COMMENTO MERCATI - Febbraio 2017

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COMMENTO MENSILEFebbraio 2017

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in generale positive a livello globale (+1.51% MSCI-W-LC), con un deciso ritorno di interesse sui mercati emergenti (+5.45%), sostenutida dati fondamentali in miglioramento e valutazioni sottostimate rispetto agli altri mercati. E’ proseguita la crescita dell’azionarioamericano (+1.79% S&P500), capace di nuovi massimi storici, e parzialmente del Giappone, mentre è ancora una volta l’area europeaad evidenziare le maggiori divergenze. Le principali borse non sono infatti allineate in termini di rendimento e se da un lato spicca lacrescita della Germania (+0.47%), unica positiva insieme al mercato svizzero (+0.87%), dall’altro si segnalano le difficoltà di Francia(-2.33%) e soprattutto Italia (-3.35%). A livello settoriale i temi legati all’Information Technology crescono molto (+4.53%) insieme aBasic Material ed Industrial (+2.72%) mentre gli Energy registrano una sensibile contrazione.Chiudiamo il quadro di mese con valute e materie prime: l’Euro si è globalmente apprezzato rispetto alle principali valute, inparticolare nei confronti del Dollaro e della Sterlina.Sul lato commodities è stato un inizio d’anno impegnativo ma con oscillazioni tutto sommato contenute rispetto a quanto visto neimesi precedenti. Le quotazioni del petrolio hanno segnato una leggera flessione (-1.32%) mentre l’oro ha goduto di un ritorno diappeal (+5.07%), complici le incertezze generalizzate, in questo caso, della valuta americana. Lo scenario di fondo rimanecaratterizzato da un generale rafforzamento del quadro macroeconomico a livello globale. La solidità del ciclo in America ed i primieffettivi miglioramenti anche in area Euro, unitamente alle prospettive di politiche maggiormente espansive e di un atteggiamentopro-business, stanno alimentando la crescita delle aspettative tra gli operatori creando un contesto in cui i mercati azionari vengonopreferiti agli strumenti obbligazionari. I mesi entranti dovrebbero mantenere inalterato questo scenario, con i mercati azionariallineati ed un trend di miglioramento che accomuna sostanzialmente tutti i Paesi Sviluppati. In ottica più speculativa evidenziamocome la pressione negativa sul comparto obbligazionario, soprattutto Euro, dovrebbe incontrare le prime soglie di sostegno nellesettimane entranti creando qualche opportunità di acquisto quantomeno in una logica di breve termine.

Per il MESE DI FEBBRAIO privilegiamo la componente azionaria rispetto aitemi obbligazionari con il mantenimento di un cuscinetto di attività liquideda poter sfruttare su fasi di flessione per incrementare l’esposizione alrischio. A livello di allocazione non si evidenziano significative variazioni sulfronte della selezione settoriale con la conferma degli asset e la scelta afavore di Finanziari, Energy, Industrial e Consumi Non-Ciclici. A livellogeografico vengono parzialmente incrementati gli investimenti sui mercatiemergenti mentre si mantengono in equilibrio i rapporti tra le areeprincipali, Euro, Usa e Giappone. Sulla componente obbligazionariaprivilegiamo le componenti a spread, Corporate e High Yield con livelli diduration contenuti.

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Gentile Collega,

l’inizio dell’anno sui mercati non porta particolari novitàconfermando sostanzialmente le dinamiche degli ultimi mesicaratterizzate soprattutto dalle pressioni negative che stannocoinvolgendo il comparto obbligazionario. Il movimento rialzistasui tassi di interesse, che aveva già mostrato importantiindicazioni sul finire del 2016, conferma con le recenti dinamichecome si stia effettivamente ribaltando la tendenza di lungo corsoe come abbia decisamente accelerato il processo di re-pricingsoprattutto delle emissioni obbligazionarie governative. A soffriremaggiormente è l’area Euro, con i decennali dei principali paesiche si allineano al rialzo tassi già visto in precedenza in Usa. Maledunque i Bund (-1.2%) e soprattutto la Francia (-2.6%) ed il BTP(-3.25%). Decisamente aumentata quindi la tensione a livello dispread Btp-Bund (ormai in area 190 punti), indicazione di unosquilibrio latente lontano da una imminente risoluzione.Resistono naturalmente i temi indicizzati all’inflazione e quelli atasso variabile mentre faticano i Corporate nonostante i livellidegli spread non evidenzino una particolare sopravvalutazione edi fondamentali delle aziende si confermino nel complesso solidi.Fuori dal coro la prestazione del debito dei paesi emergenti checonsegna performance positive (+1.50%). Seppur con tantefragmentazioni il clima è chiaramente diverso sugli azionari.Venendo al dettaglio dei risultati, Gennaio consegna performance