Compost · Manuale per conoscere, ... • svolgere ricerche, studi e divulgare le informazioni...

15
Compost per chi vuol bene alla terra Manuale per conoscere, scegliere, impiegare il compost di qualità III edizione - 2010

Transcript of Compost · Manuale per conoscere, ... • svolgere ricerche, studi e divulgare le informazioni...

Compostper chi

vuol benealla terra

Manuale per conoscere,scegliere, impiegareil compost di qualità

III edizione - 2010

Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC per brevità), nasce nella prima metà degli anni 90 per volontà di alcuni pionieri della tecnica del compostaggio. Oggi rappresenta il punto di riferimento per oltre 120 imprese che, associate al CIC, operano sia in Italia che all’estero. Si tratta di aziende pubbliche e private che gestiscono impianti di compostag-gio per la produzione di l’ammendante compostato, un fertilizzante organico. Fanno parte del CIC anche produttori di macchine e attrezzature, aziende che realizzano impianti, laboratori e Centri di ricerca.

Gli obiettivi del CIC sono:

•favorirelabuonapraticaeladiffusionedellaraccoltadifferenziata;

•dareimpulsoalrecuperodeirifiutiorganiciperottenerebiogas(digestioneanaerobica)ecompostdiqualità;

•promuovereilcorrettoutilizzodegliammendanticompostatinelleattivitàagricole,neirecuperi,neiripristiniambientalieinaltriimpieghi;

•sostenereipropriassociatiattraversoconsulenzatecnica,normativaeini-ziative di promozione e commercializzazione dei prodotti ottenuti dal com-postaggio;

•organizzareegestireattivitàformativeediaggiornamentosulcompostag-gioesull’impiegodeiprodotti;

•svolgerericerche,studiedivulgareleinformazionisullemetodologieetec-niche relative alla produzione e utilizzazione dei prodotti compostati.

Dal2003ilCICassegnailMarchioCompostdiQualitàCertificatoCICaimi-glioriAmmendantiprodottinegliimpiantiassociati.Lacertificazionedeipro-dotti a Marchio CIC si ottiene a seguito di una serie di campionamenti ef-fettuati da professionisti esterni e dopo analisi eseguite da laboratori esterni accreditati dal Ministero delle Politiche Agricole (MIPAAF). Ciò garantisce l’assoluta autorevolezza del Marchio di Qualità e la compatibilità dell’am-mendante prodotto dalle aziende associate con qualsiasi tipo di impiego in agricoltura: florovivaismo, paesaggistica, hobbistica, ecc.

Il C

onsor

zio

Ital

ian

o C

ompo

sta

tori

Chi siamoin

dice

Chi siamo 1

Introduzione 3

Conoscere il compost 5

Scegliere il compost 12

Impiegare il compost 13

Il compost negli Acquisti Pubblici Verdi 22

1

Il Consorzio Italiano Compostatori con questa pubblicazione intende diffon-dere in maniera semplice e completa informazioni utili per contribuire alla maggiore conoscenza del compost, del suo ruolo e del suo utilizzo.

Per approfondire le informazioni invitiamo alla consultazione del sito web del CIC www.compost.it dove sono riportati gli indirizzi e i contatti delle strutture delConsorzio, sipossonoconoscere leaziendeassociate e certificate con ilMarchio di Qualità del Compost, si può scaricare il Regolamento del Marchio, si possono ottenere informazioni per l’adesione al CIC, ci si può iscrivere a corsi, convegni e aggiornarsi sulle più recenti notizie riguardanti il settore.

Recuperare gli scarti organici trasformandoli in un fertilizzante organico come il com-post,rappresentaunsistemaefficacepercontribuireinmodosignificativoall’usoso-stenibile delle risorse agricole ed ambientali.Utilizzare compost nei terreni ha lo scopo di mantenere la fertilità, permette di ridurre l’impiego di fertilizzanti minerali (generalmente di sintesi e derivanti dal petrolio, quin-di provenienti da risorse non rinnovabili), riducendo al contempo la quantità di scarti organici da avviare a operazioni di trattamento meno virtuose come lo smaltimento in discarica o l’incenerimento. Il compost, o meglio la sostanza organica e gli elementi nutritivi in esso contenuti, oltre a conservare nel lungo periodo la fertilità contribui-sce a migliorare lo stato strutturale del terreno, aumenta la capacità sia di assorbire e rilasciare acqua nel suolo che di trattenere gli elementi nutritivi in forma facilmente

Utile all'agricoltura,aiuta l'ambiente

Intr

odu

zion

e

Il C

onsor

zio

Ital

ian

o C

ompo

sta

tori

2 3

assimilabile da parte della pianta. Garantisce inoltre una attività microbiologica utile alla fertilità integrale di un suolo agricolo. Come tutte le sostanze organiche apportate al suolo il compost tende ad aumentare la fertilità nel suo complesso, non ha una sola funzione positiva ma ne ricopre diverse e tutte utili per il terreno, sia per la vita delle piante che per le attività microbiche che “chiudono i cicli della natura”. Sia dal punto di vista agronomico (ovvero per le attività produttive di un suolo) che dal punto di vista naturalistico il ricarico costante e continuativo di sostanza organica è utile per attenuarequelcomplessodifenomenichedeterminanoladesertificazione.La diminuzione tendenziale del livello di fertilità dei suoli è un fenomeno rilevante nei paesi del Sud d’Europa, con notevoli evidenze proprio in Italia, dove si sono registrati molti casi di suoli, e non solo nel Sud, ma persino nelle pianure settentrionali, con un contenuto di sostanza organica inferiore all’1 %, laddove da sempre si sono registrati valori superiori a 2%.Somministrando carbonio al suolo attraverso l’impiego di compost è possibile con-trastareilfenomenodella“desertificazione”chesiconcretizzaquandoilcontenutodisostanza organica del suolo è inferiore all’1-2 %. Secondo i dati delle Nazioni Unite il fenomenodelladesertificazioneinteressaoltreil5,5%delterritorioitaliano.Perl’Isti-tuto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante (ora Ente CRA del Ministero delle Po-liticheAgricole),lo0,15%disostanzaorganicainpiùnelsuolo,laddoveitenorimediinterreniabuonafertilitàdovrebberoesseredell’ordinedel2,5-3%,equivaleafissarenello stesso una quantità di CO2 corrispondente alle emissioni complessive dell’intera nazione italiana per un anno.Un compost di qualità essendo molto ricco di sostanza organica, la stessa che si trova nel letame, nello stallatico, nei terricciati che, purtroppo, non sempre e non dappertutto sono prodotti disponibili, rappresenta un nuovo prodotto che si sta diffondendo a livel-lonazionale;lareperibilitàdelcompostèultimamenteaumentata,siriesceatrovare

sempre più facilmente (mentre il letame è pressoché sparito) e a prezzi contenuti. Un terreno con una buona dotazione di sostanza organica resiste meglio anche ai processi di erosione come quelli provoca-ti dall’azione di scorrimento dell’acqua che causa l’asportazione di suolo soprattutto per i terreni in pendenza. Quindi, quando dimi-nuisce il contenuto di sostanza organica dei suoli si possono riscontrare non solo effetti negativi riguardo le rese produttive nel caso di suoli coltivati, ma è anche possibile che si creino situazioni di rischio ambientale legati al territorio (frane, smottamenti, ecc).

intr

odu

zion

e

Il compost di qualità è un Ammendante.Il compost di qualità è utilizzato nel settore agricolo e/o florovivaistico come am-mendante e commercializzato secondo le indicazione e i limiti indicati dal Decreto Legislativon.75/2010.La normativa sui fertilizzanti distingue il Compost di qualità in due categorie:AmmendAnte CompostAto Verde (ACV),AmmendAnte CompostAto mIsto (ACm),a seconda che le matrici organiche di origine siano, rispettivamente, solo scarti vege-tali (sfalci d’erba, ramaglie, potature, legno) oppure scarti vegetali mescolati ad altri rifiutiorganici(umidodomestico,scartidell’agroindustra,digestati,fanghididepu-razione, altri sottoprodotti agroforestali).

Con

osce

re i

l co

mpo

st

Notizie utili sul compost

4 5

Inoltre l’Ammendante Compostato può essere utilizzato come matrice per la produzio-ne di altri fertilizzanti quali ad esempio:•AmmendanteTorbosoComposto•SubstratodiColtivazioneBase;•SubstratodiColtivazioneMisto;•ConcimiOrganici•ConcimiOrgano-minerali

Il Marchio del Compost di Qualita' del CIC

Con

osce

re i

l co

mpo

st

Con

osce

re i

l co

mpo

st

IlCIChasviluppatounsistemapercertificarelaqualitàdelcompostprodotto dai propri associati. Ad oggi sono 34 gli impianti associati (con 40 tipologie di prodotti) che producono ammendante e hanno deciso aderire al programma di controlli per poter esibire il logo del Marchio di Qualità CIC.

Lacertificazionesiponecomeobiettivoquellofornireunagaranziadelproduttoredi creare un valore aggiunto all’ammendante compostato, assicurando ai destinatari finalitrasparenza,affidabilitàequalità.Ilprogrammadicertificazioneprevedeattualmente ilcontrolloanaliticocostantedel prodotto che deve risultare conforme ai limiti stabiliti dalla normativa sui fer-tilizzanti(D.lgs75/2010);talecontrolloèaffiancatodaunsistemadiverificasullatracciabilità/rintracciabilità (provenienza delle matrici organiche, l’identificazionedellottoproduttivo,ecc)nonchédallaverificasullaqualità/purezzadegliscartior-ganici di origine trattati dall’impianto stesso (programma di analisi merceologiche sulla FORSU). Periodicamente, secondo un programma annuale stabilito dal regolamento di appli-cazione del Marchio, i campionatori, soggetti esterni al CIC che hanno seguito corsi di formazione, si recano negli impianti che aderiscono al programma ed eseguono i campionamenti di compost mediante un protocollo di prelievo e conservazione del campione molto dettagliato. Il fertilizzante viene analizzato presso un laboratorio accreditato per le analisi di ammendanti organici e substrati sia dal MIPAAF che idoneoadanalisiperilMarchioEuropeoEcolabel.Solodopoun’attentaverificasuirisultati analitici che durano mediamente quattro mesi, e solo se il prodotto rispetta ilimitiimpostidallaLeggesuifertilizzantièpossibileconseguirelacertificazionerilasciata dal CIC. Da quel momento inizia la Fase di Mantenimento del Marchio con campionamen-ti variabili in funzione del quantitativo di scarto trattato e/o di compost prodotto. Come anticipa-to,oltreaverificarelaqualitàdeprodotto,ilRe-golamento del Marchio prevede il controllo sulla tracciabilità e ritracciabilità (origine e destinazio-ne dei fertilizzanti) concetto che è stato recente-mente introdotto nella disciplina dei fertilizzanti in seguito ad una revisione della norma . Per un fertilizzante come il compost gli elementi princi-pali della tracciabilità sono rappresentati dai dati relativi alla provenienza delle matrici organiche e dall’identificazionedellottoproduttivo.

Tipologia AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE

Materie prime di partenza

Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasforma-zione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costi-tuiti da scarti di manutenzione del verde ornamentale, altri materiali vegetali come sanse vergini (diso-leate o meno) od esauste, residui delle colture, altri rifiuti di origine vegetale.

Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di tra-sformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costituiti dalla frazione organica degli rifiuti urbani proveniente da raccolta differenziata, da rifiuti di origine animale compresi liquami zootecnici, da rifiuti di attività agroindustriali e da lavorazione del legno e del tessile naturale non trattati, da reflui e fanghi, nonché dalle matrici previste per l’ammen-dante compostato verde

Allegato 2 del D.lgs. 75/2010

Il compost si produce in impianti industriali autorizzati al recupero degli scarti organici attraverso un processo biologico controllato che accelera ciò che avviene normalmente in natura. E’ tutto merito delle trasformazioni compiute da microrganismi (principalmente batteri e funghi), presenti naturalmente negli scarti, che degradano e trasformano la sostanza organica. L’attività dei microrganismi comporta un consumo di ossigeno (biologica-mente è una “respirazione”) e lo sviluppo di calore; le molecole organiche sono tra-sformate in anidride carbonica e acqua e sali minerali mentre altre molecole complesse sono trasformate e successivamente rielaborate fino a diventare humus. Grazie all’at-tività microbica la temperatura del materiale aumenta provocando un effetto simile alla pastorizzazione; il compost quindi è anche un prodotto igienizzato e può essere utilizzato senza alcun rischio per la crescita delle piante e per la salute umana.

6 7

Con

osce

re i

l co

mpo

st

Con

osce

re i

l co

mpo

st

PerverificareseunimpiantoèdotatodiunbuonsistemaditracciabilitàilCICef-fettualenecessarieverificheedapprofondimentisuicicliproduttiviconparticolareriferimento a:•provenienzadellematriciorganiche;•codiceCER(catalogoeuropeodeirifiuti)dellematricidatrattare;•creazionediunlottoopartitadimateriale(miscela)daavviareaprocesso;•tempoditrattamento;•tipodivagliatura;•tipologiadiprodottoottenuto(ACM,ACV,ecc);•vocazioneodestinazionediutilizzodell’ammendantecompostatoottenuto.Gli impianti di compostaggio operano la tracciabilità non solo per conformarsi a norme obbligatorie, ma soprattutto per ottenere uno strumento di gestione interna delrischio,dicoordinamentodifiliera,divantaggiocompetitivoepermigliorareilrapporto fra produttori e consumatori.La ricostruzionedelpercorsodellematriciorganiche (classificazione,provenienza,introduzionenellamiscela,trattamentoetipodiprodottofinale)oltrechepuntarealconcetto di garanzia del prodotto crea valore aggiunto all’ammendante compostato e assicura trasparenza nei confronti dell’utilizzatore.A partire dal 2003 si è registrato un crescente interesse ed un conseguente sensibile aumento dei prodotti che possono fregiarsi di questo ambito riconoscimento che il CICassegnaaimiglioriprodottiaderentialprogrammadicertificazione.Siprevedealterminedel2010unnumerodiprodotticertificatiparia40perunammontaredica.350.000t/annodiCompostdiQualità,circa25-30%dellaproduzioneItaliana.

Parametro MEDIA ACM (n= 600) MEDIA ACV (N=80)Densità (t/m3) 0,45-0,6 0,35-0,45pH 7,7 8,2Conducibilità dS/m 3,40 1,29Umidità % stq 30,6 40,2Ceneri % s.s. 48 56Azoto totale % N s.s. 2,2 1,6Azoto organico % N tot 90 97Sostanza organica % s.s. 54 47Fosforo (% P2O5 s.s.) 1,4 0,5Potassio (% K2O s.s.) 1,3 0,4Carbonio organico % C s.s. 27 23,5C umico e fulvico % s.s. 12 8Rapporto carbonio/azoto 13,1 14,5

Caratteristiche analitiche degli Ammendanti Compostati (medie relative al Marchio compost CIC anni 2007-2010)

Distribuzione degli impianti con Marchio di Qualita' CIC

31 prodotti ACMAmmendante

Compostato Mistoa Marchio CIC

8 prodotti ACV AmmendanteCompostato Verdea marchio CIC

Mappa aggiornataad ottobre 2010

8 9

FORSU: umido da Raccolta DifferenziataV: verde - F: fanghi - A: agroindustria - D: digestato da FORSU

FABBRICANTECATEGORIA

COMMERCIALED.LGS. 217/06

SCARTOTRATTATO

Registro Fabbricanti

MIPAAF

21 ETRA (VI) ACM V + FORSU 315/07

22 GAIA (AT) ACM FORSU+V 405/07

23 GESENU (PG) ACM FORSU+V 597/07

24 HERAMBIENTE (RN) ACM FORSU+V 380/07

25 HERAMBIENTE (FE) ACM FORSU+V 380/07

26 HERAMBIENTE (RA) ACM FORSU+V 380/07

27 MI.GA. (CS) ACM FORSU+V 957/09

28 NUOVA AMIT (RO) ACM FORSU+V+F 242/07

29 NUOVA GEOVIS 1 (BO) ACV V 433/07

30 NUOVA GEOVIS 2 (BO) ACM FORSU+V+A 433/07

31 PROGEVA 1 (TA) ACM FORSU+V 502/07

32 PROGEVA 2 (TA) ACV V 502/07

33 PUNTO AMBIENTE (TO) ACM FORSU+V 939/09

34 SECIT (OT) ACM FORSU+V 106/06

35 SESA (PD) ACM FORSU+V+D 278/07

36 SIEM (MN) ACV V 404/07

37 SIENAMBIENTE 1 (SI) ACM FORSU+V 464/07

38 SIENAMBIENTE 2 (SI) ACM FORSU+V 464/07

39 SOGESA (TE) ACM FORSU+V 366/07

40 TECNOGARDEN SERVICE (MB) ACV V 146/06

Con

osce

re i

l co

mpo

st

Con

osce

re i

l co

mpo

st

Elenco delle aziende che possiedono il marchio CIC

elenco aggiornato ad ottobre 2010

FABBRICANTECATEGORIA

COMMERCIALED.LGS. 217/06

SCARTOTRATTATO

Registro Fabbricanti

MIPAAF

1 ACEA PINEROLESE (TO) ACM F+V+D 218/07

2 ACIAM (AQ) ACM FORSU+V 912/09

3 ACSR (CN) ACM FORSU+V 748/07

4 AIMAG (MO) ACM A+FORSU+V 032/06

5 AMA (Roma) ACM FORSU+V 173/06

6 ASECO (TA) ACM FANGHI+V+FORSU 186/06

7 AZ. AGR. ALLEVI (PV) ACM F+V 466/07

8 AZ. AGR. ALLEVI (PV) ACV V 466/07

9 BERCO (BG) ACM FORSU+V 355/07

10 BIOCICLO (MN) ACM FORSU+F+V+A 041/06

11 BIOMAN SPA (PN) – RILASCIO ACM FANGHI+F+V 612/07

12 CAMPO (MO) – RILASCIO ACM FORSU+V 890/08

13 CAVIRO (RA) ACM FORSU+A+V 549/07

14 CENTROAMBIENTE (PG) ACM FORSU+V 412/07

15 CERMEC (MS) ACV V 407/07

16 CIDIU (TO) ACV V 403/07

17 EAL (LO) ACM FORSU+V 276/07

18 ECO CALL (VV) ACM FORSU+V 206/07

19 ECODECO (PV) ACM FORSU + V 040/06

20 ERUS SERVICE (VA) ACV V 474/07

10 11

L’AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE (ACV) è un prodotto solitamente molto maturo poiché è sottoposto a processi di trasfor-mazione più lunghi dell’ACM (almeno 6 mesi di ciclo), possiede una buona dotazio-ne di sostanza organica, ha un contenuto relativamente basso in elementi nutritivi (titolo1-0,5-0,5)eancheunabassasalinitàchenelleanalisièsolitamenteespressacomeconducibilitàelettricaspecifica(indS/m).Quest’ultimacaratteristicaconsen-te un impiego con ottimi risultati in buca di piantagione (per il trapianto di piccole e gradi piante) e in tutte le pratiche agronomiche e florovivaistiche che prevedono undirettocontattodelprodottoconlaradice;perquestomotivoil“compostverde”è anche idoneo per la costituzione di terricci per il florovivaismo.Il compost verde impiegato direttamente in agricoltura (pieno campo) ha il com-pitoesclusivodiapportatoredisostanzaorganicaumificata(azioneammendanteinsensostretto)ingradodimigliorareleproprietàfisico-strutturaliebiologichedel terreno agrario in caso di siti poveri di sostanza organica.

L’AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO (ACM)possiedeinveceunbuoncontenutodielementifertilizzanti(titolo2-1,5-1,5),unabuona dotazione in sostanza organica ed una più spiccata salinità. Questo pro-dotto è indicato per le attività specializzate e forti consumatrici di sostanza organica, come l’orticoltura, ma anche per le colture da rinnovo come il mais, il girasole e nei reimpianti in viticoltura e frutticoltura che si avvalgono fortemente delpoterefitonutritivodell’ACM.

Entrambe le tipologie di prodotti trovano un altro settore di applicazione forte-mente vocato: l’agricoltura organica o biologica. Per gli utilizzi nell’agricoltura biologica gli Ammendanti Compostati NON devono contenere fanghi di depura-zione(cfr.all.13d.lgs.75/2010).Altri settori in grado di valorizzare molto bene il compost come vettore di sostanza organica ed elementi della fertilità sono il giardinaggio e la paesaggistica, in speci-ficoall’attodellacostruzionedelpaesaggiovegetaleinareedineo-insediamento.

Scegli quello adatto alle tue esigenze

Sce

gli

ere

il c

ompo

st

Impi

egar

e il

com

post

Il compost prodotto a livello nazionale ammonta a circa 1,2 milioni di tonnellate che rappresentanocircail35-40%delquantitativodirifiutiorganicitrattatinegli im-pianti:laresamediadiunprocessodicompostaggiosiattestatrail25eil40%.Laqualità del compost prodotto in Italia è via via migliorata nel corso degli ultimi anni, raggiungendo ottimi indici agroambientali grazie alla migliorata selezione degli scarti (accurata differenziazione, selezione di matrici idonee, protocolli di accettazione di scarti presso l’impianto) e all’abbandono dell’impiego delle raccolte indifferenziate.

Attualmente gli ammendanti compostati vengono utilizzati:•nelsettoredelflorovivaismo,incuil’ammendantecompostatovieneimpiegato

(perun30%deltotale)cometaleopreviaraffinazione/trasformazionecompiuta

Impieghi e destinazioni

commerciali

12 13

dall’industria dei fertilizzanti che acquista il compost sfuso dagli impianti e lo confeziona in miscela con torbe e altro, per la vendita presso i vivai specializzati o presso la grande distribuzione e i garden centers per l’utenza hobbistica.

•nelleaziendeagricoleperimpiegocomeammendante(ca.il60%deltotale)alfinediripristinarelafertilitàordinariadellecoltureinpienocampo;inquestocaso l’ammendante compostato oltre che per i motivi già illustrati di azione sul miglioramento del suolo, viene utilizzato per integrare la concimazione i quanto consente di rimpiazzare buona parte dei fertilizzanti chimici.

Si assiste anche alla vendita diretta presso l’impianto o la cessione ai comuni, atti-vità che interessa quantitativi non rilevanti di compost (ca. 10% del compost pro-dotto); il compostvieneconsegnatosfusoall’hobbistaoalgiardiniereche trovacomodo approvvigionarsi di ammendante in vicinanza dei siti d’impiego.

Come detto in precedenza l’utilizzo di compost nella fertilizzazione del suolo consente di aumentare i contenuti di sostanza organica ed elementi nutritivi e migliora le caratteristiche fisiche dei terreni (maggiore porosità, maggior con-tenutodiacquadisponibile,aumentodellavelocitàdiinfiltrazionedell’acquaeuna riduzione dei fenomeni erosivi). Gli elementi nutritivi forniti con il compost sono presenti per la maggior parte in forma organica, quindi non prontamente disponibili per le piante ma lentamente e gradualmente mineralizzati: un apporto nutrizionale a medio ed a lungo effetto che riduce al minimo i rischi di squilibri vegeto-produttivi e di scadimenti qualitativi.

Le matrici organiche tradizionalmente impiegate in agricoltura sono i letami, uti-lizzatiadiversigradidi“maturazione”,secondoesigenzespecificheedisponibi-lità, nelle operazioni principali che precedono la semina e/o la messa a dimora dispecievegetalieessenzearboree.Tuttavia,siassisteormaidatempoallase-parazione delle attività zootecniche da quelle di sola coltivazioni che comporta, soprattutto nei comprensori a forte specializzazione (es. viticola, frutticola, ecc.), una minore disponibilità di sostanza organica proprio dove serve di più.Dal punto di vista agronomico l’utilizzo di letame in agricoltura è comparabile con l’impiego di compost di qualità proveniente da scarti organici da raccolta differenziata. Il compost si presta a sostituire il letame in tutte le sue funzioni e, mediante la disponibilità graduale di elementi nutritivi, è in grado di diminuire la fornitura di concimi di sintesi. Dunque, nei piani di fertilizzazione, è molto importante considerare il compost come apportatore di sostanza organica ma è benenonignorareilcontenutoinazoto,fosforoepotassioalfinedibilanciareleintegrazioni chimiche.Pur essendo analoghi come ammendanti il compost ed il letame presentano al-cunedifferenzesostanziali:aparitàdipesoilcomposttalqualecontieneil50%inmenodiacqua,il55%inpiùdisostanzaorganica,ildoppiodell’azotototalee analoghi contenuti di fosforo; è lievemente inferiore invece il contenuto inpotassio. Quindi, grazie alla maggiore concentrazione di sostanza secca nel compost, è pos-sibile distribuire volumi di compost anche sensibilmente inferiori rispetto a quelli di letame, per ottenere analoghi apporti di sostanza organica, fornendo al tempo stesso quantità superiori di azoto totale e fosforo.Risulta quindi possibile ridurre i costi relativi alla gestione operativa della ferti-lizzazione organica, intesa come volumi di materiali trasportati e distribuiti, con significativirisparmieconomici.

Impi

egar

e il

com

post

Impi

egar

e il

com

post

Un prodotto per l'agricoltura convenzionale e biologica

Il compost oltre agli impieghi diretti in pieno campo, si presta ad essere ulterior-mente lavorato per la produzione di altri fertilizzanti. Può essere infatti opportu-na la necessità di miglioramenti (aggiunte di elementi, correzione pH, o altro) per raggiungere gli standard commerciali dei prodotti potenzialmente sostituibili e che giàpossiedonounmercatoconsolidato;difattol’industriadeifertilizzantièormaiattrezzata (tecnicamente e commercialmente) per garantire la trasformazione trami-tearricchimentidielementinutritivi,correzioni,trattamentofisico–chimicoperilcompost pellettato e il compost granulato e la conseguente vendita. Come abbiamo visto nelle pagine precedenti, il compost può essere utilizzato anche perlacostituzionedisubstrati(siaACMcheACV)ecomematriceperlarealizza-zione di concimi organo minerali (questo vale solo per l’Ammendante Compostato Verde)cosìcomeprevistodalDlgs75/2010rispettivamentedagliAllegati4e5delDlgs75/2010.

14 15

• migliore lavorabilità del terreno;

• maggiore ritenzione idrica in suoli leggeri;

• maggiore porosità e permeabilità in suoli argillosi;

• fissazione e rilascio lento e graduale degli elementi nutritivi;

• positivi effetti agroambientali (contribuisce a prevenire la desertifi-cazione e l’erosione del suolo, favorisce la fissazione temporanea di carbonio a livello del suolo);

• effetti repressivi sull’insorgenza di marciumi di radice e colletto;

• apporto al suolo di meso e microelementi utili alla vita vegetale;

• diminuzione del contenuto di nitrati nelle foglie di ortaggi destinati al consumo fresco.

Acqua(kg/t)

Sostanza secca(Kg/t)

Sostanza organica

(Kg/t)

Azoto(Kg/t)

Fosforo Potassio

Letame bovino 750 250 200 5,5 3 7

Compost misto 350 650 310 12 3 5,8

Apporti nutritivi con 1 t di compost e di letame

Impi

egar

e il

com

post

Impi

egar

e il

com

post

Principali benefici del compost di qualita'

Vediamo ora come il compost trova impiego con successo in diversi settoridell’agricoltura.

COLTURE ESTENSIVE (mais, girasole, riso, foraggere): da distribuire in pre-aratura ge-neralmenteepertuttelecoltureerbaceeinpienocampo;ledosiconsigliatesiaggiranosui150-250*q/ha,secondoilcontenutodisostanzaorganicaeilgradodi mineralizzazione del suolo. I migliori risultati in resa si ottengono con distribuzione del compost prima della semina,allafinedell’inverno,procedendosubitoconl’aratura(vangatura,fresa-tura), per incorporare l’ammendante al terreno ed evitare le perdite di elementi nutritivicuiseguonolelavorazionidiaffinamentoelapreparazionedellettodisemina.Le dosi indicate corrispondono (dato che il compost contiene meno acqua rispetto alletame)adunapportodi250-350*q/hadiletame;dunqueinterminidiapportodi nutrienti l’impiego di compost alle dosi consigliate corrisponde ad una buona letamazione. In considerazione dell’alto contenuto in fosforo, in caso di impiego del compost, non sono generalmente necessarie integrazioni con concimi fosfati-ci, mentre è consigliabile solo un limitato apporto aggiuntivo di potassio.

ORTICOLTURA SPECIALIZZATA: per la coltivazione di piante orticole praticata in serra o in pieno campo. I suoli che ospitano queste colture, considerato anche l’elevato numeri di cicli colturali , tendono ad impoverirsi e richiedono ricarichi di sostanza organicaelevati(4-5-fertilizzazioninell’arcodellastagionevegetativa).Ledosiconsigliateperlecoltureorticolevarianoda20a40*t/ha,asecondadellacoltura praticata e della fertilità del terreno. Dopo la distribuzione è opportuno in-tervenireconun’araturaofresatura,alfinediinterrareilcomposteincorporarloper una profondità di almeno 20-30 cm.Per l’azoto gli apporti sono praticamente uguali a quelli adottati con l’uso del le-tameequindinonvannomodificateleintegrazioniconconcimimineraliazotati mentre non sono necessarie integrazioni con concimi fosfatici e potassici, tranne quelle normalmente somministrate in modo localizzato vicino alle radici, per fa-vorire le prime fasi di sviluppo delle piantine.

VITICOLTURA E FRUTTICOLTURA: si possono prevedere una fertilizzazione organica del terreno in pre-impianto che interfilare in copertura. Nel primo caso si di-stribuisce compost (con aggiunta di concimi fosfo-potassici) e lo si interra con lavorazionicomeloscassool’araturatradizionale;nelsecondocasosidistribui-scono2-3*kg/m2dicompostnell’interfilaprocedendoquindiadunalavorazionesuperficiale(circa10-15cm).Ledosiconsigliatesonodi350*q/hadiammendantedicuil’85-90%sututtala

Oltre agli impieghi nell’agricoltura convenzionale il compost, se possiede requisiti di qualità, può essere commercializzato come prodotto “consentito in agricoltura biologica”aisensidelRegolamento(CE)n.834/2007eaisensidell’allegatoXIIIdelD.lgs.75/2010.

16 17

superficieprimadellelavorazioniprofonde(scasso,aratura)edil10-15%mesco-lato con il terreno, localizzato nelle buche nella messa a dimora delle piante. In frutti-viticoltura rimane comunque necessaria un’integrazione con 100 Kg/ha di fosforo(peres.con5q/hadiperfosfatomineralee12q/hadisolfatopotassico);neifrutteti familiari è interessante la cenere come integratore potassico (300 g/mq).

Un impiego interessante soprattutto in questo settore è la PACCIAMATURA, effet-tuataconstratidicompostsullafila,alloscopodi limitarelosviluppodierbeinfestanti, mantenere nel tempo un maggiore e più costante tenore di umidità in prossimità dell’apparato radicale e aumentare il tenore di sostanza organica nel terreno. Lo strato pacciamante evita inoltre eccessivi innalzamenti della tempera-tura, garantendo minori escursioni termiche sia giornaliere che stagionali. I mi-gliori risultati sono stati ottenuti su barbatelle e plantule da poco messe a dimora. Siprocededistribuendounostratoquantopiùuniformepossibile,dicirca8-10cmdispessore,allabasedellepianteosullafila.L’efficaciadelcompostinpac-ciamatura si esaurisce dopo 1-2 anni, per cui dopo tale periodo occorre prevedere la ricostruzione dello strato pacciamante.

* Le dosi indicate sono quelle generalmente consigliate per ottenere un’ottimale concimazione del ter-reno e sfruttare a pieno i benefici del compost. Nella pratica, oltre a valutare le singole condizioni pedo-climatica in cui si opera, occorre tuttavia considerare eventuali restrizioni normative, sia a livello regionale che provinciale, che di disciplinare di produzione, che possono imporre restrizioni nelle dosi di fertilizzante ammesse per ettaro e per anno in ragione dell’applicazione della “Direttiva Nitrati”. La quantità di azoto realmente disponibile per la coltura durante il primo anno, è stimata circa nell’ordine del 30% della dose apportata (per somministrazioni non annuali).

TAPPETI ERBOSI ORNAMENTALI, RICREATIVI E SPORTIVILe caratteristiche dell’ammendante, ed in particolare:•lagranulometriadelprodotto (cherendepiùfacile le lavorazionidel terreno

favorendo così l’emergenzaomogeneadelle piantine anchequando si usanosemipiccoli);

•latotaleassenzadisemiinfestantigerminabili;•l’assenzadiodorisgradevoliancheduranteladistribuzione;lo rendono particolarmente indicato per l’impianto e la conduzione di prati or-namentali e sportivi. All’impianto, prima dell’aratura o della fresatura del terre-no,siconsiglialadistribuzionedi250q/hadiprodotto,integratecon4q/hadisolfatopotassico,oppuredi8q/hadicenere.Lasomministrazionedicompostècomunque possibile anche su tappeti erbosi già esistenti attraverso la pratica del top dressing. Questo termine inglese indica la copertura del terreno prativo con sabbia mista normalmente a torba dopo che è stata effettuata l’arieggiamento con

Impi

egar

e il

com

post

Impi

egar

e il

com

post

lacarotaturaodoperazionesimilare.Latorbapuòessereefficacementesostitu-ita dal compost. Il top dressing serve a favorire l’arieggiamento del terreno ed è di norma effettuato nei tappeti erbosi di tipo sportivo, molto meno, a causa dei costi,nelcasoditappetierbosiditiporicreativo.Primadellafinedell’inverno,siconsiglialadistribuzionedi100q/hadiammendanteedi2,5q/hadisolfatoammonico;aseguiresieffettuaunaleggeraerpicaturaperfavorirel’interramentoe una rullatura per rincalzare le piantine scalzate dal gelo.

PAESAGGISTICAA livello paesaggistico le applicazioni di sostanza organica al suolo sono effet-tuate per varie ragioni:•arricchimentodisostanzaorganicaperleterreimpoverite,•costruzionedisubstratidiseminapertappetierbosi,•ricaricodisostanzaorganicaperlamanutenzioneditappetierbosi.Ciò presuppone caratteristiche differenziate per stabilità, maturità, pezzatura e con-tenutoinelementinutritiviecaratteristichespecificheinfunzionedell’impiego.Nei ricarichi di sostanza organica su terreni vergini e su terre di coltivo riportate, ai fertilizzanti organici è richiesta essenzialmente una funzione ammendante (ap-portodisostanzaorganicaumificata).Pergliimpieghidelcompostadirettocon-tatto con semi o radici, come letto di semina per l’insediamento e la rigenerazione di tappeti erbosi, o come materiale per il riempimento di buche di piantagione viene richiesto materiale con un grado di maturità elevato. Per gli impieghi a carattere “estensivo” (per esempio nelle concimazioni di fondo) non è invece ri-chiesta una maturazione spinta del compost, mentre assume importanza primaria il contenuto e il rapporto tra elementi della fertilità. Un tipico esempio di grande intervento paesaggistico è l’applicazione di compost su aree adiacenti le strade.

RIPRISTINO AMBIENTALENegliambitiurbanieperiurbanisemprepiùfrequentementesiverifical’opportu-nità di potere recuperare a verde, con diversa destinazione, aree degradate aventi diversa origine e caratterizzazione. Le tipologie più frequenti che si presentano sono le cave e discariche in fase di post coltivazione, le aree industriali non più utilizzate e il recupero di aree precedentemente impermeabilizzate con cemento e/o asfalto.In tutti questi i casi il recupero di fertilità dei terreni, dopo le eventuali operazioni dibonifica,possonoesserefacilitateattraversolasomministrazionedicompostal terreno.L’impiego di sostanza organica e di compost è stato oggetto di alcune ricerche sia alivellonazionalesiainternazionale(AndersoneOstler,2002,Brownetal.,2003,Mantovietal,2004,Gadepalleetal.,2008,Hartleyetal.2009);irisultatieviden-

18 19

Impi

egar

e il

com

post

ziano che l’aggiunta di compost in terreni degradati favorisce l’attecchimento e la crescita di tappeti erbosi e di piante legnose utilizzate nelle opere di ripristino am-bientale. La somministrazione di compost di qualità è comunque suggerita in quan-to costituisce una delle modalità per potere ripristinare la funzionalità agronomica deiterrenispecieincontestidoverisultamoltodifficileilreperimentodiletame.Per quanto riguarda le modalità e le quantità si suggerisce di interrare dopo l’even-tualebonificalestessequantitàriportateinprecedenzaperitappetierbosi.Uno dei maggiori problemi dei Paesi industrializzati riguarda il rilascio di so-stanze chimiche pericolose e tossiche che vengono a contatto con le varie matrici ambientali,qualiacqua,ariaesuolo,alterandoneilloronaturaleequilibrio.Trale varie sostanze, i prodotti petroliferi e i loro derivati risultano largamente uti-lizzati. Un’area interessata da un evento inquinante può essere trattata, dopo le debitevalutazionipreliminari;iprincipaliinterventiattraversocuiunsuolopuòesseredecontaminatosonofisici,chimiciebiologici.Iprocessibiologicisfruttanole capacità degradative dei microrganismi presenti negli ammendanti compostati, in particolare funghi e batteri, nei confronti dei composti organici, trasformandoli in composti meno tossici. Il recupero di suoli contaminati mediante l’impiego del compost prevede l’escavazione del suolo e il suo mescolamento con l’ammendante ealtrimaterialicorrettiviorganiciqualitrucioli,fienoeconcime,chefornisconounaporositàsufficienteedunequilibrio tracarbonioedazotoadattoperpro-muoverel’attivitàtermofilaemicrobicachesisviluppaincondizioniaerobiche.In quest’ottica si colloca il biorisanamento (bioremediation) mediante l’impiego delcompost;icompostiorganiciinquinantivengonometabolizzatiincondizioniaerobiche o anaerobiche attraverso processi biochimici espletati dai microrgani-smi, che portano alla formazione di composti quali anidride carbonica e acqua (Sarkaretal.,2005).

IL COMPOST NEI SUBSTRATI NEL FLOROVIVAISMOIn Italia e in altri paesi del Sud Europa la ricerca di materiali alternativi alla torba d’importazione ha sviluppato negli ultimi anni una richiesta crescente di compost di elevata qualità per la costituzione di terricci per il florovivaismo. Inoltre, sem-pre nei paesi del bacino del Mediterraneo la carenza di sostanza organica unita allo sfruttamento a scopi produttivi dei suoli, implica la necessità di reperire sem-preingentiquantitàdimaterialiorganicididiversaorigine.Traquestimaterialiil compost rappresenta un ammendante di facile reperibilità, quantitativamente sufficienteeconprezzirelativamentebassi.Non esistono dati univoci sui consumi globali di terricci in Italia, ma da alcune stime indirette a livello nazionale la richiesta complessiva di terricci si può valu-tareintornoa4–4,5milionidimetricubi,ovverounconsumounitariodicirca70 litri di terriccio per abitante l’anno, in linea con i dati europei.

Parametro Torbe Sfagno Substrato Ideale Compost Verde Compost Misto

Densità apparente (g/l) 60-100 150-500 0,35 0,4

Porosità totale (%vol:vol) >96 85 82,34 81,32

Capacità per l’aria (% vol:vol) 45-50 20-30 28,9 29,9

Acqua disponibile (% vol:vol) 20-30 20-30 13,8 15,7

pH 2,5-3,5 4,5-6 7,8 8,1

Conducibilità (dS/m) 200-1600 <2100 980 3730

CSC (meq/l) 148,12 100-1000 236,72 173,52

Confronto qualitativo tra diversi substrati

In Italia sono diffusi i terricci importati o confezionati da grandi aziende specia-lizzate,diqualitàdifferenziateasecondadelledestinazionid’uso;siconsumanoanche substrati “fatti in azienda”, ovvero preparati dal vivaista in base alle esi-genze di coltivazione e alla disponibilità del materiale di base (soprattutto torba bionda). Sono circa una quindicina i tipi di terricci commercializzati dalle ditte produttrici di substrati per il vivaismo, secondo l’ambito d’impiego, ai quali si aggiungono i terricci universali per il consumo amatoriale, destinati al settore dell’ hobbistica.

Nellatabellasonoindicatialcuniparametrichimico-fisicisiadellatorbachedialcune tipologie di compost; sono riportate anche le caratteristiche medie chedeve possedere un substrato ideale.Per costituire un substrato è necessario “correggere” qualitativamente sia la torba - che non è mai impiegata in purezza - che i compost, che hanno caratteristiche medie complementari alla torba stessa. In genere si introducono i compost nei substrati colturali sostituendo parzialmente o integrando altri substrati, per “mo-dulare”leproprietàfisicheedidrologichedelmezzodicoltivazione..Indiversicentri di ricerca italiani sono state condotte delle esperienze di impiego sperimen-tale di compost per la costituzione di terricci per la vivaistica. Sono stati compara-ti terricci con quote crescenti di compost a terricci professionali (acquistati pronti all’uso) o aziendali (costituiti in azienda seguendo le pratiche consolidate), che hanno portato a individuare come ottimale una quota media di compost compre-satra30e50%,einalcunicasi(trapiantodialcuneessenzeforestaliedipianteperenni) la quota di compost che ha dato buoni risultati è stata del 70%

Impi

egar

e il

com

post

20 21

d.lgs. 217/2006) “Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti”: “materiali da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o mi-gliorarnelecaratteristichefisichee/ochimichee/ol’attivitàbiologica”.

I criteri sono applicabili (e integrabili) sia per appalti di fornitura (acquisto diretto di ammendanti che in appalti di servizio che ne prevedano l’utilizzo (servizio di manutenzione di aree verdi pubbliche e interventi di ripristino paesaggistico).RecentementeèstatopubblicatoilDecretoMATTMdel12ottobre2009riguar-dante “Criteri ambientali minimi per l’acquisto d ammendanti e carta da parte del-la pubblica amministrazione. Ne riportiamo un estratto aggiornato con le ulteriori erecentissimemodifichenormative.

I. L’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIù VANTAGGIOSAIn linea con le indicazioni del PAN GPP e del Codice degli Appalti, le procedure di acquisto verdi devono essere esperite con la modalità di aggiudicazione dell’of-ferta economicamente più vantaggiosa. In tal modo infatti è possibile utilizzare ulteriori criteri ambientali, oltre a quelli minimi, attribuendo ad essi un punteggio premiantecalibratosulleesigenzedellastazioneappaltante, indirizzandocosì ifornitori ad offrire i prodotti con le migliori prestazioni ambientali presenti nel mercato.La stazioneappaltantepotràdunqueutilizzareunaopiù specifiche tecnicheecaratteristichemigliorative (traquellediseguitodefinite)e/o integrarnealtreasua discrezione, avendo cura, in questo caso, di effettuare un’adeguata analisi che supporti la sua decisione.

II. UTILIZZIL’Ammendantedeveessereprodottoapartiredaalmenoil70%dirifiutiorganiciderivanti da raccolta differenziata. L’Ammendante deve rispettare la normativa nazionale di riferimento per la commercializzazione di Fertilizzanti ed essere identificatoconleseguenticategoriecommerciale:•Ammendantecompostatoverde(ACV);•Ammendantecompostatomisto(ACM).

La rispondenza ai requisiti di legge deve essere attestata con autodichiarazione dapartedelleditteconcorrenti.L’Ammendante(ACVoACM)devepoteressereimpiegato(edeveesserespecificatamenteindicato)inunaopiùdiquesteappli-cazioni:•perricarichidisostanzaorganicaperparchiegiardini;•perlacuradiareeverdiricreativeesportive;•perlacostruzionedelverdeurbano;

L'Ammendante Compostatoe' tra gli Acquisti Verdi

il c

ompo

st n

egli

acq

uis

ti v

erdi

UnodeipiùsignificativiprovvedimentinormativialivellonazionalesulGPPèil Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 203/2003. Esso introduce l’obbligo per tutti gli enti pubblici e alle società a prevalente capitale pubblico, di approvvi-gionarsi con manufatti e beni iscritti al Repertorio del Riciclaggio e realizzati con materiale riciclato proveniente dal post consumo, in misura pari ad almeno il 30% delpropriofabbisognoannuale.Traiprodotticherientranonegli“acquistiverdi”c’èanchel’Ammendantecompostatocosìcomedefinitodallanormasuifertiliz-zanti(oggiD.lgs.n.75/2010).

Nello specifico i criteri sono applicabili agli ammendanti del suolo, così comedefinitiall’art.2deldecretolegislativon.75/2010(chesostituisceilprecedente

il c

ompo

st n

egli

acq

uis

ti v

erdi

22 23

il c

ompo

st n

egli

acq

uis

ti v

erdi

Compost, per chi vuol bene alla terra, IIIa edizione

Ia edizione 2005, IIa edizione 2008,

a cura del Consorzio Italiano Compostatori

Testi: Massimo Centemero, Werner Zanardi, Laura Bianconi

Foto di Massimo Centemero, iStock

Progetto grafico ed impaginazione: dreamerslab.it

Finito di stampare nel mese di ottobre 2010

•perlaricostituzionedellacoperturavegetaledellediscariche;•perlaricostituzionedellacoperturavegetalenegliinterventidibonifica;•percoltureestensive;•percoltureprotette;•percoltureincontenitore;•percolturedipregio(orticole,fioricole,vivai,ecc.);•peraiuole,areespartitraffico;•perparticolariinterventipaesaggistici(tettiverdi,barrierefonoassorbenti,ecc.).

III. LE SPECIFIChE TECNIChETraleSpecifichetecnicheminimesirammentache:•ilprodottonondeveconteneretorba;•lasostanzaorganicachecontienedevederivaredaltrattamentoe/odalriutiliz-

zodirifiutiorganici;•rispettarelecaratteristicheminimefissateeititolimassimifissatidall’all.2del

D.lgs.n.75/2010.

I marchi dell’Ecolabel Europeo (Dec. CE 2006/799/CE), del Consorzio Italiano Compostatori o i marchi pubblici nazionali/regionali che prevedano l’implemen-tazione di un sistema di garanzia della qualità del prodotto, possono costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza ai requisiti richiesti.

TraleCondizionidiesecuzionel’appaltatoredeve:•fornire un’indicazionedel lotto di produzione che consenta la rintracciabili-

tà del prodotto. Il possesso dell’Ecolabel Europeo, del Marchio del Consorzio Italiano Compostatori e i marchi pubblici nazionali/regionali che prevedano l’implementazione di un sistema di rintracciabilità possono costituire mezzo di provaperattestarelarispondenzaatalerequisito;

•garantirel’interramentodelprodottosfuso,inareeurbanedeveavvenireentrole 24 ore dalla consegna in campo.

24

Co

ns

orz

io I

tali

an

o C

om

po

sta

tori

CIC – Consorzio Italiano Compostatori

Sede Operativa: Via Cavour, 183/A00184 RomaTel. 06.4740589 – Fax 06.4875513

Sede Tecnica: loc. Cascina Sofia20040 Cavenago Brianza (MI)Tel. 02.95019471 – Fax 02.95337098

Segreteria: [email protected]

www.compost.it www.compostabile.com