Come stai, “Era il 1993”. Ciao. Male, Rosà, Io...

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“Era il 1993”. Ciao. Come stai, papà? Male, Rosà, male. Mi hao meo da parte! La soffiata ai carabinieri per farmi aestare in Puglia l’hao faa loro, so sicuro. E aora sposati perché io mò lancio una bomba! Morirà Sansone con tui i Filistei! Tu gli vuoi bene al tuo fidanzato? Io mi pento. “Avevo iniziato presto: la prima condaa nel ’64, a ventun ai, poi nel ‘72 per ten- tata estorsione e nel ‘77 per rapina”. “Poi ne’81 faceo Cosa Nostra casalese. Con mio cugino, Sandokan, insieme ai clan casertani, dichiarao guea a Cutolo”. “Ogni giorno dovevamo aaare see-oo cutuliani. Fino a’83 fu guea totale. Poi vei aestato di nuovo: 18 ai per aociazione mafiosa, in aeo 5”. “Nel ‘90 aora aprii un’impresa di calcestrui e iniziai a pensare a cosa avevo fao dea mia vita”. “Fin quando c’ero io, a Ca- sale non si spaiava, non si toavano le ragaine e non si facevano rapine. Ma tuo stava cambiando”. “Trovarono dee armi nea mia azienda. Non erano le mie ma fui condaato”.

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“Era il 1993”. Ciao.Come stai,

papà?

Male, Rosà, male.

Mi hanno messo da

parte!

La soffiata ai carabinieri per farmi arrestare in Puglia l’hanno

fatta loro, so sicuro.

E allora sposati perché io mò lancio

una bomba!

Morirà Sansone con tutti i Filistei!

Tu gli vuoi bene al tuo fidanzato?

Io mi pento.

“Avevo iniziato presto: la prima condanna nel ’64, a ventun anni, poi nel ‘72 per ten-tata estorsione e nel ‘77 per rapina”.

“Poi nell’81 facemmo Cosa Nostra casalese. Con mio cugino, Sandokan, insieme ai clan casertani, dichiarammo guerra a Cutolo”.

“Ogni giorno dovevamo ammazzare sette-otto cutuliani. Fino all’83 fu guerra totale. Poi venni arrestato di nuovo: 18 anni per associazione mafiosa, in appello 5”.

“Nel ‘90 allora aprii un’impresa di calcestruzzi e iniziai a pensare a cosa avevo fatto della mia vita”.

“Fin quando c’ero io, a Ca-sale non si spacciava, non si toccavano le ragazzine e non si facevano rapine. Ma tutto stava cambiando”.

“Trovarono delle armi nella mia azienda. Non erano le mie ma fui condannato”.

Page 2: Come stai, “Era il 1993”. Ciao. Male, Rosà, Io midownload.repubblica.it/pdf/2015/locali/napoli/comix.pdfCome stai, papà? Male, Rosà, male. Mi hanno messo da parte! La soffiata

“Mi diedi alla latitanza ma venni arrestato a Maglie, in Puglia, dove avevo un negozio di abbigliamento. Sospettai una spiata”.

“Mi beccai il carcere duro, fuori mi levarono il ruolo di capo. Qualcosa non quadrava”.

“Avevo sette figli, ero nonno e davanti a me c’era l’incubo dell’ergastolo”.

“Forse ero schifato dai nuovi metodi. O forse fu solo per evitare l’ergastolo.In ogni caso, a maggio divenni collabo-ratore di giustizia”.

“Grazie alle mie rivelazioni, ci fu il processo Spartacus”.

“Trentuno imputati, tra cui i vertici del clan dei Casalesi”.

“Clan di cui facevo parte. per cui avevo ammazzato e fatto ammazzare”.

“Ma tutti si ricorderanno sempre e solo della terra dei fuochi”.

“Fusti velenosi che hanno av-velenato per anni la Campania e che io avevo raccontato ai magi-strati già nel 1996”.

Milioni e milioni di tonnellate di rifiuti tossici che venivano dal Nord dell’Italia.

Per bonificare queste zone adesso non basterebbero tutti i soldi dello Stato di

un anno.

Avrò ammazzato una cin-quantina di uomini e avrò

commissionato almeno altri 500 omicidi.

Spendevo fino a 30 milioni al mese per la casa, lo yacht,

le mie donne.

A Caserta potevo spostare fino a 120.000 voti.

Ho fatto sequestrare beni ai clan per 2.500 miliardi.

Ho rivelato l’esistenza

della terra dei fuochi.

“La mia vita ha avuto ben poco di onesto e di ordinario”.

“E nella morte, sa-rei dovuto tornare un uomo normale?”

Causenaturali. Ci credo

poco…