Cognac

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«Un cognac come aperitivo non è un delitto» Élodie Abécassis dirige l’azienda produttrice del Cognac ABK6, oggi molto in voga. La venticinquenne parla di questo settore dominato dagli uomini, del suo senso del gusto e del cognac con cola. Al ristorante La Ribaudière di Bourg-Charente nella Francia sud-occidentale, lo Chef Thierry Verrat propone una cucina moderna a base di prodotti regionali. Élodie Abécassis apprezza l’armonia di colori, gusti e aromi dei suoi piatti. Quasi tutti i suoi pranzi di lavoro più importanti, così come le riunioni di famiglia, si svolgono in questo ristorante insignito di una stella «Michelin». Il giorno successivo all’intervista vi ha festeggiato il compleanno di sua madre. Sulla parete decorata di graffiti all’ingresso, su cui agli ospiti è consentito “immortalarsi” con pennarelli colorati, ha lasciato un messaggio alla madre: «Tanti auguri!». Cucina di stagione: Anche a casa mangia in modo così sofisticato? Élodie Abécassis: No, cucino in maniera semplice, con molte verdure. Mi piace sperimentare nuovi sapori e scoprire ogni volta nuovi aromi. Quando descrive un cognac usa termini come fruttato, terroso, minerale, e ne paragona il bouquet alla pesca, all’ananas, e ai mirtilli. Come ha sviluppato questo senso del gusto e dell’olfatto? È il lavoro di una vita, e sto ancora imparando. Ogni volta mi sorprendo di quanto il mio naso riesca ancora a sentire. Collegare gusto e olfatto è una facoltà che tutti hanno, ma bisogna allenarla. ABK6, la sigla della sua azienda, suona più come una formula chimica o un numero di targa che come il nome di un produttore di cognac. Cosa si nasconde dietro questo acronimo? Si tratta di un gioco di parole che si basa sul nostro nome. Io e le mie sorelle lo abbreviavamo così negli sms o nelle e- mail. La sigla suona moderna, ma al contempo deve ricordare che siamo rimasti un’impresa familiare.

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Un cognac come aperitivo non un delittolodie Abcassis dirige lazienda produttrice del Cognac ABK6, oggi molto in voga. La venticinquenne parla di questo settore dominato dagli uomini, del suo senso del gusto e del cognac con cola.

Al ristorante La Ribaudire di Bourg-Charente nella Francia sud-occidentale, lo Chef Thierry Verrat propone una cucina moderna a base di prodotti regionali. lodie Abcassis apprezza larmonia di colori, gusti e aromi dei suoi piatti. Quasi tutti i suoi pranzi di lavoro pi importanti, cos come le riunioni di famiglia, si svolgono in questo ristorante insignito di una stella Michelin. Il giorno successivo allintervista vi ha festeggiato il compleanno di sua madre. Sulla parete decorata di graffiti allingresso, su cui agli ospiti consentito immortalarsi con pennarelli colorati, ha lasciato un messaggio alla madre: Tanti auguri!.

Cucina di stagione: Anche a casa mangia in modo cos sofisticato?lodie Abcassis: No, cucino in maniera semplice, con molte verdure. Mi piace sperimentare nuovi sapori e scoprire ogni volta nuovi aromi.

Quando descrive un cognac usa termini come fruttato, terroso, minerale, e ne paragona il bouquet alla pesca, allananas, e ai mirtilli. Come ha sviluppato questo senso del gusto e dellolfatto?

il lavoro di una vita, e sto ancora imparando. Ogni volta mi sorprendo di quanto il mio naso riesca ancora a sentire. Collegare gusto e olfatto una facolt che tutti hanno, ma bisogna allenarla.

ABK6, la sigla della sua azienda, suona pi come una formula chimica o un numero di targa che come il nome di un produttore di cognac. Cosa si nasconde dietro questo acronimo?Si tratta di un gioco di parole che si basa sul nostro nome. Io e le mie sorelle lo abbreviavamo cos negli sms o nelle e-mail. La sigla suona moderna, ma al contempo deve ricordare che siamo rimasti unimpresa familiare.

Quando ha assaggiato un cognac per la prima volta? Avevo 14 anni e mi ricordo ancora laroma che emanava dalle botti di vino accatastate nelle cantine: il profumo del legno e lodore dellalcool. Unesperienza particolarmente suggestiva.

La famiglia Abcassis originaria della Camargue, dove il padre, un coltivatore di cereali, coltivava anche la vite. Vino, champagne e liquori accompagnavano i pasti, soprattutto nelle festivit. Nel 2000, la famiglia acquis un vigneto nella Charente. Nel 2005, dopo la maturit conseguita a Parigi, lodie Abcassis frequent la scuola superiore di economia/commercio, dove ricevette una formazione in management, finanza e marketing, coronata da un praticantato di sei mesi per lAbcassis a Napa Valley, in California, dove lavor come ambasciatrice del vino per un tenuta vinicola della regione di Bordeaux. Nel 2009, a soli 23 anni, ha assunto la direzione dellazienda di famiglia. Le sue tre sorelle non ne erano interessate.

Come donna, e per giunga giovane, ha dovuto battersi contro i pregiudizi in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini?No. Certo, nei vigneti, nelle case di Cognac e nella distribuzione gli uomini sono in maggioranza. E anche tra gli enologi e i cantinieri o sulle poltrone presidenziali delle aziende si trovano perlopi uomini. Ma le donne stanno avanzando. Alla ABK6 abbiamo un team equamente composto da entrambi i sessi con un forte background internazionale.

Nella regione presente un certo numero di produttori rinomati - Martell, Hennessy e Rmy Martin. Come vi distinguete dalle aziende tradizionali con la vostra offerta?I vini per i nostri cognac provengono da un solo vigneto dove, secondo metodi tradizionali, vengono distillati due volte, immagazzinati e composti assemblando diverse annate. Non aggiungiamo vino prodotto da altri vigneti.

Lei attribuisce grande valore alla produzione locale e alla qualit. Che ruolo hanno i fertilizzanti, i pesticidi e gli erbicidi?Noi non produciamo vino biologico, ma puntiamo a una coltivazione responsabile, cio con un utilizzo minimo e controllato di sostanze chimiche.

Riesce a immaginarsi di produrre Cognac biologico?Assolutamente, anche se richiede tempi di sviluppo pi lunghi per la viticoltura e test molto pi approfonditi sul terreno coltivato.

Anche nel 2011, le vendite di Cognac sono aumentate in tutto il mondo. Tuttavia, lincremento si registra al di fuori dellEuropa.La nostra clientela abituale si trova pur sempre in Europa, ma guardiamo anche ai mercati in crescita dellestremo oriente, soprattutto della Cina.

In cosa si distinguono questi mercati dallEuropa?Soprattutto dal punto di vista della confezione, che in Asia ha molta importanza: deve fare una certa figura. Gli asiatici apprezzano preziose caraffe in vetro finemente intagliate.

Cosa pensa quando un parvenu cinese si versa un cognac con cola e se lo butta gi di un fiato?Paese che vai, usanze che trovi. Io personalmente apprezzo il piacere di una lenta degustazione del cognac. Il cognac come ingrediente di base per un cocktail non dovrebbe sostituire il modo tradizione di gustarlo, ma solo completarlo. I prodotti di qualit con oltre 50 anni dinvecchiamento devono essere gustati nel modo classico.Motivo sufficiente per cui al cognac si attribuisce limmagine di un dinosauro, un piacere per signori det avanzata: cene sontuose, sigari raffinati, e un bicchiere di cognac davanti al camino come digestivo.Questa una caricatura. vero che i distillati nobili li bevono soprattutto i buongustai e gli intenditori. Ma noi cerchiamo di rivolgerci anche ai giovani che non hanno ancora osato avvicinarsi al cognac perch credono sia pi adatto alla generazione dei loro nonni. Ad esempio, dovrebbero provare un cognac con ghiaccio come aperitivo. Non certo un delitto, dopotutto anche i cantinieri aggiungono un po dacqua per esaltare gli aromi del distillato. Non ci sono dogmi. Un cocktail semplicemente un altro modo di degustare il cognac.

Qual la sua ricetta preferita per un Flip o un Fizz senza appiattirne il gusto?Una dose di Cognac, completata con acqua tonica e una goccia di liquore di cassis/ribes nero, quanto basta per evidenziare il leggero aroma di frutti rossi. un buon mix, proprio come il Cognac-Summit, composto da acqua tonica, lime e zenzero. Molto gustoso!

Alcuni produttori stanno addirittura sperimentando il cognac non solo nei cocktail, ma anche come profumo. Posso immaginarmi lodore di cognac come nota aggiuntiva. Certo che darsi una spruzzatina di Cognac VSOP sul collo o sui polsi .. No, in realt non fa parte dei nostri progetti.

Come bevanda, il brandy di questa regione ha pi di 300 anni. Considerando la diffusa ondata salutistica, il cognac continuer ad avere un futuro?S, sicuramente. Lo posso notare durante i miei viaggi in tutto il mondo. Il cognac per eccellenza la metafora della reputazione della Francia quale nazione esperta nellarte del vivere.Quando beve cognac, a prescindere dal suo lavoro?A volte come aperitivo con gli amici o un Grand Cru dopo un buon pasto.

Quando ha bevuto il suo primo cognac?Avevo 14 anni e mi ricordo ancora laroma che emanava dalle botti di vino accatastate nelle cantine: il profumo del legno e lodore dellalcool. Unesperienza particolarmente suggestiva.

LODIE ABECASSISEt: 25 anni.Luogo di residenza: Una casa in pietra ristrutturata nella tenuta della regione di Cognac.Stato civile: nubile.Curriculum Vitae: Dopo il diploma di maturit, lodie Abecassis ha frequentato la scuola superiore di economia/commercio e nel 2009, allet di 23 anni, ha assunto la direzione dellazienda di famiglia ABK6.Tra i produttori di cognac, la giovane impresa fa parte delle aziende allavanguardia che desiderano rivolgersi a un pubblico giovane, con creazioni come lIce Cognac. LABK6 ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali.