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Composizione grafica dott. Simone Cicconi
CORSO DI ECONOMIA POLITICAMACROECONOMIA
Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Lezione n. 7
II SEMESTRE
A.A. 2009-2010
CORSO DI MACROECONOMIA Docente Prof.ssa Bevolo
7.1 LA MONETA
•In una economia monetaria i beni acquistano la moneta, la moneta acquista i beni, i beni non acquistano i beni• La moneta è un bene comunemente accettato come mezzo di scambio• Le funzioni della moneta:
Intermediario degli scambiLa moneta è mezzo di pagamento
Unità di contoLa moneta è misura e confronto dei valori (tutti i prezzi
sono espressi in moneta)
Riserva di valoreLa moneta può essere accumulata nel tempo e costituire
un fondo di ricchezza per il suo detentore
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7.2 La funzione della moneta secondo la a visione neoclassica e keynesianavisione neoclassica e keynesiana
• La teoria neoclassica pone l’accento sulla moneta come intermediario degli scambi
•Un aumento della quantità di moneta non fa crescere la produzione, ma solo il livello dei prezzi
•La teoria neoclassica afferma la neutralità e la dicotomia della moneta
•La teoria keynesiana pone l’accento sulla funzione della moneta come
riserva di valore La moneta può essere desiderata per il suo valore; detenuta
come forma di ricchezza o a fini speculativi
Se la moneta (detenuta per fini diversi dalle transazioni) non viene immessa contestualmente nel circuito del reddito si possono
determinare carenza di domanda aggregata e flessione della produzione Di conseguenza, la moneta interagisce sul mercato dei beni e Di conseguenza, la moneta interagisce sul mercato dei beni e
influenza la produzioneinfluenza la produzione
CORSO DI MACROECONOMIA Docente Prof.ssa Bevolo
7.3 Le attività finanziarie
• Ogni operatore economico può detenere la propria ricchezza ripartendola fra 1. ATTIVITÀ REALI (Immobili; terreni; azioni) 2. ATTIVITÀ FINANZIARIE
Ad ogni tipo di attività finanziarie sono collegati diversi tassi di interesse
Nei mercati finanziari moderni sono presenti un grande numero di attività finanziarie: titoli a breve, a lungo termine,
di Stato, obbligazioni, derivati, ecc..
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7.4 Il grado di liquidità
• Le attività finanziarie si contraddistinguono per il loro grado di grado di
liquiditàliquidità
• Il grado di liquidità è definito come la capacità di un’attività finanziaria di essere trasformata in mezzo di pagamento più o
meno rapidamente e a costi contenuti
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7.5 Gli aggregati monetari
Gli aggregati monetariaggregati monetari rappresentano l’insieme delle attività finanziarie caratterizzate da un elevato grado di liquidità
Assolvono la funzione di mezzo di pagamentomezzo di pagamento e costituiscono la moneta o la “quasi-moneta”
Gli aggregati monetari sono indicati con i simboli:
M1
(liquidità primaria)
Comprende le attività liquide immediatamente spendibili: banconote emesse dalla banca centrale e monete metalliche (il circolante) e i depositi a vista in conto corrente
M2
Comprende: M1 + depositi a risparmio, bancari o postali; fondi comuni del mercato monetario; certificati di deposito; ecc.
M3
Comprende M2 + buoni del tesoro a breve, depositi negoziabili, pronti contro termine
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7.6 La domanda di moneta
Si assume che esistano due sole attività finanziarie:
MONETA: usata per transazioni, non paga interessi. Si divide in circolante e depositi bancari
TITOLI: non usati per transazioni, pagano un
interesse positivo, i.
N.B. Si considera moneta l’insieme delle attività ad alta liquidità (M1)
N.B. I titoli sono documenti emessi da istituzioni pubbliche o da imprese private che assicurano il rimborso a scadenza ed un tasso di interesse
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7.6.1
• Se si domanda moneta si rinuncia al tasso di interesse che verrebbe corrisposto acquistando un titolo
•Domandando moneta si esprime preferenza per la liquidità
• Si preferisce domandare moneta se i vantaggi della liquidità sono superiori, o almeno uguali, al costo della rinuncia
rappresentato dal tasso di interesse (i)
La preferenza per la liquidità
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7.7 Le determinanti della domanda di moneta
I vantaggi della liquidità costituiscono gli scopi per cui si domanda moneta
• Secondo Keynes i motivi che spingono gli operatori economici a domandare moneta sono tre: transattivo, precauzionale, speculativo
Il motivo transattivo è dovuto alla mancata
sincronizzazione fra pagamenti e speseLa domanda di moneta per transazioni dipende dal reddito monetario
Il motivo precauzionale è dovuto all’incertezza circa i
termini dei pagamenti e degli incassiLa domanda di moneta a scopo precauzionale dipende dal reddito monetario e dal tasso di interesse
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7.8La domanda speculativa
di moneta
• La domanda di moneta speculativa è dovuta
all’incertezza legata alle fluttuazioni dei prezzi dei titoli• Gli speculatori possono comportarsi da:
• Ribassisti: ibassisti: prevedono la caduta del prezzo dei prevedono la caduta del prezzo dei
titolititoli: vendono titoli e domandano moneta• Rialzisti: prevedono il rialzo dei prezzi dei titoli:
acquistano titoli e cedono moneta•Le aspettative ribassiste prevalgono quando il prezzo
dei titoli è ritenuto troppo alto
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7.9 Il mercato dei titoli
•Sul mercato dei titoli si determina il prezzo dei titoli e da questo il tasso di interesse
•Il prezzo dei titoli si determina in borsa secondo le leggi della domanda e dell’offerta
•Il prezzo di un titolo al momento dello scambio in borsa è inferiore al prezzo del rimborso (alla scadenza)
•Il rendimento è dato dalla differenza fra il prezzo del rimborso e il prezzo al momento dello scambio (ad oggi)
continua
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7.9.1 Un esempio
Qual è il tasso di interesse che questo titolo ci assicura?
Pt
Pti
€
€100€
Quanto più elevato è il prezzo del titolo, tanto minoreminore sarà il tasso di interesse pagato dal titolo stesso
%3,595
5
%1,1190
10
Se €Pt = 95€
Se €Pt = 90€
continua
Dato un titolo il cui prezzo ad oggi è € Pt e il cui rimborso alla scadenza è € 100
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7.9.2
Il prezzo dei titoli è influenzato dal tasso di interesse Conoscendo: il tasso di mercato ed il prezzo del titolo al suo rimborso è possibile ricavare il prezzo del titolo in un dato momento?
Esempio: titolo il cui rimborso = € 100
Se i = 5% rendimento = 5 €
Se i = 10 % un rendimento di € 5 è assicurato da un titolo di nuova emissione il cui prezzo = € 50
€ 50 * 10 % = € 5
Prezzo dei titoli e tasso di interesse
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7.9.3 Il mercato dei titoli
Conoscendo il tasso di interesse di mercato si può risalire al prezzo del titolo riordinando i termini della formula precedente:
iPt
1
€100€
In conclusione
• Il prezzo di un titolo è uguale al rimborso finale diviso per (1+ i)• Se i è positivo il prezzo di un titolo è sempre minore rispetto al suo rimborso.• Fra prezzo di un titolo ed i esiste una relazione inversa• Tanto maggiore è i, tanto minore è il prezzo del titolo
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7.10 Prezzo dei titoli, tasso di interesse e domanda di moneta
Quando il prezzo dei titoli è alto ed il tasso di interesse è basso
Aspettative di discesa del Pt
Tendenza a vendere titoli e a richiedere moneta
liquida
Quando il prezzo dei titoli è basso e il tasso di interesse è alto
Aspettative di rialzo del Pt
Tendenza a comprare titoli e a cedere moneta
Si domanda moneta a scopo speculativo quando prevalgono
aspettative ribassiste, ovvero quando Pt è troppo alto e i di
conseguenza è basso
Esiste una relazione inversa fra i e la domanda di
moneta a scopo speculativo
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7.11 Le variabili da cui dipende la domanda di moneta
Da che cosa dipende la decisione di detenere ricchezza sotto forma di titoli piuttosto che di moneta?
Due variabili fondamentali:
1. Il livello delle transazioni 2. Il tasso di interesse, che rappresenta il costo opportunità
di detenere moneta
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7.12 La funzione di domanda di moneta
A livello aggregato la domanda di moneta, Md, può essere espressa con la seguente funzione:
)(€)(
iYLM dEquazione 1
• €Y è il reddito nominale che è una approssimazione del livello degli scambi
• L(i) è una funzione negativa del tasso di interesse che sintetizza le determinanti precauzionali e speculative della domanda di moneta
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7.13Il grafico della domanda di moneta
Md’
(€Y’>€Y)
M’M
Md
i
Moneta, M
Tass
o d
i in
tere
sse, i