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Division des Politiques Linguistiques Commenti e considerazioni sulle performace in lingua ITALIANA a cura di Giuliana Grego Bolli DVD "Produzioni orali che illustrano i 6 livelli del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue" Commenti e considerazioni sulle performace in lingua ITALIANA Centro per la Valutazione e la Certificazione Linguistica (CVCL) Università per Stranieri di Perugia

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Division des Politiques Linguistiques

Commenti e considerazioni sulle performace in lingua

ITALIANA a cura di Giuliana Grego Bolli

DVD "Produzioni orali che illustrano i 6 livelli del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue" Commenti e considerazioni sulle performace in lingua ITALIANA

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A1 THEO E LOUISE

Théo Maurice ha 16 anni. Studia l’italiano da 1 anno al Liceo Jacques Decour. A casa parla francese. Studia anche tedesco e cinese Louise Senoussi ha 16 anni. Studia l’italiano da 1 anno al Liceo Jacques Decour. A casa parla francese. Studia anche inglese e spagnolo Monologo Théo: I miei interessi Monologo Louise: I miei interessi Interazione: La famiglia

Lunghezza Monologo Théo: 0.36 Monologo Louise: 0.95 Interazione: 1.00 Totale: 2.31

A1 Un utente di livello A1 è in grado di interagire in modo semplice, nell’ambito di brevi scambi di domande e risposte su dati personali. E’ in grado di rispondere a semplici enunciati relativi a bisogni di tipo immediato.

A1 Theo La produzione di Théo è stata unanimemente ritenuta dagli esperti presenti al seminario di Sèvres, un esempio ‘classico’ di rappresentazione dei descrittori previsti dal QCER per il livello A1 relativamente alla Produzione ed Interazione orale. Ne sono sintomatici i brevi scambi di domande e risposte fra Théo e Louise sulla casa e la famiglia, nonché il repertorio di formule comuni di cui entrambi dispongono.

Estensione (A1) Relativamente all’Estensione la performance di Théo è parsa rappresentare perfettamente i descrittori previsti per tale livello nella Tavola 3 del QCER: “Ha un repertorio molto ristretto di parole ed espressioni elementari relativi a dati personali e a determinate situazioni concrete”. Le parole che Théo usa sono quelle per descrivere la famiglia: “padre, madre, fratello, sorella” e la casa: appartamento, stanze, cucina, salotto, camere”. Le espressioni sono quelle che si usano comunemente per presentarsi: “Mi chiamo Théo ho 16 anni abito in Francia in Parigi in un appartamento con i miei genitori”, per parlare dei propri gusti: “mi piace il cinema” o per raccontare brevemente parte della propria giornata: Quando torno a casa guarda la televisione con mia sorella e mio fratello poi mangiamo e vado a dormire”. Correttezza (A1) Anche relativamente al criterio della Correttezza la performance di Théo è parsa corrispondere ai descrittori previsti per il livello A1: “ Ha solo un controllo limitato di poche strutture grammaticali semplici e di modelli di frase che fanno parte di un repertorio memorizzato”. Nell’ambito di una buona memorizzazione, gli errori sono rari, ad esempio “in Parigi”, “la mia madre”, “guarda”. Fluenza (A1) La performance di Théo è sembrata nuovamente rispondere ai descrittori previsti per il livello A1, Théo infatti: “è in grado di cavarsela con enunciati molto brevi, isolati, solitamente composti di formule fisse”, ha delle esitazioni nel pronunciare la parola “miei” nel corso dell’Interazione che poi si interrompe non appena, sia Théo che Louise cercano una parola evidentemente non compresa nel loro repertorio fisso. Interazione (A1) Anche relativamente all’Interazione, la performance di Théo è parsa ben rappresentare i descrittori previsti per il livello A1: “ è in grado di porre domande semplice su dati personali e rispondere a domande analoghe. Riesce a interagire in modo semplice, ma la comunicazione si basa totalmente su ripetizioni,

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riformulazioni”. Rappresentativo lo scambio seguente: “mi chiamo Théo e tu?”, ottenuta la risposta, si passa ad una nuova domanda “hai dei fratelli o delle sorelle?” Coerenza (A1) Relativamente al criterio della Coerenza, la performance di Théo è stata ritenuta nuovamente rappresentativa dei descrittori previsti per il livello A1: “è in grado di collegare parole o gruppi di parole con connettivi elementari” nel caso di Théo oltre ad “e”, “quando”, “poi”, parti di un repertorio probabilmente memorizzato.

A1 Louise Parimenti alla performance di Théo, anche quella di Louise è stata unanimemente ritenuta dagli esperti presenti al seminario di Sèvres, un esempio ‘classico’ di rappresentazione dei descrittori previsti dal QCER per il livello A1 relativamente alla Produzione ed Interazione orale. Ne sono sintomatici i brevi scambi di domande e risposte fra Théo e Louise sulla casa e la famiglia, nonché il repertorio di formule comuni di cui entrambi dispongono.

Estensione (A1) Relativamente all’Estensione la performance di Louise è parsa ben rappresentare i descrittori previsti per tale livello nella Tavola 3 del QCER: “Ha un repertorio molto ristretto di parole ed espressioni elementari relativi a dati personali e a determinate situazioni concrete”. Espressioni per presentarsi: “Mi chiamo Louise ho 16 anni, vivo abito in Francia a Parigi con mio i miei genitori”, o per raccontare la sua giornata “mi alzo alle 7, mi lavo i denti, pettin mi pettino, mangio e vado a scuola”. Usa il diminutivo “fratellino” nell’Interazione con Théo, in quanto certamente memorizzato. Correttezza (A1) Anche relativamente al criterio della Correttezza la performance di Louise è parsa corrispondere ai descrittori previsti per il livello A1: “ Ha solo un controllo limitato di poche strutture grammaticali semplici e di modelli di frase che fanno parte di un repertorio memorizzato”. Anche nel caso di Louise, gli errori non sono frequenti e dovuti probabilmente a momentanei vuoti di memoria: “guarda la televisione alla sera”. Altri errori del tipo “mio genitori”, “faccio i compito” vengono corretti e ripetuti così come erano stati memorizzati. Fluenza (A1) La performance di Louise è sembrata nuovamente rispondere ai descrittori previsti per il livello A1, Louise infatti: “è in grado di cavarsela con enunciati molto brevi, isolati, solitamente composti di formule fisse con molte pause per cercare le espressioni, per pronunciare le parole meno familiari ”, ha ad esempio delle esitazioni con il verbo: “pettinarsi”. Nel corso dell’Interazione, il fatto che Louise non riesca a trovare un termine e che Théo non sia in grado di aiutarla determina l’immediata interruzione dell’Interazione. Interazione (A1) Anche relativamente all’Interazione, la performance di Louise è parsa ben rappresentare i descrittori previsti per il livello A1: “ è in grado di porre domande semplice su dati personali e rispondere a domande analoghe. Riesce a interagire in modo semplice, ma la comunicazione si basa totalmente su ripetizioni, riformulazioni”: “ ho un fratellino e tu?”, “e come si chiama i tuoi genitori?”. Corenza (A1) Relativamente al criterio della Coerenza, la performance di Louise è stata ritenuta nuovamente rappresentativa dei descrittori previsti per il livello A1: “è in grado di collegare parole o gruppi di parole con connettivi elementari” nel caso di Louise: “e”.

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A1 MARIE E CONSTANCE

Marie Bastian ha 18 anni. Studia l’italiano da 3 anni al Liceo di Sèvres. A casa parla francese. Studia anche inglese e spagnolo. Constance Lang ha 17 anni. Studia l’italiano da 3 anni al Liceo di Sèvres. A casa parla francese e tedesco. Studia anche inglese e spagnolo Monologo Marie: I miei interessi Monologo Constance: I miei interessi Interazione: La scuola

Lunghezza Monologo Marie: 1.02 Monologo Constance: 1.04 Interazione: 2.22 Totale: 4.28

A1 Un utente di livello A1 è in grado di interagire in modo semplice, nell’ambito di brevi scambi di domande e risposte su dati personali. E in grado di rispondere a semplici enunciati relativi a bisogni di tipo immediato.

A1 Marie La produzione di Marie non è stata valutata durante il seminario di Sèvres, ma semplicemente classificata da un gruppo di esperti, in rapporto ad altre performance, utilizzando una apposita piattaforma informatica. I risultati di tale classificazione sono stati quindi analizzati statisticamente e ne è emerso il ‘posizionamento’ di Marie a livello A1. La performance di Marie rappresenta sufficientemente i generici descrittori di Tavola 5.4 del Manuale Relating Language Examinations to the CEFR sulla Valutazione globale della Produzione orale: “Produce enunciati semplici per parlare di sé e di argomenti familiari (…) E’ in grado di farsi capire in modo semplice, facendo domande e rispondendo a domande su di sé (…). E’in grado di cavarsela limitatamente a frasi precostituite, brevi, isolate. Fa molte pause alla ricerca di espressioni e per pronunciare parole meno familiari”.

Estensione (A1) Relativamente all’Estensione, la performance di Marie rappresenta a sufficienza i descrittori previsti per tale livello, nella Tavola 3 del QCER: “Ha un repertorio molto ristretto di parole ed espressioni elementari relativi a dati personali e a determinate situazioni concrete”. Le parole ed espressioni che Marie usa sono molto limitate, riesce a descrivere se stessa e i suoi interessi: “mi chiamo Marie”, “vivo (…) en la periferia di Parigi”, “voglio parlare dei miei interessi che è la musica”, “faccio flute e oboe”. Marie non conosce la parola italiana “flauto”, anche se fa parte dei suoi interessi. Nell’Interazione con Constance sulla scuola, usa parole di base quali “materie, ore, amici, professori”, poche espressioni: “Quale materie preferisci?”. Marie ha evidentemente bisogno di un interlocutore disposto a collaborare perché si capisca quello che vuole dire. Correttezza (A1) Anche relativamente al criterio della Correttezza, la performance di Marie può corrispondere ai descrittori previsti per il livello A1: “ Ha solo un controllo limitato di poche strutture grammaticali semplici e di modelli di frase che fanno parte di un repertorio memorizzato”. Gli errori sono diversi, dal “doce” invece di “dodici”, al “come professional” del Monologo, a “e ti?” dell’Interazione. Fluenza (A1) La performance di Marie sembra nuovamente rispondere ai descrittori previsti per il livello A1, Marie infatti: “è in grado di cavarsela con enunciati molto brevi, isolati, solitamente composti di formule fisse con molte pause per cercare le espressioni, per pronunciare le parole meno familiari ”. Non è in grado di riparare gli errori di comunicazione.

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Interazione (A1) Anche relativamente all’Interazione, la performance di Marie è parsa ben rappresentare i descrittori previsti per il livello A1: “ è in grado di porre domande semplice su dati personali e rispondere a domande analoghe. Riesce a interagire in modo semplice, ma la comunicazione si basa totalmente su ripetizioni, riformulazioni”. Il comportamento di Marie nel corso dell’Interazione è abbastanza passivo, si limita a ripetere quanto dice Constance, che di fatto conduce l’Interazione, sintomatica la risposta. “anche tu”, (invece di anch’io) alla domanda “e tu?” fatta da Constance. Coerenza (A1) Relativamente al criterio della Coerenza, la performance di Marie rappresenta a sufficienza i descrittori previsti per il livello A1: “è in grado di collegare parole o gruppi di parole con connettivi elementari”, “e”, nel caso di Marie.

A1 Constance La produzione di Constance, come quella di Marie, non è stata valutata durante il seminario di Sèvres, ma semplicemente classificata da un gruppo di esperti in rapporto ad altre performance, utilizzando una apposita piattaforma informatica. I risultati di tale classificazione sono stati quindi analizzati statisticamente e ne è emerso il ‘posizionamento’ di Constance a livello A1. La performance di Constance ben rappresenta i generici descrittori di Tavola 5.4 del Manuale Relating Language Examinations to the CEFR sulla Valutazione globale della Produzione orale: “Produce enunciati semplici per parlare di sé e di argomenti familiari (…) E’ in grado di farsi capire in modo semplice, facendo domande e rispondendo a domande su di sé (…). E’in grado di cavarsela limitatamente a frasi precostituite, brevi, isolate. Fa molte pause alla ricerca di espressioni e per pronunciare parole meno familiari”.

Estensione (A1) Relativamente all’Estensione la performance di Costance rappresenta a sufficienza i descrittori previsti per tale livello nella Tavola 3 del QCER: “Ha un repertorio molto ristretto di parole ed espressioni elementari relativi a dati personali e a determinate situazioni concrete”. Constance riesce a descrivere se stessa e i suoi interessi: “mi chiamo Constance sono francese, ho diciassette anni, vivo (…) vicino a Parigi”, “vuoi diventare grafista e mi piace molto anche le lingue”. Il repertorio linguistico di cui dispone non le consente costruzioni più complesse. Correttezza (A1) Anche relativamente al criterio della Correttezza la performance di Constance può corrispondere ai descrittori previsti per il livello A1: “ Ha solo un controllo limitato di poche strutture grammaticali semplici e di modelli di frase che fanno parte di un repertorio memorizzato”. Gli errori sono diversi, riguardano ad esempio la coniugazione dei verbi: “a che ora comincio la giornata?”, “preferiscio” invece di “preferisco”. Sbaglia laddove tenta di usare strutture più complesse: “ sono interesso in la diversità culturale”. Fluenza (A1) La performance di Constance sembra nuovamente rispondere ai descrittori previsti per il livello A1, infatti: “è in grado di cavarsela con enunciati molto brevi, isolati, solitamente composti di formule fisse con molte pause per cercare le espressioni, per pronunciare le parole meno familiari ”. Interazione (A1) Anche relativamente all’Interazione, la performance di Constance è parsa ben rappresentare i descrittori previsti per il livello A1: “ è in grado di porre domande semplice su dati personali e rispondere a domande analoghe. Riesce a interagire in modo semplice, ma la comunicazione si basa totalmente su ripetizioni, riformulazioni”. E’ sostanzialmente Constance a condurre la conversazione con Marie, è lei che la inizia ed è sempre lei a concluderla, seppure con qualche esitazione.

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Coerenza (A1) Relativamente al criterio della Coerenza, la performance di Constance rappresenta a sufficienza i descrittori previsti per il livello A1: “è in grado di collegare parole o gruppi di parole con connettivi elementari”, in particolare “e”, anche nel caso di Constance.

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A2 THIBAULT E MARC

Thibault Poirson ha 16 anni. Studia l’italiano da 4 anni al Liceo St Germain en Laye. A casa parla francese. Studia anche inglese e spagnolo Mark Wartenberg ha 15 anni. Studia l’italiano da 4 anni al Liceo St Germain en Laye. A casa parla tedesco. Studia anche spagnolo e inglese. Monologo Thibault: I miei interessi Monologo Mark: I miei interessi Interazione: Organizzare un viaggio

Lunghezza Monologo Thibault: 1.46 Monologo Mark: 1.47 Interazione: 3.20 Totale: 6.13

A2 La gran parte dei descrittori del livello A2 è relativa a funzioni di tipo sociale. Un utente di livello A2 è in grado svolgere le funzioni di base in relazione all’interazione sociale: salutare, iniziare e mantenere una conversazione su temi familiari nell’ambito di scambi molto brevi; è in grado di discutere su cosa fare, dove andare e fare programmi, dicendo cosa gli/le piace o non piace. E’ in grado di condurre semplici transazioni in un negozio o in una banca, “è in grado di farsi dare tutte le informazioni necessarie da un ufficio turistico, purché si tratti di informazioni semplici e non specialistiche”.

A2 Thibault La performance di Thibault ben rappresenta i descrittori previsti per il livello A2. Nella Scala per la valutazione globale della Produzione orale (Tavola 5.4 del Manuale Relating Language Examinations to the CEFR), che ben sintetizza i descrittori caratterizzanti il livello A2, così viene descritto il profilo dell’urente A2: “Comunica informazioni di base sul proprio lavoro, sulla famiglia, il tempo libero, ecc. E’ in grado di comunicare nell’ambito di uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti quotidiani. E’in grado di farsi capire con frasi molto brevi, sebbene pause, false partenze, riformulazioni siano molto evidenti. E’ in grado di descrivere con termini semplici la famiglia, la sua vita, gli studi, il lavoro presente e passato. Utilizza correttamente strutture semplici ma può commettere sistematicamente errori elementari”. Thibault parla di cosa gli piace fare nel tempo libero, con frasi molto brevi facendo sistematicamente errori di base. Funziona meglio nell’Interazione, nel corso della quale prevalentemente replica alle domande e proposte di Mark.

Estensione (A2) La performance di Thibault ben rappresenta i descrittori di Tavola 3 del QCER relativamente all’estensione: “usa frasi elementari, gruppi di parole e formule fisse per dare informazioni limitate” relativamente a se stesso, a cosa gli piace fare e alle vacanze. Usa in modo appropriato e corretto l’espressione: mi piace: “mi piace andare a sciare” o espressioni di uso corrente: “ci sono”, “c’è”, “leggere un libro”, “cosa facciamo per le vacanze?”, parole di uso quotidiano come: “montagna”, “sole”, “letto” “pranzo”, “bici”. Forse per l’emozione dell’evento, la parola: vacanze, diventa “vacazione”all’inizio del Monologo. Dove i termini diventano meno ricorrenti e d’uso comune, i problemi sono più evidenti, ad esempio: “scalada” invece di: scalata. Thibault non dispone, invece, degli strumenti linguistici per parlare di un programma televisivo, né in termini di strutture, né di lessico. Accuratezza (A2) Thibault “fa ancora sistematicamente errori di base”, ad esempio: “ una piccola città circa di”, “studio l’italiano da tre anni fa”, “andare nelle feste”, “nella montagna”. Usa correttamente il passato prossimo: “sono andato a sciare”. Ha

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evidentemente memorizzato strutture più complesse del tipo: “un giorno non si può fare niente”, o un congiuntivo presente dopo il verbo “pensare”. Fluenza (A2) Anche relativamente alla Fluenza la performance di Thibault ben rappresenta i descrittori previsti per il livello A2: “E’ in grado di farsi comprendere con enunciati molto brevi, nonostante siano molto evidenti pause, false partenze e riformulazioni”. Interazione (A2+) L’interazione di Thibault è stata considerata rappresentativa del livello potenziato A2+, leggendo i descrittori della Griglia per i livelli potenziati,si può infatti affermare che Thibualt “può interagire con sufficiente scioltezza in situazioni ben definite, se aiutato, ma la partecipazione a una discussione libera è molto limitata”. Thibault cerca costantemente, per far proseguire la conversazione, di esprimere il suo non accordo su quanto proposto da Mark, proponendo a volte delle alternative; frequentissimo, a questo proposito, l’uso di “si ma”, “ma perché”, “va bene ma”, “si forse ma” . Frequenti anche le ripetizioni di parole usate da Mark nella ripresa del turno da parte di Thibault: “campeggi, no penso che”, “un giorno, non si può fare niente”, dove la ripetizione segnala nuovamente la non accettazione di un suggerimento che Thibault riprende da Mark, per segnalarne gli aspetti che non lo convincono. Coerenza (A2) Relativamente alla coerenza Thibault “è in grado di collegare gruppi di parole con semplici connettivi quali “e”, “ma”, “perché”.

A2 Mark Anche la performance di Mark è parsa corrispondere al profilo indicato dai descrittori di Tavola 5.4 del Manuale. Mark comunica infatti informazioni di base su se stesso, sul proprio lavoro e sul tempo libero. “E’ in grado di comunicare nell’ambito di uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti quotidiani. E’ in grado di farsi capire con frasi molto brevi, sebbene pause, false partenze, riformulazioni siano molto evidenti”. Migliore la sua performance nella parte dell’Interrazione che non in quella del Monologo, nel corso della quale appare più a suo agio e disinvolto di Thibault, oltre a dimostrare buone capacità di gestione della conversazione.

Estensione (A2) Ben rappresentando i descrittori previsti in Tavola 3 del QCER, per l’Estensione, Mark “usa frasi elementari con espressioni memorizzate, gruppi di parole e formule fisse per dare informazioni limitate in semplici situazioni quotidiane”. Mark usa espressioni ricorrenti e familiari per parlare brevemente di sé: “mi piace scrivere storie”, non mi piace troppo la scuola, ma è normale”, ha evidenti difficoltà a parlare d’altro. Nell’Interazione, invece ‘osa’ di più, usando espressioni più articolate ad esempio parlando del campeggio: “è più prossimo della natura” e più avanti: “ma in albergo è artificiale non è come in realtà”. Ha delle difficoltà con il termine: “tenda” e, all’inizio, con il termine (per altro comune): “spiaggia”. Correttezza (A2) Anche Relativamente alla Correttezza la performance di Mark è parsa rappresentare i descrittori di Tavola 3 per il livello A2, in particolare laddove si afferma: “Usa correttamente strutture semplici,”In realtà la produzione di Mark è abbastanza corretta, lascia tuttavia alcuni termini in francese: :”lire un libro”, “ a Paris”, sbaglia alcune preposizioni e accordi,: “alla montagna”, ma anche: “ in la montagna”, “alla campeggio”. Fluenza (A2+) Relativamente alla Fluenza la performance di Mark ben si adatta, nella parte dell’Interazione, ai descrittori del livello potenziato A2+: “Può adattare frasi semplice ripetute e memorizzate a situazioni particolari con sufficiente scioltezza, può cavarsela in scambi di routine, senza eccessivo sforzo, malgrado esitazioni evidenti”. Mark appare effettivamente più sciolto di Thibault e se la cava negli scambi, senza dimostrare eccessivo sforzo.

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Interazione (A2+) Certamente, secondo quanto previsto nella Griglia per i livelli potenziati, a livello A2+, Mark appare “in grado di iniziare, continuare e concludere una conversazione semplice faccia a faccia su argomenti familiari e di interesse personale. Può interagire con sufficiente scioltezza in situazioni ben definite” . Mark dimostra sufficiente scioltezza nell’Interazione con Mark, riprende quanto detto da Thibault, in genere esprimendo disaccordo (un modo per far proseguire la conversazione): “si mi piace, ma non so si la montagna è quello che voglio”, frequenti: “ si ma “, “ ma no”, fino a enfatizzare il suo disaccordo: “no non no no”; si dimostra anche capace di trovare efficaci formule conclusive: “ah lo so facciamo così”. Coerenza (A2) Relativamente alla Coerenza la performance di Mark è parsa rappresentare i descrittori previsti per il livello A2: “è in grado di collegare gruppi di parole con semplici connettivi quali “e”, “ma”, e “perché”.

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B1/A2 IRENE E ANNA Irene Estevens ha 17 anni. Studia l’italiano da 4 anni al Liceo St Germain en Laye.

A casa parla francese. Studia anche portoghese e inglese. Anna Dufour ha 17 anni studia l’italiano da 4 anni al Liceo St Germain en Laye. A casa parla francese. Studia anche l’inglese e lo spagnolo. Monologo Anna: Una persona conosciuta. Monologo Coralie: Un film. Interazione: Le vacanze.

Lunghezza Monologo Irene: 1.98 Monologo Anna: 1.86 Interazione: 3.21 Totale: 7.05

B1 Un utente di livello B1 è in grado di mantenere l’interazione e continuare a parlare sebbene risultino evidenti delle pause soprattutto quando il discorso diventa più lungo. Un utente di livello B1 è altresì in grado di esprimere o richiedere opinioni personali, nonché esprimere il punto fondamentale del proprio discorso. E’in grado inoltre di far fronte a problemi che possono insorgere nella vita di tutti i giorni relativamente, ad esempio, a situazioni e contesti di turismo. E’infine in grado di inserirsi, anche impreparato, in conversazioni relative a temi familiari.

B1 Irene In generale la performance di Irene è parsa rispondere alla descrizione prevista nella Scala 5.4 per la Valutazione globale della Produzione orale del Manuale Relating Language Examinations to the CEFR per il livello B1. Infatti, Irene “comunica in modo comprensibile i punti principali di ciò che vuole dire. E’ in grado di fare un discorso comprensibile anche se pause, esitazioni, riformulazioni sono molto evidenti. E’in grado di legare singole frasi in sequenza per fare descrizioni semplici su argomenti familiari. Utilizzo ragionevolmente corretto di un repertorio di base relativo a situazioni prevedibili”.

Estensione (B1) La performance di Irene ben rappresenta i descrittori previsti per il livello B1: “Ha sufficienti strumenti linguistici e vocabolario per esprimersi con qualche esitazione e perifrasi su argomenti quali famiglia, interessi e hobby, lavoro, viaggi, fatti di attualità”. Il vocabolario e le strutture, di cui Irene dimostra di sapersi avvalere, nonostante le pause e le esitazioni tipiche del livello, paiono ben adattarsi all’argomento affrontato nel corso del Monologo: parlare di Mario Soares. Sono diversi gli esempi in tal senso: “durante la dittatura portoghese di Salazar”, “ha formato il partito socialista”, “dopo ha vissuto in Francia”. Irene usa anche in modo corretto forme e termini di uso più comune quali: “preferisco”, “mi piace”, “turisti”. Al contrario, nell’Interazione con Anna, Irene non riesce a trovare l’equivalente italiano della parola francese: “randonnée” (gita), che ripete più volte in francese nel corso dell’Interazione, così come usa “avione”, invece di “aereo”. Nel Monologo prova, senza successo, ad usare un verbo non di uso comune come: “affrontare”: “ha effrentato”

Correttezza (B1) Irene “usa con ragionevole correttezza un repertorio di strutture ed espressioni di routine associate a situazioni largamente prevedibili”. Usa strutture di una certa complessità, sia nel Monologo, sia nell’Interazione: “da quando aveva”, corretto immediatamente in: “quando avevo”, “si è sposato con una persona della mia famiglia”, “dove ti piacerebbe andare?”, “personalmente preferivo”, dove l’imperfetto sostituisce, come avviene spesso nel parlato colloquiale, il condizionale composto.

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Fluenza (B1)

La performance di Irene, anche relativamente al criterio della Fluenza, ben rappresenta i descrittori previsti per il livello B1, è infatti in grado “di parlare in modo comprensibile, anche se specialmente in sequenze di produzione libera relativamente lunghe, sono evidenti le pause per cercare le parole e le forme grammaticali”. Sia pause che esitazioni sono una costante nel Monologo di Irene. Interazione (B1) Anche per l’Interazione, la performance di Irene è stata ritenuta rappresentativa del livello B1. Nel corso del suo colloquio con Anna sulle vacanze, Irene pare infatti assolutamente in grado di “iniziare, sostenere e concludere una semplice conversazione faccia a faccia su argomenti familiari o di suo interesse” Tuttavia, è stata rimarcata, dagli esperti presenti al seminario di Sèvres, una maggiore proprietà di linguaggio nel Monologo che non nell’Interazione, dovuta forse alla possibilità di poter disporre di qualche minuto per organizzare il proprio discorso. Coerenza (B1) La maggioranza degli esperti presenti al seminario ha ritenuto la performance di Irene rappresentativa del livello B1, relativamente al criterio della Coerenza. Irene infatti è parsa “in grado di collegare una serie di semplici elementi brevi e distinti in una sequenza lineare di punti in rapporto fra loro”.

A2 La gran parte dei descrittori del livello A2 è relativa a funzioni di tipo sociale. Un utente di livello A2 è in grado svolgere le funzioni di base in relazione all’interazione sociale del tipo: salutare, iniziare e mantenere una conversazione su temi familiari nell’ambito di scambi molto brevi; è in grado di discutere su cosa fare, dove andare e fare programmi, dicendo cosa gli/le piace o non piace. E’ in grado di condurre semplici transazioni in un negozio o in una banca, “è in grado di farsi dare tutte le informazioni necessarie da un ufficio turistico, purché si tratti di informazioni semplici e non specialistiche”.

A2+Anna La performance di Anna è stata ritenuta rappresentativa di uno dei cosiddetti livelli potenziati, nel caso specifico A2+. Descrittori per i livelli potenziati sono presenti in molte delle scale relative, sia alla Produzione, sia all’Interazione orale nel QCER. Anna è in grado di descrivere aspetti del proprio ambiente, elencandone semplicemente dei punti, come dimostra parlando di Barcellona e delle opere di Antoni Gaudì. E’ in grado di discutere su come organizzare le vacanze, formulando suggerimenti e rispondendo a quanto proposto da Irene, è in grado di esprimere accordo e disaccordo, è in grado di spiegare cosa le piace e non le piace, riuscendo a dare brevemente spiegazioni e motivazioni.

Estensione (A2+) Anna “ha un repertorio linguistico elementare che le permette di cavarsela in situazioni (..) dal contenuto prevedibile, benché debba cercare le parole e trovare un compromesso su ciò che intende comunicare”. Il repertorio è di uso corrente, in particolare in situazioni legate al turismo: “mi piace”, “prendere il sole”, “la spiaggia”, “fare un po’ di sport”, “l’albergo è molto caro”, “spiagge da vedere”; Il vocabolario risulta a volte limitato: “turistici”, invece di turisti, “accampamento”invece di campeggio; anche Anna, come Irene, non riesce a trovare l’equivalente italiano per “randonnées”. Rare le espressioni non di uso corrente, ad esempio “grazie a lui che”. Correttezza (A2) Non sono previsti descrittori per il livello A2 + nella Griglia per i Livelli potenziati relativamente al criterio della Correttezza, per cui valgono gli stessi previsti per il livello A2. Anna infatti “usa correttamente alcune strutture semplici, ma fa ancora sistematicamente errori di base”. Interessante osservare errori dovuti all’interferenza, sia con il francese, sia, soprattutto, con lo spagnolo: “vado a

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parlare” e “come ho vissuto in Barcellona”, “penso che sia più differente”. Errori nell’uso delle preposizioni: “vado nel liceo internazionale” e “ho vissuto in Barcellona”dove il passato prossimo viene usato correttamente, mentre è sbagliata la preposizione; errori di accordo: “c’è molti turistici” . Anche Anna, come Irene, è più corretta ed appropriata nel Monologo che non nell’Interazione, ciò può essere dovuto al fatto di aver avuto qualche minuto di tempo per organizzare il suo discorso Fluenza (B1) Gli aspetti, che hanno portato a valutare a livello B1 la performance di Anna relativamente alla Correttezza, sono da un lato il fatto che “riesce a mantenere il discorso comprensibile” e dall’altro che si esprime con una relativa disinvoltura, nonostante gli errori e un vocabolario, a volte, limitato. Interazione (B1) La performance di Anna relativamente al criterio dell’Interazione è stata valutata a livello B1, Anna infatti “ è in grado di iniziare sostenere e concluder una semplice conversazione faccia a faccia su argomenti familiari e di suo interesse. E’capace di ripetere parte di ciò che altri hanno detto per confermare la reciproca comprensione”. Interessante notare come Anna cerchi di concludere la conversazione con Irene, iniziando molto bene,: “la cosa che facciamo è che facciamo nella prima parte del soggiorno”, il fatto di non essere sicura del termine: soggiorno, tuttavia la mette in difficoltà, per cui la conclusione risulta affrettata e non coerente con l’inizio: “ e qualche tempo un po’ di sport”. Coerenza (A2+) La performance di Anna relativamente alla Coerenza è sembrata ben corrispondere ai descrittori previsti per il livello A2+ nella Griglia per i livelli potenziati: “può usare i connettivi più frequenti per raccontare una storia o descrivere qualcosa sotto forma di lista”, come in realtà avviene ad esempio quando Anna parla nel Monologo delle opere di Gaudì.

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B1 CAMILLE E CORALIE

Camille Grassi ha 15 anni. Studia l’italiano da 3 anni al Liceo St Germain en Laye. A casa parla francese e spagnolo. Studia anche l’inglese e lo spagnolo. Coralie Carbajel ha 15 anni studia l’italiano da 2 anni al Liceo St Germain en Laye. A casa parla francese. Studia anche l’inglese e lo spagnolo. Monologo Camille: Un programma televisivo. Monologo Coralie: Un film. Interazione: Le vacanze.

B1

Un utente di livello B1 è in grado di mantenere l’interazione e continuare a parlare sebbene risultino evidenti delle pause soprattutto quando il discorso diventa più lungo. Un utente di livello B1 è altresì in grado di esprimere o richiedere opinioni personali, nonché esprimere il punto fondamentale del proprio discorso. E’in grado inoltre di far fronte a problemi che possono insorgere nella vita di tutti i giorni relativamente, ad esempio, a situazioni e contesti di turismo. E’infine in grado di inserirsi, anche impreparato, in conversazioni relative a temi familiari.

Lunghezza Monologo Camille: 3.04 Coralie: 3.91 Interazione: 2.45 Totale 9.40

B1+ Camille La Produzione di Camille ben interpreta, sulla base dei giudizi formulati dagli esperti che hanno partecipato al seminario di Sèvres, gran parte dei descrittori previsti per i 5 criteri di Tavola 3 nella Griglia per i cosiddetti livelli potenziati. Nel caso dell’Interazione, in particolare, la performance di Camille è parsa, per alcuni degli esperti, rispecchiare i descrittori previsti per il livello B2. Da rilevare come, durante il Monologo, Camille sembri sentirsi particolarmente a proprio agio, oltre a risultare più corretta, avendo avuto qualche minuto a disposizione per organizzare e preparare il proprio discorso.

Estensione (B1+) Camille dimostra di avere sufficienti strumenti linguistici per spiegare con sufficiente precisione le caratteristiche principali del programma televisivo : Desperate Housewifes, nonché esprimere il suo pensiero relativamente al personaggio che preferisce: Linette, nel corso del Monologo, o relativamente al tipo di vacanze che preferisce, nel corso dell’Interazione. Correttezza (B1) Durante il Monologo, Camille risulta avere un buon controllo grammaticale, probabilmente avendo avuto qualche minuto a disposizione per prepararsi, tanto da arrivare ad utilizzare in modo corretto strutture abbastanza complesse, ad esempio, parlando del programma televisivo: “ci mostra la vita di quattro donne molto diverse negli Stati Uniti” o più avanti parlando di Linette:“ha cinque bambini di cui occuparsi”. Nel corso dell’Interazione con Coralie, al contrario, nonostante l’argomento: ‘le vacanze’ possa essere ragionevolmente considerato un argomento familiare, il controllo grammaticale cala decisamente e gli errori diventano frequenti, ad esempio: “lo ski”, “si può vedere per la ventana”. “se stai d’accordo”. “potrebberiamo”, “la piaggia”. Ciò spiega il perché il livello assegnato dalla maggior parte degli esperti presenti al seminario di Sèvres risulti essere il B1. Fluenza (B2) Camille “è in grado di parlare con un ritmo abbastanza uniforme”, le pause sono effettivamente poche, come indicano i descrittori previsti da Tavola 3 per il livello B2. La maggior parte degli esperti presenti al seminario di Sèvres ha, per questo, giudicato a livello B2 la produzione di Camille relativamente alla Fluenza.

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Interazione (B1+) Camille è innegabilmente “in grado di utilizzare un repertorio linguistico e di strategie per continuare la conversazione”. Per certi tratti l’Interazione di Camille rispecchia i descrittori previsti per il livello B2, e infatti “in grado di sostenere e facilitare una conversazione su un tema familiare, mostrando comprensione e sollecitando gli altri”. Dimostra di comprendere quanto dice Coralie e la sollecita costantemente anche se in modo disorganico: “Eh…è una buona idea ma quando?”, o più avanti. esprimendo disaccordo su una proposta di Coralie: “Ah…ma io non voglio dormire fuori” o ancora più avanti introducendo una nuova proposta: “Mi piacerebbe se stai d’accordo”. Coerenza (B1) Sostanzialmente il giudizio degli esperti è stato unanime nel riferire la performance di Camille, relativamente alla Corenza ai descrittori previsti per il livello B1. Camille infatti: “E’ in grado di collegare una serie di semplici elementi brevi e distinti in una sequenza lineare di punti in rapporto fra loro.” Sono pochi i meccanismi di coesione usati, essenzialmente di tipo coordinativo e prevalentemente “e”, qualche “che” relativo, “ma”, “così”.

B1 Coralie La produzione di Coralie pare ben interpretare i descrittori previsti per il livello B1 a Tavola 5.4 del Manuale del Consiglio d’Europa: Relating language Examinations to the CEFR. Coralie comunica infatti “in modo comprensibile i punti principali di ciò che vuole dire”, sia nella parte del Monologo che in quella dell’Interazione. Tuttavia sono evidenti “pause, esitazioni, riformulazioni”. “E’ in grado di legare singole frasi in sequenza per fare descrizioni semplici su argomenti familiari.” La familiarità con l’argomento e la prevedibilità delle situazioni sembrano ben definire l’ambito all’interno del quale, Coralie (quale esempio di utente di livello B1) può ragionevolmente muoversi.

Estensione (B1) Appare evidente come Coralie abbia “sufficienti strumenti linguistici e vocabolario per esprimersi con qualche esitazione e perifrasi su argomenti quali famiglia, interessi e hobby, lavoro viaggi, fatti di attualità.” Nella prima parte del Monologo, quando parla di argomenti familiari quali la famiglia e il suo hobby: il teatro, appare infatti a suo agio, utilizza anche espressioni di una certa complessità soprattutto in termini di lessico specifico: “Mi piace interpretare dei ruoli”. Quando invece inizia a parlare del film e a raccontarne la storia, incontra maggiori difficoltà e pare spesso mancare degli strumenti linguistici necessari per portare a termine il proprio compito. Correttezza (B1) La maggioranza degli esperti ha valutato la Correttezza della produzione di Coralie a livello B1, sostenendo che Coralie “usa con ragionevole correttezza un repertorio di strutture e d espressioni di routine associate a situazioni largamente prevedibili” . Una minoranza di esperti ha tuttavia sottolineato, nel corso del seminario, la presenza sistematica di errori di base nella produzione di Coralie, così come indicato nei descrittori per il livello A2 (non sono previsti infatti descrittori per il livello potenziato). Coralie fa infatti spesso errori di morfologia: “la mia madre è francesa”, “molta bella”, “i suoi ruoli” invece di “i loro ruoli”, “estato” invece di “estate”, oltre che “durante 10 anni” o “talentuosi”, “nella naturalezza”. Fluenza (B1) A giudizio degli esperti presenti al seminario di Sèvres, Coralie “è in grado di parlare in modo comprensibile, anche se, specialmente in sequenze di produzione libera relativamente lunghe, sono evidenti le pause per cercare le parole e le forme grammaticali e per correggere gli errori”. Le pause e le esitazioni sono effettivamente una costante nella produzione di Coralie, la quale non riesce a correggere i propri errori, come invece previsto dai descrittori; a tratti, tuttavia, pare averne consapevolezza.

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Interazione (B1)

Anche relativamente all’Interazione la performance di Coralie è stata ritenuta rappresentativa del livello B1. Infatti Coralie pare in grado di “iniziare, sostenere e concludere una semplice conversazione faccia a faccia su argomenti familiari” quali le vacanze. Coralie è capace di riferirsi a quanto detto da Camille per spiegare le proprie preferenze: “perché così possiamo prendere il sole”. Coralie conferma costantemente la reciproca comprensione; spesso ad un suo primo “sì”, di apparente accordo con Camille, segue un “ma”, che ha piuttosto la funzione di smantellare le soluzioni proposte da Camille: “si ma fa freddo”, “ma è meglio dormire fuori così possiamo vedere le stelle”, “ma è un po’ duro” riferendosi all’idea di Camille di andare in giro in vespa. Coerenza (B1) Pressoché unanime il giudizio degli esperti relativamente alla coerenza, Coralie è infatti in grado “di collegare una serie di semplici elementi brevi e distinti in una sequenza lineare di punti in rapporto fra loro” Frequentissimo e dominante l’uso di “e” per legare fra loro parti del discorso, in particolare nel Monologo.

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B2/B2+ BENEDICTE E ASTRID

Benedicte Takpe ha 17 anni, frequenta il Liceo Chateaubriand di Roma. Studia l’italiano da 2 anni e vive in Italia. A casa parla francese. Studia anche spagnolo ed inglese.

Astrid Engelsen ha 16 ann, frequenta il Liceo Chateaubriand di Roma. Studia l’italiano da tre anni e vive in Italia. A casa parla francese. Studia anche spagnolo e inglese.

Monologo Benedicte: Un programma televisivo. Monologo Astrid: Un libro. Interazione: Le vacanze

Lunghezza Monologo Benedicte: 2.31 Astrid: 3.51 Interazione: 2.55 Totale 8. 27

B2 Un utente di Livello B2 è in grado di spiegare e sostenere le proprie opinioni nel corso di una discussione fornendo opportune giustificazioni a supporto. E’ altresì in grado di esprimere il proprio punto di vista su un argomento indicandone vantaggi e svantaggi. E’ in grado di interagire con sufficiente fluenza e spontaneità rendendo possibile e regolare l’interazione con un parlante nativo. Si può adattare a improvvisi cambi di argomento, adattando al contempo stile ed enfasi. Ha consapevolezza dei propri errori e a volte riesce a correggerli.

B2 Benedicte La Produzione di Benedicte ben rappresenta il livello B2 per tutti i criteri di Tavola 3. Relativamente al criterio della Correttezza, alcuni degli esperti, presenti al seminario di Sévres, hanno valutato la produzione di Benedicte a livello B1+, anche se, i pur frequenti errori commessi da Benedicte, non creano mai fraintendimenti. Benedicte è pienamente in grado di esporre i propri punti di vista, relativamente ad argomenti di interesse personale (il programma televisivo di cui parla nel Monologo e le vacanze di cui parla nell’Interazione con Astrid) in modo chiaro, ben strutturato, con un buon livello di dettaglio, tenendo anche conto della giovane età.

Estensione (B2) La produzione di Benedicte ben rappresenta i descrittori di Tavola 3 relativamente a tale criterio. Il repertorio linguistico è infatti assolutamente sufficiente ad esprimere descrizioni chiare e punti di vista relativi agli argomenti trattati, sia nel corso del Monologo, sia dell’interazione. Benedicte usa anche qualche frase complessa nell’esprimersi, ad esempio nel monologo: “ ci passerò sopra”, “è un programma che tratta di molte cose che accadono nella società”, “cercano di capire di più i giovani e il loro mondo” o “quello che conta” nella parte di Interazione. Correttezza (B2) Benedicte non commette errori che creino fraintendimenti, anche se ne commette diversi senza correggerli. Gli errori sono più frequenti laddove le sequenze risultano necessariamente più lunghe, ad esempio nel corso del Monologo. Gli errori sono in parte derivati dall’influenza della lingua materna, vale a dire il francese: “differente cose ”, “venire a parlare”; alcuni errori sono prettamente di accordo: “persone normale” o, più in generale, di morfologia “la persona con chi va”, “la mia sorella”, “a Hawaii”. Fluenza (B2) La produzione di Bendicte rispecchia in pieno i descrittori di Tavola 3, relativamente alla Fluenza in particolare nella parte relativa Monologo. Infatti, nonostante il ritmo dell’esposizioni sia abbastanza uniforme, numerose sono le esitazioni alla chiara ricerca di strutture ed espressioni. Complessivamente, tuttavia, le pause non sono mai lunghe.

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Interazione (B2) Anche se è soprattutto Astrid a condurre l’interazione, Benedicte si dimostra in grado di avviare il discorso e prendere la parola, facendo a sua volta delle domande ad Astrid e rilanciando a sua volta il discorso. Benedicte dimostra una piena comprensione del discorso, che segnala, utilizzando gli opportuni segnali discorsivi: “si”, “hai ragione”. Coerenza (B2) Benedicte usa un numero limitato di meccanismi di coesione per collegare i propri enunciati: “e”, “che”, “perché”, “quindi” risultano essere i più frequenti. Il suo discorso risulta, nel complesso, chiaro e coerente. Soprattutto nella parte del Monologo, dove la produzione è più estesa, ci sono molte esitazioni e, a tratti, anche dei “salti”.

B2+ Astrid La produzione di Astrid pare ben rispecchiare i descrittori previsti per i 5 criteri di Tavola 3 nella Griglia per i livelli potenziati. Rispetto alla produzione di Benedicte, quella di Astrid pare meno limitata, in generale più corretta ed anche più ‘complessa’, in particolare nella parte del Monologo, dove parla di “Un amour de Swann” di Marcel Proust. Anche nel corso dell’Interazione con Benedicte, è Astrid a condurre e sostanzialmente orientare la conversazione.

Estensione (B2+) All’inizio della ripresa Astrid appare piuttosto tesa, anche perché, per sua stessa ammissione, non ama essere filmata. Ciò nonostante, si esprime chiaramente “senza dare l’impressione di dover limitare ciò che vuole dire”, anche se, nel monologo, affronta un argomento complesso, quale parlare di “Un amour de Swann” di Proust. Al contrario, Benedicte, soprattutto nel corso del monologo, dava, a tratti, l’impressione di dover in qualche modo limitare quello che avrebbe voluto dire a proposito del suo programma televisivo preferito. Correttezza (B2+) Astrid mostra in genere un buon controllo grammaticale, fa tuttavia degli errori, in particolare nella parte iniziale della ripresa, ad esempio “vicina dal mare”, o più avanti. “conoscere in fondo” invece dei corretti: “conoscere fino in fondo” o “a fondo”; riesce anche ad autocorreggersi: “si può vedere tante persone” prontamente corretto in: “si possono vedere tante persone”. Usa anche espressioni di una certa complessità: “il fatto di svegliarsi”, “avere un punto di vista (…) un’apertura”, “sotto vari aspetti” e costruzioni complesse: “è importante averlo letto”, “quale paese sogni da sempre di visitare?”, “è più divertente che con la famiglia”, o marcate: “tu in Spagna con chi ci vai?”. Fluenza (B2+) Astrid pare “in grado di comunicare spontaneamente con buona fluenza e facilità espressiva anche in discorsi più lunghi e complessi”, come in effetti avviene nel Monologo. Interazione (B2+) Astrid svolge di fatto un ruolo importante nell’interazione con Benedicte, in particolare all’inizio, è lei che introduce, inizia la conversazione ed interviene in modo adeguato per approfondirla, riallacciandosi a quanto detto da Benedicte: “come, per esempio?”. Alla fine, è ancora lei a rilanciare la conversazione: “ma per te una vacanza deve essere…” ed infine a concluderla: “si tutti capiamo”. Coerenza (B2+) Parlando del libro di Proust, descrivendone contenuto e obiettivi, nel corso del Monologo, Astrid usa, in modo appropriato e corretto, una serie di proposizioni relative. Altri rapporti logici indicati sono di tipo finale ed avversativo. Astrid enfatizza abilmente parti del discorso ricorrendo varie volte a forme di marcatezza del tipo: “ci fa capire Proust che una persona non la conosciamo”.

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C1/C2 ANDREW E YANNI

Andrew De Tinguy De La Giroulière ha 17 anni, frequenta il liceo Chateaubriand di Roma. Studia l’italiano da quattro anni e vive in Italia. A casa parla francese. Studia anche inglese e tedesco. Yanni Garcia Postigo ha 17 anni, frequenta il liceo Chateaubriand di Roma. Studia l’italiano da 7 anni e vive in Italia. A casa parla francese. Studia anche spagnolo ed inglese. Monologo Andrew: Genitori e figli adolscenti Monologo Yanni: L’impegno Interazione: Lo sport

Lunghezza Monologo Andrew: 3.42 Monologo Yanny: 3.19 Interazione: 3.24 Totale 9.85

C1 Un utente di livello C1 ha una buona padronanza di un ampio repertorio lessicale tale da consentire di superare eventuali difficoltà nella comunicazione. Si esprime in modo fluente e spontaneo senza grande sforzo. E’in grado di produrre discorsi chiari, scorrevoli e ben strutturati, dimostrando di saper controllare schemi organizzativi, connettivi e meccanismi di coesione.

C1 Andrew La produzione di Andrew offre, nonostante la giovane età, una sufficiente rappresentazione del livello C1, per tutti i criteri di Tavola 3, tranne che, sulla base dei giudizi degli esperti presenti al seminario di Sèvres, per l’Accuratezza. A differenza di Yanni, Andrew non si sente a proprio agio di fronte alla videocamera, appare meno naturale, a tratti più teso, il bisogno di avere sempre davanti il foglietto, dove aveva segnato alcuni punti del monologo, ne è segno evidente. Nel caso di Andrew, la presenza della telecamera (che di fatto crea una situazione innaturale) può effettivamente aver influenzato negativamente la performance.

Estensione (C1) Andrew dimostra “una buona padronanza di un ampio repertorio linguistico che gli permette di scegliere con naturalezza la formulazione adatta per esprimersi chiaramente in uno stile appropriato su una grande varietà di argomenti” ad esempio quando parla delle difficoltà di comprensione fra genitori e figli adolescenti, toccando aspetti anche complessi , riformulando a volte i propri concetti, come ad esempio nella prima parte del Monologo: “le difficoltà (…) veramente sono vengono da differenze di generazioni”. Non da l’impressione di “dover porre delle limitazioni a ciò che desidera a dire” e affronta, seppure con delle imperfezioni, concetti complessi:”l’adolescente deve guadagnare un ruolo”, e ancora: “ le adolescenti di oggi non possono basarsi sulle stesse cose che avevano vissuto le genitori”. Correttezza (B2 +) Relativamente a tale criterio la performance di Andrew non pare pienamente rispecchiare i descrittori previsti da Tavola 3, per il livello C1. Il livello di correttezza grammaticale non è infatti né sempre costante, né alto, può essere invece giudicato complessivamente buono, come previsto nella Griglia per i livelli potenziati, a livello B2+. Gli errori sono abbastanza evidenti, in gran parte derivati dall’influenza della lingua francese: “esito fra diverse cose”, “l’armata”, “vado a parlarvi”, “la società evoluata”, “vengo di dirlo” o ancora errori di morfologia: “tutti i sport”. Di contro di mostra di sapere utilizzare correttamente sia espressioni formali e complesse, del tipo: “entrare in conflitto” e ancora: “crea legami”, “entra in gioco” (nell’Interazione con Yanni), sia espressioni più comuni e colloquiali, del tipo: “un sacco di cose”.

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Fluenza (C1) Secondo i descrittori previsti per tale livello da Tavola 3, Andrew “è in grado di esprimersi quasi senza sforzo con scioltezza e spontaneità”. La naturale scioltezza del discorso può venire tuttavia meno (come evidenziato dai descrittori), trattando argomenti complessi, come, ad esempio, quando Andrew parla di come i genitori affrontano il problema dei bambini particolarmente vivaci, introducendo il problema: “bambini più o meno tranquilli e genitori che sono più o meno gentili” senza pero riuscire poi a svilupparlo in modo appropriato (forse anche perché disturbato da qualche movimento e rumore nell’aula): “e dunque un bambino che cioè(…) dipende veramente dei casi”. Interazione (C1) Nonostante nell’interazione con Yanni sia quest’ultimo ad assumere un ruolo predominante, conducendo l’interazione come una vera e propria intervista televisiva (senza dare in effetti ad Andrew la possibilità di prendere autonomamente la parola (cosa per altro ben accettata dallo stesso Andrew), Andrew è assolutamente in grado di introdurre le proprie osservazioni in modo appropriato agganciandosi a ciò che dice il proprio interlocutore. Ad esempio quando Yanni parla dello sport come di una cosa sporca, Andrew riprende il discorso abilmente e appropriatamente per smorzare l’affermazione e introdurre le proprie osservazioni: “no sporca sì e no…dipende dove”. Coerenza (C1) In base ai descrittori previsti da Tavola 3 per il livello C1, Andrew è perfettamente in grado di “realizzare un discorso chiaro, sciolto e ben strutturato”, sia nel Monologo, sia nell’Interazione; presenta le proprie idee da prospettive e su piani diversi, mostrando di saper ben controllare l’organizzazione del discorso, ad esempio articolando l’argomento del Monologo in: difficoltà, possibili motivazioni e suggerimenti per superarle; o nell’Interazione, parlando degli aspetti positivi e negativi dello sport .

C2 Un utente di livello C2 dimostra grande spontaneità e flessibilità nell’esprimere le proprie idee ricorrendo a forme linguistiche diverse, dando la giusta enfasi per differenziare concetti, senza mai risultare in qualche modo ambiguo. E’in grado inoltre di esprimere sfumature di significato usando opportuni modificatori di discorso.

C2 Yanni La produzione di Yanni offre, tenendo presente la giovane età, il profilo tipico dell’utente di livello C2, per tutti i criteri di Tavola 3 del QCER. La rappresentazione che la performance di Yanni offre, dei descrittori previsti per il livello C2, è, tuttavia, ben diversa da quella proposta nella performance di Victor. Il discorso di Yanni è infatti molto più strutturato e costruito, laddove quello di Victor risulta sciolto, naturale e spontaneo, a tratti, soprattutto nell’Interazione, meno complesso, concettualmente e linguisticamente.

Estensione (C2) La produzione di Yanni dimostra flessibilità nell’“enfatizzare, differenziare, eliminare ambiguità”. Sintomatico il modo in cui riesce a distinguere e sviluppare uno per uno i vari piani del suo discorso sull’impegno. Correttezza (C2) “Mantiene un coerente controllo grammaticale del linguaggio complesso anche quando l’attenzione è rivolta ad altro (ad es. a pianificare il discorso”. Difficile accorgersi di rari errori: “quei negativi”, invece del corretto “quelli”“un’Europa solida che funziona” invece del corretto “funzioni” o più avanti “stanno a fare per il momento” invece del corretto: “in quel momento”. Fluenza (C2) La spontaneità e il ritmo colloquiale sono due costanti nella produzione ed interazione di Yanni, che dimostra consuetudine e familiarità con il parlato colloquiale, nonostante una certa formalità nell’impostazione generale del suo discorso. Alcuni esempi di articolazione caratteristica del parlato, con enfatizzazioni,

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riprese, attenuazioni: “sono ormai 2 anni che sto qui a Roma”, “le persone non magari non hanno più impegni reali, però si basano più…” Interazione (C2) Yanni è in grado di non solo di intervenire nella conversazione, ma di condurla realmente come un consumato conduttore televisivo; ciò appare chiaramente sin dalle prime battute: “Buongiorno oggi vi parleremo dello sport…” di seguito sollecita Andrew e lo chiama subito subito in causa: “Tu Andrew che ne pensi…” Yanni è in grado di riferire costantemente il proprio contributo a quello di altri riuscendo anche a sintetizzarlo in modo da rilanciare efficacemente la conversazione: “quindi tu diresti che…” Coerenza (C2) Yanni è in grado di strutturare un discorso su piani diversi, nel caso del monologo sull’impegno, articolandolo in base alle “fasce d’età” e alle competenze specifiche: “qualcuno che fa politica, qualcuno che fa economia” Yanni usa frequentemente e opportunamente demarcativi quali “comunque”per segnalare delle digressioni nel suo discorso. Frequente l’uso della locuzione” riguardo a”per riprendere e sviluppare quanto anticipato. Frequente anche l’uso del “che”polivalente, come avviene abitualmente nel parlato colloquiale. Corretto l’uso di molti “che” seguiti da congiuntivo ad indicare valore finale: “riuscire a costruire un Europa politica, con un economia buona (…) che i giovani possano andare via da casa”, particolarmente efficaci per esprimere la finalità dell’impegno, l’argomento, per l’appunto, di cui Yanni tratta nel suo Monologo.

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C2 VICTOR E GERALDINE

Victor Bequignon ha 18 anni e frequenta l’ultimo anno al Liceo St. Germani en Laye. A casa parla francese e italiano. Ha studiato l’italiano in Italia dove è arrivato appena nato. Ha vissuto per 11 anni a Frascati in provincia di Roma. Studia anche l’inglese e il tedesco. Geraldine Barrandon ha 17 anni, frequenta l’ultimo anno al Liceo St. Germain en Laye. A casa parla francese e italiano. L’italiano lo parla dalla nascita perché la madre è italiana. Geraldine è nata in Italia ma ha sempre vissuto in Francia. Studia anche l’inglese e il tedesco. Monologo Victor: Un libro Monologo Geraldine: Un film Interazione. Internet:

Lunghezza Monologo Victor: 2.01 Monologo Geraldine: 2.12 Interazione: 2.93 Totale: 7.06

C2 Un utente di livello C2 dimostra grande spontaneità e flessibilità nell’esprimere le proprie idee ricorrendo a forme linguistiche diverse, dando la giusta enfasi per differenziare concetti, senza mai risultare in qualche modo ambiguo. E’in grado inoltre di esprimere sfumature di significato usando opportuni modificatori di discorso.

C2 Victor La produzione di Victor offre, tenendo presente la giovane età, il profilo emblematico dell’utente di livello C2, per tutti i criteri di Tavola 3 del QCER. Si può aggiungere che il ritmo, l’intonazione, la pronuncia (spiccatamente romana) fanno pensare ad un ragazzo italiano che vive a Frascati, tranne che per impercettibili imperfezioni che si colgono a stento ad un primo ascolto. Assolutamente rimarcabili la naturalezza, spontaneità e scioltezza, sia nel corso del Monologo che dell’Interazione.

Estensione (C2) Nonostante Victor parli, nel Monologo, per soli 2 minuti, rispetto ai 3 minuti e 19 secondi del Monologo di Yanni (altro esempio di utente C2), dimostra piena capacità “nel riformulare le idee in forme linguistiche differenti per (…) enfatizzare, differenziare, eliminare ambiguità”. Evidente tale capacità nel seguente passaggio: “questo libro mi ha toccato perché si scopre come certe situazioni che sembrano improbabili che non dovrebbero succedere” e ancora verso la fine del Monologo: “la Svizzera è un paese molto vicino a noi, cioè io pensavo che ci fosse un po’ di compassione un po’ di rispetto di un paese che è prossimo però cioè in questo episodio ho visto che invece no”. Victor dimostra buona padronanza di forme colloquiali molto usate, quali “cioé”, “che”generico, “mica”: “mica gli puoi stare sempre addosso”parlando dei ragazzini che navigano su Internet, nell’Interazione con Geraldine. Correttezza (C2) Victor “mantiene un coerente controllo grammaticale del linguaggio complesso, anche quando l’attenzione è rivolta ad altro (ad es. a pianificare il discorso, a osservare le reazioni degli altri)”. Rare sono le imperfezioni: “specialmente”usato all’inizio del monologo al posto del corretto “in particolare”, oppure un’incertezza nel verbo “impiccare” che viene recepito piuttosto come “piccare”. Fluenza (C2) La performance di Victor risponde pienamente ai descrittori previsti per la Fluenza a livello C2, in particolare in termini di spontaneità e di ritmo colloquiale assolutamente naturale. Ben rapprsentando i descrittori previsti per la Fluenza a

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livello C2, Victor è in grado di evitare le difficoltà (che possono essere linguistiche, ma anche concettuali, vista la giovane età) e riesce a farlo in modo naturale. Ad esempio, parlando delle possibilità di reperire ogni tipo di informazione su Internet e dei possibili rischi: “molta gente, cioè non gli importa”, dove l’uso del cioè, più che una riformulazione, che di fatto non avviene, segnala piuttosto uno spostamento argomentativi molto in uso nel parlato. Interazione (C2) Così come indicato dai descrittori previsti per l’Interazione a livello C2, Victor è senz’altro in grado di “interagire tranquillamente ed efficacemente (… )usando elementi non verbali ed intonativi. Sa intrecciare il proprio contributo al discorso degli altri prendendo la parola in modo del tutto naturale, riferendosi alle cose dette,”. Naturale ed efficace l’uso in tal senso di opportuni segnali discorsivi per esprimere accordo con quanto detto dal proprio interlocutore Geraldine, ma anche per discostarsene: “eh infatti”, “sicuramente”, “eh però a volte è difficile”, “si ma”, “in ogni modo”. Corenza (C2) La produzione di Victor è una tipica rappresentazione del parlato colloquiale di un ragazzo di 18 anni, il suo discorso non è organizzato, ci sono frequenti cambiamenti di discorso, digressioni, anche imprecisioni; il discorso risulta tuttavia coerente a livello semantico, meno coeso a livello linguistico; la bassa coesione testuale è del resto uno degli aspetti tipici del parlato, in particolare colloquiale.

C1 Un utente di livello C1 ha una buona padronanza di un ampio repertorio lessicale tale da consentire di superare eventuali difficoltà nella comunicazione. Si esprime in modo fluente e spontaneo senza grande sforzo. E’in grado di produrre discorsi chiari, scorrevoli e ben strutturati, dimostrando di saper controllare schemi organizzativi, connettivi e meccanismi di coesione.

C1 Geraldine La produzione di Geraldine è stata considerata, dagli esperti presenti al seminario di Sèvres, pienamente rappresentativa di quanto richiesto dai descrittori del QCER per il livello C1 relativamente all’oralità. Geraldine si esprime spontaneamente e senza sforzo in un discorso che è sostanzialmente chiaro e ben strutturato, come indicano i descrittori previsti per il livello C1 nella Tavola 5.4 del Manuale. “ può fare descrizioni chiare e dettagliate anche di argomenti complessi. L’accuratezza è elevata, gli errori rari”.

Estensione (C1) La performance di Geraldine è sintomatica di “una buona padronanza di un ampio repertorio linguistico che le permette di scegliere la formulazione adatta a esprimersi chiaramente in uno stile appropriato su una grande varietà di argomenti generali, accademici, professionali e del tempo libero, senza dover porre delle limitazioni a ciò che desidera dire”. Nel monologo, Geraldine usa un lessico ed uno stile formali, appropriati a trattare l’argomento: “per commemorare questo evento” , “basato su”, “toccare il pubblico”. Solo in un breve passaggio sembra venire a mancare qualche elemento per uno sviluppo pienamente coerente del discorso; ciò nonostante la complessiva chiarezza espositiva non ne risulta intaccata: “quanto i tedeschi ammiravano gli USA e tutto quello che è nel rapporto con il blocco occidentale”. Infine, Geraldine conclude il suo monologo in modo affrettato, non elegante, senza riuscire a tirare le fila di quanto detto in precedenza: “quindi si vede tutto ciò nel film, ecco” Correttezza (C1) Anche relativamente alla Correttezza la performance di Geraldine ben si colloca a livello C1: “mantiene costantemente un alto livello di correttezza grammaticale; gli errori sono rari, difficili da individuare”. Alcuni degli errori che risultano più evidenti sono dovuti all’influenza del francese: “ponte aeriano”, “montare una strategia”, ripetuto più volte nel corso del Monologo. Di contro, usa correttamente strutture complesse, ad esempio nella Interazione con Victor: “tocca anche ai genitori di occuparsene”, “uno ci può mettere le informazioni”, “non sorvegliarlo ma”, “è come quando uno dice”.

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Fluenza (C1) Anche relativamente alla Fluenza la performance di Geraldine si colloca a livello C1, infatti: “è in grado di esprimersi quasi senza sforzo con scioltezza e spontaneità. Solo un argomento concettualmente difficile può ostacolare la naturale scioltezza del discorso” come in parte avviene nel Monologo, quando si trova a parlare della contrapposizione fra i due blocchi: sovietico ed occidentale. Interazione (C1) Relativamente all’Interazione, Geraldine rispecchia puntualmente quanto indicato nei descrittori di Tavola 3: “E’ in grado di scegliere, nel repertorio di funzioni discorsive di cui dispone, le espressioni adatte per prendere o mantenere la parola, introdurre le proprie osservazioni in modo appropriato e per agganciare abilmente ciò che dice a ciò che hanno detto altri interlocutori”. Geraldine utilizza appropriatamente gli opportuni segnali discorsivi per presentare prospettive, punti di vista diversi rispetto a quanto sostenuto da Victor, in modo da mantenere viva la conversazione: “si sono d’accordo però” “si ma poi”, “si poi”. Il frequente uso di “cioè”segnale discorsivo molto usato dai giovani e non solo, è sintomatico della difficoltà di pianificazione tipica del parlato e dei conseguenti frequenti spostamenti argomentativi. Coerenza (C2) Relativamente alla Coerenza, la performance di Geraldine è parsa rispecchiare meglio i descrittori previsti per il livello C2. Geraldine infatti “è in grado di realizzare un discorso coerente e coeso usando in modo appropriato una grande varietà di schemi organizzativi”. Utilizza infatti sia rapporti di coordinazione: “e”, “ma”, sia una varietà di rapporti di subordinazione introdotti da: “mentre”, “per”, “perché”, “dato”, “senza”, “per cui”, “per quanto”. Frequente e ripetuto nel Monologo, l’uso di “quindi”per indicare, a volte la conseguenza, a volte la conclusione di quanto detto precedentemente.