Commercio Elettrico aprile 2013

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IMPRESE ANNO 1, N. 4 - NOVEMBRE 2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com L’anno nero delle costruzioni Sotto un’altra luce Crescere per diventare grandi Internet ed acquisti Connessione industriale L’efficienza energetica in Italia Controllare per risparmiare Centro ospedaliero d’eccellenza Riqualificazione degli impianti Luce “Made in Italy” Organo Ufficiale FME ILLUMINAZIONE MERCATO IMPRESE EVENTI ILLUMINAZIONE IMPRESE ILLUMINAZIONE ILLUMINAZIONE IMPRESE MERCATO COMMERCIO ELETTRICO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO 4, N. 3 - APRILE 2013 e 7,00 DRAGONpuck ® Modulo circolare 3 LED high flux 270 lm 36° 3,6 W 97 lm/W NOXLITE ® LED SPOT 6 W GR technical pictures 290 lm 60° 6 W 6000 K Ra > 65 LINEARlight > 85 lm/W warm white 120° 3000 K 400 lm Power, Advanced, Eco technical pictures PARATHOM ® 1000 cd 2700 K 7 W PAR 16 Advanced technical pictures OSRAM SpA - Viale dell’Innovazione, 3 - 20126 Milano Intelligenti, innovative, sostenibili: le soluzioni OSRAM parlano il tuo linguaggio. www.osram.it 3 Aprile 2013 www.commercioelettrico.com

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

www.commercioelettrico.com

L’anno nero delle costruzioni

Sotto un’altra luce

Crescere per diventare grandi

Internet ed acquisti

Connessione industriale

L’efficienza energetica in Italia

Controllare per risparmiare

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Riqualificazione degli impianti

Luce “Made in Italy”

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è una pubblicazioneEdizione Speciale S.r.l.Via Ariberto 8, 20123 MilanoTel 02 581404 – Fax 02 58140444E-mail: [email protected] 1686261 – P.I. 03580420960Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 4 N° 3 – Aprile 2013 € 7

Direttore ResponsabileAntonio Bernardi

Direttore EditorialeMaurizio [email protected]

[email protected]

Comitato EditorialeAntonio Bernardi, Giancarlo Profeti

Hanno collaboratoSusanna Bernardi, Jeanine Chrobak-Kando, Davide Cini, Paola Cipollini, Gabriele Contini, Roberto Corti, Ilaria Di Napoli, Elisa Pastorino, Guido Romano, Antonio Russo, Franco Vitali Grafica e DTPAndrea Piomboni

Coordinamento EditorialeElisa Pastorino

Segreteria AmministrativaPaola Pasqualini

Ufficio Vendite e Pubblicitàtel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444mail: [email protected]

COMMERCIALE:Coordinatore vendite ItaliaGabriele Brocca Romaninmail: [email protected]: +39 02 58 14 04 450Lombardia, Emilia RomagnaAlessandro Martinenghimail: [email protected]: +39 335 5258146TrivenetoPaolo Simeonimail: [email protected]: +39 342 8163008, tel: +39 0422 495967fax: +39 0422 460066

Ufficio abbonamentiEdizione Speciale Srl Tel: 02 [email protected]

Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140Estero zona 3 annuale: euro 200

StampaMultigraphic Srl - Arcore (MB)

Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

www.commercioelettrico.com

IMPRESE

ILLUMINAZIONE

MERCATO34

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36 Crescere per diventare grandiIn un momento difficile per le aziende impegnate nel fotovoltaico,

è indispensabile arricchire il proprio catalogo con prodotti nuovi,

rafforzando la collaborazione con la distribuzione di materiale elettrico

Connessione industrialeUna nuova gamma di prese e spine per la gestione e la distribuzione

dell’energia

Centro ospedaliero d’eccellenzaL’impianto elettrico del nuovo reparto di cardiochirurgia

dell’ospedale di Reggio Calabria è stato realizzato con soluzioni

tecnologicamente avanzate

L’efficienza energetica in ItaliaUno strumento di monitoraggio e valutazione a supporto

delle politiche energetiche nazionali

EVENTI26

L’anno nero delle costruzioniTra le imprese che soffrono la profonda recessione dell’economia

italiana, sono quelle edili a pagare il dazio più pesante

È vero che Internet influenza gli acquisti?Per le aziende è importante capire l’approccio dei clienti

al processo d’acquisto, per adeguare la presenza on line

di prodotti e servizi alle loro esigenze

Sotto un’altra luceLa rinnovata e trasformata attenzione nei confronti della luce è un aspetto

importante che influisce anche sul benessere del nostro pianeta

Luce “Made in Italy”Risolvere i problemi di illuminazione con soluzioni sempre all’avanguardia

con la massima attenzione ai consumi e al rispetto dell’ambiente

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RUBRICHE

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L’anno nero delle costruzioni

Sotto un’altra luce

Crescere per diventare grandi

Internet ed acquisti

Connessione industriale

L’efficienza energetica in Italia

Controllare per risparmiare

Centro ospedaliero d’eccellenza

Riqualificazione degli impianti

Luce “Made in Italy”

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Osram SpaViale dell’Innovazione, 320126 Milanowww.osram.it

Controllare per risparmiareUn valido contributo al bilancio energetico e ambientale viene

dall’automazione nella gestione dell’illuminazione e dei carichi

Immagini di una societàCinque secoli di volti vicentini rinascono sotto la luce a LED

Riqualificazione degli impianti di illuminazioneRisparmio energetico, abbattimento dei consumi

e adeguamento alle normative

Nuovo fascino per l’illuminazione domesticaL’illuminazione con tecnologia LED è un’alternativa più luminosa

e conveniente alle tradizionali lampade fluorescenti

Risparmio energetico e valorizzazione dell’arteCompletamente rinnovato, dopo una radicale ristrutturazione,

ha riaperto a dicembre 2012 il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico

di Parma, esclusivamente illuminato con soluzioni a LED

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Dopo aver invitato istituti accademici e di ricerca in tutto il mondo a presentare progetti che daranno forma al futuro dell’energia e dell’automazione, ABB, nell’ambito del suo programma di sov-venzione alla ricerca, ha scelto 40 progetti di ricerca da finanziare.I progetti, tra cui 3 italiani, sono stati scelti fra più di 500 proposte presentate da oltre 250 Università in 46 Paesi.«Siamo lieti del livello di interesse suscitato e colpiti dalla qua-lità delle proposte presentate. Il nostro scopo è instaurare un contesto di vera e innovativa collaborazione con istituti di ricerca leader in tutto il mondo», ha dichiarato il Chief Technology Officer di ABB, Prith Banerjee. «Abbiamo già circa 100 progetti di ricerca avviati in collaborazione con Università dislocate in tutto il mondo e prevediamo di sovvenzionarne altri 40÷50 ogni anno».La corrispondenza ai 33 temi di ricerca specificati da ABB, così come il loro potenziale di applicazione nel campo industriale sono stati fra i criteri di selezione applicati. «Cercavamo in particolare progetti che supportassero la nostra strategia, che è quella di sviluppare le tecnologie per l’energia e l’automazione per rispar-miare energia e migliorare la vita delle persone», ha aggiunto Banerjee.Le borse di studio variano da 50.000 a 80.000 dollari l’anno e, in genere, il finanziamento è per un anno, ma ABB prevede di supportare il progetto per un periodo di tempo più lungo.

«Auspichiamo che il Decreto interministeriale sulla SEN presentato dai Ministri Clini e Passera sia messo in cima all’agenda delle priorità del nuovo Governo, che ci auguriamo sia operativo prima possibile. Dalle scelte energetiche dipen-de, oggi più che mai, il futuro industriale e manifatturiero del Paese».

Lo ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria, commentando la SEN presentata lo scorso 14 marzo.«Dopo la consultazione pubblica, cui ANIE ha partecipato dando il suo contributo», ha proseguito Gemme, «questo Decreto rappresenta la seconda tappa del percorso verso quella articolata e coordinata politica energetica che tutti noi imprenditori chiediamo a gran voce per ridare vigo-re alla nostra già sofferente economia. Sappiamo che la Strategia Energetica Nazionale, come dice il nome stesso, è solo un disegno programmatico, che necessita, quindi, urgentemente di un piano che lo renda operativo nei tempi e nei contenuti. Ci auguriamo che questo piano vada nella direzione condivisa dalle aziende ANIE di maggiore efficien-za energetica e maggiore sviluppo delle rinnovabili».

ANIE CoNfINdustrIA: Sen, poSitiva la Strategia

ABB: il futuro dell’energia e automazione

06 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.3

Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria

Prith Banerjee, Chief Technology Officer ABB

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08 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.3

Danfoss solar Inverters: accordo di collaborazione con Krannich Solar

BtIcIno: recuperare creativamente materiali di Scarto

Una nuova collaborazione per recuperare materiali destinati alla discarica, che, poi, Car-mina Campus utilizza nelle sue linee di borse e accessori.Al suo sesto anno di vita, compiuto nel dicembre 2012, Carmina Campus continua ad al-lungare la lista dei materiali più diversi su cui Ilaria Venturini Fendi ha sperimentato la sua creatività di designer. Da alcune stagioni ha trovato una maniera originale e molto sofisti-cata di utilizzare un oggetto di uso quotidiano presente, anche se inosservato, in ogni casa. Le placche che coprono gli interruttori della luce sono entrate in alcune linee di borse quali le “Switch bags” o le “Nina bags” (corpo borsa realizzato con pelle dei campionari dei pellettieri, fodere in tessuti vintage), come decoro sulla pattina, con i fori rettangolari degli interruttori “riempiti” di piccole cartelle colori in pelle in varie combinazioni cromatiche. Nella collezione delle “Gardener bags” (così chiamate perché ispirate alle borse attrezzi dei giardinieri), le placche forate, in metallo argentato o dorato, o anche in altri materiali dai colori brillanti, diventano manici.Il successo di queste borse è stato il preludio ad una collaborazione con uno dei prin-cipali produttori mondiali di linee di interruttori di design, BTicino. Siglando un accordo con questa storica azienda, Carmina Campus ha instaurato una collaborazione a lungo termine che ha non solo lo scopo diretto di approvvigionarsi di un materiale di scarto non riciclabile, ma anche di compiere un’opera di sinergia tra aziende per promuovere l’idea di condivisione e scambio e dare un esempio, per quanto piccolo, di risposta creativa allo spreco di risorse che inquina e impoverisce il pianeta.«Nella nostra azienda l’attenzione alla sostenibilità e l’abitudine al riciclo hanno radici molto lontane», conferma Paolo Perino, Presidente e Consigliere Delegato di BTicino. «Oggi ricicliamo quasi integralmente gli scarti di produzione. Con questa collaborazione vogliamo dare nuova vita anche a quei pochi prodotti di design, come alcune placche ver-niciate, che non possono essere riciclati e sarebbero altrimenti destinati alla discarica».«In una realtà globalizzata», ha affermato Ilaria Venturini Fendi, «in cui i problemi eco-nomici, sociali e ambientali sono interconnessi, è ormai imperativo fare rete con altre realtà produttive per cercare interazioni positive. Penso che i benefici non siano solo per l’immagine delle aziende. Anche piccoli progetti, infatti, possono avere la forza di pro-muovere nuove tendenze, con ricadute positive sull’ambiente, sull’economia e, quindi, sul benessere del pianeta».

La società danese Danfoss Solar Inverters, un Gruppo con oltre quarant’anni di esperienza nell’elettronica di potenza e presente in oltre 20 Paesi in tutto il mondo, sviluppa e produce un’ampia gamma di inverter fotovoltaici grid connected, adatti ad ogni tipo di applicazione.Il Gruppo, cerca di raggiungere i suoi obiettivi con il minor consumo possibile di ma-terie prime ed energia, ottimizzando al massimo le risorse perché da sempre nutre grande rispetto nei confronti dell’ambiente. Inoltre, il dipartimento di R&S del gruppo è sempre molto attento a tutti i cambiamenti del settore fotovoltaico.È per questa ragione che Krannich Solar Italia ha deciso di introdurre gli inverter di Danfoss all’interno del proprio catalogo, per rispondere alle richieste più esigenti dei clienti.«Krannich Solar ha sempre scelto i migliori prodotti delle più affermate case produt-trici», ha affermato l’ing. Silvano Polidori, General Manager di Krannich Solar Italia. «Inoltre, questo momento di mercato, in cui il settore fotovoltaico sta maturando, richiede aziende sempre più attente alla qualità e professionalità. Caratteristiche che distinguono il gruppo Danfoss ed è per questo che siamo certi che l’azienda ci supporterà al meglio per soddisfare le esigenze dei nostri clienti».Krannich Solar Italia è la filiale italiana di uno dei più grandi distributori di sistemi fotovoltaici, con sede principale in Germania e presente a livello mondiale. La mul-tinazionale, con la sua esperienza e le sue filiali dislocate in tutto il mondo, fornisce non solo i più recenti e tecnologicamente avanzati componenti fotovoltaici, ma cerca di potenziare ed incrementare la coscienza sociale, fornendo prodotti che rispettano e tutelano l’ambiente.

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Page 11: Commercio Elettrico aprile 2013

Puntare all’internazionalizzazione: questa la strategia vincente di Came Group, che vede come pietra miliare la scelta di promuovere nel mondo i propri mar-chi, Came e BPT, attraverso importanti sponsorizzazioni sportive. Un percorso iniziato nel 2012 con il lancio del team MotoGP Came Iodaracing, guidato da Giampiero Sacchi, e proseguito con la riconferma della sponsorizzazione an-che nel 2013. E i risultati non si sono fatti attendere: nella stagione 2012 oltre 3.000 tra clienti e partner di tutto il mondo hanno assistito con grande entusia-smo alle tappe del mondiale MotoGP. Grande visibilità anche per i marchi delle due società che, in sella alle moto di Simone Corsi e Danilo Petrucci, sono stati visti da più di 280 milioni di utenti durante le 7.000 ore diretta TV trasmesse in 207 Paesi nel mondo. Per la stagione 2013, Came Group rilancia il team Came Iodaracing in pista con le Ioda Suter BMW di Danilo Petrucci e Lukas Pesek, in MotoGP, e la Suter di Johann Zarco, in Moto2.Prosegue anche quest’anno la collaborazione con Dorna Sports, che prevede la fornitura globale da parte di Came del sistema di controllo accessi agli ingressi dei paddock del Campionato del Mondo MotoGP.L’incremento della visibilità dei marchi dell’azienda trevigiana all’estero ha supportato la crescita del gruppo, che realizza il 70 per cento del proprio bu-siness sui mercati internazionali e prevede di chiudere l’esercizio 2012 con un fatturato superiore ai 200 milioni di euro.Un altro tassello della strategia di internazionalizzazione è rappresentato dal-la collaborazione recentemente siglata con Expo 2015. L’accordo, del valore complessivo di 4,7 milioni di euro tra cash e fornitura di infrastrutture, prevede che il gruppo trevigiano, in qualità di partner tecnologico, sviluppi per Expo un innovativo modello di controllo accessi per la sorveglianza, il comando e la regolazione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari, dei parcheggi del sito espositivo dell’Esposizione Universale.Il sistema dovrà gestire l’ingresso di 24 milioni di persone, tra operatori e visi-tatori, con una media di 140.000 visitatori al giorno e picchi di 250.000 accessi, collegandosi al servizio di biglietteria e al sistema controllo centralizzato di Expo Milano 2015.

L’aeroporto internazionale di Torino Caselle ha recentemente ricevuto da TÜV Italia la certifica-zione ISO 5001, che indica lo scalo torinese come il più ecocompatibile del mondo. Riello UPS, società del gruppo Riello Elettronica, ha dato il proprio fondamentale contributo al raggiungi-mento di questo risultato, fornendo i propri sistemi di UPS per l’impianto di movimentazione bagagli dell’aeroporto (BHS).In particolare, la società veneta ha fornito un sistema composto da UPS della serie Master MPS da 400 kVA dodecafase. L’interfaccia con il sistema di supervisione interno del BHS è garantita da una scheda ModBus della quale ciascun UPS è dotato.Inoltre, ha fornito anche il sistema per la distribuzione dell’alimentazione e il quadro di pa-rallelo/bypass. «L’attenzione ai temi del risparmio energetico è nel DNA della nostra azienda

a partire dal nostro slogan, Reliable Power for a Sustainable World, per questo siamo molto orgogliosi che una grande installazione alla quale abbiamo contri-buito con la nostra tecnologia, abbia ricevuto questa importante certificazione in ambito green», ha dichiarato Luca Buscherini, Direttore Marketing di Riello UPS. «Inoltre, ci piace sottolineare la nostra capacità di fornire non solo UPS con alti li-velli di efficienza e risparmio energetico, ma anche tutto un impianto di protezione dell’energia elettrica, che permette ai nostri partner di avere un servizio chiavi in mano con standard qualitativi all’avanguardia e un’assistenza pronta e affidabile».La certificazione ISO 5001, firmata dal TÜV Italia, premia gli sforzi compiuti da Sagat, la società che gestisce l’aeroporto, verso il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Un piano d’intervento pluriennale, focalizzato in particolare sulle fonti rinnovabili: entro il mese di giugno si punta ad un taglio del 7% per i consumi di energia elettrica e termica, in linea con le proiezioni interessanti mostrate già dal secondo semestre 2012.

Riello UPS: Gruppi di continuità per l’aeroporto di torino

Came GRoUP: internazionalizzazione e sponsorizzazioni sportive

10 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.3

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Mantenendo una tradizione che dura ormai da anni, Vortice Elettrosociali è una delle 5 imprese che hanno deciso di aderire al ciclo di incontri “Impresa Docet”, organizzato da ADI in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia.Gli altri protagonisti degli incontri sono quattro delle più celebri “fabbriche del de-sign” italiane: iGuzzini, BTicino, Alias e Arper.Le imprese hanno avuto modo di illustrare agli studenti universitari, ai docenti e ad altri ospiti le loro esperienze di design, prototipazione, sviluppo, ingegnerizzazione del progetto/prodotto e marketing.

Il Direttore Generale di Vortice, Stefano Guantieri, è stato protagonista dell’incontro del 25 marzo presso la sede IUAV di Treviso sul tema: “Sperimentazione e pianifi-cazione per una crescita sostenibile”. Dopo una breve presentazione dell’Azienda, dei valori su cui si fonda e del mercato di riferimento, sono state approfondite le problematiche relative allo sviluppo di prodotti ecoso-stenibili, a partire dagli stessi processi produttivi interni all’azienda.Creare un prodotto partendo da un prototipo virtua-le, progettato e provato a computer grazie all’aiuto di sofisticati software, porta a una drastica riduzione dei tempi di sviluppo, a un contenimento dei costi, ad una migliore conoscenza del comportamento del prodotto già durante la progettazione, alla possibilità di esplo-rare una più ampia gamma di soluzioni alternative e alla realizzazione di prodotti più efficienti, affidabili e di costo adeguato alle esigenze.

Vortice: l’importanza del design

Diffusi in tutte le case, ma rari da trovare nelle isole ecologiche. Sono i piccoli elettro-domestici che fanno parte della vita quotidiana di ciascuno, ma che una volta non più funzionanti finiscono per lo più nel sacco nero. «Solamente il 18 per cento dei piccoli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, una volta non più funzionanti, segue il corretto percorso di raccolta e smaltimento», spiega Giancarlo Dezio, Direttore gene-rale di Ecolight, Consorzio che si occupa della gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori a fine vita. «Meno di uno su cinque viene conferito correttamente. Il resto, con ogni probabilità, finisce nel sacco della spazzatura indifferenziata».Questi tipi di rifiuti sono classificati come raggruppamento R4 dei RAEE: sono rifiuti speciali composti da importanti quote di materie che possono essere recuperate e da sostanze che potrebbero essere inquinanti. Nel 2012 in Italia ne sono state raccolte quasi 39.000 tonnellate, di cui 15.000 tonnellate sono state gestite da Ecolight, contro le circa 200.000 tonnellate di piccoli elettrodomestici che sono stati immessi sul mercato.Nell’ottica di incrementare la raccolta di R4, Ecolight, insieme alla multiutility Hera e al consorzio spagnolo Ecolum, darà vita alla sperimentazione di quattro prototipi in Emilia

Romagna. Sulla base di quanto prevede il progetto Identis WEEE (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for Weee), iniziativa finanziata all’interno del programma europeo Life+, sono stati realizzati quattro prototipi, interamente autono-mi e in grado di tracciare il rifiuto raccolto. La sperimentazione inizierà in primavera inoltrata e cercherà d’intercettare questi rifiuti attraverso cassonetti intelligenti posti sulle strade, nelle piazze e nei centri commerciali.

ecolight: gli italiani smaltiscono male i piccoli elettrodomestici

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Per l’ultimo progetto realizzato in Italia, Bester Generación, azienda spagnola che opera nel settore delle energie rinnovabili, si è affidata alla Miele & Partners di Cassino per la progettazio-ne, l’installazione e la manutenzione del parco fotovoltaico da 4 MW realizzato nella provincia di Frosinone, in località Villa Santa Lucia, che si estende su un terreno di 12 ettari e che avrà una produzione annua media prevista di circa 5.527 MWh.Per la fornitura di inverter e quadri di campo la scelta è ricaduta su Aros Solar Technology che, attraverso la propria filiale spagnola, ha coadiuvato le fasi di progettazione e posa in opera dei dispositivi, dotando l’impianto di 4 cabine Sirio Central Station 1000 e 64 String Box.Le Sirio Central Station (SCS), cabine prefabbricate in cemento armato al cui interno trovano spa-zio il quadro di media tensione, due inverter, un trasformatore per alimentare i circuiti ausiliari ed un quadro con i contatori di energia, sono una soluzione “All in One” che consente di ridurre le fasi di progettazione e che include già tutto quanto è necessario all’avvio del sistema.Le cabine da 1 MW utilizzate a Villa Santa Lucia combinano ciascuna due Sirio K500 HV-MT, privi di trasformatore integrato e con un rendimento massimo superiore al 98 per cento. Ogni SCS copre una superficie di poco superiore ai 13 metri quadrati, consentendo un’ottimiz-

zazione degli spazi e una compattezza in grado di tradursi in una sostanziale riduzione di costi.Il parco solare, che ha visto l’allacciamento alla rete il 29 giugno del 2012 in re-gime di IV Conto Energia, è stato, inoltre, dotato di un sistema di monitoraggio in grado di interagire con 64 quadri di stringa, anch’essi forniti da Aros, indi-spensabile per ottenere un aggiornamento costante delle condizioni di operati-vità delle singole stringhe e, in caso di necessità, di intervenire con tempestività e precisione sulla stringa mal funzionante.

Aros solAr Technology: parco solare in provincia di Frosinone

Continua anche per il 2013 la collaborazione tra Vimar e il Museo dell’Automobile Bonfanti, fondato nel 1991 a Bassano del Grappa (VI) per raccogliere testimonianze e manufatti sul mondo dell’auto-mobilismo e tutto ciò che lo riguarda.Una collaborazione iniziata nel 1999 e cresciuta nel corso degli anni, che ha permesso di unire queste due eccellenze del Made in Italy e dell’innovazione.Se da un lato Vimar è, infatti, conosciuta a livello sia nazionale, sia internazionale come azienda all’avanguardia nella produzione di soluzioni di alto contenuto tecnologico e di design, il Museo Bonfanti, che dal 1999 ha assunto il nome di Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar, è noto a livello internazionale per essere stato il primo ad attuare una filosofia unica ed innovativa nell’allesti-mento e nella presentazione dei manufatti.

Ogni sei mesi, infatti, il Museo cambia totalmente i contenuti esposti, proponendo ogni volta un tema diverso. Per questo e per le continue proposte culturali, al Museo dell’Automobile è stato assegnato il Trofeo di miglior museo europeo della motorizzazione per ben cinque volte: nel 1999, 2000, 2001, 2004 e 2007.Per dare ulteriore lustro alle sue esposizioni, il Museo dell’Auto tra non molto cambierà casa, trasferendosi nel cuore della città di Bassano del Grappa. La nuova sede, frutto di un concorso di progettazione internazio-nale, riunirà in un moderno e funzionale complesso architettonico anche cinque importanti collezioni naturalistiche.Un originale e insolito abbinamento, che stimolerà nei visitatori un con-fronto tra natura e tecnologia come non si è mai visto. Nuove soluzioni multimediali e informatiche, consentiranno di realizzare allestimenti di grande impatto scenografico e di trasferire informazioni e conoscenza ai visitatori, garantendo coinvolgimento emozionale e approfondimenti mirati.Nel contempo, il complesso sarà dotato di una serie di accorgimenti tecnologici che permetteranno di portare i contenuti fuori dalle “mura”, sul territorio: reti wireless, sistemi RFID per lezioni e visite a distanza aiuteranno, ad esempio, le scolaresche e i gruppi ad iniziare un percorso didattico virtuale che potrà essere poi approfondito con la visita in sito.

VimAr: nel segno della continuità

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metellino d’oro

L’EDI incrementa l’e�cienza dell’Azienda e le Aziende che utilizzano l’EDI incrementano l’e�cienza di tutta la nostra �liera.Per questo motivo Metel con l’iniziativa del Metellino d’Oro evidenziale 9 Aziende che si sono contraddistinte nella classi�ca “+EDI 2012” basata sul numero totale di ordini EDI e sulla crescita percentualerispetto all’anno precedente.

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Per il secondo anno consecutivo Usag è sponsor tecnico di MTS, la Scuola Tec-nica del Motorsport, ideata da Eugenia Capanna e nata in collaborazione con APA Confartigianato Imprese, che forma i futuri meccanici da competizione.I protagonisti di quest’anno sono 50 ragazzi divisi in tre sezioni: una dedicata ai meccanici di auto da corsa, una a quelli di moto e un percorso specifico per ingegneri di pista.Il corso MTS, che si svolge nel prestigioso Autodromo Nazionale di Monza, pre-vede 160 ore di lezioni, gran parte delle quali dedicate alla pratica nei box.È qui che Usag dà il suo maggior contributo. L’azienda ha, infatti, fornito ai gio-vani meccanici tutti gli strumenti necessari per imparare un lavoro altamente specializzato.I box dell’Autodromo di Monza, che per l’occasione diventano vere e proprie aule,

sono stati allestiti con i banchi da lavoro Usag 501 e i carrelli Usag Racing 519 completi di assortimento studiato apposita-mente per il comparto dell’automotive.Durante il corso i futuri meccanici si perfezioneranno su ar-gomenti come la meccanica da competizione, la ciclistica, gli assetti, l’elettronica e la motoristica per arrivare, poi, al mon-taggio e rimontaggio del motore e di ogni suo singolo elemen-to, la preparazione per le competizioni sportive, l’analisi e la risoluzione delle possibili problematiche.

Usag: scuola per i futuri meccanici da corsa

«Saper vendere non è facile, solo i migliori riescono a farlo: servono compe-tenza e motivazione, adattabilità e leadership, proprio come in uno sport di squadra». Sono le parole di Vittorio Munari, dirigente sportivo e voce ufficiale del rugby su Sky Sport, che è intervenuto al meeting agenti del canale elettrico di Fanton.Lo sport, infatti, è il comune denominatore dei meeting dell’azienda degli ul-timi anni ed è stato protagonista anche in questa edizione attraverso il rugby.Come nello sport di squadra per eccellenza, chi vende deve rappresentare in quel momento tutta l’azienda: per il 2013, Fanton intende fornire ai propri agenti i migliori strumenti per vincere, che sono stati presentati dal respon-sabile commerciale di canale Alessandro Conventi: innovazione nei prodotti e nei processi produttivi Made in Italy e innovazione nelle attività di vendita e di promozione.Le novità di prodotto comprendono la nuova gamma di armadi Cloud per il cablaggio strutturato, le comodissime multiprese dotate di 2 uscite USB e la nuova gamma di fari LED ad alta efficienza per interni ed esterni.La strategia aziendale non punta solo su contenuti di prodotto e tecnologia, ma anche su progetti sempre più mirati nel sostenere le attività di vendita. Da un lato, nuove promozioni per grossisti e clienti, dall’altro, il rafforzamento del Fanton Club, il progetto di assortimento che favorisce l’alta rotazione degli articoli con diverse combinazioni di prodotto, sia civile, sia industriale.La giornata di lavoro si è conclusa con la premiazione per la “miglior per-formance 2012”, riconoscimento consegnato da Michele Fanton, Alessandro Conventi e Luigi Chemello, responsabile marketing Fanton, all’agenzia Carel della regione Campania.

Fanton: meeting forza vendita canale elettrico

Alessandro Conventi, Responsabile commerciale di canale Fanton

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CHiNT è presente in oltre 11 milioni di edifici grazie al suo ottimo rapporto qualità/prezzo. Dispone di una gamma completa di prodotti per la Bassa Tensione sia per il settore civile che per il settore industriale, proponendo apparecchiature di qualità e certificazioni a livello internazionale di oltre 150 laboratori accreditati. Non a caso la più grande azienda italiana fornitrice di energia elettrica ha scelto i prodotti CHiNT per i propri contatori di energia. Inoltre CHiNT offre ai propri clienti consegne rapide in 24/48 ore ed una garanzia di base di ben 3 anni.

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Lanciata da Havells-Sylvania Wow, la sua prima campagna europea rivolta a grossisti e installatori finalizzata ad incentivare le vendite dei prodotti Lumiance e Sylvania e ad aumentare la fidelizzazione verso questi due marchi.La campagna è partita il 1° aprile, durerà tre mesi e metterà in palio ricchi premi per i clienti dei grossisti che decideranno di aderire.Il meccanismo è semplice: i grossisti aderenti avranno a disposizione speciali cartoline gratta e vinci che distribuiranno agli installatori che effettueranno un

acquisto almeno pari a 150 euro presso il proprio punto vendita.Ogni tessera gratta e vinci nasconde un numero a 8 cifre che può dar diritto immediatamente a uno dei tanti premi in palio. Altri premi ver-ranno, invece, estratti in un secondo momento tra tutti i possessori delle cartoline, siano esse vincenti o meno.Questo meccanismo permetterà di portare più clienti sul punto ven-dita e di incrementare il valore del singolo acquisto. In questo modo, inoltre, i grossisti avranno modo di premiare la fedeltà dei propri clienti migliori e di essere a loro volta premiati. Premi speciali sono, infatti, riservati ai grossisti che meglio si faranno portavoce di questa iniziativa.«Sappiamo che la fedeltà dei clienti è essenziale per qualsiasi attività vincente al giorno d’oggi», spiega Jennifer Sinclair, Senior Manager, Marketing Communications di Havells-Sylvania. «Abbiamo progetti ambiziosi per il 2013 e questa campagna riflette il nostro desiderio di creare un legame forte e continuo con i nostri clienti e con i clienti dei nostri clienti. Un’attività che supporta i grossisti in questo momento difficile e che premia la fedeltà degli installatori».

Havells sylvania: promozione per grossisti e installatori

Le Hive, la sede centrale di Schneider Electric nei pressi di Parigi, è il primo edificio al mondo ad ottenere, con giudizio “Outstanding” (sei stelle), la certificazione BREEAM In-Use (Building Research Estabilishment - Environmental Assessment Method, ovvero “metodologia di valutazione ambientale del BRE”), il principale e più diffuso protocollo di valutazione ambientale e sistema di rating al mondo per gli edifici. Vi sono oltre 200.000 edifici certificati; dal lancio del protocollo, avvenuto nel 1990, oltre un milione di edifici sono stati sottoposti alla valutazione, che si indirizza a tutti i tipi di edifici, quali scuole, ospedali, palazzi per uffici, siti industriali.Nel 2009, BRE Global ha sviluppato BREEAM in-Use (lo standard ambientale e di sostenibilità BES 5058). Si tratta di un protocollo di valutazione e certificazione che ha lo scopo di aiutare i proprietari di immobili, i facility manager, i responsabili degli investimenti e coloro che occupano gli edifici a misu-rare e ridurre gli impatti ambientali ed a migliorare le prestazioni di tutti gli edifici non residenziali già esistenti con scelte convenienti dal punto di vista dei costi e a basso rischio. I criteri di valutazione sono stati studiati per poter essere utilizzati in qualunque tipo di edificio. Se una costruzione inizialmente ottiene una valutazione bassa, si ha la possibilità di apportare miglioramenti ed essere rivalutati anno su anno; se alla prima valutazione si ottengono, invece, risultati di alto livello

si può fare in modo di conservare il rating acquisito, continuando a impegnarsi per migliorare.BREEAM In-Use assegna punti o “Crediti” e raggruppa gli elementi ad impatto am-bientale applicando criteri molto stringenti, per arrivare a calcolare un punteggio finale che può variare da “Pass” (una stella) a “Outstanding” (sei stelle). Le categorie ambientali prese in considerazione sono: energia, acque, materiali, inquinamento, consumo del suolo ed ecologia, salute e benessere, rifiuti, trasporti, gestione.Nella sede centrale di Le Hive, Schneider Electric dimostra che l’utilizzo delle sue soluzioni di efficienza energetica attiva – sostenute da una analisi estremamente accurata dei dati di consumo, da un’attività quotidiana di monitoraggio ed anche dall’educazione del personale a comportamenti sostenibili – portano a una diminu-zione del consumo di energia, che è passato da 150 kWh/m2 a 78 kWh/m2, e ad una gestione efficace di acque e rifiuti (il 100% dei rifiuti viene riciclato o recuperato per produrre energia).

scHneider electric: sede centrale a “sei stelle”

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Un’esperienza sportiva unica nel suo genere, la traversata in barca remi in solitaria dell’atleta Giovanni Altavilla, sarà l’even-to mediatico dell’estate 2013. Il giovane italiano partirà i primi di agosto dalle coste del Mar Ionio per arrivare in Brasile, tentando una rotta mai sperimentata prima. Nessuno scalo e nessuna as-sistenza, solo un supporto da terra e un’attrezzatura di base per affrontare un’esperienza impegnativa, rischiosa ed emozionante.Giovanni si prepara così a stabilire un nuovo record di cui anche il Gruppo Relco vuole essere partecipe, con la fornitura di alcuni apparecchi di illuminazione a LED adatti ad uso esterno, resi-stenti all’acqua, alla salsedine e alle vibrazioni, che richiedono un bassissimo consumo, così da poter essere alimentati ad energia solare. L’imbarcazione, realizzata in fibra di vetro con rinforzi in

kevlar, godrà così di un’illuminazione costante a prescindere dalle condizio-ni atmosferiche e dallo stato del mare e del vento.L’iniziativa è patrocinata dal CONI, dal Centro Sportivo Educativo Nazionale, dal Comune di Taranto e si svolge in collaborazione con l’Istituto Italiano di Navigazione, la Lega Navale Italiana, l’Università degli Studi di Napoli, la FIPE.

Relco GRoup: sfida nell’OceanO atlanticO

Il “cuore elettrico” del terminale di rigassificazione galleggiante “Fsru Toscana” di Olt Offshore Lng Toscana, importante infrastruttura per l’approvvigionamento energetico nazionale, varata a Dubai nei giorni scorsi presso il cantiere navale Drydocks World, è stato realizzato da Imesa, azienda del Gruppo Schiavoni, attiva nella progettazione e pro-duzione di quadri elettrici.«Si tratta di uno dei progetti più importanti che abbiamo gestito negli ultimi anni», ha commentato Giampiero Schiavoni, Presidente e Am-ministratore Delegato di Imesa. «Nel 2008 abbiamo ricevuto l’incarico di realizzare i quadri di media e bassa tensione e, soprattutto, il Power Management System, il sistema di supervisione e controllo dell’inte-ro impianto elettrico, un sistema molto sofisticato perché progettato per rispondere ad esigenze elettriche importanti e per garantire alti standard di sicurezza, fondamentali per un impianto del genere. Aver contribuito ad un’opera così rilevante per l’approvvigionamento ener-getico del nostro Paese è motivo di grande soddisfazione per tutto il Gruppo Schiavoni».Il rigassificatore raggiungerà l’Italia nei prossimi mesi, trainato da ri-morchiatori per quaranta giorni di navigazione, e verrà posizionato al largo della costa toscana; le attività di rigassificazione verranno avviate nella seconda metà dell’anno.Il progetto è iniziato nel 2008 con l’avvio della realizzazione delle tec-nologie nei laboratori Imesa di Jesi, secondo le specifiche esigenze del rigassificatore; il team dell’azienda marchigiana ha poi seguito tutta la fase d’installazione e di messa a punto nel cantiere di Dubai e seguirà l’impianto anche nella fase di trasporto in Italia.

Imesa: quadri elettrici per il rigassificatOre tOscanO

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Video online

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Grasslin GmbH viene fondata nel 1956 dall’ingegnere Dieter

Grasslin, nel cuore della foresta nera. La storia di successo

dell’azienda inizia nell’abitazione di Dieter Grasslin, che in

breve tempo viene considerato un pioniere dell’ingegneria di

precisione. Grazie alle innumerevoli innovazioni nel campo

del controllo del tempo e della temperatura, in poco tempo

Grasslin GmbH si afferma anche a livello internazionale. In-

novazione ed elevati standard di qualità diventano in breve

tempo la cifra di merito che ancora oggi caratterizza la mis-

sion di Grasslin GmbH.

Con una percentuale di esportazione di oltre l’80%, l’azienda

si colloca tra i leader del mercato di riferimento. Più di 1500

articoli distribuiti in più di 50 paesi, oltre 50 anni di espe-

rienza, legami stabili e duraturi con partner commerciali in

tutto il mondo, elevati standard di qualità, così come soluzioni

customer – oriented sono le caratteristiche che contraddistin-

guono Grasslin GmbH.

Dal 2007, inoltre, Grasslin GmbH è diventata parte di

Intermatic Group. La società, fondata nel 1891, è leader nella

produzione di controlli del tempo, con siti produttivi in Cana-

da, Messico e Cina.

L’attività principale di Grasslin è lo sviluppo di applicazioni

solution and market oriented nel campo del controllo del tem-

po, della temperatura e della luce. Nel campo del controllo

del tempo, la gamma di prodotto spazia dagli interruttori orari

elettromeccanici da guida DIN, ai più sofisticati programma-

tori orari dotati di programmazione giornaliera, settimanale o

annuale. Inoltre, la rinnovata gamma di programmatori orari

digitali Talento PRO è dotata di nuove ed evolute funzioni im-

pulso, cicliche, ASTRO, sospensione e di messaggistica di

segnalazione legata ad eventi.

Combinando semplicità di utilizzo, rispetto per l’ambiente ed

elevata precisione, i prodotti Grasslin rispettano i più elevati

standard di qualità. Essere leader di mercato non significa

solo proporre prodotti innovativi ed affidabili, ma anche fornire

tutto il supporto necessario ai propri clienti. Per soddisfare

anche questo requisito, Grasslin ha creato un portale online

di formazione dedicato: il portale eLearning.

Il portale eLearning propone tre aree dedicate, una delle quali

appositamente dedicata alla simulazione dei prodotti. In que-

sta area i clienti possono prendere confidenza con i prodotti,

e provare ad interagire con essi.

E DISTRIBUTORE UFFICIALE PER L ITALIA

I

I

Elevata quali tà, innovazione e prodot ti semplici da utilizzare, così come l’esperienza accumulata in 50 anni di storia sono la base per la continua crescita di Grasslin.

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“An industry under transformation” rappresenta il tema scelto per la prima edizione del Global Solar Summit, Conferenza internazionale annuale sull’energia solare promossa dalla Global Solar Alliance, che quest’anno si svolgerà in Italia. L’appuntamento si terrà i prossimi 8 e 9 maggio presso il Centro Congressi del quartiere fieristico di Fiera Milano a Rho, in concomitan-za con Solarexpo, uno dei tre membri fondatori dell’Alliance, insieme a Solar Power Internatio-nal (USA) e a SNEC PV Power Expo (Cina). L’iniziativa si pone come punto di riferimento per la comunità solare a livello mondiale, per promuovere lo sviluppo e l’utilizzo dell’energia solare nel prossimo futuro. L’industria globale del solare sta vivendo una svolta epocale, un cambiamento trainato da una serie di dinamiche che nei mesi a venire richiederanno chiare decisioni strate-giche che possano sostenere un rinnovato periodo di crescita e una maggiore competitività nel più ampio mercato dell’energia. Nel corso delle due giornate i più autorevoli rappresentanti a livello internazionale delle istituzioni, Associazioni di settore, mondo finanziario, analisti, senior executive degli operatori industriali si riuniranno in un momento di dibattito e confronto su aspetti chiave del mercato fotovoltaico mondiale: quali sono le nuove sfide e le opportunità che il mercato dovrà considerare per formulare una strategia globale che possa sostenere il trend positivo di crescita dell’industria globale del solare nei prossimi mesi.Tre i filoni attorno cui ruoterà il dibattito:- razionalizzazione, quale direzione necessaria per il consolidamento e la trasformazione dell’industria fotovoltaica; l’energia solare nel più ampio contesto del mercato dell’energia;- nuove opportunità, sfruttare la riorganizzazione, gli scambi energetici in un mercato aperto, quali prospettive di sviluppo verso i nuovi mercati emergenti;- crescita sostenuta, nel solco di un migliore controllo delle variabili che frenano lo sviluppo.Guido Agostinelli, che ha da poco assunto l’incarico di Direttore del Global Solar Summit e avrà dunque la responsabilità di coordinamento dei partner coinvolti, ha dichiarato: «In un momento particolarmente sfidante per l’industria del solare a livello mondiale, con il Global Solar Summit intendiamo riunire l’intera comunità internazionale del solare e costruire una piattaforma di dialogo efficace, che possa sostenere l’evoluzione del fotovoltaico in una fase storica caratteriz-zata da grandi ricomposizioni di equilibri nei mercati maturi e interessante crescita nei mercati emergenti».

Global Solar Summit: trasformazione dell’industria del solare

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Uno strumento di monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali

L’efficienza energetica in itaLia

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È stato presentato lo scorso mese di gennaio il secondo “Rapporto sull’Effi-cienza Energetica”, predisposto dall’E-nea nell’ambito del suo ruolo di Agen-zia nazionale per l’efficienza energetica per fornire uno strumento di monito-raggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali.L’applicazione delle misure previste dal PAEE 2011 (Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica) ha consentito nel 2011 un risparmio complessivo di 57.595 GWh/anno, con un incremento del 17,1 per cento rispetto al 2010. Inol-tre, il Rapporto mette in evidenza un miglioramento nel 2010 dell’efficienza energetica nel nostro Paese di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2009. «Si tratta di risultati che hanno una si-

gnificativa ricaduta per l’economia ita-liana e che costituiscono dei progressi effettivi in un processo di riconversione orientato alla green economy», ha di-chiarato Giovanni Lelli, Commissario dell’Enea. «Il risparmio energetico con-seguito va quindi letto nell’ottica di una transizione verso un sistema a minore emissione di carbonio, che conferma il reale contributo del nostro Paese al raggiungimento degli obiettivi comu-nitari. L’Italia deve ora massimizzare le opportunità connesse all’efficienza energetica, prima priorità della Stra-tegia Energetica Nazionale, puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale di prodotti e servizi per l’efficienza energetica competitiva su un mercato

Figura 1: Efficacia delle misure espressa in percentuale (Fonte: elaborazione ENEA)

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Figura 2: Comparti industriali clienti (Fonte: elaborazione ENEA)

internazionale in via di espansione. Il Rapporto costituisce la base di cono-scenza indispensabile per raggiungere tali obiettivi, supportando il decisore pubblico nel percorso di attuazione, verifica e messa a punto di nuove po-litiche».In generale, tale miglioramento è stato possibile grazie all’adozione di tecnolo-gie più innovative. In particolare: il set-tore residenziale ha favorito l’utilizzo di impianti ad alta efficienza quali caldaie a condensazione e solar cooling; il set-tore terziario ha introdotto tecnologie impiantistiche ad alta efficienza e ma-teriali ad alte prestazioni; nel settore industriale, grazie al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), è aumentata la diffusione della cogene-razione ad alto rendimento, dei motori elettrici ad alta efficienza e dei recu-peri di calore dal processo produttivo; nel settore dei trasporti si registra un miglioramento energetico della tecno-logia veicolare, ma il rinnovo del parco automobilistico ha subito un rallenta-mento a causa della crisi economica.Due le novità di questo Secondo Rap-porto sull’efficienza energetica: la col-laborazione fra Enea e Confindustria, per l’analisi dei comparti industriali che offrono prodotti e servizi per l’ef-ficienza energetica, e quella con I-com (Istituto per la Competitività) ed As-soimmobiliare, per la realizzazione di un’indagine sugli effetti dell’efficienza energetica sul mercato immobiliare.

Il RappoRto dell’eneaLa valutazione del risparmio energeti-co negli usi finali di energia conseguito nel 2011 si basa sulle misure e sui pro-

grammi previsti dal Piano d’Azione ita-liano per l’Efficienza Energetica (PAEE) 2011:1) Direttiva 2002/91/CE e attuazione del D.Lgs. 192/05, con riferimento alla pre-scrizione di standard minimi di presta-zione energetica degli edifici (SMPE);2) detrazioni fiscali (55 per cento) per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti;3) Titoli di Efficienza Energetica (certifi-cati bianchi);4) misure di incentivazione all’acquisto di vetture ecologiche.Il risparmio energetico conseguito nel 2011 rispetto agli obiettivi nazionali at-tesi al 2016 con il PAEE 2011 evidenzia-no una maggiore efficacia delle misure adottate per i settori del residenziale e dell’industria, mentre continuano a permanere le difficoltà per il terziario e per i trasporti (tabella 1). Per superare le criticità di questi due settori sono state previste specifiche disposizioni nei Decreti “Conto energia termico” e “Certificati bianchi” di recente emana-zione.Le misure che hanno evidenziato mag-giore efficacia sono i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e gli standard minimi di prestazione energetica degli edifici (ex D.Lgs. 192/05). Queste due misure da sole hanno permesso un risparmio energetico totale pari all’80 per cento, di cui il 43 per cento riguarda i TEE e il 37 per cento gli standard minimi di pre-stazione energetica degli edifici - SMPE 192/05 (figura 1).Il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica, oltre a fornire il contribu-to maggiore in termini quantitativi di energia risparmiata, risulta anche il più

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conveniente dal punto di vista dell’effi-cienza economica per lo Stato.

IndagIne enea/ConfIndustRIaEnea e Confindustria hanno realizzato un’indagine sui comparti industriali che offrono prodotti e servizi per l’efficienza energetica, tramite la diffusione di un primo questionario cui hanno risposto 99 imprese iscritte alla Confindustria. Le imprese che sono in grado di offrire prodotti e servizi per l’efficienza ener-getica a livello nazionale si rivolgono in prevalenza ad operatori industriali dei settori meccanico e delle costruzioni. Circa il 50 per cento delle aziende che hanno partecipato a questa indagine proviene dall’Italia nord occidentale (figure 2 e 3).

IndagIne enea/I-ComEnea e I-com, in collaborazione con Assoimmobiliare, hanno realizzato un’indagine per analizzare quale ruolo rivesta l’efficienza energetica per gli attori del mercato immobiliare, tramite

un sondaggio effettuato con i principali fondi immobiliari attivi in Italia.A fronte di un’elevata sensibilità dif-fusa tra questi operatori, si evidenzia, però, che la maggiore criticità riguarda le difficoltà di accesso a finanziamenti per realizzare gli interventi per il mi-glioramento energetico degli edifici, visto che la maggior parte dei casi ana-lizzati ha fatto ricorso a risorse proprie. L’indagine ha rilevato che le imprese immobiliari non hanno la tendenza ad avvalersi delle ESCO per realizzare gli interventi.Inoltre, si è valutata l’incidenza del-la qualità energetica degli immobili rispetto agli altri parametri che con-corrono alla definizione del loro prezzo di vendita, ed è emerso che la qualità energetica ha un peso rilevante solo nel caso di classi energetiche elevate. Questo parametro è trascurabile nelle abitazioni dei centri storici delle grandi città.

Roberto Corti

Settore Risparmio energeticoannuale conseguito

al 2011

Risparmio energeticoannuale atteso al 2016

[PAEE 2011]

Percentuale di obiettivo rag-giunto

al 31 dicembre 2011

[GWh/anno] [GWh/anno] [%]

Residenziale 40.065 60.027 67

Terziario 1.987 24.590 8

Industria 10.143 20.140 50

Trasporti 5.400 21.783 25

Totale 57.595 126.540 46

Figura 3: Ripartizione geografica delle imprese del campione (in percentuale) (Fonte: elaborazione ENEA)

Tabella 1: Risparmio energetico annuale conseguito al 2011 e atteso al 2016

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www.havells-sylvania.com

BEACON MUSE LED26W: ELEVATA EMISSIONE LUMINOSA

UNA FONTE D’ISPIRAZIONE

La gamma di faretti a LED Beacon Muse, che annovera importanti premi al design*, si completa e migliora presentando la nuova versione più potente da 26W. Beacon Muse si contraddistingue per la particolare peculiarità che lo rende unico nel suo genere: lo zoom simile a quello di una macchina fotografica che sposta il fascio luminoso da un minimo di 10° fino ad una apertura massima pari a 65°. Beacon Muse è l’apparecchio che propone il LED anche nel settore shoplighting ed illuminazione d’accento, suggerendo così una valida alternativa alle sorgenti luminose tradizionalmente utilizzate in queste applicazioni. Disponibile nelle temperature colore 3000K e 4000K, con dimmer a bordo (anche nella versione DALI), Indice di Resa Cromatica Ra 95 ed una durata stimata intorno alle 50,000 ore.

*Becon Muse nel 2011 ha vinto un premio come miglior apparecchio per interni durante il Lighting Design Awards; apparecchio dell’anno (per interni) nel 2011 al LUX Magazine Awards; miglior prodotto per illuminazione di spazi commerciali nel 2011 durante il Lighting Association Award; Prodotto per Illuminazione dell’anno 2011 durante FX International Interior Design Awards.

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La rinnovata e trasformata attenzione nei confronti della luce è un aspetto importante che influisce anche sul benessere del nostro pianeta

Sotto un’altra luce

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Sfruttare le grandi potenzialità della luce è oggi una sfida fondamentale: la luce non è solo uno strumento che permette di vincere l’oscurità, ma definisce i luoghi e gli spazi e crea benessere e identità delle persone.Efficienza, innovazione, sostenibilità sono gli elementi che consentono di proporre nuove soluzioni, dando vita ad una luce “su misura”, ottenuta integrando sorgenti luminose inno-vative e sistemi di controllo e gestione dell’il-luminazione che devono armonizzarsi con il progetto e con il contesto.Protagonista di questa, che potremmo senz’al-tro definire una rivoluzione, è l’affermarsi delle sorgenti LED, grazie alle eccellenti caratteri-stiche di cui dispongono.«La rivoluzione non si ferma, va avanti» spie-ga Roberto Barbieri, Consigliere Delegato di Osram. «La diffusione della tecnologia LED

nel mercato dell’illuminazione continua a cre-scere, in anticipo forse sulle stime di alcuni autorevoli studi che prevedevano una pene-trazione del 55÷60% a livello internazionale entro il 2020. Le evoluzioni dal punto di vista tecnologico sono continue: quasi ogni setti-mana abbiamo novità dal punto di vista sia del componente LED, sia dei prodotti che lo uti-lizzano. Come Osram seguiamo attentamente questo mercato e contribuiamo attivamente al suo sviluppo, investendo molto in questa tecnologia. È un importante business oggi, ma sarà sicuramente il mercato del futuro».

Quali sono i prossimi passi di questa evolu-zione?«In questo momento si fanno molti studi sugli OLED, anche se dal punto di vista commercia-le non hanno ancora raggiunto il livello di pe-netrazione sperato e, per forma, dimensione ed efficienza, vengono utilizzati per ora solo in applicazioni di nicchia, quasi a livello prototi-pale. Questa tecnologia ed altre basate sull’e-lettroluminescenza hanno tutte le potenzialità per diventare dominanti. Comunque, resta molto da fare per perfezionare le prestazioni dei LED, non solo per aumentarne l’efficienza, ma anche per migliorare la resa cromatica e le possibilità di utilizzo in situazioni sempre più gravose del componente: uno dei limiti del LED rispetto ad altre sorgenti riguarda proprio le temperature di funzionamento. Non possiamo guardare solo all’efficienza, ma dobbiamo considerare anche tutti gli elementi d’interesse degli utilizzatori. Anche perché, ormai, le applicazioni si stanno moltiplicando e diversificando, dall’illuminazione per ester-ni, a quella stradale, dagli uffici, ai negozi, al residenziale. Da questo punto di vista stiamo sempre più ricercando un’ottimizzazione di questi parametri, che sono determinanti per

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Roberto Barbieri, Consigliere Delegato di Osram

il futuro della tecnologia. Il progetto illumi-notecnico non potrà che avvantaggiarsene, perché il LED consente un’elevata flessibilità applicativa».

Insieme alle nuove sorgenti, si stanno sem-pre più diffondendo i sistemi di gestione della luce. Qual è oggi la loro importanza per lo sviluppo del mercato dell’illuminazione?«Osram è sempre stata un’azienda attenta ai sistemi di gestione della luce nell’ambito di un impianto d’illuminazione perché sono un elemento determinante e qualificante del progetto, qualunque sia la sua destinazione, prevalentemente per interni, ma oggi an-che per esterni. Abbiamo sempre promosso questi sistemi perché sono il principale stru-mento per far funzionare correttamente un impianto d’illuminazione, senza gli sprechi dovuti ad una “non gestione” dell’impianto d’illuminazione. La tecnologia esiste: pos-siamo, ad esempio, controllare l’impianto d’illuminazione con sensori in funzione della luce diurna, ottenendo in alcune situazioni, come alle nostre latitudini, notevoli risparmi. Ci sono studi che hanno provato come, solo con l’utilizzo di sistemi di gestione, si possa arrivare ad un risparmio che supera il 50 per-cento dell’energia utilizzata. Se, poi, a questi sistemi si combinano le sorgenti a risparmio energetico, questo valore sale anche al 70÷80 per cento. Crediamo molto in questi sistemi e in questo senso sono state fatte anche alcune acquisizioni: Traxon, un’azienda che nel suo DNA non ha solo prodotti per l’illuminazio-ne di architettura, ma, attraverso il marchio e:cue, si cura del software di gestione, e, ne-gli Stati Uniti, Encelium società specializzata nella gestione degli impianti di illuminazione».

Come s’inserisce, e con quali strategie com-merciali, in quest’evoluzione la vostra offerta?«La nostra proposta è certamente molto cam-biata. Se guardiamo al nostro catalogo e alla nostra offerta di prodotti negli ultimi 3÷4 anni, ci accorgiamo che è sostanzialmente tutto cambiato. Oggi parliamo di sistemi, non solo di sorgenti luminose, che devono essere com-binati all’interno di un buon progetto d’illumi-nazione. Per quanto riguarda il LED, abbiamo prodotti per la sostituzione delle lampade tra-dizionali e apparecchi professionali destinati agli uffici, agli alberghi, ai negozi».

Considerando l’evoluzione del mondo dell’il-luminazione, qual è il ruolo dei progettisti?«Innanzi tutto dobbiamo sottolineare che, come azienda, riconosciamo ai progettisti un ruolo fondamentale. Sono essenziali la qualità e le prestazioni di un prodotto, ma è molto più importate come questo viene installato, il suo inserimento all’interno dell’infrastruttura; in altre parole, un progetto che ne guidi l’utilizzo e l’installazione. Crediamo che col tempo cre-sca il ruolo determinante del progettista e per questo destiniamo sempre più attenzione alla formazione e all’informazione, per coinvolger-lo in modo che conosca perfettamente i nostri prodotti per poterli applicare correttamente, soprattutto in ambito professionale. Abbiamo recentemente creato il Team Project & Solu-tion, un gruppo di professionisti che ricercano e propongono le soluzioni più adatte ad ogni tipo di applicazione, che siano allo stesso tem-po efficienti e sostenibili. Questa struttura è al servizio di progettisti, architetti e committenti per analizzare fin dall’inizio le interazioni tra progetto strutturale e impianto illuminotec-nico, un contatto diretto indispensabile per

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capire le reciproche necessità. Oggi, infatti, l’impianto d’illuminazione non può più essere una componente a parte del progetto di un edi-ficio, qualunque sia la sua destinazione».

Come cambia la progettazione dell’impianto d’illuminazione con l’utilizzo dei LED?«Penso che vi sia sostanzialmente un miglio-ramento perché il LED consente una maggiore libertà e flessibilità d’azione da parte del pro-gettista. Per sua natura, permette la realizza-zione di prodotti che consentono nuove solu-zioni applicative. Anche per quanto riguarda le dimensioni, morfologicamente gli apparecchi LED cambiano radicalmente: sono molto più sottili, di forma diversa. Tutto questo richiede, dal punto di vista del progettista, maggiore conoscenza della tecnologia. Ecco perché è importante mantenere aperto un canale di comunicazione tra il produttore dei prodotti e delle soluzioni e chi deve poi applicarle. Le regole illuminotecniche sono, poi, sempre le stesse: l’importante è che il prodotto a LED sia quello studiato per quella applicazione. Non si può più sbagliare nell’applicazione di un prodotto, come magari era possibile con le sorgenti tradizionali».

Come devono comportarsi i produttori di ap-parecchi?«Utilizzare la tecnologia LED all’interno di un apparecchio nato per un altro tipo di sorgente, porta a non sfruttarne tutti i vantaggi offerti. Sebbene sia possibile sostituire solo la sor-gente, questo è un approccio non consigliabi-le. Oggi si dovrebbe provare a pensare nuovi prodotti, in grado di sfruttare tutte le oppor-tunità della nuova tecnologia. Da parte nostra, i prodotti di Siteco – la nostra società che produce apparecchi d’illuminazione e sistemi luce – che utilizzano LED nascono da progetti completamente nuovi, perché ciò ci consente di esaltare fin dall’inizio tutte le peculiarità di queste sorgenti luminose».

La formazione è un elemento importante per la promozione delle nuove tecnologie. Quali sono le vostre proposte per gli operatori della filiera elettrica?«Il primo passo è stato un programma di istruzione interno: le nostre forze di vendita seguono ormai da due/tre anni corsi formativi sulle nuove tecnologie, che richiedono un di-verso approccio, sia per le sorgenti, sia per i sistemi di gestione della luce. Questo è impor-tante perché, se dobbiamo andare a trasferire importanti concetti ai nostri clienti, dobbiamo conoscerli e assimilarli noi per primi. Dal pun-to di vista dei clienti, oltre ai seminari destinati in modo particolare ai progettisti, riteniamo fondamentale poter utilizzare quello che per

noi è il principale canale di vendita dei nostri sistemi e prodotti, i distributori di materiale elettrico. A questi abbiamo dedicato un piano di costante aggiornamento, sia per la loro forza di vendita, sia per i loro clienti, gli in-stallatori. È già previsto, in collaborazione con i distributori, un programma di seminari che ha proprio come tema principale i prodotti a LED, siano essi retrofit o nuovi, e i sistemi di gestione della luce».

Come questi cambiamenti nel mondo dell’il-luminazione possono diventare un’opportu-nità per il comparto della distribuzione?«Fin da quando la tecnologia LED ha comin-ciato a comparire sul mercato ho sempre consigliato che ci fosse un approccio profes-sionale. Il rischio, quando arriva una nuova tecnologia, è di banalizzarla, o comunque di renderla disponibile come se fosse una tecnologia semplice: “è facile utilizzarla e, quindi, non è necessario conoscerla a fondo”. La tecnologia LED non è banale e si possono commettere errori nella sua applicazione. È senz’altro importante la facilità di utilizzo, perché consente un’immediata comprensione da parte del consumatore finale, ma d’altra parte, quando parliamo di sistemi professio-nali, i concetti della nuova tecnologia devono essere profondamente assimilati, per farla funzionare al meglio. E questa è un’opportunità per i distributori più qualificati, perché solo mettendo in gioco la loro professionalità nello spiegare la tecno-logia possono differenziarsi sul mercato. Oggi la filiera produttore, distributore, installatore deve essere tutta qualificata per poter sfrut-tare al meglio le opportunità offerte dal LED.

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Se ci si pone su questo piano, il committente finale apprezza e comprende immediatamente qual è il valore aggiunto offerto. Questa diventa un’opportunità distintiva rispetto a chi non farà questo percorso. Allo stesso tempo, non biso-gna temere la nuova tecnologia: per evitare di incorrere in questo atteggiamento, ancora una volta bisogna investire in conoscenza. Un altro aspetto importante è quello dei prodotti di dubbia prestazione, che rischiano di minare l’accettabilità del prodotto LED sul mercato. Il tradire l’attesa è pericoloso per tutti. Immette-re sul mercato prodotti che non mantengono le promesse in termini di prestazioni diventa una minaccia, non più un’opportunità, per il distributore».

Non si rischia che i prezzi alti limitino l’appli-cazione della tecnologia LED?«Se parliamo di sorgenti luminose a LED, la curva di discesa del prezzo al pubblico di questo prodotto è almeno di tre quattro/volte più rapida di quella che abbiamo visto per le fluorescenti compatte. In solo due/tre anni il prezzo è praticamente dimezzato. Certamen-te, in ambito professionale, confrontando la soluzione a LED con una tradizionale, il divario è ancora sostanziale se non si considerano tutte le modalità con cui si deve valutare l’in-vestimento di un progetto tecnologicamente avanzato: non bisogna considerare solo il maggiore impegno finanziario per affrontare un progetto a LED, ma si deve tener conto anche del tempo di rientro dell’investimento, che oggi, al costo dell’energia che abbia-mo, ad esempio, in Italia, può essere molto ridotto con prodotti di buone prestazioni».

Ecosostenibilità: sviluppo e innovazione de-vono andare di pari passo con l’attenzione per l’ambiente. Quali sono i vantaggi del LED in questo senso?«Sicuramente il LED è da considerarsi come prodotto “green” per l’ambiente: in primo luogo, per la migliore efficienza e, poi, per la maggiore durata, che comporta più lunghi in-tervalli di sostituzione, con tutto ciò che questo comporta in termini di smaltimento. Inoltre, la resistenza alle vibrazioni e agli urti, importan-te per le applicazioni destinate alla mobilità. Certamente, molto deve essere ancora fatto e stiamo investendo in questo senso perché sia ancora più ecocompatibile. Come azienda partecipiamo ad un programma di sostenibilità in cui prendiamo in esame non solo il prodotto a sé stante, ma tutto il suo ciclo di vita, da quando viene progettato a quando verrà dismesso e smaltito, analizzando il suo bilancio di sostenibilità ambientale: quanta energia si utilizza e quanta CO2 si immette in atmosfera».

Il LED è adatto a tutte le applicazioni?«Ogni nuova tecnologia non può di colpo can-cellare le vecchie. Certamente il LED potrà sostituire le tecnologie tradizionali in un arco temporale più o meno breve nelle applicazioni più comuni. Ancora per diversi anni resteranno sul mercato altre tecnologie: ad esempio, la lampada fluorescente è ancora assolutamente efficiente ed economica in particolari applica-zioni, quali i larghi spazi e gli uffici».

Un’ultima domanda: dal Vostro osservatorio privilegiato, qual è la situazione attuale del mercato elettrico? Quali le previsioni per i prossimi mesi?«il 2012 è stato un anno difficile per l’econo-mia, in Italia e in Europa: comunque, Osram è riuscita a conseguire gli obiettivi di crescita che si era prefissata. Per quanto riguarda il 2013, l’anno sembra svilupparsi sulla scia non positiva del 2012 e crediamo che sino a giugno non siano riscontrabili sostanziali segnali di recupero. Abbiamo la speranza che la seconda metà dell’anno possa registrare i primi segnali positivi se, a livello internazionale, le grosse potenze economiche inizieranno a dare la giu-sta spinta all’economia mondiale, in particolare Stati Uniti e Cina. Come noto, il nostro business è strettamente legato a due tipi di mercato: quello delle costruzioni per quanto riguarda l’illuminazione generale, di cui è ben chiara la situazione e le previsioni; quello dell’automo-bile, anch’esso purtroppo in difficoltà, in parti-colare in Europa, dove i segnali continuano ad essere negativi da diversi mesi».

Maurizio Gambini

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Tra le imprese che soffrono la profonda recessione dell’economia italiana, sono quelle edili a pagare il dazio più pesante

L’anno nero deLLe costruzioni

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La recessione che ha investito l’econo-mia italiana a partire dalla seconda metà del 2011 sta determinando pesanti con-seguenze sulle condizioni economico/fi-nanziarie delle imprese italiane: in molti settori e in molte regioni la situazione dei mancati pagamenti e dei ritardi nella liquidazione delle fatture è peggiore ri-spetto al 2009, anno in cui il PIL italiano aveva fatto registrare la più drammatica caduta del dopoguerra.Gli archivi di Cerved Group indicano un’accelerazione dei mancati pagamenti nell’ultima parte del 2012, con 22.000 società protestate (+16 per cento sullo stesso periodo del 2011).Si tratta di un record in tutto il periodo di osservazione, con una situazione in netto peggioramento nel Centro Sud, accompagnata da un allungamento dei tempi di liquidazione delle fatture e da una maggiore diffusione dei ritardi: i dati di Payline, il database che analizza le abitudini di pagamento di oltre 2 mi-lioni di imprese italiane, evidenziano una forte crescita del numero di aziende in grave ritardo rispetto agli impegni presi con i fornitori (il 7,1 per cento nell’ultima parte del 2012), casi che frequentemente sfociano in default.Complessivamente, il numero di società cui è stato levato almeno un protesto nell’anno ha toccato, nel 2012, quota 47.000 (+8,8 per cento sul 2011): un valo-re superiore non solo all’ultimo anno pre crisi, il 2007, (+45 per cento), ma anche al 2009.Solo l’industria, nonostante un peggiora-mento su base annua del 7,5 per cento, rimane ancora al di sotto dei valori del 2009; in tutti i settori del terziario, con l’eccezione del ramo dei servizi finan-

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ziari, sono invece stati superati i livelli dell’anno più nero della crisi.

Crisi dell’ediliziaI dati indicano che, in un quadro molto difficile, sono le costruzioni a pagare il dazio più pesante alla lunga crisi che ha colpito la nostra economia: nel 2007 il numero di società edilizie cui era stato levato un protesto era sotto quota 6.000.Successivamente, il numero si è impen-nato fino a sfiorare nel 2009 quota 10.000, assestandosi su quei livelli nei due anni successivi e aumentando ulteriormente nel 2012, a quasi 11.000 casi: si tratta di un valore dell’80 per cento maggiore rispetto a quello che si osservava prima

della recessione del 2009 e cui corri-sponde una diffusione del fenomeno pari al 3,4 per cento delle società che operano nell’edilizia.Le informazioni sulle abitudini di paga-mento, statistiche con un’elevata capaci-tà di anticipare i default, non sembrano indicare un’inversione di tendenza a breve: il numero di aziende che hanno accumulato ritardi di oltre due mesi ri-spetto agli impegni presi con i fornitori è cresciuto continuamente nell’anno, toccando il 7,5 per cento nell’ultimo tri-mestre del 2012.

Guido RomanoResponsabile Ufficio Studi Cerved Group

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In un momento difficile per le aziende impegnate nel fotovoltaico, è indispensabile arricchire il proprio catalogo con prodotti nuovi, rafforzando la collaborazione con la distribuzione di materiale elettrico

CresCere per diventare grandi

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Azienda italiana nata nel 2008 per creare, progettare e realizzare sistemi per l’installazione di impianti fotovol-taici, Solaris offre al mercato strut-ture e accessori certificati e realizza prodotti personalizzati per rispondere a tutte le possibili richieste dei clienti, raccogliendo sul mercato la domanda generata dalla rapida e sostanziosa crescita del comparto solare registra-ta negli scorsi anni.Oggi la situazione è sostanzialmente cambiata. «Dopo aver operato in un mercato drogato e stordito da incen-tivi sostanziosi, ma caratterizzati da molte incertezze e lunghe attese, è difficile fare previsioni per il compar-to e la crisi economica ha compli-cato ancor di più le analisi», spiega Ivan Mervic, Amministratore Unico di Solaris. «Tuttavia, la possibilità di ottenere detrazioni fiscali, unita al sensibile calo dei prezzi dei moduli, rendono l’investimento ancora van-taggioso e molte aziende del settore continuano a credere nell’importanza di questa risorsa. Le indicazioni che arrivano dai grandi meeting europei e mondiali sono a favore di uno sviluppo massiccio della produzione di energie rinnovabili. Le premesse sono, quindi, buone e l’intero comparto è in attesa di conoscere come le Istituzioni inten-deranno muoversi».Ma come resistere in attesa che l’e-conomia si sblocchi e che gli impianti privati si diffondano sempre di più?La risposta di Mervic è “crescendo”. «In un momento così delicato, rac-cogliere la sfida della crescita è una

scelta coraggiosa, ma distinguersi e diversificare è il nostro obiettivo».Mettendo in pratica questa strategia, Solaris ha siglato con Grässlin, azien-da tedesca produttrice di apparecchi per il controllo e la gestione della temperatura, della luce e del tempo, un accordo di distribuzione esclusivo per il mercato italiano, aggiungendo così un Catalogo Controlli alla pro-pria offerta.«Un accordo che, innanzi tutto, ci gratifica per la fiducia che l’azienda tedesca ci ha accordato e che ci per-metterà di mettere ulteriormente a

Dal 2008, Solaris progetta e produce sistemi per l’installazione di impianti fotovoltaici

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Cronotermostato Talento 111 di Grässlin

Ivan Mervic, Amministratore Unico di Solaris

Grässlin produce apparecchi per il controllo e la gestione della temperatura, della luce e del tempo

frutto l’esperienza e il solido rapporto con il comparto della distribuzione che io stesso e la nostra rete com-merciale abbiamo maturato in oltre 25 anni di attività nel settore elettri-co», afferma Ivan Mervic. «Oltre ai prodotti Grässlin, il nostro catalogo si arricchirà anche di una gamma di prodotti a marchio Solaris, intera-mente progettati e prodotti per noi,

per il controllo del tempo, della luce e della temperatura, misuratori di energia, rilevatori di presenza e di movimento, e una gamma di prodotti per l’estrazione dell’aria, in ambito sia civile, sia industriale».Come assicurare il successo di que-sta operazione? Mervic è certo che la qualità dei prodotti parlerà da sé e la sua fiducia è supportata dai dati: Grässlin distribuisce da 60 anni i suoi prodotti in Italia, sempre occupando posizioni di vertice nel settore: «È un marchio conosciuto e riconosciuto dal mercato e darà molta visibilità alla nostra azione», conclude Ivan Mervic. «Inoltre, l’operazione sarà supportata da cambiamenti strutturali: il trasfe-rimento nella nuova sede, l’aumento del capitale sociale e l’inserimento di nuove professionalità doterà l’azienda delle risorse necessarie per operare da subito in maniera efficiente. Da ormai due mesi è ripresa la distribu-zione dei prodotti Grässlin e contiamo entro il prossimo mese di aprile di iniziare la distribuzione dei prodotti a marchio Solaris. Con soddisfazione abbiamo apprezzato la fiducia che i nostri clienti ci hanno riservato, pia-nificando gli ordini dei nuovi prodotti, e riconfermiamo la scelta Solaris di utilizzare esclusivamente il canale della distribuzione per servire il mer-cato».

Ilaria Di Napoli

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Per le aziende è importante capire l’approccio dei clienti al processo d’acquisto, per adeguare la presenza on line di prodotti e servizi alle loro esigenze

È vero che Internet Influenza glI acquIstI?

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Internet e acquisti: quanto i secondi sono influenzati dal primo? Riflet-tiamoci: Internet ha un profondo impatto sulle decisioni di acquisto, perché è a misura dell’utente e per-ché è a completa disposizione in qualsiasi momento. Ancora: non solo la Rete ci comunica e ci aggiorna sui nuovi prodotti, ma in qualsiasi momento mette a disposizione una serie d’informazioni anche molto dettagliate e recensioni approfon-dite su qualsiasi servizio o prodotto.

ConosCere gli utenti per svi-luppare la propria presenza on linePer le aziende di oggi diventa, quin-di, di estrema importanza capire il nuovo approccio dei clienti all’intero processo di acquisto, per adeguare la presenza on line dei prodotti e dei servizi ai criteri dei clienti e inter-cettarli con le informazioni esatte al momento opportuno.È da questa necessità che ha avuto origine la ricerca Nielsen, che ha analizzato l’approccio degli utenti verso i nuovi prodotti appena lanciati nel mercato. Un dato indicativo: un nuovo prodotto su 3 è destinato a sparire dalla commercializzazione, indipendentemente dall’area geogra-fica e dalla promozione, proprio per-ché potrebbe non essere stato corri-spondente ai desideri e alle necessità dei consumatori.La ricerca suddivide i media in pub-blicità tradizionale, passaparola, Internet e mobile: è emerso che la conoscenza di un nuovo prodotto av-viene all’interno del negozio che lo promuove, ma la vera valutazione ri-guardo a un eventuale acquisto avvie-ne a casa. I canali di comunicazione tradizionale alimentano la notorietà del marchio e aumentano la cono-scenza del prodotto, ma la ricerca dimostra come sia Internet ad avere un ruolo decisivo sulla decisione di

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acquisto, soprattutto tramite i social media e il mobile. L’uso di Internet per i nuovi prodotti mostra come la ricerca sui motori di ricerca sia pre-dominante (67 per cento), seguita dal sito del marchio (55 per cento), ma come il resto sia affidato ai contenuti prodotti dagli utenti: articoli (53 per cento), social media e forum (43 per cento), banner (42 per cento) e siti di condivisione video (37 per cento).I settori merceologici che più sono in-fluenzati dalla Rete sono quelli legati alla tecnologia (82 per cento), seguiti da elettrodomestici (77 per cento), li-bri (70 per cento) e poi musica, vestiti, auto, cibo (tutti intorno al 60 per cento).

i fattori di suCCesso di un prodottoLa ricerca fornisce anche un’impor-tante sequenza di fattori che influen-zano il successo di un prodotto sul mercato: si parte da una particolare esigenza non soddisfatta del consu-matore, cui si aggiungono aspetti co-municativi e attrattivi tali da rendere il prodotto unico e valido agli occhi del futuro acquirente. Perché il processo di acquisto avvenga con più probabi-lità, il prodotto deve offrire una vera innovazione, dare una reale soluzione al problema o all’esigenza, e poi col-pire il consumatore con un messag-gio chiaro, conciso e accattivante, ma soprattutto credibile.

Chi sono gli italiani on lineDati questi presupposti, conoscere bene i propri consumatori è fonda-mentale per evitare di bombardarli di informazioni utili solo a infastidirli. Questi vanno coinvolti con promozioni e sconti, ma soprattutto con espe-rienze interattive, che aumentino esponenzialmente l’engagement, il loro coinvolgimento con la marca.La ricerca Nielsen, quindi, si è estesa anche alla tipologia di consumatore che frequenta la Rete, fino a distin-guere gli italiani in quattro gruppi principali. Ci sono coloro che trascor-rono la maggior parte del loro tempo on line, chiamati per l’appunto “Hyper loaded” (24 per cento): si tratta in pre-valenza di maschi dai 25 ai 44 anni, con un’alta disponibilità economica. Sono sperimentatori, dalla vita socia-le intensa, spesso fuori casa. Hanno un’alta disponibilità a spendere, ma sono sempre alla ricerca della scel-

ta migliore, fatta anche del rapporto qualità prezzo, ed è per questo che si confrontano molto su Internet con gli altri utenti.La fetta di mercato più ampia è oc-cupata dai “Social Shopper” (34 per cento), uomini e donne in egual mi-sura, curiosi, ma cauti nell’acquisto, di un’età media che supera i 45 anni e con un livello socio/economico medio/alto. Amano le novità e le innovazioni tecnologiche e sono propensi all’ac-quisto on line in una misura definita medio/alta. A differenza degli “Hyper Loaded”, hanno un approccio all’azienda più diretto tramite il Web, anche se co-munque partecipano attivamente alle discussioni con altri utenti per acqui-sire informazioni date dall’esperienza personale.Gli “Old Style Surfer” (25 per cento), sono in prevalenza uomini under 35, con un livello socio/economico me-dio/alto, che nel tempo libero fanno sport, navigano in Rete e giocano ai videogame. Non hanno una forte propensione allo shopping nei canali tradizionali e, per questo, utilizzano la Rete per rendere più rapido ed efficiente il processo d’acquisto, aiutati dalle opinioni di altri utenti.Il restante 17 per cento è costituito dai “Newbie”, diffidenti verso l’e-commerce, sono per la maggior parte donne sopra i 55 anni, abitudinarie negli acquisti e molto attente alla leva del prezzo. Questi consumatori sono refrattari alla tecnologia e il loro uti-lizzo del cellulare è legato alla versio-ne classica, ovvero per fare telefonate e, al massimo, per scrivere e ricevere SMS.In questo scenario ormai abbastan-za delineato, si evince che la Rete è diventata la fonte d’informazione privilegiata per chi vuole fare acqui-sti, processo che è sempre preceduto dalla ricerca di novità su un prodotto e di opinioni e commenti di altri utenti in base alla loro personale esperienza. È per questo che ogni azienda, oggi, dovrebbe costantemente monitorare, salvaguardare ed eventualmente mi-gliorare, la propria “brand reputation” su Internet.

Davide CiniCEO di Linknesswww.linkness.com

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Risolvere i problemi di illuminazione con soluzioni sempre all’avanguardia con la massima attenzione ai consumi e al rispetto dell’ambiente

Luce “Made in itaLy”

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Azienda che fin dalla sua fondazione, nel 1987, ha scelto di fare della qualità il proprio segno distintivo, Ideallux ha festeggiato i 25 anni di attività con un incremento di fatturato: il 2012, infatti, si è chiuso con un’inversione di tendenza che ha visto i ricavi risalire a 14 mi-lioni di euro, di cui il 70 per cento realizzati sul mercato interno ed il restante 30% all’estero.«Oggi possiamo dire con vanto di essere un’azienda realmente “Made in Italy”», spie-ga Claudio Raina, fondatore e proprietario della società di Cilavegna (PV). «Il prodotto finito viene realizzato nei 12.000 m2 del no-stro stabilimento con le nostre attrezzature tecnologicamente avanzate e le nostre mae-stranze specializzate. Per quanto riguarda le lavorazioni che dobbiamo commissionare all’esterno, pressofusioni e stampaggi di materie plastiche, puntiamo ad instaurare una filiera a chilometro zero, cercando di affidarci senz’altro a fornitori logisticamen-te il più vicino possibile».Una scelta che oggi non è assolutamente facile da portare avanti, in un contesto dove sempre più spesso ci sono aziende che mar-cano “Made in Italy” i propri prodotti realiz-zati in Paesi dell’Estremo Oriente, con scarse

garanzie di qualità. «A ciò si aggiunge la legislazione e la normativa italiana», sotto-linea Claudio Raina, «che non aiuta il lavoro: abbiamo il personale meno pagato d’Euro-pa, ma quello che costa di più alle aziende. Questo ci porta a non essere assolutamente competitivi rispetto al resto del mondo».

Un percorso di costante svilUppoLa dinamicità e la continua evoluzione azien-dale hanno portato al conferimento fin dal 1998 della certificazione del Sistema di Qua-lità C.S.Q. - I.Q.N.E.T., secondo la Norma UNI EN ISO 9001:2008, importante testimonianza della qualità dei sistemi organizzativi interni.Proprio l’organizzazione aziendale, la grande esperienza acquisita e le competenze tecno-logiche consentono di offrire al mercato un ventaglio di oltre 40.000 articoli, una gamma completa, la cui flessibilità di progetto per-mette di realizzare facilmente anche solu-zioni personalizzate in base alle esigenze dei clienti, un ottimo strumento di fidelizzazione. Un valido esempio è stato l’intervento di Ideallux per l’installazione nei padiglioni e negli edifici della Fiera di Rho dei propri pro-dotti, un lavoro svolto a stretto contatto con gli architetti e il personale di Fieramilano, per trovare le giuste soluzioni funzionali ed estetiche. Un progetto da cui sono nate altre richieste come, ad esempio, quella per la Fiera di Roma.

attenzione alle nUove tecnologieNata come produttore di apparecchi illu-minanti con sorgenti fluorescenti, oggi a completamento della sua gamma, l’azienda è protagonista a pieno titolo dell’evoluzione del mondo della luce con la realizzazione di una nuova linea di prodotti a LED, ricca di interessanti novità.«In realtà, ci siamo avvicinati al LED con un momento di riflessione, perché è una sor-gente completamente diversa da quelle cui eravamo abituati», precisa Claudio Raina. «La sua introduzione ha rappresentato un

Dinamicità e continua evoluzione aziendale caratterizzano l’attività di Ideallux

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Nata come produttore di apparecchi illuminanti con sorgenti fluorescenti, oggi l’azienda è protagonista a pieno titolo dell’evoluzione del mondo della luce con la realizzazione di una nuova linea di prodotti a LED

La flessibilità di progetto permette di realizzare facilmente anche soluzioni personalizzate in base alle esigenze dei clienti

Con il progetto “Energy Saving”, Ideallux si rende disponibile ad effettuare un’analisi per individuare i possibili interventi per ottenere un risparmio energetico

cambiamento epocale. Abbiamo studiato per un paio d’anni la nuova tecnologia, poi, con-vinti dall’evoluzione delle caratteristiche del LED, abbiamo deciso di impegnarci su questa linea e siamo riusciti a realizzare prodotti innovativi. Una sfida complessa perché, per sfruttare al meglio le caratteristiche di que-ste nuove sorgenti, bisogna assolutamente riprogettare completamente gli apparecchi. Il cambiamento, però, deve essere graduale, per non complicare la vita di chi deve utiliz-zare i prodotti. Se una persona è abituata ad avere un’arma-tura industriale con determinate dimensioni, deve passare un po’ di tempo prima che si abitui ad altre forme, anche se queste ultime portano agli stessi risultati. Ritengo, però, che se vogliamo sfruttare le potenzialità di risparmio energetico della nuova tecnologia, non bisogna fermarsi solo alla sorgente, ma dobbiamo ridurre anche le dimensioni degli apparecchi, un’operazione che vuol dire meno materie prime utilizzate, minore energia per la produzione, contenimento degli imballaggi, ridotti costi di trasporto e spazi di magazzino, il tutto a parità di resa luminosa».

prodUrre ricavo dal risparmioLa continua attività di ricerca e sviluppo di Ideallux non si limita, però, ai soli prodotti, ma vuole andare oltre, cercando di dare il proprio contributo alle imprese che oggi, più che mai, faticano a produrre ricavi dal loro “core business”.Da qui nasce l’idea del progetto “Energy Saving”, un’iniziativa proposta da Ideallux, inizialmente a livello locale, attraverso l’Asso-ciazione industriali di Pavia, con una lettera con cui si invitavano i colleghi imprenditori ad avviare una collaborazione per esaminare le

possibilità di risparmio energetico nell’am-bito delle loro attività, risparmio che poteva diventare una componente significativa del reddito dell’azienda.«Bisogna cominciare a risparmiare e per fare questo si possono mettere in pratica una serie di azioni molto semplici: spegnere le luci quando non servono, non sprecare l’ac-qua, non aprire le porte senza necessità; in altre parole, si può educare il personale e noi stessi», spiega Claudio Raina. «Per questo ci rendevamo disponibili, facendo sopraluo-ghi, ad effettuare un’analisi per individuare i possibili interventi per ottenere un risparmio energetico».Un percorso che si scontra con l’attuale pro-blema della reperibilità dei fondi: le aziende avrebbero necessità di fare risparmio ener-getico, capiscono che questo è possibile, ma non hanno le risorse per intervenire, anche perché i pochi soldi disponibili sono destinati allo sviluppo dell’attività produttiva. Sarebbe necessario poter contare su finanziamenti mirati.Il progetto è all’inizio, ma i pochi interventi finora realizzati ne confermano la bontà. Alla luce dei primi risultati, Ideallux vuole amplia-re l’iniziativa, anche grazie alla collaborazione di alcuni attenti distributori di materiale elet-trico che vogliono impegnarsi in nuovi set-tori di business e che hanno già dato la loro adesione, perché le soluzioni proposte per il risparmio energetico non si possono limitare solo ai corpi illuminanti, ma coinvolgono tutto l’impianto elettrico.«Vorremmo cominciare, in accordo con la filiera della distribuzione, ad istruire tutte le nostre reti commerciali e portare fuori dall’ambito locale questa nostra iniziativa», conclude Claudio Raina.

Maurizio Gambini

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Una nuova gamma di prese e spine per la gestione e la distribuzione dell’energia

Connessione industriale

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Connessioni industriali e quadri di distribu-zione rappresentano il cuore dell’offerta di Gewiss: in oltre quarant’anni di storia l’azien-da ha prodotto e venduto più di 100 milioni di prese e spine. La vocazione innovativa le ha consentito di affermarsi come interlocutore di riferimento del mercato elettrotecnico italiano ed internazionale, con prodotti che guardano oltre, pensati e costruiti per soddisfare tutte le esigenze, anche le più complesse.La nuova gamma IEC 309 HP - High Perfor-mance amplia l’offerta di spine mobili, prese mobili e da incasso per correnti da 16 A e 32 A, con gradi di protezione IP44 e IP66/IP67. Il prodotto si posiziona ai vertici delle presta-zioni, delle funzionalità e delle caratteristiche tecniche nel panorama delle connessioni in-dustriali. Le prese e spine sono disponibili con cablaggio a vite e nelle versioni con cablaggio rapido a molla, la più avanzata tecnologia presente sul mercato; inoltre, le prese e spine mobili diritte offrono i gradi di protezione IP68/IP69. L’introduzione di tutti i riferimenti orari del contatto di terra completa la gamma in ter-mini di applicazioni, offrendo le versioni spe-cifiche necessarie in ambienti ed installazioni speciali. Caratteristica saliente è l’estrema

rapidità e semplicità di montaggio e cablag-gio, mentre anche l’estetica è stata ridefinita, con un’unica linea moderna e funzionale per le versioni con cablaggio rapido e a vite.

CaratteristiChe prinCipaliSafe-Lock è il nuovo sistema di chiusura tra corpo ed impugnatura. Grazie al sistema di riferimento di semplice individuazione ed allo scatto che indica l’avvenuta chiusura, garantisce praticità, semplicità di utilizzo, velocità di montaggio e certezza del perfetto accoppiamento. È realizzato con accoppia-mento a rotazione 1/4 di giro e frizione anti allentamento. L’accoppiamento tra corpo e impugnatura, e il sistema di chiusura, rap-presentano soluzioni solide ed efficaci con prestazioni elevate, garantite anche in pre-senza di vibrazioni. La vite di sicurezza ad 1/4 di giro consente l’immediata comprensione del sistema (aperto o chiuso) e non teme il ripetuto utilizzo. Il tecnopolimero rinforza-to con cui è realizzato il sistema assicura massima resistenza all’abrasione e durata, eliminando il problema della corrosione dei sistemi di chiusura metallici, anche negli am-bienti maggiormente aggressivi.La forma ergonomica consente una salda e comoda impugnatura del prodotto. Tutti i co-perchi delle prese mobili sono realizzati per renderne semplice l’apertura. È così possibile mantenere aperto il coperchio utilizzando una sola mano, consentendo un pratico e sempli-ce accoppiamento fra spina e presa. Grazie alla nuova e innovativa forma del nasello, è possibile appendere spine e prese durante il loro utilizzo a ponteggi, staccionate e scaffa-lature.Per facilitare l’operazione di serraggio dei cavi, tutte le viti sono orientate nel medesi-mo verso. Durante le fasi di cablaggio non

La gamma di prese e spine IEC 309 HP è in grado di soddisfare ogni esigenza applicativa, dal punto di vista sia normativo, sia prestazionale

La forma ergonomica consente una salda e comoda impugnatura del prodotto

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Oltre ai gradi di protezione IP66/IP67, le spine e prese mobili IEC 309 HP sono dotate di due ulteriori gradi di protezione

Safe-Lock è il nuovo sistema di chiusura tra corpo ed impugnatura

La soluzione per il cablaggio rapido, assieme al nuovo sistema di apertura chiusura Safe-Lock, realizza un prodotto che coniuga sicurezza, semplicità di cablaggio e assoluta velocità di esecuzione

sarà, quindi, necessario ruotare il prodotto; in questo modo saranno ulteriormente ridotti e velocizzati i tempi dell’operazione. Le viti di cablaggio sono tutte già completamente svitate, per consentire un notevole risparmio di tempo, e sono dotate di sistema di frena-tura, per impedire che possano essere perse durante il trasporto a causa della movimen-tazione e delle vibrazioni. Per poter aprire e chiudere il sistema corpo/impugnaura e ser-rare le viti dei morsetti è possibile utilizzare un unico giravite a lama. L’impronta PH2 della testa della vite delle nuove spine e prese è in grado di accogliere qualsiasi tipo di cacciavite (sia a lama, sia a stella).Le soluzioni tecniche e funzionali utilizzate nelle versioni a cablaggio rapido, consentono di dimezzare i tempi necessari per la connes-sione rispetto alle versioni tradizionali. La so-luzione Gewiss per il cablaggio rapido, carat-terizzata da leve semplici da aprire e chiudere e colorate per immediata identificazione delle polarità, assieme al nuovo sistema di apertura chiusura Safe-Lock, realizza un prodotto che coniuga sicurezza, semplicità di cablaggio e assoluta velocità di esecuzione. Tale tecnolo-gia offre, inoltre, la possibilità di connessione con ogni tipologia di cavo: si possono, infatti, utilizzare cavi flessibili, rigidi, cordati e anche

intestati. A differenza delle altre tecnologie di connessione, il morsetto a molla non teme in alcun modo impatti e vibrazioni, garantendo, quindi, la continuità di contatto, anche in as-senza di manutenzione.Oltre ai gradi di protezione IP66/IP67 previsti dalla Norma, le spine e prese mobili IEC 309 HP sono dotate di due ulteriori gradi di pro-tezione: IP68 e IP69. Il primo consente l’im-mersione del prodotto ad elevate profondità, mentre il secondo assicura che non entrino liquidi anche in presenza di forti pressioni ad alte temperature. Tali prestazioni, ad oggi pre-senti solo nel settore automotive, consentono di utilizzare idropulitrici senza doversi preoc-cupare del possibile ingesso di liquidi.La gamma è dotata di un nuovo pressa/ferma cavo, utilizzato sia sulle versioni protette, sia su quelle stagne, che blocca saldamente il cavo anche in presenza di forti vibrazioni e assicura il mantenimento del grado di prote-zione. Può essere chiuso “a pacco”, semplice-mente con le mani, senza l’uso di un attrezzo. Il dispositivo antiallentamento impedisce lo svitamento accidentale o l’allentamento anche a fronte di sostenute vibrazioni o sollecitazioni meccaniche. La ghiera è imperdibile anche se completamente allentata, per facilitare le operazioni di cablaggio, mentre il range di cavi serrabile va ben oltre le richieste normative, per i diametri minimi e massimi.

Una solUzione versatileLa gamma IEC 309 HP è in grado di soddisfare ogni esigenza applicativa, dal punto di vista sia normativo, sia prestazionale, come richiede oggi la sempre maggiore specializzazione e differenziazione in ambito industriale. Per an-dare incontro a tale richiesta del mercato, la gamma è stata realizzata introducendo tutti i possibili riferimenti orari del contatto di terra. Si aprono in tal modo le porte ad un mondo di nuove applicazioni ed ambiti installativi negli ambienti più specializzati e gravosi (utilizzi con tensioni particolari, alte frequenze, in-stallazioni marine, portuali e navali, container refrigerati, trasformatori di isolamento ed utilizzi in corrente continua).

antonio russo

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Un valido contributo al bilancio energetico e ambientale viene dall’automazione nella gestione dell’illuminazione e dei carichi

Controllare per risparmiare

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La possibilità di risparmiare sui consumi di energia dipende soprattutto dall’attenzione che le persone pongono nella progettazione e nel funzionamento dei diversi impianti: pensiamo, ad esempio, all’illuminazione e a quanto tempo questa viene mantenuta al massimo livello senza che ce ne sia neces-sità. Ma tutto non può essere lasciato alla semplice “buona volontà” degli utenti e la tecnologia offre diverse soluzioni per rea-lizzare un efficiente controllo: soluzioni per l’accensione e lo spegnimento automatici della luce e per la gestione ottimale della quantità dell’illuminazione in funzione della luce naturale che proviene dall’esterno.Semplici, ma efficaci, questi sistemi di controllo della luce possono comprendere anche la programmazione del funziona-mento e della regolazione dell’impianto in base alle reali esigenze, sempre a beneficio della riduzione dei costi operativi. Prodotti, tra l’altro, semplici da installare e anche da inserire in impianti già esistenti.In questo contesto, un contributo importan-te viene fornito dai rilevatori di movimento e presenza, a maggior ragione se dotati an-che di sensori che misurano e regolano in automatico la luce ottimale. Sia nella sem-plice gestione della luce, sia nella program-mazione del controllo delle altre utenze, i ri-levatori di presenza possono contribuire ad ottenere un notevole risparmio energetico.L’azienda tedesca B.E.G. - Brück Electronic GmbH, nata 40 anni fa come produttore di lampade di emergenza, nel corso degli anni si è specializzata nella produzione di sensori di movimento e di presenza e di apparecchi di illuminazione automatici, un mercato oggi molto fiorente nei Paesi del Nord Europa.«In Italia, il suo marchio Luxomat è sta-to presente negli ultimi 20 anni grazie ad un accordo di distribuzione con Sati Carpaneto, che commercializzava, però, solo una ventina delle circa 7.000 re-ferenze prodotte dall’azienda», spiega Stefano Pettorali, Direttore Vendite e Svi-

luppo della neonata filiale B.E.G. Italia.Alla fine del 2010, la casa madre ha deciso di impegnarsi direttamente sul mercato italiano e lo scorso anno sono iniziate le attività della filiale italiana, con una strut-tura tecnico commerciale specializzata e una completa rete di agenzie distribuite sul territorio, che, oltre a proporre i prodotti a catalogo, è in grado di sviluppare soluzioni personalizzate per soddisfare le esigenze della clientela.Tra gli obiettivi, quello di creare anche in Italia una cultura diffusa dell’automazione dell’illuminazione e dei carichi e di offrire agli operatori della filiera elettrica nuove opportunità di business, con un mercato che si stima in Italia possa raggiungere i 15 milioni di euro.«Spesso nei capitolati è prevista l’installa-zione di un sensore, senza però precisare di che tipo e per quale utilizzo. Questo denota una scarsa conoscenza di questi prodotti e delle possibilità che si hanno di poter scegliere l’apparecchio più adatto all’ap-plicazione. Grazie all’ampiezza della nostra offerta, che copre tutte le tecnologie oggi

Sia nella gestione della luce, sia nel controllo delle altre utenze, i rilevatori di presenza possono contribuire ad ottenere un notevole risparmio energetico

La logistica è gestita dal magazzino di Lindlar, vicino a Colonia (Germania), con rapide tempistiche di consegna

L’ampliamento della Norma CEI 64-9 è pensata per rispettare al meglio le esigenze della casa e di chi la vive

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B.E.G. - Brück Electronic GmbH è specializzata nella produzione di sensori di movimento e di presenza e di apparecchi di illuminazione automatici

Stefano Pettorali, Direttore Vendite e Sviluppo di B.E.G. Italia

a disposizione, possiamo offrire sempre la migliore soluzione», precisa Stefano Pet-torali. «E se, eventualmente, non ci fosse a disposizione il prodotto giusto, possiamo rapidamente realizzarlo: B.E.G. presenta circa 80 referenze nuove ogni trimestre».Attenzione alla tecnologia, ma anche al design degli apparecchi: spesso, infatti, sono gli architetti che creano problemi per l’utilizzo di questi sensori all’interno degli ambienti, perché non vogliono che ne di-sturbino l’estetica. «Per andare incontro a questa esigenza, a catalogo presentiamo anche soluzioni miniaturizzate, che s’inse-riscono perfettamente in ogni ambito».

Un mercato che deve crescereB.E.G. Luxomat si rivolge in Italia a due tipo-logie di mercato: il comparto della distribu-zione di materiale elettrico e i produttori di apparecchi di illuminazione, con cui sta già attivamente collaborando.Per quanto riguarda questi ultimi, se fino a ieri erano interessati solo a produrre appa-recchi di illuminazione, ora, soprattutto in un confronto più ampio, devono essere anche in grado di fornire tutto il sistema, compren-sivo dei dispositivi di controllo e regolazione.

Dal punto di vista del distributore, invece, questo è un comparto nuovo e potenzial-mente appetibile, perché non va solo ad af-frontare le nuove realizzazioni, ma coinvolge il recupero di efficienza e il costo dell’ener-gia con l’applicazione degli automatismi per la gestione delle utenze negli impianti già esistenti. «Il canale non può trascurare questo mercato, che esiste in tutto il resto dell’Europa, ma non ancora in Italia, un set-tore che sarà a breve in forte sviluppo e che non deve essere sottovalutato».Un approccio alla filiera che si concretizza con una campagna stampa mirata, con la partecipazione a fiere locali, con un pro-gramma specifico per i distributori, perché rappresentano un interlocutore indispen-sabile per entrare in contatto con il cliente finale.

attenzione alle nUove tecnologieB.E.G. propone sensoristica in tutte le tec-nologie disponibili: normale acceso/spento; sistemi in regolazione 1÷10 V, Dali, DSI, Konnex, Lon, sensori per funzionare con protocolli di domotica proprietari e rilevatori di presenza con abbinato un sensore acu-stico. Per ogni serie di prodotti esistono le diverse versioni.Accanto a questi dispositivi, l’azienda sta costantemente sviluppando la linea degli apparecchi di illuminazione automatica, con un occhio di riguardo, sempre nell’ottica del risparmio energetico, per le nuove sorgenti LED: prodotti di qualità, con prestazioni ele-vate, perché faretti e sensori sono prodotti complementari, che devono funzionare in-sieme. Se si scelgono tutti componenti di qualità non ci sono problemi, altrimenti potrebbero nascere inconvenienti, quali, ad esempio, le armoniche prodotte dall’elettronica del LED che si ripercuotono sul sensore o sull’im-pianto.

Maurizio Gambini

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L’impianto elettrico del nuovo reparto di cardiochirurgia dell’ospedale di Reggio Calabria è stato realizzato con soluzioni tecnologicamente avanzate

Centro ospedaliero d’eCCellenza

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Azienda specializzata che opera da oltre 30 anni nel settore specialistico ospedaliero chiavi in mano, Edilminniti ha scelto come partner BTicino per la realizzazione dell’ambizioso proget-to “Centro Cuore”, il nuovo reparto di Cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, centro d’eccellenza nel settore, dotato di sistemi tecnologici tra i più avanzati a livello nazionale ed europeo.Il nuovo reparto si sviluppa al secon-do piano della struttura ospedaliera, si estende su una superficie di circa 3.000 metri quadrati ed è costituito da due sale operatorie tecnologicamente avanzate, di cui una ibrida, dedicata alle sostituzioni valvolari transcatetere, ma, in caso di emergenze, attrezzata a vera e propria sala operatoria.Oltre a queste, ci sono due sale destina-te completamente all’emodinamica, un ambulatorio di elettrofisiologia dedica-ta, gli uffici e un modernissimo locale multimediale, da cui si può assistere in teleconferenza agli interventi eseguiti

all’interno delle sale operatorie. Il valore aggiunto è che tutti questi spazi trovano collocazione sullo stesso piano (dalle sale operatorie, alla terapia intensiva, all’emodinamica), caratteristica che non si trova in nessun’altra struttura in Europa. Il centro dispone di 10 posti letto in camere di degenza normale e di altre 10 postazioni di terapia intensiva e può ospitare fino a 1.200÷1.400 casi annui di interventi cardiaci.

L’impianto eLettricoIl centro è autonomo a tutti gli effetti e dispone di tutti i macchinari propri di un reparto avanzato di cardiochirurgia.Nella cabina elettrica, localizzata all’e-sterno del reparto con le unità di trat-tamento aria e il gruppo elettrogeno, sono stati installati due trasformatori EDM da 1.000 kVA, uno di riserva all’al-tro, e un quadro elettrico generale BTi-cino QGBT, con i comandi automatici per avviare il gruppo elettrogeno nel caso si verifichi un’assenza di corrente dalla rete. I restanti quadri, anch’essi realizzati con materiale BTicino, sono installati al piano del reparto.Innanzi tutto, un quadro generale zona degenze, costituito da tre sezioni: con-tinuità assoluta, sezione privilegiata e sezione normale; la sezione continuità garantisce, in caso di mancanza ten-sione, le utenze particolareggiate quali prese testaletto, illuminazione, armadi di permutazione, ecc; la sezione privi-legiata, servita dal gruppo elettrogeno, gestisce tutte le luci dei corridoi e le altre utenze, come prese, rilevazione incendi, centraline gas medicali, ecc.; la sezione normale, invece, alimenta tutte le utenze non particolareggiate, quali prese di servizio, ecc.Per quanto riguarda, invece, le sale operatorie e i locali della terapia inten-siva, sono stati installati quadri BTici-no con trasformatore di isolamento

Il quadro generale della zona degenze è costituito da tre sezioni: continuità assoluta, sezione privilegiata e sezione normale

Sala operatoria

L’ampliamento della Norma CEI 64-9 è pensata per rispettare al meglio le esigenze della casa e di chi la vive

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Nella trave testaletto sono state installate prese BTicino della serie Màtix

Sala monitoraggiointerno, come prevede la normativa, con controlli ripetitori di isolamento a distanza.Gli spazi comuni e gli uffici sono, infine, serviti da quadri elettrici suddivisi in due sezioni, normale e privilegiata, che garantiscono per ogni sezione l’opera-tività.Gli apparecchi della serie civile Màtix BTicino sono stati montati in tutto il re-parto, prestando particolare attenzione ai colori che distinguono le varie sezioni: nella sezione continuità, le prese mon-tate sulle travi testaletto delle degenze sono di colore rosso, mentre quelle montate nelle travi testaletto delle sale operatorie sono di colore verde. Altra particolare attenzione è stata prestata alla scelta del colore delle placche, che s’intonano con i colori delle pareti.Nel reparto di degenza è stato installato l’impianto di chiamata infermiera con display digitale alfanumerico posiziona-to in luogo presidiato, che permette così di visualizzare la chiamata della came-ra, individuando il numero del posto letto; inoltre, viene anche visualizzata la chiamata prioritaria, proveniente dai bagni per ogni singola stanza.A completamento dell’impianto è stato predisposto un impianto di videocito-fonia BTicino in varie posizioni: all’in-gresso dei reparti, delle sale operatorie, del reparto degenze e della terapia in-tensiva. In quest’ultima e nelle sale di degenza è stato realizzato, sempre con materiale BTicino, anche un impianto di videosorveglianza, con telecamere a soffitto collegate a monitor di controllo installati nel locale presidiato dagli in-fermieri.La fornitura comprende anche il canale Legrand ed i condotti sbarre Zucchini da 1.200 A, che collegano le varie sezio-ni del QGBT. «Siamo davvero molto orgogliosi di essere riusciti a realizzare, anche gra-zie alla collaborazione di BTicino, per questa città e per tutta la Calabria in generale, un reparto di eccellenza di altissimo livello per la cardiochirurgia, che ospita le tecnologie più innovative e le competenze mediche e professionali più avanzate. Il nuovo centro rappre-senterà una grande opportunità soprat-tutto per gli abitanti della regione, che non saranno più costretti al fenomeno delle migrazioni sanitarie», spiega Gio-vanni Minniti, titolare della Edilminniti. «Con BTicino abbiamo un rapporto di collaborazione consolidato ormai da

anni, siamo sempre stati soddisfatti delle tecnologie evolute e del supporto tecnico offerto. I tecnici BTicino, infatti, ci hanno seguiti da vicino, affiancandoci nella risoluzione di problemi ed offrendo un servizio che va ben oltre la semplice fornitura dei prodotti. In particolare, si è creata una grande collaborazione tra il tecnico commerciale BTicino Paolo Roschetti e il nostro responsabile del progetto il P.I. Donatello Crucitti».Il reparto è stato realizzato nei tempi prestabiliti: 17 mesi dal momento della consegna dei locali, lavorando nell’o-spedale normalmente funzionante, senza danneggiare, rallentare o, addi-rittura, impedire l’attività.

Gabriele Contini

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L’impianto elettrico del nuovo reparto di cardiochirurgia dell’ospedale di Reggio Calabria è stato realizzato con soluzioni tecnologicamente avanzate

Centro ospedaliero d’eCCellenza

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Azienda specializzata che opera da oltre 30 anni nel settore specialistico ospedaliero chiavi in mano, Edilminniti ha scelto come partner BTicino per la realizzazione dell’ambizioso proget-to “Centro Cuore”, il nuovo reparto di Cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, centro d’eccellenza nel settore, dotato di sistemi tecnologici tra i più avanzati a livello nazionale ed europeo.Il nuovo reparto si sviluppa al secon-do piano della struttura ospedaliera, si estende su una superficie di circa 3.000 metri quadrati ed è costituito da due sale operatorie tecnologicamente avanzate, di cui una ibrida, dedicata alle sostituzioni valvolari transcatetere, ma, in caso di emergenze, attrezzata a vera e propria sala operatoria.Oltre a queste, ci sono due sale destina-te completamente all’emodinamica, un ambulatorio di elettrofisiologia dedica-ta, gli uffici e un modernissimo locale multimediale, da cui si può assistere in teleconferenza agli interventi eseguiti

all’interno delle sale operatorie. Il valore aggiunto è che tutti questi spazi trovano collocazione sullo stesso piano (dalle sale operatorie, alla terapia intensiva, all’emodinamica), caratteristica che non si trova in nessun’altra struttura in Europa. Il centro dispone di 10 posti letto in camere di degenza normale e di altre 10 postazioni di terapia intensiva e può ospitare fino a 1.200÷1.400 casi annui di interventi cardiaci.

L’impianto eLettricoIl centro è autonomo a tutti gli effetti e dispone di tutti i macchinari propri di un reparto avanzato di cardiochirurgia.Nella cabina elettrica, localizzata all’e-sterno del reparto con le unità di trat-tamento aria e il gruppo elettrogeno, sono stati installati due trasformatori EDM da 1.000 kVA, uno di riserva all’al-tro, e un quadro elettrico generale BTi-cino QGBT, con i comandi automatici per avviare il gruppo elettrogeno nel caso si verifichi un’assenza di corrente dalla rete. I restanti quadri, anch’essi realizzati con materiale BTicino, sono installati al piano del reparto.Innanzi tutto, un quadro generale zona degenze, costituito da tre sezioni: con-tinuità assoluta, sezione privilegiata e sezione normale; la sezione continuità garantisce, in caso di mancanza ten-sione, le utenze particolareggiate quali prese testaletto, illuminazione, armadi di permutazione, ecc; la sezione privi-legiata, servita dal gruppo elettrogeno, gestisce tutte le luci dei corridoi e le altre utenze, come prese, rilevazione incendi, centraline gas medicali, ecc.; la sezione normale, invece, alimenta tutte le utenze non particolareggiate, quali prese di servizio, ecc.Per quanto riguarda, invece, le sale operatorie e i locali della terapia inten-siva, sono stati installati quadri BTici-no con trasformatore di isolamento

Il quadro generale della zona degenze è costituito da tre sezioni: continuità assoluta, sezione privilegiata e sezione normale

Sala operatoria

L’ampliamento della Norma CEI 64-9 è pensata per rispettare al meglio le esigenze della casa e di chi la vive

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Nella trave testaletto sono state installate prese BTicino della serie Màtix

Sala monitoraggiointerno, come prevede la normativa, con controlli ripetitori di isolamento a distanza.Gli spazi comuni e gli uffici sono, infine, serviti da quadri elettrici suddivisi in due sezioni, normale e privilegiata, che garantiscono per ogni sezione l’opera-tività.Gli apparecchi della serie civile Màtix BTicino sono stati montati in tutto il re-parto, prestando particolare attenzione ai colori che distinguono le varie sezioni: nella sezione continuità, le prese mon-tate sulle travi testaletto delle degenze sono di colore rosso, mentre quelle montate nelle travi testaletto delle sale operatorie sono di colore verde. Altra particolare attenzione è stata prestata alla scelta del colore delle placche, che s’intonano con i colori delle pareti.Nel reparto di degenza è stato installato l’impianto di chiamata infermiera con display digitale alfanumerico posiziona-to in luogo presidiato, che permette così di visualizzare la chiamata della came-ra, individuando il numero del posto letto; inoltre, viene anche visualizzata la chiamata prioritaria, proveniente dai bagni per ogni singola stanza.A completamento dell’impianto è stato predisposto un impianto di videocito-fonia BTicino in varie posizioni: all’in-gresso dei reparti, delle sale operatorie, del reparto degenze e della terapia in-tensiva. In quest’ultima e nelle sale di degenza è stato realizzato, sempre con materiale BTicino, anche un impianto di videosorveglianza, con telecamere a soffitto collegate a monitor di controllo installati nel locale presidiato dagli in-fermieri.La fornitura comprende anche il canale Legrand ed i condotti sbarre Zucchini da 1.200 A, che collegano le varie sezio-ni del QGBT. «Siamo davvero molto orgogliosi di essere riusciti a realizzare, anche gra-zie alla collaborazione di BTicino, per questa città e per tutta la Calabria in generale, un reparto di eccellenza di altissimo livello per la cardiochirurgia, che ospita le tecnologie più innovative e le competenze mediche e professionali più avanzate. Il nuovo centro rappre-senterà una grande opportunità soprat-tutto per gli abitanti della regione, che non saranno più costretti al fenomeno delle migrazioni sanitarie», spiega Gio-vanni Minniti, titolare della Edilminniti. «Con BTicino abbiamo un rapporto di collaborazione consolidato ormai da

anni, siamo sempre stati soddisfatti delle tecnologie evolute e del supporto tecnico offerto. I tecnici BTicino, infatti, ci hanno seguiti da vicino, affiancandoci nella risoluzione di problemi ed offrendo un servizio che va ben oltre la semplice fornitura dei prodotti. In particolare, si è creata una grande collaborazione tra il tecnico commerciale BTicino Paolo Roschetti e il nostro responsabile del progetto il P.I. Donatello Crucitti».Il reparto è stato realizzato nei tempi prestabiliti: 17 mesi dal momento della consegna dei locali, lavorando nell’o-spedale normalmente funzionante, senza danneggiare, rallentare o, addi-rittura, impedire l’attività.

Gabriele Contini

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Risparmio energetico, abbattimento dei consumi e adeguamento alle normative

Riqualificazione degli impianti di illuminazione

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Tra le nuove sfide che aziende private ed Enti pubblici devono oggi affrontare, la riqualificazione energetica degli im-pianti di illuminazione è una delle più importanti. Rinnovarsi è fondamenta-le per abbattere i consumi e i costi in bolletta, adeguandosi alle normative vigenti e migliorando il comfort sia negli ambienti di lavoro, sia nelle aree urbane, dove una buona illuminazione rende gli spazi all’aperto più vivibili e sicuri.Questo richiede, però, ingenti investi-menti che non sempre si è in grado di sostenere. Elpo, azienda con oltre 60 anni di esperienza nel settore dell’e-lettrotecnica, si propone come partner qualificato ed affidabile per lo studio, il finanziamento e la realizzazione di progetti di riqualificazione dei corpi illuminanti con sistemi efficienti a basso consumo. Scuole, musei, co-

muni, stabilimenti produttivi e centri commerciali trovano nella società altoatesina un interlocutore compe-tente, con le potenzialità economiche necessarie per finanziare progetti di “Energy Performance Contract”. Oltre 150 dipendenti, 4 partner nel Nord Ita-lia, 2 succursali (Pordenone e Rossano Veneto), una consolidata esperienza in vari ambiti energetici raccontano la crescita di un’azienda che da sempre persegue un percorso di innovazione, come testimonia la certificazione di gestione dell’ambiente ISO 14001:2004 recentemente conseguita.

Due formuleL’Energy Performance Contract preve-de due diverse formule di intervento: “risparmio condiviso” e “financing project”.Con la prima formula, Elpo finanzia

integralmente i costi di riqua-lificazione a fronte di un con-tratto pluriennale che preve-de la rateizzazione mensile del costo al committente (la durata è variabile da 5 a 12 anni in funzione dell’entità del progetto e dell’ammon-tare complessivo dell’inve-stimento). Questa rata fissa e certa, oltre a coprire i costi del nuovo impianto, compren-de anche la manutenzione ordinaria e il vantaggio unico che consiste in un’estensione della garanzia su tutti i nuovi apparecchi installati per tutta la durata del finanziamento. Il committente dispone così

La riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione è fondamentale per abbattere i consumi e i costi in bolletta

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Una buona illuminazione rende gli spazi più vivibili

di un impianto di ultima generazione, conforme alle nuove normative in tema di illuminazione pubblica e privata, con un risparmio in bolletta di cui benefi-cia in parte sin da subito. Oltre a quelli economici, ci sono numerosi ulteriori vantaggi: vita utile dell’impianto, illumi-namento medio mantenuto, uniformità della luce, temperatura di colore delle sorgenti luminose, resa cromatica.Nel caso del “financing project”, il corrispettivo del risparmio stimato in bolletta sul costo dell’energia viene cor-risposto a Elpo, che finanzia la realizza-zione dell’impianto e garantisce la ma-nutenzione ordinaria. A parità di spesa annuale, il committente beneficia da subito dei vantaggi di un impianto di ultima generazione, senza sostenere direttamente nessun costo aggiuntivo. Inoltre, a conclusione del periodo di finanziamento prestabilito, il nuovo im-pianto diventerà di sua proprietà. Dal quel momento in poi avrà l’ulteriore vantaggio del risparmio in bolletta de-rivante dal minor consumo energetico, garantito da sistemi illuminanti ad alta efficienza.Per entrambe le formule, la società si fa da garante, assumendosi il rischio del finanziamento, ma anche impe-gnandosi a corrispondere il maggior costo dell’energia con una franchigia del 5 per cento, qualora in fase di eser-cizio il risparmio energetico previsto non dovesse essere raggiunto.

Sicurezza Di un Servizio Di manu-tenzione preciSo e puntualeLe formule proposte comprendono la manutenzione ordinaria. Un servizio puntuale e preciso, eseguito da per-

sonale specializzato. In caso di inter-venti d’urgenza, l’azienda è in grado di garantire la massima tempestività, grazie a una centrale operativa che si avvale dei migliori software per la ge-stione delle richieste di intervento e a un parco mezzi tutti dotati di sistema GPS per individuare il più vicino all’a-rea interessata. Elpo, inoltre, è in grado di assicura-re prossimità al cliente mediante le succursali di Pordenone e di Rossano Veneto e una rete di collaboratori di fiducia e prestatori d’opera locali sele-zionati dall’azienda sulla base di eleva-ti standard.

StuDio preliminare e realizzazione Dell’impiantoIl pacchetto di servizi proposto parte da una valutazione del sistema di illumi-nazione esistente, per mettere a punto un’analisi economica della situazione attuale e dell’impianto riqualificato. La prima fase è lo studio dello status quo, quantificando la spesa in bolletta e i costi di manutenzione pre intervento. Successivamente si fa una simulazio-ne economica post riqualificazione. Il cliente potrà valutarne il concreto van-taggio grazie a una proiezione dei con-sumi energetici previsti a lavori ultima-ti e al calcolo del risparmio in bolletta. Approvato il progetto, si passa alla fase operativa, che prevede la sostituzione di apparecchi obsoleti a bassa efficien-za, orientandosi sull’utilizzo di sistemi LED a minimo consumo o lampadine ad alta resa. Anche lo smaltimento dei materiali sostituiti è a opera di Elpo.

Elisa Pastorino

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L’illuminazionecon tecnologia LED è un’alternativa più luminosa e conveniente alle tradizionali lampade fluorescenti

Nuovo fasciNo per l’illumiNazioNe domestica

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Circa il 15÷20 per cento dell’elettricità utiliz-zata nelle nostre case viene oggi impiegata per l’illuminazione. Quando si considera il costo annuo di questo utilizzo, è sorprenden-te scoprire che sono poche le persone che cercano di risparmiare denaro scegliendo lampade a minor consumo energetico. Il di-vieto dell’Unione Europea alla produzione e commercializzazione delle lampadine incan-descenti ha, tuttavia, spronato i consumatori a valutare l’efficienza energetica delle proprie apparecchiature di illuminazione e ha iniziato la consegna di queste sorgenti luminose alla storia.I costi dell’illuminazione domestica possono essere tagliati sensibilmente grazie all’in-stallazione di lampadine a basso consumo, ma parte dei consumatori sembra ancora riluttante all’idea di effettuare la sostituzione.

Questi consumatori pensano erroneamente che l’illuminazione a basso consumo non offra i benefici che hanno reso popolari le lampadine a incandescenza per così tanto tempo. Eppure, con la loro scomparsa pro-gressiva, saranno le lampade LED a rendere l’illuminazione domestica non solo affasci-nante, ma anche rispettosa dell’ambiente.Come la maggior parte dei prodotti elettronici ben progettati, i LED non creeranno problemi nell’utilizzo per lunghi periodi, anche se sot-toposti ad accensioni e spegnimenti continui. I costruttori di LED possono, infatti, garantire questa affidabilità, avendo sviluppato sistemi di controllo e gestione termica volti ad evitare il surriscaldamento.Una lampada LED di buona marca può esse-re utilizzata per oltre 35.000 ore, cioè almeno per il doppio del tempo della durata di una lampada standard CFL, e spesso dura addi-rittura il triplo o il quadruplo.È importante la scelta di lampade ad alta qualità, per ottenere il massimo dall’illumi-nazione LED. Questo tipo di illuminazione, in-fatti, sfrutta tecniche di costruzione migliori, che assicurano l’allontanamento del calore dai componenti LED, facendo in modo che le lampade durino più a lungo. Inoltre, i piccoli elementi all’interno sono abbinati cromati-camente, per offrire coerenza ed evitare che nella stessa stanza siano presenti lampade con diversi colori. In questo modo, gli utenti possono ottenere i benefici di un’illumina-zione focalizzata su un punto o generalizzata sull’ambiente, con bassi consumi e lunga durata.Inoltre, per aiutare le persone ad entrare maggiormente in sintonia con l’atmosfera de-siderata, la vasta gamma di regolazione delle sorgenti a LED è migliore di quella delle lam-pade a incandescenza e i progetti più moderni funzionano anche con i circuiti di regolazione vecchio stile. Infine, l’illuminazione piena dei LED è immediata all’accensione, senza ritardi.

Le lampade LED rendono l’illuminazione domestica non solo affascinante, ma anche rispettosa dell’ambiente

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L’offerta di lampade a LED copre ormai ogni possibile esigenza di illuminazione domestica

Le lampade fluorescenti compatte non possono essere semplicemente gettate via a fine vita, ma devono essere smaltite in modo corretto, presso un punto di riciclaggio attrezzato

Uno sgUardo all’interno dei ledI LED illuminano già gli schermi di molti cel-lulari, tablet e televisioni. Le lampade a LED per l’utilizzo domestico richiedono, però, una luminosità maggiore. È possibile?Smontando una lampada a LED, si trova una vasta gamma di piccoli chip che si illumina-no al passaggio dell’energia elettrica. Questi elementi sono fondamentali per l’illumina-zione LED. Alcune lampade a LED produco-no una luce bianca simile a quella delle lam-pade fluorescenti: gli elementi producono la luce UV e il rivestimento di fosforo dei LED la converte in una luce bianca.I LED della maggior parte dei gadget elet-tronici emettono una luce monocromatica. Spesso sono rossi o gialli o verdi o blu. Riu-nendo LED ad alta luminosità e di colore di-verso in un’unica lampada, i costruttori pro-ducono lampade LED in grado di riprodurre qualsiasi sfumatura di luce, permettendo di

scegliere quella più appropriata all’atmo-sfera desiderata. Ad esempio, una lampada con la maggioranza di componenti blu può simulare la luce del giorno. Una luce giallo tenue, invece, si addice maggiormente alla camera da letto o al soggiorno. Questo è solo uno dei numerosi vantaggi dei LED rispetto alle lampade fluorescenti.

Confronto tra lampade Compatte flUoresCenti e ledLe lampade fluorescenti sono il frutto di molti compromessi. Primo, hanno bisogno di tempo per accendersi. Spesso ci vogliono diversi minuti prima che raggiungano la pie-na luminosità e, quando lo fanno, la luce non è attraente quanto l’illuminazione conven-zionale cui sono abituate le persone. Molti studi hanno dimostrato che i consumatori

non apprezzano l’attesa, il colore e i risultati in termini di affidabilità delle lampade fluo-rescenti.Le lampade fluorescenti compatte sono tecnologicamente simili ai tubi fluorescenti usati nei negozi e negli uffici, cioè in ambien-ti dove la scelta dell’illuminazione viene fatta privilegiando la funzionalità e l’efficienza, senza motivazioni estetiche. Dopo tutto, solo poche persone scelgono i tubi fluorescenti per le proprie abitazioni. Al contrario, le lampade LED continuano a migliorare nel ricreare i toni affascinanti della luce bianca per la casa.Un altro svantaggio delle lampade fluore-scenti è la presenza del mercurio, necessa-rio per convertire l’elettricità in luce. A causa del mercurio, la lampada non può essere semplicemente gettata via a fine vita perché potrebbe rilasciare vapori tossici in caso di eventuale rottura. Queste lampade devono, infatti, essere smaltite in modo corretto, presso un punto di riciclaggio attrezzato.Le lampade LED, invece, non contengono materiali pericolosi, e le componenti elettro-niche interne possono essere riciclate.

ConClUsioniRiassumendo, le lampade LED rappresen-tano un’opzione molto attraente per l’illumi-nazione domestica. I LED sono più ecologici ed efficienti, dal punto di vista energetico, rispetto alle fluorescenti compatte. Nono-stante il costo iniziale più elevato, i LED con-sentono un risparmio maggiore nel lungo periodo, in quanto durano più a lungo di qualsiasi altra tecnologia.

Jeanine Chrobak-KandoBusiness Development Manager LEDVerbatim

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I componenti di una sorgente LED

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Completamente rinnovato, dopo una radicale ristrutturazione, ha riaperto a dicembre 2012 il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, esclusivamente illuminato con soluzioni a LED

RispaRmio eneRgetico e valoRizzazione dell’aRte

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A 111 anni dalla sua fondazione il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, con-siderato tra i più importanti musei d’Arte Cinese in Italia, ha deciso di darsi una nuova veste e ha da poco inaugurato un nuovo al-lestimento progettato dall’architetto Giorgio Cazzulani.Il museo nasce nel 1901 quando, a conclu-sione della grandiosa Esposizione Universa-le di Torino, il Senatore Fedele Lampertico di Vicenza fece dono di alcuni pregevoli pezzi di arte cinese a Monsignor Conforti, Vesco-vo di Parma e Fondatore dei Saveriani. Da questa prima donazione nasce il museo che oggi, grazie agli apporti continui dei tanti missionari Saveriani nel mondo, è diventato la testimonianza materiale della costante attenzione alle culture extraeuropee da par-te dell’ordine. Fino agli anni ’50 i Saveriani, presenti in Cina, raccolgono pezzi signifi-cativi di quasi tutte le epoche, soprattutto per quanto riguarda l’arte ceramica e del

bronzo, in seguito si aggiungono anche altre raccolte a carattere prevalentemente etno-grafico e provenienti da altre aree geografi-che: oggetti precolombiani, tra cui spicca la collezione Kayapò, la vastissima collezione africana con oggetti che appartengono ai Temne e Mende della Sierra Leone e ad una trentina di gruppi culturali della Repubblica Democratica del Congo e altre testimonian-ze provenienti da Bangladesh, Camerun, Giappone e Indonesia.Il nuovo allestimento vuole mettere in luce la peculiarità del museo, ossia quella di es-sere un museo missionario, quindi non una mera raccolta di curiosità ed esotismo, ma il simbolo del lavoro dell’ordine dei Saveria-ni nel mondo, oltre che dell’intelligenza e della lungimiranza del suo fondatore.Il nuovo spazio museale si presenta suddivi-so in sezioni ideali e la sua struttura è stata pensata in modo da esaltare il concetto di circolarità e la figura del cerchio, simbolo di armonia per molte culture extraeuropee. Infatti, nel percorso di visita non ci sono interruzioni, barriere e spazi di passaggio ed è stato scelto il colore bianco per tutti gli arredamenti progettati ad hoc che, insieme ai cristalli delle vetrine, riescono a fondere insieme l’eterogeneità dell’intera collezio-ne, pur evidenziando le diversità e le carat-teristiche dei singoli oggetti.

Il progetto IllumInotecnIcoIl progetto illuminotecnico del Museo è stato curato dal lighting designer Gabriele Paglione che, grazie ai prodotti Metal Spot, ha saputo valorizzare lo spazio espositivo, coniugando una perfetta resa cromatica con un elevato risparmio energetico.Per una superficie di 1.300 m2 è stato, in-fatti, realizzato un impianto di soli 4,5 kW completamente dimmerabile, riducendo notevolmente i consumi e, quindi, i costi di

Il nuovo spazio museale si presenta suddiviso in sezioni ideali e la sua struttura è stata pensata in modo da esaltare il concetto di circolarità e la figura del cerchio, simbolo di armonia per molte culture extraeuropee

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Grazie alle barre LED della serie Mood nelle nicchie create sotto alcune pareti e ripiani a sbalzo, il pavimento risulta illuminato da una luce radente, le pareti acquistano profondità e i ripiani sembrano galleggiare nel vuoto

Con il sistema a binario Micro Rail è possibile illuminare sia il piccolo oggetto contenuto in una teca, sia opere molto grandi

gestione, sempre molto onerosi per un mu-seo, e consentendo soprattutto di illumina-re le opere in modo corretto e non invasivo. Questo grazie all’utilizzo esclusivo della tecnologia LED che, oltre a permettere una riduzione considerevole dei consumi, con-sente la conservazione ottimale delle opere grazie all’assenza di raggi ultravioletti e infrarossi che potrebbero seriamente dan-neggiarle. Le sorgenti LED, con la loro otti-ma resa cromatica, permettono di ottenere un’illuminazione estremamente naturale che non altera i colori originari degli oggetti.Metal Spot, da tempo orientata allo sviluppo di apparecchi che sfruttano le potenzialità dei LED, ha dimostrato ancora una volta la versatilità dei sui prodotti, perfettamen-te adatti anche per un uso specifico come quello museale.Seguendo le linee guida del progetto di al-lestimento, che ha puntato sulla pulizia e l’essenzialità degli ambienti, per l’illumina-zione è stato utilizzato un sistema poco in-vasivo, praticamente invisibile all’occhio del visitatore e che, nello stesso tempo, ha la flessibilità di adattarsi alle peculiarità delle diverse opere da illuminare che, lo ricordia-mo, comprendono pezzi di materiali, forme e dimensioni diverse.Per mettere in risalto le singole opere, il concept illuminotecnico ha voluto lasciare le zone di transito in penombra, focalizzan-do l’attenzione sugli oggetti, con un’illumi-nazione diretta e puntuale.Questo è stato possibile grazie al nuovo si-stema Micro Rail a LED di Metal Spot che unisce versatilità, minimi ingombri, dispo-nibilità di varie ottiche e la possibilità di orientare la luce. Il binario può essere scelto nella lunghezza di 1 o 2 m, eventualmente abbinabili tra loro per raggiungere lunghez-ze superiori. Le sorgenti vengono aggancia-te al binario tramite un sistema a calamite, che permette di spostarle agevolmente e di usarne un numero variabile in base alle singole necessità illuminotecniche.Per questo con Micro Rail è possibile illu-minare in maniera ottimale sia il piccolo og-getto contenuto in una teca, sia opere molto grandi, come, ad esempio, il pezzo forte del Museo, il paravento cinese alto 3,5 m, per il quale sono stati usati due binari affiancati con ottiche da 25° e 40°. Questo ha per-messo di enfatizzare i dettagli in oro del paravento con l’ottica da 40° e, nello stesso tempo, spingere l’illuminazione fino a terra con quella da 25°. Si è così creata una zona luminosa “di rispetto” intorno al paravento, tanto che i curatori del museo hanno rite-nuto superfluo aggiungere barriere fisiche: i visitatori tendono, infatti, a rimanere all’e-

sterno della zona illuminata per poter go-dere pienamente dell’opera preservandola.All’interno del Museo di Parma si è, inoltre, sfruttata la possibilità offerta da Micro Rail di essere installato sia in verticale, sia in orizzontale, per illuminare di volta in volta le opere dall’alto o dai lati.Per l’ingresso e le zone di transito sono sta-ti, invece, utilizzati segnapasso e faretti Top e la versione su binario Shock di Plana a 4 o 16 LED, molto adatta all’utilizzo museale in quanto, pur con dimensioni ridotte, offre una luce potente e orientabile (4 o 16 LED x 2 W, con lente da 40°).Suggestiva, infine, la luce creata ponendo le barre LED della serie Mood nelle nicchie create sotto alcune pareti e ripiani a sbal-zo. In questo modo, il pavimento risulta illuminato da una luce radente, le pareti acquistano profondità e i ripiani sembrano galleggiare nel vuoto.

Paola Cipollini

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Le barriere d’aria sono come porte invisibili generate da un flusso d’aria costante dall’alto verso il basso, che separa zone con differenti temperature così da ostacolare il trasferimento termico da un ambiente all’altro. In estate vengono utilizzate per impedire la fuoriuscita di aria fredda dai locali, in inverno impediscono la fuoriuscita di aria calda. Le barriere d’aria sono anche in grado di limitare l’ingresso nei locali di elementi inquinanti quali polvere, gas di scap-pamento, fumo, odori e insetti provenienti dall’esterno e, comunque, evitano la miscelazione di odori e vapori.Sono spesso utilizzate dove le porte diventerebbero dei veri e propri ostacoli: nei locali pub-blici, dove c’è un afflusso continuo di persone, oppure all’ingresso di grandi magazzini o su-permercati. Sono utilizzabili anche all’interno dello stesso edificio per separare ambienti con

condizioni termiche diverse come nelle industrie, dove è richiesta separazione climatica e igienica tra i reparti, ma contemporaneamente un rapido e comodo passaggio di merci e persone.A conferma dell’impegno di Vortice nella creazione di prodotti ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale, le Barriere d’Aria Air Door consentono risparmio nei consumi perché evitano la creazione di variazioni termiche e di di-spersioni, permettendo ai climatizzatori e ai riscaldamenti di lavorare in modo più efficace.Sono disponibili 4 modelli in 4 differenti lunghezze: 900, 1.200, 1.500 e 2.000 mm, con pannello frontale in alluminio spazzolato (color silver) con griglia integrata di aspirazione aria, mentre il pannello posteriore è in lamiera verniciato in nero.Dispongono di 2 velocità di funzionamento grazie al motore AC bialbero, dotato di termoprotettore.I ventilatori tangenziali garantiscono bassi livelli di sonorità, mentre l’apertura longitudinale facilita la fuoriuscita dell’aria nella parte inferiore e le alette di uscita dell’aria regolabili consentono di direzionare nel modo desiderato il getto d’aria.Sono abbinabili ai sensori porta standard presenti sul mercato e comandabili con telecomando a raggi infrarossi, con pulsante per accensione/spegnimento del prodotto e per selezione delle velocità.

Vortice: barriere d’aria

La gamma dei prodotti ABB i-bus KNX per l’Energy & Load Management viene ampliata con il nuovo Energy Module EM/S 3.16.1, dispositivo che permette una dettagliata analisi dei consumi energetici di tutti i carichi controllati, via KNX, all’in-terno dell’edificio sia di tipo residenziale, sia del terziario/industriale. Per ciascuno dei tre canali di cui dispone è possibile misurare potenza attiva, corrente, tensione e altre grandezze elettriche (come frequenza, potenza apparente e reattiva, fattore di picco e di potenza).

Con questo dispositivo è possibile misurare i consumi energetici per singolo canale, il consumo totale dei singoli canali controllati, come pure i valori intermedi.Inoltre, può essere configurato come “master” e gestire sino al massi-mo di 10 slave (ad esempio, il dispositivo per il controllo carichi elettrici tipo SE/S 3.16.1) e, quindi, ricevere i valori energetici dai dispositivi che controlla, sommarli internamente e fornire i valori totali di un’ampia area di carichi elettrici.Per consentire il controllo e il monitoraggio dei carichi elettrici tramite software di supervisione o con touch screen, tutti i valori misurati sono resi disponibili sul bus KNX sia ciclicamente, sia su richiesta, come pure in funzione di parametri quali: orario programmato, soglie di con-sumo prefissate e tempo di funzionamento.In caso di superamento dei valori di soglia, un telegramma di allarme può essere inviato verso un attuatore KNX in grado di commutare op-portuni carichi (illuminazione, elettrodomestici), consentendo di realiz-zare con semplicità una più efficiente gestione dell’energia delle utenze controllate.

ABB: monitoraggio dei consumi energetici

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Azienda che produce e progetta sistemi di illuminazione a LED, Osram pre-senta l’innovativa ed elegante piantana Powerpole, un oggetto di design che illumina con stile ed eleganza gli ambienti domestici, ma che mantiene allo stesso tempo una grande attenzione verso l’ambiente. La tecnologia LED permette, infatti, un grande risparmio energetico ed ha una durata molto più alta rispetto alle altre sorgenti di illuminazione.La piantana – dalla struttura essenziale ed estremamente elegante, con corpo in alluminio anodizzato di alta qualità, senza giunture – colpisce per il

diametro molto sottile, solo 17 mm. Queste dimensioni così ridotte sono rese possibili grazie all’innovativa tecnologia di controllo della luce.Il design sofisticato e senza tempo, la calda tonalità di luce “warm white” regolabile e la facile installazione Plug&Light fanno di Powerpole una scelta adatta ad un’illuminazione versatile, diretta e indiretta.La luce è regolabile con un semplice tocco della parte su-periore dell’apparecchio, mentre i sei LED, a lunghissima durata, assicurano una piacevole luce calda e un ridotto impatto ambientale.

osrAm:eleganza e tecnologia

Il mantenimento di un livello costante di sicurezza degli edifici e la pronta gestione dell’emergenza provocata da black out e cali di tensione della rete elettrica, connessi alla sempre maggiore ricerca, da parte dei clienti, di soluzioni abitative tecnologiche che coniughino efficienza operativa con eleganza e design, sono richieste che oggi senza dubbio possono essere pienamente soddisfatte dalla linea di soccorritori di emergenza progettata e commercializzata da K.E.R.T.Di particolare impatto, sia operativo, sia estetico, sono i kit soccorritori di emergenza GSE, costituiti dal gruppo soccorritore e dalle batterie: queste due componenti, di per sé dall’aspetto esteriore per loro natura molto tecnico, sono state abilmente racchiuse dai progettisti in box dal design compatto, essenziale e lineare, corredati da soluzioni per non rendere visibili i cavi necessari al collegamento, e, plus di questa linea, perso-nalizzabili grazie alla possibilità di scegliere come optional il colore della verniciatura (grigio chiaro, rosso intenso e blu profondo).I kit, disponibili con potenze da 1.000 VA a 8.000 VA, consentono nei casi di black out e di abbassamento della tensione di rete di usufruire di una alimentazione continua e stabilizzata, con tensione di uscita a 230 Vca. Tutti i gruppi, specificatamente progettati per assicurare continuità di funzionamento agli impianti di alimentazione di emer-genza dei dispositivi di sicurezza e di illuminazione, sono dotati di doppia uscita (SA, sempre alimentata, e SE, alimentata solo in caso di emergenza) per fornire energia separatamente ai carichi continui e ai carichi che, invece, si desidera funzionino solo in caso di assenza della rete elettrica principale. Sono, inoltre, idonei all’utilizzo in impianti di emergenza realizzati in conformità alla Norma EN50171.Come richiesto dalla normativa, i gruppi GSE sono dotati di contatto EPO (Emergency Power Off), normalmente chiuso, per lo spegnimento a distanza in caso di emergenza/incendio.Il controllo, la protezione e la sicurezza totale sono assicurati: dalla presenza di un by pass automatico che, in caso di anomalia del soccorritore, permette l’alimentazione direttamente da rete delle apparecchiature collegate; da morsetti per il collegamento di un segnalatore lampeggiante (tipo LAM/E), per avvertire del funzionamento in by pass e in emergenza; dall’allarme sonoro in loco per tutte le situazioni di anomalia; da-gli allarmi remotabili di scarica completa, funzionamento in by pass, gruppo in emer-genza, guasto inverter; dall’uso di batterie al piombo ermetiche senza manutenzione, per l’installazione del kit in qualsiasi ambiente in totale sicurezza.A completamento della prestazione tecnica e stilistica dei kit soccorritori di emergen-za, vi è il display LCD: intuitivo, ampio e di facile comprensione, grazie all’uso di simboli immediati, permette la visualizzazione di oltre 20 diversi stati di funzionamento e valori di tensione, frequenza, capacità di batterie, carico collegato e temperatura interna.

K.e.r.t.: gruppi soccorritori di emergenza

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La ricerca di materiali nel campo del design d’avanguardia ha portato Lucifero’s alla creazione de I-Cementi, una nuova famiglia di corpi illuminanti e oggetti d’arredo realizzati in piumacemento.La versatilità di questo materiale innovativo, al tempo stesso caldo o algido, massiccio o leggero, sta nel mantenere la matericità, le caratteristiche estetiche del cemento, la robustezza e la lunga durata nel tempo, presentandosi in tutta la sua leggerezza (fino all’80 per cento in meno del materiale originale).Superando i limiti legati al peso, la collezione fornisce all’architetto e al progettista un’ampia gamma di soluzioni per gli ambienti interni e per gli esterni, sia pubblici, sia privati: sedute e panche illuminanti, lampade a terra, a posizionamento libero, a sospensione e a muro, a LED di ultima generazione, anche fluorescenti, per assicurare il massimo risparmio energetico, la riduzione al minimo della manutenzione e il rispetto dell’ambiente.Esteriormente I-Cementi si presentano pressoché identici ad oggetti realizzati in cemento pieno, sia nell’aspetto, per le irregolarità nella tonalità che cambia con l’alternarsi delle stagioni, sia al tatto, per la superficie liscia, ma materica. I prodotti della collezione sono forniti già interamente cablati per l’installazione, come qualsiasi altro apparecchio d’illuminazione, aspetto questo di particolare importanza nel caso di prodotti di una certa dimensione, perché ne semplifica l’in-stallazione.Proseguendo la filosofia che ha portato alla nascita della collezione, I-Cementi propone una visione logica stringente: dell’oggetto si gode solo la forma, le linee esterne, mentre il corpo illuminante è a scomparsa totale all’interno, una sorta di positivo e negativo che si fonde insieme per creare atmosfere particolari e ricercate; il distacco tra ambiente e oggetto contribuisce ad esaltare la dominante formale di ogni componente, le cui linee sono studiate per mettere in risalto le migliori proprietà estetiche del materiale in cui sono realizzate.Geometrie semplici e sofisticate al tempo stesso, rendono questa collezione, dalle linee minimali, monolitica nel suo insieme, ma con tratti slanciati, che forniscono luce e dinamismo a tutto l’am-biente circostante. La vista è così libera di spaziare.

Lucifero’s: corpi illuminanti e oggetti d’arredo

Illuminare al meglio, risparmiando soldi ed energia e senza surriscaldare. Questo è ciò che promettono i sistemi di illuminazione a LED. Le lampade basate su questa tecno-logia, infatti, sono in grado di durare dalle 15.000 alle 50.000 ore, con una vita utile che varia tra i 4 e i 12 anni; questo si traduce in minori risorse energetiche sprecate, meno CO2 prodotta e meno materiale da smaltire.Inoltre, il LED non solo consuma fino all’80 per cento in meno di energia elettrica rispet-to ai sistemi tradizionali, ma ha il grande pregio di non generare calore quando illumina, un fattore da tenere in conto quando deve essere realizzato o è già in funzione un siste-ma di climatizzazione; secondo alcuni studi, infatti, il 30 per cento dell’aria condizionata

viene utilizzato proprio per raffreddare quello che viene scaldato dalle lampade tradizionali.Ma non è tutto. Buona parte della luce emessa dalle lampade fluo-rescenti non è sfruttata in forma utile, perché la luce è direzionata a 360°. Questo eccesso di raggio è alla base dell’inquinamento luminoso e determina un maggiore spreco di risorse energetiche. I LED, invece, presentano un angolo di apertura di 120 gradi e sono, quindi, predispo-sti per direzionare la luce nei punti dove di fatto è necessaria.Ormai da alcuni anni, Informatica Lombarda realizza progetti di illumi-nazione “su misura” sia per i settori industriale e residenziale, sia per il settore pubblico, con soluzioni di illuminazione esterna e stradale. La società bresciana, che si avvale di partner all’avanguardia, utilizza LED ad alta potenza, che superano 1 W di potenza: lampadari, lampade, riflettori, strisce LED, street light e LED tunnel.Per facilitare soprattutto le grandi realtà residenziali e industriali nel passaggio alla tecnologia LED e ottenere così significativi risparmi energetici ed economici, la società ha sviluppato il Progetto Savings che, partendo dai consumi attuali, tiene conto dei risparmi energetici garantiti dalla sostituzione delle lampade e, sulla base della percen-tuale di risparmio, prevede un contratto vantaggioso per entrambi, committente e fornitore.

informAticA LomBArdA: illuminare al meglio risparmiando energia

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Sin dalla sua nascita più di 50 anni, Maxell è sempre stata all’avan-guardia nel proporre soluzioni tecnologiche che hanno migliorato la vita dei consumatori di tutto il mondo. Dalla creazione delle prime batterie alcaline, nel 1961, fino alle audiocassette e cassette VHS che hanno reso celebre il marchio, la missione è stata quella dell’ideazione di soluzioni affidabili per soddisfare le esigenze dei consumatori, man-tenendo un elevato standard qualitativo.La nuova gamma di sorgenti a LED nasce oggi da un’attenta selezione delle lampadine a bulbo e dei faretti con i più alti standard qualitativi e per i più svariati utilizzi. Con una durata di vita pari a 30.000 ore ed un risparmio energetico dell’80 per cento, le lampadine a LED di Maxell tutelano l’ambiente, poiché contribuiscono a ridurre le emissioni di carbonio e supportano l’utilizzo di un’illuminazione priva di sostanze pericolose.Tutte le sorgenti sono disponibili in tre varianti di luce: Bianco Caldo (Warm White, 2.700 K); Bianco Freddo (Cool White, 4.200 K); Luce a Giorno (Daylight, 6.400 K).Le lampadine a bulbo di Maxell sono state progettate secondo i più alti standard e sono realizzate unicamente con componenti rigorosamen-

te provati. Emettono una luce pura e stabile e possono essere utilizzate per creare l’atmosfera che si deside-ra, grazie alle diverse soluzioni di potenza energetica, portalampade e colore della luce.I faretti LED sono prodotti osservando gli stessi stan-dard qualitativi delle lampadine a bulbo e sono dispo-nibili sia da 4 W, sia da 5 W, con il tipo di attacco MR16 e GU10.Emettono un raggio luminoso diretto e convergente, con angolo a 60°, e si adattano a bagni moderni, cuci-ne, e spazi abitativi.

La Divisione Industrial Air di Atlas Copco ha presentato la nuova gamma AQ, com-pressori oil free ad iniezione d’acqua con motori elettrici di potenza da 15 a 30 kW.La nuova gamma è disponibile esclusivamente nella versione VSD ed è composta da 4 differenti modelli nelle versioni raffreddate sia ad aria, sia ad acqua. Questa nuova gamma di compressori oil free, certificata Classe 0, offre un notevole rispar-mio energetico e un’elevata efficienza operativa.La gamma AQ non è solo totalmente oil free, ma, grazie al suo sistema di tratta-mento dell’aria integrato, assicura anche elevata efficienza, affidabilità e qualità dell’aria prodotta. L’esclusiva tecnologia VSD di Atlas Copco, adattando la porta-ta erogata dal compressore alla richiesta dell’impianto, garantisce un risparmio energetico medio del 35 per cento. Accanto al vantaggio energetico, la gamma AQ 15-30 VSD offre un livello di rumo-rosità molto basso, inferiore a 67 dB (A).L’avanzato sistema di raffreddamento ad acqua assicura un’efficace dissipazione del calore direttamente alla fonte. La bassa temperatura dell’aria compressa ridu-ce lo stress sui componenti, garantendone una lunga durata.L’efficiente processo di compressione è ottenuto grazie all’utilizzo di rotori in poli-meri ceramici di alta qualità, disegnati con profilo ottimizzato.Anche i cuscinetti a strisciamento degli elementi sono lubrificati ad acqua, a ga-ranzia di una lunga durata e di un funzionamento regolare. Con il concetto Full Feature, si riducono notevolmente le perdite di carico, evitando l’installazione di un essiccatore esterno, di sistemi di tubazioni d’interconnessione costosi, e possibili fughe d’aria. La serie AQ consente, inoltre, una facile manutenzione, grazie al suo design compatto ed ergonomico. Con il controller Elektronikon e la connettività avanzata, ottenibile attraverso Air Connect, le prestazioni del compressore possono essere monitorate ovunque ed in qualsiasi momento.

mAxeLL: sorgenti d’illuminazione a led

AtLAs copco: compressori rotativi

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Apparecchio a sospensione ultra sottile e con una distribuzione uniforme del-la luce, Lumination LED Linear di GE Lighting è dotato di tecnologia Intrinsix, che consente di massimizzare le prestazioni, il controllo e l’efficienza dei LED utilizzati al suo interno. Da acceso emette una luce perfettamente omogenea e uniforme, da spento, diventa quasi trasparente grazie alla localizzazione dei LED all’interno del telaio e alla trasmissione della luce attraverso le micro ottiche. La doppia asimmetria della distribuzione luminosa consente una perfetta illumina-zione verticale e orizzontale, senza abbagliamento.

Grazie al design minimalista e allo spessore estremamente sottile, questo apparecchio sembra fluttuare nello spazio, adattandosi alla perfezione in ambienti anche molto diver-si tra loro come spazi commerciali, sale conferenze, uffici open space o aree di ingresso, con l’effetto di aprire una nuova frontiera per le soluzioni di arredo.Diverse le opzioni di montaggio: sospensione con alimen-tatore in remoto; sospensione con box alimentatore a pla-fone, per installazione in soffitti in cemento e in sistemi a binario. È offerto in lunghezze da 1.800 mm e 1.200 mm, per installazioni sia parallele alle corsie, sia trasversali.È disponibile con temperatura di colore 4.000 K/3.500 K/3.000 K, con resa dei colori 80 e buona qualità e consi-stenza del colore. Efficiente, fino a 92 lumen per watt, e con una lunga durata di vita media (50.000 ore ad L85), è completamente regolabile e può essere collegato a sensori per una gestione dell’illuminazione in accordo con il livello di luce naturale presente, al fine di ottenere il massimo del risparmio energetico. La regolazione può essere fatta con sistemi analogici (1÷10 V) o digitali (DALI).

La nuova telecamera Dinion HD 1080p Day/Night di Bosch Security Systems, completamente riprogettata, dispone di un’avanzata tecnologia digitale dell’im-magine, che assicura un ampio campo dinamico.Consente, inoltre, l’acquisizione di dettagli come il riconoscimento facciale, l’in-dividuazione di piccoli oggetti o il rilevamento di elementi e soggetti in ombra.

La telecamera supporta pienamente funzioni quali il multicasting, lo streaming Internet e la registrazione su iSCSI, oltre alla possibilità di definire aree d’interesse e ingrandire alcuni dettagli.Infine, per specifiche esigenze è possibile scegliere tra obiettivi grandangolari e telezo-om.La telecamera, disponibile anche in versione FlexiDome, è adatta ad installazioni esterne e interne come stazioni di servizio, centri com-merciali e piccoli esercizi.

Ge LiGhtinG: design pulito e profilo sottile

Bosch security systems: design e tecnologia innovativi

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A partire dal 2010, Verbatim ha presentato al mercato dell’illuminazione una gamma crescente di lampade LED ad elevate prestazioni. Per rispondere all’esigen-za di introdurre lampade LED le cui caratteristiche siano simili all’illuminazione alogena, l’azienda lan-cerà una nuova gamma di prodotti LED basata sulla tecnologia brevettata “nPola”, sviluppata da Seoul Semiconductor (SSC), che utilizza substrati di nitruro di gallio (GaN), rimpiazzando così i substrati di zaffiro

o carburo di silicio.Questa tecnologia riduce i difetti dello strato attivo e permette ai chip LED di produrre den-sità da 5 a 10 volte superiori rispetto a quelli convenzionali. Di conseguenza, anche la luce emessa da un chip di identica misura sarà da 5 a 10 volte più luminosa.Il lancio iniziale delle lampade LED nPola si concentrerà sulla forma MR16, con l’obiettivo principale di 50 W di equivalenza alogena. La combinazione tra l’alta resa luminosa e l’a-spetto a fascio, che ricorda molto le lampade alogene, permetterà ai designer e costruttori di sostituire adeguatamente l’illuminazione alogena con prodotti al LED efficienti dal pun-to di vista energetico, sia nelle nuove struttu-re, sia negli ambienti da ristrutturare.

Presentata da Omron una nuova gamma di morsettiere I/O per i moduli dei PLC delle serie CJ e CS ad alta densità di I/O (32-64 I/O digitali).La nuova gamma XW2R offre tre opzioni:- terminali Push-in: adatti per cavi rigidi o flessibili di 0,08 a 2,0 mm2 o con puntali fino a 2 mm di diametro. Rappresenta un metodo di connessione ve-loce e versatile: cavi o terminali possono essere inseriti nei morsetti a molla senza necessità di strumenti. Per la rimozione del filo è necessario un piccolo cacciavite a punta piatta. Il foro di rilascio può essere utilizzato come punto di test del contatto;- morsetti: adatti per cavo rigido o flessibile di 0,13÷1,3 mm2 o cavi con termi-nali a crimpare; per questo tipo di terminale è necessario stringere i morsetti a vite sui fili o i terminali con un cacciavite a punta piatta;- morsetti a vite M3: tradizionali morsetti utilizzati per i cavi con terminali ad anello o a forchetta.Anche le morsettiere sono disponibili in diverse versioni:- morsettiere per impieghi generali: hanno 20, 34, 40, 50 o 60 connettori. I pin del connettore sono da collegare individualmente ai terminali di connessione 1:1. I terminali sono numerati da 1 a n. Questi modelli possono essere collegati a qualsiasi unità I/O, ma l’ordine del segnale dipende dall’assegnazione dei pin dell’unità e può non essere in ordine numerico;- morsettiere specifiche: hanno 32 I/O più 2 morsetti di alimentazione. I termi-nali sono ordinatamente disposti nell’ordine bit delle unità PLC, numerate da 0 a 15. Modelli specifici sono disponibili per le unità di ingresso e uscita, e NPN o PNP. Oltre ai PLC Omron delle serie CJ e CS, è disponibile una serie progettata per le unità I/O di Mitsubishi.

VerBAtim: i led sostituiscono le lampade alogene

omron: soluzione di cablaggio per plc

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Le relazioni nel web con opinion leader, influencer della rete e utenti finali sono diventate per ogni brand di fondamentale importanza.Una gestione accurata e tempestiva della brand reputation, che identifichi i player e i luoghi della rete in cui si parla del brand, capace di prevenire e gestire con efficacia anche le criticità eventualmente emergenti, dialogando con gli utenti, è il punto da cui partire per massimizzare il brand value, migliorare il business aziendale e iniziare a convertire tramite il web.

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Pubblicato nello scorso mese di febbraio dal CEI il nuovo Volume tecnico scien-tifico “Applicazioni pratiche della Norma CEI 0-16: Guida pratica alla taratura e alle verifiche delle protezioni di interfaccia in MT”, realizzato dall’ingegner Mas-simo Monopoli.Il volume, abbinato al volume tecnico “Impianti fotovoltaici: Guida Pratica”, dello stesso autore, rappresenta per tutti gli operatori del settore una guida completa

alla connessione di impianti di produzione alla rete pubblica in media tensione e un utile ausilio durante le complesse procedure di collaudo delle protezioni di interfaccia, rese obbligatorie dalla terza edizione della Norma CEI 0-16.La revisione delle regole tecniche di connessione alla rete, stabilite dalla Delibera AEEG 84/2012/R/eel, ha reso ne-cessario l’aggiornamento delle due principali Norme CEI sull’argomento: la Norma CEI 0-21 e la Norma CEI 0-16.La Delibera ha introdotto anche importanti novità in rela-zione alla documentazione da consegnare al distributore al momento della richiesta di connessione alla rete, con particolare riferimento agli impianti di produzione. Sanci-sce, inoltre, l’obbligo della consegna della dichiarazione di conformità alla regola tecnica di connessione da parte dei professionisti iscritti agli Albi professionali.Le nuove regole tecniche prevedono anche il collaudo delle protezioni di interfaccia con apposite apparecchiature deno-minate “cassette relè”.

CEI: ApplicAzioni prAtiche dellA normA 0-16

Su Apple Store è disponibile la seconda release dell’app per iPad realizzata da BTicino per controllare e gestire un impianto domotico My Home.Grazie alla nuova applicazione sarà più semplice tenere sotto controllo le se-guenti funzioni: illuminazione, automazione, scenari, termoregolazione a zone, diffusione sonora monocanale e multicanale.L’applicazione, nella sua versione completa, è in grado di gestire più impianti contemporaneamente (ad esempio, l’abitazione, il negozio e la casa al mare).

Consente, inoltre, di visualizzare diverse immagini per gli sfondi personalizzati di ogni locale (la cucina, l’ingresso, il garage, eccetera), prelevandole da una libreria standard precaricata oppure dalla libreria personale dell’utilizzatore. Il cliente può, dunque, caricare le immagini dei vari locali della propria abi-tazione e usarli come sfondo delle relative videate.Per facilitare la navigazione, alla base di tutte le videate è presente una barra che presenta le icone delle principali funzioni e dei principali locali dell’a-bitazione.È possibile usufruire delle funzionalità dell’app da remoto, anche utilizzando il portale My Home Web di BTicino. In questo caso, il servizio assicura la qualità delle trasmissioni da e per l’abitazione con la sicurezza e la riservatezza garantite dall’appli-cazione di protocolli e procedure di tipo bancario. Inserendo login e password del portale, l’app è in grado di recuperare l’indirizzo IP del Web server dell’impianto domotico dell’abitazione.L’applicazione è disponibile in due versioni grafi-camente distinte: una dimostrativa, scaricabile gratuitamente, l’altra completa ed articolata, sca-ricabile da Apple Store a pagamento.

BTICIno: ApplicAzione ipAd per lA domoticA

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Azienda Pagina

ANIE 06Aros Solar Technology 14Atlas Copco 59B.E.G. Italia 44Bosch Security Sistems 60BTicino 08-48-63Came 10CEI 63Cerved 34Danfoss Solar Inverters 08Ecolight 12Elpo 50Enea 26Fanton 16GE Lighting 60Gewiss 42Global Solar Summit 22Gruppo ABB 06-56Havells Sylvania 18-46

Azienda Pagina

Ideallux 40Imesa 20Informatica Lombarda 58K.E.R.T. 57Linkness 38Lucifero’s 58Maxell 59Metal Spot 54Omron 61Osram 30-57Relco Group 20Riello UPS 10Schneider Electric 18Solaris 36Usag 16Verbatim 52-61Vimar 14Vortice 12-56

www.commercioelettrico.comAnno 4, N.3

Arteletawww.arteleta.itpagina 23

B.E.G.www.luxomat.compagina 7

BTicinowww.bticino.itpagina 11

Bradywww.bradycorp.itpagina 19

Chintwww.chint.itpagina 17

Danfosswww.danfoss.compagina 13

Finderwww.findernet.compagina 4-5

GE Energywww.ge-energy.compagina 9

Gewisswww.gewiss.compagina 24-25

Havells Sylvaniawww.havells-sylvania.compagina 29

K.E.r.T.www.kert.itII Copertina

Linknesswww.linkness.compagina 62

Maxellwww.maxell.eupagina 21

Metelwww.metel.itpagina 15

Osramwww.osram.itI Copertina

Solariswww.solaris-italia.compagina 22

Vartawww.vartaitalia.compagina 1

Verbatimwww.verbatim.itIII Copertina

Vorticewww.vortice.itIV Copertina

Page 65: Commercio Elettrico aprile 2013

Mitsubishi Chemical Holdings GroupPer maggiori informazioni sulla gamma completa di lampade a LED Verbatim: www.verbatim.com

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Risparmio Energetico.Quali Direttive?Con la Direttiva Eco-design for Energy-using Products (EuP) l’Unione Europea ha voluto spingere verso una progettazione di apparecchiature che “consumano” energia (non solo elettrica) improntata sull’ecosostenibilità, per prevenire le possibili conseguenze ambientali negative della produzione, dell’uso e dello smaltimento dei prodotti. La Direttiva EuP si presenta come una direttiva quadro, rimandando per le singole categorie di prodotto a specifiche misure di implementazione della Commissione. L’obiettivo della Direttiva è di obbligare i costruttori e gli importatori a produrre e distribuire solo prodotti ad alta efficienza energetica, ovvero a basso consumo di energia. I criteri di eco-design saranno parte integrante della dichiarazione di conformità (marcatura CE), che è requisito necessario perché un prodotto possa essere venduto all’interno dell’UE.

Il 20 novembre 2009 la Direttiva 2005/32/Ce EuP è stata sostituita dalla Direttiva 2009/125/CE ErP (Energy related Pro-ducts), essa prevede l’elaborazione delle specifiche cui i prodotti oggetto delle misure di esecuzione devono ottemperare per essere messi sul mercato. Scopo delle Direttiva è “contribuire allo sviluppo sostenibile accrescendo l’efficienza ener-getica e il livello di protezione ambientale, migliorando allo stesso tempo la sicurezza dell’approvvigionamento energetico”.

La Direttiva, inoltre, impone un regolamento molto stretto relativo alla progettazione ecocompatibile dei ventilatori di poten-za elettrica assorbita nel punto di massima efficienza (BEP – Best Efficiency Point) compresa tra 125 W e 500 kW, fissando un valore minimo di efficienza per ciascuna tipologia di apparecchio presente sul mercato:- ventilatori assiali- ventilatori centrifughi- ventilatori elico-centrifughi (a flusso misto)- ventilatori tangenziali (a flusso incrociato)La Direttiva è concretizzata, per quanto concerne i prodotti della Ventilazione e del condizionamento in 2 regolamenti;• Regolamento n°327/2011 UE relativo alla progettazione ecocompatibile dei ventilatori con potenza elettrica assorbita nel punto di massima efficienza compresa tra 125 W ed i 500 kW.• Regolamento n° 640/2009 relativo alle specifiche di progettazione ecocompatibile dei motori elettrici.

Vortice e il suo impegno verso la Direttiva ErPVortice, azienda sempre attenta all’ambiente e al risparmio energetico, si è così impe-gnata riprogettando la maggior parte delle sue gamme di prodotti della ventilazione Terziario e Industriale, proponendo sul mercato un’ampia gamma di prodotti ottem-peranti la normativa. Nella riprogettazione si è fortemente tenuto conto dei diversi punti riguardanti l’ecocompatibilità:- Il consumo presunto di materiali, energia e risorse- Le emissioni previste nell’aria, nell’acqua o nel suolo- L’inquinamento previsto (rumore, vibrazioni, radiazioni, campi elettromagnetici)- La generazione prevista di rifiuti- La possibilità di reimpiego, riciclaggio e recupero di materiali e/o energia.

www.vortice.com

COMPLIANTIl logo ErP compliant indica che il prodotto è ecocompatibile e rispetta la direttiva ErP.

Vortice 2013Risparmio Energetico,il nostro Valore!