Come redigere un DVRE - aeit.it · Dott. Ing. Pietro Antonio SCARPINO. Docente CESPRO Università...

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Dott. Ing. Pietro Antonio SCARPINO Docente CESPRO Università degli Studi di Firenze Consigliere AEIT sezione Toscana e Umbria Consigliere UNAE Toscana Sezione Toscana e Umbria Toscana Come redigere un DVRE (Documento di Valutazione del Rischio Elettrico)

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Dott. Ing. Pietro Antonio SCARPINO

Docente CESPRO Università degli Studi di FirenzeConsigliere AEIT sezione Toscana e Umbria

Consigliere UNAE Toscana

Sezione Toscana e Umbria Toscana

Come redigere un DVRE(Documento di Valutazione del Rischio Elettrico)

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• la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28

• la designazione del RSPP dai rischi;

Art. 17 “Obblighi del Datore di Lavoro non delegabili”

Art. 28 “Oggetto della valutazione dei rischi”

deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonchè quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi.

D.Lgs 81/2008

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1. I progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia.

Nota (sanzioni mancato adempimento art. 22)

Arresto fino a 6 mesi o ammenda da € 1.500 a € 6.000

D.Lgs 81/2008 TITOLO I – CAPO III

Sezione I “Misura di Tutela e Obblighi”

Art. 22 “Obblighi dei Progettisti”

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Il progettista elettrico e il datore di lavoro, classificano le aree omogenee di rischio elettrico le quali sono caratterizzate non solo dalle proprie caratteristiche costruttive e architettoniche, ma anche dalle attività lavorative svolte, o che verranno svolte al loro interno.

Esempi:

Luoghi ordinari, luoghi a maggior rischio in caso d’incendio, luoghi conduttori ristretti, luoghi con pericolo di esplosione, locali ad uso medico, ecc. ecc.

Deve far parte del progetto un elaborato grafico che individui la classificazione omogenea delle aree; questo documento deve essere condiviso (firmato) non solo dal progettista ma anche dal datore di lavoro (committente del progetto)

La “classificazione delle aree”

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Punto B2.2. “la classificazione e la valutazione dei rischi devono essere fornite dal Committente”

Punto B.2.1 “[…….] il cambio o la ridefinizione d’uso comporta il riesame dell’impianto elettrico”

Guida CEI 0-2 “Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici”

La “classificazione delle aree”

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Ai fini della valutazione del rischio elettrico:

Classificazione delle aree omogenee di rischio in fase progettuale

Acquisizione di tutta la documentazione progettuale e di regolare esecuzione degli impianti elettrici e speciali

Certezza della Manutenzione a regola d’arte

In BT: Norma CEI 64-8 e Norma CEI 0-10;

In MT: Norma CEI 0-16 e Norma CEI 0-15.

Certezza delle Verifiche e controlli periodici

(art. 86 D.Lgs 81/08 e DPR n. 462/01)

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Ai fini della valutazione del rischio elettrico:

Acquisizione e/o Elaborazione di procedure di lavoro su macchinari e impianti

Acquisizione e/o Elaborazione di Procedure per Lavori Elettrici (CEI 11-27)

Elenco e Mansioni dei Lavoratori classificati: PEI – PES – PAV e PEC

Elenco dei Preposti ai Lavori ed eventualmente Responsabili di Impianto (CEI 11-27)

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Flow chart per la valutazione del Rischio Elettrico

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Flow chart per la valutazione del Rischio Elettrico

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Flow chart per la valutazione del Rischio Elettrico

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Check List

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Check List

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Aree Omogenee di Lavorazione e Gruppi Omogenei di Lavoratori

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Matrice del Rischio

1 MOLTO BASSO

Lieve Modesto Grave Gravissimo2 BASSO

3 MEDIO DANNO (Magnitudo)

4 ALTO 1 2 3 4

Improbabile

PROBABILITA’

1 1 1 2 2

Poco Probabile (Possibile) 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

Molto Probabile

4 2 3 4 4

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Matrice del Rischio – Azioni da Intraprendere

Livello di rischio Azione da intraprendere Tempo utile

MOLTO BASSOInstaurare un sistema di verifica che consenta di mantenere nel tempo le condizioni di sicurezza preventivate

1 anno

BASSOPredisporre gli strumenti necessari a minimizzare il rischio ed a verificare l’efficacia delle azioni preventive

1 anno

MEDIO

Intervenire immediatamente sulla fonte di rischio provvedendo ad eliminare le anomalie che portano alla determinazione di livelli di rischio non accettabili

6 mesi

ALTO

Intervenire immediatamente sulla fonte di rischio provvedendo a sospendere le lavorazioni sino al raggiungimento di livelli di rischio accettabili

Immediatamente

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Lavoratori normalmente non a contatto con impianti elettrici

PROFILO:

Figura impiegatizia

ATTIVITA’: Lavoro di ufficio

Videoscrittura, archiviazione, stampa e copia di documenti, utilizzo del personal computer.Viene a contatto frequentemente con macchinari da ufficio: stampanti, PC, fotocopiatrici, scanner,lampade da tavolo, telefono, rilegatrici a caldo.

RISCHI RESIDUI:

ELETTROCUZIONEUSTIONE

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ANALISI DEI RISCHIAssenza di schemi elettrici degli impianti generaliAssenza di dichiarazioni di conformità degli impianti

generaliAssenza di progetto degli impianti generaliAssenza di registro compilato ed aggiornato delle

verifiche periodiche degli impianti elettriciAssenza di omologazione e verifica di legge degli

impiantiAssenza di libretti di uso e manutenzione delle

apparecchiature di ufficioAssenza di certificazione CE delle apparecchiature

di ufficioAssenza di marchio CE per prese, spine, prolunghe

ed adattatoriPresenza di apparecchiature obsolete e pericoloseMancata informazione sui rischiAssenza di cartellonistica monitrice in eventuali aree

attigue se interessate da lavori elettriciInterferenza con altre lavorazioni pericolose

IndiciN°……..N°……..

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N°……..

N°……..

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N°……..

INDICE DI RISCHIO DANNO

1 2 3 4

Improbabile

PROBABILITA’

1 1 1 2 2

Possibile 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

M. Probabile 4 2 3 4 4

Rischio Azione Tempo

M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno

BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno

MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi

ALTO Intervenire subito Immedia-tamente

Lavoratori normalmente non a contatto con impianti elettrici

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Conduttore di Macchina (alimentata ad energia elettrica)

MANSIONE:

Addetto alla conduzione di macchine elettriche che impiegano energia elettrica per il suo funzionamento.

PROFILO: L’Addetto al macchinario si occupa della predisposizione dei macchinari per gli usi previsti, ne sorveglia l’alimentazione e il buon funzionamento. Provvede in autonomia a piccole operazioni di manutenzione giornaliera. I compiti specifici dipendono dal comparto produttivo aziendale

ATTIVITA’: SPECIFICHE MANSIONI DI CONDUZIONE: A CURA DEL DATORE DI LAVORO / CAPO REPARTO

RISCHI RESIDUI:

ELETTROCUZIONEPUNTURE, TAGLI, ABRASIONIUSTIONEPOSTURARUMORE

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ANALISI DEI RISCHIAssenza di schemi elettriciAssenza di dichiarazioni di conformitàAssenza di progettoAssenza di registro compilato ed aggiornato delle

verifiche periodiche degli impianti elettriciAssenza di omologazione e verifica di legge degli

impiantiAssenza di libretto di uso e manutenzione del

macchinarioAssenza di certificazione CE del macchinarioAssenza di adeguamento ai requisiti minimi di

sicurezzaAssenza di registro compilato ed aggiornato delle

manutenzioni periodiche del macchinarioMancato addestramento all’utilizzo del macchinarioMancata informazione sui rischiAssenza di DPIDPI non conformiAssenza di cartellonistica monitriceInterferenza con altre lavorazioni pericolosePresenza di ambienti a rischio di esplosione

IndiciN°……..N°……..N°……..N°……..

N°……..

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N°……..N°……..N°……..N°……..N°……..N°……..N°……..

D.P.I.Elmetto CopricapoVisieraCalzature di sicurezzaTronchetti Attrezzatura anticadutaAttrezzi man. isolanti Strumenti di misura

Cuffie antirumoreProtezione auricol.Guanti latticeGuanti isolantiGuanti protettiviIndumentiProt. vie respiratorieOcchiali

D.P.C.Sistema di messa a terra ed in cortocircuitoGrembiuli e teli isolantiTappeti e pedane isolanti

Indice di Rischio DANNO

1 2 3 4

ImprobabilePROBABILITA’

1 1 1 2 2

Possibile 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

M. Probabile 4 2 3 4 4

Rischio Azione Tempo

M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno

BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno

MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi

ALTO Intervenire subito Immedia-Tamente

Conduttore di Macchina (alimentata ad energia elettrica)

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Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici - PEI MANSIONE: PEI – persona idonea

PROFILO:Conosce le misure di sicurezza e ha esperienza per condurre lavori sotto tensione.Ha un’adeguata istruzione sull’impiantistica e normativa elettrica, ha esperienza di lavori elettrici, è ingrado di valutare i rischi connessi con i lavori elettrici, di attuare le misure di protezione necessarie e diaffrontare gli imprevisti che si possono verificare in occasione dei lavori elettrici.

ATTIVITA’: Lavori sotto tensione, in prossimità e a distanzaAttività di manutenzione ordinaria, straordinaria ed installazione di piccoli impianti elettrici delle struttureaziendali. Sostituzione di lampade, riparazione di prese elettriche, ricerca guasti, sostituzione diinterruttori di protezione, riarmo di interruttori, riparazioni di macchinari elettrici, riarmo di protezionitermiche motore, prove di tensione e corrente, verifiche visive e strumentali di impianti elettrici.Interventi in emergenza in ore notturne.Impiego di attrezzi manuali: forbici, tronchese, pinze, cacciaviti, seghetti, martelli, viti, chiodi.Impiego di apparecchiature elettriche portatili: trapano, avvitatore, seghetto alternativo, piccole sega adisco, flessibile, phon piega-tubi, saldatore, cutter.Impiego di elettrolita (acido solforico) per manutenzione di accumulatori al piombo.Manutenzione su macchine elettriche rotanti: gruppi elettrogeni, alternatori, inverter rotativi.

RISCHI RESIDUI:ELETTROCUZIONEABBAGLIAMENTO - ACCECAMENTOCADUTE DALL’ALTOPUNTURE, TAGLI, ABRASIONIUSTIONEPOSTURAINTOSSICAZIONE E IRRITAZIONE (manutenzione accumulatori al piombo)RUMORE (operazioni su macchine elettriche rotanti in funzione)

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Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici - PEI

ANALISI DEI RISCHI Assenza di schemi elettriciAssenza di dichiarazioni di conformitàAssenza di progettoAssenza di registro compilato ed aggiornato

delle verifiche periodiche degli impianti elettriciAssenza di omologazione e verifica di legge

degli impiantiAssegnazione di figura CEI 11-27/1 (PEI-PES-

PAC-PEC)Mancata informazione sui rischiAssenza di procedure per lavori elettrici (piano

di lavoro e piano di intervento)Mancato addestramentoAssenza di DPI – DPCDPI – DPC non conformiAssenza di cartellonistica monitriceInterferenza con altre lavorazioni pericoloseUtilizzo di scale non conformiMancato addestramento per l’utilizzo di scale

portatiliMancata formazione e addestramento per i

lavori in elevazionePresenza di ambienti a rischio di esplosioneLavorazioni in esterno con cattive condizioni

climaticheLavorazioni in luoghi conduttori ristretti

IndiciN°…….N°…….N°…….N°…….

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N°…….

N°…….N°…….

N°…….N°…….N°…….N°…….N°…….N°…….N°…….

N°…….

N°…….N°…….

N°…….

D.P.I.Elmetto CopricapoVisieraCalzature di sicurezzaTronchetti Attrezzatura anticadutaAttrezzi man. isolanti Strumenti di misura

Cuffie antirumoreProtezione auricol.Guanti latticeGuanti isolantiGuanti protettiviIndumentiProt. vie respiratorieOcchiali

D.P.C.Sistema di messa a terra ed in cortocircuitoGrembiuli e teli isolantiTappeti e pedane isolanti

Indice di Rischio DANNO

1 2 3 4

Improbabile PROBABILITA’

1 1 1 2 2

Possibile 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

M. Probabile 4 2 3 4 4

Rischio Azione Tempo

M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno

BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno

MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi

ALTO Intervenire subito Immedia-tamente

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Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici – PES E PAV MANSIONE: PES, PAV – persona esperta e persona avvertita

PROFILO:Persona esperta (PES)Ha un’adeguata istruzione sull’impiantistica e normativa elettrica, ha esperienza di lavori elettrici, è quindi ingrado di valutare i rischi connessi con i lavori elettrici, di attuare le misure di protezione necessarie e diaffrontare gli imprevisti che si possono verificare in occasione dei lavori elettrici.Persona avvertita (PAV)Ha caratteristiche analoghe alla persona esperta, ma ad un livello minore. Può, infatti, eseguire in autonomiasolo lavori semplici, seguendo procedure di lavoro prestabilite, mentre può eseguire lavori elettrici piùcomplessi soltanto sotto la supervisione di persone esperte.

ATTIVITA’: Lavori fuori tensione e in prossimitàAttività di manutenzione ordinaria, straordinaria ed installazione di piccoli impianti elettrici delle struttureaziendali. Operazione fuori tensione: sostituzione di lampade, riparazione di prese elettriche, ricerca guasti,sostituzione di interruttori di protezione, riarmo di interruttori, riparazioni di macchinari elettrici, Interventi inemergenza in ore notturne. Impiego di attrezzi manuali: forbici, tronchese, pinze, cacciaviti, seghetti, martelli,viti, chiodi. Impiego di apparecchiature elettriche portatili: trapano, avvitatore, seghetto alternativo, piccole segaa disco, flessibile, phon piega-tubi, saldatore, cutter. Impiego di elettrolita (acido solforico) per manutenzione diaccumulatori al piombo. Manutenzione su macchine elettriche rotanti: gruppi elettrogeni, alternatori, inverterrotativi.

RISCHI RESIDUI:ELETTROCUZIONEABBAGLIAMENTO - ACCECAMENTOCADUTE DALL’ALTOPUNTURE, TAGLI, ABRASIONIUSTIONEPOSTURAINTOSSICAZIONE E IRRITAZIONE (manutenzione accumulatori al piombo)RUMORE (operazioni su macchine elettriche rotanti in funzione)

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Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici – PES E PAV ANALISI DEI RISCHI

Assenza di schemi elettriciAssenza di dichiarazioni di conformitàAssenza di progettoAssenza di registro compilato ed aggiornato delle verifiche

periodiche degli impianti elettriciAssenza di omologazione e verifica di legge degli impiantiAssegnazione di figura CEI 11-27/1 (PEI-PES-PAC-PEC)Mancata informazione sui rischiAssenza di procedure per lavori elettrici (piano di lavoro e

piano di intervento)Mancato addestramentoAssenza di DPI – DPCDPI – DPC non conformiAssenza di cartellonistica monitriceInterferenza con altre lavorazioni pericoloseUtilizzo di scale non conformiMancato addestramento per l’utilizzo di scale portatiliMancata formazione e addestramento per i lavori in

elevazionePresenza di ambienti a rischio di esplosioneLavorazioni in esterno con cattive condizioni climaticheLavorazioni in luoghi conduttori ristretti

IndiciN°……..N°……..N°……..N°……..

N°……..N°……..N°……..N°……..

N°……..N°……..N°……..N°……..N°……..N°……..N°……..N°……..

N°……..N°……..N°……..

D.P.I.Elmetto CopricapoVisieraCalzature di sicurezzaTronchetti Attrezzatura anticadutaAttrezzi man. isolanti Strumenti di misura

Cuffie antirumoreProtezione auricol.Guanti latticeGuanti isolantiGuanti protettiviIndumentiProt. vie respiratorieOcchiali

D.P.C.Sistema di messa a terra ed in cortocircuitoGrembiuli e teli isolantiTappeti e pedane isolanti

Indice di Rischio DANNO

1 2 3 4

ImprobabilePROBABILITA’

1 1 1 2 2

Possibile 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

M. Probabile 4 2 3 4 4

Rischio Azione Tempo

M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno

BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno

MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi

ALTO Intervenire subito Immedia-tamente

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Rischio d’incendio per la presenza di impianti e macchinari elettrici

MANSIONE: Tutti i lavoratori esposti

PROFILO:Lavoratori che hanno accesso alle aree soggette a vincoli di prevenzione incendi ed a maggior rischio incaso di incendio

IMPIANTI ED AMBIENTI:

Ambienti nei quali avviene la lavorazione, il convogliamento, la manipolazione o il deposito dei materiali infiammabili o combustibili sotto elencati, quando la classe del compartimento antincendio considerato è pari o superiore a 30.I materiali considerati sono i seguenti:a) materiali, sia allo stato di fibre o di trucioli o granulari sia allo stato di aggregati, per i quali in pratica non si considera una temperatura d’infiammabilità. Sono tali per es.: legno, carta, manufatti facilmente combustibili, lana, paglia, grassi lubrificanti, trucioli;b) materiali aventi temperatura d’infiammabilità superiore a 40 °C o alla massima temperatura ambiente e non soggetti a lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito con modalità da consentire loro il contatto con l’aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d’infiammabilità. Per gli ambienti dove sono presenti materiali esplosivi, fluidi infiammabili, polveri infiammabili, od anche liquidi infiammabili o combustibili ma soggetti a lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito con modalità tali da consentire il loro contatto con l’aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d’infiammabilità [diminuita di 5K], devono essere rispettate le prescrizioni della Norme CEI EN 60079-10 (CEI31-30), CEI EN 60079-14 (CEI 31-33), CEI EN 61241-10, CEI EN 50281-1-2 (CEI 31-36) E CEI EN 61241-14 (CEI 31-67).

RISCHI RESIDUI:USTIONEINTOSSICAZIONE

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Rischio d’incendio per la presenza di impianti e macchinari elettrici

ANALISI DEI RISCHIAssenza di dichiarazioni di conformità degli impianti

generaliAssenza di progetto degli impianti generaliAssenza di registro compilato ed aggiornato delle

verifiche periodiche degli impianti elettriciAssenza di omologazione e verifica di legge degli

impiantiAssenza del calcolo del carico di incendio e

classificazione dell’ambienteAssenza della valutazione del rischio di fulminazione

atmosfericaAssenza di certificazione CE delle apparecchiature

presenti nell’ambienteAssenza di marchio CE delle apparecchiature presenti

nell’ambientePresenza di apparecchiature obsolete e pericolose, non

verificate periodicamenteAssenza di cavi elettrici non propaganti la fiamma e

l’incendioAssenza di compartimentazione dei cavi che transitano

da e verso altri ambientiPresenza massiccia di materiale infiammabile in

contenitori chiusi o combustibile (vedi sezione ambienti ed impianti della presente scheda)

Mancata informazione sul buon comportamento da adottare in questi ambienti

Presenza robusta di prese, spine, adattatori e prolungheImpiego di prese, spine, adattatori e prolunghe non a

marchio IMQ

IndiciN°………

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N°………N°………

Indice di Rischio DANNO

1 2 3 4

Improbabile

PROBABILITA’

1 1 1 2 2

Possibile 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

M. Probabile 4 2 3 4 4

Rischio Azione Tempo

M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno

BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno

MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi

ALTO Intervenire subito Immedia-tamente

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Rischio di esplosione per la presenza di impianti e macchinari elettrici

MANSIONE: Tutti i lavoratori esposti

PROFILO:Lavoratori che hanno accesso alle aree classificate a rischio di esplosione

IMPIANTI ED AMBIENTI:

Ambienti dove sono presenti materiali esplosivi, fluidi infiammabili, polveri infiammabili, od anche liquidi infiammabili o combustibili come in b) ma soggetti a lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito con modalità tali da consentire il loro contatto con l’aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d’infiammabilità [diminuita di 5K], dove sono applicabili le prescrizioni della Norme CEI EN 60079-10 (CEI31-30), CEI EN 60079-14 (CEI 31-33), CEI EN 61241-10, CEI EN 50281-1-2 (CEI 31-36) E CEI EN 61241-14 (CEI 31-67) [ambienti a rischio di esplosione]

RISCHI RESIDUI:USTIONEINTOSSICAZIONECONTUSIONETAGLIOFRATTURELACERAZIONE DI TESSUTI INTERNI ED ESTERNI

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Rischio di esplosione per la presenza di impianti e macchinari elettrici

ANALISI DEI RISCHI Assenza di dichiarazioni di conformità degli impianti

generaliAssenza di progetto degli impianti generaliAssenza di registro compilato ed aggiornato delle

verifiche periodiche degli impianti elettriciAssenza di omologazione e verifica di legge degli

impiantiAssenza del documento sulla protezione contro il rischio

di esplosioneAssenza della valutazione del rischio di fulminazione

atmosfericaPresenza di sostanze che possono emettere in

atmosfera vapori o nubi potenzialmente esplosiviPresenza di fonti potenziali di innesco (UNI EN 1127-1)Assenza di equipotenzialità elettrica tra tutte le masse

presenti in zona pericolosaAssenza di specifiche limitazioni all’area pericolosa da

parte di altri lavoratori non addestratiAssenza di indumenti antistatici dei lavoratori che hanno

accessi all’areaAssenza della cartellonistica monitrice per il rischio di

esplosioneAssenza di certificazione CE Atex delle

apparecchiature presenti nelle zone pericoloseAssenza di marchio CE Atex delle apparecchiature

presenti nell’ambiente pericolosoPresenza di apparecchiature obsolete e pericolose, non

verificate periodicamenteMancata informazione sul buon comportamento da

adottare in questi ambientiInterferenza con altre lavorazioni pericolose

IndiciN°………

N°………N°………

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N°………

N°………

N°………N°………

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N°………

N°………

N°………

N°………

N°………

Indice di Rischio DANNO

1 2 3 4

ImprobabilePROBABILITA’

1 1 1 2 2

Possibile 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

M. Probabile 4 2 3 4 4

Rischio Azione Tempo

M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno

BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno

MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi

ALTO Intervenire subito Immedia-tamente

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Domanda:

Ho un impianto perfettamente a norma, quindi che necessità ho di effettuare una valutazione dei rischi già implicitamente presa in esame dalle norme di progettazione e costruzione adottate nella realizzazione dell’impianto?

Risposta

Anche gli impianti perfettamente a norma sono caratterizzati da rischi elettrici, che dal punto di vista del legislatore rientrano, a buon diritto, fra i rischi residui.

Non vale l’equivalenza: Impianto a norma = assenza di rischio

La valutazione del rischio elettrico non è una verifica di conformità degli impianti!!!!

Considerazioni

Page 29: Come redigere un DVRE - aeit.it · Dott. Ing. Pietro Antonio SCARPINO. Docente CESPRO Università degli Studi di Firenze. Consigliere AEIT sezione Toscana e Umbria. Consigliere UNAE

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Grazie per l’attenzione

Pietro Antonio Scarpino