Come Stai Oggi?

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Breve presentazione del progetto "Come stai oggi?" Segnali di vita: principali fattori di rischio ed indicatori fisici, comportamentali e psichici del disagio minorile. Per info [email protected]

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Dipartimento di PsicologiaUniversità degli Studi di Torino

via Po 14 - 10123 Torino

tel (+39) 011 6703051/52 - fax (+39) 011 8146231/8159039

Come stai oggi?Segnali di vita: principali fattori di rischio ed indicatori

fisici, comportamentali e psichici di disagio minorile.

Stato dell'arte

“Ogni bambino ha il diritto di crescere in buona salute in casa, a scuola e nella comunità. L’avvenire dei nostri bambini e del mondo in cui vivranno dipende dalla possibilità che viene data loro di godere da ora di buona salute", afferma Harlem Brundtlland, Direttore Generale dell’OMS. Proprio per questo, dando importanza all’ambiente culturale che circonda il bambino e alla quantità e qualità degli strumenti offerti da questo che influenzeranno il tipo di sviluppo del bambino, alla luce anche del pensiero della scuola storico-culturale di Vygotskij (1923), è fondamentale interrogarsi sui principali fattori di rischio ed indicatori fisici, comportamentali e psichici di disagio minorile (Cfr. Camaioni 2002).Il territorio del cuneese, in particolare quello delle comunità montane, è un territorio che stimola un desiderio di conoscenza approfondita delle sue potenzialità per la salute e il benessere di chi ci vive. Alcuni aspetti di interesse e pertinenza psicologici necessitano di uno studio sistematico che li definisca e li specifichi attraverso ricerche sul campo, ricerche che possono essere tradotte in eventuali strategie di intervento, organizzate e sostanziate da strumenti di competenza della Psicologia clinica.Le politiche giovanili hanno un profilo composito che riflette la molteplicità degli approcci con i quali la condizione giovanile può divenire oggetto di una specifica policy. Politiche e interventi possono così concentrarsi ora sull'istruzione, ora sulla formazione professionale e sul lavoro, ora sulla salute, ora sulla cultura e l'associazionismo, ora sui comportamenti devianti e l'emarginazione sociale. Più in generale, la condizione giovanile può essere considerata sia come un rischio, sia come un'opportunità. Nel primo caso - condizione giovanile come rischio - le politiche tenderanno a privilegiare interventi diretti a contrastare i comportamenti devianti e, in taluni casi, si concentreranno sui soli soggetti definiti "a rischio". Nel secondo caso - condizione giovanile come opportunità - le politiche affronteranno, per così dire, la normalità della condizione giovanile, per sostenere e promuovere il protagonismo delle generazioni più giovani nella quotidianità, rivolgendosi per questo alla totalità della popolazione giovanile.In questa ricerca la nozione di politiche per i giovani verrà intesa conservandone per intero la complessità e privilegiando la prospettiva che considera la condizione giovanile come un'opportunità e non già come un rischio. In questa cornice lo stato di salute, inteso in senso lato, come condizione di benessere psichico e fisico, verrà impiegato come indicatore sintetico o meglio, come chiave di lettura privilegiata della condizione giovanile.

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Obiettivi

La ricerca-intervento si propone di raggiungere i seguenti obiettivi:

- offrire informazioni sullo stato di salute dei minori;- identificare i principali fattori di rischio ed indicatori fisici, comportamentali e psichici di disagio minorile;- evidenziare l'eventuale necessità di nuovi indicatori di salute;- educare all'osservazione e all'ascolto del minore e del suo contesto;- fornire strategie di intervento nell'ambito della scuola;- attivare una rete collaborativa e di sostegno tra i servizi socio-sanitari e il mondo della scuola;- fornire idee per possibili soluzioni;- contribuire al monitoraggio dell'efficacia delle azioni intraprese per mettere in campo eventuali aggiustamenti.

Destinatari

Bambini (6-11) frequentanti la scuola primaria, insegnanti, genitori.Ragazzi (11-13) frequentanti la scuola secondaria di primo grado, insegnati, genitori.Operatori Socio-Sanitari.

Metodologia

L'ottica su cui si muove il progetto è quella della “Ricerca-intervento partecipata” secondo un modello ecologico che tenga presente i vari livelli del fenomeno e la loro interazione; creando condizioni per prevenire o diminuire il fenomeno evitando le emergenze.Per perseguire la finalità della ricerca si prevede, inoltre, di organizzare un lavoro di reti tra le scuole che aderiscono al progetto, ai sensi dell'art.7 dell'Autonomia scolastica, attenuando forme di collaborazione con le Amministrazioni, previa opera di sensibilizzazione all'importanza del benessere psico-fisico dei minori.Verrà utilizzato un approccio di tipo interattivo ed esperenziale, lavoro di gruppo, role-playing, simulate, brainstorming, discussioni guidate con feed-back di gruppo, giochi interattivi, visione di video.

Attività

Fase 1 “Il cantiere”

Revisione sistematica della letteratura internazionale (2005-2010) attraverso le principali banche dati (Psychinfo, Medline, Embase, Cochrane SR, Cochrane CT).Analisi dei dati epidemiologici.Sulla base dei rischi emergenti e degli obiettivi di salute emersi costruzione di questionari volti ad indagare la percezione di salute per minori, insegnati, genitori.Fase informativa e conoscitiva rivolta al personale docente e ai genitori.

Fase 2 “La costruzione”

Ricerca-azione su territorio con attivazione di azioni rivolte ai bambini della scuola primaria, agli

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insegnati e ai genitori: somministrazione ed elaborazione questionari, lavoro di gruppo, role-playing, simulate, brainstorming, discussioni guidate con feed-back di gruppo, giochi interattivi, visione di video.

Fase 3 “La restituzione”

Elaborazione dei risultati, verifica dei dati emersi sia qualitativi che quantitativi tramite l'utilizzo degli indicatori di cambiamento individuati.Presentazione dei risultati attraverso l'organizzazione di un convegno locale.Fornire idee per possibili soluzioni ed interventi sul territorio e all'interno degli Istituiti scolastici.

Fase 4 “Il monitoraggio”Monitoraggio delle azioni intraprese e messa in campo di eventuali aggiustamenti.Studio trasversale su un sottogruppo di minori delle scuole primarie e secondarie di primo grado, insegnati e genitori con ri-somministrazione di questionari per indagare la percezione di salute.Valutazione dell'efficacia dell'intero dispositivo progettuale.Presentazione dei risultati agli Enti coinvolti, stesura e pubblicazione di un articolo scientifico.

Durante tutte le fasi è previsto la supervisione del Tutor attraverso incontri di verifica del lavoro svolto.

Cronoprogramma

Fase 1: “Il Cantiere” tempi previsti 5 mesi;Fase 2: “La costruzone” tempi previsti 5 mesi;Fase 3: “La restituzione” tempi previsti 2 mesi.

La fase 4, relativa al monitoraggio delle azioni intraprese in seguito alle prime tre fasi e allo studio trasversale può essere attivata l'anno successivo.

Per ogni informazione o chiarimento:

Dr. Marco BarraPsicologo

Dipartimento di PsicologiaUniversità degli Studi di Torino

Via Po 14, 19125 Torino@ [email protected]

cell. +39-3287508371

La presente ricerca è stata effettuata con il coordinamento della Fondazione Goria e grazie al sostegno della Fondazione CRT – Progetto Master dei Talenti della Società Civile.