Commercio Elettrico Marzo 2014

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IMPRESE ANNO 1, N. 4 - NOVEMBRE 2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Le vie del successo sono infinite ElectroCod 2.0 e Barcode Efficienza energetica in Italia Sovratensione sotto controllo Quadri di distribuzione Gestione intelligente di edifici ed energia Sistema di Building Automation Il motore dell’economia Sicurezza ospedaliera Sviluppo delle Smart Grid Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE IMPRESE IMPRESE EVENTI IMPRESE ENERGIA IMPRESE ENERGIA ENERGIA MERCATO COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO 5, N. 2- MARZO 2014 e 7,00 È possibile dare sempre un valore all’efficienza? Certamente. ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Apparecchi Modulari www.abb.it La soluzione per la misurazione e l’analisi dei parametri elettrici per tutti i sistemi di distribuzione sia in media che in bassa tensione: i nuovi analizzatori di rete M2M. Compatti e facili da installare, mostrano in modo molto chiaro su un display ad alta visibilità le energie consumate e prodotte espresse sia in valuta (Euro), sia in kg di CO 2 . Per avere sempre sotto controllo, anche da remoto e grazie a diversi protocolli di comunicazione, i consumi effettivi di un impianto. Per ottimizzare le prestazioni e non disperdere energia. Per ridurre l’impatto ambientale e aumentare l’efficienza. Per maggiori informazioni: www.abb.it/lowvoltage 2 Marzo 2014 www.commercioelettrico.com

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MID.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

www.commercioelettrico.com

Le vie del successo sono infinite

ElectroCod 2.0 e Barcode

Efficienza energetica in Italia

Sovratensione sotto controllo

Quadri di distribuzione

Gestione intelligente di edifici ed energia

Sistema di Building Automation

Il motore dell’economia

Sicurezza ospedaliera

Sviluppo delle Smart Grid

Organo Ufficiale FME

FEDERAZIONE

IMPRESE

IMPRESE

EVENTI

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ENERGIA

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ENERGIA

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MERCATO

COMMERCIOELETTRICO

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

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È possibile dare sempre un valore all’efficienza?

Certamente.

ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Apparecchi Modulari www.abb.it

La soluzione per la misurazione e l’analisi dei parametri elettrici per tutti i sistemi di distribuzione sia in media che in bassa tensione: i nuovi analizzatori di rete M2M. Compatti e facili da installare, mostrano in modo molto chiaro su un display ad alta visibilità le energie consumate e prodotte espresse sia in valuta (Euro), sia in kg di CO2. Per avere sempre sotto controllo, anche da remoto e grazie a diversi protocolli di comunicazione, i consumi effettivi di un impianto. Per ottimizzare le prestazioni e non disperdere energia. Per ridurre l’impatto ambientale e aumentare l’efficienza. Per maggiori informazioni: www.abb.it/lowvoltage

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È una pubblicazioneInnova Editore S.r.l.Via Giovanni Prati 9, 20145 MilanoTel 02 84269700 – Fax 02 84269719E-mail: [email protected] MI - 1986203 – P.I. 07855960964Capitale Sociale 10.000,00 euro i.v. Anno 5 N° 2 – Marzo 2014 € 7

Direttore ResponsabileAntonio Bernardi

Direttore EditorialeMaurizio [email protected]

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Hanno collaboratoGiada Bastianel, Paola Cipollini, Roberto Corti,Elisa Pastorino, Massimo Poletti, Monika Psenner, Amerigo Rossi, Antonio Russo, Marco Scarpinato, Enrico Viscardi, Franco Vitali Grafica e DTPAndrea Piomboni, Ugo Greissing

Coordinamento EditorialeElisa Pastorino

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Ufficio Vendite e Pubblicitàtel: +39 02 84269700 fax: +39 02 84269719mail: [email protected]

COMMERCIALE:

Alessandro Martinenghimail: [email protected]: +39 335 5258146

Ufficio abbonamentiInnova Editore Srl Tel: 02 [email protected]

Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140Estero zona 3 annuale: euro 200

StampaMultigraphic Srl - Arcore (MB)

Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Innova Editore S.r.l. o telefonando al numero 02 84269700. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010. Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N°24270 - ISSN 0329-3479

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

www.commercioelettrico.com

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Gestione intelligente di edifici e energiaLa digitalizzazione della luce procede a grandi passi

Efficienza energetica in ItaliaSoluzioni tecnologiche ed opportunità di business nell’industria,

nei servizi e nella Pubblica Amministrazione

Sviluppo delle Smart GridOpportunità per le aziende italiane del settore elettrico

Energia, motore dell’economiaFabbisogno energetico mondiale: situazione attuale e prospettive future

Rete Elettrica ItaliaUn modello tutto italiano di aggregazione per affrontare le nuove sfide

del mercato elettrico

EVENTI

ENERGIA

DISTRIBUZIONE

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Electrocod 2.0 e BarcodeStrumenti di vitale importanza per tutta la filiera elettrica

Le vie del successo sono infiniteI dati dei bilanci delle imprese produttrici e distributrici sono uno

strumento prezioso

MERCATO18

FEDERAZIONE

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RUBRICHE

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SOM

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LA COPERTINA

NEWS

STAMPA TECNICA

PROPOSTE

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Anno 5, N.2www.commercioelettrico.com

ABB Italia Via Luciano Lama, 33, 20099 Sesto San Giovanni (MI)www.abb.com/it

Sovratensione sotto controlloUna nuova famiglia di scaricatori di sovratensione caratterizzata da

una più ampia scelta di prodotti e nuove prestazioni

Quadri di distribuzioneNuovo sistema di quadri caratterizzato da sicurezza, affidabilità e

semplicità di manutenzione

Sistema di Building AutomationAutomazione impiantistica per uno studio medico

Sicurezza ospedalieraUn innovativo sistema di videosorveglianza per il più grande tra gli

ospedali lombardi

Il futuro ha trovato casaUn linguaggio di comunicazione per l’interazione quotidiana

dell’individuo con il mondo in cui abita

Dagli elettrodomestici agli smartphoneNuovo ingresso nel mercato dei dispositivi di comunicazione

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ELETTROMONDO: APPROFONDIMENTO TECNICO/NORMATIVO

ABB ITALIA: CRESCITA SUI MERCATI INTERNAZIONALI

04 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

Matteo Marini: dal 1° novembre 2013 è alla guida di ABB in Italia e della regione Mediterranea

Nel 2013, ABB Italia ha registrato ordini per 2.115 milioni di euro (-7 per cento rispetto al 2012) e ricavi per 2.107 milioni di euro (-8 per cento rispetto al 2012). Sostanzialmente stabile e positiva la redditività; in crescita la percentuale dell’export sui ricavi, che si assesta al 63 per cento. I dipen-denti totali in Italia al 31 dicembre 2013 sono 5.857, valore allineato a quello dell’anno precedente.A commento di questi risultati, Matteo Marini, che dal 1° novembre 2013 è alla guida di ABB in Italia e della regione Mediterranea, ha dichiarato: «Nonostante un 2013 caratterizzato da un contesto di mercato non certo favorevole, siamo riusciti a mantenere una posizione di sostanziale stabilità. A ciò ha contribuito la forte attitudine all’esportazione di ABB Italia, che ci ha permesso di bilanciare il fronte domestico con una vivace spinta verso i mercati esteri, testimoniata da un costante aumento della quota di export. Mentre rimaniamo focalizzati sulla nostra strategia di crescita, continuiamo a puntare sull’innovazione e la tecnologia, con crescenti investimenti in Ricerca e Sviluppo nel corso del 2013, pari al 2,5 per cento del fatturato. Per ABB Italia, il 2013 è stato un anno record in termini di brevetti depositati: sono stati, infatti, 37 rispetto alla media di 28 degli ultimi 5 anni».In un contesto in cui le imprese investono sull’ottimizzazione e la valorizzazione dei propri asset produttivi, le attività di service si sono attestate al 13 per cento dell’ordinato, con un apprezzabile incremento del 2 per cento rispetto all’anno precedente, a conferma di una focalizzazione su que-sto business nel nostro Paese.L’Italia continua a rappresentare una realtà importante all’interno di ABB, come testimoniano i recenti investimenti del Gruppo nel nostro Paese che hanno portato nel 2013 all’acquisizione di Power One (inverter fotovoltaici) e alla finalizzazione del passaggio ad ABB di RGM (convertitori ausiliari per trazione), aziende con una forte impronta italiana. Il Gruppo sta, inoltre, raccogliendo i frutti dell’acquisizione di Thomas & Betts (prodotti di bassa tensione) da cui ci si aspettano op-portunità interessanti anche per il mercato italiano.Produttività industriale, affidabilità delle reti elettriche ed efficienza energetica continuano ad es-sere elementi cardine delle soluzioni offerte al mercato. ABB Italia continua a promuovere concre-tamente la sua esperienza internazionale nelle tecnologie al servizio di città più smart, efficienti e sostenibili, con una focalizzazione nei settori dell’energia, dei trasporti e dell’efficientamento di edifici e infrastrutture.

Ad affiancare la parte espositiva di Elettromondo, in programma dall’11 al 13 aprile alla Fiera di Padova, ci sarà un’interessante area dedicata ai visitatori che desiderano saperne di più in materia legislativa e normativa.L’area sarà gestita dal CEI, il Comitato Elettrotecnico Italiano, e vedrà la presenza di due esperti che, gratuitamente, saranno a disposizione per tutta la durata della manifestazione per rispondere alle domande alle curiosità sugli aspetti tecnico/legi-slativi che ruotano attorno al settore elettrico.L’iniziativa va ad aggiungersi alla già ricca offerta di workshop organizzati dalle azien-de espositrici.La manifestazione, dopo la tappa di Pesaro nell’aprile del 2013, torna a Padova per la sua terza edizione e vedrà la presenza di circa 130 aziende italiane ed internazionali, una vetrina dei marchi più conosciuti e affermati del comparto elettrico. Elettromondo

rappresenta ancora una volta un appuntamento imperdibile per in-stallatori, progettisti e professionisti che, nei giorni della manifesta-zione, potranno valutare e scegliere le migliori proposte sul mercato dal punto di vista elettrico, dell’efficienza energetica, della domotica, della componentistica, della sicurezza, dell’automazione industriale e del trattamento dell’aria.Per soddisfare le numerose richieste di partecipazione, la manifesta-zione occuperà uno spazio espositivo ancora più ampio rispetto alla prima edizione, il Padiglione 7, di oltre 10.000 m2, modernamente attrezzato e funzionale alle esigenze di visitatori ed espositori.

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ECOLAMP: NUOVA LUCE AL RECUPERO

06 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

REGGIANI: NUOVO SHOWROOM IN CINA

Un nuovo servizio di raccolta straordinaria di lampadine esauste è attivo dal 4 febbraio a Torino: grazie alla cooperazione tra il consorzio Ecolamp e la public utility torinese Amiat, il progetto Nuova Luce al Recupero estende al capoluogo torinese la propria area di attività dopo l’anno di sperimen-tazione partito a Milano nel 2013. Un’iniziativa che vuole sensibilizzare alla raccolta differenziata delle sorgenti luminose esauste e rafforzare il canale dell’“uno contro uno”, ovvero la consegna da parte dei cittadini delle lampadine di scarto direttamente al punto vendita, in questo caso uno dei grossisti aderenti, a fronte dell’acquisto di un prodotto equivalente.Per l’iniziativa sono stati messi a disposizione dei grossisti aderenti (26 punti vendita associati a FME - Federazione Nazionale Grossisti di Materiale Elettrico) appositi contenitori, idonei al conferimento di neon e lampadine compatte all’interno del punto vendita, nonché flyer e locandine, per i clienti, con le informazioni relative a questo servizio e più in generale alle modalità a disposizione per una corretta raccolta differenziata di questa specifica categoria di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elet-triche ed Elettroniche). Ogni settimana, il veicolo con il marchio Amiat ed Ecolamp si occuperà del trasporto delle lampadine esauste dal punto vendita all’isola ecologica, in attesa della successiva consegna all’impianto di trattamento. Ogni grossista avrà il ritiro dei contenitori a cadenza mensile per un arco di dodici mesi.La raccolta delle lampadine esauste ha registrato a fine 2013 un incremento del 16 per cento, sfio-rando le 2.000 tonnellate in tutta Italia: ci sono, però, ancora molte iniziative che possono essere messe in campo per informare e sensibilizzare privati e professionisti.«Nonostante il Piemonte sia la terza regione italiana per raccolta di sorgenti luminose e la sola provincia di Torino registri quasi 110 tonnellate di materiale recuperato dal Consorzio, uno dei re-cord italiani», ha spiegato Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp, «è necessario unire gli sforzi e mettere a punto collaborazioni, come questa con Amiat, che ci consentano di raggiungere gli obiettivi sempre più ambiziosi imposti dalla Comunità Europea in materia di raccolta di rifiuti elettrici».Dalla raccolta e dal trattamento delle lampade a basso consumo è possibile recuperare il 95 per cento dei materiali di cui sono composte: vetro, metalli e plastiche che verranno riutilizzati. Inoltre, si evita la dispersione nell’ambiente di mercurio e di altre sostanze che, in grandi quantità, possono essere dannose per l’ambiente.

Un nuovo spazio espositivo del marchio Reggiani, sito nel centro di Chengdu, è stato inaugurato nella zona sud occidentale della Cina, nella provincia del Sichuan, uno dei principali poli logistici e punto di snodo per i trasporti e la comunicazione di tutta la Repubblica Popola-re Cinese. Con l’apertura a Chengdu dello showroom di 50 m2 e dell’uf-ficio di 140 m2, Reggiani Illuminazione aumenta la propria presenza sul mercato cinese, dove il marchio italiano è presente già dal 1997.

Lo showroom è stato pensato e realizzato per diven-tare un luogo in cui mettere in mostra le soluzioni illuminotecniche e tecnologiche dell’azienda, facen-dole conoscere e apprezzare a progettisti, architetti e professionisti di questa zona del Paese, attualmente in crescente fase di sviluppo.Il mercato cinese da anni rappresenta uno dei maggiori poli attrattivi e d’interesse per l’azienda, che intende ampliare e rafforzare la propria presenza nel Paese del Dragone, grazie anche ad altre tre nuove aperture: a Pechino, a Shenzhen e a Shangai.

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SCHNEIDER ELECTRIC: NUOVA SEDE A MILANO

08 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

BRENNERCOM: LIBERTÀ DI SCELTA NEL CLOUD

Specialista globale nella gestione dell’energia, Schneider Electric ha annunciato che a partire dal 3 febbraio 2014 è operativa la nuova sede Schneider Electric di Milano, nel “Colour Building” di Via Stephenson 73.La nuova sede, situata nei pressi della zona in cui sta sorgendo Expo 2015, è stata creata allo scopo di rafforzare la presenza commerciale del Gruppo sul territorio e si configura come una delle sue più importanti sedi in Italia.

«La scelta del Colour Building di Via Stephenson a Milano è avvenuta in coerenza con l’impegno verso lo sviluppo sostenibile di Schneider Electric: l’edificio è progettato e realizzato nel rispetto di criteri di sostenibilità ed efficienza energetica», ha dichiarato Fabrizio Landini, Vice President Bu-siness Unit IT Italia.La nuova sede integra tre unità organizzative: Area Commerciale Lombar-dia Ovest, Business Unit Buildings, Business Unit IT, in precedenza situate nelle due sedi di Baranzate (MI) e Desio (MB).

La sicurezza e la protezione dei dati, insieme con il controllo della rete di comunicazione, sono le carte messe sul tavolo da Brennercom, operatore di comunicazione e servizi ICT al-toatesino che, nel corso di un Convegno a Milano, ha annunciato piani di espansione verso il mercato della Lombardia, a breve distanza da nuovi passi intrapresi in Veneto, con l’apertura della prima rete interamente ottica e con l’insediamento di una sede commerciale a Verona. Brennercom, la cui proprietà fa capo per la massima parte al gruppo multimediale Atesia e alla Provincia Autonoma di Bolzano, ciascuno con quote superiori al 40 per cento, è una delle novità più rilevanti nel settore “public cloud”, con un’offerta varata nella primavera del 2013 che si rivolge al mercato delle piccole, medie e grandi aziende con servizi di natura infrastrutturale (IaaS). Già attiva da alcuni anni nei servizi di data center, con attività di web housing/server farm e di Internet Services (tra cui posta elettronica, gestione domini), l’ope-ratore di Bolzano ha avviato una specifica offerta di cloud computing che fa leva sulle proprie risorse e competenze in materia di connettività e data center. Protezione dell’informazione, sicurezza fisica e logica, sono tra le leve di quest’offerta, insieme con una particolare atten-zione per gli aspetti di privacy e flessibilità. L’operatività fornita attraverso i due data center

di Trento e Bolzano, distanziati di circa 60 km, contribuisce alla re-alizzazione dei più stringenti schemi di back up e di Disaster Reco-very per la protezione fisica delle informazioni; le avanzate soluzioni realizzate in collaborazione con EMC permettono di creare anche le piattaforme più premianti ai fini della business continuity, come quelle basata su EMC V-Plex, per la scrittura parallela dei dati sui dischi e la lettura. L’operatore altoatesino, che dispone di una pro-pria rete backbone ottica ad alta velocità tra Milano, Verona, Bolzano, Innsbruck e Monaco, fa della trasparenza a tutti i livelli uno dei punti di forza della propria offerta cloud, con lo specifico intento di fornire alla clientela il massimo della sicurezza e tranquillità d’animo. Un primo livello, quanto mai attuale, riguarda la dislocazione dei dati dei clienti, le cui informazioni sono conservate unicamente nei data center di Bolzano e di Trento, quindi sottoposti esclusivamente alle normative italiane ed europee, a tutela della privacy e in linea con le più severe certificazioni. Un secondo livello è quello della trasparen-za sulle soluzioni tecnologiche adottate, attraverso la collaborazione con i più autorevoli fornitori nel campo dei server, del networking, dello storage, oltre alla virtualizzazione di VMware.Un terzo livello è la possibilità di fornire un mix di soluzioni ampia-mente diversificate, in grado di rispondere alle richieste di aziende di ogni tipo e dimensione.

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FIERA BOLZANO: OBIETTIVO TOSCANA

LINEA LIGHT GROUP: LUCE PER LA PIEVE DI SAN GIORGIO

10 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

Il Borgo fortificato di Vigoleno, situato nel Comune di Vernasca nel Piacentino, è ritenuto uno fra i borghi medievali più belli d’Italia. L’intero borgo, di forma ellissoidale, è racchiuso da imponenti e integre mura merlate che hanno conservato nei secoli una ricca serie di reperti e testimonianze delle origini. All’interno del villaggio, edificata in prossimità delle mura orientali, sorge la Pieve di San Giorgio: collocabile intorno alla metà del XII secolo, rappresenta uno degli esempi di architettura romanica sacra più importanti del piacentino ed è formata da tre navate ed una torre campanaria quadrangolare. Il portale d’ingresso è sormontato da una lunetta scolpita raffigurante San Giorgio che uccide il drago, un’opera risalente al Duecento; l’interno, notevolmente integro nelle sue forme originarie, se si eccettua la copertura, presenta poderose colonne in pietra e capitelli scolpiti con figure di fattura primitiva e conserva affreschi di notevole importanza, raffiguranti santi ed episodi evangelici. Nell’affresco absidale è ripreso il tema di San Giorgio che uccide il drago, opera di un ignoto maestro locale del secolo XV. Con la partecipazione di ENI, come sponsor ufficiale, l’interno della Chiesa è stato recentemente interessato da una serie di lavori riguardanti la nuova illuminazione. Nella realizzazione dei lavori, Linea Light Group ha contribuito mettendo a dispo-sizione la propria tecnologia, senza interventi invasivi per la struttura. In questo caso, i corpi illuminanti sono stati verniciati con una colorazione speciale “giallo antico”, per integrarli il più possibile nell’ar-chitettura, e posizionati tenendo in considerazione le necessità scenografiche ed illuminotecniche di un

luogo sacro a seconda delle diverse celebrazioni. Per l’illuminazione è stata prestata particolare attenzione alla capacità dei corpi illuminanti di riprodurre la cromaticità dell’architettura e delle opere d’arte, in modo da presentarle all’osservatore come se fossero illuminate dalla luce naturale solare, come era stata progettata all’epoca. Fasci luminosi, molto ben definiti, sono stati utilizzati per l’illuminazione delle opere d’arte a parete nelle due navate laterali; una luce ben diffusa e omogenea è stata scelta per la navata centrale, per permettere una buona lettura con 250 lux e la possibilità di aumen-tare a 350 lux nella zona dell’altare e absidale, rispettando l’equilibrio globale tra ombre e luce, evidenziando le zone liturgiche, funzionali e celebrative.Un altro fattore importante che si è tenuto in considerazione è stato il risparmio ener-getico. L’illuminazione precedente prevedeva lampade al mercurio e ad incandescenza, per un consumo totale di 4.500 W: passando all’illuminazione a LED, il consumo globale è sceso a 480 W, con un rapporto di 9 a 1. Grazie, inoltre, alla maggiore durata delle sorgenti a LED rispetto alle sorgenti ad incandescenza (1.500 ore contro le 80.000 ore del LED, 53 volte in più), si ottiene anche un risparmio per la manutenzione, ritenuta molto dispendiosa, visto il luogo e la difficoltà di raggiungere i punti luce. Il progetto illu-minotecnico è stato seguito per Linea Light Group da Marco Mai di Light-Up (Bologna).

Dal 2004 ad oggi, Fiera Bolzano ha saputo costruire un percorso in continua evoluzione per il progetto fieristico Klimahouse, che ha ottenuto un notevole successo grazie alla sua capacità di rinnovarsi e di pro-porre ogni anno il meglio dell’edilizia sostenibile italiana ed è oggi un autorevole punto di riferimento per architetti, progettisti, costruttori edili e utenti finali. «Guardare al futuro significa affrontare con serietà e spirito d’iniziativa le vere sfide del nostro secolo. Ridurre i consumi e costruire nel rispetto dell’ambiente sono doveri che riguardano da vicino tutti i membri della nostra società perché la posta in gioco è il nostro avvenire, ma soprattutto quello delle prossime generazioni», spiega Reinhold Marsoner, Direttore di Fiera Bolzano. «Da Bolzano a Roma, da Bastia Umbra a Bari, il modello fieristico di Klimahouse, che ha visto la luce quasi dieci anni fa, si propone di trasmettere le competenze e le conoscenze maturate dall’Alto Adige nell’ambito dell’edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica in tutto il Paese».

Proseguendo in questa strategia, nasce, quindi, Klimahouse Toscana, che si svolgerà dal 28 al 30 marzo 2014 a Firenze, presso la Stazione Leopolda. Con questa manifestazione Fiera Bolzano amplia l’offerta delle edizioni itineranti di Klimahouse, particolarmente flessibili e declinabili a livello locale, per sviluppare nuovi mercati e far fronte in modo proattivo alle dif-ficoltà contingenti dell’attuale crisi economica. Klimahouse Toscana offre, inoltre, un ricco programma di eventi formativi e informativi con Convegni specializzati, presentazioni, workshop e mostre. Tra gli appuntamenti in calendario, le visite tecniche guidate agli edifici CasaClima per mostrare agli operatori del settore e al pubblico esempi di realizzazioni energetica-mente efficienti del territorio.

Die Historie, das sind wir

Pensare già oggi al domaniFrancoforte, 30 marzo - 4 aprile 2014 - Padiglione 8 Stand D 30 Vieni a trovarci a Light+Building e lo scoprirete

2014Pensare già oggi al domaniFrancoforte, 30 marzo - 4 aprile 2014 - Padiglione 8 Stand D 30 Vieni a trovarci a Light+Building e lo scoprirete

die Historie

2010

primo rilevatore di presenza “ULTRAPIATTO” PLANO CENTRO

2008Il primo interruttore ad avereil metodo “ZERO CROSSING”ed il terminale “PLUG IN“

2004Il primo orologio ASTRONOMICO integrato luogo/coordinate

SEL 170 Top2

1998Il primo interruttore digitale Serie Topcon cambio ora legale in automatico Programmazione testuale intuitiva

1992

Member of KNX

1987

Il primo INTERRUTTORE DIGITALETR 611

1976

Si inizia a progettare e costruireil primo rilevatore di presenza HTS

1976

La prima PRESA-INTERRUTTOREal mondo

1968Il primo interruttore orario

in materiale plasticoda 4,5kg a 250gr

1961

Il primo CRONOTERMOSTATORAM 120

1959

Il primo Interruttore CREPUSCOLARE LU 10

1951

Il primo ASTRONOMICO meccanicoSEL 171 E

1927

Il primo ELPAINTERRUTTORE LUCI SCALE

1921

Il primo interruttore luci scale

Non c’erano concorrentie neppure il mercato

SIEMENS ITALIA: NUOVO PRESIDENTE

12 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

Federico Golla, nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione di Siemens Italia

MADE EXPO: NUOVE DATE 2015

L’assemblea di Siemens Italia, riunitasi il 28 gennaio scorso, ha nomina-to Federico Golla Presidente del Consiglio di Amministrazione, che ora è composto da: Federico Golla; Johannes Biberacher, CFO di Siemens Italia; Miguel Angel Lopez, CFO del Settore Industry a livello mondiale.Il Consiglio di Amministrazione che si è tenuto il giorno successivo ha, inoltre, confermato Federico Golla nella carica di Amministratore delega-to, nominando Lopez vice Presidente non esecutivo.Nato a Torino nel 1955, laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino, Federico Golla è entrato in Siemens nel 1981 e, dal ’94 al ’97, ha ricoperto la carica di Direttore del settore Medical Solutions. Dopo un’e-sperienza in Germania in cui ha avuto la responsabilità del marketing e vendite per il mercato nordamericano del settore Automation & Drives, è rientrato in Italia nel 1999 per dirigere il settore Trasporti, assumendo anche la responsabilità di business development dei settori Energia e Tra-sporti. Da febbraio 2001 ha ricoperto di nuovo la carica di responsabile del settore Medical Solutions, in cui, da ottobre 2001 è anche chairman della Regione South West Europe di Medical Solutions di Erlangen.Da aprile 2009 è CEO di Siemens Italia.

Dopo un’approfondita verifica con aziende espositrici, Associazioni e opinion leader del set-tore, Made Expo ha scelto di riposizionarsi stabilmente sul calendario internazionale delle grandi fiere di settore, a partire dall’edizione 2015, negli anni dispari e durante il mese di marzo (dal 18 al 21), che «consente alla manifestazione una collocazione ottimale tale da permettere con maggiore efficacia la partecipazione degli espositori e la visita degli opera-tori internazionali», ha commentato Giovanni De Ponti, Amministratore Delegato di Made Expo. «Il posizionamento a marzo e la biennalità vogliono essere la risposta all’esigenza di razionalizzazione dell’offerta fieristica italiana, consentendo alle aziende di concentrare in

un unico evento fieristico la presentazione al mercato, nel primo trimestre, delle novità e di pianificare le successive campagne di promozione e vendita».La manifestazione anticiperà così l’EXPO 2015 e si proporrà in modo prope-deutico ai temi della sostenibilità che saranno trattati e mostrati anche nelle soluzioni architettoniche e costruttive dell’esposizione universale. Allo stesso tempo, la collocazione anticipata eviterà i disagi connessi al congestionamento di pubblico generico di EXPO 2015 (1 maggio - 31 ottobre) che avrà un profilo piuttosto diverso dal visitatore professionale ricercato dagli espositori di Made Expo, ed eviterà peraltro la prevedibile lievitazione dei costi e della complessità nella gestione della visita e della permanenza nel periodo dell’Expo Universale, cosa cui le aziende ed i visitatori professionali sono sempre più attenti.Con questa scelta, la fiera continua il proprio percorso di ulteriore qualificazione dell’offerta fieristica e di supporto al business per l’architettura e le costruzioni all’interno di un contesto internazionale in forte movimento e ricco di nuove op-portunità, che si svilupperà anche nel 2014 con iniziative mirate, principalmente su eventi internazionali e che avrà in Made Expo un riferimento costante in Fiera Milano Rho.

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LEGRAND: JOINT VENTURE PER L’ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA

PV GRID: INTEGRAZIONE DEL FOTOVOLTAICO NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE EUROPEE

13Anno 5, N.2

Dopo l’acquisizione nel 2011 di Intervox, operatore francese dei sistemi elettrici dedicati all’assistenza all’autonomia, e nel 2013 della britannica Tynetec, Legrand ha annunciato lo scorso 6 febbario la firma di un accordo di joint venture con Neat, principale azienda spagnola dei sistemi dedicati all’assistenza all’autonomia e attore di riferimento in Europa, rafforzando così il proprio impegno nel settore.Promettente nel lungo termine, il segmento dell’assistenza all’autonomia sarà sostenuto al tempo stesso da una domanda crescente da parte di persone anziane che desiderano, per la maggior parte, continuare a vivere in casa propria, mantenendo la loro indipendenza e dalle istituzioni pubbliche, in particolare per motivi economici, in un contesto di forte incremento

demografico di tale fascia di età.Neat permette di completare idealmente l’offerta di Legrand, che vanta già una gamma di soluzioni che migliorano la qualità della vita degli anziani nelle loro abitazioni e presso strutture specializzate, grazie a prodotti specifici quali le prese di facile manipolazione, la segnalazione luminosa dei percorsi per prevenire le cadute, i sistemi di chiamata infermiera o i terminali per teleas-sistenza.Con sede a Madrid, Neat ha un organico di 90 persone e realizza un fatturato annuo di oltre 15 milioni di euro.

Il Consorzio del progetto europeo PV Grid ha pubblicato, lo scorso 30 gennaio, un documento di consultazione contenente alcune raccomandazioni strategiche relative all’implementazione di soluzioni tecniche per facilitare l’integrazione del fotovoltaico nelle reti di distribuzione.Il Consorzio sta lavorando, dal mese di maggio 2012, all’identificazione di soluzioni tecniche prioritarie per incrementare la capacità delle reti di distribuzione d’integrare impianti fotovol-taici. A valle di una dettagliata analisi delle barriere, nel documento vengono presentate una serie di raccomandazioni di carattere normativo e regolatorio per facilitare l’implementazione di queste soluzioni tecniche.In un sistema energetico in rapida evoluzione, in cui la generazione distribuita basata sull’uti-lizzo di fonti rinnovabili sta ricoprendo un ruolo sempre più centrale, emerge l’esigenza di nuo-ve funzionalità per la gestione delle reti di distribuzione. Le sfide analizzate sono le seguenti:- assicurare condizioni eque nell’applicazione della riduzione di potenza fotovoltaica;

- regolare opportunamente l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica;- sfruttare le potenzialità tecniche avanzate degli inverter fotovoltaici;- promuovere la diffusione di sistemi di accumulo sia lato distributore, sia lato auto-produttore;- favorire le applicazioni per la gestione della domanda attiva (demand response);- incentivare lo sviluppo delle “Smart Grid”.

Entro aprile 2014, i partner nazionali di PV Grid organizzeranno un workshop in cia-scuno dei 15 Paesi che partecipano al progetto, per discutere con i principali operatori nazionali le soluzioni tecniche più opportune da implementare in ciascuna nazione, tenendo conto delle specificità locali.

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SCAME: UN CONTRIBUTO AL RESTAURO DEI BRONZI DI RIACE

OSRAM: NUOVO RESPONSABILE DEL SALES CHANNEL TRADE

Fabio Zucca

A quarant’anni dal loro ritrovamento, lo scorso mese di dicembre 2013, i Bronzi di Riace sono tornati nella loro “casa” naturale, il Museo Nazionale di Reggio Calabria, dopo quattro anni di restauro conservativo.Le due statue furono scoperte il 16 agosto del 1972 da un sub dilet-tante a 200 metri dalla spiaggia di Riace Marina (RC), a soli 8 metri di profondità. Il recupero, avvenuto dopo la segnalazione del sub, fu curato dalla Soprintendenza con la collaborazione del Nucleo Som-mozzatori dei Carabinieri di Messina. Sin da subito ci si rese conto della straordinaria scoperta, che rappresenta una delle poche te-stimonianze dirette dei maestri scultori del mondo greco classico.Il delicato processo di restauro è avvenuto in un apposito labora-torio, all’interno del Palazzo del Consiglio Regionale della Cala-

bria, e ha permesso di indagare con precisione lo stato di conservazione. Le due statue bronzee, sono state sottoposte a lunghe ed attente analisi con rilevamenti ai raggi gamma che hanno consentito di intervenire tem-pestivamente per il recupero delle parti maggiormente deteriorate.Per alimentare la sofisticata stru-mentazione tecnica necessaria ai lavori di restauro sono state scelte le prese industriali interbloccate da pa-rete della Serie Omnia di Scame, che consentono l’inserimento e il disinse-rimento della spina solo a interrutto-re in posizione di aperto.

Proveniente da realtà multinazionali del settore quali BTicino, Gewiss e Schneider Electric, Fa-bio Zucca, 42 anni, in Osram da 4 anni, è stato nominato alla guida della struttura di Sales Channel Trade.Il team di vendita sarà composto da quattro area manager che presidieranno il mercato italiano: Piero Ceccato, Carlo Ciolfi, Aldo Nino Marchi e Giuseppe Pirozzi.Completano il gruppo: Teresa Camasso, re-sponsabile della gestione Consorzi e Clienti internazionali; Clae Frassinelli, responsabile della divisione Professional Luminaires; Fran-cesco Schiavella, responsabile della struttura Sales Application Engineering.

EDITORIALE

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Cari lettori e cari Soci FME,vi scrivo quando sono appena arrivati i dati relativi al mese di gennaio che riportano –7,23 a livello Italia, con ancora profonde differenziazioni tra le varie regioni, alcune delle quali sono particolarmente in difficoltà tipo la Campania, la Sardegna, le Marche/Abruzzo/Molise, la Puglia. In generale, comunque, ancora la situazione non è delle più rassicuranti.Per riflettere su questi dati e provare a darne alcuni sulla previsione 2014 come di con-sueto FME organizza un incontro al quale invitiamo tutti i protagonisti del mercato, quindi, in primis, i nostri Associati, tutti i fornitori e tutte le altre Associazioni che ope-rano nel nostro settore. L’incontro si terrà a Milano, il giorno 18 marzo dalle ore 17 alle ore 19 (Unione del Commercio – C.so Venezia 47/49 – Sala Orlando).Sarà anche l’occasione per ascoltare direttamente dal Professor Mannheimer i risultati della ricerca che abbiamo commissionato a ISPO e che, in parte, rappresenta il seguito di quella che abbiamo presentato a Venaria sulla percezione degli Italiani nei confronti del risparmio energetico, della sicurezza e del comfort domestico.Questo secondo modulo, indirizzato al target degli installatori, ha come titolo: “La figura dell’installatore oggi nel percorso delle nuove tecnologie” e si è posto l’obiettivo di inda-gare gli atteggiamenti degli installatori del settore elettrico riguardo alla formazione e alla promozione di temi quali la sicurezza domestica, il risparmio energetico e il comfort domestico/la domotica. Come sempre saranno tanti e tutti interessanti gli spunti utili che usciranno da questa indagine e che siamo certi saranno di interesse per la platea.Approfitto, poi, proprio di queste pagine della nostra rivista ufficiale Commercio Elettri-co per annunciare che, a seguito di un accordo stipulato con l’Editore, siamo in grado di offrire a tutti i nostri Associati condizioni vantaggiose per le inserzioni, le pubblicità, gli abbonamenti e gli altri servizi offerti, di cui siete già stati informati tramite nostra comunicazione.Abbiamo poi omaggiato tutti i nostri Soci e i fornitori partner di Communication Wa-rehouse per il 2014 con due prestigiose Ricerche di Mercato, commissionate da Com-mercio Elettrico e realizzata da Databank Cerved Group, sulle “Performance di Bench-marking” dei principali protagonisti del mercato elettrico italiano. 77 produttori, che rappresentano l’87% del mercato, 113 distributori, che ne rappresentano l’85%, per un confronto degli indici di bilancio che consenta una valutazione del contesto competitivo di mercato nel quale tutti noi operiamo.Ognuno di noi potrà, quindi, collocare e valutare le proprie performance, parametran-dole con quelle dei competitor e con le medie del settore, analizzando per ora un arco temporale continuo che, dopo quello dell’anno scorso, mette sotto la lente d’ingran-dimento gli anni 2010, 2011, 2012. Uno strumento di lettura importante per cogliere, partendo dai numeri e dai confronti, le criticità specifiche di ogni realtà imprenditoriale, fornendo, questo è l’augurio, spunti di riflessione utili per un miglioramento ed una crescita. Informiamo, per altro, tutti i Soci che la ricerca potrà essere rielaborata e personalizzata confrontando i singoli dati di bilancio con un “cluster” di riferimento concordato, ad un prezzo anche questo speciale e riservato ai soli associati FME.Nelle pagine di questo numero troverete poi anche un articolo interessante su Barcode ed Electrocod entrambi strumenti sui quali è bene soffermarci perché rappresentano possibilità di riduzione dei costi, vitale per le nostre aziende.Buona lettura a tutti!

Giampaolo FerrariPresidente FME

Vuoi dire la tua opinione sull’editoriale o suggerire argomenti su cui dibattere?Scrivi a: [email protected]

Strumenti di vitale importanza per tutta la filiera elettrica

ELECTROCOD 2.0 E BARCODE

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Metel, nella sua, storia ha sempre rivolto l’attenzione al “cost saving” aziendale attraverso la dematerializ-zazione dei processi. Uno dei suoi pas-si indispensabili riguarda ElectroCod 2.0 e i codici a barre (Barcode).È, infatti, fondamentale riconoscere come questi strumenti siano di vitale importanza per l’intera filiera, poiché il “cost saving” aziendale è oramai il fo-

cus di ogni realtà, a prescindere dalle sue dimensioni.Senza questi strumenti, il costo di gestione sopportato dalle aziende si moltiplica e diviene ingiustificabile, specialmente nel 2014.

CODICI A BARREPartiamo dal Barcode: facciamo un po’ di dietrologia dicendo che il Barcode fu perfezionato all’interno di IBM negli anni ’70. Assunse un acronimo che meglio di qualunque altro ne chiarisce il significato: UPC - Universal Product Code (Codice di Prodotto Universa-le). Da allora, il Barcode è diventato l’interprete standard per consentire comunicazioni logistiche tra aziende di nazionalità diversa.I codici a barre hanno ormai una diffu-sione illimitata e trovano applicazione in ogni settore per l’estrema economia e per le eccezionali doti di versatilità.Ed è per queste ragioni che il Barcode diviene la necessità operativa per tutte le applicazioni legate alla logistica.

DIZIONARIO DI FILIERAPassando ad ElectroCod lo possiamo definire come il dizionario di filiera, di-venuto nel 2013 di proprietà di Metel. Questo dizionario rappresenta tutta la merceologia del materiale elettrico e d’illuminazione attraverso 42 grandi fa-miglie merceologiche, che poi si dividono singolarmente in sottofamiglie, arrivan-do fino al quarto livello di dettaglio. Elec-troCod è pubblico, gratuito ed è presente sul sito http://electrocod.metel.it/, sia nel

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formato immagine (PDF), sia in quello Excel. Esso viene aggiornato da comitati tecnici in cui produttori e distributori si confrontano e aggiornano l’alberatura in modo da riflettere costantemente la rappresentazione del mercato.ElectroCod si sviluppa anche grazie alle migliorie suggerite dagli utenti, che sono visionate dai comitati tecni-ci e, quindi, inserite nel sistema con regole condivise tra produttori e distri-butori.Ad oggi hanno aderito circa un centi-naio tra grossisti e produttori; oltre il 60 per cento degli articoli presenti sui listini Metel è già collocato nell’ambito di ElectroCod ed è già visibile al mer-cato della distribuzione.ElectroCod diventerà parte integrante del listino Metel; infatti, dal 1° luglio 2014 Metel certificherà i listini, ap-ponendo un’eccellenza a riguardo della completezza dei dati solo a quei produttori che completeranno questa informazione, imprescindibile per le sfide che il mercato ci propone quoti-dianamente. Riassumiamo le caratte-ristiche fondamentali:1) la forza di ElectroCod 2.0 sta nella compatibilità verso tutti i sistemi di classificazione, Web o gestionali;2) ElectroCod 2.0 sarà parte integrante del listino Metel, affiancando il codice articolo, che può già essere arricchito di tutte le informazioni (caratteristiche, immagini, schede tecniche) che il pro-duttore vuole trasmettere al mercato;3) le applicazioni più semplici da realiz-zare sono le statistiche che riguardano qualsiasi tipo di famiglia di materiale acquistato, venduto e obsoleto. Ogni azienda avrà la possibilità di costruire applicazioni per la propria azienda, per il proprio gruppo di appartenenza, per la filiera;4) Metel proporrà un sistema di ricerca e d’informazione dei prodotti rivolto a tutte le aziende direttamente in con-

tatto con gli utilizzatori, al fine di pro-muovere e diffondere gli interessi della filiera rappresentata dai suoi soci. Quest’ultima iniziativa permetterà di rendere visibile sul Web l’attuale filiera, cioè i prodotti dei produttori attraverso i grossisti di materiale elettrico;5) i sistemi gestionali Metel Certified in uso ai grossisti hanno già integrato ElectroCod 2.0. Tutte le applicazioni di ricerca e statistica sono, quindi, inseri-te in questi gestionali;6) diverse grandi realtà della distri-buzione utilizzano ElectroCod per alimentare non solo le proprie appli-cazioni, ma anche motori di ricerca e strumenti collegati all’eCommerce verso gli installatori.

Enrico Renato Viscardi

I dati dei bilanci delle imprese produttrici e distributrici sono uno strumento prezioso

LE VIE DEL SUCCESSO SONO INFINITE

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I dati dei bilanci delle imprese produttrici e distributrici di materiale elettrico pub-blicati da Cerved sono, da questo punto di vista, uno strumento prezioso. Muo-vendoci lungo questa linea presentiamo nell’articolo i risultati di un esercizio, tra i tanti che abbiamo effettuato presso il CESDE, per esplorare tutto il potenziale informativo dei bilanci per il settore della distribuzione elettrica: in questo caso ci siamo focalizzati principalmente sulla performance complessiva, individuando le imprese con i migliori risultati nel 2012, e domandandoci se esse hanno qualche cosa in comune, una sorta di “formula del successo”, o, più modesta-mente e semplicemente, dei valori dei ratios che le distinguono in modo netto dalle altre imprese del settore.

Una premessa: “i primi della classe” tendono a mantenere la propria supre-mazia nel tempoLa nostra analisi si basa sui bilanci del 2012. Tuttavia, abbiamo fatto alcune ana-lisi preliminari, confrontando i risultati del 2012 con quelli del 2011, del 2010 e, in alcuni casi, anche del 2009: i risultati sono molto chiari. I livelli di performance (e, in generale, i ratios) sono tendenzial-mente strutturali: chi ha performance superiori alla media tende a mantenere questa posizione nel tempo, così come le imprese deboli tendono a rimanere tali nel corso degli anni.

L’analisi dei bilanci per-mette, innanzi tutto, di valutare la performance dell’imprese in termini

complessivi, cioè di crescita dell’impre-sa, di redditività, e, per i più raffinati, di rischio. Inoltre, permette, attraverso l’analisi dei ratios, o indici di bilancio, di comprendere diversi aspetti delle politi-che e delle strategie seguite dall’impresa (struttura finanziaria, politiche di debito e credito commerciale, politiche delle scorte, produttività, ecc.) e come queste influiscono sulla performance aziendale.

Nota: ogni punto della figura corrisponde ad un’impresa di distribuzione. Più il punto è a destra, maggiore è la crescita; più è in alto, maggiore è il ROE (%)

* Esclusi outlier

Figura 1 – Performance dei grossisti di materiale elettrico - 2012*

Vi sono naturalmente condizioni “di rot-tura” in cui questi assetti si alterano, ad esempio in presenza di concentrazioni, chiusure di “vicini ingombranti”, nuo-ve entrate dall’esterno, come nel caso dell’ingresso sul mercato di un grande operatore estero. Ma se guardiamo al nostro settore negli ultimi 3÷4 anni os-serviamo che la classifica delle perfor-mance ha un buon grado di stabilità: più forte se si guarda il ROE, un po’ meno forte nel caso della crescita.Questo fatto è per noi di particolare in-teresse, perché i dati di bilancio tendono ad arrivare al pubblico con un ritardo di circa un anno, e questo porterebbe a concludere che siano vecchi. Osserva-zione che perde rilevanza in presenza di fenomeni strutturali, che permangono nel tempo.

LE IMPRESE HANNO PUNTATO SULLA REDDITIVITÀ PIÙ CHE SULLA CRESCITAPer misurare la crescita dell’impresa l’indicatore più utilizzato, e più rilevante dal punto di vista economico, è il tasso di crescita percentuale del fatturato. La crescita è importante per l’azionista perché determina la capacità di reddito di lungo termine e il valore di cessione dell’impresa.Più complessa la scelta dell’indicatore di redditività, tra ROE, ROA, ROI, utile/rica-vi, e svariati altri. Noi, anche per evitare un’eccessiva complessità di analisi, ab-biamo assunto in questo caso il punto di vista dell’azionista (che nella distribuzio-ne elettrica all’ingrosso coincide di nor-ma con l’imprenditore): abbiamo quindi adottato il ROE (Return On Equity), che misura la redditività netta del capitale investito dagli azionisti. Indicatori diver-si, come ad esempio il ROA (Return On Assets) misurano la redditività dell’in-sieme dell’attivo, in cui confluiscono tutti gli asset dell’impresa, “pagati” sia dal capitale proprio, sia da quello di debito; se, ad esempio, i tassi sono bassi rispet-to al ROA, si può aumentare il ROE, cioè il ritorno degli azionisti, aumentando il capitale di debito. Per ragioni di semplicità in questo ar-ticolo non consideriamo un terzo indi-catore interessante per l’azionista, cioè il rischio: ad esempio, un’azienda con forte indebitamento sul breve termine, può avere alto ROE in periodi di tassi di interesse bassi, ma è fortemente espo-sta al rischio di perdite in presenza di rialzi dei tassi.Concentrando quindi l’attenzione sul

2012, e considerando l’insieme di tutte le imprese dell’indagine Cerved, abbiamo incrociato i due indicatori di performan-ce, cioè redditività e crescita del fattura-to. I risultati sono riassunti nella figura 1, in cui ogni punto rappresenta un’im-presa dell’indagine Cerved: più il punto è a destra, più l’impresa è cresciuta; più è in alto, più l’impresa ha guadagnato. Se dividiamo la figura in 4 quadranti, vedia-mo che:- nel primo quadrante in alto a destra, si trovano i “primi della classe”, che hanno avuto sia crescita del fatturato, sia ROE elevato;- nel terzo quadrante, in basso a sini-stra, si trovano “gli ultimi della classe”, che hanno avuto sia una riduzione del fatturato, sia un ROE negativo (quindi: gli azionisti hanno perduto);- negli altri due quadranti le situazioni intermedie, in cui l’impresa ha salvato il ROE, accettando una riduzione del fattu-rato (IV quadrante), oppure è cresciuta, ma con un ROE negativo (III quadrante).

Il grafico evidenzia, coerentemente con la riduzione della domanda già discus-sa nei nostri articoli precedenti, che la maggior parte delle imprese si è foca-lizzata, per scelta odi fatto, sull’obiettivo della redditività, anche a costo di accet-tare una riduzione del fatturato, e che un numero non piccolo di imprese, quasi il 20% del campione, ha avuto un risultato negativo, sia sul fronte del fatturato, sia su quello della redditività.I “nomi e cognomi” di tutte le imprese, con la rispettiva collocazione, si possono trovare nell’indagine Cerved.

I BEST PERFORMER HANNO SCELTO STRADE PER IL SUCCESSO TUTTE DIVERSE TRA LOROFocalizziamo ora l’attenzione sul primo quadrante, quello dei “primi della clas-se”. Tra queste ne abbiamo selezionate cinque, tralasciando le altre, o perché i risultati del loro bilancio 2012 sono distorti da processi di concentrazione ancora in corso, o perché, pur essendo nel primo quadrante, la loro crescita, o la loro redditività, pur positive, non sono state esaltanti. Insomma, abbiamo scel-to la crème de la crème.Le imprese sono:- Cieb Elettroforniture S.p.A.;- Elettrowatt S.p.A.;- E.F.90 S.r.l.;- Megawatt S.p.A.;- Elettrolazio S.p.A.

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performance superiori alla media tende a mantenere

questa posizione nel tempo ...

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CIEB ELETTROFORNITURE

ELETTROWATT E.F.90 MEGAWATT ELETTROLAZIO Media Settore (*)

Performance

ROE (%) 7,74 9,68 10,87 22,48 24,4 1,02

Tasso di Crescita % dei Ricavi netti 8,88 9,99 6,91 15,86 12,93 -10,75

Caratteristiche Strutturali

Ricavi Netti (Mln euro) 39,9 14,6 10,4 80,2 45,6

Area Gegrafica (Regione) Lombardia Lombardia Liguria Campania Lazio

Area Gegrafica (Provincia) Brescia Milano Imperia Napoli Roma, Latina,

Frosinone

Ratios

ROA (%) 4,13 2,55 5,68 4,29 2,58 2,72

ROI (%) 6,02 4,03 12,28 6,52 6,51 4,31

% Margine ante oneri finanziari/Ricavi

2,88 1,58 3,96 2,88 1,54 2,17

Turnover 1,43 1,61 1,43 1,48 1,67 1,25

Giorni medi di scorta 47 69 86 30 33 60

% Oneri/Debiti finanziari 2,03 4,12 7,6 3,6 4,79 3,41

% Debiti finanziari EES/Debiti finanziari fotali

100 98,18 36,2 72,52 74,63 87,43

% Patrimonio netto/Debiti finanziari totali

59,76 13,29 117,93 26,26 61,44 84,02

Liquidita immediata 116,61 74,03 98,63 125,71 113,47 105,2

Liquidita a breve termine 142,84 115,28 167,74 142,99 136,74 138,72

Ricavi per dipendente (Migliaia di euro)

687,4 324,7 346,4 704,1 608,2 381,8

Valore aggiunto operativo per dipendente (Migliaia di euro)

76,1 46,2 50,7 63,5 63,8 54,4

Costo lavoro per dipendente (Migliaia di euro)

51,9 44,7 37,3 35 40,8 41,7

Durata media crediti commerciali (giorni)

183 116 100 190 174 165

Durata media debiti commerciali (giorni)

62 62 103 79 125 95

Tasso di Crescita % MOL -3,57 -78,48 -45,31 -3,3 136,07 -44,39

Tasso di Crescita % Attivo 10,9 -16,47 15,25 33,15 9,94 -5,21

Tasso di Crescita % Patrimonio Netto 8,05 9,77 11,44 26,93 31,03 4,75

Tabella 1 - Comparazione dei cinque best performers e della media del settore; 2012*

*Ratios sul bilancio somma di tutte le imprese dell’indagine Cerved

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Si noti che non si tratta di imprese “si-mili”, cioè ad esempio appartenenti allo stesso territorio, o con la stessa stra-tegia, o con lo stesso tipo di struttura finanziaria, o appartenenti alla stessa classe dimensionale. Al contrario esse sono assolutamente eterogenee per dimensioni, per area geografica, per struttura finanziaria. Non sono, quindi, imprese “comparabili” in senso stretto, l’unica cosa che hanno in comune è di avere avuto un buon risultato nel 2012 (e, in generale, nell’ultimo triennio). Ma nonostante questo vale la pena di fare un esercizio di comparazione: esso permet-te di verificare se, almeno con riferimen-to a quanto si può dedurre dai bilanci, vi è qualcosa che accomuna queste impre-se e le distingue in modo netto da tutte le altre, una sorta di “formula del succes-so”, come potrebbe essere, ad esempio, l’elevata produttività del lavoro.I risultati sono riportati nella tabella 1, in cui le imprese sono ordinate da sini-stra verso destra, da quella con il ROE più basso a quella con il ROE più elevato. L’ultima colonna è il bilancio somma, che esprime come già detto, la situazio-ne media di tutto il settore della distribu-zione all’ingrosso di materiale elettrico.Se si ha la pazienza di osservare la tabel-la con attenzione si nota che, in estrema sintesi, le cinque imprese “migliori” non hanno ratios simili in (quasi) nessun caso, né si distinguono in modo chiaro ed inequivocabile, come gruppo, rispetto alla media del settore (bilancio somma). Se prendiamo, a titolo di esempio, alcuni dei ratios più utilizzati, si osserva che:- il costo del lavoro per dipendente, che nell’insieme del settore è pari a 41.700 euro anno, varia per i best performer tra 35.000 e 51.900 euro; comprensibilmente più basso per le imprese del Sud (Mega-watt) e più alto per le imprese del Nord Italia, ma anche in questo con eccezioni, perché ad esempio E.F.90, ligure, ha un valore (37.300 euro) appena superiore a quello di Megawatt;- i ricavi per dipendente, pari a 381.800 euro anno nel settore, variano, tra i primi della classe tra un minimo di 324.700 euro e un massimo di 687.400 euro;- la struttura finanziaria, sintetizzata nel rapporto % patrimonio netto/debiti finan-ziari totali, pari nel settore a 381,8, varia tra i best performer tra 13,29 e 117,93;- i giorni medi di scorta, pari a 60 a livello nazionale, variano tra le imprese migliori da un minimo di 30÷33 (Megawatt e Elet-trolazio) a 86;

- la durata dei crediti commerciali, che tra l’altro non è correlata a quella dei debiti commerciali, è pari a 165 giorni a livello nazionale, mentre varia tra un minimo di 100 (116 per Elettrowatt) e un massimo di 190.

Variazioni paragonabili si riscontrano per tutti gli altri ratios, su cui non insistiamo ulteriormente.

CONCLUSIONIDi fronte alle difficoltà del mercato, la maggior parte delle imprese ha cercato di salvaguardare per quanto possibile la redditività, accettando, di fatto o per scelta, una riduzione del fatturato; quasi un quinto delle imprese ha subito perdite su entrambi i fronti. Alcune imprese al contrario sono riuscite ad ottenere buoni risultati su tutti e due gli indicatori, cre-scita del fatturato e redditività, anche se magari inferiori a quelli del passato.Analizzando le migliori tra queste impre-se abbiamo visto che esse sono molto diverse tra loro per caratteristiche strut-turali, quali le dimensioni e il territorio di presenza. Abbiamo visto, inoltre, che hanno utilizzato strategie e politiche, per come possiamo dedurle dai ratios di bilancio, diversificate: si può “vincere” con un costo del lavoro alto o basso, con una produttività elevata o ridotta, con una struttura finanziaria caratterizzata da poco o da molto indebitamente, con magazzini grandi o piccoli. Per ciascu-no di questi parametri le differenze tra le aziende migliori sono molto rilevanti, spesso con uno scarto tra il valore mino-re e il maggiore nell’ordine dell’80÷90%. Se si confrontano queste aziende con la media del settore, si vede che per tutti i parametri abbiamo primi della classe sopra la media e primi della classe sotto la media.Il “segreto” del successo non è nel valo-re di un singolo indice, ma nella miscela di valori degli indici. L’analisi di bilancio permette di capire, come abbiamo visto nell’articolo di febbraio, di quanto si può migliorare su ogni indice e, anche grazie a tecniche di simulazione, quale è il mix ottimale di miglioramenti da adottare.

Marco Scarpinato

Un modello tutto italiano di aggregazione per affrontare le nuove sfide del mercato elettrico

RETE ELETTRICA ITALIA

Nata dall’intuizione di due importanti aziende del mondo della distribuzione, Comoli Ferrari, di Novara, e Megawatt, di Napoli, è stata ufficialmente presen-tata nello scorso mese di gennaio, REI Rete Elettrica Italia, un progetto tutto “italiano” che intende creare un model-lo di business “aggregato e unito” in un comparto che, con il previsto -11 per cento del 2013, ha ormai perso circa il

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30 per cento del suo fatturato in 5 anni.«Ciò che ci ha spinto ad intraprendere questa nuova iniziativa è la situazione di stasi del mercato», ci spiega Giampaolo Ferrari. «Credo che ogni azienda stia cercando soluzioni per ridurre il divario di quasi trenta punti che si è perso da qualche anno. Analizzando varie possibi-lità, è nata l’idea di affrontare il mercato a livello nazionale con un nuovo progetto di aggregazione, avviato con la collabora-zione di un collega che segue molto bene il Centro-Sud Italia, dividendoci gli oneri logistici e le peculiarità territoriali, molto diverse tra Nord e Sud. Abbiamo così de-ciso di creare una società, con carattere esclusivamente commerciale, che possa intraprendere una sua politica di vendita verso una rete di piccoli e medi distribu-tori e che utilizzi le capacità logistiche dei due principali soci. Riteniamo in quest’ottica di poter dare sicuramente molto di più di quanto non possano fare direttamente i singoli forni-tori: questo, però, non lo si deve leggere solo in termini di condizioni di acquisto, ma come un servizio globale che, partendo anche da un prezzo competitivo, consenta un allargamento di gamma, un maggiore ventaglio di produttori, una garanzia di ra-pidità di consegna. Questo vuol dire ridur-re i magazzini dei distributori, mettendoli in una condizione finanziaria sicuramente migliore, con la conseguente possibilità di aggredire il mercato in modo diverso, oltre

ad un’ulteriore serie di servizi quali attività di marketing, di promozione, di collabora-zione, alla luce delle necessità che emer-geranno dal mercato».

Unirsi e collaborare: due verbi nuovi per il mondo della distribuzione, in cui finora si è parlato solo di vendere o acquistare«Sono diversi anni che pongo all’attenzio-ne del settore la necessita di intraprende-re un processo di aggregazione. Purtrop-po, la grande maggioranza delle aziende sono cresciute solo aprendo nuove filiali o acquisendo altre realtà del settore. Il fatto che in Italia o si chiuda, perché uno falli-sce, o si venda, fa parte della nostra men-talità, per la quale se un’azienda è in crisi la sola soluzione dia quella di vendere, senza considerare la possibilità di fare al-leanze per affrontare meglio la situazione. La grande opportunità è che un’alleanza con chi è più grande o più piccolo consente di rimanere, da protagonisti, all’interno del mercato, anche perché il futuro sarà sicu-ramente indirizzato su questo percorso. È chiaro che bisogna fare evidentemente un passo indietro un po’ tutti da una gestio-ne più diretta delle attività: siamo frenati dalla mancanza di possibilità di essere i “padroni”».

La nuova S.p.A., oltre a Comoli Ferrari e Megawatt, che detengono ognuno il 35 per cento delle quote, vede anche la partecipa-zione, con il 30 per cento, de La Rete S.r.l, società nella quale confluiranno i grossisti, liberi da vincoli di rapporto con Consorzi, che vorranno aderire mantenendo la pro-pria identità e indipendenza territoriale.

Quali caratteristiche dovranno avere le aziende per poter associarsi a La Rete?«Dovrà essere una società ben struttura-ta, economicamente a posto, che creda in quello che si sta facendo, perché a tutti gli effetti nella rete non sarà considerata certamente un socio di serie B, perché tutti devono poter trarre benefici da questa operazione: noi perché aumentiamo il vo-lume d’affari, migliorando il rapporto con i fornitori; i fornitori, che vedono la possi-bilità di distribuire il prodotto in tutta Italia su un maggior numero di grossisti; i soci, indipendentemente dall’incremento del loro fatturato, per il fatto di essere parte-cipi di un gruppo che può offrire importanti opportunità, che mette a disposizione una panoramica molto più ampia di prodotti per soddisfare i loro clienti».

Il progetto vuole, così, unire in un’unica società commerciale la forza contrattuale e logistica di due delle più grandi e con-solidate realtà della distribuzione elettrica nazionale, con la presenza territoriale, la forza relazionale e le specificità di un gruppo di distributori di materiale elettri-co uniti, da Nord a Sud, per rafforzare il proprio ruolo sul mercato.Il management di REI vede in prima fila Paolo Ferrari, Presidente del Consiglio di Amministrazione, e Domenico Marigliano, Amministratore Delegato, cui si affiancano Ombretta Coda, Consigliere con delega al coordinamento generale, Vincenzo Rotun-no, Direttore Commerciale, e Alessandro Nicotera, Direttore Marketing e Processi.

A cura della Redazione

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Giampaolo Ferrari

Soluzioni tecnologiche ed opportunità di business nell’industria, nei servizi e nella Pubblica Amministrazione

EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA

È stata presentata lo scorso 4 dicem-bre la 3a edizione dell’Energy Efficiency Report, il Rapporto sulle prospettive dell’efficienza energetica in Italia re-alizzato dall’Energy & Strategy Group della School of Management del Poli-tecnico di Milano: quest’anno, l’atten-zione è stata posta in particolare sui settori residenziale, industriale, dei servizi e della Pubblica Amministra-zione.Il Rapporto ha analizzato la maturità tecnologica delle principali famiglie di soluzioni per l’efficienza energetica adottabili nei diversi ambiti, stimando

la convenienza economica della loro adozione ed il relativo potenziale di mercato al 2020. Inoltre, ha fornito un quadro dell’attuale impianto nor-mativo nazionale in tema di efficienza energetica, al fine di comprenderne le principali criticità e l’impatto sulla diffusione degli interventi.Per ognuna delle possibili soluzioni e tecnologie per l’efficienza energetica, la convenienza economica è stata cal-colata attraverso:- il costo medio necessario lungo l’in-tera vita utile di ciascuna tecnologia per risparmiare o produrre (mediante una tecnologia efficiente) un singolo kWh elettrico o termico, da confronta-re con il costo evitato dell’approvvigio-namento dalla rete elettrica o gas;- il tempo di pay back, da confronta-re con un valore “soglia” variabile in funzione dell’ambito d’applicazione considerato.

Le analisi sono state condotte, inoltre, sia nel caso di sostituzione “forzata” a fine vita della tecnologia precedente-mente adottata con una più efficiente, sia nel caso di sostituzione “volontaria” di una tecnologia ancora funzionante.I risultati mostrano che, se si guarda alla convenienza delle tecnologie lun-go l’intera vita utile (ossia sulla base del costo medio del kWh risparmiato o prodotto), quasi tutte le soluzioni e

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La 3a edizione dell’Energy Efficiency Report pone

l’attenzione in particolare sui settori residenziale, industriale,

dei servizi e della Pubblica Amministrazione

tecnologie per l’efficientamento ener-getico (ad eccezione di chiusure vetra-te e superfici opache) appaiono essere economicamente sostenibili in tutti gli ambiti d’applicazione, anche in assen-za d’incentivi. Tuttavia, se si guarda al tempo di pay back, che rappresenta l’indicatore maggiormente preso in considerazione dai soggetti investito-ri, esso risulta in media ampiamente superiore ai valori “soglia” ritenuti da essi accettabili (1÷2 anni in ambito industriale, 2÷3,5 anni in ambito ter-ziario, 4÷6 anni in ambito residenziale).Soltanto un numero ridotto di tecno-logie, infatti, raggiunge la convenienza economica in assenza d’incentivi: vale a dire illuminazione, aria compressa, inverter, UPS (solo in caso di sostitu-zione “forzata”) e sistemi di gestione dell’energia, in ambito industriale; illu-minazione, inverter, sistemi di building automation, UPS (solo in caso di so-stituzione “forzata”) e cogenerazione, negli altri ambiti.L’analisi al netto degli incentivi mostra che l’impatto dei regimi incentivanti sul ritorno degli investimenti è, nella maggior parte dei casi, non sufficiente a far raggiungere la convenienza eco-nomica a quelle tecnologie che di per sé non lo sono, ad accezione della co-generazione, in ambito industriale, e dei motori elettrici, negli altri ambiti. A valle di ciò, è stato stimato il potenziale

di risparmio conseguibile grazie all’a-dozione delle soluzioni per l’efficienza energetica analizzate e tenendo conto del possibile “effetto sostituzione” tra le diverse soluzioni. Dall’analisi emerge che la riduzione potenziale dei consumi energetici da qui al 2020 nel nostro Paese sarebbe pari a 297 TWh l’anno. Tuttavia, l’obiettivo che si ritie-ne possa essere raggiunto in Italia da qui al 2020 è nell’ordine dei 96 TWh, ossia circa un terzo di quanto teorica-mente a disposizione, a sua volta ri-partito tra 21 TWh elettrici (pari a circa il 6 per cento del consumo registrato nel 2011) e circa 75 TWh termici (pari a circa l’11 per cento del consumo re-gistrato nello stesso anno).Il settore cui è associato il maggior potenziale “atteso” al 2020 è quello re-sidenziale, pari a circa 51 TWh l’anno (54 per cento del potenziale globale), mentre le tecnologie cui è legato il maggior potenziale di risparmio ener-getico “atteso” sono: cogenerazione (6,24 TWh l’anno) e illuminazione (6,17 TWh l’anno), in ambito industriale; pompe di calore (36,7 TWh l’anno) e superfici opache (29,6 TWh l’anno), nel settore residenziale; cogenerazione (4,9 TWh l’anno) e pompe di calore (4,4 TWh l’anno), negli altri settori.Il raggiungimento del mercato poten-ziale darebbe luogo ad un giro d’affari medio annuo, da qui al 2020, stimabile

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Titoli di Efficienza Energetica: il nuovo sistema di gestione

in oltre 7 miliardi di euro, di cui circa 2 miliardi riferibili ad interventi per l’efficientamento dei consumi elettrici e la restante parte ad interventi per l’efficientamento dei consumi termici.Le ragioni di questa evidente differen-za tra potenziale “teorico” ed “atteso” sono fondamentalmente legate al quadro normativo, che, seppur abbia mostrato indubbi progressi negli ulti-mi anni, mostra alcune “contraddizio-ni” che rallentano la marcia del nostro Paese verso una maggiore virtuosità in tema di efficienza energetica, ed, in secondo luogo, alla carenza di una diffusa “cultura” dell’efficienza ener-getica tra i diversi attori della relativa filiera (in primis, tra i potenziali inve-stitori, che si riverbera in soglie troppo “stringenti” di tempo di pay back rite-nute accettabili).Tra le principali novità introdotte nel corso dell’ultimo anno all’interno del quadro normativo italiano in tema di efficienza energetica, si segnala il Decreto Legge 4 giugno 2013, che introduce l’“Attestato di Prestazione Energetica” (APE), in sostituzione dell’Attestato di Certificazione Ener-getica (ACE), e la sua obbligatorietà per gli edifici di nuova realizzazione, gli edifici sottoposti a “ristrutturazioni importanti”, gli edifici o le unità immo-biliari soggette a vendita e gli edifici o le unità immobiliari soggette a nuovo contratto di locazione, ed introduce disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva europea 2010/31/UE, con l’obiettivo di diffondere il nuovo paradigma di “edifici a energia quasi zero”.Sul fronte degli incentivi a supporto della diffusione dell’efficienza energe-tica, il DM 28 dicembre 2012 ha par-zialmente modificato il meccanismo di funzionamento dei Titoli di Efficienza Energetica, meccanismo rodato da diversi anni, che è stato interessato da importanti variazioni nel sistema di gestione, oltre all’attesa estensio-ne al 2016 degli obiettivi di risparmio energetico che dovranno conseguire i cosiddetti “soggetti obbligati” e l’in-troduzione di nuovi soggetti “abilitati” a prendere parte al meccanismo in qualità di “soggetti volontari”, ossia imprese che provvedano alla nomina dell’Energy Manager o alla certifica-zione ISO 50001 (ambiti in cui il nostro Paese sconta una notevole arretra-

tezza rispetto ai principali concorrenti europei).Tuttavia, la principale novità riguarda l’introduzione del Conto Energia Ter-mico, con il DM 28 dicembre 2012, che intende incentivare la realizzazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termi-ca da fonti rinnovabili. Le simulazioni effettuate mostrano che il nuovo si-stema incentivante non garantisce un sostanziale beneficio incrementale rispetto al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica e favorisce in modo particolare gli interventi di pic-cole dimensioni.In sintesi, le due criticità principali dell’attuale impianto normativo sono il rischio di “cannibalizzazione” che caratterizza un contesto che vede la presenza contemporanea di diver-si sistemi d’incentivazione (almeno parzialmente sovrapposti fra loro) e la loro instabilità nel tempo, che non permette agli operatori industriali di programmare le loro strategie di bu-siness.Vi sono, infine, altri provvedimenti che, seppur non specificamente inerenti l’efficienza energetica, riducono l’ap-petibilità degli interventi di efficienta-mento dei consumi energetici, come, ad esempio, il cosiddetto Decreto “energivori”, che prevede una ridu-zione degli oneri generali di sistema per i soggetti industriali ad elevata intensità energetica. Il provvedimento, se da un lato risulta indubbiamente funzionale a ridurre il gap del costo dell’energia sostenuto dalle imprese italiane rispetto a quelle europee, mi-gliorandone la competitività, dall’altro lato risulta un disincentivo che può frenare la diffusione delle tecnologie di efficienza energetica, se si pensa,

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Titoli di Efficienza Energetica: i risultati conseguiti

ad esempio, che l’incremento del tem-po di pay back per i motori elettrici ad alta efficienza è stimabile fino ad oltre il 10 per cento.Da ultimo, il Rapporto affronta il tema dell’efficienza energetica nella Pubbli-ca Amministrazione, che ha assunto un ruolo di rilievo a livello sia europeo, sia nazionale, sulla scorta dei recen-ti documenti programmatici quali la Direttiva europea 2012/27/UE sull’effi-cienza energetica e la Strategia Ener-getica Nazionale. in particolare, si è focalizzata l’attenzione sulla Pubblica Amministrazione locale, prendendo come punto di partenza gli oltre 2.500 Comuni italiani aderenti al Patto dei Sindaci, ed è emerso che le soluzioni per l’efficienza energetica conside-rate all’interno del Rapporto hanno un potenziale di mercato “teorico” in quest’ambito pari a circa 1 miliardo di euro l’anno da qui al 2020, con un risparmio energetico di circa 0,8 TWh elettrici e 1,5 TWh termici. Viceversa, il potenziale di mercato “atteso” è sti-mato pari a circa 400 milioni di euro l’anno da qui al 2020.Il confronto con un gruppo rappresen-tativo di Pubbliche Amministrazioni locali e con gli altri operatori della fi-liera dell’efficienza energetica che con essa interagiscono, ha fatto emergere come l’implementazione degli inter-venti di efficientamento energetico in ambito pubblico sia subordinata al superamento di tre ordini di barriere:- conoscitiva, legata alla ridotta con-sapevolezza da parte della Pubblica Amministrazione dell’importanza del-la gestione e della razionalizzazione dei consumi energetici;- finanziaria, legata all’incapacità di reperire risorse finanziarie per la rea-lizzazione degli interventi di efficienza energetica;- realizzativa, legata alla difficoltà di coinvolgimento, da parte della Pub-blica Amministrazione, dei soggetti necessari per la realizzazione degli interventi di efficienza energetica, vale a dire i fornitori di servizi e soluzioni per l’efficienza energetica (in primis, le ESCo) ed i soggetti finanziatori.

Dall’analisi delle “best practice” a livello nazionale sono emerse diver-se strategie, la cui implementazione ha permesso il superamento delle sopraccitate barriere. Per superare

la barriera “conoscitiva”, è necessa-rio creare all’interno della Pubblica Amministrazione la consapevolezza dell’importanza della razionalizzazio-ne dei consumi energetici e la con-seguente necessità di interventi di efficientamento, grazie in primo luogo alla nomina di un “responsabile dell’e-nergia”, che consenta d’instaurare all’interno della Pubblica Amministra-zione una logica di gestione e razio-nalizzazione dei consumi energetici e facilitare la relazione con i fornitore di servizi e soluzioni di efficienza ener-getica, attenuando così le asimme-trie informative di carattere tecnico/economiche. A livello nazionale, è stata istituita da oltre un ventennio la figura dell’Energy Manager dalla Legge 10/91, la cui nomina risulta obbligatoria per le Pubbliche Ammi-nistrazioni caratterizzate da consumi energetici superiori ai 1.000 TEP; que-sta normativa, tuttavia, è ampiamente inapplicata, se si pensa che solo il 15 per cento delle circa 1.000 Pubbliche Amministrazioni che ne sarebbero ob-bligate hanno provveduto ad oggi alla nomina dell’Energy Manager.Riguardo alla barriera “finanziaria”, che trae origine dall’impossibilità da parte della Pubblica Amministrazio-ne di sfruttare le risorse finanziarie disponibili internamente (stimabili, secondo I’ANCE, in circa 13 miliardi di euro) in virtù dei vincoli definiti dal Pat-to di Stabilità, le strategie volte al suo superamento fanno riferimento alla possibilità di delegare il finanziamento dell’intervento ai fornitori di soluzioni e tecnologie per l’efficienza energeti-ca o all’utilizzo di fondi pubblici rivolti all’efficienza energetica. La concreta

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Soluzioni per l’efficienza energetica e loro destinazione d’uso

implementazione su vasta scala del-la prima strategia implicherebbe, in primo luogo, un salto di qualità sia da parte degli istituti di credito, fino ad oggi abbastanza cauti, per usare un eufemismo, nei confronti del finan-ziamento degli interventi di efficienza energetica, sia da parte dei fornitori di soluzioni e tecnologie per l’efficienza energetica, rispetto alla loro capa-cità di raccolta dei capitali necessari per finanziare gli interventi. In questo scenario, l’attivazione di meccanismi di garanzia da parte del legislatore, attraverso, ad esempio, l’attivazione di fondi di garanzia o la definizione della possibilità per i soggetti finanziatori di utilizzare gli incentivi per l’efficienza energetica a garanzia dei prestiti ero-gati, al fine di tutelare questi ultimi dal rischio di credito della controparte, potrebbe sbloccare l’attuale stallo. Riguardo alla seconda strategia, dal confronto con le Pubbliche Ammini-strazioni è emerso che l’ottenimento dei fondi pubblici presenta un iter bu-rocratico troppo tortuoso agli occhi dei potenziali richiedenti, che rende ne-cessaria una semplificazione di questi strumenti.Riguardo, infine, alla barriera “realiz-zativa”, che rende necessaria la defi-nizione del perimetro e delle finalità riguardanti gli interventi di efficienza energetica, le strategie utilizzabili dalla Pubblica Amministrazione pre-vedono la stipula di contratti “per-formance based”, intesi nella duplice accezione di:- contratti EPC “puri”, focalizzati esclusivamente sull’efficienza ener-getica, che consentono alla Pubbli-ca Amministrazione di condividere i rischi associati all’intervento con il

soggetto che lo realizza e di condivi-dere con esso il risparmio energetico conseguito dall’intervento, legandogli la relativa remunerazione;- contratti di gestione energetica “complessiva”, che comprendono la fornitura dell’energia e la realizzazio-ne di interventi di efficienza energeti-ca, al fine di remunerare il soggetto appaltante sia attraverso la fornitura della commodity, sia con i risparmi

conseguiti a seguito degli interventi di efficienza energetica.In conclusione, è necessaria una forte collaborazione tra i diversi operatori della filiera dell’efficienza energetica e la Pubblica Amministrazione affinché si riesca, nel prossimo futuro, a supe-rare l’attuale stallo ed a sbloccare un mercato con una potenzialità sicura-mente interessante.

Roberto Corti

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Il potenziale di mercato “teorico” della Pubblica Amministrazione (milioni di euro)

Potenziale teorico di risparmio energetico al 2020 associato alle tecnologie per l’efficienza energetica

SOVRATENSIONE SOTTO CONTROLLO

Una nuova famiglia di scaricatori di sovratensione caratterizzata da una più ampia scelta di prodotti e nuove prestazioni

Le sovratensioni di origine atmosferica rap-presentano la principale causa di guasto delle apparecchiature elettroniche e d’interruzione dell’attività produttiva. Le più pericolose sono causate da fulminazione diretta: i fulmini, in-fatti, creano picchi di corrente che generano sovratensioni nelle reti di distribuzione dell’e-nergia elettrica e di trasmissione dei dati, i cui effetti possono risultare molto dannosi e pericolosi sia per gli impianti e le strutture, sia per le persone.Gewiss propone una nuova famiglia di scari-catori di sovratensione LST, in grado di garan-tire una sicura protezione di tutto l’impianto elettrico ed evitare danni anche alle apparec-chiature più sensibili.La nuova famiglia di scaricatori di sovraten-sione rappresenta una soluzione tecnologica al passo coi tempi, introducendo, oltre agli scaricatori di tipo 2, anche scaricatori tipo 1+2 e per il fotovoltaico. In particolare, la gamma LST di tipo combinato (tipo 1+2) permette di ottenere una protezione del circuito elettrico sia dalle fulminazioni dirette, sia da quelle indirette, in un unico dispositivo.Gli LST sono stati progettati per conosce-re sempre ed immediatamente lo stato del corretto funzionamento del dispositivo di protezione e per facilitare la sua manuten-zione. L’indicatore ottico in posizione frontale, cambiando colore da verde a rosso, segnala il raggiungimento della fine del ciclo di vita del dispositivo. Inoltre, grazie al contatto ausilia-rio integrato, è possibile segnalare immedia-tamente a distanza tale condizione d’ineffica-cia del dispositivo di protezione.L’estraibilità delle cartucce, infine, rende più comoda e veloce l’operazione di sostituzione delle cartucce esaurite, senza la possibilità di commettere errori di cablaggio.La nuova gamma LST s’integra perfettamen-te con gli altri dispositivi di protezione della società, offrendo una gradevole sensazione

di continuità estetica e stilistica. Inoltre, a garanzia di un prodotto affidabile ed efficace, la progettazione, la realizzazione e il controllo del processo sono condotti rispettando i più elevati standard internazionali di qualità.Da un punto di vista normativo, infine, le so-luzioni della gamma LST sono coerenti con le nuove disposizioni previste dalla Norma CEI 64-8/3. Le indicazioni, entrate in vigore nel mese di settembre 2011, consigliano, per i livelli prestazionali e di fruibilità 1 e 2, l’in-stallazione di un “SPD all’arrivo della linea se necessario per rendere tollerabile il rischio 1”, mentre impongono, per il livello 3, un “SPD nell’impianto ai fini della protezione contro le sovratensioni impulsive, oltre a quanto stabilito per i livelli 1 e 2”. Scegliendo un op-portuno scaricatore di tensione della gamma LST è, quindi, possibile rimanere al passo con le nuove disposizioni installative e prevenire danni, sia per le persone, sia per gli apparec-chi elettronici.

a cura della Redazione

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Opportunità per le aziendeitaliane del settore elettrico

SVILUPPODELLE SMART GRID

Il forte aumento della Generazione Diffusa (GD) nel sistema elettrico, in particolare nelle reti di distribuzione in media tensione (MT) e bassa tensione (BT), impone oggi un ripensamento delle modalità di protezione, gestione e regolazione di tali reti, che devono passare da “passive” ad “attive”. A li-vello internazionale, quest’evoluzione s’identifica con il termine Smart Grid, cioè strutture e procedure operati-ve fortemente innovative che, oltre a mantenere un elevato livello di sicu-rezza e affidabilità dell’intero sistema, siano anche in grado di far fronte ai numerosi problemi legati alla gestione della GD, alle possibilità di controllo del carico da parte del sistema, alla promozione dell’efficienza energetica e ad un maggiore coinvolgimento degli utenti finali, attivi e passivi (che com-prendono anche nuove tipologie, come i veicoli elettrici o i sistemi di storage), in relazione al mercato elettrico.Questa trasformazione, che coinvolge l’intero sistema elettrico, non ha una forma definita, né un confine preciso: oggi non basta più solo soddisfare la crescente domanda di energia elettri-ca (che da sempre è stato il principale, se non l’unico, obiettivo delle reti elet-triche), ma bisogna anche rispondere a nuove esigenze tramite lo sviluppo di tecnologie innovative (a livello sia centrale, sia periferico) tra loro co-municanti, grazie anche all’impiego di sistemi ICT (Information and Commu-nication Technology).

Per una visione più concreta e più tecnica dell’evoluzione in corso e del-le cause ad esse legate, è necessario passare dall’esame del contesto in-ternazionale, a quello europeo, fino al caso italiano, inquadrando le diverse problematiche coinvolte su orizzonti temporali successivi.A livello europeo, le cause alla base della rivoluzione in corso sono da tro-vare, senza dubbio, nello sviluppo della GD, che a sua volta è l’unica via possi-bile per centrare i traguardi di aumento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, e di riduzione delle emissioni inquinanti, che fanno parte del cosiddetto pacchetto “20-20-20” al 2020. Ma i traguardi europei al 2020 impongono anche un coinvolgimento attivo degli utenti finali delle reti ener-getiche, che rappresenta la seconda causa della rivoluzione in corso, e che in questi anni ha portato nella dire-zione dei contatori intelligenti (smart meter), come anche indicato dal Terzo Pacchetto Energia.Queste, ad oggi, rappresentano, nell’ordine di priorità, le due cause principali che portano verso le reti intelligenti: serve, infatti, subito con-nettere le unità di generazione diffusa, garantendo un reale apporto (oggi per certi versi assai limitato) alla sicurez-za del complessivo sistema elettrico e alla gestione e al controllo delle reti di distribuzione; più in prospettiva, serve anche introdurre maggiori possibilità per i clienti finali (domani magari an-

Sul potenziale d’investimento al 2020 nel settore delle Smart Grid

si gioca un’importante partita per la competitività del Paese

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che “mobili”, in quanto possessori di veicoli elettrici, o particolarmente fles-sibili in quanto proprietari di sistemi di storage) di aderire a segnali di prezzo/mercato (demand response).Passando, poi, al contesto nazionale, l’Italia si trova in una posizione d’avan-guardia, grazie agli investimenti fatti a suo tempo dalle utility (ad esempio, il progetto Telegestore, unica appli-cazione al mondo su così vasta scala, pionieristicamente concepito da Enel), ma anche al complessivo sviluppo e concezione della rete di trasmissione, oggi unificata nella proprietà di Terna, nonché alle coraggiose scelte di re-golazione messe in campo dai policy maker.In questo contesto così dinamico, in questi anni, in Italia (come in tutta Europa) si sono registrate moltissime iniziative relative alle Smart Grid, quasi tutte, però, in ambito di ricerca, o, al più, di ricerca applicata. Attualmente è, invece, opinione diffusa che un reale progresso nella direzione delle reti del futuro possa iniziare soltanto mettendo in campo iniziative e investimenti che coinvolgano reti reali, con clienti finali e utenti attivi (carichi e generatori), in modo da provare nella realtà le solu-zioni sinora studiate e conseguirne un reale sviluppo su larga scala.Anche la dinamica degli investimenti negli ultimi anni mostra il forte inte-resse dei mercati verso l’industria del-le tecnologie smart per la produzione e distribuzione d’energia elettrica.

UNA SCOMMESSA DA 10 MILIARDI DI EUROÈ stimato da un minimo di 3 miliardi di euro fino ad un massimo di addirittura 10 miliardi il potenziale d’investimento in soluzioni “smart” al 2020. Sono dati che emergono dallo studio “Sviluppo delle Smart Grids: opportunità per le aziende italiane del settore”, commis-sionato da ANIE Energia al Politecnico di Milano e presentato lo scorso di-cembre in un incontro che si è tenuto a Milano.In particolare, sulla base dei dati storici degli ultimi anni e dei piani di sviluppo rete degli operatori, lo studio quantifica in oltre 8 miliardi di euro gli interventi su Cabine Primarie e Ca-bine Secondarie esistenti e per loro nuove installazioni. Più in dettaglio, si stima la realizzazione sulla comples-siva rete di distribuzione nazionale di 100÷200 nuove Cabine Primarie e circa 25.000÷50.000 nuove Cabine Seconda-rie.Tali calcoli sono stati effettuati sul-la base di due scenari d’evoluzione, entrambi caratterizzati da elevata penetrazione della generazione diffu-sa, considerando che l’Italia ha ormai raggiunto livelli elevati in questo setto-re, livelli che potenzialmente aumen-teranno una volta raggiunta la “grid parity”.In uno scenario dello studio s’ipotizza, dunque, un quadro normativo e regola-torio che non crea condizioni favorevoli allo sviluppo delle Smart Grid; nell’al-

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Lo studio sulle Smart Grid, commissionato da ANIE Energia, è stato presentato da Maurizio Delfanti e Valeria Olivieri del Politecnico di Milano

tro, invece, si suppone una garanzia di massimo sostegno anche dal punto di vista legislativo.L’investimento potenziale totale calco-lato include sia le nuove installazioni, sia quelle già esistenti, considerando i Centri Operativi, le Cabine Primarie, quelle Secondarie e le tecnologie di generazione diffusa.«L’Italia è senz’altro all’avanguardia sia dal punto di vista regolatorio, sia da quello normativo», ha spiegato Matteo Marini, Presidente di ANIE Energia introducendo la presentazione dello studio, «ma per una completa applica-zione su scala nazionale delle Smart Grid c’è ancora molto lavoro da fare. S’impone, infatti, un ripensamento delle modalità di protezione, gestione e regolazione delle reti di distribuzio-ne, che devono passare da passive ad attive. È questa la strada strategica da percorrere per rendere indipendente il nostro Paese e per portare i costi dell’energia a livelli competitivi anche in Italia».L’evento di presentazione dello studio è stato anche l’occasione per discu-tere, con i principali interlocutori isti-tuzionali e imprenditoriali coinvolti da questa trasformazione epocale, delle necessità di interventi strutturali sulla rete elettrica di distribuzione attraver-so l’evoluzione verso le Smart Grid. «In quest’ottica», ha concluso Marini, «sarà importante la cooperazione tra

industria e utility, allo scopo di indi-rizzare il processo di realizzazione in un’adeguata economia di scala ed una standardizzazione coordinata a livello Paese, europeo e internazionale, così da cogliere tutti i vantaggi economici che andranno a beneficio degli utiliz-zatori finali e dei produttori/consu-matori».

Paola Cipollini

Suddivisione percentuale dei principali progetti sulla rete AT rispetto al numero di interventi totali

Suddivisione percentuale dei principali progetti sulla rete MT rispetto al numero di interventi totali

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QUADRI DI DISTRIBUZIONE

Nuovo sistema di quadri caratterizzato da sicurezza, affidabilità e semplicità di manutenzione

Il nuovo sistema di quadri di distribuzione fino a 4.000 A QuiXtra4000 di GE Industrial Solu-tions, amplia la gamma QuiXtra 630 ed è stato pensato per soddisfare le esigenze sia di pro-gettisti, quadristi e installatori, che richiedono sicurezza e affidabilità, sia degli utilizzatori fi-nali, che apprezzano la manutenzione sempli-ce. Una soluzione intelligente, progettata per ambienti commerciali e industriali, che unisce design pulito, forma moderna e minimalista a caratteristiche distintive quali sicurezza, facili-tà d’installazione e flessibilità.Certificato dall’Ente indipendente Dekra e in-tegrato con apparecchi elettrici GE, in accordo alla normativa IEC 61439-2, il nuovo quadro offre l’affidabilità della soluzione completa. L’alto grado di protezione verso solidi e liquidi, IP30 e IP55, garantisce la sicurezza dell’utiliz-zatore e dell’installazione in ogni condizione ambientale; l’elevata rigidità della struttura e del sistema sbarre assicura un’alta resistenza ai possibili cortocircuiti e la perfetta installa-zione anche dopo le operazioni di trasporto; il sistema di connessione tra l’interruttore principale ed il sistema sbarre offre un’elevata flessibilità, riducendo i tempi di preparazione e montaggio.Grazie ad una vasta gamma di dimensioni e alla possibilità di configurazione a “L” ed a “U” delle colonne, il sistema è in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza progettuale.

UN SISTEMA COMPLETOQuiXtra4000 offre un’ampia varietà di acces-sori per facilitare il montaggio del quadro, per quanto riguarda sia la connessione, sia l’instal-lazione. Inoltre, è stato aggiornato il software GE PowerDesign per la progettazione veloce ed efficiente delle configurazioni dei quadri a bassa tensione. Previsto in otto lingue, il nuovo pacchetto software offre innovative funzio-nalità quali la configurazione automatica dei

dispositivi all’interno del quadro, la possibilità di copiare e incollare interi armadi e kit indivi-duali, la funzionalità “drag and drop”.Il software include anche una schermata in cui gli utilizzatori possono calcolare tutti i para-metri di costo e margine, così come un modulo di preventivazione veloce, e consente, inoltre, di includere EntelliPro (il sistema intelligente di gestione del motore con funzionalità touch screen) in sistemi a bassa tensione, fornendo così la possibilità di controllare i parametri dei motori tramite una tastiera in remoto.Tra le altre funzionalità c’è la possibilità di realizzare disegni tecnici dotati di entrambe le viste, anteriore e posteriore, oltre alla capacità di esportare il risultato in file formato MS Offi-ce e PDF. I loghi aziendali degli utenti possono essere visualizzati sui report e PowerDesign può ospitare anche dispositivi non GE.

Antonio Russo

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Fabbisogno energetico mondiale: situazione attuale e prospettive future

ENERGIA,MOTORE DELL’ECONOMIA

Nel decennio scorso vi è stato un con-sistente rincaro del petrolio: da circa 25 dollari a barile si è passati a 100 e oltre. Il prezzo del petrolio ha subìto, e in futuro continuerà a subire, signi-ficative oscillazioni; nell’ultimo pe-riodo il suo prezzo si è mantenuto su livelli molto elevati e gli esperti riten-gono assai improbabile che il prezzo dell’oro nero scenda a quotazioni più accettabili.Nel mercato dell’energia, quest’an-damento ha portato a cambiamenti consistenti: i combustibili fossili, il cui sfruttamento, in passato non era sino-nimo di particolari guadagni, in questa condizione sono diventati redditizi. Le grandi aziende che operano in campo

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energetico investono in nuove forme di energia e in energie alternative. L’energia eolica e l’energia solare, ad esempio, hanno registrato importanti sviluppi (figura 1).Inoltre, l’elevato costo del petrolio ha generato un incremento nell’utilizzo di idrocarburi da fonti fossili non con-venzionali, tipo gas e petrolio di scisto, e ha indotto lo sfruttamento di riser-ve di petrolio e gas nel Mar Artico. In proposito si pensi soprattutto alla “rivoluzione” del gas di scisto negli Stati Uniti: grazie all’impiego di nuove tecnologie, questo sviluppo ha portato ad un boom di petrolio e gas come non si era mai registrato negli ultimi cento anni e a conseguenze importanti per i maggiori consumatori mondiali di energia.In base alle previsioni più recenti, fra qualche anno gli Stati Uniti non sa-ranno più importatori di gas metano, ma esportatori, ed aumenterà consi-derevolmente anche la produzione di petrolio.Considerato che gli interessi strate-gici degli Stati Uniti si sposteranno su altri livelli, sulla scena internazio-nale si assisterà ad un cambiamento importante dell’assetto energetico internazionale. Il Medio Oriente, tra-dizionale fornitore di energia, perderà rilevanza, almeno per gli Stati Uniti, mentre non si sa quale ruolo gioche-

Figura 1

rà, in futuro, la produzione di gas di scisto in altre aree.Con queste prospettive, la preoccupa-zione legata alla futura reperibilità di petrolio passa in secondo piano.Rivestono, invece, sempre fondamen-tale importanza le questioni legate alla sicurezza energetica, poiché nu-merosi Paesi produttori di petrolio e di gas e quelli che fungono da corridoi di trasporto sono situati in aree politica-mente instabili (ad esempio, il Medio Oriente e l’Africa).Nonostante l’elevato costo dell’ener-gia, il fabbisogno energetico aumenta soprattutto nei Paesi emergenti e in quelli in via di sviluppo. La dipendenza da combustibili fossili, che in nume-rosi Paesi è in costante aumento, e la preoccupazione per l’inquinamen-to conseguente, fanno sì che il tema legato allo sviluppo del fabbisogno energetico futuro e al “mix energeti-co” sia di scottante attualità.Vi sarà sufficiente offerta a fronte di una domanda in costante crescita? Si riuscirà a diminuire drasticamente la dipendenza da combustibili fossili e ad aumentare la percentuale di ener-gie rinnovabili, in modo tale da ridurre l’inquinamento ambientale? In figura 2 alcuni dati sul fabbisogno attuale di energia nel mondo ed una panorami-ca dello sviluppo nei prossimi decenni sulla base delle previsioni più recenti.I fattori più significativi che determi-nano il fabbisogno energetico sono l’aumento della popolazione, da un lato, e l’incremento economico, dall’altro, nonché la crescente indu-strializzazione ed urbanizzazione nei Paesi emergenti e in quelli in via di sviluppo.Tra il 2010 e il 2040 la popolazione

mondiale passerà dagli attuali 7 a 9 miliardi di individui. Questo incre-mento avrà luogo esclusivamente nei Paesi emergenti e in quelli in via di sviluppo. Nello stesso lasso di tem-po l’economia nei Paesi non OCSE aumenterà del 4,4 per cento, mentre nei Paesi OCSE solo del 2 per cento. Nei Paesi non OCSE vi è l’enorme esigenza di recuperare terreno nello sviluppo economico e nello standard vitale, con conseguente, inevitabile, incremento del fabbisogno di energia. Un dato particolarmente significativo: mentre negli Stati Uniti, nell’Eurozona ed in Giappone si registrano tra le 428 e le 470 autovetture ogni 1.000 abitan-ti, in Cina sono solo 57 e in India 18.Nei Paesi non OCSE, il fabbisogno energetico pro capite è considere-volmente inferiore rispetto ai Paesi OCSE. Se un americano consuma 7 tonnellate di energia l’anno, un india-no ne consuma solo 0,6.In base alle ultime previsioni, tra il 2010 e il 2040 il fabbisogno energetico mondiale aumenterà del 35 per cento. L’incremento di energia si registrerà solo nei Paesi emergenti Cina e India, nonché nei Paesi in via di sviluppo quale conseguenza dell’incremento demografico, dell’impulso economico, dell’aumento d’industrializzazione, d’urbanizzazione e, quindi, del benes-sere. Nei Paesi non OCSE, invece, si prevede, entro il 2040, una leggera recessione, a patto d’incrementa-re l’efficienza energetica (grazie, ad esempio, alla produzione di autovet-ture a consumo ridotto di carburante).Per quel che concerne l’utilizzo dei singoli combustibili fossili (figura 3), si profila questa situazione: l’impiego di petrolio, gas naturale e carbone pas-

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Figura 2

serà dall’82 per cento nell’anno 2010 al 79 per cento nel 2025 e al 77 per cento nel 2040, anche se tali combu-stibili continueranno a coprire più di un terzo del fabbisogno mondiale.Se nel 2010 la quota di gas metano si attestava al 22 per cento, nel 2025 si attesterà al 24 per cento e nel 2040 al 27 per cento; la quota del carbone, che nel 2010 era del 26 per cento, nel 2040 calerà al 19 per cento, mentre il petrolio, che nel 2010 era del 34 per cento, nel 2025 e nel 2040 scenderà al 31 per cento. Il petrolio continuerà, co-munque, ad essere la fonte energetica numero uno in tutto il mondo. L’au-mento del gas metano da una parte e la diminuzione del carboni dall’altra sono da considerarsi un fatto positivo, poiché la combustione del gas spri-giona quantità minori di biossido di carbonio e di altre sostanze nocive e rappresenta, quindi, un’alternativa più pulita a carbone e petrolio.Le energie alternative (escluse ener-gia idroelettrica e da biomassa) au-menteranno in maniera consistente, ma, ciò nonostante, nel 2040 rappre-senteranno solo un modesto 4 per cento del quadro energetico mondiale.Prendendo in esame i singoli settori economici, il quadro che ne esce è molto differenziato. Dal 2010 al 2040, il fabbisogno energetico aumenterà del 28 per cento nel settore privato e commerciale, del 35 per cento nel settore industriale, mentre nel setto-re dei trasporti vi sarà un incremento del 42 per cento. In quest’ultimo set-tore, il petrolio continuerà a svolgere un ruolo fondamentale. Nel 2010, la quota percentuale del petrolio era

del 95 per cento, nel 2040 continuerà ad essere di un considerevole 87 per cento. Le quote percentuali di gas e biocarburanti passeranno dal 4 per cento dell’anno 2010 all’11 per cento del 2040.Nel settore dell’elettricità, nei prossi-mi decenni assisteremo a significativi cambiamenti in tutto il mondo. Una premessa: oggi, come ieri, 1,3 miliardi d’individui non dispongono di energia elettrica.In questo settore si prevedono i tassi di crescita più elevati: tra il 2010 e il 2040, il 90 per cento a livello mondia-le, il 163 per cento nei Paesi non OCSE e solo il 23 per cento nei Paesi OCSE. Nella produzione di energia elettrica (figura 4) vi sarà un elevatissimo au-mento di energie alternative. Tra il 2010 e il 2040 l’aumento più signifi-cativo riguarderà l’energia eolica (540 per cento), le altre energie alternative (188 per cento) e l’energia idroelettrica (80 per cento). Per quel che concerne i combustibili fossili, entro il 2025 il

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Figura 3

Figura 4

carbone continuerà ad aumentare leggermente per poi calare, mentre tra il 2010 e il 2040 il gas aumenterà in modo consistente (78 per cento). Il petrolio, che nella produzione di elet-tricità s’impiega ormai raramente, in futuro perderà di significato.In questo settore è evidente la tenden-za a ricorrere a combustibili “puliti”. Tra il 2010 e il 2040, l’energia atomica aumenterà del 109 per cento.In seguito allo sfruttamento d’idrocar-buri da fonti fossili non convenzionali, come il gas e il petrolio di scisto, si allontana la fine dell’“epoca dell’e-nergia fossile” e con essa il timore per la diminuzione delle riserve di petrolio disponibili. Gli investimenti in campo energetico sono ingenti a tal punto che alcuni esperti temono che eccessivi capitali vengano investiti in idrocarburi da fonti fossili non con-venzionali a scapito d’investimenti in energie alternative.Considerato che il fabbisogno energe-tico futuro continuerà ad essere co-perto principalmente da combustibili fossili, fino al 2025 le emissioni di CO2 continueranno ad aumentare in tutto il mondo (figura 5).In seguito ad un calo del fabbisogno energetico nei Paesi OCSE, le emis-sioni di CO2 saranno ridotte, mentre nei Paesi non OCSE aumenteranno in maniera consistente. Solo in seguito si assisterà ad una riduzione di emis-sioni in tutto il mondo.

CONCLUSIONIRiassumendo, si può affermare che entro il 2040 il fabbisogno energetico mondiale aumenterà del 35 per cento a condizione che si riesca a migliorare radicalmente l’efficienza energetica.

Anche nel 2040, saranno i combusti-bili fossili a soddisfare oltre tre quarti del fabbisogno energetico primario, anche se una parte consistente sarà coperta da idrocarburi da fonti fossi-li non convenzionali come il petrolio e il gas di scisto. Non si sa ancora quando, nel mondo, si potrà produrre energia senza ricorrere all’utilizzo di combustibili fossili. Il petrolio continuerà ad essere anche nel 2040 il combustibile fossile prin-cipale (31 per cento del fabbisogno energetico complessivo), soprattutto grazie alla sua flessibilità. Il gas me-tano, il combustibile fossile più pulito, registrerà l’aumento maggiore (27 per cento), mentre, nel 2040, il carbone scivolerà al terzo posto (19 per cento). Tra il 2010 e il 2040 le energie rinno-vabili triplicheranno, ma copriranno comunque un modesto 4 per cento del fabbisogno energetico mondiale. La percentuale di energie alternative assumerà particolare importanza so-prattutto nel settore della produzione di elettricità.Nei prossimi decenni, in campo energetico non si verificherà alcuna svolta significativa, tuttavia, grazie ad un maggiore impiego di gas metano, da una lato, e all’aumento di energie alternative, dall’altro, entro il 2025 le emissioni di CO2 aumenteranno solo lievemente rispetto ai decenni passa-ti; entro il 2040 possiamo auspicare un’inversione di tendenza, con una leggera riduzione delle emissioni.

Monika PsennerEsperta in energie

Articolo realizzato in collaborazione con Fiera Bolzano

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Figura 5

Automazione impiantistica per uno studio medico

SISTEMA DI BUILDING AUTOMATION

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Dalla fine del 2012, lo Studio Odontoia-trico Calesini di Roma, attivo dal 1979, opera nella nuova sede situata nel cen-tro storico della Capitale, in un palazzo d’epoca di grande pregio artistico, posto nelle immediate vicinanze di alcuni dei più noti luoghi monumentali della città.Accanto alle più avanzate tecnologie di cui si avvalgono le attività profes-sionali dello Studio, si è scelto di dare un’impronta altrettanto tecnologica agli impianti presenti nei locali, allo scopo

di garantire alti livelli di comfort per i pazienti e il personale, elevata effi-cienza energetica e, allo stesso tempo, di preservare e valorizzare i pregevoli particolari architettonici degli ambienti, come i soffitti a cassettoni decorati, in parte risalenti al ’500, e le porte lignee preesistenti.Un sistema di building automation a standard KNX, fornito da ABB, gestisce illuminazione, termoregolazione, tap-parelle, supervisione e segnalazione allarmi nell’area complessiva di 450 metri quadrati, comprendente sia i locali medici, sia gli spazi dedicati all’attesa dei pazienti, all’amministrazione e, in particolare, alla reception, nella quale è collocato il touch screen Comfort Touch, interfaccia principale di gestione tecno-logica e controllo di tutto lo Studio.Tutti i parametri significativi e le funzioni del sistema sono visualizzabili anche dai diversi computer collegati in LAN, se-condo differenti livelli di autorizzazione; è, inoltre, possibile la gestione e la su-pervisione attraverso tablet, smartphone e PC remoti.Gli elementi “a vista” dell’impianto sono costituiti dalle unità di comando priOn e dagli apparecchi del sistema integrato Mylos.In un’ottica d’impiantistica integrata, il sistema a standard KNX comprende an-che il controllo accessi ed è interfacciato con il sistema antintrusione, di cui con-divide la funzionalità dei sensori, e con

La reception dello Studio Odontoiatrico Calesini di Roma: un sistema di building automation fornito da ABB consente la gestione tecnologica della nuova sede

i sistemi di videocontrollo e audio dif-fusione. Consente, inoltre, di rilevare in tempo reale i consumi energetici grazie all’interfaccia a infrarosso ZS/S 1.1, per contatori elettronici di energia, che dà la possibilità di acquisire sia i consumi, sia i valori di altre grandezze elettriche, come, per esempio, la tensione e la cor-rente.L’intero impianto è stato progettato e realizzato dalla società F.C. Automazioni di Roma.

GESTIONE PER SINGOLI AMBIENTIPer agevolare al meglio la gestione del comfort di ogni stanza, l’interfaccia gra-fica presentata dal touch screen della reception è organizzata per ambienti. In questo modo sono facilmente coman-dabili, monitorabili e, dove richiesto, impostabili le funzionalità relative a ogni singolo locale.Inoltre, in ciascuna stanza è installata un’unità di comando priOn composta da un display alfanumerico e da tre tasti a bilanciere che, sempre attraverso il si-stema di home automation, permettono di effettuare i comandi locali di accen-sione/spegnimento e regolazione delle luci, movimentazione delle veneziane, termoregolazione. L’unità ha integrati anche il termostato ambiente e un sen-sore di prossimità che, all’avvicinarsi di una persona, richiama una funzione primaria prestabilita, come ad esempio l’accensione della lampada a muro.Le funzionalità di ciascun locale sono sottoposte ad alcuni scenari predefiniti, richiamabili sia dal touch screen, sia dall’unità priOn del locale interessato, e sono gestite, anzitutto, dai due scenari generali di apertura mattutina e chiusu-ra serale.Nel primo caso, alla disattivazione del sistema antintrusione, tutti i sensori

di presenza, che svolgono i controlli di sicurezza negli orari di chiusura, si predispongono per le funzioni a sistema disattivato. In particolare, tutte le sale rimangono completamente spente fino alla prima rilevazione di presenza, che manda l’automazione locale a regime, attivando gli opportuni scenari in caso di presenza oppure, in situazione di stanza vuota, con l’illuminazione ridotta a un livello minimo prestabilito.Lo scenario di apertura mattutina posi-ziona anche le lamelle delle veneziane abbassate e con un’apertura orizzontale del 50 per cento e svolge altre funzioni generali, come l’apertura della valvola generale di immissione dell’acqua e l’ac-censione dei gruppi di condizionamento e immissione dell’aria portandoli alle regolazioni definite.Lo scenario di chiusura serale, che si attiva all’inserimento del sistema di an-tintrusione dopo la verifica della corretta chiusura di varchi e finestre, provvede alla chiusura della valvola dell’acqua e allo spegnimento dei gruppi di condizio-namento e immissione aria, di tutte le luci, degli aspiratori dei bagni e di tutte le apparecchiature per le attività odonto-

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Nelle diverse aree operative sono collocati i quadri di protezione, comando e controllo dei servizi localizzati

Il sistema, a standard KNX, gestisce illuminazione, termoregolazione, tapparelle, supervisione e segnalazione allarmi di tutto lo Studio

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40 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

iatriche. Abbassa, inoltre, le veneziane e ne posiziona in chiusura le lamelle.

EFFICIENZA ENERGETICA E SICUREZZALa ricerca di elevati livelli di comfort per i pazienti e i professionisti che operano nello Studio è stata la prima attenzione posta nel progetto impiantistico, con-siderato anche il tipo di attività svolta; non di meno, però, sono state curate e affidate al sistema di building automa-tion funzioni specifiche per l’efficienza energetica e la sicurezza, oltre a quelle presenti, come visto, negli stessi scenari di apertura e chiusura.A questi si aggiungono diversi scenari luminosi, che regolano il livello di illu-minazione artificiale negli ambienti in funzione della luce naturale e correlan-dolo alla presenza di persone. Al fine di ottimizzare il bilanciamento tra luce esterna e illuminazione artificiale in-terna, il sistema di building automation gestisce sia le finestre, sia le tapparel-le, essendo lo Studio dotato di finestre movimentabili attraverso motori gestititi dagli attuatori JA/S 2.230 e comandabili, in locale, tramite l’unità priOn di stanza e, in remoto, dal touch screen della re-ception. Da questa interfaccia è possibile inviare comandi generali che consentono di movimentare contemporaneamente tutte le veneziane con valori e comandi differenziati.Una maggiore efficienza energetica si è ottenuta, inoltre, con le scelte effettuate nel progetto illuminotecnico che, anche al fine di valorizzare le caratteristiche architettoniche del palazzo, ha introdot-to, per il 90 per cento, sorgenti luminose LED e fluorescenti.I micro LED integrati nei cassettoni of-frono un’illuminazione efficace senza che la fonte di luce risulti immediata-mente percepibile, mentre l’uso della luce artificiale a basso consumo, calda, indiretta e installata nelle gole dei con-trosoffitti o incassata nelle armadiature divisorie, fornisce un’illuminazione otti-camente non invasiva e crea uno spazio architettonico accogliente e distensivo per pazienti e personale.Oltre al sistema di antintrusione, che controlla tutti gli ambienti dello studio, in particolare i tre ingressi e tutte le finestre, la sicurezza è affidata ai com-ponenti a standard KNX per il controllo accessi, che fanno parte del sistema di building automation. Questa funzione si basa sulla lettura di tessere transponder attraverso la quale il sistema è in grado

di riconoscere sia le abilitazioni delle persone, sia le modalità specifiche di accesso in ciascun ingresso.Ogni passaggio attraverso i varchi viene registrato nella memoria del sistema, consentendo al software dedicato di tracciarne l’orario per eventuali succes-sive elaborazioni.Le logiche e i filtri di passaggio sono per-sonalizzabili per regolamentare oppor-tunamente gli orari di ingresso a gruppi definiti di titolari di tessera e per vietare l’accesso ad altri.In caso di smarrimento della tessera è sufficiente disabilitarla, rimuovendola dalla memoria dei varchi, e sostituirla con una nuova.

LA TERMOREGOLAZIONEComfort ambientale ed efficienza ener-getica sono stati gli obiettivi essenziali che hanno guidato anche la definizione dei criteri di automazione dell’impianto di termoregolazione, le cui funzioni sono tutte facilmente impostabili dal pan-nello Comfort Touch della reception. In particolare, dal touch screen si possono modificare la velocità delle ventole e la modalità di funzionamento, attivando ad esempio solo la ventilazione o la deumi-dificazione in funzione delle condizioni di climatizzazione presenti.In ciascuna stanza la gestione della termoregolazione viene effettuata dalla rispettiva unità priOn, che permette la programmazione dei dispositivi locali.Nel momento in cui una persona accede al locale, il sensore di prossimità inte-grato nell’unità priOn attiva le funzione “comfort” per un tempo predefinito di quattro minuti, trascorsi i quali, se non viene più rilevata la presenza, attiva la funzione “riposo”, che prevede la ri-duzione di 4 °C delle temperatura. In caso di apertura della finestra, vengono automaticamente spenti i dispositivi di climatizzazione.Una volta programmata la termoregola-zione locale, l’unico intervento manuale richiesto è la selezione dell’operatività “estate/inverno” dei termostati integrati nell’unità priOn che, comunque, accet-tano anche una forzatura dei valori di temperatura entro limiti previsti.Per alcuni ambienti specifici, come la reception e il corridoio prospiciente la stanza di igiene dentale, i dispositivi di climatizzazione possono essere gestiti anche dal touch screen centrale.

Massimo Poletti

Unità di comando priOn e apparecchi del sistema integrato Mylos di ABB costituiscono gli elementi “a vista” dell’impianto, collocati in tutti gli ambienti principali

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La digitalizzazione della luce procede a grandi passi

GESTIONE INTELLIGENTE DI EDIFICI E ENERGIA

“Explore technology for life – la migliore energia è quella che non viene consuma-ta”, questo il motto dell’edizione 2014 di Light + Building, la fiera mondiale dell’il-luminazione e dell’edilizia intelligente che si terrà dal 30 marzo al 4 aprile 2014 a Francoforte (Germania). «Utilizzando tecnologie innovative e pronte per esse-re immesse sul mercato, si può ridurre drasticamente il consumo di energia. Se abbinate ad un sistema intelligente e con-nesso in rete di gestione degli edifici, que-ste tecnologie sono la soluzione ideale per garantire un approvvigionamento energe-tico sostenibile», ha dichiarato Wolfgang Marzin, Presidente del Comitato direttivo di Messe Frankfurt.

OTTIME PROSPETTIVE, ALLA LUCE DEL DINAMISMO DEL SETTOREAlla fiera circa 2.300 aziende presente-ranno le loro novità mondiali per i settori illuminazione, elettrotecnica, domotica, automazione e software per l’edilizia. Te-nendo conto degli sviluppi e delle nuove esigenze del mercato, la manifestazione è stata ulteriormente sviluppata ed è stata ampliata l’offerta di soluzioni sia per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili all’interno e all’esterno degli edifici, sia per il suo immagazzinamento. Grazie al forte sviluppo dei sistemi d’illu-minazione a LED, nel padiglione 6.2 per la prima volta verrà, inoltre, allestita un’area aggiuntiva dedicata a questa tecnologia e all’illuminazione tecnica.Un altro tema importante di Light + Building 2014 riguarderà le possibilità pressoché ancora inutilizzate di rispar-miare energia. Nel dibattito sulla svolta energetica, spesso si dedica solo margi-nale attenzione all’utilizzo di tecnologie a basso consumo energetico. A questo pro-posito, l’industria del settore presenterà innovazioni e soluzioni in grado di ridurre il consumo energetico di un edificio me-diante l’impiego di tecnologie intelligenti, incrementando al contempo il comfort abitativo. Queste soluzioni innovative, non solo garantiscono un basso impatto am-bientale, ma offrono anche nuovi stimoli economici.Nell’ambito di una gestione intelligente della sostenibilità, ampio spazio sarà dato al tema centrale del management “future oriented” di edifici ed energia, una compo-nente basilare nel nuovo orientamento dei

A Light + Building circa 2.300 aziende presenteranno le loro novità mondiali per i

settori illuminazione, elettrotecnica, domotica, automazione e software per l’edilizia

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sistemi di approvvigionamento energetico.In questo senso, la mostra speciale “Smart powered building – il vostro edificio nella Smart Grid”, organizzata da Messe Frankfurt con il sostegno dell’Associazio-ne nazionale dell’industria dell’elettrotec-nica ed elettronica (ZVEI), si concentrerà sull’importanza degli smart building con-nessi in rete e sull’interazione dei singoli componenti nella Smart Grid. Verranno presentate tecnologie all’avanguardia per una gestione intelligente del fabbisogno energetico. Mediante installazioni reali e funzionanti, saranno illustrate le moda-lità con cui un edificio connesso in rete produce, accumula, distribuisce e utilizza l’energia in modo decentrato. Soluzioni provenienti dai settori della domotica e dell’automazione degli edifici, pronte per essere immesse sul mercato, metteranno chiaramente in luce le potenzialità ap-plicative per la produzione decentrata di energia sulla base di una gestione globale dell’edificio e dell’energia.La mostra “E-Casa”, organizzata dall’Asso-ciazione Nazionale Tedesca dei Periti Elet-trotecnici e dei Tecnici Informatici (ZVEH), riprenderà il filo del discorso, illustrando come la gestione intelligente dell’energia possa essere effettuata dal consumatore finale. La “centrale di risparmio energe-tico”, realizzata nella mostra dimostrerà in modo realistico e politicamente mol-to attuale come funziona in concreto la trasformazione del sistema energetico e come già oggi l’efficienza energetica pos-sa andare di pari passo con un incremento del comfort e della sicurezza. Grazie alla produzione autonoma di energia è, inol-

tre, possibile ridurre la dipendenza dalle aziende di fornitura energetica.

ILLUMINAZIONELa tutela delle risorse e l’efficienza ener-getica sono temi che animano anche il mercato dell’illuminazione. In primo piano vi è la conversione di tradizionali sorgenti luminose in soluzioni ad alta efficienza energetica: grazie ai rapidi cambiamenti nel settore delle sorgenti luminose e al dinamismo del mercato, è fortemente cresciuto il numero dei fornitori di solu-zioni che si basano sulle tecnologie LED e OLED.Le aziende partecipanti presenteranno tutte le loro novità in merito all’illumina-

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Polo d’attrazione per architetti e arredatori d’interni, rivenditori e designer, il Trend Forum presenterà le tendenze dell’interior design per la stagione 2014/15

L’ultima edizione di Light + Building, nel 2012, si è conclusa registrando oltre 195.000 visitatori professionali, che hanno ammirato l’offerta presentata da circa 2.300 aziende, su una superficie espositiva di 240.000 metri quadrati

zione tecnica, che si distingue in particolar modo per l’ampia gamma di applicazioni e per l’utilizzo delle possibilità offerte dalla digitalizzazione intelligente della luce, e ai sistemi d’illuminazione per esterni per i luoghi pubblici. Oltre ai sistemi d’illumina-zione tecnica “design oriented”, saranno proposti anche esempi d’illuminazione de-corativa per il settore arredo e contract, in tutte le varianti stilistiche e per i differenti segmenti di mercato, mentre non man-cheranno i componenti illuminotecnici.Tra i vari aspetti presi in esame nel corso della manifestazione, vi saranno gli effetti che la luce produce sulle persone, ovvero sulla loro salute, sulle loro capacità e sul loro benessere. Nello specifico è possibile, ad esempio, adeguare il colore della luce artificiale a quello dell’illuminazione natu-rale nel corso della giornata, assecondan-do così anche il bioritmo dell’organismo.

ELETTROTECNICA, DOMOTICA E AUTOMAZIONE DEGLI EDIFICII settori dell’elettrotecnica, della domotica e dell’automazione degli edifici, così come i software per l’edilizia svolgono un ruolo chiave nella configurazione e nel funzio-namento di edifici intelligenti e connessi in rete. A Light + Building 2014 saranno pre-sentate interessanti novità riguardanti i si-stemi integrati a risparmio energetico per edifici, le installazioni elettriche e i softwa-re per l’intero ciclo di vita di un edificio, cui si aggiungeranno le tecnologie d’instal-lazione elettrica e di rete, le installazioni elettriche di design e le tecnologie siste-miche per edifici, gli impianti fotovoltaici, il facility management e il contracting. Con

le sue tecnologie trasversali, orientate a soluzioni globali, l’elettrotecnica svolge una funzione centrale all’interno dell’edi-lizia intelligente, integrandosi nel contesto di altre discipline, come l’illuminazione ed anche la domotica/automazione degli edifici. Attraverso questo connubio, l’in-dustria propone un’offerta integrata che contribuisce in modo decisivo a sfruttare il potenziale di risparmio energetico insito negli edifici.

CULTURA DELLA LUCEIn parallelo a Light + Building, si svolgerà un evento di grande importanza cultura-le: Luminale, la biennale della cultura della luce di Francoforte, che presenta un programma di eventi serali dedicati ai visitatori della manifestazione. Que-sta combinazione di fiera specializzata e kermesse cittadina trasforma la regione Francoforte-Reno-Meno in uno spettacolo straordinario, dove protagonista è la luce.

Elisa Pastorino

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Con oltre 140.000 visitatori affluiti all’ultima edizione, Luminale ha potuto consolidare il suo ruolo di biennale della cultura della luce a livello internazionale

Oltre ai sistemi d’illuminazione tecnica “design oriented”, saranno proposti anche esempi d’illuminazione decorativa per il settore arredo e contract

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Un innovativo sistema di videosorveglianza per il più grande tra gli ospedali lombardi

SICUREZZA OSPEDALIERA

L’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è un’azienda pubblica ad alta specializza-zione e rilievo nazionale, che include tutte le specialità cliniche. La nuova struttura, attiva dal 15 dicembre 2012 dispone, nei suoi 320.000 m2 complessivi, di oltre 1.000 posti letto, 36 sale operatorie, 250 ambu-latori, 9.000 m2 dedicati alla diagnostica e 4.000 m2 all’emergenza/urgenza e può contare su un eliporto funzionante 24 ore su 24. L’ospedale è centro di riferimento in Italia per trapianti d’organo e di tessuti adulti e pediatrici, centro accreditato per la diagnosi e la terapia di 97 malattie rare, unico Trauma Center pediatrico di riferi-mento per la Lombardia e Centro Antive-leni. Nelle sette torri della struttura si con-centrano gli ambulatori, al piano terra, le degenze, ai piani superiori, e gli studi me-dici, all’ultimo piano, suddivisi in un’ottica dipartimentale. La piastra centrale, colle-

gata direttamente alle torri, ospita, invece, i servizi di diagnostica e di emergenza-urgenza: Pronto Soccorso, sale operatorie, area critica. Il nosocomio è dotato di im-pianti e apparecchiature tecnologicamente avanzate, non solo in ambito medico, ma anche nei servizi di supporto, con trasporti automatizzati, pasti personalizzati ordinati al letto del paziente e gestione delle divise con microchip. Servizi commerciali e di utilità generale e un parcheggio con 2.400 posti auto completano l’offerta della strut-tura.

ESIGENZA DI MASSIMA SICUREZZA E FLESSIBILITÀOgni giorno accedono all’ospedale Papa Giovanni XXIII complessivamente 11.000 persone tra operatori sanitari, pazienti ambulatoriali, visitatori, fornitori, ecc. Era, quindi, forte la necessità di garantire la massima sicurezza della nuova strut-tura ospedaliera in termini di tutela delle persone e degli spazi, nelle ore diurne, e di monitoraggio di ambulatori e uffici, nelle ore notturne. L’esigenza era quella di individuare una soluzione di videosorve-glianza che permettesse di visualizzare le immagini riprese dalle telecamere in tem-po reale ovunque ci si trovi e che garantis-se la continuità del servizio senza perdita delle immagini. Era, inoltre, importante avere una soluzione che consentisse di ottimizzare gli investimenti già effettuati in quest’ambito e che offrisse la massima flessibilità e la possibilità di espansione in qualsiasi momento.

UNA SOLUZIONE GLOBALEPer soddisfare questa esigenza, l’Azienda Ospedaliera ha indetto una gara pubbli-

Con i suoi 320.000 m2 complessivi, l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è il più grande tra gli ospedali lombardi

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ca per la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza, che è stata vinta da Connexxa con la propria soluzione di vi-deosorveglianza eSurv, per il monitorag-gio dell’intera struttura. Sono stati, poi, installati oltre 100 encoder di Sony per operare la migrazione verso IP di tutto il sistema di videosorveglianza analogico precedentemente installato. Il software eSurv è una soluzione di videosorveglianza intelligente estremamente innovativa. Ac-cessibile da qualunque tipologia di PC, Mac e dispositivo mobile (tablet e smartphone) semplicemente attraverso un browser Web, permette l’accesso da remoto, con-sentendo a più utenti autorizzati (quali, ad esempio, le forze dell’ordine), in qualsiasi momento e ovunque si trovino, di visualiz-zare le immagini dal vivo e registrate. Gra-zie ai suoi Smart Plug-in, potenti e precisi algoritmi di analisi video, eSurv è in grado, inoltre, di analizzare le immagini in ma-niera intelligente e autonoma, per rilevare azioni ed eventi potenzialmente pericolosi. Utilizzabile in ambienti cloud o con server fisici e virtualizzati, il software è modulare e scalabile, garantendo la possibilità di espandere con facilità e rapidità il sistema di videosorveglianza.Gli encoder Sony scelti fanno parte della serie SNT-EP e consentono, anche a chi utilizza un sistema analogico, di ottenere le immagini di qualità superiore normal-mente associate alla tecnologia IP. Le esclusive tecnologie di Sony, VE (Visibility Enhancer) e XDNR (Execellent Dynamic Noise Reduction), ottimizzano la qualità visiva dei segnali originali, permettendo contemporaneamente la conversione dei segnali video analogici in un flusso digi-tale utilizzabile su reti IP. Questa possibi-lità favorisce l’integrazione tra i sistemi e consente di semplificare e ridurre i costi del passaggio al digitale. L’accesso alla tecnologia IP è ulteriormente agevolato dall’ampia scelta di modelli a 1 e 4 canali e di stazioni in rack 1U e 3U che accettano configurazioni blade a 4 canali, oltre che dal fatto che tutti gli encoder supportano il doppio streaming dei formati video H.264/JPEG, H.264/MPEG-4 o MPEG-4/JPEG alla massima risoluzione.Tutti i prodotti di Sony, come anche il software eSurv di Connexxa, sono confor-mi all’ONVIF (Open Network Video Inter-face Forum), che definisce un protocollo comune per lo scambio di informazioni tra i dispositivi video di rete e che comprende il riconoscimento automatico dei dispositivi e lo streaming video.

CONCLUSIONILa collaborazione dei due partner Sony e Connexxa ha portato ad individuare la so-luzione che meglio potesse rispondere alle esigenze del cliente, ad un costo totale di proprietà e gestione del sistema di video-sorveglianza inferiore rispetto a uno analo-gico, in quanto utilizza un’infrastruttura di rete già esistente. La continuità del servizio è assicurata senza necessità d’intervento da parte del dipartimento IT in quanto le registrazioni vengono spostate da un ser-ver all’altro in caso di problemi hardware del server di registrazione. Questa caratte-ristica, insieme a policy altamente restrit-tive e alla massima scalabilità, rendono questa soluzione assolutamente semplice da gestire.

Gabriele Contini

La nuova struttura bergamasca vuole garantire la migliore cura possibile per ogni paziente, all’interno di un ambiente che sia confortevole e sicuro allo stesso tempo

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La soluzione di videosorveglianza permette di visualizzare le immagini riprese dalle telecamere in tempo reale ovunque ci si trovi e garantisce la continuità del servizio senza perdita delle immagini

Un linguaggio di comunicazione per l’interazione quotidiana dell’individuo con il mondo in cui abita

IL FUTURO HA TROVATO CASA

Il mondo attuale ci pone davanti nuove sfi-de ma anche stimolanti opportunità. L’era della globalizzazione ha portato con sé problemi demografici, ambientali e sociali considerevoli, ma la rivoluzione tecnolo-gica degli ultimi decenni ci ha consegnato gli strumenti necessari per affrontarli e risolverli e, inoltre, ci ha permesso di ab-battere le barriere geografiche.Secondo recenti stime, entro il 2020 saranno 80 miliardi le apparecchiature connesse e i singoli utenti che avranno accesso al Web raggiungeranno i 5 mi-liardi. Più del 50 per cento delle case sarà Smart, con un ritorno economico pari a 10 miliardi di dollari. Il giro d’affari del mer-cato dell’ICT legato alle Smart City viene stimato intorno ai 6 miliardi di dollari e le opportunità offerte dalle Smart Grid si attestano intorno ai 9 miliardi di dollari.Oggi si progettano e si studiano soluzioni, prodotti e tecnologie sempre più integrati

e connessi per un nuovo modo di vivere all’insegna di un benessere sostenibile. A tutti i livelli: dalla mobilità alla logistica, dalla salute alla casa, fino a quello che è ormai definito l’ecosistema cittadino per migliorare la qualità della vita degli indi-vidui. Gli spazi si digitalizzano e il prodot-to non è più semplice oggetto fisico, ma sempre più digitale, contenitore dinamico e flessibile.

IL VANTAGGIO DELLA CONDIVISIONEIn Italia ci sono 9 aziende che operano nel settore domestico che dal 2011 hanno uni-to le loro forze e i loro studi con uno scopo ben preciso: la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico di prodotti e servizi per l’efficienza energetica, il telecontrol-lo e l’automazione in ambito domestico, l’assistenza e il monitoraggio di persone con ridotte capacità motorie e cognitive in un’ottica di longevità attiva, la sicurez-

Homelab Open World rende tangibili le soluzioni e le possibili evoluzioni offerte

ai partner e ai consumatori

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Andrea Merloni, Presidente di

Homelab

za attiva e passiva. Il tutto attraverso la definizione di standard di comunicazione tra i vari prodotti e servizi all’interno del-la casa, lo studio e l’implementazione di sensori e di tecnologie in grado di miglio-rarne la qualità e la funzionalità, gesten-do la complessità di un mondo in rapido cambiamento.Nell’aprile 2011, infatti, è nato Homelab, il Consorzio italiano di ricerca sulla domoti-ca formato da importanti aziende e centri di ricerca e formazione all’avanguardia: Ariston Thermo; BTicino, entrata in Ho-melab a gennaio 2012; Gruppo Elica; In-desit Company; Loccioni; MR&D Institute; SPES; Teuco Guzzini; Università Politecni-ca delle Marche.Il modello entro il quale Homelab opera è quello dell’open innovation, che vede nel knowledge sharing e nella sinergia di strategie due dei suoi punti cardine. La forza di questo hub creativo, votato all’in-novazione, risiede proprio nella possibilità di mettere a sistema conoscenza, brevetti e specificità dei singoli partner, con effet-to moltiplicatore sui risultati della ricerca, al fine di creare un protocollo smart in continua evoluzione.

UN LINGUAGGIO COMUNEEspressione dell’attività del Consorzio, Homelab Open World è un progetto con-creto di condivisione delle informazioni tra prodotti di diversa natura che nascono da più aziende produttrici di beni per la casa.L’ultima frontiera della progettazione è votata, infatti, allo studio e alla creazio-ne di soluzioni e tecnologie sempre più integrate e connesse, dove il semplice prodotto fisico si trasforma in contenitore

digitale, dinamico e flessibile. In questo ambito, Homelab Open World rappresen-ta un perfetto esempio di conversazione in ambito domestico tra prodotti diversi e rete, in un contesto auto adattivo, flessibi-le, sagomabile sull’evoluzione dell’uomo e della tecnologia. Open Web Net è la lingua scelta da Homelab per consentire questo dialogo ai prodotti delle aziende che ne fanno parte e per renderlo accessibile a chi vuole entrarvi.Una grammatica disponibile, semplice e accessibile, grazie alla quale oggi dia-logano un primo gruppo di prodotti, dal frigorifero al forno, dal piano cottura alla cappa, dalla lavabiancheria all’illumina-zione, dal riscaldamento alla minipiscina, fino ai sistemi di gestione, comfort e si-curezza, per migliorare costantemente la qualità della vita.L’unicità di Homelab Open World risiede nella sua apertura verso possibili nuovi partner e i loro prodotti e servizi. Aziende terze che producono beni per la casa con connessione elettrica potranno accedere al Consorzio beneficiando della chiarezza di questo linguaggio, assicurandosi stra-tegici vantaggi competitivi in termini di innovazione e crescita della percezione della propria realtà quale centro di eccel-lenza.Il Consorzio nasce, infatti, per essere an-che un “abilitatore tecnologico”, aperto e proattivo verso altri operatori, sia in ter-mini di aziende che operano con prodotti e servizi all’interno dell’abitazione, sia di Enti di ricerca, fonti tecnologiche interna-zionali, Pubblica amministrazione nel suo insieme.

Amerigo Rossi

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DOMOTICA “MADE IN ITALY”

Tutti insieme, i partner del Consorzio Homelab generano un fatturato com-plessivo di oltre 9 miliardi di euro, una forza lavoro di circa 60.000 persone, una presenza industriale e commerciale a livello globale con oltre 30 milioni di prodotti venduti all’anno in un settore, quello della casa, in cui le aziende Ita-liane e l’indotto collegato rappresenta-no un’eccellenza a livello mondiale.Comune a tutti i consorziati è la profon-da capacità d’investire in ricerca, anche delle realtà più piccole, con un valore medio che si attesta intorno al 5 per cento, con punte pari al 20 per cento del fatturato.

Prodotti differenti possono scambiarsi informazioni e creare un vero e proprio ecosistema domestico al servizio di chi vive la casa

Nuovo ingresso nel mercato dei dispositivi di comunicazione

DAGLI ELETTRODOMESTICI AGLI SMARTPHONE

All’ottavo posto nella classifica mon-diale di Boston Consulting Group delle aziende capaci di fare innovazione e confermata da Euromonitor Interna-tional, per il quinto anno consecutivo, come primo produttore al mondo di elettrodomestici, la multinazionale cinese Haier – 70.000 dipendenti, un fatturato 2013 di 29,5 miliardi di dollari (+15 per cento rispetto al 2012) – ha deciso di entrare nel settore della mo-

bilità in Europa e di commercializzare gli smartphone ed i tablet, che già sono conosciuti sul mercato cinese, anche in Europa, cominciando a fine 2013 da Spagna e Francia, e proseguendo, dal gennaio 2014, con l’Italia.Il mercato del mobile, in rapida asce-sa, offre oggi la possibilità di raggiun-gere un vasto numero di persone, eterogeneo per gusti ed esigenze. In questo effervescente comparto, Haier, già presente in Italia da un decennio con prodotti all’avanguardia nel mer-cato del bianco e del bruno, vede il 2014 l’anno per innovare ulteriormen-te, presentando una vasta gamma di dispositivi con tecnologia, design e materiali in grado di soddisfare anche i desideri del consumatore più esigen-te. Questi dispositivi sono caratteriz-zati da leggerezza, design raffinato, qualità degli schermi (IPS) e potenza dei loro processori. Tutti i prodotti gestiscono due carte SIM, integrano un apparecchio fotografico ad alta ri-soluzione e montano batterie ad alta efficienza, che garantiscono un’auto-nomia di molte ore di funzionamento continuo.«Sono orgoglioso di annunciare l’in-gresso di Haier in questo nuovo seg-mento di mercato. Dopo anni di crescita

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L’ufficio a portata di mano con lo smartphone Haier W867

nel mercato del consumer electronics, è arrivato il momento di dimostrare la qualità dei nostri smartphone e tablet anche in Italia», ha affermato Enrico Ligabue, Market Director Haier Italia, nel corso della presentazione ufficiale dei nuovi prodotti lo scorso 30 gennaio. «Da oggi comincia una nuova sfida che cercheremo come sempre di vincere».Haier ha, inoltre, identificato in Technoit, distributore presente sul mercato con un fatturato in cresci-ta esponenziale e una forza vendita di grande qualità e professionalità, il partner ideale per la distribuzione della sua gamma di apparecchi per la mobilità.

AMPIA SCELTA DI PRODOTTIPer quanto riguarda gli smartphone, si parte con il modello W867, un telefono dalle grandi dimensioni (ha un display da 5,5 pollici con risoluzione qHD) con al suo interno un processore quad core da 1,3 GHz, 1 GB di RAM, 4 GB di stora-ge, batteria da 2.050 mAh, fotocamera frontale VGA e modulo posteriore da 8 megapixel con flash e Android 4.2 come sistema operativo; a questo si affianca il modello W757, che si differenzia per uno schermo più ampio, da 5 pollici FWVGA, e per caratteristiche hardware leggermente meno sofisticate. Il W716 è “lo smartphone che cambia colore”: nel pacchetto saranno, infatti, incluse tre cover di colorazione diverse (nera,

bianca e blu), così da cambiarle ogni volta che lo si desidera. Per le caratte-ristiche restanti si parla di un display da 4 pollici FWVGA, di un processore dual core da 1,3 GHz, 512 MB di RAM, 4 GB di storage e una fotocamera po-steriore da 2 megapixel. Infine, piccolo e versatile, il W701, un dispositivo di fascia bassa con Android 4.2 e display da 3,5 pollici HVGA.Con appena 6,6 millimetri di spessore e un peso di soli 290 grammi, il tablet mini 781 si fa apprezzare per le sue dimensioni ridotte (solo 5 mm di spes-sore), che assicurano un’ottima porta-bilità: schermo da 7,85 pollici, design elegante, processore quad core da 1,6 GHz e due fotocamere, una frontale da

2 megapixel e una principale da 5 me-gapixel, completano le caratteristiche tecniche. Infine, il tablet da 10,1 pollici Haier 1043, sottile (6,9 mm di spesso-re) e leggero, dotato di una scocca in alluminio e al cui interno sono montati un processore quad core da 1,6 GHz, 2 GB di RAM e due fotocamere (rispet-tivamente da 2 e da 5 megapixel). Come gli altri apparecchi presentati dalla casa cinese, il dispositivo opera con Android 4.2.

Franco Vitali

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Enrico Ligabue, Market Director Haier Italia

Piccolo e potente, il modello W701 offre la massima versatilità

L’utilizzo dei contattori è particolarmente indicato per tutte le applicazioni elettriche dove è richiesto il comando di circuiti di potenza con elevato numero di manovre, come la marcia e l’arresto di motori elettrici (pompe, compressori, ventilatori, ecc.) o l’accensione e lo spegnimento degli impianti di illuminazione. Sono, inoltre, utili per la gestione dei carichi elettrici negli impianti di automazione degli edifici come hotel, scuole, uffici, ecc.Grazie alla nuova tecnologia di comando della bobina, tutta la gamma dei nuovi contattori Gewiss Serie 90 AM è adatta anche per quegli ambienti dove è richiesto il funzionamento silenzioso dei dispositivi elettrici, come ospedali, alberghi, case di riposo, ecc.Tutti gli apparecchi della serie sono accessoriabili con contatto ausiliario, per la segna-lazione a distanza della posizione dei contatti, e con copri morsetti sigillabili, per evitare manomissioni sul cablaggio ed evitare contatti diretti con le parti attive.La serie degli Accessori Modulari si rinnova, così, con una gamma di contattori che, oltre ad assicurare un aumento delle combinazioni di contatti, garantisce elevate prestazioni tecniche, sia per durata elettrica, sia per frequenza di manovra, in funzione della categoria di utilizzo e della potenza del carico elettrico da comandare. Sono disponibili versioni con tensione di comando pari a 24 Vca/dc e 230 Vca - 220 Vcc.Le versioni a comando manuale presentano sul fronte un selettore, tramite il quale è possibile impostare la modalità di funzionamento del contattore. Più precisamente, posi-zionando la leva in:• A, s’imposta la modalità “Automatico”, ossia si ottiene il funzionamento come con-

tattore normale;• O, s’imposta la modalità “Arresto permanente”, bloccando meccanicamente i contatti

nella posizione di riposo;• I, s’imposta la modalità “Marcia forzata temporanea”. I contatti vengono commutati

in assenza di tensione sulla bobina di comando. Quando la bobina viene alimentata, il selettore commuta automaticamente in posizione A, mantenendo la posizione dei contatti.

A livello applicativo, questi dispositivi possono essere utili per eseguire il test di funziona-mento del prodotto prima dell’avviamento del carico elettrico oppure per le operazioni di manutenzione (come, ad esempio, la sostituzione dei carichi luce), per salvaguardare la sicurezza dell’operatore.Inoltre, si può evitare l’installazione di un commutatore a 2 posizioni (manuale/automatico) o a 3 posizioni (manuale/0/automatico), spesso previsto come accessorio per il comando di motori, pompe e ventilatori.

GEWISS: NUOVA GAMMA DI CONTATTORI

L’aspiratore centrifugo Vort Quadro I di Vortice è adatto per ventilare in modo intermittente piccoli, medi o grandi locali domestici o commerciali.Può essere installato a parete, a soffitto o in contro soffitto. Lo scarico de-centrato dell’uscita dell’aria consente l’installazione in qualsiasi punto della parete. Il pannello frontale, orientabile a 360°, mantiene inalterata l’estetica.Collegando l’aspiratore ad una tubazione supplementare, è possibile aspirare l’aria anche nelle camere adiacenti.È disponibile in 9 modelli: 3 dimensioni diverse (Micro 100 I, Medio I e Super I), con o senza timer e umidostato.Caratteristiche del prodotto sono:• motore a 2 velocità dotato di termofusibile di protezione, incorporato in

porta motore di tipo chiuso (protetto da depositi di polvere, umidità, ecc.);• valvola di non ritorno, già installata sul prodotto, per evitare rientri dell’aria

ad apparecchio spento;• i modelli Timer ritardano lo spegnimento dell’apparecchio in un intervallo

di tempo compreso tra 3 e 20 minuti circa;• i modelli con umidostato sono dotati di un rilevatore che attiva l’aspiratore

quando la percentuale di umidità relativa supera il 60%;• filtro lavabile;• livelli sonori particolarmente contenuti;• grado di protezione IPX4 e classe di Isolamento II.

VORTICE: ASPIRATORE CENTRIFUGO DA INCASSO

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La grande famiglia dei Light Engine Osram si arricchisce con una nuova serie di moduli LED circolari che soddi-sfano la richiesta di sorgenti con buone prestazioni lumi-nose e dimensioni paragonabili a quelle di una lampada alogena MR16 da 20 W oppure a scarica con riflettore AR111, ma con in più efficacia e durata estremamente elevata, tipiche dei LED.L’aggiunta dell’appropriato alimentatore completa il si-stema per ottenere un innovativo apparecchio a LED.Pur senza avere limitazioni per altri impieghi, l’intensità luminosa ed il diametro standard dei moduli PrevaLED COIN 50 e COIN 111 risultano particolarmente interes-santi per una veloce e semplice sostituzione e un inseri-mento armonioso nei progetti di apparecchi d’illumina-zione esistenti. La flessibilità di scelta nell’apertura del fascio luminoso di 24° oppure 40°, del flusso luminoso che, nei diversi modelli, parte da 750 lm per arrivare fino a 2.900 lm e dell’intensità luminosa, da 1.420 a 11.885 cd, permette le più svariate applicazioni. Il gravoso problema dello smaltimento del calore, requisito essenziale per garantire la lunga durata dei moduli, è brillantemente risolto grazie a un dissipatore integrato.Per l’alimentazione i risultati più efficaci si ottengono utilizzando questi Light Engine in abbinamento con gli alimentatori a corrente costante della gamma Optotronic Osram.

OSRAM:INNOVATIVE SORGENTI LED PER ILLUMINAZIONE D’ACCENTO

Le nuove etichette resistenti al lavaggio della serie Toughwash sviluppate da Brady restano intatte anche durante i processi di pulizia aggressivi utilizzati per garantire la massima igie-ne nel settore della trasformazione alimentare. Le nuove etichette sono, inoltre, in grado di allertare i metal detector presenti lungo la linea, per evitare che prodotti indesiderati entrino nel flusso alimentare. Per migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro e l’efficienza degli ad-detti, gli impianti di produzione industriale utilizzano un’ampia gamma di etichette e cartelli. Agli impianti di produzione alimentare è pressoché precluso l’uso di tali cartelli per garantire ai propri clienti la qualità e la purezza degli alimenti.I processi di pulizia negli impianti alimentari spesso comportano il lavaggio a spruzzo con getti di acqua a pressioni e temperature estremamente elevate, l’esposizione a detergenti acidi o alcalini e lo strofinamento con strumenti abrasivi. Per creare un’etichetta che resista a tali difficili condizioni, Brady ha allestito un laboratorio applicativo per testare, valutare e adeguare la nuova etichetta Toughwash in modo che resista alle condizioni di abrasione, esposizione a sostanze chimiche e spruzzatura più aggressive.

Per poter essere rilevata al metal detector, l’etichet-ta utilizza l’acciaio anziché l’alluminio. Le normali apparecchiature di rilevamento installate lungo la linea riconosceranno sistematicamente l’etichetta. Brady, inoltre, ha fatto sì che lo strato rilevabile non possa essere accidentalmente staccato dal resto dell’etichetta. Per assicurare che simboli e messaggi su etichette e cartelli restino leggibili dopo numerosi cicli di lavaggio, Brady ha studiato nastri inchiostrati per stampa mediante trasferimento termico e un rive-stimento di qualità che, insieme, realizzano la stampa più permanente possibile. Ciò permette agli utilizza-tori di stampare etichette personalizzate in base alle proprie esigenze di identificazione di sicurezza e degli ambienti di lavoro, rispondendo così in modo rapido ai rischi per la sicurezza, fedeli allo spirito della sempli-ficazione della produzione.

BRADY: ETICHETTE RESISTENTI A PROCESSI DI PULIZIA AGGRESSIVI

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La segnaletica di sicurezza indica le vie di uscita attraverso un’immagine comprensibile anche a chi non conosce la lingua, indicando la direzione da prendere in caso di pericolo. Obbligatoria negli edifici in cui vengono svolte attività lavorative, segue le direttive della legge 626, che ne definisce dimensioni e posizionamenti: i cartelli vanno situati sulle vie di esodo, sulle uscite di sicurezza, vicino alle attrezzature di soccorso e agli allarmi antincendio. In questo caso è la Norma UNI EN 1838 che determina i parametri dell’illuminazione e stabilisce: che non è sufficiente apporre un adesivo su un apparecchio d’emergenza per avere un prodotto a norma; che non è consentito estendere la funzione di “illuminazione di emergenza” ad apparecchi di segnalazione (questi ultimi non devono illuminare gli ambienti); le caratteristiche della segna-letica e la distanza di leggibilità del segnale.Signum flexa di Relco Group, grazie all’utilizzo di sorgenti a LED garantisce maggior dura-ta di funzionamento rispetto alle tradizionali lampade fluorescenti e permette di scorporare l’alimentatore dal segnale, che risulta così di forma essenziale. La soluzione alimentatore separato dal segnale è particolarmente adatta, per eleganza e leggerezza, in installazioni a sospensione, in contro soffitto, con alimentatore alloggiato in scatola di derivazione. È dispo-nibile un kit per montare il segnale senza uso di attrezzi, su superfici metalliche quali pannelli di contro soffitti, mensole, staffe, ripiani.Il dispositivo di segnalazione di sicurezza è composto da:• alimentatore con batteria SA, controllo funzionalità a vista, inibizione tramite interruttore,

classe II, installazione indipendente, IP20. L’alimentatore è anche accoppiato a faretti 8434REL e 8436REL, in esecuzione sporgente, e ad un faretto, in esecuzione da incasso 8435REL;

• segnale illuminato, che è collegato all’alimentatore tramite connettore polarizzato ed un cavo lungo 2 metri.

• Caratteristiche peculiari sono: sempre accesa (SA); autonomia: 1h o 3h; inibizione trami-te interruttore; temperatura di funzionamento 0÷40 °C; installabile anche su superficie infiammabile; distanza di leggibilità del segnale, conforme alla nuova Norma EN 1838; ali-mentazione 230 V, 50 Hz; batteria al Ni-Cd per alta temperatura, ricarica completa in 12 h.

RELCO GROUP: SEGNALAZIONE DI SICUREZZA

Ampliata da Finder la gamma di scaricatori di sovratensione con l’inserimento a cata-logo di un nuovo SPD di Classe III per il montaggio su barra DIN 35 mm che incorpora un relè per la commutazione di diverse tipologie di carico, comprese le basse correnti tipiche dei sistemi domotici o Bus.Il Tipo 7P.37 offre la possibilità di collegamento seriale con morsetti dedicati di ingresso e uscita, massimizzando così la protezione dei dispositivi elettronici sensibili collegati a valle con correnti nominali fino a 16 A. L’SPD in configurazione 1+1, pensato per applica-zioni monofase con neutro, è dotato di LED per la segnalazione dello stato del varistore e di un relè con contatti dorati che può essere utilizzato con logica positiva in sistemi Bus o controllati da PLC. Questa caratteristica permette di remotare l’informazione della richiesta d’intervento di manutenzione, affidando al sistema di controllo l’incarico di inviare, ad esempio, un’email. In caso, invece, di protezione del carico con “priorità della protezione”, il relè può comandare la bobina di un contattore, ad esempio il Tipo 22.32-x4x0 Finder con configurazione contatti NC, che, in caso di guasto del varistore, scollega il carico dalla rete, proteggendolo da eventuali sovratensioni successive. Altra caratteristica importante è che il relè viene alimentato solo in caso di guasto del SPD, quindi non è mai esposto a sovratensioni e non aumenta i consumi di energia nell’uti-lizzo quotidiano. In applicazioni residenziali, può essere installato nel centralino di zona, per proteggere le apparecchiature elettroniche sensibili ad esso collegate quali TV, Hi-Fi, lavastoviglie, lampade a LED, ecc.Il nuovo dispositivo è energeticamente coordinato con gli SPD di Classe II e anche di Classe I+II a catalogo, come, ad esempio, i Tipi 7P.0x, particolarmente indicati in appli-cazioni industriali che associano ad alte correnti impulsive, bassi valori di Up e garanti-scono l’assenza di correnti di fuga, allungando la vita del prodotto stesso.

FINDER: PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI

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Presentata da Vaillant aroTHERM VWL/2, pompa di ca-lore aria/acqua che risponde alle normative vigenti sulle nuove costruzioni, che impongono di utilizzare le energie rinnovabili per garantire una copertura minima del fabbi-sogno energetico dell’abitazione. Da giugno 2012, infatti, è in vigore il Decreto legislativo 28/2011 che impone sulle nuove costruzioni la copertura minima pari al 35 per cen-to del fabbisogno energetico totale dell’abitazione tramite energie rinnovabili. Quota che salirà al 50 per cento da gennaio 2017.La nuova pompa di calore sfrutta fino al 75 per cento dell’energia termica “rinnovabile” contenuta nell’aria, trova ideale applicazione in unità mono e multi familiari, uffici e attività commerciali ed è in grado di sopportare temperature esterne dai -20 ai +46 °C. La nuova pompa di calore che riscalda, raffresca e produce acqua calda sanitaria (con una temperatura di mandata di 63 °C, tra le più alte esistenti), consente un notevole risparmio ener-getico, dal 40 al 60 per cento nel caso di riscaldamento invernale. Da segnalare l’uso del gas refrigerante eco-compatibile R410A.Disponibile nelle potenze da 8 a 11 kW, sfrutta il calo-re contenuto nell’aria, garantisce un’elevata efficienza energetica, grazie al compressore Inverter Twin-Rotary di ultima generazione, e può essere installata in modalità “stand alone” o in un contesto di “sistema ibrido”, con impianto solare termico e/o caldaia di supporto.

Se il design contemporaneo di Arké incontra la tecnologia del sistema di building automation Well-contact Plus, il risultato è un abbinamento in grado di inserirsi perfettamente in qualsiasi struttura del terziario.Touch screen, da tre moduli o da 4,3 pollici, comandi KNX, lettori di card e semplici interruttori si vestono ora con le linee semplici e attuali della nuova serie civile di Vimar, disponibile nelle due versioni: Classic, geometria razionale, profilo lineare e angoli netti, e Round, dalla superficie sinuosa, leggermente curvata e dagli angoli morbidi.Con sette moderni materiali e una vasta gamma di colori tra cui scegliere, Arké può arredare gli spazi interni, con la più totale libertà di abbinamento. Il tutto con il van-taggio di procedimenti di lavorazione eco friendly, costampaggi dalla resa estetica ottima, verniciature antiusura e una produzione interamente Made in Italy.Caratteristica quest’ultima che contraddistingue anche la tecnologia di Well-con-tact Plus, il sistema che permette l’automazione e il controllo di qualsiasi struttura del terziario, dall’albergo al centro commerciale e direzionale. Un sistema unico di automazione per gestire anche via computer luci, temperatura, sicurezza, energia e accessi, offrendo funzionalità e comfort in ogni singolo ambiente.Il controllo della struttura è assicurato da un sistema flessibile, in grado di crescere nel tempo, aggiungendo in qualsiasi momento nuovi dispositivi, e interoperabile, potendo integrare e dialogare con prodotti e sistemi delle aziende aderenti allo standard internazionale KNX, su cui è sviluppato.Una tecnologia che permette di ridurre al minimo gli sprechi che si possono ve-rificare quando, anche in ambienti inutilizzati, riscaldamento e illuminazione rimangono inavvertitamente in funzione. Un rischio che viene ridotto al minimo grazie alla possibilità di visualizzare da un unico punto lo stato di tutti i dispositivi, decidendo preventivamente quali di questi devono rimanere in funzione e quali no.

VAILLANT: SISTEMA ECOLOGICO ED EFFICIENTE PER OGNI STAGIONE

VIMAR: DESIGN E TECNOLOGIA

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Specialista globale nella gestione dell’energia, Schneider Electric presenta Exiway Power: una nuova gamma di soccorritori-UPS dedicata specificamente agli impianti d’illuminazione d’emergenza e sicurezza, conforme alle normative di riferimento CEI EN 50171. Questi prodotti permettono di avere una riserva di energia per alimentare gli impianti anche in caso di black out, garantendo la capacità necessaria a supportare in modo permanente carichi elevati; in conformità alla Norma, infatti, pos-sono supportare permanentemente fino al 120 per cento della potenza attiva dichiarata.La nuova gamma nasce dal know how di APC e dall’esperienza di Schneider Electric nell’illumina-zione d’emergenza, unite per offrire prodotti con caratteristiche uniche.I soccorritori - UPS hanno funzionamento on line a doppia conversione, con tempo d’intervento zero; hanno tempi di ricarica contenuti entro le dodici ore e sono disponibili sia in versione monofase (da 600 a 5.900 W), sia in versione trifase (da 9,5 a 26 kW). Tutti i prodotti si possono collegare diretta-mente ai sistemi Schneider Electric di gestione dell’energia e di diagnostica per la supervisione degli impianti di emergenza. Con Exiway Power è possibile gestire in modo ottimale l’energia, effettuare la protezione selettiva delle linee ed eseguire verifiche sull’intero impianto di sicurezza tramite gli appositi dispositivi di controllo ACL e la centralina Dardo Plus di Schneider Electric. La supervisione locale o remota dell’intero impianto di sicurezza può essere effettuata attraverso i software di super-visione Dardo PC Lite e Dardo PC Map oppure tramite un’intuitiva interfaccia WEB.Inoltre, utilizzando gli appositi moduli MCL (Modulo Controllo Linee) e MCP (Modulo Controllo Punto luce) è possibile monitorare la presenza rete di zona, l’intervento automatico in emergenza quando si verifica mancanza della rete locale, la commutazione del carico collegato (accensione/spegnimento) fino al singolo punto luce e la segnalazione di stato locale dell’apparecchio.Questo aumenta il livello di sicurezza degli impianti, garantisce il rispetto dei requisiti normativi (CEI EN 50171, CEI 64-8, UNI CEI 11222) e permette d’interrompere la sola linea interessata dal guasto, salvaguardando la funzionalità del resto dell’impianto. Gli strumenti di gestione e supervisione con-sentono una diagnosi continua e costante di eventuali problemi.Per facilitare ulteriormente un’immediata comprensione dello stato del sistema di illuminazione di sicurezza, i prodotti sono dotati di display frontale LED (monofase) o di pannello con display LCD e ta-stiera operatore (trifase) per segnalare con chiarezza lo stato della macchina, i principali parametri elettrici, lo stato del gruppo. Allarmi sonori richiamano immediatamente l’attenzione dell’operatore in caso di necessità.

SCHNEIDER ELECTRIC: SOCCORRITORI UPS PER L’ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA

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Il sistema X20 di B&R si amplia con una nuova serie di controllori compatti do-tati di I/O integrati. Come per tutte le CPU X20, è possibile collegare moduli I/O addizionali, sia localmente, sia remotati, per mezzo di un collegamento via cavo. Questi nuovi controllori compatti sono offerti in una numerosa gamma di varianti per differenti livelli di prestazioni e di caratteristiche. Ogni sistema è equipaggiato con 32 canali di I/O digitali e analogici integrati e con un processore x86 nella configurazione standard. Sono, inoltre, disponibili interfacce Powerlink, Ethernet standard, CAN, RS232 e USB.I controllori compatti sono disponibili con due differenti CPU, con frequenze di 200 MHz e di 400 MHz. In funzione del modello, è possibile avere a bordo fino a 256 MB di RAM e 16 kB di RAM non volatile. Per le applicazioni e per il salvataggio dei dati

è disponibile una memoria flash integrata con capacità fino a 4 GB. Tut-te le CPU sono equipaggiate con interfacce Ethernet, USB e RS232. In entrambe le classi di prestazioni sono integrate anche le interfacce Po-werlink e CAN. Nel caso di necessità di ulteriori bus di campo, su tutte le CPU è possibile aggiungere moduli di interfaccia standard disponibili nella gamma completa di prodotti X20. Le CPU non richiedono ventole di raffreddamento o batterie e, quindi, sono esenti da manutenzione.Nel dispositivo sono integrati 30 differenti ingressi e uscite digitali e 2 ingressi analogici. La nuova gamma di CPU è completata da due va-rianti con l’innovativa tecnologia reACTION. Con questa tecnologia, i ca-nali I/O integrati, digitali o analogici, possono essere controllati con un tempo di risposta inferiore a 1 microsecondo utilizzando una libreria di blocchi funzione. La programmazione fatta utilizzando l’editor standard FBD dell’ambiente di sviluppo B&R Automation Studio è totalmente compatibile con la norma IEC61131.

B&R: CONTROLLORI COMPATTI CON I/O INTEGRATI

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Per consentire ai professionisti di effettuare il loro lavoro in maniera più rapida e precisa, con conseguente risparmio di tempo, DeWalt presenta sul mercato due nuovi misuratori laser: DW03050-XJ e DW03101-XJ 100M.Si tratta di due strumenti estremamente sofi-sticati e precisi, particolarmente interessanti per la loro praticità e per la grande affidabi-lità nei risultati di misurazione: è possibile eseguire con estrema esattezza e rapidità, rilevamenti, altezze di pareti non misurabili in modo diretto, somme e sottrazioni di misure, distanza minima e massima, memorizzare le distanze e calcolare superfici, volumi, aree.I nuovi modelli sono caratterizzati da: preci-sione ed affidabilità nelle misure; funzionalità ottimizzata, grazie ai tasti monofunzione, che permettono una maggiore facilità d’uso, e alla presenza di tasti multifunzione, attivabili solo se necessario; design più ergonomico, grazie alla gomma di protezione che li rende strumenti ancora più compatti, robusti e ma-neggevoli.Sono, inoltre, caratterizzati da portata eleva-ta, rispettivamente 50 m e 100 m, dalla possi-bilità di effettuare la misurazione a due punti sfruttando la regola del teorema di Pitagora e da gradi di protezione IP 54.

Il supervisore domotico Planux Manager di Comelit si veste di prezioso cristallo. È, infatti, ora disponibile la nuova versione Planux Manager Lux, caratterizzata dalla cover in vetro cristal-lo, con uno spessore di soli 4 mm.Il risultato è un oggetto dalle linee pulite ed eleganti, che s’in-serisce perfettamente negli ambienti più raffinati, declinato nelle due tonalità bianca e nera, per armonizzarsi al meglio con il design degli interni.Il sistema di automazione domestica integrato touch screen, è semplice da utilizzare, grazie all’interfaccia ad icone e alle indicazioni guida estremamente intuitive, ed evoluto sotto il profilo tecnologico, capace di riconoscere la risposta più logica ad ogni situazione, ad esempio automodificando alcune rego-lazioni preimpostate, senza che l’utente debba intervenire.Planux Manager Lux coniuga un ingombro contenuto (misura 16 cm x 16,7 cm) con un ampio schermo touch screen a colo-ri da 3,5 pollici, per consentire la migliore funzionalità d’uso. Integra le funzioni di videocitofonia al sistema SimpleHome, per la gestione dell’impianto di automazione domestica (luci, carichi, tapparelle, clima, scenari, irrigazione e consumi) e al sistema SimpleSafe, per il controllo dell’impianto di allarme intrusione.Grazie alle potenzialità di autoregolazione è anche possibile ri-sparmiare in modo sostanziale sulle bollette, attraverso il con-trollo selettivo delle temperature, lo spegnimento automatico delle luci, una gestione più razionale dell’acqua calda, la rego-lazione programmata e selettiva dei singoli apparecchi. Tutto ciò si traduce in un significativo abbattimento dei consumi.

DEWALT: MISURATORI LASER

COMELIT: SUPERVISORE DOMOTICO CON UNA NUOVA VESTE

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Gli azionatori della linea P9 di GE Industrial Solutions, realizzati in metallo cromato satina-to o in resina termoplastica, sono disponibili in un’ampia gamma di colori e forme e sono il risultato di un’attenta ricerca stilistica e funzionale in grado di soddisfare le esigenze delle applicazioni industriali più sofisticate.La linea è costituita da un’ampia varietà di operatori, blocchetti di contatto e alimentazioni per montaggi a pannello. Per il montaggio a fondo scatola, invece, sono disponibili anche una serie di blocchetti di contatto e alimentazioni; grazie alle pulsantiere in plastica, che si adattano al montaggio di azionatori standard e garantiscono un aggancio rapido e sicuro, questo tipo d’installazione risulta molto semplice.Tutti gli operatori della linea P9 sono muniti di una speciale guarnizione che garantisce il grado di tenuta IP66 e assicura il loro prefissaggio sul pannello, facilitandone il montaggio. La chiavetta, presente sui corpi operatori garantisce il loro corretto posizionamento su pannelli con forature a Norma CENELEC EN 50007 provviste di tacca di orientamento ed evita ogni possibile rotazione involontaria. Per impiego su fori senza tacca, la chiavetta può essere facilmente eliminata con un cacciavite.Il fissaggio a pannello degli operatori si effettua con una ghiera posteriore, brevettata, che consente il bloccaggio mediante un cacciavite a lama. In alternativa, è disponibile una chia-ve di serraggio come accessorio.Tutte le unità retropannello della serie sono fissate a scatto. Nell'installazione a pannello, il montaggio con l’operatore avviene tramite un’apposita flangia, brevettata, che garantisce un collegamento rapido dell’intero blocco retropannello. Nel caso di installazione a fondo scatola, invece, si utilizza direttamente l’apposito adattatore interno.I blocchetti di contatto della serie sono stati progettati per assicurare la massima affidabi-lità di contatto in ogni condizione operativa e, in particolare, per controllare circuiti a bassi livelli di energia (12 V - 5 mA minimi). Questo è possibile grazie alle soluzioni progettuali adottate quali i quattro punti di contatto, il movimento di autopulitura estremamente effi-cace e i contatti in argento.

GE INDUSTRIAL SOLUTIONS: UNITÀ DI COMANDO E SEGNALAZIONE

La crescente richiesta di sicurezza, nel residenziale così come nel terziario e nell’industriale, ha portato ad un incremento della domanda di sistemi sviluppati ad hoc. Per questo, Elvox ha implementato la propria gamma di prodotti dedicati alla videosorveglianza adottando le più sofisticate tecnologie per offrire soluzioni mirate, versatili, complete e in grado di rispondere a qualsiasi esigenza installativa.Tre i livelli tecnologici proposti, analogico, HD-SDI (High Definition Serial Digital Interface) e IP, per poter sce-gliere la soluzione che più si adatta a soddisfare le aspettative e le caratteristiche dell’impianto.La tecnologia analogica è la scelta più semplice, in particolar modo per la videosorveglianza di ambienti dome-stici o di limitate dimensioni. Unisce a una buona trasmissione del segnale video un’alta risoluzione dell’imma-gine e, soprattutto, si installa con grande facilità.La gamma analogica vanta un’alta risoluzione, sia nella ripresa, sia nella visualizzazione: i LED a raggi infrarossi e la funzione Day&Night consentono, infatti, di avere ottimi risultati anche in assenza totale di luce. Le telecame-re, ad alta risoluzione, arrivano fino a 700 TVL. Compatte e dotate di algoritmi di miglioramento della ripresa e filtro IR meccanico, registrano in formato WD1 real time su tutti i canali. Inoltre, sono disponibili in tutti i princi-pali formati, con un’offerta particolarmente sviluppata per le tipologie bullet e dome, le più richieste del mercato. Sono molti i vantaggi che offre un impianto HD-SDI: il principale è l’alta risoluzione che può raggiungere 1.920 x 1.080 pixel, paragonabile a quella massima del sistema televisivo. I registratori (da 4, 8 o16 canali) in Full HD Real Time (25 fps per canale) garantiscono, inoltre, una visione ottimale, senza nessuna perdita di dettaglio e con la massima fluidità video. Altro pregio è dato dalla semplicità d’installazione, per la quale si utilizza il classico

cavo coassiale per la trasmissione video, lo stesso dei sistemi analogici. Semplice ed efficace, l’impianto HD-SDI si installa come un comune impianto analogico, senza nemmeno richiedere competenze di configurazione e dimensionamento di reti dati.Scelta ideale nel caso di aree business, la tecnologia IP può essere adatta anche per ambienti domestici che necessitano di una risoluzione di altissima qualità: la gamma comprende, infatti, telecamere Megapixel di ultima generazione. Grazie a queste, il video, trasmesso con com-pressione H264, garantisce l’ottimizzazione sia in termini di spazio su disco in registrazione, sia come traffico dati sulla rete. Una visione che non risparmia i particolari, anche in situazioni di maltempo e di notte.L’offerta di videosorveglianza Elvox si distingue, oltre che per la completezza, anche per la pos-sibilità di essere integrata nell’impianto elettrico con le serie civili e il sistema By-me di Vimar che permette di gestire e regolare le funzioni di qualsiasi ambiente.

ELVOX: TUTTO SOTTO CONTROLLO

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Grazie alle funzionalità di bus di immagini ad alta velocità, elaborazione a quattro core, un nuovo ed efficiente algoritmo di controllo e comunicazione EtherCAT, il sistema di visione compatto FH di Omron fissa innovativi standard in termini di ve-locità, prestazioni e versatilità. I test condotti da Omron hanno dimostrato che il sistema permette agli utenti di ridurre i tempi di ciclo delle macchine e di contare su prestazioni precise ed affidabili, anche nelle condizioni operative più difficili. L’ottimiz-zazione dell’efficienza delle macchine si traduce direttamente nella riduzione dei costi e nell’aumento dei vantaggi competi-tivi. Progettati per garantire prestazioni rapide ed efficienti in tutte le fasi, dall’acquisizione delle immagini all’output dei dati, il nuovo sistema di visione è stato appositamente progettato per un’integrazione perfetta con PLC, unità di motion control e sistemi di controllo robotico, e sono ideali per le applicazioni in ogni tipo di macchina per produzioni ad alta velocità.Un ulteriore vantaggio è la perfetta integrazione con il softwa-re di automazione Omron Sysmac Studio. Ciò significa che è necessario un solo pacchetto software per programmare i principali componenti utilizzati in un sistema di automazione, con una riduzione notevole del tempo dedicato alla progettazio-ne delle macchine. Sysmac Studio consente di programmare, eseguire il debug e simulare tutti i dispositivi slave EtherCAT, dai sistemi di visione e di misura alle unità di motion control, i dispositivi logici e gli azionamenti.Grazie alle funzionalità di gestione delle immagini altamente efficienti, il nuovo sistema di visione può supportare più teleca-mere ad alta risoluzione, senza ripercussioni sulle prestazioni o sulla velocità di acquisizione delle immagini. Ciò consente di gestire anche le attività di ispezione più complesse: in alcune applicazioni è possibile utilizzare un solo controllore di visione, un vantaggio importante in termini di risparmio sui costi.

OMRON: SISTEMA DI VISIONE COMPATTO

Il nuovo scaricatore combinato DEHNcombo YPV SCI protegge in modo sicuro, senza neces-sità di fusibili e fino a 1.000 A, il lato corrente continua di impianti fotovoltaici dalle correnti di fulmine e dalle sovratensioni. Lo scaricatore combinato soddisfa, grazie all’utilizzo della tec-nologia particolare SCI, le richieste normative per le persone e l’impianto.Per un coordinamento ottimale e, di conseguen-za, una protezione efficace degli apparecchi fina-li, vengono messi a disposizione scaricatori con tensioni di sistema di 600 V, 1.000 V e 1.500 V. Per tutte le esecuzioni, la larghezza è di sole 4 unità.Il circuito ad “Y” collaudato, resistente ai guasti, evita danni da sovratensione alla protezione in caso di guasti all’isolamento nel circuito del generatore. Dispositivo di sezionamento e di cortocircuito con sezionamento elettrico sicuro, impedisce danni da incendio dovuto all’innesco di archi in corrente continua.

DEHN: SCARICATORE COMBINATO

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Un altro prodotto è stato aggiunto da Melexis alla sua linea di sensori ad effetto Hall programmabili Triaxis. Studiati principalmente per l’utilizzo su veicoli elettrici, veicoli ibridi e impianti ad energie rinnovabili, i dispositivi ad alta velocità della serie MLX91208 offrono tempi di risposta da 3 microse-condi. Grazie al particolare progetto, garantiscono un funzionamento preci-so e stabile sia nel dominio della temperatura (con una deriva termica pari tipicamente a ±150 ppm/°C), sia in quello del tempo (in tutto l’arco di vita).Le caratteristiche di trasferimento del sensore MLX91208 sono interamente regolabili, con la possibilità di memorizzare direttamente nella EEPROM incorporata parametri come la sensibilità, il guadagno e l’offset. La calibra-zione viene eseguita utilizzando il protocollo PTC (Programming Through Connector) sviluppato da Melexis, che è basato sulla modulazione della tensione di alimentazione. Poiché questo meccanismo evita la necessità di disporre di un contatto aggiuntivo dedicato alla programmazione, è possibile ottenere con facilità flussi di produzione altamente efficienti.Con una gamma di temperature di lavoro che si estende da -40 °C a +150 °C, i nuovi sensori sono particolarmente adatti per effettuare misure precise di corrente in continua e in alternata con frequenze fino a 200 kHz.Disponibili nei classici contenitori SO-8, questi chip offrono ai progettisti gli strumenti per realizzare sensori estremamente compatti e altamen-te ottimizzati, con un forte isolamento galvanico. Sono state previste due versioni: il modello MLX91208CAL, con un ampio strato IMC per rivelare campi magnetici molto bassi (da 100 mV/mT a 700 mV/mT), e il modello MLX91208CAH, studiato per la rivelazione di campi di intensità media (da 50 mV/mT a 300 mV/mT). Tra le applicazioni chiave di questi dispositivi vi sono il monitoraggio della corrente della batteria e del motore di trazione in campo automobilistico (per veicoli elettrici e ibridi), nonché delle correnti negli impianti di generazione a energie rinnovabili.

MELEXIS: SENSORE HALL PROGRAMMABILE PER MISURE DI CORRENTE

Si amplia, con l’ingresso di due nuovi prodotti “competitivi”, la gamma di corpi illuminanti Buzzi & Buzzi destinati, in particolar modo, al mondo Contract: Maxi Bild e Maxi Rim, pensati per ri-spondere alle sempre più crescenti necessità del mercato di ave-re, al tempo stesso, alto livello qualitativo e accessibilità di costo.I due nuovi prodotti entrano, dunque, a fare parte della “famiglia” Contract, affiancando i prodotti illuminanti Alkabox, Bild Lys, Rim, Matrix, Phantom, Ellisse base, Sfera base e Telescopic, realizzati nell’innovativo materiale Coral, dalle elevate caratteristiche tec-niche, resistente agli urti, al calore e decorabile con qualsiasi tipo di pittura e finitura, garantendo l’inalterabilità dell’oggetto nel tempo.Una collezione di prodotti tecnici da incasso in soffitto e parete che, grazie al materiale con cui sono realizzati e al design lineare e pulito che li contraddistingue, s’integrano perfettamente nelle superfici, raggiungendo elevati risultati di scomparsa totale.Sono prodotti che si applicano con massima flessibilità in strut-ture come alberghi, ristoranti, bar, ma anche in contesti residen-ziali.Con Maxi Bild e Maxi Rim si rinnova l’impegno dell’azienda nella ricerca di soluzioni illuminotecniche innovative nell’ottica del ri-sparmio energetico. Non solo per mezzo dell’impiego del Coral che, andando oltre al concetto di impatto zero, si propone con un ruolo attivo che migliori lo spazio in cui viene installato, ma anche attraverso la scelta delle migliori sorgenti LED presenti sul mercato.

BUZZI & BUZZI: APPARECCHI DA INCASSO

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Sempre più ricco il portafoglio prodotti Conergy grazie alle nuove solu-zioni di montaggio, monitoraggio e inverter che mantengono l’elevato standard di qualità che da sempre contraddistingue i prodotti offerti dalla società.Alla gamma dei sistemi di montaggio per tetti a falda e tetti piani, si sono recentemente aggiunti i nuovi sistemi Staffa Magica e Coppo Staffa, che permettono l’installazione su tetti a falda, eliminando le classiche barre traversali di appoggio dei moduli, semplificando e velocizzando notevol-mente l’installazione. Un’altra importante novità è l’ingresso nel portfolio dell’azienda di tutta la gamma inverter SMA, che va ad affiancare quella già esistente PowerOne e gli inverter Socomec, made in Italy, con un ot-timo rapporto qualità/prezzo, ampie possibilità di configurazioni, quadri di stringa e monitoraggi.Per istallazioni di piccola potenza, Conergy propone anche i microinver-ter Enecsys, ideali per gli impianti composti da uno o due pannelli, che consentono una gestione più flessibile, permettendo di ottenere sem-pre il massimo dal proprio tetto. Si amplia anche l’offerta dei sistemi di monitoraggio. Sono già disponibili le soluzioni di PowerOne e SMA, ed è possibile scegliere tra i nuovi modelli di Solarlog, universali e idonei per innumerevoli marche e tipologie di inverter. La novità di gamma sono i sistemi Clever e MPTA, che permettono il monitoraggio della produzione fotovoltaica e l’ottimizzazione dell’autoconsumo e dei flussi energetici nelle abitazioni, negli edifici commerciali e industriali, ponendo le basi per il risparmio in bolletta.Il portafoglio prodotti Conergy non si limita ai soli sistemi fotovoltaici: per una gestione consapevole dell’energia è stato introdotto anche il sistema Easy. Specifico per la domotica residenziale, permette di gestire al me-glio i carichi ad aumentare al massimo l’autoconsumo.Ultima novità, ma non per questo meno importante, è l’ampliamento di gamma con soluzioni innovative per la casa e per la mobilità. Conergy propone pompe di calore, condizionatori, ventilatori e sistemi domotici oltre a bici e scooter elettrici da collegare al proprio impianto fotovoltai-co per utilizzare l’elettricità autoprodotta ed ottimizzare così il proprio impianto.Mantengono, infine, un ruolo di spicco nell’offerta Conergy i moduli foto-voltaici made in Germany Conergy PowerPlus.

CONERGY: NON SOLO SOLUZIONI PER IL FOTOVOLTAICO

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Nel suo stabilimento di 15.000 m2, Zeca produce una ampia gam-ma di avvolgitori per cavo elettrico e per aria compressa, così come molti modelli di lampade da officina sia ricaricabili, sia cavo.L’azienda piemontese, avendo recepito l’esigenza degli utenti pro-fessionali di un avvolgitubo robusto, ma di costo accessibile per coloro che per la prima volta si avvicinano a questi apparecchi, presenta una nuova gamma di avvolgitori per aria compressa “Serie America”.La gamma è composta da tre modelli, due con tubo di diametro interno 8 mm e uno con tubo con diametro interno 10 mm.I due avvolgitori AM80/8 e AM85/8 dispongono rispettivamente di 10 e di 16 metri di tubo in poliuretano, mentre l’AM85/10 viene fornito con 16 metri di tubo in poliuretano.Tutti i 3 modelli sono proposti con 1,5 metri di tubo in ingresso; i modelli AM80/8 e AM85/8 hanno raccordi in uscita da 1/4” M, mentre il modello AM85/10 ha un raccordo in uscita da 3/8” M.La massima pressione di utilizzo raggiunge i 15 Bar.Come ogni articolo della società, anche questi tre modelli di av-volgitubo sono prodotti in ottemperanza a tutte le normative euro-pee vigenti per garantire la massima sicurezza all’utente.

ZECA: AVVOLGITUBO

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È on line, all’indirizzo www.avselectronics.com, il nuovo sito mul-tilingue di AVS Electronics, società padovana che studia e realiz-za avanzate apparecchiature per la sicurezza, l’antincendio e la domotica. Cercare i prodotti, leggere le ultime novità, guardare i video e scoprire tutte le informazioni utili per l’installatore e l’u-tente finale sono le funzioni che il nuovo sito propone per aiutare a vivere all’insegna della sicurezza.La nuova grafica, moderna e accattivante, unita ad un’inter-faccia semplice, completamente accessibile anche da tablet o smartphone, permette di trovare, in pochi click, tutti i servizi studiati dall’azienda per l’operatore professionale e il suo cliente. Porta d’accesso al mondo AVS è l’Home Page, dov’è facile scopri-re le ultime novità e mettersi in contatto con l’azienda attraverso i principali social media: Twitter, Facebook, Vimeo o Linkedin. Cuore del sito sono le sezioni Sistemi e Prodotti, facilmente con-sultabili, che propongono anche al navigatore meno esperto una lettura completa e esaustiva delle caratteristiche tecniche e fun-zionali di ciascun prodotto. Nel nuovo sito, grande è l’attenzione alle esigenze dell’installatore. Nell’apposita sezione, il professionista AVS potrà accedere all’a-rea riservata per scaricare aggiornamenti e software così come iscriversi ai diversi appuntamenti formativi programmati nel cor-so dell’anno dalla società e dai distributori partner. Una sezione è anche dedicata alla Comunicazione, con aggiorna-te news sul mondo della sicurezza e un’area riservata alla Stam-pa, mentre la visita a “AVS nel mondo” permetterà di mettersi in contatto con le diverse funzioni aziendali, i distributori nel mondo e i professionisti del Progetto: “Installatore di qualità certificato AVS”.

AVS ELECTRONICS:NUOVO SITO INTERNET

È stata pubblicata nel mese di gennaio 2014 una nuova edizione revisionata della Norma CEI EN 50110-1, che contribuisce all’o-biettivo di progredire verso un graduale allineamento in Europa dei livelli di sicurezza associati alle modalità operative di lavoro eseguito nelle vicinanze o sugli impianti elettrici, per creare un livello di sicurezza comune. La Norma sostituisce completamente la precedente CEI EN 50110-1:2005-02, che rimane applicabile fino al 1° febbraio 2015. La parte 1 della EN 50110 fornisce le pre-scrizioni minime valide per tutti i Paesi Membri del CENELEC ed alcuni Allegati informativi che riguardano la sicurezza del lavoro eseguito sugli impianti elettrici o nelle vicinanze.Congiuntamente, il CEI ha pubblicato la IV edizione della Nor-ma CEI 11-27 che costituisce l’integrazione in ambito nazionale della Norma CEI EN 50110-1 per tener conto della legisla-zione nazionale applicabile. Essa sostituisce completamente la Norma CEI 11-27-2005-02, che rimarrà applicabile fino al 1° febbraio 2015. La presente Norma fornisce le prescrizioni di sicurezza per atti-vità svolte nelle vicinanze o sugli impianti elettrici destinati alla produzione, alla trasmissione, alla trasformazione, alla distribu-zione e all’utilizzazione dell’energia elettrica, fissi, mobili, perma-nenti o provvisori. Tali prescrizioni si applicano alle procedure di esercizio, di lavoro e di manutenzione.A supporto è stato pubblicato il Rapporto Tecnico CEI 11-81 che riguarda le novità tecniche riportate nella nuova edizione. Lo sco-po di questa Guida è quello d’informare e guidare gli utilizzatori, giustificando le scelte e approfondendo le novità rispetto alla Nor-ma precedente.

CEI: LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI

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Una nuova App a supporto dei progettisti elettronici, disponi-bile per i dispositivi mobili basati su iOS, è stata recentemente messa a disposizione da RS Components: totalmente gratui-ta, si chiama RS Toolbox e consente di accedere a una grande quantità di materiale dedicato alla progettazione elettronica, tra cui strumenti di calcolo e conversione di semplice utilizzo e di estremo interesse per i progettisti elettronici, gli hobbisti e gli studenti. Una versione per i dispositivi Windows 8 sarà disponibile successivamente.RS Toolbox comprende una vasta gamma di funzioni, rag-gruppate in icone sullo schermata principale, tra cui diversi calcolatori di formule progettuali, convertitori e tabelle di riferimento, offre un elevato livello di personalizzazione ed è disponibile in 16 diverse lingue.«I progettisti elettronici sono costantemente sotto pressione per risparmiare tempo e sono sempre alla ricerca di strumen-ti che facilitino lo svolgimento delle loro attività quotidiane», ha spiegato Mark Cundle, Global Head of Technical Marketing di RS Components. «Questa App permette ai progettisti di ac-cedere ad una vasta gamma di dati sulla componentistica e di effettuare rapidamente calcoli on line, lasciando spazio alla loro creatività e capacità d’innovazione».RS Toolbox può essere scaricato sia da iTunes, sia dal sito Web di RS: www.rs.it.

RS COMPONENTS: UN’APP PER I PROGETTISTI

Pubblicato da Elettrocanali il nuovo listino gennaio 2014, migliorato nella grafica e con un’organizzazione dei prodotti studiata per una più facile consultazione.Per consentire alla clientela di scegliere sempre e velocemente il prodotto giusto, sono messi in evidenza il codice ed il corrispondente prezzo, mentre la struttura di sole 36 pagine ne fa uno strumento facile e pratico da consultare. Il nuovo listino è organizzato nelle 4 famiglie che compongono l’offerta di oltre 2.600 articoli, dei quali 160 rappresentano assolute novità. In particolare, è stata introdotta la nuova gamma di quadri di distribuzione serie QubeSystem, realizzati in poliestere termoindurente rinforzato con il 25 per cento di fibra di vetro, stampato a caldo, autoestinguente V0 secondo UL94 ed esente da alogeni, in colore grigio RAL7035.La famiglia Blu comprende i sistemi di canalizzazione: canali a bat-tiscopa e cornice, minicanali e canali a pavimento, canali portacavi e porta apparecchi, canali per condizionamento, canali asolati e ac-cessori per quadristi.La famiglia Rossa raggruppa i sistemi di apparecchiature industriali: prese e spine EN 60309 fino a 125 A, prese interbloccate orizzontali, verticali e con porta fusibili, quadri di distribuzione ASC/ASD, quadri da cantiere ASC, avvolgicavo civili e industriali. La famiglia Gialla include i contenitori da incasso e da parete: quadri in poliestere termoindurente, centralini da parete IP40, stagni e per emergenza, centralini da incasso standard e per pareti in cartongesso, cassette di derivazione da parete termoresistenti e autoestinguenti, conteni-tori da parete per apparecchi civili, cassette di derivazione da incasso normali e per pareti cave, scatole per apparecchi modulari.La famiglia Verde riguarda i sistemi di tubi e accessori: tubi protettivi rigidi lisci e bicchierati in esecuzione standard o halogen free, tubi protettivi corrugati in PVC e autorinvenenti in polipropilene, guaine spiralate, sistemi di raccordi IP67/IP65/IP40 per tubi rigidi, corrugati e guaine, sistemi di fissaggio, pressacavi e morsetti unipolari.

ELETTROCANALI: LISTINO PREZZI 2014

Anno 5, N.2www.commercioelettrico.com

ABB

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INSE

RZI

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ISTI

64

Azienda Pagina

ABB 04-38ANIE 30AVS Electronics 62B&R 56Brady 53Brennercom 08Buzzi & Buzzi 60CEI 62Comelit 57Conergy 61Consorzio Ecolamp 06Dehn 59DeWalt 57Elettrocanali 63Elettromondo 04Elvox 58Fiera Bolzano 10Finder 54GE Industrial Solutions 33-58Gewiss 29-52Haier 50

Azienda Pagina

Homelab 48Light+Building 42Linea Light Group 10Made Expo 12Melexis 60Omron 59Osram 14-53Reggiani 06Relco Group 54Rete Elettrica Italia 22Riello Elettronica 13RS Components 63Scame 14Schneider Electric 08-56Siemens 12Sony 46SPS IPC Drives 13Vaillant 55Vimar 55Vortice 50Zeca 61

www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

ABBwww.abb.com/itI Copertina

Arteletawww.arteleta.itpagina 41

Chintwww.chint.itpagina 9

Gewisswww.gewiss.compagina 5

Giovenzanawww.giovenzana.compagina 7

Idealluxwww.ideal-lux.comII Copertina/pagina 1

Linknesswww.linkness.comIII Copertina

Thebenwww.theben.itpagina 11

Palazzoliwww.palazzoli.itIV Copertina

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