Collana: IL FIGLIO · Introduzione 7 “Il sangue di Abele gridava vendetta, il Sangue di Cristo...

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Questa umanità, non di rado ferita dal-l’odio e dalla violenza, ha più che mai

bisogno di sperimentare l’efficacia delSangue redentore di Cristo. Quel

Sangue che, sparso non invano,porta in sé tutta la potenza del-

l’amore di Dio è pegno di spe-ranza, di riscatto, di riconciliazione. Ma

per attingere da questa sorgente bisogna tornare alla crocedi Cristo, fissare lo sguardo sul Figlio di Dio, sul suoCuore trafitto, su quel Sangue versato.

Sotto la croce stava Maria, compartecipe della Passionedel Figlio. Essa offre il suo Cuore di Madre come rifugioa chiunque è in cerca di perdono, di speranza e di pace,come ci ha ricordato la festa del suo Cuore Immacolato.Maria ha deterso il Sangue del Figlio crocifisso. A leiaffidiamo il sangue delle vittime della violenza, perchésia riscattato da quello che Gesù ha versato per la salvez-za del mondo.

Giovanni Paolo II

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Testi: Si ringraziano gli Istituti Religiosi del Preziosissimo Sangue chehanno messo a disposizione alcuni testi e immagini sacre.

© Editrice Shalom - 1.7.2002 Festa del Preziosissimo Sangue© Libreria Editrice Vaticana, per gentile concessione© Fondazione di Religione Santi Francesco d'Assisi e Caterina da Siena,

per gentile concessione

ISBN 9 7 8 8 8 8 6 6 1 6 7 7 5

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• Il Sangue di Gesù prezzo della nostra salvezza ...................... 7• Il Sangue di Cristo nelle parole dei Sommi Pontefici .............. 9• La spiritualità del Sangue di Cristo ...................................... 22• Suggerimenti per la pratica della devozione ........................ 33

Preghiere tradizionali .................................. 39

Preghiere al Preziosissimo Sangue .......................... 49

Offerte, Invocazioni e Litanie in onore del Preziosissimo Sangue ...................... 83

Coroncine e Rosarial Preziosissimo Sangue ........................ 109

Novene al Preziosissimo Sangue ........................ 145

Ora di Adorazione ........................................ 161

Veglia in onore del Preziosissimo Sangue .................... 175

Festa del Preziosissimo Sangue .................... 183

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Introduzione 7

“Il sangue di Abele gridava vendetta, il Sangue di Cristo grida misericordia, intercede per noi poveri

peccatori e, fino alla fine del mondo, avrà la potenza di restituire l’innocenza e la santità alle anime degli eletti”.

San Pietro

Dal popolo eletto venivano offerti sacrifici di animali peresprimere adorazione a Dio, origine di tutto ciò che esiste, o perl'espiazione dei peccati commessi individualmente o da tutto ilpopolo. Anche tra i pagani erano usuali sacrifici cruenti di vittimeanimali agli dei con gli stessi scopi di venerazione, espiazione opropiziazione per le necessità dell'offerente. Tutto ciò non era cheuna preparazione, una anticipazione ed anche una “pedagogia”,cioè un insegnamento perché gli uomini riconoscessero la proprianatura limitata e dipendente.

Ma “nella pienezza dei tempi”, come direbbe san Paolo, cioèquando tutto il disegno di Dio si stava attuando, il Padre inviò ilproprio Figlio unigenito, “nato da donna”, cioè vero uomo, chedoveva riassumere in sé tutte le persone umane vissute prima di luie quelle che sarebbero venute dopo di lui. Allora Egli, in quantopersona divina, poteva offrire un sacrificio degno del Padre cele-ste che accettava dal proprio unigenito Figlio quel gesto di adora-zione, di espiazione e di propiziazione a nome di tutti gli uomini,perché, in quanto uomo, Gesù di Nazaret rappresentava tutti i fra-telli, i quali potevano accedere al Padre attraverso quel suo Figlio,adorarlo in modo degno e ottenere il perdono dei peccati permezzo del suo Sangue.

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Nelle pagine del Nuovo Testamento troviamo numerosi richia-mi a questo Sangue, che la Chiesa non tarderà a definire “prezio-sissimo”, nel senso che è costato l'amore infinito del Padre chedona l'Unigenito e del Figlio che si offre in sacrificio. Ne ricordia-mo alcuni passi.Gesù stesso nell'ultima cena afferma l'unicità del suo sacrificiocruento: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che èversato per voi” (Lc 22,20).

San Pietro ricorda ai cristiani: “Voi sapete che non a prezzo dicose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuotacondotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo,agnello senza difetti e senza macchia” (1Pt 1,18-19).

Anche san Paolo esprime lo stesso concetto ai responsabilidella comunità di Efeso: “Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge,in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi peressere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il san-gue del proprio Figlio” (At 20,28). Scrivendo a questi cristianiafferma: “In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, ilperdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia” (Ef1,7). E ai cristiani di Roma scrive: “È lui che Dio ha stabilito aper-tamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nelsuo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissionedei peccati passati” (Rm 3,25).

L’Apocalisse in diversi passi ci presenta il valore redentivo delSangue di Gesù, dei quali ne ricordiamo uno: “A Colui che ci amae ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto dinoi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e lapotenza nei secoli dei secoli” (Ap 1,5b-6).

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L’insegnamento dei Sommi Pontefici tramite Encicliche, LettereApostoliche, discorsi, esprime il Magistero ordinario della Chiesanell’interpretazione della Sacra Scrittura e nella continuazionedella Tradizione sulla dottrina teologica del Sangue di Cristo.

Riportiamo il pensiero dei Pontefici più recenti.

PIO XI

Questo Papa ha scritto e parlato molto dellaRedenzione operata da Cristo. Leggendo estudiando con attenzione le Encicliche“Miserentissimus Redemptor”, “Quas Pri-mas”, “Mortalium animos” “Divini Redemp-toris”, “Caritate Christi”, si nota come intutte prevalgano due idee fondamentali: 1.Dio ha amato così immensamente gli uominida mandare il suo Figlio Unigenito per prende-

re carne umana. 2. Il sacrificio cruento di Cristo è la rappresentazio-ne più chiara ed eminente del suo eterno amore per l’umanità.

Ecco in sintesi il pensiero di questo Papa sul PreziosissimoSangue.

Il Sangue nel Mistero dell’Uomo-DioL’Incarnazione è la manifestazione dell’amore e della bontà di

Dio. Il Verbo si è incarnato per salvare, a prezzo del suo Sangue,l’umanità in peccato. Cristo, dunque, ha preso vera carne umana

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come ognuno di noi, per poter effondere il suo Sangue ed esprime-re così nel modo più eminente il suo amore. Perciò, Cristo è media-tore, sacerdote e vittima, il solo capace di offrire a Dio un cultoperfetto.

Il Sangue di Cristo nel Mistero della RedenzioneSe Cristo non fosse stato anche uomo, non avrebbe potuto esse-

re né sacerdote, né vittima, né mediatore; invece, essendo Uomo-Dio, ha potuto compiere azioni umane di valore infinito. Cristo hariconciliato così l’uomo con Dio, non con un’azione qualsiasi,come avrebbe potuto, ma con l’oblazione del suo stesso Sangue.

Ecco la grande dignità del sacerdozio cattolico, che deriva dalsacerdozio eterno di Cristo, e che continua, attraverso l’offerta delsacrificio eucaristico, il sacrificio della croce. Ciò vuol dire, affer-ma il Pontefice, che se Cristo ci ha lavati col Sangue sparso nellaPassione, continua a lavarci con l’effondere misticamente il suoSangue sugli altari. Infatti, quel calice, che ogni mattina si innalzanelle mani del sacerdote, contiene il suo vero Sangue.

Il Sangue di Cristo nel Mistero della ChiesaDio, fin dall’eternità, nel piano della sua misericordia, aveva

stabilito che dal Costato di Cristo sulla croce nascesse la Chiesa eCristo ne sarebbe stato lo Sposo e il Capo.

Nella Chiesa, cioè nella comunità dei fedeli, in virtù del San-gue, del quale essa è custode e dispensatrice, l’uomo può dare glo-ria a Dio, operare per la sua salvezza col diritto di far parte inte-grante del corpo mistico. Questa integrazione si concretizza attra-verso la fede nel valore del sacrificio cruento di Cristo. Per essaogni membro deve abbandonarsi completamente a Dio e con pienafiducia accettare da lui la rivelazione.

Se la fede è la condizione fondamentale, solo il Battesimo pro-duce effettivamente la relazione mistica con Cristo, in quanto l’uo-mo redento viene in contatto col Redentore sofferente e col Batte-simo viene distrutto il peccato e si risorge alla grazia.

L’unione al Corpo Mistico resa effettiva col Battesimo, si con-suma nell’Eucaristia, che eleva questa unione alla più alta unitàreale ed accresce la vita spirituale.

Pio XI afferma anche che il Sangue anima tutta la Chiesa e che

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l’Eucaristia conferisce a coloro che la ricevono i sentimenti sacri-ficali che ebbe Cristo quando versò il Sangue sulla croce, comuni-ca la sua stessa vita e realizza l’unione col suo Spirito.

La Chiesa è depositaria del Sangue divino, ha il diritto e ildovere di diffonderne i meriti a tutti i popoli del mondo, affinché nericevano salvezza; pertanto il Sangue di Cristo rende la Chiesaprincipalmente missionaria.

Devozione al Sacro Cuore di Gesù Pio XI unisce la devozione del Preziosissimo Sangue a quella

del Sacro Cuore. Quest’ultima, egli dice, deve essere caratterizza-ta da due elementi: amore ed espiazione. Invita, quindi, l’umanitàa compiere due atti solenni: consacrazione al Cuore di Cristo eriparazione. Con la consacrazione il fedele si unisce al Cuore diCristo, con la riparazione per mezzo del sacrificio, dell’offerta edella preghiera soddisfa con Cristo per i propri peccati e si offrevittima per i peccati altrui. Così, si partecipa con amore alle soffe-renze di Cristo. C’è, dunque, un nesso intimo ed inseparabile tra ilSangue e il Cuore di Gesù. La redenzione del genere umano, infat-ti, ebbe impulso dal Cuore di Cristo e si attuò con l’effusione delsuo Sangue.

PIO XII

Pio XII si è interessato molto al Sangue diCristo, non solo sotto l’aspetto devozionale,ma anche teologico. Lo si rileva in alcuni di-scorsi da lui pronunciati in diverse occasioni.Egli innanzi tutto ha riproposto a grandilinee quanto aveva insegnato Pio XI, poicome Supremo Maestro della fede e qualepersona di grande cultura ha sancito con lasua autorità molti studi sul Sangue di Cristo

e dato l’avvio ad una teologia della Redenzione, puntualizzandonegli elementi essenziali. Per esempio, nel discorso ai Congressistidei Donatori di Sangue, lodando il gran bene che essi fanno all’u-manità, parla di coloro che danno il proprio sangue, compiendo

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anche il sacrificio della loro esistenza per una causa ideale. In talsenso, afferma questo Pontefice, Cristo è stato il primo donatore diSangue in assoluto. In altri discorsi egli propone all’umanità l’e-sempio di Cristo, che effondendo il Sangue ha donato al mondo lavita. Parlando agli sposi dice che tutti i battezzati si possono chia-mare “principi del Sangue” perché generati dal Sangue di Cristoalla vita della fede e della grazia. Così gli sposi, imitando Cristo,trasmettono ai figli non solo un sangue biologico, ma un sanguericco di fede, di virtù e di onore.

Sempre parlando agli sposi, egli invita i cristiani a prenderecoscienza dei vincoli fraterni che devono legare l’umanità per ilSangue versato sul Calvario. Nell’esempio di questo stesso Sanguedivino, che ha sigillato l’alleanza tra Dio e gli uomini, tutti devonotrovare la forza del perdono e la capacità di cambiare l’odio, inamore.

Con l’Enciclica “Haurietis aquas” sulla devozione al SacroCuore, Pio XII dà autorevolmente l’avvio ad una Teologia dellaRedenzione. In questa Enciclica egli tratta della devozione alSacro Cuore di Gesù e ci presenta il Mistero della Redenzionecome mistero di amore; amore che, dice il Papa, il Verbo incarna-to e anche il Padre celeste e lo Spirito Santo nutrono verso gliuomini peccatori.

Riferendo il pensiero dell’Angelico Dottore san Tommaso d’A-quino, il Papa così si esprime a questo proposito: “La carità del-l’Augusta Trinità è al principio e alle origini del mistero dell’uma-na Redenzione, in quanto, inondando essa potentemente la volon-tà umana di Gesù Cristo e il suo Cuore adorabile, gli ispirò unidentico amore, che indusse a dare generosamente il suo Sangueper riscattarci dalla servitù del peccato”.

Il Pontefice aggiunge che l’effetto al quale la Redenzione ciconduce, è l’amore-carità, in quanto libera l’uomo dal peccato elo unisce soprannaturalmente a Dio.

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