le lavorazioni previste per la fase di impermeabilizzazione/manto di copertura/lattonerie e la fase pulizia del cantiere
possono essere eseguite contemporaneamente in quanto sono indipendenti l’una dall’altra ed eseguite da due imprese e da
due squadre diverse.
Il Capo cantiere dell’Impresa principale stabilirà di volta in volta – in funzione dell’avanzamento giornaliero dei lavori - a
quale delle due squadre dare priorità di intervento per il tiro in alto dei materiali da costruzione o lo sgombero del
materiale di risulta.
Identico criterio verrà adottato dallo stesso Capo cantiere per l’ingresso in cantiere di Autocarri per l’approvvigionamento
dei materiali da costruzione o smaltimento di quelli di risulta, per l’utilizzo di attrezzature comuni, per l’utilizzo
programmato di aree di stoccaggio, con particolare riguardo ai materiali necessari alle impermeabilizzazioni ed alle
bombole di Gas necessarie per scaldarli. MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale : Tiro, Autocarro, Funi di imbracatura, Piani di lavoro interni e trabattelli, ecc. Cesoia, Attrezzi di uso comune.
SUB – Impermeabilizzazioni e Guaine:
Bombole e Cannelli, Stucchi speciali, Flex, Spazzole, ecc.
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature tipo, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Inalazioni di polveri, ecc. Caduta accidentale di attrezzi, materiali e persone. Contusioni e ferite al capo, alle mani ed ai piedi. Abrasioni e strappi muscolari. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Poca attenzione del personale addetto alla pulizia del cantiere ed alla revisione delle Opere provvisionali alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere.
Impermeabilizzazioni e Guaine: Caduta di materiale per sfilamento. Caduta di attrezzature. Sganciamento del carico. Caduta accidentale di personale verso il vuoto. Utilizzo non corretto e/o non autorizzato del “Tiro” o di altro macchinario dell’Impresa principale. Ustioni al volto. Inalazione di polveri e vapori. Irritazioni epidermiche. Incendio di materiale infiammabile. Esplosione di bombola del gas.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, Cinture di sicurezza, Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere:
Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Attenzione ai carichi sospesi”, “Movimentare correttamente i carichi a mano”. “Non sostare nel raggio di azione della macchina”, “Pericolo, Materiale infiammabile”, Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 17
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 9 di 17
OPERE EDILI DI COMPLETAMENTO E FINITURA
Fase lavorativa:
Intonaci
Impresa esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 4
Descrizioni:
Fase :
Le lavorazioni relative a intonaci avverranno partendo dall’alto verso il basso e – progressivamente – per una stanza alla volta.
In queste Fasi: Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo
giorno = n. 4
Tempo di esecuzione previsto:
Giorni n°: 3
Compatibilità, coordinamento e interferenze: Le lavorazioni sono compatibili perché eseguite dalla stessa impresa eventualmente con squadre diverse. Restano comunque da evitare le possibili interferenze relative all’utilizzo comune ma non coordinato di attrezzature, mezzi, aree di lavoro o di stoccaggio, ecc. Mantenere in cantiere schede di sicurezza dei materiali utilizzati.
Mantenere aerati gli ambienti. Non manomettere opere provvisionali e protezioni in genere predisposte
Operare da ponti su cavalletti o trabattelli. Non operare su scale, salvo ove non diversamente possibile, ed adottando adeguate contromisure in relazione al rischio di caduta dall’alto.
Coordinamento con le imprese: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere dell’Impresa
principale.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: Per evitare sovrapposizioni ed incompatibilità tra le lavorazioni verrà data priorità alla squadra che eseguirà le lavorazioni necessarie alla intonacatura interna dell’edificio. Sarà comunque sempre compito del Capo cantiere dell’Impresa principale sovrintendere al coordinamento giornaliero dei lavori stabilendo, se necessario e di volta in volta, a quali lavorazioni dare priorità di intervento.
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale :
Piani di lavoro interni, trabattelli, ecc.; ecc., Attrezzi di uso comune.
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature tipo, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori: Inalazione di polveri e vapori. Irritazioni epidermiche. Contatto accidentale con parti elettriche di Flex, Trapani, ecc. Ustioni al volto, agli occhi ed alle mani. Caduta di materiale per sfilamento. Caduta di attrezzature. Caduta accidentale di personale verso il vuoto.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere:
Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Movimentare correttamente i carichi a mano”, “Pericolo, Materiale infiammabile”, “Pericolo di folgorazione”, Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 10 di 17
SCHEDA 20
OPERE EDILI DI COMPLETAMENTO E FINITURA
Fase lavorativa:
Tinteggiature
Ditta esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 2
Descrizioni:
Fase : Le lavorazioni relative alle tinteggiature del fabbricato avverranno partendo dall’alto verso il basso.
In queste Fasi:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno = n. 2
Tempo di esecuzione previsto: Giorni n°: 4
Compatibilità, coordinamento e interferenze:
Le lavorazioni sono compatibili perché eseguite dalla stessa impresa eventualmente con squadre diverse. Restano comunque da evitare le possibili interferenze relative all’utilizzo comune ma non coordinato di attrezzature, mezzi, aree di lavoro o di stoccaggio, ecc. Sarà vietato rimuovere eventuali parapetti, ancoraggi e
mancorrenti. Le opere provvisionali andranno modificate solo da chi le ha realizzate.
Si prevede che i principali lavori in altezza avvengano a mezzo trabattelli o ponti su cavalletti. Isolare a terra le zone di lavoro
– Coordinamento con le imprese : – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere dell’Impresa
principale.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: Per evitare sovrapposizioni ed incompatibilità tra le lavorazioni verrà data priorità alla squadra che eseguirà le lavorazioni necessarie alla tinteggiatura interna dell’edificio. Sarà comunque sempre compito del Capo cantiere dell’Impresa principale sovrintendere al coordinamento giornaliero dei lavori stabilendo, se necessario e di volta in volta, a quali lavorazioni dare priorità di intervento.
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale :
Piani di lavoro interni, Trabattelli, ponti su cavalletti, Piattaforme elevatrici, ecc., Attrezzi di uso comune.
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Tinteggiature: Inalazione di polveri e vapori. Irritazioni epidermiche. Elettrocuzione. Contatto accidentale con parti elettriche di Flex, Trapani, ecc. Incendio di solventi infiammabili. Ustioni al volto, agli occhi ed alle mani. Caduta di materiale per sfilamento. Caduta di attrezzature. Caduta accidentale di personale verso il vuoto. Utilizzo non corretto e/o non autorizzato del “Tiro” o di altro macchinario.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere:
Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Movimentare correttamente i carichi a mano”, “Pericolo, Materiale infiammabile”, “Pericolo di folgorazione”, Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 21
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 11 di 17
OPERE EDILI DI COMPLETAMENTO E FINITURA
Fase lavorativa:
Posa soglie per le finestre
Montaggio serramenti
Montaggio accessori
Impresa esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 2
Contemporaneità con altre imprese:
SERRAMENTISTA
Lavoratori previsti n. 3
Descrizioni:
Fase 1: Si procede al montaggio delle soglie per le finestre lato ovest Fase 2: Montaggio di tutti i serramenti delle ClubHouse
In questa Fase:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno (2+3) = n. 5
Tempo di esecuzione previsto: Settimane n°: 2
Compatibilità, coordinamento e interferenze: Impedire l’accesso nel raggio di azione dei mezzi di sollevamento e nelle zone di montaggio. La movimentazione delle carpenterie all’interno dei locali avverrà mediante mezzi omologati, previa imbracatura corretta dei carichi. Evitare in ogni caso la movimentazione di pesi eccessivi. Verificare che l’accatastamento dei materiali sia in zona segregata e immune da rischi di ribaltamento causa urti accidentali . Particolare cura andrà volta nella movimentazione dei vetri e loro ordinato accatastamento.
Coordinamento con imprese: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle Imprese – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: – Trasporto in cantiere dei materiali; – Scarico con autogrù e completamento montaggi; – Sistemazione opere provvisionali – Posa in opera e sistemazioni
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale :
Autocarro, Autogrù, Funi di imbracatura, Flex, Trabattelli, Carpenteria leggera, Attrezzi di uso comune,
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori di carpenteria/serramentista: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Rumori eccessivi. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Caduta dell’operatore dal piano di lavoro. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Ribaltamento di elementi durante la fase di montaggio (attenzione a fenomeni di instabilità o labilità temporanea). Caduta dall’alto (scivolamento, perdita di equilibrio, assenza di protezioni...)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’esterno: Cartello con gli estremi del cantiere. Orario di cantiere. Cartelli antinfortunistici di carattere generale. Divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Cartelli di segnalazione uscita automezzi. ecc. Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
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SCHEDA 24
OPERE EDILI DI COMPLETAMENTO E FINITURA
Fase lavorativa:
Assistenza muraria agli impianti meccanici ed elettrici
Impresa esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 2
Contemporaneità con altre imprese:
Imprese impianti tecnologici
Lavoratori previsti n. 2
Descrizioni:
L’Impresa affidataria provvederà all’assistenza muraria per gli impianti tecnici (meccanici ed elettrici) eseguiti dalle imprese specializzate (posizionando staffe, rinzaffando tracce e fori, ecc.).
In questa Fase: Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo
giorno (2+2) = n. 4
Tempo di esecuzione previsto:
Settimane n°: 5
Compatibilità, coordinamento e interferenze:
Le lavorazioni sono compatibili tra loro purché non siano eseguite contemporaneamente nello stesso piano, nello stesso locale, ecc. Potranno esserci sovrapposizioni con gli impiantisti addetti alla parte meccanica, elettrica. Coordinare le lavorazioni in modo da evitare di esportare rischi verso terzi (polveri, rumore, etc.).
Coordinamento con imprese :
– Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle imprese – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: – Nel limite del possibile, i lavori di assistenza muraria per gli impianti tecnici verranno eseguiti dalle maestranze dell’Impresa
principale separatamente dai lavori eseguiti dalle imprese specializzate. Se, per necessità operative ora non prevedibili, sarà necessario che alcune operazioni vengano eseguite congiuntamente, le stesse verranno preventivamente concordate tra i responsabili delle imprese e coordinate dal Capo cantiere dell’Impresa principale (inclusi i tempi per le forniture, lo stoccaggio dei materiali, il passaggio di materiali o di persone, ecc.).
– Sarà comunque sempre compito del Capo cantiere dell’Impresa principale sovrintendere al coordinamento giornaliero dei lavori stabilendo, se necessario e di volta in volta, a quali lavorazioni dare priorità di intervento (e/o indicando quali zone ogni squadra potrà operare).
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale : Autocarro, Tiro, Funi di imbracatura, Compressore d’aria e martello pneumatico, (e/o elettrico), Tavoloni, Betoniera, Sega circolare, ecc. Attrezzi di uso comune. Impresa Impianti elettrici: Quadri elettrici, Cavi, Tubazioni in PVC, Dispersori in rame, Corda in rame, Materiale corrente ed Attrezzature di uso comune. Impresa Impianti meccanici: Gas refrigerante
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature tipo, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Vibrazioni per l’uso di demolitori. Rumori eccessivi. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Caduta dell’operatore dal piano di lavoro. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse.
Lavori elettrici: Elettrocuzione. Accertarsi che non si lavori con linee elettriche in esercizio. Possibilità di tranciare, rovinare o spellare cavi durante la posa in opera. Possibilità di contatto o inalazioni con agenti tossici. Accertarsi che gli impianti di illuminazione provvisoria non interferiscano con le lavorazioni definitive in atto. Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere. Ponti di servizio interni e/o trabattelli non sufficientemente stabili e ben collocati. Caduta dall’alto
DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
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Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Cinture di sicurezza, Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Attenzione ai carichi sospesi”, “Movimentare correttamente i carichi a mano”. Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 25
IMPIANTI
Fase lavorativa:
Realizzazione impianti elettrici
Ditta esecutrice:
INSTALLATORE ELETTRICO
Lavoratori previsti n. 3
Contemporaneità con altre imprese:
Fase lavorativa contemporanea:
Assistenza muraria agli impianti elettrici
Impresa esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 2
Contemporaneità con altre imprese:
Ditta impianti meccanici
Descrizioni:
Fasi : La Ditta specializzata eseguirà tutte le lavorazioni necessarie per l’installazione dei seguenti Impianti:
– Impianto di introduzione energia elettrica – Anello di terra, dispersori ed equalizzazioni – Impianto elettrico (canalizzazioni, prese, quadri
secondari, corpi luce, etc.) – Linee per impianto di riscaldamento multi-split – Quadro generale – Linee di distribuzione
L’Impresa principale provvederà all’assistenza muraria per gli impianti tecnici eseguiti dalle imprese specializzate (posizionando staffe, rinzaffando tracce e fori, ecc.).
In questa Fase:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno (3+2) = n. 5
Tempo di esecuzione previsto: Settimane n°: 5
Compatibilità, coordinamento e interferenze: Le lavorazioni sono compatibili tra loro. Potranno esserci sovrapposizioni con gli impiantisti addetti alla parte meccanica. Le lavorazioni in altezza (ad esempio per installazione corpi illuminanti interni ed esterni) avverranno a mezzo trabattelli e/o ponti su cavalletti previa verifica della stabilità e
consistenza del suolo. Saranno ammessi interventi in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che le zone di lavoro vengano
delimitate/evidenziate e che siano tenute riunioni di coordinamento atte a disciplinare orari, zone di approvvigionamento, vie di fuga.
Coordinamento con imprese: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle imprese, – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
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Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: – Nel limite del possibile, i lavori di assistenza muraria per gli impianti tecnici verranno eseguiti dalle maestranze dell’Impresa
principale separatamente dai lavori eseguiti dalle imprese specializzate. Se, per necessità operative ora non prevedibili, sarà necessario che alcune operazioni vengano eseguite congiuntamente, le stesse verranno preventivamente concordate tra i responsabili delle imprese e coordinate dal Capo cantiere dell’Impresa principale (inclusi i tempi per le forniture, lo stoccaggio dei materiali, il passaggio di materiali o di persone, ecc.).
– Sarà comunque sempre compito del Capo cantiere dell’Impresa principale sovrintendere al coordinamento giornaliero dei lavori stabilendo, se necessario e di volta in volta, a quali lavorazioni dare priorità di intervento (e/o indicando quali zone ogni squadra potrà operare).
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale : Autocarro, Tiro, Funi di imbragatura, Tavoloni, attrezzi di uso comune. Impresa Impianti elettrici: Quadri elettrici, Cavi, Tubazioni in PVC, Dispersori in rame, Corda in rame, Piattaforme elevatrici, cestelli, trabattelli, Materiale corrente ed Attrezzature di uso comune.
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Rumori eccessivi. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Caduta dell’operatore dal piano di lavoro. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse.
Lavori elettrici: Elettrocuzione. Accertarsi che non si lavori con linee elettriche in esercizio. Possibilità di tranciare, rovinare o spellare cavi durante la posa in opera. Possibilità di contatto o inalazioni con agenti tossici. Accertarsi che gli impianti di illuminazione provvisoria non interferiscano con le lavorazioni definitive in atto. Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere. Ponti su cavalletti e/o trabattelli non sufficientemente stabili e ben collocati. Caduta dall’alto. Ribaltamento apprestamenti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Cinture di sicurezza, Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Attenzione ai carichi sospesi”, “Movimentare correttamente i carichi a mano”. Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
SCHEDA 26
IMPIANTI
Fase lavorativa:
Impianti meccanici: sistema di riscaldamento della
ClubHouse con impianto multi-split
Impresa esecutrice:
IMPRESA TERMOIDRAULICA
Lavoratori previsti n. 2
Contemporaneità con altre imprese:
Impresa esecutrice:
IMPRESA AFFIDATARIA
Lavoratori previsti n. 1
Descrizioni:
Fasi : La Ditta specializzata termoidraulica eseguirà tutte le lavorazioni necessarie per l’installazione dei seguenti Impianti: In generale: • Impianto di riscaldamento/climatizzazione mediante sistema
multi-split • Rete scarico condense
L’Impresa Affidataria provvederà all’assistenza muraria per gli
impianti di riscaldamento/climatizzazione eseguiti dalla Impresa
specializzata, posizionando staffe, rinzaffando tracce e fori, ecc.).
In questa Fase:
Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno (2+1) = n. 3
Tempo di esecuzione previsto: Settimane n°: 1
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 15 di 17
Compatibilità, coordinamento e interferenze: Le lavorazioni sono compatibili tra loro. Potranno esserci sovrapposizioni con gli impiantisti addetti alla parte elettrica. Le lavorazioni in altezza (ad esempio per installazione climatizzatori o linee adduzione fluidi) avverranno a mezzo ponti su cavalletti previa verifica stabilità e consistenza del
suolo. Saranno ammessi interventi in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che le zone di lavoro vengano
delimitate/evidenziate e che siano tenute riunioni di coordinamento atte a disciplinare orari, zone di approvvigionamento, vie di fuga. Isolare a terra le zone di
lavoro
Coordinamento con imprese : – Riunione preliminare di Coordinamento, – Riferimento ai POS redatti dalle imprese – Disposizioni giornaliere del Capo cantiere.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: – Per l’esecuzione di tutte le linee principali, sarà data la precedenza agli impianti elettrici perché progettati a quota più alta
rispetto alla zona di posa delle unità interne del sistema multi-split. – Nel limite del possibile, i lavori di assistenza muraria per gli impianti meccanici verranno eseguiti dalle maestranze
dell’Impresa Affidataria separatamente dai lavori eseguiti dall’Impresa Termoidraulica. Se, per necessità operative ora non prevedibili, sarà necessario che alcune operazioni vengano eseguite congiuntamente, le stesse verranno preventivamente concordate tra i responsabili delle imprese e coordinate dal Capo cantiere dell’Impresa principale (inclusi i tempi per le forniture, lo stoccaggio dei materiali, il passaggio di materiali o di persone, ecc.).
– Sarà comunque sempre compito del Capo cantiere dell’Impresa principale sovrintendere al coordinamento giornaliero dei lavori stabilendo, se necessario e di volta in volta, a quali lavorazioni dare priorità di intervento (e/o indicando quali zone ogni squadra potrà operare).
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale :
Autocarro, Attrezzi di uso comune. Impresa Termoidraulica Piegatubi a mano. Attrezzi di uso comune
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Contusioni per l’uso di leve, paletti, chiavi o di altri attrezzi comuni. Vibrazioni per l’uso di demolitori. Inalazioni di polveri, ecc. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Caduta dell’operatore dal piano di lavoro. Schiacciamento di piedi e mani. Abrasioni e strappi muscolari. Caduta di attrezzature. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse.
Lavori meccanici: Pericolo di incendio e/o di esplosione per l’uso di bombole. Inalazione di polveri e vapori. Contusioni al capo, agli occhi, alle mani ed ai piedi. Contatto accidentale con macchinari ed attrezzature in movimento. Elettrocuzione. Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Attenzione ai carichi sospesi”, “Movimentare correttamente i carichi a mano”. Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
0334 I.2 SCHEDE DI SICUREZZA Pag. 16 di 17
SCHEDA 37
SMOBILIZZO CANTIERE
Fase lavorativa:
Smobilizzo del cantiere.
Impresa Affidataria
Lavoratori previsti n. 4
Contemporaneità con altre imprese:
NON PREVISTA
Descrizioni:
Fase:
Smontaggio dei baraccamenti, attrezzature fisse, impianto elettrico, ecc. posizionati sulle aree del cantiere.
In questa Fase: Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno n. 4
Tempo di esecuzione previsto: Settimana n°: 1
Compatibilità, interferenze e coordinamento: Le lavorazioni relative allo smobilizzo del cantiere sono eseguite dalle maestranze della sola Impresa principale, pertanto non esistono problemi di interferenze con terzi. Restano comunque da evitare le interferenze possibili tra gli stessi lavoratori, se non sufficientemente coordinati dal Capo cantiere. Qualora sia previsto l’intervento di imprese terze le lavorazioni andranno preventivamente coordinate.
Coordinamento delle maestranze: – Riunione preliminare di Coordinamento, – Disposizioni giornaliere date dal Capo cantiere
dell’Impresa principale.
Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori: Per evitare sovrapposizioni ed incompatibilità tra le lavorazioni necessarie per l’espianto del cantiere verrà data priorità alla:
– Rimozione dei materiali ancora stoccati nel cantiere; – Rimozione dell’Impianto elettrico di cantiere, comprensivo di messa a terra provvisoria, illuminazione di aree logistiche, ecc. – Rimozione di baraccamenti e/o box prefabbricati, ecc. – Rimozione delle recinzioni di delimitazione delle aree di stoccaggio; – Trasporto al deposito centrale dell’Impresa di tutti i mezzi, attrezzature, ecc. ancora presenti in cantiere.
Sarà comunque sempre compito del Capo cantiere dell’Impresa principale sovrintendere al coordinamento giornaliero dei lavori stabilendo, se necessario e di volta in volta, a quali lavorazioni dare priorità di intervento.
MEZZI, ATTREZZATURE E MATERIALI PRINCIPALI per l’esecuzione dei lavori
Impresa Principale :
Autocarro, Autogrù, Funi di imbracatura, ecc., Attrezzi di uso comune. Mezzi, attrezzature e materiali ancora presenti in cantiere.
COLLEGAMENTI CON ALTRE DOCUMENTAZIONI
– Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore, – Schede di sicurezza per l’impiego di macchinari ed attrezzature tipo, – Procedure particolari e verifiche di compatibilità lavori.
POSSIBILI RISCHI COMUNI
Lavori edili: Inalazioni di polveri, ecc. Danni causati dal contatto con macchine operatrici in movimento. Contusioni e ferite al capo, alle mani ed ai piedi. Abrasioni e strappi muscolari. Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di carico e scarico. Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse. Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto smobilizzo delle parti restanti del cantiere logistico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Casco, Guanti, Scarpe, Tuta da lavoro, indumenti alta visibilità, occhiali di sicurezza Cinture di sicurezza, Mascherine antipolvere Vedere indicazioni specifiche riportate nel capitolo “Dispositivi di Protezione Individuale - DPI”.
SEGNALETICA Segnaletica all’interno del cantiere: Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per i lavori in corso, ecc. Es: “Attenzione ai carichi sospesi”, “Movimentare correttamente i carichi a mano”. Ecc. “Non sostare nel raggio d’azione della macchina”, Segnaletica che imponga l’utilizzo dei DPI., ecc. Vedere tabella riportata nel capitolo “Segnaletica di sicurezza in cantiere”.
Eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori:
Regione Friuli - Venezia Giulia
Comune di Pradamano
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI SPORTIVI DI PRADAMANO
CUP B78J18000000005 - CIG Y412615778
PROGETTO DEFINITIVO – ESECUTIVO 1° Lotto
“ClubHouse”
All. I.3 – FASCICOLO TECNICO
Udine, 5 giugno 2019
Il Coordinatore per la Progettazione Ing. Fabrizio Loschi: ………………………………..……
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 1
SOMMARIO
PREMESSE .................................................................................................................................................................... 2
1. DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA ED INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI –
SCHEDA I ...................................................................................................................................................................... 4
2. ANALISI DEI RISCHI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELL’ESECUZIONE DI ATTIVITA’
DI MANUTENZIONE SCHEDA II 1 ............................................................................................................................ 5
3. ADEGUAMENTO DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL’OPERA ED
AUSILIARIE SCHEDA II 2 ........................................................................................................................................ 37
4. INFORMAZIONI SULLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DE LL’OPERA
NECESSARIE PER PIANIFICARNE LA REALIZZAZIONE IN CONDIZIONI DI SICUREZZA E MODALITÀ
DI UTILIZZO E DI CONTROLLO DELL’EFFICIENZA DELLE STESSE SCHEDA II-3 .......................... 38
5. ELENCO E COLLOCAMENTO DEGLI ELABORATI TECNICI RELATIVI ALL’OPERA NEL PROPRIO
CONTESTO SCHEDE III ............................................................................................................................................ 39
4. L’ESECUZIONE DELL’ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE ................................................................................ 42
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 2
PREMESSE
Il presente documento (definito brevemente “Fascicolo”), redatto in fase di progettazione dell'opera
ai sensi dell'art. 91 comma 1, lett. b) del D. Lgs. n° 81/2008, si pone l'obiettivo di informare sui
possibili rischi a cui potrebbero trovarsi esposti gli addetti alle successive attività di manutenzione
dell'opera in oggetto, definendo le eventuali specifiche misure preventive a tutela dei lavoratori che
eseguiranno tali attività. Il Fascicolo verrà aggiornato (ove necessario) dal Coordinatore per
l'Esecuzione in funzione dell'evoluzione dei lavori per la realizzazione delle opere.
È importante chiarire che il Fascicolo, in molteplici casi di lavori manutentivi, non sarà l'unico
strumento di pianificazione e gestione della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; infatti, stante
l'attuale situazione normativa, si potranno presentare i casi di seguito indicati:
- i lavori di manutenzione comporteranno la presenza di più imprese, anche non
contemporaneamente, per realizzare i lavori; in tal caso sarà cura del committente nominare un
coordinatore per la progettazione, il quale tenuto conto delle indicazioni del Fascicolo, redigerà il
Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'opera di manutenzione; le imprese esecutrici prima
dell'inizio dei lavori dovranno redigere il loro Piano Operativo di Sicurezza ai sensi del art. 96,
comma 1, lett. g) del D. Lgs. n. 81/2008;
- i lavori di manutenzione non rientrano nel caso precedente perché sono svolti da un'unica impresa
e/o da lavoratori autonomi e sono svolti da imprese o lavoratori autonomi esterni; in tal caso
l'impresa dovrà redigere il Piano Operativo di Sicurezza ai sensi del art. 96, comma 1, lett. g) del D.
Lgs. n° 81/2008, per lo specifico cantiere tenendo in debito conto le considerazioni del Fascicolo; in
questo caso il Fascicolo potrà essere utilizzato dal committente per fornire la doverosa informazione
ai sensi dell'art. 26 del D. Lgs n° 81/2008;
- i lavori di manutenzione sono svolti da dipendenti della committenza; in tal caso il committente
informerà i propri lavoratori dei rischi e delle misure preventive previste nel Fascicolo, aggiornando
eventualmente la propria valutazione dei rischi.
Per questi motivi, le misure inserite nel Fascicolo non scendono nel dettaglio delle procedure
esecutive che dovranno adottare gli addetti alla manutenzione in quanto a questo dovranno
provvedere i Documenti per la sicurezza precedentemente citati.
Il Fascicolo, per le attività manutentive previste, definisce i rischi ed individua le misure preventive
e protettive.
In particolare le misure individuate sono distinte in due tipologie:
- misure messe in esercizio, cioè incorporate nell'edificio e che, se realizzate, diventeranno di
proprietà della committenza (definite nel documento U.E. come "attrezzature di sicurezza in
esercizio");
- misure non in esercizio e cioè specifiche misure necessarie, ma non incorporate nell’edificio, che
verranno attuate dalle imprese, intese come requisiti minimi indispensabili per eseguire i lavori
manutentivi (definite nel documento U.E. come "dispositivi ausiliari in locazione").
In sostanza il Fascicolo costituisce un'utile guida da consultare ogni qualvolta si devono effettuare
interventi di ispezione e manutenzione dell'opera, ai sensi dell'art. 91 comma 2 del D. Lgs n.
81/2008.
Seguendo l'impostazione consigliata dall'Unione Europea il Fascicolo è stato suddiviso in tre gruppi
di schede:
SCHEDA I Descrizione sintetica dell’opera ed individuazione dei soggetti interessati
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 3
SCHEDA II 1 Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie
SCHEDA II 2 Adeguamento delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed
ausiliarie
SCHEDA II 3 Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera
necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità
di utilizzo e di controllo dell’efficienza delle stesse
SCHEDA III-1 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all’opera nel proprio
contesto
SCHEDA III-2 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica
e statica dell’opera
SCHEDA III-3 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell’opera
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 4
1. DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA ED INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI – SCHEDA I
L’opera da realizzare consiste in Interventi di Riqualificazione degli impianti compresi nel
“Polisportivo Comunale Giovanni Nadalutti”.
Per i dettagli si fa riferimento: alla Relazione Generale di Progetto, alle Relazioni
Specialistiche, ed ai computi e disegni facenti parte del Progetto Definitivo-Esecutivo
dell’opera.
Durata dei lavori: 4 mesi
Inizio lavori Fine lavori
Indirizzo del cantiere
Località Via Degli Alpini 1 Città Pradamano Provincia UD
Soggetti interessati
COMMITTENTE: COMUNE DI PRADAMANO
Indirizzo P.zza Chiesa n° 3 - 33040 - Pradamano (UD)
Responsabile dei Lavori: Arch. Paola Turco c/o Comune di Buia
Progettista Generale: Arch. Massimo Ferrari
Progettista strutturale: Ing. Barbara Macorig
Progettista impianti elettrici: Ing. Fabrizio Loschi
Progettista impianti meccanici: Ing. Fabrizio Loschi
Coordinatore per la progettazione: Ing. Fabrizio Loschi
Coordinatore per l’esecuzione: Ing. Fabrizio Loschi
Impresa appaltatrice:
Indirizzo
Tel.
Fax
Lavori appaltati
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 5
2. ANALISI DEI RISCHI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELL’ESECUZIONE DI ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE SCHEDA II 1
RISCHI E MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER LE ATTIVITÀ DI
MANUTENZIONE
In questo capitolo si analizzano nel dettaglio le attività di manutenzione e di gestione che si devono
realizzare per l'opera considerata.
L'analisi seguente, che riguarda i singoli interventi, fornirà agli addetti alla manutenzione le
informazioni necessarie per svolgere la propria attività con la massima sicurezza possibile,
specialmente in relazione ai rischi dell'ambiente in cui si è chiamati ad operare e alle misure di
prevenzione messe in atto dalla committenza.
Nella presente analisi, non sono presi in considerazione i rischi propri insiti nello svolgimento
dell'attività lavorativa di manutenzione in quanto, come evidenziato nell'introduzione, gli stessi e le
misure di prevenzione e protezione per le specifiche attività devono essere perfettamente conosciuti
dal personale addetto in quanto già valutati secondo quanto previsto dal D. Lgs. n. 81/2008 o
all'interno dei Piani Operativi di Sicurezza che dovranno essere eventualmente predisposti dalle
Imprese di manutenzione.
Si rammenta che l’obbligo di redazione del POS non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle
mere forniture di materiali o attrezzature, ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque
uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di
livello elevato, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, o dalla presenza di agenti
cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei
rischi particolari.
2.1 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO PER LE IMPRESE E I LAVORATORI
AUTONOMI ESTERNI ALL'ORGANIZZAZIONE DEL COMMITTENTE
Per l'organizzazione delle proprie attività lavorative, le imprese esterne dovranno seguire quanto
riportato nel presente documento.
2.1.1 Accesso al fabbricato
L’accesso al fabbricato ClubHouse avverrà tramite la viabilità esterna (Via Chino Ermacora) e
previa autorizzazione della committenza in relazione alla possibile introduzione di
furgoni/autocarri.
Si ricorda inoltre che, nelle vicinanze dell’accesso è presente un parcheggio fruibile da tutte le
persone che debbano accedere al fabbricato.
2.1.2 Modalità esecutive delle attività
Prima di iniziare l'intervento richiesto, l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà le
proprie attività in modo da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi quali ad esempio la
portata del terreno e/o delle pavimentazioni su cui andrà ad impostare le proprie opere provvisionali
o posizionerà mezzi d'opera.
L’esecutore dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti nelle schede, solo dopo aver
valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 6
seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della
salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica.
Qualora nei pressi delle zone di intervento fossero presenti veicoli parcheggiati, materiale
accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo all'attività da
compiere, l'esecutore dovrà avvertire il servizio manutenzione della committenza che si attiverà
prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune.
L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato
danno a persone e/o cose presenti nella zona di intervento.
Per qualsiasi intervento occorrerà sempre valutare la possibilità di:
- eseguire l'intervento al di fuori dell'orario di lavoro del personale interno.
- utilizzare gli accessi in modo da non interferire con le attività in corso.
2.1.3 Servizi igienici
I manutentori potranno utilizzare servizi igienici, disponibili per il pubblico che assiste agli eventi
sportivi, situati presso l’ingresso-biglietteria:
2.1.4 Deposito materiali
Le aree di deposito dei materiali necessari all’attività lavorativa saranno individuate, in accordo con
la committenza, presso la ClubHouse, prima dell'inizio dell'attività dall'impresa esecutrice.
Per nessun motivo potranno essere lasciati materiali nelle zone di passaggio e di transito.
Le zone di stoccaggio dovranno osservare le seguenti prescrizioni minime:
- essere ben delimitate e segnalate;
- gli stoccaggi dei materiali dovranno essere realizzati in modo da non danneggiare il piano di posa
e da non interferire con le vie di fuga e passaggio di personale interno ed esterno.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 7
- i depositi temporanei di avanzi di lavorazione o di rifiuti dovranno essere autorizzati dalla
Committenza e realizzati conformemente alla vigente normativa.
2.1.5 Divieto di accesso ad aree non interessate dai lavori di manutenzione
Al personale esterno è vietato l'accesso ad aree del fabbricato, ed in genere ad altri edifici facenti
parte del complesso sportivo, che non siano interessate dalle attività oggetto dell'appalto di
manutenzione.
2.1.6 Utilizzo di impianti
La committenza potrà (previa accordi scritti) mettere a disposizione delle imprese esterne i seguenti
impianti.
1. idrico
2. elettrico
3. messa a terra
I punti di consegna saranno individuati prima dell'inizio dello specifico lavoro in accordo con la
committenza, anche in relazione ai locali in cui si svolgeranno i lavori. Di seguito si riportano le
modalità di utilizzo dei seguenti impianti.
1. Idrico
L'impresa preleverà l'acqua potabile necessaria direttamente dai punti di consegna accordati
preventivamente con la committenza. L'impresa durante il prosieguo dei lavori si impegnerà ad
utilizzare l'acqua senza sprechi, senza arrecare danno a strutture, arredi o pareti del fabbricato e ad
avvertire la committenza in caso di guasti o rotture dell'impianto.
2. Elettrico
L'energia elettrica necessaria allo svolgimento delle attività lavorative potrà essere fornita dalla
Committenza previo accordi.
L'impresa appaltatrice dovrà collegarsi alle prese del committente esclusivamente attraverso un
suo quadro o sotto-quadro ASC a norma, munito di interruttore magneto-termico e differenziale
e prelevare energia elettrica solamente da questo.
L'impresa appaltatrice si impegnerà ad utilizzare l'impianto elettrico in conformità alle Normative di
settore.
I cavi e le prolunghe utilizzati dovranno essere posizionati fuori dalla portata delle persone estranee
alle lavorazioni, tramite posizionamento in altezza e collegamenti a prese situate in locali non
accessibili a terzi.
Il materiale e le attrezzature elettriche utilizzate dalle ditte esecutrici devono essere conformi alla
normativa vigente ed alle norme CEI applicabili; nel caso in cui la Committenza verifichi l'utilizzo
di materiale non conforme, sarà immediatamente vietato l'utilizzo delle attrezzature e dei materiali
elettrici fino a che l'impresa inadempiente non abbia sanato la situazione pericolosa.
Ogni volta che ciò risulti possibile l'esecutore dovrà utilizzare attrezzature elettriche a batteria.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 8
3. Messa a terra
Il collegamento all'impianto elettrico del Committente permetterà il collegamento diretto
all'impianto di messa a terra. Verrà fatto divieto ai manutentori di creare senza previo permesso
della committenza delle messe a terra supplementari dell'impianto elettrico.
2.1.7 Utilizzo di attrezzature di lavoro
Le attrezzature di lavoro che le imprese utilizzeranno presso il cantiere dovranno essere conformi
alle normative vigenti ed in buono stato di manutenzione.
Sarà fatto divieto all'impresa esecutrice di utilizzare attrezzature di proprietà della Committenza o di
Terzi che non abbiano rapporti con l'impresa esecutrice.
Nel caso eccezionale di necessità di utilizzo di attrezzature della Committenza, prima della
consegna della stessa si provvederà a mettere in atto un comodato gratuito della stessa. Durante il
periodo di utilizzo dell'attrezzatura l'impresa esecutrice si assumerà la responsabilità sulle corrette
modalità di utilizzo e sulla conformità normativa della stessa.
2.1.8 Utilizzo di sostanze chimiche o pericolose
L'esecutore utilizzerà le sostanze chimiche o pericolose solo dopo averne informato la
Committenza, e secondo quanto riportato nelle rispettive schede di sicurezza. Tali schede dovranno
essere sempre tenute sul luogo di lavoro.
È vietato costituire depositi, anche minimi, di sostanze o prodotti pericolosi sul luogo di lavoro
senza la preventiva autorizzazione della committenza.
2.1.9 Gestione delle emergenze
La gestione dell'emergenza viene attuata con due modalità distinte:
1. emergenza nata da cause esterne all'attività delle ditte presenti per l'attività di manutenzione
2. emergenza nata da cause dovute all'attività di cantiere
Nel primo caso l'emergenza sarà gestita secondo le procedure in uso da parte della committenza.
Per il secondo caso sarà l'impresa ad attivarsi per gestire l'emergenza in collaborazione con il
personale della committenza, secondo modalità da stabilire prima dell'inizio dei lavori.
Per quanto riguarda i presidi antincendio e di pronto soccorso, l'impresa esecutrice dovrà avere a
disposizione i propri.
2.2 GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE DELL'OPERA
Per la manutenzione del nuovo gli edificio, risulta necessaria la realizzazione di interventi sulle
diverse componenti strutturali, accessorie ed impiantistiche, che costituiscono e sono presenti
all'interno dell'edificio oggetto del presente documento. Vengono di seguito prese in considerazione
le categorie di interventi di manutenzione che si devono compiere, senza entrare nel dettaglio delle
singole manutenzioni.
2.2.1 Schede degli interventi
Per ogni intervento manutentivo così individuato, è stata predisposta una scheda, che il committente
dovrà mettere a disposizione delle imprese che verranno ad eseguire i lavori successivi.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 9
Per ogni scheda sono definiti i principali rischi previsti per l'intervento manutentivo individuato e le
misure preventive per ognuno dei punti critici che possono presentarsi.
Le misure preventive analizzate sono di due tipi:
- le misure preventive messe in servizio, cioè quelle misure che sono state eventualmente previste
dalla Committenza e messe in esercizio durante l'esecuzione dei lavori
- le misure preventive ausiliarie, cioè quelle che il Committente non intende o non può installare,
ma che saranno richieste come requisiti minimi indispensabili alle imprese e/o ai lavoratori
autonomi che verranno ad eseguire i lavori manutentivi.
2.2.2 Elenco degli interventi di manutenzione
N. INTERVENTO CADENZA SCHEDA NOTE
1 LAVORI DI MANUTENZIONE COPERTURA
1.1 Ispezione e pulizia della
copertura
triennale 001
1.2 Riparazione o rifacimento
manto di copertura
quando necessario 002
1.3 Pulizia dei fori di scarico
dell'acqua meteorica
quando necessario 003
3 LAVORI DI MANUTENZIONE EDILE ALL'INTERNO O ALL'ESTERNO
3.1 Tinteggiature/manutenzione
delle pareti e dei
rivestimenti
quando necessario 005 Per manutenzioni
4 LAVORI DI MANUTENZIONE SUI SERRAMENTI
4.1 Manutenzione e pulizia di
serramenti
quando necessario 006
4.2 Sostituzione di serramenti quando necessario 007
6 LAVORI DI MANUTENZIONE SU PAVIMENTAZIONI INTERNE
6.1 Pavimentazioni interne 20 anni 010
8 LAVORI DI MANUTENZIONE SU IMPIANTI ELETTRICI ED AFFINI
8.1 Impianto di illuminazione
interno
quando necessario 012 Sostituzione lampade
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 10
8.2 Impianto elettrico programma
manutenzione
annuale
013 Verifiche e manutenzioni
ordinarie
8.3 Impianto elettrico 20 anni 014 Rifacimenti elettrici
9 LAVORI DI MANUTENZIONE SU IMPIANTI MECCANICI
9.1 Sostituzione componenti
impianto
In caso di grave
avaria
018
9.2 Manutenzione
climatizzatori
annuale 019
12 LAVORI DI MANUTENZIONE SU AREE ESTERNE
12.1 Interventi sulla
pavimentazione esterna
Quando necessario 027
13 LAVORI DI MANUTENZIONE SU ATTREZZATURE ANTINCENDIO
13.1 Verifica presidi antincendio semestrale 029
Le tempistiche di effettuazione delle attività di manutenzione sono tratte anche dal: "Prontuario di
manutenzione edilizia" di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili).
Schede degli interventi
Per ogni intervento manutentivo così individuato, è stata predisposta una scheda, che il committente
dovrà mettere a disposizione delle imprese che verranno ad eseguire i lavori successivi.
Per ogni scheda sono definiti i principali rischi previsti per l'intervento manutentivo individuato e le
misure preventive per ognuno dei punti critici che possono presentarsi.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 11
1 LAVORI DI MANUTENZIONE COPERTURA
SCHEDA INTERVENTO
001 Ispezione e pulizia del coperto
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Copertura
CADENZA triennale
DECRIZIONE DELL'INTERVENTO
L'attività consiste nel controllo visivo del manto di copertura e lattonerie e nell'esecuzione di piccole operazioni di pulizia che si potrebbero rendere necessarie a seguito di eventi meteorici particolarmente intensi.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle operazioni Caduta di attrezzature e materiali dalla copertura
Inciampo o scivolamento in prossimità del perimetro della copertura
Urto contro sporgenze presenti sul tetto
MISURE DI PREVENZIONE, DISPOSITIVI IN ESERCIZIO E IN LOCAZIONE
Punti critici Misure preventive messe in esercizio Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Nessuna Accesso per mezzo di scale munite di fermascala
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Nessuna Installazione di linea vita provvisoria
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Nessuna Parapetto provvisorio
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Nessuna Il personale deve accedere indossando imbracatura dotata di doppio cordino da 2 metri, collegata alla linea vita provvisoria.
Attrezzature di lavoro Il Committente per la presente attività non metterà a disposizione proprie attrezzature.
A carico dell'esecutore.
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi paragrafo 2.1.6 Utilizzo di attrezzature a norma
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 12
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste Non previste
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Non previste L'approvvigionamento del materiale minuto avverrà attraverso la via di accesso alla copertura. Per l'esecuzione di questa attività non è previsto l'impiego di materiale ingombrante o pesante.
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Vedi paragrafo 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
Nel caso in cui fosse necessario intervenire sulla copertura montando delle protezioni o spostando del materiale, l'impresa avvertirà il Referente della Committenza in modo da permettere di avvertire il personale presente in loco circa i rischi di caduta di oggetti dall'alto e le misure che si dovranno mettere in atto.
Prima di dare inizio ad una attività che potrebbe comportare la caduta di materiali dall'alto, l'esecutore provvederà a segregare a terra la zona pericolosa mediante transenne e nastro bianco e rosso. Nei pressi delle transenne sarà posizionato il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori e quello di avvertimento del pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Segnaletica di sicurezza Non previste Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle zone operative Cartello di avvertimento del pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI)
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Materiali di scarto o rifiuti Il materiale di rifiuto non deve essere lasciato sul coperto, ma riportato a terra al termine delle operazioni. Il materiale leggero deve essere vincolato in modo di impedire il suo spostamento in caso di folate di vento. Contatti con la Committenza Per ogni problema che si dovesse presentare si contatterà immediatamente il referente della Committenza. Fare uso di DPI anticaduta. Personale che interviene deve essere formato, informato ed addestrato all’uso dei DPI di 3^ Cat.
Elaborati di riferimento Disegni architettonici di progetto
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 13
SCHEDA INTERVENTO
002 Riparazione o rifacimento manto
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Copertura
CADENZA Quando necessario
DECRIZIONE DELL'INTERVENTO
L'attività consiste nell'esecuzione di rappezzi o nel rifacimento di porzioni consistenti del manto di copertura.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle operazioni Caduta di attrezzature e materiali dalla copertura
Inciampo o scivolamento
Urto contro sporgenze presenti sul tetto o materiali da installare
MISURE DI PREVENZIONE, DISPOSITIVI IN ESERCIZIO E IN LOCAZIONE
Punti critici Misure preventive messe in esercizio Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Non predisposto Accesso per mezzo di scale munite di fermascala
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Nessuna Il personale deve accedere indossando imbracatura dotata di doppio cordino da 2 metri, collegata alla linea vita provvisoria.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Nessuna Il personale deve accedere indossando imbracatura dotata di doppio cordino da 2 metri, collegata alla linea vita provvisoria.
Attrezzature di lavoro Il Committente per la presente attività non metterà a disposizione proprie
attrezzature.
A carico dell'esecutore
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi paragrafo 2.1.6 Utilizzo di attrezzature a norma
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste I componenti ingombranti da movimentare potranno essere movimentati per mezzo di autocarri dotati di gru
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 14
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Non previste L'approvvigionamento del materiale minuto avverrà attraverso la via di accesso alla copertura. Il materiale più ingombrante sarà portato sul tetto con l'utilizzo di gru presente sul camion.
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Vedi paragrafo 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
Nel caso in cui fosse necessario intervenire sulla copertura montando delle protezioni o spostando del materiale, l'impresa avvertirà il Referente Della Committenza in modo da permettere di avvertire il personale presente in loco circa i rischi di caduta di oggetti dall'alto e le misure che si dovranno mettere in atto.
Prima di dare inizio ad una attività che potrebbe comportare la caduta di materiali dall'alto, l'esecutore provvederà a segregare a terra la zona pericolosa mediante transenne e nastro bianco e rosso. Nei pressi delle transenne sarà posizionato il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori e quello di avvertimento del pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Segnaletica di sicurezza Non prevista Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle zone operative Cartello di avvertimento del pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI)
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Materiali di scarto o rifiuti Il materiale di rifiuto non deve essere lasciato sulla copertura, ma riportato a terra al termine delle operazioni. Il materiale leggero deve essere vincolato in modo di impedire il suo spostamento in caso di folate di vento. Contatti con la Committenza Per ogni problema che si dovesse presentare si contatterà immediatamente il referente della Committenza.
Fare uso di DPI anticaduta. Personale che interviene deve essere formato, informato ed addestrato all’uso di DPI di 3^ Cat.
Elaborati di riferimento Disegni architettonici di progetto
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 15
SCHEDA INTERVENTO
003 Pulizia dei canali di scarico dell'acqua meteorica
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Copertura
CADENZA Quando necessario
DECRIZIONE DELL'INTERVENTO
L'attività consiste nella pulizia degli scarichi dell'acqua piovana presenti sulla copertura. Le attività sono svolte con attrezzi manuali e si prevede che siano di breve durata.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle operazioni Caduta di attrezzature e materiali dalla copertura
Inciampo o scivolamento
Urto contro sporgenze presenti sul tetto o materiali da installare
MISURE DI PREVENZIONE, DISPOSITIVI IN ESERCIZIO E IN LOCAZIONE
Punti critici Misure preventive messe in esercizio Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Non predisposto Accesso per mezzo di scale munite di fermascala
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Sistemi anticaduta fissi Il personale deve accedere indossando imbracatura dotata di doppio cordino da 2 metri, collegata alla linea vita provvisoria.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Sistemi anticaduta fissi Il personale deve accedere indossando imbracatura dotata di doppio cordino da 2 metri, collegata alla linea vita provvisoria.
Attrezzature di lavoro Il Committente per la presente attività non metterà a disposizione proprie attrezzature.
A carico dell'esecutore.
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi paragrafo 2.1.6 Utilizzo di attrezzature a norma
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 16
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste Non previste
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Non previste L'approvvigionamento del materiale minuto avverrà attraverso la via di accesso alla copertura. Per l'esecuzione di questa attività non è previsto l'impiego di materiale ingombrante o pesante.
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Vedi paragrafo 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
Nel caso in cui fosse necessario intervenire sulla copertura montando delle protezioni o spostando del materiale, l'impresa avvertirà il Referente Della Committenza in modo da permettere di avvertire il personale presente in loco circa i rischi di caduta di oggetti dall'alto e le misure che si dovranno mettere in atto.
Prima di dare inizio ad una attività che potrebbe comportare la caduta di materiali dall'alto, l'esecutore provvederà a segregare a terra la zona pericolosa mediante transenne e nastro bianco e rosso. Nei pressi delle transenne sarà posizionato il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori e quello di avvertimento del pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Segnaletica di sicurezza Non previste Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle
zone operative Cartello di avvertimento del pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI)
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Materiali di scarto o rifiuti Il materiale di rifiuto non deve essere lasciato sulla copertura, ma riportato a terra al termine delle operazioni. Il materiale leggero deve essere vincolato in modo di impedire il suo spostamento in caso di folate di vento. Contatti con la Committenza Per ogni problema che si dovesse presentare si contatterà immediatamente il referente della Committenza.
Fare uso di DPI anticaduta. Personale che interviene deve essere formato, informato ed addestrato all’uso di DPI di 3^ Cat.
Elaborati di riferimento Disegni architettonici di progetto
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 17
3 LAVORI DI MANUTENZIONE EDILE ALL'INTERNO O ALL'ESTERNO
SCHEDA INTERVENTO
005 Manutenzione e Tinteggiatura delle pareti e dei rivestimenti
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Opere edili Interne ed esterne
CADENZA Quando necessario
DECRIZIONE DELL'INTERVENTO
La presente scheda si applica alle operazioni di manutenzione e tinteggiatura delle pareti e dei rivestimenti. Per l'esecuzione di questa attività potranno essere utilizzati diversi tipi di attrezzature. Le operazioni potranno svolgersi a diverse quote Durante l'esecuzione delle attività il personale del Committente potrà continuare a fruire dei locali nelle parti non direttamente interessati dai lavori. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore dovrà verificare presso il referente Della Committenza l'interazione con gli impianti e le macchine presenti all'interno dei locali. Se necessario, il referente Della Committenza provvederà a sospendere le attività degli impianti nella zona interessata dallo svolgimento delle operazioni.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione dell'attività Elettrocuzione per contatto con impianti in tensione.
Elettrocuzione durante l'utilizzo dell'impianto elettrico del committente.
Lesioni per contatto con macchine e impianti presenti all'interno dei locali
Caduta di persone dall'alto durante l'esecuzione delle attività
Caduta di materiali dall'alto durante l'esecuzione delle attività.
MISURE DI PREVENZIONE, DISPOSITIVI IN ESERCIZIO E IN LOCAZIONE
Punti critici Misure preventive messe in esercizio Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Non necessarie Non necessarie
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Non previste Per i lavori da svolgere in altezza, il manutentore utilizzerà sempre idonee opere provvisionali (trabattelli, ponteggi, PLE). Non è consentito operare su scale anche doppie.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 18
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Attrezzature di lavoro Il Committente per la presente attività non metterà a disposizione proprie attrezzature.
A cura dell'esecutore dei lavori
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi punto 2.1.6 Non previste
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste La movimentazione dei materiali avverrà manualmente.
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Non previste Non previste
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Vedi punto 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
Prima dell'inizio dell'attività la Committenza provvederà ad avvertire i propri dipendenti dei rischi presenti nella zona operativa.
Ogni volta che risulti possibile si segregherà la zona di intervento mediante transenne e nastro bianco e rosso con su apposto il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori.
Segnaletica di sicurezza Non prevista Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle zone operative
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) idonei alle situazioni di rischio presenti.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Contatti con la Committenza Per ogni problema che si dovesse presentare si contatterà immediatamente il referente della Committenza.
Fare uso di DPI anticaduta. Personale che interviene deve essere formato, informato ed addestrato all’uso di DPI di 3^ Cat.
Elaborati di riferimento Disegni architettonici di progetto
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 19
4 LAVORI DI MANUTENZIONE SUI SERRAMENTI
SCHEDA INTERVENTO
006 Manutenzione e pulizia di serramenti
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Serramenti esterni
CADENZA Quando necessario
DECRIZIONE DELL'INTERVENTO
La presente scheda si applica alla realizzazione delle verifiche di perfetta chiusura e di conservazione dei serramenti presenti all'interno e all'esterno, alcuni dei serramenti si trovano in altezza. Durante l'esecuzione delle attività il personale del Committente continuerà a fruire delle porzione di locali non direttamente interessati dai lavori. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore dovrà verificare presso il referente Della Committenza l'eventuale interazione con gli impianti e le apparecchiature presenti all'interno del locale. Se necessario, il referente Della Committenza provvederà a sospendere le attività nella zona interessata dallo svolgimento delle operazioni.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione dell'attività Elettrocuzione per contatto con impianti in tensione.
Elettrocuzione durante l'utilizzo dell'impianto elettrico del committente.
Lesioni per contatto con macchine e impianti presenti all'interno dei locali
Caduta di persone dall'alto durante l'esecuzione delle attività
Caduta di materiali dall'alto durante l'esecuzione delle attività.
MISURE DI PREVENZIONE, DISPOSITIVI IN ESERCIZIO E IN LOCAZIONE
Punti critici Misure preventive messe in esercizio Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Dalla viabilità interna al Polisportivo comunale
Non necessarie
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Non previste Per i lavori da svolgere in altezza, il manutentore utilizzerà sempre idonee opere provvisionali. Non è consentito di operare su scale anche doppie per altezze di lavoro superiori a due metri.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 20
Sicurezza dei luoghi di lavoro
Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Attrezzature di lavoro Il Committente per la presente attività non metterà a disposizione proprie attrezzature.
A cura dell'esecutore dei lavori
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi punto 2.1.6 A cura dell'esecutore dei lavori, in derivazione dalle prese esistenti
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste A cura dell'esecutore dei lavori,
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Non previste A cura dell'esecutore dei lavori,
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Vedi punto 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
Prima dell'inizio dell'attività la Committenza provvederà ad avvertire i propri dipendenti dei rischi presenti nella zona operativa.
Ogni volta che risulti possibile si segregherà la zona di intervento mediante transenne e nastro bianco e rosso con su apposto il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori.
Segnaletica di sicurezza Non previste Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle zone operative
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) idonei alle situazioni di rischio presenti.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Contatti con la Committenza Per ogni problema che si dovesse presentare si contatterà immediatamente il referente della Committenza.
Fare uso di DPI anticaduta. Personale che interviene deve essere formato, informato ed addestrato all’uso di DPI di 3^ Cat.
Elaborati di riferimento Disegni esecutivi architettonici
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 21
SCHEDA INTERVENTO
007 Sostituzione di serramenti
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Serramenti
CADENZA Quando necessario
DECRIZIONE DELL'INTERVENTO
La presente scheda si applica alla sostituzione dei serramenti presenti all'interno e all'esterno, alcuni dei serramenti si trovano in altezza. Durante l'esecuzione delle attività il personale del Committente continuerà a fruire delle porzione di locali non direttamente interessati dai lavori. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore dovrà verificare presso il referente della Committenza l'interazione con gli impianti e le macchine presenti all'interno dei locali. Se necessario, il referente della Committenza provvederà a sospendere le attività degli impianti nella zona interessata dallo svolgimento delle operazioni.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione dell'attività Elettrocuzione per contatto con impianti in tensione.
Elettrocuzione durante l'utilizzo dell'impianto elettrico del committente.
Lesioni per contatto con macchine e impianti presenti all'interno dei locali
Caduta di persone dall'alto durante l'esecuzione delle attività
Caduta di materiali dall'alto durante l'esecuzione delle attività.
MISURE DI PREVENZIONE, DISPOSITIVI IN ESERCIZIO E IN LOCAZIONE
Punti critici Misure preventive messe in esercizio Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Dalla viabilità interna al Polisportivo comunale
Non necessarie
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Non previste Per i lavori da svolgere in altezza, il manutentore utilizzerà sempre idonee opere provvisionali. Non è consentito di operare su scale anche doppie per altezze di lavoro superiori a due metri.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 22
Attrezzature di lavoro Il Committente per la presente attività non metterà a disposizione proprie attrezzature.
A cura dell'esecutore dei lavori
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi punto 2.1.6 Non previste
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste A carico della Ditta esecutrice
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Non previste A carico della Ditta esecutrice
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Vedi punto 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
Prima dell'inizio dell'attività la Committenza provvederà ad avvertire i propri dipendenti dei rischi presenti nella zona operativa.
Ogni volta che risulti possibile si segregherà la zona di intervento mediante transenne e nastro bianco e rosso con su apposto il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori.
Segnaletica di sicurezza Non previste Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle zone operative
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) idonei alle situazioni di rischio presenti.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Contatti con la Committenza Per ogni problema che si dovesse presentare si contatterà immediatamente il referente della Committenza.
Fare uso di DPI anticaduta. Personale che interviene deve essere formato, informato ed addestrato all’uso di DPI di 3^ Cat.
Elaborati di riferimento Disegni esecutivi architettonici
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 23
6 LAVORI DI MANUTENZIONE SU PAVIMENTAZIONI INTERNE
SCHEDA INTERVENTO
010 Pavimentazione interna in calcestruzzo con indurente quarzifero
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Opere edili
CADENZA Ventennali
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Eventuale rifacimento della finitura indurente a seguito usura.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle opere Inalazione polveri
Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione
Punti critici Misure preventive messe in esercizio
Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Nessuna Nessuna
Attrezzature di lavoro Nessuna Attrezzature di lavoro conformi alle normative di sicurezza vigenti.
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi il punto 2 del paragrafo 2.1.6
Approvvigionamento e movimentazione
Nessuna Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 24
componenti
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Nessuna L'approvvigionamento avverrà dalla viabilità presente nei dintorni dei fabbricati, quindi dai portoni di accesso.
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Nessuna Vedi il paragrafo 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
I lavori si dovranno eseguire possibilmente in momenti in cui nell'edificio non sono presenti lavoratori della committenza.
Delimitare con nastro a strisce bianche e rosse la zona di intervento
Segnaletica di sicurezza Nessuna Nastro a strisce bianche e rosse.
Dispositivi di protezione individuali
Utilizzo dei DPI previsti per il rischio inalazioni, mascherine filtranti.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Elaborati di riferimento Disegni esecutivi architettonici
Note
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 25
8 LAVORI DI MANUTENZIONE SU IMPIANTI ELETTRICI ED AFFINI
SCHEDA INTERVENTO
012 Sostituzione di lampade
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Impianti elettrici
CADENZA Quando necessario
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Sostituzione lampade
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle opere Elettrocuzione
Caduta di persone dall'alto
Caduta di materiali dall'alto
Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione
Punti critici Misure preventive messe in esercizio
Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Nessuna Per i lavori in altezza si utilizzerà scala a libro doppia
Sicurezza dei luoghi di lavoro
Protezione dei posti di lavoro
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Nessuna
Attrezzature di lavoro Nessuna Attrezzature di lavoro conformi alle normative di sicurezza vigenti.
Impianti Alimentazione energia
illuminazione
Vedi il punto 2 del paragrafo 2.1.6. Interrompere l’alimentazione dei punti luce oggetto di intervento.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 26
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Nessuna A carico della Ditta esecutrice
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Nessuna Vedi il punto 2 del paragrafo 2.1.6.
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Nessuna Vedi il paragrafo2.1.8
Interferenze e protezione terzi
I lavori si dovranno eseguire possibilmente in momenti in cui nell'edificio non sono presenti lavoratori della committenza.
Le zone poste ai piedi dei castelli e ovunque sia possibile la caduta di oggetti dall'alto saranno adeguatamente delimitate e segnalate prima dell'inizio dei lavori mediante: transenne e nastro a strisce bianche e rosse, cartello di divieto di accesso per i non addetti ai lavori e cartello di avvertimento sul pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Segnaletica di sicurezza Nessuna Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di avvertimento sul rischio di caduta di oggetti dall'alto. Cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Cartello “Non azionare” in prossimità del quadro elettrico
Dispositivi di protezione individuali
Utilizzo dei DPI previsti per la specifica attività.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
L'alimentazione elettrica dei corpi illuminanti sarà interrotta per tutto il tempo delle lavorazioni; il quadro contente gli interruttori sarà chiuso a chiave e la chiave sarà conservata dall'operatore; dovrà essere apposto cartello "Non azionare: manutenzioni elettriche in corso" presso il quadro elettrico.
Elaborati di riferimento Disegni impianti elettrici
Note
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 27
SCHEDA INTERVENTO
013 Verifiche e manutenzioni ordinarie impianto elettrico
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Impianti elettrici
CADENZA Ogni anno
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Verifiche periodiche secondo le normative vigenti (verifica impianto di messa a terra, ecc.).
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle opere Elettrocuzione
Caduta di persone dall'alto
Caduta di materiali dall'alto
Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione
Punti critici Misure preventive messe in esercizio
Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Nessuna Per i lavori in altezza si utilizzerà scala a libro doppia.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Nessuna Nessuna
Attrezzature di lavoro Nessuna Attrezzature di lavoro conformi alle normative di sicurezza vigenti.
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi il punto 2 del paragrafo 2.1.6.
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Nessuna A carico della Ditta esecutrice
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 28
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Nessuna A carico della Ditta esecutrice
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Nessuna Vedi il paragrafo 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
I lavori si dovranno eseguire possibilmente in momenti in cui nell'edificio non sono presenti lavoratori della committenza.
Delimitare con nastro a strisce bianche e rosse la zona di intervento
Segnaletica di sicurezza Nessuna Nastro a strisce bianche e rosse. Non azionare.
Dispositivi di protezione individuali
Utilizzo dei DPI previsti per la specifica attività.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
L'alimentazione elettrica sarà interrotta per tutto il tempo delle lavorazioni; il quadro contente gli interruttori sarà chiuso a chiave e la chiave sarà conservata dall'operatore;
dovrà essere apposto cartello "Non azionare: manutenzioni elettriche in corso" presso il quadro elettrico.
Elaborati di riferimento
Note
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 29
SCHEDA INTERVENTO
014 Rifacimenti elettrici
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Impianti elettrici
CADENZA Ventennale
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Rifacimenti di parti o dell'intero impianto elettrico. Modifiche dell'impianto.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle opere Elettrocuzione
Caduta di persone dall'alto
Caduta di materiali dall'alto
Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione
Punti critici Misure preventive messe in esercizio
Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Nessuna Per i lavori in altezza si utilizzerà preferibilmente trabattello o ponti su cavalletti
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Nessuna Quelle relative all’utilizzo di trabattelli.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Nessuna Nessuna
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Nessuna Gli addetti operanti sul trabattello e/o nelle vicinanze dovranno obbligatoriamente indossare elmetto di protezione.
Attrezzature di lavoro Nessuna Attrezzature di lavoro conformi alle normative di sicurezza vigenti.
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi il punto 2 del paragrafo 2.1.6.
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Nessuna A carico della Ditta esecutrice
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 30
Approvvigionamento materiali/attrezzature
Nessuna L'approvvigionamento avverrà dalla viabilità presente nel Polisportivo comunale
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Nessuna Vedi il paragrafo 2.1.8
Interferenze e protezione terzi
I lavori si dovranno eseguire possibilmente in momenti in cui nell'edificio non sono presenti lavoratori della committenza.
Le zone poste ai piedi dei castelli e ovunque sia possibile la caduta di oggetti dall'alto saranno adeguatamente delimitate e segnalate prima dell'inizio dei lavori mediante: transenne e nastro a strisce bianche e rosse, cartello di divieto di accesso per i non addetti ai lavori e cartello di avvertimento sul pericolo di caduta di oggetti dall'alto.
Segnaletica di sicurezza Nessuna Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di avvertimento sul rischio di caduta di oggetti dall'alto. Cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Non azionare.
Dispositivi di protezione individuali
Utilizzo dei DPI previsti per la specifica attività.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
L'alimentazione elettrica sarà interrotta per tutto il tempo delle lavorazioni; il quadro contente gli interruttori sarà chiuso a chiave e la chiave sarà conservata dall'operatore; dovrà essere apposto cartello "Non manovrare: manutenzioni elettriche in corso" presso il quadro elettrico.
Elaborati di riferimento Disegni esecutivi impianti elettrici
Note
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 31
9 LAVORI DI MANUTENZIONE SU IMPIANTI MECCANICI
SCHEDA INTERVENTO
019 Manutenzione climatizzatori
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Impianto di climatizzazione, unità interne ed unità esterna
CADENZA Annuale
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
La presente scheda si applica ad interventi manutentivi da eseguire su elementi elettrici e meccanici degli impianti di climatizzazione
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle opere Elettrocuzione per contatto con linee elettriche in tensione
Caduta dall’alto
Lesioni alle mani
Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione
Punti critici Misure preventive messe in esercizio
Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Nessuna Scala apribile a doppia salita
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Nessuna Uso DPI a
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Nessuna Uso DPI
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Nessuna Uso DPI
Attrezzature di lavoro Il Committente per la presente attività non metterà a disposizione proprie attrezzature.
Le operazioni devono essere compiute utilizzando attrezzature che ne permettano una esecuzione sicura.
Impianti Vedi punto 2.1.6 Utilizzo di attrezzature a norma.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 32
Alimentazione energia illuminazione
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste Non previste
Approvvigionamento Materiali/Attrezzature
Non previste L'approvvigionamento dei materiali necessari avverrà attraverso le vie di accesso.
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Vedi punto 2.1.8.
Interferenze e protezione terzi
Non previste Durante l'esecuzione dell'attività si dovrà provvedere a segregare il passaggio nelle zone interessate dagli interventi mediante l'apposizione di nastro bianco e rosso, del cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori.
Segnaletica di sicurezza Non previste Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle zone operative
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) idonei alle situazioni di rischio presenti.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Modalità operative per eseguire tracce murarie Prima di eseguire tracce murarie occorrerà verificare l'eventuale presenza di impianti elettrici sottotraccia, riferendosi al progetto dell'impianto o utilizzando strumenti.
Elaborati di riferimento Progetto impianti meccanici
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 33
12 LAVORI DI MANUTENZIONE SU AREE ESTERNE
SCHEDA INTERVENTO
027 Interventi sulla pavimentazione esterna
EDIFICIO/AREA Zona esterna di fronte alla ClubHouse
ELEMENTO Marciapiede
CADENZA Quando necessario
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
La presente scheda si applica agli interventi di sostituzione di parti della pavimentazione delle aree parcheggio delle palazzine, nonché agli interventi di rifacimento completo della stessa.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle opere Lesioni agli arti
Urto dei mezzi operativi contro addetti
Investimento da parte di veicoli circolanti nell'area circostante al fabbricato
Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione
Punti critici Misure preventive messe in esercizio
Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Attrezzature di lavoro Non previste Utilizzo di utensili da lavoro per il confezionamento di calcestruzzo
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi punto 2.1.6 Utilizzo di attrezzature a norma.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 34
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste Non previste
Approvvigionamento Materiali/Attrezzature
Non previste A carico della Ditta esecutrice
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Non previste
Interferenze e protezione terzi
Non previste Durante l'esecuzione dell'attività si dovrà provvedere a segregare la zona interessata dagli interventi e gli scavi aperti mediante transenne e nastro bianco e rosso. Nei pressi delle transenne sarà posizionato il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori.
Segnaletica di sicurezza Non previste Nastro a strisce bianche e rosse Cartello di divieto di accesso all'interno delle zone operative
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) idonei alle situazioni di rischio presenti.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Nessuna
Elaborati di riferimento Disegni architettonici
Note Nessuna
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 35
13 LAVORI DI MANUTENZIONE SUI ATTREZZATURE ANTINCENDIO
SCHEDA INTERVENTO
029 Verifica presidi antincendio
EDIFICIO/AREA ClubHouse
ELEMENTO Estintori
CADENZA Semestrale
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
La presente scheda si applica alle attività di verifica periodica, prevista dalla legge, dei presidi antincendio.
RISCHI POTENZIALI
N. Situazione Rischio
1 Esecuzione delle opere Movimentazione degli estintori, interferenze con gli arti.
Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione
Punti critici Misure preventive messe in esercizio
Misure preventive ausiliarie
Accesso ai luoghi ed al posto di lavoro
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezione dei posti di lavoro
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni collettive e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Sicurezza dei luoghi di lavoro Protezioni individuali e relativi ancoraggi
Non previste Non previste
Attrezzature di lavoro Non previste A carico della Ditta esecutrice
Impianti Alimentazione energia illuminazione
Vedi punto 2.1.6 Utilizzo di attrezzature a norma.
Approvvigionamento e movimentazione componenti
Non previste Non previste
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 36
Approvvigionamento Materiali/Attrezzature
Non previste A carico della Ditta esecutrice
Igiene del Lavoro Prodotti e sostanze pericolose
Non previste Non previste
Interferenze e protezione terzi
Non previste Non previste
Segnaletica di sicurezza Non previste Non previste
Dispositivi di protezione individuali
Gli addetti che eseguiranno l'attività manutentiva dovranno essere dotati di regolari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) idonei alle situazioni di rischio presenti.
Modalità operative e istruzioni per la sicurezza
Nessuna
Elaborati di riferimento Registro antincendio
Note Le manutenzioni semestrali dei presidi antincendio devono essere annotate, secondo la legge, su apposito registro antincendio.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 37
3. ADEGUAMENTO DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL’OPERA ED AUSILIARIE SCHEDA II 2
La presente scheda andrà compilata, ove necessario, per adeguare il Fascicolo durante la fase
esecutiva dei lavori ed ogniqualvolta fosse necessario, a seguito di modifiche intervenute nell’opera
nel corso della sua esistenza.
In tali casi tale scheda sostituisce la precedente, con pari codice, che comunque permane valida fino
a sua sostituzione.
Tipologia dei lavori
CODICE SCHEDA
Tipo di intervento Rischi individuati
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell’opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici Misure preventive e protettive in
dotazione dell’opera Misure preventive e protettive ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro
Sicurezza dei luoghi di lavoro
Impianti di alimentazione e di scarico
Approvvigionamento e movimentazione materiali
Approvvigionamento e movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione terzi
Tavole allegate
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 38
4. INFORMAZIONI SULLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DE LL’OPERA NECESSARIE PER PIANIFICARNE LA REALIZZAZIONE IN CONDIZIONI DI SICUREZZA E MODALITÀ DI UTILIZZO E DI CONTROLLO DELL’EFFICIENZA DELLE STESSE SCHEDA II-3
Il committente, al fine di permettere l'esecuzione in sicurezza delle attività lavorative di
manutenzione, dovrà mettere a disposizione degli esecutori gli elaborati esecutivi finali (as built)
relativi all'opera da compiere
CODICE SCHEDA 01 Impianti elettrici
Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera previste
Informazioni necessarie
per pianificarne la realizzazione in sicurezza
Modalità di utilizzo in
condizioni di sicurezza
Verifiche e controlli da effettuare
Periodicità Interventi di
manutenzione da effettuare
Periodicità
SISTEMA DI MESSA A TERRA
Installato lungo il
perimetro del fabbricato
Nel pozzetto con puntazza
Verificare stato di
conservazione Biennale
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 39
5. ELENCO E COLLOCAMENTO DEGLI ELABORATI TECNICI RELATIVI ALL’OPERA NEL PROPRIO CONTESTO SCHEDE III
Il committente, al fine di permettere l'esecuzione in sicurezza delle attività lavorative di
manutenzione, dovrà mettere a disposizione degli esecutori gli elaborati esecutivi finali (as built)
relativi all'opera da realizzare; per questo motivo vengono riportati gli estremi di tali elaborati.
La compilazione dell'elenco degli elaborati tecnici sarà realizzata dal Committente. Spetta sempre al
Committente il loro aggiornamento.
Gli elaborati saranno catalogati utilizzando le tabelle che si riportano di seguito.
Scheda III-1: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all’opera nel proprio contesto
Elaborati tecnici per i lavori di: Interventi di riqualificazione impianti
sportivi di Pradamano Codice Scheda
01
Elenco degli elaborati tecnici relativi all’opera
nel proprio contesto
Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici
Data del documento
Collocazione degli elaborati
tecnici Note
AR 01 Stato di Fatto
AR 02 Stato di Fatto - Rilievo
Nominativo: Arch. Massimo Ferrari Indirizzo: via Carducci 135 – 33040 – Pradamano (UD) Telefono: 3382963597
06/05/2019 Ufficio Tecnico
del Comune
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 40
Scheda III-2: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e
statica dell’opera
Elaborati tecnici per i lavori di: Interventi di riqualificazione impianti
sportivi di Pradamano Codice Scheda
02
Elenco degli elaborati tecnici
relativi alla struttura
architettonica e statica
dell’opera
Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici
Data del documento
Collocazione degli elaborati
tecnici Note
AR 03 Stato di Fatto -
Demolizioni
AR 04 Progetto -Planimetrie Piano Terra e Copertura
AR 05 Progetto – Prospetti, Sezioni
e Viste 3D
AR 06 Progetto – Fascicolo Particolari
Nominativo: Arch. Massimo Ferrari Indirizzo: via Carducci 135 – 33040 – Pradamano (UD) Telefono: 3382963597
06/05/2019 Ufficio Tecnico
del Comune
PS 01 Progetto – Strutture di Fondazione
PS 02 Progetto -
Strutture di Elevazione
PS 03 Progetto –
Strutture di Copertura
Nominativo: Ing. Barbara Macorig Indirizzo: via Casali Gallo 8 - 33040 - Corno di Rosazzo (UD) Telefono: 0432/759308
06/05/2019 Ufficio Tecnico
del Comune
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 41
Scheda III-3: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e
statica dell’opera
Elaborati tecnici per i lavori di: Interventi di riqualificazione impianti
sportivi di Pradamano Codice Scheda
032
Elenco degli elaborati tecnici
relativi agli impianti
dell’opera
Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici
Data del documento
Collocazione degli elaborati
tecnici Note
ELT 01 Progetto -Impianto Elettrico
– Planimetria Generale,
“ClubHouse”
ELT 02 Progetto -Impianto Elettrico – Quadri Elettrici
Nominativo: Ing. Fabrizio Loschi Indirizzo: via Prasingel 51 – 33100 – Udine Telefono: 0432 582666
06/05/2019 Ufficio Tecnico
del Comune
MEC 01 Progetto – Impianto
Climatizzazione “ClubHouse”
Nominativo: Ing. Fabrizio Loschi Indirizzo: via Prasingel 51 – 33100 – Udine Telefono: 0432 582666
06/05/2019 Ufficio Tecnico
del Comune
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 42
4. L’ESECUZIONE DELL’ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE
LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELL'OPERA
L'affidamento degli incarichi di manutenzione dell'opera spetta al proprietario dell'immobile o alla
persona che comunque gestirà lo stesso.
Il documento dell'U.E. prevede che all'interno del Fascicolo siano riportate anche le indicazioni
delle ditte che saranno incaricate per l'effettuazione dei diversi interventi.
Risulta quindi opportuno per il gestore dell'opera predisporre un documento per la registrazione
delle imprese che effettueranno gli interventi di manutenzione.
Il registro riporta in ordine cronologico i nominativi delle Imprese e/o Lavoratori Autonomi che
interverranno per l'effettuazione dei lavori di manutenzione. Il registro ha anche la funzione di
verificare che le informazioni proprie del Fascicolo e quelle previste dall'articolo 26 del D. Lgs. n.
81/2008 siano state fornite agli esecutori stessi.
Spetterà al gestore dell'opera realizzarli, aggiornarli e tenerli allegati al presente documento.
Importante è anche indicare, per ciascuna misura preventiva e protettiva lasciata in dotazione
all'opera eseguita, tutte le informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di
sicurezza, nonché consentire il loro utilizzo in completa sicurezza e permettere al committente il
controllo della loro efficienza.
Nel caso specifico dell'opera eseguita, non sono state individuate misure preventive e protettive da
lasciare in dotazione. In ogni caso, si segnala che tali informazioni possono essere contenute in una
scheda come quella che segue.
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 43
N.
Impresa
o
Lavoratore
Autonomo
Indirizzo
Interventi di manutenzione affidati Data
inizio
incarico
Data
termine
incarico Scheda Intervento
0334 I.3 FASCICOLO TECNICO 44
AGGIORNAMENTO DEL FASCICOLO DELL'OPERA
In caso di modifiche sostanziali alle attività di manutenzione, il Committente provvederà
all'aggiornamento dello stesso e alla comunicazione delle variazioni alle imprese interessate dalle
attività di manutenzione.