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NORMA ITALIANA Pagina I UNI EN 12259-5:2003 © UNI - Milano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI. UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia N N N O O O R R R M M M A A A E E E U U U R R R O O O P P P E E E A A A UNI EN 12259-5 GIUGNO 2003 Installazioni fisse antincendio Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d’acqua Indicatori di flusso Fixed firefighting systems Components for sprinkler and water spray systems Water flow detectors CLASSIFICAZIONE ICS 13.220.20 SOMMARIO La norma specifica i requisiti e indica metodi di prova per la costruzione e le prestazioni, e le prove per indicatori di flusso in sistemi a sprinkler auto- matici a umido conformi alla EN 12845. RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 12259-5:2002 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 12259-5 (edizione settembre 2002). ORGANO COMPETENTE Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 25 marzo 2003 Gr. 8

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NORMA ITALIANA

Pagina IUNI EN 12259-5:2003

© UNI - MilanoRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

UNIEnte Nazionale Italianodi Unificazione

Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

NNNOOO

RRRMMM

AAA EEE

UUURRR

OOOPPP

EEEAAA

UNI EN 12259-5

GIUGNO 2003

Installazioni fisse antincendio

Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d’acqua

Indicatori di flusso

Fixed firefighting systems

Components for sprinkler and water spray systems

Water flow detectors

CLASSIFICAZIONE ICS

13.220.20

SOMMARIO

La norma specifica i requisiti e indica metodi di prova per la costruzione ele prestazioni, e le prove per indicatori di flusso in sistemi a sprinkler auto-

matici a umido conformi alla EN 12845.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN 12259-5:2002 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma

europea EN 12259-5 (edizione settembre 2002).

ORGANO COMPETENTE

Commissione "Protezione attiva contro gli incendi"

RATIFICA

Presidente dell’UNI, delibera del 25 marzo 2003

Gr. 8

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Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

PREMESSA NAZIONALE

La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN 12259-5 (edizione settembre 2002), che as-sume così lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall’UNI. La Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" dell’UNI se-gue i lavori europei sull’argomento per delega della CommissioneCentrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNIcorrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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INDICE

© UNI Pagina IIIUNI EN 12259-5:2003

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

1

3 TERMINI E DEFINIZIONI

1

4 COSTRUZIONE E PRESTAZIONI

24.1 Generalità

......................................................................................................................................................

24.2 Collegamenti

................................................................................................................................................

24.3 Pressione di esercizio nominale

.......................................................................................................

24.4 Componenti

..................................................................................................................................................

2

4.4.1 Parti di tenuta della pressione dell’acqua

.............................................................................................

2

4.4.2 Configurazione

..............................................................................................................................................

2

4.4.3 Resistenza

......................................................................................................................................................

2

4.4.4 Resistenza alla fatica di molle e diaframmi

..........................................................................................

2

4.4.5 Materiali per le parti di contatto

................................................................................................................

3

4.4.6 Microinterruttori

..............................................................................................................................................

3

4.4.7 Collegamenti a terra ed elettrici

...............................................................................................................

3

4.4.8 Elementi non metallici (con l’esclusione di guarnizioni e tenute)

.................................................

3

4.4.9 Elementi del gruppo di tenuta

...................................................................................................................

34.5 Spazi liberi

....................................................................................................................................................

34.6 Funzionamento

..........................................................................................................................................

44.7 Resistenza alla corrosione

...................................................................................................................

44.8 Perdita di pressione dovuta a frizione idraulica

........................................................................

44.9 Resistenza alle perdite

...........................................................................................................................

44.10 Durata

..............................................................................................................................................................

44.11 Manutenzione

.............................................................................................................................................

4

5 MARCATURA

5

6 ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE E IL FUNZIONAMENTO

5

7 VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ

57.1 Generalità

......................................................................................................................................................

57.2 Prove iniziali di tipo

..................................................................................................................................

67.3 Controllo di produzione in fabbrica (FPC)

...................................................................................

6

APPENDICE A VERIFICA DELLA PROVA DELLE DIMENSIONI DI COLLEGAMENTO

7(normativa)

APPENDICE B PROVA DI RESISTENZA ALLA PRESSURIZZAZIONE

8(normativa)

figura B.1

Gruppo tubo per prove di resistenza alla pressurizzazione, ostruzione della rete di tubazioni, funzionamento, frizione idraulica e durata

......................................................................

8

APPENDICE C RESISTENZA ALLA PROVA DI INVECCHIAMENTO PER I COMPONENTI

(normativa)

NON METALLICI (CON L’ESCLUSIONE DI GUARNIZIONI E TENUTE)

9C.1 Invecchiamento in forno ad aria

.......................................................................................................

9C.2 Invecchiamento all’acqua calda

.......................................................................................................

9

APPENDICE D PROVE DEGLI ELEMENTI DI TENUTA

10(normativa)D.1 Tenute elastomeriche non rinforzate

...........................................................................................

10D.2 Tenute elastomeriche rinforzate

....................................................................................................

10

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© UNI Pagina IVUNI EN 12259-5:2003

APPENDICE E PROVE SUGLI SPAZI LIBERI

11(normativa)E.1 Prova sugli inserti a pressione

.......................................................................................................

11E.2 Prova di ostruzione della rete

.........................................................................................................

11

figura E.1

Disposizione per la prova di ostruzione della rete

.........................................................................

11

APPENDICE F PROVE DI FUNZIONAMENTO

12(normativa)F.1 Sensibilità

..................................................................................................................................................

12F.2 Cicli di funzionamento

.........................................................................................................................

12F.2.1 Prova di resistenza al contatto

.......................................................................................................

12F.2.2 Prova di resistenza dell’isolamento

.............................................................................................

12

figura F.1

Disposizione tipica per la prova ciclica di funzionamento

...........................................................

13F.3 Resistenza termica

..............................................................................................................................

13

APPENDICE G PROVA DI RESISTENZA ALLA CORROSIONE IN NEBBIA SALINA

14(normativa)G.1 Reagenti

.....................................................................................................................................................

14G.2 Apparecchiatura

.....................................................................................................................................

14G.3 Procedimento

...........................................................................................................................................

14

APPENDICE H PROVA DI PERDITA DI CARICO PER FRIZIONE IDRAULICA

15(normativa)

APPENDICE I PROVA DI RESISTENZA ALLE PERDITE

16(normativa)

APPENDICE J PROVA DI DURATA

17(normativa)

APPENDICE K PROGRAMMA TIPICO DI PROVE ED ESEMPIO DI NUMERO DI PROVINI

(informativa)

DI INDICATORI DI FLUSSO

18

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI

(informativa)

I REQUISITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE

20

prospetto ZA.1

Punti pertinenti

...........................................................................................................................................

20

prospetto ZA.2

Sistema di attestazione di conformità

.................................................................................................

21

figura ZA.1

Esempio di informazioni della marcatura CE

...................................................................................

22

BIBLIOGRAFIA

23

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La presente norma europea è stata approvata dal CEN I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchiaggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure aimembri del CEN.La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese etedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-desimo status delle versioni ufficiali.I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, RegnoUnito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

© UNI Pagina VUNI EN 12259-5:2003

CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE

European Committee for StandardizationComité Européen de NormalisationEuropäisches Komitee für Normung

Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© CENTutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sonoriservati ai Membri nazionali del CEN.

EN 12259-5

SETTEMBRE 2002

Installazioni fisse antincendio

NORMA EUROPEA

Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d'acqua

Indicatori di flusso

Fixed firefighting systems

EUROPEAN STANDARD

Components for sprinkler and water spray systems

Water flow detectors

Installations fixes de lutte contre l’incendie

NORME EUROPÉENNE

Composants des systèmes d’extinction du type Sprinkleur et à pulvérisation d’eau

Indicateurs de passage d’eau

Ortsfeste Löschanlagen

EUROPÄISCHE NORM

Bauteile für Sprinkler- und Sprühwasseranlagen

Strömungsmelder

DESCRITTORI

ICS

13.220.20

il 10 agosto 2002.

2002

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© UNI Pagina VIUNI EN 12259-5:2003

PREMESSA

Il documento EN 12259-5:2002 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 191 "Si-stemi fissi di estinzione di incendio", la cui segreteria è affidata al BSI.Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro marzo 2003, e lenorme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro settembre 2005.La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di sup-porto ai requisiti essenziali della Direttiva dell'UE 89/106/CEE.Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendice informa-tiva ZA che costituisce parte integrante del presente documento.Esso costituisce una parte della EN 12259, che riguarda i componenti per sistemi auto-matici a sprinkler, ed è compresa in una serie di norme europee destinate a coprire:- sistemi automatici a sprinkler (EN 12259

1)

);- sistemi di estinzione a gas (EN 12094

1)

);- sistemi a polvere (EN 12416);- sistemi di protezione dalle esplosioni (EN 26184);- sistemi a schima (EN 13565

1)

);- sistemi a tubazioni (EN 671);- sistemi di controllo di fumo e calore (EN 12101

1)

);- sistemi a spruzzo d'acqua (EN xxxx

1)

).La EN 12259 ha il titolo generale "Fixed fire fighting systems - Components for sprinklerand water spray systems" e comprende le seguenti parti:Parte 1: SprinklersParte 2: Wet alarm valve assembliesParte 3: Dry alarm valve assembliesParte 4: Water motor alarmsParte 5: Water flow detectorsParte 6: Pipe couplingsParte 7: Pipe hangersParte 8: Pressure switchesParte 9: Deluge alarm valve assembliesParte 10: Multiple controlsParte 11: Medium and high velocity water sprayersParte 12: Pump setsLe appendici da A a J hanno carattere normativo, l'appendice K è informativa.In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

1) In corso di elaborazione.

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© UNI Pagina 1 UNI EN 12259-5:2003

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma europea specifica i requisiti di costruzione, esecuzione e prove su indicatoridi flusso da utilizzare in sistemi automatici a sprinkler a umido in conformità alla EN 12845"Fixed firefighting systems - Automatic sprinkler systems - Design and Installation"

2)

.

Componenti ausiliari e allacciamenti agli indicatori di flusso non sono contemplati inquesta norma.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti nondatati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gliaggiornamenti).

EN 60335-1 Safety of household and similar electrical appliances - Generalrequirements (IEC 60335-1:1991, modificata)

IEC 61020-6 Electromechanical switches - Sectional specification for sensitiveswitches

ISO 37 Rubber, vulcanised or thermoplastic - Determination of tensilestress-strain properties

ISO 49 Malleable cast iron fittings threaded to ISO 7-1

ISO 65 Carbon steel tubes suitable for screwing in accordance withISO 7-1

ISO 188 Rubber, vulcanized or thermoplastic - Accelerated ageing andheat resistance tests

ISO 898-1 Mechanical properties of fasteners made of carbon steel and alloysteel - Bolts, screws and studs

ISO 898-2 Mechanical properties of fasteners - Nuts with specified proof loadvalues; coarse thread

3 TERMINI E DEFINIZIONI

Ai fini della presente norma europea, si applicano i seguenti termini e definizioni.

3.1 velocità di flusso

: Velocità dell’acqua attraverso un tubo della stessa dimensionenominale dell’indicatore di flusso alla stessa portata.

3.2 pressione di esercizio nominale

: Massima pressione nominale di esercizio per la quale èprogettata l’entrata in funzione dell’indicatore di flusso.

3.3 elemento rinforzato in elastomero

: Elementi in un insieme composito di un composto abase di elastomero con uno o più altri componenti che incrementano la resistenza atrazione della combinazione di almeno due volte quella del materiale elastomerico dasolo.

3.4 sensibilità

: Portata minima di flusso dell’indicatore di flusso in direzione verso valle cheprovoca l’entrata in funzione e dà un segnale.

3.5 indicatore di flusso

: Dispositivo che scatta solo ad una portata pre-impostata solo nelladirezione desiderata e aziona contatti elettrici.

2) In corso di elaborazione.

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© UNI Pagina 2UNI EN 12259-5:2003

4 COSTRUZIONE E PRESTAZIONI

4.1 Generalità L’indicatore di flusso deve essere adatto all’installazione, senza modifiche. Deve esserepossibile rimuovere completamente l’indicatore di flusso dalle tubazioni senza lasciareostruzioni nel tubo.

Se non diversamente indicato dal fornitore il flussostato deve essere valutato per l’adatta-bilità con il tubo in conformità alla ISO 65.

4.2 Collegamenti Le dimensioni di tutti i collegamenti devono essere specificate dal fornitore dell’indicatoredi flusso.

La verifica delle dimensioni specificate deve essere effettuata come specificatonell’appendice A.

4.3 Pressione di esercizio nominale La pressione nominale di esercizio degli indicatori di flusso deve essere non minore di12 bar.

4.4 Componenti

4.4.1 Parti di tenuta della pressione dell’acqua Le parti di tenuta della pressione dell’acqua degli indicatori (che non siano guarnizioni otenute) devono essere di ghisa, bronzo, ottone, metallo monel, acciaio inossidabile,titanio, lega di alluminio o materiali aventi proprietà fisiche e meccaniche equivalenti. Lalega di alluminio e la ghisa non devono essere a contatto con l’acqua.

4.4.2 Configurazione La progettazione di ogni componente, che possa essere normalmente smontato durantegli interventi di assistenza tecnica, deve essere tale da far sì che non sia possibile rimon-tarlo in modo errato.

4.4.3 Resistenza

4.4.3.1 L’indicatore di flusso installato deve sostenere, senza perdite, deformazione permanenteo rottura dei componenti, una pressione interna idrostatica di quattro volte la pressionenominale di esercizio, per un periodo di 5 min, quando sottoposto a prova in conformitàall’appendice B.

4.4.3.2 Il carico calcolato di tutti gli elementi di fissaggio, ad esclusione della forza richiesta percomprimere la guarnizione, non deve superare la resistenza minima a trazione specificatanelle ISO 898-1 e ISO 898-2, quando l’indicatore di flusso è tarato per una pressione paria quattro volte la pressione nominale di esercizio. Il campo di applicazione della pressionedeve essere calcolato come segue:

- se è utilizzata una guarnizione rinforzata, l’area di applicazione della forza è quellache si estende fino ad una linea definita dal margine interno dei bulloni; per esempioin un collegamento a flangia;

- se è utilizzato un anello di tenuta toroidale o una guarnizione ad anello, l’area diapplicazione della forza è quella che si estende fino alla linea centrale dell’anello ditenuta o della guarnizione ad anello.

4.4.4 Resistenza alla fatica di molle e diaframmi Molle e diaframmi non devono spezzarsi o rompersi durante 10 000 cicli di funzionamentonormale, quando sottoposti a prova in conformità alla prova di funzionamento ciclica di cuiin F.2.

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© UNI Pagina 3 UNI EN 12259-5:2003

4.4.5 Materiali per le parti di contatto Tutte le parti e i relativi supporti, con l’esclusione di tenute, guarnizioni e diaframmi, dovesia richiesta la rotazione o un movimento di scorrimento, devono essere in bronzo, ottone,metallo monel, acciaio inossidabile, titanio o materiali aventi proprietà fisiche e mecca-niche equivalenti.

4.4.6 Microinterruttori Microinterruttori laddove annessi devono essere in conformità alla IEC 61020-6.

4.4.7 Collegamenti a terra ed elettrici Collegamenti a terra ed elettrici devono essere in conformità alla EN 60335-1.

4.4.8 Elementi non metallici (con l’esclusione di guarnizioni e tenute) Dopo l’invecchiamento in conformità all’appendice C non deve esserci alcuna incrinatura,imbarcatura, deformazione permanente o altro segno di deterioramento degli elementinon metallici e l’indicatore di flusso deve soddisfare i requisiti di funzionamento eresistenza alla perdita di 4.6 e 4.9 quando sottoposto a prova in conformità con leappendici F e I.

Campioni separati devono essere sottoposti alle prove di cui in C.1 e C.2.

4.4.9 Elementi del gruppo di tenuta

4.4.9.1 Elementi del gruppo di tenuta non rinforzati in elastomero

Tutti gli elementi del gruppo di tenuta non rinforzati in elastomero, tranne che le guarni-zioni, devono conformarsi a quanto segue:

a) resistenza minima a trazione 10 MPa e allungamento a rottura del 300%, o

b) resistenza minima a trazione 15 MPa e allungamento a rottura del 200%

e

c) deformazione massima di 5 mm quando 25 mm sono stati allungati a 75 mm, tenutiper 2 min, e misurati 2 min dopo il rilascio.

Quando sottoposti a prova in conformità alle sezioni appropriate della ISO 37 e D.1, edopo un’esposizione all’ossigeno per 96 h a (70 + 1,5) °C e 20 bar come descritto nellaISO 188:

d) la resistenza a trazione e allungamento a rottura non devono essere minori del 70%dei corrispondenti provini non esposti all’ossigeno, tutte le modifiche della durezzadevono essere non maggiori di 5 unità di durometro di tipo A.

E dopo l’immersione in acqua distillata a (97,5 + 2,5) °C per 70 h:

e) la resistenza a trazione e allungamento a rottura non devono essere minori del 70%dei corrispondenti provini non riscaldati in acqua. Modifiche nel volume dei provininon devono essere maggiori del 20%.

4.4.9.2 Elementi del gruppo di tenuta rinforzati in elastomero

Tutti gli elementi del gruppo di tenuta rinforzati in elastomero devono poter essere piegatisenza fessurazioni o rotture e devono presentare una modifica dell’espansione volume-trica non maggiore del 20%, quando sottoposti a prova in conformità alla D.2.

4.5 Spazi liberi Nota Spazi liberi sono necessari fra parti in movimento e fra parti in movimento e parti fisse in modo tale che corro-

sione o depositi di corpi estranei all’interno di un gruppo non rendano l’indicatore di flusso lento nel funziona-mento o non operativo.

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4.5.1 Gli inserti a pressione devono conformarsi ai punti appropriati della ISO 49, quando sotto-posti a prova in conformità a E.1.

4.5.2 Tutte le alette dell’indicatore di flusso devono funzionare passando sopra a una barrettadel diametro di 8 mm fissata all'interno della parete del tubo per tutta la lunghezza deltubo, quando sottoposte a prova in conformità a E.2.

4.6 Funzionamento

4.6.1 Quando sottoposto a prova in conformità all’appendice F, l’indicatore di flusso non deveassolutamente funzionare per dare un segnale a portate al di sotto dei 10 l/min; e, per tuttele portate al di sopra degli 80 l/min, il rilevatore di flusso deve funzionare per dare unsegnale continuo.

Tutti i dispositivi regolabili o fissi annessi all’indicatore di flusso non devono ritardare ilsegnale per più di 30 s. Tutte le interruzioni della portata dell’acqua al di sotto dei 10 l/mindevono indurre il dispositivo di ritardo al ripristino automatico nella sua condizione iniziale.

4.6.2 L’indicatore di flusso deve funzionare per 10 000 cicli di funzionamento normale, dopo iquali deve soddisfare i requisiti di funzionamento di 4.6.1 a 1 bar, quando sottoposto aprova in conformità a F.1. Il contatto elettrico e la resistenza d’isolamento della parteelettrica dell’indicatore di flusso devono rientrare nelle specifiche del produttore quandosottoposti a prova in conformità rispettivamente a F.2.1 e a F.2.2.

4.6.3 L’indicatore di flusso deve essere capace di normale funzionamento fra i limiti di tempe-ratura di 2 °C e 68 °C dopodiché deve soddisfare i requisiti di 4.6.1 quando sottoposto aprova in conformità a F.3. Dopo la prova non deve esserci alcun segno, a un esame visivo,di incrinatura o indebolimento di alcuna aletta.

4.7 Resistenza alla corrosione L’indicatore di flusso deve soddisfare i requisiti di 4.6.1 a 1 bar e la resistenza elettrica dicontatto e la resistenza d'isolamento della parte elettrica devono rientrare nelle specifichedel fabbricante quando sottoposte a prova in conformità all’appendice G.

4.8 Perdita di pressione dovuta a frizione idraulica La perdita di pressione attraverso l’indicatore di flusso non deve superare 0,2 bar quandol'acqua sta fluendo attraverso di esso ad una velocità di 5 m/s, quando sottoposto a provain conformità all'appendice H.

4.9 Resistenza alle perdite Un indicatore di flusso installato deve resistere senza perdite, deformazioni permanenti oindebolimento strutturale, ad una pressione interna uguale alla maggiore fra due volte lapressione nominale di esercizio e 25 bar, per un periodo di 5 min, quando sottoposto aprova in conformità all'appendice I.

4.10 Durata Un indicatore di flusso e le sue parti in movimento devono funzionare alla velocità diflusso di 10 m/s per 90 min senza alcuna deformazione permanente, distaccamento orottura, quando sottoposti a prova in conformità all’appendice J.

4.11 Manutenzione L’indicatore di flusso deve essere progettato per consentire pulizia e manutenzione senzal’utilizzo di attrezzi speciali.

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5 MARCATURA

L’indicatore di flusso deve essere marcato come segue:

a) nome o marchio del fornitore;

b) numero distintivo del modello, designazione a catalogo o marcatura equivalente;

c) spessore della parete esterna del tubo di collegamento;

d) valori nominali di corrente elettrica e voltaggio;

e) pressione nominale di esercizio in bar;

f) anno effettivo di fabbricazione; o

- in caso di indicatore di flusso prodotto negli ultimi tre mesi di un anno civile ladata dell’anno successivo; o

- in caso di indicatore di flusso prodotto nei primi sei mesi di un anno civile la datadell’anno precedente;

g) portata minima di funzionamento in l/min alla quale entra in funzione il dispositivo;

h) direzione del flusso indicato;

i) stabilimento di origine, se la produzione è in due o più stabilimenti;

j) numero della presente norma europea.

La marcatura deve essere in cifre o lettere alte almeno 4,8 mm e inoltre:

k) fuse direttamente sul rilevatore di passaggio di acqua; o

l) su un’etichetta metallica con caratteri a rilievo o incisi (per esempio medianteincisione, fusione o stampaggio) applicata meccanicamente (per esempio medianterivetti o viti) al corpo del rilevatore di passaggio di acqua; le etichette fuse devonoessere di un metallo non ferroso.

Laddove ZA.3 contempli gli stessi requisiti di questo punto, i requisiti del presente punto 5sono soddisfatti.

6 ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE E IL FUNZIONAMENTO

Le istruzioni per l’installazione e il funzionamento devono essere fornite con ciascunindicatore di flusso. Questi documenti devono comprendere un’illustrazione del metodo diinstallazione suggerito e la funzione di scatto, viste d’insieme per spiegare il funziona-mento, raccomandazioni per la cura e la manutenzione e i seguenti dettagli:

a) modello o tipo dell’indicatore di flusso, e dimensioni disponibili;

b) pressione nominale di esercizio;

c) sensibilità alla portata e tolleranza;

d) dettagli sull’installazione dell’indicatore di flusso, compresi coppia di serraggio edimensioni del tubo;

e) istruzioni su come impostare ritardo e regolazione nel rilevatore di passaggio diacqua;

f) dettagli elettrici, compreso il valore nominale di corrente a 24 V;

g) assetti di funzionamento di progetto;

h) istruzioni sui metodi di tenuta del foro d’entrata del condotto per impedire la perditadi acqua dall’indicatore di flusso nel condotto (per esempio specifica della classe IPin conformità alla EN 60529).

7 VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ

7.1 Generalità La conformità di un indicatore di flusso ai requisiti della presente norma deve esseredimostrata mediante:

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- prove iniziali di tipo;

- controllo interno della produzione effettuato in fabbrica da parte del fabbricante.

7.2 Prove iniziali di tipo Prove iniziali di tipo devono essere eseguite per dimostrare la conformità alla presentenorma (stesso prodotto, stessa/e caratteristica/caratteristiche, metodo di prova, procedi-mento di campionatura e sistema di attestazione). Le prove eseguite precedentemente inconformità alle disposizioni della presente norma possono essere prese in considera-zione. Inoltre, le prove iniziali di tipo devono essere eseguite all’inizio della fabbricazionedi un nuovo tipo di prodotto o all’inizio di un nuovo metodo di fabbricazione (quando questipossono influire sulle proprietà dichiarate).

Tutte le caratteristiche indicate in 4 devono essere oggetto di prove iniziali di tipo.

7.3 Controllo di produzione in fabbrica (FPC) Il fabbricante deve stabilire, documentare e conservare un sistema FPC per garantire chei prodotti immessi sul mercato siano conformi alle caratteristiche prestazionali dichiarate.Il sistema FPC deve essere costituito da procedimenti, ispezioni regolari e prove e/ovalutazioni e dall'utilizzo dei risultati per controllare le materie prime e altri materiali ocomponenti in ingresso, l’attrezzatura, il processo di fabbricazione e il prodotto, e deveessere sufficientemente dettagliato da garantire che la conformità del prodotto siaevidente.

Si deve ritenere che un sistema FPC conforme ai requisiti della/e parte/i pertinente/i dellaEN ISO 9000 e reso specifico ai requisiti della presente norma soddisfi i suddetti requisiti.

I risultati delle ispezioni, delle prove o delle valutazioni che richiedono un’azione devonoessere registrati, così come le eventuali azioni intraprese. Deve essere registrata l'azioneda adottare quando i criteri o i valori di controllo non sono soddisfatti.

Il procedimento di controllo della produzione deve essere registrato in un manuale, chedeve essere reso disponibile quando richiesto.

Il fornitore deve realizzare e registrare i risultati delle prove di produzione come parte delcontrollo della produzione. Se richieste, queste registrazioni devono essere disponibili.

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APPENDICE A VERIFICA DELLA PROVA DELLE DIMENSIONI DI COLLEGAMENTO (normativa)

Nota Vedere 4.2 per i requisiti.

Misurare o calibrare le dimensioni di tutti i raccordi e verificarle rispetto alle normeopportune.

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APPENDICE B PROVA DI RESISTENZA ALLA PRESSURIZZAZIONE (normativa)

Nota Vedere 4.4.3.1 per i requisiti.

Installare l’indicatore di flusso nel gruppo tubo come illustrato nella figura B.1, inconformità alle istruzioni del fabbricante. Sigillare il gruppo tubo. Pressurizzare il gruppocon acqua a quattro volte la pressione nominale di esercizio, mantenere la pressione per5 min. Verificare l’indicatore di flusso per individuare perdite, deformazioni permanenti orotture dei componenti.

figura B.1 Gruppo tubo per prove di resistenza alla pressurizzazione, ostruzione della rete di tubazioni, funzio-namento, frizione idraulica e durata Legenda 1 Posizionamento dell’indicatore di flusso 2 Presa di corrente da 15 mm 3 Tubo e raccordi che si adattino all’apparecchiatura di prova 4 Foro nominale che si adatti alla dimensione dell’indicatore di flusso Dimensioni in mm

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APPENDICE C RESISTENZA ALLA PROVA DI INVECCHIAMENTO PER I COMPONENTI NON (normativa) METALLICI (CON L’ESCLUSIONE DI GUARNIZIONI E TENUTE)

Nota Vedere 4.4.8 per i requisiti.

C.1 Invecchiamento in forno ad aria Invecchiare quattro campioni di ciascun componente non metallico in un forno ad aria a(120 ± 2) °C per (180 ± 1) giorni. Sostenere gli elementi cosicché non si tocchino l’unl’altro o non tocchino i lati del forno. Rimuovere i campioni dal forno e lasciarli raffreddareall’aria a (23 ± 2) °C e relativa umidità (50 ± 5)% per non meno di 24 h prima di eseguireprove, misurazioni o verifiche.

Se il materiale non può sostenere la temperatura indicata senza ammorbidimento oindurimento, deformazione o deterioramento eccessivi, eseguire una prova di invecchia-mento in forno ad aria a temperatura più bassa, ma non minore di 70 °C, per un periododi tempo più lungo. Calcolare la durata dell’esposizione, D, in giorni come segue:

D = 737 000 e-0,0693 t

dove:

t è la temperatura di prova, in gradi Celsius.

Nota La presente equazione si basa sulla regola dei 10 °C, cioè per ogni 10 °C di aumento della temperatura, lavelocità di una reazione chimica è circa raddoppiata.

Verificare i componenti per individuare eventuali fessurazioni e imbarcature, deformazionipermanenti o altri segni di deterioramento che possano precludere il corretto funziona-mento del dispositivo. Rimontare il rilevatore e poi sottoporre il gruppo alle prove speci-ficate nell’appendice F e nell’appendice I.

C.2 Invecchiamento all’acqua calda Immergere quattro campioni di ciascuno dei componenti in acqua di rubinetto a(87 ± 2) °C per (180 ± 1) giorni. Per parti esposte all’acqua solo saltuariamente, eseguirela prova solo per 14 giorni. Rimuovere i campioni dall’acqua e lasciar raffreddare all’aria a(23 ± 2) °C e relativa umidità (50 ± 5)% per non meno di 24 h prima di eseguire prove,misurazioni o verifiche.

Se il materiale non può sostenere la temperatura indicata senza ammorbidimento oindurimento, deformazione o deterioramento eccessivi, eseguire la prova di invecchia-mento in acqua ad una temperatura più bassa, ma non minore di 70 °C, per un periodo ditempo più lungo. Calcolare la durata dell’esposizione, D, (in giorni) come segue:

D = 74 857 e-0,0693 t

dove:

t è la temperatura di prova, in gradi Celsius.

Nota La presente equazione si basa sulla regola dei 10 °C, cioè per ogni 10 °C di aumento della temperatura, lavelocità di una reazione chimica è circa raddoppiata. (Quando applicata all’invecchiamento della plastica, siassume che la durata in vita ad una temperatura, t °C, sia metà della durata in vita a ( t - 10 °C).

Verificare i componenti per individuare eventuali fessurazioni e imbarcature, deformazionipermanenti o deterioramenti che possano precludere il corretto funzionamento del dispo-sitivo. Poi sottoporre il gruppo alle prove specificare nell’appendice F e nell’appendice I.

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APPENDICE D PROVE DEGLI ELEMENTI DI TENUTA (normativa)

D.1 Tenute elastomeriche non rinforzate Nota Vedere 4.4.9.1 per i requisiti.

Preparare un massimo di sedici provini in conformità alla ISO 37 e ISO 188, utilizzarequattro di questi per soddisfare ognuno dei seguenti requisiti, come pertinente:

4.4.9.1 a) o b) e, c), d) ed e)

D.2 Tenute elastomeriche rinforzate Nota Vedere 4.4.9.2 per i requisiti.

Fare misurazioni volumetriche di otto provini prima e dopo la prova seguente:

- esporre quattro provini all’ossigeno per 96 h a (70 ± 1,5) °C e 20 bar come descrittonella ISO 188;

- immergere i restanti quattro provini in acqua distillata a (97,5 ± 2,5) °C per 70 h.

Dopo le prove lasciar raffreddare i provini a temperatura ambiente. Ripiegare ciascunprovino a mano su se stesso tre volte nella stessa direzione, su un arco di 180° intorno aduna barretta avente un diametro da quattro a cinque volte lo spessore del materiale.Verificare per individuare eventuali fessurazioni o rotture.

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APPENDICE E PROVE SUGLI SPAZI LIBERI (normativa)

Nota Vedere 4.5 per i requisiti.

E.1 Prova sugli inserti a pressione Misurare le dimensioni dell’inserto a pressione e verificarne la conformità alla ISO 49.

E.2 Prova di ostruzione della rete Collegare saldamente una barretta lunga 50 mm del diametro di 8 mm alla parete internadel gruppo tubo illustrato nella figura E.1; lungo il tubo, sul lato a valle delle alettedell’indicatore di flusso, liberare semplicemente l’aletta. Far passare un flusso di acqua di

l/min attraverso il gruppo tubo, osservare il corretto funzionamento e segnalamento.

figura E.1 Disposizione per la prova di ostruzione della rete Legenda 1 Aletta dell’indicatore di flusso 2 Tubo 3 Barretta (8 ± 0,01) mm ND

60-0+5

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APPENDICE F PROVE DI FUNZIONAMENTO(normativa)

F.1 Sensibilità Nota Vedere 4.6.1 per i requisiti.

Installare l’indicatore di flusso nel gruppo tubo, come illustrato nella figura B.1, inconformità alle istruzioni del fabbricante. Collegare il gruppo all'alimentazione dell'acquacon un manometro posizionato sulla rete di tubazioni immediatamente a monte del dispo-sitivo e un flussometro e una valvola regolatrice di flusso sul lato a valle.

Determinare la sensibilità alla portata dell’indicatore di flusso a 1 bar e la pressionenominale di esercizio. Eseguire la prova in ogni orientamento raccomandato dal fabbri-cante. Ad ogni pressione aumentare la portata fino a quando l’indicatore di flusso nonentra in funzione, mantenere questa fino all’emissione di un segnale.

Effettuare ogni prova:

a) senza ritardo nel sistema di segnalamento;

b) con il ritardo massimo (incorporato) dell’indicatore di flusso.

Diminuire la portata ad appena sotto i 10 l/min, ripetere la prova, controllare l’azzera-mento del dispositivo di ritardo e ripetere la prova a 1 bar.

F.2 Cicli di funzionamento Nota Vedere 4.4.4 e 4.6.2 per i requisiti.

Installare l’indicatore di flusso in conformità alle istruzioni del fabbricante in un gruppotubo come illustrato nella figura B.1, collegato all'impianto di prova illustrato nella figuraF.1. Sottoporre l’indicatore di flusso a 10 000 cicli di funzionamento con il ritardo (seprevisto) impostato al valore massimo.

L’indicatore di flusso deve essere azionato da un passaggio di acqua nel tubo di portatacompresa fra:

0 l/min e 100 l/min.

Prima o dopo il completamento dei cicli sottoporre l’indicatore di flusso alle proveseguenti:

a) prova di pressione in conformità all’appendice B;

b) prova di sensibilità in conformità a F.1 alla pressione di 1 bar;

c) prova di resistenza al contatto, F.2.1;

d) prova di resistenza dell’isolamento, F.2.2.

F.2.1 Prova di resistenza al contatto Misurare la resistenza al contatto nell’indicatore di flusso attraverso ogni coppia di termi-nazioni elettriche chiuse, mediante un dispositivo di misurazione utilizzabile.

Eseguire le misurazioni al minore fra la corrente minima nominale e 50 mA a 24 V d.c., inentrambe le direzioni e registrare la resistenza media al contatto per ogni coppia di termi-nazioni elettriche.

F.2.2 Prova di resistenza dell’isolamento Misurare la resistenza dell’isolamento applicando un voltaggio d.c. di 500 V attraverso:

- i contatti aperti di ogni coppia di terminazioni elettriche; e

- tutte le terminazioni elettriche collegate insieme e la parte in metallo più vicina,compresa la loro piastra di montaggio.

Misurare la resistenza dell’isolamento dopo un tempo di elettrificazione di 1 min.

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Collegare ogni coppia di terminazioni elettriche nell’acqua a un carico di resistenza e alvoltaggio applicato regolato in modo tale da procurare a ogni coppia di terminazioni leseguenti condizioni:

- da 0 a 2 000 cicli: corrente nominale e voltaggio a.c. dell’indicatore di flusso;

- da 2 001 a 5 000 cicli: corrente nominale a 24 V d.c.;

- da 5 001 a 10 000 cicli: corrente minima nominale o 50 mA a 24 V d.c., la minore frale due.

figura F.1 Disposizione tipica per la prova ciclica di funzionamento Legenda 1 Indicatore di flusso, D1 2 Indicatore di flusso, D2 3 Pompa >60 dm3/min 4 Contatore 5 Valvola motorizzata o elettrovalvola 6 Fattore k, k1 7 Altezza, h

Nota Più di un flussostato può essere sottoposto a prova sull’impianto; D1, D2 ecc.

F.3 Resistenza termica Nota Vedere 4.6.3 per i requisiti.

Installare l’indicatore di flusso nel gruppo tubo illustrato nella figura B.1 in conformità alleistruzioni del fabbricante. Raffreddare il gruppo a (2 ± 1) °C per 24 h e poi lasciarloriscaldare in aria a (23 ± 2) °C per almeno 2 h. Riempire il gruppo tubo con acqua escaldarlo in un forno a (68 ± 2) °C per 90 giorni. Lasciar raffreddare il gruppo all'aria a(23 ± 2) °C per almeno 24 h.

Pressurizzare il gruppo in conformità all’appendice B ed eseguire poi la prova di sensi-bilità in conformità alla F.1 e a 1 bar. Rimuovere l’indicatore di flusso e verificare visiva-mente l’eventuale incrinatura o indebolimento dell’aletta.

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APPENDICE G PROVA DI RESISTENZA ALLA CORROSIONE IN NEBBIA SALINA (normativa)

Nota Vedere 4.7 per i requisiti.

G.1 Reagenti Soluzione di cloruro di sodio, consistente in una frazione in massa di (20 ± 1)% di clorurodi sodio in acqua distillata, pH fra 6,5 e 7,2 e con una massa volumica fra 1,126 g/ml e1,157 g/ml a (35 ± 2) °C.

G.2 Apparecchiatura Camera della nebbia, del volume minimo di 0,43 m3, dotata di un serbatoio di ricircola-zione e ugelli aspiranti per la distribuzione di uno spruzzo salino, e mezzi per campionaree controllare l’atmosfera nella camera.

G.3 Procedimento Sostenere l’indicatore di flusso nella camera della nebbia nella sua normale posizione difunzionamento, ed esporlo allo spruzzo salino immettendo attraverso gli ugelli lasoluzione di cloruro di sodio ad una pressione compresa fra 0,7 bar e 1,7 bar, mante-nendo la temperatura nella zona di esposizione a (35 ± 2) °C. Accertarsi che la soluzionefuoriuscente dall’indicatore di flusso sia raccolta e non rinviata al serbatoio per la ricirco-lazione.

Raccogliere la nebbia salina in almeno due punti della zona di esposizione e misurare iltasso di applicazione e la concentrazione di sale. Accertarsi, per ogni 80 cm3 di area diraccolta, una velocità di raccolta da 1 ml/h a 2 ml/h in un periodo di h.

Esporre l’indicatore di flusso per un periodo di giorni.

Dopo l’esposizione, rimuovere l’indicatore di flusso dalla camera della nebbia e lasciarloasciugare per giorni ad una temperatura non maggiore di 35 °C e relativa umiditànon oltre il 70%. Dopo il periodo di asciugatura, sottoporre l’indicatore di flusso alle proveseguenti:

a) prova di pressione in conformità all’appendice B;

b) 10 cicli di funzionamento a 1 bar in conformità a F.1, per esaminare la sua capacitàdi funzionamento e controllare la sua taratura di sensibilità. Per questa prova, lacorrente nominale e il voltaggio nominale dell’indicatore di flusso devono essereapplicati a una coppia rappresentativa di terminazioni;

c) prova di resistenza al contatto in conformità a F.2.1;

d) prova di resistenza d’isolamento in conformità alla F.2.2.

16 0+0,25

10 0+0,25

7 0+0,25

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APPENDICE H PROVA DI PERDITA DI CARICO PER FRIZIONE IDRAULICA (normativa)

Nota Vedere 4.8 per i requisiti.

Installare l’indicatore di flusso nel gruppo tubi illustrato nella figura B.1, utilizzandotubazioni di diametro nominale pari alla dimensione nominale dell’indicatore di flusso.Utilizzare un dispositivo differenziale di misurazione della pressione con accuratezza del±2% e un flussometro con accuratezza del ±5%.

Misurare e registrare le pressioni differenziali attraverso l’indicatore di flusso a unavelocità di 5 m/s.

Sostituire l’indicatore di flusso nell’impianto di prova con una sezione di tubo, della stessadimensione nominale, e misurare la pressione differenziale per la stessa portata. Deter-minare la pressione differenziale. Registrare la perdita di carico dovuta a frizione idraulicacome differenza fra la pressione differenziale attraverso l’indicatore di flusso e lapressione differenziale attraverso il tubo di sostituzione.

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APPENDICE I PROVA DI RESISTENZA ALLE PERDITE(normativa)

Nota Vedere 4.9 per i requisiti.

Installare l’indicatore di flusso nel gruppo tubo illustrato nella figura B.1 in conformità alleistruzioni del fabbricante. Pressurizzare il gruppo con acqua a pressione pari al valoremaggiore tra due volte la pressione nominale di esercizio e 25 bar, per 5 min. Verificarel’indicatore di flusso per individuare eventuali perdite, distorsioni permanenti o indeboli-menti strutturali.

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APPENDICE J PROVA DI DURATA (normativa)

Nota Vedere 4.10 per i requisiti.

Installare l’indicatore di flusso nel gruppo tubo come illustrato nella figura B.1, inconformità alle istruzioni del fabbricante. Collegare il gruppo tubo a un’alimentazione diacqua idonea in un impianto per la prova di portata. Far passare acqua attraverso ilgruppo a una velocità di 10 m/s per 90 min. Dopo questo periodo verificare l’indicatore diflusso per individuare eventuali distorsioni permanenti, distaccamenti o rotture.

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APPENDICE K PROGRAMMA TIPICO DI PROVE ED ESEMPIO DI NUMERO DI PROVINI DI (informativa) INDICATORI DI FLUSSO

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI (informativa) I REQUISITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE

ZA.1 Scopo e campo di applicazione e caratteristiche attinenti La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio.

I punti della presente norma europea, come illustrati nella presente appendice, soddi-sfano i requisiti del mandato conferito nell'ambito della Direttiva UE relativa ai prodotti dacostruzione (89/106/CEE).

La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità dei prodotti da costru-zione trattati dalla presente norma europea agli impieghi previsti.

La presente appendice ha lo stesso campo di applicazione del punto 1 della presentenorma.

AVVERTENZA: Altri requisiti ed altre Direttive UE, che non riguardano l'idoneità agliimpieghi previsti, possono essere applicabili a un prodotto da costruzione che rientra nelcampo di applicazione della presente norma europea.

Nota In aggiunta a punti specifici relativi a sostanze pericolose contenuti nella presente norma europea,possono esservi altri requisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo campo di applicazione (peresempio legislazione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Persoddisfare le disposizioni della Direttiva UE relativa ai prodotti da costruzione anche questi requisiti devonoessere rispettati dove e quando si applicano. Una banca dati informativa relativa alle disposizioni europeee nazionali sulle sostanze pericolose è disponibile presso il sito Internet Construction su EUROPA(CREATE, cui si accede via http://europa.eu.int/comm/entreprise/construction/internal/hygiene.htm).

Prodotto da costruzione: Indicatore di flusso

Impiego/Impieghi previsto/i: Indicatori di flusso per sistemi di controllo/soppressionedegli incendi in edifici e strutture fondati sul terreno.

ZA.2 Procedimento per l’attestazione di conformità degli indicatori di flusso Gli indicatori di flusso per l’impiego previsto elencati devono seguire il sistema di attesta-zione della conformità illustrato nel prospetto ZA.2.

prospetto ZA.1 Punti pertinenti

Requisito/caratteristica dal mandato

Punti relativi ai requisiti della presente norma europea

Livelli e/o classi sotto mandato Note

Condizioni di attivazione nominali

4.6.1, 4.6.3 -

Ritardo nella risposta (tempo di risposta)

4.6.1 -

Affidabilità di funzionamento 4.4.3, 4.4.4, 4.8, 4.5, 4.6.2, 4.9, 4.10

-

Durevolezza dell’affidabilità di funzionamento- Resistenza alla corrosione

4.7 -

Durevolezza dell’affidabilità di funzionamento- Resistenza dei componenti

non metallici

4.4.8, 4.4.9 -

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L'organismo di certificazione del prodotto certifica le prove iniziali di tipo di tutte le carat-teristiche indicate nel prospetto ZA.1 in conformità con le disposizioni di 7.2 e perl’ispezione iniziale della fabbrica e del controllo della produzione in fabbrica, e per lasorveglianza continua, la valutazione e l’approvazione del controllo della produzione infabbrica, tutte le caratteristiche nel prospetto ZA.1 devono essere di interesse perl'organismo approvato.

Il fabbricante deve adottare un sistema di controllo della produzione di fabbrica inconformità alle disposizioni di 7.3.

ZA.3 Marcatura CE Il simbolo della marcatura CE deve essere presente sul corpo dell’indicatore di flusso,unitamente a: numero della presente norma, corrente/voltaggio, pressione nominale diesercizio, sensibilità alla portata (portata nominale di esercizio) e direzione della portata.Inoltre, il simbolo della marcatura CE deve apparire sull’imballaggio e/o sui documenticommerciali di accompagnamento, unitamente alle informazioni seguenti:

- numero identificativo dell'organismo notificato;

- nome o marchio identificativo del produttore/fornitore;

- ultime due cifre dell'anno di apposizione della marcatura;

- numero appropriato del certificato di conformità CE;

- numero della presente norma, (EN 12259-5);

- ritardo nella risposta (tempo di risposta) in secondi;

- sensibilità alla portata;

- pressione nominale di esercizio in bar;

- valore di corrente nominale a 24V;

- direzione del flusso.

prospetto ZA.2 Sistema di attestazione di conformità

Prodotto Impiego previsto Livello/i o classe/i Sistema di attestazione di conformità

Indicatori di flusso Sicurezza all'incendio - 1

Sistema 1: Vedere CPD Allegato III.2.(i), senza prove di audit dei campioni.

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La figura ZA.1 fornisce un esempio delle informazioni da fornire sui documenti commer-ciali.

In aggiunta alle informazioni specifiche relative alle sostanze pericolose indicate sopra, ilprodotto dovrebbe essere inoltre accompagnato, quando e dove richiesto e nella formaappropriata, da una documentazione che elenchi qualsiasi altra legislazione sullesostanze pericolose cui si dichiara la conformità, unitamente alle altre informazionirichieste da detta legislazione.

Nota Non è necessario menzionare una legislazione europea senza deroghe nazionali.

ZA.4 Certificato e dichiarazione di conformità Il fabbricante o il suo agente con sede nella EEA devono preparare e conservare unadichiarazione di conformità, che autorizza l’apposizione della marcatura CE. Tale dichia-razione deve includere:

- nome e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato con sede nellaEEA, e luogo della fabbricazione,

- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, utilizzo) e una copia delle informazionidi accompagnamento della marcatura CE,

- disposizioni alle quali è conforme il prodotto (ovvero appendice ZA della presenteEN),

- condizioni particolari applicabili all'impiego del prodotto [se necessario],

- nome e indirizzo (o numero identificativo) dell'organismo/i approvato/i,

- nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto delfabbricante o suo rappresentante autorizzato.

Per caratteristiche per le quali è richiesta la certificazione (sistema 1), la dichiarazionedeve contenere un certificato di conformità con, in aggiunta alle informazioni suddette, leinformazioni seguenti:

- nome e indirizzo dell’organismo di certificazione,

- numero del certificato,

- condizioni e periodo di validità del certificato, quando applicabili,

- nome e posizione della persona incaricata di firmare il certificato.

La dichiarazione e il certificato devono essere presentati nella/e lingua/e dello statomembro di impiego del prodotto.

figura ZA.1 Esempio di informazioni della marcatura CE

0123

AnyCo Ltd, P.O. Box 21, B105000

0123-CPD-001

EN 12259-5Indicatore di flussoTempo di risposta 10 sSensibilità alla portata, 56 L/minPressione nominale di esercizio 12 barValore nominale di corrente 50 mA a 24V

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BIBLIOGRAFIA EN 60529 Degrees of protection provided by enclosures (IP Code)

(IEC 60529:1989)

EN ISO 9001 Quality management systems - Requirements (ISO 9001: 2000)

ISO 7-1 Pipe threads where pressure-tight joints are made on threads -Dimensions, tolerances and designation

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