Classe V D Indirizzo: Architettura ed ambiente/Scenografia del consiglio di... · Prof Scognamiglio...
Transcript of Classe V D Indirizzo: Architettura ed ambiente/Scenografia del consiglio di... · Prof Scognamiglio...
Classe V D
Indirizzo: Architettura ed ambiente/Scenografia
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 15 MAGGIO 2016
ESAME DI STATO
Anno scolastico 2015-16
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 2 di 85
Cap
ito
lo: P
REM
ESSA
2
INDICE
PREMESSA .............................................................................................................................................................. 3
PARTE PRIMA - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE ........................................................................... 3
STORIA DELLA CLASSE ........................................................................................................................................ 8
ELENCO ALUNNI CON IL CREDITO ASSEGNATO AL 3° E AL 4° ANNO ...................................................... 9
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ...................................................................................................................... 11
PARTE SECONDA - ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE ........................................................................... 13
ATTIVITÀ PROGRAMMATE E REALIZZATE RITENUTE PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVE ....................... 14
MODALITÁ E TEMPI DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE .................................................................... 15
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE ................................................................ 16
CRITERI DI VALUTAZIONE SIMULAZIONI .......................................................................................................... 17
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE DI ITALIANO ............................................................................ 18
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA (PROGETTAZIONE) .......................................................... 21
STRUTTURA E GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA .............................................................................. 22
TASSONOMIA ADOTTATA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI INSERITA NEL POF .......................................... 23
PARTE TERZA – ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEI DOCENTI ............................................................................. 24
RELIGIONE ........................................................................................................................................................... 25
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA ................................................................................................................... 27
STORIA ................................................................................................................................................................. 29
LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) .................................................................................................... 31
FILOSOFIA ............................................................................................................................................................ 33
MATEMATICA ..................................................................................................................................................... 35
FISICA ................................................................................................................................................................... 38
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ........................................................................................................................ 40
STORIA DELL’ARTE .............................................................................................................................................. 43
DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO (ARCHITETTURA ED AMBIENTE)........................................... 46
DISCIPLINE PROGETTUALI, LABORATORIO E DISCIPLINE GEOMETRICHE E SCENOTECNICHE
(SCENOGRAFIA) ................................................................................................................................................ 51
FIRME DEI DOCENTI ........................................................................................................................................... 54
ALLEGATI ............................................................................................................................................................. 55
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO E DI ATTRIBUZIONE DEL BONUS......................................... 55
SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA ................................................................................................................ 57
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 3 di 85
Cap
ito
lo: P
REM
ESSA
3
PREMESSA
Il Consiglio della classe quinta D, riunito in data 10 maggio 2016 e presieduto dal
tutor, prof. Giovanni Maria della Valle, ha elaborato il presente documento,
sulla scorta del necessario lavoro preliminare e dopo aver analizzato le
programmazioni , le attività didattiche sviluppate dai singoli docenti ed il
percorso formativo della classe.
Il documento si articola in tre parti fondamentali:
• Parte prima - Informazioni di carattere generale sulla classe.
• Parte seconda - Attività del Consiglio di Classe.
• Parte terza - Relazioni e programmi delle varie discipline.
• Allegati: - Valutazione del colloquio e attribuzione del Bonus
- Simulazioni della terza prova
PARTE PRIMA - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
FINALITÀ E CARATTERISTICHE DEGLI INDIRIZZI DI ARCHITETTURA ED AMBIENTE E SCENOGRAFIA
Prima di illustrare le finalità specifiche dei due indirizzi in cui si articola la classe, richiamiamo qui
di seguito i tratti qualificanti del progetto formativo del nostro Liceo, che introducono il PTOF:
Al pari degli altri percorsi liceali, Il Liceo Artistico si pone come segmento intermedio di
formazione, che prelude ad una formazione superiore di tipo universitario…
…Riconoscere la dimensione liceale dell’istruzione artistica significa attrezzare l’allievo con un
bagaglio di competenze non immediatamente professionali, ma che potremmo definire
“strumentali”, capaci cioè di costituire una solida base per il completamento della sua
formazione: esse hanno a che fare con lo spirito critico, l’autonomia di studio e di
rielaborazione personale, la capacità di decodifica ed uso dei diversi linguaggi disciplinari,
l’attitudine a collegare i saperi e a contestualizzare, …
A tal fine, così come Il Liceo Classico con le discipline umanistiche, o lo Scientifico con le
logico-matematiche, Il Liceo artistico assume l’arte, in tutte le sue forme espressive, quale
fulcro intorno a cui costruire, con il contributo di tutte le discipline, il proprio percorso formativo.
Punto di approdo comune a tutti gli indirizzi in cui viene declinata l’istruzione artistica è
l’espressione creativa dell’allievo: la sua formazione culturale complessiva, il bagaglio di
conoscenze costruito con il contributo di tutte le discipline costituiscono l’humus su cui questa
espressione si fonda…
…Riconoscersi in questa identità dell’istruzione artistica significa condividere un approccio
educativo fondato sulla didattica laboratoriale.
Se il fulcro del percorso formativo è il rapporto tra conoscenze e sperimentazione creativa
dell’allievo, la didattica laboratoriale ne diventa lo strumento privilegiato: un approccio
didattico non riservato alle materie di indirizzo, ma capace di attraversare tutte le discipline,
costruendo percorsi di conoscenza intorno al processo creativo e alla sperimentazione di
progetto.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 4 di 85
Cap
ito
lo: P
AR
TE P
RIM
A -
Info
rmaz
ion
i di c
arat
tere
gen
eral
e
4
Nella cornice del progetto formativo della scuola, si declinano le finalità specifiche dei due
indirizzi:
Architettura ed ambiente
Al termine del percorso liceale lo studente dell'indirizzo Architettura e ambiente conoscerà e saprà
gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti l’architettura ed il contesto
ambientale, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici,
concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che interagiscono e caratterizzano la
ricerca architettonica. Pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le
diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti e i metodi della rappresentazione; comprenderà e
applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva.
Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, teorici, tecnici e storico-stilistici
che interagiscono con il proprio processo creativo. Sarà altresì capace di analizzare la principale
produzione architettonica ed urbanistica del passato e della contemporaneità, e di cogliere le
interazioni tra l’architettura e le altre forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze
progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà altresì le
competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico, dei mezzi multimediali e delle nuove
tecnologie, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico,
geometrico-proiettivo tradizionale e quello mediato dalla grafica digitale del disegno assistito.
Scenografia
Al termine del percorso liceale lo studente dell'indirizzo Scenografia conoscerà e saprà gestire, in
maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti alla scenografia, individuando, sia
nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi e
funzionali che interagiscono e caratterizzano la scenografia; pertanto, conoscerà e sarà in grado di
impiegare in modo appropriato le principali tecniche e tecnologie grafiche, pittoriche, plastico-
scultoree e geometriche necessarie all’ideazione e alla realizzazione dello spazio scenico, nonché
alla produzione di elementi bidimensionali e tridimensionali che lo compongono; di utilizzare gli
strumenti, i materiali, le tecnologie e le strumentazioni artigianali più diffusi; comprenderà e
applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva.
Lo studente avrà inoltre le competenze necessarie per individuare e applicare i principi che
regolano l’ideazione creativa, la restituzione geometrica e la realizzazione delle forme pittoriche,
plastiche e scultoree, architettoniche e strutturali che costituiscono lo spazio scenico, avendo la
consapevolezza dei relativi riferimenti culturali, teorici, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con
il proprio processo creativo. Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione
scenografica, teatrale (prosa, lirica e di figura) e cinematografica, del passato e della
contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra la scenografia, l’allestimento espositivo e le altre
forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione
del proprio operato, lo studente possiederà altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno a
mano libera e geometrico-descrittivo, delle tecniche per le elaborazioni pittoriche e plastiche dei
bozzetti, dei mezzi multimediali di base; e sarà in grado, inoltre, di individuare e utilizzare le relazioni
tra la scenografia e il testo di riferimento, la regia, il prodotto da esporre e il contesto architettonico
ed ambientale.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 5 di 85
Cap
ito
lo: P
AR
TE P
RIM
A -
Info
rmaz
ion
i di c
arat
tere
gen
eral
e
5
NEL TRIENNIO DELL’INDIRIZZO ARCHITETTURA ED AMBIENTE LE DISCIPLINE SONO ARTICOLATE SECONDO IL SEGUENTE SCHEMA:
Discipline
comuni
Terzo anno Quarto anno Quinto anno
Lingua e lett.
italiana 4
Lingua e lett.
italiana 4
Lingua e lett.
italiana 4
Storia 2 Storia 2 Storia 2
Lingua e cultura
straniera 3 Lingua straniera 3 Lingua straniera 3
Filosofia 2 Filosofia 2 Filosofia 2
Matematica 2 Matematica 2 Matematica 2
Fisica 2 Fisica 2 Fisica 2
Scienze motorie e
sportive 2
Scienze motorie e
sportive 2
Scienze motorie e
sportive 2
Religione 1 Religione 1 Religione 1
Storia dell’arte 3 Storia dell’arte 3 Storia dell’arte 3
Chimica 2 Chimica 2 -
di indirizzo
Discipline
progettuali 6
Discipline
progettuali 6
Discipline
progettuali 6
Laboratorio 6 Laboratorio 6 Laboratorio 8
Totale ore 35 35 35
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 6 di 85
Cap
ito
lo: P
AR
TE P
RIM
A -
Info
rmaz
ion
i di c
arat
tere
gen
eral
e
6
NEL TRIENNIO DELL’INDIRIZZO SCENOGRAFIA LE DISCIPLINE SONO ARTICOLATE SECONDO IL SEGUENTE SCHEMA:
Discipline
comuni
Terzo anno Quarto anno Quinto anno
Lingua e lett.
italiana 4
Lingua e lett.
italiana 4
Lingua e lett.
italiana 4
Storia 2 Storia 2 Storia 2
Lingua e cultura
straniera (Inglese) 3
Lingua e cultura
straniera (Inglese) 3
Lingua e cultura
straniera (Inglese) 3
Filosofia 2 Filosofia 2 Filosofia 2
Matematica 2 Matematica 2 Matematica 2
Fisica 2 Fisica 2 Fisica 2
Scienze motorie e
sportive 2
Scienze motorie e
sportive 2
Scienze motorie e
sportive 2
Religione 1 Religione 1 Religione 1
Storia dell’arte 3 Storia dell’arte 3 Storia dell’arte 3
Chimica 2 Chimica 2
di indirizzo
Discipline
progettuali 5
Discipline
progettuali 5
Discipline
progettuali 5
Laboratorio 5 Laboratorio 5 Laboratorio 7
Discipline geom. e
scenotecniche 2 2 2
Totale ore 35 35 35
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 7 di 85
Cap
ito
lo: P
AR
TE P
RIM
A -
Info
rmaz
ion
i di c
arat
tere
gen
eral
e
7
ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINE Ore
settimanali DOCENTI
Religione 1 Prof.ssa
Barbara Parillo
Lingua e lett. italiana 4 Prof.ssa
Maria Rosaria Grassito
Storia 2 Prof.ssa
Maria Rosaria Grassito
Lingua e cultura straniera
(Inglese)
3 Prof.ssa
Anna M. D’Acunio
Filosofia 2 Prof.ssa
Adele Cozzella
Matematica 2 Prof.
Antonio Palladino
Fisica 2 Prof.
Antonio Palladino
Scienze motorie e sportive 2 Prof.ssa
Daniela Lutrario
Storia dell’arte 3 Prof.ssa
Gisella Lucia
Discipline progettuali
(Architettura ed Ambiente)
6 Prof.
Giovanni Maria della Valle
Laboratorio
(Architettura ed Ambiente)
6
Prof.
Vittorio Di Tommaso
Laboratorio
(Architettura ed Ambiente)
2
Prof.
Roberto Corsetto
Discipline progettuali
(Scenografia)
5 Prof.
Domenico Di Dio
Laboratorio
(Scenografia)
7 Prof.ssa
Camilla Tariello
Discipline geom. e scenotecniche
(Scenografia)
2 Prof.
Vincenzo Fusco
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 8 di 85
Cap
ito
lo: S
tori
a d
ella
cla
sse
8
STORIA DELLA CLASSE
GRIGLIA 1: VARIAZIONI NEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
DISCIPLINE III IV V
Religione Profssa Parillo Profssa Parillo Profssa Parillo
Lingua e lett. italiana Profssa Russo Profssa Grassito Profssa Grassito
Storia Profssa Grassito Profssa Grassito Profssa Grassito
Lingua e cultura straniera Profssa D’Acunio Profssa D’Acunio Profssa D’Acunio
Filosofia Prof. Schiattarella Profssa Cozzella Profssa Cozzella
Matematica Prof. Palladino Prof. Palladino Prof. Palladino
Fisica Prof. Palladino Prof. Palladino Prof. Palladino
Scienze motorie e sportive Profssa Cecchi Profssa Lutrario Profssa Lutrario
Storia dell’arte Profssa Lucia Profssa Lucia Profssa Lucia
Discipline progettuali
(Architettura ed Ambiente)
Prof. della Valle Prof. della Valle Prof. della Valle
Laboratorio
(Architettura ed Ambiente)
Prof. Tariello
Prof. Corsetto
Prof. Di Tommaso
Prof. Corsetto
Prof. Di Tommaso
Prof. Corsetto
Discipline progettuali
(Scenografia)
Prof. Di Dio Prof.
Domenico Di Dio
Prof.
Domenico Di Dio
Laboratorio
(Scenografia)
Prof. Di Tommaso
Prof.ssa Tariello
Prof.ssa
Camilla Tariello
Prof.ssa
Camilla Tariello
Discipl. geom. e scenotecniche
(Scenografia)
Profssa
Scognamiglio
Profssa
Scognamiglio
Prof.
Vincenzo Fusco
Chimica (III e IV anno) Profssa Di Meo Profssa Di Meo
Per l’indirizzo originario di Architettura ed ambiente, come si evince dalla tabella, ad
eccezione delle discipline di Italiano e Storia, Filosofia ed Educazione fisica, per le quali si è
verificato un cambio di docente nel passaggio tra terzo e quarto anno, il percorso della classe è
stato caratterizzato da una sostanziale continuità didattica nel triennio di indirizzo.
Continuità didattica di cui chiaramente non ha giovato il gruppo di Scenografia, annesso
alla classe originaria solo nel quarto anno (v. Presentazione della classe)
GRIGLIA 2: VARIAZIONE NEL NUMERO DEGLI STUDENTI DELLA CLASSE NEL TRIENNIO
CLASSE TOTALE
ALUNNI
ISCRITTI da altra
classe
PROMOSSI A
GIUGNO
PROMOSSI CON
DEBITO RESPINTI
TERZA 18 - 13 2 2
QUARTA 22 7 12 9 1
QUINTA 21
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 9 di 85
Cap
ito
lo: E
len
co A
LUN
NI c
on
il C
red
ito
Ass
egn
ato
al 3
e a
l 4 a
nn
o
9
ELENCO ALUNNI CON IL CREDITO ASSEGNATO AL 3° E AL 4° ANNO
N° COGNOME NOME
Classe
frequentata
al 4° anno
Cre
dito
ass
eg
na
to
al 4
° a
nn
o
Classe
frequentata
al 3° anno
Cre
dito
ass
eg
na
to
al 3
° a
nn
o
1 Alcorano Cristina IV D 5 III G 5
2 Avallone Sara IV D 4
III G 5
3 Brancaccio Teresa IV D 5
III D 5
4 Buonpane Angela IV D 4
III G 4
5 Campagnuolo Biagio IV D 7
III D 6
6 Capasso Alba IV D 7
III D 6
7 Carpentino Jessica IV D 7
III D 6
8 Casertano Giuseppina IV D 5
III G 5
9 Catuogno Angela IV D 7
III D 6
10 Celato Carmela IV D 4
III D 4
11 Ciaramella Caterina IV D 4
III D 5
12 Cinotti Assunta IV D 5
III D 5
13 D'ambrosio Domenico IV D 4
III D 4
14 D'auria Francesco IV D 4
III D 4
15 De Matteo Luigia IV D 4
III D 4
16 Iacobelli Michela IV D 5
III D 4
17 Morelli Alessandra IV D 5
III D 5
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 10 di 85
Cap
ito
lo: E
len
co A
LUN
NI c
on
il C
red
ito
Ass
egn
ato
al 3
e a
l 4 a
nn
o
10
18 Morrone Pasquale IV D 4
III D 4
19 Nacca Pasquale IV D 4
III D 4
20 Ni Bingqian IV D 5
III D 4
21 Simonetta Ilario IV D 4
III G 4
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 11 di 85
Cap
ito
lo: P
rese
nta
zio
ne
del
la c
lass
e
11
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe VD è composta di 21 allievi, 16 dell’indirizzo di Architettura ed ambiente e 5
dell’indirizzo di Scenografia.
Diversi gli alunni provenienti dall’hinterland, caratteristica peraltro frequente nel nostro Istituto,
che comporta disagi per i ragazzi ed aggravi di spesa per le famiglie, data la carenza del
trasporto pubblico nel nostro territorio.
Nata come monosezionale, la classe diventa articolata solo nel quarto anno, quando al gruppo
originario di Architettura ed ambiente viene annesso il piccolo gruppo di Scenografia,
proveniente da altra terza.
Questo percorso alquanto atipico ha comportato nel quarto anno obiettive difficoltà di
assestamento per la classe: da un lato i nuovi allievi hanno dovuto affrontare gli inevitabili disagi
derivanti dalla discontinuità didattica, dall’altro i due gruppi hanno stentato ad amalgamarsi.
Una difficoltà quest’ultima che si innestava su una certa tendenza, già affiorata nel terzo anno,
a vivere relazioni e scambi interpersonali più intensi all’interno di piccoli gruppi; tendenza che si
è attenuata in quest’ultimo anno, lasciando spazio ad una maggiore integrazione e coesione di
tutta la classe.
Ma un tratto che ha sin dagli esordi caratterizzato molto positivamente questo gruppo è il
rapporto sempre corretto e rispettoso verso i docenti ed in generale verso l’istituzione scolastica,
che ha consentito l’instaurarsi di un clima sereno di lavoro in tutte le discipline.
Più variegato è chiaramente il profilo specificamente didattico; la situazione d’ingresso, all’inizio
di quest’anno, confermava le caratteristiche che si erano andate delineando nel corso del
biennio di indirizzo: un gruppo di quattro/cinque allievi molto motivati, capaci di una
partecipazione attiva e di rielaborazione critica in tutte le discipline, con spiccate attitudini ed
interesse per l’indirizzo prescelto; una fascia centrale di alunni caratterizzati da una
partecipazione diligente ma ancora troppo ricettiva, poco predisposti alla rielaborazione
personale ed al pensiero critico, ma responsabili ed assidui di fronte all’impegno scolastico; un
piccolo gruppo di alunni ancora fragili in diverse discipline, per difficoltà di metodo, carenze
pregresse e impegno limitato. Per questi ultimi, in particolare, le carenze più significative si
confermavano nell’area logico-matematica e linguistica.
Nel corso dell’anno, il consiglio di classe ha conformato la propria azione didattica alle esigenze
differenziate che emergevano dal profilo d’ingresso sopra illustrato, individuando strategie
trasversali a tutte le discipline:
- qualificare il percorso degli alunni emergenti, con sollecitazioni di potenziamento ed
approfondimento nelle diverse discipline e valorizzazione del loro contributo all’interno del
gruppo classe
- Sollecitare l’attitudine alla rielaborazione personale ed al pensiero critico, attraverso percorsi di
ricerca individuali e di gruppo, problem solving, discussioni guidate.
- svolgere attività di recupero e consolidamento per colmare le carenze di base degli alunni più
fragili, sollecitando contestualmente assunzione di responsabilità per un impegno più maturo ed
assiduo.
Il bilancio di questo percorso, ad un mese dalla conclusione dell’anno scolastico, vede
confermarsi livelli ottimi, con punte di eccellenza, delle competenze sviluppate dal gruppo
emergente; risultati positivi in tutte le discipline per la fascia centrale degli allievi; sufficiente in
complesso il recupero delle carenze per gli allievi più fragili, ad eccezione di pochissimi casi
che, per un impegno tardivo, ancora non hanno completato questo percorso in tutte le
materie.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 12 di 85
Cap
ito
lo: P
rese
nta
zio
ne
del
la c
lass
e
12
Per questi allievi la fase conclusiva delle attività, con le relative verifiche sommative, fornirà al
Consiglio le indicazioni utili circa il loro recupero nelle discipline ancora carenti e la loro
condizione di ammissibilità all’Esame di stato.
Per completare la presentazione della classe, è utile infine soffermarsi sul caso di due alunni, una
ragazza ed un ragazzo, che, per motivi diversi, il Consiglio ha seguito con strategie didattiche
individualizzate.
La prima, a metà del terzo anno, è stata colpita da un’emorragia cerebrale e sottoposta in
emergenza ad un delicato intervento chirurgico; è seguita una lunga ed intensa riabilitazione
che solo nelle ultime settimane di quell’anno scolastico ha consentito alla ragazza di rientrare a
scuola. Sorretta da una grande forza di volontà, ha ripreso subito ad impegnarsi con grande
tenacia in tutte le discipline, affrontando il cammino non facile del recupero didattico e gli
ulteriori passaggi del percorso terapeutico. Il consiglio di classe ha gradualmente
accompagnato l’allieva lungo questo percorso, che le ha consentito di raggiungere risultati
positivi in tutte le discipline.
Il secondo è un allievo di origine cinese, approdato al terzo anno con una conoscenza della
lingua italiana poverissima, che, unita alla sua timidezza, costituiva un enorme ostacolo per il
suo percorso formativo; il suo atteggiamento di fronte al gap linguistico appariva rinunciatario.
Parimenti, e nonostante questo gap, emergevano da subito le sue eccellenti capacità nelle
discipline di indirizzo e nell’area logico-matematica, insieme ad una più generale attitudine al
pensiero critico.
Il consiglio di classe ha quindi concordato sull’opportunità di predisporre, sin dal terzo anno, un
Piano Didattico Personalizzato, riconoscendo per questo alunno Bisogni Educativi Speciali
afferenti all’area dello svantaggio linguistico e definendo tutti gli strumenti e le strategie
individualizzate idonee.
Il Piano è stato confermato ed aggiornato sia al quarto che al quinto anno ed è agli atti nella
documentazione della classe. Nel corso di questi anni, l’allievo ha maturato un atteggiamento
sempre più propositivo di fronte al suo gap linguistico, rispondendo con efficacia al lavoro
individualizzato che, a partire dalla docente di Italiano, il consiglio ha messo in atto per lui.
Sorprendenti i progressi, rispetto ai livelli di partenza, a giudizio unanime di tutti i docenti; d’altro
canto hanno trovato puntuale conferma le eccellenti capacità nelle discipline di indirizzo e
nell’area logica matematica: elementi che consentono al consiglio di esprimere una
valutazione nettamente positiva dei risultati di questo ragazzo in tutte le discipline.
Non va peraltro sottaciuto che, nonostante gli evidenti progressi, l’allievo ha davanti a sé
ancora molto lavoro da fare per colmare il suo gap linguistico: soprattutto nella produzione
scritta rilevanti rimangono le lacune morfosintattiche e lessicali (per la cui valutazione si rimanda
alle indicazioni del PDP), ma gli obiettivi finora raggiunti, la maturazione complessiva e le
indubbie capacità dell’alunno consentono di essere molto fiduciosi nel successo del suo
percorso formativo.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 13 di 85
Cap
ito
lo: P
AR
TE S
ECO
ND
A -
Att
ivit
à d
el C
on
sigl
io d
i cla
sse
13
PARTE SECONDA - ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE E OBIETTIVI TRASVERSALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
All’inizio di quest’anno scolastico, il Consiglio di classe ha confermato come puntuale
riferimento della propria programmazione le finalità educative e gli obiettivi generali indicati nel
P.O.F., nonché gli ulteriori approfondimenti, specifici dell’indirizzo, elaborati nel lavoro di
programmazione dei gruppi disciplinari.
Su questa base, in relazione al profilo d’ingresso della classe prima illustrato, il Consiglio ha
sottolineato l’importanza di alcuni obiettivi prioritari nell’azione didattica comune:
Obiettivi Educativi
a) partecipazione assidua ed attiva allo scambio didattico
b) educazione alla solidarietà con i compagni
c) educazione al lavoro di gruppo
Obiettivi didattici
a) sviluppo della curiosità intellettuale
b) consolidamento della capacità di analisi del testo letterario, filosofico, dell’opera
d’arte figurativa e architettonica;
c) consolidamento del rigore e della precisione nell’esposizione scritta e orale
d) consolidamento della conoscenza dei linguaggi specifici disciplinari
e) potenziamento delle capacità di sintesi
f) sviluppo ed affinamento delle capacità creative ed espressive
g) abilità nel riconoscere e collegare forme espressive basate su linguaggi di tipo
diverso, iconici e aniconici
h) Capacità di collegare intorno a un tema i saperi , in una dimensione
interdisciplinare
i) sviluppo del pensiero critico
Per il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento si rimanda alle Schede
redatte da ciascun docente per la propria disciplina (v. Parte Terza)
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 14 di 85
Cap
ito
lo: A
ttiv
ità
pro
gram
mat
e e
real
izza
te r
iten
ute
par
tico
larm
ente
sig
nifi
cati
ve
14
ATTIVITÀ PROGRAMMATE E REALIZZATE RITENUTE PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVE
Nel corso del triennio la classe ha effettuato le seguenti attività integrative, programmate
in aderenza con i contenuti didattici di ciascun anno e ritenute dal Consiglio di classe
particolarmente significative per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici fissati:
Terzo anno:
Viaggio di istruzione a Firenze
Opere di architettura contemporanea a Roma: visita guidata al Maxxi di Zaha Adid e
all’Museo dell’Ara Pacis di Richard Meier (indirizzo Architettura ed Ambiente)
Visita guidata a Napoli (Museo Nazionale, S.Giovanni a Carbonara)
Quarto annno:
Visita guidata a Napoli (Itinerario barocco)
Visita guidata al Laboratorio artistico del Teatro San Carlo (indirizzo Scenografia)
Incontro/dibattito con una scenografa e costumista (indirizzo Scenografia)
Visione del film “Io sono Perez” ed incontro con componenti della troupe e del cast
Quinto anno:
Opere di architettura contemporanea a Roma: visita guidata all’auditorium Parco della
Musica di Renzo Piano ed al Museo Macro di Odille Decq (indirizzo Architettura ed
Ambiente)
Conferenza sulla bioarchiettura (indirizzo Architettura ed Ambiente)
Incontro con scrittore G. Russo per la presentazione del libro “Caduti di pietra”
Visione del Film “le Suffragette” e dibattito
Partecipazione al Concorso New DESIGN, bandito dal Miur per i licei artistici, con la
realizzazione di un cortometraggio (indirizzo Scenografia)
Redazione di un Curriculum vitae Europeo: incontro di orientamento
Visita guidata al giardino Inglese della Reggia di Caserta (ancora da effettuare)
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 15 di 85
Cap
ito
lo: M
OD
ALI
TÁ E
TEM
PI D
I LA
VO
RO
DEL
CO
NSI
GLI
O D
I CLA
SSE
15
MODALITÁ E TEMPI DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIE LEZIONE FRONTALE
LEZIONE INTERATTIVA
PROBLEM SOLVING
LAVORO DI GRUPPO
DISCUSSIONE GUIDATA
SIMULAZIONI RECUPERO E POTENZIAM.
RELIGIONE X X X
LINGUA E LETT. ITALIANA X X X X X X
STORIA X X X X X X
LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) X X X X X X
FILOSOFIA X X X X X
MATEMATICA X X X X X X
FISICA X X X
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X X
STORIA DELL’ARTE X X X X X X
PROGETTAZIONE (ARCHITETTURA E AMB.) X X X X X X X
LABORATORIO (ARCHITETTURA E AMB.) X X X X X X
PROGETTAZIONE (SCENOGRAFIA) X X X X X X
LABORATORIO (SCENOGRAFIA) X X X X X X
DISCIPL. GEOM. E SCENOT. (SCENOGRAFIA) X X X X X X
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 16 di 85
Cap
ito
lo: S
TRU
MEN
TI D
I VER
IFIC
A U
TILI
ZZA
TI D
AL
CO
NSI
GLI
O D
I CLA
SSE
16
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIE INTERROGAZ. LUNGA
INTERROGAZ. BREVE
COMPONIM. O ESERCIZI
PROGETTI / LABORATORIO
PROVE STRUTTURATE
PROVE SEMISTRUTTUR.
RELIGIONE
X X
LINGUA E LETT. ITALIANA
X X X X X
STORIA
X X X X
LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) X X X
FILOSOFIA
X X X X
MATEMATICA
X X X X X
FISICA
X X X X
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X X
STORIA DELL’ARTE
X X X X
PROGETTAZIONE (ARCHITETTURA E AMB.) X X
LABORATORIO (ARCHITETTURA E AMB.) X
PROGETTAZIONE (SCENOGRAFIA) X
LABORATORIO (SCENOGRAFIA) X
DISCIPL. GEOM. E SCENOT. (SCENOGRAFIA) X
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 17 di 85
Cap
ito
lo: C
rite
ri d
i val
uta
zio
ne
sim
ula
zio
ni
17
CRITERI DI VALUTAZIONE SIMULAZIONI
Il Consiglio di classe si è conformato nel corso dell’anno scolastico alle scale di valutazione
previste dal POF (Vedi griglia tassonomica allegata).
SIMULAZIONI DI PROVE D’ESAME
PRIMA PROVA (ITALIANO):
Sono state svolte quattro simulazioni, della tipologia B, nelle seguenti date:
29/10/2015; 14/12/2015; 18/03/2016; 8/04/2016.
SECONDA PROVA (PROGETTAZIONE):
Come si evince dalla scheda disciplinare (v. Parte Terza), Il modulo progettuale iniziale e quello
conclusivo del corso hanno avuto come tema una traccia della seconda prova dell’Esame di
Stato di precedenti anni scolastici; in particolare quello conclusivo, di particolare valenza
propedeutica, è stato svolto avendo cura di rispettare, oltre alle modalità di svolgimento ed agli
elaborati richiesti, i tempi previsti per la Prova di indirizzo.
TERZA PROVA:
Sulla base dell’esperienza dei passati anni scolastici e di un’attenta riflessione sulle caratteristiche
delle diverse tipologie previste, il Consiglio di Classe ha unanimemente ritenuto che la tipologia
mista B (quesiti a risposta singola) e C(quesiti a risposta aperta) fosse la più idonea a verificare la
preparazione pluridisciplinare dell’allievo.
Sono state pertanto predisposte due simulazioni, che hanno coinvolto quattro discipline, avendo
in entrambi i casi cura di coinvolgere, quanto più possibile, le diverse aree disciplinari e la lingua
inglese, così come raccomandato dalla norma.
E’ previsto lo svolgimento di un’ulteriore simulazione, della stessa tipologia, prima della chiusura
delle attività didattiche.
Calendario delle prove somministrate
N. Simulazione Data Durata Discipline coinvolte
1 18/12/015 120 minuti Storia, Storia dell’Arte, Matematica, Inglese
2 16/03/2016 120 minuti Storia dell’Arte, Laboratorio, Fisica, Inglese
I testi somministrati delle simulazioni n.1 e n.2, sono allegati al presente documento.
OSSERVAZIONI SUI RISULTATI DELLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA
Rispetto alla prima simulazione, nella quale diversi allievi avevano riportato un punteggio
complessivo insufficiente, la seconda simulazione ha sortito in generale risultati nettamente
migliori. Dall’analisi dei risultati per disciplina, emerge in generale che le maggiori difficoltà sono
state riscontrate in Matematica e Storia.
Seguono le griglie di valutazione adottate nelle simulazioni delle rispettive prove.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 18 di 85
Cap
ito
lo: G
rigl
ia d
i Val
uta
zio
ne
pro
ve s
crit
te d
i Ita
lian
o
18
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE DI ITALIANO
ESAME DI STATO 20…/20…
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA D’ITALIANO
TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)
CANDIDATO/A:…………………………………
CLASSE: …………………………………………
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO COMPRENSIONE
COMPLESSIVA
Punti 0 = comprensione inesistente
Punti 1 = comprensione lacunosa e confusa
Punti 2 = comprensione superficiale
Punti 3 = comprensione essenziale del testo
Punti 4 = comprensione ampia ed organica
ANALISI Punti 0 = non si riconoscono le caratteristiche formali e
contenutistiche del testo
Punti 1 = si riconoscono solo parzialmente le
caratteristiche formali e contenutistiche del testo
Punti 2 = applicazione superficiale della tecnica
dell’analisi testuale
Punti 3 = analisi corretta del testo
Punti 4 = analisi ampia e corretta
RIFLESSIONE ELABORAZIONE
GIUDIZI Punti 0 = assenza di riflessioni personali
Punti 1 = parziale elaborazione personale
Punti 2 = sufficiente elaborazione personale
Punti 3 = discreta elaborazione personale
Punti 4 = buona elaborazione personale
CORRETTEZZA FORMALE:
ORTOGRAFIA,
MORFOSINTASSI E
PUNTEGGIATURA
Punti 1 = presenza di gravi errori
Punti 2 = presenza di qualche imperfezione
Punti 3 = forma scorrevole e corretta
PUNTEGGIO TOTALE: ….../15
DATA…………………………
LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 19 di 85
Cap
ito
lo: G
rigl
ia d
i Val
uta
zio
ne
pro
ve s
crit
te d
i Ita
lian
o
19
ESAME DI STATO 20…/20…
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA D’ITALIANO
TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE)
CANDIDATO/A: …………………………….
CLASSE: ……………………………………..
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO RISPETTO DELLA CONSEGNA: TITOLO E
DESTINATARIO
Punti 0 = assente
Punti 1 =parziale
Punti 2 = adeguato
QUALITA’ DELL’ANALISI DEI DATI FRUITI
E LORO CORRETTA E PERTINENTE
UTILIZZAZIONE IN RELAZIONE AL
TITOLO ATTRIBUITO AL LAVORO DEL
CANDIDATO
Punti 0 = scorretta analisi ed utilizzazione
dei dati
Punti 1 = parziale analisi ed utilizzazione
dei dati
Punti 2 = adeguata analisi ed utilizzazione
dei dati
Punti 3 = buona analisi ed utilizzazione
dei dati
CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA E
PROPRIETA’ LESSICALE
Punti 1 = presenza di gravi errori
Punti2= presenza di qualche
imperfezione
Punti 3 = forma scorrevole e corretta
ORIGINALITA’ DELL’ARGOMENTAZIONE
E DELL’ELABORAZIONE PERSONALE
Punti 0 = assenza di riflessioni personali
Punti 1 = parziale elaborazione personale
Punti 2 = sufficiente elaborazione
Personale
Punti 3 = discreta elaborazione personale
Punti: 4 = buona elaborazione personale
CONFORMITA’ E CONGRUENZA DELLO
STILE E DEL REGISTRO CON LA
TIPOLOGIA DEL DESTINATARIO
PRESCELTA DAL CANDIDATO
Punti 0 = inesistente
Punti 1 = parziale
Punti 2 = sufficiente
Punti 3 = discreta
PUNTEGGIO TOTALE……/15
DATA………………………..
LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 20 di 85
Cap
ito
lo: G
rigl
ia d
i Val
uta
zio
ne
pro
ve s
crit
te d
i Ita
lian
o
20
ESAME DI STATO 20…/20…
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA D’ITALIANO
TIPOLOGIA C – D (TEMA)
CANDIDATO/A: ……………………………………..
CLASSE: ……………………………………………..
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO ADERENZA ALLA TRACCIA Punti 1 = scarsa
Punti 2 = parziale
Punti 3 = adeguata
Punti 4 = completa
CONOSCENZA DEI CONTENUTI Punti 1 = scarsa
Punti 2 = parzialmente lacunosa
Punti 3 = completa
Punti 4 = completa ed approfondita
ORIGINALITA’
DELL’ARGOMENTAZIONE E
DELL’ELABORAZIONE
PERSONALE
Punti 1 = scarsa
Punti 2 = sufficiente
Punti 3 = discreta
Punti 4 = buona
COMPETENZE LINGUISTICHE:
ORTOGRAFIA, MORFOSINTASSI
E LESSICO
Punti 1 = carente
Punti 2 = sufficiente
Punti 3 = buona
PUNTEGGIO TOTALE………/15
DATA………………..
LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 21 di 85
Cap
ito
lo: G
RIG
LIA
DI V
alu
tazi
on
e s
eco
nd
a P
RO
VA
(P
RO
GET
TAZI
ON
E)
21
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA (PROGETTAZIONE)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE per l'indirizzo Architettura ed ambiente/Scenografia
Indicatori degli obiettivi
Livello di conseguimento
dell'obiettivo
Pu
nte
gg
io p
er
ind
ica
tore
PU
NTE
GG
IO P
ER
OB
IETT
IVO
1-3 4 5 6 7-8 9-10
Mo
lto
ne
ga
tiv
o
Insu
ffic
ien
te
Me
dio
cre
Su
ffic
ien
te
Bu
on
o
Ott
imo
1
CO
NO
SC
EN
ZE
(te
oric
he
e p
ratic
he
) Articolazione delle funzioni e rispetto dei
principi ergonomici. 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
........ 2 Conoscenza dei materiali e delle
tecnologie. 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
3 Conoscenze dei linguaggi formali e della
terminologia specifica 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
4
AB
ILIT
A’
(an
alis
i e s
inte
si)
Dimensionamento 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
........ 5
Uso appropriato dell’attrezzatura, delle
tecniche di rappresentazione, del CAD,
dei laboratori e delle lavorazioni
specifiche.
0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
6 Capacità compositiva e di argomentare
nella relazione i motivi delle soluzioni. 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
7
CO
MP
ETE
NZE
Progetto completo e coerente col tema
assegnato 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
........
8 Competenza metodologica (iter
progettuale corretto) 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
9 Competenza linguistica (chiarezza ed
efficacia dell'espressione) 0,30 0,60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
10 Consapevolezza delle scelte progettuali.
(Relazione chiara e coerente con le
scelte progettuali) 0,30 0.60 0,80 1,00 1,20 1,50 ........
Totale per livello 3,00 5,40 8,00 10,00 12,00 15,00
......../15 SOMMA ARITMETICA
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA ......../15
Valutazione complessiva della prova. La votazione complessiva della prova è determinata dalla somma aritmetica dei
punteggi riportati nei singoli quesiti, arrotondata all’intero più vicino.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 22 di 85
Cap
ito
lo: S
Tru
ttu
ra e
GR
IGLI
A D
I Val
uta
zio
ne
Terz
a P
RO
VA
22
STRUTTURA E GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Le discipline coinvolte nella prova sono 4: Disciplina 1, Disciplina 2, Disciplina 3 e Lingua Inglese.
La tipologia della prova è mista: per le prime tre discipline vi sono 2 quesiti a risposta singola (tipologia B) e 6
quesiti a risposta multipla (tip. C); per la Lingua Inglese vi sono 2 quesiti a risposta singola; il totale è di 8 quesiti a
risposta singola (tip.B) e 18 a risposta multipla (tip. C).
Quesiti a risposta singola. Ciascun quesito a risposta singola non dovrà superare il numero di 5 righe.
Per le prime tre discipline il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0,3 ad un massimo di 4,5 punti e verrà
attribuito in base alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0,2 Punti 0,9 Punti 1,5 Punti 2,0 Punti 2,5 Punti 3,0 Punti 3,4 Punti 3,8 Punti 4,2 Punti 4,5 Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o
gravemente insufficiente
Risposta poco
chiara e
insufficiente
Risposta
parzialmente
corretta
Risposta
corretta
con lievi
imprecisioni
Risposta corretta
non articolata
Risposta corretta, completa e
resa con linguaggio
specifico
Per la Lingua Inglese il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0,5 ad un massimo di 7,5 punti e verrà attribuito
in base alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0,5 Punti 1,5 Punti 2,5 Punti 3,4 Punti 4,2 Punti 5,0 Punti 5,7 Punti 6,4 Punti 7,0 Punti 7,5 Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o
gravemente insufficiente
Risposta poco
chiara e
insufficiente
Risposta
parzialmente
corretta
Risposta
corretta
con lievi
imprecisioni
Risposta corretta
non articolata
Risposta corretta, completa e
resa con linguaggio
specifico
Quesiti a risposta multipla. Ciascun quesito a risposta multipla ammette una sola risposta. La lettera corrispondente alla risposta esatta dovrà, per
ogni quesito, essere contrassegnata con una crocetta (X). Il punteggio di ogni quesito è 0 per la risposta errata o non data e 1,0 per la risposta
corretta.
Valutazione della singola disciplina. La votazione in quindicesimi relativa ad ogni disciplina è determinata dalla somma dei punteggi riportati nei
singoli quesiti.
Valutazione complessiva della prova. La votazione complessiva della prova è determinata dalla media aritmetica dei punteggi riportati nei singoli
quesiti, arrotondata all’intero più vicino.
Tempo a disposizione per la prova 120 minuti
Riepilogo dei risultati
Disciplina B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 TOTALE firme docenti
1ª Disciplina …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
2ª Disciplina …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
3ª Disciplina …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Lingua Inglese …/7.5 …/7.5 …/15
Media Aritmetica ……/15
Punteggio della Prova ……/15
Liceo Statale d’Arte
“San Leucio” - Caserta Esame di Stato 2014 – 2015
Terza Prova Scritta
Data…./……/2014 Classe 5ª …… Allievo/a……………………………………………………
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 23 di 85
Cap
ito
lo: T
ASS
ON
OM
IA A
DO
TTA
TA D
AL
CO
LLEG
IO d
ei D
OC
ENTI
inse
rita
nel
PO
F
23
TASSONOMIA ADOTTATA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI INSERITA NEL POFLI
VE
LLO
6
VO
TO
O
ttim
o:
9-10
CONOSCENZE
(dei saperi di
base)
Com
plet
e, a
ppro
fond
ite, c
oord
inat
e,
ampl
iate
, per
sona
lizza
teCOMPETENZE
(delle tecniche
e degli
strumenti)
Ese
gue
com
piti
com
ples
si, a
pplic
a
le c
onos
cenz
e e
le p
roce
dure
in
nuov
i con
test
i e n
on c
omm
ette
erro
ri.
CAPACITÀ
(di elaborazione
autonoma)
Cog
lie g
li el
emen
ti di
un
insi
eme,
stab
ilisc
e re
lazi
oni,
orga
nizz
a
auto
nom
amen
te le
con
osce
nze
e le
proc
edur
e. E
ffettu
a va
luta
zion
i
pers
onal
i.
linguistico-
espressive
Util
izza
con
sape
volm
ente
form
e
lingu
istic
he a
ppro
pria
te a
i con
tenu
ti
ed
espr
ime
com
piut
amen
te la
prop
ria p
erso
nalit
à
tecnico–
operative
Ela
bora
aut
omam
ente
un
prog
ram
ma
oper
ativ
o sc
eglie
ndo
tecn
iche
ope
rativ
e ed
info
rmat
iche
più
appr
opria
te. P
ervi
ene
a ris
ulta
ti
prec
isi
in te
mpi
bre
vi.
progettuali e
creative
Ass
ocia
in m
odo
auto
nom
o ed
orig
inal
e i
dive
rsi s
aper
i,
elab
oran
do s
oluz
ioni
di o
ttim
a
qual
ità c
oere
nti c
on i
dati,
le
met
odol
ogie
e g
li st
rum
enti
mes
si a
disp
osiz
ione
.
Com
met
te q
ualc
he e
rror
e
non
grav
e ne
ll’es
ecuz
ione
di c
ompi
ti pi
utto
sto
sem
plic
i.
Effe
ttua
anal
isi e
sin
tesi
ma
non
com
plet
e ed
appr
ofon
dite
.
Effe
ttua
anal
isi e
sin
tesi
com
plet
e ed
app
rofo
ndite
con
qual
che
ince
rtez
za s
e ai
utat
o.
Effe
ttua
valu
tazi
oni a
uton
ome
parz
iali
e no
n ap
prof
ondi
te.
Ese
gue
com
piti
com
-ple
ssi e
sa a
pplic
are
i con
tenu
ti e
le
proc
edur
e, m
a co
mm
ette
qual
che
impr
ecis
ione
.
Rie
sce
ad a
pplic
are
le
cono
scen
ze in
com
piti
sem
plic
i, m
a co
mm
ette
qual
che
grav
e er
rore
.
GR
IGLI
A D
I VA
LUT
AZ
ION
E
Impi
egan
do te
rmin
olog
ie e
form
e es
pres
sive
acc
etta
bili
e
riesc
e in
una
esp
osiz
ione
chia
ra e
sco
rrev
ole.
Tra
spon
e i s
igni
ficat
i dai
lingu
aggi
ver
bali
a qu
elli
visi
vi
e vi
ceve
rsa,
sen
za d
iffic
oltà
.
ABILITA' DI BASE
Com
met
te q
ualc
he e
rror
e
che
non
oscu
ra il
sign
ifica
to d
ell'e
spre
ssio
ne
Com
met
te e
rror
i che
oscu
rano
il s
igni
ficat
o
dell'
espr
essi
one
Dis
pone
di a
mpi
e co
nosc
enze
dei m
ater
iali
e de
lle te
cnic
he
oper
ativ
e ed
info
rmat
iche
che
appl
ica
con
met
odo.
Pos
sied
e su
ffici
enti
cono
scen
ze e
abi
lità
nella
scel
ta e
nel
l'uso
app
ropr
iato
dei
mat
eria
li, d
elle
tecn
iche
oper
ativ
e e
degl
i str
umen
ti
info
rmat
ici.
Med
iocr
e:
5
Util
izza
impr
opria
men
te g
li
stru
men
ti op
erat
ivi e
d
info
rmat
ici p
ur p
erve
nend
o
a ris
ulta
ti ac
cetta
bili
Ana
lisi e
sin
tesi
par
zial
i
ed im
prec
ise.
Nes
suna
cap
acità
di
anal
isi e
sin
tesi
5
Mol
to n
egat
ivo:
1-2-
3
Buo
no
7-8
4
Insu
ffic
ient
e:
4
Suff
icie
nte:
6
12
3
Fra
mm
enta
rie e
supe
rfic
iali
Sup
erfic
iali
e no
n de
l tut
to
com
plet
e
DESCRITTORI
ABILITA' SPECIFICHE
Non
pos
sied
e
rifer
imen
ti ric
avat
i
dall'
espe
rienz
a e
non
riesc
e ad
orie
ntar
si
nella
ric
erca
di u
na
solu
zion
e.
App
lica
con
spun
ti di
crea
tività
e s
celte
opp
ortu
ne
met
odi e
sap
eri a
ppre
si
indi
vidu
ando
sol
uzio
ni
coer
enti.
Seg
ue u
n m
etod
o
nell'
elab
oraz
ione
dei
dat
i
indi
vidu
ando
sol
uzio
ni
poco
orig
inal
i.
App
lica
un m
etod
o
nell'
anal
isi d
ei d
ati,
ma
non
è a
ncor
a a
uton
omo
nell'
elab
orar
e un
a
solu
zion
e.
Non
rie
sce
ad
anal
izza
re i
dati
ed
ipot
izza
sol
uzio
ni s
pess
o
erra
te.
Com
plet
e m
a no
n ap
prof
ondi
te
App
lica
le c
onos
cenz
e ac
quis
ite
ed e
segu
e co
mpi
ti se
mpl
ici
senz
a er
rori.
Effe
ttua
anal
isi e
sin
tesi
com
plet
e, m
a no
n ap
prof
ondi
te.
Nes
suna
- p
ochi
ssim
e -
poch
e
Non
rie
sce
ad a
pplic
are
le c
onos
cenz
e o
com
met
te g
ravi
ssim
i
erro
ri
Non
sa
espr
imer
si
attr
aver
so i
lingu
aggi
corp
orei
, vis
ivi e
ver
bali
Non
sa
appl
icar
e un
proc
esso
ope
rativ
o
Util
izza
impr
opria
men
te
gli s
trum
enti
oper
ativ
i ed
info
rmat
ici.
Com
plet
e ed
app
rofo
ndite
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 24 di 85
Cap
ito
lo: P
AR
TE T
ERZA
– A
ttiv
ità
di c
om
pet
enza
dei
do
cen
ti
24
PARTE TERZA – ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEI DOCENTI
SCHEDE DISCIPLINARI A CURA DEI SINGOLI DOCENTI
Relazione sul gruppo classe
Obiettivi raggiunti (Conoscenze, abilità e competenze)
Metodologia didattica
Mezzi e Strumenti; Spazi e Tempi
Attività extrascolastiche
Criteri di Verifica e valutazione
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 25 di 85
Cap
ito
lo: R
ELIG
ION
E
25
RELIGIONE
DOCENTE BARBARA PARILLO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
Insegno Religione in questa classe dal primo anno pertanto conosco le ragazze e i ragazzi
da cinque ed ho avuto modo di instaurare con quasi tutti loro un dialogo aperto e un
confronto proficuo, che ha arricchito vicendevolmente il nostro dialogo negli anni. La classe
è composta da 14 alunne e 7 alunni. Il clima che si respira in classe è calmo, tranquillo a volte fin troppo rilassato, questo però non ha inficiato il percorso di crescita che ha
riguardato tutte le allieve e gli allievi con le dovute differenze derivanti dalle singole e
specifiche caratteristiche di ognuno. Da rilevare sicuramente c’è il grado di maturità e
responsabilità raggiunto da due allievi, che hanno saputo essere da riferimento anche per
altri compagni all’interno del gruppo classe. La classe nel suo insieme comunque risulta essere positiva. Il comportamento è abbastanza maturo e responsabile; ma come interesse
e partecipazione a volte le ragazze e i ragazzi, hanno bisogno di essere incoraggiati alla
partecipazione attiva, all’impegno e alla rielaborazione personale dei contenuti incontrati.
La particolarità è senz’altro il fatto che la classe è formata da studenti di due indirizzi diversi, questo comporta che per le ore di progettazione e laboratorio la classe si divide e
forse questa divisione si percepisce anche nelle ore delle discipline comuni, quindi il lavoro
che è stato portato avanti è stato quello di armonizzare i due gruppi rispettando le diverse
posizioni ma ricordando sempre che nella diversità e nel confronto c’è la vera crescita e formazione. I due gruppi in questione sono architettura, più numeroso, e scenografia, più
esiguo. Proprio in quest’ultimo gruppo si percepisce una latente insicurezza degli alunni che
inevitabilmente fa registrare una lieve flessione anche nella valutazione didattica.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
CONOSCENZE
Le studentesse e gli studenti sanno riconoscere, nel pensiero religioso,
una forza e una realtà aperta, che attraverso la relazione con le
persone e mettendo in rilievo la differenza tra le persone stesse,
diventa un valore.
COMPETENZE
Le studentesse e gli studenti hanno imparato che la storia del
cristianesimo e la storia della chiesa sono stati motori propulsori per le
coscienze singole e per la crescita collettiva.
CAPACITA'
Le studentesse e gli studenti hanno raggiunto la percezione di una
forza interiore che non si eredita né si improvvisa, ma che esige un lavorìo di formazione che è da ritenersi incessante durante il corso di
tutta la vita e che porterà alla valutazione di scelte giuste e
responsabili. Questo percorso è iniziato.
CONTENUTI SUDDIVISI PER MODULI
Modulo 1
Breve storia della Chiesa. La Chiesa e il mondo moderno
La Chiesa e i socialismi La Chiesa di fronte al nazionalismo e al totalitarismo
Modulo 2
La Chiesa, la guerra , la pace.
Brevi cenni di bioetica
L’enciclica Laudato sii Le relazioni
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 26 di 85
Cap
ito
lo: R
ELIG
ION
E
26
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
lezione frontale lezione individuale
dialogo
MEZZI E STRUMENTI
libri di testo appunti
biblioteca di Istituto
SPAZI E TEMPI
aula normale
orario curricolare: 1 ora settimanale
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
interrogazioni brevi
TESTO IN ADOZIONE
Terzo Millennio Cristiano. Pasquali – Panizzoli Editrice la Scuola
Caserta, 15 maggio 2016
La Docente
Barbara Parillo
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 27 di 85
Cap
ito
lo: L
ING
UA
E L
ETTE
RA
TUR
A IT
ALI
AN
A
27
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
DOCENTE MARIA ROSARIA GRASSITO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La classe mi è stata affidata in quarta e vede la presenza di 16 alunni di Architettura e 5 di
Scenografia. E’ presente l’alunno Ni Bingqian BES che l’anno scorso comunicava
utilizzando pochissime parole in Italiano e che quest’anno ha compiuto passi da gigante a
livello di espressione orale. La classe è eterogenea per estrazione sociale e culturale. Buoni i
rapporti interpersonali. Essa presenta un gruppo di alunni abituati a studiare in modo critico
e capaci di una espressione libera e consapevole degli argomenti studiati. E’ stata curata in
modo particolare la rielaborazione critica personale attraverso feedback continui, al fine di
fissare in modo appropriato i nuclei fondanti della programmazione prevista.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
Conoscenza della letteratura italiana dal Decadentismo all’età contemporanea.
Conoscenza delle principali pagine antologiche degli autori studiati.
Analisi dei testi scelti
ABILITA’
Analisi e comprensione degli aspetti formali e contenutistici delle liriche studiate.
Individuazione delle categorie concettuali utilizzate dagli autori studiati.
Elaborazione della letteratura novecentesca attraverso panoramiche di ampio
respiro.
COMPETENZE Utilizzazione dei concetti, delle poetiche e delle opere letterarie per la
comprensione critica e la lettura attenta del Novecento e della realtà
contemporanea.
Temi delle esercitazioni, ricerche e approfondimenti.
Temi di letteratura (generi letterari, autori del Novecento), saggi ed elaborati argomentativi ed
espositivi. Approfondimenti tematici. Letture di approfondimento storico e letterario.
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezione frontale, feed-back, conversazioni guidate, conversazioni per gruppi, problem solving,
collegamenti interdisciplinari
MEZZI E STRUMENTI
Libri di testo, Internet, fotocopie, appunti condivisi, schemi e mappe concettuali, giornali,
riflessioni scritte condivise.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 28 di 85
Cap
ito
lo: L
ING
UA
E L
ETTE
RA
TUR
A IT
ALI
AN
A
28
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE
Letture di approfondimento condivise
SPAZI E TEMPI
Come da Programmazione didattica disciplinare coordinata
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche e le valutazioni sono state teoriche e pratiche.
Esse hanno seguito la scansione quadrimestrale, con un congruo numero di verifiche orali e due
verifiche scritte a quadrimestre, con esercitazioni sui quadernoni in aula ed esercitazioni scritte
“domestiche”
TESTO IN ADOZIONE
“Laboratorio di Letteratura” 3- Edizione mista/Vol.3 + guida all’Esame 3 + espansione Web 3
di Sambugar Marta e Salà Gabriella
Ed. La Nuova Italia
CASERTA, 15 maggio 2016
La docente
Maria Rosaria Grassito
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 29 di 85
Cap
ito
lo: S
TOR
IA
29
STORIA
DOCENTE MARIA ROSARIA GRASSITO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La classe mi è stata affidata in quarta e vede la presenza di 16 alunni di Architettura e 5 di
Scenografia. E’ presente l’alunno Ni Bingqian BES che l’anno scorso comunicava utilizzando
pochissime parole in Italiano e che quest’anno ha compiuto passi da gigante a livello di
espressione orale. La classe è eterogenea per estrazione sociale e culturale. Buoni i rapporti
interpersonali. Essa presenta un gruppo di alunni abituati a studiare in modo critico e capaci di
una espressione libera e consapevole degli argomenti studiati. E’ stata curata in modo
particolare la rielaborazione critica personale attraverso feedback continui, al fine di fissare in
modo appropriato i nuclei fondanti della programmazione prevista.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
Conoscenze storiche dall’Età Giolittiana alla seconda guerra mondiale e quadro
dell’Italia post-bellica
ABILITA’ Capacità di sintesi storica, di collegamento ed interpretazione critica e personale
dei processi storici studiati.
COMPETENZE Capacità di padroneggiare, discutere e confrontare i momenti storici, per
“costruire” la propria identità civile e culturale, alla luce di una sempre più
consapevole coscienza del proprio essere “sociale”.
Temi delle esercitazioni, ricerche e approfondimenti.
Tests a risposta aperta e a risposta multipla, questionari sulla storia del Novecento.
Letture di documenti storici sulle guerre mondiali.
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezione frontale, feed-back, conversazioni guidate, conversazioni per gruppi, problem solving,
collegamenti interdisciplinari
MEZZI E STRUMENTI
Libri di testo, Internet, fotocopie, appunti condivisi, schemi e mappe concettuali, giornali,
riflessioni scritte condivise.
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE
Letture di approfondimento condivise
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 30 di 85
Cap
ito
lo: S
TOR
IA
30
SPAZI E TEMPI
Come da Programmazione didattica disciplinare coordinata
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche sono state soprattutto teoriche, con un congruo numero di verifiche quadrimestrali.
TESTO IN ADOZIONE
“Forme della storia”-Vol.3, Dalla nascita della società industriale alla globalizzazione
di Stumpo, Cardini, Onorato
Ed. Le Monnier
CASERTA, 15 maggio 2016
La docente
Maria Rosaria Grassito
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 31 di 85
Cap
ito
lo: L
ING
UA
E C
ULT
UR
A S
TRA
NIE
RA
(IN
GLE
SE)
31
LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE)
DOCENTE ANNA M. D’ACUNIO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La classe VD, composta da 21 studenti, è diventata articolata solo nel quarto anno quando,
all’originario gruppo di studenti di Architettura, se ne sono aggiunti 5 dell’indirizzo di Scenografia.
Questa integrazione ha richiesto a tutti uno sforzo di adattamento e ha inizialmente penalizzato il
gruppo di Scenografia che aveva perso anche la continuità didattica.
Ad ogni modo nel corso dei due anni, non senza difficoltà, si è riusciti progressivamente ad
instaurare un clima di serena convivenza e di reciproca collaborazione.
Tutti gli studenti hanno sempre dimostrato senso civico e rispetto per la diversità e per tutti gli
operatori scolastici.
Dal punto di vista didattico gli alunni hanno sempre accolto con interesse i contenuti
programmatici proposti anche se non tutti hanno partecipato al dialogo educativo con costanza e
non tutti si sono impegnati con continuità e impegno personale.
La classe, già dal terzo anno, si mostrava estremamente eterogenea rispetto alle abilità e
competenze linguistiche possedute dagli studenti. Alcuni evidenziavano importanti fragilità
nell’uso delle strutture grammaticali e delle funzioni comunicative, altri invece mostravano una
sufficiente, e in alcuni casi apprezzabile, padronanza del mezzo espressivo sia per la produzione e
per la decodificazione di testi scritti, sia per le attività di confronto e dialogo.
Difficile è stato il percorso scolastico degli alunni più fragili che però, nel corso del triennio, hanno modificato il proprio metodo di studio e con determinazione e apprezzabile impegno sono riusciti a
colmare buona parte delle lacune raggiungendo un livello di competenza e abilità comunicativa
pienamente sufficienti.
Mi preme far presente, infatti, che la maggior parte delle difficoltà scolastiche evidenziate dagli studenti più fragili non sono in alcun modo attribuibili a scarso impegno o a disinteresse verso la
disciplina, ma piuttosto a serie problematiche familiari e/o personali. Sicuramente complesso e
difficile è stato il percorso scolastico di due alunni che, per ragioni diverse, hanno dovuto superare
ostacoli e difficoltà non ordinarie. Un grave problema di salute in un caso, e un enorme gap linguistico e culturale nell’altro, hanno imposto strategie didattiche e tempi differenziati. In
entrambi i casi, gli alunni hanno mostrato enorme forza di volontà, una solidissima motivazione a
superare le difficoltà e un continuo e più che apprezzabile impegno personale.
Vi sono poi alcuni alunni che per tutto il corso di studi, fortemente motivati e sostenuti dalle rispettive famiglie, hanno seguito con regolarità e impegno evidenziando una apprezzabilissima
autonomia operativa e conseguendo eccellenti risultati di profitto.
L’attività scolastica è stata alquanto regolare; il programma è stato svolto utilizzando il libro in
adozione ma anche altri testi scolastici e non, in particolare per i collegamenti interdisciplinari e
per gli argomenti di Arte. Gli alunni, nel corso dell’anno, hanno acquisito e perfezionato la tecnica del taking notes, hanno
elaborato schemi e mappe concettuali tesi a promuovere e sostenere i processi di analisi e sintesi
anche in un’ottica interdisciplinare.
Per tutto il corso dell’anno sono state somministrate due prove scritte quadrimestrali e gli alunni sono stati continuamente coinvolti in colloqui finalizzati ad una valutazione sia formativa che
sommativa.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
Funzioni comunicative; tecniche di lettura. Aspetti salienti della storia della letteratura inglese di fine ottocento e del
ventesimo secolo con riferimento ai principali processi culturali, storici e
artistici della realtà inglese e europea.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 32 di 85
Cap
ito
lo: L
ING
UA
E C
ULT
UR
A S
TRA
NIE
RA
(IN
GLE
SE)
32
ABILITA’
Comprensione e produzione di testi orali e scritti. Schematizzare e riassumere testi orali e scritti.
Decodificazione di testi letterari e non,
rielaborazione delle conoscenze e loro trasmissione.
COMPETENZE
Riconoscere i diversi codici linguistici e padronanza dei contenuti
programmatici.
Sufficiente organicità, proprietà e correttezza formale nell’esposizione orale e scritta.
TEMI DELLE ESERCITAZIONI, RICERCHE E APPROFONDIMENTI
Autori della letteratura inglese e le loro opere. Aspetti salienti della storia della letteratura inglese
di fine ottocento e del ventesimo secolo con riferimento ai principali processi culturali e storici
della realtà inglese e europea.
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezione frontale; lezione colloquio, discussione; contestualizzazione dei testi; analisi dei testi;
ricerche guidate, individuali e di gruppo su testi scolastici e non e su rete telematica.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo; laboratorio multimediale.
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE, VISITE, VIAGGI
SPAZI E TEMPI
3 h settimanali di cui due da effettuarsi in aula normale e una possibilmente in laboratorio
linguistico.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono state effettuate verifiche periodiche scritte e orali (prove scritte semi-strutturate – quesiti a
risposta aperta – colloqui). Per tutto il corso dell’anno sono state somministrate due prove scritte trimestrali e gli alunni sono
stati continuamente coinvolti in colloqui finalizzati ad una valutazione sia formativa che
sommativa che hanno inteso verificare il conseguimento degli obiettivi programmatici e
quantificare i risultati di profitto in termini di conoscenze, competenze e abilità.. Per le griglie di valutazione si rimanda alla programmazione del gruppo disciplinare.
TESTO IN ADOZIONE
Autori:Heaney Dermot, Montanari Daniela, Rizzo Rosanna --- Lang Edizioni
Titolo:Continuities Concise
LA DOCENTE ANNA M. D’ACUNIO
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 33 di 85
Cap
ito
lo: F
ILO
SOFI
A
33
FILOSOFIA
DOCENTE ADELE COZZELLA
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La classe, composta da 21 alunni, e costituita da due gruppi di indirizzo diverso, si presenta eterogenea
per le capacità e l’interesse mostrati verso le attività. In una situazione da definirsi nel complesso
soddisfacente, infatti, si deve segnalare la presenza di qualche alunno/a che ha mostrato un interesse ed
un impegno modesto. La maggioranza degli alunni, comunque, ha raggiunto pienamente gli obbiettivi
programmati, mostrandosi responsabili e corretti verso l’individuale impegno scolastico e partecipando
con contributi personali ai lavori di gruppo. Per alcuni di loro va segnalata la capacità di utilizzare gli
apprendimenti disciplinari in situazioni diverse, cogliendo le relazioni tra i concetti e i contenuti
specifici della filosofia con concetti e contenuti di altre discipline e cogliendo, nelle problematiche
affrontate attraverso lo studio della storia del pensiero filosofico, spunti di riflessione sulle tematiche
del nostro presente.
Soddisfacente il comportamento, generalmente corretto ed improntato al rispetto delle regole;
positiva e serena la relazione tra gli allievi e tra questi e la docente
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
Conoscenza del lessico specifico.
Conoscenza dei principali nuclei concettuali dei singoli autori.
Conoscenza delle tematiche principali delle diverse scuole di pensiero.
Conoscenza del contesto storico di riferimento.
ABILITA’
Sintetizzare le informazioni.
Individuare i nessi tra i concetti di filosofia e quelli di altre discipline.
Riflettere in maniera critica sule teorie studiate.
COMPETENZE
Ripercorrere le argomentazioni dei vari autori in maniera chiara ed
utilizzando un lessico adeguato. Saper confrontare le differenti risposte dei
vari filosofi ad un medesimo problema.
CONTENUTI SUDDIVISI PER MODULI
Il Romanticismo e i fondatori dell’idealismo: Fichte e Schelling.
Hegel: i capisaldi del sistema, la Fenomenologia, l’Enciclopedia della Scienze Filosofiche.
L’analisi dell’esistenza in Schopenhauer e Kierkegaard.
Il progetto dell’emancipazione dell’uomo in Feuerbach e Marx.
Il ‘900 e la critica ai fondamenti della cultura occidentale: Nietzsche, Bergson e Freud.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 34 di 85
Cap
ito
lo: F
ILO
SOFI
A
34
L’esistenzialismo e il pensiero delle donne: Simone de Beauvoir.
La filosofia e il totalitarismo: H: Arendt
Temi delle esercitazioni, ricerche e approfondimenti.
- Il pensiero delle donne e la lotta per l’emancipazione: A: Kuliscioff e V.Woolf
- Esercitazione di approfondimento sul Romanticismo fatta :
a) attraverso la lettura di testi poetici romantici, perchè appartenenti alla corrente o perchè "romantici"
nei temi e stilemi;
b) visione del film "Il giovane favoloso", ispirato alla vita del Leopardi
METODOLOGIA DIDATTICA
La metodologia utilizzata ha puntato a favorire il coinvolgimento degli allievi, presentando attività di
vario tipo, anche per rispondere all''esigenza di stimolare i diversi stili cognitivi: lezione frontale, lavoro
in piccolo gruppo, visione di film e CD, ricerche di approfondimento.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo, altri testi; internet e PC
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE, VISITE, VIAGGI
Visita al Giardino Inglese
SPAZI E TEMPI
- Aula normale, aula informatica
- Due ore settimanali
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Verifica della corrispondenza tra gli obiettivi e sviluppati e il livello di apprendimento della classe.
Valutazione del profitto individuale rispetto alle conoscenze conseguite.
TESTO IN ADOZIONE
Massaro, La comunicazione filosofica,vol 3° in tre tomi, PARAVIA.
CASERTA, 15 maggio 2016
LA DOCENTE
ADELE COZZELLA
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 35 di 85
Cap
ito
lo: M
ATE
MA
TIC
A
35
MATEMATICA
DOCENTE ANTONIO PALLADINO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La 5ª D è composta da 21 allievi, che seguo dallo scorso anno, tutti provenienti dalla 4ª D; nel dettaglio, il
gruppo di Architettura e Ambiente è con me dal terzo anno, mentre quello di Scenografia solo dal quarto,
essendosi aggiunto successivamente.
Relativamente alla sfera socio-affettiva, esse appaiono in maggioranza sereni.
Situazione in ingresso. All’inizio dell’anno scolastico buona parte degli allievi possedeva i requisiti
minimi necessari per proseguire lo studio della Matematica.
Per quanto riguarda la partecipazione alla vita scolastica, gli allievi si sono mostrati generalmente
motivati, attenti, partecipi alle varie attività didattiche. Il dialogo educativo tra il sottoscritto e la classe è
sempre stato sereno, anche se non è mancato qualche momento di difficoltà. Il comportamento alle lezioni
è sempre stato improntato all’insegna della massima correttezza, del rispetto e della buona educazione.
L’impegno nel lavoro pomeridiano è stato soddisfacente.
Alla fine del primo quadrimestre 5 allievi avevano una preparazione mediocre e 4 una preparazione
insufficiente, mentre il resto presentava una preparazione tra il buono e il sufficiente. Attualmente vi sono
ancora quattro o cinque allievi con un livello di preparazione al di sotto della sufficienza.
Per motivi di tempo dovuti alle attività studentesche (assemblee, uscite didattiche, settimana dello
studente, ecc.) e alla necessità di ripetere ed approfondire più volte alcuni argomenti particolarmente
impegnativi per la classe, non è stato possibile trattare tutti gli argomenti previsti nella programmazione
iniziale.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITÁ E
COMPETENZE
CONOSCENZE
Alla conclusione del percorso formativo del 5° anno l'allievo dovrà:
Conoscere il sistema di misurazione degli angoli e la circonferenza goniometrica.
Conoscere le definizioni delle funzioni goniometriche fondamentali.
Conoscere i valori delle funzioni goniometriche degli angoli principali.
Conoscere le identità fondamentali della goniometria.
Conoscere le relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo (*).
Conoscere il concetto di funzione, la classificazione delle funzioni, il concetto di
dominio e di codominio, la monotonia, il concetto di funzione composta.
Conoscere le funzioni elementari.
Conoscere il concetto intuitivo di limite di una funzione, al finito e all’infinito.
Conoscere il concetto di continuità e di discontinuità.
Conoscere il concetto di asintoto.
Conoscere la definizione di rapporto incrementale e di derivata; conoscere le
derivate delle funzioni elementari e le regole di derivazione; conoscere il
significato geometrico della derivata.
Conoscere il concetto di integrale indefinito e definito.
ABILITÁ
Saper risolvere equazioni goniometriche elementari (*).
Saper risolvere un triangolo rettangolo (*).
Saper determinare il dominio di una funzione.
Saper determinare lo studio del segno di una funzione.
Saper calcolare il limite di una funzione intono ai punti di non definizione e i
limiti all’infinito.
Saper determinare asintoti verticali ed orizzontali di semplici funzioni razionali e
irrazionali.
Saper determinare la derivata di semplici funzioni razionali e la relativa crescenza
e decrescenza.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 36 di 85
Cap
ito
lo: M
ATE
MA
TIC
A
36
Saper effettuare lo studio di massima di una funzione razionale.
COMPETENZE
Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile.
Acquisire senso di responsabilità.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti della
Matematica e della Fisica.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico.
Padroneggiare le procedure della Matematica e della Fisica, utilizzando
appropriatamente i linguaggi specifici formali delle due discipline.
Temi delle esercitazioni, ricerche e approfondimenti.
Le esercitazioni scritte hanno riguardato gli argomenti teorici trattati a lezione. Le esercitazioni grafiche
hanno riguardato la realizzazione dei grafici delle funzioni goniometriche.
METODOLOGIA DIDATTICA
Le lezioni sono state tenute attraverso lezioni frontali, esercitazioni in classe e a casa, esercitazioni in aula
d’informatica, simulazione delle reali prove di verifica.
Gli argomenti sono stati trattati cercando di privilegiare l’aspetto intuitivo e induttivo. Molta enfasi è stata
data all’aspetto grafico.
Diversi punti sono stati ripresi più volte, allo scopo di rafforzare negli allievi i principali automatismi di
calcolo. Inoltre, ogni qualvolta si sono manifestate delle difficoltà, si sono effettuate le opportune azioni di
recupero e consolidamento.
MEZZI E STRUMENTI
Appunti personali, sussidi del docente in fotocopia (disponibili su classe virtuale edmodo.com), calcolatrice
scientifica, carta millimetrata, compasso, riga, squadrette.
SPAZI E TEMPI
Orario curricolare: 2 ore settimanali - Aula Scolastica
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Tipologia delle verifiche
Numerose verifiche scritte e orali, con domande generali e mirate, esercizi per casa, ecc, sono state
proposte nel corso dell’anno scolastico allo scopo di monitorare costantemente il livello di apprendimento
degli allievi. In particolare, sono state somministrate fino ad ora 4 verifiche scritte, una prova grafica svolta
a casa ed una simulazione della 3ª prova scritta dell’esame di Stato. Le verifiche formali consistevano in: a)
esercizi da svolgere in forma più o meno chiusa, secondo le procedure proposte alle lezioni; b) quesiti a
risposta multipla; c) quesiti a risposta singola; d) grafici. Ogni verifica è stata preceduta da ampie
simulazioni e prove, per meglio preparare gli allievi e a rafforzarne i concetti appresi.
Griglia di valutazione
Per l'attribuzione dei voti alle prove orali si è fatto riferimento alla griglia di valutazione tassonomica del
POF del Liceo. Per l'assegnazione del voto alle prove scritte si è fatto uso di griglie “a punteggio”: i singoli
esercizi di ogni prova scritta prevedono un punteggio massimo riportato a lato; il punteggio parziale viene
assegnato in base alla correttezza dell’esecuzione e dei risultati e/o agli eventuali errori commessi.
Sommando i diversi punteggi parziali si ottiene il punteggio complessivo e da questo, espresso in
percentuale rispetto al punteggio massimo possibile, si determina il voto finale.
Valutazione finale
Per la valutazione finale degli allievi si terrà conto della partecipazione all’attività didattica e al dialogo
educativo, del livello di raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto, del progresso rispetto alle
condizioni di partenza.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 37 di 85
Cap
ito
lo: M
ATE
MA
TIC
A
37
TESTO IN ADOZIONE
Appunti delle lezioni.
Matematica Azzurro, Vol 4. & Vol. 5 - Zanichelli
CASERTA, 15 maggio 2016
IL DOCENTE
ANTONIO PALLADINO
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 38 di 85
Cap
ito
lo: F
ISIC
A
38
FISICA
DOCENTE ANTONIO PALLADINO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La 5ª D è composta da 21 allievi, che seguo dallo scorso anno, tutti provenienti dalla 4ª D; nel dettaglio, il
gruppo di Architettura e Ambiente è con me dal terzo anno, mentre quello di Scenografia solo dal quarto,
essendosi aggiunto successivamente.
Situazione in ingresso. All’inizio dell’anno scolastico buona parte degli allievi possedeva i requisiti minimi
necessari per proseguire lo studio della Fisica.
Per quanto riguarda la partecipazione alla vita scolastica, gli allievi si sono mostrati generalmente motivati,
attenti, partecipi alle varie attività didattiche. Il dialogo educativo tra il sottoscritto e la classe è sempre
stato sereno, anche se non è mancato qualche momento di difficoltà. Il comportamento alle lezioni è
sempre stato improntato all’insegna della massima correttezza, del rispetto e della buona educazione.
L’impegno nel lavoro pomeridiano è stato soddisfacente.
Alla fine del primo quadrimestre 5 allievi mostravano una preparazione mediocre e 3 una preparazione
insufficiente, mentre il resto presentava una preparazione tra il buono e il sufficiente.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITÁ E COMPETENZE
CONOSCENZE
Alla conclusione del percorso formativo del 5° anno l'allievo dovrà:
Conoscere i fenomeni elettrostatici.
Conoscere il concetto di campo elettrico.
Conoscere il concetto di potenziale elettrico.
Conoscere natura e leggi della corrente elettrica.
Conoscere i fenomeni magnetostatici e l’elettromagnetismo.
Conoscere l’ottica. (*)
Conoscere gli aspetti principali della Fisica del ‘900.
ABILITÁ Saper risolvere semplicissimi circuiti elettrici. (*)
COMPETENZE
Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile.
Acquisire senso di responsabilità.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti della
Matematica e della Fisica.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico.
Padroneggiare le procedure della Matematica e della Fisica, utilizzando
appropriatamente i linguaggi specifici formali delle due discipline.
METODOLOGIA DIDATTICA
Le lezioni sono state tenute attraverso lezioni frontali. Gli argomenti sono stati trattati cercando di privilegiare
l’aspetto intuitivo e induttivo. Ogni qualvolta si sono manifestata delle difficoltà, si sono effettuate le opportune
azioni di recupero e consolidamento.
MEZZI E STRUMENTI
Appunti personali, sussidi del docente in fotocopia (disponibili su classe virtuale Edmodo.com), calcolatrice
scientifica.
SPAZI E TEMPI
Orario curricolare: 2 ore settimanali - Aula Scolastica
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 39 di 85
Cap
ito
lo: F
ISIC
A
39
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Tipologia delle verifiche
Le verifiche sono state soprattutto di tipo orale, effettuate attraverso interrogazioni lunghe e brevi, e di tipo
scritto, con esercizi a scelte multiple e di tipo numerico. Agli allievi è stata data la possibilità di ripetere,
anche più volte, le interrogazioni, se non sufficienti o non soddisfacenti, al fine di migliorare la preparazione
complessiva. Si è scelto di operare in tal modo al fine di:
migliorare le capacità espositive, non sempre adeguatamente sviluppate;
sviluppare le capacità di comprensione del testo e di sintesi;
abituare gli allievi a memorizzare parti sempre più articolate e lunghe;
potenziare le capacità di auto-organizzazione.
Nel corso dell’anno sono state somministrate anche due verifiche scritte come simulazioni della 3ª prova
scritta dell’esame di Stato.
Per la valutazione finale delle allieve si terrà conto della partecipazione all’attività didattica e al dialogo
educativo, del livello di raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto, del progresso rispetto alle
condizioni di partenza.
Tipologia delle verifiche
Per l'attribuzione dei voti alle prove orali si è fatto riferimento alla griglia di valutazione tassonomica del
POF dell'Istituto.
Per l'assegnazione del voto alle prove scritte di simulazione si è fatto uso delle griglie previste.
TESTO IN ADOZIONE
Appunti delle lezioni.
Paolo Calvani – Fisica - Tramontana
CASERTA, 15 maggio 2016
IL DOCENTE
ANTONIO PALLADINO
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 40 di 85
Cap
ito
lo: S
CIE
NZE
MO
TOR
IE E
SP
OR
TIV
E
40
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE DANIELA LUTRARIO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La classe V D si compone di n.21 (14F e 7M) alunni, tutti provenienti dalla classe IV D dell'anno
scorso.
In generale la classe appare sufficientemente amalgamata sotto il profilo umano e sociale, omogenea per interesse, impegno, ritmi di apprendimento, conoscenze, abilità e competenze.
La classe risulta corretta sotto il profilo comportamentale ed ha seguito lo svolgimento delle
lezioni con interesse, ha partecipato al dialogo educativo e mostrato atteggiamenti rispettosi e
responsabili nei confronti dei docenti e della scuola in genere.
In particolare si rileva che gli alunni, motivati ed impegnati, sono apparsi maturi ed hanno risposto alle sollecitazioni culturali con partecipazione, interesse e senso di responsabilità,
pervenendo ad una buona preparazione.
Il lavoro di gruppo svolto nelle ore di attività in palestra ha consentito di confrontare le scelte di
ogni singolo con quelle del collettivo e sviluppare pertanto capacità di lavoro di squadra. Gli obiettivi generali, che ci si è proposto di conseguire, sono stati quelli di promuovere e
valorizzare le potenzialità di ogni componente della classe al fine di una maturazione umana,
culturale e sociale. Si è cercato, inoltre, di puntare sull’autonomia nello studio e nell’approccio
alle relazioni umane, sull’autostima, sulla libera espressione del pensiero, sul senso critico, sulla sicurezza e sull’autocoscienza: valori che ciascun alunno ha interpretato in un modo che, nel
complesso, può considerarsi buono ed ha permesso di non vivere l’attività scolastica con una
funzione di semplice ascolto, ma di attiva partecipazione.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA ’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
Conoscenza dei seguenti sports con ruoli, regole e norme di comportamento
ai fini della prevenzione e degli infortuni:
pallavolo
basket
tennis tavolo badminton
ABILITA’
Elaborare risposte motorie efficaci e personali in situazioni semplici. Assumere posture corrette a carico naturale. Cogliere differenze ritmiche di
azioni motorie. Consapevolezza di una risposta motoria efficace ed
economica. Gestire in modo autonomo la fase di avviamento in funzione
dell’attività scelta. Conoscere e praticare in modo essenziale e corretto i principali alcuni sport individuali e di squadra. Assumere comportamenti
funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola, e negli spazi aperti.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 41 di 85
Cap
ito
lo: S
CIE
NZE
MO
TOR
IE E
SP
OR
TIV
E
41
COMPETENZE
• Promuovere la formazione umana, sociale e culturale degli alunni; • favorire la crescita personale , autonoma e responsabile; • accrescere il rispetto e la stima degli alunni nei confronti di se stessi e
dei compagni; • educare alla solidarietà, tolleranza e comprensione; • promuovere la capacità di partecipare a colloqui e discussioni
ascoltando ed intervenendo; • consolidare l’interesse degli alunni per le materie, come possibile
occasione d’inserimento nel mondo del lavoro o di continuità negli studi.
METODOLOGIA DIDATTICA
La metodologia è basata sull’organizzazione di attività “in situazione”, sulla continua indagine e
sulla individuazione e correzione, anche autonoma, dell’errore. Tale metodologia consentirà di
creare i presupposti della trasferibilità delle abilità e competenze acquisite in altre situazioni ed
ambiti. Nell’apprendimento delle tecniche esecutive dei gesti sportivi si è adottato il metodo
globale-analitico-globale. Per quanto riguarda la pratica degli sport si è usato il metodo ludico-
sportivo e si è operato in modo tale da portare l’allievo ad una cosciente osservazione dei propri
limiti e delle proprie possibilità.
MEZZI E STRUMENTI
Libri di testo e manuali;
Dispense, riviste e documentazione tecnica;
Appunti e fotocopie fornite dagli insegnanti;
Strumentazione di laboratorio; Audiovisivi;
Laboratori ;
Palestra.
SPAZI E TEMPI
Tempi: due ore settimanali
Spazi: Palestra
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche formative hanno seguito parallelamente lo svolgimento dei programmi e hanno
avuto lo scopo di controllare il livello di apprendimento e d’intervenire con procedure di recupero
per alcuni e di potenziamento per altri.
La valutazione finale ha tenuto conto del conseguimento degli obiettivi prefissati, della
disponibilità degli alunni ala partecipazione al dialogo educativo, nonché dei progressi fatti registrare rispetto alla situazione di partenza in relazione alle potenzialità individuali.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 42 di 85
Cap
ito
lo: S
CIE
NZE
MO
TOR
IE E
SP
OR
TIV
E
42
TESTO IN ADOZIONE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
(EX ED. FISICA)
9788872714478 FRASCOLLA / DI ROCCO / GERONIMO SALTO NEL 2000 (UN) / SALTO NEL DUEMILA
Caserta, 15 maggio 2016 La docente
Daniela Lutrario
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 43 di 85
Cap
ito
lo: S
TOR
IA D
ELL’
AR
TE
43
STORIA DELL’ARTE
DOCENTE GISELLA LUCIA
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La classe V sez. D, indirizzi Architettura e ambiente - Scenografia, è composta da ventuno allievi (14 femmine e 7 maschi), di cui un allievo (B.E.S.) per il quale è stata attivata una didattica tesa alla semplificazione del linguaggio specifico e dei contenuti curriculari. Gli allievi dell’indirizzo Scenografia si sono inseriti al quarto anno e se l’ integrazione è stata inizialmente più lenta, nel tempo la classe si è configurata come un gruppo ben aggregato ed al tempo stesso eterogeneo per temperamento e personalità; sempre molto rispettoso delle regole e dei ruoli ed ineccepibile nel comportamento. Ciò ha consentito di svolgere le lezioni in un clima sereno, di reciproca stima e collaborazione. La partecipazione al dialogo educativo è stata per la maggior parte degli allievi attiva e propositiva. Solo alcuni si sono mostrati più distratti, meno ricettivi e discontinui con una tangibile ricaduta sui ritmi di apprendimento e sull’impegno di studio. Lodevole il percorso di un gruppo che ha mantenuto costante il proprio impegno di studio evidenziando un autentico e motivato interesse verso la disciplina, amore per la scuola, coerenza, senso di responsabilità ed un’apprezzabile disponibilità nei rapporti interpersonali .Nel complesso la classe è in possesso di buone capacità di analisi, discrete abilità linguistiche ed è in grado di rielaborare in maniera adeguata i contenuti oggetto di studio. La programmazione ha subito nel corso del secondo quadrimestre un rallentamento che ha comportato il ridimensionamento di alcuni contenuti del quarto modulo.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
Conoscere: -termini e concetti artistici - peculiarità stilistiche di singoli artisti e movimenti - poetica di singoli artisti - le relazioni che le opere hanno con il contesto storico e con altri ambiti culturali
ABILITA’
- Saper condurre una lettura dell’opera d’arte nei suoi aspetti formali e stilistici ( riconoscere i codici visivi, individuare iconografia, iconologia, tecnica espressiva) - Saper fare confronti tra autori e movimenti diversi - Saper utilizzare il linguaggio specifico - Saper analizzare, sintetizzare
COMPETENZE
- Saper dedurre temi, concetti e stili dalla osservazione di un’opera - Sapere rielaborare ed esprimere giudizi - Avere un atteggiamento consapevole e critico nei confronti di ogni forma di comunicazione visiva della realtà - Avere un interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico, culturale ed essere sensibili alla sua conservazione e al suo recupero;
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 44 di 85
Cap
ito
lo: S
TOR
IA D
ELL’
AR
TE
44
Temi delle esercitazioni, ricerche e approfondimenti.
Sono state somministrate verifiche strutturate e simulazioni della terza prova sui nuclei fondanti programmati: Impressionismo –Neoimpressionismo- Post impressionismo – Modernismo: Art Nouveau -Avanguardie storiche: Espressionismo- Cubismo-Futurismo- Dadaismo- Surrealismo – Metafisica.- Razionalismo in architettura.
METODOLOGIA DIDATTICA
E’ stata messa in atto una metodologia diversificata in modo da favorire il conseguimento degli obiettivi e coinvolgere attivamente la classe: si sono alternate lezioni frontali con discussioni guidate, lezioni interattive con opportuni momenti di recupero in itinere e potenziamento. Il libro di testo è stato lo strumento di lavoro fondamentale, sempre integrato, però, dai sussidi multimediali che hanno offerto la possibilità di maggiori approfondimenti e, soprattutto, di una più costruttiva interazione con la classe . La programmazione disciplinare è stata articolata in quattro moduli con scansione quadrimestrale e di ogni modulo sono stati individuati i nuclei fondanti. Nella trattazione degli argomenti, oggetto di studio, sono stati favoriti collegamenti con gli altri ambiti culturali privilegiando un apprendimento che abituasse gli allievi a confronti diacronici. Il contenuto del programma ha riguardato i motivi conduttori dei più importanti movimenti che caratterizzano il panorama artistico dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento e lo studio degli artisti più rappresentativi, le cui opere sono state contestualizzate e analizzate attraverso una lettura iconografica, iconologica e critica.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo – monografie- sussidi audiovisivi e multimediali Appunti- ricerche
CONTENUTI
Impressionismo –Neoimpressionismo- Post impressionismo – Modernismo: Art Nouveau -Avanguardie storiche: Espressionismo- Cubismo-Futurismo- Dadaismo- Astrattismo- Surrealismo – Metafisica – Architettura del ferro - Il razionalismo in architettura – Decostruttivismo- Minimalismo- High Technology
SPAZI E TEMPI
Aula didattica - aula multimediale Orario curricolare: tre ore settimanali
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 45 di 85
Cap
ito
lo: S
TOR
IA D
ELL’
AR
TE
45
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
E’ stato sempre assicurato il monitoraggio dei risultati raggiunti attraverso interazioni tra verifiche e valutazione. Per le verifiche è stata data priorità all’interrogazione orale che permette di cogliere con più attendibilità il livello di acquisizione dei contenuti raggiunto dagli allievi, la padronanza lessicale, l’acquisizione di un metodo di studio autonomo e la capacità di effettuare collegamenti logico-critici anche in ambito interdisciplinare. Sono state somministrate, prove strutturate e prove simulate (tip. B+C) strettamente collegate ai nuclei fondanti studiati. Per i criteri di valutazione, chiaramente esplicitati alla classe, si è tenuto conto della tabella tassonomica e delle griglie di valutazione indicate nel P.O.F.
TESTO IN ADOZIONE
Cricco Di Teodoro “Itinerario nell’arte” –dal Barocco al Post impressionismo- versione gialla multimediale- vol. 4 -Zanichelli
Cricco Di Teodoro “Itinerario nell’arte” – dall’ età dei lumi ai giorni nostri -versione gialla multimediale- vol. 5 -Zanichelli -.
CASERTA, 15 Maggio 2016
LA DOCENTE
GISELLA LUCIA
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 46 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
E L
AB
OR
ATO
RIO
(A
RC
HIT
ETTU
RA
ED
AM
BIE
NTE
)
46
DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO (ARCHITETTURA ED AMBIENTE)
DOCENTI: G. DELLA VALLE, V. DI TOMMASO, R. CORSETTO
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
Il gruppo dell’indirizzo Architettura ed Ambiente della classe VD è composto da 16 allievi, sei ragazzi e
dieci ragazze, tutti provenienti dalla IV D del passato anno scolastico.
Dal punto di vista della continuità didattica, non ci sono state variazioni di docente in Progettazione,
mentre in Laboratorio si è verificato l’avvicendamento di uno dei due insegnanti tra il terzo e il quarto
anno.
Le prime battute del percorso didattico confermavano i tratti caratteristici di questo gruppo emersi nel
biennio precdente: tra questi, sicuramente il comportamento molto corretto e rispettoso nei confronti
del docente, e più in generale dell’istituzione scolastica, che ha costituito anche in quest’anno
conclusivo l’elemento qualificante su cui sviluppare il percorso formativo.
Dal punto di vista più specificamente didattico, l’avvio delle attività aveva parimenti confermato i
livelli abbastanza eterogenei di attitudini e competenze di questa classe: 4/5 individualità di spicco,
già molto autonome e con ottime capacità di rielaborazione, una fascia ampia di allievi senza
rilevanti carenze, ma che necessitavano di consolidare ed arricchire abilità e competenze disciplinari,
un paio di casi infine ancora fragili per difficoltà di approccio alla materia e carenze di base, non
affrontate con adeguato impegno.
Nel corso dell’anno, l’azione congiunta dei docenti di Progettazione e Laboratorio, che sviluppano
un programma unitario, ha teso a sfruttare al meglio l’approccio individualizzato connaturato alla
didattica disciplinare, per rispondere nel modo più efficace possibile al profilo eterogeneo del gruppo
sopra delineato.
Il programma, molto denso ed impegnativo per il quinto anno, ha subìto una riduzione nei moduli
dedicati all’approfondimento teorico, per lasciare più spazio alla risoluzione delle difficoltà emerse in
diversi allievi nello sviluppo dei temi progettuali.
Il bilancio di questo percorso, ad un mese dalla conclusione dell’anno scolastico, vede il gruppo
emergente confermare livelli ottimi, con punte di eccellenza, delle competenze sviluppate;
un’apprezzabile crescita, in generale, per la fascia centrale degli allievi, che hanno acquisito
maggiore sicurezza ed autonomia di rielaborazione, grazie ad un impegno responsabile ed assiduo;
quasi sufficiente infine il recupero delle carenze per gli allievi più fragili, con alcune lacune e
incertezze non gravi da risolvere, su cui concentrare l’impegno in questa fase finale dell’anno.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
I MODULO –LA PRATICA DEL PROGETTO: I simulazione della Prova di indirizzo
“Nuovo manufatto edilizio a destinazione pubblica, in un tessuto urbano
consolidato, di valore storico-architettonico”
(Quale lavoro propedeutico all’Esame di Stato, il tema è stato ripreso da una
Traccia per la prova di indirizzo di un precedente anno scolastico)
Fasi dell’iter progettuale:
1. Lettura del contesto, interpretazione del tema, documentazione.
2. Analisi delle funzioni e dimensionamento
3. Studi di progetto (scelte compositive e riferimenti linguistici, rapporto tra
forma-funzione- struttura)
4. Definizione della soluzione progettuale
5. Rappresentazione del progetto definitivo al CAD in scala idonea (piante,
sezioni, prospetti, dettagli, vedute prospettiche dall’interno e dall’esterno)
6. Relazione di progetto
II MODULO – LA PRATICA DEL PROGETTO: “PARCO URBANO E PADIGLIONE
POLIFUNZIONALE A CAPUA”
Il contesto ambientale prescelto per il tema di progetto è uno dei centri
urbanisticamente più interessanti del nostro territorio; le implicazioni
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 47 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
E L
AB
OR
ATO
RIO
(A
RC
HIT
ETTU
RA
ED
AM
BIE
NTE
)
47
dell’inserimento del verde di progetto nella città “costruita” costituisce il filo
conduttore del tema.
Il percorso di progetto del parco è completato con l’inserimento di un
manufatto architettonico al suo interno (padiglione polifunzionale). Il rapporto
tra architettura del verde ed architettura “costruita” della città avviata con il
tema del parco urbano si arricchisce in tal modo di un ulteriore passaggio.
Fasi del progetto:
1. Excursus tra storia e linguaggi (il giardino all’italiana e alla francese, il giardino
all’inglese, Il parco urbano nelle grandi trasformazioni urbane dell’ottocento,
Il verde nella città contemporanea)
2. Lettura del contesto
3. Analisi delle funzioni e dimensionamento
4. Studi di progetto (scelte compositive e riferimenti linguistici)
5. Definizione della soluzione progettuale
6. Rappresentazione del progetto definitivo al CAD in scala idonea (piante,
sezioni, prospetti, dettagli, vedute prospettiche dall’interno e dall’esterno)
7. Relazione di progetto
UU.DD. LABORATORIO (I e II Modulo)
1. Approfondimenti delle tecniche di rappresentazione a mano libera del sito di
progetto e degli studi progettuali
2. Modello del sito di progetto
3. Approfondimenti di materiali e dettagli costruttivi di progetto
4. Modelli di studio e definitivo della soluzione progettuale
5. Report fotografico e video del percorso progettuale
III MODULO “I Linguaggi dell’architettura: excursus di riepilogo ed
approfondimenti”*
1. I Linguaggi dell’architettura moderna: riepilogo
a. Il Movimento Moderno: Le radici ed il quadro d’insieme
b. Le varianti linguistiche del Funzionalismo: razionalismo ed architettura
organica
c. Opere ed Autori: richiamo dei lavori di ricerca sviluppati nel quarto
anno
2. I Linguaggi dell’Architettura Contemporanea, un sintetico excursus:
l’eredità del Movimento Moderno tra Post-modern e Decostruttivismo
IV MODULO – LA PRATICA DEL PROGETTO: II simulazione della Prova di indirizzo*
“Nuovo manufatto edilizio a destinazione pubblica, in periferia urbana da
riqualificare”
(Quale lavoro propedeutico all’Esame di Stato, il tema è stato ripreso da una
Traccia per la prova di indirizzo di un precedente anno scolastico svolto con gli
stessi tempi e modalità)
Fasi dell’iter progettuale:
1. Lettura del contesto, interpretazione del tema, documentazione.
2. Analisi delle funzioni e dimensionamento
3. Studi di progetto (scelte compositive e riferimenti linguistici, rapporto tra
forma-funzione- struttura)
4. Definizione della soluzione progettuale
5. Rappresentazione del progetto definitivo al CAD in scala idonea (piante,
sezioni, prospetti, dettagli, vedute prospettiche dall’interno e dall’esterno)
Relazione di progetto
UU.DD. LABORATORIO
1. Approfondimenti delle tecniche di rappresentazione a mano libera del sito di
progetto e degli studi progettuali
2. Modello del sito di progetto
3. Approfondimenti di materiali e dettagli costruttivi di progetto
4. Modelli di studio e definitivo della soluzione progettuale
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 48 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
E L
AB
OR
ATO
RIO
(A
RC
HIT
ETTU
RA
ED
AM
BIE
NTE
)
48
V MODULO
“Approfondimenti del tema di progetto sviluppato nel I quadrimestre, per la
definizione del percorso interdisciplinare per il Colloquio”
1. Le caratteristiche del progetto: spunti interdisciplinari per il colloquio
2. Ipotesi del percorso interdisciplinare
3. Confronti e sviluppi con i docenti delle altre discipline
4. Redazione del percorso interdisciplinare
(* moduli ancora da svolgere)
ABILITA’
- Saper sviluppare coerentemente l’iter progettuale, ricercando soluzioni
appropriate ai temi assegnati, nei tempi e con le modalità fissate
- Saper utilizzare materiali, soluzioni tecnologiche e costruttive aderenti alle scelte
progettuali
- Sapere sviluppare soluzioni di progetto in rapporto al contesto
-Saper leggere ed analizzare un’opera di architettura moderna e contemporanea
nelle diverse componenti (funzionali, strutturali, formali e linguistiche) ed il suo
rapporto con il contesto
- Saper operare riferimenti linguistici nelle scelte progettuali
- Saper rappresentare compiutamente il progetto, anche attraverso l’uso del CAD
- Saper illustrare il progetto attraverso una relazione
-Saper individuare e sviluppare un percorso interdisciplinare, muovendo da
un’esperienza di progetto
COMPETENZE
- Capacità di utilizzare la rappresentazione a mano libera di un’architettura e del
contesto, come strumenti di analisi e progetto
- Capacità di sviluppare l’iter di progetto sul tema assegnato in modo esauriente
ed autonomo, rispettando i tempi di consegna
-- Capacità di scegliere materiali, soluzioni tecnologiche e costruttive coerenti con
le finalità funzionali, espressive, linguistiche e di contestualizzazione del progetto.
- Capacità di rappresentazione esauriente del progetto attraverso l’uso
consapevole degli strumenti manuali ed informatici
- Capacità di illustrare l’iter progettuale e le soluzioni adottate attraverso una
relazione
- Capacità di sviluppare connessioni ed approfondimenti interdisciplinari intorno
all’esperienza di progetto
METODOLOGIA DIDATTICA
L’approccio induttivo ed euristico alla variegata e complessa esperienza della progettazione,
che ha costituito la scelta metodologica di fondo della didattica disciplinare, è stato
confermato anche per il monoennio conclusivo del corso.
Congeniale alla vocazione sperimentale della materia, appare il più idoneo ad innescare
curiosità e motivazioni nell’allievo, ad educarlo alla ricerca personale, a costruire mano a
mano, per successivi frammenti, una formazione specifica non esaustiva ma coerente,
suscettibile di ulteriori sviluppi.
I collegamenti interdisciplinari sono la chiave per fornire agli studenti una formazione completa,
uscendo dall’erronea dicotomia tra materie umanistiche e di indirizzo. Le prime, troppo radicate
in un nozionismo astratto, possono aumentare i livelli di attenzione e motivazione degli studenti,
proponendo un approccio e una metodica di tipo laboratoriale. In modo reciproco le
seconde, cosiddette discipline tecnico-pratiche, attraverso l’approccio semiologico, si
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 49 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
E L
AB
OR
ATO
RIO
(A
RC
HIT
ETTU
RA
ED
AM
BIE
NTE
)
49
possono arricchire trasponendo nei linguaggi visivi e plastici i significati e i contenuti provenienti
dall’analisi dei testi letterari e artistici. L’interdisciplinarietà, va quindi perseguita, prima ancora
che nella scelta di tematiche convergenti, sul piano metodologico di tipo induttivo e
fenomenologico.
Essa è particolarmente importante nell’anno conclusivo del corso, per una adeguata
preparazione dell’allievo all’esame di stato; a tal fine la tematica di progetto sviluppata nel
corso dell’anno è stata pensata come traccia di partenza intorno a cui coinvolgere le altre
discipline per la costruzione dei percorsi interdisciplinari per il Colloquio.
MEZZI E STRUMENTI
IL carattere variegato della didattica disciplinare prevede una gamma articolata di strumenti:
libro di testo, materiale bibliografico messo a disposizione dal docente, linkografia di settore sul web,
strumenti per il disegno professionale e per le esercitazioni di lab., software per il disegno assistito
(CAD)
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE, VISITE, VIAGGI DI INDIRIZZO
- Mete di architettura contemporanea a Roma: visite guidate all’Auditorium Parco della
Musica di Renzo Piano ed al MACRO di Odille Decq
- Il progetto del Parco Urbano a Capua, alla scoperta del contesto: sopralluogo all’area
d’intervento; visita al Museo Campano e a Palazzo Lanza
SPAZI E TEMPI
Spazi
- Aule speciali per il disegno manuale e al CAD
- Laboratori di indirizzo
Tempi
- Progettazione: sei ore settimanali, distribuite in tre lezioni da due ore ciascuna
- Laboratorio: otto ore settimanali
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono state effettuate verifiche formative in itinere e sommative alla fine di ogni modulo didattico.
Hanno costituito oggetto di verifica gli elaborati grafici e plastici, le relazioni di progetto, le
ricerche.
La valutazione ha accertato i livelli di raggiungimento degli obiettivi prefissati in termini di
conoscenze ed abilità, per ciascun modulo e delle competenze maturate alla fine dell’anno
scolastico.
I progressi rispetto alla situazione di partenza, la partecipazione attiva e la curiosità intellettuale,
l’assiduità nell’impegno e la disponibilità all’approfondimento personale hanno contribuito a
delineare il precorso di maturazione dell’allievo.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 50 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
E L
AB
OR
ATO
RIO
(A
RC
HIT
ETTU
RA
ED
AM
BIE
NTE
)
50
TESTO IN ADOZIONE
Progettazione:
Autori: Vedovi – De Giorgi
Titolo: Architettura ed Ambiente- Discipline Progettuali (Libro digitale multimediale)- 2
Ed. CLITT (Zanichelli)
Laboratorio:
Autori: Vedovi – De Giorgi
Titolo: Architettura ed Ambiente- Laboratorio Di Architettura 2 e 3 - 2
Ed. CLITT (Zanichelli)
CASERTA, 15 maggio 2016
Il docente di Progettazione
Giovanni Maria DELLA VALLE
I docenti di Laboratorio
Roberto CORSETTO
Vittorio DI TOMMASO
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 51 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
, LA
BO
RA
TOR
IO e
DIS
CIP
LIN
E G
EOM
etri
che
E SC
ENO
TEC
NIC
HE
(SC
ENO
GR
AFI
A)
51
DISCIPLINE PROGETTUALI, LABORATORIO E DISCIPLINE GEOMETRICHE E SCENOTECNICHE
(SCENOGRAFIA)
DOCENTI: DI DIO DOMENICO, FUSCO VINCENZO E TARIELLO CAMILLA
RELAZIONE SUL GRUPPO CLASSE
La sezione “Scenografia” della Classe si compone solo di cinque allievi, ragion per cui è stato molto
agevolato il compito dei docenti nel seguire singolarmente i singoli. Tutti gli alunni sono stati sempre
molto interessati alle discipline, con voglia di apprendere e di migliorare. Anche coloro che
presentavano inizialmente lacune più o meno gravi sono riusciti per gran parte a colmarle, ma la loro
costante buona volontà li sta portando ad una chiusura d’anno più che dignitosa. Sono presenti
comunque nel gruppo anche delle realtà molto positive che in qualche modo hanno trainato i più
deboli permettendo loro i notevoli miglioramenti che son riusciti ad ottenere. Nel complesso la classe si ritiene che possa affrontare l’esame con una certa tranquillità ed ottenere risultati dignitosi.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
CONOSCENZE
I° QUADRIMETSTRE
I° MODULO - “IL TEATRO DEL NOVECENTO”
1 Conoscenze delle tecniche artistiche adottate nelle realizzazioni
scenografiche del ‘900.
2 Conoscenza delle tecniche geometriche per la restituzione grafica di un
bozzetto
3 Conoscenza dei materiali e dei processi di lavorazione.
4 Il percorso di progetto:
lettura del testo
ricerca iconografica
bozzetti di scene e costumi
restituzione grafica
modello in scala
5 Storia del Teatro :Il Novecento
II° QUADRIMETSTRE
II° MODULO - “LE NUOVE FORME DI SPETTACOLO: CINEMA E
TELEVISIONE”
1. Conoscere le attrezzature fondamentali per le riprese
2. Conoscere uno studio televisivo nelle sue componenti fondamentali
3. Conoscenza dell’evoluzione storica degli studi cinematografici ( Cinecittà) e
loro evoluzione
4. Conoscenza dei sistemi costruttivi, di ripresa e di illuminazione.
5. Conoscenza dei materiali da costruzione di set cinematografici e scenografie
televisive.
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 52 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
, LA
BO
RA
TOR
IO e
DIS
CIP
LIN
E G
EOM
etri
che
E SC
ENO
TEC
NIC
HE
(SC
ENO
GR
AFI
A)
52
ABILITA’
I° QUADRIMESTRE
1. Saper sviluppare un percorso di ricerca
2. Saper applicare i principi e le regole della composizione
3. Saper riconoscere i tratti distintivi del linguaggio storico in riferimento ai
periodi trattati
4. Saper riconoscere la sequenza delle varie fasi dell’iter progettuale: dal
bozzetto alla realizzazione delle scene e dei costumi
5. Saper realizzare un plastico in scala
II° QUADRIMESTRE
1. Saper riconoscere gli elementi di uno studio televisivo
2. Saper riconoscere un set cinematografico
3. Saper progettare una scenografia televisiva (minima)
4. Saper realizzare disegni e bozzetti di ambienti (interni ed esterni) per una
scenografia cinematografica
COMPETENZE
1. Saper sviluppare l’iter progettuale rispetto al tema assegnato
2. Riuscire a realizzare un bozzetto scenografico che risponde in modo
esauriente e completo al tema assegnato
3. Riuscire a restituire geometricamente il bozzetto in scala .
4. Riuscire a realizzare un modello in scala del progetto scenico
5. Riuscire a realizzare le scene o almeno un praticabile
Temi delle esercitazioni, ricerche e approfondimenti.
Teatro dell’assurdo: Aspettando Godot
Pirandello: opera teatrale a scelta degli allievi
Allestimento dello spazio scenico mediante lo studio della forma e della composizione
METODOLOGIA DIDATTICA
La verifica del raggiungimento degli obiettivi è stata eseguita con prove grafiche e di laboratorio
MEZZI E STRUMENTI
Studenti: libri di testo e consigliati, nonché attrezzature per la grafica
Docente: libri di testo e consigliati, lavagna e quant’altro ritenuto utile per la didattica
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE, VISITE, VIAGGI
Per la sezione scenografia, considerata l’estrema praticità grafica e laboratoriale che la caratterizza,
Classe V D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Pagina 53 di 85
Cap
ito
lo: D
ISC
IPLI
NE
PR
OG
ETTU
ALI
, LA
BO
RA
TOR
IO e
DIS
CIP
LIN
E G
EOM
etri
che
E SC
ENO
TEC
NIC
HE
(SC
ENO
GR
AFI
A)
53
non sono state previste attività extrascolastiche, né visite e viaggi, ad eccezione di una probabile
visita al complesso teatrale di Cinecittà.
SPAZI E TEMPI
Le lezioni si sono svolte tutte nelle aule facenti parte del complesso laboratoriale dell’Istituto.
I tempi hanno avuto le seguenti durate: 85 ore per quadrimestre per la disciplina scenografia, 85 ore
per quadrimestre per i laboratori e 34 ore per quadrimestre per la disciplina scenotecnica.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Durante ognuno dei quadrimestri sono state effettuate almeno due verifiche grafiche relative alla
riproduzione di bozzetti scenici, di restituzione prospettica, di disegni esecutivi e di prove di
laboratorio.
Le valutazioni, sia parziali che finali, hanno teso ad accertare: l’apprendimento dei principi teorici
studiati, le capacità operative acquisite, l’autonomia manifestata dagli allievi nelle varie
problematiche affrontate.
TESTO IN ADOZIONE
Testi e dispense specifiche, e quant’altro si è rivelato utile alla didattica della disciplina.
CASERTA, 05-05-2016
FIRME
Camilla Tariello
Domenico Di Dio
Vincenzo Fusco
CASERTA, 15 MAGGIO 2016
FIRME DEI DOCENTI
Prof.ssa Barbara Parillo Firma
_____________________________________
Prof.ssa Maria Rosaria Grassito Firma
_____________________________________
Prof.ssa Gisella Lucia Firma
_____________________________________
Prof. Antonio Palladino Firma
_____________________________________
Prof.ssa Adele Cozzella Firma
_____________________________________
Prof.ssa Anna M. D’Acunio Firma
_____________________________________
Prof. Giovanni Maria della Valle Firma
_____________________________________
Prof. Vittorio Di Tommaso Firma
_____________________________________
Prof. Roberto Corsetto Firma
_____________________________________
Prof. Domenico Di Dio Firma
_____________________________________
Prof.ssa Camilla Tariello Firma
_____________________________________
Prof. Vincenzo Fusco Firma
_____________________________________
Prof.ssa Daniela Lutrario Firma
_____________________________________
Il Dirigente Scolastico
Prof. Antonio Fusco
_____________________________________
Affisso all’albo il 15-05-2016
Copia del documento è a disposizione di tutti i candidati, interni ed esterni.
55
ALLEGATI
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO E DI ATTRIBUZIONE DEL BONUS
ESAM I DI STATO 2015-2016 LICEO ARTISTICO STATALE "San Leucio " CASERTA
Commissione N. SCHEDA DI VALUTAZIONE - COLLOQUIO
CLASSE ____________ CANDIDATO/A ____________________________________________________DATA ___________________
Parti del colloquio
rif. Art.16 comma 2
O.M . 37 del
19/5/2014
Obiettivi
Indicatori
Valutazione
p
un
ti
Voto
Percorso di
approfondimento
o tematica
proposta dal
candidato
(massimo 9)
applicazione
delle conoscenze
e competenze
(massimo 3
punti)
analisi sintesi
approfondimento
rielaborazione
buona/ottima 3 sufficiente 2 insufficiente 1 nulla o scarsa 0
capacità di
collegamento
(massimo 3
punti)
ricchezza
argomentativa
collegamenti tra i
contenuti
contestualizzazione
apporti personali
buona/ottima
3
sufficiente
2
insufficiente 1 nulla o scarsa 0
padronanza
espositiva (massimo
3 punti)
ricchezza
argomentativa
coerenza e coesione
testuale precisione linguistica
vivacità espositiva
buona/ottima
3
sufficiente
2
insufficiente 1 nulla o scarsa 0
Nuclei tematici
proposti dalla
commissione
(massimo 18
punti)
conoscenze e
competenze
(massimo 6
punti)
capacità di sintesi e
approfondimento,
collegamento tra i
contenuti
ottima 6 buona 5 sufficiente 4 mediocre 3 insufficiente 2 grav. insufficiente 1 nulla o scarsa 0
capacità di analisi
e padronanza del
metodo (massimo
6 punti)
contestualizzazione e
rielaborazione, capacità
di discutere gli argomenti.
ottima 6 buona 5 sufficiente 4 mediocre 3 insufficiente 2 grav. insufficiente 1 nulla o scarsa 0
padronanza
espositiva (massimo
6 punti)
competenza linguistica,
terminologia appropriata
ottima 6 buona 5 sufficiente 4 mediocre 3 insufficiente 2 grav. insufficiente 1 nulla o scarsa 0
Discussione degli
elaborati
(massimo 3 punti)
autocorrezione
pien. consapevole 3
suff. consapevole 2
incerto 1
nessuna autocorrezione 0
58
Le discipline coinvolte nella prova sono quattro: Storia, Storia dell’Arte, Lingua Inglese e Matematica .
La tipologia della prova è mista: per le prime tre discipline vi sono 2 quesiti a risposta singola (tipologia B) e 6 quesiti a
risposta multipla (tip. C); per la Lingua Inglese vi sono 2 quesiti a risposta singola; il totale è di 8 quesiti a risposta singola
(tip.B) e 18 a risposta multipla (tip. C).
Quesiti a risposta singola. Ciascun quesito a risposta singola non dovrà superare il numero di 5 righe.
Per le prime tre discipline il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0 ad un massimo di 4,5 punti e verrà attribuito in
base alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0 Punti 0,9 Punti 1,5 Punti 2,0 Punti 2,5 Punti 3,0 Punti 3,4 Punti 3,8 Punti 4,2 Punti 4,5
Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o
gravemente insufficiente
Risposta
poco chiara e
insufficiente
Risposta
parzialmente
corretta
Risposta corretta
con lievi
imprecisioni
Risposta corretta,
ma non articolata
Risposta corretta, completa e
resa con linguaggio
specifico
Per la Lingua Inglese il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0 ad un massimo di 7,5 punti e verrà attribuito in base
alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0 Punti 1,5 Punti 2,5 Punti 3,4 Punti 4,2 Punti 5,0 Punti 5,7 Punti 6,4 Punti 7,0 Punti 7,5
Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o gravemente insufficiente
Risposta
poco chiara e insufficiente
Risposta
parzialmente corretta
Risposta
corretta con lievi
imprecisioni
Risposta corretta, ma non articolata
Risposta corretta, completa e
resa con linguaggio specifico
Quesiti a risposta multipla. Ciascun quesito a risposta multipla ammette una sola risposta. La lettera corrispondente alla
risposta esatta dovrà, per ogni quesito, essere contrassegnata con una crocetta (X). Il punteggio di ogni quesito è 0 per la
risposta non data o errata e 1,0 per la risposta corretta.
Valutazione della singola disciplina. La votazione in quindicesimi relativa ad ogni disciplina è determinata dalla somma dei
punteggi riportati nei singoli quesiti.
Valutazione complessiva della prova. La votazione complessiva della prova è determinata dalla media aritmetica dei
punteggi riportati nei singoli quesiti, arrotondata all’intero più vicino.
Strumenti consentiti. È consentito l’uso del dizionario di Inglese e della calcolatrice scientifica.
Tempo a disposizione per la prova 120 minuti
Disciplina B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 TOTALE firme docenti
Storia …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Storia dell’Arte …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Matematica …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Lingua Inglese …/7.5 …/7.5 …/15
Media Aritmetica ……/15
Punteggio della Prova ……/15
Liceo Artistico Statale
“San Leucio” - Caserta
Esame di Stato 2015/16
I Simulazione Terza Prova Scritta
Data18/12/2015 Classe 5ª D Allieva/o……………………………………………………
Disciplina: STORIA Alunna/o: …………………….................................................
B1 B2 D1 D2 D3 D4 D5 D6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. “Esponi le caratteristiche dell’età Giolittiana”
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. “Indica brevemente i tratti salienti della questione meridionale”
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
D1. In che anno l’Italia invase la Libia?
a) 1940
b) 1911
c) 1935
d) 1922
D2. Quali paesi facevano parte della Triplice Alleanza?
a) Italia, Russia, Austria
b) Italia, Germania, Austria
c) Italia, Francia, Inghilterra
d) Italia, Russia, Inghilterra
D3. Chi furono gli Interventisti?
a) Coloro che erano a favore della neutralità
b) Coloro che erano a favore dell’Austria
c) Coloro che erano a favore della Germania
d) Coloro che erano a favore dell’entrata in guerra
D4. Da chi furono sconfitte le truppe italiane a Caporetto?
a) Austriaci
b) Russi
c) Francesi
d) Serbi
D5. Di che nazionalità era l’attentatore di Sarajevo?
a) Bulgaro
b) Romeno
c) Serbo
d) Ungherese
D6. Chi fu Armando Diaz?
a) Il Presidente del Consiglio
b) Il Presidente della Repubblica
c) Il Comandante dell’Esercito Italiano
d) Il capo degli Interventisti
Disciplina: STORIA DELL’ARTE Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 D1 D2 D3 D4 D5 D6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. Secondo P.Cézanne, “nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambe devono
aiutarsi”. Chiariscine il significato.
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. Cosa s’intende per “ricomposizione retinica”?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
D1.Perchè l’Impressionismo va considerato come premessa indispensabile alle
Avanguardie storiche?:
a) Per aver messo in discussione il ruolo dell’artista nella società borghese
b) Per aver messo l’accento non tanto sul soggetto in sè, ma sul modo di rappresentarlo
c) Per aver riportato alla luce la dimensione inconscia della personalità dell’artista
d) Per aver ripreso l’interesse verso soggetti storico-mitologici
D2. C. Monet ottiene la profondità spaziale:
a) Applicando regole geometriche secondo i canoni della prospettiva lineare
b) Liberamente per trasmettere le sensazioni che luoghi e figure gli suggeriscono
c) Con contrasti di colore estremamente forti che suggeriscono diversi piani prospettici
d) Con l’uso di una prospettiva a cannocchiale che conferisce alle immagini una spazialità
dilatata
D3. Quale tipo di impostazione caratterizza i dipinti di E. Degas?:
a) Un’impostazione dove l’inquadratura è realizzata in modo del tutto arbitraria
b) Un’impostazione basata esclusivamente sull’immagine fotografica da cui ricopia il
soggetto da rappresentare
c) Un’impostazione dove l’inquadratura è realizzata in modo del tutto frontale
d) Un’impostazione studiata, basata spesso su un taglio fotografico
D4. P.A. Renoir intendeva la pittura quale:
a) Espressione di una felicità esistenziale
b) Rappresentazione di soggetti di vita campestre
c) Mezzo di indagine per penetrare la struttura delle cose
d) Rappresentazione oggettiva della realtà
D5. Qual è il ruolo della linea di contorno nelle opere di P. Gauguin?:
a) Assume una connotazione spaziale e chiaroscurale incisiva
b) E’ del tutto abolita e le figure sono sfumate
c) E’ sfumata e mette in risalto le figure
d) Mette in risalto le figure ed è sostitutiva dei valori spaziali
D6. Quale sintesi riesce ad attuare V. Van Gogh nelle sue opere?:
a) Una sintesi tra sguardo interiore e percezione del mondo reale
b) Una sintesi tra sguardo interiore e percezione del mondo onirico
c) Una sintesi tra realtà ed impegno sociale dell’artista
d) Una sintesi tra realtà ed l’impegno politico dell’artista
Disciplina: Inglese Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 totale
……/7.5 ……/7.5 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. “Explain why the Victorian Age was a time of optimism and doubts.”
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. “The Chartist Movement was named after the People’s Charter. List the six points included in
the Charter.”
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Disciplina: Matematica Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 D1 D2 D3 D4 D5 D6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola
B1. Data la funzione xx
xxy
9
643
2
, classificarla e determinarne il dominio
Classificazione:………………………………………………………………………………………….
Dominio:
B2. Utilizzando opportunamente le formule ricavate dalle relazioni goniometriche, sapendo che
17
15sen , e che II quadrante, determinare il valore di cos , tg e cotg.
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
C1. Una funzione f che associa elementi di un insieme A ad elementi di un insieme B è
suriettiva se:
a) è una corrispondenza uno ad uno
b) ci possono essere elementi di B esclusi dalla relazione
c) ogni elemento di B è i corrispondente di qualche elemento di A
d) ad elementi diversi dell’insieme A corrispondono elementi diversi dell’insieme B
C2. Per poter essere invertibile, una funzione deve essere:
a) suriettiva
b) iniettiva
c) biettiva
d) né suriettiva, né iniettiva
C3. Per comprendere se un grafico cartesiano è di una funzione numerica:
a) si usa il test della retta orizzontale
b) si usa il test della retta verticale
c) si proietta il grafico sull’asse y
d) si proietta il grafico sull’asse x
C4. Una funzione è strettamente decrescente se risulta:
a) 2121 yyxx
b) 2121 yyxx
c) 2121 yyxx
d) 2121 yyxx
C5. Quale delle seguenti uguaglianze è falsa?
a)
sen
costg
b)
tg
1cotg
c)
sen
coscotg
d) 1sencos 22
C6. Qual è la misura in radianti dell’angolo la cui misura in gradi è 75°
a) 12
5
b) 5
12
c) 12
5
d) 75
Liceo Artistico Statale
“San Leucio” - Caserta
Esame di Stato 2015/16
II Simulazione Terza Prova Scritta
Data16/03/2016 Classe 5ª D/Arch. Allieva/o……………………………………………………
Le discipline coinvolte nella prova sono quattro: Storia dell’Arte, Laboratorio, Fisica e Lingua Inglese .
La tipologia della prova è mista: per le prime tre discipline vi sono 2 quesiti a risposta singola (tipologia B) e 6 quesiti a
risposta multipla (tip. C); per la Lingua Inglese vi sono 2 quesiti a risposta singola; il totale è di 8 quesiti a risposta singola
(tip.B) e 18 a risposta multipla (tip. C).
Quesiti a risposta singola. Ciascun quesito a risposta singola non dovrà superare il numero di 5 righe.
Per le prime tre discipline il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0 ad un massimo di 4,5 punti e verrà attribuito in
base alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0 Punti 0,9 Punti 1,5 Punti 2,0 Punti 2,5 Punti 3,0 Punti 3,4 Punti 3,8 Punti 4,2 Punti 4,5
Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o
gravemente insufficiente
Risposta
poco chiara e
insufficiente
Risposta
parzialmente
corretta
Risposta
corretta
con lievi
imprecisioni
Risposta corretta,
ma non articolata
Risposta corretta, completa e
resa con linguaggio
specifico
Per la Lingua Inglese il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0 ad un massimo di 7,5 punti e verrà attribuito in base
alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0 Punti 1,5 Punti 2,5 Punti 3,4 Punti 4,2 Punti 5,0 Punti 5,7 Punti 6,4 Punti 7,0 Punti 7,5
Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o gravemente insufficiente
Risposta poco chiara e
insufficiente
Risposta parzialmente
corretta
Risposta
corretta con lievi
imprecisioni
Risposta corretta, ma non articolata
Risposta corretta, completa e resa con linguaggio
specifico
Quesiti a risposta multipla. Ciascun quesito a risposta multipla ammette una sola risposta. La lettera corrispondente alla
risposta esatta dovrà, per ogni quesito, essere contrassegnata con una crocetta (X). Il punteggio di ogni quesito è 0 per la
risposta non data o errata e 1,0 per la risposta corretta.
Valutazione della singola disciplina. La votazione in quindicesimi relativa ad ogni disciplina è determinata dalla somma dei
punteggi riportati nei singoli quesiti.
Valutazione complessiva della prova. La votazione complessiva della prova è determinata dalla media aritmetica dei
punteggi riportati nei singoli quesiti, arrotondata all’intero più vicino.
Strumenti consentiti. È consentito l’uso del dizionario di Inglese e della calcolatrice scientifica.
Tempo a disposizione per la prova 120 minuti
Disciplina B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 TOTALE firme docenti
Storia dell’Arte …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Laboratorio …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Fisica …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Lingua Inglese …/7.5 …/7.5 …/15
Media Aritmetica ……/15
Punteggio della Prova ……/15
Disciplina: STORIA DELL’ARTE Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 D1 D2 D3 D4 D5 D6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. Cosa s’intende per “Quarta dimensione”?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. Nel Razionalismo in architettura si parla di “angolo di vetro e pianta libera”chiariscine il
significato. (max 5 righe)
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
D1. Quali sono i tratti dello “stile moderno” di Klimt? a) una bidimensionalità accentuata mossa da tratti curvilinei e sinuosi
b) una tridimensionalità mossa da tratti curvilinei e sinuosi
c) una fusione tra naturalismo e bidimensionalità
d) una fusione tra naturalismo e tridimensionalità
D2. Nell’Urlo di Munch i colori sono
a) espressivi
b) simbolici
c) naturali ed affermano valori espressivi
d) simbolici ed affermano valori espressivi
D3. Nel dipinto La danza H. Matisse
a)descrive la realtà con colori freddi e madreperlacei
b)esprime con il colore la percezione della realtà
c)esprime il movimento inarrestabile della vita
d)rinunzia all’organizzazione razionale della composizione
D 4. Le Cinque donne per strada di E.L.Kirchner sono:
a) simbolo grottesco della degenerazione morale
b) semplice rappresentazione della realtà
c) uno studio sul colore
d) una riproduzione geometrica della realtà
D5. Quali furono le fonti di ispirazione di Les Demoiselles d’Avignon?
a) arte giapponese – africana
b) arte iberica- polinesiana
c) arte iberica- africana
d) arte iberica- giapponese
D6. Il “cubismo sintetico” nasce dall’esigenza di a) recuperare la linea di contorno
b) recuperare il volume
c) recuperare la trimensionalità
d) recuperare la concretezza della realtà
Disciplina: Lab. Ebanisteria Alunna/o …………………….............................
B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. Per realizzare un plastico i materiali minimi sono:
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. Il ruolo del modello all’interno dell’iter progettuale
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
C1. Lo spessore di una parete X Lam in legno lamellare va da cm:
e) 10 x 20
f) 5 x 30
g) 15 x 20
h) 7 x 10
C2. – I sistemi costruttivi tradizionali quali materiali utilizzano:
e) Legno e pietra
f) Ferro e vetro
g) Cemento e legno
h) Mattoni e acciaio
C3. Una rampa per disabili, per essere di facile accesso, che pendenza massima può avere?
e) 8%
f) 20%
c) 10%
i) 5%
C4. Differenza tra modello e prototipo:
e) Sono la stessa cosa
f) Il prototipo può essere realizzato in qualsiasi scala, il modello no
g) Il modello solo in scala 1:1
h) Il prototipo rispetto al modello dev’essere realizzato in scala 1.1 e con i materiali previsti dal
progetto
C5. Le pareti, gli impianti, l’intonacatura, le pavimentazioni, gli infissi e i sanitari
e) Sono la parte integrante di un rustico di una costruzione
f) Sono parte integrante dell’allestimento, cioè la fase di rifinitura di un edificio
g) Sono la parte strutturale di un edificio
h) Sono essenziali per la coibentazione
C6. Le tavole impiegate per la realizzazione dei pannelli lamellari (X LAM) hanno uno spessore:
e) 1cm
f) 4cm
g) 5cm
h) 2cm
Disciplina: Inglese Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 totale
……/7.5 ……/7.5 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. Can you explain why the Great War was defined a conflict of unparalleled destruction?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. In 1886 Vincent van Gogh moved to Paris and this can be considered an important turning
point in his career. Explain why.
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Disciplina: Fisica Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola
B1. Scrivi accanto a ciascuno dei sistemi di condensatori riportati sotto il valore delle capacità
equivalente, utilizzando le formule opportune:
C1 = 12 mF C2 = 8 mF
C1 = 4 mF C2 = 10 mF C3 = 20 mF
C =
C =
C1 = 12 mF C2 = 8 mF
C1 = 4 mF C2 = 10 mF C3 = 20 mF
C =
C =
B2. Esprimi la definizione di Campo Elettrostatico (max 5 righe)
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
C1. Quali tra i seguenti materiali è dal punto di vista elettrico un buon conduttore?
a) acqua salata
b) plastica
c) ceramica
d) silicio
C2. Il principio di conservazione della carica elettrica afferma che
a) in un sistema isolato la carica totale è costante nel tempo
b) la forza che agisce su una carica è la somma vettoriale delle forze
c) in un sistema isolato la carica totale aumenta col passare del tempo
d) ogni carica elettrica è sempre un multiplo intero della carica dell’elettrone
a)
b) C3. Le linee di forza di una carica puntiforme positiva sono
a) piani paralleli
b) sfere concentriche
c) semirette uscenti dall’origine
d) semirette entranti nell’origine
C4. Il potenziale elettrico in un punto a distanza r dalla carica sorgente Q è pari a
a) r
QrV
2
04
1
b)
2
2
04
1
r
QrV
c) 2
04
1
r
QrV
d)
r
QrV
04
1
c)
C5. Le superfici equipotenziali sono
a) perpendicolari alle linee di forza del campo elettrico
b) parallele alle linee di forza del campo elettrico
c) sfere
d) piani paralleli
d)
C6. All’interno di un conduttore in equilibrio elettrostatico il campo elettrico è
a) molto elevato
b) perpendicolare alla superficie
c) zero
d) disposto in linee concentriche
Liceo Artistico Statale
“San Leucio” - Caserta
Esame di Stato 2015/16
II Simulazione Terza Prova Scritta
Data16/03/2016 Classe 5ª D/Scenogr.
Allieva/o…………………………………………………
…
Le discipline coinvolte nella prova sono quattro: Storia dell’Arte, Laboratorio, Fisica e Lingua Inglese .
La tipologia della prova è mista: per le prime tre discipline vi sono 2 quesiti a risposta singola (tipologia B) e 6 quesiti a
risposta multipla (tip. C); per la Lingua Inglese vi sono 2 quesiti a risposta singola; il totale è di 8 quesiti a risposta singola
(tip.B) e 18 a risposta multipla (tip. C).
Quesiti a risposta singola. Ciascun quesito a risposta singola non dovrà superare il numero di 5 righe.
Per le prime tre discipline il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0 ad un massimo di 4,5 punti e verrà attribuito in
base alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0 Punti 0,9 Punti 1,5 Punti 2,0 Punti 2,5 Punti 3,0 Punti 3,4 Punti 3,8 Punti 4,2 Punti 4,5
Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o gravemente insufficiente
Risposta poco chiara e
insufficiente
Risposta parzialmente
corretta
Risposta
corretta con lievi
imprecisioni
Risposta corretta, ma non articolata
Risposta corretta, completa e resa con linguaggio
specifico
Per la Lingua Inglese il punteggio di ogni quesito va da un minimo di 0 ad un massimo di 7,5 punti e verrà attribuito in base
alla seguente tabella di valutazione:
Punti 0 Punti 1,5 Punti 2,5 Punti 3,4 Punti 4,2 Punti 5,0 Punti 5,7 Punti 6,4 Punti 7,0 Punti 7,5
Molto negativo
1 – 2 – 3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9-10
Risposta non data, errata o
gravemente insufficiente
Risposta
poco chiara e
insufficiente
Risposta
parzialmente
corretta
Risposta
corretta
con lievi imprecisioni
Risposta corretta,
ma non articolata
Risposta corretta, completa e
resa con linguaggio
specifico
Quesiti a risposta multipla. Ciascun quesito a risposta multipla ammette una sola risposta. La lettera corrispondente alla
risposta esatta dovrà, per ogni quesito, essere contrassegnata con una crocetta (X). Il punteggio di ogni quesito è 0 per la
risposta non data o errata e 1,0 per la risposta corretta.
Valutazione della singola disciplina. La votazione in quindicesimi relativa ad ogni disciplina è determinata dalla somma dei
punteggi riportati nei singoli quesiti.
Valutazione complessiva della prova. La votazione complessiva della prova è determinata dalla media aritmetica dei
punteggi riportati nei singoli quesiti, arrotondata all’intero più vicino.
Strumenti consentiti. È consentito l’uso del dizionario di Inglese e della calcolatrice scientifica.
Tempo a disposizione per la prova 120 minuti
Disciplina B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 TOTALE firme docenti
Storia dell’Arte …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Laboratorio …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Fisica …/4.5 …/4.5 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/1.0 …/15
Lingua Inglese …/7.5 …/7.5 …/15
Media Aritmetica ……/15
Punteggio della Prova ……/15
Disciplina: STORIA DELL’ARTE Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 D1 D2 D3 D4 D5 D6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. Cosa s’intende per “Quarta dimensione”?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. Nel Razionalismo in architettura si parla di “angolo di vetro e pianta libera”chiariscine il
significato. (max 5 righe)
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
D1. Quali sono i tratti dello “stile moderno” di Klimt? a) una bidimensionalità accentuata mossa da tratti curvilinei e sinuosi
b) una tridimensionalità mossa da tratti curvilinei e sinuosi
c) una fusione tra naturalismo e bidimensionalità
d) una fusione tra naturalismo e tridimensionalità
D2. Nell’Urlo di Munch i colori sono
a) espressivi
b) simbolici
c) naturali ed affermano valori espressivi
d) simbolici ed affermano valori espressivi
D3. Nel dipinto La danza H. Matisse
a)descrive la realtà con colori freddi e madreperlacei
b)esprime con il colore la percezione della realtà
c)esprime il movimento inarrestabile della vita
d)rinunzia all’organizzazione razionale della composizione
D 4. Le Cinque donne per strada di E.L.Kirchner sono:
a) simbolo grottesco della degenerazione morale
b) semplice rappresentazione della realtà
c) uno studio sul colore
d) una riproduzione geometrica della realtà
D5. Quali furono le fonti di ispirazione di Les Demoiselles d’Avignon?
a) arte giapponese – africana
b) arte iberica- polinesiana
c) arte iberica- africana
d) arte iberica- giapponese
D6. Il “cubismo sintetico” nasce dall’esigenza di a) recuperare la linea di contorno
b) recuperare il volume
c) recuperare la trimensionalità
d) recuperare la concretezza della realtà
Disciplina: Laboratorio Scenografia
Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. A che servono i tiri?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. Con il termine “parapettata” che intendiamo?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
C1. Come viene chiamato quell’elemento scenico, che posto davanti al fondale crea una continuità
visiva?
i) Riva
j) Nicchio
k) Burattino
l) Riva a bandinella
C2. – Come viene chiamata una quinta sagomata?
j) Spezzato
k) Fondale
l) Praticabile
m) Principale
C3. Gli elementi “obliqui” posti in un’armatura di una quinta come vengono chiamati?
g) Traverse
h) Telai
c) Venti
n) Fazzoletti
C4. Come viene chiamato un praticabile tagliato in diagonale?
i) Quartobono
j) Nicchio
k) Praticabile a cannochiale
l) Cervello
C5. Che cos’è lo zucchetto?
i) Un cuneo di legno
j) Un tiro
k) Un tipo di taglio
l) Un contrappeso
C6. Come vengono definite le quinte poste parallele al boccascena?
i) All’italiana
j) Telettoni
k) Telette
l) Nasi
Disciplina: Inglese Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 totale
……/7.5 ……/7.5 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola (max 5 righe)
B1. Can you explain why the Great War was defined a conflict of unparalleled destruction?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
B2. In 1886 Vincent van Gogh moved to Paris and this can be considered an important turning
point in his career. Explain why.
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Disciplina: Fisica Alunna/o:…………………….............................
B1 B2 C1 C2 C3 C4 C5 C6 totale
……/4.5 ……/4.5 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/1 ……/15
Tipologia B: quesiti a risposta singola
B1. Scrivi accanto a ciascuno dei sistemi di condensatori riportati sotto il valore delle capacità
equivalente, utilizzando le formule opportune:
C1 = 12 mF C2 = 8 mF
C1 = 4 mF C2 = 10 mF C3 = 20 mF
C =
C =
C1 = 12 mF C2 = 8 mF
C1 = 4 mF C2 = 10 mF C3 = 20 mF
C =
C =
B2. Esprimi la definizione di Campo Elettrostatico (max 5 righe)
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: quesiti a scelta multipla (una sola risposta è corretta)
C1. Quali tra i seguenti materiali è dal punto di vista elettrico un buon conduttore?
a) acqua salata
b) plastica
c) ceramica
d) silicio
C2. Il principio di conservazione della carica elettrica afferma che
a) in un sistema isolato la carica totale è costante nel tempo
b) la forza che agisce su una carica è la somma vettoriale delle forze
c) in un sistema isolato la carica totale aumenta col passare del tempo
d) ogni carica elettrica è sempre un multiplo intero della carica dell’elettrone
C3. Le linee di forza di una carica puntiforme positiva sono
a) piani paralleli
b) sfere concentriche
c) semirette uscenti dall’origine
d) semirette entranti nell’origine
C4. Il potenziale elettrico in un punto a distanza r dalla carica sorgente Q è pari a
a) r
QrV
2
04
1
b)
2
2
04
1
r
QrV
c) 2
04
1
r
QrV
d)
r
QrV
04
1
C5. Le superfici equipotenziali sono
a) perpendicolari alle linee di forza del campo elettrico
b) parallele alle linee di forza del campo elettrico
c) sfere
d) piani paralleli
C6. All’interno di un conduttore in equilibrio elettrostatico il campo elettrico è
a) molto elevato
b) perpendicolare alla superficie
c) zero
d) disposto in linee concentriche