Claudia Sorlini - CESPIfortemente aumentata soprattutto nei paesi del BRIC. Va aggiunto che nel 2050...

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Claudia Sorlini già docente di Microbiologia agraria Università di Milano

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Claudia Sorlini già docente di Microbiologia agraria

Università di Milano

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795 milioni soffrono la fame perchè non hanno accesso al cibo a causa della povertà

Più di 2 miliardi soffrono di fame nascosta per carenza di vitamine e minerale (ferro, zinc, vitamina A…).

Il 12% degli adulti con più di 20 anni (Data WHO, 2008) è obeso In totale 2,1 miliardi

Il 35% degli adulti con più di 20 anni è Sovrappeso: (Data WHO, 2008 )

Il 30% del cibo prodotto viene perso o sprecato

L’obesità è in crescita soprattutto nei PVS 1980 6.5 % 2008 12%

Abbondanza, Privazione e Sprechi

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Quanto cibo servirà nei prossimi decenni?

E’ da premettere che oggi quasi 800 milioni di persone soffrono la fame, mentre si spreca il 30% di cibo buono, che sarebbe più che sufficiente per sfamare tutti.

Si prevede però che la popolazione mondiale arriverà a 9 miliardi nel 2050. La domanda di alimenti sta crescendo più del trend della popolazione, in quanto l’esigenza di cibi più costosi ambientalmente (di origine animale) è fortemente aumentata soprattutto nei paesi del BRIC.

Va aggiunto che nel 2050 il 70% della

popolazione mondiale sarà concentrata

nelle città , mentre la aree rurali vengono

via vi abbandonate.

Si calcola che serva il 70% in più di cibo e

60% di acqua dolce

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La domanda di proteine di origine animale

Da 7 a 10 Kg di proteine vegetali per produrre 1 Kg di proteine in bovini (per i volatili solo 2,5kg)

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Mercato delle sementi (anche transgeniche)

Il rapporto dice che tre imprese controllano più della metà (53%) del mercato mondiale dei semi. Si tratta di M

Monsanto (26%)

DuPont Pioneer (18,2%)

Syngenta (9,2%).

Le tre imprese hanno un fatturato di 18 miliardi di dollari all’anno.

Tra il quarto e il decimo posto compaiono la compagnia Vilmorin (del gruppo francese Limagrain), Winfield, le tedesche KWS, Bayer, Dow AgroSciences e le giapponesi Sakata e Takii.

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Mercato dei pesticidi

Dieci imprese controllano il 95% del settore.

1. Syngenta (23% di partecipazione nel mercato e 10 miliardi di fatturazione annua),

2. Bayer CropScience (17% e 7,5 miliardi)

3. BASF (12% e 5,4 miliardi di dollari)

4. Dow AgroSciences (9,6% e 4,2 miliardi di dollari)

5. Monsanto (7,4% e 3,2 miliardi di dollari all’anno)

Totale business 40 miliardi di dollari (Alessandro Bozzini, già Dirigente FAO, CNEN, ENEA. Nicolas Sakoff ,FAO, Statistic

Division, Roma; Valerio De Paolis,INEA, Roma, 2014).

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Mercato dei fertilizzanti

• Dieci imprese controllano il 41% del mercato e hanno un fatturato di 65 miliardi di dollari. Si tratta delle imprese Yara (6,4%), Agrium Inc (6,3), Mosaic (6.2), PotashCorp (5.4), CF Industries (3.8), Sinofert Holdings (3,6), K+S Group (2,7), Israel Chemicals (2,4), Uralkali (2.2) e Bunge Ltd (2%).

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I padroni degli stock alimentari e i principali esportatori

• 1. Regno Unito seconda metà XIX : supremazia basata sulla disponibilità di risorse decentrate.

• 2. Stati Uniti : supremazia basata sul accentramento della capacità produttiva.; negli anni 70 USA controllavano il 70% degli stock mondiali di mais, il 65% dei semi di soia il 33% dei semi di grano. Successivamente si aggiunse l’Unione Europea con un 20% delle riserve alimentari. Per decenni si è prodotto più del necessario.

• 3. Oggi i paesi del BRIC

• Liberalizzazione e protezionismo

• Le nuove forme di protezionismo

• - Food safety (vedi Cina sul latte per l’infanzia e Corea del sud sui formaggi con fermenti vivi)

• - certificazioni, packaging etichettature

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Strategy to Improve Food Availability

• 1. Increasing plant/soil system productivity both by means of traditional techniques and advanced biotechnology (several proposals are suggested by the scientific community)

• 2. Expansion of croplands throughout the world

• 3.Reduction of food waste in developing and developed countries

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La SAU nel pianeta

Superficie agraria coltivata è circa 1,6 miliardi, pari al 38% di quella utilizzabile senza intaccare foreste, aree protette e zone urbanizzate.

• Superficie coltivata a PGM 185 milioni (pari al 12%)

• Tra il 1961 e il 2009, la superficie mondiale coltivata si è estesa del 12%, la produzione agricola è cresciuta del 150-200%

• Superficie mondiale idonea alla

coltivazione 4,4 miliardi di

ettari (FAO)

• In realtà si parla di un possibile

estensione solo del 10%

Nature, No. 466

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Cosa impedisce di raddoppiare la superficie coltivata?

• I consumo delle risorse necessarie alla coltivazione e all’allevamento del bestiame e

• Il conseguente inquinamento ambientale

• Comprese le emissioni di gas serra (e cambiamento climatico)

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Agricoltura intensiva

e Agrecologia

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Vantaggi e svantaggi

Vantaggi. La c.d rivoluzione verde ha portato l’agricoltura a livelli molto più alti di produttività e ha contribuito a ridurre la fame nel mondo che è passata dal 34% del 1960 è scesa al 17% nel 2010 e ora è all’11%.

Svantaggi. Ha contribuito a disseminare inquinamento nell’ambiente e produrre gas serra. I paesi ricchi hanno via via vietato i prodotti agrochimici più tossici e pericolosi, mentre i paesi poveri e quelli emergenti stanno usando tutte le generazioni d pesticidi (a cominciare dal DDT).

E’ un’agricoltura di grande impatto in quanto richiede molta energia, acqua e sottrae sostanza organica ai terreni senza ripristinarla.

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Piante geneticamente modificate

Hanno conquistato il mondo soprattutto 4 piante

soia, mais, cotone e colza, con le modificazioni della prima generazione, finalizzate ad aumentare la produttività

ottenute tramite:

1. Inserimento di geni di tolleranza ai diserbanti

2.Geni di resistenza ad insetti dannosi

Alcune piante contengono solo uno dei due geni sopra indicati, molte entrambi i geni. Comunque l’85% delle piante modificate contiene geni di tolleranza a specifici diserbanti

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Energie rinnovabili

Abbiamo bisogno sia di cibo che di energie rinnovabili e, contemporaneamente, di ridurre il carbon footprint

Biomasse: Ma è proprio necessario utilizzare cereali coltivati su terreni fertili? Ci sono altre vie più sostenibili quali utilizzo di: - scarti e sottoprodotti di cellulosa (Nature 2011). - biomasse vegetali coltivate su terreni marginali non idonei alle piante alimentari (G. Ragaglini 2014). Celle solari di perovskite che aumenterebbero i rendimento del 15% rispetto alle attuali

Arundo donax L

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Cosa è l’agro-ecologia

E’difficile dare una definizione univoca perché ci sono diverse interpretazioni. “Nel 2007 Gliessman riformula la definizione di agroecologia come scienza che applica i concetti e i principi dell’ecologia per disegnare e gestire sistemi agro-alimentari sostenibili gestione sostenibile di tutte le risorse” .

Utilizza sementi autoctone. Mira a favorire l’evoluzione delle piante in modo che si adattino non solo a rispondere a quel fattore/agente, ma a tutti gli altri fattori negativi che il cambiamento delle condizioni ambientali comporta (sviluppo della resilienza attraverso il miglioramento genetico, Miguel Altieri). Vedi le esperienze di agro-ecologia partecipata di Salvatore Ceccarelli in Italia, Medio-Oriente, India

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Agricoltura familiare

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La produttività dell’agricoltura

familiare dimostra come a livello

familiare la cura della terra porti a produzioni elevate

pur in un contesto di attenzione alle risorse

naturali

(Fao)

Sempre la Fao ci dice che in Asia l’85% delle aziende agricole è a conduzione familiare; in Africa il 62%; in America del Nord e Centrale l’83%; in Europa il 68%; in America del Sud il 18%.

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Gli investimenti in agricoltura

Anche se l’agricoltura per molti paesi in VS è ancora il settore economico più importante che occupa un’alta percentuale della popolazione, l’attenzione e l’impegno economico non sono adeguati. I fondi della cooperazione internazionale in calo nonostante le dichiarazioni. Si spera negli impegni presi alla COP21.

Un’attenzione maggiore meriterebbe l’agricoltura di famiglia che dimostra di essere una risorsa da potenziare ed estendere.

Nell’ambito degli investimenti in agricoltura vanno segnalati quelli che passano sotto il nome di land grabbing: di grandi superfici fertili di paesi poveri , acquistate o affittate a basso prezzo da gruppi finanziari, enti società dello stesso paese o più spesso di paesi ricche

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I principali accaparratori

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L’impatto sociale del land grabbing sui piccoli agricoltori e sull’alimentazione

L’esproprio colpisce soprattutto i piccoli coltivatori (non si sa quanti ne siano coinvolti. Si sa invece che hanno un ruolo sociale ed economico importante: 450 milioni di piccoli coltivatori producono cibo per 2 miliardi di abitanti della terra)

• In molti paesi non esistono certificazioni di proprietà formalizzate in atti amministrativi; manca un catasto. La terra viene lasciata a chi la lavora da generazioni. Tuttavia quando lo Stato intende stipulare contratti con grandi imprese (o altri governi), può riprendersi le terre cacciando i contadini poveri.

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L’impatto sull’ambiente

Sviluppo di monoculture con conseguente riduzione dell’agrobiodiversità In alcuni casi distruzione delle foreste (Indonesia) Spesso i contratti di cessione delle terre prevedono anche l’uso delle risorse idriche, che vengono sottratte ai

piccoli agricoltori circostanti le mega proprietà con gravi problemi nelle stagioni siccitose (Mozambico).

Aumenta l’inquinamento da pesticidi nei terreni e nei fiumi (Niger e Etiopia)

Questo è il genere di investimenti che non favorisce lo sviluppo del paese e che danneggia soprattutto gli strati più poveri e sconvolge l’organizzazione sociale.

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Approccio integrato

Scelte che comportano la soluzione di un problema, possono aprire altri problemi a volte più importanti. Questo vale anche in campo agricolo e alimentare. Dunque per quel che riguarda l’agricoltura è necessario fare scelte di cui si valutino a priori gli impatti ambientali, economici e anche sociali.

Investire per la risoluzione immediata può andare bene in casi di emergenza, ma una corretta strategia deve mirare a mettere in sicurezza il paese anche per il futuro.

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Precedenti utilizzatori delle terre (n. casi studiati)

Transnational Land Deals forAgriculture in the Global South (By The Land Matrix Partnership(CDE, CIRAD, GIGA, GIZ, ILC)

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Precedente proprietario legale (n.o casi)

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• Vengono espropriati della terra e delle loro conoscenze,

• spesso senza essere nè consultati nè coinvolti

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Land grabbing : destinazione delle produzioni

I prodotti dell’agricoltura prendono la via dell’esportazione per altri paesi anche se il

paese si trova in grave carenza di alimenti

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Gli impatti del land grabbing

• Economici

• Sociali

• Ambientali

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L’impatto sociale del land grabbing sui piccoli agricoltori e sull’alimentazione

• L’esproprio colpisce soprattutto i piccoli coltivatori (non si sa quanti ne siano coinvolti. Si sa invece che hanno un ruolo sociale ed economico importante: 450 milioni di piccoli coltivatori producono cibo per 2 miliardi di abitanti della terra)

• In diversi paesi non esistono certificazioni di proprietà formalizzate in atti amministrativi; manca un catasto. La terra viene lasciata a chi la lavora da generazioni. Tuttavia quando lo Stato intende stipulare contratti con grandi imprese (o altri governi), può riprendersi le terre cacciando i contadini poveri.

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Le linee guida della FAO

• Governi “ospitanti” devono promuovere partecipazione e trasparenza; appoggio ai land users indigeni, donne e alle categorie più deboli, acquisizione di competenze per i contratti internazionali;

• Corporations: il loro governo sia garante del rispetto dei diritti umani

• I paesi ricchi ricordino gli MDGs e rispettino le risoluzione di G8 e del G20 sull’incremento di finanziamenti, soprattutto in agricoltura.

• La Committee on Word Food Security (CFS) : richiesta di relazioni dai governi e costituzione di un asservatorio

• Voluntary Guidelines on the Responsible Governance of Tenure of Land, Fisheries and Forests in the Context of National Food Security (9/3/2012)

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Grazie per

l’attenzione