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Come si propaga LA LUCE

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Come si propaga

LA LUCE

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ESPERIENZA IN LABORATORIO N°1

MATERALE: 3 cartoncini spessi della stessa dimensione, con apertura

circolare alla stessa altezza 1 striscia di cartone (base di appoggio per i cartoncini)6 mollette di uso domestico1 candelaContenitore porta candelaAccendino

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Abbiamo seguito le seguenti procedure operative:Raggruppato i cartoncini per tre, mantenendo tra loro una

stessa distanzaInserito i cartoncini sulla striscia di cartone, in modo verticaleFermato ogni cartoncino verticale, alla base con due

mollette(complessivamente 6)Formato 1 dispositivo uguale per ogni gruppoE’ stato posto il dispositivo su un piano (banchi),

assicurandoci che i fori fossero allineati, poi è stata inserita la candela nel porta candele, davanti al dispositivo.

PROCEDURA: Abbiamo lavorato in laboratorio

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Ognuno di noi, in ogni gruppo operativo, ponendo un occhio davanti all’apertura dei fori del singolo dispositivo, ha potuto osservare la fiamma della candela, visibile, oltre i fori, in modo lineare.

CONCLUSIONI:

La luce della fiamma si propaga in modo RETTILINEO

OSSERVAZIONI

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Materiale:15 cartoncini spessi della stessa dimensione,

con apertura circolare alla stessa altezza 1 striscia di cartone (base di appoggio per i

cartoncini)30 mollette di uso domestico1 candelaContenitore porta candelaAccendino

ESPERIENZA IN LABORATORIO N°2

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PROCEDURA: ABBIAMO LAVORATO IN LABORATORIO

Abbiamo seguito le seguenti procedure operative:Raggruppato i cartoncini per tre, mantenendo tra loro una

stessa distanzaInserito i cartoncini sulla striscia di cartone, in modo verticaleFermato ogni cartoncino verticale alla base con due

mollette(complessivamente 6)Formato 5 dispositivi ugualiDisposto i 5 dispositivi su un piano (banchi allineati), in modo

circolare, assicurandoci che in ogni dispositivo i fori fossero allineati e, quindi posto la candela nel

porta candele, al centro.

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Ognuno di noi, ponendo un occhio davanti all’apertura dei fori di ogni singolo dispositivo, ha potuto osservare la fiamma della candela, visibile da ogni postazione.

CONCLUSIONI

La luce della fiamma si propaga in modo RADIALE.

OSSERVAZIONI

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LA RIFRAZIONE DELLA LUCE

LA MONETA IMMERSA NELL’ACQUA

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ESPERIENZA IN LABORATORIO N°3

MATERIALE:Un barattolo di vetroAcquaUna moneta

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PROCEDURA: Abbiamo lavorato in laboratorio

Abbiamo seguito le seguenti procedure operative:

Riempito il barattolo di vetro con l’acqua, per metà

Abbiamo immerso la moneta

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OSSERVAZIONI:

Osservando il barattolo dall’esterno, attraverso il vetro, abbiamo visto la moneta più grande rispetto alla dimensione reale e sollevata dal fondo del barattolo

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L’ASTICELLA SPEZZATA

MATERIALE:

Un barattoloAcquaAsticella

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PROCEDURA:

Abbiamo seguito le seguenti procedure operative:

Riempito il barattolo di vetro, per metà, con acqua

Immerso un’asticella

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OSSERVAZIONI

Osservando l’asticella, attraverso il vetro, ci è apparsa spezzata nel punto in cui emergeva dall’acqua.

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In entrambi i casi abbiamo verificato il fenomeno della RIFRAZIONE della luce.

La luce ci permette di vedere immagini “deformate”, attraverso due mezzi TRASPARENTI (aria e acqua) di diversa densità.

Abbiamo capito che: il fenomeno della rifrazione della luce si verifica

ogni volta che essa passa da un mezzo trasparente ad un altro di diversa intensità (aria-acqua e viceversa, aria-vetro e viceversa, acqua –vetro e viceversa),

il passaggio da un mezzo all’altro fa variare la reazione di propagazione rettilinea della luce

il raggio luminoso che arriva sulla superficie di separazione tra i due corpi è detto incidente, mentre quello che arriva nel secondo corpo è detto raggio rifratto

L’ ANGOLO D’INCIDENZA, formato dalla perpendicolare nel punto d’incidenza e l’ANGOLO DI RIFRAZIONE sono diversi

CONCLUSIONI:

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LA RIFLESSIONE DELLA LUCE

Riflessione negli specchi

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ESPERIENZA IN LABORATORIO N°4

Materiale:SpecchioMatitaRighelloFoglio quadrettato

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PROCEDURA:Si è tracciato sul foglio

quadrettato un segmento, utilizzando il righello

A partire dal segmento, ad una distanza di un numero di quadretti, si è evidenziato con la matita un punto, indicato con la lettera P

Sul segmento è stato posizionato lo specchio

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OSSERVAZIONI:

Abbiamo osservato che il punto (P) riflesso dallo secchio si trovava alla stessa distanza dal segmento per lo stesso numero di quadretti. Tale punto è stato evidenziato come punto P1.

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GIOCHI CON GLI SPECCHI

Materiale:

SpecchioOggetti vari

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PROCEDURA:PROCEDURA:

Abbiamo singolarmente posto la mano destra davanti allo specchio

e in esso risultava riflessa la mano sinistraAbbiamo posto una penna davanti allo specchio, ad un certa

distanza da esso e abbiamo osservato che l’immagine riflessa della penna appare alla stessa distanza

Abbiamo posto un oggetto lateralmente allo specchio e notato che se un osservatore si pone di fronte ad esso non può vedere l’oggetto, ma se si pone lateralmente ,l’0ggetto apparirà nella parte opposta rispetto alla posizione sul piano

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LA LUCE RIFLESSA NEL CUCCHIAIO

MATERIALE:5 cucchiai di metallo (uno per ogni

gruppo)

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PROCEDURA:

Ognuno di noi, a turno, ha posizionato un cucchiaio di metallo davanti agli occhi, dalla parte concava

La distanza rispetto agli occhi è stata gradualmente ridotta, avvicinandolo.

Ognuno di noi, a turno, ha posizionato il cucchiaio davanti agli occhi, dalla parte convessa, si è avvicinato e allontanato il cucchiaio, come per la parte concava.

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Usando il cucchiaio dalla parte concava, abbiamo osservato la nostra immagine riflessa capovolta e ingrandita man mano che il cucchiaio si avvicinava agli occhi. Dalla parte convessa l’immagine riflessa è rimasta sempre dritta e speculare.

OSSERVAZIONI

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Lo specchio riflette la luce. Con lo specchio si possono creare

simmetrie. Esso è liscio e lucido, come altri materiali

(metallo) e ha un’alta capacità di riflettere la luce e di rendere l’immagine di ciò che essa illumina, in modo reale

Lo specchio e gli altri materiali lisci e lucidi, se resi concavi o convessi, rimandano alla vista immagini riflesse che si modificano.

La luce, se incontra una superficie riflettente, viene completamente riflessa seguendo queste leggi: L’angolo di incidenza è uguale all’angolo

di riflessione. I due angoli si trovano sullo stesso piano,

perpendicolari alla superficie riflettente.

CONCLUSIONI: