CLASSE 5° D - ISTITUTO PROFESSIONALE CESARE … · ALIMENTI E ALIMENTAZIONE PAONE ANGELA ......
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
CLASSE 5° D
2014-15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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SOMMARIO
Composizione del Consiglio di Classe pag. 3
Il profilo professionale pag. 3
Presentazione della classe Elenco dei candidati pag.5 Presentazione della classe Progetto educativo e didattico pag.6 Obiettivi educativi pag.7 Obiettivi trasversali pag.7 Obiettivi didattici pag. 7 Metodi pag.8 Mezzi e strumenti pag.8 Attività interdisciplinari pag.8 Attività di recupero pag. 8 Progetti, attività integrative (culturali e professionalizzanti) e visite di istruzione pag. 8 Modalità di verifica pag.9 Strumenti e criteri di valutazione pag.10 Valutazione del comportamento pag.10 Valutazione delle prove scritte pag.12 Valutazione delle prove orali pag.13 Criteri di attribuzione del credito scolastico pag.15 Programmi Italiano pag.16 Storia pag.18 Matematica pag. 20 Laboratorio servizi enogastronomici di cucina pag. 21 Lingua inglese pag. 23 Lingua spagnola pag.25 Scienze fisiche e motorie pag.26 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva pag.28 Laboratorio servizi enogastronomici di sala pag. 30 Scienza e cultura dell’alimentazione pag. 31 Religione pag. 33
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Relazioni pag.34 Italiano pag.34 Storia pag.37 Matematica pag. 39 Laboratorio servizi enogastronomici di cucina pag. 42 Lingua inglese pag. 46 Lingua spagnola pag. 49 Scienze fisiche e motorie pag. 54 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva pag. 56 Laboratorio servizi enogastronomici di sala pag. 59 Scienza e cultura dell’alimentazione pag. 64 Religione pag. 68 Alternanza scuola lavoro pag. 72 Premesse generali pag. 72 Finalità pag. 72 Fasi del processo pag. 73 Valutazione pag. 73 Resoconto ASL pag. 73 Simulazioni terza prova pag. 74 Date delle prove pag. 74 Prova di L. S. E. C. pag. 75 Prova di Lingua spagnola pag. 77 Prova di lingua inglese pag. 80 Prova di diritto e tecniche amministrative pag. 82 Griglie di valutazione delle prove d’esame pag.84 Analisi di un testo pag.84 Saggio breve pag.85 Articolo di giornale pag.86 Tema storico pag.87 Tema di attualità pag.88 Seconda prova pag.89 Terza prova pag.91 Terza prova lingua straniera pag.92 Colloquio pag. 93 Allegati: Relazioni finali alunni con disabilità e PDP
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE 5 “D” INDIRIZZO ENOGASTRONOMIA SEZ. CUCINA
Dirigente scolastico: Rachele Scandella
DISCIPLINA DI INSEGNAMENTO DOCENTE (COGNOME E NOME) FIRMA
ITALIANO E STORIA GIUPPONI GIULIANA
LINGUA INGLESE CIPOLLA CARLA MARIA
LINGUA SPAGNOLA PATERNIANI YLENIA
ALIMENTI E ALIMENTAZIONE PAONE ANGELA
LABORATORIO SERV. CUCINA URBANI PAOLO
LABORATORIO SERV. SALA BARETTA FEDERICO
MATEMATICA SIMONELLI SANDRO
DIRITTO E TECN. AMMINIST. ZAMENGO FLAVIO
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE GANDOLFO LUISA
RELIG.CATTOLICA ZANI CLAUDIA
SOSTEGNO GIULIANO ANDREINA
SOSTEGNO GRASSO ANTONIO
SOSTEGNO VIVIANI FEDERICO
SOSTEGNO DÌ LAURO PAOLA
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IL PROFILO PROFESSIONALE
L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo
studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e
normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.
L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di
accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per
valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la
tipicità dei prodotti enogastronomici.
La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove
tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della
comunicazione, della vendita e del marketing di settore.
Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di
intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei
prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle
tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e
tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.
Il titolo che gli studenti conseguiranno è di tecnico dei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità
alberghiera – articolazione “ cucina”.
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ELENCO DEI CANDIDATI
Nr. Cognome Nome
1 BARACCO AURORA
2 BARBATO MARCO
3 BRUSEGAN ALBERTO
4 BUSANA ENRICO
5 CABBIA ARIANNA
6 CAMACHO VANESSA
7 CARRARO EDOARDO
8 DELIU ARSEN
9 FAVARETTO ALESSIO
10 FERRO RICCARDO
11 HUANG ALESSANDRO
12 LANDO MARCO
13 LAZAR PAUL PETRUT
14 MARELLA LUCA
15 MINTO ANNALIA
16 NIERO DAVIDE
17 POPOV BOYAN
18 QUINONES DAVID
19 RIATO MATTIA
20 SANTELLO MARCO
21 SIMIONATO RUGGERO
22 TOLIN CLAUDIO
23 ZAMPIERI MATTIA
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PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
Essere consapevoli che la lingua è uno strumento prezioso di comunicazione, di conoscenza ed esplorazione della civiltà del proprio paese e di quelli di cui si studia la lingua;
Sviluppare un atteggiamento di curiosità e interesse verso le culture e le civiltà di altri popoli per migliorarne la conoscenza, e di tolleranza e rispetto verso gli aspetti della cultura divergenti da quella italiana, nella prospettiva di un confronto e di un progressivo scambio ed arricchimento culturale come futuro cittadino europeo.
Arricchire la loro formazione umana e culturale offrendo conoscenze e sviluppando competenze e capacità adeguate per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e/o studio universitario
Mettere in grado gli allievi di eseguire ogni tecnica appresa in maniera autonoma o inserita in un contesto articolato di gruppo
Saper farli dialogare rispettando le idee degli altri e sostenendo, con argomenti validi, le proprie
Far in modo che gli studenti acquisiscano la consapevolezza dell’appartenenza dell’area disciplinare delle varie materie
Far partecipare gli allievi in modo responsabile al lavoro organizzato e di gruppo
Saper analizzare e comprendere le proprie reazioni e posizioni rispetto alle varie situazioni di lavoro e di capacità umane e professionali che il settore ristorativo richiede
Sviluppare la consapevolezza che viviamo in una regione ed in un paese in cui il turismo e la ristorazione costituisco una risorsa importante
Sviluppare l’attitudine al problem solving.
Sviluppare negli allievi una attitudine alla flessibilità per potersi ben inserire in una realtà in cui i cambiamenti avvengono in modo veloce.
Promuovere corrette e permanenti abitudini di vita
Agire secondo un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali, professionali.
Contribuire all’acquisizione del valore della corporeità. Mirare a rendere la persona capace in modo consapevole di: affrontare, analizzare e controllare situazioni problematiche personali e sociali utilizzando pienamente le proprie qualità fisiche e neuro-muscolari
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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’ informazione
COMPETENZE DIDATTICO SPECIFICHE
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto
Svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
METODI
Lezioni frontali, Lezioni guidate, Coinvolgimento in compiti significativi, Attività di laboratorio,
Lezioni interattive, ricerche, esercitazioni individuali e di gruppo. Dimostrazioni pratiche
approfondimenti su documenti e testi non scolastici. Partecipazione a progetti territoriali e
conferenze, visite d’istruzione, uscite didattiche, esercitazioni in palestra, corsi di aggiornamento.
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STRUMENTI Libri di testo, Manuali, Dizionari, Fascicoli tecnici, Norme; Cataloghi, Appunti predisposti, Sussidi audiovisivi, Riviste di settore, Attrezzature multimediali, Lavagna, Internet, LIM, Presentazioni multimediali, partecipazione a gruppi chiusi su social network , attrezzi in palestra.
TEMPI
Il tempo scuola è stato sviluppato in 32 ore alla settimana dal lunedì al venerdì. Due i periodi per la
valutazione: 1° e 2° quadrimestre.
ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI
Durante l’anno scolastico la classe 5E ha partecipato al lavoro su due U.D.A:
La cucina senza glutine (Discipline: L.S.E. di sala e vendita, Italiano, Scienza e cultura
dell’alimentazione, Lingue straniere)
Il curriculum vitae (Discipline: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva,
Italiano, Lingue straniere)
ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI SOSTEGNO
Al termine di ciascuna unità didattica e di ciascun modulo per diverse discipline è stata prevista una serie di esercizi ed attività di recupero o di rinforzo per gli studenti in difficoltà. I corsi di recupero extracurricolari per gli elementi che non hanno raggiunto un profitto sufficiente si è svolta dopo la pagella del Primo Quadrimestre e/o dopo la valutazione interquadrimestrale.
PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE E VISITE D’ISTRUZIONE
Per sviluppare le competenze e potenziare le conoscenze e abilità acquisite durante l’anno si sono previsti approfondimenti personali di tipo teorico e partecipazioni a situazioni reali di banchettistica professionalizzanti in cui l’allievo si è rapportato con l’esterno confrontandosi e percependo in maniera più responsabile la consapevolezza di sé e delle sue capacità. Diverse le adesioni della classe ad attività di tipo culturale e sociale-umanitario. Per ciò che riguarda il coinvolgimento della classe o parte di questa in progetti curriculari ed extra curriculari, gli allievi della 5 D hanno partecipato: -Progetto ristorante didattico -Progetto le cene del sabato -Progetto Sailor nave da crociera -Progetto Il Musatti nei luoghi della memoria -Progetto sportivo d’Istituto Hanno già concluso ad oggi il Progetto AVIS all’interno del Progetto Libriamoci
Gli alunni della 5D (non la totalità della classe) hanno partecipato al viaggio d’istruzione a Parigi dal 25 al 29 novembre 2014.
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La visita d’istruzione giornaliera è stata di tipo professionalizzante c/o una azienda di Catering e Banqueting (Sale & Pepe di Martellago). Visita tecnica presso Expo a Milano La classe ha partecipato ad incontri didattici di aggiornamento extracurriculare sui seguenti temi:
-la cucina vegana;
-la cucina sottovuoto;
-la specializzazione dopo il diploma (centro formazione ESAC);
MODALITÀ DI VERIFICA
Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi
Interrogazione
Prova scritta
Questionari aperti, strutturati, semi-strutturati
Prova pratica
Lavori di ricerca
tesine
Correzione compiti assegnati a casa
Simulazione prove d’esame
CRITERI DI VALUTAZIONE
Progressi rispetto alla situazione di partenza;
Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati;
Conseguimento degli obiettivi didattici;
Partecipazione alla vita scolastica: impegno, lavoro in classe, lavoro in gruppo, frequenza;
Comportamento nei laboratori;
Progressi ottenuti;
Impegno;
Comportamento in palestra;
Partecipazione costante all’attività motoria;
Collaborazione.
Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Per quanto riguarda gli obiettivi minimi delle diverse discipline e le griglie di valutazione delle prove orali, scritte e pratiche, si è rinviato alle deliberazioni collegiali assunte nel P.O.F. d’Istituto.
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STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il Collegio dei docenti, tenuto conto della normativa vigente in materia di valutazione del
comportamento delle studentesse e degli studenti1 - la cui correttezza esprime senso di
responsabilità, rispetto dell’altro e appartenenza civica a una comunità - adotta i seguenti criteri:
1. la valutazione del comportamento avviene in sede di scrutinio intermedio e finale. Il voto, su proposta del docente coordinatore, è attribuito collegialmente dal CdC;
2. il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente, fa media con quello delle altre discipline e influisce sul credito scolastico con l’attribuzione del punteggio inferiore della banda;
3. il comportamento di ogni studente è valutato in relazione all’osservanza dei doveri contemplati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento di disciplina e dei laboratori dell’Istituto, dal Patto di corresponsabilità. In adesione al comma 2 dell’art. 3 del D.M. 5/2009, la valutazione non si riferisce mai a un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente nel corso dell’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il CdC «terrà in debita […] considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno»;
4. come prescrive la legge, la «valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità» (art. 2 D.M. 5/2009);
5. il voto sei decimi esprime una valutazione di stretta sufficienza, pur in presenza dunque di scorrettezze, richiami e note; stessa componente negativa è espressa dal sette decimi. I voti più alti (9/10) misurano comportamenti variamente corretti e responsabili in ogni situazione scolastica, stage e alternanza Scuola/Lavoro compresi, oltre che livelli apprezzabili di coscienza civile e sociale. Un voto inferiore a sei/decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso e all’esame conclusivo del ciclo di studio, poiché è indice di ripetute azioni di particolare e oggettiva gravità, disciplinati dal D.M. 5/2009;
6. ogni CdC vaglia il comportamento degli allievi secondo la seguente Griglia, deliberata dal Collegio docenti al fine di favorire l’omogeneità della valutazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
1 Si fa riferimento in particolare al D.P.R. 122/2009, alla Legge 169/2008 e al D.M. 5/2009, che recepiscono
il D.P.R. 249/1998 (Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria), modificato dal D.P.R. 235/2007.
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INDICATORI/DESCRITTORI
Voto Coscienza civile e sociale Rispetto delle regole Partecipazione alle attività
didattiche e al dialogo educativo
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a. Comportamento sempre
corretto, responsabile ed
educato, rispettoso degli altri,
dell’ambiente, delle strutture
e degli arredi scolastici.
b. Sempre puntuale negli
adempimenti scolastici, osserva
i regolamenti e le disposizioni
della scuola.
c. Attento, collaborativo,
partecipe, segue con attenzione
costante le proposte didattiche e
le attività di classe e di Istituto.
Ottima l’interazione educativa.
9 a. Comportamento
generalmente corretto,
responsabile ed educato,
rispettoso degli altri,
dell’ambiente, delle strutture
e degli arredi scolastici
b. Puntuale negli adempimenti
scolastici, osserva i regolamenti
e le disposizioni della scuola.
c. Attento e partecipe, segue con
attenzione le attività di classe e
di Istituto e il dialogo educativo.
8 a. Comportamento corretto
ma vivace, nel complesso
rispettoso degli altri,
dell’ambiente e degli arredi
scolastici.
b. Non sempre puntuale negli
adempimenti scolastici, osserva
comunque i più importanti
regolamenti e le disposizioni
della scuola.
c. Partecipazione poco
sistematica alle attività
didattiche a causa di qualche
assenza strategica e/o di ritardi
reiterati.
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a. Comportamento vivace e
non sempre rispettoso degli
altri, dell’ambiente, delle
strutture e degli arredi
scolastici.
b. Poco puntuale negli
adempimenti scolastici, spesso
disattende i regolamenti e le
disposizioni della scuola, anche
se non sempre i richiami sono
avvenuti in forma scritta.
c. Inadeguata partecipazione
alle attività didattiche anche a
causa di assenze reiterate e
strategiche o di ritardi ripetuti.
Disinteressato al dialogo
educativo.
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a. Comportamento scorretto
e scarsamente rispettoso
degli altri e/o dell’ambiente,
delle strutture e degli arredi
scolastici.
b. Poco puntuale negli
adempimenti scolastici,
disattende abitualmente e in
modo grave i regolamenti e le
disposizioni della scuola
(presenza di numerose note e
sanzioni disciplinari).
c. Scarse l’attenzione e la
partecipazione alle attività
didattiche e alle iniziative
educative della scuola anche a
causa di numerose assenze
ingiustificate. Disinteressato al
dialogo educativo.
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a. Comportamento abituale
molto scorretto e irriguardoso
nei confronti dei compagni,
dei docenti e/o degli altri
lavoratori della scuola,
dell’ambiente e degli arredi
scolastici, nonostante i
ripetuti richiami dei docenti e
del C.d.C.
b. Condizioni necessarie (ex art.
4 DM 5/2009) sono:
1. irrogazione di almeno una
sanzione disciplinare che
comporti l’allontanamento
temporaneo dello studente
dalla comunità scolastica per
periodi superiori a 15 giorni;
2. mancanza di apprezzabili e
concreti cambiamenti nel
comportamento dello studente
dopo l’irrogazione della
sanzione medesima.
c. Episodica partecipazione alle
attività didattiche e alle iniziative
educative della scuola. Scarsa
attenzione al dialogo educativo.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI TABELLE di CORRISPONDENZA tra VOTI e LIVELLI di COMPETENZE
Le valutazioni sommative non sono state circoscritte alla pura rilevazione “oggettiva” del grado di apprendimento e delle competenze raggiunte, ma ha tenuto conto del miglioramento rispetto ai livelli di partenza, della partecipazione e dell’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, i docenti hanno fatto riferimento alle griglie di valutazione (delle discipline e delle prove di simulazione) contenute nel POF dell’istituto, che si riportano di seguito. Allo scopo di dare una migliore comunicazione alle famiglie sul grado di apprendimento degli studenti, oltre alla valutazione quadrimestrale, riportata nella pagella che esprime il profitto di ogni materia, nel secondo trimestre si è proceduto a una valutazione intermedia delle conoscenze, competenze ed abilità raggiunte nelle diverse discipline (pagellina di aprile).
PROVE SCRITTE INDICATORI Conoscenze generali e specifiche Competenza linguistica generale e uso di terminologia appropriata Abilità applicative Capacità di analisi/sintesi Elaborazione logica e critica GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 1 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Esposizione poco comprensibile con errori morfo-sintattici e lessicali Applica le conoscenze minime con numerosi e gravi errori Capacità elaborative inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Uso limitato di un linguaggio corretto e appropriato
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Applica le conoscenze minime con errori Capacità elaborative limitate SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Esposizione semplice ma nel complesso corretta Applica le conoscenze minime anche se in modo non sempre preciso Riesce ad elaborare gli aspetti principali DISCRETO (VOTO 7) /ADEGUATO Conoscenze complete dei contenuti essenziali Esposizione chiara con uso di un linguaggio appropriato Applica le conoscenze con qualche imperfezione Rielabora le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite Esposizione fluida con un utilizzo corretto della terminologia Applica le conoscenze in modo corretto Buona autonomia nella rielaborazione delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ECCELLENTE Conoscenze complete e approfondite Esposizione fluida con un uso ricco e appropriato della terminologia Applica le conoscenze in modo corretto e preciso Capacità elaborative autonome e critiche
PROVE ORALI INDICATORI Conoscenze degli argomenti richiesti Capacità espositive Capacità di rielaborazione e di collegamento GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 1 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Si esprime in modo confuso e scorretto Capacità di rielaborazione e di collegamento inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Si esprime in modo incerto e impreciso Capacità di rielaborazione e collegamento parziali SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Si esprime in modo semplice e sufficientemente corretto Riesce a rielaborare e a collegare gli aspetti principali
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DISCRETO (VOTO 7) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete ma poco approfondite Si esprime in modo corretto Rielabora e collega le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite Si esprime in modo fluido e con un utilizzo corretto della terminologia specifica Buona autonomia nella rielaborazione e nel collegamento delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete e approfondite Si esprime in modo fluido e appropriato Rielabora le conoscenze in modo autonomo e critico e sa stabilire collegamenti pertinenti ed opportuni nell’ambito della stessa disciplina e a livello interdisciplinare.
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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI SCOLASTICI
Possono accedere al punteggio superiore della banda soltanto gli ammessi (senza aiuti)
alla classe successiva, che in sede di scrutinio ottengano almeno quattro spunte.
1. Frequenza scolastica assidua e proficua, ossia pari o superiore al 95% del monte ore scolastico:
Sì □ No 2. Buona partecipazione al dialogo educativo:
Sì □ No
3. Partecipazione attiva agli organi collegiali della scuola (rappresentante di classe o d’Istituto o di Consulta)
Sì □ No 4. Partecipazione positiva alle iniziative integrative e complementari del P.O.F.
Sì □ No
5. Buon profitto in Religione Cattolica o nell’Attività Alternativa
Sì □ No
6. Voto di comportamento non inferiore a 8
Sì □ No 7. Media finale dei voti non inferiore a 7
Sì □ No
8. Credito formativo esterno (solo se certificato) per a) Attività artistico-culturale e sportiva agonistica; b) Volontariato almeno trimestrale; c) Patente ECDL e/o certificazioni in lingua straniera; d) Esperienza lavorativa almeno trimestrale presso aziende, alberghi, agenzie, uffici.
Sì □ No
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PROGRAMMI
PROGRAMMA DI ITALIANO
DOCENTE PROF.SSA : GIUPPONI GIULIANA
Testo : Cataldi, Angioloni, Panichi La letteratura e i saperi .Dal secondo Ottocento a oggi. Vol 3
Palumbo editore
Il romanzo europeo nella II^ metà dell’Ottocento : l’età del Positivismo. Naturalismo francese e
Verismo italiano
G.VERGA
Vita e opere
I temi. La poetica : l’artificio della regressione; il canone dell’impersonalità; il discorso indiretto
libero .Le novelle e i romanzi: “Mastro don Gesuldo”
Letture da “Vita dei campi”: Rosso Malpelo; da “Novelle rusticane “ : La roba ; Libertà.
Da “ Mastro –Don Gesualdo” : la giornata di Gesualdo; le pagine finali : La morte di Gesualdo
G.PASCOLI
La vita
L’opera . Tra regressione e sperimentazione: i temi, l’innovazione stilistica. La poetica del
fanciullino –
Lettura da Il Fanciullino
Da “ Myricae” : Lavandare; X Agosto; Novembre.
Panorama culturale e filosofico del ‘900: Freud, Nietsche, Marx. La narrativa nell’età delle
avanguardie
Il romanzo europeo del primo Novecento . La crisi del realismo: struttura aperta e dissoluzione
dell’oggettività . L’eroe novecentesco : inettitudine e ricerca dell’ identità. Le diverse linee
sperimentali del romanzo europeo: alcuni esempi da Mann e Kafka. R.Musil e l’irrazionale .
Il romanzo di lingua tedesca. Lettura di pagine dal Processo di F.Kafka
F.Kafka , Uno strano risveglio.
Il romanzo di lingua inglese : J. Joyce e V.Woolf
J-Joyce , Il monologo di Molly
L.PIRANDELLO
La vita, l’opera
La crisi come condizione esistenziale : Il contrasto tra apparenza e verità, tra “forma” e “vita” ; la
dissoluzione del naturalismo. La scomposizione della personalità .
Le novelle : dai temi veristi a quelli prevalentemente psicologici e simbolici - Da “Novelle per un
anno” : Il treno ha fischiato; Fortuna d’essere cavallo ; La signora Frola e il signor Ponza , suo
genero; C’è qualcuno che ride
La guerra vista dai poet : G.UNGARETTI
La vita.
Incontro con l’opera . Da “L’allegria “, Veglia; Natale; San Martino del Carso; Soldati; Non gridate
più
I.SVEVO
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La vita
Incontro con l’opera : “ La coscienza di Zeno” . Autobiografia, memoria , racconto . La trama. La
psicoanalisi, l’ironia. Letture dal romanzo: Lo schiaffo del padre; La proposta di matrimonio; lo
scambio di funerale .
E.MONTALE
La vita e le opere
Il poeta del “male di vivere” – Il pensiero negativo , la disarmonia con la realtà – Il correlativo
oggettivo e i simboli montaliani - Le raccolte poetiche
Da “Ossi di seppia”: Non chiederci la parola; Spesso il male di vivere; Meriggiare pallido e assorto.
Da “Le occasioni” : La casa dei doganieri . Da “Xenia II”: Ho sceso dandoti il braccio
E.Sanguineti
Letture da “Purgatorio de l’Inferno”: Piangi , piangi; Se volti il foglio, Alessandro
Dolo, 15/05/15
L’insegnante Giuliana Giupponi
I rappresentanti degli studenti :
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PROGRAMMA DI STORIA PROF.SSA: GIUPPONI GIULIANA
Testo: M.Montanari , Vivere nella storia 2 dal Seicento all’Ottocento , Editori Laterza
( a completamento del programma di IV) M.Montanari , Vivere nella storia 3 dal Novecento a oggi ,Editori Laterza
L’età post-liberale : Borghesia e proletariato ; Il Manifesto del Partito comunista ; Il marxismo .
Due processi di unità nazionale a confronto : Italia e Germania
L’Italia dopo l’Unità : la Destra al governo; l’economia ; la condizione contadina ; Il Meridione e il brigantaggio . La politica coloniale a fine ’800.
Verso la società di massa : la scuola e gli eserciti; la politica di massa ; i partiti socialisti e la seconda internazionale; i cattolici e la Rerum novarum . Il nuovo nazionalismo
Le parole del Novecento : imperialismo, colonialismo, socialismo,socialdemocrazia, totalitarismo, liberalismo, liberismo , protezionismo, internazionalismo socialista , inflazione, Welfare State, movimento operaio
L’Europa e il mondo tra i due secoli: Industriali , Junker e militari alla guida della Germania. L’Austria –Ungheria e il mosaico delle nazioni . Imperialismi e nazionalismi alla vigilia della Grande guerra.
L’Italia umbertina e l’età giolittiana : crisi di fine secolo e svolta liberale ; sviluppo economico e sociale del paese; sviluppo del movimento operaio ; un liberale al governo , G.Giolitti : le riforme sociali ; crisi del sistema giolittiano e impresa di Libia
La Prima guerra mondiale (sintesi) - Il fronte italiano, Caporetto e Vittorio Veneto- La Pace
Il dopoguerra e la carta geo-politica dell’Europa: Trattato di Versailles e la fine degli Imperi – Economie e “Bienni rossi “
La Germania del dopoguerra : conseguenze del Trattato di Versailles; la Repubblica di Weimar , laboratorio della socialdemocrazia ; crisi economica e ascesa del nazionalsocialismo . La dittatura di Hitler: spazio vitale e Grande Germania . Nazificazione della Germania. N.b Riferimenti costanti alla rivoluzione bolscevica e al sistema totalitario staliniano , seppur non affrontati in maniera sistematica, per questioni di tempo
Gli Stati Uniti e l’espansione economica degli anni ’20. La crisi del ’29; le reazioni alla crisi mondiale ; Stati Uniti: Roosvelt e il New Deal
Il dopoguerra in Italia – Crisi dello stato liberale e partiti di massa . Nascita e avvento del Fascismo: dalla Marcia su Roma al regime . Lo Stato fascista , il Concordato , il consenso , la politica economica e coloniale .L’Italia antifascista
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La seconda guerra mondiale: I Fronti popolari e la guerra civile spagnola ; il 1938/39; le aggressioni tedesche e l’asse Roma –Berlino; invasione della Polonia; occupazione della Francia e battaglia d’Inghilterra ; attacco all’URSS; intervento degli Stati Uniti . Il 1943: la svolta ; il crollo della Germania e del Giappone . La guerra parallela dell’Italia . I Fronti italiani della guerra ( sintesi) . L’8 settembre 1943; L’Italia divisa ; la Resistenza e la Liberazione Dolo, 15/05/15 L’insegnante
Giuliana Giupponi
I rappresentanti degli studenti
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PROGRAMMA DI MATEMATICA
DOCENTE: PROF. SIMONELLI SANDRO
Ripetizione dei seguenti argomenti: Tecniche di scomposizione dei polinomi. Prodotti notevoli Equazioni di primo grado e secondo grado e di grado superiore Disequazioni di primo e secondo grado e di grado superiore Disequazioni fratte - Sistemi di disequazioni- La retta – La parabola Insiemi numerici Funzioni – Dominio di un a funzione – Concetto di codominio Funzioni pari e dispari – Simmetrie Studio del Segno di una funzione Concetto di limite – Calcolo di limiti Tecniche per il superamento delle F.I. Asintoti orizzontali - Asintoti verticali - Asintoti obliqui Grafico probabile di una funzione Derivata di una funzione Significato geometrico della derivata Continuità delle funzioni derivabili Derivate fondamentali Derivata della somma (differenza)di due funzioni derivabili Derivata del prodotto di due funzioni derivabili Derivata del quoziente di due funzioni derivabili Derivata di funzione di funzione Derivate di ordine superiore al primo Regola di De L’ Hopital applicata alla risoluzione di F.I. Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo Funzioni monotòne Definizione di massimo e minimo relativo Ricerca dei massimi e minimi relativi delle funzioni derivabili Criterio sufficiente per determinare i punti di massimo e minimo relativo delle funzioni derivabili Concavità di una curva in un punto Concavità di una curva in un intervallo Punti di flesso Criterio per la ricerca dei punti di flesso Schema generale per lo studio di una funzione Studio di funzioni (Algebriche razionali ed irrazionali – algebriche razionali fratte) Lettura ed interpretazione del grafico di una funzione. Manuale: Matematica a colori Edizione Gialla Vol. 4 L. Sasso - Petrini Editore
Dolo, 15 maggio 2015
Il docente Prof. Sandro Simonelli
I rappresentanti degli studenti :
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PROGRAMMA DI LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI DI CUCINA
DOCENTE: PROF. URBANI PAOLO
MODULO n.1 I grandi maestri del passato e del presente:
Le nuove tendenze della gastronomia
I grandi maestri del passato e del presente.
La cucina creativa
La cucina etnica
La cucina fusion
La cucina destrutturata
La cucina molecolare
La cucina salutistica
La cucina vegana
MODULO n.2 Le certificazione di qualità:
I marchi comunitari e i marchi nazionali di tutela degli alimenti
La denominazione di origine protetta DOP
Indicazione geografica protetta IGP
Specialità tradizionale garantita STG
Prodotti agroalimentari tradizionali PAT
Prodotti a denominazione comunale di origine De.C.O.
Le certificazioni non ufficiali: Slow food e arca del gusto
MODULO n.3 La cucina per soffre di intolleranze e allergie alimentari:
La cucina per i celiaci
La cucina senza uova
La cucina senza latte e latticini
MODULO n. 4 Catering & Banqueting
L’attività di catering
La pianificazione dell’attività di catering
L’attività di banqueting
L’organizzazione del servizio di banqueting
I servizi di ristorazione a bordo di aerei, navi e treni
MODULO N°5 Il sottovuoto in cucina.
La conservazione e la cottura sottovuoto
Il sistema cook & chill/ hold
MODULO n. 6
Il sistema HACCP
Il piano di autocontrollo
Le procedure operative
MODULO n. 7
La tutela della sicurezza e della salute nel posto di lavoro
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La sicurezza nel posto di lavoro
Cosa prevede la normativa
Dolo, 15.05.2015
L’insegnante
Prof. Urbani Paolo
I rappresentanti degli studenti:
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PROGRAMMA DI INGLESE
DOCENTE: PROF. SSA CIPOLLA CARLA MARIA
Dal testo “THAT’S CATERING”:
MODULE 2
UNIT 2: HACCP
FOOD SAFETY AND FOOD HAZARDS
Food Safety: Benefits of food hygiene / Costs of poor food hygiene
HACCP AND CRITICAL CONTROL POINTS
HACCP in catering
The seven HACCP principles
The origin of HACCP
UNIT 3: FOOD PRESERVATION
PRESERVATION METHODS
Food preservation
Ancient and Natural Preservation Methods
Modern Preservation Methods
UNIT 4: REFRIGERATED STORAGE SYSTEMS
CHILLING, FREEZING AND VACUUM COOKING
Refrigerated storage systems
Cook-Chill and Cook-Freeze Systems and Flow steps
The Vacuum Cooking system
Temperature Control
MODULE 3
UNIT 1: NUTRITION AND HEALTH
NUTRITION AND FOOD SCIENCE
THE NUTRIENTS IN FOOD:
Function of nutrients
HEALTHY EATING
The Healthy Eating Pyramid
Mediterranean Diet
THE DANGER LIST
Food Allergies and Food Intolerances
The Coeliac Disease
(Integrazioni fornite in fotocopia dall’insegnante)
Dal testo “COOK BOOK CLUB” (fotocopie):
MODULE 4
UNIT 1: ENOGASTRONOMY & FOOD QUALITY CERTIFICATION
CROSS CULTURAL DIVERSITY
Rainbow Cuisine
DINE ITALIAN STYLE
ITALIAN PDO, PGI, TSG, AGRI-FOOD PRODUCTS
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Dopo il 15 MAGGIO:
CURRICULUM VITAE AND APPLICATION LETTER
Dolo, 15/05/2015
L’insegnante: Prof.ssa Carla Maria Cipolla
I rappresentanti degli studenti :
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LINGUA E CIVILTÀ SPAGNOLA
DOCENTE: PROF.SSA YLENIA PATERNIANI
a. Programma svolto Dopo aver ripassato le principali strutture e funzioni comunicative sono stati proposti in fotocopia
i seguenti argomenti di microlingua:
U.d.A. “LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE”: definición de la enfermedad, causas, síntomas-
remedios- sugerencias para una dieta equilibrada;
U.d.A. “DALLA SCUOLA ALL’OCCUPAZIONE”: definición de contrato- tipos de contrato- C.V.
Europass en español- carta de presentación de autocandidatura y de respuesta a una solicitud de
empleo- acciones que se deben y no se deben haber antes y durante la entrevista de trabajo.
La pirámide alimentaria y La pirámide NAOS
La rueda alimentaria
Alimentos energéticos, formadores, reguladores
La dieta Mediterránea
Fast Food vs Slow Food
La clasificación de los alimentos
Los métodos de conservación de los alimentos
La clasificación de los alimentos de acuerdo a su tiempo de duración
Diferencias entre fecha de caducidad y fecha de consumo preferente
La restauración social y comercial
La comida de avión y de tren
La intoxicación alimentaria
Alimentación y religión
La cocina de Véneto
Las alergias y las intolerancias alimentarias
Diferencias entre la dieta vegana, macrobiótica y vegetariana
Catering y banqueting, bufé y banquetes
Las propiedades del agua
Las técnicas de cocción
La cocción al vacío
Gramática
Repaso de todos los tiempos verbales y estructuras gramaticales generales a través de tests del
DELE B1; los pronombres relativos, las preposiciones y varias traducciones al español.
Dolo, 15 / 5 /2015
L’insegnante: Ylenia PATERNIANI
I rappresentanti degli studenti:
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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE: PROF.SSA GANDOLFO LUISA
Sono state svolte esercitazioni per:
- IL POTENZIAMENTO FISIOLOGICO E MUSCOLARE - LA RIELABORAZIONE E ARRICCHIMENTO DEGLI SCHEMI MOTORI - IL CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE E SVILUPPO DEL SENSO CIVICO - L’AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA
Tali esercitazioni sono state svolte: con piccoli attrezzi: palle mediche, palloni di diverso tipo, manubri, overs (ostacoli bassi),
funicelle, elastici, cyclette, step, bastoni da 2/3 kg, cavigliere/polsiere da kg 0,5, anelli elastivi.
attraverso percorsi misti per migliorare, la destrezza generale, l’equilibrio statico e quello dinamico
con l’utilizzo di alcuni grandi attrezzi come: la spalliera ( traslocazioni e esercizi individuali), i tappeti (situazioni inusuali), ostacoli, la panca, il materassone, la scala orizzontale, quadro svedese, asse di equilibrio
attraverso circuiti di potenziamento per tonificare i vari distretti muscolari corporei con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi
mediante percorsi per mettere alla prova la destrezza e le abilità in sala fitness con i vari attrezzi a disposizione nei campi multifunzionali comunali esterni per potenziare la muscolatura sia a carico naturale sia con carichi esterni (manubri da Kg 1
o 2, palle mediche da Kg 2 o 3, bastoni da Kg 3) per l’allungamento muscolare in forma individuale e con l’ausilio di attrezzi mediante varie andature di preatletica tipo: skip, skip doppio, calciata, scatti in velocità,
saltelli, galoppo laterale, corsa laterale, allunghi, balzi, passo saltellato per migliorare le tecniche dei gesti fondamentali della pallavolo: il palleggio, il bagher, la
battuta dall’alto e la schiacciata, a coppie, sotto forma di percorso e in partita per ripetere i gesti fondamentali del calcio e della pallacanestro con semplici allenamenti in
situazione di percorso, a coppie e in partita per apprendere/migliorare le tecniche dei gesti fondamentali della pallamano: il palleggio,
il passaggio, il tiro e le regole di gioco per migliorare la capacità aerobica e la resistenza con test di Cooper conclusivo per migliorare la tecnica del getto del peso, testando la forza degli arti superiori con test di
lancio della palla medica fissare la tecnica della corsa ad ostacoli mediante specifici allenamenti di prima e seconda
gamba, ritmo di corsa e prove ripetute in corsia. per ripetere ed esercitare la pratica del tennis-tavolo, del badminton e dell’unihock
mediante saltuari allenamenti specifici e partite per riprendere e attuare le regole dei giochi di squadra per lo sviluppo delle capacità di
autocontrollo, di collaborazione e di rispetto per gli altri per organizzare attività di arbitraggio ed assistenza alle esercitazioni
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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La classe ha partecipato ad un corso di 6 lezioni di tennis indoor riprendendo, poiché già in terza
aveva frequentato il corso base di questa disciplina, le tecniche basilari, migliorando i gesti in base
alle azioni di gioco in fase di partita.
Dolo, 15 maggio 2015
L’insegnante Gandolfo Luisa
I rappresentanti degli studenti:
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PROGRAMMA DÌ DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA DOCENTE: PROF. FLAVIO ZAMENGO
ARGOMENTI DEL PROGRAMMA TEMPI
Recupero contenuti fondamentali 3 e 4 anno
Principi generali della disciplina IVA- classificazione delle operazioni,
fatture, RF, scontrini, registri IVA e liquidazioni;
Dalla contabilità al bilancio, scritture di assestamento, bilancio,
schemi e contenuto;
Analisi dei costi, classificazioni, configurazioni, BEP.
Mercato turistico internazionale :
Turismo internazionale e sviluppo turistico;
il sistema dei cambi;
la bilancia dei pagamenti;
la bilancia turistica;
gli enti di statistica del turismo;
sviluppo turistico e sviluppo economico;
flussi turistici verso l’Italia, situazione e prospettive.
Business plan nelle imprese ristorative e ricettive:
Pianificazione programmazione aziendale;
analisi ambientale previsionale;
analisi aziendale;
definizione degli obiettivi e strategie di redazione dei piani;
programmazione di esercizio e budget;
costi standard;
le fasi di definizione del budget;
il controllo budgetario;
i vantaggi ed i limiti del budget.
Marketing dei prodotti turistici:
Marketing turistico;
la segmentazione del mercato della domanda;
gli strumenti di micro marketing: marketing mix;
- prodotto, - prezzo, - comunicazione,
Settembre – Ottobre
Novembre- Dicembre
Dicembre- Gennaio
Gennaio-Febbraio-
Marzo
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- distribuzione, - personale,
la reputazione della destinazione turistica;
il marketing dei prodotti turistici.
Normativa del settore turistico alberghiero:
Cenni a:
fonti normative internazionali;
OMT;
fonti normative comunitarie;
codice comportamento ECTAA/HOTREC;
contratti di viaggio;
Le norme e le procedure per al tracciabilità dei prodotti
La tutela dei consumatori;
la normativa UE nel settore alimentare;
le informazioni sugli alimenti;
la tracciabilità e la rintracciabilità;
i prodotti a Km zero;
marchi di qualità dei prodotti agroalimentari.
Aprile
Aprile
Dolo, 15 maggio 2015.
L’insegnante Zamengo Flavio
I rappresentanti degli studenti:
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L. S. E. DI SALA E VENDITA
DOCENTE PROF. BARETTA FEDERICO
RIPASSO E APPROFONDIMENTO DEI BLOCCHI TEMATICI DEL 4°ANNO
Le aziende della ristorazione Il menù: l'offerta gastronomica dal punto di vista tecnico ed economico I prodotti agroalimentari di qualità La vinificazione
IL BEVERAGE Contenuti Il vino e la carta dei vini. La degustazione:fase visiva, fase olfattiva e fase gusto olfattiva. Le schede di degustazione La terminologia AIS L'abbinamento cibo-vino Terminologia di degustazione delle pietanze e delle bevande. Abbinamento territoriale, per tradizione e per psicologia. Il metodo Mercadini: abbinamento per contrapposizione e per analogia. GLI APPROVVIGIONAMENTI Contenuti Il reparto economato Il ciclo di approvvigionamento La classificazione degli alimenti La gestione amministrativa dell’approvigionamento I canali di approvvigionamento La gestione tecnica dell’approvvigionamento La gestione delle scorte IL SERVIZIO DI CATERING ED IL BANQUETING Contenuti Il catering industriale Il catering istituzionale Il catering privato Il catering a domicilio Il ticket restaurant Il contratto di banqueting (check-list) I banchetti I buffet L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE NELLE AZIENDE DI RISTORAZIONE Contenuti Le risorse umane I modelli direzionali Gli orari, i turni e i flussi di lavoro L’organizzazione del lavoro per regole ed eccezioni Il curriculum vitae Dolo, 15/05/2015
L’insegnante: Prof. Baretta Federico
I rappresentanti degli studenti :
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PROGRAMMA DI ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
DOCENTE: PROF.SSA PAONE ANGELA
Modulo 1: I rischi e la sicurezza alimentare
Unita 1: Fattori tossici e contaminazione alimentare
Cause di contaminazione degli alimenti Tipi di contaminazione (biologiche, fisiche, chimiche) Fattori tossici naturali (micotossine e ammine pressorie) Residui tossici attribuibili all’attività umana (fitofarmaci, zoofarmaci, sostanze cedute dai contenitori, o da imballaggi per gli alimenti, contaminazione da metalli Unità 2: Contaminazione biologica degli alimenti
Modalità di contaminazione dei microrganismi patogeni I batteri: riproduzione batterica, spore batteriche, crescita batterica, tossine Infezioni e tossinfezione alimentare Principali malattie batteriche di origine alimentare::Salmonellosi, tossinfezione da Stafilococco, tossinfezione da C. Perfringens, Botulismo, tossinfezione da Bacillus Cereus, Listeriosi, Tifo e Paratifo, Shighellosi, Colera I funghi microscopici: lieviti e muffe I Virus: malattie di origine virale trasmesse con gli alimenti, epatite A, epatite E Le parassitosi Unità 3: Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici
Gli additivi alimentari
I conservanti antimicrobici
Gli antiossidanti
Gli additivi ad azione fisica
Additivi che accentuano ed esaltano le caratteristiche sensoriali
I coadiuvanti tecnologici
Modulo 2: La prevenzione e il controllo per la sicurezza alimentare
Unita 1: Igiene e Sicurezza nell’ambiente ristorativo
Aspetti generali
La sanificazione
Il personale
Unita 2: Controllo, Qualità e Sicurezza Alimentare
Sistema di gestione della sicurezza alimentare
L’autocontrollo e il sistema HACCP
La qualità totale degli alimenti
Le produzioni di qualità
Modulo 3: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche
Unità 1: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche
Aspetti generali: concetto di dieta, dietologia, dietetica e dietoterapia Dieta nell’età evolutiva (infanzia, pubertà e adolescenza) Dieta dell’adulto
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Dieta della gestante Dieta della nutrice Dieta dell’anziano Unità 2: Diete particolari
Le piramidi alimentari Dieta mediterranea Dieta vegetariana Unità 3: L’alimentazione nella ristorazione collettiva
La ristorazione collettiva
La ristorazione di servizio
La mensa scolastica
La mensa aziendale
La ristorazione ospedaliera
La ristorazione nelle case di riposo
Modulo 4: La dieta in condizioni patologiche
Unità 1: La dieta nelle malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari ( ipertensione arteriosa, aterosclerosi, ipercolesterolemia) Indicazioni dietetiche nelle malattie cardiovascolari Unità 2: La dieta nelle malattie dell’apparato digerente
La celiachia (la dieta del celiaco) Unità 3: La dieta nelle malattie del metabolismo
Diabete mellito (indice glicemico, indicazioni dietetiche) Obesità (malattie correlate con l’obesità, tipi di obesità, obesità infantile, indicazioni dietetiche) Unità 4: Alimentazione e cancerogenesi
I tumori (sostanze cancerogene e sostanze anticancerogene presenti negli alimenti, ruolo della
dieta nella prevenzione dei tumori)
Dolo, 15/05/2015
L’insegnante: Prof.ssa Paone Angela
I rappresentanti degli studenti :
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: PROF.SSA CLAUDIA ZANI
- Il Dialogo Interreligioso; il diritto alla libertà religiosa e il fondamentalismo; l’Isis e il Califfato.
- Il valore della persona e i Diritti Umani; la tratta di minori e di donne in Europa.
- I Diritti umani e loro costituzione nella Dichiarazione Universale: violazioni, personalità e
Associazioni che agiscono in difesa dei diritti di ogni essere umano. Gandhi e la nonviolenza. Il
Progetto “Operazione Colomba” della comunità Papa Giovanni XXIII.
La situazione delle carceri e la dignità della persona anche in situazioni di restrizione. Perdonare
non è cancellare un debito, ma sciogliere i nodi.
- La cucina del pranzo di Natale in Italia, in Europa e nel mondo.
- Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana: l’amicizia, l’amore, il
rapporto genitori-figli.
- Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali,
libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno
per la giustizia sociale.
-La situazione delle carceri e la dignità della persona anche in situazioni di restrizione. Il valore del
perdono: perdonare non è cancellare un debito, ma sciogliere i nodi (dalla rivista “Ristretti
Orizzonti” sett-ott 2014).
- La ricerca di Dio nelle religioni. L’ebraismo e la shoah.
- La persona, il messaggio e l'opera di Gesù Cristo nella tradizione della Chiesa e nella vita di alcuni
testimoni. Massimiliano Kolbe e Placido Cortese.
- La Dottrina sociale della Chiesa; don Bosco e la Rerum Novarum.
-La cucina nelle religioni: cibi leciti e proibiti; prescrizione per la preparazione di un pasto
nell’ebraismo e nell’islam.
- ll Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo
contemporaneo.
Dolo, 15 MAGGIO 2015
L’insegnante Prof.ssa Claudia Zani
I rappresentanti degli studenti:
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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RELAZIONI
RELAZIONE FINALE DI ITALIANO
DOCENTE: PROF.SSA GIUPPONI GIULIANA
Obiettivi raggiunti Gli obiettivi fissati in sede di programmazione, tenuto conto della fisionomia della classe e delle sue esigenze, non sono stati raggiunti allo stesso modo da tutti gli allievi. L’azione didattica è stata finalizzata al raggiungimento di obiettivi educativi e didattici di apprendimento. I primi, configurabili nelle capacità critiche e autonomia di pensiero, oltre che in abilità di analisi e sintesi, sono obiettivi raggiunti da alcuni studenti, mentre altri appaiono ancora fragili sul piano dell’interpretazione personale e nel confronto maturo con le varie problematiche. Per quanto riguarda gli obiettivi didattici, esclusi pochi casi già in possesso di abilità espositive, si è rilevata un’espressione non sempre sciolta e non ben supportata da un bagaglio lessicale adeguato e ampio. Anche se non è da dimenticare che verifiche orali ripetute, sistematiche ed esaustive, sono difficili da espletare sia a causa di un gruppo classe numeroso, sia per la discontinuità dell’impegno. Conoscenze: tutti gli alunni, anche se in modo diverso, hanno nel complesso raggiunto conoscenze adeguate alla programmazione in riferimento allo sviluppo delle correnti di pensiero e alle esperienze culturali strettamente connesse alla produzione italiana ed europea del secondo Ottocento e Novecento. In generale si può affermare che la classe conosca i caratteri specifici del testo letterario, la sua fondamentale polisemia e le linee fondamentali di sviluppo storico–letterario. Alcuni alunni hanno dato prova di conoscere e di sapere utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere letterarie, mentre un altro gruppo dimostra ancora una certa frammentarietà delle conoscenze a causa di un’applicazione non costante nella disciplina, di limitato interesse al curricolo disciplinare. Competenze: sono migliorate le competenze linguistiche, in modo più sensibile nella produzione scritta che in quella orale. Tuttavia per quanto riguarda la precisione del linguaggio e il controllo sicuro della forma, questo è un obbiettivo raggiunto per alcuni studenti in modo parziale e non del tutto soddisfacente, dovuto a carenze pregresse difficilmente colmabili ed a una scarsa “confidenza“con il testo letterario, e in genere scritto, che presenti un certo grado di complessità. Capacità : alla fine del percorso formativo, gli alunni nel complesso dimostrano di aver fatto propri gli strumenti per una sufficiente comprensione e analisi dei testi ( letterari e non ) da interpretare soggettivamente e oggettivamente . Le capacità espressive e critiche , pur rilevando diversi livelli di padronanza, sono nel complesso sufficienti . Attività di recupero Si è proceduto alla reiterazione delle verifiche , previa la rendicontazione all’alunno dei criteri di valutazione e degli elementi che rendevano l’elaborato non sufficiente, alternando, nel caso, lo scritto con l’orale . Per alcuni alunni , e in particolare rispettivamente per il Dsa e gli studenti che lavorano ad obiettivi minimi , si sono sostituite eventuali scritti insufficienti con l’interrogazione orale e si è comunque valorizzato ogni momento in cui sono intervenuti proficuamente,
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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rispondendo alle domande , e hanno dimostrato interesse e continuità nell’applicazione . L’alunno Dsa ha avuto la possibilità di usufruire degli strumenti compensativi e dispensativi previsti dal suo Pdp , nel momento in cui ne avvertiva la necessità , nello specifico tempi più lunghi, sostituzione delle verifiche scritte con quelle orali, anche a recupero delle prime, consegne strutturate , interrogazioni dialogate . Metodi di insegnamento L’educazione letteraria si è articolata in due momenti ben precisi:
offrire una visione organica della dimensione storica , dall’età del Positivismo al primo Novecento , e a far acquisire agli allievi la capacità di lettura autonoma dei testi
rendere consapevoli gli alunni della complessità dei fatti culturali e della molteplicità delle dimensione di fruizione dei testi letterari, allo scopo di metterli nella condizione di riconoscere ed apprezzare la diversità e la continuità delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo e lo spazio
L’insegnamento è stato modulare. Per quanto attiene la storia letteraria; i contenuti sono stati presentati in primis attraverso i testi degli autori e inseriti poi in ampi moduli storico – culturali. Per il raggiungimento degli obiettivi minimi sono stati offerti gli strumenti per rapportarsi alle esperienze culturali puntando sul testo letterario come momento di confronto con un’esperienza umana da contestualizzare; fase fondamentale dell’insegnamento è stata la centralità del testo finalizzata all’acquisizione delle tecniche di analisi ed al successivo potenziamento delle capacità logico-linguistiche e critiche , nonché al perfezionamento delle capacità espressive orali e scritte. La lezione dialogata si è perciò affiancata alla lezione frontale . L’educazione letteraria è stata completata attraverso una coerente Educazione linguistica, che ha trovato in ogni occasione (lettura di testi, discussione, correzione degli scritti, riscritture) modo di ampliare e rafforzare le competenze di esposizione ed argomentazione orale e scritta. La classe , per quanto attiene in particolare la competenza scritta , ha continuato il lavoro sulla scrittura documentata in forma di saggio breve e/o articolo di giornale avviata l’anno scorso. Si è proposta la redazione di elaborati scritti , previa lettura e comprensione di documenti forniti dall’insegnante , sulla falsariga delle tipologie di prima prova dell’Esame di Stato . Le simulazioni della suddetta prova sono state tre : la prima nel primo quadrimestre, le altre due nel secondo
Materiali didattici : Libro di testo , materiali in fotocopia, dizionario, articoli di giornale, . Verifiche e valutazione Le verifiche sono state inserite in maniera programmata e puntuale nello svolgimento del programma , nel primo quadrimestre due per lo scritto e due per l’orale , nel secondo tre per lo scritto e due per l’orale , reiterando eventuali prove insufficienti , soprattutto dopo le simulazioni di prima prova. Esse sono state proposte rispettando le varie tipologie : prove strutturate e semi-strutturate, omogenee alle attività svolte (questionari, schede di analisi, riscritture), con particolare riferimento alle competenze di comprensione e analisi testuale. Per lo scritto: elaborati di libera elaborazione personale , scrittura documentata (saggio breve , articolo di giornale) La valutazione ha riguardato costantemente e in maniera congiunta sia l’acquisizione di contenuti disciplinari che la correttezza dell’espressione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri univoci, esplicitati e condivisi. All’orale la valutazione ha tenuto conto dai seguenti elementi: - comprensione dei contenuti; - capacità di esporre con chiarezza, coerenza e correttezza gli argomenti studiati; - costanza e serietà nell’impegno - capacità di approfondimento, collegamento e rielaborazione.
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Allo scritto si è valutato in base ai seguenti parametri: - comprensione della traccia - completezza e correttezza del contenuto - coerenza e correttezza delle argomentazioni - correttezza orto-grammaticale e sintattica; - varietà e precisione lessicale; - capacità di approfondimento e rielaborazione
Dolo, 15/05/15 L’insegnante
Giuliana Giupponi
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RELAZIONE FINALE DI STORIA
DOCENTE: PROF.SSA GIUPPONI GIULIANA
Conseguimento degli obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità In termini di conoscenze gli obiettivi sono stati mediamente raggiunti poiché tutti gli studenti hanno fatto propria una cultura storica di base in riferimento alla programmazione e al programma svolto. In termini di competenze non si può dire altrettanto poiché le differenti metodologie di studio individuale hanno determinato diverse competenze, intese come interpretazione dei fatti storici nel corretto rapporto causa –conseguenza. Altrettanto dicasi per le capacità di riflessione sui fatti storici da mettere in relazione con il presente e su cui si è puntato per creare una coscienza storica Attività di recupero Le verifiche insufficienti sono state in alcuni casi reiterate in altri effettuate con diverse modalità : interrogazione dialogata, correzione delle consegne per casa , correzione questionario dal manuale , interrogazioni . Per l’alunno Dsa , e per gli alunni ad obiettivi minimi , si è integrata o talvolta sostituita la verifica scritta con l’orale e si sono comunque valorizzate tutte le occasioni di partecipazione attiva e intervento proficuo, intervenute a lezione Grado di istruzione e di profitto della classe Il grado di istruzione è da considerarsi mediamente sufficiente per quanto detto anche sopra. Il profitto si diversifica per interesse verso la materia e conseguente applicazione nello studio autonomo ma nel complesso risulta accettabile. Metodologia e strumenti La mediazione didattica, la scelta dei materiali, che hanno composto i moduli e la loro organizzazione, hanno favorito lo sviluppo delle abilità di studio adatte all’apprendimento storico e la presa di conoscenza metacognitiva degli studenti. L’insegnante ha curato l’ interazione verbale con gli studenti in modo da stimolare la manifestazione delle preconoscenze, delle preconcezioni, del senso comune storico, delle capacità cognitive . Ha spesso dimostrato l’ utilità formativa dello studio della storia, perciò in ogni momento ha reso evidente il rapporto tra bisogni cognitivi rispetto al presente e possibilità di trovare nella conoscenza del passato alcuni elementi di risposta. La evidenza del rapporto tra le due conoscenze ha favorito, sia l’insorgere della motivazione e dell’interesse negli studenti, sia la consapevolezza che la tensione cognitiva che si stabilisce tra passato e presente è parte integrante del metodo storico. Materiali didattici: Manuale , fotocopie, Atlante storico , Internet Verifica e valutazione Sono state svolte tre verifiche sommative nel primo quadrimestre e tre nel secondo, oltre a verifiche orali su parte del programma, correzioni delle consegne per casa , relazioni su ricerche , a recupero o miglioramento del profitto. Sono state proposte nelle varie tipologie : prove strutturate e semistrutturate per il controllo delle conoscenze apprese; questionari a risposta breve e lunga; interrogazione orale ; interrogazione dialogata. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi:
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- comprensione dei fatti storici; - capacità di esporre con chiarezza ,correttezza sufficiente coerenza gli argomenti; - costanza, serietà dell’impegno, partecipazione; - capacità di approfondimento, collegamento e rielaborazione Dolo, 15/05/15 L’insegnante Giuliana Giupponi
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RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA
DOCENTE: PROF. SIMONELLI SANDRO
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
Gli studenti hanno dimostrato di:
Saper convivere con gli altri corsisti come all'interno di un ambiente di lavoro; Sapersi comportare in modo corretto e rispettoso con i corsisti e col personale docente e non
dell'Istituto. Saper dialogare rispettando le idee degli altri e sostenendo, con validi argomenti, le proprie; Aver sviluppato le capacità di organizzazione, analisi e sintesi delle informazioni acquisite. Saper partecipare in modo responsabile al lavoro organizzato; Aver acquisito un valido metodo di studio personale;
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Gli studenti hanno mostrato di aver sufficientemente acquisito le seguenti conoscenze,
competenze e capacità:
COMPETENZE E ABILITA’
1^ COMPETENZA: ANALIZZARE UN QUALSIASI GRAFICO, DEDUCENDO I SUOI ELEMENTI
FONDAMENTALI
CAPACITA’:- analizzare il grafico di una funzione e dedurne informazioni su dominio,
discontinuità, limiti notevoli, monotonia, concavità
CONOSCENZE:
- Conoscenza intuitiva di dominio, codominio, intersezioni con gli assi, segno, monotonia, punti di massimo e di minimo
2^ COMPETENZA: UTILIZZARE LE TECNICHE E LE PROCEDURE DELL’ANALISI
CAPACITA’:
- Definire la derivata di una funzione, darne interpretazione grafica e geometrica
- Calcolare la derivata di una funzione, utilizzando opportunamente le regole di derivazione
- Calcolare derivate di ordine superiore al primo CONOSCENZE:
o La derivata di una funzione in una variabile o Le regole di derivazione o L’interpretazione grafica di derivata di una funzione in un punto
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3^ COMPETENZA: UTILIZZARE TUTTE LE CONOSCENZE ACQUISITE DI CALCOLO ARITMETICO, ALGEBRICO E DELL’ANALISI
PER STUDIARE UNA FUNZIONE REALE, INDIVIDUANDONE PROPRIETÀ, VINCOLI, CARATTERISTICHE E
FORNENDONE LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
CAPACITA’:
- Condurre lo studio di una funzione algebrica razionale e darne rappresentazione grafica sul piano cartesiano
CONOSCENZE: - Il dominio di una funzione algebrica - Le intersezioni della curva con gli assi coordinati - Il segno della funzione
- Le simmetrie - Il comportamento della curva agli estremi, finiti e/o infiniti, del dominio
individuando la presenza di eventuali asintoti orizzontali e verticali - La crescenza/decrescenza - La monotonia della curva e i punti di massimo e di minimo relativi - La concavità della curva e i punti di flesso - Il grafico della curva
CRITERI METODOLOGICI E DIDATTICI La trattazione degli argomenti è avvenuta ricorrendo a: lezioni frontali, lettura del manuale
adottato, consultazione di altri testi, uso dell'aula computer e di programmi di Matematica quali il
Derive, discussioni collettive delle varie tematiche disciplinari.
MATERIALI E STRUMENTI
Oltre al manuale di testo, sono state consegnate agli studenti fotocopie/dispense relative ad alcuni
argomenti trattati; si è rivelato molto utile, nello studio di funzioni, l’utilizzo di software
matematici che ha consentito l’applicazione dei concetti affrontati nelle lezioni di teoria e la rapida
visualizzazione e discussione dei grafici delle funzioni studiate.
Nelle verifiche e nelle simulazioni e’ stato consentito agli studenti DSA l’utilizzo della calcolatrice,
dei formulati e, dove necessario, del computer.
ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI
Non sono state svolte attività interdisciplinari.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per consolidare la preparazione dei corsisti accanto ad i recuperi in itinere è stato attivato uno
sportello didattico tenuto da altro docente.
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FORME DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Sono stati utilizzati per la valutazione le seguenti forme di verifica: verifiche scritte, orali,
interrogazioni orali, esercitazioni svolte in piccoli gruppi. Per la valutazione si è utilizzata la scala
docimologia secondo i criteri concordati in seno al collegio docenti e riportati nella griglia di
valutazione adottata dall’istituto.
Le verifiche sistematiche sono state cadenzate in modo da poter controllare l’effettiva
acquisizione degli argomenti relativi all’ultimo modulo trattato.
Nelle valutazioni parziali e finali, si sono considerate:
le conoscenze acquisite
le abilità
le capacità applicative
le capacità critiche
i progressi effettuati rispetto al livello di partenza
le potenzialità del singolo
l’assiduità allo studio
la partecipazione al dialogo educativo
la regolarità della frequenza e l’impegno
Dolo, 15 maggio 2015
Il docente
Prof. Sandro Simonelli
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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RELAZIONE FINALE DI L. S. E. DI CUCINA
DOCENTE: PROF. URBANI PAOLO
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
La disciplina di L. S. E. di CUCINA è entrata per la prima volta , da quest’anno scolastico, a far parte
del curriculo del 5° anno. Non nascondo quindi alcune difficoltà legate alla realizzazione di una
programmazione con temi e tempistiche del tutto nuove.
Il programma è stato svolto completamente rispetto al piano di lavoro preventivato dal docente.
Per alcuni moduli non sono stati rispettati i tempi ipotizzati a causa di un tempo scuola molto
limitato . La lezione di quattro ore veniva svolta una volta alla settimana ed essendo prevista in
laboratorio, il sottoscritto ha privilegiato argomenti dedicati soprattutto all’ambito pratico. Il
programma svolto è stato anche approfondito con aggiornamenti tipici della nostra disciplina. Gli
obiettivi preventivati sono stati comunque raggiunti in modo soddisfacente per la maggior parte
della classe.
OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI
- Arricchire la formazione umana e culturale offrendo conoscenze e sviluppando
competenze e capacità adeguate per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e/o
studio universitario.
- Mettere in grado gli allievi di eseguire ogni tecnica appresa in maniera autonoma o inserita
in un contesto articolato di gruppo.
- Favorire il dialogo rispettando le idee degli altri e sostenendo, con argomenti validi, le
proprie.
- Far in modo che gli studenti acquisiscano la consapevolezza dell’appartenenza dell’area
disciplinare delle varie materie
- Far partecipare gli allievi in modo responsabile al lavoro organizzato e di gruppo.
- Saper analizzare e comprendere le proprie reazioni e posizioni rispetto alle varie situazioni
di lavoro e di capacità umane e professionali che il settore ristorativo richiede.
- Sviluppare la consapevolezza che viviamo in una regione ed in un paese in cui il turismo e
la ristorazione costituisco una risorsa importante.
- Sviluppare l’attitudine al problem solving.
- Sviluppare negli allievi una attitudine alla flessibilità per potersi ben inserire in una realtà in
cui i cambiamenti avvengono in modo veloce.
- Promuovere corrette e permanenti abitudini di vita.
-
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
COMPETENZE E ABILITA’
- Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse
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- Riconoscere le modalità con cui l’azienda opera nel rispetto della normativa in materia di
sicurezza.
- Proporre indicazioni sull’organizzazione degli spazi del proprio reparto di lavoro.
- Scegliere le attrezzature in base a criteri tecnici, economici e organizzativi con riferimento
alle certificazioni di qualità.
- Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici e ristorativi.
- Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti complessi.
- Adeguare il proprio stile comunicativo a quello richiesto dall’azienda in cui si opera
valorizzando il prodotto offerto, in particolare per le risorse enogastronomiche del
territorio in cui opera.
- Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le
nuove tendenze di filiera.
- Proporre interpretazioni di piatti e accostamenti di ingredienti tenendo presente le nuove
tendenze.
- Attivare tecniche di marketing dei prodotti enogastronomici.
- Descrivere le attività di promozione per la valorizzazione dei prodotti tipici
- Applicare le normative , nazionali/europee, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità
dei prodotti.
- Analizzare un manuale di autocontrollo igienico e compilare la modulistica relativa.
- Elaborare autonomamente un programma di sanificazione per piccoli ambienti di lavoro.
- Attuare strategie di pianificazione e monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e
servizi in relazione al contesto.
- Organizzare e realizzare buffet, catering e banqueting in differenti contesti.
- Elaborare procedure di lavorazione standardizzate con l’ausilio di “schede piatto.
- Apportare variazioni alla ricetta tipica di un piatto, dandone spiegazioni tecniche e
motivazioni culturali.
- Predisporre un contratto di banqueting .
- Creare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietetiche.
- Scegliere i prodotti da utilizzare nelle principali intolleranze alimentari.
- Comprendere l’importanza della standardizzazione del lavoro per determinare i costi.
- Adeguare e organizzare la produzione in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i
prodotti tipici.
- Comprendere l’importanza di una adeguata organizzazione del lavoro e saper adattare la
produzione alle caratteristiche della domanda dell’utenza.
CRITERI METODOLOGICI La metodologia utilizzata ha previsto: Lezioni frontali, Lezioni guidate,
attività autonome di ricerca, attività di laboratorio, esercitazioni individuali e di gruppo,
dimostrazioni pratiche, approfondimenti su testi non scolastici, partecipazione ad esperienze,
visite d’istruzione e corsi di aggiornamento.
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MATERIALI E STRUMENTI
- Lezione frontale in aula per far conoscere un nuovo tema di studio pratico e teorico,
- elaborazioni di schemi, tabelle e schizzi concernenti i temi fondamentali studiati,
- uso del libro di testo integrato con delle apposite dispense per ulteriori
approfondimenti,
- Invio di materiale in formato digitale tramite social network (gruppo chiuso in
“facebook”)
- Utilizzo di smartphone e tablet in classe evitando spreco di materiale cartaceo.
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI
TEMATICA Uda
LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE
DISCIPLINE COINVOLTE
L.S.E di cucina
L.S.E di sala e vendita
Alimentazione
Italiano
Lingue straniere
PERIODO
Febbraio 2015
Attività interdisciplinare svolta con buoni risultati nella disciplina di L. S. E. DI CUCINA
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Si sono previsti interventi di recupero finalizzati al rafforzamento delle conoscenze e competenze
acquisite svolti esclusivamente in itinere durante l’attività curriculare.
PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE, VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
Per potenziare le conoscenze e abilità acquisite durante l’anno si sono attivati approfondimenti
personali di tipo teorico e partecipazione a situazioni reali di produzione e servizio in cui l’allievo
ha sicuramente aumentato la consapevolezza di sé e delle sue capacità.
- Partecipazione ai progetti: “Ristorante didattico” e “Le cene del sabato” durante l’ anno
scolastico.
- Partecipazione a manifestazione interne ed esterne proposte dall’Istituto
- Visita ad un azienda di Catering e Banqueting.
- Intervento di esperti su : cucina vegana, cottura a bassa temperatura in sottovuoto
- Partecipazione al Viaggio di istruzione di quattro giorni a Parigi
FORME DI VERIFICA
Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi, interrogazioni, prove
scritte e pratiche, questionari aperti, semi-strutturati e strutturati, lavori di ricerca e tesine,
relazioni, correzione compiti assegnati a casa e simulazioni prove d’esame
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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CRITERI DI VALUTAZIONE
- Progressi rispetto alla situazione di partenza.
- Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati.
- Raggiungimento degli obiettivi didattici specifici.
- Partecipazione alla vita scolastica: impegno, lavoro in classe, lavoro in gruppo,
frequenza.
- Comportamento nei laboratori
- Attenzione dimostrata per gli argomenti e le tematiche affrontate.
- Interesse per la disciplina ed i contenuti, inteso come apertura mentale e manifesta
acquisizione, rielaborazione critica, interazione con i compagni.
- Collaborazione con il docente ed i compagni nello sviluppo del lavoro scolastico.
- Ampliamento autonomo delle conoscenze.
Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti disabili della classe fa testo la
normativa di riferimento: programmazione differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del
21/05/01.
Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno
al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2015
L’insegnante
Prof. Urbani Paolo
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RELAZIONE FINALE
LINGUA INGLESE
DOCENTE: PROF. SSA CARLA MARIA CIPOLLA
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Il percorso didattico dell’anno scolastico non è stato privo di difficoltà che hanno gravato sul
processo di apprendimento degli studenti; sin dalle prime rilevazioni, i ragazzi hanno mostrato
lacune estese e un interesse scarso nei confronti della disciplina. Si è dunque deciso di dedicare i
primi mesi ad un ripasso generale per permettere loro di affrontare meglio il programma. Dopo
questo periodo, durante il quale gli studenti hanno dovuto anche adattarsi alla nuova insegnante
ed al metodo di insegnamento, la classe ha preso a lavorare con una certa regolarità, ma con ritmi
di apprendimento piuttosto lenti. E’ stato necessario rallentare e ridurre i contenuti previsti nella
programmazione iniziale per permettere una migliore interiorizzazione degli stessi. In generale,
seppure con difficoltà, il percorso di insegnamento/apprendimento si è svolto in un clima positivo,
anche se alcuni discenti, seppur disponibili al dialogo educativo, non sempre hanno manifestato
interesse ed impegno adeguati; un irregolare studio domestico, la scarsa attenzione, le difficoltà di
concentrazione non hanno consentito loro di raggiungere i risultati previsti.
Un gruppo ristretto di studenti, al contrario, si è distinto per capacità ed impegno, rispondendo
positivamente alle proposte didattiche. Il livello di preparazione raggiunto nella disciplina è
complessivamente sufficiente, anche se permangono alcuni elementi che si rivelano fragili per
conoscenze linguistiche di base e padronanza dei contenuti.
OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI
Con riferimento agli obiettivi del quinto anno, gli studenti sono in grado di utilizzare la conoscenza
della lingua almeno per gli impieghi pratici essenziali come la capacità di capire, leggere ed
esprimersi nella lingua straniera, in particolare:
Cogliere il senso generale di testi scritti ed orali relativi all’ambito professionale;
Acquisire ed usare nozioni e terminologie specifiche riguardanti l’indirizzo professionale
scelto.
COMPETENZE E ABILITÀ
Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di:
ABILITÀ DISCIPLINARI
In generale gli studenti sono in grado di:
Abilità di comprensione orale
Comprendere il messaggio di una conversazione su argomenti noti;
Ricavare informazioni specifiche dalla conversazione stessa;
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Rispondere a semplici domande sul testo ascoltato.
Abilità di produzione orale
Esporre in modo sufficientemente chiaro;
Utilizzare la lingua usando un registro adeguato.
Abilità di comprensione scritta
Comprendere i concetti fondamentali espressi in un testo;
Ricavare informazioni dallo stesso;
Rispondere a domande sul medesimo.
Abilità di produzione scritta
Saper riassumere per iscritto testi letti;
Produrre testi scritti di carattere specifico all’indirizzo con sufficiente coerenza e coesione.
COMPETENZE
Linguistiche: in generale gli studenti sono in grado di utilizzare sufficientemente le proprie risorse
cognitive linguistiche (ortografiche, sintattiche e lessicali), e pragmatiche (organizzazione del
discorso e funzioni comunicative) per percepire ed interpretare il testo.
Comunicative: gli studenti sono in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per narrare o esporre
un argomento noto, per sostenere brevi conversazioni su argomenti preparati.
CRITERI METODOLOGICI
L’attività didattica si è svolta prevalentemente sotto forma di lezioni frontali e partecipate, alle
quali sono state affiancate attività miranti a favorire lo sviluppo della competenza comunicativa e
l’acquisizione di strategie di apprendimento attraverso una serie di compiti che hanno visto
coinvolte più abilità contemporaneamente. Le strategie adottate sono state diverse, a seconda
delle abilità coinvolte. Sono state somministrate attività atte a favorire lo sviluppo delle abilità di
ascolto (listening), di comprensione (reading and comprehension), esercizi a scelta multipla, griglie
da completare, questionari, esercizi di tipo cloze per le attività integrate, traduzioni e brevi
riassunti per quanto riguarda la produzione scritta.
MATERIALI E STRUMENTI
In aggiunta al testo in adozione (O. Cibelli, D. D’Avino, THAT’S CATERING, CLITT) si è fatto uso di
materiale integrativo di supporto ai contenuti – fotocopie, approfondimenti in lingua originale,
esercizi di grammatica. Sono stati inoltre utilizzati la lavagna e il lettore cd.
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI
Sono state svolte due UDA interdisciplinari: la prima riguardante la Celiachia, la seconda la
redazione di un Curriculum Vitae con lettera accompagnatoria.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Il lavoro curricolare è stato impostato in modo da consentire una revisione continua delle abilità e
contenuti, attuando così un recupero in itinere. In seguito agli scrutini del primo quadrimestre, gli
studenti con gravi carenze hanno potuto accedere ad uno sportello didattico della durata di 6 ore.
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FORME DI VERIFICA
Le verifiche scritte (3 al primo quadrimestre e 3 al secondo quadrimestre) sono state effettuate
periodicamente tramite la somministrazione di prove di valutazione oggettive strutturate, semi-
strutturate e non strutturate con il compito di valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e
della padronanza delle abilità fondamentali. Le verifiche orali hanno valutato il livello di
espressione con particolare attenzione alla scorrevolezza, proprietà lessicale e capacità di
utilizzare i diversi registri linguistici. Per gli alunni diversamente abili sono state predisposte prove
semplificate e/o differenziate.
Durante l’anno scolastico sono state effettuate delle simulazioni della terza prova scritta d’esame;
queste prove sono state considerate dalla docente verifiche scritte e, di conseguenza, la loro
valutazione è stata riportata in decimi nel registro dei voti.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la misurazione di prove strutturate e semi strutturate, il voto massimo e il
voto minimo sono stati fissati di volta in volta in rapporto alla prova stessa. Nell’attribuzione dei
voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei
Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. La valutazione di fine periodo
ha tenuto conto dei risultati delle prove svolte in itinere, dell’impegno dell’allievo, della sua
partecipazione e interesse al dialogo didattico-educativo, delle strategie di apprendimento
adottate, del grado di autonomia raggiunto, della progressione rispetto ai livelli di partenza. I
criteri e le fasce di valutazione rispecchiano quanto concordato collegialmente. Per la correzione e
la valutazione delle simulazioni delle prove d’Esame sono state utilizzate le griglie approvate dal
Collegio docenti e inserite nel P.O.F. d’Istituto 2014/2015.
Dolo, 15 maggio 2015
L’insegnante prof.ssa Carla Maria Cipolla
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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LINGUA E CIVILTÀ SPAGNOLA
DOCENTE: PROF.SSA PATERNIANI YLENIA
Anche se lo svolgimento delle lezioni è stato intervallato da attività e progetti di Istituto nonchè dalle simulazioni delle prove scritte dell’esame di Stato, il programma progettato ad inizio anno è stato svolto nella sua totalità.
LIVELLO DI PARTECIPAZIONE, DI MATURITÀ E DI CONSAPEVOLEZZA
La socializzazione a volte si è dimostrata problematica. Il comportamento non è stato sempre
corretto nè tra pari nè nei momenti di confronto con la docente.
Il livello di attenzione è stato basso e saltuario; la partecipazione alle lezioni è sempre stata attiva
e costruttiva solo per un ristretto gruppo di allievi, per lo più passiva per i rimenanti componenti
della classe. Globalmente buono il dialogo docente- studente: ciò ha permesso la risoluzione
immediata di ogni minimo problema lo studio della materia ha potuto creare, superando anche le
risposte polemiche che seguivano ai rimproveri o al richiamo all’osservazione/rispetto del
regolamento d’Istituto. Complessivamente un gruppo ristretto di allievi ha raggiunto un livello
medio di maturità dimostrando anche consapevolezza sociale; i rimanenti risultano immaturi,
poco consapevoli e poco rispettosi della diversità.
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Nel primo quadrimestre la classe ha svolto un ripasso della grammatica, ha effettettuato una
preparazione mirata all’esame finale affrontando varie tipologie di testo e di prove.
Successivamente ha iniziato a collegare i vari argomenti al mondo dell’enogastronomia anche al
territorio attraverso le fotocopie fornite dalla docente. Nel secondo quadrimestre la classe ha
affrontato le tecniche di cucina ed enogastronomiche, le varie forme di catering e le
problematiche alimentari previste dalla programmazione progettata ad inizio anno.
Gli obiettivi minimi fissati in sede di programmazione sono stati raggiunti da tutti gli studenti.
Discreto il livello di comprensione della lingua e in generale sufficiente il livello di espressione;
Sufficiente anche il livello raggiunto nella produzione scritta. Il lavoro nella classe è stato per lo più
proposto, gestito e controllato dalla docente.
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
Gli obiettivi preventivati ad inizio anno ma raggiunti solo in parte dalla maggioranza della classe sono: Promuovere l’abitudine alla socializzazione che favorisca i legami interpersonali e dinamiche di gruppo costruttive e serene.
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Educare al rispetto per l’ambiente scolastico, per le persone ed alla collaborazione.
Migliorare la qualità della partecipazione, dell’impegno e della disponibilità al dialogo.
Potenziare le capacità di analisi e sintesi, il senso critico e l’autovalutazione.
Stimolare la capacità di fare raffronti tra la propria cultura e le altre.
Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni in lingua straniera relative al settore specifico d’indirizzo.
Consolidare la competenza comunicativa attraverso le quattro abilità linguistiche e le conoscenze di tipo socioculturale.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Gli obiettivi specifici della materia :
Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare, tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti.
Esporre in forma chiara, corretta, specifica e ragionevolmente autonoma gli argomenti.
Acquisire una buona conoscenza del lessico specialistico, delle strutture grammaticali e delle funzioni comunicative più rilevanti del linguaggio tecnico. Impadronirsi degli strumenti operativi che permettano di affrontare in modo autonomo e con competenza le varie situazioni che si presenteranno nella realtà lavorativa .
COMPETENZE E ABILITÀ
In generale gli allievi hanno dimostrato sufficiente capacità di riflessione sulle strutture linguistiche
e sul linguaggio specifico. Seppur con alcune eccezioni, il gruppo classe non è in grado di eseguire
uno studio personalizzato ed autonomo (in realtà quasi tutta la preparazione ai vari argomenti è
avvenuta in classe); ha difficoltà nell’utilizzo di appropriate strategie di comprensione e
produzione di lessico specialistico di settore; manifesta difficoltà nel rappresentare e comunicare
efficacemente le informazioni elaborate.
Le competenze raggiunte da tutto il gruppo classe, ma ad un livello sufficiente, sono le seguenti:
Padroneggiare la seconda lingua comunitaria per scopi comunicativi ed utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, interagire in diversi ambiti e contesti anche professionali;
Redigere testi di carattere tecnico-professionale;
Individuare ed utilizzare strumenti di comunicazione appropriati all’ambito professionale di riferimento.
In riferimento alle abilità, il gruppo classe è in grado di :
Comprendere argomenti relativi alla realtà quotidiana, di attualità, di civiltà anche legate al territorio;
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Interagire in conversazioni su argomenti familiari di interesse personale, di attualità e di civiltà; Comprendere aspetti essenziali relativi ad argomenti di carattere tecnico-professionale;
Conoscere aspetti socio-culturali della lingua straniera e dei Paesi in cui è parlata;
Utilizzare i dizionari, anche settoriali multimediali ed in rete.
a. CRITERI METODOLOGICI
b. Si è cercato di affrontare il percorso linguistico sotto forma di dialogo didattico- educativo utilizzando un metodo deduttivo-induttivo. La lezione è stata di tipo frontale, spronando gli allievi a condividere idee e contenuti nel pieno rispetto delle diversità di pensiero.
I contenuti hanno riguardato lo studio del materiale fornito in fotocopia o schematizzato e
approfondito alla lavagna od oggetto di ricerca da parte degli studenti. Sono state svolte
comprensioni del testo ed audio, traduzioni dallo spagnolo all’italiano e dall’italiano allo spagnolo,
riassunti scritti ed orali, discussioni in classe su argomenti tratti da materiale autentico.
La maggior parte delle spiegazioni grammaticali è avvenuta con l’ausilio della lavagna ed in
fotocopia. Le ricerche personali, assieme al materiale di carattere enogastronomico sono state
usate per le interrogazioni. La classe ha lavorato individualmente, a gruppi e a coppie.
MATERIALI E STRUMENTI
Non dispondendo di un libro di testo che copra le esigenze del quinto anno l’intero programma si
è basato su dispense fornite dalla docente. Gli strumenti utilizzati sono stati : le fotocopie fornite
dalla docente, alcuni manuali, i dizionari; alcuni fascicoli tecnici, gli appunti predisposti, la lavagna,
i sussidi audiovisivi, le attrezzature multimediali ed infine Internet.
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI
Sono state svolte due U.d.A.:
U.d.A. “DALLA SCUOLA ALL’OCCUPAZIONE”, con i seguenti argomenti: definición de contrato-
tipos de contrato- C.V. Europass en español- carta de presentación de autocandidatura y de
respuesta a una solicitud de empleo- acciones que se deben y no se deben haber antes y durante
la entrevista de trabajo.
U.d.A “LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE”, con i seguenti argomenti: definición de la
enfermedad, causas, síntomas- remedios- sugerencias para una dieta equilibrada.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Non si è reso necessario nessun intevento di recupero extracurriculare. In orario curricolare si è
svolto un ripasso mirato degli argomenti sia di carattere grammaticale che tecnico-
professionalizzante.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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FORME DI VERIFICA
Gli strumenti per la verifica formativa sono stati la correzione degli esercizi assegnati a casa, il
controllo della comprensione, l’osservazione della partecipazione e dell’impegno di ogni singolo
allievo. Essa è avvenuta anche attraverso l’osservazione attenta e sistematica dei comportamenti
individuali e collettivi, la correzione dei compiti assegnati, le varie interrogazioni, i lavori di ricerca,
le prove scritte ed orali, la comprensione audio, i questionari aperti, strutturati, semistrutturati
ed infine le traduzioni.
Per quanto riguarda le verifiche, sono state somministrate tre prove scritte e due prove orali nel
primo quadrimestre; nel secondo invece sono state svolte due simulazioni di III prova d’esame,
due verifiche scritte della due U.d.A. e tre verifiche orali, oltre alle esposizioni orali in preparazione
all’esame. Le prove scritte contenevano sia esercizi di tipo strutturato / oggettivo (esercizi di
grammatica, cloze test) sia attività semistrutturate o aperte (riassunti, risposte a questionari
guidate e libere, completamento o redazione di lettere), sia simulazioni di seconda e terza prova
d’esame svolte come ripasso in classe. Le prove orali (ascolto e produzione) si sono basate sulle
seguenti attività: comprensioni audio, conversazioni, descrizioni, riassunti o relazioni a partire da
letture. Sia le verifiche scritte che le orali si sono basate su attività predisposte dall’insegnante. In
preparazione all'esame all’esame di stato sono state svolte due simulazioni di terza prova d’esame
ed un ripasso mirato degli argomenti contenuti nella programmazione. Si è curato anche il lavoro
di ricerca dei contenuti per la stesura delle tesine o mappe concettuali.
Le allieve che hanno seguito un programma per obiettivi minimi hanno sempre svolto le stesse
verifiche della classe, sia scritte sia orali. Per quanto riguarda l’allievo, egli ha usufruito del
computer per svolgere tutte le prove scritte della materia e non ha mai necessitato di tempi
aggiuntivi per ultimarle. La verifica orale era programmata e l’allievo non ha mai usufruito di
nessun appoggio ad una mappa concettuale. Questi tre allievi sono stati supportati nella
prepazione alle verifiche scritte ed orali dal docente di sostegno e del lettore (nel caso dell’allievo).
L’allieva con una programmazione differenziata ha svolto verifiche scritte strutturate in maniera
semplificata ma vertenti sugli stessi argomenti della classe. Inoltre ha svolto una prima
simulazione di terza prova d’esame con un solo quesito mentre le è stata somministrata la stessa
prova della classe, di seconda simulazione di terza prova d’esame di Stato. Anch’essa è stata
sempre supportata dalla presenza e dall’aiuto del docente di sostegno. L’allievo DsA ha sempre
usufruito del computer come strumento compensativo e delle misure dispensative descritte nel
suo PDP, ma non ha mai necessitato di tempo aggiuntivo per ultimare le verifiche; qualora fosse
stato necessario ed indicato dalla docente, l’allievo ha usufruito del dizionario multimediale. Le
sue verifche orali sono sempre state programmate e avvenivano con l’ausilio di alcune mappe
create dall’allievo stesso.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione hanno tenuto conto della capacità di ciascuna allievo di dimostrare le
proprie competenze linguistiche, lessicali, di rielaborazione personale ed autonoma.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
53
Gli strumenti di valutazione hanno compreso verifiche scritte e verifiche orali, che hanno
compreso interrogazioni, ma anche interventi personali, approfondimenti, confronti e discussioni
su argomenti di particolare interesse.
La valutazione si è basata, oltre che sui risultati riportati nelle verifiche, sulla puntualità
nell’esecuzione dei compiti per casa, sull’impegno, sulla partecipazione attiva alle lezioni e sul
progresso fatto dal singolo allievo. Nelle verifiche sommative e formative la docente ha tenuto
conto della correttezza grammaticale, dell’efficacia comunicativa (ossia dell’acquisizione delle
funzioni linguistiche), della scioltezza e della proprietà lessicale, nell’ambito dell’obiettivo primario
del “saper fare” attraverso la lingua straniera. Nel caso della produzione orale, oltre al contenuto,
hanno avuto un ruolo importante la scioltezza e la pronuncia.
Nell’attribuzione dei voti è stata puntualmente utilizzata la scala docimologica e la griglia di
correzione della III prova d’esame secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e
riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2015
L’insegnante Ylenia Paterniani
______________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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RELAZIONE FINALE
SCIENZE FISICHE E MOTORIE
DOCENTE: PROF. SSA GANDOLFO LUISA
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI - CRITERI DI
VALUTAZIONE
Il programma è stato svolto complessivamente con regolarità. Per quanto riguarda gli obiettivi si
deve fare una differenziazione tra quelli disciplinari (pratici) che sono stati attuati in modo
abbastanza soddisfacente e quelli educativi che hanno incontrato sempre diverse difficoltà
attuative a causa del comportamento di alcuni alunni e perciò hanno dato dei risultati incompleti.
La valutazione degli allievi è stata effettuata attraverso una sistematica osservazione delle attività,
delle prove e dei test, in termini di tempi e qualità delle espressioni motorie. Inoltre si è tenuto
conto anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità
di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. La valutazione degli
apprendimenti è stata fatta anche attraverso continui dialoghi tra docente e alunni a verificare
l’acquisizione di argomenti sia teorici che pratici inerenti la disciplina trattati comunque durante la
pratica sportiva. In questo caso si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio
specifico e la conoscenza e padronanza dei contenuti.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Il recupero è stato effettuato in itinere.
CRITERI METODOLOGICI DIDATTICI
Il metodo è stato direttivo, strutturale, partendo dal globale per arrivare all’analitico.
I tempi, l’intensità e i vari carichi sono stati adeguatamente progressivi.
Per quanto riguarda le attività sportive si è partiti da un approccio globale al gesto tecnico
passando attraverso esercizi analitici e opportune correzioni, per arrivare ad avere una sintesi
finale corretta. Si è sempre cercato di proporre le attività in modo stimolante e motivante,
incoraggiando gli alunni ad una pratica continuativa e propulsiva al miglioramento non solo delle
proprie capacità motorie, ma come stimolo ad un accrescimento della persona.
MATERIALI E SUSSIDI DIDATTICI
E’ stato possibile utilizzare tutti gli ausili didattici, per quanto riguarda la parte pratica, tutti i
piccoli e grandi attrezzi di cui è dotata la palestra scolastica, oltre agli impianti esterni
multifunzionali. La dotazione strumentale è discreta. La classe, inoltre, ha frequentato, presso la
sede dei campi da tennis di Dolo, un corso di tennis articolato in 6 lezioni.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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FORME DI VERIFICA
Sono stati effettuati dei test pratici per verificare la preparazione e i progressi individuali riguardo
le capacità condizionali e coordinative degli alunni. A conclusione di un ciclo di lavoro legato ad un
argomento sportivo individuale o collettivo, sono state fatte prove pratiche inerenti le attività
proposte per verificare il livello di acquisizione dei gesti specifici, il consolidamento degli stessi o il
loro miglioramento.
Dolo, 15 maggio 2015.
L’insegnante Gandolfo Luisa
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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RELAZIONE FINALE DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
DOCENTE: PROF. FLAVIO ZAMENGO
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma ministeriale è stato svolto secondo quanto preventivato. In relazione al grado di attuazione degli obiettivi previsti va rilevato che essi sono stati raggiunti in maniera soddisfacente. L’obiettivo del corso è di fornire agli alunni l’opportunità di interpretare la disciplina con una chiave di lettura che permetta alla loro futura attività un respiro più ampio comprendendo le potenzialità del turismo internazionale, nazionale e regionale, della realtà territoriale in cui viviamo. Inoltre, parecchi alunni, sono riusciti a cogliere ed hanno apprezzato l’ipotesi di una gestione in proprio di attività ristorative, confrontandosi con le tematiche tipiche della gestione aziendale. Purtroppo, non tutti gli studenti sono riusciti a cogliere a pieno gli obiettivi del corso, limitandosi ad un lavoro piuttosto passivo di acquisizione di informazioni, finalizzate principalmente al raggiungimento di un profitto sufficiente. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Nel corso dell’anno si è cercato di favorire la crescita di uno studente competente, consapevole, inserito in modo responsabile nei processi produttivi, capace di adeguare le proprie conoscenze ai diversi contesti in risposta alle differenti esigenze e di apportare soluzioni anche personali ai problemi concreti che si presentano. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Con riferimento alle finalità educative della disciplina professionale “Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva”, in esito alla classe quinta, lo studente ha acquisito le competenze idonee a farlo intervenire nell’organizzazione e nella gestione amministrativa delle attività ristorative anche insite nelle strutture turistico-alberghiere, acquisendo significative conoscenze necessarie a comprendere e soddisfare le diverse esigenze della clientela e di monitorare l’andamento aziendale operando alcune scelte amministrativo/gestionali. Tali competenze professionali dovrebbero permettere allo studente di operare come attore consapevole nel settore della ristorazione facilitando il successivo inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi a livello universitario o ancora uno sbocco nell’auto-imprenditoria. OBIETTIVI TRASVERSALI Nel corso dell’anno si è cercato di:
- Favorire la consapevolezza e la stima di sé - Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri - Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i
problemi, attraverso il dialogo e il confronto - Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito
alla valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri - Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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COMPETENZE E ABILITA’ Gli alunni comprendono ed usano un semplice linguaggio tecnico-economico, comprendono le motivazioni che spingono le persone a fare turismo e colgono lo stretto legame fra turismo e ristorazione in un paese a forte vocazione turistica come il nostro. Comprendono l’importanza di svolgere l’attività ristorativa con serietà e professionalità, sono consapevoli dell’importanza di operare una pianificazione e programmazione della gestione. Ciascun allievo, anche se in modo diversificato per livelli raggiunti, è in grado di cogliere nei turisti provenienti in Italia dai diversi Paesi le caratteristiche di ognuno che ne fanno uno specifico target da attrarre in maniera particolare, di approntare un budget economico generale sulla base dei diversi budget settoriali, di reperire le informazioni turistiche utilizzando canali informativi, di ideare un business plan, di mettere in moto le diverse attività atte a stimolare la domanda monitorando il grado di soddisfazione del cliente senza perdere di vista le condizioni di sopravvivenza/redditività dell’azienda. CRITERI METODOLOGICI DIDATTICI Per il conseguimento degli obiettivi sia educativi che didattici si è fatto ricorso principalmente a lezioni frontali, anche se non sono mancate acquisizioni di informazioni attraverso Internet . Per agevolare la comprensione della disciplina si è fatto continuo uso di esemplificazioni pratiche e di riferimenti a fatti realistici. MEZZI E STRUMENTI Sono stati utilizzati essenzialmente appunti del docente che ha avuto come riferimento il manuale in adozione che, Uso sporadico di Internet, appunti ed articoli di approfondimento. ATTIVITA’ DI RECUPERO Le attività di recupero sono state svolte “in itinere” nel corso dell’anno, sulla base delle necessità riscontrate nelle ore curriculari, con un rallentamento nello svolgimento del programma; sono state effettuate in classe a questo scopo esercitazioni di ripasso a sostegno delle situazioni didatticamente più fragili. FORME DI VERIFICA
Le verifiche sono state sia orali che scritte e hanno avuto la funzione di accertare il grado di conoscenza acquisito, nonché la capacità di articolare e approfondire i contenuti delle discipline. Nel primo quadrimestre sono state effettuate tre verifiche scritte, oltre al test di ingresso, ed una orali, nel secondo quadrimestre due verifiche orali e due scritte oltre alle due simulazioni della terza prova previste per tutte le classi dell’Istituto. La tipologia delle prove somministrate nel corso del secondo quadrimestre è stata quelle delle domande aperte cui rispondere in uno spazio di 10 rughe, in linea con la tipologia scelta dal Consiglio di Classe per le terza prova. CRITERI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione degli allievi sono confluiti molteplici elementi: il comportamento, inteso come livello di attenzione, partecipazione e correttezza; il miglioramento del metodo di studio; le attitudini e le capacità, sia di analisi che di sintesi. Si è tenuto conto ai fini della valutazione anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. La valutazione degli apprendimenti teorici della disciplina è stata raggiunta attraverso verifiche teoriche scritte e orali. In questo caso si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio specifico e la padronanza dei contenuti.
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Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Dolo, 28 aprile 2015 Prof. Flavio Zamengo
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RELAZIONE FINALE
MATERIA LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI DI SALA VENDITA
DOCENTE: PROF. BARETTA FEDERICO
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Il programma non è stato svolto in modo completo rispetto al preventivato, come risultato del
quadro generale presentato in precedenza; dato lo scarso lavoro domestico parte delle ore del
monte annuale sono state dedicate al recupero in itinere, in un programma già deficitario di
alcune argomentazioni tralasciate nel precedente anno scolastico. La necessità di recuperare
verifiche o di effettuare colloqui riparatori, hanno ulteriormente rallentato il programma previsto.
Pertanto anche gli obiettivi raggiunti possono considerarsi ad un livello minimo di competenza per
il contesto scolastico di riferimento.
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
Favorire la consapevolezza e la stima di sé. Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri. Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i
problemi, attraverso il dialogo e il confronto. Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito alla
valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri. Abituare a riconoscere la validità della critica altrui e a saperne trarre vantaggio. Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale. Abituare al rispetto dei regolamenti e dell’ambiente scolastico. Sviluppare la disponibilità ad accettare il nuovo senza pregiudizi né prevenzioni. Accrescere le motivazioni all’impegno domestico e alla partecipazione in classe. Potenziare la disponibilità verso i doveri richiesti dai vincoli di solidarietà sociale. Acquisire l'abitudine alla collaborazione e al lavoro di gruppo OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Conoscere e sapere usare in modo corretto e coerente la terminologia professionale.
Adottare comportamenti professionalmente corretti.
Saper impostare un menu secondo le esigenze della struttura ristorativa e del tipo di convivio a cui è destinato.
Conoscere le modalità organizzative di banchetti e buffet.
Riconoscere le qualità organolettiche del vino attraverso le tecniche di degustazione Riconoscere le differenti tecniche di vinificazione e distinguere attraverso il disciplinare la denominazione del vino.
Comprendere l’importanza che il servizio delle bevande riveste nell’economia dell’azienda ristorativa e del bar..Distinguere tutte le fasi del servizio delle bevande, dall’ordinazione alla mescita.
Conoscere le fasi dell'approvvigionamento e tutte le dinamiche della gestione dell'acquisto della merce in un azienda ristorativa
Conosce l'organizzazione di un azienda ristorativa e le tecniche di valorizzazione delle risorse umane nelle gestione del personale.
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Riconoscere i criteri di certificazione di qualità degli alimenti e delle bevande COMPETENZE E ABILITÀ
ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE
Distinguere le situazioni di potenziale rischio per la pubblica sicurezza con approcci orientati alla prevenzione. Applicare le normative sulla vendita dei prodotti e dei servizi e sulla tutela del turista. Individuare gli elementi caratterizzanti delle aziende enogastronomiche e le principali forme di organizzazione aziendale. Comprendere il linguaggio giuridico ed utilizzare la normativa con particolare riferimento a quella di settore.
1° Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera
produttiva di interesse
Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per i compiti assegnati. Eseguire con sicurezza le tecniche di settore: relativamente al reparto di specializzazione Conoscere le dinamiche di servizio bevande alcoliche e non, cocktail, coppe e long drink. Descrivere il processo di produzione di servizi e i prodotti eno-gastronomici in lingua straniera
2° Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti
gestionali nella produzione di servizi e prodotti eno - gastonomici, ristorativi e di accoglienza
turistico-alberghiera.
Usare procedure di comunicazione efficaci con clienti e colleghi. Usare le tecniche di comunicazione telematica. Comprendere le esigenze del cliente e adeguare il servizio in funzione della domanda. Utilizzare il menu come strumento di promozione vendita e fidelizzazione del cliente. Scrivere correttamente e nella giusta sequenza le procedure di un compito o di una ricetta. Collaborare attivamente con tutti i reparti della struttura enogastronomica. Partecipare attivamente ai lavori di gruppo e cooperare per il raggiungimento dell’obiettivo.
3° Integrare le competenze professionali orientate
al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e
relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.
Identificare i principali personaggi dell’enogastronomia. Riconoscere le nuove tendenze dell’enogastronomia e saperle contestualizzare in strutture ristorative. Valorizzare i piatti e le bevande della tradizione attenendosi ai criteri nutrizionali e gastronomici più moderni. Valorizzare i prodotti eno-gastronomici tenendo presente gli aspetti culturali legati ad essi, le componenti tecniche e i sistemi di qualità già in
4° Valorizzare e promuovere le tradizioni locali,
nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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essere, con particolare riguardo al territorio.
Applicare il concetto di percorso “a senso unico” nei servizi eno - gastronomici. Individuare i pericoli di contaminazione nelle procedure eno - gastronomiche. Comprendere l’importanza dell’autocontrollo sul processo. Applicare in modo autonomo il metodo HACCP. Identificare gli elementi che permettono la tracciabilità del prodotto in ogni fase della sua produzione.
5° Applicare le normative vigenti, nazionali e
internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti
Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti di media complessità e produrre uno schema riassuntivo. Scomporre i processi di lavoro in fasi operative per ottimizzare la produzione di beni o servizi in un contesto dato. Effettuare analisi sull’organizzazione del lavoro e sul risultato conseguito. Gestire il processo di approvvigionamento di derrate alimentari, vini e altre bevande. Calcolare il costo-piatto, il costo-menu in rapporto agli alimenti e agli altri costi di produzione. Individuare i fattori che intervengono nel determinare il prezzo praticato al cliente.
6° Attuare strategie di pianificazione,
compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al
contesto.
Adeguare il servizio di un prodotto in funzione della domanda. Sviluppare una cultura della qualità del servizio e delle esigenze del cliente. Comprendere i principali meccanismi della psicologia della vendita.
7° Svolgere attività operative e gestionali in
relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di
prodotti e servizi enogastronomici
Classificare gli alimenti, sceglierli e utilizzarli in base alle loro caratteristiche e al risultato prefissato. Valutare le qualità organolettiche di alcuni alimenti mediante l’ausilio di schede. Distinguere i criteri di qualità di ogni varietà di alimenti. Individuare le caratteristiche organolettiche e qualitative del vino attraverso l’esame visivo, olfattivo e dell’etichetta. Possedere con sicurezza i principi su cui si basa l’abbinamento cibo-vino.
8° Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande
sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e
gastronomico
Costruire menù e carte dei vini rispettando le regole gastronomiche e tenendo presente le
9° Predisporre menu coerenti con il contesto e le
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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esigenze della clientela. Tradurre i nomi dei piatti in lingua straniera e descriverli brevemente. Progettare graficamente menù. Riconoscere il ruolo centrale del menù e delle carte nelle aziende eno - gastronomiche.
esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche
Comprendere la necessità di adeguare la produzione alle esigenze della clientela. Leggere, riconoscere e interpretare le dinamiche del mercato eno - gastronomico e sapere adeguare la produzione. Individuare punti forti e di criticità dell’attività aziendale anche in rapporto al mercato e agli stili della clientela.
10° Adeguare e organizzare la produzione e la
vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
CRITERI METODOLOGICI
L’approccio è stato di tipo comunicativo, con lezioni frontali, includendo quando possibile
situazioni laboratoriali,in particolar modo nella didattica sulla degustazione e sull'a, a bbinamento
con il cibo per favorire lo studente nell'assimilazione di un linguaggio settoriale come strumento e
non come fine immediato di apprendimento.
MATERIALI E STRUMENTI
Gli strumenti di lavoro sono i libri di testo ed il materiale audio e visivo da essi presentato, le
attività di laboratorio con le schede specifiche. Alcuni moduli didattici sono stati integrati da
dispense fornite dall'insegnante.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Durante l’anno scolastico è stato effettuato un periodo di recupero in itinere indirizzato a tutta la classe per cercare di recuperare e sanare lacune evidenziate dagli studenti ottenendo dei risultati abbastanza sufficienti per una buona parte della classe. Da evidenziare che qualche allievo , pur raggiungendo la sufficienza dimostrata di avere delle lacune pregresse, difficoltà espositive e di rielaborazione personale. FORME DI VERIFICA
Le tipologie delle verifiche sono state dirette ad accertare la conoscenza dei contenuti,
l’acquisizione dei linguaggi specifici e il conseguimento di adeguate capacità di collegamento,
sintesi, rielaborazione ed applicazione dei concetti. Al fine di verificare la conoscenza ed il grado di
competenza, di ogni singolo allievo, sono stati presentati dei test e delle prove di lavoro che sono
state valutate secondo la griglia approntata dal docente. I modelli di verifica proposti sono i
seguenti:
Colloqui orali individuali e/o di gruppo; Prove scritte con domande chiuse e aperte; Simulazione prove; Interrogazione dialogata con la classe; Ricerche per argomento.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli studenti hanno più volte affrontato, nel corso delle lezioni e delle verifiche scritte, orali e di gruppo, in particolare alla fine di ogni quadrimestre. Diverse sono state le voci considerate nella griglia di valutazione delle attività: “accuratezza nelle risposte, puntualità nella consegna, rispetto dell’orario e grado di socializzazione e affidamento dello staff di lavoro nei lavori di gruppo.
Dolo, 15 maggio 2015
L’insegnante. Federico Baretta
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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RELAZIONE FINALE
MATERIA: Scienza e Cultura dell’Alimentazione
DOCENTE: PROF. Paone
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Modulo 1: I rischi e la sicurezza alimentare Unita 1: Fattori tossici e contaminazione alimentare
Cause di contaminazione degli alimenti
Tipi di contaminazione (biologiche, fisiche, chimiche)
Fattori tossici naturali (micotossine e ammine pressorie)
Residui tossici attribuibili all’attività umana (fitofarmaci, zoofarmaci, sostanze cedute dai contenitori, o da imballaggi per gli alimenti, contaminazione da metalli
Unità 2: Contaminazione biologica degli alimenti
Modalità di contaminazione dei microrganismi patogeni
I batteri: riproduzione batterica, spore batteriche, crescita batterica, tossine
Infezioni e tossinfezione alimentare
Principali malattie batteriche di origine alimentare::Salmonellosi, tossinfezione da Stafilococco, tossinfezione da C. Perfringens , Botulismo, tossinfezione da Bacillus Cereus, Listeriosi, Tifo e Paratifo, Shighellosi,, Colera
I funghi microscopici: lieviti e muffe
I Virus: malattie di origine virale trasmesse con gli alimenti, epatite A, epatite E
Le parassitosi Unità 3: Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici
Gli additivi alimentari
I conservanti antimicrobici
Gli antiossidanti
Gli additivi ad azione fisica
Additivi che accentuano ed esaltano le caratteristiche sensoriali
I coadiuvanti tecnologici
Modulo 2: La prevenzione e il controllo per la sicurezza alimentare Unita 1: Igiene e Sicurezza nell’ambiente ristorativo
Aspetti generali
La sanificazione
Il personale Unita 2: Controllo, Qualità e Sicurezza Alimentare
Sistema di gestione della sicurezza alimentare
L’autocontrollo e il sistema HACCP
La qualità totale degli alimenti
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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Le produzioni di qualità
Modulo 3: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche Unità 1: La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche
Aspetti generali: concetto di dieta, dietologia, dietetica e dietoterapia
Dieta nell’età evolutiva (infanzia, pubertà e adolescenza)
Dieta dell’adulto
Dieta della gestante
Dieta della nutrice
Dieta dell’anziano
Unità 2: Diete particolari
Le piramidi alimentari
Dieta mediterranea
Dieta vegetariana Unità 3: L’alimentazione nella ristorazione collettiva
La ristorazione collettiva
La ristorazione di servizio
La mensa scolastica
La mensa aziendale
La ristorazione ospedaliera
La ristorazione nelle case di riposo Modulo 4: La dieta in condizioni patologiche Unità 1: La dieta nelle malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari ( ipertensione arteriosa, aterosclerosi, ipercolesterolemia)
Indicazioni dietetiche nelle malattie cardiovascolari
Unità 2: La dieta nelle malattie dell’apparato digerente
La celiachia (la dieta del celiaco)
Unità 3: La dieta nelle malattie del metabolismo
Diabete mellito (indice glicemico, indicazioni dietetiche)
Obesità (malattie correlate con l’obesità, tipi di obesità, obesità infantile, indicazioni dietetiche)
Unità 4: Alimentazione e cancerogenesi I tumori (sostanze cancerogene e sostanze anticancerogene presenti negli alimenti, ruolo della dieta nella prevenzione dei tumori) OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI
Consolidamento e sviluppo del senso di responsabilità verso se stesso, gli altri e l'ambiente;
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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Autonomia responsabile nel comportamento, nell'organizzazione dello studio e nelle scelte;
Potenziamento della collaborazione con i compagni e con i docenti;
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Identificare i criteri che sono alla base di una corretta alimentazione
Individuare per diverse condizione fisiologiche e patologiche, i comportamenti dietetici che
permettono di mantenere e ripristinare lo stato di salute.
Saper elencare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari
Saper elencare i fattori di rischio per il diabete, per il cancro e per l’obesità
Saper associare malattie infettive e agenti patogeni
Capire la relazione esistente tra la diffusione delle tossinfezioni alimentari e scarsa qualità
igienica degli alimenti e della ristorazione.
Individuare i vari tipi di contaminazione degli alimenti mettendole a confronto tra di loro
Conoscere le principali problematiche legate all’uso degli additivi alimentari
Acquisire comportamenti corretti nell’igiene personale, nella manipolazione degli alimenti
e nell’uso delle attrezzature
Saper applicare il sistema di autocontrollo igienico HACCP
COMPETENZE E ABILITÀ
Saper utilizzare il linguaggio specifico della materia
Conoscere i contaminanti chimici, fisici e biologici degli alimenti e i rischi che essi
comportano.
Individuare le principali malattie di origine alimentare
Conoscere l’importanza di alcuni additivi negli alimenti.
Conoscere e saper applicare le principali norme in termini di igiene degli alimenti, locali e
personale
Redigere un piano HACCP
Saper individuare i benefici e le caratteristiche di una dieta mediterranea e vegetariana
Comprendere l’importanza dell’alimentazione nella prevenzione di diverse patologie
Comprendere l’importanza dell’uso di determinati alimenti nella prevenzione di malattie
cardiovascolari e cancro.
Formulare menù funzionali alle esigenze fisiologiche e patologiche della clientela
CRITERI METODOLOGICI
La metodologia utilizzata ha riguardato lo svolgimento di un nucleo tematico attraverso un
itinerario di lezioni di tipo frontale, accertando preventivamente il possedimento dei prerequisiti
necessari per l'apprendimento, insistendo sui punti focali degli argomenti e sulla loro logica
interna e favorendo interventi degli alunni per richieste di chiarimenti. Quindi, alla lezione frontale
si sono alternate discussioni guidate, supportate anche da testi diversi da quelli adottati nel corso
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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dell’anno, tese da un lato a valutare il grado di attenzione dell’ alunno , dall’ altro a valutare l’
efficacia della spiegazione. Importanza fondamentale è stata data alla lettura diretta del testo, con
l’ analisi dei contenuti e con collegamenti tra i diversi argomenti trattati, tali da favorire l’ aspetto
metacognitivo dell’ apprendimento, l’abitudine al ragionamento e la capacità di individuare
relazioni .
MATERIALI E STRUMENTI
Libro di testo
Appunti presi in classe,
Approfondimenti di alcune tematiche mediante letture tratte da testi diversi da quelli del libro
testo.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Durante lo svolgimento delle lezioni sono sempre stati richiamati concetti degli argomenti
precedenti in modo da colmare eventuali lacune. Nel corso dell’anno si sono svolte lezioni
pomeridiane volte al potenziamento degli argomenti trattati.
FORME DI VERIFICA
Le verifiche volte ad esaminare il livello di preparazione degli alunni sono state sia orali che
scritte.
Ci sono state interrogazioni individuali sotto forma di colloqui per accertare il livello e la quantità
delle conoscenze, il grado di assimilazione dei contenuti, le capacità espressive e di rielaborazione.
Le verifiche scritte sottoposte agli alunni sono state sia a risposta aperta, strutturate e semi-
strutturate. Nel corso dell’anno in vista della preparazione agli esami di stato sono state effettuate
2 simulazioni che hanno riguardato alcune tematiche affrontate durante l’anno.
CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione di ogni singolo alunno è stata fatta considerando: la situazione di partenza, la
partecipazione alle lezioni, la continuità nello studio, la puntualità nello svolgimento delle
consegne e la partecipazione alle attività extrascolastiche.
Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti disabili fa testo la normativa
di riferimento: 1) programmazione riconducibile agli obiettivi minimi: art. 15 comma 3 dell’O.M. n°
90 del 21/05/2001; 2) programma equipollente: art. 318 del D.L.vo 297/1994; 3) programmazione
differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del 21/05/01.
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Alunni con DSA e BES
Fanno parte del gruppo classe alunni DSA, per essi il percorso di apprendimento è stato favorito utilizzando strumenti compensativi e dispensativi. Gli alunni hanno utilizzato come strumenti compensativi, schemi, calcolatrici e computer per la lettura del libro di testo e lo svolgimento delle verifiche scritte. Gli studenti con dislessia sono stati dispensati dalla lettura ad alta voce, ed è stato dato più tempo per lo svolgimento delle prove scritte. Per quanto riguarda le forme di verifiche e di valutazione si è data particolare attenzione alla
padronanza dei contenuti disciplinari, considerando tutti gli aspetti legati all’abilità deficitaria.
Inoltre nelle verifiche è stato considerato come parametro di confronto, non l’andamento della
classe ma la situazione di partenza dell’alunno.
Dolo, 15 maggio 20
L’insegnante
Prof.ssa Paone Angela
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
69
RELAZIONE FINALE 5D
MATERIA RELIGIONE
DOCENTE: PROF.SSA CLAUDIA ZANI
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Lo svolgimento del programma ministeriale è avvenuto in modo completo ed approfondito, ed il grado di attuazione degli obiettivi è stato nel complesso ottimo. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Le lezioni hanno promosso l’obiettivo di:
riconoscere il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo
offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del
popolo italiano.
contribuire alla formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti
spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale, nel
mondo universitario e professionale.
favorire, nell'attuale contesto multiculturale, la partecipazione ad un dialogo aperto e
costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace, nel
confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di
significato.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Al termine dell’anno scolastico la classe sa:
confrontarsi con gli altri riguardo alla crescita e alla maturità.
conoscere i valori della solidarietà, dell’equità e della politica come bene comune.
confrontarsi con le diversità (etniche, religiose, culturali, umane) e conoscere alcune problematiche riguardanti l’etica e la legalità.
considerare i propri pregiudizi e cercare di superare le difficoltà nell'incontro con l'altro, il diverso.
cogliere i rapporti adolescente-mondo.
analizzare e motivare le proposte riguardo all'etica della vita e saper formulare delle scelte.
riconoscere che ogni essere umano e’ portatore di diritti.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
70
OBIETTIVI TRASVERSALI
Si ritiene che l’IRC, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, abbia contribuito a far acquisire allo studente i seguenti obiettivi trasversali:
saper agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali e sociali;
utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente;
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
COMPETENZE E ABILITÀ Gli studenti hanno raggiunto in modo buono le competenze e le abilità previste dal Piano di lavoro. CRITERI METODOLOGICI Per il raggiungimento degli obiettivi, si è fatto ricorso a lezioni frontali ed interattive, ricerche sul web, esercitazioni individuali e di gruppo, approfondimenti su documenti e testi non scolastici e partecipazione a Conferenze. MATERIALI E STRUMENTI Sono stati utilizzati la lavagna, alcuni articoli tratti da libri e riviste, il web, del materiale multimediale e la LIM. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI (EVENTUALI) La classe ha partecipato al Progetto “Operazione Colomba”, promossa dall’Associazione Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la docente di Italiano. ATTIVITÀ DI RECUPERO Per favorire il recupero, le tematiche affrontate nelle lezioni precedenti sono state richiamate all’inizio di ogni lezione, e si è dato ampio spazio alle richieste di chiarimento provenienti dagli studenti. PROGETTI Il Progetto al quale la classe ha aderito nell’ora di RC è: “Operazione Colomba” sopra menzionato. FORME DI VERIFICA La verifica dell'apprendimento è stata attuata con modalità differenziate, tenendo conto del grado di difficoltà degli argomenti, dell'esiguo tempo a disposizione e del processo di
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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insegnamento attuato. Si sono considerati in particolare gli interventi spontanei di chiarimento degli allievi, la stesura di relazioni e ricerche e l’esposizione orale degli argomenti proposti. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione finale ha tenuto conto sia del profitto raggiunto, che del grado d’interesse e
approfondimento personale dimostrato dallo studente e si è basata sul raggiungimento di:
obiettivi cognitivi (partecipazione al dialogo formativo-educativo, interesse, acquisizione e rielaborazione dei contenuti fondamentali)
obiettivi affettivo – sociali (empatia, responsabilità, rispetto delle regole, educazione, frequenza).
Nell’attribuzione dei giudizi si è utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante Claudia Zani
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
72
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO La riforma degli Istituti Professionali prevede che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di Alternanza Scuola-Lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. L’Alternanza Scuola-Lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità:
collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali;
favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;
arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;
realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società;
correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
La classe 5° D ha effettuato negli anni 2013/2014 e 2014/2015 l'attività di alternanza scuola-
lavoro: hanno partecipato all'attività tutti gli alunni della classe.
Il biennio post-qualifica si è sviluppato anche attraverso l’attività di alternanza scuola-lavoro,
strutturato nelle varie fasi di docenza curriculari in aula/laboratorio e di stage in aziende
ristorative del territorio, per un totale di 120 ore. L’obiettivo di questa attività è fornire ad ogni
allievo le nozioni e le capacità ad operare in diverse tipologie di strutture di imprese ricettive,
ristorative, commerciali e industriali, inserendosi in attività di supporto alle figure manageriali, con
margini di autonomia, alla reception, in cucina, in sala ristorante, in imprese commerciali come
pasticcerie e panetterie: le conoscenze conseguite sono ispirate a fornire un approccio con il
cliente di tipo consapevole e professionale. Nella progettazione dei percorsi didattici hanno
assunto particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le
esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, che permettono di sperimentare una
pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare
l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. La costruzione
del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe con l’apporto
dell’apposita commissione creata in seno al Collegio dei docenti, ha focalizzato la preparazione
teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti, suddivisi in gruppi
d'indirizzo secondo l'indirizzo prescelto al terzo anno, con riferimento agli obiettivi formativi dello
stage e alle competenze da consolidare.
Le lezioni teoriche e laboratoriali sono state tenute da docenti interni all’Istituto Musatti.
Lo stage è stato svolto alla fine dello scorso anno scolastico e valutato nel corso del quinto anno,
con la redazione da parte di ogni studente di schede tecniche, relazioni e materiali prodotti
durante l’esperienza di stage.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
73
Fasi del processo di Alternanza Scuola/Lavoro per la classe 4° D e 5° D : 1. Analisi e costruzione del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe 2. Comunicazione del progetto ai genitori e allievi. 3. Preparazione teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti
interne ed esterne con riferimento agli obiettivi formativi dello stage, alle competenze mirate che si vogliono conseguire e affidamento di compiti specifici da parte di tutte le discipline coinvolte, che verranno poi valutati.
4. Individuazione delle aziende e assegnazione degli allievi tramite apposita commissione. 5. Svolgimento dello stage con valutazione e controllo in itinere. 6. Redazione da parte dello studente di schede tecniche, relazioni e materiali prodotti durante
l’esperienza di stage. 7. Presentazione della propria esperienza in classe e ai tutor aziendali.
8. Verifiche e valutazioni finali Per gli AA.SS. 2013/2014 e 2014/2015 la scansione è stata la
seguente:
Tempi Periodo Descrizione attività
120 ore Dal 19 maggio al
08 giugno 2014
Stage in azienda
VALUTAZIONE
La valutazione è stata effettuata in due fasi: Valutazione della attività di ASL da parte del tutor aziendale con riferimento alle competenze acquisite dall’allievo.
Valutazione del Consiglio di Classe sulla base delle valutazioni del tutor esterno, del tutor scolastico e delle relazioni.
La valutazione finale è elaborata dal Consiglio di Classe , su proposta del docente di Disciplina
Professionale del 5° anno e del docente di Italiano che valutano la relazione presentata,
considerando le presenze durante le attività preparatorie e la valutazione ricevuta dalle aziende e
viene considerata per l'assegnazione di crediti formativi.
La valutazione di ciascun alunno si è dunque basata sui seguenti documenti:
- relazione finale dello studente sullo stage
- griglia di valutazione del tutor aziendale.
Alunno/a Locale Giudizio
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
74
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Le simulazioni delle prove d’Esame di Stato sono state effettuate tra dicembre 2014 e maggio
2015, secondo il seguente calendario:
Prima prova Ore 9.00/14.00
Seconda prova Ore 9.00/14.00
Terza prova Ore 9.00/13.00
I simulazione
Giovedì, 18 dicembre
2014
Giovedì, 12 febbraio
2015
----------------
II simulazione
Venerdì, 27 febbraio
2015
Giovedì,7 Maggio 2015
Mercoledì 25 febbraio
2015
III simulazione
Giovedì 23 aprile 2015
Mercoledì,
27 maggio2015
Lunedì, 27 aprile 2015
Nelle pagine successive si riportano sia i testi delle simulazioni delle terze prove, sia le griglie proposte dalla Commissione di Coordinamento Didattico, approvate dal Collegio Docenti e adottate nel POF d’Istituto.
Le discipline coinvolte nelle simulazioni di Terza prova sono state : L.S.E.DI CUCINA, LINGUA
SPAGNOLA, LINGUA INGLESE, ECONOMIA E DIRITTO DELLE IMPRESE RISTORATIVE. Tutte le prove si compongono di tre quesiti a risposta aperta breve di massimo 10 righe.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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SIMULAZIONE TERZA PROVA Laboratorio dei Servizi Enogastronomici di Cucina
Prof. Paolo Urbani - 25 febbraio 2015
Allievo……………………………………………………………………………………...Classe…………………….
Descrivi brevemente il concetto di nouvelle cuisine e quali sono i principali dettami di questa “filosofia gastronomica”. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Cosa indicano i marchi di qualità DOP ed IGP e quali sono le differenze principali. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Che cosa si intende per cucina vegana? Quali sono le sue regole e le sue prescrizioni? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
Laboratorio dei Servizi Enogastronomici di Cucina
Prof. Paolo Urbani 27 Aprile 2015
Allievo……………………………………………………………………………………...Classe…………………….
Descrivi la differenza tra i termini catering e banqueting.
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
__________________________________________
Descrivi cosa si intende per CCP nel piano di autocontrollo
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
______________________________________________________________________
Spiega la differenza tra detersione e sanificazione
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
______________________________________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
77
NOMBRE .................................................... CLASE 5 D FECHA ...............................
PRIMA SIMULAZIONE DI III PROVA – SPAGNOLO2
1 Define y describe las características de la comida en avión. (máx 10 rayas)
.......………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………
2 ¿Qué tienen en común las cocinas de las cinco religiones principales? Y, ¿qué tienen de
diferente? Explican cuáles son estas religiones, destaca sus prohibiciones y su eje común. (máx. 10
rayas)
...................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
.................................................
3 Ilustra las tres diferentes menciones de Calidad Diferenciada: IGP, DOP y ETG. (máx. 10
rayas)
...................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................
2 2 È consentito l’utilizzo del dizionario bilingue.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
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SECONDA SIMULAZIONE DI III PROVA – SPAGNOLO
Nombre …………………………………….. Clase ………… Fecha ……………………
Lee atentamente el texto y luego responde a las preguntas. Dos
preguntas se refieren al texto, la tercera al programa del curso. Los
yogures ya no caducan a los 28 días
Los yogures ya no caducan a los 28 días de ser elaborados. El
Gobierno ha derogado la norma que establecía que los lácteos
fermentados debían tener un plazo límite de consumo. Desde ahora —la derogación se publicó en
el BOE el 29 de marzo—, las empresas decidirán qué fecha de consumo preferente dan a estos
productos, una data que se definirá en función de las características del alimento, su envase o
cómo se conservará. Esta fecha solo marca cuándo el alimento pierde propiedades de olor o sabor
aunque sigue siendo seguro para el consumidor. Sin embargo, la medida, anunciada ayer por el
ministro de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente, Miguel Arias Cañete, dentro de una
estrategia más amplia para frenar el desperdicio alimentario, no satisface a la industria. Los
fabricantes de yogures piden conservar la fecha de caducidad para sus productos, aunque
proponen ampliarla de los 28 días tradicionales a 35.
La medida que toca a yogures porque las autoridades imponían una fecha tras la cual su consumo
no era seguro. ¿Ahora sí lo es?”, critica Rubén Sánchez, portavoz de Facua. “El sistema de fecha de
caducidad ha beneficiado a la industria porque tras tirar estos productos el consumidor ha ido a
comprar más”, añade. Facua duda, además, que pese a que este nuevo sistema teóricamente
generará ahorro a las empresas eso repercuta en una bajada de precios para los consumidores.
“Esta medida se vende como una fórmula contra el despilfarro3, pero lo que el Gobierno debería
hacer por encima de todo es sancionar a aquellos que tiren comida, a los que desperdicien”, dice
Sánchez.
La de la revisión de las fechas de caducidad y consumo recomendado es solo una de las medidas
que se integra dentro de la estrategia Más alimento, menos desperdicio con la que Agricultura
busca frenar el despilfarro de comida. Los españoles arrojan cada año siete millones de toneladas 3 Despilfarro= spreco, sperpero, dispendio: el d. de energía lo spreco di energia.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
79
de alimentos perfectamente válidos al contenedor, una cifra que el Gobierno pretende reducir a la
mitad en 20204. Para ello reforzará el comercio de proximidad, redactará guías de buenas
prácticas para consumidores y empresas, fomentará la aplicación de la tecnología a la
conservación de los alimentos y se reforzarán los convenios con los bancos de alimentos para
canalizar hacia allí los productos que aún son aptos para consumir.
MARÍA R. SAHUQUILLO Madrid 2 ABR 2013
http://sociedad.elpais.com/sociedad/2013/04/02/actualidad/1364903917_757107.html
1 . ¿Qué establece la derogación que se publicó en el BOE el 29 de marzo? (max. 6 rayas)
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………
2. A la luz de lo que estás leyendo en este artículo ¿sabrías destacar la diferencia entre la fecha de
caducidad y la fecha de consumo preferente? (max. 6 rayas)
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………
3. Explica cómo se pueden evitar y prevenir algunas intoxicaciones alimentarias destacando los
cinco tipos de conservación y eligiendo, individualmente, dos métodos. (max. 10 rayas)
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………..………………………………………………………………………………………………………………………
4 È consentito l’utilizzo del dizionario bilingue.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
80
LINGUA INGLESE
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS IN NO MORE THAN 10 LINES:
A) WHAT KIND OF SYSTEMS ARE COOK CHILL AND COOK FREEZE? DESCRIBE THEIR MAIN
FEATURES.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_________________________________________________
B) WRITE AT LEAST THREE ADVANTAGES OF THE COOK FREEZE SYSTEM.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
C) DESCRIBE THE SOUS VIDE TECHNIQUE.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
81
LINGUA INGLESE
2 ° SIMULAZIONE TERZA PROVA
Name: Class: Date:
READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:
A balanced diet must contain all the nutrients in the correct proportions every day. In fact if we
don’t get enough protein, we won’t be able to grow properly and repair ourselves (for example
wounds will not heal properly). If we don’t have enough carbohydrates we won’t have enough
energy and so on. Actually each nutrient performs a different function in our body. For example
Fibre is an important nutrient for health promotion and disease prevention. The main function of
fibre is to keep the digestive system healthy and functioning properly. Fibres can be soluble and
insoluble.
Soluble fibre foods include fruits, vegetables, lentils, peas, beans, oats, barley, oatmeal,
potatoes, dried fruit, soya products. Soluble fibre absorbs water in the intestine and softens the
stools and helps eliminate the waste material more quickly. Soluble fibre may help to reduce the
level of cholesterol in the blood and also to slow down digestion and the sudden release of
energy. Therefore blood sugar levels are more stable, which is good for people with diabetes, and
energy or glucose is released slowly, preventing sudden feelings of tiredness, lack of energy or
hunger pangs.
Insoluble fibre foods include bran, wholemeal flour and breads, brown rice, whole grain cereals,
vegetables, edible peels of fruit, nuts and seeds. Insoluble fibre passes through the body
unchanged with other digested food until it arrives at the large intestine. It prevents constipation
promoting regular bowel movements. This is important in the prevention of distressing diseases
such as bowel cancer, constipation, irritable bowel syndrome, haemorrhoids and diverticulitis.
Foods that do not contain any or contain very little fibre include refined cereals and white bread,
meat and animal products, dairy produce and fast foods.
1. How do Fibres help us to stay healthy?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
2. What is the difference between soluble and insoluble fibres?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
3. Describe the functions of nutrients in the human body.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
82
DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA COGNOME NOME ………………………………………… CLASSE……………………………
SIMULAZIONE 3 PROVA DEL 25 FEBBRAIO 2015
1) Si tracci un parallelo fra le caratteristiche del turista Americano e Russo per il nostro
Paese?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
________________________________________________________Si analizzino le possibili
alternative nella scelta dell’impianto per una azienda ristorativa?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_________________________________________________
2) Si analizzi brevemente il processo di segmentazione della domanda?
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
83
DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
COGNOME NOME ………………………………………………………… CLASSE……………………………
SIMULAZIONE 3^ PROVA DEL 27 APRILE 2015
1) Si illustri brevemente cos’è il CVP e le caratteristiche delle sue varie fasi?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_________________________________________________
2) Si commenti il ruolo della comunicazione in una azienda ristorativa, portando opportuni
esempi?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_________________________________________________
3) Si chiarisca la logica del marketing esperienziale e si proponga un proprio esempio di
marketing esperienziale legato ad una struttura ristorativa?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
84
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ANALISI DI UN TESTO
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Comprensione Analisi tematica
Elaborazione sintetica
Gravemente incompleta e
confusa
Superficiale e/o parziale con inesattezze
Essenziale ma complessivamente corretta seppure
con qualche inesattezza
Articolata e completa
Completa, approfondita ed
esauriente
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Commento personale
Frammentario e confuso
Superficiale e\o parziale con inesattezze
Con spunti critici interessanti anche se
non approfonditi
Completo, fondato, con
tratti di originalità
seppure non completamente
esauriente
Completo, fondato, originale,
approfondito ed esauriente
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Contestualizzazione
Gravemente lacunosa e scorretta
Parziale con qualche
inesattezza
Essenziale e corretta seppure con qualche
imprecisione non sostanziale
Adeguata e ben articolata
Approfondita, completa ed esauriente
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Organizzazione del discorso e
correttezza formale
Incoerente e disorganica con gravi
scorrettezze
Incerta nella struttura e nella argomentazione con alcuni errori
Globalmente coerente e coesa
Coesa e coerente,
formalmente corretta e fluida
Organica e ricca nell’argomentazi
one. Fluida ed efficace nella
forma
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
85
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - SAGGIO BREVE
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Capacità di elaborazione
(interpretazione e confronto dati)
Del tutto insufficiente
Incompleta e\o confusa e
superficiale
Essenziale ma corretta
Sicura e puntuale
Sicura, originale ed efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Pertinenza (qualità e quantità delle informazioni)
Scarsa e\o limitata Inadeguata e\o parziale
Nel complesso adeguata seppure essenziale
Ampia e puntuale
Approfondita, esauriente ed
originale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Organizzazione e coerenza (equilibrio delle parti, rispetto
della struttura e degli spazi)
Elaborato incoerente e disorganico
Elaborato incerto sul piano
strutturale e\o argomentativo
Elaborato globalmente
coerente e coeso, con un sufficiente
equilibrio tra le parti
Elaborato coeso, coerente e ben argomentato
Elaborato organico,
equilibrato nelle sue diverse parti
e ricco nella argomentazione
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Registro stilistico e correttezza formale
Inadeguato, improprio, con gravi
scorrettezze
Non specifico, impreciso e\o
con alcuni errori
Globalmente corretto seppure con qualche incertezza formale
Adeguato alla situazione
comunicativa, corretto nella
forma
Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella
forma
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
86
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ARTICOLO DI GIORNALE
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Regole giornalistiche
(adeguatezza alle consegne)
Non rispettate Scarsamente rispettate
Rispettate in modo superficiale
Pienamente rispettate
Rispettate in modo efficace e
pieno
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Elaborazione delle informazioni e dei
dati
Del tutto inadeguata
Superficiale e\o approssimativa
Essenziale ma sufficiente
Sicura e puntuale
Sicura, originale ed efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Organizzazione e coerenza del
discorso
Elaborato incoerente e disorganico
Elaborato incerto sul
piano strutturale e\o argomentativo
Elaborato globalmente
coerente e coeso
Elaborato coeso,
coerente e ben argomentato
Elaborato organico,
equilibrato nelle sue diverse parti
e ricco nella argomentazione
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Registro linguistico e correttezza
formale
Inadeguato, improprio, con
gravi scorrettezze
Impreciso e\o con alcuni
errori
Globalmente corretto seppure
con qualche incertezza formale
Adeguato alla situazione
comunicativa, corretto nella
forma
Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella
forma
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
87
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA STORICO
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Contenuto (qualità e quantità delle
informazioni)
Incompleto e lacunoso e\o
inesatto
Superficiale, parziale, con
lacune sostanziali
Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile
Ricco e ben articolato
Completo, approfondito e
con spunti personali
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Organizzazione del contenuto
(articolazione e coerenza)
Disorganico, incoerente
Confuso e\o disorganico
Globalmente organico e
coerente seppure elementare
Preciso, organico, ben
articolato
Pienamente adeguato,
articolazione efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Capacità critica e di
approfondimento
Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa
Approfondita, esauriente e
personale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Proprietà linguistica e correttezza
formale
Gravi scorrettezze e improprietà
Incertezze formali e
linguaggio generico
Correttezza nel complesso accettabile
Forma pienamente
corretta
Forma appropriata,
corretta, ricercata sul
piano lessicale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
88
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA DI ATTUALITÀ
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5,.________________________________________________
6.________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Contenuto (qualità e
quantità delle informazioni)
Incompleto e lacunoso e\o
inesatto
Superficiale, parziale, con
lacune sostanziali
Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile
Ricco e ben articolato
Completo, approfondito e
con spunti personali
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Organizzazione del contenuto
(articolazione e coerenza)
Disorganico, incoerente
Confuso e\o disorganico
Globalmente organico e
coerente seppure elementare
Preciso, organico, ben
articolato
Pienamente adeguato,
articolazione efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Capacità critica e di
approfondimento
Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa
Approfondita, esauriente e
personale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Proprietà linguistica e correttezza
formale
Gravi scorrettezze e improprietà
Incertezze formali e
linguaggio generico
Correttezza e proprietà
linguistica nel complesso accettabili
Forma pienamente
corretta
Forma appropriata,
corretta, ricercata sul
piano lessicale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
89
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
ALUNNO/A: ………………………………………………… A.S.: …………….
PRIMA PARTE:
CONOSCENZE punti
… /5
Scorrette e incomplete 1
Incomplete e non del tutto corrette 2
Essenziali, alcune imprecisioni non gravi, ma accettabile 3
Corrette, abbastanza complete 4
Corrette, complete e ampie 5
ABILITA' NELL'USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO punti
… /2
Impreciso e/o inadeguato 1
Accettabile nel linguaggio di base 1,5
Adeguato 2
CHIAREZZA NELL'ESPOSIZIONE E NEI COLLEGAMENTI punti
… /2
Imprecisa sia nell'esposizione che nei collegamenti 1
Essenziale nei collegamenti e sufficiente nell'esposizione 1,5
Adeguata 2
TOT. PRIMA PARTE …. / 9
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
90
SECONDA PARTE:
DESCRITTORI punti primo quesito punti secondo quesito
TOT. SECONDA PARTE
…. /6
Risposta superficiale
e/o parziale nelle
conoscenze e
nell'esposizione
1 1
Risposta essenziale ma
accettabile sia
nell'esposizione che
nella conoscenze
2 2
Risposta adeguata sia
nelle conoscenze che
nell'esposizione
3 3
TOTALE PRIMA E SECONDA PARTE = …… / 15
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi
15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi
10 9 8 7 1/2
7 6 5 1/2
5 4 1/2
4 3 1/2
3 2 1/2
2 1
I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1.__________________________________________
2.______________________________________________
3.___________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6._____________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
91
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
CANDIDATO: ________________________________________
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI DISCIPLINARI
Il candidato dimostra di possedere una conoscenza dei contenuti disciplinari
PUNTI (max 6)
Frammentaria e lacunosa 1
Parziale e poco corretta 2
Superficiale e/o incerta 3
Corretta nei concetti di base 4
Corretta e adeguata 5
Completa e approfondita 6
COMPETENZE E ABILITÀ
COMUNICATIVE
Il candidato utilizza il linguaggio specifico in modo
PUNTI (max 5)
Disarmonico, confuso e/o del tutto scorretto nella forma
1
Incerto anche nella forma 2
Semplice ma ordinato e corretto 3
Organico e appropriato 4
Organico, appropriato e accurato anche nella forma
5
CAPACITÀ
RIELABORATIVE E CRITICHE
Il candidato rielabora le conoscenze e affronta i problemi proposti in modo
PUNTI (max4)
Frammentario e incompleto 1
Semplice pur con qualche imprecisione
2
Semplice ma chiaro e corretto 3
Accurato e completo 4
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
……./ 15
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
92
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA lingue straniere
CANDIDATO: ________________________________________
COMPRENSIONE DEI CONTENUTI
Il candidato dimostra una comprensione dei contenuti
PUNTI (max 5)
Frammentaria e lacunosa 1
Parziale e poco corretta 2
Superficiale e/o incerta 3
Corretta nei concetti di base 4
Completa e approfondita 5
COMPETENZE E ABILITÀ
COMUNICATIVE
Il candidato utilizza le strutture morfo-sintattiche e lessicali in modo
PUNTI (max 5)
Disarmonico, confuso e/o del tutto scorretto
1
Incerto 2
Semplice ma ordinato e corretto 3
Organico e appropriato 4
Organico, appropriato e accurato 5
CAPACITÀ
RIELABORATIVE E CRITICHE
Il candidato rielabora i contenuti in modo
PUNTI (max 5)
Frammentario e incompleto 1
Semplice pur con qualche imprecisione
2
Semplice ma chiaro e corretto 3
Organico ed adeguato 4
Accurato e completo 5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……/15
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
93
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO Candidato: _______________________________________
INDICATORI PUNTI MAX PUNTI AI DIVERSI LIVELLI
DESCRITTORI
Conoscenza dei contenuti 9
1 Non conosce i temi proposti
2 Conosce in modo parziale e\o poco corretto i temi trattati
3 Conosce i concetti basilari ma superficialmente
4 Conosce i concetti base ma sa approfondirli poco
5 Si orienta tra i concetti base
6 Conosce i temi proposti
7 Conosce ampiamente i temi proposti
8 Conosce molto bene i temi proposti
9 Conosce molto bene i temi proposti e sa approfondirli
in modo completo ed adeguato
Esposizione e padronanza linguistico-lessicale
6
1 Esposizione stentata e frammentaria
2 Esposizione confusa e non sempre corretta nel lessico
3 Esposizione elementare
4 Esposizione chiara anche se semplice
5 Esposizione complessivamente chiara e corretta
6 Esposizione fluida, corretta, adeguata ai temi e alle discipline
Capacità di collegamento, di sintesi e di risoluzione
dei problemi 5
1 Non effettua collegamenti né ipotesi di soluzione
2 Individua i concetti principali
3 Individua i concetti principali ma non effettua i collegamenti meno evidenti
4 Stabilisce collegamenti tra i fatti esposti
5 Stabilisce collegamenti e fa sintesi corrette e chiare
Apporti personali e critici 4
1 Sa esprimere giudizi ma non sa motivarli
2 Esprime giudizi pertinenti
3 Sa motivare osservazioni e giudizi
4 Sa argomentare criticamente osservazioni e giudizi
Capacità di focalizzare le tematiche richieste
3
1 Divaga rispetto alle domande
2 Risponde con sufficiente pertinenza
3 Risponde sempre con coerenza e pertinenza
Discussione delle prove 3
1 Non sa correggere né fornire spiegazioni
2 Corregge tutto o in parte ma non approfondisce
3 Sa autocorreggersi, fornire spiegazioni e\o approfondire
MAX PUNTI 30 - SUFFICIENTE PUNTI 20 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 30
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE 1._________________________________________________
2._______________________________________________
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15
94
Dolo, 15 maggio 2015
La Dirigente Scolastica
Dott.ssa Rachele Scandella