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Comitato redazionale: geom. Roberto Turroni S ommario 47100 Forlì - Via Merenda, 3 - Tel. 0543 28436 - Telefax 0543 30823 E-mail:[email protected] - http://www.colgeofc.it Collegio dei Geometri Forlì - Cesena CIRCOLARE INFORMATIVA NOVEMBRE 2001 1 11/2001 2 Commissione catasto 3 Commissione scuola A proposito di progettazione 4 Commissione scuola Appunti e spunti sull’esame di abilitazione 5 Esame di Stato per l’esercizio della libera professione 6 I ritratti di Anna Franco Bonavita 8 Comune di Cesena Osservazioni al progetto di individuazione dei valori per ICI delle aree edificabili Comune di Longiano Comunicazione 9 Studi Legali Riuniti Piano di recupero in Perugia loc. Murelli Competenze dei geometri 11 Anticipazioni sulla finanziaria 2002 12 Abbonamenti annuali 13 Istituto zooprofilatico sperimentale della lombardia e dell’Emilia Romagna Formazione dell’elenco dei professionisti cui affidare incarichi di progettazione, direzione lavori e coordinamento sicurezza cantieri 14 Ordine degli Architetti della Provincia di Forlì Corso di prevenzione incendi di cui alla legge 818/84 15 Tabella degli interessi di mora per il ritardo pagamento delle parcelle professionali È SICURAMENTE UN MOMENTO PARTICOLARE articolare per il mondo intero a causa delle guerre che coinvolgono anche il nostro paese e parecchi dei giovani che stanno svol- gendo il servizio di leva. Particolare per l’intera categoria interessata da profondi cambiamenti legati al ridisegno del mondo della scuola. I nuovi Licei Tecnici, i corsi Universitari per le lauree brevi e i corsi post diplo- ma che contribuiscono a ridefinire sostanzialmen- te la figura del Geometra sia esso laureato o no. Particolare per l’ormai definitivo decollo dell’Europa che uniformerà anche le figure professionali tec- niche; risultato al quale si sta avviando anche il nostro Governo con un disegno di legge per il riordino delle professioni liberali che probabil- mente delineerà anche gli ambiti delle nostre com- petenze. Ma particolare, soprattutto, per il periodo dell’an- no che si avvicina al Natale e con la sua magica atmosfera avvolgerà tutti i problemi facendoci dimen- ticare le asperità. Auguri a tutti. Il Consiglio del Collegio P

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Comitato redazionale:geom. Roberto Turroni

S o m m a r i o

47100 Forlì - Via Merenda, 3 - Tel. 0543 28436 - Telefax 0543 30823E-mail: [email protected] - http://www.colgeofc.it

Collegio dei Geometri Forlì - Cesena

CIRCOLARE INFORMATIVANOVEMBRE 2001

111/2001

2 Commissione catasto

3 Commissione scuolaA proposito di progettazione

4 Commissione scuolaAppunti e spunti sull’esame di abilitazione

5 Esame di Stato per l’eserciziodella libera professione

6 I ritratti di AnnaFranco Bonavita

8 Comune di CesenaOsservazioni al progetto di individuazione dei valori per ICIdelle aree edificabili

Comune di Longiano Comunicazione

9 Studi Legali RiunitiPiano di recupero in Perugialoc. MurelliCompetenze dei geometri

11 Anticipazioni sulla finanziaria 2002

12 Abbonamenti annuali

13 Istituto zooprofilatico sperimentale della lombardia e dell’Emilia RomagnaFormazione dell’elenco dei professionisti cui affidare incarichi di progettazione, direzione lavori e coordinamentosicurezza cantieri

14 Ordine degli Architetti della Provincia di ForlìCorso di prevenzione incendidi cui alla legge 818/84

15 Tabella degli interessi di moraper il ritardo pagamento delle parcelle professionali

È SICURAMENTE UN MOMENTO PARTICOLARE

articolare per il mondo intero a causa delle

guerre che coinvolgono anche il nostro

paese e parecchi dei giovani che stanno svol-

gendo il servizio di leva.

Particolare per l’intera categoria interessata da

profondi cambiamenti legati al ridisegno del

mondo della scuola. I nuovi Licei Tecnici, i corsi

Universitari per le lauree brevi e i corsi post diplo-

ma che contribuiscono a ridefinire sostanzialmen-

te la figura del Geometra sia esso laureato o no.

Particolare per l’ormai definitivo decollo dell’Europa

che uniformerà anche le figure professionali tec-

niche; risultato al quale si sta avviando anche il

nostro Governo con un disegno di legge per il

riordino delle professioni liberali che probabil-

mente delineerà anche gli ambiti delle nostre com-

petenze.

Ma particolare, soprattutto, per il periodo dell’an-

no che si avvicina al Natale e con la sua magica

atmosfera avvolgerà tutti i problemi facendoci dimen-

ticare le asperità.

Auguri a tutti.Il Consiglio del Collegio

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COMMISSIONE CATASTO

LE NOVITÀSono con la presente ad informarvi che dal giorno 26 novembre (invece dei primi giorni di novembrecome preannunciatoci) è stato finalmente distribuito il nuovo programma di accatastamento delle unitàimmobiliari urbane denominato DoCFa 3.Come previsto dal Decreto del 7 novembre 2001 è resa obbligatoria la presentazione delle dichiarazio-ni di nuova costruzione e di variazione delle unità immobiliari, corredate delle informazioni di naturametrica e dei relativi elaborati grafici dalla data del 1° gennaio 2002. L’inderogabilità da suddetta dataviene dall’esigenza di dover classare gli immobili in euro, cosa che la versione attuale non permette.Tale programma, come già preannunciato nella precedente circolare, è a tutt’oggi scaricabile in internettramite i siti dell’Agenzia del Territorio (www.finanze.it www.agenziaterritorio.it) nella pagina deisoftware.Nell’area download del software oltre al programma,alle istruzioni di istallazione e ad altri soft-ware di complemento al programma, sono presenti una presentazione in formato leggibile conPowerPoint e soprattutto la circolare applicativa.Nel caso si sia sprovvisti di un collegamento internet è possibile richiederne copia tramite telefono o fax pres-so la segreteria del Collegio dei Geometri previo pagamento del rimborso delle spese di masterizzazione del CD.

PRESENTAZIONE DOCFA 3 e SERVIZI GEOWEBIl 19 dicembre 2001 verrà organizzata una giornata di studio e aggiornamento che sarà dettagliatamentepresentata in una specifica comunicazione inviata a ciascun iscritto per posta.Nell’arco della giornata verrà presentato e illustrato, con esempi e casistiche, il nuovo DoCfa, da parte dellanostra commissione Catasto in collaborazione con i Tecnici dell’Ufficio del Territorio di Forlì.Verrà inoltre illustrato il nuovo servizio GeoWeb che consente, a tutti i Geometri iscritti al servizio, di farevisure sia al Catasto terreni che al Catasto fabbricati,di fare estratti di mappa e visure alla conservatoria,diret-tamente dal proprio studio in pochissimi miniti.Saranno messe a disposizione degli copie del programma in CD come sopra, ma si consiglia vivamente diprenotarle per tempo.

FABBRICATI RURALI - PROROGAVorrei scusarmi con tutti gli iscritti per le errate notizie arrivatemi dai nostri rappresentanti a livello naziona-le e da me riportate sulla deroga per l’accatastamento dei fabbricati rurali.All’interno della finanziaria 2002approvata in Senato è presente la proroga su codesta procedura fino al 31 dicembre 2002 (art.20 comma 9).

DOCFA SOSPESIL'agenzia del Territorio ci ha comunicato l’esistenza di tante procedure di accatastamento sospese rima-ste in deposito presso i loro uffici.Queste sono state presentate con la versione 2 del programma Pregeo che dal 1° gennaio 2002 verràsostituito dalla versione 3 e pertanto chi nel frattempo non avrà provveduto a risolvere il motivo dellasospensione si troverà a dover rifare l’intera procedura in funzione di quest’ultimo.

AGGIORNAMENTO DISTANZE MISURATE TRA P.F.Come preannunciato, nel numero precedente, sono disponibili, o nel sito del CollegioWWW.colgeofc.it o presso la segreteria del Collegio, i file contenenti le distanze misurate tra iPunti Fiduciali, aggiornati al novembre 2001.

Vorrei infine augurare a nome mio e di tutta la Commissione Catasto Buon Natale ed unFelice Anno Nuovo.

Il coordinatoreGeometra Marzio Stefanelli

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a progettazione è il risultato delle indaginie degli studi che derivano dalle esperienzee dalle capacità professionali specializzanti

in diverse discipline (caratteri ambientali, geolo-gia e geotecnica, ingegneria delle strutture, tec-nologia dei materiali, tecniche e tecnologie ope-rative).Qualunque opera d’arte progettata e realizzatasotto il profilo strettamente tecnico, con unavisione ristretta delle circostanze e degli aspettiche interessano lo sviluppo ed il processo dellarealizzazione dell’opera stessa e dell’obiettivoda raggiungere, manifesta la povertà dell’impe-gno di quanti sono intervenuti nella costruzione.Il progetto si prefigge lo sviluppo di un “IDEA”che, in quanto tale, è innanzi tutto espressionedell’Essere e dell’Ingegno dell’Uomo.Progettare,è dunque un compito ardito ma sicu-ramente stimolante e professionalmente appa-gante.Il ruolo della progettazione non era sconosciutoagli antichi che ritenevano questa disciplina unarte, attraverso la quale era possibile esprimereil proprio ingegno, non solo tecnico.Quando si affronta il difficile lavoro della pro-gettazione di un opera si è tentati di concentra-re e limitare lo studio al singolo oggetto o allasingola opera; ma il vero progetto prende inesame l’opera ed il contesto in cui essa dovràessere realizzata, la corretta interazione con ilterritorio, con i luoghi e con l’ambiente, nellaaccezione più ampia del termine; prende inesame uno spazio molto più ampio di quelloindividuato dai confini del lotto o del compartoterritoriale interessato dal progetto.Dunque il progettista che in primo luogo deveriappropriarsi del proprio ruolo in modo pieno,anche se le condizioni esterne, molto spessorendono molto difficili tali assunzioni.In senso compiuto il progettista è la figura chevaluta e interpreta l’idea, la volontà della com-mittenza, ne esamina la fattibilità (progetto difattibilità) in rapporto alle condizioni generali,in rapporto alle reale congruenza con il territo-

rio fisico oltre che amministrativo, interloquiscecon il committente sulla possibilità di otteneretutti i requisiti previsti, propone eventuali modi-fiche o varianti per ottimizzare i risultati finali,valuta il costo economico dell’opera in rappor-to a tutte le variabili che interverranno nella rea-lizzazione dell’opera stessa.Il progettista quindi avvia il processo di studiopredisponendo un piano di progettazione nelquale inserisce, oltre alle tempistiche, le compe-tenze e gli specialisti che fanno parte del grup-po di progettazione, ne stabilisce i criteri diinterlocuzione per rendere reale ed efficace lasinergia.I livelli di progettazione aumentano di definizio-ne fino a raggiungere il livello definitivo e quel-lo esecutivo, affinando tutti gli aspetti del pro-blema, compresi i criteri di controllo, collaudoecc., e la interazione tra questi, fino ad ottenereil risultato corretto:Il PROGETTO DELL’OPERA.Queste considerazioni potrebbero sembrareeccessive se rapportate all’attuale limitazione dicompetenze …….. , ma il significato del proget-to non dipende dal tipo o dalle dimensioni del-l’opera d’arte o dalle caratteristiche strutturali oda altre variabili ; il progetto è un espressione dicapacità, di responsabilità e di etica professio-nale che in tutti i lavori devono essere dimo-strate.È possibile, dunque limitare “l’idea”, le capacitàprofessionali o l’ingegno? sicuramente no, lediverse competenze emergono per la relativaefficacia con la quale tutte le lavorazioni e le fasidi cantiere sono state pensate, elaborate, messea confronto con le altre componenti, sintetizza-te e dedicate all’opera da realizzare.L’opera è lo specchio del progetto da essa si puòvalutare quale è stata l’attenzione progettualeche è stata dedicata al lavoro e quali sono statele competenze e le specializzazioni che annofatto parte del gruppo di progettazione.

Il coordinatore Commissione scuolageom. Pierangelo Bergamaschi

COMMISSIONE SCUOLA

A PROPOSITO DI PROGETTAZIONE

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ome ad ogni inverno, eccoci ancoraalle prese con il solito “tormentone”degli esami di stato.

Ci viene confermato, come ogni anno, daicommissari d’esame che molti candidati s’ac-costano alla prova con poca professionalità,cognizione tecnica e con capacità espositive,scritte e orali, inadeguate.I giovani geometri, a loro volta, devono final-mente capire che, con questi presupposti esenza un chiaro impegno nell’acquisizionedelle conoscenze professionali (cosa che lascuola non riesce a fornire loro) non potran-no mai superare (dignitosamente) l’esame.Esso rappresenta la dimostrazione della loroattitudine alla libera professione, ciò avver-rà soprattutto nel prossimo futuro quando,molto probabilmente, secondo i dettaminelle normative comunitarie, i collegi dovran-no certificare le qualità professionali dei pro-pri iscritti.Altro problema, il praticantato, che investe davicino il collegio, infatti proprio sul collegiograva l’obbligo di verifica della preparazionedei praticanti: anche questo è un argomentogià molto discusso.Inoltre, molti studi professionali (di geometri eNON),non sono in grado di far svolgere un cor-retto praticantato, i motivi sono molteplici.Innanzi tutto gli studi professionali, tendonoalla specializzazione, molte micro-struttureprofessionali, ormai si rivolgono ad un mer-cato ben preciso e specifico.Questo fatto, tuttavia, contrasta con quell’in-segnamento polivalente della professioneche dovrebbe stare alla base di un proficuopraticantato.In molti casi, non è poi economicamente irri-levante che il costo del praticante, rappre-senti un onere forte che il professionista nonpuò permettersi di non tradurre in lavoro.

Ciò determina, per il praticante stesso,incombenze professionali ripetitive, che malsi conciliano con l’acquisizione di conoscen-ze su tutti gli aspetti professionali.Per molti praticanti, il solo supporto didatti-co utile è, in ultima analisi, quello dei corsi disostegno, organizzati, gestiti ed in buonaparte finanziati dal nostro collegio.In conclusione, sembra quasi superfluo riba-dire che gli esami dovranno essere modifica-ti su basi più pratiche, meno scolastiche eche, in attesa della conclusione della riformadella scuola secondaria superiore con il con-seguente prolungamento triennale degli studi,si dovranno assegnare ai collegi, da parte dellostato, funzioni maggiormente operative, sianell’organizzazione logistica, sia nella sceltadei temi d’esame.Concludendo, mi corre l’obbligo di ringrazia-re, anche a nome dei componenti la com-missione scuola, i colleghi che hanno fattoparte delle commissioni d’esame (Geomm.Capacci Verena, Chiarucci Moreno, FabbriOliviero, Melandri Manlio, Primaio Flavio,Sartini Francesca), per la serietà e l’impegnoprofuso.Un ringraziamento particolare, anche a tutti iprofessionisti che hanno contribuito, allosvolgimento dei corsi di sostegno, imparten-do lezioni pratiche nella varie discipline atti-nenti la nostra professione.Qui di seguito sono elencati i nominativi deigeometri abilitati nella sessione 2001, con larelativa valutazione, ricordando ai neo-pro-fessionisti, che l’esame è il punto di partenzae non di arrivo per svolgere una professionepoliedrica e difficile come la nostra.Buon lavoro a tutti!

Il coordinatore Geom. Bergamaschi Pierangelo

COMMISSIONE SCUOLA

APPUNTI E SPUNTI SULL’ESAME DI ABILITAZIONE

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COMMISSIONE N. 91

Presidente Prof. Paolo Emilio RissoProf. Gabriele FiumiGeom. Moreno ChiarucciGeom. Manlio MeandriGeom. Francesca Sartini

ALBONI FEDERICA 73/100ANTONELLI VILMER 71/100BAGNOLI CLAUDIA 65/100BAGNOLI MATTEO 70/100BALLANI LUCA 60/100BARZANTI SIMONE 62/100BAZZOCCHI MAICOL 64/100BELLONI LUIGI 60/100BERTOZZI MATTIA 66/100BIANCHI ANDREA 65/100BIGUZZI SILVIA 74/100BISERNI ALESSANDRA 65/100BOCCHINI MARCO 62/100BOCCHINI TANIA 65/100BRANDINELLI EMILIO 63/100CECCHINI MONICA 69/100DRUDI ALESSANDRO 92/100FABBRI MANUEL 60/100FERALLI SERENA 69/100FRASCA ENRICO 98/100GHINI ALBERTO 73/100GIUNCHI DIEGO 70/100GORI VALENTINA 75/100GRASSI ALICE 79/100GUERRINI GRETA 64/100MACORI ROBERTO 70/100MAGNANI ENRICO 68/100MANCINI ANDREA 62/100MAZZOLI CRISTINA 68/100MENGOZZI GIANLUCA 61/100NARDI ANDREA 68/100

NERI ANNALISA 68/100PASOLINI DANILO 68/100PETRINI ROMINA 62/100PLACUZZI ANDREA 90/100RANI ELISA 68/100RAVAIOLI ANDREA 74/100RAVAIOLI FRANCESCA 71/100RICCI BEATRICE 67/100RICCI MONICA 67/100ROSSI FABIO 62/100ROSSI MARCO 62/100SANTANDREA SAMIS 64/100SAVINI MARZIANO 64/100SBRIGHI DENIS 75/100SBRIGHI FILIPPO 60/100SERRA AGNESE 61/100SEVERI MASSIMILIANO 63/100TEDALDI ANNALISA 66/100TEDALDI GIAN MARCO 60/100TOGNACCI MILENA 70/100TOGNOTTI MORIS 73/100TOMBACCINI BARBARA 60/100TRAMONTI SIMONETTA 67/100TURRONI RICCARDO 64/100UGOLINI LUCIA 68/100VASINI PIERRE 60/100VENTURI CLAUDIA 70/100VENZI CLAUDIO 64/100VILLI SAMANTHA 66/100VITALI MARCO 78/100ZAMAGNA ANDREA 67/100

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ESAME DI STATO PER L’ESERCIZIO DELLALIBERA PROFESSIONE DI GEOMETRA

COMMISSIONE N. 92

Presidente Prof. Ettore Vittorio BassiProf. Renato FiumanaGeom. Flavio PrimaioGeom. Oliviero FabbriGeom.Verena Capacci

ELENCO CANDIDATI ABILITATI

Il Consiglio del Collegio ringrazia tutti i componenti le due commissioni d’esame per l’impegno e la profes-sionalità profusa,prima nel seguire e correggere le prove scritte poi nell’interrogare,ascoltare e valutare i can-didati.

A quest’ultimi vanno i nostri migliori auguri di una carriera ricca di soddisfazioni,che sia motivo di vanto pro-prio e per tutta la nostra Categoria.

Per ultimi, ma primi per meriti, ci sentiamo di ringraziare tutti componenti la Comm. Scuola, senza il loroimpegno e i loro corsi, sicuramente, vi sarebbero stati meno candidati abilitati.

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Castrocaro Terme, nelcuore bello della nostraprovincia, vado ad incon-

trare il geometra Franco Bonavita,noto nel panorama calcisticoregionale, come ex giocatoree attualmente allenatore delRimini.Ha l’aspetto di un eterno ragaz-zo più che di un professionistasulla cinquantina, e penso chequesto sia dovuto alla sua gran-de passione per lo sport e all’a-bitudine di vivere a contatto coni più giovani.Bonavita, fortemente legato alsuo paese di origine, Castrocaroappunto, mi racconta della suacarriera ai primordi.“Fino alla fine delle scuolemedie avevo delle bellissimepagelle,questo perché ancora lapassione per il calcio non miaveva travolto. Anche mio padreera favorevole,e con la sua com-plicità, intrapresi la parte piùimportante della mia carriera digiocatore, proprio durante glianni nei quali frequentavol’Istituto per geometri a Forlì.Infatti ero già un professionistae giocavo titolare in serie Bnella squadra del Cesena. Miricordo ancora quando miopadre mi veniva a prendere dascuola col pentolino del pranzoed io mangiavo durante il tragit-to in auto per poi cominciarel’allenamento nel primo pome-riggio. Mi riducevo a casa verole 6 della sera, stanco morto esenza fare mai l’ombra di uncompito: praticamente non homai studiato.Poi all’ultimo annodi Istituto ebbi un grave inci-

dente in auto che mi costrinsefermo per quasi cinque mesi. Inquel periodo riuscii a studiare,anche gli arretrati, e con l’aiutodel mio carissimo amico e com-pagno di scuola, Montanari, oranoto ingegnere di Forlì, sonoriuscito a diplomarmi anche senon a pieni voti”

Come è cambiata la sua vitadopo quell’incidente?“ Moltissimo. Ero fiaccato psico-logicamente e fisicamente anchese la passione per il gioco nonmi ha mai abbandonato. Infattiun anno dopo,circa nel ’70 men-tre facevo il servizio militare, fuichiamato a giocare nella squadradel Viareggio, poi a Pontedera,poi fui acquistato da una squadraal sud d’Italia, ma visto che lemie prestazioni sportive calava-no,come le categorie di squadra,decisi di non partire anche per-ché non mi è mai piaciuta l’ideadi allontanarmi troppo da casa.

Giocando in Toscana ebbi la pos-sibilità di affiancarmi ad unaimpresa edile romagnola, quelladi Achille Ricci, al cui capo can-tiere, un certo Aldo Andrini, per-sona splendida, io devo tutta l’e-sperienza e le capacità che hoappreso sul mio lavoro.Sono statoil loro geometra per 15 anni e ho

avuto una esperienza di cantieredavvero straordinaria.Questa impresa davvero polie-drica, costruiva palazzi, ponti,strade, case edifici industriali equant’altro, perciò mi ha forma-to nei diversi settori della miaprofessione.Dal ’72 al ’75 ho giocato soloper divertimento, andavo alladomenica alla parrocchia dellaPianta a Forlì, dove non esistevaun riscontro economico, mauna gran merenda alla fine dellapartita. Questo per me nonaveva molta importanza, perchéanche in questa circostanza

I RITRATTI DI ANNA

FRANCO BONAVITA

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mettevo il meglio di me stesso emi divertivo moltissimo!Poi nel ’75 un amico mi convin-se a diventare allenatore dellasquadra di Castrocaro e da alloracontinuo questa attività che miaffascina e mi permette di esserea contatto con i ragazzi, di capir-ne il loro mondo e le loro aspira-zioni. I giovani, oggi, sono moltopiù schietti e più diretti, hannomeno timore del giudizio altrui.”Bonavita è seduto nel salottinodel suo ufficio tecnico nel centrostorico del paese. Parla tranquil-lo,non si scompone mai,come sestesse raccontando la vita di qual-cun altro, ma il suo carattere èben diverso in campo,egli stessosi giudica impulsivo e sanguigno,caratteristica che a volte gli ècostata cara e che ha dovuto inqualche modo sedare, suo mal-grado, ma per il bene delle suesquadre.“Non sono mai stato unbuon mediatore – sostiene – macon gli anni ho capito che era lacosa migliore da farsi, soprattuttoin certe diatribe…..” però dice disentirsi un po’ frustrato in que-sto, preferisce la sincerità e lapassionalità dei momenti anchesugli spalti.Franco lavorava dodici ore al gior-no e poi di sera allenava la suasquadra in giro per la Romagna,questo per 15 anni.“Ma passare da giocatore adallenatore non mi è mai pesato,anzi, svolgo questo ruolo congrande dedizione.”

Lei ha 2 figli, una ragazza di 28e un ragazzo di 24 anni, comeè riuscito a conciliare la fami-glia e le sue attività?“Sono molto legato alla miafamiglia,devo essere grato a miamoglie, perché è stata lei adassumersi la maggior parte deglioneri familiari. Senza di lei, della

sicurezza e della serenità che miha offerto, non sarei mai riusci-to a sfruttare le opportunità chemi si sono presentate, né adoccuparmi della mia grandepassione per questo sport che ètutta la mia vita. Senza la miafamiglia, però, nulla avrebbe piùvalore e mi ritengo un uomo for-tunato. Amo moltissimo i mieifigli con i quali ho un bel rappor-to.Nicola sta rilevando il mio stu-dio e devo dargli atto di esseremigliore e più dotato di me nellaprofessione di geometra,per lui ilcalcio è solo un divertimento,come è giusto che sia. Pamelaè già laureata in Economia.Entrambi hanno studiato perqualche mese in America ed èstata per loro una esperienzastraordinaria. Hanno moltissimiamici e spesso la nostra casa èpiena di ospiti stranieri. Io peròsono troppo legato alla mia terra,credo di essere l’unico allenatoreprofessionista che non si è maispostato dalla Romagna.Ci tengoa dire però, che nei momentiimportanti della vita dei miei figlinon sono mai mancato. Né perascoltarli nei momenti difficili,néper consigliarli nelle loro scelte,né per consolarli o essere severoal momento giusto.Ora mi sono ritagliato degliangoli per me. Per i momenti incui si deve sfogare rabbia o stan-chezza o sconforto,cosa che nelmio mestiere capita spesso. Houn pezzo di terra che coltivo dasolo e che mi dà grandi soddi-sfazioni. D’estate nei momentiliberi o anche in qualsiasi perio-do dell’anno, quando passo unagiornata nera, mi rifugio là e misfogo lavorando, vangando epotando … come una volta…D’estate si invitano gli amici eraccogliamo ciliegie e fichi edin autunno le olive.”

Come vede la realtà di Castrocaro,oggi?“Io sono anche consigliere comu-nale, ma senza nessuna ambizio-ne politica, è una delle mie tanteattività. Purtroppo però devoammettere che il nostro paese davent’anni a questa parte, quandoè trascorsa la sua epoca d’oro,non si è più evoluto, si è sedutosugli allori, le strutture alber-ghiere non sono più all’altezzadelle esigenze di una certaclientela, i servizi e i diverti-menti scarseggiano, non siamorimasti al passo con i tempi.Orale Terme, con la nuova dirigenza,sono state rinnovate e migliora-te, e forse questa volta si è presala direzione giusta, ma ci vuoleuna politica di marketing pubbli-citario più aggressiva, più mirataed infrastrutture adeguate. Unavolta i ragazzi dalla città venivanoa fare la “vasca “ per Castrocaro,da molto tempo questo non suc-cede più. È un vero peccato per-ché le potenzialità ci sono.Oggi Castrocaro non offre perquanto è famosa.”Percepisco un po’ di amarezzain queste affermazioni delgeom. Franco, deve essere diffi-cile per uno che ama tanto lapropria terra, doverne ammette-re certi errori, ma è l’obiettivitàdi un buon allenatore dare meri-to o sgridare quando serve.Al termine di questa intervistaci salutiamo fuori dall’ufficio. Èuna splendida e rigida giornataautunnale, la fortezza antichissi-ma del paese si staglia in uncielo limpido, rendendo il qua-dro piuttosto maestoso, con ilsuo fondale di morbide colline.Io, nata cittadina, ho scelto diabitare qua, e mi sembra di averefatto un’ottima scelta.

Anna Facciani

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Ab/abProt. set. n. 2258

Oggetto: OSSERVAZIONI AL PROGETTO DI INDIVIDUAZIONE DEI VALORI PER ICI DELLE AREE EDIFICABILI.

Si comunica che l’osservazione presentata al progetto di individuazione dei valori per l’analisi deivalori ICI delle aree edificabili è stata presa in esame e valutata positivamente accogliendo la stessarelativamente ad una diversa ripartizione dell’incidenza del valore dell’area sul territorio e modifi-cando le analisi precedentemente espresse in tal senso.

Distinti saluti.

COMUNE DI CESENAPROVINCIA DI FORLÌ-CESENA

COMUNE DI LONGIANOProvincia di Forlì - Cesena

Piazza Tre Martiri, n. 8 - Tel. 0547-665013 - Fax 0547-665860http://www.longiano.org - e-mail: [email protected]

Spett.leCollegio dei GeometriVia Merenda n. 3 – 47100 Forlì

Cesena, 17.10.2001

Oggetto: COMUNICAZIONE

Il sottoscritto Capo Settore Servizio Urbanistica-Edilizia Privata-Ambiente del Comune di Longiano,con la presente comunica che dal l° Novembre 2001, l’orario di ricevimento del pubblico avrà laseguente articolazione settimanale:– MARTEDÌ dalle ore 9,00 alle ore 11,00 - Ricevimento Pratiche Sismiche;– MERCOLEDÌ dalle ore 9,00 alle ore 13,00 - Ricevimento Pubblico;– VENERDÌ dalle ore 9,00 alle ore 13,00 - Ricevimento Pubblico.

Distintamente.

All’Ordine degli Architetti Via Pedriali, 17 – FORLÌ

All’Ordine degli Ingegneri Via Bruni, 3 – FORLÌ

Al Collegio dei Geometri Via Merenda, 3 – FORLÌ

Longiano, 23.10.2001

prot. n. 13752

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STUDI LEGALI RIUNITIBERLIRI NUCCI VERONI - LUPI

PERONE CONTI CASSANDRO - GASTONE PIPERNOwww.studilegaliriuniti.it

Rif.:Vostra prot. 02403 del 2.11.01

Oggetto: PIANO DI RECUPERO IN PERUGIA LOC. MURELLICOMPETENZE DEI GEOMETRI

PARERE PRO-VERITATE

Con la nota di cui in epigrafe cod. Consiglio mi ha incaricato, esaminate le carte, di esprimere la mia opi-nione,obiettiva, su una vicenda che attiene alla pretesa incompetenza dei geometri alla progettazione deipiani di recupero, di qualsivoglia entità, previsti dalla L. 457/78, così come parrebbe affermare il dirigen-te U.O. Centri Storici del Comune di Perugia laddove, nel sospendere l’esame di un progetto elaboratodal geom. Renzo Mastroforti, ha, tra l’altro, affermato che “il Piano di Recupero è stato redatto da tecniconon abilitato, in base all’art. 16 del R.D. dell’11.2.29 n. 274”.Che tale pronuncia prescinda dal singolo episodio – di cui pure parleremo – e postuli una generalizzata nonabilitazione, in materia, della categoria, lo si evince anche nella richiesta di intervento diretta al ConsiglioNazionale dal Presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Perugia nella quale egli manifesta la suapreoccupazione per un generale “notevole aggravamento negativo, in merito alle competenze professionalidei Geometri, anche in Provincia di Perugia”, e ciò a seguito della pubblicazione, ne Il Sole 24 Ore, di unarecente sentenza sulla lottizzazione,ritenuta dal Consiglio di Stato strumento urbanistico di esclusivo appan-naggio, quanto alla sua progettazione, di architetti ed ingegneri.E poiché anche i Piani di recupero previsti dalla L. 457/78 sono considerati strumenti esecutivi par dicapire che l’orientamento delle Amministrazioni sia quello di far di tutt’erba un fascio, ossia escludere gliuni e gli altri dalla competenza dei geometri.

* * *Mi pronuncio.

La generalizzazione non può essere presa in considerazione, proprio per la diversità dei due tipi di inter-vento, ossia dei PL e dei Piani di Recupero.Se, quindi, il Consiglio di Stato con la decisione del 3 settembre 2001 n. 4620 emessa dalla VI Sezione siè pronunciato sfavorevolmente per la categoria in tema di piano di lottizzazione,non per questo gli effet-ti di tale pronuncia debbono trovare estensione e men che mai nei confronti dei Piani di Recupero.

Vediamo il perché.

Il Piano di lottizzazione è uno strumento esecutivo di iniziativa privata del PRG, nel senso che quest’ultimostabilisce nelle proprie norme tecniche che determinate porzioni del territorio cui si riferisce,che sappiamoessere quelle di espansione, ossia necessitanti di un tessuto infrastrutturale completo, razionale ed omoge-neo, non possono essere edificate se non attraverso piani particolareggiati di iniziativa pubblica o privata.Peraltro, proprio perché attraverso la formazione di questi si addiviene alla concretizzazione di unanuova realtà urbanistica, tal tipo di pianificazione esecutiva implica forzatamente, da parte del progetti-

Roma, 8 novembre 2001Spett.le

Consiglio Nazionale Geometripresso il Ministero della Giustizia

Via Barberini, 6800187 ROMA

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sta, una visione fantasiosa e d’insieme, in cui edilizia ed urbanistica si coniugano ed in cui, anzi, intantosi potrà dar corso alla prima in quanto la seconda sia stata compiutamente definita quanto a localizza-zione e distribuzione degli spazi, alla scelta delle infrastrutture secondarie, dei servizi comuni e di quan-t’altro occorre per la formazione di una zonizzazione comprensoriale, elementi tutti, questi che, ancor-ché predeterminati nelle misure minime ed inderogabili, (v. DM 2.4.68), implicano una valutazione d’in-sieme e nello stesso tempo programmatoria che può, in effetti, esser ritenuta estranea alle competenzedei geometri (anche se sappiamo che decisioni di alcuni TAR, invece, gliele attribuiscono quando il rela-tivo studio sia di modesto rilievo).Alla luce di quanto sopra, difatti, la sentenza del Consiglio di Stato citata si incentra proprio su tali pecu-liari aspetti dei piani di lottizzazione, ritenendoli estranei alle previsioni contenute nel RD 11.2.1929 lad-dove queste non fanno riferimento a “strumenti di programmazione urbanistica” che richiedono una“competenza programmatoria” unita ad una “visione d’insieme”.

* * *I piani di recupero, invece, quantunque considerati strumenti esecutivi, non necessariamente implicanouno studio d’insieme, per esso intendendosi una programmazione unitaria di contenuto urbanistico-edi-lizio, potendo esser limitati al solo o prevalente recupero edilizio, quest’ultimo anche in relazione ad ununico isolato o, addirittura, ad un solo immobile.Ed allora la generalizzazione cui si è riferito – e di cui si preoccupa – il Presidente del Collegio dellaProvincia di Perugia non può assolutamente trovar spazio e la sentenza del Consiglio di Stato va consi-derata – senza peraltro neppure assumere connotati innovativi – attinente ai soli piani di lottizzazione,rimanendo, semmai, inseribili nelle conclusioni cui essa perviene, esclusivamente i piani di recupero aiprimi assimilabili nei quali, cioè, la visione programmatica e d’insieme abbia prevalenza rispetto ai sin-goli interventi edilizi da essi previsti.Per essere ancora più chiari, che i piani di recupero siano strumenti esecutivi nulla importa, dovendoricadere l’indagine circa la competenza dei geometri sulle loro caratteristiche da valutare caso per casoprivilegiando, ovviamente, quelle più vicine al concetto di recupero edilizio che a quello di pianificazio-ne territoriale.Va peraltro aggiunto che nel seguire il suddetto principio occorre pur sempre far riferimento, in omag-gio all’art.16 del RD 274/1929 nonché all’art.57 della L.144/1949 alla “modestia”dell’intervento, seguen-do il dettato di copiosa e pressoché univoca giurisprudenza dalla quale estrapoliamo la decisione n. 657del 6.12.99 del Consiglio di Stato secondo cui “ai fini di verificare la competenza professionale dei geo-metri nella progettazione di costruzioni civili occorre tener conto sia degli aspetti qualitativi che quan-titativi dell’intervento edificatorio essendo gli stessi inscindibilmente congiunti tra loro”.Cioè a dire che ancorché il piano di recupero sia riferito ad uno o più isolati o ad uno o più immobili equindi,prevalga in esso l’intervento edilizio su quello urbanistico,ciò non toglie che al geometra sarà ini-bita la progettazione che travalichi il concetto di “modesta entità” così come individuato dalla giurispru-denza, ponendo l’attenzione sia al criterio quantitativo (mole degli immobili, entità degli interventi) siaa quello qualitativo con specifico riferimento all’impiego di cemento armato che non deve richiedereparticolari operazioni di calcolo che implichino pericoli per l’incolumità delle persone.

* * *Nel caso che ci occupa, da notizie assunte, trattasi della demolizione e ricostruzione, con parziale cam-bio di destinazione, di fabbricati rurali sviluppanti, in tutto, 600 mc.Va da sé che l’entità dell’opera e, si ritiene, anche le tecniche connesse all’intervento, non possano chefar rientrare quest’ultimo nel concetto di modestia sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, e quin-di, anche qualora esso richieda l’utilizzazione del cemento armato.

* * *Ciò esposto mi preme ribadire che la sentenza citata del Consiglio di Stato riguarda i soli piani di lottiz-zazione e non è estensibile in maniera generalizzata ai piani di recupero che,ai fini dell’attribuzione dellacompetenza progettuale ai geometri, andranno esaminati, nei modi suindicati, caso per caso a prescin-dere dalla loro annoverabilità fra gli strumenti esecutivi degli strumenti urbanistici generali.

In fede(avv. Mario Lupi)

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ANTICIPAZIONI SULLA FINANZIARIA 2002

Art. 5. Rideterminazione dei valori di acquisto dei

terreni edificabili

1. Agli effetti della determinazione delle plusvalenze eminusvalenze di cui alle lettere a) e b) del comma 1dell’articolo 81 del testo unico delle imposte suiredditi, di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successivemodificazioni, per i terreni edificabili posseduti alladata del 1° gennaio 2002, può essere assunto, inluogo del costo o valore di acquisto, il valore a taledata determinato sulla base di una perizia giurata distima, cui si applica l’articolo 64 del Codice di pro-cedura civile,redatta da soggetti iscritti all’Albo degliingegneri, degli architetti e dei geometri, a condi-zione che il predetto valore sia assoggettato ad unaimposta sostitutiva delle imposte sui redditi, secon-do quanto disposto nei commi da 2 a 6.

2. L’imposta sostitutiva di cui al comma 1 è pari al 4per cento, del valore determinato a norma delcomma 1 ed è versata, con le modalità previste dalcapo III del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.241, entro il 30 settembre 2002.

3. L’imposta sostitutiva può essere rateizzata fino adun massimo di tre rate annuali di pari importo, apartire dalla predetta data del 30 settembre 2002.Sull’importo delle rate successive alla prima sonodovuti gli interessi nella misura del 3 per centoannuo, da versarsi contestualmente a ciascuna rata.

4. La perizia, unitamente ai dati identificativi dell’e-stensore della perizia e al Codice fiscale della socie-tà periziata, nonché alle ricevute di versamentodell’imposta sostitutiva, è conservata dal contri-buente ed esibita o trasmessa a richiesta dell’Ammi-nistrazione finanziaria. In ogni caso la redazione edil giuramento della perizia devono essere effettua-ti entro il termine del 30 settembre 2002.

5. Il costo per la relazione giurata di stima è portatoin aumento del valore di acquisto del terreno edi-ficabile nella misura in cui è stato effettivamentesostenuto ed è rimasto a carico.

6. La rideterminazione del valore di acquisto dei ter-reni edificabili di cui ai commi da 1 a 5 costituiscevalore normale minimo di riferimento ai fini delleimposte sui redditi, dell’imposta di registro e del-l’imposta ipotecaria e catastale.

Art. 6.Soppressione dell’imposta comunale

sull’incremento di valore degli immobili

1. L’imposta comunale sull’incremento di valoredegli immobili di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 643, non èdovuto per i presupposti che si verificano a decor-rere dal 1° gennaio 2002.

Art. 7.Ulteriori effetti di precedenti disposizioni fiscali

l. All’articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre1997, n. 449, e successive modificazioni, dopo leparole «del 1° gennaio degli anni 2000 e 2001»,sono inserite le seguenti: «nonché fino al 30 giu-gno 2002».

2. L’incentivo fiscale previsto dall’articolo 1 della legge27 dicembre 1997, n. 449, e successive modifica-zioni, si applica anche nel caso di interventi direcupero del patrimonio edilizio riguardanti interifabbricati eseguiti da imprese di costruzione oristrutturazione immobiliare,a decorrere dalla datadi entrata in vigore della presente legge, che prov-vedano alla successiva alienazione dell’immobileentro il 30 giugno 2002. In questo caso, la detra-zione dall’imposta sul reddito delle persone fisi-che relativa ai lavori di ristrutturazione eseguitispetta a favore del successivo acquirente delle sin-gole unità immobiliari, in ragione di un’aliquotadel 36 per cento del valore degli interventi esegui-ti, non eccedente il 25 per cento dei prezzo del-l’unità immobiliare risultante nell’atto pubblico dicompravendita e, comunque, l’importo previstodal medesimo articolo 1, comma 1, della citatalegge n. 449 dei 1997, e successive modificazioni.

3. All’alinea del comma 1 dell’articolo 7 della legge23 dicembre 1999, n. 488, e successive modifica-zioni, le parole: «31 dicembre 2001» sono sostitui-te dalle seguenti: «30 giugno 2002».

4. All’articolo 30, comma 4, della legge 23 dicembre2000, n. 388, le parole: «31 dicembre 2001» sonosostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2002».

Si riporta alcuni articoli dellaLegge Finanziaria interessanti perla Professione

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Art. 8.Soppressione dell’imposta sulle insegne di esercizio

1. Nel capo I del decreto legislativo 15 novembre1993, n. 507, recante disposizioni in materia diimposta comunale sulla pubblicità e di diritto sullepubbliche affissioni, sono apportate le seguentimodificazioni:a) nell’articolo 12, comma 1, e nell’articolo 14,

comma 1, è soppressa la parola; «insegne»;b) nell’articolo 17,comma 1, le lettere a) e d) sono

sostituite dalle seguenti:«a) la pubblicità realizzata all’interno o nelle

vetrine dei locali adibiti alla vendita di benio alla prestazione di servizi quando sia rela-tiva all’attività negli stessi esercitata, non-ché le insegne di esercizio che contraddi-stinguono le sedi ove si svolge l’attività cuisi riferiscono»;

«d) la pubblicità relativa ai giornali ed alle pub-blicazioni periodiche esposte sulle facciateesterne, nelle vetrine o sulle porte diingresso dei locali adibiti alla loro vendita,nonché le relative insegne di esercizio».

2. Il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitaridi cui all’articolo 62, comma 1, del decreto legisla-

tivo 15 dicembre 1997, n. 446, se riferito alle inse-gne di esercizio che contraddistinguono le sediove si svolge l’attività cui si riferiscono, non èdovuto.

3. A decorrere dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, i trasferimenti erariali ai comunisono incrementati in misura corrispondente agliaccertamenti di competenza relativi alle fattispe-cie di cui ai commi 1 e 2, risultanti dal conto con-suntivo 2001 debitamente deliberato dal Consigliocomunale, che gli enti debbono attestare conapposita certificazione di trasmettere al Ministerodell’Interno entro il 31 luglio 2002. La certificazio-ne è sottoscritta dal sindaco e dal responsabile delservizio finanziario.

Art. 20Disposizioni finanziarie per gli enti locali

l. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. «omissis»

9. Il termine del 31 dicembre 2001 previsto dall’arti-colo 64,comma 4 della legge 23 dicembre 2000,n.388, per le variazioni delle iscrizioni in catasto delfabbricati già rurali, è ulteriormente prorogato al31 dicembre 2002.

10. «omissis»

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11/2001

N. prot. gen.: CM/pt 34790

Spett.leCollegio dei GeometriForlì

Oggetto: FORMAZIONE DELL’ELENCO DI PROFESSIONISTI CUI AFFIDARE INCARICHI DI PROGETTAZIONE, DIREZIONE LAVORI E COORDINAMENTO SICUREZZA CANTIERI.

Con la presente si comunica l’avvenuta formazione dell’elenco di cui all’oggetto, disponibile sulsito dell’istituto Zooprof. Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna all’indirizzo:www.bs.izs.it (cliccando su “gare ed appalti”“Ufficio Tecnico’).

Si ricorda inoltre che l’elenco così formato avrà validità fino alla data dei 31.12.2003 e che l’Istituto,con cadenza semestrale, provvederà ad integrare e/o aggiornare, previa pubblicazione dell’avvisosul sito dell’istituto, con eventuali nuovi aspiranti e con nuovi titoli dei professionisti già inclusi, l’e-lenco stesso.

A disposizione per ogni eventuale chiarimento, si porgono distinti saluti.

Il Responsabile del procedimento(Geom. Leonardo Lardelli)

Via Bianchi, 7/925124 BresciaTel. 030-22901

Fax 030-2425251E-mail: [email protected]

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALEDELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA

(ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO)BRESCIA

Brescia, 19 novembre 2001

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Oggetto: CORSO DI PREVENZIONE INCENDI DI CUI ALLA LEGGE 818/84.

Questo Ordine Professionale si fa promotore dell’organizzazione di un corso come in oggetto spe-cificato a Forlì ritenendo il corso di interesse per gli iscritti.

Chiede pertanto la disponibilità agli Ordini e Collegi in indirizzo a collaborare per la buona riusci-ta dello stesso aprendo le iscrizioni anche ai propri iscritti.

Il Corso avrà una durata di 100 ore e sarà articolato in lezioni di 4 ore ciascuna.

Si concorderà telefonicamente un eventuale incontro per definire le modalità operative.

A seguito di eventuale adesione da parte degli Ordini e Collegi in indirizzo, questo Ordine provve-derà alla redazione del programma del corso, dell’elenco dei docenti e provvederà alla richiesta deinecessari atti autorizzativi come previsti dalla legge, confidando anche nella collaborazione delComando Provinciale di Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena.

In attesa di una risposta positiva si porgono distinti

Al Ordine degli Ingegneri

Al Collegio dei Geometri

Al Collegio dei Periti Industriali

Al Collegio dei Periti AgrariDella provincia di Forlì-Cesena

Loro Sedi

Egr. ComandanteDott. Ing. FrissoraForlì-Cesena

Forlì, 8 novembre 2001

Prot. n. 1820/H3a

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11/2001

ultimo comma dell’art. 9 della legge 2-3-1949, n. 143 (v.) stabilisce che il pagamento a saldodella specifica deve farsi non oltre i 60 giorni dalla consegna della stessa. Dopo di che, sullesomme dovute e non pagate decorrono a favore del professionista ed a carico del committen-te, gli interessi legali ragguagliati al tasso ufficiale di sconto stabilito dalla Banca d’Italia.In appresso si riportano i decreti ministeriali che fissano tale tasso.

TABELLA DEGLI INTERESSI DI MORA PER IL RITARDATO PAGAMENTO DELLE PARCELLE PROFESSIONALI

L’

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TABELLA DI VARIAZIONI DEL SAGGIO DI INTERESSE LEGALE