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Clovedì 20 Aprlia 1809 - Roma j.,.' PBEZZI DI ABBONAMENTO : (ouwlii,potgnM« 1104 p«Ml,»l ohi.. * • • " WMnT.'TIIIMMr, H m ..Udo aB eestmtmo In pIA pw oopUt '-'• IO /lOW 4> i,Efl ,• OJi »tbOn«nien« d.oorrono amt} » dut 11 Woanl D,„ Un nnm. oeat. 5 rj^-rrss. 10 ~ Estero il doppio I mtnoterilll non HTMÌÌÌiIKÒB<rìS5n n non pnbbUotu DiPBZioNB KD AMMIHISTB. TW dèf 5«minor», «s . ROMA t^^i^miUf /ano Ut - ifinBiro 3011 gloirnal» del Partito aoclallatB IN8EEZI0NI A PAGAMENTO Ptr orni llnM o ipaidio dt Ua«K 'di eorp* 7: irti aorp» dil ffiornalft XD t « r M p«KlDft Motto U Arma d^l K8n»t« ... la qUAttft ua^lnii (di ono eoioiitie) ktnH «bunamlRl nnn onii)iiiB<'al«U ( 1*JB IXfSBHSStOfTI alflcBjTono IllSfliSIEIN.i miBSr.V^KXio-iààrà-,:: Mnà». o-, Vittorio Bmtnnela. IH — Torini, 'ria B. Toiou, i - Finn», pluM M Ououio, .1 — V.>.nul». !>•>»• 6. Uaroo, Iti - Htp«ll, «1> Kom*, MI •• Mormo. •H« RCX>MDO n i o . I< I Ont. SU finlt', . . . . b. «,M -. •. •. : « mlUa» . > «.li LO PROCEDE VITÌOmilSO E SOLIOiLE IH TOm ITALIt àM®m in eccidio proletario! - Morti ® feriti a Foggia ORA SANGUIGNA L'incosdenza trionfa al governo, alimen- tala e sorretta da una Camera disposta a seguire prona e bendata le orme del ga- Sonnino ha deprecato ogni divisione del partito costìtuzìonale. E Sacchi, ha sentito il bisogno di smentire l'esistenza del blocco borghese contro l'ascensione proletaria, pro- prio mentre col suo voto di fiducia al go- verno di Bàbagas no dava la documenta- zione scultorea nel fatto. Cosi è! Latrano le gazzette dell'ordine contro la fatale e provocata azione di resi- slenza dei ferrovieri; e stride con esse la rampogna degli istessi giornali che si eb- bero fama di avanzati. E farneticano di re- pressione, e parlano parodiando i mo- menti più gravi della storia moderna — di « giorno del giudizio », di « arresti », di « sangue ». L'ignoranza accieca le classi di- rigenti. Lo sciopero dei ferrovieri ai loro occhi sembra una sommossa. Ed è l'esperimento d'un diritto che emana dall'istesso ordina- mento economico-politico del capitalismo moderno! L'Italia, il paese che tenne a battesimo la borghesia europea nascente,ora balbetta ancora rle^formule più viete dell'ignorante tempo arcaico, e dei paesi non aperti alla vita moderna. Non dislingue tra sciopero e ri- volta. Non intende la differenza tra l'azione legale e l'azione diretta a romperla, ila il caos nel cervello. La stessa Ungheria che per sviluppo industriale rappresenta nel- l'Impero austriaco il Mezzogiorno d'Italia — I ha assistito con dignità e con rispetto alla •lotta pacifica — non sono che alcuni mesi —:.dei suoi ferrovieri di Stato contro il go- verno. Qui invece la stampa trivialeggia : asprezze barbariche al suo linguaggio; si mostra già assetata di vendetta e di rappre- saglia ! E cosi la Camera approva ad occhi chiusi le misure pei ferrovieri : non con- sentendo neppure si possa discutere il testo del progetto. Il governo lungi dal preoccuparsi di questa atmosfera Cosi gravida di ire sociali e di veleno l'aizza e la fermenta. Che meraviglia — in quest'aria di osti- lità quando tulli veggono che la provo- cazione è eretta a sistema di governo, quando lutti i giornali conservatori rompendo ogni senso di solidarietà ed ogni doverosa equa- nimità di giudizio, si arrovellano ad abbas- sare e a screditare la dignità civile del la- voratori, quando l'intolleranza più giaco- bina viene come esempio imitabile dall'alto, e le autorità rompono ogni continenza sconfinando nell'arbitrio, che meraviglia diciamo — che già in tre o quattro giorni la cronaca timidamente circospetta segna nuove vittime proletarie, cadute sotto il furente piombo borghese? La sfida viene dall'alto. La suggestione malefica si spando e conquista gli animi delle autorità subalterne. La baldanza del- l'impunità prorompe. E cosi l'arbitrio dei moschetti regi uccide e fa strage a Lecce ; uccide e crea nuovi olocausti umani a Foggia! Il cannibalismo rabido e feroce pare frema nelle vene delle autorità preposte al iiianlenimento dell'ordine. E questa posi- zione buja e difiìcile del paese viene di (ji;i in ora aggravata da un governo sordo alle voci delle giuste e ripetute richieste, da un governo che tradisce la sua stessa parola, da un governo — che proprio mentre il paese aspetta da esso una parola non fi3pra, preannuncia invece, come ha fallo ieri il reduce di Villa Ruffi, imove repi'essioni politiche in danno di altri ceti di lavo- ratori. Ma questa è la provocazione degl'inco- scienti! MA questa è follia, è protervia di irresponsabili — i quali, rosi dallo scellicisrao e sfùi'niti di una profonda consapevolezza do! doveri sociali — non si arrestano di- nanzi alla prospettiva di creare situazioni triigiche al paese. E il sangue scorre. E nuove vittime scrive Il niartii'ologio prok^ario. E l'arbitrio incalza, quasi diretto a scacciare dalla legalità le iiinsse, quasi a sospingerle su di un terreno di conflitti aspri e crudeli. . . ' •Dove si va ? Densi nuvoloni oscurano l'o- nzzonte. 0 l'ira e la cecità del governo si arrestano, e il sangue innocente arginerà a lampo sulle strade oppure noi andiamo verso un punto che non era la nostra meta, Irascinati —: noi slessi rilullanti — ad una prova che non avevamo voluto. A noi — che serbiamo ancor vivo il senso della realtà della vila sociale e delle respon- sabilità politiche in quest'ora di cosi mani- testo tralignamenlo generale, in cui sembra «18 un'ebbrezza collettiva alloghi nelle slere officiali e nelle classi dominanti l'uso "ormalo della ragione — non resta che co- sl'itare lulto il cumulo di provocazioni che questo governo di ^arveims, e di uomini di^ greca fede va addensando sul capo dei la- voratori d'Italia. Noi parliamo con la calma dei forti e dei consapevoli ammonendo che per questa strada di compressioni governative è stolto chi pensa che possa essere mai dispersa e sgominata la coscienza ridesta dei lavora- tori, è pazzo chi crede che si possa far in- dietreggiare sia pure d'un solo anno il cam- mino della emancipazione. Se la storia operaia non ha ancora nulla insegnato ai governi borghesi italiani — se non ha impresso nei tardi cervelli di que- sti giacobini aulici la persuasione che la violenza può dare l'illusione ottica dello sterminio immediato ma si risolve nel limo col quale più robuste si adergono dappoi la coscienza civile che procedo, e le nuove organizzazioni delle forze sociali, noi ricor- diamo alle masse lavoratrici d'Italia che que- sto concetto, che manca ancora ai nostri reg- gitori è il patrimonio ideale ch'esse hanno avuto in dono dalle loro organizzazioni so- cialiste. E in quest'ora di stolte provocazioni non provochino a lor volta; non assumano esse una responsabilità che è meglio far pesare tutta sul governo. La saviezza che manca ai dirigenti mostrino che non manca alle classi operaie oi'ganizzate. E' proprio di chi non è assistito dal buon diritto li ricorso alla violenza, alla repres- sione, all'arbiti'io. Il dovere delle masse operaie suggerito dalla salda concezione del socialismo - in quest'ora — è quello di mostrare innanzi tutto la propria superiorità civile di fronte ai reggitori politici. La classe che tramonta infrollisce nelle ingiustizie e si deturpa con l'arbitrio. Ma la classe che ha con sé l'avvenire può bene attendere il suo giorno, affrettato dalle vio- lenze dell'alto, e può sollecil^nre gli eventi con la propaganda, con la diffusione delle idee socialiste, con la solidarietà raolliplicala, con la sempre più chiara visione della sop- pressione dello sfruttamento borghese. Cainsra del Savore di Roma L'appello al proletariato organizzato Ieri aera si riunirono alla Camera del lavoro ì membri della Commìfsìone esecutiva e dopo uno acambio di idee sulla situazione fu delibe- rato di attendere e di attenersi alle decisioni del Segretariato della Bcsistenza, e fu quindi all'unanimità, approvato il seguente manitesto come risposta a quello della Società degli in- dustriali e negozianti: Nel eon&itto che in questi giorni è aooppiato vio- lento tra i ferrovieri e il Governo, per la rivendi- cazione dei diritti e per il, migiioratuento ecuno. mica, invano per 20 a'nni richiesto dai ferrovieri, la stampa borghese e i capitalisti d'ogni oaese sono intervenuti, a con la critica audacemente aggres- siva e con la calunnia ipocritamente banale cercano di disporre l'opinione pubblica contro chi lotta se- renamente e con fede. Non noi ci meraviglieremo di questa condotta, perchè per noi è chiara ohe ovnnque si tratti di battaglie economiche, la classa caiiitalista stringe la sue file, e, usando di compressioni, d'intima- zioni, di minaooie cerca di colpire a morte le orga- pia ( tame » lotta di classe, negata eempre quando ne il conto, che >i manifesta nella sua forma pressiva- è dovere nostro di porre in gnari^ia la classe prolelavia argaui^zata dì Koma contro le mene subdnle dei negozianti e industriali locali che, in veste di difensori di alti ideali patrioccioi, non difendono che il propria portafoglio, paurosi dello avanzarsi lento ma oontiiiuo del proletariato che muove alla conquista dei suoi diritti. Sì dice a voi che il buon nome d'Italia, l'inte- resse generale del paese consigliano una pronta li- delltt questione ferroviario, e l'annien- quello gloriose organizzazioni « sinda- cati cne luruno e sono all'avanguardia del grande esercito operaio. Voi invece comprenderete le male arti interes- sate, dei vostri secolari nemici, e saprete far ta- cere ì riseiicimeiiti personali e il danno dei piccoli vostri interessi privati, pensando ohe sono i vostri fratelli ferrovieri, ingiiistaaiente e inumanamente oppressi e dissanguati, che hanno alzato la testai reclamando cane e giu^itizia. . Ei-riv uhi credo poter dominare le masse operaie, come una volta: col terrore o con In minaccia: la via della redenzione umana è seminata di dolori e di angoscio, e voi s questa prova supreni menti che vi hanno i resistenza. Ognuno sia al suo posto in questo momento so- lenne, in attesa degli ordini ohe noi, d'intasa con tutti gli operai d'Italia, saremo per darvi. lioma, 19 aprile 1905. La Commissione Esecutiva Ceccìielti Antonio Calanloni Violefo Colti Luigi Qori Amtriiio Sloohen Mudo — Paglierini AWirlo Znliam Silvestro tlabatini Romolo, segretario. Le riunioni di Ieri e di ogyl Gii scioperanti aumentano Ci é impossibile faro un dettagliato resoconto delle assemblee che i ferrovieri hanno tonuto ieri sera, e quest'oggi. Ormai la sodo sociale in via Prinoipa Amedeo rimane continuamente aperta o Io riuuioui si succedono numerose ed animate, L'entusiasmo cresce di ora in ora per le no- tizie sicure che rioe-viamo a mezzo speciale e che afTermano che lo Sin'i.-.f,-. 'ji estenda vitto- rioso. Le notizie contrtv'ii^corie o tendenziose dei giornali borghesi non fanno presa nell'animo degli attuali combattenti. Essi sono decisi a combattere sino all'ultimo. Le tile aumentano e noi ohe assistiamo alle continuo riunioni abbiamo potuto notare che il krumiraggìo è in continua diminuzione. Quasi tutti quei pochi ohe alla stazione di Termini lavoravano hanno sentito il dovere di far causa comune e rompendo la corsegna imposta dalla polizia e dairamministrazióne tsrroviàrig,' inter- vengono alle assemblee à dichiararsi solidali nella battaglia. Ed ora brevi oenni sulle numeroslBSime riu- nioni. Ieri alle 17 si radunarono i/"erroweri aderenti al Siscatto, Presiedeva Alderìghi, Parlò molto applaudito Branconi e molti altri iutti conoordl nella pro< seouzione ed iatensi&oazione dello sciopero. Il capo stazione di Torchiara, Candtsta bia- simò la condotta del suo collega di Boma ca- valiere Smolca il quale più che compiere il pro- prio dovere è adibito al servizio di poliziotto andando ad importunare i ferrovieri scioperanti, nelle proprie case per costringerli a tradire. Da parecchi ferrovieri vengono rese note le violenze e le corruzioni che gli agenti di P. S. vanno compiendo e che i nostri lettori trove- ranno in altra parte del giornale. Appena terminata l'assemblea degli aderenti al fiiscatto si riunirono, verso le ore 19, gii Questa speciale categoria di lavoratori la quale per il lavoro precario cui ò adibita — 2 o 3 mesi non è organizzata, dava sino adesso il maggior numero di non scioperanti. Non appena però furono esposto le ragioni dell'attuala movimento e come la loro sorte tosse anche legata a quella di tutti i ferrovieri, a mezzo di sorntinio segreto, votarono anche loro lo soiopero. E' questa la migliore risposta alle menzogne della stampa borghese ohe cerca di propalare ohe l'attuale agitazione è ài suo &llimento. Intanto verso le ore 21 si riunirono nella sala dei Tramvieri, in via Alfredo Cappellini, i mac- chinisti ed i fuochisti in numero di circa 260. Giammarioli portò il salato dei tramvieri ro- mani i quali sono pronti a quanto decide la Camera del lavoro ed augura ai forti combat- tenti di oggi la vittoria. (Applausi). Parecchi ferroviari esaminano la oondi&ioni disperate in cui si trovano le Amministrozioni ferroviario, malgrado che dai giornali interes- sati facciano spargere la voce che i troni sa- ranno in breve riattivati, mentre invece non riescano a mandare avanti neanche regolar- mente il cosidetto servizio minimo, il quale era previsto solo in casi estremi. Tutti sono concordi per la prosecuzione della battaglia impegnata ed infine all'unanimità fii approvato il seguente ordine del giorno: I macohiiiisti a fuochisti di Boma riuniti in nu- mei'oia assemblea, stigmatizzano le insinuazioni degli industriali e dei giornali prezzolati tendenti a falsare l'opi- nione pubblica e nairerraaudo la loro solidarieià, invitano il Comitato di agitazioni! ad adoperare tutti i mezzi pnasibili aSinohè siano smentit.» queste falsità e trionfi la verità e la giustiisia della nostra causa. AU'istossa ora dei macchinisti, nella sede in via Principe Amedeo, si riunì Wpersonale oiag- giunte. Presiedeva Guidi elio commentando quanto iersera scrisse VAuimtil si augurò ohe gli stu- denti d'applicazione non si presteranno all'opera di krumìraggio ohe il Governo vorrebbe loro imporre. Parlarono, frequentemente applauditi molti altri ferrovieri tutti rilevando la jirova mera- vigliosa di lorza che il pci':ionale di tutta Italia sta dando in questo momento. Né scor.ig.'jiiimenti, né paure — essi dicono — ; venti anni di froda commessa a nostro danno dall'amministrazione e dal Governo ci inse- gnano cho bisogna combatterà per farsi valere. Questa mattina alle ore 9, presieduta dal- l' infaticabile compagno Erasmi, ebbe luogo Vaxsembtea generale dei ferrovieri. La vasta sola presentava uno spettacolo im- ponente : erano presenti circa tremila scio- peranti. Parlarono Paglittcca, Del Buono, Buffàlnhi che annunciò che sulla linea di Uandrione-Pilotag- gio lo sciopero a completo, BresM, MonticeUiad. altri, tutti constatanti il meraviglioso esten- dersi dei lo soiopero e la compattezza ohe si ve- rifica. Si bollò a fuoco la condotta della Camera di commercio ohe vota dei fondi per l'incetta del crniniraggio, ed inline sì approvò il seguente ordine del giorno: I ferrovieri romani riuniti nuovamente in assem- blea generale stamattina 19, constatato che il nu- mero degli aderenti allo soiopero è quasi all'unani- mità, deliberano di continuare la lotta fino alla' completa vittoria senza curarsi delle intimidazioni ohe potrebbero essere fatte, rigettando anche le ot- t&rtn in denaro fatte dall'Amministrazione e dalla Camera dì commercio. Terminata l'assemblea generale, alle 11 si riuni il personale viaggiante. Si nota con compiacenza l'intervento degli avventizi i quali anch'essi si son resi solidali. Si protesta contro il Messaggero ohe amman- tandosi della propria popolarità esplica una condotta vergognosa e falsa gli ordini del giorno qui votati come per esempio quello di ieri mattina, riportando l'inverso di tutto ciò che si à afiermato. Si approva quindi, ad unanimità il seguente ordine del giorno concordato e votato anche dai macchinisti e fuochisti : I macchinisti e fuochisti e il personale viaggiante di Boma, riunitisi in numerosa as'iembica la mat- tina del 19, constatando U numero sempre ere- Bconte di aderenti allo sciopero; riaifermano la loro solidarietà ed in previsione dell'approvazione della legge-canestro, invitano il Comitato Centrale a ohie- dere l'urgente intervento delle Camere del lavoro per una pronta azione generale. Le continue e numerose riunioni, l'entusiasmo sempre esercente, danno l'indice esatto di come progredisce e si estende lo sciopero. Nessuna smentita è possibile: le file ingros- sano e i pochi crumiri di ieri sono anch'essi diventati i combattenti d'oggi. Il sotto-Comitato di Boma, siede in permanenza. Sempre avanti, dunque ! La solidarietà del tramvieri lori si riunì il comitato della lega tramvieri 0 dopo una serena discussione decise di lasciare a disposjzioue dei ferrovieri scioperanti la pro- pria sede sociale ili via Alfredo Cappellini, e di attenersi a quanto deciderà la Camera del lavoro relativamente alla battnglles impegnata dai fen'oviori stessi. Il voto di plauso a Ferri lorsera sia i macchinisti e fuochisti riuniti in via Alfredo Cappellini, sia il personale viag- giante, i)oU'assoml)foa tenuta nella sede sociale in vìa Priiioijie Aiaedoo, votarono fra grandi applausi un ordine del giorno con cui si plau- diva ad Enrico TPeriri per il discorso fette alla Camera in difesa dei ferrovieri, e gli si espri- mono i più vivi ringraziamenti anche a nome di tutti i compagni d'Italia. Una manifestazione commovente Per l'ingrandimento dell' " Avanti In mazzo alta lotta che fervo e che comprende tutte le energie dei ferrovieri e mentre l'ansia che proviene dallo speciale momento rende tre- pidanti, bella e commovente è riuscita la ma- nifestazione dei macchinisti e iuoobisti riuniti in assemblea iersara. Essi ricordarono che questo nostro giornale, in mezzo alle calunnie e alle insinuazioni degli organi borghesi e popolaristici, ha saputo alta mantenere la bandiera delle rivendicazioni pro- letarie e alzare la sua voce poderosa fra il gracchiare rabbioso di tutti gl'interessati feriti nella borsa, e fra il clangore dell» battaglia hanno voluto dare all'ovante la prova della loro simpatia. Appena terminata l'assemblea in via Alfredo Cappellini, mentre si avviavano all'uscita ognuno di loro lasciava cadere il proprio obolo nel cap- pello di un compagno ferroviere ohe con voce squillante gridava : < per l'ingrandimento del- VAvanli »; E ad un nostro redattore che osservava che in questo momento di lotta era bene mante- nessero intere le risorse finanziarie per poter resistere più a lungo, i ferrovieri risponde- vano: Ah! non fa nulla; non fumeremo.Bisogna sempre ricordarsi itiVi'Avanti!: il giornale no- stro. Ora tutto ciò è commovente, tutto ciò i grande ! E noi ci sentiamo grati ai compagni ferro- vieri di questa prova cosi bella che hanno vo- luto darci, perchè «ssa dice come questo gior- nale cui diamo le nostre migliori energie, sia l'espressione pura e genuina del sentimento degli interessi proletaria Gli anarclilcl per 1 ferrovieri e contro 1 repuliblicani di Roma lorsera si riunirono i gruppi socialisti-anat' chici federati di Boma e dopo ampia discus- sione, approvavano all'unanimità un ordine del giorno in cui considerando ohe l'attuale scio- pero rispecchia il programma di azione della resistenza e che i ferrovieri più di ogni altra categoria di lavoratori è oggi minacciata da leggi e propositi reazionari da un governo di- sposto ad applicore mezzi coercitivi per coloro ì quali domandano il diritto all'esistenza di li- beri cittadini, deliberano : gli di agire energicami liti a rie potestà con tutte le forze morali e ma- dei ferrovieri ; lasse opiroia di tutta Italia ad rita nel caso che eeai soli fossero ere con le proprio forze il grave sontro le ma r „.^.., .atèressate di par- titi e dì uomini coalizzati allo scopo di recare nuova onti e sconfitta alla classe lavoratrice; fauno voti che ì giornali e le associaKÌoni pro- letarie inizino un serio movimento in riguardo: sìa con una sottoscrizione nazionale a 5 centesimi per operaio, nel senso di aiutare la stampa ohe aiuta e contribuisca elio sviluppo del movimento dei ferrovieri; sia come segno dì protesta alle ri- dicole sottoscrizioni aperte in favore del krumi- raggio forcaiolo. Il Gruppo sóoialista anarchico XI Novembre, biasimava poi il contegno dei repubblicani di Boma i quali in questa occasione hanno sve- lato tutta la propria anima borghese. Una macchina in manovra centro un treno —II disastro evitato a tempo. lorsera verso le 7,30, per colpa dell'ammini- strazione* ferroviaria che adibisce alle macchine del personale inadatto, stava per succedere un disastro. Mentre infatti una macchina &ceva manovra sotto la direzione di gente che non ha mai fatto il servizio di macchinista e luocbista, si vide comparire sopra il ponto di S. Bibiana un trono in arrivo che correva inconiro-alla macchina in manovra sul!' istcsso binario. L'improvvisato macchiniata o il iuochista, che avevano sbagliato linea, si videro perduti e si precipitarono dalla macchina dopo esser riu- sciti a frenarne la corsa quasi «oiupltitamento. Fu cosi, pur miracolo, evitato un disastro. E poi la Trtbuna ha la sfacciataggine di par- lare di attentati! Attentato si, ma da quale parte? I tentativi di corruzione II rifiuto sdegnoso dei ferrovieri La polizia continuo nel suo miserabile tenta- tivo di corruzione. Si reca alle case dogli scioperanti, li aborda in mezzo alla via, offre loro delle centinaia di lire per tradire lo sciopero. Di fronte a questa infame condotta più che la nostra protesta vale lo schiaffo morale che gli agenti e i capi-stazione fungenti da poli- ziotti ricevono dai ferroviari stessi. Ieri si tentava di corrompere Braglia, oggi il fuochista Bartolucci e Marchetti. Tutto inutile! Il denaro del tradimento non ha piegato que- sti combattenti, i quali ai corruttori hanno detto in viso tutto il disprezzo e lo sdegno per l'opera vigliacca ohe si sperava compiere a della -'"' ' " '^ • " L'impressione dello sciopero in Vaticano L'atteggiamento del papa Anche in Vatioalio, in questi giorni, si è vi- vamente impressionati dello sciopero ferro- viario. attendevano parecchie migliaia di pelle- grini francesi e spaguuoli per le feste di Pa- squa i quali avrebbero portato parecchi quat- trini alla santa bottega. Pio X, iorsera, alla notizia degli ecctdii e del sangue che si sparge a Foggia, fra contadini, ferrovieri e soldati, volle rimanere solo nella sua stanza e scrisse una lettera all'arcivescovo di Oerignola, pregandolo di tenere il suo clero in disparte a lontano da qualeiasi manifesta- zione prò o contro Io soiopero, vietando alla stampa clorirale Iccale dì provocare oiii e dis- sensi nel popolo. Betta ordine al segretario di Stato di ispirara i giornali clericali di Boma e d'Italia a senti- menti di pace, non volendo che essi assumano atteggiamenti ostili contro i ferrovieri. Il pensiero che lo sciopero prenda più vaste istensioni in Italia mette in paurosa agitazione animi degli alti prelati vaticanescbi. Unione socialista romana Questa sera alle 8 Ifi assemblea generale del locii. Tutti i compagni sono pregati d'intervenire. I3Sr IT.A.3L.IA. Foggia Un grave eccidio a Tre morti e quìndici feriti La cpliulnallttà degli ufllclall Foggia, 18 (D. Fiorato). Scrivo in tutta fretta sotto l'impressione dolorosa dell'eccidio di poco fa. Alte ore 17.45 circa, mentre un» folla non molto numerosa stazionava, come al solito, lungo i viali e presso il piazzale dell» stazione ferroviaria, nn operaio venne, per ra- gione che non i bene accertata, arrestiato da un ufficiale di oatabiuieri, e tirato dentro i lo- cali della stazione. Davanti all'ingresso avvenne nn certo affol< lamento, parte di curiosi, parta dì operai oh« scusavano l'arrestato. Allora ufficiali ed- altri militi presenti sguai- narono le sciabole, disperdendo il gruppo di persone accorse, il quale si manteneva in at- teggiamento tutt'altro che minaccioso. La pat- tuglia di cavalleria ohe ispezionava il piazzale, a questo momento cominciò a fare larghe evo- luzioni, e, all'improvviso, si rovesciò sulla gente che passeggiava sul viale, caricandola con !• sciabole sguainate. Invano parecchi astanti, por evitare ohe le persone fossero travolte sotto le zampe dei ca- valli, cominciarono a gridare, calma, calma, piano. V i l t à e d e l i t t o ! Invano venne chiamato il commissario di pub* blica sicurezza perchè si interponesse. Invano pare che l'istesso capitano e qualche altro gra- duato dei carabinieri, tentasse di accorrere. Nel gridio di spavento della folla terrorizzata si con- tusero voci e consigli e, mentre questa si sban- dava da una parte a dall'altra del viale, fug- gendo pei campi, la cavalleria schierata noi mezzo, verso il lato sinistro e una pattuglia di fanteria ohe si trovava a passare si schierò alla spalle della cavalleria; i soldati fronteggiando il Iato destro iniziarono un fuoco di fucileria disordinato, non preceduto da alcuno squillo, da alcuna intimazione e, per l'assenza assoluta di ogni superiore, forse neanche da alcuno or» dine. Pare, dai racconti &tti nel primo momento, ohe i colpi più micidiali e precisi siano partiti dai soldati, perchè, in effetti, i colpiti si trova- vano sotto la loro mira. A un 200 passi dalla truppa cadde, fulminato, il contadino Baho, ri- fugiato all'angolo dell'Opera Pia Soillitani, Im- possibile dosnrivere la fuga cho avvenne. La folla terrorizzata fuggi dal viale e si rovesciò nella vastissima piazza della Villa pubblica per rientrore in città. I l s c c o n i l o n-atrlclilio Era trascorsa appena una mezz'ora circa, s dalla città erano cominciati ad accorrere sul luogo, attratti dalla terribile notizia, cittadini di tutte le condizioni, quando avvenne il se- condo eccidio. La cavalleria, e i carabinieri, di» sposti in somìeerohio, avevano sbarrato gli ac- cessi al viale della iarrovia, appoggiandosi da un lato all'angolo del palazzo Trifiietti, e dal- l'altro al porticatodella Villa. Lontano, aggrup- pati rasente i muri dei varii fabbricati che ' chiudono la piazza,^ trovavansi gli astanti cementavano'i fatti avvenuti e chiedevano no- tizie: alcuni dei carabinieri mostravansi eccita- tissimi. Vengonmi riferiti aneddc»ì, che ometto par brevità. A un tratto si udirono nuovi colpii la gente si precipitò agli sbocchi: le scariche si successero: furono venti, furono cinquanta i I colpi? Impossibile precisare. Impossibile ripe- L|prvi il novello terrore diffuso. Impossibile da- [Tcrivervi la novella foga. C o n t i n u a r o n o Q m a n c a r e l e l o t l i u a z l o u l Anche in questa nuova fase, mancavano i superiori, e mancarono le intimazioni, perchè mancò anche l'ombra della provocazione. Inu- tile dirvi ohe si tenta di coonestare l'eooidìo incredibile, accusando gli scioperanti di aver aggredito a colpi di fuoco i militari' Mostruosa menzogna! U n g i r l m o e l e n c o (31 v i t t i m e Eccovi un primo elenco di vittime : Gaetano Pinto, barbiere, morto. Baho Michele fu F. Paolo, contadino, morto. Ponsiano Bafiaele, muratore, moribondo. Occhiuto Pasquale, calzolaio, ferito gamba gravemente. Vincenzo Foglio, sarto, moribondo. Bonardi Bosina, donna di casa, tre ferita gravi. Conti Francesco, garzone di piiszicagnolo, ferito. Giampietro Giuseppe, stagnino, ferito mano e fianco. Longo Umberto, studente, di sedici anni, ferito. Foriti anche due raga:!zetti di cui non so il nome. Si danno anche per feriti, ma non so eoa precisione in che modo, i due militari Bubicbi Ettore e Lapicoirella. Molti altri pare sictno i feriti, che non si son presentati agli ospedali. Corrono voci di arresto. I socialisti hanno fino a tutt'ora cercato di contenere la folla esasperata. La cittadinanza, che dalla voce pubblica ha appreso le circostanze, - è terrorizzata e sde- gnata. Tutti notano che le vittime appartengono a varie classi sociali e ciò dimostra che la folla era formata di curiosi. Nell'albergo dei «Due Amici >, lontanissimo, son penetrati i colpi di fucile, forando e fracas- sando mobili. Vari operai hanno raccolto pallottole schiao. ciato contro i muri. I ferrovieri, indignati, proseguono nello scio- pero.

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Clovedì 20 Aprlia 1809 - Roma

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LO PROCEDE VITÌOmilSO E SOLIOiLE IH T O m ITALIt àM®m in eccidio proletario! - Morti ® feriti a Foggia

ORA SANGUIGNA L'incosdenza trionfa al governo, alimen­

tala e sorretta da una Camera disposta a seguire prona e bendata le orme del ga-

Sonnino ha deprecato ogni divisione del partito costìtuzìonale. E Sacchi, ha sentito il bisogno di smentire l'esistenza del blocco borghese contro l'ascensione proletaria, pro­prio mentre col suo voto di fiducia al go­verno di Bàbagas no dava la documenta­zione scultorea nel fatto.

Cosi è! Latrano le gazzette dell'ordine contro la fatale e provocata azione di resi-slenza dei ferrovieri; e stride con esse la rampogna degli istessi giornali che si eb­bero fama di avanzati. E farneticano di re­pressione, e parlano — parodiando i mo­menti più gravi della storia moderna — di « giorno del giudizio », di « arresti », di « sangue ». L'ignoranza accieca le classi di­rigenti.

Lo sciopero dei ferrovieri ai loro occhi sembra una sommossa. Ed è l'esperimento d'un diritto che emana dall'istesso ordina­mento economico-politico del capitalismo moderno!

L'Italia, il paese che tenne a battesimo la borghesia europea nascente,ora balbetta ancora rle formule più viete dell'ignorante tempo arcaico, e dei paesi non aperti alla vita moderna. Non dislingue tra sciopero e ri­volta. Non intende la differenza tra l'azione legale e l'azione diretta a romperla, ila il caos nel cervello. La stessa Ungheria — che per sviluppo industriale rappresenta nel­l'Impero austriaco il Mezzogiorno d'Italia — I ha assistito con dignità e con rispetto alla •lotta pacifica — non sono che alcuni mesi —:.dei suoi ferrovieri di Stato contro il go­verno. Qui invece la stampa trivialeggia : dà asprezze barbariche al suo linguaggio; si mostra già assetata di vendetta e di rappre­saglia !

E cosi la Camera — approva ad occhi chiusi le misure pei ferrovieri : non con­sentendo neppure si possa discutere il testo del progetto.

Il governo — lungi dal preoccuparsi di questa atmosfera Cosi gravida di ire sociali e di veleno — l'aizza e la fermenta.

Che meraviglia — in quest'aria di osti­lità — quando tulli veggono che la provo­cazione è eretta a sistema di governo, quando lutti i giornali conservatori rompendo ogni senso di solidarietà ed ogni doverosa equa­nimità di giudizio, si arrovellano ad abbas­sare e a screditare la dignità civile del la­voratori, quando l'intolleranza più giaco­bina viene come esempio imitabile dall'alto, e le autorità rompono ogni continenza sconfinando nell'arbitrio, che meraviglia — diciamo — che già in tre o quattro giorni la cronaca — timidamente circospetta — segna nuove vittime proletarie, cadute sotto il furente piombo borghese?

La sfida viene dall'alto. La suggestione malefica si spando e conquista gli animi delle autorità subalterne. La baldanza del­l'impunità prorompe.

E cosi l'arbitrio dei moschetti regi uccide e fa strage a Lecce ; uccide e crea nuovi olocausti umani a Foggia!

Il cannibalismo rabido e feroce pare frema nelle vene delle autorità preposte al iiianlenimento dell'ordine. E questa posi­zione buja e difiìcile del paese — viene di (ji;i in ora aggravata da un governo sordo alle voci delle giuste e ripetute richieste, da un governo che tradisce la sua stessa parola, da un governo — che proprio mentre il paese aspetta da esso una parola non fi3pra, preannuncia invece, come ha fallo ieri il reduce di Villa Ruffi, imove repi'essioni politiche in danno di altri ceti di lavo­ratori.

Ma questa è la provocazione degl'inco­scienti! MA questa è follia, è protervia di irresponsabili — i quali, rosi dallo scellicisrao e sfùi'niti di una profonda consapevolezza do! doveri sociali — non si arrestano di­nanzi alla prospettiva di creare situazioni triigiche al paese.

E il sangue scorre. E nuove vittime scrive Il niartii'ologio prok^ario. E l'arbitrio incalza, quasi diretto a scacciare dalla legalità le iiinsse, quasi a sospingerle su di un terreno di conflitti aspri e crudeli. . . '

•Dove si va ? Densi nuvoloni oscurano l'o-nzzonte. 0 l'ira e la cecità del governo si arrestano, e il sangue innocente arginerà a lampo sulle strade — oppure noi andiamo verso un punto che non era la nostra meta, Irascinati —: noi slessi rilullanti — ad una prova che non avevamo voluto.

A noi — che serbiamo ancor vivo il senso della realtà della vila sociale e delle respon­sabilità politiche in quest'ora di cosi mani-testo tralignamenlo generale, in cui sembra «18 un'ebbrezza collettiva alloghi nelle slere officiali e nelle classi dominanti l'uso "ormalo della ragione — non resta che co-sl'itare lulto il cumulo di provocazioni che questo governo di arveims, e di uomini di

greca fede va addensando sul capo dei la­voratori d'Italia.

Noi parliamo con la calma dei forti e dei consapevoli — ammonendo che per questa strada di compressioni governative è stolto chi pensa che possa essere mai dispersa e sgominata la coscienza ridesta dei lavora­tori, è pazzo chi crede che si possa far in­dietreggiare sia pure d'un solo anno il cam­mino della emancipazione.

Se la storia operaia non ha ancora nulla insegnato ai governi borghesi italiani — se non ha impresso nei tardi cervelli di que­sti giacobini aulici la persuasione che la violenza può dare l'illusione ottica dello sterminio immediato ma si risolve nel limo col quale più robuste si adergono dappoi la coscienza civile che procedo, e le nuove organizzazioni delle forze sociali, noi ricor­diamo alle masse lavoratrici d'Italia che que­sto concetto, che manca ancora ai nostri reg­gitori è il patrimonio ideale ch'esse hanno avuto in dono dalle loro organizzazioni so­cialiste.

E in quest'ora di stolte provocazioni non provochino a lor volta; non assumano esse una responsabilità che è meglio far pesare tutta sul governo. La saviezza che manca ai dirigenti mostrino che non manca alle classi operaie oi'ganizzate.

E' proprio di chi non è assistito dal buon diritto li ricorso alla violenza, alla repres­sione, all'arbiti'io.

Il dovere delle masse operaie — suggerito dalla salda concezione del socialismo - • in quest'ora — è quello di mostrare innanzi tutto la propria superiorità civile di fronte ai reggitori politici.

La classe che tramonta infrollisce nelle ingiustizie e si deturpa con l'arbitrio. Ma la classe che ha con sé l'avvenire può bene attendere il suo giorno, affrettato dalle vio­lenze dell'alto, e può sollecil nre gli eventi con la propaganda, con la diffusione delle idee socialiste, con la solidarietà raolliplicala, con la sempre più chiara visione della sop­pressione dello sfruttamento borghese.

Cainsra del Savore di Roma L'appello al proletariato organizzato

Ieri aera si r iunirono alla Camera del lavoro ì membri della Commìfs ìone esecutiva e dopo u n o acambio di idee sulla situazione fu delibe­rato di attendere e di at teners i alle decisioni de l Segretariato della Bcs i s tenza , e fu quindi al l 'unanimità, approvato il seguente manitesto come risposta a quel lo della Società degli in­dustrial i e negoz iant i :

Nel eon&itto che in questi giorni è aooppiato vio­lento tra i ferrovieri e il Governo, per la rivendi­cazione dei diritti e per il, migiioratuento ecuno. mica, invano per 20 a'nni richiesto dai ferrovieri, la stampa borghese e i capitalisti d'ogni oaese sono intervenuti, a con la critica audacemente aggres­siva e con la calunnia ipocritamente banale cercano di disporre l'opinione pubblica contro chi lotta se­renamente e con fede.

Non noi ci meraviglieremo di questa condotta, perchè per noi è chiara ohe ovnnque si tratti di battaglie economiche, la classa caiiitalista stringe la sue file, e, usando di compressioni, d'intima­zioni, di minaooie cerca di colpire a morte le orga-

pia (

tame

» lotta di classe, negata eempre quando ne il conto, che >i manifesta nella sua forma pressiva-è dovere nostro di porre in gnari^ia la classe

prolelavia argaui^zata dì Koma contro le mene subdnle dei negozianti e industriali locali che, in veste di difensori di alti ideali patrioccioi, non difendono che il propria portafoglio, paurosi dello avanzarsi lento ma oontiiiuo del proletariato che muove alla conquista dei suoi diritti.

Sì dice a voi che il buon nome d'Italia, l'inte­resse generale del paese consigliano una pronta li-

delltt questione ferroviario, e l'annien-quello gloriose organizzazioni « sinda­

cati cne luruno e sono all'avanguardia del grande esercito operaio.

Voi invece comprenderete le male arti interes­sate, dei vostri secolari nemici, e saprete far ta­cere ì riseiicimeiiti personali e il danno dei piccoli vostri interessi privati, pensando ohe sono i vostri fratelli ferrovieri, ingiiistaaiente e inumanamente oppressi e dissanguati, che hanno alzato la testai reclamando cane e giu^itizia. .

Ei-riv uhi credo poter dominare le masse operaie, come una volta: col terrore o con In minaccia: la via della redenzione umana è seminata di dolori e di angoscio, e voi s questa prova supreni menti che vi hanno i resistenza.

Ognuno sia al suo posto in questo momento so­lenne, in attesa degli ordini ohe noi, d'intasa con tutt i gli operai d'Italia, saremo per darvi.

lioma, 19 aprile 1905.

La Commissione Esecutiva Ceccìielti Antonio — Calanloni Violefo — Colti Luigi Qori Amtriiio — Sloohen Mudo — Paglierini AWirlo

Znliam Silvestro — tlabatini Romolo, segretario.

Le riunioni di Ieri e di ogyl Gii scioperanti aumentano

Ci é impossibile faro un dettagl iato resoconto delle assemblee che i ferrovieri hanno tonuto ieri sera, e quest'oggi .

Ormai la sodo sociale in v ia Prinoipa Amedeo rimane continuamente aperta o Io riuuioui si succedono numerose ed animate,

L'entus iasmo cresce di ora in ora per le no­t iz ie s icure che rioe-viamo a mezzo speciale e che afTermano che lo Sin'i.-.f,-. 'ji estenda vitto­rioso. L e notizie contrtv'ii^corie o tendenziose dei giornali borghesi non fanno presa nell'animo degli attuali combattenti .

Es s i sono decisi a combattere sino all 'ultimo. L e tile aumentano e noi ohe assist iamo alle

continuo riunioni abbiamo potuto notare che il krumiraggìo è in continua diminuzione. Quasi tutt i quei pochi ohe alla s tazione di Termini lavoravano hanno senti to il dovere di far causa comune e rompendo la corsegna imposta dalla polizia e dairamministrazióne tsrroviàrig,' inter­

vengono alle assemblee à dichiararsi solidali nella battaglia.

Ed ora brevi oenni sulle numeroslBSime riu­nioni.

Ieri alle 17 s i radunarono i/"erroweri aderenti al Siscatto,

Presiedeva Alderìghi, Parlò mol to applaudito Branconi e molt i altri iut t i conoordl nel la pro< seouzione ed iatensi&oazione dello sciopero.

I l capo stazione di Torchiara, Candtsta bia­s imò la condotta del suo col lega di B o m a ca­valiere Smolca il quale più che compiere il pro­prio dovere è adibito al servizio di poliziotto andando ad importunare i ferrovieri scioperanti, nel le proprie case per costringerli a tradire.

Da parecchi ferrovieri vengono rese note le violenze e le corruzioni che gli agent i di P . S. vanno compiendo e che i nostri let tori trove­ranno in altra parte del giornale.

Appena terminata l'assemblea degl i aderenti al fiiscatto si riunirono, verso le ore 19, gii

Questa speciale categoria di lavoratori la quale per il lavoro precario cui ò adibita — 2 o 3 mes i — non è organizzata, dava sino adesso il maggior numero di non scioperanti.

Non appena però furono esposto l e ragioni dell'attuala mov imento e come la l oro sorte tosse anche legata a quella di tut t i i ferrovieri, a mezzo di sorntinio segreto , votarono anche loro lo soiopero.

E ' questa la migl iore risposta a l le menzogne della stampa borghese ohe cerca di propalare ohe l 'attuale agi tazione è à i suo &l l imento .

Intanto verso le ore 21 si riunirono nella sala dei Tramvieri , in v i a Alfredo Cappellini, i mac-chinisti ed i fuochisti in numero di circa 260.

Giammarioli portò il sa lato dei tramvieri ro­mani i quali sono pronti a quanto decide la Camera del lavoro ed augura ai forti combat­tenti di oggi la vi t toria . (Applausi).

Parecchi ferroviari esaminano la oondi&ioni disperate in cui si trovano le Amministrozioni ferroviario, malgrado che dai giornali interes­sati facciano spargere la voce che i troni sa­ranno in breve r iatt ivat i , mentre invece non riescano a mandare avant i neanche regolar­mente il cosidetto serviz io minimo, il quale era previsto solo in casi estremi.

Tutt i sono concordi per la prosecuzione della battaglia impegnata ed infine all 'unanimità fii approvato il s eguente ordine del g i o r n o :

I macohiiiisti a fuochisti di Boma riuniti in nu-mei'oia assemblea,

stigmatizzano le insinuazioni degli industriali e dei giornali prezzolati tendenti a falsare l'opi­nione pubblica e nairerraaudo la loro solidarieià,

invitano il Comitato di agitazioni! ad adoperare tutti i mezzi pnasibili aSinohè siano smentit.» queste falsità e trionfi la verità e la giustiisia della nostra causa.

AU' i s tossa ora dei macchinisti , nella sede in via Principe Amedeo , si riunì W personale oiag-giunte.

Pres iedeva Guidi elio commentando quanto iersera scrisse VAuimtil si augurò ohe gli s tu ­denti d'applicazione non si presteranno all'opera di krumìraggio ohe il Governo vorrebbe loro imporre.

Parlarono, frequentemente applauditi molti altri ferrovieri tutt i ri levando la jirova mera­vigl iosa di lorza che il pci':ionale di tu t ta Italia s ta dando in ques to momento.

N é scor.ig.'jiiimenti, né paure — essi dicono — ; venti anni di froda commessa a nostro danno dall 'amministrazione e dal Governo ci inse­gnano cho bisogna combatterà per farsi valere.

Questa mattina alle ore 9, presieduta dal­l' infaticabile compagno Erasmi, ebbe luogo Vaxsembtea generale dei ferrovieri.

La vasta sola presentava uno spettacolo im­ponente : erano presenti circa tremila scio­peranti.

Parlarono Paglittcca, Del Buono, Buffàlnhi che annunciò che sulla linea di Uandrione-Pi lotag-g io lo sciopero a completo, BresM, MonticeUiad. altri, tutt i constatanti il meravigl ioso es ten­dersi dei lo soiopero e la compattezza ohe si ve­rifica.

Si bollò a fuoco la condotta della Camera di commercio ohe v o t a dei fondi per l ' incetta del crniniraggio, ed inline sì approvò il s eguente ordine del giorno:

I ferrovieri romani riuniti nuovamente in assem­blea generale stamattina 19, constatato che il nu­mero degli aderenti allo soiopero è quasi all'unani­mità, deliberano di continuare la lotta fino alla' completa vittoria senza curarsi delle intimidazioni ohe potrebbero essere fatte, rigettando anche le ot-t&rtn in denaro fatte dall'Amministrazione e dalla Camera dì commercio.

Terminata l'assemblea generale, a l le 11 si r iuni il personale viaggiante.

Si nota con compiacenza l ' intervento degli avvent iz i i quali anch'essi si son resi solidali.

Si protesta contro il Messaggero ohe amman­tandosi della propria popolarità esplica una condotta vergognosa e falsa gl i ordini del g iorno qui votati come per esempio quel lo di ieri mattina, riportando l'inverso di tu t to ciò che si à afiermato.

S i approva quindi, ad unanimità il seguente ordine del giorno concordato e votato anche dai macchinisti e fuochisti :

I macchinisti e fuochisti e il personale viaggiante di Boma, riunitisi in numerosa as'iembica la mat­tina del 19, constatando U numero sempre ere-Bconte di aderenti allo sciopero; riaifermano la loro solidarietà ed in previsione dell'approvazione della legge-canestro, invitano il Comitato Centrale a ohie-dere l'urgente intervento delle Camere del lavoro per una pronta azione generale.

L e continue e numerose riunioni, l 'entusiasmo sempre esercente, danno l'indice esatto di come progredisce e si es tende lo sciopero.

Nessuna smenti ta è possibile: le file ingros­sano e i pochi crumiri di ieri sono anch'essi diventati i combattenti d'oggi. I l sotto-Comitato di Boma, siede in permanenza.

Sempre avanti, dunque !

La solidarietà del tramvieri lor i si riunì il comitato della l ega tramvieri

0 dopo una serena discussione decise di lasciare a disposjzioue dei ferrovieri scioperanti la pro­pria sede sociale ili v ia Alfredo Cappellini, e di attenersi a quanto deciderà la Camera del lavoro re lat ivamente alla battnglles impegnata dai fen'oviori stessi .

Il voto di plauso a Ferr i lorsera sia i macchinisti e fuochisti riuniti

in via Alfredo Cappellini, sia il personale viag­giante , i)oU'assoml)foa tenuta nella sede sociale in vìa Priiioijie Aiaedoo, votarono fra grandi

applausi u n ordine del g iorno con cui si plau-diva ad Enr ico TPeriri per il d iscorso fette al la Camera in difesa dei ferrovieri, e gl i si espri­mono i più vivi r ingraziamenti anche a nome di tut t i i compagni d'Italia.

Una manifestazione commovente Per l'ingrandimento dell' " Avanti „

In mazzo alta lot ta che fervo e che comprende tutte le energie dei ferrovieri e mentre l'ansia che proviene dallo speciale m o m e n t o rende tre­pidanti, bella e commovente è riuscita la ma­nifestazione dei macchinisti e iuoobisti riuniti in assemblea iersara.

Es s i ricordarono che questo nostro giornale, in mezzo alle calunnie e alle insinuazioni degli organi borghesi e popolaristici, ha saputo alta mantenere la bandiera delle rivendicazioni pro­letarie e alzare la sua voce poderosa fra il gracchiare rabbioso di tutt i gl ' interessati feriti nella borsa, e fra il c langore dell» battaglia hanno vo luto dare all'ovante la prova della loro simpatia.

Appena terminata l'assemblea in via Alfredo Cappellini, mentre s i avviavano al l 'uscita ognuno di loro lasciava cadere il proprio obolo nel cap­pello di u n compagno ferroviere ohe con voce squillante gridava : < per l ' ingrandimento del-VAvanli »;

E ad u n nostro redattore che osservava che in ques to momento di lotta era bene mante­nessero intere le risorse finanziarie per poter resistere p iù a lungo , i ferrovieri risponde­vano:

— A h ! non fa nu l la ; non fumeremo.Bisogna sempre ricordarsi itiVi'Avanti!: i l g iornale no­stro.

Ora tu t to ciò è commovente , tu t to ciò i grande !

E noi ci sent iamo grati ai compagni ferro­vieri di questa prova cosi bella che hanno v o ­luto darci, perchè «s sa dice come questo gior­nale cui diamo le nostre migl iori energie , sia l 'espressione pura e genuina de l sent imento • degli interess i proletaria

Gli anarclilcl per 1 ferrovieri e contro 1 repuliblicani di Roma lorsera s i riunirono i gruppi socialisti-anat'

chici federati di B o m a e dopo ampia discus­sione, approvavano all 'unanimità un ordine del g iorno in cui considerando ohe l'attuale scio­pero rispecchia il programma di azione della resistenza e che i ferrovieri più di ogni altra categoria di lavoratori è ogg i minacciata da leggi e propositi reazionari da u n governo di­sposto ad applicore mezzi coercitivi per coloro ì quali domandano il diritto al l 'esistenza di li­beri cittadini, deliberano :

gl i

di

agire energicami liti a rie

potestà

con tutte le forze morali e ma-dei ferrovieri ;

lasse opiroia di tutta Italia ad rita nel caso che eeai soli fossero ere con le proprio forze il grave

sontro le ma r — „.^.., .atèressate di par­titi e dì uomini coalizzati allo scopo di recare nuova ont i e sconfitta alla classe lavoratrice;

fauno voti che ì giornali e le associaKÌoni pro­letarie inizino un serio movimento in riguardo: sìa con una sottoscrizione nazionale a 5 centesimi per operaio, nel senso di aiutare la stampa ohe aiuta e contribuisca elio sviluppo del movimento dei ferrovieri; sia come segno dì protesta alle ri­dicole sottoscrizioni aperte in favore del krumi-raggio forcaiolo.

Il Gruppo sóoialista anarchico XI Novembre, biasimava poi il contegno dei repubblicani di B o m a i quali in questa occasione hanno sve­lato tut ta la propria anima borghese.

Una macchina in manovra centro un treno —II disastro evitato a tempo.

lorsera verso le 7,30, per colpa dell'ammini­strazione* ferroviaria che adibisce alle macchine del personale inadatto, s tava per succedere un disastro.

Mentre infatti una macchina &ceva manovra sotto la direzione di gente che non ha mai fatto il servizio di macchinista e luocbista, si vide comparire sopra il ponto di S. Bibiana un trono in arrivo che correva inconiro-al la macchina in manovra sul!' i s tcsso binario.

L ' improvvisato macchiniata o il iuochista, che avevano sbagliato linea, si v idero perduti e si precipitarono dalla macchina dopo esser riu­sciti a frenarne la corsa quasi «oiupltitamento.

F u cosi , pur miracolo, ev i ta to u n disastro. E poi la Trtbuna ha la sfacciataggine di par­

lare di a t tenta t i ! At tenta to si, ma da quale parte?

I tentativi di corruzione II rifiuto sdegnoso dei ferrovieri La polizia continuo nel suo miserabile tenta­

t ivo di corruzione. Si reca alle case dogli scioperanti , li aborda

in mezzo alla via, offre loro delle centinaia di lire per tradire lo sciopero.

Di fronte a questa infame condotta p iù che la nostra protesta vale lo schiaffo morale che gl i agenti e i capi-stazione fungent i da poli­ziotti r icevono dai ferroviari s tess i .

Ieri si t en tava di corrompere Bragl ia , oggi i l fuochista Bartolucci e Marchetti .

Tutto i n u t i l e ! Il denaro del tradimento non ha piegato que­

st i combattenti , i quali ai corruttori hanno detto in v i so tu t to i l disprezzo e lo sdegno per l'opera vigl iacca ohe si sperava compiere a

della -'"' ' " '^ • "

L'impressione dello sciopero in Vaticano

L'atteggiamento del papa Anche in Vatioalio, in quest i giorni , si è v i ­

vamente impressionati dello sciopero ferro­viario.

Sì a t tendevano parecchie migl ia ia di pelle­grini francesi e spaguuoli per le feste di Pa­squa i quali avrebbero portato parecchi quat­trini alla santa bottega.

Pio X , iorsera, al la notizia degli ecctdii e del sangue che si sparge a Foggia , fra contadini, ferrovieri e soldati , vol le rimanere solo nella sua stanza e scrisse una lettera all 'arcivescovo di Oerignola, pregandolo di tenere il suo clero in disparte a lontano da qualeiasi manifesta­zione prò o contro Io soiopero, v ietando alla stampa clorirale Iccale dì provocare o i i i e dis­sensi nel popolo.

Be t ta ordine al segretar io di Stato di ispirara i giornal i clericali di B o m a e d'Italia a sent i ­ment i di pace, non volendo che essi a s s u m a n o at teggiament i ostil i contro i ferrovieri.

I l pensiero che lo sciopero prenda più vas te istensioni in Ital ia m e t t e in paurosa ag i taz ione

animi degli alti prelati vaticanescbi.

Unione socialista romana Questa sera alle 8 Ifi assemblea generale del

locii. Tutt i i compagni sono pregati d ' intervenire .

I3Sr IT.A.3L.IA.

Foggia Un grave eccidio a Tre morti e quìndici feriti

L a c p l i u l n a l l t t à d e g l i u f l l c l a l l

Foggia, 18 (D. Fiorato). — Scrivo in t u t t a fretta sot to l ' impress ione dolorosa dell'eccidio di poco fa. Alte ore 17.45 circa, mentre u n » folla non molto numerosa stazionava, come a l sol ito, lungo i viali e presso il piazzale de l l» stazione ferroviaria, nn operaio venne, per ra­gione che non i bene accertata, arrestiato da un ufficiale di oatabiuieri, e t irato dentro i l o ­cali della stazione.

Davant i a l l ' ingresso avvenne nn certo affol< lamento, parte di curiosi, parta dì operai oh« scusavano l'arrestato.

Allora ufficiali ed- altri milit i presenti s g u a i ­narono l e sciabole, disperdendo il gruppo d i persone accorse, il quale si manteneva in a t ­tegg iamento tutt'altro che minaccioso. L a pat­tug l ia di cavalleria ohe ispezionava il piazzale, a ques to momento cominciò a fare larghe evo­luzioni, e, all'improvviso, si rovesciò sulla g e n t e che passeggiava su l viale, caricandola con ! • sciabole sguainate.

Invano parecchi astant i , por evitare ohe l e persone fossero travolte sot to le zampe dei ca­valli , cominciarono a gridare, calma, calma, piano.

V i l t à e d e l i t t o !

Invano venne chiamato il commissario di pub* blica sicurezza perchè si interponesse. Invano pare che l ' istesso capitano e qualche altro gra­duato dei carabinieri, tentasse di accorrere. N e l gridio di spavento della folla terrorizzata si con­tusero voci e consigli e, mentre questa si sban­dava da una parte a dall'altra del viale, fug­gendo pei campi, la cavalleria schierata noi mezzo , verso il l a to s inis tro e una pattugl ia d i fanteria ohe si t rovava a passare si schierò alla spalle della cavalleria; i soldati fronteggiando il Iato destro iniziarono un fuoco di fucileria disordinato, non preceduto da alcuno squillo, da alcuna intimazione e, per l'assenza asso luta di ogni superiore, forse neanche da alcuno or» dine.

Pare, dai racconti &tt i ne l primo momento , ohe i colpi più micidiali e precisi siano partit i dai soldati, perchè, in effetti, i colpiti si trova­vano sotto la loro mira. A un 200 passi dalla truppa cadde, fulminato, il contadino B a h o , ri­fugiato all'angolo dell'Opera P ia Soillitani, Im­possibile dosnrivere la fuga cho avvenne. L a folla terrorizzata fuggi dal viale e si rovesciò nella vast iss ima piazza della Villa pubblica per rientrore in città.

I l s c c o n i l o n - a t r l c l i l i o

Era trascorsa appena una mezz'ora circa, s dalla città erano cominciati ad accorrere s u l luogo, attratti dalla terribile notizia, cittadini di tu t te le condizioni, quando avvenne il s e ­condo eccidio. La cavalleria, e i carabinieri, di» sposti in somìeerohio, avevano sbarrato gl i a c ­cessi al viale della iarrovia, appoggiandosi da un lato all'angolo del palazzo Trifiietti, e dal­l'altro al port icatodel la Villa. Lontano, aggrup­pati rasente i muri dei varii fabbricati che ' chiudono la piazza,^ trovavansi gli astanti cementavano' i fatti avvenut i e chiedevano no­tizie: alcuni dei carabinieri mostravansi eccita­tissimi. Vengonmi riferiti aneddc»ì, che omet to par brevità. A un trat to si udirono nuovi colpii la gente si precipitò agli sbocchi: le scariche s i successero: furono venti , furono cinquanta i

I colpi? Impossibile precisare. Impossibile ripe-L|prvi il novel lo terrore diffuso. Impossibile da-[Tcrivervi la novel la foga .

C o n t i n u a r o n o Q m a n c a r e l e l o t l i u a z l o u l

Anche in questa n u o v a fase, mancavano i superiori, e mancarono le intimazioni, perchè mancò anche l'ombra della provocazione. I n u ­tile dirvi ohe si t enta di coonestare l'eooidìo incredibile, accusando gli scioperanti di a v e r aggredi to a colpi di fuoco i militari' Mostruosa menzogna!

U n g i r l m o e l e n c o (31 v i t t i m e Eccovi un primo elenco di v i t t ime :

Gaetano Pinto , barbiere, morto. B a h o Michele fu F . Paolo, contadino, morto . Pons iano Bafiaele, muratore, moribondo. Occhiuto Pasquale , calzolaio, ferito gamba

gravemente .

Vincenzo Foglio, sarto, moribondo. Bonardi Bosina, donna di casa, tre ferita

grav i . Conti Francesco, garzone di piiszicagnolo,

ferito. Giampietro Giuseppe, stagnino, ferito mano

e fianco. Longo Umberto, studente, di sedici anni,

ferito. Forit i anche due raga:!zetti di cui non so il

nome . Si danno anche per feriti, ma non so e o a

precisione in che modo, i due militari Bubicbi E t tore e Lapicoirella.

Molti altri pare sictno i feriti, che non si son presentati ag l i ospedali.

Corrono voci di arresto. I socialisti hanno fino a tutt'ora cercato di

contenere la folla esasperata. L a cittadinanza, che dalla voce pubblica ha

appreso le circostanze, - è terrorizzata e sde­gnata .

Tut t i notano che le v i t t ime appartengono a varie classi sociali e c iò dimostra che la folla era formata di curiosi.

Nell 'albergo dei « D u e Amici >, lontanissimo, son penetrati i colpi di fucile, forando e fracas­sando mobili .

Vari operai hanno raccolto pallottole schiao. ciato contro i muri.

I ferrovieri, indignati, proseguono nello sc io-pero.

gUjU£.

^AUri f e r i t i : larusai , Nicola, eonteami). • Rioucci Pasquale , . ,operàia. . . , ,

.- Nuzzol i Luig i , operaio. Lioco •Salvfttoi'o, «póraio .

I^n « l l n h l n r n x l A i t e (Il i n i i i r o r u a n u c e a d i ' I s t i t u t o

. Vi trasmetto una dichiaraziono scritta, spon-tBneamimto fatta dal prof. Manacorda del locale R , ' I s t i t u t o tecnico.

Ancora inorridita da tanto misfatto, ritengo mio iovero dinhinraio die la toconda cariba di cnval-lena avvenuta eresio il mulina La Capria ebbe

itro preavvisi i m p r o w n i m o , iquilli

ordnno delle . . violnlsali e DOMO teatifleuro con sicura coscienza ohe nosiuno dei venti radazzi o poco più, elle si trovavano ab-buataiiza lontano dalla truppa, in quel momento mveica contro i soldati o oomunque li otlundeva. 1 ponili ailulti ohe ai trovavano coi ragatzi su ri-cordati aseoltavhna tranquillamente i consigli che io loro davo di ritirarsi a casa.

Debbo ancurii aRgiungero ohe i colpi sparati fu-nti I i l a truppa

•ria forendi più d'u no al capo nioatrò di aroro un «iTcrata ed inspii'Ru bile lete di sangue!

utiOora che prima dell'eccidic ver» donna ohe volevamo pei

Ter fÌDirii seRtiaU a m« ed a una pò

bile lete di sangue! utiOora che prima dell'eccidic

ver» donna ohe volevamo pei iiittiresai nootri reca rei alla stagiona neesuna altra risposta fu data da pido e muto spiana

un carabiniere se non un r» risposta fu data da pido e muto spiana r di fucile. risposta fu data da pido e muto spiana

ilnnacnr^a dnlt, G^nseapt del a . Istituto tecnico.

A Napoli Il 97 per cento del ferrovieri In fsclopero

La solidarietà dei traiiivlcri 19. - L o sciopero proseguo calmo. Gii scio-

ono due Comizi quotidiani noi sa-_voro.

Parlarono Guarino e Podrini, che ammalato m a i £itto condurre In ve t tura alla riunione.

In altra riunione, dopo la relaziono del se­gretariato della Borsa, parlò i l oo.nsigliere pro­vinciale Lucci , dichiarandosi solidale con gli ioioperanti.

Mascia, commentò la seduta di ior! della Ca­mera.

La Borsa, annunzia di avere scioperato il 07 por cento del personale; pochi troni partono condotti da capi del deposito e scortati dalla troppa. Lo ofEoine forrovlar'ie sono chiuse.

I l Consiglio della Lega trnnivieri votò iersera In solidarietà coi ferrovieri.

E' piunta la nave Filiberto con truppa. Sono giunti pure undici squadroni di cavalleria. Dal comando del Dipartimento sono state date di-«posizioni por l ' i l luminazione del la città.

E' cominciata la pubblicazione del Bollettino dello sciopero.

Iersera si riunirono i rapprosentanti dello Leghe Ella Borsa del lavoro, per far at to di so­lidarietà completa cogli scioperanti .

A Milano l'arbitrato potrebbe por termine all'agitazione 19. — Gli scioperanti ferrovieri si riuniscono. 5 ' o-'uetto di viva ammirazione la oompat-

tezna noi compagni di Napoli. Si deplora l'im­perfetta adesione degli impiegnti allo sciopero.

Predomina il concetto che l'introduzione nella legge dal concetto equo dell'arbitrato potrebbe por termino all'agitazione. Si tenne un'impo­nente assemblea di delegati del la Camera del lavoro, predominò l'avviso che Io sciopero ge­nerale dovrebbe proclamarsi solo in caso di estrema provocazione del governo , ma non con­viene ora inasprire la s i tuazione.

Si votò un ordino del g iorno offrendo l'im­mediata sol idarietà morale, riservando più gravi deliberazioni nello evento di repressioni.

Iersera si tenne un comizio pro-ferrovieri promosso dalla Federazione social ista.

19, ore 16,'10. — U n imponente comizio popò-U r e tenutosi allo scuole di P o r t a Eomana, in­viò l'augurio di successo all 'agitazione dei fer­rovieri.

Vi sognalo il voto della Federazione del libro, augurante che l'arbitrato r i so lva le difHcoltà del presento momento . Il vo to risente la pre­occupazione del ceto operaio per i l rincaro dei divori, già avvert i to per lo carni e la possibilità di l u n g h i sosiiensioni di lavoro per mancanza 4i combusiibi ie .

L'r.ssemblea dei ferrovieri, v o t ò nn solenne biasimo per gl i impiegati degl i ulSoi che, dopo di avere incitato la massa allo sciopero, si re-earono senza eccezione agli uffici.

La solidarietà dei ferrovieri svedesi

Gli

sol idarietà dei ferro-

aumenta sum-

lettura del telegriinima Vieri svedes i .

Il' numero degli so: pre più.

A Torino LD sciopero completo — Le stazioni deserte

18 (a, m.) — Nel primo g iorno scioperarono tutt i gli operai delie offi.JÌno o parto del per-«onsile ni staziono, spocialmento manovratori e deviatori e anche conduttori e macchinisti che giunsero però solo nel pomeriggio all'Associa­zione degli operai fra i v ivi applausi dei com-

il g iorno il salone del l 'Associazione fu ifiblìato di scioperanti.

agni. Tutto

I tr giatori foct Bullo varie '. e soldati.

Alla stazi manovratori 6i devo pur

furono soppressi e i treni viag-•0 servizio col personale raccolto inee, cogli ingegneri , capi depositi

ne di Porta N u o v a fungevano da e deviatori parecchi capi stazione.

•ilovare che la recatasi al lavoro nelle primi

tino ncn si può dire proprio cha

del p( re del mat-3ia andata

rdine del ie squadr di

0 abitazioni degli agenti primi treni e li... ao-

ntoruo del la stazione e

liberamente, poiché di pubblica sicurezza, i ti recarono allo rispetti' chiamati in Kervizio pò eompagnr.rono fin nell' dei deposili .

Parecchi altri casi di pressione alla libertà degli operai ed anche di incoscienza di molti ferrovieri furono denunciati ne i pubblici co­mizi!.

19 (a. m.) — L'entusiasmo è indicibile. L'Uf­ficio centralo della Camera del lavoro, presie­duto da Vicolongo, decideva che tutt i i lavora­tori siano pienamente solidali con i ferrovieri. E ' falso quindi quello che si afferma in oontra-«io «a.^walche giornale cittndino.

Ieri SI tennero duo comizi ne l salone della Associazione e nel cortile; orano presenti i mac­chinisti e i fuochisti.

Lo eci'.-'pero è quindi completo essendosi aste­nuto ancba il p°v5orwl6 viaggiante . ' I t i l Io si:ifiioiii, occupate mil i tarmente, erano Sesorte di viaggiatori .

Pubblicaci u n bollettino speoi.tle yier i ferro-fieri- e un numero speciale del Grido del pò-

A Genova l i servizio paralizzato - II sequestro dei ferrovieri

18 fy. r.) — A Porta Principe è generale lo (ciopero dei deviatori e del personale di ma­novra.

Il capo sfaziono in persona partecipa alla manovra dei treni .

Pochi treni arrivano, con vario ritardo e Ir-legolarniente . Alcuni proseguono o riescono a venire formati a stento, coU'alto personale.

I mncohinisti che proseguono dichiarano ohe di formeranno al Deposito cui appartengono.

Alcuni deviatori vennero rinchiusi tielle loro cabine, E' un vero sequestro di persóna.

/ In Porto, la sospens ione di lavoro da parto dei ferrovieri è pressoché generale. D e l resto , g l i stessi negozianti rifiutano di caricare merci s u i vagoni ancora a loro disposizione, ignorando s e e quando quest i potranno partire.

11 commercio è perciò incagliato. L a borghesia ò fuori della grazia di Dio. I

p i ù ridicoli e terribili iiropositi di reaziono sboo-oiano noi crocchi degli affaristi.

Squadre di v ig i lanza mantengono l'ordino o curano la propaganda fra i krumiri.

Il 90 per Écnto di scioperanti L'arbitrato obbligatorio

Si calcola che il 90 per conto del basso per­sonale partecipi al lo sciopero. I capo-stazioni e sotto-capi continuano a sostituire i deviatori e manovratori .

Ieri sera gli soioperantl si radunarono a Samplerdarena : erano 1500.

X L'on. Nofri propone nel Lavoro una via di uscita : egli vorrobbo che data l 'urgenza si applicasse subito l'arbitrato obbligatorio nello at tuale conflitto con l'incarico di decidere sul le domande ukime del le orgnnizzazioni dei ferro­vieri , cessando quest i uitinii, dallo sciopero.

A Firenze 1 ^ — Lo sciopero procedo compatto, discipli­

n a t o in tutte le tre stazioni. Oli scioperanti si riuniscono alla sede dei fer­

rovieri e alla Camera del lavoro fiduciosi nel trionfo della loro causa.

A Spezia 1 9 . — Lo sciopero procede benissimo. I farro-

vier i si riuniscono g iomalmeute in Comizii. I l loro contegno è corrott iss imo.

Nessuno incidente.

A Savona 19. — L o sciopero continua ott imamente. La

defeziono è soltanto da parte degli impiegat i .

A Pisa 18 {alfeo\ — L 'entus iasmo si accresco di ora

in ora, « il numero l ieviss imo di krumiri si è nel pomeriggio assot t ig l ia to grandemente .

I l personale dei troni n. 153, 155, 157 arri­vat i da Genova, h a dichiarato di non ripartirò.

I pochi convogli ohe si efiettuano sono gui­dati da ingegneri , capi-deposito e soldati del genio .

A Verona Non si vuole alcun controllo

19 (Sitigter). — L o sciopero dei ferrovieri della officine, circa 1400, continua. I

Iersera Secondini, socialista, corrispondente del Giornaletto, mentre notava qualche entrante in 6ervi<:io fu arrestato e dopo rilasciato.

A Bologna 18. — Lo sciopero dei ferrovieri procedo calmo.

Gli operai delie officine s i sono astenuti com­pletamente dal lavoro.

Sono arrivati una vent ina di macchinisti kru­miri da Foggia.

Iersera alia Camera del lavoro si discusso in favore dei ferrovieri.

A Crsmona 19. — Anche qui i l servizio è intralciato. L o

sciopero procede beniss imo. X ferrovieri si mantengono calmi e disoipll-

nat i . N e s s u n incidente.

Ad Asti 18. — I ferrovieri abbandonarono 11 serviz io

in massa. T u t t i ì lavoratori fraternizzano cogli sciope­

rant i . Grande entus iasmo.

A Ronca ScHvia 19. — L o sciopero procede bene. Ai ferro­

v ier i non manca la sol idarietà entusiast ica di q,uesti lavoratori.

A Rovi Llguro 19. — Lo sciopero continua. Not iz ie della L i g u r i a annunciano ohe o v u n ­

que lo sciopero procede bene.

A Castel S. Pietro 19. — Ad eccezione del capo-stazione e di

due commessi noti mangia socialisti tu t t i i fer­rovier i si sono as tenut i dal lavoro.

Ogg i ebbe luogo un'adunanza di tu t to i l per­sonale della linea con intervento del rappre-s sn tante la Camera del lavoro d'Imola.

Ad Imola 19. — Tutto il personale di stazione,' I g u a r ­

diani, le guardabarriere da Castel S. P ie tro a Castel Bolognese ha scioperato.

I n stazione fa serv iz io soltanto il capo-sta-

Ieri alla Camera del lavoro ebbe luogo una adunanza con l ' intervento di tutti i 100 ferro­v ier i scioperanti della linea. Parlarono Mara-bini e Serrautoni.

A Caste! Bolosnese 19. — Iersera con l ' intervento del segretario

del la Camera del lavoro d'Imola ebbe l u o g o nel la Sezione social ista l'adunanza dei ferro­v ier i .

L a solidarietà è splendida, soltanto pochi commess i prestano servizio,

A Piacenza 19. — L'entusiasmo aumenta « lo sciopero

sorpassa ogni aspettat iva.

A 1 0 vara 19. — Il servizio è paralizzato, la sol idarietà

tra i ferrovieri è ammirevole .

19 {Edoardo Gemma) — Lo sciopero dei fer­rovieri continua sempre compatto, senza alcuna delezione.

Ieri è uscita la Gazzetta di Novara col comu­nicato vile del Sindacato giallo dei movimen­t is t i di Domodossola. Immediatamente i l Lavo­ratore è uscito colla risposta dei ferrovieri.

T u t t i i giorni i l Lavoratore esce per sos te ­nere lo sciopero e sventare le mene degli av­versari .

Qui tutto fa credere ohe nessuno si arren­derà e che la v i t toria sarà conseguita.

I ferrovieri che t u t t e le sere si adunano alla Camera del lavoro, votarono il seguente ordine del giorno:

I ferrovieri scioperanti di Novara, riuniti in co­mizio;

considerando pe:- l'eventualità cha la soluzione dello sciopero avvenga con sacrificio di vittime:

dulibsrano di invitare tutto il proletariato fer­roviario a non riprendere il lavoro fino a cha ogni, compagno non sia ri'integrato nello sue mansioni e noi suoi diritti;

decidono di comunicare la presento dalilisra-ziono a tutti i colleghi d'Italia.

A Brescia 19. — Lo sciopero procode medioorement».

A Ferrara 19 (radium). — Continua generale ed ordi­

nato lo sciopero dei ferrovieri. A l l a Camera del lavoro tennesi un imponente

comizio . Parteciparono tut t i i ferrovieri e gli operai

organizzati , Applaiiditissimi parlarono Zanzi, Maria Go!a,

ì l on ice l l i e Baralli spiegando il significato della odierna lotta.

A Qrbotello 19 (g. e.) — Ieri notte in u n i s tanza presso

I» stKzipne fetl'òViarr» «i è tei iuta una nume­rosa adonanea di tertoviori addotti alle stazioni di Oapalbio, Orbetello o Albegna nonchò tut to il personale della linea-

ÀIU imp'oitanto t iaoton*, ofaa terminò allo t di stamani erano presenti pure i rappresentanti della Camera del lavoro e Circolo socialista di Orbetello. ^ ,

P o approvato ad unanimità di abbandonare immediatamente il lavoro.

La stazione i completamente abbandonata, nessuno ha ripreso il lavoro.

P ino da Ieri non si accettano merci n5 a pic­cola nò a grande velocità.

•Gli operai sono entusiasti ed impressionati di questa splendida aflormoziono di solidarietà.

A Parma 19 — Lo sciopero si estondo sempre più. La solidarietà è completa. I ferrovieri sono

decisi a non arrendersi.

A Venezia Lo sciopero procede benissimo

18 (vice). — Lo soiopero procedo benissimo. I l Consiglio generalo della Camera del lavoro

votò un v o t o di simpatia alla causa dei ferro­vieri .

Jj'acoettazione dei pacchi postali è sospesa. La stazione 6 occupata mil i tarmento.

I giornali borghesi propalano notizie fanta­stiche per danneggiare il mov imento .

Ad Ancona 19, — L o sciopero continua bonissimo. L'entusiasmo è immenso. I ferrovieri si riuniscono tu t t i i giornii i l toro

numera aumenta con quelli c h e mano mano arrivano da fuori smettendo il lavoro.

A RIm'nl 19. — L a locala questura ha proibito l'aflls-

aiont del manifesto di solidarietà della Sezione

Lo sciopero si svolge in modo mirabile.

A Livorno 19 (rodoero). — Lo sciopero procede bonis­

simo tra grande solidarietà. L a Seziona socialista pubblica La Parola quo­

tidianamente.

19 — Perdi rovieri, i quali tengoi

A Siona 19 — Perdura lo sciopero completo dei fer-

delle adunanze se -

La Direzione della Società Mediterranea ha chiuso le ofiicine.

A Civitavecchia Si abbandonano le cabine

19 — 1 deviatori addetti alla stazione di Ci­vitavecchia scioperarono abbandonando le ca­bine degli apparati centrali.

Questo fatto pregiudica 1» circolazione dei treni sulla linea principato della Mediterranea.

A Sulmona 19. — Lo sciopero continua o t t imamente tra

grande entusiasmo.

A Tivoli 19 — 1 ferrovieri hanno scioperato. Si man­

tengono calmi e solidali.

A Bari Grande corteo di solidarietà

19, — Lo sciopero continua calmo ed ordi­nato,

Iersera, alla Camera del lavoro, si riunirono i marinai, che votarono un v io lento ordine del giorno, che inv i ta la Padoraziono italiana dui lavoratori del mare, essendo essa affine ai fer­rovieri per r industria dei trasporti , al la soli­darietà con i ferrovieri, ed esprimendo per que­sti v iva s impatia .

Quindi le L e g h e dei bottai, i ferrovieri scio­peranti, i saponai, i mugnai , i muratori , i me­tallurgici, formato a mano a mano u n corteo, fecero lungo la via Estramurale una passeg­giata di solidarietà coi forrovieri, recandosi po­scia nuovamente alla Camera del lavoro, ove stabilirono la pubblicazione di n n manifesto alla cittadinanza.

A Foggia 19 — L o sciopero procode regolarmente cir­

condato dalle sitnpatie deg l i 'a l tr i lavoratori.

A Taranto 19 — 1 macchinisti , i fuochisti, gl i operai ma­

novratori e deviatori e i l personale v iaggiante hanno tenuta un'altra imponente riunione de­liberando di resistere nello soiopero.

La solidarietà è completa.

A Catania 19 (rero) . — I macchinisti i fuochisti ed af­

fini e gli operai manovratori t u t t i compatti continuano lo soiopero. Pochiss imi treni par­tono e arrivano scortati da soldat i e carabi­nieri.

Notizie dalle altro città siciliane avv isano che lo sciopero procede benissimo.

soiL.iiD-^n.iEa?.À. La solidarietà

dei socialisti con i {crrovieri 11 Tempo pubblica un articolo sul lo sciopero

dei ferrovieri, in cui si spiega il come e il per-che del movimento . Ne diamo la conclusione, per dimostrare corno in questo momento , tran­sigenti ed intransigenti — e ben lo notava E n ­rico Ferri al la Camera— siano s tret t i e solidali coi ferrovieri nella lotta da quest i ingaggiata , non contro il paese come ins inuano con sa­piente malvagi tà gli organi dello società ferro­viarie e i fogli a quattro e a se i pagine dei fondi segreti , ma contro un governo provoca­tore ed incosciente, a difesa di diritt i miscono­sciuti per u n periodo di vent'anni.

Vogliamo altresì dire che, secondo noi, i ferro-Vieri non hanno commessa nò una < follia • e nep-

Hanno subito semplicemente nna fatalità ini. bile: una fatalità preparata di lunga mano dagli .!•..; a preparata in guisa ohr - " " --'—•"— •-

lodo sot' '-- •^' ò, a rivendicai

ghesia aiiariet» di Italia ha tratti in siia rete i fer­rovieri, che noi ausuriamo ohe l'esito del cimento, malgrado le condizioni cosi precario, si risolva in una riparazione di giustizia dell'ostinato, provo­cante misconoscimento di tutto le loro ragioni.

Genova, 19, — La Camera del lavoro ha pub­blicato, e la B . questura ha sequestrato , un manifesto dirotto ai lavoratori genoves i col quale ai esprimeva hi più fervida simpatia ai ferrovieri che con un atto energico e dignitoso rivendicano le loro conculcato ragioni .

X JJa Unione operaia rivoluzionaria ha votato n u vibrato ordine del giorno,

Ravenna, 19 (Bobini}. — L a Camera del lavoro pubblica u n manifesta di solidarietà con l'au­gurio di v i t tor ia ai ferrovieri.

Dichiara di assistere Io sciopero in tu t ta la provincia ed uniformarsi allo decisioni del Se­gretariato nazionale di resistenza,

Caslelsanglovanni, 19, — I lavoratori di Castel-sangiovanni, affermano la propria solidarietà coi compagni ferrovieri nella loro s trenua lotta pel diritto al la libertà di lavoro.

San Olllric», 18. - - L a Seziono socialista Jrn.vo., ta to u n ordine del g iorno di solidarietà coi fer­rovieri . • , •

Medicliia, 18. — L e g a "operai Medicina, r iunita d'urgenza, rialTorma la solidarietà con 1 ferro­vieri, uniformandosi ai deliberati del Comitato di resistenza.

Orbelello 19 ((?• O.) — Nell'adunanza generale di ieri sera questa seziono socialista approvava u n ordine del giorno di piena solidarietà con i ferrovieri .

Cingoli, 19, ore 9.d5 — I socialisti rendendosi solidali nella g iusta l o t t a - c o i ferrovieri, inco­raggiano e tanno vot i por la completa v i t ­toria .

Forlì, 19 — I l circolo socialista 6 solidale col ferrovieri in isciopero. A u g u r a completa vit -

I fatti s ' impongono. Responsabili de l l 'aggra­varsi della s i t iwzionc sono i negozianti di R o m a .

Abbiamo pubblicato e commentato ieri i loro ordini del giorno. Ri lev iamo ogg i la forza unanime inaudita di solidarietà affaristica af­fermatasi con la donazione di tremila lire, a titolo di onorifico incoraggiamento a quei fer­rovieri i iuali, resistendo ad ogni incivile ec-cilaeione, dimostrarono csemìilare coscienza dei propri doreri.

N o n bast i . Nella medesima Camera di c o m ­mercio una sottoscrizione iniziata e compiuta lì sur le champ ha fruttato, per il medes imo SCODO; altre « tremila lire ».

Contemporaneamente da Firenze ci g i u n g e la notizia che il senatore Ippolito Nicco l in i , acceso di nobile risentimento patriottico, ha inizialo una sottoscrizione facendola'precedere da questo appello:

Concittadini! Al tentitivo insano di coloro ohe provocando i

danni morali e materiali di uno sciopero ferrovia­rio ledono pli interessi e ti decoro dell'Italia ri-snoiida con legittima, indignazione e solenne pro­tòsta l'opinione pubblica, ma il plauso e la grati-tudiiie desrli iluliani confortino il generoso imoulso

quei lavoiutori ohe ribsllandoai al mal consiglio Ile prepotenze non rifiutano •aorifici 8 disagi per it.iuuare nel miglior modo possibile il servizio bblieo dalle ferrovie e per difendere cosi la repu-ione d'Italia prosso le altre nazioni civili. )<:1 nostro pitaso e della nostra gratitudine foe-mo testiraonittiiza con pubbliche offerto non tanto

per dare ouiriper.eo, quanto per rendere onera l i ferrovieri onn, rimauundo al loro posto, con assi­duità di lavoro si rendon benemeriti della patria.

Primo e generosiss imo sottoscrittore, n a t u ­ralmente, è l'ori. Niccol ini .

Di tutto quanto potrà accadere di g r a v e sono responsabili questi signori. Essi schierano la legione dei krumiri contro il proletariato tutto quanto ed i suoi legittimi interessi.

Ma quando il 15 ottobre del 1S57 il p o ­vero Lorenzo Ghenzel , il garzone fornaio u c ­ciso dal piombo presso la chiesa del l 'Anima, suscitò tanta pietà nei coccodrill i capitalisti della citt:\, non riusci una sottoscrizione per la famiglia dell'infelice a raggiungere le cento l i r e !

A quale scopo essere generosi e caritatevoli , quando un morto à morto ? La generosità dei commercianti e degli industriali non deve a n ­dar perduta in vane sentimentalità. Ciò che è necessario adesso è aiutare la resistenza rea­zionaria, é impedire sia pure con dei biglietti da niiile che una organizzaz ione di proletari trioni!.

L o zelantissimo vice-presidente della C a ­mera di commercio il cav . uff. Enrico V o ­ghera, quel medes imo che capitanò la coa l i ­z ione capitalistica contro i tipografi, l'arric­chito sui bollettini e g l i atti dei regi m i n i ­steri, ha voluto anche questa volta essere il leader della protezione crumiresca soffiando nel fuoco della paura in seno all'assemblea di ieri mattina.

Responsabili, abbiamo detto. Tutti costoro al imentano sempre più l'ardore della lotta e crescono la distanza tra la classe deteiiìricc della ricchezza e sfruttatrice del lavoro v i v o e la classe dei lavoratori. Inerti, passivi, torpidi, scettici nei lunghi periodi, nei quali pare che la lotta di classe sia soltanto un'idea, essi non sanno predisporre alcuna opera che prevenga le crisi o ne diminuisca g l i orrori. Ma, al lor­ché la crisi necessaria scoppia, voi li trovate, g l i speculatori, al l 'avanguardia della provoca­zione, nella prima fila di coloro che st imolano il governo ad « agire c o n pronti ed energici provvedimenti » contro i proletari che sono per loro i perturbatori dell ordine pubblico.

Le^g, letti il 'Ole Pei

i Coinmissit una petizioi 'iì'^J

di KM: :o pabb

0 nome tra gli ntare ali'onore-por la ferrovia ella Sabina alla

1 deolinare l'in-lero uDorarmi, ia che tali cro­ie Sabina, ver-3 del Consiglio.

L'ISTANTANEA DEL CIORMO I «lue nrttcol l iV e 8 4

Pre3.io l'Amministrazione,, deif Avanti si trova in vetìdita Viano del P r i m o Maggio, poesia di Cesare Aroldi, musica del maestro Bonaventura Buldrini, al prezzo di cent. 70.

Inviare cartolina-vaglia con intliriiao chiaro aU'amministradone (iefi'Avaatti

COMUNICATO àel Coswitàto iVAgitaziano

La manlfestazione'del proletariato ferroviario continua imponente , meravigl iosa, solenne. A n ­che i timidi, i pavidi, i dubbiosi si sono uniti alla falange cosciente degli organizzat i e Io sciopero si p u ò dire veramehle generale per tutta l'Italia.

Poss iamo serenamente alfermare che i fer­rovieri t engono ornai in p u g n o la vittoria: un po' ancora di serena tenacia e di calma c o m ­pattezza e questa sarà completamente con loro.

E' pertanto davvero sitpcrduo raccomandare ai ferrovieri di manteiicisi fermi nel loro splen­dido at teggiamento , di non lasciarsi per nulla intimidire dalle minaccie, sempre vane , lusin­gare dalle promesse sempre tallaci, e sopra­tutto di non prestar fede alle notiz ie tenden­ziose che dif lonJoiio, intorno alla nostra bat­taglia le agenzie ed i giornali del governo, per quanto essi non poss.mo a m e n o — da-\'ìinti->-iiirevidenza — di riconoscere i! continuo crescere dell ' imponenza e della compattezza, di questa nostra manifestazione.

Ma sebbene i ferrovieri diano, nell'odierno conflitto, il più mirabile esempio di tempe­ranza e di_ tranquillità, pur troppo dobbiamo oggi compiangere delle vittime innocenti, coir pevoli soltanto di aver voluto aflcrmare la foro solidarietà coi ferrovieri I

11 piombo governat ivo , si i messo cosi a n ­cora una v o h a . d a l l a parte dei padroni 1

Alle povere vittime vada il sa luto ed il compianto di tutta la falange ferroviaria ; vada ai ferrovieri, cosi meravig l iosamente combattenti, il consigl io di calma e di pru­denza, per non dare alla reazione il pretesto con cui giustificare quella qualsiasi opera n e ­fasta c h e , a v e s s e in animo di compiere, nella vana speranza di soffocale, magar i nel san ­gue, il nostro magnifico m o v i m e n t o .

Il Comitato a'agitaslona.

FORTIS... "CENSORE F o n i s vuo le cvidenteniente ««/oHcer Giolitti:

e ci mette tanta convinzione che riesce a s o p ­primere, c o n bestialità squisita, l'intero nostro servizio telegrafico. _ A lmeno il telefono è stato totalmente a b o ­

lito : e non sprechiamo tempo e quattrini. Ma dei te legrammi, che noi sacrosantamente!

paglt iamo allo Stato , s iamo derubati nel m o d o più semplice. Essi ci v e n g o n o consegnati cinque, sei, sette ore dopo il loro arrivo, quando VAvanti è già pubblicato, e noi non poss iama più servircene. Lo scopo evidente sarebbe quel lo di non permetterci la cronaca veritiera del la' sciopero per non far conoscere, nei diversi centri ferroviari!, le notizie generali del m o ­vimento.

Ora tutto ciò è cretino : poiciiè, anche c o n ritardo, il nostro giornale darebbe sempre esatto conto dello sciopero, mirabile di solidarietà e di resistenza, ai compagni ferrovieri, a dispetto di tutte le censure dell'universo.

Senonché non abbiamo bisogno n e m m e n o d< aspettare l'opera di Fortis... censor, per la sem­plice ragione che ci serviamo dei moltissimi dispacci conrensiouttli che il Comitato d'agi­tazione riceve a grandi fasci, ora per ora, da ogni parte d'Italia, mettendoci cosi in grado d'informi! re seralmente il nostro pubblico, me­gl io di qualunque altro giornale , sul l 'anda­mento dello sciopero.

Perciò Fortis p u ò continuare a derubarci, che noi non leveremo neanche un grido di protesta.

Abbiamo voluto documentare soltanto la sua inutile bestialità sopprimitrice — e più allegri di prima, cont inuiamo a numerare i t e legram­mi... convenzional i che i fattorini dello Stato, con estrema gent i lezza, ci porgono. . .

In causa dello sciopero ferroviario, che non ci permette di spedire V" Avanti,, re­golarmente in tutt'Italia, rimaìidiamo ad agitazione finita le limglie liste di SOTTO' SOIilZlONE, che quotidianamente ci per­vengono con un crescendo trionfale, e il sa' guito dell'APPENDICE.

Parla Fra Raimondo Fra Raimondo ha inforcato al legramente

l'asinelio del Messaggero e cavalca ch'é un piacere. Sentite che cosa scrive quest'oggi:

« Le faccende d'It.alia, da un pezzo in qua, procedevano meravigl iosamente bene — quali, Fra Ra imondo? quelle degli strozzini, f o r s e ? — : la Rendita — con la R maiuscola; deve essere quella dei signori — più che alla pari, la no­stra lira premiata su tutti i mercati , il denaro abbondante, a buon prezzo — u h ! s iamo tutti milionari sfondati! — e, per conseguenza , l'in­dustria in forte risveglio e la ricchezza nazio­nale in aumento — già, si portano i cacciati di casa, in R o m a , al l a z z a r e t t o ! — ».

Fra Raimondo ha uno scopo nel mostrar la sua « Grande buca » — è il titolo dell'articolo in discorso — .

E ascoltate bene di che si tratta : a ... O g g i stiamo scavando una profonda buca per g e t ­tarvi dentro i milioni che ci costerà il m a -dornale errore dell'esercieio di Stato ».

Fra Raimondo vuole , dunque, che s iano con--seivate le Società ferroviarie. Le d faccende a d'Italia disvono continuare a procedere « me-< ravigliosamente »; ma il dana io , soprattutto il danaro, deve essere sempre « abbondante » e a buon prezzo.

Fra Raimondo , anche lui, salva la patria!

"TRUST,, DI EDITORI? Una Commissione dell'Associazione tip••Jgr.^(jcl,

libraria italiana, con sede a Milano, comoosta del oomm. Tito Hioordi e cav. Vallardi e Paravia, Beni' porad e Sandron, si è recata dal Ministro della pub­blica istruzione, dal quale ha invocato ohe, per evi­tare ohe il mercato librario, con evidente danno delle scuole, aia nell'ottobre prossimo inondato di libri ohe risultano troppo alTrettati nella compila-«ione, soltanto nell'anoo scolastico 1906M7 si adot-tino 1 libri di testo.

Il ministro on. Bianchi, rioonoseendo l'opportu­nità della questiono sollevata dall'Associazione tino-grafica libraria 0 l'importanza delle osservazioni a lui sottoposte dalla Commissiono, si è riservata di deliberare al più presto.

La notizia oi rivela un accordo tra i vecchi 0 grossi editori por monopolizzare il moroato librario scolastico,

Guardi il ministro di non lasciarsi prendere in nna rete affaristica la quale tendo ad escluderà da, ogni giusto guadagno le iniziative, tra le quali va ne sono di lodevoli, dei giovani e modesti editori.

Tutto questo interessamento per la scuola ha un solo scopo, a nostro parere, quello di smaltire aa-oora per quest'auno un po' del materiale di ma»

i i !®gg® f< iT®f Itr l i i l a 0im@rii

sa SI f a r i p t r Palermo-

isaioura ohe ai provvo-

a seduta del 18 aprile La discussione degli articoli

Dnpo il voto d i .cui demmo notixìn ieri, il P B E -BIDIUJTl'ì apre la diseussiòQii sugli artleoli dol prò-

^'"All'art. 1 che emitnera le forrovie delle quali lo Stato assume l'cseruizio e autorizza il governo a i t ipulare cont ra t t i con soclotà e d i t t e private per l'eleroiisio di alcune lineo di secondaria importanza, prendo la parola l'on, DE A N D E E I 8 o chiede schial riBienti oirca l'assunnione dello, linea elottric* Leo-

""i 'er qu-s ta linea il capitolato dice che lo Stato tiou è cbbligttto ad assumerà e pogore l ' impianto llettrioo di essa che costa 14 o 16 milioni altro che noi COBO che siu riconosciuto ijiovov.ilc. Da Andreis vuol sapere se il Rovcrno farà questo esame.

Il ministro 0 . F E E l l A R I S s t u d i e r i questa spo-lialu qui-stione.

P I P I T O N B chiede che ( Frapaui. _

Il miniatro F E R R A R I S len\ iirossimamonte.

F E R R I E. vuole conoscerò le intenzioni dfl go-rcruo sulla linea Modena Mantova.

Saporito conferma le SUB accusa Il ministro del tesoro on, CARCANO, ricordando

l'incidentale addebito fatto dal l 'on. Saporito ad un funzionario del ministero del tesoro circa il riscatto jolle meridionali, dice che la oompilaziono di questi conti 0 difticilissitoa e si foì in base ad ipotesi. Ora ..- -prosegua — in sesuito a dil igenti indaRini, fatte lui lavori 'di quella oomttìisslone, io sono in urado di aHerinare che nessun a t to , nessun fatto, nessun «rKomento po'sono menomamento «iustitìeare qual­siasi sospetto contro qualsiasi funzionario, dipi>n-dento dal ministi-ro del tesoro. E ciò dichiaro non iolo a nome mio, ma anche del governo (commenti),

SAPORITO. Confermo quanto ebbi a dire l 'altro giorno circa la responsabilità di u n funzionario del ministero del tesoro.

. E ' inuti le — esclama rivolto al ministro Car-eano — che lei smentisca ! t u t t o ciò che lo dico è gousacrato in verbale.

CAROANO (scattando). Non sono entra to in me l i t e : SI vede che lei non mi ha ascoltato!

SAPORITO. On, io son cortese con lei! , CAIIOANO. Non mi sembra! • F E R R I . Si rioliiami il verbale! (Ilarità).

SAPORITO rinquietandosi con Caroano). t a pregd Si: non intcrn.mi.ermi ! Gliel'ho det to una prima e u n a secot.d^ volta ! La terza non glielo dirò più !

CARCANO (miiiaooioso mostrandogli il pucoo), Kon me lo farò io dire p i ù ! Po i si alza e fa per OBflire dal banco del governo. Fe r ra r i s e For t i s lo t r a t i enaono .

All 'estrema si gr ida e si protesta: Che modi sono que»t.i ?

P R E S I D E N T E (rivolto al l 'estrema). Li richiamo

contro il ministro ! In tan to l'u.i. Oarcano si è ca lmato e l 'on .SAPO-

a i T O conclude, confermando le sue dichiarazioni.

Cit artlcatl La discussione quindi sul l ' a r t . 1» continua, e si

lipre sul testo ministeriale. L 'a r t . 2» autorieza il governo ad adot ta re i prov-

Tedimenli necessari ad a t tua re l'esercizio di Stato. Avviene u n ' a n i m a t a discussione, ma poi si ap­

prova. L ' a r t . 3 passa senza-osservazioni.

Il laccio politico ai ferroviari Fra lo norme contonuta nel l ' a r t , d per la nomina

del (

oro del comitato di amministrazione ed ogni altro

nitato < li omministrazi ine t*; . L'u lii aio di dirsttor f S 1 comita di amministi relribu to sono inoompa cibi

pubblio lettiva B pari i m (

sta diapo ione dà luogo diati de tissimi rumori.

,luiique tf&r.ca pubblica elettiva e par lamentare . .

Questa disposizione dà luogo a vivi d iba t t i t i , aC' jcimpL_. _

CI.4.PPI propone la soppressione delle parole «ed ceni altro ntricio retr ibui to. .

DE A N D R E I S invoca nna dizione più chiara. Il ministro F E R R A R I S osserva non esser pru-

fleute che nelle raparesi^ntanze elettivo possano aver posto gli impiegat i delle ferrovie. (Il Centro ap­prova).

Prega la Camera, di approvare oc colo (urli all'K.5trsma).

FRACASSI propone • un emendam che i moiubn dei Consi jli di ammin bano versare una cauzi ne di aOO.OOC

FERRI Enrico erede che ci aia di t voco. Certo non si pnò intendere «h in quanto tali, debb&n 0 essere resi tutte le cariche oomun ili, provinola

il com'è l 'arti-

mto nel senso strazione deb-I lire.

inelegEibili a II e parlamen­

ta r i . Par chiarire l'equivoco propone si dica : • qua­

lunque uflìoio diret t ivo o di gestione, retr ibuito, è incou. patibile. .-

P A N T A N O , della commissione, risnonde che la commissione non ha difficoltà d i aeceitare l 'emen­damento dell 'on. Ferr i .

Anche il minis tro accetta l 'emendamento Ferr i . POZZO M. non approva la proposta Fer r i ohe

tenderebbe ineleggibili i ferrovieri a t u t t e le oari-

1 Oc L i Camera non cessa di

[Dando si alza il presidente •ole FORTIS , il quale proooneuhe imo^a alla legge definitiva. (Appn

F E K l l I . Como avevo proposto io.

zzare ..siglio , quest

FOl tTIS accetta la for lino.

E la Camera accetta

one le sole ar i . i proposta di

la modil

L 'a r t . 5 stabilisce le a t t r ibuzioni comitato di amministrazione, mantenendo prc Borinmonte l 'oidinaraento dei servizi tecnici or gente sulle lineo hSidatc alle t r e società esercì

Par lano gli onprevoli E 0 3 A D I , LUCCHINI Li M A S I N I e P A N T A N O e si approva l 'ar t . 5 a penultimo comma secondo il testo della com

.•ione e sopprimendo in essa l ' inois j relativo al

iinpati-

D. Son-

otando

Ita del

r oai: A domani! A domani! (Clamori assor-

GIAKT0RCO propone che il seguito della di-:u,' siouu sia messo a domani. (Bene I) 11 presidente del Consiglio si associa alla prò-L i Seduta si toglie alle 8.

La seduta d'oigi L tuia è piena come ieri; presiede l'on.Marcerà.

seduta comincia alle 10.5. S prtisogue nella discussione dello

Essi'olzlo ci! Slato dalle forrovis L on. GIA.NTURCO pur approvando l'iutendi-

net to clic ha Ì5p;talo l'art. 5 bis, col quale si al­ia gentrieamoiito la resoonsabilità del Comitato eri to clic ha Ì5p;talo l'art. 5 bis, col quale si al­ia gentrieamoiito la resoonsabilità del Comitato

1 6 mmin-.strazioue a del direttore generale, pro-0 di rimandarne l'esame, perchè pregiudica in­

oc di risolvere, il grave e complicato problema el a responsabilità, ohe deve essere maturamente ttii iato per riutoira u disposizioni precise e oate-

SAPORITO, concordando nel concetto del ianturco, propone la so.ppressioni' dell 'arti

FIXOC'.-.IUARO, ministro g latore VEKDRAMINI nonseuto tior.P, ul i . v . s ' t t o definitivo, e I

fico e . Rilit

dazioni l'essi 111 nei bill

sieur delle lizitiid» ferroviario (vivo

F E R R A R I S MAGGIORINO, ment re ai ncuito di provveileio allo, dotazioni pit Siev.te dal metodo prescelto dal Miniate F E R R A R I S , ministro dei lavori pubbli, ehi', ai.peiia approvato l 'apposito disegni

fdiniizioni per gU auraei

i, dichia. di legge,

iti neoea-

Djpo breve discuBsione l 'articolo 9 ò approvato. dol

BERTOLIXI combatto l 'art . 10 bis, iHavando il disposizione di logge ohe ordini dì azioni del materiale a l l ' indus t r ia affidare lo ordin

italiana. Rileva altresì

leggo speciale. Savebbo quinili ben

.PRO PANT.ANO, della Commissione, dichiara ohe la

utiei TEDESCO, raccogliendo una frase dell 'on. Ber-

olini, circa un prt-toso • t rus t . ohe sarebbe s la to osti tuito dal miuistio dei lavori pubblici, d ichiara he la riunione da lui allora indet ta ebbe il solo

nte il lavoro fra i di-ersi stabiliii es-»;..

a . 'amerà di approvate questo ar-

l ìort j l inì , vorrebbe almeno delle gare di as ta por

^ F E R R A R I S Maitgiorìno, dichiara di essere s ta to seiupre favorevole ad una equa protezione per l ' in­dus t r ia nazionale, ma si è arr ivat i pur troppo ad u n a protezione eccessiva, tanto più che alcune for­n i t u r e aindate a l l ' indus t r ia nazionale hanno costato al bilaiieio un sopraprezzo che 6 salito anche al 27 per (iento.- (Vive approvazioni). . Raccomanda ni minis tro di ribellarsi a queste imposizioni e di presentare sempre i cont ras t i al Par lamento , (Bone, bravo!) .

F E R R A R I S Carlo, ministri d ichiara che ogni qualvol ta s cere le eventuali eoalizioui, a'

pubbiic PRACA'JSI,

revoli Guaslavinn, P elione, Bottori, Gallt Brizzolesi, esso dice: pevoli di collusioni o al t ro frodi sa esclusi da qualsiasi appalto o forniti! (questo perchè IH grandi società sa

izzo Marco, :ì, Battaglii • coloro elle

i lavori pubblici , necessario di vin-lu rad i i l luminare iiioiio del laese. anche degli ono-

De Novellis, Soa-ri, Rubaudengo « si fossero resi ool-

e rna tp

le ma oro), FIXOCCHIARO A P R I L E , miuii

Io t rova un duplicato del codice T • L 'on. Bertolini, invece, insisto con u damento per avere delle gare d'asti naie .

Il ministro dei lavori miliblioi, non D E NAVA insiste porche l'artioolc

al la lecg'J deflnitiva. L a Camera approva l 'ar t . 10 bis e t

g i u n t a dell'on. Bertolini. L 'on . Sonnino, sostenuto d.i, Rudii

vare un incidente sul regolamento pi damento Bertolini non è s ta to messo

1 guardasigill i ,

un al t ro eraen-

l 'emea-otazioue

in breve

Il conflitto dì Foggia Al riaprirsi della seduta , che avviene alla ore 14,

ai leggono vario iuterr.igazioni degli onorevoli Sa-landra , Castellino, De Felice. Badaloni, Colajanni, t u t t e concerneni il conflitto di Foggia.

L 'on . FORTIS le accet ta tu t to e risponde subito. LegfB un te legramma del prefetto di Poggia dal

quale risulta che l'uso r ipetuto delle armi fat to ieri dal la f.irza pubblica a Foggia fu vetaraenta inevi­tabi le , determinato cioè da legit t ima difesa; in­fatt i non fu ordinato, m a eseguito dalla pa t tug l ia ai-salita con randelli e fa t ta ségno di colpi d ' a r m a

L a causa dell'affollamento fa l ' irrompere di Bon­tadin i resi-moperosi dalie recenti pioggie, determi­na to ad impedire l'accesso alla stazione.

L a t ruppa u s i longanimi tà e si adoperò a per­suadere la folla a retrocedere, ma questa resistet te cercando di disarmare i soldati e di smontare i sol­da t i di cavalleria. E la folla dopo avere usato ba­stoni e sassi, ricorse anche alle armi da fuoco. F u

Uora che anche i soldati, per non ossero sopraf­fa t t i , ricorsero o

Un soldato fu i r t a lmen te ; dei di

ohies

,ido In i M tei

dovu to venir di Constato pure oli

u n a massa a rmat a r m i da fuoco, è f a r m i .

Si capisce quale

;o è certo che questa fo 1 di disperdere dopi pri

id

era il pro­

di persone

folla d i ebbe

l ì o n spon

Qaai i sono la eaiise o I n parte le cond.zio

la loro disoccupazione, la propagnnda rivolui tluelle menti non preps e il Centro approvano),

.L 'ou, S.ALANDRA • forcaioli. Secondo lui r

ola pattuglii illi, e paro edotta a far

to di determinare ali-.u I i propositi del gO' uesti fatti anornìal disagiate dei conta

edir

rtare la narola dei lui r i su l ta che i conta'dini della coi ferrovieri scioperanti per im-

ri volonterosi di lavoro di presen-

gente doveva essere i s t iga ta da iunge : conosco quei contadini e 'Ita di quei paesi (all 'estrema in-està). il regime della libertà nou è fatto

ihe colla loro propaganda ne fanno

nda, qnan t i C A B R I S I , Ma prima di questi più fatti luttuosi non accadevi

SALANDRA cont inua ancora, peohe feroci parola contro i socialisti e siede fra i plausi dol centro e

^]?on. ' 'cA, '5TBLLlXO,'(radicale deputato d i Fog­gia). H a notizie più cupe di quelle da te dai gior­nal i .

Anche lui consente con Salandra, ohe la propa­ganda socialista abbia suscitato l'odio delle maise contro il proprietario. Ma perchè questa propaganda, che in sé stessa sarebbe eanta se penetrasse pro­fondamente è r imasta alla superficie.

L a g s i ù gli inci tatori sono i capi lega. Mai 'come disse l 'on. Fort is , sono anche la con­

dizioni di miseria ohe rendono violenta ed esaspe­r a t e le popolazioni, e ciò dipende dalla negligenza dei governi i quali considerano quei paesi coma luoghi di espiazione pei funzionati scadenti. (Pro­tes te a destra e al centro).

Il discorso di De Felice Succede l'on. DE FELICE il quale comincia: A ine, ha fatto g rave impressione la risposta del

presidente dol Consiglio. Egli ba esposto i fatti , m a non ha tenta to d i giudicare l'operato del fun­zionario di pubblica sicureziiii «he si è t ravest i to d a ferroviere, tior poter meglio insidiare e creare conflitti colla folla.

Constata ohe Fort is non ha avuto neppure il co­raggio di diro che contro i oontadiui si è t i ra to

Si d i oazioni sempre

De FI pruden Non so

egfie a, pubblica risposo allo provo­

la risposta elle si Buoi dare che la fon la questa simili casi,

a concluda: In momenti come questi è l 'unica a r m a cui si possa fare appo un altro' ocoiilio come quello di Fogi

idui'oi a consigliare conflitto fra ferrovieri e governo

a, smuovere le maase, potrebbe un me questo indurre tu t to il proleta-

far causa comune coi ferruvieri.

ed ersi rende

t r a t t a t i ' aro).

alla

a l t ro eecidio r ia to italiani (Kumori) ,

l i proletariato li stizia anolie da quei banchi Cacce e il governo dovi'ebbs riprendere ferrovicu'i.,, (urli clamorosi).

Chiuda invitando il governo alla giusti,

COLAJ.ANNI. Sono più di 15 anni ohe mi fioc­cano le irrisioni di amici e nemieo.

Amici ci iroviaiiio in un momento grave. . Quando le masso numerose si trovano di fronte ad una t ruppa scarse, i fucili sparano da soli. Cosi nella monarchia in I ta l ia , come eolla repubblica in Franc ia .

Qui espone la condizioni a r re t ra te dello popola­zioni meridionali a dice che ad essa debbono a t t r i ­buirs i questi frequenti conflitti.

Divagando coma al solito passa a parlare do» fur­io s . -ro ooco nel governo, molto nel socialisti, fi.

v./i .v.n'u'.iisii il dira u n » ^troln fMiiioa ag l i sciò-

' li 'altimft parte del n o ditsortOi Usof ta tacoD »(• teniiona d a t a t t i , vorrebbo'^ tenderà s che i lootk-Itati l i interponessero k far cessare lo toiopero ter-coTiario.

L'on. Badaloni L'on. BADALONI, parla por inoario'o del groppo

sooialista, egli oomìnoia dicendo che a l'emozione di (inasto momento dolorosa ohe credo palpit i nell 'a­nimo di t a t t i , mi pare ohe non debba impedirci, on. Salandra . a risalire alto cause : la miseria, l'i­gnoranza e l'insufficienza di una potii ia cui A abito varcare i confini della logge.

Ma qnello ohe noi orediamo di dover atCermare 6 il fatto ohe tal i conflitti sanguinosi hanno luogo nella Provincie meridionali Ove permane il fiindaTi-«mo medioevalo e dove il 48 por cento della gio­ventù viene riformata alla leva, sogno qnasto di degenerazione.

Avrei desiderato ohe il presidente del Consìglio non parlasse di propaganda. •

FORTIS . Non l 'ho detto. . . BADALONI difenda l'opera di propaganda dei

Siamo noi ohe al a bandire l a viole della organizzazion visto ohe le loro i ferocemente dai pr

Espi

iarao insognato a quella gante a e insegnata la v i a pacifica Ma questa popolazioni hanno

iranizzazioni sono combat tu te

ne u n a decisione del gruppo parlamentare, quale si dico ohe al proletar iato italiano

spetta il dovere di mantenere la calma, questo noi diremo al proletariato. Voi dal canto vostro, ono­revole Forti», dovete sentire quale 6 il vostra do­vere.

L'ora 6 grave, al disopra della responsabilità lieve di governo,-sta la responsabilità più grave di

Con queste parole e poche a l t re l 'on. Badaloni, ohe fu asooltatissimo e felicissimo nel sno dire, chiude lo splond.do discors-».

Gli su [klza la I naie, e .

alla pa

DE ANDRBIS. Pe

ato dii m i n u t i da

Risponde II Governo FORTIS . Agli onornvoli Da Felice e Badaloni

debbo rispondere: essi hanno par la to come se al nostro governo spettasse la responsabili tà di questi fatti . Noi non no abbiamo nessuna.

Convengo che oooorra la elevazione dello masse, al la minaccia fat-

sarò lo sciopero ge-,bbiamo fatto nulla npru fa t to opera di

ci: budate che potreste pr rale! rispondo che noi no r meri tarlo; il governo ha

(La muggioranza è contenta ed approva; i morti dì Foggia sono commemorati).

L'Arbitrato Siamo a l l ' a r t . 13, ohe viene approvato senza d i -

scnssione, e il 14 che r iguarda i t raspor t i e le t a -rifie, che dopo brave discussione è approvato.

L 'ar t . 15 pura. All 'ar t . 16 bis, l 'emendamento della Commissione

ohe accorda l ' i s t i tu to dell'ylròi(i'n<o obbUijntorio, il Ministero e la Commissione concordano nella oppor­tun i t à di r inviar lo al progetto di legga geni ' l'on, CABRINI, a nome dei oolleghi del Gì' dice:

CABRINI, Nel ment re siamo fa tu to deh' ad inutil stessa del fretta, a q'uindi'consente nella proposta del go di r inviarne la discuss.onc al progotto genere

E la Camera approva il r invio.

rb i t ra to , perchè non serve a sopire ma zara lo s.iioporo, creda ohe per la bontà

Il famoso articolo 17

dono del lavoro. Parlano l'on. Canetta , il quale vorrebbe che h

peniililà fossero quelle l imitate dol regolamenti 1002, sapendo che quelle più g rav i non poirebhen

'lìan. CASSUTO trova che il concetto ohe l'im. pieaiico il quale ineiustainente si ricusi di prest.ii servizio ù diehiaruto dimissionario, è già aecoltt nella giurisprudenza amininis t ta t iva, ed è consoni ai più ovvii principii del dir i t to; approva perciò i concetto contenuto nella seconda par te dell'arti-

id estender lililico ufile

urne inearinati di pubblico ser FIXOC^HIAUO (ministro do

o all'uir,. 17 leg-e óolio Sem

uiruiiaie è spesso coufei Sostiene che il governo Oipio per tutelare il se

Da DcHtra si c r ida : L'on. P I P I T O N E , a

prima pa r t e ohe dice de la seconda che uonimiu ohe si voti questa per appelli

iidei'ursi che

a), Intnr-

sta^i'l

bblii

ordine,

olleghii

La pr ima parte, quella dei pubblici ufficiali, è approvata.

Si sono alzati quasi tn t t i i depu ta t i , meno l'E-Btroma Sinistra, alcuni deputat i d i Sinis tra ed una diecina d i Destra.

La seconda par te è pare approvata , contro i voti

del l 'Estrema e di alcuni solitarii degl i altri set-

La seduta continua. In questo odierno voto i

per difTerenziarsi dai soci contro l 'ordine del giorno]

rinbblioani, che pure

.SSiflIB,,. E ' il p r e s i d e n t e dol Consiglio, ohe dal banco

dei m i n i s t r i h a vo lu to ieri faro del la reclame elVAlianti.'. L a no.stra a m m i n i s t r a z i o n e s ' inca­r icherà di m a n d a r g l i i r i n g r a z i a i n o u t i . Ma sa -ruuuo d i suflioiente compenso al la n u o v a p r o v a di pag l i e t t ì smo a cui si ò r a s s o g n a t o l 'on. Fo r ­t i s p u r d i cogl iere in con t r add iz ione F e r r i de­p u t a t o con F a r r i ÌQWAvanti?

E c c o : L o s q u a r c i o a i t a to da l F o r t i s s i r iduco ad

u n brava avviselto s t a m p a t o dal l '^L'ai i i i d u r a n t e l ' os t ruz ion ismo. I n esso por s c o n g i u r a r e gl ' in­su l t i di cu i c e r t a p a r t e del pubb l i co a m a v a co­pr i re gli ostruzionisti, si r i c o r d a v a ohe essi sono considerati pubblici iifiuiali.

Non e r a d u n q u e u n a t r a t t a z i o n e ex-professo della qu i s t i one ; m a un r i f e r i m e n t o a d un con-cot to o o m u u e m e n t o ammesso , e s u l c u i mer i to non ci p r o n u n c i a v a m o .

Ma, ad ogni modo , il n o s t r o a v v i s o r i gua r ­dava que l l a pa r t a so l tan to d e i f e r rov ie r i ch'é in contatto col pubblico.

E che c ' en t r ano a l lora gli o p e r a i dello offi­cina fer roviar io , i pontonior i , g l ' imp ioga t i a l pa t r imon io eoo. con que l n o s t r o a v v i s e t t o in­gegnoso e s u m a t o dal l 'on. F o r t i s ?

Ma v 'ò dippiù.

Anche sa a l la scherzos i ss ima e l ep ida Eccel ­lenza fosse p e r ctvso r iusc i to di p r o v a r o che noi abbiamo in t e so p rovaro g i u r i d i c a m e n t e la tosi della pe r sona l i t à ufficialo in t u t t i i forróvior ì avrebbe egli to r se cos t r e t to l'Avanti a r i conp-soore, p e r r i g o r e logica, l a b o n t à dol suo a t t ua lo p r o g e t t o ?

No. L ' o n . F o r t i a , che h a d e t t o di essere u n nos t ro « a s s iduo » ha dovu to i n f a t t i anche se­gu i re la d imos t raz ione che a b b i a m o 'da to del nes sun l e g a m e giur idico che n o i v e d i a m o t r a lo € sc iopero > dei forroviari e l a « des i s tenza indebi ta » de l l ' a r t . 181 0 . P .

E a l l o ra — in ohe cons i s te rebbe — di graz ia — la n o s t r a cout radiz iono — por c u i h a vo­lu to f e s tovo lmen te jn t r a l i t ene re l a C a m e r a il pre­s iden te dol Qonsigl io?

Se n e conVèoga : l 'on. F o r t i s — n e l l a BUU car-f io r a di paglietta — lui (lOrduto u n a causa « i p i ù , ' / - /

Ultime Notfzie lOSClOPBBOFERBflVIAHIfl

L'enormità dall'affare " Flastrl „ G r a n d e è s t a t o i l n u m e r o di i m p i e g a t i v e ­

n u t i i e r i s e r a a l la n o s t r a redaz ione p e r p r o t o -s t a t e c o n t r o i l o o m u n i o a t o oor t lg ianesoo del p r e s i d e n t e F i a s t r i , p u b b l i c a t o a n o m e de l l a Società di miglioramento Ira gli impiegati civili, c o m u n i c a t o s c r i t t o a s p e d i t o a l m i n i s t r o F o r t i s s e n z a convocare l 'aasorablea .

P a r e c c h i soci h a n n o g i à inv ia to le l o ro d imis­s ioni a l la equivoca Soc i e t à F iaSt r t e t u t t i s o n d ' accordo nel r i conosce re che, a p a r t e I(v p r e ­va r i caz ióne n e q u i t o s a e l ' abuso ìnnomiBabi le d i p o t e r e , il cav . P i a s t r ì , a s p i r a n t e a d u n b u o n pos to a l Min i s t e ro come g i à abb iamo r i c o r d a t o , q u a n d o si ag i tò p e r la q u e s t i o n ò del l ' i n d e n n i t à d i res idenza , i f e r rov ie r i furono t r a coloro c h e p i ù a i u t a r o n o l ' ag i t az ione .

A conva l ida re l a i n d e g n i t à de l l ' ope ra to de l F i a s t r i pubbl ich iamo la s e g u e n t e l e t t e r a ;

Roma, 10 aprila 1905. 0)ior«iio?8 ìisnor Direttore,

Leggo neirAi'KKt!.' ohe il sig. Fiastr i , a proposito dello sciopero ferroviario, « ha oflerto con orgóglio al Governo, a nome dogli impiegati dello S ta to , qualsiasi opera fosse loro r ich ies ta» .

Contrario, per mia convinzione personale, agl i sciopari nei pubblièi servizi, debbo però osservare al sig. Fiastri ohe, coma S'implica funzionario, egli ha assunto un t t tuga ia inon to donohisoiottesoo e, Cline imuiegato orgnuizzato h a dimentioato ohe, d i fronte ad uua classe, la quale, a torto od a ragione, s ta disperatamente lot tando con rae^zi estremi, è dovere della organizzazioni ai&ui il mantenere , a l ­meno, la neutral i tà .

Sentiremo, del resto, ohe cosa penseranno le So­cietà d'impiegati oirca la condotta di questo signoro, il quale, senza au tor i tà o mandato dispone Ubera­mente della classe.

I n t a n t o il Comitato esecutivo della Federazione ai r iun i rà d 'urgenza par deliborarè e disoutora in proposito.

Grato , se vorrà pubblicare la presente, mi creda con oss'irvanza Dav.mo

Am. Uarcc'lo itaim(lo Vioapresìd. della Pedoraz. naz. impiegati civili.

Lo reticenze alfonsìna doila "tribuna, ,

Conia s'ir^yanna il pubblica L a Tribuna ne l l ' ed iz ione spaciale d i q u e s t o

ogg i r i p o r t a uno spscoh ie t to c i rca l a p a g a de l l a qu ind i c ina del mesa i n c o r s o . ag l i i m p i e g a t i del le officino e a quel l i de l deposi to , e ne de­duce cho sia gli un i ohe gl i a l t r i g u a d a g n a n o e percepiscono p a g h e d a succhioni .

O r a sappia il g io rua ìo d i t u t t i i M i n i s t e r i c h e gli ope ra i delle officine, c h e secondo il s u o cal­colo g u a d a g n a n o , i meg l io paga t i , 100 e p iù l i re ogni quindic i g io rn i , h a n n o pe rcep i to , ne l l a p r i m a qu ind ic ina di ap r i l e , tale p a g a p e r c h è m o l t e vol te in u n a q u i n d i c i n a vengono l i q u i d a t i i c o t t i m i dì qu ind ic ine p receden t i .

Che veda e pubbl ichi d u n q u e i g u a d a g n i , p e r esempio , de l l ' u l t ima qu ind i c ina di m a r z o , e s i a c c o r g e r à della v e r i t à di q u a n t o d ic iamo. Cos i ancho per gli opera i de l deposi to c h e l a v o ­r a n o 18 oro a l g i o r n o 1 g,

Capisca la Tribuna? O p p u r e la sua ò malafodo v e r g o g n o s a ?

I3sr I T ^ X J I A A Torino

Lo sciopero di'vciit.i completo — Comizi proibi t i Un coinpiigao a r res ta to

19. — L o sciopero riiventa comple to . I l se r ­vizio de i t roni r i d o t t o r endas i s e m p r e p iù dif-floile.

Le a d u n a n z e degli sc ioperan t i p r o s e g u o n o af­fol lat iss ime.

I l que.stora h a p ro ib i to t u t t i i comizi p u b ­blici .

l e r s e r a fu v i e t a to u n comizio p ro-v i t t imo po­litichi?, g l ' i n t o r v e n u t ì fecero d i m o s t r a z i o n i d i prote . i ta ; fu a r r e s t a t o il compagno P o l i e d r o .

A Bussoleno, E r a , Chivasso , ad a l t r e s t a z i o n i l ' as t i ins ione è comple t a .

I e r i u n ' a d u n a n z a di p a n a t t i e r i de l iberò u n ' o r ­d ine de l g io rno pro- for rovier i .

A ^'spali Lo sciopero sempre coiiipalto — Per ?II assassi­

nati di Foggia — La soli.^arìei.'i dagli a l t r i lavo­ra to r i . 10 {Guarino^ — Al comizio dei fe r rov ie r i i e r i

s e r a .si vo tò a l l ' u n a n i m i t à di non t e n e r c o n t o del le minaccia di l i cenz iamento fa t te dallo So ­c i e t à a mezzo d i u n man i l e s to .

I r a t i p r e sen t aa t i del le l eghe al la B o r s a de l lavoro" de l iberarono e s se re p ron te a l la so l ida ­r i e t à , ac tendendo le disposizioni de l S e g r e t a ­r i a t o del la r e s i s t enza .

N o n m u t a la c o m p a t t e z z a dello sc iopero . A lcun i macch in i s t i de l la re to s econda r i a d i

Galvano r i f iu tarono lo offiirte de l l ' a s sunz ione in serv iz io della Soc ie tà del le ferrovie.

A l comizio di s t a m a n e Guar ino p a r l ò d e l fetto di Fogg ia m a n d a n d o u n s a l u t o a i m o r t i e d icendo olio i l a v o r a t o r i dello a l t r e c a t e g o r i e i n i z i avano so l ida r i e t à con la loro v i t a .

D a t o poi l e t t u r a dol comun ica to del C o m i t a t o d ' ag i t az ione , P e d r i u i p r o n u n z i ò un d i scorso con­s t a t a n d o la c o m p a t t e z z a degli sc ioperan t i .

P o r t a n o v a a n n u n z i ò e s se re a v v e n u t o u n u r t o d i c a r r i per l ' imper iz ia de l personale m i l i t a r e .

Si v o t ò un o rd ine dol g io rno di s a l u t o a i m o r t i e di affermazione al la r e s i s t enza .

L a Commiss ione dei beccai p r e g ò l ' a u t o r i t i a i n t e r e s s a r s i p e r il sol leci to invio de l la c a r n e d a l l a provinc ia .

Gl i ufficiali di mil iz ia t e r r i t o r i a l e fu rono in ­v i t a t i a p r e s t a r se rv iz io .

A Torre Annunziata 19, oro 11,30. — T u t t o il m o v i m e n t o di m a ­

n o v r a è fermo, t a n t o a l la cen t r a l e come a l l a m a r i t t i m a .

l o r i ed oggi t t a n s l t a n o due t r en i d i a n d a t a e r i t o r n o da Napo l i e Sa l e rno .

11 pe r sona le del la t r az ione è sol idale ne l lo sc iopero .

X IJa Sezione sooia l is ta , in nome del p r o l e ­t a r i a t o , fa vot i d i so l ida r i e t à e a u g u r i i p e r la v i t t o r i a .

A Pistoia Lo sciopero aumenta — Le falsità della " T r i b u n a , ,

li) — A u m e n t a c o n t i n u a m e n t e il n u m e r o d e ­g l i sc ioperan t i .

I t r e n t a a s t e n u t i s i il 17 s u p e r a n o ogg i l ' o t ­t a n t i n a ,

Cresce l ' en tu s i a smo ed aument-ano d i m o ­m e n t o in m o m e n t o gli a d e r e n t i .

I n d i g n a il c o n t e g n o della Tribuna, c h e af­f e rmò ieri e r ipe ta ogg i fa lsando la v e r i t à e s ­se re q u i t n t t i in se rv i z io .

A Sampiardarona 19. — Causa di u n a v v i s o doli ' I s p e t t o r a t o

m i n a c c i a n t e il l i cenz iamen to degli avven t i z i , u n Comizio i m p o n e n t e di fe r rov ie r i de l ibe rò ohe p r i m a condiziono nelle t r a t t a t i v e , dev 'osse ro la r i ammis s ione to ta l e dei possibil i l icenziati ,

l'iire cho isanie appa io BMoto , •e alla ini-

L' 1 21 n.aggio, farebbe

coopcri,zione del Buttalo per la fo !rti!( ; ment re gli articoli Sempre JÌ •o, del 5 giugno, e l'altro Contro i ri Wwii de l l 'S giugno, esprimono l ' id . iioè gli indnÉtriali per mezzo di Sbe . d i a c ^ r a r r a r s e l o . {OwUmuù.

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Questo si.stema di cura, unico fra quelli sin ora proposti ohe risponda vorainente ni concetto moderno sulla na­tura del D i a b e t e , non si l imita coma gli altri a mascherare la malat t ia o a r imuovere qualcuno dei s intomi, ma attacca il male nella sua vera origine in modo ohe l'org:anìsmo eccitato dalla cura, venentlo a mancare la causa prin­cipale del male, riprende ben presto il suo funzionamento normale. La purezza dei medicinali usati, la sapiente loro associazione, gli eitetti ott imi siu ora ottenuti , fan si che la C u r a a n t l t i i a b e i i o a C i i s m a n o é destinata a non restare iiu riiiwrlio di quarta pagina di giornale m a ad incontrare l'universale favore.

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