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[anno scolastico 2013-2014]

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Andiamo a teatro… a vedere…

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14 NOVEMBRE – TEATRO CARCANO- SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE –PIRANDELLO

5 DICEMBRE – TEATRO PICCOLO – ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI -GOLDONI

18 DICEMBRE – TEATRO PICCOLO – LO SCHIACCIANOCI - Čajkovskij

Frédéric Olivieri torna al Piccolo con gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala per portare in scena uno dei balletti più popolari della tradizione russa. Sul palco in una calda atmosfera natalizia, la meravigliosa danza dei fiocchi di neve sulle splendide note di Čajkovskij.

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Dal 4 febbraio al 9 febbraio TEATRO ELFO- GIOCANDO CON ORLANDO Stefano Accorsi e Marco Baliani di nuovo insieme a giocare con i versi dell'Ariosto, dopo l'esperimento del Furioso Orlando del 2012, un successo teatrale che - a differenza di questo secondo "capitolo" - vedeva Baliani solo in veste di regista. Lo spettacolo debutta il 19 novembre 2013 al Teatro della Pergola di Firenze

7 E 8 FEBBRAIO TEATRO SOCIALE COMO- IL MALATO IMMAGINARIO- MOLIERE

Dal 19 al 30 marzo TEATRO CARCANO- MENECMI- LA COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI

Dal 24 gennaio al 2 febbraio TEATRO CARCANO –LA COSCIENZA DI ZENO- SVEVO

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TEATRO SOCIALE DI COMO - 10 APRILE EVA

Innamorate dello spavento è un progetto di Teatro in cui Massimo Sgorbani cattura le voci di alcune donne legate al Führer che precipitano inarrestabili verso la fine del Reich. Federica Fracassi darà corpo e voce a Eva Braun. Nella tragedia di questa donna c’è amore, attesa, devozione, paura, follia

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“OccidOriente – Terra di mezzo” - TEATRO IN MOSTRA DI COMO Promo-trailer: clicca per vedere il promo

E poi ..clicca sulla parola “OccidOriente” per avere maggiori informazioni sullo spettacolo

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"L'ultima notte di Antigone“- TEATRO IN MOSTRA DI COMO Promo-trailer: clicca per vedere il promo

Clicca sulla parola ANTIGONE per avere maggiori informazioni

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Spettacolo (FILM) “IL FOLLE SOGNO DI UN MONDO IMPOSSIBILE”, con la regia di Valentina Ferrari

Clicca sulla parola “DON CHISCIOTTE” per avere maggiori informazioni sull’evento

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Il calcolo infinitesimale è una delle teorie che più ha arricchito la matematica moderna e determinato il progresso scientifico, in quanto è in grado di interpretare il continuo e il movimento. E’ davvero il calcolo sublime, e cioè, ciò che arriva sino alla soglia più alta. Newton e Leibnitz ne sono gli scopritori. Le origini però risalgono ai geometri greci dell’antichità, per poi evolversi nel concetto di numero sino alla sintesi tra geometria e algebra di Cartesio e, ancora, conquistare il concetto di funzione, superare lo scoglio dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, entrare d’un tratto nel concetto di limite. I matematici e i filosofi che hanno portato avanti le idee di Newton e di Leibnitz sono arrivati a offrirci una teoria ben costruita, logicamente ineccepibile, ma ancora ricca di frutti da cogliere. Lo spettacolo esplora questi temi in chiave teatrale, partendo appunto dall’idea di limite, inteso come non-luogo estremo verso cui tendiamo senza potervi giungere, nel quale la realtà che conosciamo cambia natura, e i rapporti si trasformano: una soglia proibita che conduce ad un mondo capovolto e magico dove, come nel teatro, tutto è finto, ma niente è falso.

27 GENNAIO – TEATRO CARCANO Appuntamento al limite - il calcolo sublime

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E non manca…il musical… Grease!!

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“OccidOriente – Terra di mezzo” - TEATRO IN MOSTRA DI COMO Promo-trailer: clicca per vedere il promo Lo spettacolo cerca di raccontare con poesia, provando ad andare oltre i luoghi comuni, l'amore/odio tra Oriente ed Occidente visti attraverso gli occhi di due donne all'apparenza completamente diverse: una giovane iraniana che vive a Teheran ed un manichino femminile che ha trascorso tutta la sua vita in una vetrina di una città italiana. Due donne legate dall'amore che prova per loro un ragazzo iraniano, studente in Italia. Dunque uno spettacolo che cerca anche di affrontare la difficile situazione della donna in Iran e nei paesi mussulmani ma che tocca anche il tema della multiculturalità e quello più ampio della difficoltà di essere accettati in quanto "diversi". Che parla delle difficoltà dell'integrazione mostrando i luoghi comuni e gli estremismi di un mondo, quello occidentale, che in questo contesto storico si trova ad essere "invaso", ma anche gli estremismi dell'altro mondo, quello orientale, che gioca il ruolo "dell'invasore". Hamid Ziarati è partito dal racconto "Il manichino dietro il velo" di Sadegh Hedayat, da molti considerato il Kafka iraniano, per poi plasmarlo sulla personale esperienza di esule politico e trasportarlo così ai giorni nostri, offrendoci così uno sguardo profondo sull'Iran di oggi. La pièce ha debuttato in anteprima nazionale il 21 Marzo '09 al Teatro Sociale di Como facendo il tutto esaurito ed ottenendo un ottimo riscontro sia di pubblico che di critica, dopo di allora è partita la tournè che lo sta portando nei teatri del Nord Italia e del Canton Ticino; lo spettacolo gode inoltre dell'appoggio degli Uffici Scolastici Provinciali di Milano, Como, Varese e Lecco che lo hanno considerato un progetto meritevole di divulgazione nelle scuole per la grande attualità della tematica trattata.

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Si tratta di una rilettura affascinante del mito di Antigone fuso con la strepitosa arte di Picasso.Un allestimento particolarmente emozionante, che fonde il teatro di parola e il teatro danza il tutto unito ad una scenografia suggestiva.Il mito di Antigone è nel contempo semplice e ricco di implicazioni, umano e trascendente, è un grido di dolore delle vittime, di tutte le vittime, contro qualsiasi tirannia.La storia è essenziale ed arcinota: Antigone, figlia di Edipo è una principessa tebana, una giovane donna sensibile e vitale che ama corrisposta il nobile Emone, figlio del re Creonte. Davanti a lei si apre un futuro ricco di felicità, eppure rinuncia a tutto questo: una legge le impone di non rendere gli onori funebri al fratello Polinice, certo colpevole d’aver assediato la città di Tebe, ma, agli occhi di Antigone, pur sempre un uomo.Pur di restare fedele ai propri valori, pur di non tradire le immutabili leggi non scritte degli dei, non cede ai cinici compromessi dettati dalla “ragion di stato” e sfida, a costo della vita, la legge amorale del sovrano Creonte.Antigone tuttavia non è un’eroina algida che persegue il suo ideale con granitica certezza; i dubbi e la tenerezza dell’adolescenza si mescolano inscindibilmente con la purezza e l’incorruttibilità del suo disperato grido di ribellione.Una tensione morale forte, eterna, che attraversa indenne i secoli e che trova uno splendido riscontro nell’arte di Picasso.

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L’evento è a favore de La Sorgente, Casa Alloggio che accoglie persone sieropositive e in AIDS“Don Chisciotte” nel film

È la storia “di un uomo secco, allampanato, strambo e con la testa piena dei più disparati pensieri, un uomo che, benché avesse una famiglia, si sentiva un orfano, un uomo la cui storia aveva molti passaggi, duri e crudi, ma lo stesso aveva un ruscello di emozioni dentro il cuore, un uomo la cui vita può essere presa in considerazione proprio per gli errori commessi, che è passato dalle stelle alle stalle, ma sempre con la voglia di ricominciare a vivere.” Il nostro Don Chisciotte è un ospite della Casa Alloggio che, suggestionato dalla lettura di romanzi cavallereschi, decide di farsi “cavaliere errante”, con il desiderio di combattere le ingiustizie, e migliorare il mondo in cui vive.La storia è ambientata ai giorni nostri in una città che, come tante altre, ha edifici abbandonati diventati rifugio per gli emarginati, costruzioni che soffocano il paesaggio (e che il Don Chisciotte scambierà per “mostri”, come nel romanzo faceva combattendo i mulini a vento) e persone superficiali, che non conoscono la realtà degli ammalati, ma lo stesso si permettono di fare domande inopportune, e giudicare.Al fianco del Don Chisciotte ci sarà un Sancho Panza ragazzina, che decide di seguire questo cavaliere errante per proteggerlo da se stesso e dalla crudeltà del mondo esterno, e che alla fine sentirà su di sé l'eredità di questa figura tragica e poetica, provando il desiderio ancora più forte di combattere per un “mondo impossibile”, come un tempo faceva lui. Nel film viene raccontata la vita quotidiana all'interno della casa alloggio, dove il momento artistico, teatrale e musicale, è un modo per riaccendere la speranza, guardare dentro se stessi, aprirsi agli altri e costruire qualcosa che aiuti a stare bene

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