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1 Collegamento n. 03 - marzo 2007 Anno VIII v Numero 03 v Marzo 2007 Bitte neue Adresse dem Absender melden AZB - 4603 Olten Collegamento Periodico della Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd Nel Vescovo Dio ci parla... Quaresimale 2007 Pellegrinaggio in Grecia

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1Collegamenton. 03 - marzo 2007

Anno VIII v Numero 03 v Marzo 2007

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Nel Vescovo Dio ci parla...Quaresimale 2007

Pellegrinaggio in Grecia

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Detto tra virgolette

Nel Vescovo Dio ci parla ancora!Il dono della certezza della fede ci è testimoniato dalla vita e dall’amore del Vescovo.

Noi, Cattolici, siamo fi eri, orgogliosi, quasi un po’ sfacciati a motivo della ricchezza di Grazia presente nel grembo della nostra Chiesa: la fi gura e il servizio dei Vescovi.

Vescovo è colui che, scelto tra i discepoli del Signore, riceve una consacrazione che lo rende capace di assumere il compito di servi-re la Chiesa a lui affi data con amore infi nito, confermando nella fede i fratelli e le sorelle; guidando come pastore la porzione del popo-lo di Dio di un dato territorio, la diocesi.

Vescovo è colui che santifi ca i fratelli e indi-ca loro con certezza la strada da percorrere, in risposta agli insegnamenti del Vangelo.

Vescovo è colui che raccoglie il testimone della “traditio fi dei”, affi data da Gesù stesso ai suoi Apostoli; per questo egli si presenta come successore degli Apostoli.

In un mondo e in un contesto sociale in cui tutto è vissuto all’insegna del soggettivi-smo e del relativismo, nella vita della Chiesa Cattolica ancora e sempre di più il compito del Vescovo è quello di garantire ai fratelli l’autenticità del cammino di fede; verifi care la centralità della persona di Cristo all’interno della vita delle singole Comunità parrocchiali; accompagnare con la sua testimonianza di vita i tanti cammini di comunione e di ritrova-ta unità nella Chiesa di Cristo.

Nella nostra piccola esperienza di Comunità di Missione Cattolica Italiana sappiamo bene cosa voglia dire essere uniti al Vescovo, se-guirlo con maggiore generosità e sacrifi cio, restare a lui fedeli anche nei momenti di seria diffi coltà economica. Sarebbe più facile sbrontolare, rimbrottare, magari protestare a causa delle varie situazioni, che stanno mettondo a dura prova la gioia della nostra vita di Comunità. Eppure, è caparbia in noi la convinzione che non siamo certo cattolici per i soldi che diamo o riceviamo, quanto per la fede che ci sforziamo di vivere insieme e per la concreta disponibilità a seguire il Vescovo là dove la mano del Signore lo conduce.

Anche se, talvolta, il vociare e le critiche di quanti vorrebbero il Vescovo così o cosà, più sbilanciato in questo o in quel senso, più avanti o meglio indietro rispetto ai desideri

altrui... anche se questo stato di confusione rischia di vanifi care la fatica e la certezza della sua guida, il Vescovo è e resta pur sempre il segno del sacramento dell’unità della Chiesa. Quando il Vescovo chiama, si risponde di sì!

Come Comunità di Missione ce lo siamo detti più volte e, ancora una volta, lo ripe-tiamo con maggiore convinzione: senza Ve-scovo non c’è Chiesa. Là dove va il Vescovo, là si raccoglie la Comunità dei discepoli del Signore; là è viva e vera la Chiesa!

Accogliendo l’invito del nostro Vescovo Kurt, affi nché le Parrocchie ritornino ad an-nunciare il Vangelo alle persone lontane con maggiore fi ducia e coraggio, dopo Pasqua la nostra Comunità di Missione darà inizio al cammino dei “Gruppi del Vangelo” nelle case, al fi ne di offrire a tanti fratelli e sorelle che sono alla ricerca di Dio un piccolo strumento di conversione. Anche attraverso questa sem-plice esperienza di rilancio della proposta di fede, ci impegnremo affi nché il Signore Gesù converta il cuore di chi vive lontano da lui e dalla sua Chiesa, di chi non ha ancora scoper-to il valore della Comunità.

Da mesi stiamo ripetendo lo slogan «Io mi sento Comunità! Io vivo la mia Comunità!» e questo è vero a livello personale nella misura in cui “io ascolto il Vescovo” che presiede e guida la Chiesa diocesana; “io rispetto il Ve-scovo” in quanto successore degli Apostoli; “io amo il Vescovo” per ciò che rappresenta e per il servizio che testimonia ogni giorno; “io pre-go per il Vescovo”, perché nella sua persona si realizzi il desiderio di Gesù, quello dell’unità nella fede, nella speranza e nell’amore.

Per quello che ci riguarda, anche noi stra-nieri in Svizzera siamo Chiesa Cattolica; viviamo la Chiesa Cattolica con la ricchezza della lingua e della cultura italiana; restiamo Chiesa Cattolica nella misura in cui riconoscia-mo nella persona e nel servizio del Vescovo Kurt il segno della prossimità di Dio in mezzo a noi, la mano del Signore che ci accompagna lungo il cammino della fede, anche lontano dalla nostra terra.

don sergio

Collegamento è il mensile curato dai fedeli della Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd.

EditoreMissione Cattolica Italianadi Olten Schönenwerd

DirettoreSergio Carettoni

Segreteria e AmministrazioneLella Awad

RedazioneHausmattrain 4 (P.F. 730) 4603 OltenT (0041) 062 - 212 19 17F (0041) 062 - 212 13 22E [email protected] www.missione-olten.ch

I costi di stampa e di spedizione del mensi-le Collegamento sono coperti dai contributi pervenutici da privati e da enti pubblici; dalle inserzioni pubblicitarie e dalla Fonda-zione per la M.C.I. di Olten Schönenwerd.

Offerte e Contributi di sostegnoda versare sul Conto Corrente Postale n° 46-3096-8, intestato a Missione Cattoli-ca Italiana - Postfach 730 - 4603 Olten.

Impaginazione e Grafi caSegreteria della Missione

StampaRotelli Franco EditoreCividate al Piano (BG) - Italia

Esce 11 volte l’anno

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12.02.2007 - BulgariaL’ingresso nell’UE e le prospettive di ou-tsourcing per le imprese occidentali. Dal 1 gennaio 2007, Sofi a è uffi cialmente parte dell’Unione Europea. Conclusi i fe-steggiamenti in molte delle piazze d’Eu-ropa, i bulgari si trovano ora di fronte ai capisaldi che il Primo Ministro Stanishev ha reso chiaro: crescita economica e impegno sociale nell’ambito del ‘modello europeo’. Intanto, diventano chiare al-l’orizzonte le prospettive di de-localizza-zione per le imprese occidentali.

21.02.2007 - SomaliaIl diffi cile cammino verso la pace. In seguito alla recente apertura al dialogo da parte dell’UIC (Unione delle Corti Islamiche) e in attesa della convocazio-ne di una “conferenza di riconciliazione”, accettata dal Presidente somalo Abdul-lahi Yusuf Ahmed dopo le pressioni della comunità internazionale, la Somalia sembra fi nalmente pronta ad avviare il processo di pace che potrebbe risolve-re una crisi che dura ormai da 16 anni. Oltre che dalla missione dell’UA (Unione Africana), il cui immediato dispiegamen-to è ancor più urgente dopo gli ultimi episodi di violenza, molto dipenderà anche dal ruolo che gli Stati Uniti conti-nueranno ad assumere nelle vicende del Corno d’Africa.

22.02.2007 - FranciaI rapporti con l’Africa in tema di risorse strategiche. La questione energetica è ormai centrale nell’agenda europea, so-prattutto per quanto riguarda i rapporti con la Russia; ma anche in Africa, sul fronte energetico, si sta giocando una partita importante. Al momento sembra-no essere Cina e India a fare la parte del leone, seguite dalla Russia (per quanto riguarda Algeria ed Egitto). Anche l’Eu-ropa, tuttavia, non è estranea al gioco. La nuova strategia UE-Africa, infatti, de-fi nisce come prioritarie le connessioni dei vari sistemi energetici che siano in grado di aiutare l’Europa a diversifi care le pro-prie fonti di approvvigionamento di gas e petrolio. L’International Energy Agency (IEA) ha previsto, a tal proposito, che le esportazioni dalla regione mediorientale e nordafricana aumenteranno, entro il 2030, fi no a raggiungere i 440miliardi di metri cubi, una crescita superiore al 400%, e che la maggior parte della quo-ta ! Nordafricana di queste esportazioni sarà destinata proprio all’Europa.

27.02.2007 - GiapponeL’energia nucleare e deterrenza atomica. Con una popolazione in costante cresci-ta (128.084.000 ab. st.2005 rispetto a 127.619.000 ab. st.2003), un’economia che dopo un periodo di forte stagnazio-ne ha ripreso a correre e un paese che risulta pur sempre essere la seconda potenza economica al mondo (dopo gli Stati Uniti), il Giappone resta tuttavia fortemente dipendente dall’estero per quanto concerne le importazioni di ma-terie prime. Ed è per questo che oggi To-kyo si inserisce con forza nel complesso sistema della geostrategia nucleare.

BREVI DAL MONDOFamiglia, convivenza e unioni di fatto.

Pacs, DiCo... E poi?Le accuse alla Chiesa di ingerenza nella politica italiana.

Perchè non hanno fondamento le accuse di ingerenza della Chiesa nelle questioni politiche? I richiami della Chiesa sono a vantaggio di tutti?

La rifl essione della Chiesa Cat-tolica intorno ai rapporti tra fede e politica, alimentata dalla lezione conciliare e ripresa da Benedetto XVI anche nella sua prima enciclica (Deus caritas est) e nel suo inter-vento al IV Convegno ecclesiale di Verona, sembra sistematicamente dimenticata e fraintesa in alcuni momenti delicati della vita civile nel nostro Paese.

Perchè mai, in tali casi, è così dif-fi cile per la Chiesa stessa apparire sulla scena pubblica come segno di quella fraternità, raccomandata dal Concilio, che permette e rafforza un sincero dialogo (Gaudium et spes, 92)?

La domanda ci spinge ad allarga-re lo sguardo, per leggere i singoli episodi che hanno acceso e accen-deranno ancora la polemica (divor-zio, aborto, fecondazione artifi ciale, unioni di fatto, matrimonio tra omo-sessuali, eutanasia, eugenetica) all’interno di un processo molto più generale, rispetto al quale è lecito porre un ulteriore interrogativo: ma dove vuole andare veramente que-sto Paese?

Per rispondere, sarebbe utile aprire un dibattito libero e onesto su due questioni in particolare. La prima: è la Chiesa che si sta avvici-nando troppo alla politica, oppure è la politica che si sta avvicinando in modo sbagliato all’etica?

Nelle aule del Parlamento sembra in atto una sorta di doppio trasloco: è sempre più assente l’economia, che sta inabissandosi velocemen-te nel mondo sommerso di poteri invisibili, insofferenti ai controlli democratici; è sempre più presente l’etica, che sta sottomettendo alle opzioni dei partiti tutto il paniere dei suoi valori irrinunciabili.

Sono proprio tali valori, invece, che dovrebbero garantire la vita de-mocratica, evitando che essa possa mettere ai voti il proprio futuro.

In secondo luogo, sta diventan-do sempre più friabile un doppio argine che ha sempre protetto i

rapporti tra etica e politica: l’argine razionale di una legge non scritta, espressione dell’originaria e natu-rale propensione dell’essere umano al bene, che in ogni epoca si deve sempre purifi care da incrostazioni e strumentalizzazioni; l’argine na-zionale di quella particolare legge scritta che è la Costituzione, in cui un popolo affi da a una suprema co-difi cazione normativa l’insieme dei valori e delle regole vincolanti che sono la fonte di legittimità della dia-lettica democratica, e non una sua variabile interna.

Ebbene, si ha l’impressione che oggi questi due argini stiano franan-do simultaneamente. Si sta sfaldan-do l’idea di una legge naturale, in cui si esprime quello strato originario e non negoziabile della nostra comu-ne umanità, che custodisce anche la distinzione tra Dio e Cesare, ed è l’antidoto più potente contro ogni degenerazione violenta dei confl itti, secondo il richiamo instancabile di Benedetto XVI. Nello stesso tempo, è come se un virus libertario stesse iniettando il suo solvente individua-listico nelle vene profonde del patto costituzionale che ha disegnato il “paesaggio civile” del nostro Paese.

Non si può assistere passivamen-te, mentre si difende con forza la “Costituzione delle regole”, a una delegittimazione strisciante della “Costituzione dei valori”, che rende-rà molto diffi cile articolare in futuro il lessico del bene condiviso. Questa duplice sfi da peserà sempre più sui rapporti tra fede e politica.

Per questo, la Chiesa dovrà conti-nuare a elaborare e proporre la sua dottrina sociale a vantaggio di tutti, avanzando sulla strada di un con-creto discernimento comunitario, frutto di ascolto reciproco e costan-te tra pastori e fedeli laici.

Ma anche la politica deve appre-starsi una buona volta a una seria manutenzione degli argini che le stanno franando addosso e che potrebbero alla fi ne seppellirla. Ri-cordando sempre che per tessere insieme le ragioni del bene comune forse sarebbe bene deporre le forbi-ci, e prendere in mano ago e fi lo.

Luigi Alici,Presidente Azione Cattolica Italiana

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Diritti e doveri degli italiani all’Estero

Cittadini italiani d’oltre confine!Anche se residenti all’Estero gli italiani sono e restano sempre “cittadini dell’Italia”.

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Il COM.IT.ES. (Comitato degli Italiani all’Estero) è un organismo creato dal Governo italiano per la promozio-ne e la difesa di tutto quello che rappresenta la cultura italiana con le tradizioni e le conquiste della nostra ci-viltà. In origine, i Comites erano stati ideati soprattutto per la difesa, il miglioramento delle condizioni di vita dei connazionali residenti fuori dai confi ni d’Italia e quindi per cooperare e svolgere una funzione di sensibilizza-zione e di stimolo verso le nostre autorità diplomatiche consolari presenti nei vari paesi del mondo.

Con il passare degli anni, le caratteristiche dell’emi-grazione dal nostro paese d’origine nelle altre nazioni del mondo sono cambiate. Gli emigranti italiani non sono più soltanto povera gente in cerca disperata di un lavoro per sopravvivere ma, in maggior parte, sono persone che conoscono le lingue dei paesi dove si reca-no, che hanno un bagaglio culturale di buon livello, sono anche professionisti e imprenditori i quali pertanto sono in grado di portare un notevole contributo alle nuove società in mezzo alle quali, uscendo dall’Italia, hanno scelto di vivere.

Il Com.It.Es. è un organismo di carattere elettivo – in cui per cooptazione – vengono ammessi esponenti del-le comunità italo-straniere che nei vari paesi si sono formate a partire dal secolo scorso. Gli elettori sono i cittadini italiani residenti nelle varie circoscrizioni con-solari.

Istituiti con legge n. 205/1985, i Com.It.Es. sono organismi rappresentativi della nostra collettività, eletti direttamente dagli italiani residenti all’estero in ciascuna Circoscrizione consolare ove risiedono almeno 3 mila connazionali; anche in realtà ove vivono meno di 3 mila cittadini italiani, i Comi-tati possono essere nominati dall’Autorità diplomatico-con-solare. La normativa sui Com.it.Es. è stata profondamente innovata dalla legge n. 286 del 23.10.2003 e dal D.P.R. n. 395 del 29.12.2003 (Regolamento di attuazione). Fra le numerose novità, si segnala in primo luogo l’introduzione del voto per corrispondenza nella elezione dei Comitati; la legge rinvia alle procedure previste dalla legge n. 459 del 27.12.2001: pertanto, la base elettorale è la medesima di quella contemplata per l’elezione dei rappresentanti al Par-lamento nazionale.

I Com.It.Es. sono composti da 12 membri o da 18 mem-bri, a seconda che vengano eletti in Circoscrizioni consolari con un numero minore o maggiore di 100 mila connazionali residenti, quali essi risultano dall’elenco aggiornato utilizza-to per eleggere i rappresentanti al Parlamento nazionale. Il Comitato, una volta eletto, può successivamente decidere di cooptare 4 o 6 componenti, cittadini stranieri di origine italiana. Elemento di particolare novità è costituito dall’art. 1, § 2 della legge 286/2003, che defi nisce per la prima volta i Com.It.Es. “organi di rappresentanza degli italiani all’estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari”; in tal modo, si valorizza il loro ruolo, tanto nei confronti delle collettività di cui sono espressione, tanto dell’Autorità con-solare. La nuova legge enfatizza infatti gli stretti rapporti di collaborazione e cooperazione che debbono instaurarsi fra Autorità consolare e Comitati, anche attraverso il “regolare fl usso di informazioni”.

Con riguardo alle loro funzioni, i Com.It.Es., anche at-traverso studi e ricerche, contribuiscono ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della comunità di riferimento; particolare cura viene assicurata alla parte-cipazione dei giovani, alle pari opportunità, all’assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport ed al tempo libero.

I Comitati sono anche chiamati a cooperare con l’Autorità consolare nella tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini italiani residenti nella Circoscrizione consolare. A seguito delle elezioni del marzo 2004, operano oggi 126 Com.It.Es., diffusi in 38 Paesi: di questi, 69 si trovano in Europa, 23 in America latina, 4 in America centrale, 16 in Nord America, 7 in Asia e 7 in Africa.

Comitati degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.)

Organismi rappresentativi degli italiani all’estero

Il Com.It.Es. del Cantone di SolettaElezioni del 27 marzo 2004

Liste presentate: 1Numero liste votate: 1Denominazione lista: Lista democratica unitariaNumero Voti: 3314

Elenco degli Eletti in ordine di preferenza

Cognome Nome Voti preferenza

ROSAMILIA Maria Rosa 1’340PISCOPO Giuseppe 997DOMANICO Aldo 871LIGI Ulder Ulder Ulder 757SOLZI Vittorio 690VICARIO Reparato 668BOVE Enzo 653DE SOMMA Antonio 642AGOSTI Vito 625SCIOSCIA Michele 625CORDIVANI Amerigo 586BRUZZESE Vincenzo 514

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6 Collegamento n. 03 - marzo 2007 7Collegamenton. 03 - marzo 2007

Superfi cie: kmq 15’0805 Province: Catanzaro, Cosenza, Croto-ne, Reggio di Calabria, Vibo ValentiaCapoluogo: CatanzaroParchi Nazionali: Parco Nazionale della Calabria (1968); Parco Nazionale del Polli-no (1990); Parco Nazionale dell’Aspromon-te (1991).

Le origini del nome: Anticamente il terri-torio era abitato dai Bruzi, successivamen-te fu occupato dai Greci, che lo chiamarono Betia. I Romani a loro volta lo trasformaro-no in Bruttium. Il popolo Calabro, invece, era situato nella zona della Puglia, nella Penisola Salentina che si chiamava Cala-bria. Nei secoli a seguire ci fu uno strano spostamento di nome. Già ai tempi di Carlo Magno l’antica zona del Bruzio si chiamava Calabria.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole: Tra i ri-lievi si ricordano il Monte Pollino, il Monte Pellegrino, l’Appennino Calabro e la Cate-na Costiera. Nella parte centrale si trova il Gruppo della Sila, la zona montuosa più estesa della Regione, che offre un pano-rama che nessun’altra parte appenninica o alpina riesce a dare. La cima più alta è il Monte Botte Donato, alto quasi 2000 m. L’intera Sila è molto ricca di acqua e vegetazione. Nella parte meridionale

della Calabria troviamo l’ultimo gruppo delle Serre e il Massiccio dell’Aspromon-te. Oltre le colline, le zone pianeggianti più importanti sono: la Piana di Sibari sulla costa ionica e la Piana di S. Eufe-mia e di Gioia Tauro sul Tirreno. Le coste sono alte e dirupate nel versante tirre-nico, mentre sono basse e sabbiose sul versante ionico. Sul Mar Ionio si aprono i golfi di Taranto e il Golfo di Squillace, mentre nella parte Tirrenica si trovano quello di Sant’Eufemia e di Gioia.

Paesaggio: Il territorio è prevalente-mente montuoso e collinare, che scende sul mare, lasciando qualche tratto pia-neggiante dove sfociano i fi umi. Due sol-chi dividono la penisola calabrese in tre gruppi montuosi ricchi di verdi boschi, pascoli e acque sorgive. La conformazio-ne del terreno isola i centri urbani dove si accentra la popolazione.

Agricoltura - Allevamento - Pesca: L’agricola coinvolge la maggior parte degli abitanti della Calabria, anche se si limita ai soli spazi pianeggianti. Lungo le coste vi sono colture di barbabietole da zucchero, tabacco, fi ori, ortaggi, ulivi e arance. Tipica coltura della Calabria è il cedro e il bergamotto, esportato in tutto il mondo. Molto abbondante è anche la coltivazione di fi chi e mandorli. Le zone collinari vengono coltivate a viti. La pastorizia è in declino, mentre fi orenti sono gli allevamenti di bovini. Sebbene la Calabria sia circondata dal mare, la pesca non è molto sviluppata. Tipica è la pesca del pescespada nelle zone vicino allo Stretto di Messina, Bagnara Calabra e Scilla.

Industria - Turismo: La sola zona in-dustriale di rilievo è quella di Crotone, per il resto sono stati costruiti negli ulti-mi tempi impianti per la lavorazione dei minerali di zinco e piombo e fabbriche di concimi chimici e di acido solforico. Altri

impianti industriali sono legati alle pro-duzioni agricole locali. L’artigianato pro-duce legni intagliati, tappeti e ceramiche, ma generalmente tessuti fatti a mano. Il turismo interessa soprattutto le zone di montagna e della costa.

Posizione e Confi ne: La Calabria è la regione più meridionale della penisola italiana. Saldata a nord con la Basilicata, è contesa nei suoi due versanti dal Mar Ionio a est e il Mar Tirreno a ovest.

Fiumi - Laghi: I fi umi sono a caratte-re torrentizio con corsi brevi, poiché le montagne sono vicino alla costa. Rigo-gliosi di acque in inverno e in primavera, d’estate la maggior parte dei fi umi ri-mangono asciutti. I fi umi più importanti sono il Crati e il Neto, che nascono dalla Sila e sfociano nel Mar Ionio; altri di mi-nor importanza sono il Savuto e il Mas-sina che sfociano nel Tirreno. Anche se priva di laghi naturali ci sono in Calabria tre grossi bacini artifi ciali: il Lago Arvo, il Lago di Cacita e il Lago Ampollino.

Clima: Per l’infl usso del mare il clima è prevalentemente mediterraneo, mentre nelle zone montuose è più rigido, con abbondanti precipitazioni.

Popolazione: In Calabria mancano grossi centri abitati, causa la conformità del terreno per gran parte montuoso e dalle attività agricole degli abitanti, i quali si addensano in paesi isolati l’uno dall’altro. Come in quasi tutti i paesi me-ridionali, anche in Calabria si assiste al fenomeno dell’emigrazione, sia all’estero che in altre regioni italiane.

Comunicazioni: Due linee ferroviarie percorrono i litorali della costa tirrenica e ionica della Regione. L’ultimo tratto di autostrada del Sole termina a Reggio Calabria, passando per Villa San Giovan-ni, da cui prosegue il collegamento alla Sicilia tramite una rete di navi traghetto.

Niki esiste veramente. Federico l’ha vista un giorno per caso a via del Corso mentre faceva le “vasche” con le sue amiche. Quel giorno Niki ha tirato fuori dai jeans un telefonino e ha discusso quasi un’ora con sua ma-dre. Federico è tornato spesso a via del Corso ma non l’ha mai più incon-trata. I ristoranti dove vanno a mangiare i protagonisti di questo romanzo sono veri. Sono stati tutti “provati” dall’autore, che adesso è a dieta.

L’autore ha visitato più di 25 fari lungo tutta la costa d’Italia. All’ultimo, quando ormai non ci sperava più, ha preso un traghetto per l’isola del Gi-glio. Qui ha trovato il faro di questa storia d’amore.

Niki e le sue amiche sono all’ultimo anno di scuola. Malgrado abbiano la maturità ne combinano ogni giorno di tutti i colori. Sfi late, feste, rave e tutti i possibili eventi anche fuori Roma. Alex è un “ragazzo” di quasi trentasette anni. Si è lasciato da poco e senza un vero perché con la sua fi danzata sto-

rica. Intorno a lui ruota un mondo complicato e divertente: i suoi genitori, le sue sorelle sposate e con fi gli e poi i suoi tre amici Enrico, Flavio e Pietro, anche loro tutti già sposati ma ognuno con le proprie particolarità. Enrico è geloso, Flavio metodico, Pietro invece è in fi ssa con tutte le donne del mondo. Alex è un pubblicitario e ha delle grandi responsabilità all’interno della sua azienda. Ma è appena arrivato un giovane rampante che mette a repentaglio il suo lavoro. E tutto questo non sarebbe niente se...

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Farmacia e salute “scegli da te”

La farmacia diventa supermercatoUn mega store della salute a Milano, modello da copiare in tutta Italia

Il supermercato vende medicine e diventa farmacia? Allora la far-macia si rinnova si apre, si avvicina ai clienti e diventa, a modo suo, un po’ supermercato. Accade, per ora, solo a Milano, ma presto l’idea si al-largherà un po’ a macchia d’olio in tutta Italia. È qui che ha aperto la prima mega farmacia, grande come un supermercato, anche se chia-marla solo cosi è un po’ riduttivo… Perché si tratta di un vero e proprio villaggio della Salute, per l’Italia una vera e propria novità.

Di cosa si tratta? Immaginatevi un’area grande, grandissima, dove i farmacisti, le medicine e i loro utilizzatori si incontrano. Dove il bancone austero scompare im-provvisamente, dove il laureato si avvicina al cliente e il consumato-re più vicino e meno imbarazzato può fi nalmente toccare, provare, vedere tutto ciò che vuole… come al supermercato, ma meglio che al supermercato. Perché qui c’è chi ti consiglia, ti segue ed è meno diffi -cile sbagliare e comprare ciò di cui non si ha bisogno.

Siamo a Milano ma potremo be-nissimo essere a New York, vista la dimensione di questo store. Una nuova realtà a cui i clienti faran-no ben presto ad abituarsi: basta

entrare e guardare, lasciandosi af-fascinare da tutto quello che viene esposto nel grandissimo spazio grande quasi un chilometro.

Il villaggio della salute è il primo esempio concreto in Italia di Gran-de Farmacia di Servizio. Chi vuole può chiedere tutto ciò che non sa, gli esami che si possono fare, dove e a quali costi.

Qui è più facile non solo curarsi ma anche fare prevenzione perché in questa è la prima Farmacia che diventa un reale punto di raccordo tra la gente e le strutture sanitarie.

Negli 850 metri quadri divisi in aree tematiche (dalla fi toterapia, all’età d’oro, dall’alimentazione dietetica e biologica, alla dermo-cosmetica), si trova anche uno spazio dedicato a servizi innovativi e di mini-diagnostica. E poi aree di consulenza, come il servizio di Tele-medicina per elettrocardiogrammi e monitoraggi della pressione e car-diologici nelle 24 ore, collegamenti con Centri altamente specializzati, come “Nutrizione e Sport” e “Liberi dal Fumo, in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Chi cerca solo argomenti più fri-voli, come la cosmesi e bellezza non si senta escluso: come in tutti

i supermercati che si rispettino, an-che nel villaggio della salute troverà qualcosa che lo aiuterà anche diven-tare ancora più bello. Ormai si sa: vedersi più belli aiuta a stare bene. Poteva mancare la cosmetica?

Chi vuole provare, deve solo anda-re a vedere: la super farmacia si tro-va in Viale Cassiodoro 12 a Milano.

Vedremo se questo nuovo model-lo di farmacia saprà imporsi in città e nel resto del Paese.

Speriamo solo che i buoni propo-siti non rimangano solo propositi, ma diventino realtà.

Federica Morandi(TGCOM del 28.02.2007)

LE MANI

Pensare a un uomo senza mani, è pensare a un essere vivente senza possibilità di realizzazione. Non solo attraverso la capacità di pensiero o di parola, ma anche nella operosità delle mani si realizza una vita. Sogni, ideali, poesia, arte, musica e quanto di bello una persona riesce ad esprime, tutto passa attraverso la capacità crea-trice di dieci dita, di due mani.

Eppure, assurdo, c’è chi usa le sue mani per distruggere se stesso e la vita altrui. È il caso di chi ferisce la vita di altre persone, di chi in diversi modi lascia dietro di sé solchi di dolore e di morte. È la storia di quanti usano le mani non al servizio del bene, quanto del male.

Tuttavia, la vita è possibile grazie alla forza delle mani. Quante storie cambiano, quanti episodi si trasformano da tenebra in luce, quante speranze riacquistano coraggio grazie alla forza delle mani. Curare, rialzare, sostenere, come lavorare, sfamare, condividere, accompagnare, liberare... fi no alla pace con una ritrovata stretta di mano, tuttoè possibile grazie alla forza umanizzante delle mani.

Al tramonto del sole, dopo aver esaminato la propria coscienza, prima di chiudere gli occhi sul tratto di strada percorso in un giorno, non dimentichiamoci di leggere le nostre mani, per verifi care quan-to bene siamo riusciti a costruire attorno a noi.

Non dimentichiamoci mai che proprio attraverso le mani passa e, inevitabilmente, se ne va la vita del mondo, la nostra stessa vita.

UN MINUTO PER TE

COLESTEROLO: CONSIGLI UTILI

Il Colestero va sempre tenuto basso, soprattutto in caso di sovrappeso. Nella dieta introdurre cibi poveri di grassi saturi.

Inoltre è fondamentale praticare regolare esercizio fi sico, facendo attenzione ad eseguire una valutazione della funzio-nalità cardiovascolare: il consiglio vale soprattutto per persone sedentarie sopra i 35 anni o con familiarità per le malattie cardiovascolari. L’esercizio, che dovrebbe essere compiuto almeno 3 volte la settimana, può essere diviso in tre momenti: 10 minuti di riscaldamento; 20/30 minuti di esercizio aerobico; 10 minuti di riduzione graduale dello sforzo. È importante che l’esercizio sia piacevole e non noioso (ecco alcuni esempi: il nuoto, la marcia alternata alla corsa, l’andare in bicicletta, il ballo, la ginnastica, lo sci di fondo).

Inoltre è indispensabile ridurre il fumo o smettere del tutto. Così come è necessario limitare il consumo di alcol.

Si parla di Colesterolo alto quando è maggiore di 220 mg/dl, soprattutto se sono presenti altri fattori di rischio per malattie cardiovascolari, ovvero: Trigliceridemia maggiore di 200 mg/dl; il valore di HDL inferiore a 35 mg/dl; ipertensione arteriosa; fumo di sigaretta; diabete; obesità; storia familiare di malattie cardiovascolari; malattie cardiovascolari pregresse.

IN CORPORE SANO

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Tutti la vogliono, uno la vince

La coppa dei MondialiLa leggenda di una coppa che ha girato il mondo

La Coppa del Mondo FIFA è il trofeo assegnato alla squadra vincitrice del camponato dei mondiali di calcio. Ideata e dise-gnata dall’orafo e scultore italiano Silvio Gazzaniga, prodotta dall’orefi ceria Bertoni Milano, è diventata il simbolo della massima manifestazione calcistica internazionale.

Dopo la vittoria a Messico 1970 per la terza volta della Coppa Rimet da parte del Brasile, che si aggiudicò la coppa defi nitivamente come da regolamento, la FIFA ebbe la ne-cessità di creare un altro trofeo. Imbandito un concorso, tra 53 proposte fu proprio quella dell’italiano Silvio Gazzaniga ad essere scelta.

La coppa rappresenta la gioia e la grandezza dell’atleta nel momento della vittoria; due atleti stilizzati che, esultando, sorreggono il mondo. È alta 36,8 cm, è in oro massiccio a 18 carati, il diametro della base è di 13 cm, e pesa 6175 gr. Alla base ci sono due bande di malachite semipreziosa, mentre al di sotto sono incisi i nomi delle nazioni che dal 1974 si sono aggiudicate il trofeo.

Al contrario della Coppa Rimet, questa coppa non sarà assegnata alla squadra che la vincerà per tre volte, ma con-tinuerà a “girare” fi no probabilmente al momento che tutti i possibili 17 spazi per le incisioni delle nazioni vincitrici verran-no riempiti, quindi fi no ad i mondiali del 2038.

A partire da 1974 il trofeo è stato ad oggi assegnato due volte alla Germania (1974, 1990), all’Argentina (1978, 1986), all’Italia (1982, 2006), al Brasile (1994, 2002) ed una sola volta alla Francia (1998).

Fino al 2006, la coppa veniva “affi data” per 4 anni alla nazione vincitrice, per poi essere riconsegnata alla FIFA che forniva una copia alla federazione vincente nel quadrienno. A causa però di innumerevoli ammaccature, con evidenti segni di cadute sul trofeo originale, si è deciso, dopo un ac-curato restauro, di consegnare direttamente alla federazione vincente la copia del trofeo, in modo da evitarne ulteriori danni.

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Il mio nome è...Francesco Totti!Leader della Roma e degli Azzurri 2006

Totti è nato a Roma, nel quar-tiere Appio Latino, a 2 chilometri dal Colosseo, nei pressi di porta Metronia. Da qui il soprannome “Il ragazzo di Porta Metronia”. Dopo aver militato nelle piccole squadre di quartiere e nelle gio-vanili della Lodigiani, Francesco è richiesto contemporaneamente da Roma e Lazio. Sceglie la pri-ma, di cui è anche tifoso, ed entra nel 1989, a soli 13 anni, nelle gio-vanili della squadra.

Dopo tre anni di settore giova-nile alla Roma, il 28 marzo 1993, a soli 16 anni Totti entra nel giro della prima squadra grazie a Vujadin Boskov, che lo fa esordi-re nella vittoria per 2-0 contro il Brescia.

Nella stagione 1994/1995, no-nostante la concorrenza di Balbo e Fonseca, Francesco Totti colle-ziona 21 presenze con la maglia giallorossa, segnando 4 reti.

A partire dalla stagione seguen-te, Francesco diviene titolare. Nel 1997, con il nuovo allenatore Zeman, Totti fa il salto di quali-

tà: l’offensivo 4-3-3- del tecnico boemo ne esalta le caratteristi-che sia tecniche sia fisiche, tanto che Totti diventa il vero leader e l’uomo simbolo della squadra.

Nel 1998, Aldair gli cede la fascia di capitano e nel 1999 la Roma ingaggia Capello come al-lenatore, il quale rivela grandi progetti per il futuro: costruire una squadra competitiva intorno a Totti; quell’anno, però, la Roma arriva solo sesta, nonostante Tot-ti sia nominato dall’Associazione Italiana Calciatori giocatore del-l’anno.

Nella stagione sucessiva le am-bizioni della Roma continuano ad essere grandi, e non vengono de-luse: col fondamentale contributo di Totti e dei nuovi ed importanti acquisti (in primis Batistuta), il 17 giugno 2001 la squadra diven-ta Campione d’Italia per la terza volta nella sua storia.

Totti è di nuovo nominato gioca-tore italiano dell’anno ed è addi-rittura in lizza per il Pallone d’oro, vinto quell’anno da Michael Owen,

classificandosi quinto.Nella primavera del 2005 ha

rinnovato il suo contratto con la Roma fino al 2010, legandosi così a vita alla sua squadra del cuore.

Il 19 febbraio 2006, al settimo minuto della partita Roma-Empo-li, un intervento falloso da parte dell’empolese Vanigli gli procura una frattura del perone con in-teressamento ai legamenti della caviglia. Operato il giorno stesso, Totti effettua un recupero lampo, rientrando ufficialmente in cam-po nella finale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter.

Il Commisario Tecnico della Nazionale italiana, Marcello Lip-pi, riconoscendone il valore e gli sforzi fatti per ritrovare la forma, lo convoca per i Mondiali di Ger-mania 2006.

Il 21 gennaio 2007 ha festeggia-to a Livorno il 138° gol in serie A raggiungendo il calciatore Enrico Chiesa nella classifica dei migliori marcatori ancora in attività.

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CALCIO E AFFINI

Quante è alta e di quale materiale è fatta la Coppa del mondo?

QUIZ SPORTIVO => 062 212 19 17

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L’Uomo al Pittiè Glamour!

MODA

Sportivo,raffi nato,

metropolitano ur-bano,

romantico.

Al Pitti Uomosi fa spazio

l’uomo del futuro.

Ormai da almeno sei stagioni, non si può defi nire un codice di abbigliamento per l’uomo.

Si passa dal vintage all’avant-garde, dal classico allo sportwear, anche la 71esima edizione del Pitti Uomo parla chiaro: l’uomo del 2008 sarà glamour, certo, ma molto variegato. Gli stili sono infi niti e vanno incontro ai gusti più disparati. Una cosa è certa: l’uomo del futuro esige capi raffi nati e di ottima qualità.

Pitti Immagine Uomo 71 (Firenze, 10-13 gennaio 2007) ha chiuso con un’affl uenza complessiva di 26.316 compratori, facendo respirare un’aria di profonda soddisfazione e di ottimismo tra gli oltre 860 espositori presenti alla Fortezza da Basso. “E’ stato un Pitti Uomo molto forte – afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine - che ha fatto registrare giudizi entusiastici da parte di tutti gli operatori presenti in Fortezza, sia come contatti commerciali sia come operazioni di marketing e comunicazione internazionale.

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HOMEVIDEO

il DVD consigliato

Mai stata baciata

Josie Geller (Drew Barry-more) è pronta a un cambia-mento: essendo la più giova-ne redattrice di un quotidiano di una grande città, sogna di essere presa sul serio come giornalista. Ma se Josie eccelle sul lavoro per il suo cervello, nella vita privata è un vero disastro.

Ancora segnata dalla sua fama giovanile di “Buzzicozza”, a venticinque anni non ha ancora avuto una vera storia d’amore, anzi in realtà non è mai stata baciata!

Contro ogni probabilità, Josie riesce ad ottenere il suo primo incarico come reporter; deve agire in incognito spacciandosi per una studentessa del liceo.

Il divertimento si fa davvero irresistibile quando la novella reporter conosce un ragazzo di cui potrebbe innamo-rarsi e rivive le passioni, le gioie e i dolori di quegli indimenticabili, sfrenati anni del liceo.

VASCO ROSSI

MUSICA

“Basta poco” è il nuovo “Basta poco” è il nuovo pezzo di Vasco Rossi e si potrà solo scaricare in for-mato digitale da portali Web o mobile oltre ad ascoltarla per radio.

Il Blasco ha composto la sua nuova canzone in pochis-simo tempo e ha deciso di offrirla subito ai suoi fan affe-zionati. «Sono un po’ stanco di fare degli album», dichiara provocatoriamente Vasco.

Nato a Zocca, sull’Appennino tra Modena e Bologna, Vasco deve il suo nome di battesimo ad un compagno di prigionia in Germania del padre Giovanni Carlo, camionista. Finite le superiori s’iscrive alla Facoltà di pedagogia dell’Università di Bologna, ma la abbandona ben presto per dedicarsi anima e corpo alla sua prima passione, la musica. Assieme ad alcuni amici nel 1975 fonda una delle prime radio libere italiane e nel giro di pochi anni si afferma come uno dei dj più inte-ressanti dell’Emilia. Nel frattempo, però, tenta di passare dall’altra parte, dalla parte di chi i dischi li fa e non solamente li programma: nel 1977 riesce così a farsi pubblicare il primo 45 giri, ‘Jenny e Silvia’, a cui segue l’anno dopo il primo album ‘Ma cosa vuoi che sia una canzone’, distribuito però solo su base regionale. Risultato più o meno simile anche per il se-condo lavoro, ‘Non siamo mica gli americani’, che comunque contiene già un classico come ‘Albiachiara’. I successi arriva-no così tra il 1979 e il 1980, con i primi concerti in giro per l’Italia, ma arrivano anche le critiche per uno stile di vita non dei più regolari. Nella sua carriera Vasco è stato protagonista di due incidenti automobilistici e di un arresto per spaccio di stupefacenti, anche se poi è stato assolto al processo.

Nel 1982 esordisce al Festival di Sanremo con ‘Vado al massimo’, mentre l’anno successivo porta sul palco del-l’Ariston la canzone ‘Vita spericolata’: in entrambi i casi si piazza nelle posizioni di coda, esempio classico di come la graduatoria del Festival non coincida quasi mai con quella dei negozi di dischi. Da quel momento in poi, però, la fama di Vasco cresce esponenzialmente, culminando nel 1990 con i concerti a San Siro a Milano e allo stadio Flaminio di Roma, dove fa registrare il tutto esaurito.

Gli nascono intanto due fi gli, Davide e Luca, mentre con ‘Gli spari sopra’ guadagna dieci dischi di platino e con ‘Nes-sun pericolo... per te’ vende 400mila copie nei primi cinque giorni di uscita. Dopo l’ultimo album, ‘Buoni o cattivi’, e l’ennesimo tour da tutto esaurito, il 2005 si è aperto con il ritorno di Vasco sul palco di Sanremo, questa volta però non come concorrente ma come superospite della serata fi nale: una sorta di rivincita nei confronti di chi non aveva creduto in lui.

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Il peccato di Adamo e di Eva, simbolo del rifiuto di Dio.

Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica

La caduta dell’uomo

PARTE PRIMA

La professionedella fede cristiana

73. Come si comprende la realtà del peccato?

Nella storia dell’uomo è presente il peccato. Tale realtà si chiarisce pienamente soltanto alla luce della Rivelazione divi-na, e soprattutto alla luce di Cristo Salvatore di tutti, che ha fatto sovrabbondare la grazia proprio là dove è abbondato il peccato.

74. Che cos’è la caduta degli angeli?

Con tale espressione si indica che Satana e gli altri demoni, di cui parlano la Sacra Scrittura e la Tradizione della Chiesa, da angeli creati buoni da Dio, si sono trasformati in malvagi, per-ché, con libera e irrevocabile scelta, hanno rifiutato Dio e il suo Regno, dando così origine all’inferno. Essi tentano di associare l’uomo alla loro ribellione contro Dio; ma Dio afferma in Cristo la sua sicura vittoria sul Maligno.

75. In che cosa consiste il primo peccato dell’uomo?

L’uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, disobbedendo Gli, ha voluto diventare «come Dio» senza Dio, e non secondo Dio (Gn 3,5). Così Adamo ed Eva hanno perduto immediatamen-te, per sé e per tutti i loro discendenti, la grazia originale della santità e della giustizia.

76. Che cos’è il peccato originale?

Il peccato originale, nel quale tutti gli uomini nascono, è lo stato di privazione della santità e della giustizia originali. È un Il peccato originale, nel quale tutti gli uomini nascono, è lo stato di privazione della santità e della giustizia originali. È un Il peccato originale, nel quale tutti gli uomini nascono, è lo

peccato da noi «contratto», non «commesso»; è una condi-zione di nascita, e non un atto personale. A motivo dell’unità di origine di tutti gli uomini, esso si trasmette ai discendenti di Adamo con la natura umana, «non per imitazione, ma per propagazione». Questa trasmissione rimane un mistero che non possiamo comprendere appieno.

77. Quali altre conseguenze provoca il peccato origi-nale?

In conseguenza del peccato originale la natura umana, senza essere interamente corrotta, è ferita nelle sue forze natura-li, è sottoposta all’ignoranza, alla sofferenza, al potere della

morte, ed è incline al peccato. Tale inclinazione è chiamata concupiscenza.

78. Dopo il primo peccato, che cosa ha fatto Dio?

Dopo il primo peccato, il mondo è stato inondato di peccati, ma Dio non ha abbandonato l’uomo in potere della morte, ma, al contrario, gli ha predetto in modo misterioso - nel «Proto-vangelo» (Gn 3,15) - che il male sarebbe stato vinto e l’uomo sollevato dalla caduta. E il primo annuncio del Messia redento-re. Perciò la caduta sarà perfino chiamata felice colpa, perché «ha meritato un tale e così grande Redentore» (Liturgia della Veglia pasquale).

... e l’uomo si ribellò!

INNO ALL’AMORE

“Se parlassi le lingue degli uomini e anche quelle degli angeli, ma non avessi l’Amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

E se anche avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri, se possedessi tutta la scienza e una fede così forte da trasportare le montagne, ma non avessi l’Amore, non sarei nulla. E se anche distribuissi tutti i miei averi ai poveri e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l’Amore, non mi servirebbe a nulla.

L’Amore è paziente e generoso. L’Amore non è invi-dioso, non si vanta, non si gonfi a d’orgoglio. L’Amore è rispettoso, non cerca il proprio interesse, non cede alla collera, dimentica i torti. L’Amore non gode dell’in-giustizia, la verità è il suo fi ne e la sua gioia.

L’Amore tutto scusa, di tutti ha fi ducia, tutto sop-porta, mai perde la speranza. L’Amore non avrà mai fi ne.

Le profezie scompariranno; il dono delle lingue ces-serà e la scienza svanirà. La scienza è imperfetta, la profezia limitata, ma verrà ciò che è perfetto ed esse scompariranno.

Tre sole cose dunque rimangono: la fede, la speran-za e l’Amore. Ma più grande di tutte è l’Amore.”

(Paolo di Tarso - Inno all’Amore)

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Come tutti sappiamo, ad una certa età, dopo aver lavorato una vita con diligenza e con sacrifi ci, possiamo fi nalmente goderci la nostra meritata pensione. Tutta-via, capita spesso che arrivati all’età di pensionamento ci troviamo difronte a delle sorprese non del tutto piacevo-li. Infatti, la nostra pensione AVS, viene calcolata in base agli anni di contribuzione e al reddito percepito.

Purtroppo, come si accennava poco fa, possono com-parire delle brutte sorprese. Questo accade quando ci rendiamo conto che nel calcolo della nostra pensione non sono stati considerati degli anni di contribuzione. Pur sapendo che abbiamo sempre lavorato senza mai un’interruzione, dobbiamo registrare un vuoto contribu-tivo di cui non abbiamo alcuna colpa.

Per fortuna però, abbiamo ancora delle buone speran-ze che la situazione creatasi si possa risolvere in ma-niera soddisfacente. Quindi, in parole povere non tutto è perso se conserviamo ancora i conteggi relativi alle buste paga del periodo in questione.

Se possiamo dimostrare che il nostro vecchio datore di lavoro ha sottrato i contributi AVS dal nostro stipendio lordo, allora la cassa di compensazione registra i con-tributi sul nostro conto contributivo, cancellando così il vuoto che si era venuto a creare.

Pertanto è consigliabile fare un controllo periodico dei propri contributi, inviando una richiesta alla cassa di compensazione cantonale.

È molto importante che diate il vostro numero AVS, ancora meglio se inviate una copia del vostro tesserino AVS con due righe di accompagnamento in cui dite di voler un estratto conto dei vostri contributi. Da notare che questo servizio è completamente gratis.

Nel caso in cui voleste un aiuto nel fare la richiesta, al-lora vi consigliamo di rivolgervi presso il Patronato ACLI di Aarau oppure presso il sindacato Syna di Olten.

Patrizio Ciriello

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SERVIZIO PASSAPORTI

Patronato ACLILaurenzenvorstadt 89 - 5000 AarauT. 062 822 68 37 F. 062 822 68 39Corrispondente: Raffaele Lavagna

Syna – die GewerkschaftAarauerstrasse 55 - 4601 OltenT. 062 296 54 50 F. 062 296 54 23Corrispondente: Patrizio Ciriello

Patronato ITAL-UILHausmattrain 4 - 4600 OltenT. 031 382 11 14 F. 031 398 30 61Corrispondente: Pietro Berardi

SERVIZIO PENSIONI

Corrispondente ConsolareIl Corrispondente Consolare di Olten e dintor-

ni, il Signor Aldo Domanico, riceve a Olten tutti i Lunedì pomeriggio dalle ore 17:15 alle ore 18:30 presso il Circolo Oltenese (Mülegasse 12).

Tel. 062 849 40 37Natel 079 659 69 27

CONSULTORIO FAMILIARELo psicologo Antonio Marcello,

del Consultorio Familiare FOPRAS,riceve su appuntamento a Solothurn

il giovedì dalle ore 10:30 alle ore 18:30in Gerberngasse 9 (entrata in Veilchengasse).

Casella postale 222 – 4501 Solothurn

Tel. 032 623 25 39 – Fax 032 623 75 82

E-mail: [email protected]://www.fopras.ch/Ita/Consultori/soletta.htm

PATRONATO SYNA E ACLI

Recuperare i contributi AVSnon pagati a suo tempoCosa succede se il nostro datore di lavoro non ha pagato i contributi AVS?

Consolato Generaled’Italia in Basilea

Schaffhauserheinweg 54058 Basilea

Tel. 061 - 689 96 26Fax 061 - 689 96 26

Orari al pubblico: Mar. Gio. 15:00 - 17:30 Mer. Ven. 09:00 - 13:00 Sab. 09:00 - 13:00

Uffi cio visti: Mar. 15:00 - 17:30 Mer. Ven. 09:00 - 12:00

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12 Collegamento n. 03 - marzo 2007 13Collegamenton. 03 - marzo 2007 VITA

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3° offerta: Corso per conseguire il Diplo-ma di Licenza Media Inferiore (Terza Me-dia). Il Corso ha la durata complessiva di 180 ore. Chi desidera maggiori informazioni o vuole già iscriversi al Corso si rivolga a Gabriella Dalla Via (062 295 22 68).

I suddetti Corsi sono interamete gratuiti.

Io mi sento Comunità!Io vivo la mia Comunità!

Pellegrinaggio in Grecia«sulle orme di san Paolo»

Info

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7 Dal 9 al 15 aprile 2007

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osti!

Domenica, 25 Marzo 2007Spaghettata a Schönenwerd

Alle ore 09:30 celebreremo la Santa Messa bilingue con la Parrocchia di Schönenwerd e dalle ore 12:00 in poi ci sarà la Spaghettata di Quaresima, organizzata dal Coro della Missione.

Chi desidera può portaredolci e torte a volontà.

Domenica, 18 Marzo 2007Festa della Croce infi orata

Alle ore 11:00 nella chiesa di St. Martin in Olten celebreremo la quarta domenica di Quaresima, detta domenica della gioia. Per sottolineare meglio questo momento liturgico, durante la celebrazione i Fedeli sono invitati ad allestire la croce con i fi o-ri, segno della gioia per la risurrezione del Signore.

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Sono diventati Figli di Dio:

Gil Gabriel Sferrazza, fi glio di Salvatore e Cinzia Casagrande, è stato battezzato domenica, 04.02.2007, nella Chiesa di St. Martin in Olten.

Ivan Mauro, fi glio di Alessandro e Patrizia Calabrese, Ivan Mauro, fi glio di Alessandro e Patrizia Calabrese, Ivan Mauroè stato battezzato domenica, 04.02.2007, nella Chiesa di St. Martin in Olten.

Lorelai Giordano, fi glia di Carmelo e Ilaria Caruso, è Lorelai Giordano, fi glia di Carmelo e Ilaria Caruso, è Lorelai Giordanostata battezzata domenica, 04.02.2007, nella Chiesa di St. Martin in Olten.

ANAGRAFE PARROCCHIALE

Se ti piace cantare...

Se fi schietti, perché sei felice...

Se non hai paura dell’allegria...

Se vivi con gioia la tua fede...

...allora...

vieni a cantare

nel Coro della Missione

062 212 19 17

Missione Cattolica Italianadi Olten Schönenwerd

Missionario don Sergio Carettoni

Segretaria Lella Awad

Sede Uffi ci Hausmattrain 4Postfach 730 - 4603 OltenTel. (0041) 062 - 212 19 17Fax (0041) 062 - 212 13 22Natel 079 - 652 93 76

(solo chiamate urgenti)

E-mail: [email protected]

Sala Incontri Sala Am.as.it.Hausmattrain 4 - 4600 Olten

Orario di Segreteria

Mattina Pomeriggio

Lunedì chiuso al pubblico chiusoMartedì 8:00 - 12:00 14:00 - 18:00Mercoledì 8:00 - 12:00 chiuso al pubblicoGiovedì chiuso 14:00 - 18:00Venerdì 8:00 - 12:00 14:00 - 18:00

Sabato e Domenica gli Uffi ci restano chiusi.

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Telefono 062 205 54 69E-mail [email protected]

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Pasquale Iodice

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14 Collegamento n. 03 - marzo 2007 15Collegamenton. 03 - marzo 2007 VITA

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Giovedì 1 ore 20:00 Olten Chiesa Cappuccini

Quaresimale (1)

II DOMENICA DI QUARESIMA

Sabato 3 ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 4 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

Giovedì 8 ore 20:00 Olten Chiesa Cappuccini

Quaresimale (2)

III DOMENICA DI QUARESIMA

Sabato 10 ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 11 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

Giovedì 15 ore 20:00 Olten Chiesa Cappuccini

Quaresimale (3)

Venerdì 16 ore 19:15 messa latina - Olten St. Martin

IV DOMENICA DI QUARESIMA “IN LAETARE”Sabato 17 ore 17:00 messa a Trimbach

ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 18 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

Festa della Croce infi orata e

Benedizione dei Fidanzati

Giovedì 22 ore 20:00 Olten Chiesa Cappuccini

Quaresimale (4)

V DOMENICA DI QUARESIMA

Sabato 24 ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 25 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

Giovedì 29 ore 20:00 Olten Chiesa Cappuccini

Quaresimale (5)

Sabato 31 ore 19:00 veglia di preghiera a Trimbach

con la consegna del Credo

Battesimo: Il Sacramento del Battesimo viene celebrato due volte al mese in forma comunita-ria: la 1° domenica del mese alle ore 11:00 nella Chiesa di San Martino a Olten e il 3° sabato del mese alle ore 17:00 nella Bruderklausenkapelle di Trimbach. Un mese prima della celebrazione è importante che i genitori annuncino alla Se-

greteria della Missione la data da loro scelta per il Battesimo del proprio fi glio. Seguirà poi un momento di preparazione al Sacramento per i genitori, per il padrino e per la madrina.

Cresima: Il Sacramento viene amministrato di norma dalla Parrocchia svizzera. Tuttavia, per le persone che non hanno avuto modo di celebrarlo in esse, ogni anno la Missione offre un corso di preparazione e la celebrazione del Sacramento della Cresima in lingua italiana.

Matrimonio: Il Sacramento del Matrimonio vie-ne celebrato dal Parroco italiano solo nelle Chie-se del territorio della Missione. Almeno un anno prima della celebrazione del proprio Matrimonio le Coppie di fi danzati si annuncino alla Segrete-ria della Missione, concordando il giorno e l‘ora

della Cerimonia nuziale. Durante il mese di Febbraio seguirà un corso obbligatorio di preparazione al Matrimonio. La Segreteria della Missione provvederà alla redazione di tutti i documenti necessari per la celebrazione delle Nozze in Italia.

Confessione: La celebrazione individuale del Sacramento della Confessione è offerta prima e dopo ogni Santa Messa e su appuntamento in Missione; la celebrazione comunitaria, invece, in determinati momenti dell’anno liturgico: Avven-to e Quaresima.

Informazioni per la celebrazione dei Sacramenti

MarzoQuaresimale 2007: al posto della celebazione del-l’Eucaristia durante i giovedì di Quaresima alle ore 20 nella Chiesa dei Cappuccini di Olten si svolgeranno i Quaresimali. Il testo biblico che guiderà questo mo-mento di rifl essione in preparazione della Pasqua sarà la Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

I cesti della carità: ricordiamo che nei giorni di Qua-resima, al termine delle Messe del sabato e della do-menica raccoglieremo i generi alimentari da distribuire poi ai poveri della Città e della Missione. Un sincero grazie per la generosità di sempre.

Festa della Croce infiorata: nella quarta domenica di Quaresima anticipiamo nella gioia l’annuncio della risurrezione del Signore. Per questo motivo allestire-mo alle ore 11:00 nella Chiesa di St. Martin in Olten la Croce infiorata. Ciascun fedele si ricordi di portare con sé alcuni fiori.

Benedizione dei Fidanzati: durante la celebrazione dell’Eucaristia delle oe 11:00 nella Chiesa di St. Mar-tin in Olten si svolgerà la benedizione delle coppie di Fidanzati che hanno concluso il corso di preparazione al matrimonio.

Pranzo di Quaresima: al termine della santa Messa delle ore 11:00 seguirà a Olten nella Josefsaal della Parrocchia di St. Martin il tradizionale pranzo di Quare-sima con “pasta e ceci”. Riscopriamo con semplicità i sapori della cucina povera e delle ricette antiche.

Spaghettata del Coro: come ogni anno ancora una volta i membri del Coro della Missione organizzano la Spaghettata di Quaresima a Schönenwerd. Al termine della santa Messa bilingue con la Parrocchia, seguirà un fraterno aperitivo e il pranzo a base di spaghetti. Tutti sono cordialmente invitati.

Sabato “in traditione Symboli”: i riti della Settima-na santa avranno inizio con una veglia di preghiera e con la consegna del Credo nella Bruderklausenkapelle di Trimbach alle ore 19:00. I Ragazzi e i Genitori del Catechismo sono invitati a partecipare numerosi.

Domenica, 1° aprile 2007ci diamo appuntamento

per la processione delle Palme.

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1giovedì

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18domenica

ATTIVITÀ PASTORALI

CELEBRAZIONI LITURGICHE

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11domenica

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18domenica

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25domenica

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31sabato

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