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Piano Triennale dell’Offerta Formativa a.sc. 2019-2022
Competenze chiave di cittadinanza Patto Educativo di Corresponsabilità
Regolamento disciplinare d’Istituto: Prevenzione e contrasto di "BULLISMO E CYBERBULLISMO”.
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ALLEGATO N. 3
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
“Se l’educazione è un investimento per il futuro, l’educazione alla cittadinanza è un investimento per il futuro
democratico d’Europa. La democrazia non è qualcosa di scontato, né un concetto astratto. Esige investimento e azioni responsabili dei cittadini nel quotidiano. In un’epoca dove i giovani disertano gli uffici elettorali e la vita pubblica e politica, è urgente porsi la questione dell’educazione alla cittadinanza democratica – un investimento
a lungo termine per la promozione dei diritti umani, della tolleranza e del pluralismo culturale.”
Quaderno n.24 di Eurydice “L’educazione alla cittadinanza nelle scuole in Europa”
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Piano Triennale dell’Offerta Formativa a.sc. 2019-2022
Competenze chiave di cittadinanza Patto Educativo di Corresponsabilità
Regolamento disciplinare d’Istituto: Prevenzione e contrasto di "BULLISMO E CYBERBULLISMO”.
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EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA
OBIETTIVI DI AREA
Attrezzare la scuola a vivere gli scenari della globalizzazione, come apertura ai
processi di interdipendenza, di pluralismo culturale, di scambio, ma anche di
valorizzazione dei segni distintivi della cultura europea (democrazia, pari
opportunità, nuovo umanesimo, coesione sociale, diritti civili).
Promuovere un’interpretazione moderna e inclusiva della cittadinanza
consapevole e delle competenze di cittadinanza, anche attraverso lo sviluppo
dell’idea di cittadinanza globale.
Implementare il curricolo verticale di educazione alla cittadinanza.
Raccogliere, ordinare e condividere le esperienze.
Progettare e sperimentare percorsi di cittadinanza in un contesto di
apprendimento condiviso: in continuità verticale (dalla scuola dell’infanzia alla
scuola secondaria) in continuità orizzontale (scuola-famiglie-territorio) mediante
atteggiamenti responsabili e condivisi, buone pratiche e interventi educativi.
Sviluppare il concetto di identità dalla conoscenza dei diritti al senso di
appartenenza ad una comunità.
Portare dall’autonomia, legata ai bisogni primari, all’autonomia operativa e di
scelta.
Maturare una responsabilità individuale e collettiva attraverso la condivisione, la
valorizzazione e la conoscenza reciproca.
Cittadinanza e Costituzione
“Cittadinanza e costituzione” è l’insegnamento
introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado dalla
Legge n.169/2008 e dal DPR n. 89/2009 affinché gli
studenti conoscano la Costituzione, documento fondante della nostra Democrazia e
“mappa di valori” utili per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. Spetta a tutti gli
insegnanti far acquisire gli strumenti della cittadinanza, in particolare ai docenti
dell’area storico-geografica e storico-sociale. Nel nostro Istituto tale insegnamento
comprende contenuti trasversali che incrociano i temi della legalità e della coesione
sociale, dell’appartenenza nazionale ed europea nel quadro di una comunità
internazionale e interdipendente, dei diritti umani, delle pari opportunità, del
pluralismo, del rispetto delle diversità, del dialogo interculturale, dell’etica della
responsabilità individuale e sociale, della bioetica, della tutela del patrimonio artistico
e culturale. Sono, altresì, significativi i temi che attengono alla sensibilità ambientale e
allo sviluppo sostenibile, al benessere personale e sociale, al fair play nello sport, alla
sicurezza nelle sue varie dimensioni e stradale in particolare, alla solidarietà, al
volontariato e alla cittadinanza attiva. Accanto ai valori e alle competenze inerenti la
cittadinanza, è inclusa la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica
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italiana. I nostri alunni imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati
nella Costituzione; comprendono l’importanza delle procedure nell’esercizio della
cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce una
prima conoscenza di come sono organizzate la nostra società e le nostre istituzioni
politiche.
Nel prossimo triennio sarà tenuto in considerazione anche quanto espresso
nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritto nel settembre 2015 dai
governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
La valutazione delle attività Cittadinanza e Costituzione, non è espressa attraverso
un voto distinto, ma trova espressione nel complessivo voto delle discipline delle aree
storico-geografica e storico-sociale di cui essa è parte integrante. Cittadinanza e
Costituzione influisce inoltre nella definizione del giudizio di comportamento per le
ricadute che determina sul piano delle condotte civico-sociali espresse all’interno della
scuola così come durante esperienze formative fuori dell’ambiente scolastico. (V.
allegato Valutazione del comportamento)
Ampliamento curricolare. Nel pieno convincimento che la consapevolezza di essere
cittadini non si acquisisce soltanto con lo studio teorico, ma si costruisce anche
tramite pratiche concrete in cui gli alunni possano condividere valori comuni esperiti
non solo in attività extracurricolari, l’Istituto propone azioni e percorsi pensati e
programmati come parte integrante del PTOF.
PIANO DI EDUCAZIONE AL RISPETTO - MIUR
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Articolo 3 della Costituzione della
Repubblica Italiana”
PREMESSA
In linea con Il “Piano nazionale per l’educazione al rispetto”, il nostro Istituto attiva un
insieme di azioni educative e formative per promuovere e assicurare l’acquisizione e lo
sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche, nel più ampio concetto di
educazione alla cittadinanza attiva e globale. L’impianto complessivo del Piano è
ispirato ai principi espressi dall’art. 3 della Carta Costituzionale.
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Ogni azione sensibilizza ad un uso consapevole del linguaggio e alla diffusione della
cultura del rispetto, per un reale superamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi,
coinvolgendo le studentesse e gli studenti, le e i docenti, le famiglie.
AZIONI
Il portale www.noisiamopari.it, realizzato dal MIUR e finalizzato alla
diffusione di attività di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni,
è un utile strumento per la condivisione di buone pratiche proposte all’interno della
nostra Scuola.
Il nostro Istituto ha aderito alla rete del Safer Interent Centre Italia
(SIC ITALY III) e ha come punto di riferimento il portale del MIUR
www.generazioniconnesse.it, per le azioni di prevenzione e
contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Il Progetto “Generazioni Connesse”, rivolto alle classi quarta e quinta della Scuola
Primaria e a tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado, è co-finanziato
dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “Connecting Europe Facility”
(CEF) e promuove strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli
utenti più giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole.
L’iscrizione ci consente di:
riflettere sull’approccio alle tematiche legate alla sicurezza online e all’integrazione
delle tecnologie digitali nella didattica;
usufruire di strumenti, materiali e incontri di formazione;
dotarci di una Policy di e-safety riconosciuta dal MIUR, costruita in modo partecipato
coinvolgendo l’intera Comunità Scolastica, basata sulla propria realtà e sui Piani di
Azione.
Cuore dell’Educazione al Rispetto è il percorso formativo “La
ragnatela della gentilezza” che coinvolge l’intero Istituto
comprensivo. Il 13 novembre è il giorno clou della Settimana
Mondiale della Gentilezza, che in tutto il mondo viene dedicata
alla divulgazione di quel che davvero significa essere gentili. E cioè comportarsi in
modo da mettere al centro la cura e l’attenzione per gli altri. Sono stati i giapponesi a
promuovere questa iniziativa: la giornata mondiale della gentilezza è nata in Giappone
grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, dove due anni
prima si era costituito un primo gruppo di organizzazioni riunito nel World Kindness
Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza). E da lì, si è propagata in tutto il
mondo.
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Anche il nostro Istituto partecipa alla rete nazionale promotrice della Settimana della
gentilezza: un appuntamento importante per soffermarci e scoprire il profondo valore
di tanti gesti apparentemente semplici ma ricchi di effetti positivi a lungo termine. Per
una settimana, ma non solo in quella settimana, in concomitanza della Giornata
Mondiale della Gentilezza, celebrata il 13 novembre, il nostro Istituto è impegnato a
realizzare attività didattiche nelle più diverse modalità e declinazioni, incentrate sul
valore della gentilezza, come motore di relazioni positive basate su scambi, parole,
sguardi che accolgono e non dividono.
La gentilezza, intesa come VALORE, all’interno di una RAGNATELA o
RETE, origina, comprende e dà significato ad altre forme di civile
convivenza di cittadinanza attiva (accoglienza, collaborazione,
comunità condivisione, creatività, contraddizione, curiosità, interesse,
volontariato); può essere un deterrente verso pericoli e rischi causati
dal bullismo e dal cyberbullismo.
Il Progetto “I diritti della bambina”, promosso dalla FIDAPA-BPW Italy - sez. di
Gravina, mira a far conoscere la “Nuova Carta dei Diritti della Bambina”, approvata
all’unanimità dalle Presidenti europee della BPW International nel 2016 a Zurigo, per
diffondere una cultura del rispetto della bambina, futura donna, tale da prevenire ogni
forma di violenza e di pregiudizio.
Il nostro Istituto ha aderito per anni al Progetto Nazionale “Verso una Scuola Amica
dei bambini e dei ragazzi”, fortemente voluto dal MIUR e dall’UNICEF Italia per
promuovere la conoscenza e l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza approvata dall’ONU il 20 ottobre 1989, e ha realizzato progetti
formativi e attività che rendono la nostra scuola un luogo privilegiato in cui i diritti dei
bambini e dei ragazzi sono concretamente vissuti. Grazie alle attività svolte, il nostro
Istituto può vantarsi da ormai diversi anni del prestigioso Bollino di “Scuola Amica”
rilasciata dal MIUR in collaborazione con l’Unicef come riconoscimento ufficiale di
qualità.
Obiettivi del progetto:
EDUCAZIONE ALLA PARITÀ DI GENERE
“I diritti della bambina”
Progetto “Verso una scuola amica”
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promuovere una partecipazione responsabile alla vita della scuola e della
comunità scolastica,
sviluppare il senso critico e la capacità di riflessione, le abilità di comunicazione,
di cooperazione,
promuovere la partecipazione sociale costruttiva, l’integrazione sociale e il
senso di appartenenza a una comunità.
In linea con le finalità espresse nel P.T.O.F. della nostra Scuola questo progetto
si propone di:
valorizzare e rispettare il bagaglio esperienziale degli alunni;
creare un contesto educativo accogliente e stimolante;
educare alla legalità per garantire equità di opportunità.
Ciò esige la “conoscenza dei valori”, il “senso dell’obbligo morale”, la “coerenza e la
responsabilità”, intese come consapevolezza delle proprie idee e responsabilità delle
proprie azioni.
“Verso una Scuola Amica” ci offre l’opportunità di elaborare attività specifiche nei
diversi ordini di scuola che aiutano a riflettere sui “passi” da fare ancora per arrivare
ad essere “una scuola dove la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
sia conosciuta nei suoi contenuti, sia attuata e vissuta quotidianamente” con bambini
e ragazzi, veri protagonisti del proprio futuro.
Da anni la nostra scuola collabora con l’associazione “Sentieri della legalità”, una onlus
nazionale che ha come obiettivo la divulgazione di cultura sui temi della legalità, della
giustizia e della sicurezza, la difesa dei valori della Costituzione, il sostegno alla
crescita di una cittadinanza attiva e di coscienza civile attraverso incontri con esperti,
dibattiti, iniziative e progetti.
Il valore della collaborazione con l’Associazione si traduce anche nell’ambito delle
attività di prevenzione di forme di esclusione e discriminazione e degli stessi atti di
bullismo attraverso la realizzazione di programmi di educazione e sensibilizzazione
sull’utilizzo sicuro di internet, in linea con le “Linee di orientamento per azioni di
prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo” emanate dal MIUR.
Dal 2016 è attivo, presso la sede centrale del nostro istituto, il Centro d'Ascolto
"SDL", in sinergia con l’Associazione, per ridurre il disagio scolastico, sociale,
psicologico, familiare, agendo sulla prevenzione del fenomeno. Lo sportello
Progetto “Camminiamo insieme sui
sentieri
della legalità”
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rappresenta un punto di riferimento e di consulenza su tematiche di varia natura ma
non è assolutamente un percorso di tipo terapeutico.
Da dieci anni il nostro Istituto aderisce alle attività proposte nel progetto “Tra i banchi
dell’Alta Murgia” offerte dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Il progetto è finalizzato a
sviluppare il senso di appartenenza e di consapevolezza del nostro territorio e dei suoi
equilibri, a comprendere il giusto ed armonioso ruolo dell'uomo nel contesto naturale,
a stimolare la consapevolezza della complessità ambientale e dell’interdipendenza tra
le specie. Le attività, in campo nel territorio del Parco Nazionale, sono da intendersi
non come semplici escursioni ma come strumenti didattici per un approccio
esperienziale al territorio. La proposta prevede anche divertenti e stimolanti attività
didattiche in aula e negli spazi esterni della scuola, e permette di approcciarsi al
programma scegliendo tra quattro diverse modalità di partecipazione, così da renderlo
fruibile per tutti, anche per i più piccoli.
Da anni il nostro Istituto attua progetti per stimolare gli alunni ad assumere corretti
stili di vita:
alimentazione ed educazione alla salute: all’interno del curricolo di scienze, si
prevede la trattazione di elementi di nutrizione e di conoscenze dei
comportamenti che ci mantengono in buona salute;
attività motoria: oltre alle ore curriculari di scienze motorie, nella nostra scuola
vengono attuati progetti di attività sportiva, sia come attività di plesso sia come
raccordo tra i diversi ordini di scuola.
Giornata Nazionale per la sicurezza nelle scuole - La giornata nazionale per la
sicurezza è prevista dalla Legge 107/2015 e istituita con apposito Decreto, ha per la
scuola italiana un valore evocativo, commemorativo, ma soprattutto educativo,
formando i ragazzi sui temi della sicurezza. La Giornata è nata per diffondere e far
crescere la cultura della sicurezza nella scuola e sul territorio, perché diventi
patrimonio di tutte le scuole e costituisca un'occasione di lavoro condiviso con tutti gli
attori impegnati sul tema, nonché un richiamo concreto affinché le istituzioni tutte,
Educazione ambientale
PROMOZIONE DI SANI STILI DI
VITA: ALIMENTAZIONE, ATTIVITÀ
MOTORIA, SICUREZZA
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nazionali e locali, non deroghino alle proprie responsabilità sul tema della sicurezza
scolastica. L’Istituto organizza attività didattiche, incontri, occasioni di confronto e di
sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della prevenzione dei rischi, durante le
attività scolastiche ed extra scolastiche e in sinergia con il territorio.
Nel nostro Piano Triennale dell’Offerta Formativa, un approfondimento maggiore va
riservato alle competenze chiave e di cittadinanza attraverso una didattica innovativa
e in un’ottica plurilingue.
I mutamenti in atto nel campo dell’istruzione, le istanze provenienti dalle Indicazioni
Nazionali per il curricolo e Nuovi Scenari e dalla società contemporanea richiedono
l’impegno, da parte delle Istituzioni scolastiche, a creare le condizioni per una
formazione continua dei docenti, anche attraverso l’osservazione e lo scambio di
buone pratiche, nell’ottica del Lifelong Learning, perché siano in grado di utilizzare
efficacemente le competenze acquisite, innovare e contribuire all’obiettivo di
internazionalizzazione e modernizzazione della Scuola, in un’ottica inclusiva.
La scuola, infatti, a seguito di precedenti esperienze Comenius ed Erasmus Plus,
può vantare migliorate competenze linguistiche e metodologiche dei docenti, divenuti
altresì più attenti, nella pratica didattica, alle competenze chiave europee, oltre che
un’attitudine sempre più marcata all’internazionalizzazione, come si evince dalle più
recenti cooperazioni in progetti di respiro europeo quali KA1 (in qualità di host
organization) e KA2 (Partenariati Strategici per lo scambio di buone pratiche) ed
internazionale, quali EduCHANGE (Progetto di insegnamento in lingua inglese e
scambio culturale Global Volunteer).
Inoltre la nostra è una delle 88 Scuole italiane attualmente presenti sulla piattaforma
europea on line per l’istruzione scolastica (School Education Gateway). A seguito
della suddetta iscrizione e relativa offerta di opportunità di mobilità nella modalità di
Job Shadowing, la nostra Istituzione scolastica è stata individuata e scelta come
partner di due progetti Erasmus plus KA1, presentati da due diverse scuole europee,
già ammessi a finanziamento. Le accresciute abilità linguistiche sono state considerate
condizione indispensabile perché la nostra scuola potesse candidarsi ad accogliere
Personale di altre scuole europee (dalla Spagna e dall’Estonia), garantendo una
comunicazione ed una cooperazione efficace. Effetti di queste esperienze
programmate per gli aa.ss. 2017/2019 sono nuova circolazione di idee e pratiche,
EUROPEIZZAZIONE DEL PTOF
“L'Europa ha bisogno di società più inclusive e coese, che
consentano ai cittadini di assumere un ruolo proattivo
nella vita democratica” (Erasmus Plus Guida al Programma 20 ottobre 2016)
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ovvero ulteriori positivi effetti moltiplicatori a livello europeo. L’efficacia osservata in
tali esperienze di scambio tra Partner europei ci ha indotti a candidare il nostro
Istituto, nel corso del corrente anno scolastico, anche ad attività di accoglienza nella
modalità di Short Term Teaching Assignments al fine di fruire in loco dell’esperienza di
docenti provenienti da sistemi educativi “altri” a vantaggio di diverse categorie di
stakeholder.
Il Programma Erasmus+ contribuisce in particolare al conseguimento degli obiettivi
della strategia Europa 2020, compreso l'obiettivo principale in materia di istruzione, e
mira alla promozione dell'equità e dell'inclusione facilitando l'accesso ad attività
transnazionali da parte di partecipanti provenienti da ambienti svantaggiati e con
minori opportunità rispetto ai loro coetanei. Nell’ambito del Programma Erasmus Plus,
i progetti KA2 attualmente in atto “Robotics4STEM” e “Teaching Maths Through
Games Using Multiple Intelligences” si pongono come obiettivi:
attuare e trasferire pratiche innovative
modernizzare e rafforzare i sistemi di istruzione e formazione in un’ottica
europea
sostenere effetti positivi e di lunga durata sugli organismi partecipanti, sui
sistemi sugli individui direttamente coinvolti attraverso il miglioramento del
livello delle competenze linguistiche, didattiche e digitali dei docenti e la
capacità di rispondere alle esigenze individuali dei discenti con le loro diversità
sociali, culturali e linguistiche e, di conseguenza, quello delle loro competenze
chiave;
favorire una didattica inclusiva e innovativa in grado di adeguarsi alle diverse
modalità di apprendimento dei/delle nostri/e alunni/e e far sì che nessuno/a
resti escluso dai processi di crescita.
Il contesto delineato è coerente anche con il SDG n. 4 enunciato dall’ONU
nell’Agenda 2030 che prevede “un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e
opportunità di apprendimento per tutti”.
La pratica didattica si orienta, dunque, superando alcune prime remore, verso
metodologie innovative di qualità, come dimostra anche l’elevato numero di docenti
iscritti alla piattaforma eTwinning. Nel nostro Istituto ci si avvale infatti delle
piattaforma eTwinning per condividere, cooperare e documentare esperienze e
risultati di alcune iniziative in atto.
Grazie ad una intensa e proficua collaborazione con il Team dell’Innovazione e
l’Animatore digitale e al contributo del Referente del Cyberbullismo, la nostra scuola,
consapevole dell’elevato contributo offerto dalla piattaforma eTwinning nella pratica
didattica quotidiana, ha ricevuto il titolo di Scuola eTwinning, in quanto riconosciuta
come leader in aree quali:
Pratica digitale
eSafety
Approcci creativi e innovativi alla pedagogia
Promozione dello sviluppo professionale continuo del personale
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Promozione di pratiche di apprendimento collaborativo con personale e
studenti.
Attualmente sono attivi due twinspace, uno per ogni progetto KA2 di cui la nostra
scuola è partner, che rappresentano innovativi ambienti di scambio, cooperazione,
apprendimento, documentazione e disseminazione. Per maggiori informazioni è
possibile consultare i seguenti link:
https://twinspace.etwinning.net/71139/home (Robotics 4 STEM)
https://twinspace.etwinning.net/71777/home (Teaching Maths Through Games Using
Multiple Intelligences)
Partendo dalla consapevolezza che gli/le alunni/e con una minore aspettativa di
successo scolastico sono a rischio di abbandono precoce, si è pensato - attraverso
questi progetti - di offrire un intervento precoce a livello già di scuola dell’infanzia e
primaria per cercare di dare una risposta ai differenti bisogni educativi per
incrementare la probabilità di successo scolastico a lungo termine.
I progetti si pongono dunque come un naturale prosieguo dell'intensa comunicazione,
condivisione e riflessione sull'importanza di "includere" tutti gli/le alunni/e nei processi
di crescita creando le condizioni per garantirne il successo formativo, attingendo ad
ogni risorsa disponibile. In un’ ottica di breve/medio e lungo termine, la cooperazione
internazionale, lo scambio di esperienze e buone pratiche garantiti dal Programma
Erasmus Plus sono favoriti in quanto accrescono le probabilità di successo degli
interventi programmati.
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L’Istituto comprensivo “S. G. Bosco – Benedetto XIII – Poggiorsini”” formula e
propone, ai genitori degli alunni, un patto educativo di corresponsabilità finalizzato a
definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione
scolastica autonoma, studenti e famiglie. (art. 3 comma 1 del D.P.R. 235/2007).
L’obiettivo del patto educativo – vincolante con la sua sottoscrizione – è quello di
impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i
nuclei fondanti dell’azione educativa (nota ministeriale del 31/7/2008). A tal
proposito, si rende necessario ricordare che i genitori, destinatari naturali del patto
educativo, hanno il dovere fondamentale di educare i figli (art. 30 Cost. artt. 147,
155, 317 bis c. c.), dovere che non viene meno per il solo fatto che il minore sia
affidato alla vigilanza di altri (art. 2048 c. c., in relazione all’art. 147 c. c.) (nota
ministeriale del 31/7/2008). Ciò premesso, si ritiene opportuno precisare che – a
prescindere dalla sottoscrizione del patto educativo di corresponsabilità – i genitori, in
sede di giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dei danni
causati dai comportamenti dei figli ove sia dimostrato che non abbiano impartito ai
figli un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti, secondo quando
disposto dalla normativa vigente (nota ministeriale del 31/7/2008).
Patto educativo
di
corresponsabilità
(Art.5 bis DPR n.235 del 21.11.2007)
Alunni Alunni
Genitori Docenti
Scuola
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Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha validità triennale e costituisce impegno
di intenti espliciti e condivisi tra l’intero corpo docente, i genitori, il personale ATA e gli
alunni. Contribuisce allo sviluppo reciproco del senso di responsabilità ed impegno.
Trova esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007
“Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria”
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla
cittadinanza democratica e legalità”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a
livello nazionale per la prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in
materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici
durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di
vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
Viste le Linee di orientamento, MIUR per azioni di prevenzione e di contrasto al
bullismo e al cyberbullismo – aprile 2015
Vista la Legge 71 del 29 maggio 2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la
prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”
Visto il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituzione attualmente in
vigore
Preso atto che:
l’educazione è un processo complesso e continuo che richiede la collaborazione
tra studente, famiglia e l’intera comunità scolastica;
la scuola non è soltanto il luogo dell’apprendimento, ma una comunità che
valorizza le risorse umane e materiali per una partecipazione piena e
consapevole;
il rapporto scuola - studente - famiglia costituisce il fondamento che sostiene
l’impegno formativo e il contesto entro il quale si realizza la promozione e lo
sviluppo della personalità;
l’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione
tra i diversi attori;
la Carta dei Servizi, il Regolamento d’istituto, il PTOF contengono una o
più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei genitori, degli studenti
e degli operatori scolastici;
Il genitore e il Dirigente Scolastico, legale rappresentante dell’Istituzione
Scolastica, all’atto dell’iscrizione, sottoscrivono il seguente Patto educativo di
corresponsabilità:
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La Scuola si impegna a:
Garantire un PTOF basato su iniziative e progetti volti a promuovere nell’alunno:
il successo formativo e il suo benessere;
la sua valorizzazione;
la sua preparazione culturale e la sua realizzazione umana.
Garantire:
una valutazione autentica e trasparente;
la riservatezza sui dati e sulle informazioni riguardanti gli alunni;
un ambiente sano e sicuro.
Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione per:
favorire l’integrazione;
favorire l’accoglienza;
favorire il rispetto di sé, degli altri e delle cose;
promuovere comportamenti solidali e civili.
Coinvolgere gli studenti e le famiglie per:
chiamarli ad un’assunzione di responsabilità;
informarli dell’andamento didattico – disciplinare;
sensibilizzare alla partecipazione costruttiva.
Fare rispettare:
le norme di comportamento;
il Regolamento di Istituto;
lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti
Prevenire, vigilare e intervenire in caso di episodi di bullismo, vandalismo,
inosservanza delle regole di convivenza civile
Organizzare attività di informazione e prevenzione del cyberbullismo, rivolte a
personale, studenti e famiglie.
Segnalare ai genitori e alle autorità competenti i casi di cyberbullismo di cui viene
a conoscenza.
Individuare, con fine educativo, azioni di correzione e provvedimenti disciplinari.
La famiglia si impegna a:
Trasmettere ai propri figli il principio che la scuola è di fondamentale importanza
per la loro crescita, facendo in modo che gli stessi mantengano un comportamento
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dignitoso e responsabile nel contesto scolastico, in ogni situazione, formale e
informale.
Prendere visione del PTOF per:
condividere le scelte della scuola;
discuterlo con il proprio figlio;
assumerne la responsabilità.
Condividere con gli insegnanti linee educative comuni per:
non creare conflitti;
consentire alla scuola di operare con tranquillità e continuità.
Informarsi costantemente dell’andamento didattico-educativo del proprio figlio per:
seguirne la crescita umana e culturale;
collaborare con la Scuola.
Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo e cyberbullismo, di vandalismo e
di inosservanza delle regole di convivenza civile.
Prendere visione delle comunicazioni e delle ammonizioni scolastiche.
Stimolare nei figli una riflessione sui propri comportamenti.
Collaborare nell’azione educativa anche in caso di provvedimenti disciplinari.
Farsi carico insieme ai figli dei risarcimenti di eventuali danni provocati arrecati a
cose e/o persone, derivanti da comportamenti inadeguati dei propri figli.
Partecipare attivamente alle azioni di formazione/informazione, istituite dalla
scuola, sui comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo.
Vigilare sull’uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione ai
tempi, alle modalità, agli atteggiamenti conseguenti, vigilando sui comportamenti
dei propri figli (i genitori dovrebbero allertarsi se uno studente, dopo l’uso di
internet o del proprio telefonino, mostra stati depressivi, ansiosi o paura).
Conoscere le sanzioni previste dal regolamento di disciplina dell’istituto anche nei
casi di bullismo, cyberbullismo e navigazione on-line a rischio.
L’allievo si impegna a:
Conoscere il PTOF per:
condividere le scelte della scuola;
discuterlo con la famiglia;
assumerne la responsabilità;
collaborare all’attuazione delle attività programmate.
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Competenze chiave di cittadinanza Patto Educativo di Corresponsabilità
Regolamento disciplinare d’Istituto: Prevenzione e contrasto di "BULLISMO E CYBERBULLISMO”.
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Tenere un comportamento corretto e civile nei confronti di tutto il personale della
Scuola e dei propri compagni per:
favorire l’integrazione e l’accoglienza;
favorire la solidarietà.
Frequentare regolarmente
Assolvere gli impegni di studio
Partecipare attivamente alla vita scolastica
Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola
Avere un comportamento adeguato per la propria sicurezza e quella altrui, sia in
situazioni quotidiane che in situazioni di emergenza o pericolo.
Rispettare il Regolamento d’Istituto
Non usare il cellulare a scuola, a meno di non avere ricevuto una specifica ed
esplicita autorizzazione del docente in servizio.
Segnalare a genitori e insegnanti episodi di cyberbullismo di cui fossero vittime o
testimoni.
Dissociarsi in modo esplicito nei social da episodi di cyberbullismo di cui fossero
testimoni.
Vestirsi in modo adeguato all’ambiente scolastico.
Riconoscere le infrazioni, proprie e altrui, alle regole stabilite.
Le PARTI, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una
corretta convivenza civile, sottoscrivono, condividendone le finalità e gli impegni, il
presente Patto Educativo di corresponsabilità, che è parte integrante del
Regolamento d’Istituto e del Verbale del Consiglio d’Istituto.
Il presente Patto di Corresponsabilità Educativa viene consegnato a cura del Dirigente
dell’Istituto ai Genitori degli alunni, che firmano di seguito per accettazione.
Gravina in Puglia, ____/____/_____
Per l’Istituzione scolastica Firma genitori Firma alunna/o f.to Il Dirigente Scolastico ____________________ ___________________
dott.ssa Lucia PALLUCCA
________________
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Regolamento disciplinare d’Istituto: Prevenzione e contrasto di "BULLISMO E CYBERBULLISMO”.
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Regolamento d’Istituto
SEZIONE - Prevenzione e contrasto di
"BULLISMO E CYBERBULLISMO”.
Questo Regolamento è da intendersi come parte integrante
del Regolamento disciplinare d’Istituto
PREMESSA
La realtà del bullismo, ampiamente diffusa tra i banchi, si concretizza in atti di
aggressione che si realizzano spesso nel segreto e in assenza di testimoni adulti. La
rapida diffusione delle tecnologie ha determinato, in aggiunta al bullismo “in
presenza”, il fenomeno del cyber-bullismo, così definito dalla Legge 29 maggio 2017,
n.7, art. 1, comma 2: "qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto,
ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita,
manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata
per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on-line aventi ad oggetto anche
uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e
predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un
serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo".
Quest’ultima forma di bullismo, esercitata a distanza attraverso strumenti informatici,
si traduce in numerose forme di aggressione e molestie, spesso accompagnate
dall’anonimato e accresciute dal fatto che la distanza del persecutore rispetto alla
vittima rende più difficile la percezione della sua sofferenza.
Il bullismo e il cyberbullismo devono essere conosciuti e combattuti da tutti in tutte le
forme, così come previsto:
dagli artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;
dalla Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante “Linee di indirizzo
generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”;
dalla direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 recante “Linee di indirizzo ed
indicazioni in materia di utilizzo di ‘telefoni cellulari’ e di altri dispositivi
elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere
di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;
dalla direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante “Linee di indirizzo e
chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a
tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di
altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o
divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”;
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Competenze chiave di cittadinanza Patto Educativo di Corresponsabilità
Regolamento disciplinare d’Istituto: Prevenzione e contrasto di "BULLISMO E CYBERBULLISMO”.
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dalla direttiva MIUR n.1455/06;
dal D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli
studenti”;
dalle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e
al cyberbullismo, MIUR aprile 2015;
dagli artt. 581-582-594-595-610-612-635 del Codice Penale;
dagli artt. 2043-2047-2048 Codice Civile.
dalla Legge n.71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il
contrasto del fenomeno del cyberbullismo”
Allo scopo di prevenire i citati comportamenti:
IL DIRIGENTE SCOLASTICO:
individua un docente con funzioni di referente per le iniziative contro il
bullismo e il cyberbullismo;
coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, tutte le
componenti della comunità scolastica, particolarmente quelle che operano
nell'area dell'informatica, partendo dall'utilizzo sicuro di Internet a scuola;
favorisce la discussione all'interno della scuola, attraverso i vari Organi
collegiali, creando i presupposti di regole condivise di comportamento per il
contrasto e prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo.
IL REFERENTE DEL “Bullismo e cyberbullismo”:
promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyber-bullismo
attraverso progetti d'Istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il
personale;
coordina le attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni, anche collaborando
con le Forze di polizia e partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e
sanitari, aziende del privato sociale presenti sul territorio;
cura, in collaborazione con il Team dell’innovazione digitale e l’Animatore
digitale, rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per
la giornata mondiale sulla Sicurezza in Internet “Safer Internet Day”.
IL COLLEGIO DOCENTI :
promuove scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre
scuole in rete, per la prevenzione del fenomeno;
prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamenti e formazione in materia di
prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, rivolti al personale
docente ed Ata;
promuove sistematicamente azioni di sensibilizzazione dei fenomeni del
bullismo e cyberbullismo nel territorio in rete con enti, associazioni, istituzioni
locali ed altre scuole, coinvolgendo alunni, docenti, genitori ed esperti;
prevede azioni culturali ed educative rivolte agli studenti, per acquisire le
competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole.
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IL CONSIGLIO DI CLASSE:
pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e
collaborativo degli studenti e all'approfondimento di tematiche che favoriscano
la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di convivenza
civile;
favorisce un clima collaborativo all'interno della classe e nelle relazioni con le
famiglie propone progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.
IL DOCENTE:
intraprende azioni congruenti con l’utenza del proprio ordine di scuola, tenuto
conto che l’istruzione ha un ruolo fondamentale sia nell’acquisizione e rispetto
delle norme relative alla convivenza civile sia nella trasmissione dei valori legati
ad un uso responsabile di internet;
valorizza nell'attività didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo e spazi di
riflessioni adeguati al livello di età degli alunni.
I GENITORI :
partecipano attivamente alle azioni di formazione/informazione, istituite dalle
scuole, sui comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo;
sono attenti ai comportamenti dei propri figli;
vigilano sull’uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione
ai tempi, alle modalità, agli atteggiamenti conseguenti (i genitori dovrebbero
allertarsi se uno studente, dopo l’uso di internet o del proprio telefonino, mostra
stati depressivi, ansiosi o paura);
conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le
modalità previste dal Patto di corresponsabilità;
conoscono il codice di comportamento dello studente;
conoscono le sanzioni previste da Regolamento d’Istituto nei casi di bullismo,
cyberbullismo e navigazione on-line a rischio.
GLI ALUNNI:
sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative
scolastiche, al fine di favorire un miglioramento del clima relazionale; in
particolare, dopo opportuna formazione, possono operare come tutor per altri
studenti;
imparano le regole basilari, per rispettare gli altri, quando sono connessi alla
rete, facendo attenzione alle comunicazioni (email, sms, …) che inviano;
non possono, durante le attività didattiche o comunque all’interno della scuola,
acquisire – mediante telefonini cellulari o altri dispositivi elettronici - immagini,
filmati o registrazioni vocali, se non per finalità didattiche, previo consenso del
docente. La divulgazione del materiale acquisito all’interno dell’Istituto è
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utilizzabile solo per fini esclusivamente personali di studio o documentazione, e
comunque nel rispetto del diritto alla riservatezza di tutti;
MANCANZE DISCIPLINARI
Sono da considerarsi tipologie persecutorie qualificate come Bullismo:
la violenza fisica, psicologica o l’intimidazione del gruppo, specie se reiterata;
l’intenzione di nuocere;
l’isolamento della vittima.
Rientrano nel Cyberbullismo:
Flaming: Litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare.
Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi.
Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce
fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità.
Denigrazione : pubblicazione all’interno di comunità virtuali , quali newsgroup,
blog, forum di discussione, messaggistica immediata, siti internet, ecc, di
pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori.
Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un
ambiente privato - creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un
blog pubblico.
Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona
con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la
vittima.
Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line.
Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet, corredati da immagini
a sfondo sessuale.
Ulteriori comportamenti rientranti nelle fattispecie previste dalla Legge
71/2017.
SANZIONI DISCIPLINARI
I comportamenti sopra elencati, opportunamente accertati, che si configurano come
forme di bullismo e cyberbullismo verranno considerati mancanze gravi e
conseguentemente sanzionati sulla base di quanto previsto nel Regolamento
d’Istituto. La Dirigente, in caso di constatato episodio di cyberbullismo, contatterà
comunque la polizia postale che può indagare e rimuovere, su autorizzazione
dell’autorità giudiziaria, i contenuti offensivi ed illegali e cancellare l’account del
cyberbullo che non rispetta le regole di comportamento.
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
Il Patto di corresponsabilità è integrato come da allegato al presente Regolamento.
Dirigente scolastico
Dott.ssa Lucia PALLUCCA