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I.I.S. “G. LEOPARDI – E. MAJORANA” Classico – Scientifico – Scienze Umane PORDENONE LICEO SCIENZE UMANE CLASSE 3^D Anno scolastico 2016/2017

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I.I.S. “G. LEOPARDI – E. MAJORANA” Classico – Scientifico – Scienze Umane

PORDENONE

LICEO SCIENZE UMANE

CLASSE 3^D Anno scolastico 2016/2017

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I.I.S. “G. Leopardi - E. Majorana” Classico - Scientifico – Scienze Umane

P O R D E N O N EP O R D E N O N E

COMPOSIZIONEDELCONSIGLIODICLASSEA.S.2016-2017

3^DSCIENZEUMANE

MATERIADIINSEGNAMENTO

DOCENTE

ITALIANO D'AGOSTINOPATRIZIALATINO ROSSIELISABETTAFILOSOFIA D'AGAROPAOLASTORIA ROSSIELISABETTAINGLESE ZILLIANNALISAMATEMATICA DERONIANDREAFISICA BENVENUTOBARBARASCIENZEUMANE PAVANSASCIASCIENZE DELPIEROROSASTORIADELL'ARTE PELLEGRINISILVASCIENZEMOTORIEESPORTIVE CIOTEMANUELARELIGIONE BEACCOCLAUDIA

COORDINATOREDICLASSEROSSIELISABETTA

VERBALIZZANTECIOTEMANUELA

STUDENTIRAPPRESENTANTIDICLASSE

BORTOLINGIULIAGRASSETTIALICE

GENITORIRAPPRESENTANTIDICLASSE MODONUTTIFRANCESCAVISENTINPAOLA

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VERIFICA ALLA PREMESSA AL PIANO DI LAVORO Classe 3Du Anno scolastico 2016-17 Verifica della programmazione per competenze La classe, secondo il parere concorde di tutti i docenti, presenta ancora due aspetti apparentemente contraddittori che possono determinare differenti giudizi ed interpretazioni: da un lato è un ambiente intellettualmente vivace, aperto alle nuove proposte, facile al dialogo e al confronto, dove gli studenti sono in linea di massima curiosi, sempre disponibili a mettersi in gioco, autonomi nell’organizzarsi e dotati di spirito critico; dall’altro, pur avendo raggiunto comunque globalmente gli obiettivi prefissati, non hanno ancora acquisito quel rigore nello studio che dovrebbe costituire la base di ogni processo creativo, si impegnano in modo discontinuo soprattutto in quelle discipline in cui si trovano maggiormente in difficoltà, si preparano sempre a ridosso delle verifiche anziché studiare costantemente. Di conseguenza si può notare che durante quest’anno scolastico il loro percorso culturale e formativo è stato caratterizzato da molte esperienze decisamente gratificanti (lezioni partecipate, lavori di gruppo portati a termine con profitto, attività per l’UDA gestita in autonomia e con buone capacità creative, partecipazione spontanea e costruttiva a laboratori e stages di alternanza scuola-lavoro ecc.), così come da momenti di presenza meno solerte e produttiva in quegli aspetti delle varie discipline che richiedono memorizzazione di dati, esercizio costante, aderenza al tema. Questa preferenza della classe per l’approccio originale e creativo penalizza in particolare gli studenti più fragili e più insicuri, che avrebbero bisogno di concentrazione e rielaborazione per interiorizzare concetti, procedure, metodi. Da qui sarà necessario ripartire il prossimo anno, perché le buone potenzialità di questa classe si traducano stabilmente in competenze acquisite. Strategie didattiche comuni Per promuovere la partecipazione di tutti gli studenti all’attività didattica e il conseguimento del successo scolastico, tutti i docenti hanno introdotto accanto alla lezione frontale modalità diversificate di lavoro: lezioni dialogate, dibattiti, relazioni e approfondimenti degli studenti, lavoro di gruppo, attività laboratoriali, utilizzo di strumenti multimediali e informatici. Inoltre, anche in conformità a quanto stabilito dalla normativa sull’alternanza scuola-lavoro, sono state proposte alla classe o a singoli gruppi di studenti varie esperienze formative e attività nell’ambito del percorso scelto.

Criteri di verifica e di valutazione Per quanto riguarda le modalità di verifica, si rimanda al Piano di lavoro delle singole discipline.

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In base a quanto stabilito dal P.o.f., per la valutazione finale vengono tenuti in considerazione, oltre ai risultati quantificati mediante voto, anche l’impegno dimostrato, la partecipazione al dialogo didattico, il contributo fornito alla vita della classe, il progresso rispetto alla situazione di partenza, l’autonomia e la responsabilità evidenziati nella gestione del proprio percorso culturale. Progetti e percorsi

In relazione agli obiettivi stabiliti, sono stati effettuate le seguenti attività: partecipazione a due conferenze nell’ambito di Pordenonelegge adesione al progetto “Martina” (educazione sanitaria) partecipazione a un musical in lingua inglese partecipazione alle Olimpiadi di italiano incontro di pronto soccorso per la rianimazione e il massaggio

cardiaco viaggio di istruzione all’Abbazia di Praglia e alla casa di Petrarca ad

Arquà viaggio di istruzione a Milano con visita alla mostra Homo sapiens e

alla mostra su Basquiat UDA (utilizzata anche come attività nell’ambito dell’alternanza

scuola-lavoro, come specificato nel prossimo paragrafo): La maschera e il potere eversivo del riso

incontro con responsabili di associazioni e cooperative del Terzo settore

partecipazione alla settimana formativa all’alternanza scuola-lavoro dal tema "Cura di sé, degli altri e della natura"

Attività pedagogica in Irlanda (Child care)

UDA e Attività di alternanza scuola-lavoro Titolo: Il potere eversivo del riso -Le maschere della tradizione italica e romana- Discipline coinvolte: latino, scienze umane, italiano, storia Attività operativa specifica: interventi didattici presso la classe 5C della Scuola primaria Duca d’Aosta di Cordenons Competenze da acquisire:

Progettazione e attuazione di una lezione strutturata sulla base degli obiettivi individuati

Progettazione e attuazione di un lavoro di gruppo su tematiche inerenti la lezione

Progettazione e attuazione di un laboratorio per la produzione di oggetti della vita quotidiana degli antichi romani

Gestione del gruppo classe durante le diverse attività

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Elaborazione di una griglia di osservazione per la rilevazione delle diverse modalità partecipative dei bambini

Articolazione del lavoro: PRIMA FASE Elementi coinvolti: tutti gli studenti della classe Attività: incontro con la docente della classe della scuola primaria per l’esposizione del progetto e l’acquisizione delle norme deontologiche e comportamentali indispensabili per la conduzione degli interventi Metodologie didattiche: ascolto, registrazione di appunti, dialogo e scambio di informazioni SECONDA FASE Elementi coinvolti: tutti gli studenti della classe Attività: preparazione di un intervento didattico sulla storia e il significato del teatro a Roma e predisposizione di una griglia di osservazione Metodologie didattiche: lezioni curricolari in classe, studio individuale e di gruppo, preparazione di Powerpoint, ricerca in rete ecc. TERZA FASE Elementi coinvolti: tutti gli studenti divisi a gruppi Attività: per un gruppo di studenti, presentazione alla classe della primaria dell’intervento preparato; per un altro gruppo, osservazione dei bambini sulla base sulla griglia di rilevamento predisposta Metodologie didattiche: lezione frontale, lezione dialogata, Powerpoint, osservazione, compilazione griglia ecc. QUARTA FASE Elementi coinvolti: tutti gli studenti della classe Attività: preparazione di un intervento didattico finalizzato all’esplorazione, insieme ai bambini, dei meccanismi del riso e delle sue varie implicazioni Metodologie didattiche: lezioni curricolari in classe, lettura di saggi e testi narrativi, individuazione collettiva di strategie di dialogo e comunicazione QUINTA FASE Elementi coinvolti: tutti gli studenti divisi a gruppi Attività: gestione a gruppi di un’attività di gruppo in cui i bambini siano guidati a riflettere sul tema del riso, del ridere dell’altro, del ridere di sé Metodologie didattiche: brain storming, lezione dialogata, ascolto di esperienze tratte dal vissuto dei bambini, realizzazione di cartelloni o testi di sintesi, drammatizzazione di alcune situazioni SESTA FASE Elementi coinvolti: un gruppo di studenti Attività: preparazione delle quattro maschere della tradizione italica: Maccus, Boccus, Pappus, Dossenus; eventuale preparazione di maschere di invenzione che rispecchino vizi e difetti comuni Metodologie didattiche: laboratorio pomeridiano tenuto dal prof. Ferretti finalizzato alla realizzazione di maschere di cartapesta e all’acquisizione dell’intero procedimento

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SETTIMA FASE Elementi coinvolti: un gruppo di studenti Attività: drammatizzazione di passi comici della tradizione italica e romana Metodologie didattiche: ideazione di scenette e utilizzo delle maschere OTTAVA FASE Elementi coinvolti: tutti gli studenti della classe Attività: gestione di un laboratorio con la classe della primaria finalizzato alla ideazione e alla realizzazione da parte di ogni bambino di una maschera che rispecchi le sue caratteristiche Metodologie didattiche: organizzazione del lavoro e supporto all’attività dei bambini Pordenone, 1 giugno 2017 La coordinatrice Elisabetta Rossi

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VERIFICA PIANO DI LAVORO

CLASSE 3D SCIENZE UMANE

ITALIANO

Docente: Patrizia D’Agostino

La 3D è una classe vivace, curiosa e collaborativa che ha partecipato alle lezioni con interventi autonomi, richieste di chiarimento e osservazioni; si è registrata una certa tendenza alla distrazione e all’ascolto intermittente da parte di alcuni studenti, ma nel complesso l’attenzione è risultata adeguata. L’ambiente di apprendimento si è mantenuto positivo e stimolante per tutto l’anno,anche se alla ricchezza degli scambi comunicativi e culturali in classe spesso non è seguito un lavoro rigoroso di rielaborazione a casa. La classe ha dato prova di autonomia, competenze sociali ed eccellenti abilità organizzative nell’elaborazione e attuazione dell’U.d.A., in particolare nelle attività proposte agli alunni della Scuola primaria “Duca d’Aosta” di Cordenons. Gli alunni della 3D hanno sviluppato la capacità di focalizzare gli aspetti essenziali dei temi oggetto di studio e le competenze di analisi del testo anche se, in generale, la classe risulta ancora debole nell’esposizione dei contenuti e nell’uso adeguato del lessico sia nella produzione scritta che nella produzione orale. Obiettivi raggiunti COMPETENZE E ABILITÀ Asse dei linguaggi 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti - Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale. - Esporre in modo chiaro, logico e coerente testi e/o esperienze vissute. - Affrontare diverse situazioni comunicative, esprimendo il proprio punto di vista e individuando il punto di vista dell’altro nei vari contesti comunicativi. 2. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo - Collocare i testi letterari nel loro contesto storico-culturale in un quadro di confronti con altri autori - Riconoscere le peculiarità del testo letterario nel suo sviluppo diacronico. - Comprendere gli elementi essenziali dei testi letterari e compiere operazioni di analisi almeno a livello tematico.

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- Utilizzare il testo letterario come strumento di conoscenza e riflessione sia in relazione al passato sia in relazione al presente. 3. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi - Produrre testi orali e scritti coerenti, chiari, corretti e adeguati alla situazione comunicativa. - Prendere appunti, saper redigere sintesi. - Analizzare testi Asse storico-sociale 1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali - Delineare un percorso per autore partendo dai testi e risalendo al contesto. - Riconoscere , riassumere , spiegare e contestualizzare i testi letti. - Confrontare testi, tematiche, poetiche, esperienze letterarie e contesti, individuando le linee di continuità, analogia, discontinuità e differenza. - Cooperare per un obiettivo comune e condiviso. Contenuti IL PROCESSO DI AFFERMAZIONE DEL VOLGARE IN EUROPA Testi: I primi documenti in volgare in Italia: l’indovinello veronese, i placiti cassinesi, l’iscrizione di S. Clemente. LA LETTERATURA EUROPEA DELLE ORIGINI La Chanson de geste, il romanzo cortese, la poesia provenzale. LA LETTERATURA RELIGIOSA Testi: Francesco d’Assisi: Il Cantico di Frate Sole. Jacopone da Todi: O Signor, per cortesia. LA POESIA LIRICA DAI PROVENZALI ALLA SCUOLA SICILIANA Testi: Jacopo da Lentini: Meravigliosamente; Amore è un desio che ven da’ core. Jacopo Mostacci: Sollicitando un poco meo savere. Pier delle Vigne: Però c’Amore no si po’ vedere. IL DOLCE STIL NOVO Testi: Dante Alighieri: Purgatorio, canto XXIV (vv. 49-62).

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Guido Guinizzelli: Al cor gentil rempaira sempre amore; Io voglio del ver la mia donna laudare. Guido Cavalcanti: Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira. LA POESIA COMICO-PARODICA Testi: Cecco Angiolieri: S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo; Tre cose solamente m’ènno in grado. DANTE ALIGHIERI Testi: La Vita nuova:Il primo incontro con Beatrice (II);Tanto gentile e tanto onesta pare. Le Rime: Guido, i’ vorrei che tu Lapo ed io. LA DIVINA COMMEDIA Testi: Inferno, canto I, II (vv. 1-36; vv. 133-142), III, V, VI, X, XIII, XIX, XXVI (vv. 49-142), Primo Levi, Se questo è un uomo, cap. 9: Il canto di Ulisse. FRANCESCO PETRARCA Testi: Il Canzoniere: Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono; Erano i capei d’oro a l’aura sparsi;Movesi il vecchierel canuto etbiancho; Chiare, fresche et dolci acque; Solo et pensoso i più deserti campi; Benedetto sia ’l giorno e ’l mese e l’anno; Pace non trovo, et non ò da far guerra. LA NOVELLA E GIOVANNI BOCCACCIO Testi: Il Decameron: Proemio; Nastagio degli Onesti (V, 8); Federigo degli Alberighi (V, 9); Frate Cipolla (VI, 10); Elisabetta da Messina (IV, 5); Cisti fornaio (VI, 2); Chichibìo e la gru(VI, 4).

L’UMANESIMO: ORGANIZZAZIONE DELLA CULTURA E LA FIGURA DELL’INTELLETTUALE NEL QUATTROCENTO

MACHIAVELLI

Testi: Il principe: Cap. XXV. Quantum fortuna in rebus humanis possit, et quomodo illi sit occurrendum. U.d.A.

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La disciplina ha contribuito all’Unità di apprendimento La maschera e il potere eversivo del riso attraverso la trattazione della letteratura comico-realistica medievale e il riferimento ai seguenti testi: M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, 1979 U. Eco, Il nome della rosa, 1980 (con relativa visione della sequenza cinematografica dal film omonimo del 1986).

Strategie didattiche Oltre alla lezione frontale, è stata utilizzata la lezione dialogata e interattiva, la metodologia del cooperative learning, la scrittura collaborativa. Strumenti didattici Testi scolastici, dizionari, materiali forniti dall’insegnante, siti on line. Strumenti di verifica In ciascun quadrimestre si sono svolte due verifiche scritte (tipologia A della prima prova dell’esame di Stato: analisi del testo) e ogni studente ha avuto almeno due valutazioni per l’orale. Criteri di verifica e valutazione

- Pertinenza e correttezza delle informazioni - Chiarezza espositiva - Correttezza grammaticale - Efficacia espressiva - Uso del lessico specifico - Abitudine alla riflessione sulla lingua

Per la valutazione finale sono stati considerati anche l’impegno, la partecipazione al dialogo didattico, la capacità di lavorare in gruppo, il contributo fornito alla vita della classe, il progresso rispetto alla situazione di partenza, il senso di responsabilità dimostrato nella gestione del proprio percorso di apprendimento. Attività di recupero L’attività di recupero per gli alunni che non hanno raggiunto la sufficienza si è svolta in itinere attraverso lezioni mirate di ripasso e attività svolte in modalità di apprendimento cooperativo. Patrizia D’Agostino

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VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE 3Du

Disciplina: Latino Docente: Elisabetta Rossi

Verifica della programmazione per competenze La classe ha lavorato anche quest’anno in modo produttivo, dimostrando buone capacità critiche e organizzative e curiosità intellettuale. Permane però un “regime a due velocità”: un gruppo ha acquisito l’abitudine a prendere appunti, a rivedere a casa gli argomenti trattati, a costruire via via il proprio percorso culturale; altri sono partecipi in classe ma studiano frettolosamente e solo in occasione delle verifiche, quindi stentano a sedimentare i contenuti, dimostrando una preparazione in ogni caso sufficiente ma più limitata e frammentaria. Come sempre la classe ha dato i suoi risultati migliori in occasione di attività più dinamiche, come lavoro di gruppo, recitazione, ideazione di progetti, in cui come al solito emergono il tratto originale, l’intraprendenza e l’humor di molti studenti, il senso di responsabilità e l’entusiasmo creativo di tutti. Una segnalazione particolare va riservata all’UDA, che è stata poi utilizzata come esperienza di classe di alternanza scuola-lavoro, durante la preparazione e lo svolgimento della quale ancora una volta si è potuto notare che questa classe ha uno stile di apprendimento molto legato alle situazioni operative: tutti gli studenti infatti si sono attivati e hanno dato il loro contributo, hanno interiorizzato i contenuti dell’attività attraverso le varie fasi del lavoro, si sono organizzati in modo autonomo individuando ciascuno il proprio spazio e le proprie attitudini. Lo svolgimento del programma ha subito qualche taglio e qualche modifica a causa delle numerose interruzioni durante l’anno scolastico dovute alle attività di alternanza scuola-lavoro, all’assenza della docente nell’ultima fase dell’anno scolastico e alla realizzazione dell’UDA che ha assunto proporzioni

più considerevoli di quanto preventivato; tuttavia quanto era stato prefissato è stato svolto nelle sue linee generali e altri temi collaterali emersi durante il lavoro sono stati aggiunti o approfonditi. Contenuti culturali della disciplina Educazione letteraria

I primi scrittori di Roma: la nascita della letteratura latina; Livio Andronico; Nevio

L’epica: nascita dell’epica in Roma: l’Odusia di Livio Andronico; il Bellum Poenicum di Nevio

Il teatro: il teatro greco; il teatro italico e le origini del teatro latino; cenni alla tragedia latina; la tragedia greca

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Plauto e la commedia: la vita; lo status di intellettuale; la produzione; il metateatro; il mondo alla rovescia

Terenzio e la commedia: l’humanitas; i valori del circolo degli Scipioni; una nuova pedagogia

Catullo e la lirica d’amore: l’itinerario amoroso del poeta e la scissione dell’io Autori Lettura e analisi con testo a fronte di testi degli autori presi in esame; drammatizzazione di alcuni passi Educazione linguistica Ripresa degli elementi morfosintattici già noti; analisi di alcune strutture sintattiche non ancora trattate: infinitive e perifrastica passiva Approfondimento dell’UDA Il teatro a Roma come specchio di una civiltà; le regole strutturali della commedia; il comico e l’umoristico per i Romani; le maschere del teatro italico; vizi e difetti dei tipi fissi della commedia; aspetti comici che attraversano i tempi Argomenti trattati:

Il teatro nella Roma arcaica: struttura del teatro romano; gli attori e il pubblico; funzione sociale del teatro; i Ludi come occasione delle rappresentazioni teatrali; la commedia latina e le sue radici italiche; le maschere del teatro italico e romano arcaico

La familia romana: il ruolo del pater familias; la donna e le differenze di genere; lo status dello schiavo

La scuola a Roma: modelli educativi diversi; scuola pubblica e scuola privata; modalità di apprendimento

Umorismo e comicità: i meccanismi del riso; le diverse tipologie del riso; denominatori comuni delle situazioni comiche

Ridere degli altri e ridere di sé: la presa in giro; la diversità come fonte del ridicolo; l’autoironia

La maschera: natura e valenza psicologica della maschera; alcuni tip i umani raffigurati dalle maschere arcaiche (il chiacchierone millantatore ed egocentrico, l’ingordo parassita, il gobbo bersaglio di derisione, l’avaro e misantropo)

La lingua latina: alcune parole e la loro storia; etimologie italiane; derivazioni e slittamenti semantici

Metodologie didattiche Accanto alla lezione frontale sono stati proposti lavoro a coppie o a gruppi per l’analisi dei testi, ricerche in internet, esposizioni con PowerPoint, drammatizzazione dei testi, dibattiti sulle tematiche emerse, attualizzazione

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dei contenuti, traduzione degli argomenti affrontati in varie attività per una classe quinta della scuola primaria. Modalità di verifica e criteri di valutazione Per la valutazione finale vengono prese in considerazione tutte le forme di partecipazione all’attività didattica (interventi a dibattiti o lezioni dialogate, correzione dei compiti per casa, contributi personali alla lezione o al lavoro di gruppo, nonché la preparazione e la realizzazione della presentazione effettuata presso la scuola primaria). Pordenone, 1 giugno 2017 Docente: Elisabetta Rossi

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RELAZIONE FINALEFILOSOFIA

Classe III DUANNO SCOLASTICO 2016-2017

INSEGNANTE: Paola D’Agaro

Libro di testo: Abbagnano – Fornero, L'Ideale e il reale,vol.1, Edizioni Paravia

Situazione della classe

Nonostante il non facile impatto con le complessità del triennio (impatto che siè dimostrato difficoltoso un po' in tutte le discipline), la classe risulta esserenel complesso attenta, motivata, curiosa e anche piuttosto attiva sul pianodella partecipazione alle discussioni, questo anche grazie alla presenzadella componente maschile. Le numerose verifiche sono state affrontate conun impegno a volte più ostentato che reale sicché i risultati sono statipiuttosto altalenanti. A fronte di alcune eccellenze che caratterizzano laclasse in positivo, vi sono infatti pesanti situazioni di criticità. Permane, inalcuni allievi, una certa difficoltà nel trasmettere in modo articolato e chiaro iconcetti appresi, sia nella forma scritta che in quella orale, anche se va dettoche, nel corso dell’anno, i ragazzi hanno comunque acquisito una certacompetenza sia linguistica che operativa, soprattutto in direzione dellacomprensione di semplici testi filosofici. I traguardi raggiunti nella direzione diuna sempre maggiore scioltezza espositiva e solidità nella preparazionelasciano ben sperare per il futuro.In classe il dialogo è stato costruttivo e vivace. Gli interventi, sono risultati viavia sempre più pertinenti. Tutti gli allievi sono in grado di:

1. esporre, sia pure nelle linee essenziali e in modo non sempre corretto ,il pensiero di un filosofo;

2. comprendere varie tipologie di testo orale e scritto e riesporre oralmente l'appreso in maniera globalmente corretta;

3. leggere e costruire mappe concettuali.

Maggiori difficoltà permangono nel

1. l'argomentare le ragioni di una propria tesi durante una lezione dialogata;

2. riconoscere possibili collegamenti tra le diverse teorie filosofiche;

3. porre in relazione tra loro fatti e fenomeni di ambiti disciplinari diversi;

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4. l'esporre per iscritto l'appreso servendosi del linguaggio specifico della materia.

Considerazioni generali

Nel trattare i singoli filosofi si è provveduto ad un loro inquadramento nelcontesto storico-culturale di appartenenza e a un continuo rimando a concettigià appresi in precedenza, in modo da costruire un percorso coerente ecoeso nel divenire del dibattito filosofico. Ci si è premurati di fornire aglistudenti e alle studentesse un glossario di base con cui affrontare lo studiodella filosofia e si è cercato di fare in modo che cogliessero da soli problemi eaporie con i quali i singoli filosofi si sono scontrati. Si è cercato il più possibiledi attualizzare i problemi agganciandoli al vissuto degli allievi. È statoproposto un approccio diretto ai testi filosofici che hanno fatto da corollarioalle spiegazioni e da cui, a volte, si è partiti per affrontare un argomento. Lalezione frontale è stata spesso supportata da video-lezioni, mappe interattivee documentari per vivacizzare l'approccio agli argomenti e rafforzare la loromemorizzazione.Per quel che riguarda metodologie e strumenti adottati, modalità di recupero,obiettivi specifici della disciplina e competenze richieste si rimanda a quantoriportato, a suo tempo, in sede di programmazione di materia.Va segnalato, infine, che un'ampia fetta del monte-ore della disciplina è stataimpiegata nella realizzazione dei sia pur importantissimi progetti extra-curricolari ai quali la classe ha partecipato e di cui si dà conto nella verificadel piano di lavoro di classe. Ciò ha reso difficile l'approfondimento dei temiaffrontati, come era nelle intenzioni della docente e ha imposto di sacrificare,in parte, la pur utilissima attività di lettura e analisi dei testi dei singoli filosofi.Attorno a metà anno scolastico gli allievi hanno affrontato una prova comunedi comprensione del testo filosofico i cui esiti sono al vaglio del docentereferente.

Programma svolto:

Introduzione allo studio della filosofia- Perché la filosofia? Lo stupore e la ricerca, nuclei tematici della

filosofia (Gnoseologia, epistemologia, estetica, etica, filosofia del linguaggio, logica, metafisica)

- Da aletheia a veritas: il percorso dell'idea di verità

Il problema della natura nella prima filosofia greca. I Presocratici

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- Il mondo in cui nasce la filosofia: la società greca arcaica, il mito, la religione greca, l’areté

- Concetti di physis, arché, to pan, ilozoismo, macrocosmo e microcosmo

- I primi filosofi tra essere e divenire: Talete, Anassimandro, Anassimene, Pitagora, Eraclito, Parmenide, Zenone di Elea

- I filosofi dell’età classica: Empedocle, Anassagora, Democrito, Protagora e Gorgia

Socrate e i “socratici”

- La vita come dialogo e ricerca, la coscienza critica della pòlis- Il metodo e la conoscenza, l’ironia come modalità di ricerca, la

maieutica- La nuova idea di “virtù”, l’intellettualismo etico- Una nuova concezione dell’anima- La pòlis e la legge

Platone

- La filosofia come dialogo, ricerca, impegno - Teoria delle idee e riforma della politica- Il mondo delle idee- L’anima e le idee- Linguaggio e conoscenza- Il rinnovamento dell’éthos e della pòlis- Il mito di Prometeo e il percorso che porta alla formazione della pòlis

attraverso la lettura i alcuni passi del “Protagora”.

Aristotele

- Il sistema del sapere - La “filosofia prima”- La logica e i sillogismi- Fisica dei cieli e fisica della terra- Teoria della conoscenza (CENNI)- La filosofia pratica: l’etica e la virtù- La politica

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La filosofia ellenistica

EpicureismoStoicismoScetticismo

Agostino e la scolastica (CENNI)

- Nell'ambito dell'UDA si è affrontata la lettura e il commento del testo: “Filosofia e arte: Il pianto e il riso di Eraclito e Democrito”

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VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE 3Du

Disciplina: Storia Docente: Elisabetta Rossi

Verifica della programmazione per competenze Una parte consistente della classe si è dimostrata particolarmente interessata alla disciplina, soprattutto alle connessioni delle dinamiche storiche con le problematiche del presente, e ha quindi partecipato alle lezioni in modo attivo, anche se a volte un po’ caotico, con domande e contributi che sempre coglievano i nuclei fondamentali degli argomenti, dimostrando buone capacità di porsi in modo critico e personale di fronte alle tematiche proposte e ottenendo nelle verifiche risultati soddisfacenti; solo pochi studenti sono rimasti più ai margini, limitandosi ad acquisire i dati in modo più superficiale, o perché meno motivati allo studio della storia, o perché non ancora in possesso di un metodo di studio in grado di sintetizzare e rielaborare i contenuti, o, in qualche caso, per uno studio saltuario che ha loro impedito di seguire regolarmente e costruttivamente le lezioni. Un limite piuttosto diffuso, su cui l’anno prossimo sarà necessario lavorare, è l’utilizzo del linguaggio specifico della disciplina, attitudine non ancora interiorizzata dalla maggior parte degli studenti. Contenuti culturali della disciplina La società feudale; monarchie e Impero tra X e XII secolo; l’Europa dopo l’anno Mille; riforme della Chiesa e lotta per le investiture; Crociati e predicatori del Vangelo; lotte di potere tra XII e XIII secolo; la guerra e la peste nel XIV e XV secolo; violenza,rivolte, inquietudini spirituali nella società tardo medievale; le monarchie dell’Europa moderna; le guerre tra XV e XVI secolo; la rivoluzione culturale del Rinascimento; scoperte e conquiste; la Riforma, la Controriforma e la loro influenza su società e morale; Carlo V e il suo Impero; la guerra dei Trent’anni; gli Stati moderni. Attività di approfondimento

Viaggio di istruzione all’Abbazia di Praglia, per l’approfondimento della

tematica del monachesimo

Strategie didattiche Accanto alla lezione frontale, buon esito hanno dato le esposizioni di gruppo, che hanno esercitato gli studenti nell’attività di ricerca e di sintesi di interi periodi; nonostante l’esiguità dei tempi rispetto alla mole del programma, in

alcuni casi è stata proposta la lettura di documenti e saggi storici; sono state prodotte collettivamente mappe concettuali per fissare e rielaborare argomenti particolarmente complessi.

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Strumenti didattici Manuale, altri libri, materiale in fotocopie, presentazioni in powerpoint. Strumenti di verifica Verifiche scritte (test a risposta multipla, domande aperte, mappe concettuali, commento a fonti iconografiche); verifiche orali. Criteri di verifica e valutazione Per la valutazione finale, accanto alle interrogazioni e alle verifiche scritte, vengono prese in considerazione tutte le forme di partecipazione all’attività didattica (relazioni, interventi a dibattiti o lezioni dialogate, contributi personali alla lezione o al lavoro di gruppo). Nelle verifiche si è tenuto conto non solo delle conoscenze acquisite dagli studenti, ma anche della loro capacità di rielaborare il materiale storico, di confrontarne i dati con il presente, e infine della loro abilità espressiva e dell’utilizzo completo e corretto del linguaggio specifico della disciplina. Pordenone, 1 giugno 2017 Elisabetta Rossi

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VERIFICA PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE 3^DU DISCIPLINA: LINGUA E CULTURA INGLESE

Docente:Annalisa ZILLI

1. SITUAZIONE FINALE della CLASSE Come evidenziato nel piano di lavoro, la classe, ad inizio anno scolastico, presentava una situazione di marcata eterogeneità e generalmente piuttosto critica sia dal punto di vista della preparazione di base che del metodo di studio. Si è partiti proprio da un diverso approccio allo studio della lingua, più autonomo e consapevole per cercare di colmare le lacune pregresse. Per alcuni alunni non è stato facile adattarsi a questa nuova modalità che ha richiesto costanza e determinazione. Alcuni alunni hanno faticato ad adeguarsi alle richieste e a raggiungere risultati positivi. La maggior parte di loro ha capito l’importanza di un metodo di studio autonomo e consapevole ma non è riuscita a mantenere costante l’impegno. Nel complesso si può, quindi, affermare che gli obiettivi disciplinari previsti nel piano di lavoro iniziale sono stati sostanzialmente raggiunti e si registra un generale aumento della competenza linguistica, sebbene permanga una situazione piuttosto diversificata per quel che concerne i risultati ottenuti. Il comportamento della classe è stato corretto pur mantenendo come caratteristica distintiva una certa esuberanza e superficialità nell’affrontare le situazioni. Obiettivi specifici della disciplina: Gli obiettivi specifici della lingua in elenco sono stati tutti esercitati e raggiunti ma con qualità di competenza ed autonomia linguistica diversificati, in base all’impegno personale profuso. In generale la classe è in grado di:

• cogliere in una conversazione, in un discorso, in una presentazione sia il senso globale del messaggio che informazioni specifiche.

• esprimersi su argomenti sia di carattere generale che letterario con adeguata correttezza grammaticale e di pronuncia

• decodificare sia globalmente che analiticamente testi autentici attinenti all’attualità ed alla letteratura.

• riassumere la trama e la successione degli eventi di un estratto da un film o di una opera teatrale

• produrre brevi testi scritti di tipo descrittivo, narrativo o argomentativo con sufficiente coesione, coerenza e con adeguata correttezza morfosintattica.

• ricercare informazioni selezionandole congruamente ad un tema dato o ad un obiettivo di ricerca.

• prendere appunti in alcuni casi rielaborandone i contenuti in modo personale.

• usare un dizionario bilingue e monolingue

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Metodologie didattiche utilizzate L'uso attivo della lingua è stato attuato sia tramite attività di ricezione, in cui gli allievi si sono abituati a cogliere il significato generale di semplici conversazioni o comunicazioni dal vivo, in cd o dvd, sia con attività di produzione orale attraverso un uso esteso della lingua in classe. L’approccio comunicativo, dove l’allievo ha avuto un ruolo interattivo con l’insegnante che fungeva da guida e mediatore, è stato sempre affiancato da momenti di riflessione sulle strutture grammaticali e seguito da esercizi di consolidamento. Per quel che riguarda la comprensione e produzione scritta, al fine di mettere lo studente in grado di leggere e comprendere semplici testi originali di carattere generale, si sono esercitate le seguenti competenze specifiche:

• porsi domande sul testo avendo chiaro l’obiettivo della lettura

• individuare l’idea centrale del testo stesso

• comprendere le principali informazioni esplicite

• effettuare inferenze in base a informazioni già conosciute

• essere in grado di elaborare testi sulla base di quelli letti Si sono utilizzate varie tecniche di lettura:

• globale (skimming), per la comprensione dell’argomento generale del testo;

• esplorativa (scanning), per la ricerca delle informazioni specifiche;

• analitica (intensive reading), per la comprensione più dettagliata del testo;

• silenziosa (silent reading), per cogliere il significato del testo. Le attività di produzione scritta hanno avuto lo scopo, tramite brevi e frequenti esercitazioni, di sviluppare nello studente le capacità di:

• scrivere in modo sintetico per informare descrivendo processi e situazioni;

• scrivere brevi testi di tipo descrittivo e narrativo;

• scrivere brevi messaggi, e-mail o lettere. Strumenti usati Libri di testo; appunti delle lezioni; fotocopie; CD e DVD; computer; internet Verifiche e valutazione Le verifiche scritte sono consistite in:

1. test di tipo oggettivo strutturati o semi strutturati (tipo P.E.T. e F.C.E.) 2. produzioni di brani descrittivi e lettere formali/informali 3. questionari di verifica delle attività di ascolto o di lettura dei brani a

carattere generale. Le verifiche orali, (presentazioni dei lavori assegnati o controllo delle conoscenze degli argomenti di letteratura), hanno tenuto conto:

1. della qualità dei contenuti, 2. della ricchezza e proprietà strutturale e lessicale 3. dei progressi rispetto ai livelli di partenza.

Nella valutazione finale di quadrimestre, oltre che alla valutazione docimologica

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di quanto sopra, terrà conto anche dell’attenzione e partecipazione attiva in classe e della puntualità e serietà nello svolgimento dei lavori assegnati per casa. Recupero attuato Si è cercato di dare a tutti gli allievi la possibilità di recuperare le lacune in itinere suggerendo l’utilizzo di un metodo di studio adeguato alle esigenze specifiche. Viste le numerose lacune di base che alcuni alunni presentavano a livello morfosintattico si è reso necessario un recupero grammaticale in parte svolto in orario scolastico. Attività extrascolastiche Teatro in lingua: “Hamlet” musical ispirato alla omonima tragedia di William Shakespeare La classe ha assistito allo spettacolo in lingua inglese proposto dal Palketto stage, l’attività è stata preceduta dalla lettura del libretto di sala. Progetto CHILDCARE: Nove alunni della classe hanno partecipato allo stage in Irlanda sul metodo Montessori (40 ore di formazione certificate) Prodotto: drammatizzazione di una storia da presentare ai bambini di un asilo Montessori in Irlanda UDA INTERDISCIPLINARE: “Shakespeare’s plays” Competenze:

• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi Abilità:

• comprensione orale, comprensione scritta, produzione orale, produzione scritta.

• applicare strategie diverse di scrittura, rielaborare in forma chiara le informazioni,

• ricercare, acquisire informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di un powerpoint

Prodotto: presentazione powerpoint di una delle seguenti opere di Shakespeare: The Merchant of Venice; Julius Caesar; Macbeth; A midsummer night’s dream; King Lear; Romeo and Juliet; Othello; sulla quale gli alunni avevano lavorato divisi in gruppi PROGRAMMA SVOLTO Dal testo in adozione: M. Spiazzi - Performer FCE Tutor - ZANICHELLI sono state analizzate le prime 5 Units Unit 1: New Epic heroes COMPETENZE L4 (Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi) ABILITA’: Saper interagire facendo domande e rispondendo alle medesime

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CONOSCENZE : Simple Present/ Present Continuous Dynamic and stative verbs Present Perfect Been/gone Adjectives ending in –ing/ed Phrasal verb TAKE Suffixes PRODOTTO Parlare di sé (B1-B2) Unit 2 :Jobs COMPETENZE L4 ABILITA’: Saper scrivere una lettera formale Saper scrivere il proprio Curriculum vitae CONOSCENZE : Past Simple/Past Continuous Past Perfect Used to/Would Be used to/ Get used to PRODOTTO Curriculum vitae e covering letter (B1/B2) Unit 3 : Free Time COMPETENZE L4 ABILITA’: Saper organizzare e dare informazioni su un luogo oggetto o evento Saper esprimere un’opinione Saper esprimere accordo/ disaccordo e concludere CONOSCENZE: Present Perfect/ Past Simple Present Perfect Continuous Duration Form Uses of Articles Compound words MAKE/DO Useful Phrases PRODOTTO: Scrivere un articolo (B1-B2) Unit 4 : Learning COMPETENZE L4 ABILITA’: Saper esprimere opinioni, aggiungere esempi, esprimere accordo o disaccordo,concludere CONOSCENZE: Future tenses: Present Simple,Present Continuous,Be going to, Shall, Future Continuous, Future Perfect Time clauses, time expressions with prepositions. PRODOTTO Elaborare oralmente proposte per una situazione data (B1-B2) E-mail informale (B1-B2) Unit 5 : Lifestyle COMPETENZE L4

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ABILITA’: Formulare e rispondere a domande su un argomento dato CONOSCENZE: Modals of obligation and necessity Modals of ability and possibility Countable and uncountable nouns Quantifiers PRODOTTO Review (B1-B2) Certificazioni PET e FIRST Materiale fornito in fotocopia con esercizi per la preparazione dell’esame di certificazione livello B1 B2 Letteratura: Sono stati scelti alcuni autori presi dalla letteratura anglofona ed analizzati dei brani per stimolare gli studenti ad effettuare opportuni collegamenti e raffronti sia nell’ambito disciplinare che interdisciplinare in un’ottica di un approccio globale e non settoriale del sapere. Conoscenze

• Elementi culturali, sociali e letterari di autori significativi del panorama anglosassone.

Abilità

• Saper leggere un testo letterario e metterlo in relazione al contesto storico, sociale ed eventualmente anche economico del paese di cui si studia la lingua.

Competenze

• Fruire della lingua nei suoi aspetti espressivi più significativi per il proprio arricchimento culturale personale.

Dal testo in adozione: M. Spiazzi – Compact Performer Culture & Literature – ZANICHELLI Meet the Tudors The English Renaissance William Shakespeare The structure of theatres Hamlet – “To Be or Not To Be” analisi Romeo and Juliet – The balcony scene - analisi The Merchant of Venice – The Bond- analisi Visione di spezzoni dei film: Shakespeare in love – J. Madden

Romeo and Juliet – F. Zeffirelli Hamlet - F. Zeffirelli The Merchant of Venice – M. Radford

L’insegnante

Prof.ssa Annalisa Zilli

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Liceo “G. Leopardi – E. Majorana”

VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA Insegnante: Andrea De Roni Anno Scolastico 2016/2017

Classe 3Du Scienze Umane Situazione della classe Nel primo mese e mezzo dell’anno scolastico la classe è stata seguita dal prof. Favro che mi ha sostituito durante la mia malattia. La classe si è mostrata eterogenea per competenze e impegno nello studio ma, in ogni caso, vivace e partecipativa. Anche gli allievi che inizialmente mostravano un atteggiamento rassegnato rispetto alle proprie capacità hanno sviluppato, nel corso dell’anno, una partecipazione crescente Anche per questa classe, comunque, significativa nel determinare l’andamento didattico, è stata la frammentazione dell’orario curricolare, già esiguo, a causa delle molte iniziative cui la classe ha partecipato, che ha reso difficile mantenere la continuità nello sviluppo del progetto didattico. La proposta che, nella relazione iniziale, avevo definito “classe allargata”, ovvero l'opportunità di espandere, oltre gli ordinari tempi d'aula, l'interazione didattica attraverso l'uso degli strumenti informatici (posta elettronica), è stata sostanzialmente rifiutata, con un numero esiguo di richieste di chiarimento e di aiuto nello studio. Obiettivi raggiunti In riferimento agli obiettivi definiti nel Piano di lavoro iniziale, è indicato, in modo analitico, il livello effettivamente raggiunto mediamente dalla classe. Il grado di raggiungimento è espresso con gli indicatori della valutazione per competenze. utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. intermedio

Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi. di base

Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni di base

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

di base

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Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

di base

Metodologia didattica Lezione dialogata, finalizzata a: - mettere in evidenza, all'inizio di un modulo didattico, le conoscenze

pregresse, anche attraverso opportune provocazioni; - stimolare lo sviluppo di ipotesi e idee per indurre la sensazione che

chiunque può fare matematica Lezione frontale, per sistemare formalmente i concetti esplorati Lettura guidata di brani scelti del libro (educazione alla lettura di un testo scientifico) Strumenti didattici Uso di strumenti informatici: Geogebra e foglio elettronico Uso di filmati didattici, anche auto prodotti Audiolezioni, ottennute dalla sintesi essenziale delle lezioni d'aula Video lezioni, registrate in aula. Appunti originali Verifiche e valutazioni Le verifiche e le valutazionim sono state fatte secondo i crtieri già dichiarati nel piano di lavoro iniziale, cui rimando per i dettagli. Ho introdotto una variante riguardante la scansione temporale, che intendo riproporre e rafforzare il prossimo anno. Per assicurare la continuità di studio, indispensabile, soprattutto in materie scientifiche, per lo sviluppo del percorso didattico, e per tenere conto della cattiva abitudine degli allievi di studiare solo in occasione delle verifiche, ho sezionato i moduli in segmenti e organizzato l'attività didattica nelle seguenti fasi: - sviluppo di un segmento, attraverso le metodologie citate più sopra; - esercitazioni d'aula e a casa; - discussione in aula delle esercitazioni svolte a casa - verifica. Contenuti didattici effettivamente sviluppati Geometria analitica Ripasso Il piano cartesiano. Coordinate cartesiane. Distanza tra due punti. Equazione della retta (implicita ed esplicita). Rette parallele e perpendicolari. Significato geometrico del coefficiente angolare e del termine noto dell’equazione esplicita. Disegno di una retta, data l’equazione; deduzione dell’equazione dal grafico.

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Luoghi geometrici. Concetto di "luogo geometrico di punti": asse di un segmento; equazione della circonferenza con centro nell’origine. Equazione della parabola con vertice nell’origine o in un punto qualunque del piano. Algebra Scomposizione dei polinomi: raccoglimento semplice e parziale; trinomio notevole; metodo di Ruffini. Primo accenno alle funzioni inverse: la radice quadrata come funzione inversa del quadrato; la monotonia in senso stretto come condizione di invertibilità. Equazioni di secondo grado e di grado superiore risolte con la scomposizione. Equazioni di secondo grado pure, spurie e complete. Formula risolutiva. Discussione sul discriminante. Equazioni fratte di primo grado. Disequazioni fratte di primo grado. Significato grafico di equazioni e disequazioni di secondo grado. Soluzione di disequazioni di secondo grado, intere e fratte, e di grado superiore al secondo, gia fattorizzate in polinomi di primo e secondo grado. Sistemi di disequazioni di secondo grado. Sistemi di disequazioni Insiemistica Ripasso sui concetti fondamentali; le rappresentazioni degli insiemi; le operazioni insiemistiche sugli insiemi; uso della retta per la rappresentazione dei numeri e delle operazioni insiemistiche. Contenuti didattici non svolti Teoremi sulla circonferenza. Il numero π Pordenone, 7/6/2017 L’insegnante

Andrea De Roni

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MATERIA: FISICA

DOCENTE: BARBARA BENVENUTO

SITUAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI

In generale il metodo di studio è risultato piuttosto approssimativo e non adeguato all’impegno richiesto dagli studi liceali. Si è cercato di far acquisire

un metodo di studio critico e autonomo e di rendere uniforme la preparazione di base di tutti, soffermandosi su ciascun modulo più di quanto previsto a discapito del completamento del programma. Nonostante ciò, al termine dell’anno scolastico, in diversi studenti continuano a permanere incertezze e, in alcuni casi, difficoltà relativamente alla rielaborazione dei contenuti, all’utilizzo di un linguaggio specifico nonché alle competenze applicative ed

operative necessarie per la risoluzione di problemi. Bisogna sottolineare, tuttavia, che all’interno di questo quadro non del tutto positivo, non mancano

gli studenti particolarmente ricettivi e impegnati, disponibili all’intervento

personale, dei quali si sottolinea un lavoro serio e costante e una partecipazione attiva e produttiva.

METODI DIDATTICI ADOTTATI

Sono state adottate le seguenti strategie didattiche: i vari argomenti sono stati affrontati prima con un approccio intuitivo,

cercando di far dedurre agli allievi per quanto possibile i principali risultati, procedendo successivamente a formalizzare e meglio definire le tematiche proposte;

molto spazio è stato lasciato alla discussione, alle domande e ai dubbi posti dagli studenti;

alla trattazione teorica dei vari argomenti sono stati affiancati diversi esercizi esplicativi;

abitualmente sono stati assegnati esercizi da svolgere per casa. STRUMENTI DIDATTICI

Per lo svolgimento dell’attività didattica è stato utilizzato il libro di testo in adozione: • Le parole della fisica – Meccanica – Vol. 1, S. Mandolini, ed. Zanichelli

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Sono state inoltre consegnate alla classe ulteriori schede tratte da altri libri di testo, necessarie per approfondire o chiarire alcuni degli argomenti previsti oppure per lo svolgimento di ulteriori esercizi.

STRUMENTI DI VERIFICA

Per verificare l’apprendimento degli allievi sono stati utilizzati i seguenti

strumenti: verifiche orali formali e non, da cui sono state tratte indicazioni sulle

conoscenze e abilità, tra le quali è stata considerata rilevante la proprietà di utilizzo del linguaggio specifico.

verifiche scritte che comprendevano esercizi simili ad altri già svolti in classe, per accertare il raggiungimento degli obiettivi minimi di ogni unità didattica, ed altri con un livello crescente di difficoltà, per accertare la presenza di conoscenze più complete o approfondite e abilità autonome di rielaborazione.

CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Nel valutare ciascuno studente, non ci si è limitati esclusivamente ad un controllo formale della padronanza di abilità e di conoscenze apprese, ritenendo importante tener conto anche di altri parametri quali l’impegno e

l’interesse, la presenza di interventi pertinenti durante la lezione e i

miglioramenti ottenuti dall’allievo in rapporto alla sua situazione iniziale.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

I contenuti e i metodi non acquisiti sono stati riproposti durante le ore curricolari con altre strategie o con interventi di sostegno mirati, definiti di volta in volta in base alle difficoltà emerse durante le prove di verifica.

CONTENUTI CURRICULARI PROPOSTI

Le grandezze: concetto di misura delle grandezze fisiche; il Sistema Internazionale di Unità: le grandezze fisiche fondamentali; intervallo di tempo, lunghezza, area, volume, massa; notazione scientifica e ordini di grandezza; gli strumenti di misura e le loro caratteristiche; gli errori nelle misure; il valore medio e l’incertezza; le cifre significative.

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Cinematica: il concetto di punto materiale; i sistemi di riferimento; la legge oraria del moto; il grafico spazio-tempo; velocità media e velocità istantanea; il moto rettilineo uniforme: legge oraria e grafico spazio-tempo; accelerazione media e accelerazione istantanea; il moto rettilineo uniformemente accelerato: legge oraria, grafico spazio-tempo, grafico velocità-tempo; il moto di caduta libera.

I vettori e moto nel piano: grandezze scalari e grandezze vettoriali; operazioni con i vettori: somma di vettori, differenza di vettori, moltiplicazione e divisione di un vettore per un numero; elementi di trigonometria: angoli e loro misure, funzioni goniometriche; scomposizione di un vettore; spostamento, velocità e accelerazione nel moto in due dimensioni; composizione dei moti; moto di un proiettile; moto circolare uniforme: periodo, frequenza, velocità tangenziale, accelerazione centripeta.

L’insegnante, Barbara Benvenuto

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VERIFICA del PIANO di LAVORO

Istituto Liceo Leopardi-Majorana, Pordenone

Indirizzo Scienze Umane

Disciplina Scienze Umane

Docente Sascia Pavan

Classe 3ˆDU

Situazione finale della classe

Nel corso delle prime settimane del presente A.S., titolare della cat-tedra è stata la Prof.ssa Claudia Furlanetto, la quale è stata sostituitadal sottoscritto a partire dal 24 ottobre. L’avvicendamento è avvenutosenza traumi.Il livello medio di questa classe quanto a impegno, capacità e profittoè più che sufficiente, per quanto la sua composizione sia alquantovariegata. Vi sono diversi elementi molto motivati che raggiungonorisultati prossimi all’eccellenza, c’è una maggioranza il cui impegnoe profitto sono costanti e soddisfacenti e infine un gruppo di allieviche o dimostrano un impegno incostante e selettivo, oppure mani-festano difficoltà che rendono il loro profitto non proporzionato aglisforzi profusi.

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Anche in qualche allievo con un profitto molto buono si nota una certaselettività nello studio, unita a un’ostinazione che li porta a ignorarei consigli che vengono loro dati per superare certi limiti della prepa-razione e delle competenze. Allargando lo sguardo, nella classe siosservano diffuse difficoltà nelle capacità espressive, in particolarenello scritto, con un uso approssimativo delle strutture della lingua edel lessico specifico. Allo stesso modo, solo una parte degli allievi sariconoscere con facilità nessi logici, concettuali e causali.Il dibattito e la partecipazione alle attività in classe si è mantenutosu un livello medio-alto, con interventi pertinenti e proficui da partedella quasi totalità degli allievi. Solo un piccolo gruppo ha preferitorimanere in disparte partecipando in maniera passiva alle lezioni, inalcuni casi per mancanza di interesse e motivazione, in altri, forse,per ritrosia.Il piano di lavoro previsto a inizio anno è stato sostanzialmente com-pletato, con alcuni aggiustamenti di dettaglio motivati dall’esigenzadi adattare l’offerta didattica agli interessi manifestati dalla classe.Il comportamento degli allievi è sempre stato rispettoso, tanto tra diloro che nei confronti del docente. Si è osservata comunque unacerta facilità alla distrazione, che rendeva necessari frequenti richia-mi all’ordine, ma che non erano mai di una gravità tale da rendereopportuni provvedimenti disciplinari.

Didattica per competenze

COMPETENZE PER ASSI CULTURALI

Asse culturale dei linguaggi

Competenza 1 Analizzare e comprendere testi delle Scienze Uma-ne sia nella loro specificità disciplinare, che interdisciplinare.

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Capacità/Abilità • Individuare le informazioni di varie tipologiedi testi anche complessi.

• Padroneggiare le strutture concettuali di un testo sia alivello disciplinare che in una prospettiva interdisciplinare.

Competenza 2 Produrre individualmente o in gruppo testi, anche informato multimediale, utilizzando in maniera corretta e consa-pevole le specifiche terminologie curricolari.

Capacità/Abilità • Elaborare diversi tipi di testi, servendosi an-che di strumenti multimediali.

• Utilizzare ed arricchire in maniera accurata le terminologiedisciplinari.

Asse culturale storico-sociale

Competenza Comprendere, in maniera progressivamente autono-ma e consapevole, il cambiamento e la diversità dei fenome-ni e dei modelli educativi e socio-culturali collocandoli in unadimensione sia diacronica attraverso il confronto fra epoche,sia sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche eculturali.

Capacità/Abilità • Comprendere le diverse prospettive socio-educative,collocandole nella loro corretta dimensione storico-geograficae identificandone gli elementi culturalmente più rilevanti.

• Riconoscere le radici storiche e culturali di alcuni feno-meni socio-educativi, individuandone la continuità e la di-scontinuità.

• Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alleabitudini e al vivere quotidiano nel confronto anche conla propria esperienza personale.

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Asse culturale scientifico-tecnologico

Competenza Osservare, descrivere ed analizzare i diversi fenome-ni appartenenti alla realtà umana e sociale, riconoscendo nelleloro varie forme i concetti di sistema e complessità.

Capacità/Abilità • Individuare, inmaniera progressivamente au-tonoma, le varie chiavi interpretative dei fenomeni psicolo-gici e socioculturali in base a modelli di riferimento anchecomplessi.

• Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta e l’usodi specifici strumenti d’indagine.

• Utilizzare le categorie concettuali apprese per analizzarele proprie esperienze personali, anche in sistemi relazio-nali complessi.

Contenuti: Antropologia

• Concetti fondamentali della disciplina: cultura, relativismo cul-turale, etnocentrismo, etnografia, etnologia.

• I fondatori della disciplina e la generazione dei classici: Mor-gan, Tylor, Frazer, Malinowski, Boas, Levi-Strauss, il postmo-dernismo.

• L’origine della specie umana, elementi di paleoantropologia.

• Antropologia economica: caccia e raccolta, rivoluzione neoliti-ca, orticoltura.

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Contenuti: Sociologia

• Le origini della disciplina a partire dal suo contesto storico-sociale.

• Comte fondatore della disciplina.

• Il materialismo storico di Marx.

• Durkheim e il primato della società sull’individuo.

• Weber: la classificazione delle azioni e il concetto di tipo ideale;la critica al materialismo storico.

Contenuti: Psicologia

• La psicologia e lo studio del comportamento: prospettive teori-che e ambiti di ricerca.

• Le tecniche di rilevazione: il disegno di ricerca e la raccolta deidati.

• La psicologia dello sviluppo: teoria dello sviluppo psico-socialedi Erik Erikson, epistemologia genetica e sviluppo morale se-condo Jean Piaget, l’attaccamento secondo John Bowlby, verosé e falso sé negli studi di Donald Winnicott, stili parentali.

Contenuti: Pedagogia

• Università e istruzione popolare nel basso medioevo.

• L’epoca d’oro della Scolastica: Tommaso d’Aquino.

• Il pensiero pedagogico di Erasmo da Rotterdam.

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• La pedagogia della Riforma protestante: Lutero, Calvino.

• La pedagogia della Riforma Cattolica: educazione gesuitica.

• L’educazione nel Seicento: Comenio.

Strategie didattiche

Sono state impiegate le seguenti strategie didattiche:

• lezioni frontali;

• lezioni dialogate aperte alle richieste di chiarimento e di appro-fondimento;

• presentazioni slideshow e multimediali;

• lettura ed analisi di testi;

• suggerimenti per letture e approfondimenti personali da svol-gersi in autonomia;

• visione di opere cinematografiche con tematiche attinenti alprogramma;

• attività di ricerca individuali o di gruppo.

Strumenti didattici

Si è fatto uso dei seguenti strumenti:

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• libri di testo: Scienze Umane, Antropologia, Sociologia, Psico-logia II Biennio, di Elisabetta Clemente e Rossella Danieli; Pe-dagogia, Storia e temi dalla scolastica al positivismo, di UgoAvalle e Michele Maranzana;

• fotocopie tratte da altri manuali o da opere monografiche;

• presentazioni su slide;

• mappe geografiche, dati statistici, testi letterari, documenti ico-nografici, strumenti audiovisivi e siti internet.

Nello specifico, sono state proposte alla classe le seguenti operecinematografiche:

• Manto nero, di Bruce Beresford;

• L’albero degli zoccoli, di Ermanno Olmi;

• Don Milani priore di Barbiana, di Andrea e Antonio Frazzi.

Opere di classici e di letteratura secondaria analizzati in classe

Nell’ottica di una didattica per competenze, al duplice scopo di mi-gliorare le capacità espressive degli allievi e di aiutarli a tradurre incompetenze le conoscenze apprese, è stato loro chiesto di analiz-zare criticamente dei brani scelti tratti dalle seguenti opere:

• Critica della Rivoluzione francese, di François Furet (come eser-citazione sul tema del materialismo storico);

• Pensieri sull’educazione, di John Locke;

• Summerhill, di Alexander Neill;

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• Somma teologica, di Tommaso d’Aquino

• Didactica magna, di Comenio.

Strumenti di verifica

Sono stati impiegati i seguenti metodi di verifica:

• indagini informali in itinere;

• verifiche orali (interrogazioni);

• verifiche scritte;

• verifiche scritte valide per l’orale (a domande aperte);

• lavori di gruppo;

• esposizione di lavori personali di approfondimento.

Criteri di verifica e valutazione

Le valutazioni vengono attribuite in base ai seguenti criteri:

• conoscenze;

• capacità espositiva;

• comprensione di nessi logici, concettuali, inferenziali, causali,interdisciplinari;

• padronanza del lessico specifico della materia;

• impegno e partecipazione;

Åprogressiconseguitirispettoallivellodipartenza.

Il docente

SasciaPavan

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VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE: 3^ D su

DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI

Docente: Del Piero Rosa

La classe ha raggiunto una preparazione adeguata, un gruppo possiede buone conoscenze e ha partecipato alle attività con interesse e impegno costanti. Durante il corso dell'anno alcuni allievi hanno migliorato il metodo e l'applicazione nello studio e sviluppato una maggiore autonomia nell'analisi e nell'approfondimento dei temi trattati, altri devono ancora essere guidati nell’organizzazione del lavoro scolastico e nella rielaborazione dei contenuti.

Programmazione per competenze: Competenze scientifiche e abilità sviluppate :

- individuare informazioni, raccogliere dati attraverso l’osservazione dei fenomeni naturali o la consultazioni di testi o media;

- organizzare e rappresentare i dati raccolti; - interpretare i dati, in base a semplici modelli; - applicare principi e leggi che regolano i fenomeni chimici; - comprendere e comunicare un’indagine di tipo scientifico; - essere capaci di riportare e analizzare argomenti inerenti la chimica e la

biologia; - utilizzare correttamente il linguaggio scientifico, anche in forma simbolica e

grafica; - operare in ambito scolastico e in ambito naturale nel rispetto delle norme di

sicurezza; - utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare fenomeni naturali, relazioni

tra viventi e ambiente.

Contenuti disciplinari:

Chimica

La mole, contare per moli, numero di Avogadro, composizione percentuale,formula minima e formula molecolare di un composto. Modelli atomici, orbitali e configurazione elettronica degli elementi. Il sistema periodico, le proprietà periodiche degli elementi, elettronegatività. Legami chimici, la regola dell'ottetto, legame ionico, covalente. Composti inorganici e regole di nomenclatura, composti binari e ternari.

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Biologia

Organizzazione del corpo umano, scambi con l'ambiente esterno e regolazione interna. Tessuti epiteliali : strutture e funzioni, il sistema tegumentario. I tessuti connettivi, muscolare, nervoso ( struttura e funzione dei neuroni). Apparato scheletrico, struttura e organizzazione delle ossa, le articolazioni. La contrazione muscolare e il movimento.

Strategie e strumenti didattici

Sono stati utilizzati metodi e strumenti di laboratorio per misurare, osservare, raccogliere dati e informazioni, l’analisi e lo studio guidato di testi, tabelle, grafici, immagini, materiali multimediali. Il lavoro in piccoli gruppi ha permesso di sviluppare la collaborazione e di valorizzare le competenze e le capacità di ciascuno. La classe ha partecipato a :

progetto Martina ( ed.sanitaria)

Laboratorio “ fuori gli scheletri dagli armadi “ al Museo di Storia naturale di Pordenone.

Criteri di verifica e valutazione

Per valutare il grado di raggiungimento delle abilità e competenze richieste, sono state assegnate verifiche secondo le seguenti modalità: - prove d’ingresso ed indagini informali in itinere, - prove a risposte singola o multipla, - interrogazioni orali, - relazioni scritte su attività sperimentali e presentazioni multimediali

individuali o di gruppo. Nella valutazione sono stati considerati il livello di partenza, la partecipazione e l’impegno, la puntualità nelle consegne.

Attività di recupero Durante tutto l'anno scolastico sono state predisposte attività di

recupero con esercitazioni in classe oppure con la modalità dello sportello pomeridiano.

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STORIA DELL’ARTE

PROF.SSA PELLEGRINI SILVA

CLASSE TERZA DU

ANALISI DELLA SITUAZIONE CLASSE: la classe si è dimostrata poco interessata e poco partecipe, ha evidenziato sufficienti capacità sottoil profilo della preparazione di base, mentre è piuttosto eterogenea per quel che riguarda l’impegno e il metodo di lavoro.

COMPETENZE ACQUISITE: Nel corso dell' anno scolastico gli studenti hanno acquisito le seguenti competenze: - modesta comprensione della natura, i significati e i valori storici, culturali ed estetici delle opere d’arte; - modesta capacità d individuare le coordinate storico-culturali entro le quali siforma e si esprime un’opera d’arte e coglierne gli aspetti specifici relativi alle tecniche, all’iconografia, allo stile e alle tipologie; - modesta capacità di cogliere le relazioni esistenti tra espressioni artistiche didiverse epoche; -modesta capacità di raccordo con altri ambiti disciplinari;- modesta capacita´di individuare i significati e i messaggi complessivi mettendo a fuoco: l’apporto individuale dell’artista, il contesto socio-culturale entro il quale l’opera si è formata, la destinazione e la funzione dell’opera; - hanno acquisito un sufficiente lessico tecnico e critico.

CONTENUTI DISCIPLINARI Il corso stato diviso in tre parti. La prima, introduttiva, e’ stata dedicata alla presentazione dell’arte arcaica- dal paleolitico all'arte romana ;la seconda parte dal paleocristiano al romanico;la terza parte all'arte gotica. Particolare attenzione è stata dedicata all’analisi delle tecniche e alle modalità costruttive, i materiali e gli stili utilizzati per edificare, per la decorazione pittorica e scultorea .Argomenti svolti:Dalla preistoria alla storia Vicino Oriente e Mediterraneo: le radici dell’arte occidentale;templi e piramidi: Dallo ziggurat alla piramide egiziana e l’architettura;le arti figurative in Egitto: la pittura la scultura;la civiltà cretese: la città-palazzo e le arti figurative;la civiltà micenea: la città-fortezza e l’architettura;La civiltà artistica dei greciIl tempio, emblema della civiltà greca, la scultura: arcaica, severa, classical’ellenismo : Scultura e architettura

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L’età di RomaUrbanistica e architettura;pianificazione urbanistica e sistema viario;I materiali, le tecniche, le grandi opere di ingegneria;architettura pubblica e privataLa scultura: rilievo storico e il ritrattoLa pittura romana e la tecnica dell’affresco. L’arte paleocristianaI primi ambienti cristiani: domus ecclesiae, battisteri, catacombeL’architettura dopo la liberazione del culto.(le basiliche)Formazione e primi sviluppi dell’iconografia cristiana;L’arte a RavennaIl mosaico - le tecnicheIl linguaggio romanicoL’epoca e la sua culturaIl romanico lombardo Il romanico in veneto e in toscana -Il romanico in Emilia : Duomo di Modena, Storie della Genesi (Wiligelmo), Il linguaggio goticoL’epoca e la sua cultura;Un nuovo linguaggio architettonico ; Il gotico in Francia;Il gotico italiano: autonomia e sperimentazione; La pittura italiana del Duecento;Il superamento della tradizione bizantina;Cimabue e la riforma pittorica toscanaGli anni giovanili di Giotto - analisi d’opera: le storie di San Francesco (Basilica di San Fracesco –Assisi-)- Il percorso artistico di Giotto - analisi d’opera: Cappella degli Scrovegni

METODOLOGIA E STRUMENTI IMPIEGATI I nuovi argomenti sono stati introdotti attraverso lezioni frontali e/o dialogate Gli strumenti di lavoro impiegati sono stati:il libro di testo , e- book ,diapositivee strumenti multimediali. Per lo studio di alcune parti monografiche il libro di testo è stato integrato con estratti da altri testi, è stato curato l’aspetto interdisciplinare con le altre materie. CRITERI DI VERIFICA Sono state effettuate prove di verifica delle conoscenze e sull'uso dei termini specifici attraverso interrogazioni orali, compiti scritti semistrutturati, relazioni e approfondimenti personali (in ppt). La valutazione ha tenuto conto dei progressi raggiunti rispetto alla situazione di partenza, ai livelli di maturazione e conoscenza degli argomenti raggiunti, sono stati considerati anche l´impegno e la partecipazione dimostrati nei confronti dell´attivita´didattica.

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VERIFICA PIANO DI LAVORO DI EDUCAZIONE FISICA Anno scolastico 2016-17

Classe 3Du docente: Ciot Emanuela Presentazione della classe La classe ha partecipato con entusiasmo, impegno costante, attivo e costruttivo a tutte le attività proposte. Gli obbiettivi raggiunti sono in parte buoni o quasi buoni, in alcuni casi sono soddisfacenti. Obbiettivi disciplinari, conoscenze, competenze, capacità In relazione alla Programmazione curriculare sono state raggiunte: conoscenza delle norme di comportamento indispensabili alla pre-venzione degli infortuni, alla tutela della salute propria ed altrui, al rispetto delle attrezzature utilizzate; conoscenza delle regole di primo soccorso in casi gravi; capacità di utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo ef-ficace in diverse situazioni operative; conoscenza di un corretto spirito agonistico, rispettoso delle regole di gioco e dei compagni-avversari; capacità di utilizzare un linguaggio specifico essenziale; conoscenza ed affinamento dei gesti motori e tecnici e delle regole fondamentali delle discipline sportive praticate conoscenza del valore dell’impegno e della collaborazione per il conseguimento del risultato Contenuti disciplinari

- Corsa in regime aerobico con brevi escursioni in quello anae-robico

- Preatletici - Esercizi di mobilità articolare, di allungamento e di tonifica-

zione dei principali distretti muscolari, a carico naturale e con piccoli attrezzi; attività pratiche e giochi di opposizione e resi-stenza

- Esercizi di reazione, di velocità, di destrezza a corpo libero e con piccoli attrezzi, esercizi alla funicella, staffette, percorsi misti

- Tests motori: 30metri, 60 metri, 1000 metri, palla medica, sal-to in lungo da fermo, addominali

- Dodgeball: partite - Pallavolo: esercizi di spostamento e ricezione in palleggio ed

in bagher; fondamentali di attacco e di difesa. Esercizi di co-struzione. Attività di gioco 6c6

- Basket: fondamentali con e senza palla: esercizi combinati di

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corsa in palleggio, arresto ad un tempo, giro, passaggio. Pro-gressione didattica del 3° tempo. Giochi e Staffette di palleg-gio e tiro. 3c3

- Corso teorico-pratico di BLSD: apprendimento della tecnica del massaggio cardiaco e della respirazione artificiale, utilizzo del DAE. Skill test. Tecnica di Heimlich

- Attività di ritmo con base musicale: acquisizione di una coreo-grafia di step

- Scherma: caratteristiche e regole fondamentali della spada, della sciabola e del fioretto. Posizione di attesa, scivolamenti, tecniche di base del fioretto e della spada. Sequenze di gara di 1c1

- Nozioni teoriche di traumatologia: distinzione tra lesione acuta e cronica, le ferite

Metodologia Il programma è stato suddiviso in moduli. Il lavoro è stato caratteriz-zato da fasi successive di spiegazione, presentazione pratica, ese-cuzione degli esercizi svolti singolarmente, a coppie o a gruppi. Si è seguito il principio della gradualità alternando il metodo globale-analitico-globale e a scoperta guidata. Sono state proposte attività diversificate per ampliare il bagaglio di esperienze motorie, per ap-profondire le conoscenze nel panorama delle discipline sportive e suscitare nuove motivazioni e propensioni per le attività stesse. Materiali didattici L’attività si è svolta al Palazzetto dello Sport di Pordenone e nell’impianto esterno ad esso attiguo. Si sono utilizzati i piccoli ed i grandi attrezzi presenti in tale struttura. E’ stata attuata una uscita didattica presso il campo di golf di Castel D’Aviano. Criteri di verifica e valutazione Sono state effettuate prove pratiche per stabilire il grado di acquisi-zione delle abilità rispetto alla situazione di partenza; l’osservazione da parte dell’insegnante dei gesti motori e tecnici e delle strategie di apprendimento; domande orali per verificare le conoscenze appre-se. Per gli alunni esonerati sono state svolte verifiche teoriche su argomenti attinenti alla materia ed attribuiti compiti di arbitraggio. La valutazione ha tenuto conto dei livelli di partenza, dei progressi effettuati e dei risultati conseguiti dagli studenti, nonché dell’interesse, della costanza nell’applicazione, del rispetto delle re-gole di gioco e dei compagni.

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RELAZIONE FINALE IRC A.S. 2016-17 Insegnamento Religione Cattolica

Prof.ssa Claudia Beacco

Della classe 3Du sono stati 20 gli avvalentesi dell’insegnamento della religione cattolica. La classe ha dimostrato interesse nei confronti della disciplina, applicandosi con costanza a tutte le iniziative che sono state proposte, ottenendo complessivamente risultati buoni. L’attività didattica è stata svolta con lezioni frontali, discussioni in classe, lavori di gruppo, utilizzo di strumenti multimediali. Nella valutazione si è tenuto conto degli apprendimenti e delle competenze acquisiti, dell’interesse e della partecipazione degli studenti alle attività proposte, ai lavori di gruppo ed alle ricerche assegnate. Ore di lezione 26

CONTENUTI SVOLTI

• UOMO E CONOSCENZA DI DIO

• RADICI E FONDAMENTI DELL’ETICA.

• IL CONSUMO CRITICO

• L’ETICA E I GIOVANI

• TEMATICHE DI BIOETICA

• STEREOTIPI, PREGIUDIZI, DISCRIMINAZIONI

• RELIGIONI E SOCIETÀ CONTEMPORANEA

Pordenone, 7 Giugno 2017

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LICEO “LEOPARDI-MAJORANA” – PORDENONE Piazza Maestri del Lavoro n. 2 - Tel. 0434 27206 – Fax 0434 523664

e-mail: [email protected] – www.leomajor.gov.it