COCA-COLA IN ITALIA: L’ImpATTO eCONOmICO e … · riconducibili ai fornitori principali di...

19
COCA-COLA IN ITALIA: L’IMPATTO ECONOMICO E OCCUPAZIONALE NEL 2014 Una Ricerca condotta dai Prof. Fabrizio Perretti e Prof. Stefano Basaglia di SDA Bocconi Milano, Divisione Ricerche “Claudio Dematté”, nell’anno 2015

Transcript of COCA-COLA IN ITALIA: L’ImpATTO eCONOmICO e … · riconducibili ai fornitori principali di...

COCA-COLA IN ITALIA: L’ImpATTO eCONOmICO e OCCupAzIONALe

NeL 2014

Una Ricerca condotta dai Prof. Fabrizio Perretti e Prof. Stefano Basaglia di SDA Bocconi Milano, Divisione Ricerche “Claudio Dematté”, nell’anno 2015

SINTeSI DeLLO STuDIO

2

COCA-COLA IN ITALIA

4

La struttura 5

La ricerca:Obiettivo, modello

e metodologia8

IL peSO eCONOmICO

DI COCA-COLA12

L’ImpATTO OCCupAzIONALe

DI COCA-COLA 18

Impatto diretto22

Impatto indiretto24

NON SOLO bOLLICINe

26

CONCLuSIONI 28

2 3

Nei primi mesi del 2015 il Professor Fabrizio Peretti e il Professor Stefano Basaglia di SDA Bocconi School of Management hanno condotto, nell’ambito della Divisione Ricerche “Claudio Dematté”, uno Studio sull’impatto economico e occupazionale generato da Coca-Cola in Italia*. Ai fini della presente Ricerca sono state considerate le tre società Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia, Fonti del Vulture, escludendo dall’analisi Sibeg.

SINTeSI DeLLO STuDIO

I risultati della Ricerca sono presentati in termini di risorse economiche distribuite all’interno del sistema economico italiano con riferimento a famiglie, imprese, Stato, e di generazione di occupazione sia in modo diretto (dipendenti), sia in modo indiretto (fornitori a diversi livelli). Coca-Cola è presente in Italia da quasi un secolo e ad oggi:

è la realtà numero 1nel settore delle bibite e in quello delle bevandee la quinta nel settore più ampio del Food&Beverage, in termini di risorse generate e distribuite nel sistema economico.

Quanto emerge dall’analisi conferma come Coca-Cola sia una realtà italiana fortemente radicata sul territorio con oltre 2.000 dipen-denti: un vero e proprio motore di occupazione diretta e indiretta e di ricchezza, con un impatto economico significativo per il Paese.

SINTeSI DeL STuDIO

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

A essa é riconducibile lo

0,18% del totale delle imposte sui prodotti versate

complessivamente in Italia.

Ha rapporti economici con più di

1.000 fornitori (64% nel Nord-Italia e 36%

nel Centro-Sud).

Genera in Italia

815 milioni di euro

di risorse, cifra che corrisponde allo

0,05% del pIL.

Ogni posto di lavoro diretto genera circa

13 posti di lavoro indiretti

all’interno dell’economia italiana.

Offre un

profilo retributivo

superiorerispetto alla media del settore delle bevande (+12% nel caso dei quadri e impiegati; +21% nel caso degli operai).

Presenta una

maggioreincidenza femminile,

rispetto alla media del settore, sia a livello di quadri (34% rispetto al 28%) che a livello di cariche dirigenziali (24% rispetto al 13%).

Dà lavoro direttamente a

2.074 dipendenti.

Determina un impatto occupazionale diretto ed indiretto di circa

26.000 posti di lavoro (pari allo 0,1% della forza lavoro totale in Italia), sul cui reddito dipendono circa

70.000 persone

4 5

the Coca-Cola Company è presente in Italia da quasi un secolo: nel 1919 ha registrato il marchio e nel 1927 è stato aperto il primo impianto di imbottigliamento.

COCA-COLAIN ITALIA

4 SeDI (uffici, centri di assistenza

tecnica e magazzini)

6 ImpIANTI prODuTTIvI

OLTre 2.300 DIpeNDeNTI

LA STruTTurA

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICOCA-COLA IN ITALIA

La struttura

la ricerca:obiettivo, Modello e Metodologia

6 7

2000DIPeNDeNtI

StABIlIMeNtI5

214DIPeNDeNtI

Le attività di Coca-Cola in Italia sono condotte da tre società:

COCA-COLA ITALIA

è responsabile delle attività di marketing strategico, della gestione e protezione del marchio, dei rischi reputazionali, del packaging, della promozione rivolta ai consumatori, della pubblicità, delle ricerche di mercato, della comunicazione del brand e dei rapporti istituzionali.

COCA-COLA HbC ITALIA

è il maggiore imbottigliatore in Italia dove ha iniziato ad operare nel 1995; si occupa del merchandising dei prodotti, della relazione con i clienti, dell’implementazione delle promozioni, delle attività inerenti ai temi di Responsabilità Sociale d’Impresa, delle relazioni pubbliche e istituzionali e della distribuzione dei prodotti in tutta Italia ad esclusione della Sicilia. Coca-Cola HBC Italia acquista i concentrati dal gruppo The Coca-Cola Company, confeziona il prodotto all’interno di 5 impianti di imbottigliamento distribuiti capillarmente in Italia e li veicola a quasi 160.000 clienti. Nel 2006, insieme a The Coca-Cola Company, entra nel settore delle acque minerali acquisendo Fonti del Vulture.

SIbeg* dal 1960 produce, imbottiglia e distribuisce in Sicilia tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company.

*Ai fini della presente Ricerca sono state considerate Coca-Cola Italia e Coca-Cola HBC Italia, escludendo dall’analisi Sibeg S.r.l.

Così articolata Coca-Cola si presenta come una realtà italiana con un forte legame con il territorio e un notevole impatto economico che ora andremo ad analizzare.

In Italia il mondo Coca-Cola comprende nel suo insieme sei impianti

di imbottigliamento, di cui quattro di bevande situati a Nogara (VR), Oricola (AQ),

Marcianise (CE), Catania, e due di acque ovvero Monticchio e Rionero in Vulture (PZ). Sono inoltre presenti quattro sedi di uffici e

magazzini, due a Sesto S. Giovanni (MI), uno a Buccinasco (MI), uno a Catania,

e ancora un centro di assistenza tecnica a Catania.

Stabilimenti di prodotto/bevande Stabilimenti acqua Sedi/uffici Centro assistenza

74DIPeNDeNtI

StABIlIMeNto1

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICOCA-COLA IN ITALIA

La struttura

la ricerca:obiettivo, Modello e Metodologia

8 9

Obiettivo lo Studio si pone come obiettivo quello di analizzare e descrivere il valore della filiera economica e l’impatto occupazionale di Coca-Cola nel Paese.

Le bevande a marchio Coca-Cola sono spesso considerate dai consumatori italiani come provenienti da un’unica azienda multinazionale con sede negli Stati Uniti, ad Atlanta. In realtà la loro produzione avviene localmente in tutti i diversi Paesi in cui Coca-Cola è presente ad opera di una, o più, società di imbottigliamento che acquistano i concentrati direttamente da The Coca-Cola Company. Le società di imbottigliamento nazionali creano posti di lavoro, sostengono l’occupazione, generano redditi ed entrate fiscali, grazie all’acquisto di beni e servizi e alla vendita dei propri prodotti attraverso una capillare rete distributiva.

La presenza locale di Coca-Cola in Italia è uno dei tre temi presentati in occasione di Expo 2015, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Coca-Cola, la più grande azienda di bevande al mondo, vista la sfida globale posta da l’Esposizione Universale di Milano, alla quale si può far fronte solo unendo gli sforzi di ognuno - istituzioni, società civile e imprese private -, ha scelto di essere parte della soluzione. Coca-Cola in Italia infatti, attraverso un impegno costante e duraturo verso l’innovazione finalizzata al sostengo e allo sviluppo di comunità sostenibili, promuove iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale, sostenere uno stile di vita attivo e supportare lo sviluppo economico delle comunità in cui opera.

LA rICerCA: ObIeTTIvO, mODeLLO e meTODOLOgIA

impattoeCONOmICO OCCupAzIONALe

impatto

modello per lo studio dell’impatto economico l’impatto economico è misurato in termini di risorse economiche distribuite dall’azienda all’interno del sistema economico italiano, considerando quanto percepito rispettivamente da famiglie, imprese e Stato, ossia i tre principali attori in cui ogni sistema economico è tradizionalmente suddiviso.

Viene approfondito il valore della filiera economica di Coca-Cola in Italia, considerando tanto l’indotto generato nei confronti delle imprese-fornitori italiani, quanto quello generato da altri contributi, ad esempio gettito fiscale e investimenti, riconducibili alla presenza di Coca-Cola nel nostro Paese.

Viene valutato l’impatto occupazionale di Coca-Cola in Italia sia in termini diretti, riferito al numero di occupati presso sedi e stabilimenti Coca-Cola, sia in termini indiretti considerando il numero di occupati riconducibili ai suoi fornitori principali.

FAmIgLIe ImpreSe STATO

Rispetto a queste tre categorie, l’apporto economico di Coca-Cola è stato analizzato in termini di: ■

salari e stipendi erogati ai propri dipendenti (famiglie);

acquisti di beni e servizi ed investimenti di beni materiali (imprese);

imposte e contributi versati (Stato).

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICOCA-COLA IN ITALIA

la struttura

La ricerca:Obiettivo, modello e metodologia

10 11

modello per lo studio dell’impatto economicol’impatto sull’occupazione è misurato distinguendo tra:

Impatto diretto, considerando il numero di dipendenti e occupati presso sedi e stabilimenti Coca-Cola.■

Impatto indiretto, di primo e secondo livello, considerando il numero di dipendenti e occupati riconducibili ai fornitori principali di Coca-Cola in Italia.

Nello specifico, in quest’ultimo caso, Coca-Cola viene considerata in qualità di “impresa focale” nell’ambito di una rete inter-organizzativa di cui fanno parte fornitori che vengono distinti su due differenti livelli in base ai rispettivi rapporti intrattenuti con Coca-Cola:

fornitori di primo livello, che sono quei fornitori con cui Coca-Cola intrattiene direttamente delle relazioni di scambio;■

fornitori di secondo livello, che sono invece rappresentati da “fornitori dei fornitori”, ovvero la realtà con cui Coca-Cola non ha una relazione diretta ma le cui attività sono influenzate dalle decisioni di acquisto di Coca-Cola attraverso la relazione che queste imprese hanno con i fornitori di primo livello.

Nella valutazione dell’impatto occupazionale di Coca-Cola in Italia si distingue tra occupazione intesa come numero di dipendenti ed occupazione intesa come numero di occupati totali che include i lavoratori dipendenti, indipendenti, esterni e temporanei. Tenendo presente dunque tutte le categorie sopra descritte, nella Ricerca i risultati presentati sono riferiti alle diverse categorie dei dipendenti, diretti e indiretti di primo e secondo livello, e degli occupati, a loro volta diretti e indiretti di primo e secondo livello.

metodologia■

Fonti di dati: dati diretti Coca-Cola*, dati AIDA**, dati Istat, dati raccolti da SDA Bocconi attraverso un questionario online somministrato ad un numero selezionato di fornitori di Coca-Cola HBC Italia (n=112).

Anni: l’analisi si riferisce prevalentemente all’anno 2014. Per alcune banche dati e per alcuni aggregati, i dati disponibili più recenti sono relativi all’anno 2013; là dove utilizzati, l’analisi è riferita all’anno 2013.

Parametri di stima utilizzati per il calcolo dell’impatto occupazionale di primo livello:- valore acquistato presso i fornitori di Coca-Cola HBC Italia nel 2013 e 2014;- ricavi, numero dipendenti, fatturato per dipendente per ciascun fornitore (media ultimi 10 anni) -

banca dati AIDA;- numero dei dipendenti riferibili all’acquisto di beni e servizi da parte di Coca-Cola sul totale dei

dipendenti e sulle variazioni di tale numero in riferimento ad aumento/diminuzione di tali acquisti - questionario SDA Bocconi.

Parametri di stima utilizzati per il calcolo dell’impatto occupazionale di secondo livello:- modello input-output delle interdipendenze settoriali in base alle tavole delle risorse e degli

impieghi (anni 2010 e 2011) e tavole simmetriche (anno 2010) dell’Istat pubblicate il 13 gennaio 2015 e coerenti con gli aggregati di contabilità nazionale secondo il Sec 2010, diffusi il 22 settembre 2014.

In riferimento all’impatto occupazionale si è distinto tra occupazione intesa come numero di dipendenti ed occupazione intesa come numero di occupati totali che include i lavoratori dipendenti, indipendenti, esterni e temporanei. Le stime sugli occupati totali - a livello indiretto - si basano sui dati Istat relativi ai dati strutturali del sistema imprenditoriale italiano e sul 9° censimento dell’industria e dei servizi.

*Ai fini della presente Ricerca sono state considerate le tre società Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia, Fonti del Vulture, escludendo dall’analisi Sibeg.

**AIDA: Analisi Informatizzata delle Aziende Italiane - banca dati

ImpATTO INDIreTTOprImO LIveLLO

ImpATTO DIreTTOdipendenti e occupati presso sedi e stabilimenti Coca-Cola

fornitori con cui Coca-Cola intrattiene direttamente delle relazioni di scambio

ImpATTO INDIreTTOSeCONDO LIveLLO

fornitori con cui Coca-Cola non ha una relazione diretta

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICOCA-COLA IN ITALIA

la struttura

La ricerca:Obiettivo, modello e metodologia

12 13

ALImeNTArI e bevANDe Le imprese appartenenti all’industria degli alimentari e delle bevande (Food&Beverage - codice Ateco 10.0 e 11.0),in base alle rilevazioni AIDA su bilanci 2013. Questo gruppo comprende 16.017 imprese ed ha distribuito al sistema economico risorse per 98.227 milioni di euro*.

IL peSOeCONOmICO DI COCA-COLAPer comprenderne appieno il peso economico si è rivelato utile il confronto con un gruppo di aziende simili per attività: il gruppo dei pari. Nell’ambito della ricerca sono stati quindi individuati:

SINteSI Del StUDIo

IL peSO eCONOmICO DI COCA-COLA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

bIbITe Le imprese appartenenti all’industria delle bibite analcoliche, delle acque minerali e di altre acque minerali in bottiglia (codice Ateco 11.07). In base alle rilevazioni AIDA su bilanci 2013. Questo gruppo comprende 322 imprese ed ha distribuito al sistema economico risorse per 3.071 milioni di euro.

bevANDe Le imprese appartenenti all’industria delle bibite analcoliche, delle acque minerali, di altre acque in bottiglia, dei vini da uva, sidro e birra (codice Ateco 11.0).In base alle rilevazioni AIDA su bilanci 2013. Questo gruppo comprende 2.072 imprese ed ha distribuito al sistema economico risorse per 12.453 milioni di euro.

*Il settore degli alimentari e delle bevande comprende il settore delle bevande. Il settore delle bevande comprende il settore delle bibite analcoliche, delle acque minerali e di altre acque in bottiglia.

Codice Ateco: il codice Ateco è una combinazione alfanumerica che identifica una Attività Economica. Dal 1° gennaio 2008 è in vigore la nuova classificazione Ateco 2007, approvata dall’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) in stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, le Camere di Commercio ed altri Enti, Ministeri ed associazioni imprenditoriali interessate.

14 15

INDuSTrIA DeLLe bIbITe322 impreseche generano3.071 mio di eurodi fatturato

INDuSTrIA DegLI ALImeNTArIe DeLLe bevANDe16.017 impreseche generano98.227 mio di eurodi fatturato

CoCa-Cola IN ITalIa* Nell’INdusTrIa delle BIBITe

Le risorse distribuite da Coca-Cola* rappresentano il 32,9% delle risorse totali generate dall’industria delle bibite (pari a 3.071 milioni di euro), e precisamente:

il 34,1% delle risorse che questo gruppo destina alle famiglie, ■

il 32,5% delle risorse destinate alle imprese,■

il 39,0% delle risorse destinate allo stato,

In termini di risorse generate da questo gruppo di 322 imprese, Coca-Cola occupa la prima posizione.

SINteSI Del StUDIo

IL peSO eCONOmICO DI COCA-COLA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

CoCa-Cola IN ITalIa* Nell’INdusTrIa delle BeVaNde

Le risorse generate da Coca-Cola rappresentano l’8,1% delle risorse totali dell’industria delle bevande (pari a 12.453 milioni di euro), e precisamente:

il 9,9% delle risorse che questo gruppo destina alle famiglie, ■

il 7,9% delle risorse destinate alle imprese,■

il 9,4% delle risorse destinate allo stato.

In termini di risorse generate da questo gruppo di 2.072 imprese, Coca-Cola occupa la prima posizione.

CoCa-Cola IN ITalIa* Nell’INdusTrIa del Food&BeVerage

Le risorse generate da Coca-Cola rappresentano l’1% delle risorse totali dell’industria del Food&Bevarage (pari a 98.227 milioni di euro), e precisamente:

l’1,3% delle risorse che questo gruppo destina alle famiglie,■

l’1,0% delle risorse destinate alle imprese, ■

l’1,3% delle risorse destinate allo stato.

In termini di risorse generate da questo gruppo di 16.017 imprese, Coca-Cola occupa la quinta posizione.

ReAltà

ReAltà

ReAltà

*In questo caso l’impatto economico non è riferibile esclusivamente all’Italia. Si tratta, infatti, di impatto economico comples-sivo (che nel caso della categoria Imprese comprende anche i fornitori esteri e nel caso della categoria Famiglie anche i salari ed i compensi verso soggetti non residenti in Italia).Ai fini della presente Ricerca sono state considerate le tre società Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia, Fonti del Vulture, escludendo dall’analisi Sibeg.

di questo Coca-Cola rappresenta il

INDuSTrIA DeLLe bevANDe2.072 impreseche generano12.453 mio di eurodi fatturato

di questo Coca-Cola rappresenta l’

di questo Coca-Cola rappresental’

32,9 %

8,1 %

1,0 %

a

a

a

16 17

SINteSI Del StUDIo

IL peSO eCONOmICO DI COCA-COLA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

Focalizzando l’attenzione sul sistema economico italiano, nel 2014 Coca-Cola ha distribuito risorse per 481 milioni di euro, così distribuiti:

78 mILIONI DI eurO ALLe FAmIgLIe■

366 mILIONI DI eurO ALLe ImpreSe■

37 mILIONI DI eurO ALLO STATO

Se a questi dati si aggiungono anche le imposte sui prodotti Coca-Cola, si generano altri 334 milioni di euro destinati allo Stato che risultano pari allo

0,18% del totale delle imposte sui prodotti versate complessivamente in Italia.

Le risorse complessive, diventano, quindi, pari a 815 milioni di euro, pari ad un valore dello 0,02% delle risorse complessive generate in Italia, che corrisponde allo 0,05% del PIl.

In termine di distribuzione delle risorse, dei 481 milioni di euro generati da Coca-Cola la percentuale maggiore viene destinata alle Imprese nella misura del 76%. Considerando invece anche le risorse generate dalle imposte sui prodotti, per un totale pari a 815 milioni di euro, le percentuali cambiano: il 45% delle risorse è destinato alle imprese, un altro 45% allo Stato e il restante 10% alle famiglie.

Concentrando l’attenzione sulle imprese e, quindi, sui fornitori di Coca-Cola, emerge che nel 2014 Coca-Cola ha acquistato direttamente beni e servizi da 1.052 fornitori di primo livello*, per un valore acquistato pari a più di 281 milioni di euro ed un valore medio per fornitore di circa 267 mila euro.

*Il numero di fornitori e la loro distribuzione geografica si riferiscono esclusivamente a Coca-Cola HBC Italia e Fonti del Vulture.

815 eurO mio

481 eurOmio

334 eurOmio

famiglie - imprese - Stato

DA COCA-COLA IN ITALIA

DALLe ImpOSTe SuI prODOTTI COCA-COLA

18 19

L’ImpATTOOCCupAzIONALe DI COCA-COLA

Come già accennato nella spiegazione del modello di ricerca per lo studio sull’impatto occupazionale (pagina 10), è stato considerato sia l’impatto diretto, riferito al numero di dipendenti e occupati presso sedi e stabilimenti Coca-Cola in Italia, ad esclusione della regione Sicilia, sia l’impatto indiretto riferito al numero di occupati riconducibili ai principali fornitori.Sono stati quindi individuati fornitori di primo livello, ovvero quei fornitori con cui Coca-Cola in Italia intrattiene direttamente delle relazioni di scambio, e fornitori di secondo livello, rappresentati dai “fornitori dei fornitori” di Coca-Cola.Si ricorda anche che nella valutazione si è distinto tra occupazione intesa come numero di dipendenti ed occupazione come numero di occupati totali, che include i lavoratori dipendenti, indipendenti, esterni e temporanei.

l’impatto complessivo sull’occupazione è misurato distinguendo tra:

L’ImpATTO OCCupAzIONALe DI COCA-COLA

impatto diretto

impatto indiretto

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

impattodiretto

impattoindiretto

21

personedipendono dai redditi di lavoro generati da Coca-Cola

20.135DIpeNDeNTI

25.918OCCupATI

L’ImpATTO OCCupAzIONALe DI COCA-COLA

impatto diretto

impatto indiretto

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

Se si considerano i dipendenti, nel 2014 Coca-Cola ha avuto un impatto occupazionale complessivo pari a 20.135 lavoratori, di cui 2.074 a livello diretto e 18.061 a livello indiretto (1.911 lavoratori indiretti di primo livello e 16.150 lavoratori indiretti di secondo livello).

In termini di occupati, ovvero i lavoratori dipendenti, indipendenti, esterni e temporanei, nel 2014 Coca-Cola in Italia ha avuto un impatto occupazionale complessivo pari allo 0,1% della forza lavoro totale in Italia. Di questi, 2.661 a livello diretto e 23.257 a livello indiretto (più precisamente 2.457 lavoratori indiretti di primo livello e 20.800 lavoratori indiretti di secondo livello).

Dalla ricerca emerge che:

Coca-Cola ha un impatto occupazionale diretto ed indiretto di circa 26.000 posti di lavoro, pari allo 0,1% della forza lavoro totale in Italia, sul cui reddito dipendono, in parte o totalmente, circa 70.000 persone*.

ogni posto di lavoro diretto in Coca-Cola genera circa 13 posti di lavoro indiretti all’interno dell’economia italiana.

*Stima su dati Istat (2013) sulla distribuzione delle famiglie italiane per numero di componenti.

Diretto

Indiretto 1° livello

Indiretto 2° livello

2.074

1.911

16.150

2.661

2.457

20.800

della forza lavoro totale in Italia

pari allo

0,1%

23

I dipendenti di Coca-Cola in Italia nel 2014 sono stati pari a 2.074 unità, con una quota stimata di occupati totali pari a 2.661. La quota di lavoratori dipendenti diretti può essere analizzata prendendo in considerazione le diverse variabili di distribuzione geografica, età, genere e qualifica professionale.

la dIsTrIBuzIoNe geograFICa

Da un punto di vista geografico, la distribuzione dei lavoratori in base alla residenza* vede il 58% al Nord, 19% al Centro e 23% nel Sud e in Sardegna. In particolare, le regioni con il numero più elevato di dipendenti sono Lombardia (516), Veneto (315), Campania (240), Lazio (172) e Emilia-Romagna (142). Queste cinque regioni da sole ospitano il 69% della forza-lavoro di Coca-Cola. Inoltre, il 49% della forza lavoro si concentra nel “triangolo” Lombardia-Veneto-Emilia Romagna. La distribuzione, invece, in base alla sede di lavoro vede il 61% al Nord, 17% al Centro e 22% nel Sud e in Sardegna.

l’eTà

Il 74% dei lavoratori appartiene alla cosiddetta Generazione X, ossia lavoratori tra i 30 e i 50 anni nati tra il 1964 e i primi anni ottanta, mentre il 20% appartiene ai Baby Boomers, persone con più di 50 anni nati prima del 1964, il 6% alla Generazione Y, persone con meno di 30 anni nate a partire dalla prima metà degli anni ottanta. Rispetto alle altre imprese attive è dunque nettamente superiore la quota degli esponenti della Generazione X (74% contro 61%) e inferiore quella dei lavoratori della Generazione Y (6% contro 17%).

L’ImpATTO OCCupAzIONALe DIreTTO

5% Dirigenti

Il geNere e la qualIFICa ProFessIoNale

Dall’analisi sui dati del 2014 emerge che, se gli uomini rappresentano il 72% della forza lavoro, Coca-Cola in Italia si distingue per una maggiore incidenza femminile sia a livello di quadri (34% rispetto al 26%) che a livello di cariche dirigenziali (24% rispetto al 13%) rispetto alla media del settore. In Coca-Cola HBC Italia inoltre, la metà dei ruoli appartenenti al Comitato di Direzione aziendale sono ricoperti da donne. Per quanto riguarda la categoria professionale, poi, gli impiegati rappresentano la netta maggioranza (69%), seguono gli operai (19%), i quadri (7%) e i dirigenti (5%). Questa suddivisione in base alla categoria professionale è molto diversa rispetto a quella delle imprese attive dove la maggioranza dei lavoratori sono operai, seguiti da impiegati, quadri e dirigenti. In particolare, Coca-Cola ha molti più impiegati (69% contro 38%), più quadri (7% contro 4%) e più dirigenti (5% contro 4%). Se si confrontano infine le retribuzioni medie di Coca-Cola rispetto a quelle medie del settore delle bevande*, si evince come Coca-Cola offra un profilo retributivo superiore del 12% nel caso dei quadri e impiegati e del 21% nel caso degli operai, evidenziando inoltre un profilo meno sperequativo per quanto riguarda le retribuzioni dei dirigenti**.

*Dati Istat 2014 relativi ad imprese ATECO 11.0

69% Impiegati

19% Operai

7% Quadri

L’ImpATTO OCCupAzIONALe DI COCA-COLA

impatto diretto

impatto indiretto

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

6% Generazione Y (meno di 30 anni)

74% Generazione X (tra i 30 e i 50 anni)

20% Baby Boomers (più di 50 anni)

*Questo dato si riferisce a Coca-Cola HBC Italia e Fonti del Vulture.

**Dati XVIII rapporto OD&M Consulting sulle retribuzioni in Italia

24 25

L’ImpATTO OCCupAzIONALe DI COCA-COLA

impatto diretto

impatto indiretto

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

I laVoraTorI INdIreTTI dI PrImo lIVello

Nel 2014 i dipendenti e gli occupati totali dei fornitori di primo livello riconducibili a Coca-Cola sono stati rispettivamente pari a 1.911 e a 2.457. Dall’analisi emerge che i lavoratori si concentrano principalmente nei seguenti settori:

L’ImpATTO OCCupAzIONALe INDIreTTO

I laVoraTorI INdIreTTI dI seCoNdo lIVello

Nel 2014 i dipendenti e gli occupati dei fornitori di secondo livello riconducibili a Coca-Cola sono stati rispettivamente pari a 16.150 e 20.800.

Sales and marketing

Logistica e trasporti

Equipaggiamenti refrigeranti e servizi

Beni immobili e facillity management

26%

12%

10%

Da un punto di vista geografico, i dipendenti dei fornitori di primo livello sono

ripartiti nel seguente modo: 58% al Nord (29% in Lombardia, 18% in Emilia-Romagna.

8% in Veneto), 32% al Centro (28% in Abruzzo) e 10% al Sud e Sardegna (6% in Campania).

NOrD

58%

CeNTrO

32%

SuD e SArDegNA

10%

35%

26 27

Le iniziative e i progetti promossi e realizzati nell’ambito della Responsabilità Sociale d’Impresa, tra i quali la promozione di piani educativi, di protezione ambientale, di attività sportive ed eventi culturali locali, sono gestiti con lo stesso rigore con cui l’azienda opera per ogni aspetto del proprio business.

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NON SOLObOLLICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CoNClUSIoNICoCA-ColA IN ItAlIA

rAppOrTO SOCIO-AmbIeNTALepubblicato dal 2004 ogni anno

da Coca-Cola HBC Italia

NON SOLO bOLLICINe

20.000 rAgAzzI DI TuTTA ITALIA accolti negli stabilimenti di Coca-Cola HBC Italia

pIù DI 750.000 perSONe IN mOvImeNTO

coinvolte in attività sportive

OLTre 70 eveNTI SpOrTIvI sponsorizzati all’anno fra maratone,

mezze maratone, manifestazioni legate a discipline come la pallavolo, il calcio,

la pallacanestro e lo sci

COrreTTO rICICLO

prOmOzIONe STILe DI vITAATTIvO

geSTIONe DeLLA rISOrSA IDrICA

prOgeTTI eDuCATIvI per SCuOLesostenuti da Fondazione Coca-Cola HbC Italia

Particolarmente significativa l’attenzione che Coca-Cola ha posto nella gestione della risorsa idrica, nel corretto riciclo e nella promozione di uno stile di vita attivo, temi che l’hanno ispirata a realizzare una collana di libri per ragazzi ed una serie di progetti educativi per le scuole, tra i quali l’apertura degli stabilimenti di Coca-Cola HBC Italia agli studenti con anche la possibilità di partecipare a divertenti laboratori educativi.

Responsabilità sociale e sostenibilità sono elementi imprescindibili del modo di fare impresa di Coca-Cola in Italia.

Per maggiori informazioni sulla Responsabilità Sociale d’Impresa di Coca-Cola HBC Italia è disponibile il sito:www.lanostraricetta.it

28 29

l’ImPaTTo eCoNomICo

Dall’analisi dell’impatto economico emerge come Coca-Cola sia un soggetto di primo piano in termini di risorse generate e distribuite nel sistema economico nel suo complesso:

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CONCLuSIONICoCA-ColA IN ItAlIA

l’ImPaTTo oCCuPazIoNale

Dall’analisi dell’impatto occupazionale emerge con evidenza l’importanza del ruolo rivestito da Coca-Cola in Italia nel mondo del lavoro. Si evidenzia infatti che: CONCLuSIONI

la ricerca sull’impatto economico e occupazionale presenta dati rilevanti e porta ad elaborare una serie di conclusioni significative.

l’impatto occupazionale, diretto ed indiretto, è pari a circa

26.000 posti di lavoro,

pari allo 0,1% della forza lavoro totale in Italia;

Particolarmente significativi risultano alcuni dati relativi al profilo dei dipendenti, per cui emerge come Coca-Cola presenti una maggiore incidenza femminile sia a livello di quadri sia, soprattutto, a livello di cariche dirigenziali, con una percentuale quasi doppia rispetto alla media delle imprese attive (24% rispetto al 13%). Anche in termini di retribuzioni risulta che Coca-Cola presenta un profilo retributivo superiore rispetto alla media del settore delle bevande e meno sperequativo per quanto riguarda le retribuzioni a livello dirigenziale.

a livello italiano genera risorse per 481 milioni di euro che, nel caso in cui si considerino le imposte sui prodotti Coca-Cola (pari allo 0,18% del totale delle imposte sui prodotti versate complessivamente in Italia), diventano pari a

815 milioni di euro.

Questo ultimo importo generato è pari ad un valore dello 0,02% delle risorse complessive generate in Italia e corrisponde allo

0,05% del pIL;

è la realtànumero 1nel settore delle bibitee in quellodelle bevande e la quinta nel settore più ampio del Food&Beverage,in termini di risorsegenerate e distribuitenel sistema economico.

ha rapporti economici con più di

1.000 fornitori, dislocati su tutta la Penisola (64% nel Nord-Italia, 36% nel Centro-Sud) e la componente principale delle risorse generate da Coca-Cola in Italia è riferita proprio al mondo delle imprese.

ad ogni posto di lavoro diretto corrispondono circa

13 posti di lavoro indiretti all’interno dell’economia italiana;

circa

70.000 personedipendono, parzialmente o totalmente, dai redditi di lavoro generati da Coca-Cola.

30

SINteSI Del StUDIo

Il PeSo eCoNoMICo DI CoCA-ColA

NoN SoloBollICINe

l’IMPAtto oCCUPAzIoNAle DI CoCA-ColA

CONCLuSIONICoCA-ColA IN ItAlIA

Nell’analisi si è anche misurato quale sarebbe l’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia nell’ipotesi che quest’ultima sparisse.

Nell’ipotetico scenario le conseguenze nel sistema Italia nel breve termine sarebbero la perdita di 481 milioni di euro (ovvero lo 0,01% delle risorse complessive generate nel paese) e di circa 9.300 lavoratori, da cui dipendono, totalmente o parzialmente, oltre 25.000 persone.

Professor Fabrizio Perrettiè SDA Professor di Strategia ed Imprenditorialità ed è Professore Associato presso il Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi dove insegna Strategia Aziendale. È stato visiting scholar presso numerose istituzioni in Italia e all’estero, tra cui Servizio Studi della Banca d’Italia, Harvard University, MIT Sloan School of Management, UCLA School of Management. È autore di numerose pubblicazioni nel campo della strategia e della sociologia delle organizzazioni.

Professor Stefano Basagliaè SDA Professor di Organizzazione e Personale ed è collaboratore del Diversity Management Lab presso la SDA Bocconi School of Management. Inoltre è Ricercatore di Organizzazione Aziendale presso l’Università degli Studi di Bergamo, dove insegna Cross-cultural and diversity management. È visiting professor presso la School of Management della Fudan University di Shanghai. È autore di numerose pubblicazioni nel campo del clima organizzativo, dell’identità organizzativa e del diversity management.

sda BoCCoNI sChool oF maNagemeNT

Fondata nel 1971 dall’Università Bocconi, SDA Bocconi School of Management è presente nel campo della formazione (attraverso i suoi programmi MBA, i Master ed i corsi Executive) e della ricerca (attraverso i programmi di ricerca, gli osservatori ed i knowledge centers della divisione Claudio Dematté Research). SDA Bocconi gode di riconoscimenti internazionali che la classificano al 1° posto in Italia e ai primi posti in Europa e nel mondo: è stata la prima Scuola di management in Italia ed è una delle 59 Business School al mondo meritevoli di indossare la cosiddetta “triple crown”, di fregiarsi cioè di 3 tra gli accreditamenti internazionali più prestigiosi: AACSB, EQUIS e AMBA; nella classifica Financial Times Global MBA (2015) risulta al 26° posto nel mondo, al 10° in Europa e si conferma l’unica italiana presente nella lista dei 100 migliori MBA mondiali; nella classifica Financial Times European Business School Ranking (2014) risulta all’8° posto in classifica e si conferma l’unica scuola italiana presente.

glI auTorI

Lo studio “Coca-Cola in Italia: impatto economico e occupazionale nel 2014” è disponibile online:

www.coca-colahellenic.itwww.coca-colaitalia.it

Co

ca-C

ola

e la

bo

ttig

lia C

ont

our

so

no m

arch

i reg

istr

ati d

ella

The

Co

ca-C

ola

Co

mp

any

Des

ign:

Gra

phi

cam

ente

- M

I