Clinical pharmaceutical care una nuova disciplina sanitaria ? m.luisetto 2016 farmacia virtuale.it

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Notizie ed Aggiornamenti Clinical Pharmaceutical Care: una nuova disciplina sanitaria? Professione Farmacista Studi ed Analisi 19 Apr 2016 05:42 Due ricercatori hanno pubblicato un paper nel quale propongono una nuova specialità professionale, la Clinical Pharmaceutical Care. Gli sviluppi della farmacia clinica negli anni 60 e 70, e della pharmaceutical care negli anni 90 hanno rappresentato due momenti di innovazione di particolare importanza nell’ambito della farmacia e del settore sanitario. Tuttavia, tali due branche hanno mostrato alcuni limiti di ordine pratico: l’approccio della prima appare infatti più orientato nell’ottica di una popolazione clinica piuttosto che della gestione del singolo caso; la pharmaceutical care è invece andata incontro a dei limiti legati soprattutto a ragioni economiche. A spiegarlo è un paper pubblicato sul Journal of Pharmaceutical and Biosciences del Regno Unito, e firmato da Mauro Luisetto e Ram Kumar Sahu. Secondo i due ricercatori, in futuro potrà essere utile integrare i due segmenti, al fine di individuare una nuova disciplina: la Clinical Pharmaceutical Care. Essa, spiegano, potrà rappresentare una singola specialità professionale, con l’obiettivo di incrementare il potenziale di entrambe le branche. «Proponiamo alla comunità scientifica la Clinical Pharmaceutical Care come una nuova disciplina, con l’intento di ottenere

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Notizie ed Aggiornamenti Clinical Pharmaceutical Care: una nuova disciplina sanitaria?

Professione Farmacista

Studi ed Analisi

19 Apr 2016 05:42

Due ricercatori hanno pubblicato un paper nel quale propongono una nuova specialità professionale, la Clinical Pharmaceutical Care.

Gli sviluppi della farmacia clinica negli anni 60 e 70, e della pharmaceutical care negli anni 90 hanno rappresentato due momenti di innovazione di particolare importanza nell’ambito della farmacia e del settore sanitario. Tuttavia, tali due branche hanno mostrato alcuni limiti di ordine pratico: l’approccio della prima appare infatti più orientato nell’ottica di una popolazione clinica piuttosto che della gestione del singolo caso; la pharmaceutical care è invece andata incontro a dei limiti legati soprattutto a ragioni economiche. A spiegarlo è un paper pubblicato sul Journal of Pharmaceutical and Biosciences del Regno Unito, e firmato da Mauro Luisetto e Ram Kumar Sahu.Secondo i due ricercatori, in futuro potrà essere utile integrare i due segmenti, al fine di individuare una nuova disciplina: la Clinical Pharmaceutical Care. Essa, spiegano, potrà rappresentare una singola specialità professionale, con l’obiettivo di incrementare il potenziale di entrambe le branche. «Proponiamo alla comunità scientifica la Clinical Pharmaceutical Care come una nuova disciplina, con l’intento di ottenere dei miglioramenti sia dal punto di vista clinico che da quello economico. Ciò consentirebbe di ridurre gli errori terapeutici, garantendo al contempo un utilizzo più razionale delle risorse in ambito sanitario. Suggeriamo inoltre alle organizzazioni internazionali coinvolte nel settore di riconoscere questa nuova attività professionale. Pensiamo che a chi farà parte di quest’ultima dovranno essere proposti percorsi di formazione che includano, tra gli altri, anche il management e l’Information and Communication Technology», hanno spiegato i due studiosi nel paper.Nella nuova disciplina, secondo Luisetto e Kumar Sahu, dovranno essere coinvolti anche i farmacisti clinici: «Invitiamo caldamente le istituzioni pubbliche a puntare sulla Clinical Pharmaceutical Care al fine di razionalizzare le terapie farmacologiche e i metodi di utilizzo delle risorse», hanno concluso.