Cividale Longobarda patrimonio dell’Umanità UNESCO · 2012. 10. 18. · Man mano che prendeva...

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1 Comune di Cividale del Friuli Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli Istituto d’Istruzione Superiore “Paolino d’Aquileia”- di Cividale del Friuli Convegno Cividale Longobarda patrimonio dell’Umanità UNESCO: chi, dove, come, quando per le scuole 18 maggio 2012 Con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Progetto speciale per l’arricchimento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche (Legge reg.2 del 2006 art.7 comma 3)

Transcript of Cividale Longobarda patrimonio dell’Umanità UNESCO · 2012. 10. 18. · Man mano che prendeva...

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    Comune di Cividale del Friuli

    Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli

    Istituto d’Istruzione Superiore “Paolino d’Aquileia ”- di Cividale del Friuli

    Convegno

    Cividale Longobarda patrimonio dell’Umanità UNESCO: chi, dove, come, quando per le scuole

    18 maggio 2012

    Con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venez ia Giulia Progetto speciale per l’arricchimento dell’offerta formativa delle

    istituzioni scolastiche (Legge reg.2 del 2006 art.7 comma 3)

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    Convitto Nazionale “Paolo Diacono” Cividale del Friuli Scuola Primaria Attività n. 1 Memento Langobardorum Creazione di un gioco: un memory composto da tessere di formato 21cm x 21 cm plastificate e aventi come soggetti i reperti longobardi custodi ti nel Museo Nazionale e nel Museo Cristiano Classi quarte a.s. 2011/2012 Docenti Paola Napoli, Carla Trinco Materiale prodotto: presentazione in Power Point Unità di verifica: gioco interattivo e quiz per mem orizzare alcune immagini (es. identificare il soggetto delle tesser e)

    Attività n. 2 Gioco dell’Oca Longobarda Creazione di un gioco: un gioco dell'oca su un cartellone plastificato di dimensioni 1m x 1 m con caselle raffiguranti reperti longobardi cus toditi nel Museo Nazionale e nel Museo Cristiano Classi quarte a.s. 2011/2012 Docenti Paola Napoli, Carla Trinco Materiale prodotto: presentazione in Power Point Unità di verifica: gioco interattivo e quiz per mem orizzare alcune immagini (es. identificare il soggetto delle casell e)

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    Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Paolo Diacono” Classi coinvolte: Quarta A e Quarta B Metodologia e attività degli alunni

    Progettazione e programmazione dei docenti

    Motivazioni e finalità dell'attività didattica del docente

    • Promuovere la conoscenza del patrimonio artistico, culturale e ambientale del territorio;

    • Promuovere la conoscenza del sito archeologico di Cividale, Patrimonio dell'Umanità

    Unesco;

    • Educare al rispetto dei beni culturali.

    Obiettivi di apprendimento degli alunni

    • Riconoscere la valenza storica, artistica e ambientale del Patrimonio Unesco;

    • Conoscere il patrimonio artistico ed ambientale della città di Cividale.

    Attività

    • Lezioni di approfondimento in classe;

    • Visita ai musei cittadini che conservano i reperti longobardi;

    • Realizzazione di testi e giochi da tavolo (Memory e Gioco dell'Oca) con le immagini

    dell'arte longobarda riprodotte dagli alunni.

    Organizzazione didattica

    1. Introduzione dell'argomento e collegamento al progetto annuale “Il Borgo racconta”:

    riflessione sulla suddivisione della città in cinque borghi;

    2. Localizzazione e orientamento sulla mappa cittadina per individuare i “Borghi dei tesori”:

    Borgo Brossana e Borgo Duomo che conservano preziose tracce del passato di Cividale;

    3. Lettura della mappa riportante il Logo dell'Unesco;

    4. Pianificazione delle uscite e realizzazione delle visite guidate nei borghi e ai musei che ivi

    trovano collocazione;

    5. Elaborazione delle conoscenze attraverso la mediazione tra vissuto (visto, toccato e

    fotografato) e il conosciuto (indagine testuale, storica e artistica);

    6. Riflessione sul significato del termine PATRIMONIO, bene di tutti da realizzare e

    custodire;

    7. Definizione dell'UNESCO e dell'attività che è propria di questo organismo;

    8. Attività di progettazione di un prodotto finito:

    • grande gioco del MEMORY con la realizzazione di 20 coppie di tessere su cui

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    incollare i disegni dei reperti e delle opere d'arte esaminate nei musei;

    • grande gioco dell'OCA con la realizzazione di un percorso che si snoda a spirale

    lungo trenta caselle e simboleggia un'avventurosa visita ai reperti longobardi

    conservati in città. Si tira un solo dado e si procede affidandosi alla sorte, tra caselle

    fortunate e minacciose, in vista del traguardo finale.

    Le opere realizzate non sono un repertorio di disegni ma una giocosa interpretazione di un

    patrimonio comune a disposizione per ulteriori curiosità.

    Strumenti e materiali

    Videocamera Sony HD;

    Macchina fotografica digitale Lumix;

    Computer per montaggio video e gestione/riorganizzazione immagini;

    Lavagna Interattiva Multimediale per la condivisione dei materiali iconografici;

    Mappe cittadine, raffigurazioni degli stemmi dei Borghi, raffigurazione del logo dell'Unesco, libri

    tematici e guide della città, fotocamera digitale, fotografie, cartone spessore 3 mm, cartoncini

    colorati e bianchi, colla vinilica e pennelli, plastica adesiva per rivestire, colori a pastello, pennarelli

    e tempere, righello e squadretta, dado e segnalini fermaposto.

    Riconoscimenti

    L’idea e l’impostazione del “Gioco dell’OCA Longobarda” è stata ispirata dall’opera “The game of

    life” di Gianni Maran (catalogo della mostra IXΘΥ∑ , 2009).

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    Scuola Primaria annessa al Convitto “Paolo Diacono” Classi coinvolte: Quarta A e Quarta B Verifica Riconoscere e distinguere i reperti in base alla civiltà di appartenenza

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    Scuola Primaria annessa al Convitto “Paolo Diacono” Classi coinvolte: Quarta A e Quarta B Verifica Riconoscere in quale museo cittadino sono esposti i seguenti reperti.

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    Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Paolo Diacono” Classi coinvolte: Quarta A e Quarta B Verifica

    Associare l'oggetto storico alla sua definizione

    Coppia di fibule a S in argento dorato e pietre dure. Circa 600. Elementi di corredi funebri femminili

    Frammento di fibbia a castone, per chiusura di borsa in bronzo. Necropoli Cella. Elementi di corredi funebri, fine VI sec. - prima metà VII sec.

    Coppia di orecchini a poliedro in bronzo placcato in argento. Necropoli di Firmano. Corredi funebri. Inizi VII sec.

    Sarcofago del Duca Gisulfo

    Frammenti di speroni in ferro ageminato. Corredo di guerriero. Cividale, Necropoli Gallo.

    Collana in pasta vitrea, calcedonio e pietre dure. Cividale. Necropoli Cella. Elementi di corredi funebri femminili. Seconda metà del VI sec. - prima metà VII sec.

    Croce in oro sbalzato con raffigurazione di teste umane e pietre dure incastonate. Cividale. Piazza Paolo Diacono. Tomba di alto dignitario longobardo cosiddetto “Gisulfo”.

    Umbone dello scudo da parata in ferro e bronzo dorato. Cividale, Necropoli Gallo. Corredo di guerriero inizi VII sec.

    Imitazione longobarda di moneta bizantina a nome di Foca, solido, oro; usato come pendente da collana

    Cuspidi di lancia in ferro

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    Attività n. 3 Sulle Tracce di Piltrude Otto brevi filmati che ripercorrono la storia del p opolo longobardo, la costruzione dei monasteri e in parti colare la leggenda secondo la quale fu Piltrude, regina di no bile stirpe longobarda, a fondare il monastero di Cividale. Classi quinte a.s. 2011/2012 Docenti Paola Napoli, Daniela Rizzotto Materiale prodotto: presentazione Video Unità di verifica: un quiz sulle informazioni desum ibili dalla visione dei filmati

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    Scuola Primaria annessa al convitto Nazionale “Paol o Diacono” Classi Quinte A e B Metodologia e attività degli alunni Progettazione e programmazione dei docenti Motivazioni e finalità dell'attività didattica del docente Le insegnanti delle classi V hanno sviluppato un percorso storico alla ricerca delle radici longobarde tenendo presente tre elementi pregnanti della progettazione didattica:

    1. La necessità di valorizzare il passato come fondamento significativo de presente e del futuro;

    2. L’importanza di valorizzazione la storia nella prospettiva della costruzione dell'identità (personale e di specie);

    3. un' impostazione della didattica nella prospettiva dell' imparare ad imparare. Attività e organizzazione didattica Il percorso si è sviluppato discutendo prima con i bambini su chi erano per loro i longobardi, come mai questo popolo è così importante per la loro città e se conoscevano o avevano visto qualche manufatto di origine longobarda. Con l’aiuto delle insegnanti si è poi passati a ricercare, sia sui libri che attraverso internet notizie, curiosità, immagini del popolo longobardo. Si è cercato di far cogliere ai bambini l’asprezza di quella vita e le difficoltà che i popoli di allora trovavano nella vita di ogni giorno. Attraverso disegni si è cercato di ricostruire quello che era la vita del tempo, fatta soprattutto di migrazioni, guerre per conquistare territori nuovi, ma anche vita quotidiana fatta di lavori manuali, di piccole botteghe, di agricoltura. Man mano che prendeva vita, nell’immaginario dei bambini, la società longobarda è stata narrata brevemente la storia, focalizzandola soprattutto nel ducato di Cividale. Insieme ai ragazzi è stato svolto un percorso nel cuore della città per scoprire alcuni dei tesori che ancora ci parlano di questo antico popolo. Il fatto che la scuola sia intitolata a Paolo Diacono ha favorito poi l’approfondimento anche sul grande scrittore e sulla sua grande opera. I bambini hanno lavorato sia in piccoli gruppi che singolarmente e tutti hanno partecipato con entusiasmo alla realizzazione del lavoro finale. Strumenti e materiali Videocamera Sony HD Macchina fotografica digitale Lumix Computer per montaggio video, gestione/riorganizzazione immagini, ricerca storica Lavagna interattiva Multimediale per la condivisione dei materiali Libri tematici, guida della città, fotografie, immagini, pastelli, pennarelli, supporti cartacei. Le insegnanti

    Paola Napoli Daniela Rizzotto

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    Leggi le domande e segna con una X le risposte giustLeggi le domande e segna con una X le risposte giustLeggi le domande e segna con una X le risposte giustLeggi le domande e segna con una X le risposte giust

    L A L E G G E N D AL A L E G G E N D AL A L E G G E N D AL A L E G G E N D A 1) I Longobardi si chiamavano: germanici winnili lunghe barbe

    2) Vennero in conflitto con i: romani bizantini vandali

    3) Per vincere chiesero aiuto a: Frigg Odino Gisulfo

    4) Scesero in campo di battaglia: uomini e donne con asce di guerra

    uomini e donne con i capelli sotto il mento

    uomini e donne all’imbrunire per non farsi

    riconoscere.

    5) Il nome “longobardi” fu dato da: Paolo Diacono Frigg Odino

    6) La leggenda è stata tramandata da: Paolo Diacono Odino Gisulfo

    L A S T O R I AL A S T O R I AL A S T O R I AL A S T O R I A

    1) Paolo Diacono: ha scritto l’Historia Langobardorum

    ha fondato il Convitto di Cividale

    ha dato origine alla stirpe longobarda

    2) I longobardi provengono da Pannonia Francia America

    3) I longobardi sono arrivati in Italia nel VI secolo

    nel IX secolo

    nel XII

    4) Hanno portato con sé le migliori “FARE” cioè: antiche armi

    nobili famiglie

    veloci cavalli

    5) Hanno abbracciato la religione cattolica grazie a : Gisulfo

    Teodolinda

    Piltrude

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    6) Nei monasteri le donne entravano per: sfuggire al proprio

    mundio

    abbracciare la fede

    diventare badesse

    7) A fondare il ducato di Cividale fu: Alboino Odino Gisulfo

    8) L’arca di Gisulfo è: l’antica imbarcazione di Gisulfo

    l’entrata del museo di Gisulfo

    il sarcofago di Gisulfo

    9) Prima della conversione i longobardi: seppellivano i loro morti in fosse

    comuni

    seppellivano i loro morti assieme agli

    oggetti che ne identificavano il rango

    seppellivano i loro morti senza il

    corredo

    funerario

    10) Il cosiddetto “Tempietto longobardo” si trova: all’interno del monastero di

    Santa Maria in Valle

    al centro della piazza

    P.Diacono

    nella periferia di Cividale

    11) Il popolo longobardo era esperto: nella lavorazione dei metalli

    nella costruzione di strade

    nella realizzazione di abitazioni

    12) Le lastre di “Piltrude” sono fatte: in oro sbalzato

    in legno intagliato

    in marmo e pietra

    13) La simbologia delle lastre rappresenta: volti femminili

    grappoli di datteri e uva

    scene del tempo

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    14) A quanto ci è dato sapere, Piltrude era: di nobile stirpe longobarda e aveva

    fondato il monastero di Salt

    di stirpe romana e aveva sposato un

    giovane guerriero longobardo

    la giovane schiava del duca Gisulfo

    I S I G N I F I C A T I E I P E R S O N A G G I Assegna a ciascun vocabolo il giusto significato

    1) MUNDIO 2) FARE 3) DUCATO

    Identifica ciascun personaggio:

    1) GISULFO 2) PAOLO DIACONO 3) TEODOLINDA

    4) ROMILDA 5) PILTRUDE

    È il potere del capofamiglia sui membri del gruppo familiare, in particolare le donne, in cambio di sottomissione.

    E’ un gruppo omogeneo e compatto di famiglie.

    E’ un’organizzazione politica creata dai longobardi dopo aver conquistato le terre.

    Vedova di Gisulfo tentò invano di salvare dal saccheggio Cividale.

    Monaco, scrittore, storico, scrisse l’Historia Langobardorum.

    Regina longobarda. Grazie a lei il popolo si convertì al cristianesimo.

    Rimasta vedova, fondò con i tre figli il monastero di Salt. La leggenda vuole che abbia fondato anche quello di Cividale.

    Primo duca di Cividale incaricato di reggere il governo del luogo dal re Alboino.

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