Classificazione delle Vantaggidellamuratura strutture murarie · come tecnologia costruttiva in...
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5/14/2015
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LA PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE IN MURATURA:
ANTISISMICA, PROGETTO DEL NUOVO
E RECUPERO DELL'ANTICO
I TERREMOTI E LE STRUTTURE IN MURATURAProf. Ing. Alessandro De StefanoProfessore Ordinario - POLITECNICO DI TORINODISEG - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e [email protected]; [email protected]
I TERREMOTI E LE STRUTTURE IN MURATURAProf. Ing. Alessandro De StefanoProfessore Ordinario - POLITECNICO DI TORINODISEG - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e [email protected]; [email protected]
Istituto Salesiano “Don Bosco” – Lombriasco (TO)
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Classificazione delle strutture murarie
� 1o Tipo – Strutture realizzate solo in muratura (le più antiche);
� 2o Tipo – Strutture con pannelli murari verticali che sopportano solai e travi poco o per nulla collegati alla muratura
� 30 Type – Edifici con muratura intersecata da componenti orizzontali e verticali ben collegati (muratura armata o intelaiata)
Severi danni (collassi) su struttura murarie storiche dovute ai terremoti hanno suggerito a osservatori non esperti una percezione negativa della adeguatezza della muratura come tecnologia costruttiva in zona sismica.
Di fatto danni e collassi sono dovuti a: povera qualità dei materiali; qualità della costruzione insufficiente; insufficiente comprensione del comportamento strutturale; progetto non accurato; manutenzione mancante o sbagliata; sopraelevazioni o appendici aggiunte in modo superficiale e improvvido.
Muratura in zona sismica
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Vantaggi della muratura� Meno costosa del calcestruzzo armato;� Migliore resistenza al fuoco;� Migliore risposta a variazioni di temperatura;� Migliore protezione acustica; � Processo costruttivo più facile(non occorrono
gru e grandi mezzi d’opera);� versatilità nell’adattamento al contesto
ambientale e paesaggistico;� Durabilità.
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Svantaggi della muratura
� Relativa fragilità (riducibile con l’impiego di cordoli e armature verticali);
� significativa diminuzione di resistanza in presenza di azioni cicliche;
� Duttilità e resistenza a compressione modeste, che impongono limitazioni di altezza in zona sismica.
Orientamenti italiani consolidati per la muratura in zona sismica
• Comportamento «scatolare»
• Connessioni rigide e resistenti tra muri concorrenti
• Solai rigidi nel loro piano e capaci di trasferire taglio
• Orizzontamenti e solai non spingenti
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&ved=0CCgQFjAB&u
rl=http%3A%2F%2Fwww.geometrire.it%2Fcms_rc%2Fallegati%2F1726__0821_03_-
_Edifici_muratura_zona_sismica.pdf&ei=LkRLVdS
Sintesi semplice e seria di argomenti riguardanti
il tema delle murature nuove in zona sismica
Ma sento il bisogno di instillare nelle menti sane di chi ascolta il germe
delle malattie contagiose del dubbio e del dissenso
Terremoto più intenso del previsto?
Pericolosità e terremoto di progetto
I terremoti non sono eventi puramente probabilistici. Sono
causati da fenomeni geofisici di accumulo e rilascio di energia
ancora non ben conoscibili
I loro effetti sono visibili e talvolta, se li
analizziamo senza pregiudizio, ne possiamo
trarre spunto per rimettere in discussione
concetti consolidati e consuetudini professionali.
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Pericolosità sismica: debolezza di un approccio puramente
probabilistico
La stima probabilistica della scuotibilità (PSHA = Probabilistic Seismic Hazard
Assessment) mette in relazione la probabilità di un evento sismico con la
Magnidudo (o l’Intensità Macrosismica) ed il tempo di ritorno (R T). La legge di
Gutemberg-Richter regola la relazione. Il processo probabilistico adottato può
essere la distribuzione poissoniana-esponenziale (come nelle Norme Tecniche
Italiane) che si basa su un modello invariante nel tempo e senza memoria e si
propone di rispondere alla seguente domanda:
Quale è il tempo di ritorno atteso di un sisma di intensità I0 w( o Magnitodo M0 )con il1 0% (o il 2%) di probabilità di essere eguagliato o superato almeno una volta in n anni?
n = 10 anni n = 50 anni n = 100 anni n = 200 anni
RT
(P[I ≥ I0] = 10%)
95 475 950 1900
TR
(P[I ≥ I0] = 2%)
495 2475 4950 10000
Giocando con la distribuzione esponenziale
• Consideriamo un terremoto di intensità macrosismica I0 , con probabilità 2% di essere uguagliato o superato almeno una volta in 100 anni. RT = 4950 years.
• Immaginiamo ora che, per rivelazione divina, sappiamo CON CERTEZZA che in terremoto così avvenne circa 4950 anni fa e mai più fino ad oggi.
• Quale è la probabilità che un terremoto uguale o superiore a quello avvenga il prossimo anno? The exponential distribution answers:
Pdivine revelation (I≥I0)=1-e-4951/RT = 63%
• Ma se trascuriamo la storia pregressa la probabilità che un simile evento accada nel prossimo anno vale :
PPSHA = 1/RT = 0,02%
Di fatto, senza suggerimenti soprannaturali la storia sismica dei 5000 anni
trascorsi è sconosciuta. Nessun dato. Una previsione probabilistica non può
basarsi su leggi di distribuzione senza dati reali. Non possiamo sostenere a
cuor leggero che un terremoto intenso, definito raro ed improbabile usando
una legge di distribuzione senza memoria del passato, sia davvero
improbabile (FREQUENZA E PROBABILITA’ NON COINCIDONO)
Una idea alternativa è la definizione, per ogni sito, del «massimo terremoto
credibile». Il metodo Neo-Deterministico (NDSHA) che la propone opera su
modelli geofisici e non puramente probabilistici.
PROBABILISTIC EXPECTATION VERSUS
MAXIMUM CREDIBLE VALUE
Gerarchia delle resistenze, duttilità, fattore q:OSPEDALE REGIONALE DI Lushan, Un caso illuminante: tre
corpi di fabbrica separati da giunti
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◆ 2 corpi di fabbrica fondatirigidamente al suolo.Danni: strutture, impianti, muri , controsoffitti.
◆ 1 corpo di fabbrica isolatoalla base: nessun danno(neppure cosmetico). La sola risorsa sanitaria in loco capace di assistere I feriti dal terremoto(250.000)
Sisma di Lushan, 20 Aprile 2013:
magnitudo 7,0, lontano 150 km far, 5
anni dopo l’evento distruttivo di
Wenchuan (Magn. 8,1):
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2 corpi di fabbrica fondati rigidamente sul suolo
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1 Un corpo di fabbrica
isolato alla base
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• Per un ospedale non è importante
solo la salvaguardia della vita di
chi si trova nell’edificio durante il
terremoto, ma anche, e
soprattutto, la salvaguardia della
vita di chi viene ferito fuori
dall’ospedale, nei tanti edifici che
collassano o subiscono danni gravi.
• Un ospedale che non perde
neppure per un minuto la capacità
operativa consente
quell’assistenza e cura tempestiva
che sola può evitare molti lutti.
Che cosa ci insegna l’ospedale di
Lushan?
Questo vale per tutti gli edifici strategici e rilevanti. Ma
credo che valga per tutti gli edifici
• In una corretta progettazione antisismica la sicurezza
strutturale e la salvaguardia della vita delle persone
devono essere comunque garantite.
• Il caso dell’ospedale di Lushan aiuta a comprendere che
questo è un punto di partenza e non di arrivo.
• Se la struttura non collassa e nessuno è gravemente
ferito o ucciso ma i danni sovra-strutturali sono gravi ed
estesi prendono forma gli scenari seguenti:
– Le attività produttive e commerciali sono interrotte con
danni economici talvolta irreversibili.
– Le abitazioni sono dichiarate inagibili e gli abitanti dislocati
in alberghi o alloggi provvisori, come case in legno di uso
temporaneo, container, …
– Le riparazioni richiedono tempi lunghi ed impegno
finanziario severo, aggravato da procedure d’urgenza
scarsamente controllate e ritardi nella erogazione di
contributi pubblici.
• Tutto ciò crea condizioni di insostenibilità e induce danni
indiretti nella salute psichica degli individui, nella tenuta
del tessuto sociale, nel senso di identità ed
appartenenza della società civile, nella fiducia nel
futuro.
Da
sicurezza delle
strutture e delle
persone
a
protezione della
funzione, sostenibilità,
resilienza
Il fattore q delle
norme è un valore
massimo ma può
essere più basso.
Più q è alto più si
accetta il rischio di
danni sovrastrutturali
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a) Sostituzione di solai in legno con solai in latero-cemento
b) Inserimento di cordoli nel muro ad ogni piano (a tutto spessore)
c) Uso di intonaci armati con rete elettrosaldata
d) Rinforzo con cappe in C.A. su cupole e volte
EDIFICI IN MURATURA ESISTENTI:Regole e criteri per proteggere costruzioni in muratura esistenti diffusamente accettati ma talvolta obsoleti e
pericolosi
EVITARE USO DI MATERIALI CON PROPRIETA’ MECCANICHE E FISICO CHIMICHE NON
COMPATIBILI CON LA MURATURA PREESISTENTE:
PER LE COSTRUZIONI STORICHE RIDURRE L?INVASIVITA’ DEGLI INTERVENTI E
PREFERIRE, OVE POSSIBILE, SOLUZIONI REVERSIBILI E SOSTITUIBILI.
Sostituzione di un impalcato esistente con un solaio in laterocemento: se POSSIBILE EVITARE
Esempio:
Irrigidimento di un solaio in legno con soletta indipendente e
cordolo in c.a.
Interventi sulle strutture in muratura proposti in letteratura
Se la ventilazione del solaio è
scarsa e il getto di cls troppo
umido il legno a contatto del
getto può marcire
Interventi volti a ridurre l’eccessiva deformabilità dei s olai nel loropiano
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Che molti edifici storici in muratura, «rinforzati» seguendo quei criteri hanno subito danni gravi per incompatibilità dei materiali, mancanza di comprensione dei meccanismi di risposta sismica, modifica peggiorativa del comportamento statico e dinamico.
EDIFICI IN MURATURA ESISTENTI
Il terremoto insegna…
Esempio 1:Difetti di collegamento tra cordolo in C.A. e muratura
Esempio 2: Collasso of causato dallo scorrimento del cordolo sulla muratura
Il cordolo,
solidale con
solaio di
sottotetto e
tetto, scorre sui
muri sottostanti
e causa il
ribaltamento e
crollo di parte di
essi (effetto
ariete)
Errori ed inconvenienti più comuni: (a) Mancanza di connessione delle armature su muri
concorrenti; (b) Mancanza di sovrapposizione tra pannelli di rete
adiacenti; (c) Distribuzione disuniforme e modifica del
comportamento globale dinamico della costruzione (una parete perimetrale in posizione eccentrica, rinforzata in tal modo, può spostare il centro di rigidezza e generare danni sulle pareti opposte ;
(d) Scarsa durabilità;
Esempio 3: Intonaci armati
SulmonaOnna
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Alessandro De Stefano Politecnico di Torino
TEN
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Dice il Saggio:
“La pratica conduce alla perfezione ”
Alessandro De Stefano Politecnico di Torino
NICK
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“La pratica DOVREBBE condurre alla perfezione !”
Fermi tutti!!?
Alessandro De Stefano Politecnico di Torino
Il saggio
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è OK, gente!
- dobbiamo parlarne ancora!
- dobbiamo molto imparare…..
Allora il Saggio dice: “Sappiamo di nonsapere! “
Alessandro De Stefano Politecnico di Torino
Il saggio aggiunge
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Il terremoto minaccia e distrugge, ma insegna ogni volta qualcosa di nuovo.Impariamo ogni sua lezione.
La normativa reccoglie i frutti delle lezioni passate, ma non siamo sicuri che ciconsenta di superare indenni quelle future. Ogni terremoto disastroso svelainadeguatezze normative o pericolose forzature interpretative.
Dice ancora il saggio: “Terremoto nemico, ma anche maestro! “
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Allora proviamo ad andare a
scuola dal terremoto.
Meccanismi di danno osservati
Nelle costruzioni in muratura
funzione strutturale e funzione
architettonica coincidono
Macro-elementi e meccanismi di danno
Macroelementi: parti costruttivamente reconoscibili dellacostruzione con caratteri omogenei rispetto al comportamentostrutturale. Possono coincidere talvolta con partizioniarchitettoniche o funzionali.I macro-elementi interagiscono tra loro nelle zone di contattoreciproco dove la resistenza non è sufficiente a garantire la continuità strutturale e si possono quindi generare lesioni, fessuree dicontinuità.
I macro-elementi e l’analisi strutturale
Le strutture murarie non armate si comportano usualmente come sistemi coerenti e
spazialmente continui sotto azioni sismiche modeste. Pur se la risposta è non-lineare
fin da valori molto bassi di sollecitazione, i codici di calcolo lineari commerciali ad
elementi finiti riescono a fornire una immagine credibile della risposta. Per sismi
intensi e, talvolta, anche moderati, le strutture murarie tendono a disaggregarsi in
macro-elementi, dinamicamente indipendenti ma reciprocamente interagenti. I
meccanismi di danno e collasso cambiano radicalmente e l’analisi FEM non è in
grado di cogliere la realtà.
Funzionano meglio i codici di analisi che già operano per macro-elementi.
Per le murature, diversamente che per gli edifici a struttura flessibile, il metodo
statico non lineare va bene, ma attenzione a situazioni di forte non-linearità.
La verifica di «stabilità locale» (ribaltamento fuori piano) è necessaria perchè
questo tipo di collasso, se non contrastato, avviene per livelli di energia anche di un
ordine di grandezza inferiore alla rottura nel piano
Fault treePrimary fault
1
Damage 1.1+2.1
Damage 1.2 Damage 1.3
Damage 1.3.1
Damage 1.3.1.1
Damage 1.3.2
Concurring primary fault 2
Primary faults cause other faults and damages. The induced damages can themselves cause other damages in a causal hierarchic frame. On the other side induced observed damages are potential symptoms of the primary faults
The true challenge towards a reduction of the invasive impact and destructive effects of wrong retrofit interventions consists in the ability to identify the few primary faults and to orient the retrofitting action to inhibite them
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Collasso fuori piano favorito dalla spinta del tetto
danno:• collasso locale del timpano per la spinta della trave di colmo del tetto
Causa: piani di falda del tetto non controventati
Convento di Santa Maria di Collemaggio, L’Aquila
NB: ciò avviene anche quando la
muratura non è spingente
trasversalmente (capriate)
Danno nel sottotetto
Ribaltamento del muro
indebolito dalle aperture
Ribaltamento del muro
Danni da ribaltamento alla base dei pilastri
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Danni da ribaltamento sulle volte
+
Danni in architravi e maschi murari per meccanismi nel piano
Danni in architravi e maschi murari per meccanismi nel piano
Danni in architravi e maschi murari
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Danni alle volte causati da ribaltamento dei muri
Danni nel piano ai maschi murari
Crollo di volte sulle scale
Biblioteca Provinciale, L’Aquila, (1877)
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Ribaltamento della facciata
Danni alla base pelle colonne (facciata)
Ribaltamento di facciate e spigolo
Interventi provvisori
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Danni nella bibliotecaGLI SCAFFALI GRAVANO PER INTERO SUL MURO
Martellamento
Convitto NazionaleProspetto e sezioni
Flessione orizzontale del muro
Il meccanismo resistente delle quinte murarie è
determinato da effetto arco sia nella sezione
verticale che in pianta. Funziona se:
1. il muro è compatto e ben strutturato al suo
interno (non funziona nei muri a sacco con
paramenti non connessi)
2. le imposte (slai o muri trasversali) non si
allontanano reciprocamente.
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Vulnerabilità delle murature a sacco
Collasso totale di volte molto ribassateCollasso parziale per caduta di gravi dall’alto
Tetti spingenti lateralmente
Collegamento con catene di muri perimetrali contrapposti
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Pericolosità di muri con paramenti non collegati
Spinte localizzate
Irregolarità in altezza
Collasso fuori-piano
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Archi e volte
Volte
Meccanismi di danno archiarchi
Flessione (arco a tre cerniere, 1) or taglio (2)
(1)
(2)
Posa catene sopra volta
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Rotture in muri degradati per trazione trasversale
intervento con «cuci-scuci»
Rotture di piano o globali
Meccanismi di rottura nel piano del muro
Rottura per taglio di maschi murari� per scorrimento lungo i giunti orizzontali� per fessurazione diagonale, con scorrimento lungo i giunti
verticali ed orizzontali� per fessurazione diagonale, con rottura degli elementi in laterizio
� qualità della malta e del mattone� tipo di tessitura della muratura
� entità del carico verticale� rapporto di snellezza H/D
Il tipo di rottura è influenzato da:
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.3
0.35
0.4
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.3
0.35
0.4
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
τu/fu
p/fu
Domini di resistenza di maschi murari
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0.16
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0.16
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
τu/fu
p/fu
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
τu/fu
p/fu
H/D=0.6 H/D=1.2
H/D=2.0
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DAL SITO DPC – schede di vulnerabilità
e agibilità
«Retrofit» sismico tradizionale in murature storiche
Capochiave
Si può intervenire sulle muratore storiche con tecnologie
moderne, purchè poco invasive e, ove possibile, reversibili;
Soprattutto con progetti accorti e molto buon senso.
Facciata della BasilicaDi S. Maria di Collemaggio
Figure. Façade before the earthquake Figure. Façade at the moment of the earthquake
Interventi di protezione sismica non risolutivi:Collemaggio, Pianta e sezione trasversale
Figure. Accelerometers (A) and hammer impact points (M) (Antonacci et al. 2001)
2 1 2
1- Controventi rigidi
orizzontali nel
sottotetto a croce di
Sant’Andrea
2- Controventi
dissipativi orizzontali
nel sottotetto a
croce di Sant’Andrea
2
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Santa Maria di Collemaggio (XIII sec)
Basilica Santa Maria di Collemaggio
Danni:•Collasso della volta del transetto;•Collasso degli archi trionfali;•Collasso di tamburo e cupola;•Severe lesioni e minaccia di collasso imminente in absidee presbiterio;
Interno di Santa Maria di Collemaggio
Seismic retrofitted…
Il «damper» dissipa energia per snervamento uniforme uniform del quadrilatero mentre i cavi restano in tensione.
Figure. Quadrilater steel hysteretic damper
Ex-monastero della Lauretana (XV sec.)
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Pianta e sezione
C
B
A
Torsione della lanterna
Effetto ariete trave di colmo
Catene inefficaci e intervento provvisorio sbagliato
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Edifici esistenti e terremoto:
Adeguamento?
Miglioramento?
Intervento locale?
Alessandro De Stefano
Docente di Ingegneria Sismica
Adeguamento e miglioramento sismico delle costruzioni
RESTRUCTURA 2013, Torino, Lingotto Fiere - Oval
Giovedì 21 Novembre 2013 – h 14:30-17:30
I
Argomenti
• Valutazione della sicurezza
• Interventi (Retrofit, adeguamento, miglioramento,
intervento locale)
– Definizioni
• Destinazione d’uso e funzione strategica o rilevante
– Definizioni
– Ordinanze DPC
• Adeguamento a costo competitivo
– Muro di taglio e struttura secondaria
– Tecnologie di protezione antisismica
Prerogative edifici esistenti
Concepiti e progettati con le conoscenze del tempo in cui sono sorti
Possono contenere difetti non visibili e storieDi interventi, riparazioni e modifiche
non documentati
In generale non sono progettati secondo criteriDi GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)
Tema 1
• Valutazione della sicurezza
• Interventi (Retrofit, adeguamento, miglioramento,
intervento locale)
– Definizioni
• Destinazione d’uso e funzione strategica o rilevante
– Definizioni
– Ordinanze DPC
• Adeguamento a costo competitivo
– Muro di taglio e struttura secondaria
– Tecnologie di protezione antisismica
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Edifici esistenti: Verifiche di sicurezza?
Trasformazioni organismo strutturale?
Alterazioni comportamento globale?
Sopraelevazione?
Cambio destinazione d’uso con aumento carichi ?
SI
SI
SI
SI
NO
*
ATTENZIONE ALLA TRAPPOLA!
Le norme vanno viste in modo completo
* Cambio destinazione d’uso con aumento carichi ? No!
Posso allora evitare le valutazioni di sicurezza?
Esempio: nel progetto di riuso i carichi sullo spiccato di fondazione non crescono
o crescono meno del 10%.
Ma se le masse vengono spostate o incrementate ai piani alti
si ricade nel mancato rispetto delle due ultime due
condizioni dello schema di flusso della pagina precedente:
• Trasformazioni organismo strutturale?• Alterazioni comportamento globale?La valutazione di sicurezza può diventare necessaria!
Tema 2
• Valutazione della sicurezza
• Interventi (Retrofit, adeguamento,
miglioramento, intervento locale)– Definizioni
• Destinazione d’uso e funzione strategica o rilevante
– Definizioni
– Ordinanze DPC
• Adeguamento a costo competitivo
– Muro di taglio e struttura secondaria
– Tecnologie di protezione antisismica
Definizioni (NTC 2008 8.4)
• Interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle presenti norme
• Interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle presenti norme
• Riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati e che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti
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Edifici esistenti: Miglioramento e intervento locale?
Trasformazioni organismo strutturale?
Alterazioni comportamento globale?
Sopraelevazione?
Cambio destinazione d’uso con aumento carichi oltre soglia ?
No
No
No
No
SI
Tecnologie antisismiche
0 0.5 1 1.5 2 2.50
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
1.4Campano Lucano 23.11.1980 18:34 - direzione x
T (s)
Sa
(g)
smorz. 2%smorz. 5%smorz.10%smorz.20%
Spettro elastico delle accelerazioni
L’accelerazione massima con cui la
struttura risponde al sisma
diminuisce al crescere della
dissipazione e dello smorzamento
L’accelerazione massima con cui la struttura risponde al
sisma diminuisce al crescere del periodo fondamentale
di vibrazione della stessa struttura
Tuned Mass Damper (TMD)
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INTERVENTI CON
ISOLAMENTO SISMICO
Politecnico di Torino
Politecnico di Torino
Dispositivi in gomma armata
Dispositivi a scorrimento su superficie curva (pendolo rovescio)
Destrutta dal terremoto nel 1906
Ricostruita in 1912
Danneggiata dal terremoto di Loma
Prieta in 1989
Ristrutturazione con isolamento nel
2000 (530 LRB, 62 SD)
City Hall in San Francisco
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IRAN BASTAN MUSEUM (TEHRAN)
(P. Clemente, A. Santini, M.G. Ashtiany)
P.M.: PROGETTO SOLES®, PUNTI DI SOLLEV.
P.M.: PROGETTO SOLES®, SOLLEVAMENTO
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P.M.: PROGETTO SOLES®, COLLEGAMENTO
TECNICA SOLESTM
I dispositivvi isolatori sono
collocati tra le due piastre
che vengono
strutturalmente separate, in
modo che la piastra
superiore poggia solo su
isolatori
Diaframma interno
Isolatori
Demi-cilindro superiore
Semi-cilindro inferiore
Suolo
trincea
S.I. STRUCTURE FOR EXISTING BUILDINGSInternational Brevetto internazionale ENEA ( P. Clemente) e Politecnico di
Torino (A. De Stefano, G. Barla)
Diaframma esterno
Rigid
connection
APPLICAZIONE PROPOSTA:PALAZZO MARGHERITA (L’AQUILA)