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Commissione tecnico-scientifica con compiti consultivi di valutazione, indirizzo e verifica dei progetti in materia di telerilevamento Roma, 25 giugno 2007 - Miglioramento delle statistiche congiunturali delle colture floricole ed orticole - Sviluppo rurale - Telerilevamento satellitare ed indicatori agroambientali Consorzio ITA Consorzio ITA

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Commissione tecnico-scientifica con compiti consultivi di valutazione, indirizzo e verifica dei progetti in materia di telerilevamento

Roma, 25 giugno 2007

- Miglioramento delle statistiche congiunturali delle colture floricole ed orticole

- Sviluppo rurale - Telerilevamento satellitare ed indicatori agroambientali

Consorzio ITAConsorzio ITA

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Indicatori agroambientaliIndicatori agroambientali

• Rete di monitoraggio EcoAgrit. Struttura e costi

• Livello 1. Revisione POPOLUS e indicatori e metriche di struttura del paesaggio derivabili.

• Livello 2. matrici di flusso e indicatori di intensità colturale basati su rilevazioni AGRIT

• Livello 3. Panel ambientale.

• Indagine di Cuneo per acquisizione dati di base

• Indicatori di rischio dei fitofarmaci

• Database geografico e disseminazione dei dati.

• Indicatori del paesaggio da telerilevamento

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Rete di monitoraggio EcoAgritRete di monitoraggio EcoAgrit

• Struttura e organizzazione in livelli,

• Dimensionamento,

• Parametri osservabili,

• Numero di osservazioni e risoluzione temporale di acquisizione,

• Costi previsti secondo diverse opzioni di piani d’acquisizione.

• Possibili indicatori derivabili dai parametri raccolti

Rete di monitoraggio di parametri a più livelli, finalizzata alla produzione di indicatori agroambientali,

sfruttando al meglio le opportunità offerte dal programma di statistiche agricole congiunturali Agrit

(?) del Mipaaf.

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Primo livello EcoAgritPrimo livello EcoAgrit

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Secondo livello EcoAgritSecondo livello EcoAgrit

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Terzo livello EcoAgritTerzo livello EcoAgrit

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Dimensionamento terzo livello EcoAgritDimensionamento terzo livello EcoAgrit

Possibili sub livelli specialistici

• stato delle foreste

• caratterizzazione suoli mediante profilo

• ...

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Parametri della rete EcoAgritParametri della rete EcoAgrit

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Esempio di scheda parametroEsempio di scheda parametro

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Il numero di misure e la frequenza di aggiornamento dipendono dalla combinazione di:

• Caratteristiche intrinseche del parametro (variabilità temporale)

• Caratteristiche intrinseche del punto (copertura, morfologia, gestione del terreno, ...)

• Valori critici riscontrati dopo un primo ciclo di osservazioni.

Ipotesi di lavoro

• Parametri a variabilità nulla: osservati una sola volta (tessitura del terreno, ...)

• Altri parametri secondo un ciclo completo di aggiornamento di 8 anni

• 8 anni: punti con possibili variazioni molto lente (CSC, fotografie in ambiente naturale)

• 4 anni: parametri sensibili, ma a lenta variazione (carbonio organico su coltivi, ...)

• 2 anni: parametri sensibili a rapida evoluzione (pratiche agronomiche, uso fertilizzanti)

Numero di misure e frequenza di aggiornamento (1)Numero di misure e frequenza di aggiornamento (1)

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Tabella completa a pag. 46 della relazione

Numero di misure e frequenza di aggiornamento (2)Numero di misure e frequenza di aggiornamento (2)

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• Definizione dei costi unitari di osservazione per ogni parametro ed in assenza di ogni ottimizzazione.

• Definizione costi di misura dei parametri pedologici per gruppi di misure affini

• Definizione dei costi di trasferimento e di osservazione per gli altri parametri se effettuati congiuntamente.

• Calcolo dei costi del monitoraggio secondo due diversi scenari

I costi indicati nelle tabelle sono solo quelli diretti di osservazione dei parametri. Questi non includono :

• Costi consultazione ed elaborazione altre banche dati (AGEA) per individuare agricoltori

• Studio, progettazione, scrittura specifiche, fornitura materiali cartografici

• Direzione e controllo della rilevazione

• Caricamento in banche dati, validazione, sintesi, rappresentazione

• Studio, calcolo e report di ogni possibile indicatore derivabile.

• IVA

Percorso per il calcolo dei costiPercorso per il calcolo dei costi

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Costi unitari non ottimizzatiCosti unitari non ottimizzati

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Costi per gruppi di analisi del terrenoCosti per gruppi di analisi del terreno

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Costi di trasferimento ed osservazioni singole o Costi di trasferimento ed osservazioni singole o congiuntecongiunte

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Costi in un ciclo di 8 anniCosti in un ciclo di 8 anni

Primo scenario: Vengono osservati tutti i parametri previsti della rete di monitoraggio ad esclusione di fitofarmaci nel suolo, respirazione del suolo, caratterizzazione bosco.

• Anno 1: 3.190.000 EUR

• Anno 3: 980.500 EUR

• Anno 5: 1.484.500 EUR

• Anno 7: 980.500 EUR

• Ciclo intero 8 anni 6.636.000 EUR

Secondo scenario: Per il suolo si osserva il solo carbonio organico. Non si chiede agli agricoltori l’uso dei fitofarmaci.

• Anno 1: 1.463.000 EUR

• Anno 3: 681.500 EUR

• Anno 5: 1.053.500 EUR

• Anno 7: 681.500 EUR

• Ciclo intero 8 anni 3.878.000 EUR

Possibile migliore ripartizione temporale mediante 2 cicli spostati di un anno.

Risparmio del 41%, ma scenario molto meno informativo.

Prelievo campioni di terreno e trasferimenti = 54,5 % del totale

Prelievo campioni di terreno e trasferimenti = 38 % del totale

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Proposta di indicatori coerenti con indicatori IRENAProposta di indicatori coerenti con indicatori IRENA

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Molti altri indicatori da cataloghi Pais project, OECD, ECNC

Proposta di indicatori: esempio di schedaProposta di indicatori: esempio di scheda

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POPOLUS e gli indicatori agroambientaliPOPOLUS e gli indicatori agroambientali

Razionale

• L’evoluzione della copertura/uso del suolo è un fenomeno generalmente lento, ma molto variabile spazialmente. Pertanto un piano di monitoraggio deve prevedere una periodicità non inferiore a 5 anni e un elevato dettaglio spaziale.

• La revisione della fotointerpretazione della griglia POPOLUS consente di raggiungere l’obiettivo di determinazione dei flussi di copertura/uso del suolo.

Metodologia (in estrema sintesi)

• Acquisizione dei tasselli di ortofoto centrati sui punti di campionamento (nodi di una griglia regolare con passo 500m, 1.206.823 unità)

• Classificazione dei punti e controllo di coerenza con la precedente versione di POPOLUS

• Rappresentazione dei flussi di copertura/uso mediante matrici di contingenza

• Calcolo degli indicatori

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Materiale utilizzato per la fotointerpretazioneMateriale utilizzato per la fotointerpretazione

tassello 500x500m

tassello 200x200m

Versione precedente: “Popolus 1999”

tasselli estratti da ortofoto del periodo 1997-1999(dettaglio non disponibile)

Aggiornamento: “Popolus 2004”

intervallo medio di circa cinque anni

tra i due archivi di immagini

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POPOLUS – Legenda di classificazionePOPOLUS – Legenda di classificazione

22 classi di interpretazione

consociazioni ammesse (due classi, pro-rata) limitate ad alcune combinazioni di classi agricole, forestali e a vegetazione erbacea

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Software di Software di fotointerpretazionefotointerpretazione

[1] Classificazione nuovo tassello

[2] Regole di coerenza classificazioni POPOLUS 1999-2004

richiesta identità tematica, ammessa tolleranza 15% nel pro-rata consociazioni

[3] No coerenza => analisi del vecchio tassello

- correzione interpretazione errata - effettiva variazione - problemi di geometria

ProceduraProcedura

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Risultati interpretazioneRisultati interpretazione

doppio codice :58730 punti (4,9%)

dati: numero punti

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Variazioni Popolus2004 – Popolus1999Variazioni Popolus2004 – Popolus1999

Punti con uso del suolo cambiato: 38125 (3,2%)

dati: ettari

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Indicatore di struttura del paesaggio Indicatore di struttura del paesaggio

Metodologia (approccio “TER-UTI”)

• segmenti: celle 3x3 km (36 punti)• uso suolo con legenda aggregata: artificiale, agricolo, naturale• matrice normalizzata con frequenze dei “contatti” tra classi• indici di struttura : ASM (diversità), INT(omogeneità)• classificazione in 14 tipologie

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Indicatore di struttura del paesaggioIndicatore di struttura del paesaggio

dati: numero celle

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Indicatore di struttura del paesaggioIndicatore di struttura del paesaggio

Localizzazione variazioni:rosso: + eterogeneoverde: + omogeneo

esempi di rappresentazione spaziale dei risultati

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Metriche di paesaggioMetriche di paesaggio

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Metriche di paesaggioMetriche di paesaggio

Metriche sensibili a:

• dimensione area di osservazione• risoluzione spaziale dati di base• dettaglio tematico della nomenclatura

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Metriche di paesaggioMetriche di paesaggio

Indice di equiripartizione di Shannon (SHEI)

Percentuale di adiacenze simili (PLADJ)

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Indicatori ambientali dalle rilevazioni Indicatori ambientali dalle rilevazioni AgritAgrit

Obiettivo del lavoro è individuare e calcolare indicatori agroambientali attraverso l’analisi delle successioni colturali rilevate nell’ambito del progetto Agrit.

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Dati Agrit disponibiliDati Agrit disponibili

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Maschera di visualizzazione dei dati per 4 anni con tasselli relativi

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Maschera di visualizzazione dei dati per 4 anni con effettiva variazione

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Risultati analisi di congruità

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Flussi interannuali in base a matrici di contingenza

Le matrici di contingenza esprimono a livello regionale la media delle percentuali di variazione di uso del suolo nei quattro anni di dati disponibili.

Derivano da tre matrici di flusso dell’uso del suolo prodotte per gli anni:

• 2002 - 2003• 2003 - 2004• 2004 – 2005

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Flussi interannuali medi 2002- 2005 Lombardia ADA A11 A12 A13 A14 A15 A17 A18 A24 A25 A31 A32 A33 A35 A36 A39 A41 A42 A43 A44 A45 A46 A47 A59 A60 A70 A75 A81 A84 A87 A89 A90 A96 A97 B10 B20 B30 B41 B42 B43 B46 B47 B48 B49 B50 B51 B59 B61 B69 C D E G11 G H L M PA11 4,17 45,37 3,70 11,57 3,70 7,87 3,70 3,70 16,20A12 0,70 27,01 6,54 29,59 0,15 0,67 0,14 1,68 0,14 1,80 5,20 8,90 0,14 0,78 1,36 0,11 0,51 1,03 0,26 6,69 0,60 0,39 0,70 0,54 3,99 0,11 0,14 0,14A13 0,48 18,26 18,59 33,06 0,48 2,46 2,12 3,71 4,18 1,28 4,09 2,17 0,37 1,11 6,75 0,54 0,37A14 11,11 5,56 42,22 24,44 5,56 11,11A15 0,10 6,08 1,95 0,09 77,58 0,05 1,59 0,26 0,07 0,27 1,90 1,30 0,12 0,72 0,02 0,02 0,02 0,11 0,27 3,16 0,91 0,13 0,44 0,10 2,37 0,03 0,02 0,06 0,03 0,07 0,03 0,10A17 7,41 3,70 40,74 33,33 7,41 3,70 3,70A18 2,07 0,64 14,53 0,37 75,53 0,32 1,06 1,46 1,19 0,32 1,51 0,50 0,50A24 10,00 7,04 6,67 30,74 28,15 3,33 3,33 10,74A25 49,05 6,67 4,76 6,67 16,67 4,76 11,43A31A32 35,39 4,08 33,29 1,52 0,85 3,22 4,27 2,37 0,85 0,85 0,85 0,85 1,71 9,87A33 0,94 17,95 4,89 42,29 0,43 2,68 0,91 1,31 13,78 4,97 1,30 3,58 0,91 0,44 0,44 3,18A35 34,85 4,24 29,79 0,43 1,05 8,45 11,69 2,31 0,62 5,72 0,87A36 50,00 50,00A39 50,00 50,00A41 33,33 4,17 22,69 3,70 8,33 16,20 7,41 4,17A42 13,07 2,68 33,84 1,45 5,35 10,17 2,78 21,19 2,57 1,45 1,33 1,45 2,67A43 33,33 66,67A44 33,33 33,33 11,11 5,56 16,67A45 11,11 11,11 16,67 27,78 16,67 16,67A46 41,67 33,33 8,33 8,33 8,33A47A59 11,71 20,73 2,78 2,08 2,08 14,38 2,08 5,56 6,85 4,86 14,38 2,78 4,86 4,86A60 5,56 88,89 5,56A70 50,00 50,00A75A81 0,15 5,24 1,35 17,73 0,15 0,30 1,49 1,06 0,31 0,15 62,30 4,96 0,15 1,20 0,44 2,72 0,14 0,14A84 2,11 2,18 13,21 0,68 1,07 0,35 0,33 0,37 12,18 54,94 7,44 0,72 3,76 0,66A87 11,11 23,61 8,33 4,17 4,17 16,67 11,11 4,17 16,67A89 10,86 5,08 28,38 2,01 1,96 0,90 8,27 15,20 13,19 11,02 2,22 0,90A90 100,00A96 3,17 55,14 4,58 0,65 1,59 5,14 1,59 1,59 0,65 25,91A97 7,44 4,14 0,48 28,06 0,22 2,39 1,24 0,22 0,48 1,91 1,71 0,26 0,51 0,26 0,22 3,44 2,40 0,25 1,46 1,41 39,77 0,26 0,25 0,25 0,22 0,75B10 0,98 0,98 97,06 0,98B20 100,00B30B41 100,00B42 100,00B43 100,00B46B47 100,00B48B49 100,00B50B51B59B61 4,76 4,76 90,48B69C 0,20 0,09 0,39 0,09 0,09 94,47 4,16 0,51D 100,00E 16,67 83,33G11 27,09 4,23 2,38 1,85 13,28 51,16G 96,30 3,70H 16,67 8,33 75,00LM 100,00P

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Indice di intensità colturalevalore attribuito a ciascuna tecnica a seconda

dell’intensità

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Valori dell’IC per coltura e Regione

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Intensità media totale per il quadriennio 2002-2004

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Indici di intensità colturale Italia

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Indici di intensità colturale Abruzzo

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Indici di intensità colturale Emilia Romagna

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Indice di qualità della successioneClassificazione degli avvicendamenti e delle transizioni

2002-2005

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Avvicendamenti praticati per Regione

0% 20% 40% 60% 80% 100%

ABR

BAS

CAL

CAM

EMI

FRI

LAZ

LIG

LOM

MAR

MOL

PIE

PUG

SAR

SIC

TOS

TRE

UMB

VAL

VEN

Aree Forestali

Avvicendamento libero

Foraggere permanenti

Frutteti

Monosuccessione

No coltura, edifici, strade, ecc_

Olivo

Rotazione

Vite

Transizioni tra colture permanenti

Da colture agrarie ad altro

Da colture permanenti a seminativi

Da seminativi a colture permanenti

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Indice di qualità delle successioni Italia

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Indice di qualità delle successioni Piemonte

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Indice di qualità delle successioni Basilicata

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Indagine provincia di CuneoIndagine provincia di Cuneo

Porzione della provincia di Cuneo fra Saluzzo, Cherasco, Mondovì, Cuneo.

Sufficiente variabilità colturale, utilizzo di fitofarmaci, non eccessiva complessità: cereali sia estivi che invernali, colture industriali, frutteti, pioppeti.

Osservazione diretta• Classificazione copertura del suolo• Foto del paesaggio• Direzione lavorazione terreno• Gestione interfila• Presenza irrigazione/drenaggio• Presenza erosione idrica visibile• Elementi strutturali interni/ai bordi del

campoIntervista agricoltore• Colture praticate• Metodo lavorazione terreno• Modalità di irrigazione• Fitofarmaci (p.a., f.c., dose, periodo,

metodo somministrazione)Analisi terreno• Prelievo campione terreno• Analisi completa del terreno (proprietà

chimiche, fisiche, metalli pesanti, respirazione, residui fitofarmaci

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Foto del paesaggioFoto del paesaggio

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Dati sui fitofarmaciDati sui fitofarmaci

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Esito indagineEsito indagine

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Problemi di acquisizione dei datiProblemi di acquisizione dei dati

Osservazione diretta: • In generale è possibile effettuare osservazioni con elevato tasso di ritorno• Possibili maggiori difficoltà in aree circoscritte

Prelievo campioni terreno • L’esperienza è positiva. Casi di rifiuto molto limitati (uno solo a Cuneo)

Intervista agricoltori – dati di interesse agroambientale • Consultazione banche dati geografiche (AGEA) per ricerca conduttori• Elevato tasso di risposta per quesiti semplici

Intervista agricoltori – dati sui fitofarmaci• Esperienza positiva a Cuneo, ma

• Necessaria elevata competenza del tecnico• Necessari sensibilizzazione, adeguato tempo d’intervista, ogni

strumento per ottenere la collaborazione dell’agricoltore (lettera di preavviso, informazione a organizzazioni e associazioni, forme di fidelizzazione e di ricompensa: analisi terreno, risultati indagine, ...).

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Valutazione del rischio ambientale dei fitofarmaci mediante modelli che integrano dati sull’uso effettivo dei fitofarmaci con dati territoriali (suolo, presenza corsi e corpi d’acqua in prossimità del campo trattato. IRENA 20

Acque profonde

• Metamodello di EuroPearl (Tiktak et al., 2006). Stima della concentrazione dei fitofarmaci nelle acque profonde.

Acque superficiali

• Aquatic Risk Indicators (ARI) Expert Group (OECD 2000, 2002). Calcolo di indici di rischio acuto e cronico nei confronti di di organismi acquatici: alghe, Dafnia e Pesci.

• REXTOX (Ratio of Exposure to Toxicity)

• ADSCOR (Additive Scoring)

• SYSCOR (SYnergistic Scoring)

Rischio ambientale dei fitofarmaciRischio ambientale dei fitofarmaci

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Proprietà dei suoli

• Carbonio organico• Densità apparente, Capacità di campo, punto di appassimento, permeabilità

satura• Profondità utile per le radici• Frazioni granulometriche e classificazione USDA della tessitura

Dati meteo-climatici (stazione AM di Cherasco)

• Precipitazioni • Temperatura del suolo

Uso dei fitofarmaci

• Coltura obiettivo, date, modalità, dosi di somministrazione

Dati territoriali

• Distanza fra campo e corpi d’acqua, larghezza e profondità del corpo d’acqua

• presenza di fasce vegetate di rispetto

Dati utilizzatiDati utilizzati

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Banca dati fitofarmaci utilizzati nell’area di studioBanca dati fitofarmaci utilizzati nell’area di studio

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Risultati EuroPearl (tutte le colture, tutti i p.a.)Risultati EuroPearl (tutte le colture, tutti i p.a.)

stima della concentrazione dei fitofarmaci nell’acqua sotterranea. Livelli critici:

• 0,1 μg/l singolo p.a.

• 0,5 μg/l tutti i p.a.

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Risultati ARI (REXTOX)Risultati ARI (REXTOX)

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Risultati REXTOX per punto, tutti i taxa, tutti i p.a.Risultati REXTOX per punto, tutti i taxa, tutti i p.a.

Possibili aggregazioni dei dati per ottenere statistiche territoriali.

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I dati elementari consentono altre valutazioni:

• Contributo al rischio totale di ogni p.a. per singolo taxa o complessivamente• Taxa verso i quali ogni p.a. è particolarmente tossico, nelle reali condizioni

d’impiego.

Risultati REXTOX di dettaglioRisultati REXTOX di dettaglio

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Indicatori rischio fitofarmaciIndicatori rischio fitofarmaci

• Lo studio condotto è un esempio (non frequente in Italia) di applicazione completa di metodi di valutazione del rischio dei fitofarmaci sulla base di dati acquisiti nell’ottica di un sistema integrato di monitoraggio.

• Tra breve saranno disponibili i software definitivi e validati per i due comparti trattati nello studio (acqua profonda e superficiale) e per il comparto suolo.

• la variabilità degli indici di rischio è molto dipendente dai fitofarmaci adottati (in particolare per gli indicatori ARI). Pertanto:

• i dati di input devono sempre fornire il dettaglio del singolo p.a. distribuito. Semplificazioni e generalizzazioni sono possibili per la dose e per il periodo (desumibili dall’etichetta e dalle colture praticate)

• non sono consigliabili indicatori basati su variabili aggregate, che non considerano lo specifico p.a.

• si conferma l’importanza dei dati acquisiti dagli agricoltori: tasso di risposta e qualità delle informazioni fornite.

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Agroambiente – Indicatori da telerilevamentoAgroambiente – Indicatori da telerilevamento

Obiettivo: Verificare le potenzialità dei dati di telerilevamento per la derivazione di indicatori strutturali del paesaggio agrario, come parte di un sistema di monitoraggio di indicatori agroambientali.

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Selezione e caratterizzazione delle aree di studioSelezione e caratterizzazione delle aree di studio

Area 1 Piemonte-Lombardia: TicinoAgricoltura intensiva: risicoltura, prati permanenti e seminativi irrigui, pioppicoltura. Importanza ecologica pioppeti e Parco del Ticino.Area 2 Toscana: Val d’Orcia – Sienaagricoltura estensiva (cerealicoltura in asciutta, oliveti, vigneti) e, in misura decrescente, pastorizia. Presenza di aree boschive ripariali ed in zone accliviArea 3 Lazio: Fiumicino - CerveteriAgricoltura intensiva con gradiente che va dalle aree costiere, alla pianura dell’agro romano e alla collina più interna. aree boschive ridotte a zone ripariali e residuali nelle aree di collinaArea 4 Calabria: Rende - Cosenzaboschi e castagneti dei rilievi montani. Centri urbani di Rende e Cosenza. Mosaici agricoltura -insediamenti con presenza di aree naturali

Rischi: progressiva banalizzazione e frammentazione del paesaggio agrario. riduzione degli elementi lineari, urbanizzazione ed ulteriore perdita di naturalità.

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Elaborazioni delle immaginiElaborazioni delle immagini

Per la sola aree della Toscana: effettuata anche classificazione pixel based mediante classificatore maximum likelihood.

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Elaborazioni delle immaginiElaborazioni delle immagini

Estrazione degli elementi strutturali del paesaggio

Patches di land cover

Elementi lineari (siepi, filari, etc.)

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Selezione delle specie targetSelezione delle specie target

• scelta di specie animali particolarmente adatte nell’indicare il livello di “naturalità” dei paesaggi agrari considerati.

Esempi di specie target selezionate:(In entrambi i casi si tratta di specie sensibili alla frammentazione dei loro habitat elettivi)

Picchio Rosso Maggiore (Picoides major) : legata a patches forestali, anche se inseriti in paesaggi agricoli

Importanti requisiti ecologici(fenologia nidificante):• boschi di latifoglie, altre aree boscate,

aree agro-forestali e verdi urbane• Alberature (connettività tra patches

idonei)

Starna (Perdix perdix) : tipica specie “campestre”, presente nei paesaggi rurali e aperti. Di notevole interesse venatorio.

Importanti requisiti ecologici(fenologia nidificante) :• seminativi non irrigui, seminativi

arborati, zone agricole eterogenee, brughiere, arboreti

• cespuglieti (rifugi per nidificazione)

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Calcolo delle metriche di paesaggioCalcolo delle metriche di paesaggio

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Confronto metriche fra le aree di studio (PLand)Confronto metriche fra le aree di studio (PLand)

Area 1

Area 3

Area 2

Area 4

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Analisi metriche in una area di studio (Lazio)Analisi metriche in una area di studio (Lazio)

Le aree forestali si concentrano nella porzione superiore rispetto alla diagonale NO - SE

le aree forestali hanno una dimensione media solitamente superiore a 3 ha

Le singole patches forestali hanno forma piuttosto compatta

Al di fuori dell’area più vocata, le patches delle aree forestali sono alquanto frammentate (non si approssimano)

I dati quantitativi forniti dalle metriche sono di ausilio all’esperto per valutare le aree più vocate per la specie target (picchio).

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Valutazione idoneità per la starnaValutazione idoneità per la starna

Definizione delle celle idonee: sono quelle con equilibrio fra aree aperte (pascoli, seminativi asciutti) ed aree chiuse (boschi, arbusteti, vegetazione ripariale, ...)

Aree chiuse: Pland > 10% e < 80%Aree aperte: Pland > 20% e < 90%

PCA metriche.Le prime due dimensioni spiegano quasi il 70% della varianza.Dimensione 1: molto legata alla frammentazioneDimensione 2: molto legata alla complessità della forma

Indice di idoneitàOttenuto come somma di punteggi separati attribuiti ai valori di frammentazione e forma

Anche in questo caso l’approccio è guidato da esperto, ma più quantitativo

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Elementi lineari e connettivitàElementi lineari e connettività

Source

Sink Individuazione degli elementi lineari della classe forestale secondo il modello source, corridoio, sink.Valenza solo descrittiva

indice ecotonoED interfaccia aree

aperte e chiuseDensità elementi

lineariIndice idoneità

originale

Indice idoneità modificato

+ =

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Area 1 Area 2

Area 3 Area 4

Caratterizzazione sintetica del paesaggioCaratterizzazione sintetica del paesaggio

Obiettivo: Verificare l’esistenza di una metrica non target specifica, da assumere come proprietà fondamentale per la caratterizzazione sintetica del paesaggio.

La prima componente spiega sempre più del 40% della varianza.

Individua soprattutto frammentazione e diversificazione

ED è la metrica sempre più correlata con la prima componente.

ED è di facile calcolo e comprensioneED = E / A

E = total edge in landscapeA = Area of landscape

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Indicatori da telerilevamento - conclusioniIndicatori da telerilevamento - conclusioni

• La valutazione della qualità del paesaggio in relazione ai requisiti di specie guida e basata su classificazione di immagini telerilevate, valutazioni da esperto, metriche di struttura del paesaggio, loro analisi quantitativa ha permesso di esprimere giudizi chiari nella individuazione delle aree più vocate o delle aree a maggiore criticità.

• Il tentativo di individuare caratteristiche strutturali del paesaggio per una valutazione sintetica non orientata a specifici target ha mostrato, mediante analisi quantitativa, che alcune metriche sono stabilmente più informative rispetto ad altre. Non è possibile estendere i risultati delle 4 aree test al territorio nazionale, ma è ipotizzabile che alcune metriche siano utilizzabili per discriminare variazioni rilevanti delle caratteristiche del paesaggio da caratterizzare ulteriormente.

• L’applicazione di tecniche di segmentazione dinamica a partire da immagini ad altissima risoluzione ha permesso di identificare gli elementi con funzione ecologia a diverse scale (patches, elementi lineari di connettività e dispersione)

• La classificazione object oriented ha fornito in generale ottimi risultati e, pur nella limitatezza dell’esperienza, superiori a quella pixel based.

• Un possibile protocollo operativo potrebbe prevedere il monitoraggio di 20-30 aree rappresentative dei diversi paesaggi ed ambienti, da monitorare periodicamente mediante le tecniche proposte. Il monitoraggio potrebbe essere attivato dal riscontro di dinamiche di variazione rilevate dalla rete EcoAgrit, in particolare, il primo livello (POPOLUS).