CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione...

132
CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per l’integrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca

Transcript of CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione...

Page 1: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

CO.DI.CE. INTEGRAZIONE

Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per l’integrazione

Ministero Pubblica Istruzione

I CAREImparare Comunicare Agire in una Rete Educativa

Piano Nazionale di formazione e ricerca

Page 2: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Scuole partecipanti al progetto:

De Nicola - Scuola Primaria Statale - [email protected]

Plessi: De Nicola – San Paolino

Salerno - Scuola Primaria Statale - [email protected]

Plesso: Tre Castelli

Scuola capofila - De Nicola

Dal primo Settembre 2009la denominazione della scuola capofila è la seguente: ISTITUTO COMPRENSIVO S.AMBROGIO, VIA De Nicola 40, 20142 - Milano.

La denominazione della scuola di rete è la seguente: ISTITUTO COMPRENSIVO ILARIA ALPI, VIA Salerno 1, 20142 Milano.

Page 3: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

AUTOANALISI

Page 4: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 5: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 6: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 7: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 8: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 9: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 10: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 11: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 12: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 13: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

PROGETTO

Page 14: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Ambito Contesto : CLASSE / DIDATTICA

Contesto : SCUOLA / ORGANIZZAZIONE

Contesto : FAMIGLIA / CORRESPONSABILITA’

Contesto . COMUNITA’/ PROGETTO DI VITA

CO.DI.CE. INTEGRAZIONECooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per l’integrazione

Il progetto

Problema individuato

La rete di scuole in fase di progettazione ha riconosciuto come punti da approfondire della propria didattica:articolazione della classe in gruppi di apprendimentodisponibilità di percorsi opzionali che possono essere svolti in autonomiapredisposizione di angoli per esercitazioni individuali e di gruppoorganizzazione degli arredi in modo da favorire le relazioni tra le personeesperienze di tutoring e di apprendimento cooperativostrategie per promuovere l’individualizzazione e la personalizzazione dei saperialternanza tra attività individuali e attività di gruppo/coppia.Ritiene di consolidare e promuovere come buone prassi:suddivisione dei tempi per tutti e tempi per il lavoro diversificatodistribuzioni dei carichi cognitivi nell’arco della giornata scolasticaorganizzazione dei tempi di compresenza in relazione alle attività proposteutilizzo del territorio come contesto di apprendimento

Page 15: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Esperienze Strategie cooperative Relazioni di aiuto Individualizzazione / personalizzazione dei saperi Didattica implicita Tecnologie - valutazione per l’apprendimento Offerta formativa GLH Istituto Formazione aggiornamento Lavoro di rete Documentazione Regole professionali Governance e leadership Supporto alla persona, gestione risorse Promozione di contesti cooperativi Progettualità collegiale Coinvolgimento della famiglia Patto formativo Associazioni Formazione / educazione affettiva Customer Satisfaction Continuità educativa Il modello ICF Orientamento Pari opportunità Piani di zona Accordi di programma Scuola / Lavoro Altro (specificare)

Page 16: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Risultati attesi in termini di miglioramenti

. Maggiore congruenza tra approccio didattico scelto e strutturazione degli aspetti di didattica implicita: spazi, tempi, composizione dei gruppi, materiali, strumenti, ecc. . Implementazione di metodologie didattiche personalizzate ed inclusive rivolte a tutta la classe (lavoro di gruppo, peer tutoring, cooperative learning, riflessione meta cognitiva). Co-progettazione e co-conduzione delle attività didattiche tra insegnanti curricolari e specializzati . Costruzione di una rete di relazioni per favorire gli scambi fra contesti di apprendimento interni ed esterni alle istituzioni scolastiche coinvolte nel progetto . Diffusione di una cultura dell’integrazione e dell’inclusione, promozione di pratiche educative e didattiche coerenti con essa

Page 17: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 1: Progettazione corso di formazione/gruppo di ricerca-azione

Scuole coinvolte: Scuola capofila

Obiettivi Progettare insieme ai docenti dell’Università Statale Milano – Bicocca e dello Studio Periplo snc specializzati in didattica generale e speciale il corso di formazione per il gruppo di ricerca-azione.

Azioni previste

1.incontri di confronto e conoscenza tra i referenti del progetto e gli specialisti2.passaggio di informazioni relative alle buone prassi e non delle scuole di rete per permettere la conoscenza e comprensione della “situazione” di ricerca3.Intervista alla funzione strumentale e referente per l’integrazione della scuola capofila per una maggiore documentazione e per iniziare a individuare il focus di ricerca4.Stesura calendario incontri

Page 18: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi (specificare inizio/fine)

Marzo 2008 – maggio 2008

Strategie e metodi

IntervistaRegistrazioni audioCompilazione check-list

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 19: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 2: Incontro di presentazione del progetto ai docenti interessati

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Presentare e condividere il progetto con i diversi docenti delle scuole di rete.

Azioni previste

Sono stati affrontati i seguenti argomenti:Struttura del percorsoContenuti del progettoDefinizione di Didattica ImplicitaPresentazione e analisi di differenti Setting FormativiLa coerenza comunicativaPersonalizzazione e individualizzazione Mediazione didatticaCostruire ambienti di apprendimento

Page 20: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

29 maggio 2008

Strategie e metodi

Lezione frontalePresentazione Power pointConversazione/Discussione di grande gruppoMateriale cartaceo

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 21: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 3: Incontri di formazione gruppo di ricerca/azione

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Analizzare criticamente la didattica e le strategie messe in atto dai team e dagli insegnanti partecipanti al gruppo di ricerca.

Azioni previste

Analisi critica della check-list compilata dalle scuole di rete da parte dei singoli team o docentiIndividuazione di un caso eccellente, uno sufficientemente buono e uno critico di integrazione da parte dei singoli team o docentiIndividuazione di aspetti del contesto (spazi, tempi …) e di strategie didattiche finalizzate all’integrazione di “tutti gli alunni”

Page 22: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

11, 12, 16 e 25 giugno 2008

Strategie e metodi

Conversazioni/discussioni in grande gruppoLavoro di piccolo gruppo Processo di riflessione operativaCheck – ListRegistrazione delle attività nel piccolo gruppo

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc.

Page 23: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 4: Incontro di gruppo di ricerca/azione

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Individuazione da parte dei singoli team e docenti del focus di ricerca-azione

Azioni previste

Dopo aver trovato punti di forza e punti di debolezza relativi ai casi di integrazione ritenuti eccellenti, sufficientemente buoni o critici i singoli team hanno ipotizzato i focus di ricerca-azione.

Page 24: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

18 giugno 2008

Strategie e metodi

Lavoro di piccolo e grande gruppoConversazione/discussione in grande gruppo

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 25: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 5: Presentazione e scelta degli strumenti per la ricerca-azione

Scuole coinvolte: De Nicola – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Conoscere e scegliere gli strumenti necessari alla documentazione e realizzazione della ricerca-azione dei singoli team o docenti

Azioni previste

Presentazione dei diversi strumenti di ricerca-azioneAnalisi degli strumentiScelta degli strumenti

Page 26: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

Luglio – agosto – inizio settembre 2008

Strategie e metodi

Mailing-listE-groupForum

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc.

Page 27: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 6: Presentazione della ricerca-azione ai diversi collegi

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Diffondere e promuovere la partecipazione alla ricerca-azione

Azioni previste

Partecipazione delle dott.sse Garbo e Negri al collegio della scuola Capofila e presentazione del lavoro svolto da parte dei referenti ai collegi di riferimento.

Page 28: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

1 Settembre

Strategie e metodi

Presentazione power point

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 29: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 7: Progettazione ricerca-azione nei diversi team e gruppi docenti

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Progettare la ricerca-azione da svolgere nei singoli team e con i focus previsti

Azioni previste

Stesura, all’interno del team, delle finalità (cambiamento atteso), dei tempi e delle metodologie proprie della ricerca Mappatura delle risorse, delle realtà associative e delle relazioni preesistenti tra scuole e territorioStesura degli strumenti di valutazione delle ricerche-azione (indicatori)

Page 30: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

Incontro del 3 Settembre 2008, entro 30 Settembre 2008

Strategie e metodi

Riunioni di teamDiscussioni in piccolo gruppoDocumentazione (mailing list – e-group – forum)

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 31: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 8: Ricerca-azione Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Mettere in atto le metodologie e le strategie volte a raggiungere il miglioramento atteso nei singoli team

Azioni previste

Attuazione delle strategie e delle metodologie volte a raggiungere il miglioramento Verifica in itinere (dicembre 2008)Aggiustamenti relativi alle strategie e alle metodologie volte al miglioramento Verifica finale (aprile 2009)

Page 32: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

Ottobre 2008 – aprile 2009

Strategie e metodi

Riunioni di teamStrategie proprie della ricercaDiscussioni in piccolo gruppoDocumentazione (mailing list – e-group – forum)

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 33: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 9: Valutazione Delle Azioni 1-7 (output E impatto formativo)

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Valutare la soddisfazione dei docenti partecipanti alla fase di formazione e progettazione

Azioni previste

Predisposizione e somministrazione del questionario di soddisfazione (realizzato secondo i criteri suggeriti)

Page 34: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

Settembre 2008

Strategie e metodi

Questionario

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 35: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 10: Valutazione in itinere (outcome e impattoOrganizzativo)

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Verificare il miglioramento

Azioni previste

Ogni singolo team o gruppo docenti sceglierà in base alla specificità dei focus e delle metodologie il proprio strumento di verifica

Page 36: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

Dicembre 2008

Strategie e metodi

Riunioni di teamDocumentazione (mailing list – e-group – forum)

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 37: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 11: Valutazione in itinere sulla soddisfazione dei docenti (output e Impatto formativo)

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Valutare la soddisfazione dei docenti partecipanti alla ricerca-azione

Azioni previste

Predisposizione e somministrazione del questionario di soddisfazione (realizzato secondo i criteri suggeriti)

Page 38: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

dicembre 2008

Strategie e metodi

Questionario

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 39: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 12: Valutazione finale (outcome e impattoOrganizzativo)

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Verificare il miglioramento

Azioni previste

Ogni singolo team o gruppo docenti sceglierà in base alla specificità dei focus e delle metodologie il proprio strumento di verifica

Page 40: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

Aprile 2009

Strategie e metodi

Riunioni di teamDocumentazione (mailing list – e-group – forum)

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 41: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Azione 13: Valutazione finale sulla soddisfazione dei docenti (output e Impatto formativo)

Scuole coinvolte: Scuola capofila – C.D. Salerno (plesso Tre Castelli)

Obiettivi Valutare la soddisfazione dei docenti partecipanti alla ricerca-azione

Azioni previste

Predisposizione e somministrazione del questionario di soddisfazione (realizzato secondo i criteri suggeriti)

Page 42: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Tempi(specificare inizio/fine)

Aprile 2009

Strategie e metodi

Questionario

Collaborazioni individuate

Dott.ssa Roberta Garbo – Docente di Didattica Speciale presso l’Università Milano - BicoccaDott.ssa Silvia Negri – Pedagogista, Periplo Snc

Page 43: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

RICERCA - AZIONE

Page 44: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

LA RICERCA-AZIONE

La ricerca-azione mira a contribuire contemporaneamente alla risoluzione dei problemi pratici immediati di una specifica situazione e agli obiettivi della scienza sociale per mezzo di una mutua collaborazione (cliente- ricercatore) all’interno di un contesto mutualmente accettabile.

La ricerca-azione consiste in un processo diretto al cambiamento di comportamenti e, per questa ragione, considera primari i problemi e le fasi della progettazione, concretizzazione e valutazione della ricerca stessa.La ricerca-azione si prefigge tre specifici obiettivi:

1. Sviluppare abilità e destrezza nella risoluzione dei problemi2. Sviluppare un approccio di ricerca su problemi quotidiani degli insegnanti3. Sviluppare un modo di pensare basato sui fatti piuttosto che su

impressioni soggettive

La rete ha assunto il concetto di ricerca azione presentato nel testo “La ricerca sul campo in educazione”, S. Mantovani (a cura di), Bruno Mondatori.

Page 45: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLA RICERCA-AZIONE

Anno scolastico 2008/2009

TEAM/INSEGNANTE:

Team composto da 2 docenti curricolari; 1 docente di lingua 2;1 docente di IRC1 docente di sostegno (22 ore settimanali); 1 educatore (10 ore settimanali)

CONTESTO (descrivi/descrivete il contesto classe in cui pensa/pensate di avviare a ricerca-azione: spazi, tempi, gruppo ... )

Page 46: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Classe quarta, a tempo pieno:

- 19 alunni in totale (10 maschi e 9 femmine) di cui 2 alunni DVA:

- un alunno, O.I., con autismo inserito nella classe al momento della sua formazione (frequenza settimanale: 31 ore con affiancamento di un adulto per l’intero tempo scuola; due pomeriggi esce dopo pranzo per terapie e tre pomeriggi esce alle 15,30);

- un alunno, V.B., con ritardo d’apprendimento certificato a partire dal corrente anno scolastico ( frequenza settimanale: 38 ore, di cui 6 di sostegno; un pomeriggio esce alle 14,30 per effettuare logopedia presso un Centro Riabilitativo).

Il team, docenti ed educatore, ha sempre operato in piena collaborazione con condivisione di obiettivi ed attività: l’educatore si è inserito nel lavoro con il bambino autistico collaborando nell’osservazione e nelle scelte educative.

Page 47: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

La certificazione del bambino V.B., quest’anno, ha posto il problema di un’ulteriore insegnante da far intervenire in classe (per le sei ore settimanali di cui il bambino ha diritto), con conseguente dispersione di tempi ed energie. Il contesto classe, infatti, è fortemente caratterizzato dagli strumenti introdotti fin dalla prima allo scopo di integrare nel gruppo il bambino autistico: modalità comunicative alternative al linguaggio orale, precise routines che scandiscono il tempo scolastico, attività e relazioni…

Si è quindi scelto, con il supporto della dirigenza, di implementare le ore di intervento educativo, distribuendo parte delle ore dell’insegnante di sostegno a V.B., in modo tale che il numero delle persone in classe fosse il medesimo.

La “copertura” di O.I. viene, inoltre, garantita dalle insegnanti di classe nei momenti in cui è presente l’insegnante di lingua 2 e l’insegnante di religione. Tutte le persone che operano nella classe hanno modo, quindi, di mantenere un’attenzione specifica sul bambino autistico, monitorando la sua evoluzione ed elaborando in team i nuovi obiettivi didattici ed educativi.

Page 48: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

L’insegnante di sostegno è stata quindi assegnata alla classe per entrambi gli alunni certificati, mentre l’educatore dell’alunno autistico, oltre a intervenire nelle ore del pranzo e dell’intervallo pomeridiano, per una parte del tempo lo segue con attività laboratoriali (psicomotricità, informatica, gioco finalizzato), concordate durante le riunioni di programmazione il lunedì pomeriggio dalle 17,30 alle 18,30, una volta al mese.

Altri casi particolari:

-un alunno con diagnosi di dislessia (DSA) che manifesta anche disturbi dell’attenzione, per il quale vengono usati gli strumenti compensativi e le misure dispensative raccomandate dall’Ufficio Scolastico per la Lombardia .

- Un’ alunna con gravi difficoltà nella lettura e nella relativa comprensione, disturbi dell’attenzione e della relazione; la famiglia ha richiesto la valutazione per l’accertamento di un sospetto DSA già dalla metà della classe terza.

- Un alunno bilingue ha evidenziato nel corso dei primi tre anni di scuola una progressiva difficoltà nella comprensione di messaggi linguisticamente più complessi

- Due alunni ottengono risultati appena o non sufficienti nei vari ambiti.

-Un’alunna inserita all’inizio dell’anno scolastico, con scarsa autostima,che la porta ad assumere atteggiamenti di chiusura e manifestando con il pianto il proprio disagio ogni qualvolta si presenta un lavoro da svolgere in modo autonomo. Deve perciò essere seguita individualmente per portare a termine un’attività e per recuperare le conoscenze nelle diverse aree d’apprendimento.

Page 49: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

La concentrazione sull’organizzazione delle risorse della classe (scansione “stringata” dei tempi delle insegnanti e dell’educatore al fine di avere un affiancamento per l’intera permanenza a scuola di O.I.) a favore dell’integrazione del bambino autistico, ha determinato in questi anni l’impossibilità di un intervento di recupero o consolidamento/potenziamento in gruppo o in situazione individuale dei bambini che ne avevano necessità.

Con il bambino autistico sono stati ottenuti ottimi risultati, sia dal punto di vista relazionale e dell’integrazione, sia dal punto di vista cognitivo, ma la sua presenza determina spesso una dispersione dell’ attenzione generale; infatti, quando il bambino è disturbato da un disagio che non è in grado di comunicare, manifesta stereotipie motorie e vocali (salta e urla) e ha atteggiamenti oppositivi.

Page 50: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

OBIETTIVO della ricerca-azione:

individuare e organizzare tempi, spazi e persone per effettuare attività settimanali di individualizzazione a favore sia dei bambini con certificazione, sia dei bambini che necessitano di recupero/potenziamento.

Le modalità vengono programmate e diversificate secondo i bisogni: in gruppo, in piccolo gruppo o individualmente. La ricerca-azione avverrà sull’intera classe e per tutto l’anno, monitorando i progressi degli alunni.

Page 51: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

AZIONI DI CAMBIAMENTO IPOTIZZATE (cosa farei/fareste, in quali tempi, con quali ruoli)

Individuare e programmare i tempi settimanali nei quali dovrà intervenire ciascun elemento del team.

Concordare le attività da svolgere all’interno del gruppo classe, nei piccoli gruppi e con gli alunni diversamente abili mensilmente, dopo una prima individuazione dei bisogni in seguito alle osservazioni e alle verifiche d’inizio anno.

Page 52: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Per rendere ottimale e funzionale la presenza delle quattro persone all’interno della classe si è pensato di suddividere le aree nelle quali lavorare con l’alunno autistico in questo modo (ved. tabella oraria allegata):

Docente A: area linguistica ( apprendimento scrittura-lettura)

Docente B: area matematica (attività con uso di PC e materiale strutturato es. tombola dei numeri,….)

Docente sostegno: area linguistica e area grafica-manipolativa

Educatore: area psicomotoria e area spazio-temporale (es. apprendimento dell’uso dell’orologio legate alle attività scolastiche e personali più significative per l’alunno).

Page 53: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Ore di compresenza delle insegnanti curricolari:

2 ore del martedì pomeriggio sono dedicate ad attività di rinforzo/potenziamento su a rea linguistica o logico-matematica su 2 gruppi di alunni omogenei per abilità e competenze (ved.tabella C);

2 ore del giovedì mattina sono dedicate ad attività laboratoriali ( pittura ed informatica) con divisione della classe in 2 gruppi eterogenei (ved.tabella C)

L’ins.te di sostegno, quando non lavora con l’alunno autistico, segue il bambino V.B., alternando attività con rapporto 1:1,in classe e individualmente, ad altre in piccolo gruppo.

Page 54: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO (quali strumenti adotterei/adottereste per documentare ricerca-azione)

Osservazione in situazione (per alunno O.I.), prove d’ingresso, in itinere e quadrimestrali per verificare l’acquisizione delle abilità e delle conoscenze relative alle aree d’apprendimento ( per alunno O.I., per alunno V.B., per alunno con dislessia e per la classe)

Tabelle con orari con presenza degli adulti (TAB. A), attività programmate con l’alunno O.I. (TAB. B) con la classe (TAB. C)

Valutazioni dei risultati con cadenza bimestrale in presenza di tutti gli adulti per valutare l’efficacia degli interventi con relativi resoconti (verbali, consuntivi) e definizione degli interventi, con contenuti e attività, per il periodo successivo in base alle valutazioni effettuate.

Page 55: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

VERIFICA DELLA RICERCA-AZIONE ( giugno 2009)

Nel mese di febbraio 2009, l’’alunna di cui si era richiesta valutazione diagnostica per sospetta dislessia, ha avuto certificazione comprovante dislessia, disgrafia e discalculia evolutiva di livello lieve.

Punti di debolezza:

È mancata la verifica sistematica tra gli adulti coinvolti ( docenti ed educatori) spesso per concomitanza con altri impegni collegiali non previsti.

Sovrapposizione di altri progetti ( es. Corso di nuoto comunale la cui conferma di partecipazione è arrivata ad anno scolastico inoltrato) che non ha permesso di lavorare con continuità e regolarità nelle attività di gruppo.

Spesso i laboratori di recupero/potenziamento di gruppo sono stati “sacrificati” per svolgere attività inerenti ad uscite didattiche.

Punti di forza:

Collaborazione proficua e positiva tra tutti i membri del team.

Si allega (All. D) prospetto con le attività giornaliere predisposte per l’alunno autistico con indicate, in special modo, le routines quotidiane.

Page 56: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

TABELLA A

ORARIO PRESENZE INSEGNANTI/EDUCATORECLASSE IV A - Anno scolastico 2008/2009

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ VENERDI’2

8.30/9.30 A – L2 B religione A S B S E A S B S

9.30/10.30 A – L2 B - S A S B S E A – L2 B– L2

10.30/11.30 A E S B S A S E B – A - S A S B S

11.30/12.30 A E S B S A S E B – A - S A S B S

12.30/13.30 B S A S B S A S B S A S

13.30/14.30 B S A B E A B E A E

14.30/15.30 B religione A – B B E A B E A E

15.30/16.30 B A - B B A B A

A: ins. area linguistica

B: ins. area logico – matematica

S: sostegno O.I. S: sostegno V.B. (sono compresenti l’insegnante di sostegno e l’educatore in quanto O.I. va sempre seguito individualmente, sia durante le attività strutturate per lui, sia per il controllo fisico delle sue manifestazioni)

E: educatore

Page 57: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

TABELLA B

ORARIO ATTIVITÀ SETTIMANALI DELL’ALUNNO O.I.CLASSE IV A - Anno scolastico 2008/2009

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

8.30/9.30area linguistica

individualmente IN CLASSE

area matematicaindividualmente IN CLASSE

area lnguisticaindividualmente IN CLASSE

area matematicaindividualmente IN

CLASSE

area lnguisticaindividualmente IN

CLASSE

9.30/10.30area linguistica

individualmente IN CLASSEPalestra

gruppo classe area lnguistica

individualmente IN CLASSE

area matematicaindividualmente IN

CLASSE

area linguisticaindividualmente IN

CLASSE

10.30/11.30

Informaticalavori individuali predisposti al

PCLAB. INFORMATICA

lab. ManipolativoindividualmenteLAB. PITTURA

Informaticalavori individuali predisposti

al PCLAB. INFORMATICA

lab. Grafico - pittorico

in gruppoLAB. PITTURA

Informaticalavori individuali predisposti al PC

LAB. INFORMATICA

11.30/12.30Psicomotricità

individualmenteLAB. PSICOMOTRICITA’

lab. ManipolativoindividualmenteLAB. PITTURA

PsicomotricitàIndividualmente

LAB. PSICOMOTRICITÀ

Lab. Grafico - pittorico in gruppo

LAB. PITTURA

Gioco logicoIndividualmente

AULA SOSTEGNO

12.30/13.30 pranzo pranzo pranzo pranzo pranzo

13.30/14.30

Intervalloin giardino o giochi in piccolo

gruppo LUDOTECA

Intervalloin giardino o giochi in piccolo

gruppoAULA SOSTEGNO

Intervalloin giardino o giochi in

piccolo gruppoAULA SOSTEGNO

14.30/15.30area matematicaindividualmente

AULA SOSTEGNO

lab. Manipolativoindividualmente

AULA SOSTEGNO

Page 58: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Nei giorni di martedì e giovedì l’alunno esce alle 13.30 per terapia logopedica e psicomotoria

TABELLA C

ORARIO ATTIVITÀ SETTIMANALI PER LA CLASSECLASSE IV A - Anno scolastico 2008/2009

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ 1 VENERDÌ 2

8.30/9.30

L2 –A GRUPPO CLASSE

IRCB

A : GRUPPO CLASSE

B : GRUPPO CLASSE

S: ATTIVITA’ INDIVIDUALE di

recupero V.B.

A : GRUPPO CLASSE

B : GRUPPO CLASSE

9.30/10.30

L2 – AGRUPPO CLASSE

PalestraB - S

A : GRUPPO CLASSE

B : GRUPPO CLASSE

S: ATTIVITA’ INDIVIDUALE di

recupero V.B.

L2 –A GRUPPO CLASSE

L2 –B GRUPPO CLASSE

10.30/11.30

A : GRUPPO CLASSE

S: ATTIVITA’ INDIVIDUALE di

recupero V.B.

B: GRUPPO CLASSE

A : GRUPPO CLASSE

S: ATTIVITA’ INDIVIDUALE

A: Lab. Grafico - pittorico

B: Lab. InformaticaIN GRUPPI

A – S ATTIVITA’ DI GRUPPO

A – SATTIVITA’ DI GRUPPO

11.30/12.30

A : GRUPPO CLASSE

S: ATTIVITA’ INDIVIDUALE di

recupero V.B.

B: GRUPPO CLASSE

A : GRUPPO CLASSE

S: ATTIVITA’ INDIVIDUALE

A: Lab. Grafico - pittorico

B: Lab. InformaticaIN GRUPPI

A – S ATTIVITA’ DI GRUPPO

A – S ATTIVITA’ DI GRUPPO

12.30/14.30

Pranzo + intervallo Pranzo + intervallo Pranzo + intervallo Pranzo + intervallo Pranzo + intervalloPranzo + intervallo

14.30/15.30

IRC

A – B ATTIVITA’ DI

GRUPPO(recupero/

potenziamento)

B: GRUPPO CLASSE

A : GRUPPO CLASSE

B: GRUPPO CLASSE

A : GRUPPO CLASSE

15.30/16.30

Palestra

A – B ATTIVITA’ DI

GRUPPO(recupero/

potenziamento)

B: GRUPPO CLASSE

A : GRUPPO CLASSE

B: GRUPPO CLASSE

A : GRUPPO CLASSE

Page 59: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

ALLEGATO D

ATTIVITA’ GIORNALIERA DELL’ALUNNO AUTISTICO

8,30 - 8,50 circa

I bambini entrano, salutano, sistemano lo zaino e si siedono chiacchierando a bassa voce con i loro compagni di banco.

O. viene accolto dal compagno tutor (che si alterna in ordine alfabetico); questi lo accompagna al banco, lo aiuta a prelevare dallo zaino il materiale necessario per le attività scolastiche. O. aggiorna il cartellino con l’icona del tempo meteorologico accanto al nome del giorno,aggiorna il calendario mobile inserendo nome e numero del giorno, controllando la data sul calendario mensile, poi si siede e completa un puzzle.

Canzone in coro.

Appello fatto dal tutor; O. alza la mano quando sente pronunciare il proprio nome; sintesi finale delle presenze da comunicare alla commessa per la mensa. O. assolve all’incarico della settimana: distribuire, scrivere la data alla lavagna…

Page 60: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

8,50 - 10,30

Lavoro in classe per O. (se non ci sono problemi di opposizione o altre manifestazioni di disagio), possibilmente nelle prime due ore, fino all’intervallo.

Al bagno: insieme, O. viene accompagnato dal tutor. Se quel giorno è una bambina,l’incarico viene assegnato a un maschio; l’adulto controlla da lontano, evitando di “fare la balia” per incrementare l’autonomia di O.Merenda al banco, per O. con la vicinanza del tutor. Eventuale gioco guidato.

11.00 - 12,30

Attività laboratoriale: ludico-manipolative o pittoriche o informatiche

12,30 - 14,30

Bagno (con le stesse modalità).MensaRicreazione.

14,30 - 15,30

Attività laboratoriale: ludico-manipolative o pittoriche o informatiche

Page 61: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLA RICERCA – AZIONE.

TEAM: INSEGNANTI CLASSI QUINTE A – B SAN PAOLINO

Anno scolastico 2008/2009

CONTESTO.

Le classi in cui pensiamo di avviare la ricerca azione sono due: la V A e la V B. Ognuna è composta da 20 alunni con la presenza di due alunni seguiti dall’ insegnante di sostegno e quattro alunni di origine straniera per classe. In particolare la situazione per quanto riguarda gli alunni con certificazione è la seguente: M. A con sindrome di Down, ha un buon rapporto con i compagni e con noi insegnanti, è generalmente disponibile alle attività ma presenta difficoltà espressive e comunicative piuttosto gravi; K. E con disturbo Borderline, manifesta insicurezza e difficoltà a percepire i nessi logici, ha un buon Rapporto con i compagni e buone capacità grafiche; M. L. F. e V. P. con ritardo cognitivo, presentano difficoltà di apprendimento, incertezze sia sul piano della comprensione, sia sul piano dell’ esposizione orale, hanno tempi di attenzione minimi, partecipano con più interesse alla costruzione di apprendimenti con riferimenti concreti. Oltre a questi alunni con certificazione, nelle due classi vi è un gruppo ( 8-9 ) di alunni Con difficoltà di apprendimento e concettualizzazione e la presenza di un buon gruppo Che manifesta curiosità ed interesse verso le proposte formative, buone capacità di comprensione e una positiva disponibilità al lavoro di gruppo. Le attività si svolgono in aula e nei diversi laboratori della scuola. L’orario di frequenza scolastica è dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.20.

Page 62: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

AZIONI DI CAMBIAMENTO IPOTIZZATE.

L’approccio allo studio della civiltà greca sarà di tipo esperienziale e figurativo.

I principali obiettivi saranno :

- inserire alunni svantaggiati in un’ attività varia e stimolante in cui si privilegia il linguaggio grafico e figurativo, tale da aiutarli ad acquisire maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità, anche rispetto ai compagni di classe; - migliorare l’autostima di tutti gli alunni;

- sviluppare la capacità di comunicare con i compagni e con gli adulti.

Si stimoleranno cooperazione, capacità creative e cognitive con la lettura di alcuni testi informativi, che saranno inizialmente distribuiti individualmente e poi elaborati collettivamente, trasformandoli in una mappa o in un cartellone.

Si sperimenterà manualità ed inventiva mediante la riproduzione di un’anfora, come gli antichi greci, realizzata in creta su tavolette di legno e la realizzazione di maschere in cartapesta.

Si cercherà di avvicinare i bambini al passato e far acquisire conoscenze storiche relative ad alcuni aspetti della civiltà greca attraverso la lettura di fonti iconografiche, reperti e lo studio dell’immagine.

Page 63: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Nella fase di lettura alcuni bambini a turno saranno i “ lettori” mentre gli altri appunteranno su un foglio le parole chiave, i personaggi preferiti o le vicende ritenute più significative, che serviranno per realizzare un disegno da colorare e descrivere. La condivisione della lettura e le attività che ne conseguono hanno lo scopo di creare un clima di partecipazione costruttiva, di corresponsabilità e di lavoro comune. In più questo percorso ci dà la possibilità di esplorare le capacità espressive degli alunni, la loro capacità di ascolto e di analisi del testo. In un secondo momento si forniranno ai bambini divisi in gruppi, immagini di reperti relative ad alcuni aspetti della vita della società greca. I bambini sceglieranno un’ immagine da copiare o un particolare da trasformare in elemento decorativo che servirà poi per la decorazione dell’ anfora e la realizzazione della maschera.Infine si effettuerà un’uscita didattica al Museo Archeologico di Milano. Durante la visita guidata i bambini saranno invitati a prendere “ appunti visivi”, copiando gli elementi decorativi che li colpiscono particolarmente. In classe si potranno sviluppare e consolidare gli stimoli raccolti, attraverso il resoconto orale, il riordino degli appunti grafici e la scrittura di una breve didascalia per ciascun disegno. La scelta di realizzare un progetto comune, di effettuare le attività con cadenza settimanale o bisettimanale permette di osservare con una certa regolarità lo svolgimento dell’ esperienza di apprendimento e le molteplici interazioni fra tutti gli alunni e fra adulti e bambini. Fra noi insegnanti vi sarà la conduttrice dell’incontro che avrà un ruolo cooperativo piuttosto che direttivo, chi osserverà i protagonisti, chi avrà la funzione di punto di riferimento per gli alunni che si trovano in difficoltà.

Page 64: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO.

Le osservazioni registrate dal team durante tutte le fasi del progetto, saranno sintetizzateed organizzate, al fine di poter disporre di uno strumento di facile lettura, in una griglia di registrazione che riguarderà diversi ambiti: la comprensione, la conversazione e le attività in gruppo, l’atteggiamento e la partecipazione, le attività grafiche e manuali. Su questa griglia sarà possibile registrare se i bambini:

•sono in grado di capire l’essenziale delle richieste; •se nella conversazione e nelle attività in gruppo si esprimono in modo pertinente; •quale atteggiamento hanno nel gruppo;•se rispettano persone, regole e turni; •se esprimono le proprie idee; •se usano correttamente vari strumenti ( colori, pennello, forbici …); •se riescono in attività che richiedono precisione fine-motoria.

Page 65: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLA RICERCA-AZIONE

TEAM/INSEGNANTE: team terza A (De Nicola)- anno scolastico 2008/2009

CONTESTO

Gruppo classe (cl.terza): 16 alunni.

Sono presenti: un disabile grave, uno con disabilità lieve, una alunna in attesa di valutazione di DSA, un alunno con difficoltà di apprendimento, un alunno inserito in seconda e uno con difficoltà relazionali con adulti e coetanei.La presenza dell’alunno con disabilità grave per 32 ore settimanali, comporta la frequente compresenza in classe di 2/3 insegnanti che, lavorando nello stesso spazio o in spazi diversi, svolgono attività di gruppo co-condotte o individualizzate.La gestione della contemporaneità avviene anche con uno scambio di “ruoli” tra insegnanti: i bambini possono, in questo modo, far riferimento a diverse figure adulte che offrono risorse e punti di vista differenti.La prassi, condivisa dal team, ha evitato “l’etichettamento” dell’insegnante di sostegno e dei bambini segnalati e ha reso possibile il superamento in brevissimo tempo delle difficoltà legate al cambio degli insegnanti al quale si assiste ogni anno; infatti G. collega di sostegno dello scorso anno, è oggi insegnante nell’ambito logico matematico e non ha avuto difficoltà ad inserirsi nel team, nella classe e ad instaurare rapporti con tutti gli alunni perché già conosciuta e “riconosciuta”.In classe non ci sono momenti di forti tensioni, ma normali “battibecchi” che si risolvono in breve tempo con l’intervento delle insegnanti.Sono bambini che hanno una forte complicità ed esiste la “legge del gruppo” sia per l’accettazione sia per il rifiuto anche nei confronti dell’adulto.Dimostrano atteggiamenti protettivi e di aiuto nei confronti dei bambini in difficoltà, ma non mancano episodi di antagonismo che si riversano particolarmente nei confronti del compagno inserito nella classe l’anno scorso, ultimo arrivato poiché quest’anno non ci sono stati nuovi inserimenti.Nell’aula la disposizione dei banchi viene organizzata dalle singole insegnanti secondo l’attività giornaliera: si tiene conto della lezione frontale, della conversazione, del lavoro a coppie, di gruppo e dello spazio/gioco.E’ previsto nella classe uno spazio strutturato per la lettura individuale solitamente “frequentato” durante l’intervallo: lo spazio è delimitato da un tappeto ed è riconoscibile ed utilizzabile anche dall’alunno disabile.

Page 66: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

In vari punti della classe sono affisse le tabelle della CAA, riconosciute come codice di comunicazione da tutti i bambini.Ad inizio anno sono state definite alcune regole di classe per cercare di superare aspetti problematici, come la sovrapposizione degli interventi, disordine nell’aula e distrazioni durante lo svolgimento delle attività.Alle pareti sono appesi diversi cartelloni: alcuni sono il risultato finale di lavori comuni, altri indicano regole ortografiche o matematiche per un aiuto pratico durante le attività.

AZIONI DI CAMBIAMENTO IPOTIZZATE

Prima di definire le azioni di cambiamento e quindi decidere l’oggetto della ricerca azione, si è proposto agli alunni un test sociometrico per avere una mappa dettagliata delle relazioni.In base ai risultati del sociogramma intendiamo attuare la ricerca azione nella classe in momenti di attività e di gioco per migliorare le dinamiche relazionali del gruppo e per superare atteggiamenti in cui si sottolineano i “presunti difetti” di alcuni bambini.Al fine di affrontare e migliorare la situazione, il team docente intende:

• utilizzare un metodo non direttivo, attento alla qualità della relazione nei momenti di lavoro/gioco di gruppo;• fare esperienza nella classe di attività a coppie e apprendimento cooperativo;• insegnare ai bambini che si può imparare in modo diverso, in modo attivo e più coinvolgente, all’interno di una relazione tra pari attraverso le seguenti attenzioni:

• setting;• capacità di ciascuno e autostima;• socializzazione delle conoscenze pregresse di ogni alunno che nel grande gruppo non emergono;• scoperta che il compagno “ritenuto in difetto” può avere delle risorse impensate, costruttive per il gruppo e quindi stimabili;• condivisione e rispetto delle regole della classe;• scoperta di diverse fonti per raggiungere l’obiettivo;

Dopo un confronto del team, si decide di proporre un paio di attività al mese (le esperienze si svolgeranno in ambiti diversi), sempre alla presenza di almeno due insegnanti (conduttore e osservatore).

Page 67: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO

Documentazione scritta e condivisa in fase progettuale:

• sociogramma;• rilevazione dati: carta T(comportamenti desiderati/comportamenti da evitare) – carta e matita;• relazione bimestrale (contenente osservazioni su formazione del gruppo, dinamiche relazionali, capacità del gruppo ad operare negli spazi previsti);• aggiornamento nel team.

Page 68: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

DA DOVE SIAMO PARTITI?

Page 69: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’

FASI PREVISTE

1. prima presentazione dell’attività (motivazione)2. Setting

Formazione dei gruppi e assegnazione dei ruoli3. Svolgimento dell’attività

Intervento dell’insegnante se il gruppo non riesce a risolvere le difficoltà sorte4. Osservazione dell’insegnante

Osservazioni delle insegnanti (carta T, carta e matita)5. Fase conclusiva

Valutazione individuale e di gruppo

Page 70: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Inizialmente si organizzano lavori a coppie in forma ludica, poi con obiettivi didattici, che pur non essendo prioritari, vengono perlopiù raggiunti.

Obiettivi trasversali riferiti alla disciplina

Obiettivi cooperativi

• Prendere in considerazione le abilità di ascolto• Collaborare con i compagni, condividere idee e materiali• Rispettare i ruoli• Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia in sé• Realizzare attività di gruppo per favorire le conoscenze e l’incontro con esperienze diverse

Page 71: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

2.Esempio setting3

1

7

5

7

PIANTINA CLASSE SCUOLA PRIMARIA

LEGENDA

1SCAFFALE LIBRI E QUADERNI

2ARMADIO3SCAFFALE BASSO4LIBRERIA5BANCO6LAVAGNA7CARTELLONE8TAPPETO9FINESTRA1CATTEDRA1TAVOLO PC

5

5

5

5

5

55

5

5 5

5 5

8

Page 72: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

RUOLI

LETTORE legge i lavori

SCRIVANO scrive i testi

TIMER controlla il tempo

MEDIATORE gestisce e garantisce l’ordine all’interno del gruppoI ruoli timer / mediatore sono stati spesso assegnati ad un unico bambino

Page 73: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Prime esperienze di attività a gruppi

3.I L’ANATRA CHE NON SAPEVA NUOTAREFormazione dei gruppi • 2/3 b. per gruppo• Setting strutturato dai bambini: 3 gruppi su 6 decidono di spostare i banchi, i membri di due gruppi si dispongono frontalmente, i membri dell’ultimo gruppo si dispongono uno accanto all’altro

Ruoli

• Si presentano i ruoli, ma si decide di lasciare i bambini liberi di gestirsi durante la prima esperienza. A fine attività seguirà una conversazione/discussione sull’importanza dei ruoli

Tempi

• 2h

Consegna e Spiegazione

Insegnante:- quest’anno impareremo a lavorare in gruppo…è un lavoro non è un gioco…impareremo alcune cose in un modo un po’ diverso…forse più divertente…ci vuole impegnoA. ma allora lavoreremo proprio a coppie?Insegnante: a coppie e a gruppi più grandi…S: dobbiamo fare proprio tutto insieme?M. ma quando lavoriamo dobbiamo cambiare posto?L’insegnante detta la storiaLettura Ricerca delle sequenze (alcuni gruppi individuano 4 sequenze, altri 6)

Page 74: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Rappresentazione per immagini delle sequenze utilizzando il fumettoSpiegazione del lavoro di ogni gruppo alla classe

Obiettivi trasversali

Saper suddividere un testo in sequenzeSaper rielaborare un testo con una sequenza di immagini

Page 75: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

L. e A. scelgono di fare un disegno a testa, c’è poca interazioneL: questi li ha fatti lui e questi li ho fatti io…C. cosa devo fare?A. dobbiamo disegnare l’anatra…U. No, io l’ho già detto, dobbiamo fare il laghetto A. sta venendo bene il nostro lavoro?Maestra: vi siete organizzati?A. Sì, io faccio le anatreC. io faccio un po’ di tuttoU. anch’io faccio un po’ di tuttoU. adesso abbiamo disegnato tutti, quindi dobbiamo fare la contaC. usiamo i pennarelliU. no, no, io non faccio più niente…N: abbiamo deciso di fare insieme tutti i disegni, io faccio il becco, lui fa la faccia… N. e A. ridono, si scambiano le idee, c’è continua interazioneL. disegniamo una cosa per unoM. Sì S. facciamo due vignette ciascuno, ci aiutiamo a vicenda a fare i particolari, perché io non sono capace di fare il laghetto e lo fa leiMaestra: mi spiegate come state lavorando?M. insiemeC. sto facendo tutto ioM. lui disegna i personaggi, io disegno le altre coseS. io faccio la sagoma della papera e lei aggiunge i particolari, poi facciamo il contrario…A. ( conclusione lavoro) Sai che inizia a piacermi lavorare con te? Non lo avevo mai preso in considerazione, ma mi piaceM. arrossisce

Page 76: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

3.II ATTIVITA’ PROBLEM SOLVING

Prima di iniziare questo lavoro abbiamo somministrato ai bambini il seguente questionario:COSA SONO I PROBLEMI?

Page 77: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Dal questionario emerge che riguardo al punto 1:

n°5 bambini rispondono: UNA SPECIE DI STORIA CON I NUMERI E DOMANDE;n°10 bambini rispondono: UNA SITUAZIONE DA RISOLVERE CON LE OPERAZIONI;n°7 bambini rispondono: UN ESERCIZIO DI MATEMATICA;n°8 bambini rispondono: UN ESERCIZIO IN CUI BISOGNA PENSARE MOLTO BENE A COSA BISOGNA FARE.

AL PUNTO 2/si

n°4 bambini rispondono: PERCHE’ SONO FACILI E NON FACCIO FATICA A RISOLVERLI;n°8 bambini rispondono: PERCHE’ MI FANNO IMPARARE A RIFLETTERE BENE;n°2 bambini rispondono: PERCHE’ DI SOLITO PRENDO UN BEL VOTO;n°2 bambini rispondono: MI DIVERTO A TROVARE LA SOLUZIONE;n°2 bambini rispondono: PERCHE’ NON HO CAPITO BENE COME SI RISOLVONO

AL PUNTO 2/no

n°3 bambini rispondono: PERCHE’ FACCIO FATICA A RISOLVERLI;n°1 bambino risponde: NON HO ANCORA CAPITO COME SI RISOLVONO;n°4 bambini rispondono: MI ANNOIO A CERCARE LA SOLUZIONE;

OBIETTIVI TRASVERSALI:

• leggere e comprendere il testo del problema;• riordinare logicamente e cronologicamente le sequenze informative;• desumere informazioni da un testo;• risolvere un problema aritmetico;• eseguire calcoli;

Page 78: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

PROGRAMMAZIONE LAVORO DI GRUPPOCLASSE III^ (n° 15 alunni)

GRUPPO DI LAVORO: n° 5 gruppi da 3 bambiniSETTING: Aula con predisposizione dei banchi

RUOLI:

LETTORE: controlla che tutti apportino il proprio contributo rispettando il proprio turno;

SCRIVANO: mette per iscritto la soluzione del problema e poi lo rilegge al gruppo;

CONTROLLORE DEL TEMPO: controlla il tempo e lo svolgimento del compito assegnato.

Page 79: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

I^ FASE: l’insegnante comunica che oggi ci sarà il lavoro di gruppo con gruppi da 3 e con i ruoli di LETTORE, SCRIVANO E CONTROLLORE DEL TEMPO. I gruppi saranno decisi dall’insegnante mentre i ruoli saranno decisi all’interno di ogni gruppo. A questo punto ogni gruppo comunica per iscritto i ruoli e sceglie il nome del gruppo.

II^ FASE: l’insegnante consegna il PROBLEMA ad ogni gruppo e ciascun membro avrà la propria copia; lettura da parte del LETTORE;

III^ FASE: ciascuno leggerà da solo. Quando tutti avranno letto, il MEDIATORE/CONTROLLORE a turno darà la parola e si procederà alla risoluzione con V o F;

IV^ FASE: si procede ad eseguire l’operazione necessaria completando la 2° parte della scheda;

V^ FASE: il TIMER controlla che ci sia tutto e che tutto sia stato eseguito e chiede ad ogni membro di ricontrollare se tutto è a posto. CONSEGNA DEL LAVORI. I LETTORI LEGGONO e ci si confronta con i gruppi;

VI^ FASE: verifica ed eventuali riprese da parte dell’insegnante;

VII^ FASE:

• COMPILAZIONE QUESTIONARI (individuale);• REVISIONE FINALE (risposta chiusa SI/NO);• REVISIONE FINALE (risposta aperta)• INDICE DI GRADIMENTO (tiro al bersaglio)

Page 80: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 81: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 82: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

3.III GIOCHI DI SOCIETÀ

Attività proposta al rientro dalle vacanze natalizie

Introduzione/motivazioneMaestra: mi spiegate cosa significa secondo voi giochi di società?M. come i giochi di intelligenzaS. giochi che si fanno insieme…perché società vuol dire insieme

Organizzazione dei gruppiSuddivisione in gruppi di 4 bambini

RuoliResponsabile del giocoLettoreModeratoreTimer

Maestra:Il responsabile ha il compito di spiegare il gioco nel proprio gruppo (dopo la lettura del lettore) e negli altri gruppi, al momento dello scambio del gioco (indicato dai timer)Maestra: è importante anche il ruolo del moderatore che si occupa dell’ordine del gruppo…

DIFFICOLTA’ ad accettare il ruolo di responsabile, alcuni gruppi si riorganizzano scambiandosi i ruoli

Page 83: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Fase conclusiva

Tutti: mi è piaciuto giocare insieme…

S. non mi è piaciuto quando non mi ascoltavateC. a me non è piaciuto fare le penitenzeU. anche a me non è piaciuto fare le penitenzeM. a me non è piaciuto il primo giro della corsa dei cavalli perché continuavo a tornare alla partenzaN: S. mi dava la colpaS. non mi è piaciuto quando M. urlava

Page 84: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

3.IV MESSAGGIO SEGRETO

SETTING: Aula con predisposizione dei banchi

Formazione dei gruppi -5 gruppi da 3Assegnazione dei ruoli -lettore - scrivano -timerTempi-2hConsegna e Spiegazione- Colorate la lettera corrispondente al risultato- Riportate in ordine le lettere- Leggete il messaggioObiettivi trasversaliSaper eseguire operazioniInizio del lavoro

Page 85: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Ogni gruppo deve trovare 5 risposte.

1 9 x 8 =70 65 72T U S

2 64 + 26 =80 73 90K L I

3 100 - 20 =80 65 70A B C

4 7 x 8 =50 56 36P M C

5 66 + 24 =100 80 90B L O

6 5 x 9 =65 40 45E B G

7 6 x 7 =42 35 57I O U

8 25 + 14 =50 30 39W Z A

9 72 - 28 =54 46 44A D I

10 6 x 9 =81 42 54F P N

11 6 x 8 =48 46 55T Z C

12 85 - 25 =55 60 70A E C

13 25 + 25 =48 50 70V R S

14 80 - 30 =40 60 50A B Z

15 5 x 6 =26 30 35S A C

16 8 x 4 =80 32 34A B C

17 7 x 9 =72 63 64Q U N

18 8 x 8 =81 65 64A L O

19 100 - 60 =40 60 70N D H

20 50 – 15 =27 35 40A L C

21 39 + 31 =80 65 70V B A

22 7 x 7 =54 49 38O V Z

23 11 x 4 =40 14 44A B O

24 10 x 6 =80 60 70T R U

25 40 + 30 =80 60 70A B O

Mettete insieme le risposte trovate nei diversi gruppi e leggete il

messaggio !

Page 86: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Osservazioni

3 gruppi sono ben organizzati, procedono nel lavoro confrontandosi e rispettando i ruoli, 2 gruppi invece sono in difficoltà (procedono individualmente, usano l’insegnante come riferimento e non i compagni). Un solo gruppo, che risponde positivamente agli obiettivi cooperativi, non svolge correttamente la consegna (non esegue la prova delle operazioni). Tutti i gruppi rispettano i tempi stabiliti: si può decifrare il messaggio.

Indice di gradimento: “Tiro al bersaglio”: 13b. ATTIVITA’ MOLTO GRADITA (questionario per la revisione finale positivo)/ 1b. ATTIVITA’ POCO GRADITA (segue questionario per la revisione finale negativo. L’alunno è membro di un gruppo che, come riportato nella carta T , non è riuscito ad organizzarsi in questo lavoro, diversi sono i chiarimenti richiesti all’insegnante…S. si rivolge ad A: - lui non mi aspetta… ma la prova della sottrazione non si fa così…non accetta critiche).

Page 87: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

3.V CHI È IL LADRO??

Organizzazione a piccoli gruppi (2-3 b.); per favorire l’interazione gli alunni possono scegliere se spostare il loro banco o se disporsi su uno stesso banco

Ruoli: scrivano, relatore, timer

Tempi 2h + 2h

Obiettivi trasversali

Saper fare ipotesiLeggere per capireProdurre testi scritti

Page 88: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

PRIMA FASE

I bambini sono invitati a riflettere e discutere sul titolo della storia “ Un ladro in casa”.

Domande stimolo: Chi potrebbe essere il ladro?

Ogni componente pensa ad una ipotesi e ne discute nel gruppo; il relatore riferisce alla classe.

M. uno zingaro, lo abbiamo deciso insieme, uno zingaro che è scappato dal carcereN. uno sconosciutoM. (si siede) abbiamo deciso che il ladro è uno sconosciutoS. io ho deciso il nome, Luca, poi abbiamo detto tutti: un adulto di nome LucaE. abbiamo scelto sono due adulti con due nomi diversi, ma non sappiamo quali (si confrontano) uno si chiama CarloU. Sono due persone adulte

Si trascrivono le ipotesi alla lavagna e si organizzano per affinità.

Page 89: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

SECONDA FASE

L’insegnante svela l’identità del ladro (del tutto differente dalle ipotesi dei bambini)A questo punto i bambini sono invitati a modificare le loro ipotesi e ad inventare la prima parte di un racconto coerente con il titolo e le prime indicazioni date dall’insegnante. Ogni bambino pensa alla storia, poi ne discute in gruppo e il relatore riferisce alla classe.S. dice a S. : scrivi bene, non fare errori, smettila di giocareN. dice a M.: - vai, ora racconta la storiaA. ho scritto in corsivo, guarda maestraA. sei bravo a scrivere, C. Dopo una prima ipotesi condotta da L., F. propone, facciamo così… e pensano ad un’altra conclusioneL. (inizia a leggere)- F. no, non devi leggere. Poi conferma: L. ha raccontato con le sue parole quello che avevamo decisoU. racconta… A. è finita; U. dice di no e va avanti… Durante la fase di elaborazione U. si mette le mani alle orecchie per non ascoltare: - No, senti me… e inventa la parte della storia richiesta. A.:- diciamo la tua proposta, dobbiamo scriverla. Richiesta dell’intervento dell’insegnante… A.scriviamo, raccontiamo la proposta di U.

Page 90: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

TERZA FASE

L’insegnante consegna la seconda parte del racconto e invita i bambini a leggerla nel gruppo.Alcuni gruppi utilizzano una sola fotocopia per la lettura, altri scelgono di leggere dalla fotocopia personale.

In alcuni gruppi è necessario stabilire i turni di lettura

Suggerimenti: che cosa ha combinato questo ladro?

L’insegnante invita gli alunni ad ipotizzare una conclusione Condivisione dei diversi finali

S. dà suggerimenti a S., mentre riporta la conclusioneA . e F. tocca a te L.… L. proprio io, io sono timidaC. racconta il finale in modo dettagliato e fantasioso, M. lo corregge perché C. dimentica un dettaglioE. espone la conclusione con un racconto lungo e il consenso di L.

Durante tutto il lavoro E. e L. hanno assunto un comportamento generico positivo: leggono insieme e hanno il contatto oculare durante le discussioni. Si confrontano e si incoraggiano. Scherzano e ridono sul finale, mentre colorano la figura del ladro.

Page 91: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

QUARTA FASE

A conclusione del lavoro si è somministrato un breve questionario individuale

A COSA SERVE QUESTO LAVORO?

A- Inventare storieB- Imparare a completare delle storieC- Cercare di indovinare e formare ipotesiD- Conoscere meglio i tuoi compagniE- Imparare a lavorare insiemeF- Scoprire che è meglio lavorare da soli

RISPOSTE RICORRENTI

CDE

Page 92: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

4. strumento utilizzato per le osservazioni dell’insegnante

Carta di osservazione delle interazioni nei gruppi

Membri del gruppo:

1. nome ruolo 2. nome ruolo3. nome ruolo 4. nome ruolo

Page 93: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Comportamenti richiesti/desiderati: espressione verbale espressione non verbale soggetto

Elogiare un compagno

Dare aiuto

Chieder aiuto

Chiedere/dare un parere (confrontarsi)

Incoraggiare

Sdrammatizzare una tensione di gruppo

Comportamento generico positivo

Comportamenti da evitare: negare aiuto

Esprimere disagio a livello personale

Criticare/rimproverare un compagno

Rifiutare attivamente un compagno

Mostrare antagonismo

Disturbare il lavoro del gruppo

Distarsi dal lavoro di gruppo

Comportamento interattivo generico negativo

Commenti, osservazioni: .……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Page 94: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Nota positiva

Dalla lettura delle carte T si rileva che l’alunno risultato ai margini di ogni gruppo (ludico o di studio) nel sociogramma, in attività svolte con la metodologia dell’apprendimento cooperativo risulta ricercato dal gruppo.

Nota negativa

Nel momento strutturato si rilevano problematiche “ non previste”, per difficoltà ad accettare e condividere la decisione del gruppo.

Difficoltà da parte delle insegnanti a registrare le osservazioni di tutti i gruppi

Page 95: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

5. FASE CONCLUSIVA

INDICE DI GRADIMENTO DELL’ATTIVITA’ SVOLTA

L’insegnante distribuisce ai bambini un foglio ( ”tiro al bersaglio”), chiedendo loro di compilarlo utilizzando un segno o una sigla e collocando il proprio indicatore verso il centro se l’attività è stata gradita, verso l’esterno in caso contrario.

Funziona come un tiro al bersaglio. Fai un piccolo disegno, una sigla tua personale, là dove ti collochi nel bersaglio. Un segno al centro indica un’attività molto gradita; lontano dal centro,attività poco gradita o sgradita .

Page 96: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

TIRO AL BERSAGLIO

Attività sgradita

Attività poco

gradita

Attività molto

gradita

Page 97: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.
Page 98: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Risposte ai questionari per la revisione finale

M. I lavori di gruppo sono molto belli…lavorare in gruppo è divertenteF. e S. Abbiamo imparato a lavorare in gruppoF. Io sono riuscita a lavorare bene con S.A. E’ stata una nuova esperienzaS. Mi piacciono i lavori di gruppo per imparare ad andare più d’accordo con i compagniSi. Mi piace lavorare con E.U. Mi è piaciuto molto perché io, A. a An, siamo diventati un po’ più amici. Per diventare più amici vorrei cambiare sempre gruppoA. Nel gruppo tutti devono parlare, è bello ascoltare le idee degli altri

U. A me non piace il ruolo del timer, chi tiene il tempo non si diverte, sarebbe più bello poter cambiare più volte i ruoli nello stesso lavoroS. A me piace decidere da solo il mio ruoloS. I ruoli servono quindi mi piacciono per fare un lavoro completo… e facciamo felici gli altri compagniF. A me piace lavorare con i ruoli però a volte litighiamo quando ce li assegnate…però con i ruoli il lavoro è più ordinatoE. A volte mi piace lavorare in gruppo ma non mi piace fare il timer perché non so leggere bene le oreM. Il compito del timer aiuta, io nel lavoro della montagna ero il timer e ho aiutato tuttiA. io mi diverto a fare il timer

Page 99: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

U. il ruolo che mi piace di più è quello del mediatore perché deve controllareS. a me piace di più il lavoro dello scrivano perché per fare un lavoro scritto senza lo scrivano non si può scrivereL. il mediatore e il timerA. Lettore perché spiega bene le cose ai suoi compagniE. a me piace faro il controllore del gruppoF. il mediatore perché il suo ruolo consiste nel controllare che tutti abbiano fatto il proprio lavoro…S. così il gruppo è funzionante

F….esattoC. il ruolo che mi è piaciuto di più è il lettoreN.il gruppo cooperativo è diverso perché ci vogliono dei ruoli per fare… altrimenti poi nessuno fa nienteS. è diverso perché se non c’è lo scrivano o il mediatore tutti vogliono fare la stessa cosa e quindi viene un pasticcioL. è diverso perché ci sono i ruoli, invece nel gruppo normale tutti i ruoli sono insiemeE. è diverso perché ognuno deve rispettare il proprio compito

E. è molto più importante, secondo me, quando si ripensa a cosa abbiamo fatto e quando si lavora andando d’accordo con gli altriF. Il momento più importante è quando si lavora insieme, lavorare insieme e con i ruoli si lavora meglioS. quando si stabilisce un gruppo e poi si lavoraA. A me piace tutto. Quando facciamo questi lavori mi piace vedere quello che fanno gli altri e poi fare il mio ruoloS. A me piace quando si inizia a fare il lavoro, perché i compiti sono già assegnati così c’è meno confusione

Page 100: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Per concludere

L’apprendimento cooperativo ci ha aiutato a comprendere e ad analizzare meglio le modalità di comportamento degli alunni durante il lavoro. Dopo un’iniziale difficoltà a comprendere i propri ruoli e a rispettare quelli degli altri, ci siamo accorte (rileggendo le osservazioni carta matita e le carte T) che i bambini più in difficoltà nell’apporto dei contenuti hanno portato a termine il proprio compito (rispettando il ruolo e concludendo l’attività didattica) con conseguente aumento dell’autostima, e che coloro che normalmente sono abituati ad essere “fonti” di conoscenza, hanno imparato a rispettare idee e proposte altrui, perseguendo l’obiettivo di una collaborazione più serena. L’esigenza delle insegnanti era inizialmente quella di fare superare atteggiamenti oppositivi verso più bambini che risultavano a margine delle relazioni di classe. Chi era ritenuto in “difetto” è risultato avere delle risorse positive relative al ruolo assunto e quindi utile al gruppo.Data la positività dell’esperienza le insegnanti continuano ad utilizzare tale metodologia per non far decadere gli obiettivi cooperativi raggiunti.

Team 3^A (anno scolastico 2008/2009)

Page 101: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOORIZZONTI, L.Barazza, G.Barbieri, GUIDA DIDATTICA DI MATEMATICA/ITALIANO

PROBLEMI SENZA PROBLEMI, ERICKSONPROBLEM SOLVING, RACCOLTA DI LAVORI DELL’UNIVERSITA’ DI PAVIA

Page 102: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

PROGETTO “ORA LIBERA DI LETTURA- SCELTA CONSAPEVOLE”

INSEGNANTI: bibliotecaria scolastica, insegnanti IIB-IIA -Anno scolastico 2008/2009

CONTESTO

Le attività si svolgeranno in biblioteca le due classi partecipanti hanno sempre frequentato fin dall’inizio della prima il laboratorio biblioteca per la lettura ad alta voce della bibliotecaria, hanno sviluppato quindi un buon rapporto con l’ambiente e con il libro.

OSSERVAZIONE

1 dinamiche nel piccolo gruppo eterogeneo al fine di creare relazioni positive, tenendo conto delle diversità DI OGNI TIPO: “è antipatico”, “è criticone”, “è…”. Si cercherà di superare questa “svalutazione globale” portando l’attenzione sui comportamenti e problematizzando

2 COME I BAMBINI SCELGONO I LIBRI, esperienze, criteri…

Page 103: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

PROGETTAZIONE AZIONIOBIETTIVI

1 cercare di capire il disagio e le richieste d’aiuto2 costruire le conoscenze insieme3 elaborare con consapevolezza4 migliorare le competenze di scelta libera del libro

Page 104: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

AZIONI IPOTIZZATE

1. ORA LIBERA DI LETTURA: Ogni componente del piccolo gruppo SCEGLIE LIBERAMENTE in Biblioteca un libro, inizia a leggerlo silenziosamente; dopo un periodo stabilito, se la scelta viene confermata, ognuno prende in prestito il libro che ha scelto. Successivamente, dopo aver letto il libro, il gruppo si ritroverà per ascoltare, raccontare, scambiare…2. IL GRUPPO SCEGLIE il libro preferito, mettendosi d’accordo, e prepara la presentazione alla sua classe e all’altra classe.3. OGNI bambino presenta il libro scelto alla classe4. Si possono coinvolgere i genitori nella presentazione o per raccontare cosa leggevano loro da piccoli

STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIOBreve “Diario di Bordo”

Page 105: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

PROGETTO ORA LIBERA DI LETTURA – SCELTA CONSAPEVOLE

Docenti : docente utilizzata nella biblioteca scolastica docente 2°A sc. Primaria De Nicola

docente 2° B Primaria De Nicola

Page 106: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Le due classi, hanno già dall’anno precedente frequentato regolarmente il laboratorio Biblioteca con una attività di lettura ad alta voce sviluppando così un buon rapporto con i libri.

Il lavoro I CARE svolto a piccoli gruppi eterogenei ha permesso di lavorare sul piano cognitivo e relazionale:

• ha permesso di migliorare le competenze di scelta libera del libro, si confrontavano le diverse motivazioni e si approfondivano , si è arrivati a un ascolto attento e rispettoso.• ha stimolato abilità per la costruzione di nuove conoscenze che nel gruppo si andavano elaborando• ha sollecitato la riflessione sul COME più che sul cosa

Sono state realizzate tutte le modalità previste per il lavoro:

• ogni componente del gruppo racconta ai suoi compagni • il gruppo sceglie il libro preferito e prepara la presentazione alla sua classe• il gruppo sceglie e prepara la presentazione per l’altra classe

Il lavoro è raccolto, come progettato, in due DIARI DI BORDO , SCRITTI SIMULTANEAMENTE ALL’ATTIVITA’.

Non è stata inviata dalle Docenti del corso la scheda richiesta dal gruppo di lavoro I CARE per la rielaborazione successiva.quindi i prodotti restano legati al Diario che essenzialmente indica il percorso, con osservazioni mirate di ogni bambino nel gruppo.

Docente utilizzata in biblioteca

Page 107: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLA RICERCA-AZIONE

TEAM: classe 3B De Nicola (anno scolastico 2008/2009)

CONTESTO (descrivi/descrivete il contesto classe in cui pensa/pensate di avviare la ricerca-azione: spazi, tempi, gruppo…)

Classe 3° – n° alunni 17 (9 maschi e 8 femmine) - 5 bambini sono di origine straniera compreso l’alunno certificato. È stato inserito un nuovo bambino di padre italiano e madre eritrea.L’insegnante dell’area scientifica è la stessa dalla classe 1°, nonostante non abbia potuto concludere l’anno scolastico 2006/2007 per motivi personali, ha comunque instaurato un ottimo rapporto che ha consolidato nel corso dell’anno scolastico appena trascorso. L’insegnante dell’area linguistica si è invece inserita nel gruppo solo in 2° ed è subito entrata in sintonia con la classe, i bambini dimostrano infatti piacere a lavorare con lei.Il clima in classe è abbastanza sereno, gli alunni sono disponibili e collaborano con gli adulti e coetanei.Si segnala però una limitata capacità di autocontrollo e rispetto delle regole da parte di un piccolo gruppo tra cui l’alunno certificato.Il livello cognitivo si presenta nella media dell’età cronologica. I.T. segue un programma individualizzato per quanto riguarda matematica e italiano.L’insegnante di sostegno opera nella classe 10 ore, alternando lavori in classe e lavori individualizzati. La ricerca-azione ha come obiettivo quello di trovare le strategie per poter “coinvolgere didatticamente” l’alunno N.C. che appare spesso svogliato e poco interessato alle attività proposte; crediamo inoltre che le attività proposte possano produrre un maggiore coinvolgimento anche dell’alunno certificato e di altri alunni apparentemente “neutrali”, cioè che non dimostrano particolare interesse, ma che partecipano alle attività.

Page 108: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

AZIONI DI CAMBIAMENTO IPOTIZZATE (cosa farei/fareste, in quali tempi, con quali ruoli)

L’ipotesi di lavoro nasce dal confronto e dalla riflessione sul lavoro svolto in questi due anni in cui le insegnanti hanno proposto alla classe una didattica basata su discussioni e conversazioni in grande gruppo, momenti di riflessione, anche di tipo metacognitivo sul loro modo di lavorare e riflettere, tutte però “guidate” dalle insegnanti stesse.L’ipotesi è quindi quella di introdurre il lavoro di gruppo (soprattutto durante le ore di compresenza) e di adottare, soprattutto in ambito scientifico, l’apprendimento per scoperta e la didattica laboratoriale e per problemi (per alcuni argomenti che più si prestano); pensiamo, infatti, possano essere metodologie didattiche più coinvolgenti e che permettano ai bambini di essere protagonisti e di porsi al centro del processo di apprendimento.

• Conversazioni/discussioni in grande gruppo utilizzate per introdurre e riprendere i diversi argomenti• Attività di lavoro in coppia • Esperienze di tutoring• Lavori in piccolo gruppo (con assegnazione dei ruoli, inizialmente date dalle insegnanti e successivamente liberamente scelte dai componenti)• Didattica per problemi e metodo scientifico

Le attività verranno svolte, almeno inizialmente, durante le ore di compresenza delle insegnanti curricolari con l’ins. di sostegno come osservatore e successivamente con un’insegnante curricolare e l’ins. di sostegno.Nel primo mese la tipologia di proposta e attività sarà molto diversificata e non necessariamente legata ad una specifica disciplina, questo per permettere ai bambini di avvicinarsi e “apprendere” alcune delle competenze sociali necessarie al lavoro di gruppo.Per quanto riguarda la formazione dei gruppi e delle coppia si è fatto riferimento a diversi metodi (interesse, scelti dalle insegnanti totalmente o parzialmente, uso della sociometria) ma ancora non si è giunti ad una scelta definitiva.

Page 109: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO (quali strumenti adotterei/adottereste per documentare ricerca-azione)

In seguito ad un periodo di osservazione iniziale, carta e matita, in cui i focus di attenzione saranno:

• le interazioni tra insegnanti e bambini (azione reazione)• tipo di attività/risposta del gruppo,

In seguito si stenderà una check-list con tutti i comportamenti “negativi” e “positivi” assunti dai bambini in relazione ai comportamenti assunti dalle insegnanti durante le diverse attività. Sarebbe bello anche riuscire a portare una telecamera… vedremo…Ogni 15 giorni, o settimanalmente se la ricerca lo richiede, momento di confronto tra le insegnanti durante le ore di programmazione settimanale verbalizzato dalle stesse.

Page 110: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

L’obiettivo della ricerca è quello di proporre attività di gruppo al fine di rendere protagonisti i bambini, coinvolgendoe motivando anche gli alunni che, a volte, appaiano “svogliati”, “annoiati” e poco “interessati e partecipi” alle attività didattiche quotidiane.Le attività inizialmente proposte saranno i tipo ludico e non prettamente disciplinari, nel senso che non saranno ripetizioni di attività già proposte o vissute nella didattica quotidiana; saranno svolte in coppie eterogenee (in base alle proprie competenze sociali) formate dall’equipe pedagogica in seguito all’analisi delle informazioni già in possesso.

Attività proposte a coppie

• Tangram

Commenti registrati attraverso l’osservazione carta e matita:

“Cosa avete fatto oggi? I. dimmi” “… abbiamo giocato con un nuovo … tangram… che è un gioco dove ci sono l’ombra e te prendi i pezzi e li metti …”“Tanti pezzi di legno che servivano a fare delle figure…”Durante la ricostruzione dell’attività I bambini sono seduti al proprio banco disposto a ferro di cavallo… I. ha lo sguardo perso nel pavimento.. N. gioca con il contenitore per la tempera…“I miei due compagni litigavano per mettere i pezzi e io glielo strappavo per metterlo”A. “ non abbiamo litigato… ci siamo trovati bene…”N. ha la cartella sul banco e ci gioca: con le cuciture, prova ad aprirla …“Qualcuno ha un commento?” interviene la maestra N. alza la mano ma tiene la cartella in testa… “Oggi è stato bello perchè abbiamo fatto un lavoro diverso e abbiamo fatto amicizia con chi non stavamo mai…”N. ha ancora la mano alzata la testa è ora sul banco… “E’ stato bellissimissimo perché era tanto che non giocavo a questo gioco…”

Page 111: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

•Giochi di logica

Considerazioni finali, registrati carta e matita:

L. “divertente… più divertente perché erano problemi divertenti, come degli investigatori… il gruppo è andato meglio perché nn c’era più A.B.”A.B. “è stato divertente risolvere i problemi con C. abbiamo pure ragionato perché c’erano un po’ di cose difficili…” “dove hai trovatola difficoltà?” “Nei problemi c’erano delle cose… degli indizi che sembravano facili ma…” “ci dovevi pensar su” dice la maestraA.Gu durante la conversazione giocherella con una matita e cerca con lo sguardo altri… E. “mi sono divertita. Certe volte però non andavamo d’accordo per esempio …” “cosa succedeva quando non eravate d’accordo?” chiede la maestra “…dicevamo poi vediamo se non è giusto il mio hai ragione tu.”N. è sdraiato sul banco e si mordicchia le mani… quando parla la maestra o c’è un cambio di voce si alza e volge lo sguardo verso chi parlaLe maestra chiedono a G. se ha trovato delle difficoltà… G. risponde “ I. voleva lasciare due quadretti, voleva essere perfetto…” “cosa vuol dire?” chiede ancora la maestra “Mi diceva che era sbagliato quello che facevo…” “ tu perché gli dicevi che era sbagliato? Gli spiegavi dove aveva sbagliato e perché? I. tu hai avuto problemi? La tua impressione? Non ci sono stati problemi?” continua la maestra “ No, tutto bene” risponde I.A.L. “io mi sono divertita molto ed è stato più difficile dell’altra volta e poi passo un po’ di tempo con A.Gu.”A.Gh. “io mi sono divertito a fare questo lavoro, ma questo era un po’ più difficilino e poi con N. alcune volte un po’ dettavo io e un po’ dettava lui… non abbiamo litigato però alcune volte N. … Ragionavamo insieme… ci siamo trovati sempre d’accordo”C. “ci siamo divertiti tanto perché è più difficile del tangram perché è una cosa… bisognava scrivere gli indizi… e poi rispondere alle domande… dobbiamo pensarci prima di rispondere…”Ab. “Mi è piaciuto… quando dovevamo scrivere i numeri”Durante la conversazione N. e A.Gu si distraggono, si cercano con lo sguardo e ridacchiano, appena si accorgono che li osservano volgono lo sguardo all’insegnante che parla…

Page 112: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

•Giochi linguistici (cruciverba…)

Considerazioni finali, registrati carta e matita:

“Provate a raccontare come avete lavorato, come vi siete organizzati” chiede maestraM. “noi abbiamo lavorato a turni, cioè facevamo così: chi trovava una parola aveva fatto il turno e poi…” L. “avevamo dei turni se uno non riusciva a trovare la parola a e se l’altro lo trovava poi saltava il turno…” “voi avete stabilito dei turni e li avete rispettati dell’inizio alla fine? Sì… bravi…” conclude l’insegnante.Mentre i compagni raccontano N. appoggia la testa sulla mano appoggiata alla penna lo sguardo è rivolto a chi parla… Gu. Gioca con la mano sul banco… poi fissa il dito…“C. cercava e io dovevo cerchiare… abbiamo stabilito delle regole… nn abbiamo riso, un pochino sì…”“Noi abbiamo lavorato bene” dice I., G. dice “non abbiamo stabilito delle regole, ho un po’ lavorato di più io perché lui giocava” A.L. e Gu. “abbiamo stabilito delle regole”E. “noi abbiamo stabilito una regola, in una facevo io e nell’altro faceva lei, una volta per uno”“Io con Ab. mi sono trovata così, così perché voleva fare tutto lui…” “l’ha fatto un po’ lui e un po’ io… leggevamo uno alla volta e poi alla seconda scheda lei non rispetta la regola e dice io faccio tutti i cruciverba… poi io gliel’ho fatto fare un po’ “N. “la prima scheda abbiamo fatto: Gh. faceva i dispari e io i pari… l’altra scheda abbiamo fatto prima io e dopo lui… “ M. “una scheda la facevo e lui mi aiutava… pensavamo tutti e due …”

Page 113: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Successivamente ai bambini è stato sottoposto un test finalizzato alla stesura di un sociogramma (vedi allegati); in particolare è stato chiesto:

1. Devi prepararti per una verifica: con quali compagni preferiresti studiare?2. Quale dei tuoi compagni sceglieresti per un lavoro di gruppo?3. Con quale dei tuoi compagni preferiresti trascorrere l’intervallo?

Dall’analisi dei sociogrammi sono emersi diversi aspetti:

• I bambini riconoscono un leader positivo nell’ambito delle competenze sociali e un leader nell’ambito prettamente scolastico/disciplinare• Non emergono leader negativi• Si presenta il caso di una bambina, apparentemente ben inserita, che non è stata però scelta da nessuno come compagna di “giochi”.

La lettura dei sociogrammi è propedeutica per la formazione dei gruppi per la seconda fase del lavoro, più disciplinare e didattico: vengono formati gruppi di 3 o 4 bambini cercando di rispettare i “desideri” espressi nel test, all’interno del gruppo dovrà essere presente almeno un bambino/a scelto nel test. I gruppi costruiti seguendo le indicazioni ricavate dal sociogramma si sono rivelati funzionali.

Vengono allora proposte le seguenti attività:

•Disegno a più mani•Recensione di un libro•Problemi geometrici

Page 114: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Concludendo la ricerca si è rivelata interessante e la pratica dei lavori di gruppo viene ora vista dalle insegnanti come una possibilità didattica utile soprattutto ad arricchire le competenze sociali dei bambini che, durante tutte le attività proposte nel corso dell’anno, hanno mostrato voglia di fare e partecipazione costante.

Permane una difficoltà nel ricercare e “creare” attività ad hoc funzionali al lavoro gruppo.

Page 115: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLA RICERCA-AZIONE

TEAM/INSEGNANTE: P. G. – P. P.

CONTESTO (descrivi/descrivete il contesto classe in cui pensa/pensate di avviare la ricerca-azione: spazi, tempi, gruppo…)

CLASSE TERZA ELEMENTARE a tempo pieno, composta da 20 alunni, nessuno dei quali diversamente abile, ma:

•uno con diagnosi di dislessia•una con diagnosi di disgrafia e discalculia•tre con diagnosi in via di definizione•due in attesa di valutazione•due con problematiche sociali che si ripercuotono sull’apprendimento•due stranieri con lievi difficoltà linguistiche

Nella classe sono presenti anche altre problematiche:

•i bambini ascoltano poco chiunque stia parlando (adulti e compagni)•rispettano poco le regole•sono molto rumorosi e resistenti ai richiami

Per varie cause (distrazione, difficoltà di comprensione, incapacità di concentrazione, …) i tempi di esecuzione ed i livelli di apprendimento sono molto diversificati, quindi si era pensato inizialmente ad una ricerca-azione volta a diversificare le proposte di lavoro, sia in termini di richiesta che in termini di tempo di esecuzione del lavoro assegnato. Si è però successivamente pensato di mettere al centro della ricerca l’ASCOLTO, in quanto la carenza di questo ostacola nei bambini l’apprendimento e rallenta in modo esagerato qualsiasi attività.Questo problema nella nostra classe è generalizzato e non risulta relativo ad attività o momenti specifici: anche quando le proposte riguardano argomenti molto coinvolgenti e che riscuotono l’interesse dei bambini, si evidenzia scarsa capacità di ascolto.Le insegnanti incontrano molte difficoltà nel modificare la situazione, anche perché non sono aiutate dai genitori che tendono a giustificare sempre i propri figli, anche se non in modo esplicito; questo risulta essere un ostacolo al cambiamento: i bambini sentendosi spalleggiati, non ritengono di dover mutare il loro modo di fare.

Page 116: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

La modalità di lavoro prevalente è a gruppo intero; per alcune ore settimanali, approfittando delle ore di compresenza, la classe viene divisa in due gruppi omogenei che seguono delle attività di laboratorio (Educazione all’Immagine e Informatica).

AZIONI DI CAMBIAMENTO IPOTIZZATE (cosa farei/fareste, in quali tempi, con quali ruoli)

Obiettivo del nostro lavoro è quello di migliorare la capacità di ascolto dei bambini.

A questo scopo ci si propone di utilizzare come punto di partenza l’esperienza di Scuola Natura (effettuata dal 10 al 15 Novembre), sviluppando gli argomenti che durante la suddetta esperienza sono emersi e che abbiamo deciso di affrontare.Si porterà avanti il lavoro nelle due ore di compresenza settimanali non dedicate ai laboratori. L’attività si strutturerà in più momenti. Inizialmente i bambini verranno divisi in 4 o 5 gruppi egualmente numerosi. Ogni gruppo si preoccuperà di sviluppare o approfondire l’aspetto di un dato argomento. I membri del gruppo avranno ruoli diversi: qualcuno leggerà il testo fornito al gruppo, qualcuno opererà la sintesi, qualcuno scriverà, qualcuno penserà alle illustrazioni. A lavoro finito, i componenti di ogni gruppo dovranno imparare quanto hanno elaborato e verificare che l’argomento sia acquisito da tutti loro.Si formeranno poi nuovi gruppi costituiti ognuno da un rappresentante di ogni gruppo iniziale che avrà il compito di portare a conoscenza dei compagni quanto studiato.Tutti dovranno apprendere, attraverso l’ascolto delle relazioni, tutti i contenuti esposti. Alla fine verrà sottoposto agli alunni un test per verificare l’acquisizione di quanto trattato. Si sommeranno i punteggi ottenuti dai componenti di ogni gruppo per stabilire il team vincitore.STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO (quali strumenti adotterei/adottereste per documentare ricerca-azione)

Si prenderà atto dell’evolversi della situazione attraverso l’osservazione diretta delle insegnanti.Il miglioramento dell’ascolto risulterà evidente quando sarà necessario, ad esempio, un numero minore di ripetizioni della stessa indicazione di lavoro.

Page 117: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

MONITORAGGIO

Page 118: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

MonitoraggioOttobre 2008

Autoanalisi iniziale

1-La prima presentazione del progetto è avvenuta all’interno del gruppo degli insegnanti di sostegno

2-Prima compilazione della scheda di autoanalisi

Accettazione, nomina dei referenti, ricerca di docenti universitari specialisti nella didattica dell’integrazione, presentazione del progetto al collegio e contemporanea ricerca di scuole di rete.

Marzo 2008

In fase di costituzione della rete, le referenti della scuola capofila insieme alla referente della rete hanno confrontato le schede di autoanalisi rappresentative delle proprie scuole.DIFFICOLTA’ esperienze diverse tra scuole

Page 119: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Dal confronto si è giunti alla scheda di autoanalisi

Momento di autovalutazione e di approfondimento sull’essere o meno una scuola inclusiva attraverso colloqui da parte dei referenti con i docenti universitari. Al tempo stesso questi ultimi hanno raccolto dati utili per una RIFLESSIONE OPERATIVA DI GRUPPO (maggio-giugno) sulle seguenti esperienze:

modalità di individualizzazione e personalizzazione dei saperi

strategie

metodologie

didattica implicita

spazi

tempi

arredi

materiali

Page 120: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Dopo la riflessione ogni team ha scelto l’ambito della ricerca-azione

Nuovo aggiornamento dei lavori in collegio

Oggetto Problema

Punti indicati come più significativi

• Strategie d’integrazione• Didattica implicita• Personalizzazione dei saperi• Gestione delle risorse• Pei

Punti meno significativi

• Alternanza scuola lavoro• Accordi di zona

Page 121: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Il gruppo di sostegno ha cercato di scegliere oggetti che potessero coinvolgere i team, evitando tematiche specialistiche.

La scelta è ricaduta su DIDATTICA IMPLICITA E STRATEGIE DI COOPERAZIONE, in tali ambiti, secondo il gruppo, c’erano esperienze da completare e altre da promuovere per diffondere buone prassi per l’integrazione.

Punto critico: gli insegnanti che non sono riusciti a coinvolgere il loro team, pur essendo interessati al percorso proposto, hanno potuto partecipare alla fase introduttiva, ma non a quella di ricerca azione con gli alunni.

Page 122: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Risultati attesi

• Maggiore congruenza tra scelta didattica e strutturazione degli aspetti della didattica implicita.

• Promozione di pratiche didattiche ed educative coerenti con la cultura dell’integrazione.

• Implementazione di metodologie didattiche personalizzate rivolte a tutta la classe.

• Co-progettazione e co-conduzione tra ins. curricolari e di sostegno.

Page 123: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Argomenti trasversali

DIFFICOLTA’

• Costituire la rete• Condividere il bisogno di ricerca• Progettazione della ricerca

LA RICERCA AZIONE COS’E’ PER I PARTECIPANTI?

E’ l’occasione per cercare strategie e metodi efficaci per il proprio gruppo di alunni.. E’ la ricerca di risposte ai bisogni..E’ un insieme di azioni su cui si è riflettuto e deciso insieme.

E’un percorso che ha come protagonisti docenti e alunni e come meta l’acquisizione di buone prassi.

Page 124: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

MonitoraggioOttobre 2009

Elementi di caratterizzazione del progetto-Oggetto problema-Osservazioni rispetto all’autoanalisi-Oggetto definito e area di riferimento-Coerenza tra l’oggetto e i risultati dell’autoanalisi-Altre osservazioni

OGGETTO PROBLEMA…

La scheda di autoanalisi: siamo una scuola inclusiva è stata compilata del gruppo dei docenti di sostegno che per primi sono venuti a conoscenza del progetto. Si è proposto lo stesso lavoro alle scuole di rete.Dal confronto delle schede si è definito il contesto e l’oggetto della ricerca azione. I criteri che hanno fatto da guida nella scelta sono stati- Interesse dei docenti- attribuzione di significatività- esperienze da approfondire su cui poter progettare la ricerca azione (esperienza “debole” già affrontata da completare)Per questi motivi la scelta è ricaduta sull’ambito CLASSE – DIDATTICA IMPLICITA E STRATEGIE COOPERATIVE.La scuola capofila aveva inizialmente pensato di scegliere come oggetto di studio anche la DOCUMENTAZIONE, ma pensando ad un maggiore coinvolgimento degli insegnanti curricolari si sono scelti gli oggetti sopraccitati.

Page 125: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Descrizione delle fasi del progetto

PROGETTAZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE

Il progetto è stato diffuso alle scuole della rete dopo due incontri di progettazione presso l’Università Bicocca con docenti specializzate in didattica generale e specialeIntervista alla funzione strumentale e referente per l’integrazione della scuola capofila per una maggiore documentazione e per iniziare a individuare il focus di ricerca.Successivamente è avvenuto il passaggio di informazioni relative alle buone prassi delle scuole di rete al fine di permettere la conoscenza della “situazione” di ricerca Calendarizzazione degli incontri di formazione/progettazione della ricercaSei incontri tra maggio e settembre 2008

Page 126: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Descrizione delle fasi del progetto

INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO-Presentazione al collegio docenti del progetto I care: CO.DI.CE INTEGRAZIONE cooperazione e didattica implicita in contesti educativiCondivisione di alcune scelte-titolo-contesto-esperienze oggetti

Page 127: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Descrizione delle fasi del progetto

INCONTRI DI FORMAZIONE DI GRUPPO-Presentazione della Pedagogista e della Docente universitaria di didattica Speciale-Bibliografia di riferimentoP. Braga, P. Tosi “L’osservazione” in S. Mantovani (a cura di): “La ricerca sul campo in educazione”, B. Mondatori, Milano, 1998, pp.83-162K. Topping “Tutoring. L’insegnamento reciproco fra compagni”, Erickson, Trento, 1999, pp.8-17, pp. 67-75E. Cohen “Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attività”, Erickson, Trento, 1998, pp.127-142P. Ellerani (a cura di) “ Il modello del Jigsaw di Aronsons, in www.scintille.itA. Canevaro, D. Ianes (a cura di) “Buone prassi di integrazione scolastica”, Erickson, Trento, pp.7-15, pp 83-104 -Analisi critica delle strategie messe in atto dai team e dagli insegnanti partecipanti al gruppo di ricerca-Analisi critica della check list compilata dalle scuole di reteConversazione nel grande gruppo: … “Perché diversificare?”… “Cosa diversificare?”Ricerca di strategie didattiche, d’accoglienza e metodologie per l’individualizzazione e personalizzazione dei saperi-Individuazione di un caso eccellente, uno sufficientemente buono e uno critico di integrazione da parte dei team e dei singoli docenti-Individuazione di aspetti del contesto (spazi, tempi) e di strategie didattiche finalizzate all’integrazione di tutti gli alunni-… “Pensando alla vostra recente esperienza, individuate un caso di integrazione che dal vostro punto di vista è stato eccellente, uno che è stato sufficientemente buono e uno decisamente critico. Il caso può riguardare sia singoli bambini sia aspetti di contesto ( spazi, tempi…), sia strategie didattiche.Tempo: 45 minutiRuoli: facilitatore - verbalizzatore

Page 128: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Descrizione delle fasi del progetto

PROGETTAZIONE DELLA RICERCA-AZIONE NEI DIVERSI TEAM

- Individuazione del focus di ricerca- Compilazione da parte dei team della scheda di progettazione della ricerca azioneRICERCA - AZIONE

- Programmazione- Attuazione delle strategie e delle metodologie volte a raggiungere il miglioramento- Monitoraggio- AdeguamentiVALUTAZIONE

- Verifiche in itinere e conclusive- Incontri settimanali di team progettazione degli adeguamenti-Lettura dei dati raccolti alle docentiprogettazione degli adeguamenti- Consulenze in itinere da parte della Pedagogista e dalla Docente di Didattica SpecialeSOGGETTI COINVOLTI- Team - Gruppo classeOgni team partendo dalla descrizione e dall’analisi del contesto , ha ipotizzato delle azioni di cambiamento (cfr. scheda di progettazione della ricerca azione)

Page 129: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Risultati RISULTATI IN TERMINI DI MIGLIORAMENTO

Maggiore autostima degli alunni che solitamente hanno uno status inferiore. La metodologia cooperativa stimola, inserisce e agevola l’approccio allo studio degli alunni svantaggiati; porta gli alunni a scelte consapevoli Durante le attività di gruppo migliora la capacità di ascolto tra pariMigliorano le dinamiche relazionali di gruppoUna maggiore organizzazione di tempi e spazi è funzionale alle attività di individualizzazione, di recupero e di potenziamento MODALITA’ DI VERIFICA

Ogni team ha scelto strumenti e modalità di verifica ad hoc- Osservazioni carta e matita- Test sociometrico- Griglie d’osservazione: carta di osservazione delle interazioni nei gruppiComportamenti desiderati (dare/chiedere aiuto, confrontarsi, incoraggiare, sdrammatizzare un tensione di gruppo, atteggiamento generico positivo) Comportamenti da evitare (comportamento interattivo generico negativo, antagonismo, disagio, criticare, negare aiuto,disturbare il lavoro del gruppo)

- Diario di bordo- Verbali di progettazione/ verifica dei team- Confronto sul lavoro svolto- Colloquio con i formatori

Page 130: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

RilancioSviluppi

Il progetto si ritiene concluso in quanto la partecipazione all’interno della rete è stato sempre meno significativo Per chi ha rinunciato, ma anche per un numero di insegnanti che hanno vissuto l’intero percorso, il progetto è apparso complesso a livello organizzativo per i passaggi che la ricerca richiede; per altri l’esperienza si è conclusa dopo gli incontri di formazione/progettazione della fase di ricerca azione, senza poter passare all’attuazione della ricerca stessa, per la mancata adesione del resto del team al progettoPer un team complessivamente lo scopo non è stato raggiunto: pochissimi bambini hanno migliorato il loro atteggiamento e l’ascolto continua ad essere un problema.Difficoltà nel condividere il bisogno di ricercaI team che hanno concluso l’esperienza, e la ritengono positiva, pensano di proseguire nel percorso iniziato, anche a progetto concluso, inserendo l’apprendimento cooperativo tra le metodologie efficaci per l’integrazione e la motivazione all’apprendimento degli alunni

Page 131: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

Fare rete - Esperienza significativa solo per un gruppo di insegnanti delle diverse scuole- Possibilità di confronto che va oltre le routine acquisite di una scuola- Risorsa per rinnovarsi

Aspetti positivi

L’insegnante si sente “protagonista” perché durante il momento di formazione porta in campo la propria esperienza ed ha la possibilità di analizzare criticamente, attraverso il confronto, il proprio operato

Aspetti problematici

Un progetto che prevede la ricerca- azione risulta complesso e di difficile gestione per le dinamiche interne alla ricerca stessa (ipotesi- esperienza-attività-verifica)Tempi …

LA RICERCA-AZIONE

La rete ha assunto il concetto di ricerca azione presentato nel testo “La ricerca sul campo in educazione”

Page 132: CO.DI.CE. INTEGRAZIONE Cooperazione e Didattica Implicita in Contesti Educativi per lintegrazione Ministero Pubblica Istruzione I CARE Imparare Comunicare.

La ricerca-azione mira a contribuire contemporaneamente alla risoluzione dei problemi pratici immediati di una specifica situazione e agli obiettivi della scienza sociale per mezzo di una mutua collaborazione (cliente- ricercatore) all’interno di un contesto mutualmente accettabile.

La ricerca-azione consiste in un processo diretto al cambiamento di comportamenti e, per questa ragione, considera primari i problemi e le fasi della progettazione, concretizzazione e valutazione della ricerca stessa.

La ricerca-azione si prefigge tre specifici obiettivi:

1. Sviluppare abilità e destrezza nella risoluzione dei problemi

2. Sviluppare un approccio di ricerca su problemi quotidiani degli insegnanti

3. Sviluppare un modo di pensare basato sui fatti piuttosto che su impressioni soggettive