COMUN TË solidali · 2010. 1. 4. · ÒLÕAvis di Messina intende sensibilizzare la cittadinanza...

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Periodico mensile a cura del Centro Servizi per il Volontariato di Messina Anno VI n. 6 Nov/Dic. 2009 Autorizzazione Tribunale di Messina 06/2004. Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. L. n. 46 art. 1 comma 2 del 27/02/2004 DCB Palermo On line: www.cesvmessina.it. COMUN solidali Spira un vento cattivo in questa città, Messina. Dimenticata in prima battuta dai suoi stessi cittadini e, poi, da tutti gli altri, siano istituzioni o media nazionali. Dopo anni di rimozione e di sonno della ragione, Messina si sente abbandonata dallo Stato, dal governo, dai “suoi” politici e amministratori. “Ci hanno lasciati soli”, dicono giustamente i più di mille sfollati, sopravvissuti all’alluvione che ha colpito lo scorso ottobre la zona Sud della città. E, mentre continua il balletto delle cifre da destinare alla ricostruzione – tra governo nazionale e regionale - e lo scontro politico sulle responsabilità e sulle capacità di trovare soluzioni, con l’ancora più problematica gestione negli alberghi di chi ha visto distrutta la propria casa e ha perduto nel disastro familiari e amici, Messina scopre un’emarginazione culturale che non è figlia dell’oggi. Un’emarginazione morale rimossa, negli anni, man mano che giustizia sociale, etica, sviluppo sostenibile, lotta alle mafie e alla corruzione, diventavano gusci vuoti, privi di prospettiva politica e slancio individuale. In questo contesto, sono piovute anche tante assoluzioni nella sentenza di secondo grado del maxiprocesso “Mare nostrum”, riguardante le associazioni mafiose operanti sulla costa tirrenica della provincia di Messina. Sull’argomento si sono espressi con forza, denunciando l’emergenza legalità nel Messinese, l’avvocato Fabio Repici (si legga la sua lettera aperta sul sito www.enricodigiacomo.org) e Antonio Mazzeo, più volte autore di inchieste significative, sul sito http://temi. repubblica.it/micromega-online/. Nel frattempo, mentre in Italia continua la caccia al migrante e agli ultimi, e mentre l’acqua come bene pubblico viene compromessa dal decreto Ronchi, il volontariato nazionale cerca di mettersi in discussione grazie all’Assemblea promossa (4 e 5 dicembre) a Roma da CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), ConVol (Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato), Forum Terzo Settore e la Consulta per il Volontariato presso il Forum, diciotto anni dopo la legge 266/91 che disegnò i tratti del volontariato italiano. “Per 40mila associazioni e per 6 milioni di volontari – affermano gli organizzatori - è giunto il momento di fare il punto. Superati i tempi dell’azione spontaneistica, il volontariato è oggi strutturato in reti attraverso le quali i cittadini volontari operano per il bene comune, individuando bisogni e offrendo risposte. Il volontariato rappresenta un’antenna anticipatrice delle richieste emergenti dai territori, ma anche una forza capace di “tenere insieme” un Paese che, in molti suoi aspetti, appare sfilacciato e senza più il senso del bene comune e della coesione sociale. Di conseguenza – rilevano i quattro organismi promotori - il volontariato non può restare ad osservare, ma deve fornire il suo contributo alla soluzione della crisi, non solo economica, che attraversa il nostro Paese. Deve pertanto elaborare concrete e originali prospettive di lavoro che partano dai propri valori e dalle proprie attitudini, ridando il senso del noi e non più dell’io”. Marco Olivieri L’INVERNO DEL NOSTRO SCONTENTO di Antonino Mantineo Presidente del Cesv di Messina ue migranti in una fredda notte d’inverno vanno cercando un riparo. Non hanno casa e si trovano in una terra straniera. Il governo ha voluto censire uno ad uno i suoi sudditi, per controllare meglio chi paghi le tasse e chi è sottoposto alle sue leggi. Hanno dovuto mettersi in fila per farsi vistare i documenti e farsi registrare e, intanto, sta per sopraggiungere la notte e non possono mettersi ancora in viaggio per il ritorno verso il Paese dal quale provengono. Nessuna struttura pubblica li potrà ospitare: non sono cittadini, non posseggono i documenti, né possono pagare la tariffa stabilita per gli avventori non in regola con i visti. L’uomo è abituato per il suo lavoro ad avere rapporti con la clientela: è molto educato e sa essere convincente quando vende le sue sculture di legno e i suoi orecchini di corallo. Si dice sicuro di poter convincere qualcuno ad ospitarli almeno per una notte. D’altronde, è risaputo che nella cultura mediterranea è legge morale, prima che scritta, che l’ospite sia sacro. Ha deciso. Busserà alla prima casa e chiederà per sé e la propria sposa, giovane e bella, e che è in dolce attesa, anzi, prossima al parto, un letto per dormire. No, un pasto caldo non è necessario. Per un giorno si può saltare. Ecco un portone illuminato. Dalla finestra si vedono le luci dell’albero di Natale, i regali accatastati sotto e una tavola imbandita, con una tovaglia rossa e disegni d’oro. Sono contenti, Miriam e Giuseppe, di conoscere quella bella famiglia. Si sentono onorati di essere ospitati da loro. Giuseppe suona al campanello. Si presenta alla porta un bell’uomo. “Non sapete che il nostro sindaco ha stabilito che, in questa notte, solo i bianchi potranno fare festa? Non sapete che la nostra identità nazionale, la nostra religione e i suoi simboli, la nostra cultura, ci impongono di rispettare solo i nativi? Gli altri ritornino al loro Paese. Non si può pretendere di essere accolti nelle nostre case, ma neanche per le nostre strade e le nostre città, se non appartenete alla nostra razza, se non credete nel nostro unico e vero Dio, se non accettate che i crocifissi stiano negli edifici pubblici, se non volete mangiare le carni dei nostri banchetti. Il Natale è la festa dei bianchi, dei cristiani e dei benestanti”. Miriam, Giuseppe, e il bambino che è in grembo alla madre, hanno deciso: andranno al campo rom. Lì, tra viandanti e senza fissa dimora, troveranno qualcuno che li ospiti e forse potrà nascere Gesù. In quel Paese hanno dimenticato le leggi dell’ospitalità e, forse, anche quelle della dignità umana. Solo con i poveri si potrà celebrare la festa. Cercansi volontari per la distribuzione dei vestiti agli sfollati, al Centro di raccolta istituito in Via Bonsignore (area RFI zona Z.I.R.), a Messina. Per le adesioni, occorre rivolgersi all’Osservatorio “Lucia Natoli” di Messina, cell. 328/7132813, e-mail [email protected]. Il Cesv, la Consulta comunale, il Forum delle Famiglie e l’Osservatorio “Natoli” - costituitisi in coordinamento del volontariato nelle azioni a sostegno degli sfollati – lanciano questo appello. Cercansi volontari Patrocinio con sostegno economico alle organizzazioni di volontariato da parte del Cesv di Messina, con la possibilità di un finanziamento di 500 euro per ogni iniziativa. Le domande al Centro Servizi per il Volontariato, da parte delle realtà associative dell’intero territorio messinese, possono già essere inoltrate e dovranno pervenire - con consegna a mezzo posta, fax o a mano all’indirizzo del Cesv in Via La Farina n. 7, 98122, a Messina, fax 090/6011825 - sino all’esaurimento del budget complessivo. Patrocinio con sostegno economico Se una notte due migranti

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P e r i o d i c o m e n s i l e a c u r a d e l C e n t r o S e r v i z i p e r i l V o l o n t a r i a t o d i M e s s i n a

Anno VI n. 6 • Nov/Dic. 2009

Autorizzazione Tribunale di Messina 06/2004. Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. L.

n. 46 art. 1 comma 2 del 27/02/2004 DCB PalermoOn line: www.cesvmessina.it.

COMUN TÀsolidali

Spira un vento cattivo in questa città, Messina. Dimenticata in prima battuta dai suoi stessi cittadini e, poi, da tutti gli altri, siano istituzioni o media nazionali. Dopo anni di rimozione e di sonno della ragione, Messina si sente abbandonata dallo Stato, dal governo, dai “suoi” politici e amministratori. “Ci hanno lasciati soli”, dicono giustamente i più di mille sfollati, sopravvissuti all’alluvione che ha colpito lo scorso ottobre la zona Sud della città. E, mentre continua il balletto delle cifre da destinare alla ricostruzione – tra governo nazionale e regionale - e lo scontro politico sulle responsabilità e sulle capacità di trovare soluzioni, con l’ancora più problematica gestione negli alberghi di chi ha visto distrutta la propria casa e ha perduto nel disastro familiari e amici, Messina scopre un’emarginazione culturale che non è figlia dell’oggi. Un’emarginazione morale rimossa, negli anni, man mano che giustizia sociale, etica, sviluppo sostenibile, lotta alle mafie e alla corruzione, diventavano gusci vuoti, privi di prospettiva politica e slancio individuale. In questo contesto, sono piovute anche tante assoluzioni nella sentenza di secondo grado del maxiprocesso “Mare nostrum”, riguardante le associazioni mafiose operanti sulla costa tirrenica della provincia di Messina. Sull’argomento si sono espressi con forza, denunciando l’emergenza legalità nel Messinese, l’avvocato Fabio Repici (si legga la sua lettera aperta sul sito www.enricodigiacomo.org) e Antonio Mazzeo, più volte autore di inchieste significative, sul sito http://temi.repubblica.it/micromega-online/.

Nel frattempo, mentre in Italia continua la caccia al migrante e agli ultimi, e mentre l’acqua come bene pubblico viene compromessa dal decreto Ronchi, il volontariato nazionale cerca di mettersi in discussione grazie all’Assemblea promossa (4 e 5 dicembre) a Roma da CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), ConVol (Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato), Forum Terzo Settore e la Consulta per il Volontariato presso il Forum, diciotto anni dopo la legge 266/91 che disegnò i tratti del volontariato italiano. “Per 40mila associazioni e per 6 milioni di volontari – affermano gli organizzatori - è giunto il momento di fare il punto. Superati i tempi dell’azione spontaneistica, il volontariato è oggi strutturato in reti attraverso le quali i cittadini volontari operano per il bene comune, individuando bisogni e offrendo risposte. Il volontariato rappresenta un’antenna anticipatrice delle richieste emergenti dai territori, ma anche una forza capace di “tenere insieme” un Paese che, in molti suoi aspetti, appare sfilacciato e senza più il senso del bene comune e della coesione sociale. Di conseguenza – rilevano i quattro organismi promotori - il volontariato non può restare ad osservare, ma deve fornire il suo contributo alla soluzione della crisi, non solo economica, che attraversa il nostro Paese. Deve pertanto elaborare concrete e originali prospettive di lavoro che partano dai propri valori e dalle proprie attitudini, ridando il senso del noi e non più dell’io”.

Marco Olivieri

L’INVERNO DEL NOSTRO SCONTENTO

di Antonino MantineoPresidente del Cesv di Messina

ue migranti in una fredda notte d’inverno vanno cercando un riparo. Non hanno casa e si trovano in una terra straniera. Il governo ha voluto censire uno ad uno i suoi sudditi, per controllare meglio chi paghi le tasse e chi è sottoposto alle sue leggi. Hanno dovuto mettersi in fila per farsi vistare i

documenti e farsi registrare e, intanto, sta per sopraggiungere la notte e non possono mettersi ancora in viaggio per il ritorno verso il Paese dal quale provengono. Nessuna struttura pubblica li potrà ospitare: non sono cittadini, non posseggono i documenti, né possono pagare la tariffa stabilita per gli avventori non in regola con i visti. L’uomo è abituato per il suo lavoro ad avere rapporti con la clientela: è molto educato e sa essere convincente quando vende le sue sculture di legno e i suoi orecchini di corallo. Si dice sicuro di poter convincere qualcuno ad ospitarli almeno per una notte. D’altronde, è risaputo che nella cultura mediterranea è legge morale, prima che scritta, che l’ospite sia sacro. Ha deciso.

Busserà alla prima casa e chiederà per sé e la propria sposa, giovane e bella, e che è in dolce attesa, anzi, prossima al parto, un letto per dormire. No, un pasto caldo non è necessario. Per un giorno si può saltare. Ecco un portone illuminato. Dalla finestra si vedono le luci dell’albero di Natale,

i regali accatastati sotto e una tavola imbandita, con una tovaglia rossa e disegni d’oro. Sono contenti, Miriam e Giuseppe, di conoscere quella bella famiglia. Si sentono onorati di essere ospitati da loro. Giuseppe suona al campanello. Si presenta alla porta un bell’uomo. “Non sapete che il nostro sindaco ha stabilito che, in questa notte, solo i bianchi potranno fare festa? Non sapete che la nostra identità nazionale, la nostra religione e i suoi simboli, la nostra cultura, ci impongono di rispettare solo i nativi? Gli altri ritornino al loro Paese. Non si può pretendere di essere accolti nelle nostre case, ma neanche per le nostre strade e le nostre città, se non appartenete alla nostra razza, se non credete nel nostro unico e vero Dio, se non accettate che i crocifissi stiano negli edifici pubblici, se non volete mangiare le carni dei nostri banchetti. Il Natale è la festa dei bianchi, dei cristiani e dei benestanti”. Miriam, Giuseppe, e il bambino che è in grembo alla madre, hanno deciso: andranno al campo rom. Lì, tra viandanti e senza fissa dimora, troveranno qualcuno che li ospiti e forse potrà nascere Gesù. In quel Paese hanno dimenticato le leggi dell’ospitalità e, forse, anche quelle della dignità umana. Solo con i poveri si potrà celebrare la festa.

Cercansi volontari per la distribuzione dei vestiti agli sfollati, al Centro di raccolta istituito in Via Bonsignore (area RFI zona Z.I.R.), a Messina. Per le adesioni, occorre rivolgersi all’Osservatorio “Lucia Natoli” di Messina, cell. 328/7132813, e-mail [email protected]. Il Cesv, la Consulta comunale, il Forum delle Famiglie e l’Osservatorio “Natoli” - costituitisi in coordinamento del volontariato nelle azioni a sostegno degli sfollati – lanciano questo appello.

Cercansi volontari

Patrocinio con sostegno economico alle organizzazioni di volontariato da parte del Cesv di Messina, con la possibilità di un finanziamento di 500 euro per ogni iniziativa. Le domande al Centro Servizi per il Volontariato, da parte delle realtà associative dell’intero territorio messinese, possono già essere inoltrate e dovranno pervenire - con consegna a mezzo posta, fax o a mano all’indirizzo del Cesv in Via La Farina n. 7, 98122, a Messina, fax 090/6011825 - sino all’esaurimento del budget complessivo.

Patrocinio con sostegno economico

Se una notte due migranti

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Novembre/Dicembre 2009 2

COMUN TÀsolidali“La cultura della Solidarietà” nella città di Messina. Ovvero, come favorire la cultura della donazione del sangue, la solidarietà sociale, l’educazione sanitaria, ambientale e civica e le politiche culturali mirate alla riscoperta delle radici e per la valorizzazione del territorio, in un momento particolarmente difficile per la città di Messina, grazie a un progetto promosso dall’Avis – Associazione Volontari Italiani Sangue di Messina. Un progetto che prevede una serie di iniziative con il contributo fondamentale delle istituzioni - come il Comune di Messina, la Brigata meccanizzata “Aosta” dell’Esercito italiano, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Comando Provinciale Carabinieri, la Guardia di Finanza (Comando Provinciale di Messina) e l’Azienda Foreste Demaniali di Messina - e realtà economiche private, come il locale “Don Minico” sul Colle S. Rizzo. Hanno presentato gli eventi, assieme ai rappresentanti delle istituzioni, il docente universitario Francesco Squadrito, nuovo presidente dell’Avis comunale di Messina, e Franco Previte, vicepresidente vicario dell’Avis messinese e vicepresidente dell’Avis Sicilia, in Conferenza stampa, venerdì 13 novembre, nella sala Giunta del Comune. “L’Avis di Messina intende sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della donazione del sangue. E’ necessario, grazie anche a questo progetto, potenziare il numero dei donatori nella nostra città, per compiere un salto di qualità nel segno dell’impegno solidale e dell’amore per il prossimo. Messina e Sicilia, in questo campo, sono ancora indietro”, ha sottolineato Francesco Squadrito, presidente dell’Avis di Messina. Per Franco Previte, vicepresidente vicario dell’associazione comunale e vicepresidente dell’Avis Sicilia, “quello che ci accomuna con gli altri partner del progetto consiste nell’impegno al servizio del Paese. L’Avis fa parte integrante del sistema sanitario nazionale e svolge un servizio fondamentale. Non a caso, in relazione al virus H1N1/v, i donatori di sangue, su disposizione ministeriale, sono stati inseriti tra le categorie destinate alla vaccinazione con criteri di priorità. Nella sede dell’Avis, in via Ghibellina n. 150, è possibile infatti ritirare la richiesta prestampata per la vaccinazione, da compilare e consegnare in via S. Cecilia, al palazzo Satellite (in piazza della Repubblica, vicino alla stazione) e nel Poliambulatorio Messina Sud di Pistunina dell’Ausl 5 di Messina, ai seguenti orari: dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 17, dal lunedì al venerdì”. Per informazioni: Avis Comunale di Messina, via Ghibellina, 150, I, 98123, 090/674521, fax 090/6411569, e-mail [email protected], sito Internet www.avismessina.org.

Marco Olivieri

“La cultura della Solidarietà” con l’Avis

Francesco Squadrito, professore ordinario di Farmacologia della Facoltà di Medicina (Università di Messina), è il nuovo presidente dell’Avis – Associazione Volontari Italiani Sangue di Messina. Lo ha eletto all’unanimità il Consiglio direttivo dell’associazione. “Siamo orgogliosi che il professore Squadrito, già direttore sanitario dell’Avis, abbia accettato il nostro invito a presiedere l’associazione. Siamo certi che, grazie alla sua competenza e generosità, andremo incontro a un salto di qualità nell’impegno per la donazione del sangue e nell’affermazione di una cultura della solidarietà”, sottolinea Franco Previte, vicepresidente vicario dell’Avis comunale e vicepresidente dell’Avis Sicilia. Sono stati confermati Gaetano Loria (vicepresidente), Letterio Marchese (amministratore) e Andrea Pisacane (segretario).

Il professore Francesco Squadrito è il nuovo presidente dell’Avis

Recupero eletto Consigliere nazionale del Seac

“Il volontariato è linfa vitale e costituisce un elemento distintivo della qualità della nostra democrazia e del nostro vivere sociale”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’incontro (venerdì 4 dicembre) con una delegazione di volontari, il giorno prima della Giornata Internazionale del Volontariato. “Questa realtà rappresenta per il nostro Paese una risorsa fondamentale sotto il profilo economico, per le attività e i servizi offerti, che svolgono un indispensabile compito di integrazione e talvolta di supplenza dell’azione pubblica. Ma esso rappresenta pure una fondamentale risorsa sotto il profilo dell’etica civile e anche oltre. Il volontariato produce, certo, beni materiali di aiuto e di sostegno al disagio, alla malattia, alla disabilità, alla dipendenza. Ma, proprio per la capacità di superare i confini di una solidarietà spontanea, familiare e amicale, esso produce pure beni immateriali, comportamenti virtuosi, esempi e modelli degni di essere imitati”.

Il Presidente della Repubblica a sostegno del volontariato

In occasione dell’Assemblea del Volontariato Italiano, una delegazione di volontari è stata ricevuta in udienza al Quirinale, venerdì 4 dicembre, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Di questa delegazione ha fatto parte il docente universitario Antonino Mantineo, in qualità di presidente del Cesv - Centro Servizi per il Volontariato di Messina.

Il presidente Cesv nella delegazione al Quirinale

Il Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina aderisce alla manifestazione “100 piazze per il clima”, promossa in occasione della Conferenza internazionale sul clima, che avrà luogo a Copenaghen il prossimo 12 dicembre. Grazie alla collaborazione tra Arci, Uisp e Legambiente, la manifestazione è in programma anche a Messina, sabato 12.Per maggiori informazioni: sito Internet www.100piazze.it e aree News e Agende del Volontariato del sito www.cesvmessina.it.

“100 piazze per il clima”

In occasione del Congresso regionale elettivo del Cif - Centro Italiano Femminile, 21 e 22 novembre 2009, è stata eletta vicepresidente del Cif Sicilia la messinese Anna Maria Tarantino. Paola Privitera è invece la nuova presidente della sezione di Messina.

Anna Maria Tarantino vicepresidente del Cif Sicilia

“Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra”. Si può firmare l’appello di Libera sul sito www.libera.it, in relazione a un emendamento alla legge finanziaria introdotto in Senato. Inoltre, durante l’assemblea dei soci del Cesv Messina, lo scorso 28 novembre, sono state raccolte circa 100 firme, tra i volontari presenti, a sostegno dell’iniziativa.

“No alla vendita dei beni confiscati”

Questo numero di Comunità Solidali è stato realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo di Torino, la Fondazione Monte Paschi di Siena, la

Fondazione Cariplo e la Fondazione Banco di Sicilia.

Chi volesse ricevere gratuitamente al proprio domicilio Comunità Solidali può inserire i propri dati sul sito Internet www.cesvmessina.it

Per contattare il CESV Messina numero verde 840702999

ComunitÀ solidali

MENSILE DEL CESV CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DI MESSINAReg. Trib. di Messina n. 6/2004

Direttore EditorialeAntonino MantineoDirettore Responsabile Marco OlivieriComitato di RedazioneRosario Ceraolo, Carmen Cordaro, Santino Irrera, Dario Morelli, Maria Lucia Serio, Salvatore Rizzo, Fabio Ruggiano

Redazionevia La Farina n. 798124 Messinatel. 090 6409598 - fax 090 [email protected] grafico e impaginazioneFrancesca FulciStampaGrafo Editor SrlEdizioniCESV - MESSINA

Lo scorso 21 novembre, nell’Assemblea nazionale del Seac (Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario), a Roma, Michele Recupero, presidente dell’associazione Crivop (Cristiani Italiani Volontari Penitenziari) Onlus di Messina, è stato eletto Consigliere nazionale.Recupero ha ottenuto 22 voti su 31 votanti, tra i presidenti di associazioni penitenziari. Per informazioni: http://www.volontariatoseac.it/

Lo scorso 28 novembre, nel Salone degli Specchi della Provincia Regionale, è stata approvata all’unanimità da parte dell’Assemblea dei soci la programmazione triennale strategica 2010-2012, ed esecutiva per il 2010, del Cesv di Messina. Tre le scelte strategiche nella programmazione: “Potenziare e valorizzare il volontariato”, “Abitare i territori”, e “Fare comunità: ricostruire legami”, con obiettivi specifici da raggiungere nel prossimo triennio, nel segno dell’innovazione e della continuità, con un radicamento maggiore del Cesv nel territorio della provincia di Messina. In un contesto difficile, anche a seguito della diminuzione delle risorse, il Centro Servizi rinnova la sua presenza sul territorio come agenzia di servizio per la promozione della cultura del volontariato, in un sistema articolato di servizi e attività.

Approvata la programmazione triennale del Centro Servizi

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3 Novembre/Dicembre 2009

a drammatica alluvione che ha colpito Giampilieri e Scaletta Zanclea sA Messina, il recente atto intimidatorio nei confronti dell’imprenditore Giovanni Rizzo ha sembrato squarciare un velo sul racket e sui fenomeni criminali nel territorio. Secondo alcune ricerche recenti, nell’area dello Stretto, uno su tre dei negozi pre-senti sarebbe di appartenenza diretta o comunque riconducibile alla mafia. Il cosiddetto pizzo sarebbe praticato in modo capillare

ma generalmente a prezzi modici, con tariffari anche di pochi euro per negozio, e se-condo il flusso affaristico dello stesso, per consentire al predominio mafioso un mag-giore controllo del territorio. Di un altro fenomeno criminale non meno inquietante si occupa il libro “Dell’usura: Il persistere dello sfruttamento dei bisogni umani”, a cura di Tonino Perna, docente di Sociologia economica presso l’Università di Messina, con contributi di diversi studiosi e dei volontari della messinese Fondazione Antiusura intitolata a padre Pino Puglisi. Non certo un fenomeno nuovo, quello dell’usura, ma ora divenuto esponenziale, favorito dall’attuale recessione economica e dalla conse-guente stretta creditizia operata dal sistema bancario. Nell’area dello Stretto, a Messina e Reggio Calabria, il prototipo dell’usurato risulte-rebbe essere il commerciante. Mentre il fenomeno del racket si rivela sempre gestito da criminalità di tipo organizzato e dai clan, l’usura non risulta gestita in maniera mo-nopolistica né prevalente da organizzazioni criminali. Sos Impresa fornisce dei dati non certo incoraggianti, che pongono in mostra un deciso decremento dal 1996 del

numero delle denunce: i procedimenti penali sono lenti e non riescono a soddisfare il bisogno di giustizia di chi ha denunciato, determinando una sfiducia nel rivolgersi all’autorità giudiziaria. Sono appena 46, ad esempio, le sentenze emesse dal ‘90 al 2007, accompagnate tra l’altro da un elevato numero di estinzioni di reato per intervenuta prescrizione. In uno scenario segnato da un milione di persone in Italia vittime dell’usura (150mila i commercianti), la condanna effettiva a Messina è arrivata nel 44,6% dei casi e a Reggio Calabria solo nell’11,8%. Dal ‘90 al 2007 sono 789 le denunce a Messina per usura, 3726 le persone indagate; 145 le denunce a Reggio, 1087 gli indagati. Dalle sentenze sull’usura dei Tribunali, tra il ‘96 e il 2007 (46 a Messina, 17 a Reggio, comprendenti in quest’ultimo caso anche gli anni ‘94 e ‘95), oltre il 65% del fenome-no è rilevato nel terziario e il 25% nel settore manifatturiero. La posizione della vittima dell’usura (come della persona strangolata dal racket) prevalente è quella dell’eser-cente (36,4%), seguita da quella dell’imprenditore (18,2%).

Per informazioni: Fondazione Antiusura “Padre Pino Puglisi Onlus” di Messina, Via Felice Bisazza, 21, e Sportello Comunale Antiusura, Piazza della Repubblica (presso Pal. Satellite), Messina. Orari di apertura: dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, e ogni venerdì dalle 9 alle 13. Sito Internet: www.siciliaantiusura.it.

Santino Irrera

A pprofondimenti

Venerdì 11 dicembre, alle 9.30, presso l’Auditorium “Monsignor Fasola” di Messi-na, è stata presentata la 19ª edizione del Dossier Statistico Immigrazione, a cura di Caritas di Roma, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, con i contributi di numerose Caritas diocesane, associazioni e organizzazioni internazionali e na-zionali. La presentazione è stata realizzata all’interno delle iniziative promosse dal progetto “Il passaggio del Mar Rosso”, finanziato con il fondo per l’inclusione sociale degli immigrati e affidato alla Cooperativa Sociale “S. Maria della Strada” e alla Onlus “Spes”. Come si evince anche dalla ricerca “La criminalità degli im-migrati: dati, interpretazioni e pregiudizi”, promossa dall’Agenzia Redattore So-ciale e realizzata dall’équipe del Dossier statistico, si ridimensiona in modo netto la portata di alcuni studi e di numerose affermazioni che, in questi anni, hanno contribuito ad alimentare l’allarme sulla correlazione tra migrante e criminalità. In percentuale, gli immigrati non hanno una propensione a delinquere superiore agli italiani, nonostante le condizioni normative e sociali sfavorevoli e nonostante l’accanimento governativo nel considerare un reato la clandestinità. M. O.

dossierimmigrazione 2009

“Sono in albergo dal 2 ottobre, con due bambini, e non riesco a trovare una casa in affitto. Vogliono 500, 600 euro e il presidente della Regione Lombardo ce ne vuole dare 300. Ma dove la troviamo una casa con questi soldi? Forse il presiden-te non conosce il prezzo degli affitti” (Santina La Rosa).“È una vergogna. Continuo a pagare il mutuo della casa distrutta perché la banca in realtà non ha mai interrotto il pagamento delle rate. E intanto continuano ad arrivare le bollette delle utenze. Ma non avevano detto che per noi erano state sospese?” (Nino Lonia, che nell’alluvione ha perso la moglie e i due figli).Da “la Repubblica” – edizione di Palermo del 26/11/09, p. IV.

ildramma degli sfollati

Usura e racket nel Messinese

SCENE DA UN’ALLUVIONEFoto di Dino Sturiale, Giampilieri, ottobre 2009

“La sicurezza delle scuole? Delle 4mila classi pollaio della Sicilia, ovvero quel-

le che superano il numero più consono di alunni, stipati quindi all’interno delle

aule in eccesso, Messina ne ha ben 536 e i deficit strutturali sono enormi. Come

CittadinanzAttiva, abbiamo intenzione di effettuare monitoraggi e di far sentire il

fiato sul collo ai responsabili istituzionali, assieme, speriamo, ad una cittadinanza

sempre più partecipativa e consapevole. Perché un ambiente scolastico decen-

te riduce i rischi ed è indispensabile per poter vivere bene dentro le scuole”,

ha annunciato Rosa Maria Palermo Di Stefano, coordinatrice del settore scuola

per CittadinanzAttiva di Messina, in occasione dell’incontro “Imparare sicuri”, lo

scorso 25 novembre, per la VII Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. S.I.

ladenuncia

3Dottor Ingroia, in questo periodo lei - da procuratore della Repub-blica di Palermo - ha ripetuto che sulle inchieste di mafia «siamo all’anticamera della verità»…

“Senza voler enfatizzare eccessivamente, sono emersi importanti risultati relativi alla stagione delle stragi e a quella che, con certezza, è stata la trattativa tra ma-fia e settori politici e istituzionali. La storia d’Italia è stata fatta da quelle stragi e da quella trattative. E la seconda Repubblica è nata come conseguenza di quella stagione”.

Perché adesso?

“Ci sono state, c’erano e ci sono ancora verità scomode, difficili da far venire fuori. La mia sensazione è che, in questi anni, sia prevalsa la volontà di rimuovere la verità. Ma in questi ultimi mesi, anche per una serie di coincidenze fortunate, si è innescato un meccanismo a catena. Di conseguenza, sono emerse molte verità e altre ancora speriamo che emergano”.

Lei, che da giovane magistrato fu al fianco di Paolo Borsellino, crede dunque nella possibilità di affermazione della legalità in Italia?

“Sono ottimista a ragion veduta. Tante volte si è pensato che fosse finita, che non ci fosse più speranza. Invece, poi, talvolta anche in modo miracoloso, in un Paese pressoché in ginocchio, la verità ha cominciato ad emergere. Se, dopo la morte di Borsellino, Antonino Caponnetto disperava nella possibilità di vittoria contro il crimine, è emersa invece una parte consistente dell’Italia che ha voluto ripartire da lì per riaffermare la propria sete di verità e di giustizia. Ripeto: sono ottimista”. Dario Morelli

domande ad Antonio Ingroia

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MessinaForte Ogliastri

Artisti a sostegno del Senegal

Informazioni sull’area News e Agenda del Volontariato del sito www.cesvmessina.it

12/13 DIC

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Roccavaldina

“Aspettando il Natale” con l’associazione “Antares”

13 DIC

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Stazione di Messina

ore 18.30

“Natale in Stazione”

con l’associazione “Filo d’Arianna”

18 DIC

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Villa S. Giovanni

Manifestazione nazionale contro il Ponte sullo Stretto di Messina

19 DIC

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MessinaVia Campo delle Vettovaglie

ore 19.00

Festa di fine anno del Circolo Arci “Thomas Sankara”

23 DIC

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Centro Polivalente di Pagliaraore 17.00

Premio PoesiArte 2009

Palazzetto dello Sport di Saponara

Manifestazione per ricordare Graziella Campagna

Messina

“100 piazze per il clima”

12 DIC

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“Un contributo per un sorriso” nei Comuni dei Nebrodi, Associazione Siciliana per la lotta contro la Leucemia Onlus (www.assileucemia.it)

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Messina

Si conclude la Carovana Antimafie

16 DIC

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Forse la macchina dei soccorsi, scattata lo scorso primo ottobre per gli alluvionati di Giampilieri, Molino, Altolia e Scalet-ta, non ha funzionato davvero alla perfezione. Lo racconta a «Comunità Solidali» Maurizio Barone, presidente del Corpo Volontari Gerosolimitano (Covege) di Messina, che ha partecipato coi propri volontari ai lavori della Protezione Civile e agli interventi per fronteggiare l’emergenza (A riguardo si veda il numero precedente di Comunità Solidali, N.d.R.). «C’è una di-scrasia tra il metodo Augustus, ovvero il piano emergenziale in vigore nella Protezione Civile, fondato su una organizzazione “a funzioni”, e la sua concreta applicazione sul nostro territorio. Da un lato esiste la necessità di fornire con la massima sollecitudine risposte alla cittadinanza in difficoltà; dall’altro, l’applicazione pedissequa dell’Augustus comporterebbe una burocratizzazione prossima alla paralisi». Il metodo è mal congegnato? «Al contrario, paradossalmente è congegnato fin troppo bene, tanto è vero che non si riesce ad applicarlo. Alla mia squadra di volontari - afferma Barone - è capitato, in alcu-ni casi, di sovrapporsi ad altri colleghi, naturalmente per circostanze indipendenti dalla nostra volontà. L’impiego delle risor-se dovrebbe e potrebbe essere migliore di così». Pesa la carenza di fondi? «Il Corpo Volontari Gerosolimitano», testimonia

il suo coordinatore, «svolge attività a favore della collettività con risorse estremamente esigue. Saremmo tutti capaci di dire “a me manca questo e quello”, ma il vero punto in questione è quello di impiegare bene le risorse

disponibili. La dimostrazione è che nel Nord d’Italia, la Protezione Civile, con risorse paragonabili alle nostre, ha saputo trovare un modello di organizzazione più efficiente». Che fare? «Ciò che manca è

un coordinamento unitario, centrale e funzionante, che restituisca al volontariato il proprio compi-to di ausilio alle autorità, senza costringerlo a supplire, in determinati casi, alle carenze pubbliche con attrezzature e mezzi poco idonei alle emergenze», sottolinea il presidente del Covoge di Messina. L’appello di Barone – a un migliore coordinamento e a una valorizzazione delle risorse umane – nulla toglie all’impegno lodevole messo in campo dai volontari del territorio messinese, grazie allo sforzo di tutte le Misericordie e delle associazioni Accir, Organizzazione Europea Vigili del Fuoco Volontari di Protezione Civile, Radio Club C.B. e il già citato Corpo Volontari Geroso-

limitano, come ha raccontato nel numero precedente di “Comunità Solidali” il vicepresidente del Cesv (con delega alla Protezione Civile) e coordinatore regionale e provinciale delle Misericordie,

Santi Mondello. Esiste, però, la necessità che l’esperienza di ciò che non ha funzionato, in occasione dell’emergenza, comporti un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, nel segno della pro-

grammazione e della prevenzione.D. M.

(IL TACCUINO dei Volontari

Novembre/Dicembre 2009 4

Informazione

Il Coordinamento del Distretto 27

Già dal 2008 il Centro Servizi per il Volon-tariato di Messina ha avviato un’azione di promozione dei Coordinamenti Locali di Comunità (CLC) in tutta la provincia. Il tutto al fine di valutare i bisogni sociali espressi nel territorio e di individuare obiettivi di medio e lungo termine, nello

spirito della messa in rete di tutte le forze, fin troppo frammentate, del volontariato messinese. Quanto al Coordinamento del Distretto socio-sanitario D 27 - che comprende i Comuni di Milazzo, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Spadafora, Valdina, Venetico, Roccavaldina, Torregrotta, Monforte San Giorgio, Condrò e San Pier Niceto - è stata intra-presa una «scelta metodologica che offre l’opportunità di operare un salto qualitativo», come spiega l’attivatrice territoriale del Cesv Antonia Ragusi. «Uno strumento che consente di passare dalla cul-tura del progetto al consolidamento di processi di trasformazione sociale», nel segno delle scelte compiute dalle associazioni che costituiscono il Coordinamento e con il sostegno di un’équipe del Cesv, guidata dal direttore del Centro Servizi, Rosario Ceraolo. La

prima scelta è quella rappresentata dalla creazione di tavoli tematici su diverse aree di interesse (politiche giovanili, promozione socio-culturale, tutela del territorio e dell’ambiente), «che culmineranno», spiega la presidente dell’Avulss di Milazzo e referente per il Coor-dinamento, Nuccia Formica, «in un convegno che si terrà nell’am-bito dell’imminente Giornata del Volontariato, decisa per il gennaio 2010, che sottoporrà all’attenzione delle istituzioni proposte con-crete di azione». Quanto al giudizio sui Coordinamenti Locali di Co-munità, come «strumento per la mappatura e la creazione di reti di sostegno», Nuccia Formica non ha dubbi: «Mettere insieme le as-sociazioni è molto difficile. Molta parte del volontariato presenta un limite: resta ancorato alla propria esperienza singola e non riesce a fare rete. Nonostante il lavoro svolto, l’ottima attività delle attivatrici territoriali e di tutti i consulenti, la risposta che abbiamo avuto - che pure c’è stata e ci soddisfa - ha richiesto e ancora richiederà mol-te sollecitazioni, molte idee e progetti». I Coordinamenti, tuttavia, rimangono «uno strumento irrinunciabile», in modo da superare la tendenza all’isolamento nel segno della collaborazione costante e progettuale fra le tante realtà associative.

Dario Morelli

GL’edizione 2009 della Carovana Antimafie si

conclude a Messina mercoledì 16 dicembre. Organizzata (dal 1994) da Arci, Avviso

Pubblico e Libera - e a Messina dall’Arci Territoriale, dal Circolo Arci “Thomas

Sankara”, dal Cesv, dalla Cgil, dalla Consulta del volontariato, da “Telefono Amico” e dai Comitati degli sfollati - l’iniziativa prevede,

di mattina, in via dei Mille, l’animazione per i bambini colpiti dall’alluvione, e, alle

16.30, nella sala “Visconti” di Messina, un’Assemblea pubblica sulla situazione

attuale del territorio messinese e su “quale futuro” sia possibile, dopo la recente

tragedia, alla presenza di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e di Paolo Beni,

presidente dell’Arci. La Carovana si conclude di sera, in Piazza Immacolata di Marmo,

con il concerto del gruppo “Assalti Frontali” e dei 14 musicisti del Cd “Mani”, e con

l’associazione “Machine Works”, nel segno dei progetti in favore degli alluvionati.

M.O.

Si conclude a Messina la Carovana Antimafie

La ripresa dopo l’alluvione. Da metà dicembre è in vendita la

compilation “Mani” al prezzo di 6,50 . Il ricavato sarà interamente destinato a

progetti di sostegno e di promozione sociale co-finanziati dalla Caritas

diocesana di Messina. I promotori sono Imago Sound, RadioStreet, il consorzio

Sol.E, Ecos-Med e 14 tra musicisti e band messinesi. Altre info e prenotazioni

su www.manipermessina.it.

“Mani”

GIAMPILIERI ottobre 2009foto di Dino Sturiale

ALLUVIONE: cosa non ha funzionato?

Per approfondimenti: area News, Agenda del Volontariato

e Ufficio Stampa del sito www.cesvmessina.it.