CMPST #SP2

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INFO 02 + FOTO 03 + INTRO 04 + FOTO 05 + GENOVA 06 + COVER 10 + INTERNO 14 + PAGINE 16 + ASSOCIAZIONE CULTURALE DISORDER DRAMA 18 A GENOVA NON SI BUTTA VIA NIENTE CMPST#SP2 [11.2009]

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Pubblicazione Non Periodica, amatoriale, destinata alla distribuzione gratuita, fotocopiata in proprio e senza alcuna pretesa di completezza. Musica, arte e cultura nell'underground genovese degli ultimi decenni. Numero Speciale per la selezione nel novero dei progetti di "Per Un Pugno Di Grafica" e per la relativa mostra alla Triennale di Milano 26/11/09-06/01/10.

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INFO 02 + FOTO 03 + INTRO 04 + FOTO 05 + GENOVA 06 + COVER 10 + INTERNO 14 + PAGINE 16 + ASSOCIAZIONE CULTURALE DISORDER DRAMA 18

A GENOVA NON SI BUTTA VIA NIENTE CMPST#SP2 [11.2009]

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InfoRedazioneMatteo CasariDaniele GuascoSimone MadrauMatteo MarsanoGiulio OlivieriCesare PezzoniAnna Positano

CollaboratoriEl PelandroGiacomo BagniDavide ChiccoMarco GiorcelliCarlotta QueirazzaPaolo Sala

Grafica e ImpaginazioneGrooppo.org

Contattihttp://[email protected]/o Matteo CasariC.P.100916121Genova

Pubblicazione NON periodica, amatoriale, destinata alla di-stribuzione gratuita, fotocopiata in proprio e senza alcuna pretesa di completezza.Questa pubblicazione è una produzione Disorder Drama.

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foto di Nina P

Intro

Compost è una fanzine autoprodotta dall’Ass. Disorder Drama che da anni organizza eventi di musica indipen-dente sul territorio genovese. Con nove uscite dal 2007, è distribuita gratuitamente in 200 copie, fotocopiate in bian-co e nero con la copertina a colori in stampa digitale. Ha da subito cercato e trovato la quadra grafica nell’intera-zione tra il logo, che nella copertina diventa testata, l’indice e la coppia di foto tematizzate realizzate da un fotografo giovane. La scelta delle foto tende a disegnare una sorta di nuovo immaginario del paesaggio di una città che non si lascia racchiudere in una cartolina. Grooppo.org cura l’impaginazione e la scelta dei materiali pubblicati. Tutto il materiale è rilasciato in licenza Creative Commons ed è disponibile in formato pdf anche online.

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Genova

La situazione della città, scollegata dal mondo tanto quanto lo è dai suoi stessi progetti, è nota: abbandonata da tutti a causa del proprio mugugno, coatto e autoreferenziale, non permette di vivere appieno le favorevoli caratteristiche di città portuale. Un mancato filtro tra mondi, tra un Mediterraneo che potrebbe interagire meglio con l’Europa grazie a nodi simili. Allo stesso modo la vita dell’arte underground, tanto subisce influenze esterne, tanto ricade nel clichè del parlarsi addos-so, del non tentare strade impervie come quelle che por-tano via da Genova, accontentandosi di aspettare eventi che non arrivano mai. Sulla scorta di queste premesse si è cercato di dare vita ad una piccola fanzine, che doveva spronare i musicisti e gli artisti locali, come unico target, a rendersi partecipi di un rinnovamento nei percorsi di comu-nicazione. Involontariamente e inaspettatamente, invece, CMPST ha finito per sopperire alla scarsità di informazioni all’esterno sulla città, grazie alla sua distribuzione libera in pdf.

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Genova

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La struttura della copertina è stata impostata sulla definizio-ne di una nuova immagine della città di Genova, attraver-so le lenti di giovani fotografi. Meno inclini al cadere nella costruzione di un’immagine da cartolina, contribuiscono a rendere d’impatto CMPST già al primo sguardo. In un per-corso che via via si è andato a definire meglio, molta at-tenzione è stata data alla presenza di tanto colore, intenso e incisivo. Scartata l’ipotesi della tematicità delle uscite, si è lasciata una discreta libertà ai fotografi che hanno ben interpretato lo spirito della fanzine. Realizzata in stampa di-gitale a colori appositamente per permettere la funzione di showcase di nuovi talenti, la copertina e il suo interno, rileg-gono i dettami della classica fanzine fotocopiata. A fronte della maschera bianca con il logo che ritaglia la foto, spes-so dialogando con particolari, la copertina diventa anche indice del numero, chiarendo subito i nomi degli intervistati. Gli elementi vengono poi assemblati, timbrati e numerati a mano in concomitanza con i concerti di presentazione.

Cover

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Le foto di copertina del numero 1 sono di Matteo Casari http://www.flickr.com/photos/mazzolawasacowboy

Le foto di copertina del numero 2 sono di Matteo Casari http://www.flickr.com/photos/mazzolawasacowboy

Le foto di copertina del numero 3 sono di Anna Positano http://www.theredbird.org

Cover

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Cover

Le foto di copertina del numero 4 sono di Andrea Bosio http://www.andreabosio.com

Le foto di copertina del numero 5 sono di Alessandro Falcone http://www.flickr.com/photos/zena011

Le foto di copertina del numero 6 sono di Stefano Coviello http://www.tflickr.com/photos/encore_grphcs

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Cover

Le foto di copertina del numero 7 sono di Marco Domenicucci http://www.myspace.com/marco1024

Le foto di copertina del numero 8 sono di Giulia Repetto http://www.flickr.com/people/giugi

Le foto di copertina del numero 9 sono di Gabriele Mantero

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Interno

Motivazione ulteriore alla stampa a colori è la volontà di rendere CMPST un passaggio di visibilità possibile per arti-sti e illustratori. Stufi di vedere spesso ottimi dischi prodotti in città impacchettati in terrificanti copertine senza alcuna identità, si è prospettata la speranza di far collidere le tema-tiche musicali e di produzione con dei suggerimenti a pro-cedere. Parallelamente alla possibilità di sviluppare imma-gini correlate agli argomenti degli articoli, ipotesi ancora lungi dalla concretezza a causa della non periodicità della produzione, si è pensato di inserire una pagina vetrina degli artisti. Una resa grafica che, per forza di cose a colori, ha dato modo a vari artisti di mostrare alcune delle loro ope-re migliori, suggerendosi, appunto, per la progettazione di future uscite condivise. Ancora una volta un’occasione che si spera fruttuosa, come negli editoriali a fronte, per fare co-munità e sviluppare produzioni di qualità sempre crescente.

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Interno

L’artista ospitato sul numero 2 è Det Roc Boi http://www.flickr.com/detrocboi

L’artista ospitato sul numero 6 è Mario Benvenuto http://www.myspace.com/benve_

L’artista ospitato sul numero 9 è Alberto Valgimigli http://www.albertovalgimigli.it

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Pagine

L’impaginazione delle interviste risulta molto semplice e chiara. Tre colonne distribuite nel formato A5 orizzontale, con sottolineatura in grassetto delle domande. Un breve excursus esplicativo, biografico e sintetico del progetto o dell’artista intervistato, apre il singolo articolo; box in nega-tivo vengono aggiunti quando sia il caso di dare ulteriori informazioni sul progetto. Il titolo a tutta pagina riprende, spesso, affermazioni degli intervistati, come le piccole cita-zioni di richiamo. Sopra al titolo, una striscia illustrativa che, ci si augura, in futuro possa ospitare immagini sviluppate in esclusiva per CMPST. Le immagini sono inserite in bianco e nero, per favorire una maggiore qualità della fotocopia e, a conclusione degli articoli, ci sono box di richiamo a siti internet. In chiusura del numero ci sono alcune pagine dedicate alle column dei vari componenti della redazione, ancora un rimando alle classiche fanzine, con campiona-menti e citazioni, ricette, mugugni e storie varie.

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Disorder Drama

Disorder Drama è un gruppo informale, nato nel 2003 e at-tivo dal 2000 sotto altri nomi. Dal gennaio 2009 il collettivo è diventato Associazione Culturale. La principale attività è l’organizzazione di concerti di gruppi stranieri e italiani a Genova: 400 eventi con circa 550 gruppi e artisti ospitati è il totale aggiornato all’anno in corso. Disorder Drama auto-produce il proprio materiale promozionale, con linguaggi graficamente consoni ai progetti, collaborando e offrendo spazi ai giovani artisti locali; dedica grande attenzione alla scoperta di nuovi talenti nei campi della musica, della foto-grafia e dell’immagine. Disorder Drama stampa una fanzine in 200 copie numerate, Compost, distribuita gratuitamente e disponibile on line in free download, dedicata ad interviste e reportage sugli ultimi trent’anni di cultura underground a Genova. Grazie al portale http://www.disorderdrama.org e alla mailing list raccolta dal 2000 ad oggi riesce giornal-mente ad informare su quanto di buono succeda in città.

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