Codice cliente: 123456789 bOD=KCDK · PDF fileg3j=;t;oh3jda=pc9?orro?c@:kdpk?knho;;o?o...

download Codice cliente: 123456789 bOD=KCDK · PDF fileg3j=;t;oh3jda=pc9?orro?c@:kdpk?knho;;o?o rodo=:hhtqcdm?:k;µpohhoqkn?oqloth;?kgod;k 9tddctpthkgod;t?oqtgatmdoachk;kqloo qt;;k9tkdnc?gt5kcdom

If you can't read please download the document

Transcript of Codice cliente: 123456789 bOD=KCDK · PDF fileg3j=;t;oh3jda=pc9?orro?c@:kdpk?knho;;o?o...

#

Corriere della Sera Gioved 14 Dicembre 2017 ECONOMIA 45

Pensioni, ecco chi potr andare primaApe sociale, si allarga la platea. Dal 2019 scatta laumento dellet di 5mesi, tranne per 15 lavori gravosi

Previdenza

Numeri correttiallEuropaper tutelarei veri pensionati

In Italia si continua a parlare di pensioni. Espesso lo si fa a partire da numeri sbaglia-ti. Nessunameraviglia se poi quando dal-lEuropa devono indicarci strade per ilrisanamento tutto sembra ruotare attorno

alla previdenza. La prova labbiamo vista nellalettera che la Commissione ha recentementeinviato al nostro Paese dove lunica parola cheemerge pensioni. LItalia ha gi subitosulla propria pelle questa situazione quandonel pieno della crisi del 2011 si arriv al cambiodi governo dopo lattacco dei mercati, con unaperdita di sovranit, e a una riforma previden-ziale per certi versi esagerata e sbagliata. Ma dadove arrivano i dati sulla previdenza? Sonoforniti dallIstat. Ed lIstat che li fornisce aEurostat e agli altri organismi internazionali (spero sia chiaro a tutti che n Eurostat n Ocsen Fmi hannomodelli econometrici sullItaliae quindi si basano sulle cifre dellistituto na-zionale). E se da quelle cifre si evince che laspesa per le pensioni pari al 18% circa del Pilcontro unamedia dei 27 Paesi inferiore al 15%,cosa possono pensare i nostri Partner europeidi noi e che cosa possono chiederci? Logica-mente di tagliare le pensioni visto anche ilnostro enorme debito pubblico.Ma come stanno veramente le cose? La spesa

per le pensioni per il 2016,sulla rigorosa base dei bilanciInps, pari a circa 218 miliardimentre i contributi sono pari a197 miliardi. Gi questo baste-rebbe per dire che il deficitnon di 87 miliardi ma di 21.Ma non finita qui: se alleprestazioni togliamo le inte-grazioni al minimo e le mag-giorazioni sociali (lex milione

al mese di Berlusconi) che pure lInps mette trale spese assistenziali, e senza considerare laquota assistenziale per i dipendenti pubblicipari a 8,1 miliardi, la spesa si riduce a meno di208miliardi. Poich sulle pensioni, a differen-za di altri Paesi Ue, gravano le imposte che peril 2016 sono state pari a quasi 50 miliardi, laspesa vera si riduce a poco pi di 150 miliardiche rapportata ai contributi pagati dalla pro-duzione evidenzia un saldo positivo di oltre 30miliardi. Ma chi le paga le imposte? Su 16,1milioni di pensionati oltre il 51% sono total-mente o parzialmente assistiti dalla fiscalitgenerale cio da tutti noi (almeno da quelli,pochi, che le tasse le pagano); le dichiarazionisui redditi Irpef 2015 presentate nel 2016, cidanno un dato sconcertante: poco pi del 38%dei dichiaranti paga quasi il 90% di tutta lIrpefe di questi l11% ne paga quasi la met.Ma torniamo ai pensionati: il dato da Paese

in via di sviluppo infatti ben 8,2 milioni sonoassistiti totalmente (oltre 4 milioni) o parzial-mente (altri 4) dallo Stato tramite pensionisociali, assegni sociali, invalidit, accompa-gnamento, pensioni di guerra (ci costano an-cora 1,5 miliardi dopo oltre 70 anni dalla finedel secondo conflitto mondiale), maggiorazio-ni sociali, integrazioni al minimo, 14esimamensilit, social card e dal prossimo anno an-che con il reddito di inserimento (Rei) checoster altri 4 miliardi. Occorre considerareche per avere una pensione minima bastereb-bero meno di 15 anni di contributi che il 51%dei nostri pensionati assistiti in 66 anni di vitanon ha pagato (e quindi non ha versate neppu-re le imposte). I poveretti che pagano i 50 mi-liardi di tasse sulle pensioni sono quelli che daattivi hannomantenuto questo Stato. Quellache sta esplodendo la spesa assistenziale acarico della fiscalit generale che nel 2016 hatoccato quota 107 miliardi ed una spesa nettaperch a differenza di quella per le pensioni,su queste prestazioni non ci sono imposte.LIstat e lInps dovrebbero quindi rifletterebene sulla congruit delle cifre che altrimentivanno ad alimentare campagne politiche ecattiva informazione.

RIPRODUZIONE RISERVATA

I dati

La spesa perle pensioni peril 2016 pari acirca 218miliardi mentrei contributisono pari a 197miliardi: ildeficit quindidi 21 miliardi.Inoltre, se alleprestazionitogliamo leintegrazioni alminimo e lemaggiorazionisociali (lexmilione al mesedi Berlusconi)che pure lInpsmette tra lespeseassistenziali, esenzaconsiderare laquotaassistenzialeper i dipendentipubblici pari a8,1 miliardi, laspesa si riducea meno di 208miliardi

Ma quantoarriva davveronelle tasche deipensionatiitaliani? Poichsulle pensioni,a differenza dialtri PaesidellUnioneEuropea,gravano leimposte cheper il 2016sono state paria quasi 50miliardi, laspesa vera siriduce a pocopi di 150miliardi cherapportata aicontributipagati dallaproduzione(aziende elavoratori)evidenzia unsaldo positivodi oltre 30miliardi

ROMA Anche i lavoratori agri-coli, siderurgici, i marittimi e ipescatori avranno accesso dal2018 allApe sociale, lanticipodelluscita previdenziale previ-sta per chi svolge lavori gravo-si, purch abbia almeno 63 an-ni e 30 di contributi. Le quat-tro nuove categorie si aggiun-gono al le undici che gipossono beneficiare dellanti-cipo, e cio gli operai edili,gruisti, ferrovieri, camionisti,conciatori, infermieri, badan-ti, operatori ecologici, addettialle pulizie, maestre dasilo efacchini. A questi stessi lavora-tori non si applica laumentodellet pensionabile di cinquemesi previsto nel 2019 per lal-lungamento delle speranze divita (il decreto stato pubbli-cato proprio ieri).Lampliamento della platea

dei beneficiari dellApe socia-le, un assegno di accompagna-mento a carico dello Stato sinoa l raggiungimento della pen-sione di vecchiaia, previstoda un emendamento del go-verno alla legge di bilancio.Unaltra norma presentata dalgoverno prevede lo sconto diun anno per ogni figlio, per unmassimo di due anni, dei re-quisiti di accesso allApe socia-le per le donne che lavorano.Attualmente lo sconto previ-sto di seimesi per ogni figlio.Con le due modifiche propo-ste il governo d quindi attua-zione allintesa raggiunta nellesettimane scorse con i sinda-cati, che si dicono soddisfatti.La relazione tecnica che ac-

compagna lemendamento ledomande per lApe social ac-

colte fino al 4 dicembre scorsoerano 15.559, con la previsionedi accoglierne 22 mila entro lafine dellanno, a fronte dei25.900 aventi diritto. Per il20018 il governo stima invecelaccoglimento di 16 mila do-mande. Per quanto riguardalaccesso al pensionamentoanticipato dei lavoratori pre-coci, le domande accolte a ini-zio dicembre erano circa 9 mi-la, con la previsione di acco-glierne entro il 2017 16.400 afronte dei 19.300 potenziali

aventi diritto. Nel 2018, invece,sono attese 15 mila richieste.La discussione della legge

di Bilancio e degli emenda-menti entrer nel vivo solo og-gi, con lesamedelle oltremilleproposte segnalate dai gruppi.Tra i primi capitoli che saran-no affrontati c quello del la-voro. C un consenso moltoforte tra tutti i gruppi sulla ne-cessit di dare una nuova stret-ta alluso dei contratti a tempodeterminato, fissando un nuo-vo limite cumulativo a 24 me-

si, due anni, invece dei tre at-tuali. Sarebbe un bel segnaleda parte del governo com-menta il segretario della Cgil,Susanna Camusso, ma senon si interviene sulle causalinon si interviene sulle ragioniper cui questi contratti si sonomoltiplicati.In Commissione Bilancio

potrebbero esserci nuove mo-difiche sulla web tax, sul su-perticket sanitario, sul bonusper neonati, sul sostegno ai ri-sparmiatori coinvolti nei dis-

sesti bancari. Su alcune inizia-tive c consenso bipartisan,come sullestensione alle pic-cole imprese che operano inregime di cassa della deduci-bilit delle perdite di magazzi-no. Tra gli emendamenti se-gnalati dal Pd la stretta sul-labusivismo edilizio, con fon-di per le demolizioni.Intanto la ripresa delleco-

nomia si rafforza. Il CentroStudi della Confindustria harivisto al rialzo il Pil del 2018all1,5%, dall1,3% stimato a set-tembre. Lieve rallentamentonel 2019, ma si tratta di unastima prudenziale: sarannodeterminanti infatti investi-menti e credito.

Mario Sensini RIPRODUZIONE RISERVATA

Note: (1) Valido per gli uomini dal 2012. Per le donne un anno in meno;* Nel pubblico impiego la pensione di vecchiaia per le donne di 66,7 anni,

come per gli uomini CdS

Il sistema pensionistico

Et anagraficaAnni di contribuzione

42,1(1) 42,5 42,6 42,6 42,10 42,10 42,10 43,3

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Let che saleLevoluzione dei requisiti per la pensione di vecchiaiae anzianit (fondo pensioni lavoratori dipendenti)

Assegni pi piccoliCoefficienti di trasformazione la percentuale usata per calcolare la pensione annuacome quota dei contributi totali versati

VECCHIAIA ANZIANITUomini Donne Indipendente da et

6666,3 66,3 66,3 66,7 66,7 66,7

62 62,3 63,9 63,9 65,7*65,7* 65,7*

67

6,1%5,9%5,7%5,5%5,3%5,1%4,9%4,7%

1995 2016 2023 2029 2035 2041 2047 2053 20652059

Le categoriePorte aperte ancheai lavoratori agricolie siderurgici,a marittimi e pescatori

8,2milioniil numero deipensionatiassistiti dalloStato

di Alberto Brambilla

italia: 505152535455565758

Codice cliente: 123456789