CLASSE 5° D - ISTITUTO PROFESSIONALE CESARE … · ALIMENTI E ALIMENTAZIONE PAONE ANGELA ......

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 CLASSE 5° D 2014-15

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CLASSE 5° D

2014-15

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SOMMARIO

Composizione del Consiglio di Classe pag. 3

Il profilo professionale pag. 3

Presentazione della classe Elenco dei candidati pag.5 Presentazione della classe Progetto educativo e didattico pag.6 Obiettivi educativi pag.7 Obiettivi trasversali pag.7 Obiettivi didattici pag. 7 Metodi pag.8 Mezzi e strumenti pag.8 Attività interdisciplinari pag.8 Attività di recupero pag. 8 Progetti, attività integrative (culturali e professionalizzanti) e visite di istruzione pag. 8 Modalità di verifica pag.9 Strumenti e criteri di valutazione pag.10 Valutazione del comportamento pag.10 Valutazione delle prove scritte pag.12 Valutazione delle prove orali pag.13 Criteri di attribuzione del credito scolastico pag.15 Programmi Italiano pag.16 Storia pag.18 Matematica pag. 20 Laboratorio servizi enogastronomici di cucina pag. 21 Lingua inglese pag. 23 Lingua spagnola pag.25 Scienze fisiche e motorie pag.26 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva pag.28 Laboratorio servizi enogastronomici di sala pag. 30 Scienza e cultura dell’alimentazione pag. 31 Religione pag. 33

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Relazioni pag.34 Italiano pag.34 Storia pag.37 Matematica pag. 39 Laboratorio servizi enogastronomici di cucina pag. 42 Lingua inglese pag. 46 Lingua spagnola pag. 49 Scienze fisiche e motorie pag. 54 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva pag. 56 Laboratorio servizi enogastronomici di sala pag. 59 Scienza e cultura dell’alimentazione pag. 64 Religione pag. 68 Alternanza scuola lavoro pag. 72 Premesse generali pag. 72 Finalità pag. 72 Fasi del processo pag. 73 Valutazione pag. 73 Resoconto ASL pag. 73 Simulazioni terza prova pag. 74 Date delle prove pag. 74 Prova di L. S. E. C. pag. 75 Prova di Lingua spagnola pag. 77 Prova di lingua inglese pag. 80 Prova di diritto e tecniche amministrative pag. 82 Griglie di valutazione delle prove d’esame pag.84 Analisi di un testo pag.84 Saggio breve pag.85 Articolo di giornale pag.86 Tema storico pag.87 Tema di attualità pag.88 Seconda prova pag.89 Terza prova pag.91 Terza prova lingua straniera pag.92 Colloquio pag. 93 Allegati: Relazioni finali alunni con disabilità e PDP

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE 5 “D” INDIRIZZO ENOGASTRONOMIA SEZ. CUCINA

Dirigente scolastico: Rachele Scandella

DISCIPLINA DI INSEGNAMENTO DOCENTE (COGNOME E NOME) FIRMA

ITALIANO E STORIA GIUPPONI GIULIANA

LINGUA INGLESE CIPOLLA CARLA MARIA

LINGUA SPAGNOLA PATERNIANI YLENIA

ALIMENTI E ALIMENTAZIONE PAONE ANGELA

LABORATORIO SERV. CUCINA URBANI PAOLO

LABORATORIO SERV. SALA BARETTA FEDERICO

MATEMATICA SIMONELLI SANDRO

DIRITTO E TECN. AMMINIST. ZAMENGO FLAVIO

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE GANDOLFO LUISA

RELIG.CATTOLICA ZANI CLAUDIA

SOSTEGNO GIULIANO ANDREINA

SOSTEGNO GRASSO ANTONIO

SOSTEGNO VIVIANI FEDERICO

SOSTEGNO DÌ LAURO PAOLA

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IL PROFILO PROFESSIONALE

L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo

studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e

normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.

L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di

accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per

valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la

tipicità dei prodotti enogastronomici.

La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove

tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della

comunicazione, della vendita e del marketing di settore.

Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di

intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei

prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle

tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e

tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.

Il titolo che gli studenti conseguiranno è di tecnico dei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità

alberghiera – articolazione “ cucina”.

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ELENCO DEI CANDIDATI

Nr. Cognome Nome

1 BARACCO AURORA

2 BARBATO MARCO

3 BRUSEGAN ALBERTO

4 BUSANA ENRICO

5 CABBIA ARIANNA

6 CAMACHO VANESSA

7 CARRARO EDOARDO

8 DELIU ARSEN

9 FAVARETTO ALESSIO

10 FERRO RICCARDO

11 HUANG ALESSANDRO

12 LANDO MARCO

13 LAZAR PAUL PETRUT

14 MARELLA LUCA

15 MINTO ANNALIA

16 NIERO DAVIDE

17 POPOV BOYAN

18 QUINONES DAVID

19 RIATO MATTIA

20 SANTELLO MARCO

21 SIMIONATO RUGGERO

22 TOLIN CLAUDIO

23 ZAMPIERI MATTIA

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PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

Essere consapevoli che la lingua è uno strumento prezioso di comunicazione, di conoscenza ed esplorazione della civiltà del proprio paese e di quelli di cui si studia la lingua;

Sviluppare un atteggiamento di curiosità e interesse verso le culture e le civiltà di altri popoli per migliorarne la conoscenza, e di tolleranza e rispetto verso gli aspetti della cultura divergenti da quella italiana, nella prospettiva di un confronto e di un progressivo scambio ed arricchimento culturale come futuro cittadino europeo.

Arricchire la loro formazione umana e culturale offrendo conoscenze e sviluppando competenze e capacità adeguate per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e/o studio universitario

Mettere in grado gli allievi di eseguire ogni tecnica appresa in maniera autonoma o inserita in un contesto articolato di gruppo

Saper farli dialogare rispettando le idee degli altri e sostenendo, con argomenti validi, le proprie

Far in modo che gli studenti acquisiscano la consapevolezza dell’appartenenza dell’area disciplinare delle varie materie

Far partecipare gli allievi in modo responsabile al lavoro organizzato e di gruppo

Saper analizzare e comprendere le proprie reazioni e posizioni rispetto alle varie situazioni di lavoro e di capacità umane e professionali che il settore ristorativo richiede

Sviluppare la consapevolezza che viviamo in una regione ed in un paese in cui il turismo e la ristorazione costituisco una risorsa importante

Sviluppare l’attitudine al problem solving.

Sviluppare negli allievi una attitudine alla flessibilità per potersi ben inserire in una realtà in cui i cambiamenti avvengono in modo veloce.

Promuovere corrette e permanenti abitudini di vita

Agire secondo un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali, professionali.

Contribuire all’acquisizione del valore della corporeità. Mirare a rendere la persona capace in modo consapevole di: affrontare, analizzare e controllare situazioni problematiche personali e sociali utilizzando pienamente le proprie qualità fisiche e neuro-muscolari

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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire ed interpretare l’ informazione

COMPETENZE DIDATTICO SPECIFICHE

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto

Svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

METODI

Lezioni frontali, Lezioni guidate, Coinvolgimento in compiti significativi, Attività di laboratorio,

Lezioni interattive, ricerche, esercitazioni individuali e di gruppo. Dimostrazioni pratiche

approfondimenti su documenti e testi non scolastici. Partecipazione a progetti territoriali e

conferenze, visite d’istruzione, uscite didattiche, esercitazioni in palestra, corsi di aggiornamento.

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STRUMENTI Libri di testo, Manuali, Dizionari, Fascicoli tecnici, Norme; Cataloghi, Appunti predisposti, Sussidi audiovisivi, Riviste di settore, Attrezzature multimediali, Lavagna, Internet, LIM, Presentazioni multimediali, partecipazione a gruppi chiusi su social network , attrezzi in palestra.

TEMPI

Il tempo scuola è stato sviluppato in 32 ore alla settimana dal lunedì al venerdì. Due i periodi per la

valutazione: 1° e 2° quadrimestre.

ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI

Durante l’anno scolastico la classe 5E ha partecipato al lavoro su due U.D.A:

La cucina senza glutine (Discipline: L.S.E. di sala e vendita, Italiano, Scienza e cultura

dell’alimentazione, Lingue straniere)

Il curriculum vitae (Discipline: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva,

Italiano, Lingue straniere)

ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI SOSTEGNO

Al termine di ciascuna unità didattica e di ciascun modulo per diverse discipline è stata prevista una serie di esercizi ed attività di recupero o di rinforzo per gli studenti in difficoltà. I corsi di recupero extracurricolari per gli elementi che non hanno raggiunto un profitto sufficiente si è svolta dopo la pagella del Primo Quadrimestre e/o dopo la valutazione interquadrimestrale.

PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE E VISITE D’ISTRUZIONE

Per sviluppare le competenze e potenziare le conoscenze e abilità acquisite durante l’anno si sono previsti approfondimenti personali di tipo teorico e partecipazioni a situazioni reali di banchettistica professionalizzanti in cui l’allievo si è rapportato con l’esterno confrontandosi e percependo in maniera più responsabile la consapevolezza di sé e delle sue capacità. Diverse le adesioni della classe ad attività di tipo culturale e sociale-umanitario. Per ciò che riguarda il coinvolgimento della classe o parte di questa in progetti curriculari ed extra curriculari, gli allievi della 5 D hanno partecipato: -Progetto ristorante didattico -Progetto le cene del sabato -Progetto Sailor nave da crociera -Progetto Il Musatti nei luoghi della memoria -Progetto sportivo d’Istituto Hanno già concluso ad oggi il Progetto AVIS all’interno del Progetto Libriamoci

Gli alunni della 5D (non la totalità della classe) hanno partecipato al viaggio d’istruzione a Parigi dal 25 al 29 novembre 2014.

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La visita d’istruzione giornaliera è stata di tipo professionalizzante c/o una azienda di Catering e Banqueting (Sale & Pepe di Martellago). Visita tecnica presso Expo a Milano La classe ha partecipato ad incontri didattici di aggiornamento extracurriculare sui seguenti temi:

-la cucina vegana;

-la cucina sottovuoto;

-la specializzazione dopo il diploma (centro formazione ESAC);

MODALITÀ DI VERIFICA

Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi

Interrogazione

Prova scritta

Questionari aperti, strutturati, semi-strutturati

Prova pratica

Lavori di ricerca

tesine

Correzione compiti assegnati a casa

Simulazione prove d’esame

CRITERI DI VALUTAZIONE

Progressi rispetto alla situazione di partenza;

Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati;

Conseguimento degli obiettivi didattici;

Partecipazione alla vita scolastica: impegno, lavoro in classe, lavoro in gruppo, frequenza;

Comportamento nei laboratori;

Progressi ottenuti;

Impegno;

Comportamento in palestra;

Partecipazione costante all’attività motoria;

Collaborazione.

Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Per quanto riguarda gli obiettivi minimi delle diverse discipline e le griglie di valutazione delle prove orali, scritte e pratiche, si è rinviato alle deliberazioni collegiali assunte nel P.O.F. d’Istituto.

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STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il Collegio dei docenti, tenuto conto della normativa vigente in materia di valutazione del

comportamento delle studentesse e degli studenti1 - la cui correttezza esprime senso di

responsabilità, rispetto dell’altro e appartenenza civica a una comunità - adotta i seguenti criteri:

1. la valutazione del comportamento avviene in sede di scrutinio intermedio e finale. Il voto, su proposta del docente coordinatore, è attribuito collegialmente dal CdC;

2. il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente, fa media con quello delle altre discipline e influisce sul credito scolastico con l’attribuzione del punteggio inferiore della banda;

3. il comportamento di ogni studente è valutato in relazione all’osservanza dei doveri contemplati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento di disciplina e dei laboratori dell’Istituto, dal Patto di corresponsabilità. In adesione al comma 2 dell’art. 3 del D.M. 5/2009, la valutazione non si riferisce mai a un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente nel corso dell’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il CdC «terrà in debita […] considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno»;

4. come prescrive la legge, la «valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità» (art. 2 D.M. 5/2009);

5. il voto sei decimi esprime una valutazione di stretta sufficienza, pur in presenza dunque di scorrettezze, richiami e note; stessa componente negativa è espressa dal sette decimi. I voti più alti (9/10) misurano comportamenti variamente corretti e responsabili in ogni situazione scolastica, stage e alternanza Scuola/Lavoro compresi, oltre che livelli apprezzabili di coscienza civile e sociale. Un voto inferiore a sei/decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso e all’esame conclusivo del ciclo di studio, poiché è indice di ripetute azioni di particolare e oggettiva gravità, disciplinati dal D.M. 5/2009;

6. ogni CdC vaglia il comportamento degli allievi secondo la seguente Griglia, deliberata dal Collegio docenti al fine di favorire l’omogeneità della valutazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

1 Si fa riferimento in particolare al D.P.R. 122/2009, alla Legge 169/2008 e al D.M. 5/2009, che recepiscono

il D.P.R. 249/1998 (Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola

secondaria), modificato dal D.P.R. 235/2007.

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INDICATORI/DESCRITTORI

Voto Coscienza civile e sociale Rispetto delle regole Partecipazione alle attività

didattiche e al dialogo educativo

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a. Comportamento sempre

corretto, responsabile ed

educato, rispettoso degli altri,

dell’ambiente, delle strutture

e degli arredi scolastici.

b. Sempre puntuale negli

adempimenti scolastici, osserva

i regolamenti e le disposizioni

della scuola.

c. Attento, collaborativo,

partecipe, segue con attenzione

costante le proposte didattiche e

le attività di classe e di Istituto.

Ottima l’interazione educativa.

9 a. Comportamento

generalmente corretto,

responsabile ed educato,

rispettoso degli altri,

dell’ambiente, delle strutture

e degli arredi scolastici

b. Puntuale negli adempimenti

scolastici, osserva i regolamenti

e le disposizioni della scuola.

c. Attento e partecipe, segue con

attenzione le attività di classe e

di Istituto e il dialogo educativo.

8 a. Comportamento corretto

ma vivace, nel complesso

rispettoso degli altri,

dell’ambiente e degli arredi

scolastici.

b. Non sempre puntuale negli

adempimenti scolastici, osserva

comunque i più importanti

regolamenti e le disposizioni

della scuola.

c. Partecipazione poco

sistematica alle attività

didattiche a causa di qualche

assenza strategica e/o di ritardi

reiterati.

7

a. Comportamento vivace e

non sempre rispettoso degli

altri, dell’ambiente, delle

strutture e degli arredi

scolastici.

b. Poco puntuale negli

adempimenti scolastici, spesso

disattende i regolamenti e le

disposizioni della scuola, anche

se non sempre i richiami sono

avvenuti in forma scritta.

c. Inadeguata partecipazione

alle attività didattiche anche a

causa di assenze reiterate e

strategiche o di ritardi ripetuti.

Disinteressato al dialogo

educativo.

6

a. Comportamento scorretto

e scarsamente rispettoso

degli altri e/o dell’ambiente,

delle strutture e degli arredi

scolastici.

b. Poco puntuale negli

adempimenti scolastici,

disattende abitualmente e in

modo grave i regolamenti e le

disposizioni della scuola

(presenza di numerose note e

sanzioni disciplinari).

c. Scarse l’attenzione e la

partecipazione alle attività

didattiche e alle iniziative

educative della scuola anche a

causa di numerose assenze

ingiustificate. Disinteressato al

dialogo educativo.

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5

a. Comportamento abituale

molto scorretto e irriguardoso

nei confronti dei compagni,

dei docenti e/o degli altri

lavoratori della scuola,

dell’ambiente e degli arredi

scolastici, nonostante i

ripetuti richiami dei docenti e

del C.d.C.

b. Condizioni necessarie (ex art.

4 DM 5/2009) sono:

1. irrogazione di almeno una

sanzione disciplinare che

comporti l’allontanamento

temporaneo dello studente

dalla comunità scolastica per

periodi superiori a 15 giorni;

2. mancanza di apprezzabili e

concreti cambiamenti nel

comportamento dello studente

dopo l’irrogazione della

sanzione medesima.

c. Episodica partecipazione alle

attività didattiche e alle iniziative

educative della scuola. Scarsa

attenzione al dialogo educativo.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI TABELLE di CORRISPONDENZA tra VOTI e LIVELLI di COMPETENZE

Le valutazioni sommative non sono state circoscritte alla pura rilevazione “oggettiva” del grado di apprendimento e delle competenze raggiunte, ma ha tenuto conto del miglioramento rispetto ai livelli di partenza, della partecipazione e dell’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, i docenti hanno fatto riferimento alle griglie di valutazione (delle discipline e delle prove di simulazione) contenute nel POF dell’istituto, che si riportano di seguito. Allo scopo di dare una migliore comunicazione alle famiglie sul grado di apprendimento degli studenti, oltre alla valutazione quadrimestrale, riportata nella pagella che esprime il profitto di ogni materia, nel secondo trimestre si è proceduto a una valutazione intermedia delle conoscenze, competenze ed abilità raggiunte nelle diverse discipline (pagellina di aprile).

PROVE SCRITTE INDICATORI Conoscenze generali e specifiche Competenza linguistica generale e uso di terminologia appropriata Abilità applicative Capacità di analisi/sintesi Elaborazione logica e critica GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 1 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Esposizione poco comprensibile con errori morfo-sintattici e lessicali Applica le conoscenze minime con numerosi e gravi errori Capacità elaborative inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Uso limitato di un linguaggio corretto e appropriato

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Applica le conoscenze minime con errori Capacità elaborative limitate SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Esposizione semplice ma nel complesso corretta Applica le conoscenze minime anche se in modo non sempre preciso Riesce ad elaborare gli aspetti principali DISCRETO (VOTO 7) /ADEGUATO Conoscenze complete dei contenuti essenziali Esposizione chiara con uso di un linguaggio appropriato Applica le conoscenze con qualche imperfezione Rielabora le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite Esposizione fluida con un utilizzo corretto della terminologia Applica le conoscenze in modo corretto Buona autonomia nella rielaborazione delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ECCELLENTE Conoscenze complete e approfondite Esposizione fluida con un uso ricco e appropriato della terminologia Applica le conoscenze in modo corretto e preciso Capacità elaborative autonome e critiche

PROVE ORALI INDICATORI Conoscenze degli argomenti richiesti Capacità espositive Capacità di rielaborazione e di collegamento GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 1 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Si esprime in modo confuso e scorretto Capacità di rielaborazione e di collegamento inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Si esprime in modo incerto e impreciso Capacità di rielaborazione e collegamento parziali SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Si esprime in modo semplice e sufficientemente corretto Riesce a rielaborare e a collegare gli aspetti principali

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DISCRETO (VOTO 7) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete ma poco approfondite Si esprime in modo corretto Rielabora e collega le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite Si esprime in modo fluido e con un utilizzo corretto della terminologia specifica Buona autonomia nella rielaborazione e nel collegamento delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete e approfondite Si esprime in modo fluido e appropriato Rielabora le conoscenze in modo autonomo e critico e sa stabilire collegamenti pertinenti ed opportuni nell’ambito della stessa disciplina e a livello interdisciplinare.

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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI SCOLASTICI

Possono accedere al punteggio superiore della banda soltanto gli ammessi (senza aiuti)

alla classe successiva, che in sede di scrutinio ottengano almeno quattro spunte.

1. Frequenza scolastica assidua e proficua, ossia pari o superiore al 95% del monte ore scolastico:

Sì □ No 2. Buona partecipazione al dialogo educativo:

Sì □ No

3. Partecipazione attiva agli organi collegiali della scuola (rappresentante di classe o d’Istituto o di Consulta)

Sì □ No 4. Partecipazione positiva alle iniziative integrative e complementari del P.O.F.

Sì □ No

5. Buon profitto in Religione Cattolica o nell’Attività Alternativa

Sì □ No

6. Voto di comportamento non inferiore a 8

Sì □ No 7. Media finale dei voti non inferiore a 7

Sì □ No

8. Credito formativo esterno (solo se certificato) per a) Attività artistico-culturale e sportiva agonistica; b) Volontariato almeno trimestrale; c) Patente ECDL e/o certificazioni in lingua straniera; d) Esperienza lavorativa almeno trimestrale presso aziende, alberghi, agenzie, uffici.

Sì □ No

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PROGRAMMI

PROGRAMMA DI ITALIANO

DOCENTE PROF.SSA : GIUPPONI GIULIANA

Testo : Cataldi, Angioloni, Panichi La letteratura e i saperi .Dal secondo Ottocento a oggi. Vol 3

Palumbo editore

Il romanzo europeo nella II^ metà dell’Ottocento : l’età del Positivismo. Naturalismo francese e

Verismo italiano

G.VERGA

Vita e opere

I temi. La poetica : l’artificio della regressione; il canone dell’impersonalità; il discorso indiretto

libero .Le novelle e i romanzi: “Mastro don Gesuldo”

Letture da “Vita dei campi”: Rosso Malpelo; da “Novelle rusticane “ : La roba ; Libertà.

Da “ Mastro –Don Gesualdo” : la giornata di Gesualdo; le pagine finali : La morte di Gesualdo

G.PASCOLI

La vita

L’opera . Tra regressione e sperimentazione: i temi, l’innovazione stilistica. La poetica del

fanciullino –

Lettura da Il Fanciullino

Da “ Myricae” : Lavandare; X Agosto; Novembre.

Panorama culturale e filosofico del ‘900: Freud, Nietsche, Marx. La narrativa nell’età delle

avanguardie

Il romanzo europeo del primo Novecento . La crisi del realismo: struttura aperta e dissoluzione

dell’oggettività . L’eroe novecentesco : inettitudine e ricerca dell’ identità. Le diverse linee

sperimentali del romanzo europeo: alcuni esempi da Mann e Kafka. R.Musil e l’irrazionale .

Il romanzo di lingua tedesca. Lettura di pagine dal Processo di F.Kafka

F.Kafka , Uno strano risveglio.

Il romanzo di lingua inglese : J. Joyce e V.Woolf

J-Joyce , Il monologo di Molly

L.PIRANDELLO

La vita, l’opera

La crisi come condizione esistenziale : Il contrasto tra apparenza e verità, tra “forma” e “vita” ; la

dissoluzione del naturalismo. La scomposizione della personalità .

Le novelle : dai temi veristi a quelli prevalentemente psicologici e simbolici - Da “Novelle per un

anno” : Il treno ha fischiato; Fortuna d’essere cavallo ; La signora Frola e il signor Ponza , suo

genero; C’è qualcuno che ride

La guerra vista dai poet : G.UNGARETTI

La vita.

Incontro con l’opera . Da “L’allegria “, Veglia; Natale; San Martino del Carso; Soldati; Non gridate

più

I.SVEVO

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La vita

Incontro con l’opera : “ La coscienza di Zeno” . Autobiografia, memoria , racconto . La trama. La

psicoanalisi, l’ironia. Letture dal romanzo: Lo schiaffo del padre; La proposta di matrimonio; lo

scambio di funerale .

E.MONTALE

La vita e le opere

Il poeta del “male di vivere” – Il pensiero negativo , la disarmonia con la realtà – Il correlativo

oggettivo e i simboli montaliani - Le raccolte poetiche

Da “Ossi di seppia”: Non chiederci la parola; Spesso il male di vivere; Meriggiare pallido e assorto.

Da “Le occasioni” : La casa dei doganieri . Da “Xenia II”: Ho sceso dandoti il braccio

E.Sanguineti

Letture da “Purgatorio de l’Inferno”: Piangi , piangi; Se volti il foglio, Alessandro

Dolo, 15/05/15

L’insegnante Giuliana Giupponi

I rappresentanti degli studenti :

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PROGRAMMA DI STORIA PROF.SSA: GIUPPONI GIULIANA

Testo: M.Montanari , Vivere nella storia 2 dal Seicento all’Ottocento , Editori Laterza

( a completamento del programma di IV) M.Montanari , Vivere nella storia 3 dal Novecento a oggi ,Editori Laterza

L’età post-liberale : Borghesia e proletariato ; Il Manifesto del Partito comunista ; Il marxismo .

Due processi di unità nazionale a confronto : Italia e Germania

L’Italia dopo l’Unità : la Destra al governo; l’economia ; la condizione contadina ; Il Meridione e il brigantaggio . La politica coloniale a fine ’800.

Verso la società di massa : la scuola e gli eserciti; la politica di massa ; i partiti socialisti e la seconda internazionale; i cattolici e la Rerum novarum . Il nuovo nazionalismo

Le parole del Novecento : imperialismo, colonialismo, socialismo,socialdemocrazia, totalitarismo, liberalismo, liberismo , protezionismo, internazionalismo socialista , inflazione, Welfare State, movimento operaio

L’Europa e il mondo tra i due secoli: Industriali , Junker e militari alla guida della Germania. L’Austria –Ungheria e il mosaico delle nazioni . Imperialismi e nazionalismi alla vigilia della Grande guerra.

L’Italia umbertina e l’età giolittiana : crisi di fine secolo e svolta liberale ; sviluppo economico e sociale del paese; sviluppo del movimento operaio ; un liberale al governo , G.Giolitti : le riforme sociali ; crisi del sistema giolittiano e impresa di Libia

La Prima guerra mondiale (sintesi) - Il fronte italiano, Caporetto e Vittorio Veneto- La Pace

Il dopoguerra e la carta geo-politica dell’Europa: Trattato di Versailles e la fine degli Imperi – Economie e “Bienni rossi “

La Germania del dopoguerra : conseguenze del Trattato di Versailles; la Repubblica di Weimar , laboratorio della socialdemocrazia ; crisi economica e ascesa del nazionalsocialismo . La dittatura di Hitler: spazio vitale e Grande Germania . Nazificazione della Germania. N.b Riferimenti costanti alla rivoluzione bolscevica e al sistema totalitario staliniano , seppur non affrontati in maniera sistematica, per questioni di tempo

Gli Stati Uniti e l’espansione economica degli anni ’20. La crisi del ’29; le reazioni alla crisi mondiale ; Stati Uniti: Roosvelt e il New Deal

Il dopoguerra in Italia – Crisi dello stato liberale e partiti di massa . Nascita e avvento del Fascismo: dalla Marcia su Roma al regime . Lo Stato fascista , il Concordato , il consenso , la politica economica e coloniale .L’Italia antifascista

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La seconda guerra mondiale: I Fronti popolari e la guerra civile spagnola ; il 1938/39; le aggressioni tedesche e l’asse Roma –Berlino; invasione della Polonia; occupazione della Francia e battaglia d’Inghilterra ; attacco all’URSS; intervento degli Stati Uniti . Il 1943: la svolta ; il crollo della Germania e del Giappone . La guerra parallela dell’Italia . I Fronti italiani della guerra ( sintesi) . L’8 settembre 1943; L’Italia divisa ; la Resistenza e la Liberazione Dolo, 15/05/15 L’insegnante

Giuliana Giupponi

I rappresentanti degli studenti

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PROGRAMMA DI MATEMATICA

DOCENTE: PROF. SIMONELLI SANDRO

Ripetizione dei seguenti argomenti: Tecniche di scomposizione dei polinomi. Prodotti notevoli Equazioni di primo grado e secondo grado e di grado superiore Disequazioni di primo e secondo grado e di grado superiore Disequazioni fratte - Sistemi di disequazioni- La retta – La parabola Insiemi numerici Funzioni – Dominio di un a funzione – Concetto di codominio Funzioni pari e dispari – Simmetrie Studio del Segno di una funzione Concetto di limite – Calcolo di limiti Tecniche per il superamento delle F.I. Asintoti orizzontali - Asintoti verticali - Asintoti obliqui Grafico probabile di una funzione Derivata di una funzione Significato geometrico della derivata Continuità delle funzioni derivabili Derivate fondamentali Derivata della somma (differenza)di due funzioni derivabili Derivata del prodotto di due funzioni derivabili Derivata del quoziente di due funzioni derivabili Derivata di funzione di funzione Derivate di ordine superiore al primo Regola di De L’ Hopital applicata alla risoluzione di F.I. Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo Funzioni monotòne Definizione di massimo e minimo relativo Ricerca dei massimi e minimi relativi delle funzioni derivabili Criterio sufficiente per determinare i punti di massimo e minimo relativo delle funzioni derivabili Concavità di una curva in un punto Concavità di una curva in un intervallo Punti di flesso Criterio per la ricerca dei punti di flesso Schema generale per lo studio di una funzione Studio di funzioni (Algebriche razionali ed irrazionali – algebriche razionali fratte) Lettura ed interpretazione del grafico di una funzione. Manuale: Matematica a colori Edizione Gialla Vol. 4 L. Sasso - Petrini Editore

Dolo, 15 maggio 2015

Il docente Prof. Sandro Simonelli

I rappresentanti degli studenti :

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PROGRAMMA DI LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI DI CUCINA

DOCENTE: PROF. URBANI PAOLO

MODULO n.1 I grandi maestri del passato e del presente:

Le nuove tendenze della gastronomia

I grandi maestri del passato e del presente.

La cucina creativa

La cucina etnica

La cucina fusion

La cucina destrutturata

La cucina molecolare

La cucina salutistica

La cucina vegana

MODULO n.2 Le certificazione di qualità:

I marchi comunitari e i marchi nazionali di tutela degli alimenti

La denominazione di origine protetta DOP

Indicazione geografica protetta IGP

Specialità tradizionale garantita STG

Prodotti agroalimentari tradizionali PAT

Prodotti a denominazione comunale di origine De.C.O.

Le certificazioni non ufficiali: Slow food e arca del gusto

MODULO n.3 La cucina per soffre di intolleranze e allergie alimentari:

La cucina per i celiaci

La cucina senza uova

La cucina senza latte e latticini

MODULO n. 4 Catering & Banqueting

L’attività di catering

La pianificazione dell’attività di catering

L’attività di banqueting

L’organizzazione del servizio di banqueting

I servizi di ristorazione a bordo di aerei, navi e treni

MODULO N°5 Il sottovuoto in cucina.

La conservazione e la cottura sottovuoto

Il sistema cook & chill/ hold

MODULO n. 6

Il sistema HACCP

Il piano di autocontrollo

Le procedure operative

MODULO n. 7

La tutela della sicurezza e della salute nel posto di lavoro

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La sicurezza nel posto di lavoro

Cosa prevede la normativa

Dolo, 15.05.2015

L’insegnante

Prof. Urbani Paolo

I rappresentanti degli studenti:

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PROGRAMMA DI INGLESE

DOCENTE: PROF. SSA CIPOLLA CARLA MARIA

Dal testo “THAT’S CATERING”:

MODULE 2

UNIT 2: HACCP

FOOD SAFETY AND FOOD HAZARDS

Food Safety: Benefits of food hygiene / Costs of poor food hygiene

HACCP AND CRITICAL CONTROL POINTS

HACCP in catering

The seven HACCP principles

The origin of HACCP

UNIT 3: FOOD PRESERVATION

PRESERVATION METHODS

Food preservation

Ancient and Natural Preservation Methods

Modern Preservation Methods

UNIT 4: REFRIGERATED STORAGE SYSTEMS

CHILLING, FREEZING AND VACUUM COOKING

Refrigerated storage systems

Cook-Chill and Cook-Freeze Systems and Flow steps

The Vacuum Cooking system

Temperature Control

MODULE 3

UNIT 1: NUTRITION AND HEALTH

NUTRITION AND FOOD SCIENCE

THE NUTRIENTS IN FOOD:

Function of nutrients

HEALTHY EATING

The Healthy Eating Pyramid

Mediterranean Diet

THE DANGER LIST

Food Allergies and Food Intolerances

The Coeliac Disease

(Integrazioni fornite in fotocopia dall’insegnante)

Dal testo “COOK BOOK CLUB” (fotocopie):

MODULE 4

UNIT 1: ENOGASTRONOMY & FOOD QUALITY CERTIFICATION

CROSS CULTURAL DIVERSITY

Rainbow Cuisine

DINE ITALIAN STYLE

ITALIAN PDO, PGI, TSG, AGRI-FOOD PRODUCTS

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Dopo il 15 MAGGIO:

CURRICULUM VITAE AND APPLICATION LETTER

Dolo, 15/05/2015

L’insegnante: Prof.ssa Carla Maria Cipolla

I rappresentanti degli studenti :

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LINGUA E CIVILTÀ SPAGNOLA

DOCENTE: PROF.SSA YLENIA PATERNIANI

a. Programma svolto Dopo aver ripassato le principali strutture e funzioni comunicative sono stati proposti in fotocopia

i seguenti argomenti di microlingua:

U.d.A. “LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE”: definición de la enfermedad, causas, síntomas-

remedios- sugerencias para una dieta equilibrada;

U.d.A. “DALLA SCUOLA ALL’OCCUPAZIONE”: definición de contrato- tipos de contrato- C.V.

Europass en español- carta de presentación de autocandidatura y de respuesta a una solicitud de

empleo- acciones que se deben y no se deben haber antes y durante la entrevista de trabajo.

La pirámide alimentaria y La pirámide NAOS

La rueda alimentaria

Alimentos energéticos, formadores, reguladores

La dieta Mediterránea

Fast Food vs Slow Food

La clasificación de los alimentos

Los métodos de conservación de los alimentos

La clasificación de los alimentos de acuerdo a su tiempo de duración

Diferencias entre fecha de caducidad y fecha de consumo preferente

La restauración social y comercial

La comida de avión y de tren

La intoxicación alimentaria

Alimentación y religión

La cocina de Véneto

Las alergias y las intolerancias alimentarias

Diferencias entre la dieta vegana, macrobiótica y vegetariana

Catering y banqueting, bufé y banquetes

Las propiedades del agua

Las técnicas de cocción

La cocción al vacío

Gramática

Repaso de todos los tiempos verbales y estructuras gramaticales generales a través de tests del

DELE B1; los pronombres relativos, las preposiciones y varias traducciones al español.

Dolo, 15 / 5 /2015

L’insegnante: Ylenia PATERNIANI

I rappresentanti degli studenti:

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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

DOCENTE: PROF.SSA GANDOLFO LUISA

Sono state svolte esercitazioni per:

- IL POTENZIAMENTO FISIOLOGICO E MUSCOLARE - LA RIELABORAZIONE E ARRICCHIMENTO DEGLI SCHEMI MOTORI - IL CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE E SVILUPPO DEL SENSO CIVICO - L’AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA

Tali esercitazioni sono state svolte: con piccoli attrezzi: palle mediche, palloni di diverso tipo, manubri, overs (ostacoli bassi),

funicelle, elastici, cyclette, step, bastoni da 2/3 kg, cavigliere/polsiere da kg 0,5, anelli elastivi.

attraverso percorsi misti per migliorare, la destrezza generale, l’equilibrio statico e quello dinamico

con l’utilizzo di alcuni grandi attrezzi come: la spalliera ( traslocazioni e esercizi individuali), i tappeti (situazioni inusuali), ostacoli, la panca, il materassone, la scala orizzontale, quadro svedese, asse di equilibrio

attraverso circuiti di potenziamento per tonificare i vari distretti muscolari corporei con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi

mediante percorsi per mettere alla prova la destrezza e le abilità in sala fitness con i vari attrezzi a disposizione nei campi multifunzionali comunali esterni per potenziare la muscolatura sia a carico naturale sia con carichi esterni (manubri da Kg 1

o 2, palle mediche da Kg 2 o 3, bastoni da Kg 3) per l’allungamento muscolare in forma individuale e con l’ausilio di attrezzi mediante varie andature di preatletica tipo: skip, skip doppio, calciata, scatti in velocità,

saltelli, galoppo laterale, corsa laterale, allunghi, balzi, passo saltellato per migliorare le tecniche dei gesti fondamentali della pallavolo: il palleggio, il bagher, la

battuta dall’alto e la schiacciata, a coppie, sotto forma di percorso e in partita per ripetere i gesti fondamentali del calcio e della pallacanestro con semplici allenamenti in

situazione di percorso, a coppie e in partita per apprendere/migliorare le tecniche dei gesti fondamentali della pallamano: il palleggio,

il passaggio, il tiro e le regole di gioco per migliorare la capacità aerobica e la resistenza con test di Cooper conclusivo per migliorare la tecnica del getto del peso, testando la forza degli arti superiori con test di

lancio della palla medica fissare la tecnica della corsa ad ostacoli mediante specifici allenamenti di prima e seconda

gamba, ritmo di corsa e prove ripetute in corsia. per ripetere ed esercitare la pratica del tennis-tavolo, del badminton e dell’unihock

mediante saltuari allenamenti specifici e partite per riprendere e attuare le regole dei giochi di squadra per lo sviluppo delle capacità di

autocontrollo, di collaborazione e di rispetto per gli altri per organizzare attività di arbitraggio ed assistenza alle esercitazioni

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La classe ha partecipato ad un corso di 6 lezioni di tennis indoor riprendendo, poiché già in terza

aveva frequentato il corso base di questa disciplina, le tecniche basilari, migliorando i gesti in base

alle azioni di gioco in fase di partita.

Dolo, 15 maggio 2015

L’insegnante Gandolfo Luisa

I rappresentanti degli studenti:

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PROGRAMMA DÌ DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA DOCENTE: PROF. FLAVIO ZAMENGO

ARGOMENTI DEL PROGRAMMA TEMPI

Recupero contenuti fondamentali 3 e 4 anno

Principi generali della disciplina IVA- classificazione delle operazioni,

fatture, RF, scontrini, registri IVA e liquidazioni;

Dalla contabilità al bilancio, scritture di assestamento, bilancio,

schemi e contenuto;

Analisi dei costi, classificazioni, configurazioni, BEP.

Mercato turistico internazionale :

Turismo internazionale e sviluppo turistico;

il sistema dei cambi;

la bilancia dei pagamenti;

la bilancia turistica;

gli enti di statistica del turismo;

sviluppo turistico e sviluppo economico;

flussi turistici verso l’Italia, situazione e prospettive.

Business plan nelle imprese ristorative e ricettive:

Pianificazione programmazione aziendale;

analisi ambientale previsionale;

analisi aziendale;

definizione degli obiettivi e strategie di redazione dei piani;

programmazione di esercizio e budget;

costi standard;

le fasi di definizione del budget;

il controllo budgetario;

i vantaggi ed i limiti del budget.

Marketing dei prodotti turistici:

Marketing turistico;

la segmentazione del mercato della domanda;

gli strumenti di micro marketing: marketing mix;

- prodotto, - prezzo, - comunicazione,

Settembre – Ottobre

Novembre- Dicembre

Dicembre- Gennaio

Gennaio-Febbraio-

Marzo

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- distribuzione, - personale,

la reputazione della destinazione turistica;

il marketing dei prodotti turistici.

Normativa del settore turistico alberghiero:

Cenni a:

fonti normative internazionali;

OMT;

fonti normative comunitarie;

codice comportamento ECTAA/HOTREC;

contratti di viaggio;

Le norme e le procedure per al tracciabilità dei prodotti

La tutela dei consumatori;

la normativa UE nel settore alimentare;

le informazioni sugli alimenti;

la tracciabilità e la rintracciabilità;

i prodotti a Km zero;

marchi di qualità dei prodotti agroalimentari.

Aprile

Aprile

Dolo, 15 maggio 2015.

L’insegnante Zamengo Flavio

I rappresentanti degli studenti:

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L. S. E. DI SALA E VENDITA

DOCENTE PROF. BARETTA FEDERICO

RIPASSO E APPROFONDIMENTO DEI BLOCCHI TEMATICI DEL 4°ANNO

Le aziende della ristorazione Il menù: l'offerta gastronomica dal punto di vista tecnico ed economico I prodotti agroalimentari di qualità La vinificazione

IL BEVERAGE Contenuti Il vino e la carta dei vini. La degustazione:fase visiva, fase olfattiva e fase gusto olfattiva. Le schede di degustazione La terminologia AIS L'abbinamento cibo-vino Terminologia di degustazione delle pietanze e delle bevande. Abbinamento territoriale, per tradizione e per psicologia. Il metodo Mercadini: abbinamento per contrapposizione e per analogia. GLI APPROVVIGIONAMENTI Contenuti Il reparto economato Il ciclo di approvvigionamento La classificazione degli alimenti La gestione amministrativa dell’approvigionamento I canali di approvvigionamento La gestione tecnica dell’approvvigionamento La gestione delle scorte IL SERVIZIO DI CATERING ED IL BANQUETING Contenuti Il catering industriale Il catering istituzionale Il catering privato Il catering a domicilio Il ticket restaurant Il contratto di banqueting (check-list) I banchetti I buffet L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE NELLE AZIENDE DI RISTORAZIONE Contenuti Le risorse umane I modelli direzionali Gli orari, i turni e i flussi di lavoro L’organizzazione del lavoro per regole ed eccezioni Il curriculum vitae Dolo, 15/05/2015

L’insegnante: Prof. Baretta Federico

I rappresentanti degli studenti :

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PROGRAMMA DI ALIMENTI E ALIMENTAZIONE

DOCENTE: PROF.SSA PAONE ANGELA

Modulo 1: I rischi e la sicurezza alimentare

Unita 1: Fattori tossici e contaminazione alimentare

Cause di contaminazione degli alimenti Tipi di contaminazione (biologiche, fisiche, chimiche) Fattori tossici naturali (micotossine e ammine pressorie) Residui tossici attribuibili all’attività umana (fitofarmaci, zoofarmaci, sostanze cedute dai contenitori, o da imballaggi per gli alimenti, contaminazione da metalli Unità 2: Contaminazione biologica degli alimenti

Modalità di contaminazione dei microrganismi patogeni I batteri: riproduzione batterica, spore batteriche, crescita batterica, tossine Infezioni e tossinfezione alimentare Principali malattie batteriche di origine alimentare::Salmonellosi, tossinfezione da Stafilococco, tossinfezione da C. Perfringens, Botulismo, tossinfezione da Bacillus Cereus, Listeriosi, Tifo e Paratifo, Shighellosi, Colera I funghi microscopici: lieviti e muffe I Virus: malattie di origine virale trasmesse con gli alimenti, epatite A, epatite E Le parassitosi Unità 3: Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici

Gli additivi alimentari

I conservanti antimicrobici

Gli antiossidanti

Gli additivi ad azione fisica

Additivi che accentuano ed esaltano le caratteristiche sensoriali

I coadiuvanti tecnologici

Modulo 2: La prevenzione e il controllo per la sicurezza alimentare

Unita 1: Igiene e Sicurezza nell’ambiente ristorativo

Aspetti generali

La sanificazione

Il personale

Unita 2: Controllo, Qualità e Sicurezza Alimentare

Sistema di gestione della sicurezza alimentare

L’autocontrollo e il sistema HACCP

La qualità totale degli alimenti

Le produzioni di qualità

Modulo 3: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche

Unità 1: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche

Aspetti generali: concetto di dieta, dietologia, dietetica e dietoterapia Dieta nell’età evolutiva (infanzia, pubertà e adolescenza) Dieta dell’adulto

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Dieta della gestante Dieta della nutrice Dieta dell’anziano Unità 2: Diete particolari

Le piramidi alimentari Dieta mediterranea Dieta vegetariana Unità 3: L’alimentazione nella ristorazione collettiva

La ristorazione collettiva

La ristorazione di servizio

La mensa scolastica

La mensa aziendale

La ristorazione ospedaliera

La ristorazione nelle case di riposo

Modulo 4: La dieta in condizioni patologiche

Unità 1: La dieta nelle malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari ( ipertensione arteriosa, aterosclerosi, ipercolesterolemia) Indicazioni dietetiche nelle malattie cardiovascolari Unità 2: La dieta nelle malattie dell’apparato digerente

La celiachia (la dieta del celiaco) Unità 3: La dieta nelle malattie del metabolismo

Diabete mellito (indice glicemico, indicazioni dietetiche) Obesità (malattie correlate con l’obesità, tipi di obesità, obesità infantile, indicazioni dietetiche) Unità 4: Alimentazione e cancerogenesi

I tumori (sostanze cancerogene e sostanze anticancerogene presenti negli alimenti, ruolo della

dieta nella prevenzione dei tumori)

Dolo, 15/05/2015

L’insegnante: Prof.ssa Paone Angela

I rappresentanti degli studenti :

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PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA

DOCENTE: PROF.SSA CLAUDIA ZANI

- Il Dialogo Interreligioso; il diritto alla libertà religiosa e il fondamentalismo; l’Isis e il Califfato.

- Il valore della persona e i Diritti Umani; la tratta di minori e di donne in Europa.

- I Diritti umani e loro costituzione nella Dichiarazione Universale: violazioni, personalità e

Associazioni che agiscono in difesa dei diritti di ogni essere umano. Gandhi e la nonviolenza. Il

Progetto “Operazione Colomba” della comunità Papa Giovanni XXIII.

La situazione delle carceri e la dignità della persona anche in situazioni di restrizione. Perdonare

non è cancellare un debito, ma sciogliere i nodi.

- La cucina del pranzo di Natale in Italia, in Europa e nel mondo.

- Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana: l’amicizia, l’amore, il

rapporto genitori-figli.

- Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali,

libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno

per la giustizia sociale.

-La situazione delle carceri e la dignità della persona anche in situazioni di restrizione. Il valore del

perdono: perdonare non è cancellare un debito, ma sciogliere i nodi (dalla rivista “Ristretti

Orizzonti” sett-ott 2014).

- La ricerca di Dio nelle religioni. L’ebraismo e la shoah.

- La persona, il messaggio e l'opera di Gesù Cristo nella tradizione della Chiesa e nella vita di alcuni

testimoni. Massimiliano Kolbe e Placido Cortese.

- La Dottrina sociale della Chiesa; don Bosco e la Rerum Novarum.

-La cucina nelle religioni: cibi leciti e proibiti; prescrizione per la preparazione di un pasto

nell’ebraismo e nell’islam.

- ll Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo

contemporaneo.

Dolo, 15 MAGGIO 2015

L’insegnante Prof.ssa Claudia Zani

I rappresentanti degli studenti:

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RELAZIONI

RELAZIONE FINALE DI ITALIANO

DOCENTE: PROF.SSA GIUPPONI GIULIANA

Obiettivi raggiunti Gli obiettivi fissati in sede di programmazione, tenuto conto della fisionomia della classe e delle sue esigenze, non sono stati raggiunti allo stesso modo da tutti gli allievi. L’azione didattica è stata finalizzata al raggiungimento di obiettivi educativi e didattici di apprendimento. I primi, configurabili nelle capacità critiche e autonomia di pensiero, oltre che in abilità di analisi e sintesi, sono obiettivi raggiunti da alcuni studenti, mentre altri appaiono ancora fragili sul piano dell’interpretazione personale e nel confronto maturo con le varie problematiche. Per quanto riguarda gli obiettivi didattici, esclusi pochi casi già in possesso di abilità espositive, si è rilevata un’espressione non sempre sciolta e non ben supportata da un bagaglio lessicale adeguato e ampio. Anche se non è da dimenticare che verifiche orali ripetute, sistematiche ed esaustive, sono difficili da espletare sia a causa di un gruppo classe numeroso, sia per la discontinuità dell’impegno. Conoscenze: tutti gli alunni, anche se in modo diverso, hanno nel complesso raggiunto conoscenze adeguate alla programmazione in riferimento allo sviluppo delle correnti di pensiero e alle esperienze culturali strettamente connesse alla produzione italiana ed europea del secondo Ottocento e Novecento. In generale si può affermare che la classe conosca i caratteri specifici del testo letterario, la sua fondamentale polisemia e le linee fondamentali di sviluppo storico–letterario. Alcuni alunni hanno dato prova di conoscere e di sapere utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere letterarie, mentre un altro gruppo dimostra ancora una certa frammentarietà delle conoscenze a causa di un’applicazione non costante nella disciplina, di limitato interesse al curricolo disciplinare. Competenze: sono migliorate le competenze linguistiche, in modo più sensibile nella produzione scritta che in quella orale. Tuttavia per quanto riguarda la precisione del linguaggio e il controllo sicuro della forma, questo è un obbiettivo raggiunto per alcuni studenti in modo parziale e non del tutto soddisfacente, dovuto a carenze pregresse difficilmente colmabili ed a una scarsa “confidenza“con il testo letterario, e in genere scritto, che presenti un certo grado di complessità. Capacità : alla fine del percorso formativo, gli alunni nel complesso dimostrano di aver fatto propri gli strumenti per una sufficiente comprensione e analisi dei testi ( letterari e non ) da interpretare soggettivamente e oggettivamente . Le capacità espressive e critiche , pur rilevando diversi livelli di padronanza, sono nel complesso sufficienti . Attività di recupero Si è proceduto alla reiterazione delle verifiche , previa la rendicontazione all’alunno dei criteri di valutazione e degli elementi che rendevano l’elaborato non sufficiente, alternando, nel caso, lo scritto con l’orale . Per alcuni alunni , e in particolare rispettivamente per il Dsa e gli studenti che lavorano ad obiettivi minimi , si sono sostituite eventuali scritti insufficienti con l’interrogazione orale e si è comunque valorizzato ogni momento in cui sono intervenuti proficuamente,

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rispondendo alle domande , e hanno dimostrato interesse e continuità nell’applicazione . L’alunno Dsa ha avuto la possibilità di usufruire degli strumenti compensativi e dispensativi previsti dal suo Pdp , nel momento in cui ne avvertiva la necessità , nello specifico tempi più lunghi, sostituzione delle verifiche scritte con quelle orali, anche a recupero delle prime, consegne strutturate , interrogazioni dialogate . Metodi di insegnamento L’educazione letteraria si è articolata in due momenti ben precisi:

offrire una visione organica della dimensione storica , dall’età del Positivismo al primo Novecento , e a far acquisire agli allievi la capacità di lettura autonoma dei testi

rendere consapevoli gli alunni della complessità dei fatti culturali e della molteplicità delle dimensione di fruizione dei testi letterari, allo scopo di metterli nella condizione di riconoscere ed apprezzare la diversità e la continuità delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo e lo spazio

L’insegnamento è stato modulare. Per quanto attiene la storia letteraria; i contenuti sono stati presentati in primis attraverso i testi degli autori e inseriti poi in ampi moduli storico – culturali. Per il raggiungimento degli obiettivi minimi sono stati offerti gli strumenti per rapportarsi alle esperienze culturali puntando sul testo letterario come momento di confronto con un’esperienza umana da contestualizzare; fase fondamentale dell’insegnamento è stata la centralità del testo finalizzata all’acquisizione delle tecniche di analisi ed al successivo potenziamento delle capacità logico-linguistiche e critiche , nonché al perfezionamento delle capacità espressive orali e scritte. La lezione dialogata si è perciò affiancata alla lezione frontale . L’educazione letteraria è stata completata attraverso una coerente Educazione linguistica, che ha trovato in ogni occasione (lettura di testi, discussione, correzione degli scritti, riscritture) modo di ampliare e rafforzare le competenze di esposizione ed argomentazione orale e scritta. La classe , per quanto attiene in particolare la competenza scritta , ha continuato il lavoro sulla scrittura documentata in forma di saggio breve e/o articolo di giornale avviata l’anno scorso. Si è proposta la redazione di elaborati scritti , previa lettura e comprensione di documenti forniti dall’insegnante , sulla falsariga delle tipologie di prima prova dell’Esame di Stato . Le simulazioni della suddetta prova sono state tre : la prima nel primo quadrimestre, le altre due nel secondo

Materiali didattici : Libro di testo , materiali in fotocopia, dizionario, articoli di giornale, . Verifiche e valutazione Le verifiche sono state inserite in maniera programmata e puntuale nello svolgimento del programma , nel primo quadrimestre due per lo scritto e due per l’orale , nel secondo tre per lo scritto e due per l’orale , reiterando eventuali prove insufficienti , soprattutto dopo le simulazioni di prima prova. Esse sono state proposte rispettando le varie tipologie : prove strutturate e semi-strutturate, omogenee alle attività svolte (questionari, schede di analisi, riscritture), con particolare riferimento alle competenze di comprensione e analisi testuale. Per lo scritto: elaborati di libera elaborazione personale , scrittura documentata (saggio breve , articolo di giornale) La valutazione ha riguardato costantemente e in maniera congiunta sia l’acquisizione di contenuti disciplinari che la correttezza dell’espressione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri univoci, esplicitati e condivisi. All’orale la valutazione ha tenuto conto dai seguenti elementi: - comprensione dei contenuti; - capacità di esporre con chiarezza, coerenza e correttezza gli argomenti studiati; - costanza e serietà nell’impegno - capacità di approfondimento, collegamento e rielaborazione.

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Allo scritto si è valutato in base ai seguenti parametri: - comprensione della traccia - completezza e correttezza del contenuto - coerenza e correttezza delle argomentazioni - correttezza orto-grammaticale e sintattica; - varietà e precisione lessicale; - capacità di approfondimento e rielaborazione

Dolo, 15/05/15 L’insegnante

Giuliana Giupponi

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RELAZIONE FINALE DI STORIA

DOCENTE: PROF.SSA GIUPPONI GIULIANA

Conseguimento degli obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità In termini di conoscenze gli obiettivi sono stati mediamente raggiunti poiché tutti gli studenti hanno fatto propria una cultura storica di base in riferimento alla programmazione e al programma svolto. In termini di competenze non si può dire altrettanto poiché le differenti metodologie di studio individuale hanno determinato diverse competenze, intese come interpretazione dei fatti storici nel corretto rapporto causa –conseguenza. Altrettanto dicasi per le capacità di riflessione sui fatti storici da mettere in relazione con il presente e su cui si è puntato per creare una coscienza storica Attività di recupero Le verifiche insufficienti sono state in alcuni casi reiterate in altri effettuate con diverse modalità : interrogazione dialogata, correzione delle consegne per casa , correzione questionario dal manuale , interrogazioni . Per l’alunno Dsa , e per gli alunni ad obiettivi minimi , si è integrata o talvolta sostituita la verifica scritta con l’orale e si sono comunque valorizzate tutte le occasioni di partecipazione attiva e intervento proficuo, intervenute a lezione Grado di istruzione e di profitto della classe Il grado di istruzione è da considerarsi mediamente sufficiente per quanto detto anche sopra. Il profitto si diversifica per interesse verso la materia e conseguente applicazione nello studio autonomo ma nel complesso risulta accettabile. Metodologia e strumenti La mediazione didattica, la scelta dei materiali, che hanno composto i moduli e la loro organizzazione, hanno favorito lo sviluppo delle abilità di studio adatte all’apprendimento storico e la presa di conoscenza metacognitiva degli studenti. L’insegnante ha curato l’ interazione verbale con gli studenti in modo da stimolare la manifestazione delle preconoscenze, delle preconcezioni, del senso comune storico, delle capacità cognitive . Ha spesso dimostrato l’ utilità formativa dello studio della storia, perciò in ogni momento ha reso evidente il rapporto tra bisogni cognitivi rispetto al presente e possibilità di trovare nella conoscenza del passato alcuni elementi di risposta. La evidenza del rapporto tra le due conoscenze ha favorito, sia l’insorgere della motivazione e dell’interesse negli studenti, sia la consapevolezza che la tensione cognitiva che si stabilisce tra passato e presente è parte integrante del metodo storico. Materiali didattici: Manuale , fotocopie, Atlante storico , Internet Verifica e valutazione Sono state svolte tre verifiche sommative nel primo quadrimestre e tre nel secondo, oltre a verifiche orali su parte del programma, correzioni delle consegne per casa , relazioni su ricerche , a recupero o miglioramento del profitto. Sono state proposte nelle varie tipologie : prove strutturate e semistrutturate per il controllo delle conoscenze apprese; questionari a risposta breve e lunga; interrogazione orale ; interrogazione dialogata. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi:

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- comprensione dei fatti storici; - capacità di esporre con chiarezza ,correttezza sufficiente coerenza gli argomenti; - costanza, serietà dell’impegno, partecipazione; - capacità di approfondimento, collegamento e rielaborazione Dolo, 15/05/15 L’insegnante Giuliana Giupponi

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RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA

DOCENTE: PROF. SIMONELLI SANDRO

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

Gli studenti hanno dimostrato di:

Saper convivere con gli altri corsisti come all'interno di un ambiente di lavoro; Sapersi comportare in modo corretto e rispettoso con i corsisti e col personale docente e non

dell'Istituto. Saper dialogare rispettando le idee degli altri e sostenendo, con validi argomenti, le proprie; Aver sviluppato le capacità di organizzazione, analisi e sintesi delle informazioni acquisite. Saper partecipare in modo responsabile al lavoro organizzato; Aver acquisito un valido metodo di studio personale;

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Gli studenti hanno mostrato di aver sufficientemente acquisito le seguenti conoscenze,

competenze e capacità:

COMPETENZE E ABILITA’

1^ COMPETENZA: ANALIZZARE UN QUALSIASI GRAFICO, DEDUCENDO I SUOI ELEMENTI

FONDAMENTALI

CAPACITA’:- analizzare il grafico di una funzione e dedurne informazioni su dominio,

discontinuità, limiti notevoli, monotonia, concavità

CONOSCENZE:

- Conoscenza intuitiva di dominio, codominio, intersezioni con gli assi, segno, monotonia, punti di massimo e di minimo

2^ COMPETENZA: UTILIZZARE LE TECNICHE E LE PROCEDURE DELL’ANALISI

CAPACITA’:

- Definire la derivata di una funzione, darne interpretazione grafica e geometrica

- Calcolare la derivata di una funzione, utilizzando opportunamente le regole di derivazione

- Calcolare derivate di ordine superiore al primo CONOSCENZE:

o La derivata di una funzione in una variabile o Le regole di derivazione o L’interpretazione grafica di derivata di una funzione in un punto

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3^ COMPETENZA: UTILIZZARE TUTTE LE CONOSCENZE ACQUISITE DI CALCOLO ARITMETICO, ALGEBRICO E DELL’ANALISI

PER STUDIARE UNA FUNZIONE REALE, INDIVIDUANDONE PROPRIETÀ, VINCOLI, CARATTERISTICHE E

FORNENDONE LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

CAPACITA’:

- Condurre lo studio di una funzione algebrica razionale e darne rappresentazione grafica sul piano cartesiano

CONOSCENZE: - Il dominio di una funzione algebrica - Le intersezioni della curva con gli assi coordinati - Il segno della funzione

- Le simmetrie - Il comportamento della curva agli estremi, finiti e/o infiniti, del dominio

individuando la presenza di eventuali asintoti orizzontali e verticali - La crescenza/decrescenza - La monotonia della curva e i punti di massimo e di minimo relativi - La concavità della curva e i punti di flesso - Il grafico della curva

CRITERI METODOLOGICI E DIDATTICI La trattazione degli argomenti è avvenuta ricorrendo a: lezioni frontali, lettura del manuale

adottato, consultazione di altri testi, uso dell'aula computer e di programmi di Matematica quali il

Derive, discussioni collettive delle varie tematiche disciplinari.

MATERIALI E STRUMENTI

Oltre al manuale di testo, sono state consegnate agli studenti fotocopie/dispense relative ad alcuni

argomenti trattati; si è rivelato molto utile, nello studio di funzioni, l’utilizzo di software

matematici che ha consentito l’applicazione dei concetti affrontati nelle lezioni di teoria e la rapida

visualizzazione e discussione dei grafici delle funzioni studiate.

Nelle verifiche e nelle simulazioni e’ stato consentito agli studenti DSA l’utilizzo della calcolatrice,

dei formulati e, dove necessario, del computer.

ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI

Non sono state svolte attività interdisciplinari.

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Per consolidare la preparazione dei corsisti accanto ad i recuperi in itinere è stato attivato uno

sportello didattico tenuto da altro docente.

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FORME DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Sono stati utilizzati per la valutazione le seguenti forme di verifica: verifiche scritte, orali,

interrogazioni orali, esercitazioni svolte in piccoli gruppi. Per la valutazione si è utilizzata la scala

docimologia secondo i criteri concordati in seno al collegio docenti e riportati nella griglia di

valutazione adottata dall’istituto.

Le verifiche sistematiche sono state cadenzate in modo da poter controllare l’effettiva

acquisizione degli argomenti relativi all’ultimo modulo trattato.

Nelle valutazioni parziali e finali, si sono considerate:

le conoscenze acquisite

le abilità

le capacità applicative

le capacità critiche

i progressi effettuati rispetto al livello di partenza

le potenzialità del singolo

l’assiduità allo studio

la partecipazione al dialogo educativo

la regolarità della frequenza e l’impegno

Dolo, 15 maggio 2015

Il docente

Prof. Sandro Simonelli

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RELAZIONE FINALE DI L. S. E. DI CUCINA

DOCENTE: PROF. URBANI PAOLO

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

La disciplina di L. S. E. di CUCINA è entrata per la prima volta , da quest’anno scolastico, a far parte

del curriculo del 5° anno. Non nascondo quindi alcune difficoltà legate alla realizzazione di una

programmazione con temi e tempistiche del tutto nuove.

Il programma è stato svolto completamente rispetto al piano di lavoro preventivato dal docente.

Per alcuni moduli non sono stati rispettati i tempi ipotizzati a causa di un tempo scuola molto

limitato . La lezione di quattro ore veniva svolta una volta alla settimana ed essendo prevista in

laboratorio, il sottoscritto ha privilegiato argomenti dedicati soprattutto all’ambito pratico. Il

programma svolto è stato anche approfondito con aggiornamenti tipici della nostra disciplina. Gli

obiettivi preventivati sono stati comunque raggiunti in modo soddisfacente per la maggior parte

della classe.

OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI

- Arricchire la formazione umana e culturale offrendo conoscenze e sviluppando

competenze e capacità adeguate per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e/o

studio universitario.

- Mettere in grado gli allievi di eseguire ogni tecnica appresa in maniera autonoma o inserita

in un contesto articolato di gruppo.

- Favorire il dialogo rispettando le idee degli altri e sostenendo, con argomenti validi, le

proprie.

- Far in modo che gli studenti acquisiscano la consapevolezza dell’appartenenza dell’area

disciplinare delle varie materie

- Far partecipare gli allievi in modo responsabile al lavoro organizzato e di gruppo.

- Saper analizzare e comprendere le proprie reazioni e posizioni rispetto alle varie situazioni

di lavoro e di capacità umane e professionali che il settore ristorativo richiede.

- Sviluppare la consapevolezza che viviamo in una regione ed in un paese in cui il turismo e

la ristorazione costituisco una risorsa importante.

- Sviluppare l’attitudine al problem solving.

- Sviluppare negli allievi una attitudine alla flessibilità per potersi ben inserire in una realtà in

cui i cambiamenti avvengono in modo veloce.

- Promuovere corrette e permanenti abitudini di vita.

-

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

COMPETENZE E ABILITA’

- Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse

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- Riconoscere le modalità con cui l’azienda opera nel rispetto della normativa in materia di

sicurezza.

- Proporre indicazioni sull’organizzazione degli spazi del proprio reparto di lavoro.

- Scegliere le attrezzature in base a criteri tecnici, economici e organizzativi con riferimento

alle certificazioni di qualità.

- Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e

prodotti enogastronomici e ristorativi.

- Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti complessi.

- Adeguare il proprio stile comunicativo a quello richiesto dall’azienda in cui si opera

valorizzando il prodotto offerto, in particolare per le risorse enogastronomiche del

territorio in cui opera.

- Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le

nuove tendenze di filiera.

- Proporre interpretazioni di piatti e accostamenti di ingredienti tenendo presente le nuove

tendenze.

- Attivare tecniche di marketing dei prodotti enogastronomici.

- Descrivere le attività di promozione per la valorizzazione dei prodotti tipici

- Applicare le normative , nazionali/europee, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità

dei prodotti.

- Analizzare un manuale di autocontrollo igienico e compilare la modulistica relativa.

- Elaborare autonomamente un programma di sanificazione per piccoli ambienti di lavoro.

- Attuare strategie di pianificazione e monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e

servizi in relazione al contesto.

- Organizzare e realizzare buffet, catering e banqueting in differenti contesti.

- Elaborare procedure di lavorazione standardizzate con l’ausilio di “schede piatto.

- Apportare variazioni alla ricetta tipica di un piatto, dandone spiegazioni tecniche e

motivazioni culturali.

- Predisporre un contratto di banqueting .

- Creare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a

specifiche necessità dietetiche.

- Scegliere i prodotti da utilizzare nelle principali intolleranze alimentari.

- Comprendere l’importanza della standardizzazione del lavoro per determinare i costi.

- Adeguare e organizzare la produzione in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i

prodotti tipici.

- Comprendere l’importanza di una adeguata organizzazione del lavoro e saper adattare la

produzione alle caratteristiche della domanda dell’utenza.

CRITERI METODOLOGICI La metodologia utilizzata ha previsto: Lezioni frontali, Lezioni guidate,

attività autonome di ricerca, attività di laboratorio, esercitazioni individuali e di gruppo,

dimostrazioni pratiche, approfondimenti su testi non scolastici, partecipazione ad esperienze,

visite d’istruzione e corsi di aggiornamento.

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MATERIALI E STRUMENTI

- Lezione frontale in aula per far conoscere un nuovo tema di studio pratico e teorico,

- elaborazioni di schemi, tabelle e schizzi concernenti i temi fondamentali studiati,

- uso del libro di testo integrato con delle apposite dispense per ulteriori

approfondimenti,

- Invio di materiale in formato digitale tramite social network (gruppo chiuso in

“facebook”)

- Utilizzo di smartphone e tablet in classe evitando spreco di materiale cartaceo.

ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI

TEMATICA Uda

LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE

DISCIPLINE COINVOLTE

L.S.E di cucina

L.S.E di sala e vendita

Alimentazione

Italiano

Lingue straniere

PERIODO

Febbraio 2015

Attività interdisciplinare svolta con buoni risultati nella disciplina di L. S. E. DI CUCINA

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Si sono previsti interventi di recupero finalizzati al rafforzamento delle conoscenze e competenze

acquisite svolti esclusivamente in itinere durante l’attività curriculare.

PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE, VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE

Per potenziare le conoscenze e abilità acquisite durante l’anno si sono attivati approfondimenti

personali di tipo teorico e partecipazione a situazioni reali di produzione e servizio in cui l’allievo

ha sicuramente aumentato la consapevolezza di sé e delle sue capacità.

- Partecipazione ai progetti: “Ristorante didattico” e “Le cene del sabato” durante l’ anno

scolastico.

- Partecipazione a manifestazione interne ed esterne proposte dall’Istituto

- Visita ad un azienda di Catering e Banqueting.

- Intervento di esperti su : cucina vegana, cottura a bassa temperatura in sottovuoto

- Partecipazione al Viaggio di istruzione di quattro giorni a Parigi

FORME DI VERIFICA

Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi, interrogazioni, prove

scritte e pratiche, questionari aperti, semi-strutturati e strutturati, lavori di ricerca e tesine,

relazioni, correzione compiti assegnati a casa e simulazioni prove d’esame

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CRITERI DI VALUTAZIONE

- Progressi rispetto alla situazione di partenza.

- Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati.

- Raggiungimento degli obiettivi didattici specifici.

- Partecipazione alla vita scolastica: impegno, lavoro in classe, lavoro in gruppo,

frequenza.

- Comportamento nei laboratori

- Attenzione dimostrata per gli argomenti e le tematiche affrontate.

- Interesse per la disciplina ed i contenuti, inteso come apertura mentale e manifesta

acquisizione, rielaborazione critica, interazione con i compagni.

- Collaborazione con il docente ed i compagni nello sviluppo del lavoro scolastico.

- Ampliamento autonomo delle conoscenze.

Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti disabili della classe fa testo la

normativa di riferimento: programmazione differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del

21/05/01.

Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno

al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2015

L’insegnante

Prof. Urbani Paolo

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RELAZIONE FINALE

LINGUA INGLESE

DOCENTE: PROF. SSA CARLA MARIA CIPOLLA

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Il percorso didattico dell’anno scolastico non è stato privo di difficoltà che hanno gravato sul

processo di apprendimento degli studenti; sin dalle prime rilevazioni, i ragazzi hanno mostrato

lacune estese e un interesse scarso nei confronti della disciplina. Si è dunque deciso di dedicare i

primi mesi ad un ripasso generale per permettere loro di affrontare meglio il programma. Dopo

questo periodo, durante il quale gli studenti hanno dovuto anche adattarsi alla nuova insegnante

ed al metodo di insegnamento, la classe ha preso a lavorare con una certa regolarità, ma con ritmi

di apprendimento piuttosto lenti. E’ stato necessario rallentare e ridurre i contenuti previsti nella

programmazione iniziale per permettere una migliore interiorizzazione degli stessi. In generale,

seppure con difficoltà, il percorso di insegnamento/apprendimento si è svolto in un clima positivo,

anche se alcuni discenti, seppur disponibili al dialogo educativo, non sempre hanno manifestato

interesse ed impegno adeguati; un irregolare studio domestico, la scarsa attenzione, le difficoltà di

concentrazione non hanno consentito loro di raggiungere i risultati previsti.

Un gruppo ristretto di studenti, al contrario, si è distinto per capacità ed impegno, rispondendo

positivamente alle proposte didattiche. Il livello di preparazione raggiunto nella disciplina è

complessivamente sufficiente, anche se permangono alcuni elementi che si rivelano fragili per

conoscenze linguistiche di base e padronanza dei contenuti.

OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI

Con riferimento agli obiettivi del quinto anno, gli studenti sono in grado di utilizzare la conoscenza

della lingua almeno per gli impieghi pratici essenziali come la capacità di capire, leggere ed

esprimersi nella lingua straniera, in particolare:

Cogliere il senso generale di testi scritti ed orali relativi all’ambito professionale;

Acquisire ed usare nozioni e terminologie specifiche riguardanti l’indirizzo professionale

scelto.

COMPETENZE E ABILITÀ

Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di:

ABILITÀ DISCIPLINARI

In generale gli studenti sono in grado di:

Abilità di comprensione orale

Comprendere il messaggio di una conversazione su argomenti noti;

Ricavare informazioni specifiche dalla conversazione stessa;

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Rispondere a semplici domande sul testo ascoltato.

Abilità di produzione orale

Esporre in modo sufficientemente chiaro;

Utilizzare la lingua usando un registro adeguato.

Abilità di comprensione scritta

Comprendere i concetti fondamentali espressi in un testo;

Ricavare informazioni dallo stesso;

Rispondere a domande sul medesimo.

Abilità di produzione scritta

Saper riassumere per iscritto testi letti;

Produrre testi scritti di carattere specifico all’indirizzo con sufficiente coerenza e coesione.

COMPETENZE

Linguistiche: in generale gli studenti sono in grado di utilizzare sufficientemente le proprie risorse

cognitive linguistiche (ortografiche, sintattiche e lessicali), e pragmatiche (organizzazione del

discorso e funzioni comunicative) per percepire ed interpretare il testo.

Comunicative: gli studenti sono in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per narrare o esporre

un argomento noto, per sostenere brevi conversazioni su argomenti preparati.

CRITERI METODOLOGICI

L’attività didattica si è svolta prevalentemente sotto forma di lezioni frontali e partecipate, alle

quali sono state affiancate attività miranti a favorire lo sviluppo della competenza comunicativa e

l’acquisizione di strategie di apprendimento attraverso una serie di compiti che hanno visto

coinvolte più abilità contemporaneamente. Le strategie adottate sono state diverse, a seconda

delle abilità coinvolte. Sono state somministrate attività atte a favorire lo sviluppo delle abilità di

ascolto (listening), di comprensione (reading and comprehension), esercizi a scelta multipla, griglie

da completare, questionari, esercizi di tipo cloze per le attività integrate, traduzioni e brevi

riassunti per quanto riguarda la produzione scritta.

MATERIALI E STRUMENTI

In aggiunta al testo in adozione (O. Cibelli, D. D’Avino, THAT’S CATERING, CLITT) si è fatto uso di

materiale integrativo di supporto ai contenuti – fotocopie, approfondimenti in lingua originale,

esercizi di grammatica. Sono stati inoltre utilizzati la lavagna e il lettore cd.

ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI

Sono state svolte due UDA interdisciplinari: la prima riguardante la Celiachia, la seconda la

redazione di un Curriculum Vitae con lettera accompagnatoria.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Il lavoro curricolare è stato impostato in modo da consentire una revisione continua delle abilità e

contenuti, attuando così un recupero in itinere. In seguito agli scrutini del primo quadrimestre, gli

studenti con gravi carenze hanno potuto accedere ad uno sportello didattico della durata di 6 ore.

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FORME DI VERIFICA

Le verifiche scritte (3 al primo quadrimestre e 3 al secondo quadrimestre) sono state effettuate

periodicamente tramite la somministrazione di prove di valutazione oggettive strutturate, semi-

strutturate e non strutturate con il compito di valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e

della padronanza delle abilità fondamentali. Le verifiche orali hanno valutato il livello di

espressione con particolare attenzione alla scorrevolezza, proprietà lessicale e capacità di

utilizzare i diversi registri linguistici. Per gli alunni diversamente abili sono state predisposte prove

semplificate e/o differenziate.

Durante l’anno scolastico sono state effettuate delle simulazioni della terza prova scritta d’esame;

queste prove sono state considerate dalla docente verifiche scritte e, di conseguenza, la loro

valutazione è stata riportata in decimi nel registro dei voti.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per quanto riguarda la misurazione di prove strutturate e semi strutturate, il voto massimo e il

voto minimo sono stati fissati di volta in volta in rapporto alla prova stessa. Nell’attribuzione dei

voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei

Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. La valutazione di fine periodo

ha tenuto conto dei risultati delle prove svolte in itinere, dell’impegno dell’allievo, della sua

partecipazione e interesse al dialogo didattico-educativo, delle strategie di apprendimento

adottate, del grado di autonomia raggiunto, della progressione rispetto ai livelli di partenza. I

criteri e le fasce di valutazione rispecchiano quanto concordato collegialmente. Per la correzione e

la valutazione delle simulazioni delle prove d’Esame sono state utilizzate le griglie approvate dal

Collegio docenti e inserite nel P.O.F. d’Istituto 2014/2015.

Dolo, 15 maggio 2015

L’insegnante prof.ssa Carla Maria Cipolla

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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LINGUA E CIVILTÀ SPAGNOLA

DOCENTE: PROF.SSA PATERNIANI YLENIA

Anche se lo svolgimento delle lezioni è stato intervallato da attività e progetti di Istituto nonchè dalle simulazioni delle prove scritte dell’esame di Stato, il programma progettato ad inizio anno è stato svolto nella sua totalità.

LIVELLO DI PARTECIPAZIONE, DI MATURITÀ E DI CONSAPEVOLEZZA

La socializzazione a volte si è dimostrata problematica. Il comportamento non è stato sempre

corretto nè tra pari nè nei momenti di confronto con la docente.

Il livello di attenzione è stato basso e saltuario; la partecipazione alle lezioni è sempre stata attiva

e costruttiva solo per un ristretto gruppo di allievi, per lo più passiva per i rimenanti componenti

della classe. Globalmente buono il dialogo docente- studente: ciò ha permesso la risoluzione

immediata di ogni minimo problema lo studio della materia ha potuto creare, superando anche le

risposte polemiche che seguivano ai rimproveri o al richiamo all’osservazione/rispetto del

regolamento d’Istituto. Complessivamente un gruppo ristretto di allievi ha raggiunto un livello

medio di maturità dimostrando anche consapevolezza sociale; i rimanenti risultano immaturi,

poco consapevoli e poco rispettosi della diversità.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Nel primo quadrimestre la classe ha svolto un ripasso della grammatica, ha effettettuato una

preparazione mirata all’esame finale affrontando varie tipologie di testo e di prove.

Successivamente ha iniziato a collegare i vari argomenti al mondo dell’enogastronomia anche al

territorio attraverso le fotocopie fornite dalla docente. Nel secondo quadrimestre la classe ha

affrontato le tecniche di cucina ed enogastronomiche, le varie forme di catering e le

problematiche alimentari previste dalla programmazione progettata ad inizio anno.

Gli obiettivi minimi fissati in sede di programmazione sono stati raggiunti da tutti gli studenti.

Discreto il livello di comprensione della lingua e in generale sufficiente il livello di espressione;

Sufficiente anche il livello raggiunto nella produzione scritta. Il lavoro nella classe è stato per lo più

proposto, gestito e controllato dalla docente.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

Gli obiettivi preventivati ad inizio anno ma raggiunti solo in parte dalla maggioranza della classe sono: Promuovere l’abitudine alla socializzazione che favorisca i legami interpersonali e dinamiche di gruppo costruttive e serene.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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Educare al rispetto per l’ambiente scolastico, per le persone ed alla collaborazione.

Migliorare la qualità della partecipazione, dell’impegno e della disponibilità al dialogo.

Potenziare le capacità di analisi e sintesi, il senso critico e l’autovalutazione.

Stimolare la capacità di fare raffronti tra la propria cultura e le altre.

Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni in lingua straniera relative al settore specifico d’indirizzo.

Consolidare la competenza comunicativa attraverso le quattro abilità linguistiche e le conoscenze di tipo socioculturale.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Gli obiettivi specifici della materia :

Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare, tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti.

Esporre in forma chiara, corretta, specifica e ragionevolmente autonoma gli argomenti.

Acquisire una buona conoscenza del lessico specialistico, delle strutture grammaticali e delle funzioni comunicative più rilevanti del linguaggio tecnico. Impadronirsi degli strumenti operativi che permettano di affrontare in modo autonomo e con competenza le varie situazioni che si presenteranno nella realtà lavorativa .

COMPETENZE E ABILITÀ

In generale gli allievi hanno dimostrato sufficiente capacità di riflessione sulle strutture linguistiche

e sul linguaggio specifico. Seppur con alcune eccezioni, il gruppo classe non è in grado di eseguire

uno studio personalizzato ed autonomo (in realtà quasi tutta la preparazione ai vari argomenti è

avvenuta in classe); ha difficoltà nell’utilizzo di appropriate strategie di comprensione e

produzione di lessico specialistico di settore; manifesta difficoltà nel rappresentare e comunicare

efficacemente le informazioni elaborate.

Le competenze raggiunte da tutto il gruppo classe, ma ad un livello sufficiente, sono le seguenti:

Padroneggiare la seconda lingua comunitaria per scopi comunicativi ed utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, interagire in diversi ambiti e contesti anche professionali;

Redigere testi di carattere tecnico-professionale;

Individuare ed utilizzare strumenti di comunicazione appropriati all’ambito professionale di riferimento.

In riferimento alle abilità, il gruppo classe è in grado di :

Comprendere argomenti relativi alla realtà quotidiana, di attualità, di civiltà anche legate al territorio;

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Interagire in conversazioni su argomenti familiari di interesse personale, di attualità e di civiltà; Comprendere aspetti essenziali relativi ad argomenti di carattere tecnico-professionale;

Conoscere aspetti socio-culturali della lingua straniera e dei Paesi in cui è parlata;

Utilizzare i dizionari, anche settoriali multimediali ed in rete.

a. CRITERI METODOLOGICI

b. Si è cercato di affrontare il percorso linguistico sotto forma di dialogo didattico- educativo utilizzando un metodo deduttivo-induttivo. La lezione è stata di tipo frontale, spronando gli allievi a condividere idee e contenuti nel pieno rispetto delle diversità di pensiero.

I contenuti hanno riguardato lo studio del materiale fornito in fotocopia o schematizzato e

approfondito alla lavagna od oggetto di ricerca da parte degli studenti. Sono state svolte

comprensioni del testo ed audio, traduzioni dallo spagnolo all’italiano e dall’italiano allo spagnolo,

riassunti scritti ed orali, discussioni in classe su argomenti tratti da materiale autentico.

La maggior parte delle spiegazioni grammaticali è avvenuta con l’ausilio della lavagna ed in

fotocopia. Le ricerche personali, assieme al materiale di carattere enogastronomico sono state

usate per le interrogazioni. La classe ha lavorato individualmente, a gruppi e a coppie.

MATERIALI E STRUMENTI

Non dispondendo di un libro di testo che copra le esigenze del quinto anno l’intero programma si

è basato su dispense fornite dalla docente. Gli strumenti utilizzati sono stati : le fotocopie fornite

dalla docente, alcuni manuali, i dizionari; alcuni fascicoli tecnici, gli appunti predisposti, la lavagna,

i sussidi audiovisivi, le attrezzature multimediali ed infine Internet.

ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI

Sono state svolte due U.d.A.:

U.d.A. “DALLA SCUOLA ALL’OCCUPAZIONE”, con i seguenti argomenti: definición de contrato-

tipos de contrato- C.V. Europass en español- carta de presentación de autocandidatura y de

respuesta a una solicitud de empleo- acciones que se deben y no se deben haber antes y durante

la entrevista de trabajo.

U.d.A “LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE”, con i seguenti argomenti: definición de la

enfermedad, causas, síntomas- remedios- sugerencias para una dieta equilibrada.

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Non si è reso necessario nessun intevento di recupero extracurriculare. In orario curricolare si è

svolto un ripasso mirato degli argomenti sia di carattere grammaticale che tecnico-

professionalizzante.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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FORME DI VERIFICA

Gli strumenti per la verifica formativa sono stati la correzione degli esercizi assegnati a casa, il

controllo della comprensione, l’osservazione della partecipazione e dell’impegno di ogni singolo

allievo. Essa è avvenuta anche attraverso l’osservazione attenta e sistematica dei comportamenti

individuali e collettivi, la correzione dei compiti assegnati, le varie interrogazioni, i lavori di ricerca,

le prove scritte ed orali, la comprensione audio, i questionari aperti, strutturati, semistrutturati

ed infine le traduzioni.

Per quanto riguarda le verifiche, sono state somministrate tre prove scritte e due prove orali nel

primo quadrimestre; nel secondo invece sono state svolte due simulazioni di III prova d’esame,

due verifiche scritte della due U.d.A. e tre verifiche orali, oltre alle esposizioni orali in preparazione

all’esame. Le prove scritte contenevano sia esercizi di tipo strutturato / oggettivo (esercizi di

grammatica, cloze test) sia attività semistrutturate o aperte (riassunti, risposte a questionari

guidate e libere, completamento o redazione di lettere), sia simulazioni di seconda e terza prova

d’esame svolte come ripasso in classe. Le prove orali (ascolto e produzione) si sono basate sulle

seguenti attività: comprensioni audio, conversazioni, descrizioni, riassunti o relazioni a partire da

letture. Sia le verifiche scritte che le orali si sono basate su attività predisposte dall’insegnante. In

preparazione all'esame all’esame di stato sono state svolte due simulazioni di terza prova d’esame

ed un ripasso mirato degli argomenti contenuti nella programmazione. Si è curato anche il lavoro

di ricerca dei contenuti per la stesura delle tesine o mappe concettuali.

Le allieve che hanno seguito un programma per obiettivi minimi hanno sempre svolto le stesse

verifiche della classe, sia scritte sia orali. Per quanto riguarda l’allievo, egli ha usufruito del

computer per svolgere tutte le prove scritte della materia e non ha mai necessitato di tempi

aggiuntivi per ultimarle. La verifica orale era programmata e l’allievo non ha mai usufruito di

nessun appoggio ad una mappa concettuale. Questi tre allievi sono stati supportati nella

prepazione alle verifiche scritte ed orali dal docente di sostegno e del lettore (nel caso dell’allievo).

L’allieva con una programmazione differenziata ha svolto verifiche scritte strutturate in maniera

semplificata ma vertenti sugli stessi argomenti della classe. Inoltre ha svolto una prima

simulazione di terza prova d’esame con un solo quesito mentre le è stata somministrata la stessa

prova della classe, di seconda simulazione di terza prova d’esame di Stato. Anch’essa è stata

sempre supportata dalla presenza e dall’aiuto del docente di sostegno. L’allievo DsA ha sempre

usufruito del computer come strumento compensativo e delle misure dispensative descritte nel

suo PDP, ma non ha mai necessitato di tempo aggiuntivo per ultimare le verifiche; qualora fosse

stato necessario ed indicato dalla docente, l’allievo ha usufruito del dizionario multimediale. Le

sue verifche orali sono sempre state programmate e avvenivano con l’ausilio di alcune mappe

create dall’allievo stesso.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione hanno tenuto conto della capacità di ciascuna allievo di dimostrare le

proprie competenze linguistiche, lessicali, di rielaborazione personale ed autonoma.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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Gli strumenti di valutazione hanno compreso verifiche scritte e verifiche orali, che hanno

compreso interrogazioni, ma anche interventi personali, approfondimenti, confronti e discussioni

su argomenti di particolare interesse.

La valutazione si è basata, oltre che sui risultati riportati nelle verifiche, sulla puntualità

nell’esecuzione dei compiti per casa, sull’impegno, sulla partecipazione attiva alle lezioni e sul

progresso fatto dal singolo allievo. Nelle verifiche sommative e formative la docente ha tenuto

conto della correttezza grammaticale, dell’efficacia comunicativa (ossia dell’acquisizione delle

funzioni linguistiche), della scioltezza e della proprietà lessicale, nell’ambito dell’obiettivo primario

del “saper fare” attraverso la lingua straniera. Nel caso della produzione orale, oltre al contenuto,

hanno avuto un ruolo importante la scioltezza e la pronuncia.

Nell’attribuzione dei voti è stata puntualmente utilizzata la scala docimologica e la griglia di

correzione della III prova d’esame secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e

riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2015

L’insegnante Ylenia Paterniani

______________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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RELAZIONE FINALE

SCIENZE FISICHE E MOTORIE

DOCENTE: PROF. SSA GANDOLFO LUISA

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI - CRITERI DI

VALUTAZIONE

Il programma è stato svolto complessivamente con regolarità. Per quanto riguarda gli obiettivi si

deve fare una differenziazione tra quelli disciplinari (pratici) che sono stati attuati in modo

abbastanza soddisfacente e quelli educativi che hanno incontrato sempre diverse difficoltà

attuative a causa del comportamento di alcuni alunni e perciò hanno dato dei risultati incompleti.

La valutazione degli allievi è stata effettuata attraverso una sistematica osservazione delle attività,

delle prove e dei test, in termini di tempi e qualità delle espressioni motorie. Inoltre si è tenuto

conto anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità

di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. La valutazione degli

apprendimenti è stata fatta anche attraverso continui dialoghi tra docente e alunni a verificare

l’acquisizione di argomenti sia teorici che pratici inerenti la disciplina trattati comunque durante la

pratica sportiva. In questo caso si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio

specifico e la conoscenza e padronanza dei contenuti.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Il recupero è stato effettuato in itinere.

CRITERI METODOLOGICI DIDATTICI

Il metodo è stato direttivo, strutturale, partendo dal globale per arrivare all’analitico.

I tempi, l’intensità e i vari carichi sono stati adeguatamente progressivi.

Per quanto riguarda le attività sportive si è partiti da un approccio globale al gesto tecnico

passando attraverso esercizi analitici e opportune correzioni, per arrivare ad avere una sintesi

finale corretta. Si è sempre cercato di proporre le attività in modo stimolante e motivante,

incoraggiando gli alunni ad una pratica continuativa e propulsiva al miglioramento non solo delle

proprie capacità motorie, ma come stimolo ad un accrescimento della persona.

MATERIALI E SUSSIDI DIDATTICI

E’ stato possibile utilizzare tutti gli ausili didattici, per quanto riguarda la parte pratica, tutti i

piccoli e grandi attrezzi di cui è dotata la palestra scolastica, oltre agli impianti esterni

multifunzionali. La dotazione strumentale è discreta. La classe, inoltre, ha frequentato, presso la

sede dei campi da tennis di Dolo, un corso di tennis articolato in 6 lezioni.

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FORME DI VERIFICA

Sono stati effettuati dei test pratici per verificare la preparazione e i progressi individuali riguardo

le capacità condizionali e coordinative degli alunni. A conclusione di un ciclo di lavoro legato ad un

argomento sportivo individuale o collettivo, sono state fatte prove pratiche inerenti le attività

proposte per verificare il livello di acquisizione dei gesti specifici, il consolidamento degli stessi o il

loro miglioramento.

Dolo, 15 maggio 2015.

L’insegnante Gandolfo Luisa

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RELAZIONE FINALE DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA

DOCENTE: PROF. FLAVIO ZAMENGO

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma ministeriale è stato svolto secondo quanto preventivato. In relazione al grado di attuazione degli obiettivi previsti va rilevato che essi sono stati raggiunti in maniera soddisfacente. L’obiettivo del corso è di fornire agli alunni l’opportunità di interpretare la disciplina con una chiave di lettura che permetta alla loro futura attività un respiro più ampio comprendendo le potenzialità del turismo internazionale, nazionale e regionale, della realtà territoriale in cui viviamo. Inoltre, parecchi alunni, sono riusciti a cogliere ed hanno apprezzato l’ipotesi di una gestione in proprio di attività ristorative, confrontandosi con le tematiche tipiche della gestione aziendale. Purtroppo, non tutti gli studenti sono riusciti a cogliere a pieno gli obiettivi del corso, limitandosi ad un lavoro piuttosto passivo di acquisizione di informazioni, finalizzate principalmente al raggiungimento di un profitto sufficiente. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Nel corso dell’anno si è cercato di favorire la crescita di uno studente competente, consapevole, inserito in modo responsabile nei processi produttivi, capace di adeguare le proprie conoscenze ai diversi contesti in risposta alle differenti esigenze e di apportare soluzioni anche personali ai problemi concreti che si presentano. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Con riferimento alle finalità educative della disciplina professionale “Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva”, in esito alla classe quinta, lo studente ha acquisito le competenze idonee a farlo intervenire nell’organizzazione e nella gestione amministrativa delle attività ristorative anche insite nelle strutture turistico-alberghiere, acquisendo significative conoscenze necessarie a comprendere e soddisfare le diverse esigenze della clientela e di monitorare l’andamento aziendale operando alcune scelte amministrativo/gestionali. Tali competenze professionali dovrebbero permettere allo studente di operare come attore consapevole nel settore della ristorazione facilitando il successivo inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi a livello universitario o ancora uno sbocco nell’auto-imprenditoria. OBIETTIVI TRASVERSALI Nel corso dell’anno si è cercato di:

- Favorire la consapevolezza e la stima di sé - Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri - Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i

problemi, attraverso il dialogo e il confronto - Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito

alla valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri - Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale.

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COMPETENZE E ABILITA’ Gli alunni comprendono ed usano un semplice linguaggio tecnico-economico, comprendono le motivazioni che spingono le persone a fare turismo e colgono lo stretto legame fra turismo e ristorazione in un paese a forte vocazione turistica come il nostro. Comprendono l’importanza di svolgere l’attività ristorativa con serietà e professionalità, sono consapevoli dell’importanza di operare una pianificazione e programmazione della gestione. Ciascun allievo, anche se in modo diversificato per livelli raggiunti, è in grado di cogliere nei turisti provenienti in Italia dai diversi Paesi le caratteristiche di ognuno che ne fanno uno specifico target da attrarre in maniera particolare, di approntare un budget economico generale sulla base dei diversi budget settoriali, di reperire le informazioni turistiche utilizzando canali informativi, di ideare un business plan, di mettere in moto le diverse attività atte a stimolare la domanda monitorando il grado di soddisfazione del cliente senza perdere di vista le condizioni di sopravvivenza/redditività dell’azienda. CRITERI METODOLOGICI DIDATTICI Per il conseguimento degli obiettivi sia educativi che didattici si è fatto ricorso principalmente a lezioni frontali, anche se non sono mancate acquisizioni di informazioni attraverso Internet . Per agevolare la comprensione della disciplina si è fatto continuo uso di esemplificazioni pratiche e di riferimenti a fatti realistici. MEZZI E STRUMENTI Sono stati utilizzati essenzialmente appunti del docente che ha avuto come riferimento il manuale in adozione che, Uso sporadico di Internet, appunti ed articoli di approfondimento. ATTIVITA’ DI RECUPERO Le attività di recupero sono state svolte “in itinere” nel corso dell’anno, sulla base delle necessità riscontrate nelle ore curriculari, con un rallentamento nello svolgimento del programma; sono state effettuate in classe a questo scopo esercitazioni di ripasso a sostegno delle situazioni didatticamente più fragili. FORME DI VERIFICA

Le verifiche sono state sia orali che scritte e hanno avuto la funzione di accertare il grado di conoscenza acquisito, nonché la capacità di articolare e approfondire i contenuti delle discipline. Nel primo quadrimestre sono state effettuate tre verifiche scritte, oltre al test di ingresso, ed una orali, nel secondo quadrimestre due verifiche orali e due scritte oltre alle due simulazioni della terza prova previste per tutte le classi dell’Istituto. La tipologia delle prove somministrate nel corso del secondo quadrimestre è stata quelle delle domande aperte cui rispondere in uno spazio di 10 rughe, in linea con la tipologia scelta dal Consiglio di Classe per le terza prova. CRITERI DI VALUTAZIONE

Nella valutazione degli allievi sono confluiti molteplici elementi: il comportamento, inteso come livello di attenzione, partecipazione e correttezza; il miglioramento del metodo di studio; le attitudini e le capacità, sia di analisi che di sintesi. Si è tenuto conto ai fini della valutazione anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. La valutazione degli apprendimenti teorici della disciplina è stata raggiunta attraverso verifiche teoriche scritte e orali. In questo caso si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio specifico e la padronanza dei contenuti.

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Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Dolo, 28 aprile 2015 Prof. Flavio Zamengo

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RELAZIONE FINALE

MATERIA LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI DI SALA VENDITA

DOCENTE: PROF. BARETTA FEDERICO

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Il programma non è stato svolto in modo completo rispetto al preventivato, come risultato del

quadro generale presentato in precedenza; dato lo scarso lavoro domestico parte delle ore del

monte annuale sono state dedicate al recupero in itinere, in un programma già deficitario di

alcune argomentazioni tralasciate nel precedente anno scolastico. La necessità di recuperare

verifiche o di effettuare colloqui riparatori, hanno ulteriormente rallentato il programma previsto.

Pertanto anche gli obiettivi raggiunti possono considerarsi ad un livello minimo di competenza per

il contesto scolastico di riferimento.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

Favorire la consapevolezza e la stima di sé. Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri. Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i

problemi, attraverso il dialogo e il confronto. Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito alla

valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri. Abituare a riconoscere la validità della critica altrui e a saperne trarre vantaggio. Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale. Abituare al rispetto dei regolamenti e dell’ambiente scolastico. Sviluppare la disponibilità ad accettare il nuovo senza pregiudizi né prevenzioni. Accrescere le motivazioni all’impegno domestico e alla partecipazione in classe. Potenziare la disponibilità verso i doveri richiesti dai vincoli di solidarietà sociale. Acquisire l'abitudine alla collaborazione e al lavoro di gruppo OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Conoscere e sapere usare in modo corretto e coerente la terminologia professionale.

Adottare comportamenti professionalmente corretti.

Saper impostare un menu secondo le esigenze della struttura ristorativa e del tipo di convivio a cui è destinato.

Conoscere le modalità organizzative di banchetti e buffet.

Riconoscere le qualità organolettiche del vino attraverso le tecniche di degustazione Riconoscere le differenti tecniche di vinificazione e distinguere attraverso il disciplinare la denominazione del vino.

Comprendere l’importanza che il servizio delle bevande riveste nell’economia dell’azienda ristorativa e del bar..Distinguere tutte le fasi del servizio delle bevande, dall’ordinazione alla mescita.

Conoscere le fasi dell'approvvigionamento e tutte le dinamiche della gestione dell'acquisto della merce in un azienda ristorativa

Conosce l'organizzazione di un azienda ristorativa e le tecniche di valorizzazione delle risorse umane nelle gestione del personale.

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Riconoscere i criteri di certificazione di qualità degli alimenti e delle bevande COMPETENZE E ABILITÀ

ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE

Distinguere le situazioni di potenziale rischio per la pubblica sicurezza con approcci orientati alla prevenzione. Applicare le normative sulla vendita dei prodotti e dei servizi e sulla tutela del turista. Individuare gli elementi caratterizzanti delle aziende enogastronomiche e le principali forme di organizzazione aziendale. Comprendere il linguaggio giuridico ed utilizzare la normativa con particolare riferimento a quella di settore.

1° Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera

produttiva di interesse

Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per i compiti assegnati. Eseguire con sicurezza le tecniche di settore: relativamente al reparto di specializzazione Conoscere le dinamiche di servizio bevande alcoliche e non, cocktail, coppe e long drink. Descrivere il processo di produzione di servizi e i prodotti eno-gastronomici in lingua straniera

2° Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti

gestionali nella produzione di servizi e prodotti eno - gastonomici, ristorativi e di accoglienza

turistico-alberghiera.

Usare procedure di comunicazione efficaci con clienti e colleghi. Usare le tecniche di comunicazione telematica. Comprendere le esigenze del cliente e adeguare il servizio in funzione della domanda. Utilizzare il menu come strumento di promozione vendita e fidelizzazione del cliente. Scrivere correttamente e nella giusta sequenza le procedure di un compito o di una ricetta. Collaborare attivamente con tutti i reparti della struttura enogastronomica. Partecipare attivamente ai lavori di gruppo e cooperare per il raggiungimento dell’obiettivo.

3° Integrare le competenze professionali orientate

al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e

relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

Identificare i principali personaggi dell’enogastronomia. Riconoscere le nuove tendenze dell’enogastronomia e saperle contestualizzare in strutture ristorative. Valorizzare i piatti e le bevande della tradizione attenendosi ai criteri nutrizionali e gastronomici più moderni. Valorizzare i prodotti eno-gastronomici tenendo presente gli aspetti culturali legati ad essi, le componenti tecniche e i sistemi di qualità già in

4° Valorizzare e promuovere le tradizioni locali,

nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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essere, con particolare riguardo al territorio.

Applicare il concetto di percorso “a senso unico” nei servizi eno - gastronomici. Individuare i pericoli di contaminazione nelle procedure eno - gastronomiche. Comprendere l’importanza dell’autocontrollo sul processo. Applicare in modo autonomo il metodo HACCP. Identificare gli elementi che permettono la tracciabilità del prodotto in ogni fase della sua produzione.

5° Applicare le normative vigenti, nazionali e

internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti

Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti di media complessità e produrre uno schema riassuntivo. Scomporre i processi di lavoro in fasi operative per ottimizzare la produzione di beni o servizi in un contesto dato. Effettuare analisi sull’organizzazione del lavoro e sul risultato conseguito. Gestire il processo di approvvigionamento di derrate alimentari, vini e altre bevande. Calcolare il costo-piatto, il costo-menu in rapporto agli alimenti e agli altri costi di produzione. Individuare i fattori che intervengono nel determinare il prezzo praticato al cliente.

6° Attuare strategie di pianificazione,

compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al

contesto.

Adeguare il servizio di un prodotto in funzione della domanda. Sviluppare una cultura della qualità del servizio e delle esigenze del cliente. Comprendere i principali meccanismi della psicologia della vendita.

7° Svolgere attività operative e gestionali in

relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di

prodotti e servizi enogastronomici

Classificare gli alimenti, sceglierli e utilizzarli in base alle loro caratteristiche e al risultato prefissato. Valutare le qualità organolettiche di alcuni alimenti mediante l’ausilio di schede. Distinguere i criteri di qualità di ogni varietà di alimenti. Individuare le caratteristiche organolettiche e qualitative del vino attraverso l’esame visivo, olfattivo e dell’etichetta. Possedere con sicurezza i principi su cui si basa l’abbinamento cibo-vino.

8° Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande

sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e

gastronomico

Costruire menù e carte dei vini rispettando le regole gastronomiche e tenendo presente le

9° Predisporre menu coerenti con il contesto e le

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esigenze della clientela. Tradurre i nomi dei piatti in lingua straniera e descriverli brevemente. Progettare graficamente menù. Riconoscere il ruolo centrale del menù e delle carte nelle aziende eno - gastronomiche.

esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche

Comprendere la necessità di adeguare la produzione alle esigenze della clientela. Leggere, riconoscere e interpretare le dinamiche del mercato eno - gastronomico e sapere adeguare la produzione. Individuare punti forti e di criticità dell’attività aziendale anche in rapporto al mercato e agli stili della clientela.

10° Adeguare e organizzare la produzione e la

vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

CRITERI METODOLOGICI

L’approccio è stato di tipo comunicativo, con lezioni frontali, includendo quando possibile

situazioni laboratoriali,in particolar modo nella didattica sulla degustazione e sull'a, a bbinamento

con il cibo per favorire lo studente nell'assimilazione di un linguaggio settoriale come strumento e

non come fine immediato di apprendimento.

MATERIALI E STRUMENTI

Gli strumenti di lavoro sono i libri di testo ed il materiale audio e visivo da essi presentato, le

attività di laboratorio con le schede specifiche. Alcuni moduli didattici sono stati integrati da

dispense fornite dall'insegnante.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Durante l’anno scolastico è stato effettuato un periodo di recupero in itinere indirizzato a tutta la classe per cercare di recuperare e sanare lacune evidenziate dagli studenti ottenendo dei risultati abbastanza sufficienti per una buona parte della classe. Da evidenziare che qualche allievo , pur raggiungendo la sufficienza dimostrata di avere delle lacune pregresse, difficoltà espositive e di rielaborazione personale. FORME DI VERIFICA

Le tipologie delle verifiche sono state dirette ad accertare la conoscenza dei contenuti,

l’acquisizione dei linguaggi specifici e il conseguimento di adeguate capacità di collegamento,

sintesi, rielaborazione ed applicazione dei concetti. Al fine di verificare la conoscenza ed il grado di

competenza, di ogni singolo allievo, sono stati presentati dei test e delle prove di lavoro che sono

state valutate secondo la griglia approntata dal docente. I modelli di verifica proposti sono i

seguenti:

Colloqui orali individuali e/o di gruppo; Prove scritte con domande chiuse e aperte; Simulazione prove; Interrogazione dialogata con la classe; Ricerche per argomento.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli studenti hanno più volte affrontato, nel corso delle lezioni e delle verifiche scritte, orali e di gruppo, in particolare alla fine di ogni quadrimestre. Diverse sono state le voci considerate nella griglia di valutazione delle attività: “accuratezza nelle risposte, puntualità nella consegna, rispetto dell’orario e grado di socializzazione e affidamento dello staff di lavoro nei lavori di gruppo.

Dolo, 15 maggio 2015

L’insegnante. Federico Baretta

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RELAZIONE FINALE

MATERIA: Scienza e Cultura dell’Alimentazione

DOCENTE: PROF. Paone

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Modulo 1: I rischi e la sicurezza alimentare Unita 1: Fattori tossici e contaminazione alimentare

Cause di contaminazione degli alimenti

Tipi di contaminazione (biologiche, fisiche, chimiche)

Fattori tossici naturali (micotossine e ammine pressorie)

Residui tossici attribuibili all’attività umana (fitofarmaci, zoofarmaci, sostanze cedute dai contenitori, o da imballaggi per gli alimenti, contaminazione da metalli

Unità 2: Contaminazione biologica degli alimenti

Modalità di contaminazione dei microrganismi patogeni

I batteri: riproduzione batterica, spore batteriche, crescita batterica, tossine

Infezioni e tossinfezione alimentare

Principali malattie batteriche di origine alimentare::Salmonellosi, tossinfezione da Stafilococco, tossinfezione da C. Perfringens , Botulismo, tossinfezione da Bacillus Cereus, Listeriosi, Tifo e Paratifo, Shighellosi,, Colera

I funghi microscopici: lieviti e muffe

I Virus: malattie di origine virale trasmesse con gli alimenti, epatite A, epatite E

Le parassitosi Unità 3: Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici

Gli additivi alimentari

I conservanti antimicrobici

Gli antiossidanti

Gli additivi ad azione fisica

Additivi che accentuano ed esaltano le caratteristiche sensoriali

I coadiuvanti tecnologici

Modulo 2: La prevenzione e il controllo per la sicurezza alimentare Unita 1: Igiene e Sicurezza nell’ambiente ristorativo

Aspetti generali

La sanificazione

Il personale Unita 2: Controllo, Qualità e Sicurezza Alimentare

Sistema di gestione della sicurezza alimentare

L’autocontrollo e il sistema HACCP

La qualità totale degli alimenti

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Le produzioni di qualità

Modulo 3: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche Unità 1: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche

Aspetti generali: concetto di dieta, dietologia, dietetica e dietoterapia

Dieta nell’età evolutiva (infanzia, pubertà e adolescenza)

Dieta dell’adulto

Dieta della gestante

Dieta della nutrice

Dieta dell’anziano

Unità 2: Diete particolari

Le piramidi alimentari

Dieta mediterranea

Dieta vegetariana Unità 3: L’alimentazione nella ristorazione collettiva

La ristorazione collettiva

La ristorazione di servizio

La mensa scolastica

La mensa aziendale

La ristorazione ospedaliera

La ristorazione nelle case di riposo Modulo 4: La dieta in condizioni patologiche Unità 1: La dieta nelle malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari ( ipertensione arteriosa, aterosclerosi, ipercolesterolemia)

Indicazioni dietetiche nelle malattie cardiovascolari

Unità 2: La dieta nelle malattie dell’apparato digerente

La celiachia (la dieta del celiaco)

Unità 3: La dieta nelle malattie del metabolismo

Diabete mellito (indice glicemico, indicazioni dietetiche)

Obesità (malattie correlate con l’obesità, tipi di obesità, obesità infantile, indicazioni dietetiche)

Unità 4: Alimentazione e cancerogenesi I tumori (sostanze cancerogene e sostanze anticancerogene presenti negli alimenti, ruolo della dieta nella prevenzione dei tumori) OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI

Consolidamento e sviluppo del senso di responsabilità verso se stesso, gli altri e l'ambiente;

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Autonomia responsabile nel comportamento, nell'organizzazione dello studio e nelle scelte;

Potenziamento della collaborazione con i compagni e con i docenti;

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Identificare i criteri che sono alla base di una corretta alimentazione

Individuare per diverse condizione fisiologiche e patologiche, i comportamenti dietetici che

permettono di mantenere e ripristinare lo stato di salute.

Saper elencare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari

Saper elencare i fattori di rischio per il diabete, per il cancro e per l’obesità

Saper associare malattie infettive e agenti patogeni

Capire la relazione esistente tra la diffusione delle tossinfezioni alimentari e scarsa qualità

igienica degli alimenti e della ristorazione.

Individuare i vari tipi di contaminazione degli alimenti mettendole a confronto tra di loro

Conoscere le principali problematiche legate all’uso degli additivi alimentari

Acquisire comportamenti corretti nell’igiene personale, nella manipolazione degli alimenti

e nell’uso delle attrezzature

Saper applicare il sistema di autocontrollo igienico HACCP

COMPETENZE E ABILITÀ

Saper utilizzare il linguaggio specifico della materia

Conoscere i contaminanti chimici, fisici e biologici degli alimenti e i rischi che essi

comportano.

Individuare le principali malattie di origine alimentare

Conoscere l’importanza di alcuni additivi negli alimenti.

Conoscere e saper applicare le principali norme in termini di igiene degli alimenti, locali e

personale

Redigere un piano HACCP

Saper individuare i benefici e le caratteristiche di una dieta mediterranea e vegetariana

Comprendere l’importanza dell’alimentazione nella prevenzione di diverse patologie

Comprendere l’importanza dell’uso di determinati alimenti nella prevenzione di malattie

cardiovascolari e cancro.

Formulare menù funzionali alle esigenze fisiologiche e patologiche della clientela

CRITERI METODOLOGICI

La metodologia utilizzata ha riguardato lo svolgimento di un nucleo tematico attraverso un

itinerario di lezioni di tipo frontale, accertando preventivamente il possedimento dei prerequisiti

necessari per l'apprendimento, insistendo sui punti focali degli argomenti e sulla loro logica

interna e favorendo interventi degli alunni per richieste di chiarimenti. Quindi, alla lezione frontale

si sono alternate discussioni guidate, supportate anche da testi diversi da quelli adottati nel corso

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dell’anno, tese da un lato a valutare il grado di attenzione dell’ alunno , dall’ altro a valutare l’

efficacia della spiegazione. Importanza fondamentale è stata data alla lettura diretta del testo, con

l’ analisi dei contenuti e con collegamenti tra i diversi argomenti trattati, tali da favorire l’ aspetto

metacognitivo dell’ apprendimento, l’abitudine al ragionamento e la capacità di individuare

relazioni .

MATERIALI E STRUMENTI

Libro di testo

Appunti presi in classe,

Approfondimenti di alcune tematiche mediante letture tratte da testi diversi da quelli del libro

testo.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Durante lo svolgimento delle lezioni sono sempre stati richiamati concetti degli argomenti

precedenti in modo da colmare eventuali lacune. Nel corso dell’anno si sono svolte lezioni

pomeridiane volte al potenziamento degli argomenti trattati.

FORME DI VERIFICA

Le verifiche volte ad esaminare il livello di preparazione degli alunni sono state sia orali che

scritte.

Ci sono state interrogazioni individuali sotto forma di colloqui per accertare il livello e la quantità

delle conoscenze, il grado di assimilazione dei contenuti, le capacità espressive e di rielaborazione.

Le verifiche scritte sottoposte agli alunni sono state sia a risposta aperta, strutturate e semi-

strutturate. Nel corso dell’anno in vista della preparazione agli esami di stato sono state effettuate

2 simulazioni che hanno riguardato alcune tematiche affrontate durante l’anno.

CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione di ogni singolo alunno è stata fatta considerando: la situazione di partenza, la

partecipazione alle lezioni, la continuità nello studio, la puntualità nello svolgimento delle

consegne e la partecipazione alle attività extrascolastiche.

Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti disabili fa testo la normativa

di riferimento: 1) programmazione riconducibile agli obiettivi minimi: art. 15 comma 3 dell’O.M. n°

90 del 21/05/2001; 2) programma equipollente: art. 318 del D.L.vo 297/1994; 3) programmazione

differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del 21/05/01.

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Alunni con DSA e BES

Fanno parte del gruppo classe alunni DSA, per essi il percorso di apprendimento è stato favorito utilizzando strumenti compensativi e dispensativi. Gli alunni hanno utilizzato come strumenti compensativi, schemi, calcolatrici e computer per la lettura del libro di testo e lo svolgimento delle verifiche scritte. Gli studenti con dislessia sono stati dispensati dalla lettura ad alta voce, ed è stato dato più tempo per lo svolgimento delle prove scritte. Per quanto riguarda le forme di verifiche e di valutazione si è data particolare attenzione alla

padronanza dei contenuti disciplinari, considerando tutti gli aspetti legati all’abilità deficitaria.

Inoltre nelle verifiche è stato considerato come parametro di confronto, non l’andamento della

classe ma la situazione di partenza dell’alunno.

Dolo, 15 maggio 20

L’insegnante

Prof.ssa Paone Angela

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RELAZIONE FINALE 5D

MATERIA RELIGIONE

DOCENTE: PROF.SSA CLAUDIA ZANI

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Lo svolgimento del programma ministeriale è avvenuto in modo completo ed approfondito, ed il grado di attuazione degli obiettivi è stato nel complesso ottimo. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Le lezioni hanno promosso l’obiettivo di:

riconoscere il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo

offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del

popolo italiano.

contribuire alla formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti

spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale, nel

mondo universitario e professionale.

favorire, nell'attuale contesto multiculturale, la partecipazione ad un dialogo aperto e

costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace, nel

confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di

significato.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Al termine dell’anno scolastico la classe sa:

confrontarsi con gli altri riguardo alla crescita e alla maturità.

conoscere i valori della solidarietà, dell’equità e della politica come bene comune.

confrontarsi con le diversità (etniche, religiose, culturali, umane) e conoscere alcune problematiche riguardanti l’etica e la legalità.

considerare i propri pregiudizi e cercare di superare le difficoltà nell'incontro con l'altro, il diverso.

cogliere i rapporti adolescente-mondo.

analizzare e motivare le proposte riguardo all'etica della vita e saper formulare delle scelte.

riconoscere che ogni essere umano e’ portatore di diritti.

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OBIETTIVI TRASVERSALI

Si ritiene che l’IRC, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, abbia contribuito a far acquisire allo studente i seguenti obiettivi trasversali:

saper agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali e sociali;

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente;

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

COMPETENZE E ABILITÀ Gli studenti hanno raggiunto in modo buono le competenze e le abilità previste dal Piano di lavoro. CRITERI METODOLOGICI Per il raggiungimento degli obiettivi, si è fatto ricorso a lezioni frontali ed interattive, ricerche sul web, esercitazioni individuali e di gruppo, approfondimenti su documenti e testi non scolastici e partecipazione a Conferenze. MATERIALI E STRUMENTI Sono stati utilizzati la lavagna, alcuni articoli tratti da libri e riviste, il web, del materiale multimediale e la LIM. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI (EVENTUALI) La classe ha partecipato al Progetto “Operazione Colomba”, promossa dall’Associazione Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la docente di Italiano. ATTIVITÀ DI RECUPERO Per favorire il recupero, le tematiche affrontate nelle lezioni precedenti sono state richiamate all’inizio di ogni lezione, e si è dato ampio spazio alle richieste di chiarimento provenienti dagli studenti. PROGETTI Il Progetto al quale la classe ha aderito nell’ora di RC è: “Operazione Colomba” sopra menzionato. FORME DI VERIFICA La verifica dell'apprendimento è stata attuata con modalità differenziate, tenendo conto del grado di difficoltà degli argomenti, dell'esiguo tempo a disposizione e del processo di

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insegnamento attuato. Si sono considerati in particolare gli interventi spontanei di chiarimento degli allievi, la stesura di relazioni e ricerche e l’esposizione orale degli argomenti proposti. CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione finale ha tenuto conto sia del profitto raggiunto, che del grado d’interesse e

approfondimento personale dimostrato dallo studente e si è basata sul raggiungimento di:

obiettivi cognitivi (partecipazione al dialogo formativo-educativo, interesse, acquisizione e rielaborazione dei contenuti fondamentali)

obiettivi affettivo – sociali (empatia, responsabilità, rispetto delle regole, educazione, frequenza).

Nell’attribuzione dei giudizi si è utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante Claudia Zani

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO La riforma degli Istituti Professionali prevede che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di Alternanza Scuola-Lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. L’Alternanza Scuola-Lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità:

collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali;

favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;

arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;

realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società;

correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

La classe 5° D ha effettuato negli anni 2013/2014 e 2014/2015 l'attività di alternanza scuola-

lavoro: hanno partecipato all'attività tutti gli alunni della classe.

Il biennio post-qualifica si è sviluppato anche attraverso l’attività di alternanza scuola-lavoro,

strutturato nelle varie fasi di docenza curriculari in aula/laboratorio e di stage in aziende

ristorative del territorio, per un totale di 120 ore. L’obiettivo di questa attività è fornire ad ogni

allievo le nozioni e le capacità ad operare in diverse tipologie di strutture di imprese ricettive,

ristorative, commerciali e industriali, inserendosi in attività di supporto alle figure manageriali, con

margini di autonomia, alla reception, in cucina, in sala ristorante, in imprese commerciali come

pasticcerie e panetterie: le conoscenze conseguite sono ispirate a fornire un approccio con il

cliente di tipo consapevole e professionale. Nella progettazione dei percorsi didattici hanno

assunto particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le

esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, che permettono di sperimentare una

pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare

l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. La costruzione

del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe con l’apporto

dell’apposita commissione creata in seno al Collegio dei docenti, ha focalizzato la preparazione

teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti, suddivisi in gruppi

d'indirizzo secondo l'indirizzo prescelto al terzo anno, con riferimento agli obiettivi formativi dello

stage e alle competenze da consolidare.

Le lezioni teoriche e laboratoriali sono state tenute da docenti interni all’Istituto Musatti.

Lo stage è stato svolto alla fine dello scorso anno scolastico e valutato nel corso del quinto anno,

con la redazione da parte di ogni studente di schede tecniche, relazioni e materiali prodotti

durante l’esperienza di stage.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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Fasi del processo di Alternanza Scuola/Lavoro per la classe 4° D e 5° D : 1. Analisi e costruzione del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe 2. Comunicazione del progetto ai genitori e allievi. 3. Preparazione teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti

interne ed esterne con riferimento agli obiettivi formativi dello stage, alle competenze mirate che si vogliono conseguire e affidamento di compiti specifici da parte di tutte le discipline coinvolte, che verranno poi valutati.

4. Individuazione delle aziende e assegnazione degli allievi tramite apposita commissione. 5. Svolgimento dello stage con valutazione e controllo in itinere. 6. Redazione da parte dello studente di schede tecniche, relazioni e materiali prodotti durante

l’esperienza di stage. 7. Presentazione della propria esperienza in classe e ai tutor aziendali.

8. Verifiche e valutazioni finali Per gli AA.SS. 2013/2014 e 2014/2015 la scansione è stata la

seguente:

Tempi Periodo Descrizione attività

120 ore Dal 19 maggio al

08 giugno 2014

Stage in azienda

VALUTAZIONE

La valutazione è stata effettuata in due fasi: Valutazione della attività di ASL da parte del tutor aziendale con riferimento alle competenze acquisite dall’allievo.

Valutazione del Consiglio di Classe sulla base delle valutazioni del tutor esterno, del tutor scolastico e delle relazioni.

La valutazione finale è elaborata dal Consiglio di Classe , su proposta del docente di Disciplina

Professionale del 5° anno e del docente di Italiano che valutano la relazione presentata,

considerando le presenze durante le attività preparatorie e la valutazione ricevuta dalle aziende e

viene considerata per l'assegnazione di crediti formativi.

La valutazione di ciascun alunno si è dunque basata sui seguenti documenti:

- relazione finale dello studente sullo stage

- griglia di valutazione del tutor aziendale.

Alunno/a Locale Giudizio

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SIMULAZIONI PROVE D’ESAME

Le simulazioni delle prove d’Esame di Stato sono state effettuate tra dicembre 2014 e maggio

2015, secondo il seguente calendario:

Prima prova Ore 9.00/14.00

Seconda prova Ore 9.00/14.00

Terza prova Ore 9.00/13.00

I simulazione

Giovedì, 18 dicembre

2014

Giovedì, 12 febbraio

2015

----------------

II simulazione

Venerdì, 27 febbraio

2015

Giovedì,7 Maggio 2015

Mercoledì 25 febbraio

2015

III simulazione

Giovedì 23 aprile 2015

Mercoledì,

27 maggio2015

Lunedì, 27 aprile 2015

Nelle pagine successive si riportano sia i testi delle simulazioni delle terze prove, sia le griglie proposte dalla Commissione di Coordinamento Didattico, approvate dal Collegio Docenti e adottate nel POF d’Istituto.

Le discipline coinvolte nelle simulazioni di Terza prova sono state : L.S.E.DI CUCINA, LINGUA

SPAGNOLA, LINGUA INGLESE, ECONOMIA E DIRITTO DELLE IMPRESE RISTORATIVE. Tutte le prove si compongono di tre quesiti a risposta aperta breve di massimo 10 righe.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA Laboratorio dei Servizi Enogastronomici di Cucina

Prof. Paolo Urbani - 25 febbraio 2015

Allievo……………………………………………………………………………………...Classe…………………….

Descrivi brevemente il concetto di nouvelle cuisine e quali sono i principali dettami di questa “filosofia gastronomica”. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Cosa indicano i marchi di qualità DOP ed IGP e quali sono le differenze principali. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Che cosa si intende per cucina vegana? Quali sono le sue regole e le sue prescrizioni? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

Laboratorio dei Servizi Enogastronomici di Cucina

Prof. Paolo Urbani 27 Aprile 2015

Allievo……………………………………………………………………………………...Classe…………………….

Descrivi la differenza tra i termini catering e banqueting.

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

__________________________________________

Descrivi cosa si intende per CCP nel piano di autocontrollo

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

______________________________________________________________________

Spiega la differenza tra detersione e sanificazione

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

______________________________________________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

77

NOMBRE .................................................... CLASE 5 D FECHA ...............................

PRIMA SIMULAZIONE DI III PROVA – SPAGNOLO2

1 Define y describe las características de la comida en avión. (máx 10 rayas)

.......………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………

2 ¿Qué tienen en común las cocinas de las cinco religiones principales? Y, ¿qué tienen de

diferente? Explican cuáles son estas religiones, destaca sus prohibiciones y su eje común. (máx. 10

rayas)

...................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

.................................................

3 Ilustra las tres diferentes menciones de Calidad Diferenciada: IGP, DOP y ETG. (máx. 10

rayas)

...................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

2 2 È consentito l’utilizzo del dizionario bilingue.

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SECONDA SIMULAZIONE DI III PROVA – SPAGNOLO

Nombre …………………………………….. Clase ………… Fecha ……………………

Lee atentamente el texto y luego responde a las preguntas. Dos

preguntas se refieren al texto, la tercera al programa del curso. Los

yogures ya no caducan a los 28 días

Los yogures ya no caducan a los 28 días de ser elaborados. El

Gobierno ha derogado la norma que establecía que los lácteos

fermentados debían tener un plazo límite de consumo. Desde ahora —la derogación se publicó en

el BOE el 29 de marzo—, las empresas decidirán qué fecha de consumo preferente dan a estos

productos, una data que se definirá en función de las características del alimento, su envase o

cómo se conservará. Esta fecha solo marca cuándo el alimento pierde propiedades de olor o sabor

aunque sigue siendo seguro para el consumidor. Sin embargo, la medida, anunciada ayer por el

ministro de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente, Miguel Arias Cañete, dentro de una

estrategia más amplia para frenar el desperdicio alimentario, no satisface a la industria. Los

fabricantes de yogures piden conservar la fecha de caducidad para sus productos, aunque

proponen ampliarla de los 28 días tradicionales a 35.

La medida que toca a yogures porque las autoridades imponían una fecha tras la cual su consumo

no era seguro. ¿Ahora sí lo es?”, critica Rubén Sánchez, portavoz de Facua. “El sistema de fecha de

caducidad ha beneficiado a la industria porque tras tirar estos productos el consumidor ha ido a

comprar más”, añade. Facua duda, además, que pese a que este nuevo sistema teóricamente

generará ahorro a las empresas eso repercuta en una bajada de precios para los consumidores.

“Esta medida se vende como una fórmula contra el despilfarro3, pero lo que el Gobierno debería

hacer por encima de todo es sancionar a aquellos que tiren comida, a los que desperdicien”, dice

Sánchez.

La de la revisión de las fechas de caducidad y consumo recomendado es solo una de las medidas

que se integra dentro de la estrategia Más alimento, menos desperdicio con la que Agricultura

busca frenar el despilfarro de comida. Los españoles arrojan cada año siete millones de toneladas 3 Despilfarro= spreco, sperpero, dispendio: el d. de energía lo spreco di energia.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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de alimentos perfectamente válidos al contenedor, una cifra que el Gobierno pretende reducir a la

mitad en 20204. Para ello reforzará el comercio de proximidad, redactará guías de buenas

prácticas para consumidores y empresas, fomentará la aplicación de la tecnología a la

conservación de los alimentos y se reforzarán los convenios con los bancos de alimentos para

canalizar hacia allí los productos que aún son aptos para consumir.

MARÍA R. SAHUQUILLO Madrid 2 ABR 2013

http://sociedad.elpais.com/sociedad/2013/04/02/actualidad/1364903917_757107.html

1 . ¿Qué establece la derogación que se publicó en el BOE el 29 de marzo? (max. 6 rayas)

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………

2. A la luz de lo que estás leyendo en este artículo ¿sabrías destacar la diferencia entre la fecha de

caducidad y la fecha de consumo preferente? (max. 6 rayas)

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………

3. Explica cómo se pueden evitar y prevenir algunas intoxicaciones alimentarias destacando los

cinco tipos de conservación y eligiendo, individualmente, dos métodos. (max. 10 rayas)

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………..………………………………………………………………………………………………………………………

4 È consentito l’utilizzo del dizionario bilingue.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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LINGUA INGLESE

1° SIMULAZIONE TERZA PROVA

ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS IN NO MORE THAN 10 LINES:

A) WHAT KIND OF SYSTEMS ARE COOK CHILL AND COOK FREEZE? DESCRIBE THEIR MAIN

FEATURES.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

_________________________________________________

B) WRITE AT LEAST THREE ADVANTAGES OF THE COOK FREEZE SYSTEM.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

C) DESCRIBE THE SOUS VIDE TECHNIQUE.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

81

LINGUA INGLESE

2 ° SIMULAZIONE TERZA PROVA

Name: Class: Date:

READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:

A balanced diet must contain all the nutrients in the correct proportions every day. In fact if we

don’t get enough protein, we won’t be able to grow properly and repair ourselves (for example

wounds will not heal properly). If we don’t have enough carbohydrates we won’t have enough

energy and so on. Actually each nutrient performs a different function in our body. For example

Fibre is an important nutrient for health promotion and disease prevention. The main function of

fibre is to keep the digestive system healthy and functioning properly. Fibres can be soluble and

insoluble.

Soluble fibre foods include fruits, vegetables, lentils, peas, beans, oats, barley, oatmeal,

potatoes, dried fruit, soya products. Soluble fibre absorbs water in the intestine and softens the

stools and helps eliminate the waste material more quickly. Soluble fibre may help to reduce the

level of cholesterol in the blood and also to slow down digestion and the sudden release of

energy. Therefore blood sugar levels are more stable, which is good for people with diabetes, and

energy or glucose is released slowly, preventing sudden feelings of tiredness, lack of energy or

hunger pangs.

Insoluble fibre foods include bran, wholemeal flour and breads, brown rice, whole grain cereals,

vegetables, edible peels of fruit, nuts and seeds. Insoluble fibre passes through the body

unchanged with other digested food until it arrives at the large intestine. It prevents constipation

promoting regular bowel movements. This is important in the prevention of distressing diseases

such as bowel cancer, constipation, irritable bowel syndrome, haemorrhoids and diverticulitis.

Foods that do not contain any or contain very little fibre include refined cereals and white bread,

meat and animal products, dairy produce and fast foods.

1. How do Fibres help us to stay healthy?

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

2. What is the difference between soluble and insoluble fibres?

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

3. Describe the functions of nutrients in the human body.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

82

DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA COGNOME NOME ………………………………………… CLASSE……………………………

SIMULAZIONE 3 PROVA DEL 25 FEBBRAIO 2015

1) Si tracci un parallelo fra le caratteristiche del turista Americano e Russo per il nostro

Paese?

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

________________________________________________________Si analizzino le possibili

alternative nella scelta dell’impianto per una azienda ristorativa?

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_________________________________________________

2) Si analizzi brevemente il processo di segmentazione della domanda?

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

83

DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA

COGNOME NOME ………………………………………………………… CLASSE……………………………

SIMULAZIONE 3^ PROVA DEL 27 APRILE 2015

1) Si illustri brevemente cos’è il CVP e le caratteristiche delle sue varie fasi?

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_________________________________________________

2) Si commenti il ruolo della comunicazione in una azienda ristorativa, portando opportuni

esempi?

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_________________________________________________

3) Si chiarisca la logica del marketing esperienziale e si proponga un proprio esempio di

marketing esperienziale legato ad una struttura ristorativa?

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

84

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ANALISI DI UN TESTO

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Comprensione Analisi tematica

Elaborazione sintetica

Gravemente incompleta e

confusa

Superficiale e/o parziale con inesattezze

Essenziale ma complessivamente corretta seppure

con qualche inesattezza

Articolata e completa

Completa, approfondita ed

esauriente

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Commento personale

Frammentario e confuso

Superficiale e\o parziale con inesattezze

Con spunti critici interessanti anche se

non approfonditi

Completo, fondato, con

tratti di originalità

seppure non completamente

esauriente

Completo, fondato, originale,

approfondito ed esauriente

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Contestualizzazione

Gravemente lacunosa e scorretta

Parziale con qualche

inesattezza

Essenziale e corretta seppure con qualche

imprecisione non sostanziale

Adeguata e ben articolata

Approfondita, completa ed esauriente

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Organizzazione del discorso e

correttezza formale

Incoerente e disorganica con gravi

scorrettezze

Incerta nella struttura e nella argomentazione con alcuni errori

Globalmente coerente e coesa

Coesa e coerente,

formalmente corretta e fluida

Organica e ricca nell’argomentazi

one. Fluida ed efficace nella

forma

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

85

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - SAGGIO BREVE

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Capacità di elaborazione

(interpretazione e confronto dati)

Del tutto insufficiente

Incompleta e\o confusa e

superficiale

Essenziale ma corretta

Sicura e puntuale

Sicura, originale ed efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Pertinenza (qualità e quantità delle informazioni)

Scarsa e\o limitata Inadeguata e\o parziale

Nel complesso adeguata seppure essenziale

Ampia e puntuale

Approfondita, esauriente ed

originale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Organizzazione e coerenza (equilibrio delle parti, rispetto

della struttura e degli spazi)

Elaborato incoerente e disorganico

Elaborato incerto sul piano

strutturale e\o argomentativo

Elaborato globalmente

coerente e coeso, con un sufficiente

equilibrio tra le parti

Elaborato coeso, coerente e ben argomentato

Elaborato organico,

equilibrato nelle sue diverse parti

e ricco nella argomentazione

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Registro stilistico e correttezza formale

Inadeguato, improprio, con gravi

scorrettezze

Non specifico, impreciso e\o

con alcuni errori

Globalmente corretto seppure con qualche incertezza formale

Adeguato alla situazione

comunicativa, corretto nella

forma

Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella

forma

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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86

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ARTICOLO DI GIORNALE

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Regole giornalistiche

(adeguatezza alle consegne)

Non rispettate Scarsamente rispettate

Rispettate in modo superficiale

Pienamente rispettate

Rispettate in modo efficace e

pieno

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Elaborazione delle informazioni e dei

dati

Del tutto inadeguata

Superficiale e\o approssimativa

Essenziale ma sufficiente

Sicura e puntuale

Sicura, originale ed efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Organizzazione e coerenza del

discorso

Elaborato incoerente e disorganico

Elaborato incerto sul

piano strutturale e\o argomentativo

Elaborato globalmente

coerente e coeso

Elaborato coeso,

coerente e ben argomentato

Elaborato organico,

equilibrato nelle sue diverse parti

e ricco nella argomentazione

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Registro linguistico e correttezza

formale

Inadeguato, improprio, con

gravi scorrettezze

Impreciso e\o con alcuni

errori

Globalmente corretto seppure

con qualche incertezza formale

Adeguato alla situazione

comunicativa, corretto nella

forma

Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella

forma

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA STORICO

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Contenuto (qualità e quantità delle

informazioni)

Incompleto e lacunoso e\o

inesatto

Superficiale, parziale, con

lacune sostanziali

Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile

Ricco e ben articolato

Completo, approfondito e

con spunti personali

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Organizzazione del contenuto

(articolazione e coerenza)

Disorganico, incoerente

Confuso e\o disorganico

Globalmente organico e

coerente seppure elementare

Preciso, organico, ben

articolato

Pienamente adeguato,

articolazione efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Capacità critica e di

approfondimento

Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa

Approfondita, esauriente e

personale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Proprietà linguistica e correttezza

formale

Gravi scorrettezze e improprietà

Incertezze formali e

linguaggio generico

Correttezza nel complesso accettabile

Forma pienamente

corretta

Forma appropriata,

corretta, ricercata sul

piano lessicale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

88

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA DI ATTUALITÀ

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5,.________________________________________________

6.________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Contenuto (qualità e

quantità delle informazioni)

Incompleto e lacunoso e\o

inesatto

Superficiale, parziale, con

lacune sostanziali

Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile

Ricco e ben articolato

Completo, approfondito e

con spunti personali

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Organizzazione del contenuto

(articolazione e coerenza)

Disorganico, incoerente

Confuso e\o disorganico

Globalmente organico e

coerente seppure elementare

Preciso, organico, ben

articolato

Pienamente adeguato,

articolazione efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Capacità critica e di

approfondimento

Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa

Approfondita, esauriente e

personale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Proprietà linguistica e correttezza

formale

Gravi scorrettezze e improprietà

Incertezze formali e

linguaggio generico

Correttezza e proprietà

linguistica nel complesso accettabili

Forma pienamente

corretta

Forma appropriata,

corretta, ricercata sul

piano lessicale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

SECONDA PROVA

SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

ALUNNO/A: ………………………………………………… A.S.: …………….

PRIMA PARTE:

CONOSCENZE punti

… /5

Scorrette e incomplete 1

Incomplete e non del tutto corrette 2

Essenziali, alcune imprecisioni non gravi, ma accettabile 3

Corrette, abbastanza complete 4

Corrette, complete e ampie 5

ABILITA' NELL'USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO punti

… /2

Impreciso e/o inadeguato 1

Accettabile nel linguaggio di base 1,5

Adeguato 2

CHIAREZZA NELL'ESPOSIZIONE E NEI COLLEGAMENTI punti

… /2

Imprecisa sia nell'esposizione che nei collegamenti 1

Essenziale nei collegamenti e sufficiente nell'esposizione 1,5

Adeguata 2

TOT. PRIMA PARTE …. / 9

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

90

SECONDA PARTE:

DESCRITTORI punti primo quesito punti secondo quesito

TOT. SECONDA PARTE

…. /6

Risposta superficiale

e/o parziale nelle

conoscenze e

nell'esposizione

1 1

Risposta essenziale ma

accettabile sia

nell'esposizione che

nella conoscenze

2 2

Risposta adeguata sia

nelle conoscenze che

nell'esposizione

3 3

TOTALE PRIMA E SECONDA PARTE = …… / 15

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi

15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi

10 9 8 7 1/2

7 6 5 1/2

5 4 1/2

4 3 1/2

3 2 1/2

2 1

I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1.__________________________________________

2.______________________________________________

3.___________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6._____________________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

91

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

CANDIDATO: ________________________________________

CONOSCENZA DEI

CONTENUTI DISCIPLINARI

Il candidato dimostra di possedere una conoscenza dei contenuti disciplinari

PUNTI (max 6)

Frammentaria e lacunosa 1

Parziale e poco corretta 2

Superficiale e/o incerta 3

Corretta nei concetti di base 4

Corretta e adeguata 5

Completa e approfondita 6

COMPETENZE E ABILITÀ

COMUNICATIVE

Il candidato utilizza il linguaggio specifico in modo

PUNTI (max 5)

Disarmonico, confuso e/o del tutto scorretto nella forma

1

Incerto anche nella forma 2

Semplice ma ordinato e corretto 3

Organico e appropriato 4

Organico, appropriato e accurato anche nella forma

5

CAPACITÀ

RIELABORATIVE E CRITICHE

Il candidato rielabora le conoscenze e affronta i problemi proposti in modo

PUNTI (max4)

Frammentario e incompleto 1

Semplice pur con qualche imprecisione

2

Semplice ma chiaro e corretto 3

Accurato e completo 4

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO

……./ 15

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

92

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA lingue straniere

CANDIDATO: ________________________________________

COMPRENSIONE DEI CONTENUTI

Il candidato dimostra una comprensione dei contenuti

PUNTI (max 5)

Frammentaria e lacunosa 1

Parziale e poco corretta 2

Superficiale e/o incerta 3

Corretta nei concetti di base 4

Completa e approfondita 5

COMPETENZE E ABILITÀ

COMUNICATIVE

Il candidato utilizza le strutture morfo-sintattiche e lessicali in modo

PUNTI (max 5)

Disarmonico, confuso e/o del tutto scorretto

1

Incerto 2

Semplice ma ordinato e corretto 3

Organico e appropriato 4

Organico, appropriato e accurato 5

CAPACITÀ

RIELABORATIVE E CRITICHE

Il candidato rielabora i contenuti in modo

PUNTI (max 5)

Frammentario e incompleto 1

Semplice pur con qualche imprecisione

2

Semplice ma chiaro e corretto 3

Organico ed adeguato 4

Accurato e completo 5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……/15

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO Candidato: _______________________________________

INDICATORI PUNTI MAX PUNTI AI DIVERSI LIVELLI

DESCRITTORI

Conoscenza dei contenuti 9

1 Non conosce i temi proposti

2 Conosce in modo parziale e\o poco corretto i temi trattati

3 Conosce i concetti basilari ma superficialmente

4 Conosce i concetti base ma sa approfondirli poco

5 Si orienta tra i concetti base

6 Conosce i temi proposti

7 Conosce ampiamente i temi proposti

8 Conosce molto bene i temi proposti

9 Conosce molto bene i temi proposti e sa approfondirli

in modo completo ed adeguato

Esposizione e padronanza linguistico-lessicale

6

1 Esposizione stentata e frammentaria

2 Esposizione confusa e non sempre corretta nel lessico

3 Esposizione elementare

4 Esposizione chiara anche se semplice

5 Esposizione complessivamente chiara e corretta

6 Esposizione fluida, corretta, adeguata ai temi e alle discipline

Capacità di collegamento, di sintesi e di risoluzione

dei problemi 5

1 Non effettua collegamenti né ipotesi di soluzione

2 Individua i concetti principali

3 Individua i concetti principali ma non effettua i collegamenti meno evidenti

4 Stabilisce collegamenti tra i fatti esposti

5 Stabilisce collegamenti e fa sintesi corrette e chiare

Apporti personali e critici 4

1 Sa esprimere giudizi ma non sa motivarli

2 Esprime giudizi pertinenti

3 Sa motivare osservazioni e giudizi

4 Sa argomentare criticamente osservazioni e giudizi

Capacità di focalizzare le tematiche richieste

3

1 Divaga rispetto alle domande

2 Risponde con sufficiente pertinenza

3 Risponde sempre con coerenza e pertinenza

Discussione delle prove 3

1 Non sa correggere né fornire spiegazioni

2 Corregge tutto o in parte ma non approfondisce

3 Sa autocorreggersi, fornire spiegazioni e\o approfondire

MAX PUNTI 30 - SUFFICIENTE PUNTI 20 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 30

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE 1._________________________________________________

2._______________________________________________

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15

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Dolo, 15 maggio 2015

La Dirigente Scolastica

Dott.ssa Rachele Scandella