Civico 103 n.2

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n.2 free magazine - Galleria Civica di Modena

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La Collezione della Galleria civica di Modena e la mostra "Anna Malagrida", con un racconto di Gabriele Frasca.

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civico 103 è un'applicazione gratuita per iPad, disponibile su App Storein collaborazione con

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Il numero 1 di “civico 103”, rapidamen-te esaurita la tiratura cartacea di 5000 copie, ha fatto il suo debutto su Apple Store come applicazione per iPad alla fine di gennaio, venendo scaricato in 42 paesi di tutti i continenti, dall’Eu-ropa fino alla Corea del Sud. Con il conforto di questo dato la redazione si è messa alacremente al lavoro sul fascico-lo primaverile, dedicato principalmente all’apertura della collezione permanente della Galleria Civica. La Raccolta della fotografia e quella del disegno italiano, infatti, hanno trovato una loro collo-cazione definitiva negli spazi di Palazzo Santa Margherita, rispettivamente in sala grande e nei più raccolti ambienti delle salette superiori. Data la natura particolare delle opere conservate, tutte quante su carta, la collezione verrà espo-sta a rotazione, cambiando allestimento ogni tre o quattro mesi. Una volta l’an-no, invece, in occasione delle mostre di più ampio respiro, anche le sale di Palazzo Santa Margherita torneranno a fungere da spazio per le esposizioni

The first issue of “civico 103”, of which the paper print run of 5,000 copies was soon snapped up, made its debut on the Apple Store as an iPad app at the end of January, and has so far been downloaded from 42 countries in all the continents, from Europe to South Korea. Encour-aged by this enthusiasm, the gallery staff has been hard at work on the spring is-sue, largely given over to the opening of the Galleria Civica’s permanent collec-tion. The Photography Collection and that of Italian Drawing have in fact been given a definitive home in the exhibi-tion spaces of Palazzo Santa Margherita, the former in the sala grande and the latter in the more intimate spaces of the upper rooms. Given the rather particu-lar nature of the archived works, which are all on paper, the collection will be rotated section by section, changing the display every three or four months. However, once a year, when the larg-est exhibitions require more space, also the rooms of Palazzo Santa Margherita will be used once more as a temporary

EDITORIALEEDITORIAL

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temporanee. La valorizzazione di questo straordinario patrimonio è un dovere irrinunciabile per la galleria. Esso costi-tuisce di fatto sia un pezzo della storia dell’istituto, sia una traccia, parziale eppure attendibile, delle vicende arti-stiche nate o semplicemente transitate sul territorio modenese. È per questo che l’intero allestimento, come verrà in dettaglio illustrato più avanti, è dedicato a Modena e ai suoi artisti, senza il cui contributo la collezione della galleria e la sua attività espositiva, didattica e di ricerca non avrebbero avuto la qualità da più parti ampiamente riconosciuta.Mai come adesso dunque, in un mo-mento nel quale la Galleria Civica, sem-pre accorta a non snaturare le proprie radici, sta però assumendo una nuova fisionomia, è bello – oltre che doveroso – rivolgere un pensiero di sincera gra-titudine per chi si è speso con passione per la crescita del nostro istituto. In pri-ma battuta Pier Giovanni Castagnoli, Flaminio Gualdoni, Walter Guadagnini e Angela Vettese che lo hanno diretto nel corso degli ultimi 30 anni, e assieme a loro per gli artisti che hanno voluto ribadire il loro affetto per il centro d’arte contemporanea di Modena arricchendo in quest’occasione il nostro patrimonio con donazioni di disegni e di fotogra-fie: Davide Benati, Andrea Capucci, Andrea Chiesi, Carlo Cremaschi, Giu-liano Della Casa, Franco Fontana, Fran-co Guerzoni, Mimmo Jodice, Fabrizio Loschi, Nicoletta Moncalieri, Alberta

exhibition display area. We believe that valorising this extraordinary heritage is a key duty for the Gallery, as it constitutes both an integral part of the institution’s history, as well as a partial yet representa-tive trace of the artistic vicissitudes that have either been rooted in or that have simply crossed the Modenese territory. It is for this reason that the entire display, as will be illustrated in detail in the follow-ing pages, is dedicated to Modena and to its artists, without whose contribution the Gallery collection and its exposition-al, teaching and research activities would not have been able to provide the level of quality recognised from various quarters. And so now more than ever, at a time when the Galleria Civica (always careful not to lose touch with its own origins) is taking on a new physiognomy, it is the right moment to express our heart-felt gratitude to those who have put such great effort into helping our institution grow. First of all, there are Pier Giovanni Castagnoli, Flaminio Gualdoni, Walter Guadagnini and Angela Vettese, the Gal-lery directors over the last 30 years, along with the artists who have decided to ex-press their fondness for this centre of con-temporary arts in Modena by further en-hancing our heritage in the form of their donations of drawings and photographs: Davide Benati, Andrea Capucci, Andrea Chiesi, Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Franco Fontana, Franco Guerzoni, Mimmo Jodice, Fabrizio Loschi, Nicolet-ta Moncalieri, Alberta Pellacani, Chiara

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Anna Malagrida, Rue Charenton, 2008 © Anna Malagridapagina successiva / next page Luigi Ghirri, Il Cimitero di Modena, 1983campagna fotografica realizzata per la / photo campaign realised for the

Galleria Civica di Modena per la mostra / for the exhibition Aldo Rossi. Opere Recenti

Pellacani, Chiara Tagliazucchi, Davide Tranchina, Franco Vaccari, Wainer Vac-cari e soprattutto Lucio Riva e Gianni Valbonesi. Siamo infine molto ricono-scenti ad Anna Malagrida, protagonista della mostra alla Palazzina dei Giardini, per averci fatto dono di un’opera assai significativa della sua produzione come Rue Charenton, e a Gabriele Frasca per averci ricordato che “li metti insieme e invece ti raccolgono i pezzi di cui resti solo senso”.

Tagliazucchi, Davide Tranchina, Franco Vaccari, Wainer Vaccari and most of all, Lucio Riva and Gianni Valbonesi. Lastly, we are very grateful to Anna Malagrida, the protagonist of the exhibition at the Palazzina dei Giardini, for having do-nated such a significant work as her Rue Charenton to the Photography Collec-tion, and to Gabriele Frasca for having reminded us that “you put them together and instead they gather up the pieces of you, of which only the sense remains”.

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Gabriele Frasca

I PEZZIDI CUI RESTISOLO SENSO

neanche a casa e controllava chiusa restasse agli strattoni la sua porta. ne dava tre di norma ma col tempo se n’era aggiunto un quarto anzi un accenno. se in verità sembrava una carezza persino rassegnata di sollievo. strusciando giù dalla maniglia il dorso sul gelo liscio della blindatura. sottratta al suo contesto a un testimone sarebbe apparsa dubbia quella scena. come di chi dispera nella cella o simuli al riparo un’ef-frazione. certo ruotava proprio su se stessa ma a gioco di battente l’evenienza. che un solo sguardo esterno registrasse il gran daffare per lasciarlo osceno. riguadagnata casa lo sapeva di schermarsi alla vista che ti conta. comunque nella schiera dei doppioni se non ce n’è piuttosto chi s’intenda. di te se non con te e ti distingua per chissà quale pregio dagli astanti. non che temeva un tizio interrogasse le sue fattezze ma le con-fondesse. come si fa di solito coi tanti che stringi stringi appaiono una serie. quando seguendo ognuno il suo tragitto fra noto e noto si disperde il nome. e il tratto che individua ridiventa infine solo variazione al tema. si ha voglia sì di ritenersi rari se al primo in cui t’imbatti sembri uguale. ai mille incontri fatti con quegli altri che non a caso definiamo simili. e appena fuori un tanto dal perimetro assunto a corpo che ti chiede l’anima. ecco che torni massa appetitosa o repulsiva o solo una comparsa. ma

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va da sé che quando sei da te nessuno può negarti intimità. varcata quella soglia non c’è ignoto che possa enumerarti al primo sguardo. diciamo fra i generici e i passanti e alla peggio si legge la targhetta. dove se non in casa si preserva pensò l’unicità che c’è negata. e non dal susseguirsi delle cifre ma dall’infinità di chi le calcola. e quando assicurata la tenuta dell’ultimo lucchetto si volgeva. ridando il suo a un volto senza aspetto con la sola rassegna degli ambienti. nella penombra già del corridoio tornava in sé come ci si risveglia. ancora con la cispa fra le palpebre e un suono che si fa presto remoto. da un sogno in cui nemmeno sai chi sei per non sapere poi qual era il sogno. cercò l’interruttore e con la luce ripopolò di colpo le pareti. di occhiate ma di chi solo ricambi quella con cui riconosciamo a volo. per prima cosa per rassicurarsi cercò l’ultimo acquisto o meglio il posto. da poco aggiunto a rimediare un vuoto e lo trovò colmato e si compiacque. poi retrocesse il tanto che occorreva per affidarne all’indice il conteggio. avanzando d’un tanto e rivolgendo la testa a tempo all’uno e all’altro lato. finiva nel salone giusto al centro con il totale esatto del parziale. sommandovi quell’altro che otteneva con cautela spostandosi sull’asse. un muro dopo l’altro e in senso orario per poi ridursi in camera da letto. dove invece chissà per quale regola il calcolo invertiva l’orologio. dio non volesse risultasse improprio per eccesso o difetto il risultato. tornava in fretta al punto di partenza senza indagare troppo sullo sbaglio. rischiando di congiungere a pensarci l’immagine nel numero racchiusa. mai e poi mai durante quella fase avrebbe tollerato altro che cifre. la quantità di pezzi che te-nevano assieme ciò che poi sarebbe emerso. solo al secondo giro nelle forme un po’ confuse d’una collezione. e quella volta come quasi sempre si rincuorò la somma fos-se esatta. giungeva dunque il tempo di rivolgere un occhio appassionato alla raccolta. di cosa mai pensò se non di sé dopo tanto disperdersi nel mondo. li metti insieme e invece ti raccolgono i pezzi di cui resti solo senso. era o non era l’io il suo qualunque l’unica rarità di tanto accumulo.

Fra le ultime pubblicazioni di Gabriele Frasca (Napoli 1957) ricordiamo: Pri-me. Poesie scelte 1977-2007 (Luca Sos-sella, 2007), L’oscuro scrutare di Philip K. Dick (Meltemi, 2007), la cura e la traduzione di In nessun modo ancora di Samuel Beckett (Einaudi, 2008), e il romanzo Dai cancelli d’acciaio (Luca Sossella, 2011).

Among the most recent publications by Gabriele Frasca (Naples 1957) we might remember: Prime. Poesie scelte 1977-2007 (Luca Sossella, 2007), L’oscuro scrutare di Philip K. Dick (Meltemi, 2007), editing and translation of In nessun modo ancora by Samuel Beckett (Einaudi, 2008), and the novel Dai cancelli d’acciaio (Luca Sossella, 2011).

Ph. Monica Biancardi

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Gabriele Frasca

THE PIECESOF WHICHONLY SENSEREMAINS

not even at home and checked that it remained closed even when tugging at your door. you usually give three tugs but over time a fourth one has been added or rather the hint of one. although in actual fact it seems more like a resigned caress of relief. stroking the back of your hand down from the door handle along the cold smooth plating. removed from its context, an onlooker would find that scene suspi-cious. like one losing hope of being freed from a cell or trying to simulate a break-in from the inside. of course, you rotate on your own axis, but just in case there were play in the closure. that an isolated outside gaze might note the great to-do only to deem it obscene. once home has been re-established, you know you are shielding yourself from the view that counts you. at any rate, in the row of doubles if there isn’t one that understands. about you if not with you and picks you out by virtue of who knows what merit from the bystanders. not the you are afraid that some bloke might question your features, but that he might confuse them. as one often does with a long series of hand-shakers. when each follows his own path between the known and the unknown and the name is lost. and that outstanding characteristic ends up no more than a variation on a theme. you really do want to believe yourself

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to be rare if the first person you bump into looks just like you. like the thousand meetings held with the others who not by chance you define as similar. and just outside the bodily perimeter that asks for your soul. back you come, repulsive or attractive mass or just an appearance. but it goes without saying that when you are at home nobody can deny you your intimacy. once past that threshold there is no more unknown element that can check you out at first glance. let’s say between the generic and the passersby, and at worst you can read their name tag. where if not at home can the uniqueness that we are denied be preserved, you think. and not by the series of figures but by the infinity of those who calculate them. and once certain of the fastness of the last lock you turn around. giving back your own to a featureless face with your study of the interiors. right from the shadows of the corridor you came round to yourself like one awakening. still with sand in your eyes and a sound that soon shifts away. from a dream in which you don’t even know who you are, only then not to know what the dream was. you search for the switch and the light suddenly re-populates the walls. with glances but only of those whom you recognise straight away. first of all, make sure you look for the latest purchase or rather its place. added only lately to fill a void, you find it filled and you are pleased. then you draw back just enough to make the count with your index finger. moving a little bit forward and rhythmically turning your head to both sides. you end up right in the centre of the living room with the exact total of the partial. adding it to the other one that you obtained with caution turning on your axis. one wall after the other, clockwise only to end up in the bedroom. where instead, who knows why, the calcu-lation inverts the direction of the clock. as if god had not wanted the result to come out too high or too low. You quickly return to the starting point without thinking about the mistake too much. risking joining up the image in the thought of the number within it. you would not possibly bear anything but figures in a moment like this. the quantity of pieces that keep together that which was then to emerge. only the second time round, in the slightly confused forms of a collection. and that time, like almost always, you take heart in the fact that the sum is correct. and so the moment comes to turn a fond eye to the collection. whatever might you think of, after all, if not of yourself after so much dispersion in the world. you put them together and instead they gather up the pieces of which only the sense remains. was it or was it not the I, your anything, the only rarity in so much accumulation.

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Wainer Vaccari, senza titolo, 2010

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LE RACCOLTERITROVATE

I percorsi espositivi appena inaugurati danno avvio a un rinnovato programma che prevede la presentazione al pubblico di opere dalle Raccolte del disegno e del-la fotografia della Galleria Civica. Secondo un progetto curatoriale che si concentrerà di volta in volta su temi, connessioni, nuclei significativi, l’inten-to è quello di valorizzare il patrimonio della galleria, non solo per garantirne una maggiore visibilità, ma anche per incrementare il già ricco corpus attraver-so nuove e mirate acquisizioni.Meticoloso è il lavoro che la gestione del-le collezioni impone: schede inventariali, catalogazione informatizzata, digitaliz-zazione e archiviazione delle immagini, idonea conservazione e raccolta della relativa documentazione.

The display itineraries that have been inaugurated mark the start of renewed programme that foresees the public presentation of works from the Draw-ing and Photography Collections of the Galleria Civica. In line with a curatorial project that – through a series of shows – will focus on the themes, connections and key nuclei of the collections, the aim is to valor-ise the heritage of the Gallery, not only by providing it with a greater degree of visibility, but also increasing the already vast corpus through new and carefully planned purchases.The work that the management of the collections entails is one of a meticulous nature: inventory cards, the digital cata-loguing, digitising and archiving of the

Gabriella Roganti

DISCOVERED COLLECTIONS

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Queste attività, spesso non percepite all’esterno, costituiscono un impegno costante senza il quale mostrare al pub-blico oggi queste carte sarebbe operazio-ne impossibile. Così come impossibile sarebbe presentarle senza i generosi con-tributi che l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Modena concedono da oltre un de-cennio, grazie ai quali si sono raggiunti standard che hanno consentito recente-mente alla Galleria Civica di ottenere il prestigioso riconoscimento di Museo di Qualità da parte della Regione. In cosa consiste, quindi, questa eccellen-za delle raccolte della galleria? Innanzi-tutto nel fatto che nascono e crescono in seno a un istituto culturale nel quale tra-dizionalmente le risorse e le energie sono in larga parte concentrate sulle espo-sizioni temporanee; in secondo luogo nella tipologia del materiale custodito, trattandosi di due collezioni costituite esclusivamente da opere su carta; infine nel fatto che qualitativamente e quan-titativamente rappresentano un unicum nel panorama delle collezioni pubbliche sul territorio nazionale, offrendo uno spaccato significativo dell’arte del XX e del XXI secolo relativamente al disegno italiano e alla fotografia internazionale.La Raccolta del disegno contempora-neo, avviata nel 1988 e attualmente ric-ca di oltre 5000 fogli, e la Raccolta della fotografia, nata nel 1991 da una prima donazione di Franco Fontana e costitui-ta a tutt’oggi da quasi 4000 immagini, si

images, their suitable conservation and the gathering of relative documenta-tion about them. These activities, which largely go unnoticed from the outside, constitute a constant commitment, one without which putting these works on public display would be an impossible task. Just as it would be impossible to present them without the generous con-tributions that the Istituto Beni Cultur-ali of the Emilia-Romagna Region and the Province of Modena have granted for more than a decade, meaning that standards have been reached which re-cently made it possible for the Galleria Civica to obtain the prestigious recogni-tion of Museo di Qualità from the Re-gional Council. What does this excellence of the Gal-lery collections consist of? First of all, in the fact that they are born and bred in the heart of a cultural institution in which the resources and energies have traditionally been focused on temporary exhibitions; secondly in the type of ma-terials held, being two collections made up exclusively of paper-based works; lastly in the fact that qualitatively and quantitatively they constitute one-of-a-kind in the panorama of public collec-tions in Italy, painting a clear picture of 20th and 21st-century art with regard to trends in Italian drawing as well as inter-national photography.The Contemporary Drawing Collec-tion, born in 1988 (featuring over 5,000 items), and the Photography Collection,

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Mimmo Jodice, Torre Ghirlandina. Sala della Secchia rapita, 1994-2009 dalla serie Modena, 2009

pagina / page 12 Carlo Cremaschi, senza titolo, 2010pagina / page 16 Andrea Chiesi, Irene e Sebastiano, 1997 (part.)

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compongono ciascuna di opere singole, di fondi intitolati, di nuclei esemplifica-tivi di una stagione o addirittura dell’in-tera carriera di un artista, di sezioni de-dicate ad autori locali.In oltre vent’anni, le opere che fanno par-te delle raccolte, frutto di una selezione rigorosa, fedele più alla qualità del sin-golo foglio che alla celebrità della firma, sono state acquisite in parte utilizzando budget messi a disposizione dall’ammini-strazione, ma soprattutto grazie alla gene-rosità e alla sensibilità di quanti, autori,

born in 1991 from a first Franco Fontana’s donation (with its almost 4,000 images), are each made up of single works, of un-titled series, and of sets which exemplify a season in the career or even entire careers of certain artists, not to mention the sec-tions dedicated also to local authors.The works that form part of the Collec-tions are the result of a strict selection process, more mindful of the quality of each single work than to the renown at-tached to the signature. Over the last 20 years they have been purchased partly

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eredi, collezionisti, hanno voluto testi-moniare concretamente il proprio spirito di appartenenza all’istituto modenese. Non stiamo qui a passare in rassegna il lungo elenco dei nomi presenti nel-le due raccolte; valga ricordare come, nonostante le inevitabili lacune, siano comunque ampiamente rappresentati sia i nuclei di maestri storici, sia quelli di autori della generazione di mezzo e della più recente. Rimandiamo al vo-lume Galleria Civica di Modena. Gli anni Duemila, pubblicato nel 2010, per informazioni sulla genesi e la compo-sizione delle raccolte, ai relativi catalo-ghi generali editi nel corso degli anni, e infine al sito www.ibc.regione.emilia-romagna.it per la consultazione on line del catalogo delle opere della Raccolta del disegno.

using funds made available by the ad-ministration, but above all thanks to the generosity and sensitivity of those artists, heirs and collectors who have decided to give a concrete testimony of their own spirit of belonging to the Modenese institution.This is not the place in which to present the long list of names that feature in the two collections. However, despite the inevitable shortcomings in certain ar-eas, it is worth remembering that ample space is given over both to the sets of works by historical masters, as well as that of the artists of the generation be-tween that of the past masters and the most recent. The volume Galleria Civica di Modena. Gli anni Duemila, published in 2010, provides further information on the genesis and make-up of the col-lections, as do the general catalogues on the collections published over the years, as well as the site www.ibc.regione.emil-ia-romagna.it, which features an online catalogue of the works found in the Drawing Collection.

La Collezione della Galleria Civica di Modena

Palazzo Santa MargheritaCorso Canalgrande 1033 aprile-17 luglio 2011mer-ven 10.30-13.00 16.00-19.30sab dom e festivi 10.30-19.30

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UNACOLLEZIONEUNACITTÀ

È interamente dedicato alla città di Mo-dena l’allestimento della collezione della Galleria Civica, il primo di una serie che renderà visibili, a rotazione, le opere del-le due Raccolte di fotografia e di disegno italiano dell’istituto. Un omaggio alla particolarità del ter-ritorio e alle eccellenze artistiche loca-li ispirato a un tema, quello della città, fondamentale per entrambi i nuclei che, a partire dalla loro fondazione, testimo-niano quanto l’interesse sul locale sia sta-to sentito e curato, sia da parte di coloro che ne hanno seguito l’aspetto scientifico,

The display of the Galleria Civica Col-lection is entirely dedicated to the city of Modena, with the first in a series which, section by section, will shed light on the institution’s two Collections of Photogra-phy and Italian Drawing. A homage to the distinguishing features of the territory and the local points of artistic excellence which will guide the public through a theme – that of the city – of key importance for both sets. Ever since the foundation of the Collections, they have borne witness to just how much interest is nurtured in the local dimension, both by those dealing directly

Serena Goldoni

ONE COLLECTION, ONE CITY

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sia dagli artisti che nel corso del tempo hanno donato opere incrementando il numero degli oggetti conservati e soprat-tutto il valore della collezione.La sala grande di Palazzo Santa Marghe-rita ospita vedute della città realizzate, a partire dagli anni Sessanta, da grandi fo-tografi contemporanei che per Modena e per la galleria stessa hanno lavorato rega-landoci scorci inconsueti, a volte al limite del riconoscibile, sempre affascinanti ed evocativi. L’inizio del percorso è affidato alle immagini del centro storico, visto at-traverso gli occhi di fotografi come Olivo Barbieri, Franco Fontana e Mimmo Jo-dice, di cui viene mostrata per la prima volta parte di una serie di 50 foto tutta dedicata a Modena, realizzata nel 2009 e donata alla Raccolta. Il pubblico potrà poi perdersi tra le geometrie di un inso-lito Duomo, fotografato da Cesare Leo-nardi, fra portici e cortili raccontati attra-verso lo sguardo di Corrado Fanti, Oscar Goldoni, Uliano Lucas e Beppe Zagaglia che lasciano spazio esclusivamente alle composizioni architettoniche, ai ritmi, al dettaglio nascosto. Si prosegue con una sezione dedica-ta alla periferia, indagata nelle sue aree dismesse, e oggi oramai scomparse, da Gabriele Basilico, attraverso il Safari me-tropolitano di Davide Tranchina, oppure nelle foto di Luigi Ghirri, che nel 1983 ha documentato il cimitero di Aldo Ros-si restituendoci visioni quasi metafisiche ristampate per l’occasione, e ancora in fotogrammi catturati da Bernard Plossu,

with the Collections and by the artists who have donated their own works over the years, increasing both the number of items to be found as well as the overall value of the Collection.The sala grande of Palazzo Santa Margherita hosts cityscapes produced since the 1960s by great contemporary photographers who have worked on Modena with the Gallery itself, providing us with often unexpected views, at times bordering on the unrecog-nisable, yet always fascinating and highly evocative. The start of the exhibition itiner-ary is given over to images of the old town, as seen through the eyes of photographers like Olivo Barbieri, Franco Fontana and Mimmo Jodice, of whom for the first time a series of 50 photos entirely dedicated to Modena is on show here, produced in 2009 and donated to the Collection. The public may then admire in the geometry of an unusual Duomo, as photographed by Cesare Leonardi, or get lost among the porticos and courtyards told through the gaze of Corrado Fanti, Oscar Goldoni, Ul-iano Lucas and Beppe Zagaglia, who focus exclusively on architectural compositions, patterns and hidden details. The exhibition continues with a section dedicated to the outskirts of the city, with a study of its disused areas (of which little now remains), by Gabriele Basilico; through Da-vide Tranchina’s Safari metropolitano, or the photos of Luigi Ghirri, who in 1983 docu-mented the Aldo Rossi cemetery, capturing almost metaphysical visions reprinted here especially for the occasion; not to mention

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di passaggio a Modena nel 2001. A con-clusione del percorso, quasi a risarcire l’assenza di ogni figura umana, un’in-stallazione di Franco Vaccari composta da una selezione delle circa 1200 strip in bianco e nero, con i ritratti di coloro che hanno partecipato al progetto C’ero anch’io del 2007. Faranno da sfondo sonoro alcuni brani letterari dedicati a Modena, pagine di Antonio Delfini se-lezionate grazie alla collaborazione del-la Biblioteca Delfini, alle quali ha dato voce Claudio Ponzana, e brani da Mo-dena è piccolissima di Ugo Cornia letti dallo stesso scrittore.

the photograms shot by Bernard Plossu when passing through Modena in 2001. At the end of the display, almost as if to make up for the absence of human figures, there is an installation by Franco Vaccari consist-ing of a selection of the roughly 1,200 black & white strips bearing the portraits of those who took part in the C’ero anch’io project in 2007. The soundtrack to the exhibition will be provided by a number of literary extracts dedicated to Modena, pages from the works of Antonio Delfini selected in collaboration with the Delfini Library, fea-turing the voice of Claudio Ponzana, as well as passages from Modena è piccolissima by

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Franco Fontana, Modena 1968, ristampa / reprint 2011 pagina / page 18 Franco Vaccari, strip da C’ero anch’io, 2007-2008 dall’installazione della mostra

/ from the installation in Franco Vaccari. Opere 1955-1975pagina / page 21 Davide Benati, Deserto, Voci, 1992

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Le sale superiori sono interamente dedi-cate al disegno, con una scelta di opere su carta di artisti modenesi il cui lavoro è documentato in maniera significativa all’interno della raccolta. Dagli autori a partire dalla prima metà del Novecento, figure ormai storicizzate come il futuri-sta Enrico Prampolini, presente con fo-gli da un taccuino degli anni Quaranta, Mauro Reggiani, Nereo Annovi, Pom-peo Vecchiati, il percorso espositivo ar-riva fino ai giorni nostri, con carte di artisti la maggior parte dei quali rappre-sentati in collezione da nuclei di opere che testimoniano le varie fasi della loro evoluzione artistica. In sala opere di au-tori come Davide Benati, artista che ha scelto proprio il supporto cartaceo come fondamentale strumento del suo operare, Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Franco Guerzoni presente in collezione con opere che segnano il suo percorso da-gli esordi fino all’ultimissima produzio-ne, Silvia Guberti, Giovanni Manfredini, Nicoletta Moncalieri, Claudio Parmig-giani, Wainer Vaccari, per arrivare alle ul-time generazioni con opere, tra le altre, di Andrea Capucci, Andrea Chiesi, Roberto Cuoghi, Fabrizio Loschi, Simone Fazio e Chiara Tagliazucchi. Gli ultimi due ambienti sono riservati alle minuziose opere di Lucio Riva e a Gianni Valbonesi, ai quali, attraverso il patrimo-nio della raccolta e le nuove acquisizioni, si renderà omaggio per l’attività artistica rigorosa e coerente che prosegue da più di mezzo secolo.

Ugo Cornia, read by the author himself. The upper rooms are entirely given over to drawing works, with a selection of works on paper by Modenese artists, whose work is broadly documented within the collec-tion. From the artists dating back to the first half of the 20th century, with historical figures like the futurist Enrico Prampolini (of whom there is sheets from a notebook of the 1940s), Mauro Reggiani, Nereo An-novi and Pompeo Vecchiati, the exhibition stretches right up to the present day, with works by artists of whom the most part are represented in the Collection with sets of works bearing testimony to the various phases of their artistic development. There are works by artists such as Davide Benati, an artist who uses paper as a fundamental element of his way of working; Carlo Cre-maschi, Giuliano Della Casa and Franco Guerzoni, featured in the Collection with works marking his career from the early days right up to his latest production; Silvia Guberti, Giovanni Manfredini, Nicoletta Moncalieri, Claudio Parmig-giani and Wainer Vaccari, up to the most recent generations, with works – among others – by Andrea Capucci, Andrea Chiesi, Roberto Cuoghi, Fabrizio Loschi, Simone Fazio and Chiara Tagliazucchi. The last two rooms are dedicated to the painstaking works of Lucio Riva and Gi-anni Valbonesi, to whom – through the heritage of the Collection and the new pur-chases – homage will be paid in recognition of their thorough and coherent artistic ac-tivity over the last half-century.

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LUCIO RIVA

Nato nel 1928, vive e lavora a Mode-na. Si dedica interamente alla pittura a partire dal 1958. Nel 1964 tiene una personale alla Sala di Cultura di Mo-dena. Ha partecipato a numerose mo-stre collettive e personali e le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Born in 1928, he lives and works in Mode-na. He has worked as a painter since 1958.In 1964 he held a solo exhibition at the Sala di Cultura in Modena.He has taken part in numerous group and solo exhibitions, and his works are to be found in both public and private collec-tions, in Italy and abroad.

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Alceo Trouché, Lucio Riva, 1966Galleria Civica di Modena, Raccolta della fotografia a sinistra / on the left Lucio Riva, senza titolo, 1970

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GIANNIVALBONESINato a Roma nel 1941, vive e lavora a Modena. Ha esposto per la prima volta nel 1961, partecipato a decine di col-lettive e presentato numerose personali. Ha realizzato un’opera monumentale nel Parco della Resistenza di Modena.

Born in Rome in 1941, he lives and works in Modena. He exhibited for the first time in 1961, and since then he has taken part in dozens of solo and group shows. He is the creator of a monumental work situated in the Parco della Resistenza in Modena.

26 / aprile 2011

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Alceo Trouché, Gianni Valbonesi, 1966Galleria Civica di Modena, Raccolta della fotografia

a sinistra / on the left Gianni Valbonesi, Nato e mor., 2001

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Opere esposte / works on show

Olivo BarbieriCarpi (MO) 1954. Vive e lavora a Carpi

Foro Boario, 1994

Via Tribraco, 1994

Palazzina dei Giardini, 1994

Largo Garibaldi, 1994

Via Bono da Nonantola, 1994

Luigi GhirriScandiano (RE) 1943-Reggio Emilia 1992

2 fotografie dalla serie Colazione sull’erba, 1972-1975 Via S.S. Trinità, 1980

8 fotografie dalla serie Il Cimitero di Modena, 1983

Palazzo Tacoli Ronchetti, Piazzale S. Domenico, 1985 Bernard PlossuDalat (Vietnam) 1945. Vive e lavora a La Ciotat (Francia)

RACCOLTADELLAFOTOGRAFIA

3 fotografie dalla serie Modena par Plossu, série réalisée pour Walter Guadagnini, 2001

Gabriele BasilicoMilano 1944. Vive e lavora a Milano

Via Modonella, 1994

Rua Muro, 1994

Via Fiordibello, 1994

Via Cesare Battisti, 1994

Via Bonaccorsi, 1994

Via Sgarzeria, 1994

Ex Acciaierie. Modena, 2001

Ex Acciaierie. Modena, 2001

Ex Fonderie. Modena, 2001

Ex Fonderie. Modena, 2001

Ex Vinacce. Modena, 2001

Ex Mercato Bestiame. Modena, 2001

28 / aprile 2011

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Oscar GoldoniModena 1942-1992

Ex Caserma S. Chiara, 1978

Palazzina dei Giardini Pubblici, 1978

Palazzina dei Giardini Pubblici, 1978

Beppe ZagagliaModena 1933. Vive e lavora a Modena

Modena, 1991 ca

Corrado FantiBologna 1947. Vive e lavora a Bologna

Via Accademia, 1994

Uliano LucasMilano 1942. Vive e lavora a Milano

Via Fonteraso, 1990

Piazza Pomposa, 1990

Mimmo JodiceNapoli 1934. Vive e lavora a Napoli

Torre Ghirlandina, 1994

Interno in Corso Canalgrande (Palazzo Calori Cesis), 1994

Modena [Palazzo Ducale. Cancellata d’ingresso], 2009

Modena [Palazzo Ducale. Scalone d’Oro], 2009

Modena [Biblioteca di Storia dell’Arte “L. Poletti”. Particolare dell’atrio], 2009

Modena [Palazzo Comunale. Sala dei Confirmati], 2009

Modena [Chiesa di Sant’Agostino. Transetto], 2009

Modena [Chiesa di Sant’Agostino. Particolare esterno del lato ovest], 2009

Franco FontanaModena 1933. Vive e lavora a Modena

Modena 1965, ristampa 2011

Modena 1968, ristampa 2011

Modena 1970, ristampa 2011

Modena 2007, ristampa 2011

Cesare LeonardiModena, 1935. Vive e lavora a Modena

Duomo, particolari della partitura tra l’abside centrale e l’abside nord, 1983-1984

Duomo, cornice dello spiovente, minore nord, particolare, 1983-1984

Duomo, scala a chiocciola absidale sud, interno, particolare della volta, 1983-1984

Davide TranchinaBologna 1972. Vive e lavora tra Bologna, Milano e Bergamo

Cavallo, 1998dalla serie Safari metropolitano, 1988-2000

Tigre, 1999dalla serie Safari metropolitano, 1988-2000

Gorilla, 2000dalla serie Safari metropolitano, 1988-2000

Franco VaccariModena 1936. Vive e lavora a Modena

C’ero anch’io, 2007-2008

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Olivo Barbieri, Foro Boario, 1994

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Opere esposte / works on show

Artisti della prima metà del XX secolo / First half of Twentieth Century artists

Nereo AnnoviModena 1908-1981

senza titolo, 1944-1945taccuino, tecnica mista

Nudo, 1952inchiostro su carta gialla

Melchisedek Elpidio BertoliDisvetro di Cavezzo (MO) 1902-Modena 1982

Nudo maschile, s.d., inchiostro su carta

Tato BortolucciPavullo (MO) 1910-Modena 1986 studio per Il minatore, 1942inchiostro seppia su carta

Koki FregniSan Giacomo Roncole (MN) 1930-Modena 1994 “Capitano c’è un uomo in cielo” di M. Costanzo e G. Rodari, 1969grafite, tempera, inchiostro e acquerello su cartoncino

“Sarah Barnum” di J. Murrel, 1981grafite, inchiostro e areografo su lucido

RACCOLTADEL DISEGNO

Vittorio MagelliModena 1911-1988

Nudo, 1930matita, carboncino e pastelli su cartoncino

Ubaldo MagnavaccaModena 1885-Lerici (SP) 1957

studio, s.d.tecnica mista su carta

Pietro MelecchiCastelfranco Emilia (MO) 1902-Roma 1996 Collage azzurro con quadrato nero, 1965-1966tecnica mista su carta

Mario MolinariModena 1903-1966

Antonio Delfini, 1931, inchiostro su carta

Tino PelloniModena 1895-1981

Castello di Amelienburg, 1960biro su carta

Paesaggio, 1960biro su carta

Paesaggio, 1960biro su carta

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Enrico PrampoliniModena 1894 - Roma 1956

senza titolo, dal Taccuino N, 1947-1948matita e matita colorata su carta

Marino QuartieriModena 1917-2002

Nudo, 1950 camatita grassa su carta

Mauro ReggianiNonantola (MO) 1897-Milano 1980

senza titolo, 1968matita e collage su carta

studio per Composizione n°1, 1971matita e tempera su carta

Alfonso SalardiCarpi (MO) 1914-Como 1981 Figura femminile, 1940-1950sanguigna su carta

Enzo TrevisiModena 1919-1997

Nel Lager, 1940-42 cainchiostro su carta quadrettata

Pompeo VecchiatiModena 1911-1985

Il Gufo, 1965monotipo su carta

Mario Vellani MarchiModena 1895-Milano 1979

I primi arabi-Juba (Nilo), 1935matita grassa su carta

Kampala, 1935matita grassa su carta

Mario VenturelliModena 1925-1999

Paesaggio, s.d.acquerello su cartoncino

Ghigo ZanfrogniniSan Prospero (MO) 1913 Modena 1995

Foglie, 1970 cainchiostro seppia acquerellata su carta

Autori contemporanei / Contemporary authors

Davide BenatiReggio Emilia 1949. Vive e lavora a Reggio Emilia

senza titolo, 1989acquerello e tempera su carta

Oasi dell’acqua amara, 2011acquerello su carta

Oasi dell’acqua amara, 2011acquerello su carta

Carlo CandiNonantola (MO) 1926. Vive e lavora a Modena

senza titolo, 1980inchiostro su cartoncino

Andrea CapucciModena 1965. Vive e lavora a Modena

Progetto per scultura, 1993acquerello e inchiostro su carta

La pianta di casa, 2006tecnica mista su carta

Andrea ChiesiModena 1966. Vive e lavora a Modena

Irene e Sebastiano, 1997taccuino, inchiostro e olio su carta

D06 11, 2006pastello a olio su carta

D06 13, 2006pastello a olio su carta

Carlo CremaschiModena 1943. Vive e lavora a Modena

senza titolo, 1989tecnica mista su carta vetrata

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Utopie, 2009carboncino, pastello e tempera su cartoncino colorato

senza titolo, 2010carboncino e pastelli su cartoncino colorato

senza titolo, 2011carboncino e matita rossa su cartoncino

Roberto CuoghiModena 1973. Vive e lavora a Milano

Il Coccodeista, 1997grafite e marcatori Sakura su carta da lucido plastificata

Autoritratto. Il Coccodeista (Disegno eseguito con i prismi di Pechan), 1997colori marcatori su lucido

Il Coccodeista, 1997tecnica mista su lucido

Giuliano Della CasaModena 1942. Vive e lavora a Modena

senza titolo, 1992inchiostro e acquerello su carta

Scrittura, 2011acquerello e foglia d’oro su carta

Simone FazioModena 1980. Vive e lavora a Castelfranco Emilia (MO)

senza titolo, 2005pastello a olio su cartoncino

senza titolo, 2005pastello a olio su cartoncino

senza titolo, 2005pastello a olio su cartoncino

senza titolo, 2005pastello a olio su cartoncino

senza titolo, 2005pastello a olio su cartoncino

senza titolo, 2005pastello a olio su cartoncino

Marco GiovaniPavullo nel Frignano (MO) 1964. Vive e lavora a Formigine (MO)

Generazioni, 1996carbone su pagina telefonica incollata su cartoncino

Silvia GubertiModena 1944. Vive e lavora a Casinalbo (MO)

Studio, 1975pastello e grafite su carta

Franco GuerzoniModena 1948. Vive e lavora a Modena

Progetto per un soffitto, 1989grafite e scagliola su carta

Progetto per un soffitto, 1989grafite e scagliola su carta

Progetto per un soffitto, 1989grafite e scagliola su carta

Impossibili restauri, 2010tecnica mista su carta

Fabrizio LoschiModena 1965. Vive e lavora a Modena senza titolo, s.d.biro su carta da pacco

senza titolo, s.d.biro e tempera su carta colorata

Giovanni ManfrediniPavullo nel Frignano (MO) 1963. Vive e lavora tra Modena e Milano

Tracce, 1989carboncino, ossido di rame su carta abrasiva

Pensiero Muto, 1993colla e combustioni su carta

Natura Morta, 1997calco corporeo su media reagenti su cartone

Gianni MartiniArgenta (FE) 1944. Vive e lavora a Modena

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Giuliano Della Casa, Scrittura, 2011page / page 38 Gabriele Basilico, Ex Acciaierie, 1994

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La Misura: 3/35 di pittura, 1979smalto su cartoncino

La Misura: 3/35 di pittura, 1979smalto su cartoncino

Nicoletta MoncalieriModena 1944. Vive e lavora a Modena

Il senso scuro delle cose, 2005tecnica mista su cartone

Il senso scuro delle cose, 2005tecnica mista su cartone

Claudio ParmiggianiLuzzara (RE) 1943. Vive e lavora a Bologna

Due uomini che si contendono un terzo, 1961carboncino su carta

L’uomo che frusta la propria ombra, 1983matita su carta

Alberta PellacaniCarpi (MO) 1964. Vive e lavora a Carpi (MO)

UUU UnaUnicaUnità, 2011bozzetto per progetto d’arte pubblicapennarello su carta

Davide ScarabelliPavullo nel Frignano (MO) 1942. Vive e lavora a Pavullo nel Frignano (MO)

Progetto per una scultura, 1980grafite su carta

Chiara TagliazucchiModena 1972. Vive e lavora a Modena

Lonely shore 3, 2011grafite su carta

Son 2, 2011grafite su carta

Surviving cell, 2011grafite su carta

Discovery, 2011grafite su carta

Rock, 2011grafite su carta

Wainer VaccariModena 1949. Vive e lavora a Modena

senza titolo, 1980olio su carta

studio per Scultura per fontana, 1985carboncino su carta

senza titolo, 2010grafite su carta

Omaggio a Lucio RivaModena 1928

senza titolo, 1970 calibro pieghevoleinchiostro e acquerello su carta

La Grande Pala IV, 1976tecnica mista su carta, cartoncino

senza titolo, 1987taccuino, collage e tecnica mista su carta

senza titolo, 1988collage, inchiostro e acquerello su carta e cartoncino

I Mesi, 1988collage e acquerello su carta e cartoncino

senza titolo, 1989tecnica mista su carta e cartoncino

Banderuola, 1989collage, acquerello e inchiostro su carta e cartoncino

Preveggenza, 2007-2011tecnica mista

senza titolo, s.d.tecnica mista su cartoncino, legno e plexiglas

senza titolo, s.d.tecnica mista su cartoncino, legno e plexiglas

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Omaggio a Giovanni ValbonesiRoma 1941

N. 7, 1961 inchiostro e pastello su carta

Informale c1, 1962tecnica mista su carta

M 2, 1962tecnica mista su carta

Spazio 6, 1964tecnica mista su carta

L’astronauta sezionato, 1966inchiostro e pastelli su carta

Fiume nik, 1969collage e acrilico su carta

Walzer, 1971collage, acquerello e acrilico su carta

Notte Composta, 1974collage su carta

L’Angelo della tombola, 1977collage su carta

Sole blu che sorge sul 1980, 1980collage su carta

Motor oil moon, 1983collage e acrilico su carta

Mappali presumibilmente di confine, 1987inchiostro, tempere, pastelli e collage su eliografia

Monte Prampolini cinese, 1988collage e acrilico su carta

Aged 12 Years, 1989tecnica mista su carta

Studio teorico-pratico delle Ombre e del Chiaroscuro, 1990tecnica mista su carta

Frut Pak, 1991collage e pastelli su carta

Drogheria catastale..., 1992collage, tempera, pastelli su mappa catastale

The Antiquary, 1994collage e acrilico su carta

Versato in acconto, 1995cera colata, pastelli su calcografia

Genius Loci, 1997collage e acrilico su carta

A. mando Christum, 1999collage e acrilici su pagina di spartito musicale

Nato e mor., 2001collage su carta

Kiribati, 2002collage su carta

Torino - Mediterraneo, 2004collage su carta

Molte nuvole su Roma, 2005collage, acquarello e pastello su mappa di Roma e dintorni

La zebra entra, la zebra esce, 2008collage, tempera e pastello su mappa catastale

Temporale d’autunno, 2010collage e acrilico su carta

Autoritratto di artista ignoto, 2011collage e pastelli su carta

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LA DANZADI ANNAMALAGRIDA

Anna Malagrida balla un paso doble nelle sale espositive della Palazzina dei Giardini che dal 3 aprile al 19 giugno ospita una sua personale, la prima al-lestita in uno spazio pubblico italiano. Alla danza allude infatti La sala de baile, installazione site-specific collo-cata nell’area d’ingresso dell’edificio seicentesco. Un forma rivestita in tes-suto, quasi un abito d’antan, ruota sotto la cupola, riflessa dagli specchi. Fluttuando sembra muovere passi di danza, riprendendo in chiave contem-poranea l’antica destinazione della Pa-lazzina, in origine Casino delle Feste della corte estense.

Anna Malagrida dances a paso doble in the exhibition venues of Palazzina dei Giardini, which from 3rd April until 19th June hosts a solo show of her work, the first to be held in a public space in Italy. Dance is in fact alluded to in La sala de baile, the site-specific installation dressed in the entrance area of of the 17th-century building. A shape covered in fabric, reminiscent of a garment of yesteryear, runs under the dome, reflect-ed by mirrors. As it moves through the air it seems to follow dance steps, giving a contemporary interpretation of the original use of the Palazzina: once the Casino delle Feste of the d’Este court.

Cristiana Minelli

ANNA MALAGRIDA’S DANCE

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E alla danza torna il video Danza de Mujer, girato nel deserto giordano nel 2007, che riproduce l’interno di un ri-fugio e mostra un velo scuro, posto a schermare una piccola finestra, mosso di tanto in tanto da refoli di vento. In questo movimento la metafora visuale della condizione della donna nel mon-do arabo: quando cela la finestra il velo sembra svelare molto di più di quando, per effetto del vento, la lascia libera alla vista. “È una danza mistica – dice Anna Malagrida – è il luogo del desiderio, ma anche della reclusione”.Nel “reame dell’immaginazione” l’artista ci mostra che “non tutto è visibile”. Non a caso, scrive Isabel Tejeda curatrice del-la mostra, Anna Malagrida ha confessa-to che non avendo mai visto una balena in vita sua, considera “Moby Dick più reale di qualsiasi altro cetaceo”.Attraverso scenari ricorrenti ci mostra in primis un’essenza duale e ambivalente, oggetto e soggetto della sua poetica, raf-finato strumento utilizzato per far dia-logare fra loro i diversi spazi e suggerire un’idea di instabilità o ambiguità.Nel percorso espositivo varie serie di immagini fra le sue più conosciute, fra cui Interiores (2000-2001), serie formata da sedici fotografie centrata sui ritratti di persone vicine all’artista e sulla ri-produzione di strade e case del villaggio di Mouchotte (Parigi), o Vistas Veladas (2007), immagini colte durante un viaggio in Giordania nelle quali assurge al ruolo di protagonista la città di Am-

Also the video Danza de Mujer, shot in the Jordanian desert in 2007, returns to the theme of the dance, featuring the inside of a refuge and showing a dark veil, hanging in front of a little win-dow, moved from time to time by gusts of wind. In this movement lies a visual metaphor of the condition of women in the Arab world. Yet when it conceals the window, the veil seems to reveal much more than when, due to the wind, it is blown aside letting us see through the window. “It’s a mystical dance – says Anna Malagrida – it’s a place of desire, but also one of reclusion”.In the “realm of the imagination” the artist shows us that “not everything is visible”. Not by chance, writes Isabel Tejeda (curator of the exhibition), Anna Malagrida confesses that having never seen a whale in her life, she considers Moby Dick “more real than any other cetacean”.Through recurrent scenes, she shows us first hand a dual and ambivalent essence, both object and subject of her poetics, a refined tool adopted in order to foster dialogue between the various spaces and to hint at a notion of instability or am-biguity.In the exhibition itinerary, various of her best-known series of images, including Interiores (2000-2001), a series made up of 16 photographs based around por-traits of people close to the artist and the reproduction of streets and houses in the area of Mouchotte (Paris), or Vis-

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in questa pagina / in this page e pagina / and page 40 Anna Malagrida, La sala de baile, 2011 particolare dell’installazione / installation’s detail

alla / at Palazzina dei Giardinipagina / page 45 Anna Malagrida, senza titolo (trittico), 2006, (part.)

pagina / page 44 Anna Malagrida, frame da / from video El limpiador de cristales, 2010

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Anna Malagrida

Palazzina dei Giardinicorso Canalgrande3 aprile-19 giugno 2011mer-ven 10.30-13.00 16.00-19.30sab dom e festivi 10.30-19.30

man, ritratta dall’alto, inquadrata dalle finestre di alcuni hotel di lusso. E ancora Escaparates, serie di vetrine chiuse coper-te da pittura bianca fotografate dalla stra-da e due opere nuove, oltre all’installa-zione d’ingresso, il video El limpiador de cristales (2010) e l’opera fotografica Rue Charenton, del 2008 che entra a far parte del patrimonio museale della galleria.In tutti i lavori dell’artista il rincorrersi al-talenante fra dentro e fuori (così diverso il punto di vista di chi guarda da dentro da quello di chi osserva da fuori) un percorso alla fine del quale lo spettatore – o l’osser-vatore – si trasforma per mano sua, prima di tutto, in un “interprete dei segni”.Se i dadaisti e i surrealisti vedevano la fo-tografia “come un cappello da illusionista da cui estrarre ombrelli e macchine da cucire, conigli e dadi, piccioni e battelli ebbri”, riconoscendo al medium foto-grafico il potenziale dell’immaginazione, Anna Malagrida propone un luogo estra-neo al campo dell’azione, lasciando a noi il compito d’immaginarci tutto il resto.

tas Veladas (2007), images gathered dur-ing a journey through Jordan in which the city of Amman takes on the role of protagonist: here portrayed from above, framed from the windows of a number of luxury hotels. And once again Escapa-rates, a series of shop windows covered up with white paint and photographed from the street and two new works, the video El limpiador de cristales (2010) and will make a gift of a work entitled Rue Charenton (2008), at the Contem-porary Photography Collection of the Galleria Civica.In all the works of the artist, in the to-ing and froing between inside and out, (highlighting the different points of view of those who look out from the inside and those who look in from the outside) the itinerary is most of all one at the end of which the spectator – or observer – is transformed first and fore-most into an “interpreter of signs”.While the dadaists and surrealists looked on photography as “a conjurer’s hat from which to extract umbrellas and sewing machines, rabbits and dice, pi-geons and drunken boats”, acknowledg-ing the potential of imagination to the photographic medium, Anna Malagrida proposes a place removed from the field of action, leaving us with the task of im-agining all the rest.

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I BAMBINI INCONTRANO L’ARTE CONTEMPORANEADomenica 3 aprile, dalle 15.00 alle 17.30, con un appuntamento straordinario lega-to al weekend inaugurale della nuova sta-gione espositiva della galleria riprendono gli appuntamenti dell’iniziativa I bambini incontrano l’arte contemporanea, labora-tori didattici dedicati ai piccoli in età compresa fra i 4 e gli 11 anni, a cura del Settore Istruzione del Comune di Modena, in collaborazione con Memo, Multicentro Educativo di Modena Ser-gio Neri.A partire dal 9 aprile seguiranno i tradi-zionali appuntamenti del sabato e della domenica programmati il 9, 16 aprile e 7 maggio, dalle 15.00 alle 17.30 e il 10, 17 aprile e 8 maggio, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30.

EFFETTI COLLATERALI

I BAMBINI INCONTRANO L’ARTE CONTEMPORANEA On Sunday 3rd April, from 3pm to 5.30pm, there is a special event linked to the opening weekend of the Gallery’s new exhibition season. The initiative I bambini incontrano l’arte contemporanea starts once again, with educational work-shops for children aged between four and 11, organised by the Education Sector of Modena City Council, in collaboration with MEMO, the Multicentro Educativo di Modena Sergio Neri.Starting from 9th April the traditional Sat-urday and Sunday appointments will be held. On 9th, 16th April and 7th May, from 3pm to 5.30pm and on 10th, 17th April and 8th May, from 10.30am to 12.30pm and from 3pm to 5.30pm. Entrance for children accompanied by

SIDE EFFECTS

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L’ingresso, per i bambini accompagnati dai loro genitori, è gratuito e senza pre-notazione.

...E NON C’È NIENTE DA CAPIRE.CICLO DI LEZIONI A CURA DI MARCO PIERINIBreve corso di avviamento all’arte con-temporanea aperto a tutti e rivolto, in particolare, a chi da sempre ritiene di avere difficoltà di lettura o di compren-sione – o addirittura un rifiuto totale – nei confronti degli esiti più recenti della ricerca artistica. Le lezioni, a ingresso gratuito e senza prenotazione, si svolge-ranno nella sala grande di Palazzo San-ta Margherita, a partire dalle 17.30 nei giovedì indicati.7 aprile, La contemporaneità è una cate-goria del tempo o dello spirito? Ovvero, da quando si può cominciare a parlare di arte contemporanea, e perché?14 aprile, L’oggetto ansioso. Ovvero, che cosa possiamo (dobbiamo?) considerare arte, e perché?19 maggio, Jan van Eyck fuit hic. L’identità dell’artista attraverso il suo autoritratto (parte prima).26 maggio, Jan van Eyck fuit hic. L’identità dell’artista attraverso il suo autoritratto (parte seconda).

PERDERSIPERFORMANCE PER LA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENASabato 9 aprile alle ore 21.00 e domeni-

their parents is free and no booking is re-quired.

...E NON C’È NIENTE DA CAPIRE.A CYCLE OF LECTURES BY MARCO PIERINIA brief introductory course to contempo-rary art open to all and aimed in particular at those who have always felt that they have difficulties interpreting or understanding – or even an outright refusal of – the more recent products of artistic research. The lec-tures, to which entrance is free and book-ing is not required, will be held in the sala grande of Palazzo Santa Margherita, start-ing at 5.30pm on the following Thursdays.7th April, Is the contemporary a category of time or of spirit? In other words, since when may we speak of contemporary art, and why?14th April, The anxious object. What can we (must we) consider art to be, and why?19th May, Jan van Eyck fuit hic. The identity of the artist through his self-portrait (first part).26th May, Jan van Eyck fuit hic. The identity of the artist through his self-portrait (sec-ond part).

PERDERSIPERFORMANCE FOR THE GALLERIA CIVICA OF MODENA COLLECTIONOn Saturday 9th April at 9pm and Sunday 10th April at 7pm, the sala grande in Pal-azzo Santa Margherita will host Perdersi, a literary and sound performance inspired

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by the current display. The project is cu-rated by Marco Olivieri, Fabrizio Orlandi and Claudio Ponzana – p.o.p. produzioni – featuring the participation of Marco Ol-ivieri, Fabrizio Orlandi, Claudio Ponzana and Magda Siti.Entrance to the initiative is free though seating is limited.The voices are those of Claudio Ponzana and Magda Siti, who will read extracts from Walter Benjamin, Émile Zola, Giorgio Bassani, Louis Aragon and George Perec. A musical background will accompany the event, provided by Marco Olivieri.Perdersi is part of the programme entitled Musei da Gustare, an initiative that the Province of Modena (www.museimode-nesi.it) proposes in collaboration with all the Modenese Museums, this year in its seventh edition. For the occasion the Gal-leria Civica di Modena will adopt the fol-lowing opening hours: Saturday 9th April from 10.30am until midnight. Sunday 10th April from 10.30am until 8pm.

ARTISTS’ STUDIOSGIULIANO DELLA CASAThe programme of contemporary art itin-eraries continues on Tuesday 12th April at 6pm with a visit to the studio of Giuliano Della Casa. Participation in the initiative is free, but booking is required by calling the number +39 059 203 2919 between Wednesday and Sunday, 10.30am to 1pm, or by writ-ing to [email protected].

ca 10 aprile alle 19.00, nella sala grande di Palazzo Santa Margherita avrà luogo Perdersi una performance letteraria e so-nora ispirata all’allestimento in corso.Il progetto è a cura di Marco Olivieri, Fabrizio Orlandi e Claudio Ponzana – p.o.p. produzioni, con la partecipazione di Marco Olivieri, Fabrizio Orlandi, Claudio Ponzana e Magda Siti.L’iniziativa è a ingresso libero fino a esaurimento posti.Le voci recitanti sono quelle di Claudio Ponzana e Magda Siti che leggeranno brani da Walter Benjamin, Émile Zola, Giorgio Bassani, Louis Aragon, George Perec. Un tappeto di suoni animerà la postazione di Marco Olivieri.Perdersi è parte del programma di Musei da Gustare, iniziativa che la Provincia di Modena (www.museimodenesi.it) pro-pone con la collaborazione dei Musei del sistema museale modenese, giunta quest’anno alla settima edizione. Per l’occasione la Galleria Civica di Modena osserva il seguente orario: sabato 9 aprile apertura dalle 10.30 alle 24.00. Dome-nica 10 aprile dalle 10.30 alle 20.00.

ATELIER D’ARTISTAGIULIANO DELLA CASAIl programma di itinerari dedicati all’ar-te contemporanea continua martedì 12 aprile alle ore 18.00 con la visita all’ate-lier di Giuliano Della Casa. La partecipazione all’iniziativa è gratuita ma è necessario prenotare telefonando al numero 059 203 2919 da mercoledì a

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Claudio Ponzana e / and Fabrizio Orlandi in / in Il tempo della tartaruga per / for Musei da Gustare 2010

pagine / pages 54 e / and 59 laboratori didattici in / workshops in Galleria Civica

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The visits to the Modenese artists’ studios will then resume in the autumn.

GUIDED TOURSGuided tours of the Anna Malagrida exhi-bition and the Galleria Civica Collection, will be led by Gallery staff: Friday 6th and 20th May, Saturday 7th and 21st May.The visits, for which entrance is free and booking is not required, will all set out from the Palazzina dei Giardini: on Fridays they will start at 6pm, ending at Palazzo Santa Margherita, where an aperitif will be offered to participants; on Saturday at 3.30pm, ending at Palazzo Santa Margh-erita, where light refreshments will be pro-vided. Furthermore, a guided tour service will be provided for groups and school par-ties, for which booking and payment is re-quired. For further information visit www.galleriacivicadimodena.it and see the info section.

MATTEO TONI CONCERTMatteo Toni vocals Weissenborn and acoustic guitarsEnrico Stalio bassGiulio Martinelli drums, percussionOn Tuesday 19th April at 9.30pm in the sala grande, Matteo Toni will give a con-cert, both solo and with his trio. A singer, guitarist and songwriter, the formal vocal-ist of the funk-reggae band Sungria and a collaborator with a range of different artists such as Caparezza, Après la Classe, Mar-lene Kuntz and Meganoidi.The Modenese artist will present his de-

domenica dalle 10.30 alle 13.00 o scri-vendo all’indirizzo: [email protected] visite agli studi degli artisti modenesi riprenderanno in autunno.

VISITE GUIDATEVisite guidate alla mostra Anna Malagri-da e alla collezione della Galleria Civica, condotte dallo staff dell’istituto: venerdì 6 e 20 maggio, sabato 7 e 21 maggio. Le visite, a ingresso gratuito e senza pre-notazione, partiranno sempre dalla Pa-lazzina dei Giardini: il venerdì alle 18.00 per concludersi a Palazzo Santa Marghe-rita dove sarà offerto ai partecipanti un aperitivo; il sabato alle 15.30, per finire a Palazzo Santa Margherita, dove sarà offerto un piccolo rinfresco. Inoltre è previsto un servizio di visite guidate per gruppi e scolaresche, su prenotazione e a pagamento. Per informazioni www.gal-leriacivicadimodena.it alla sezione info.

MATTEO TONI IN CONCERTOMatteo Tonivoce chitarre Weissenborn e acusticheEnrico Stalio bassoGiulio Martinelli batteria, percussioniMartedì 19 aprile alle 21.30 in Sala grande si esibirà in concerto, in trio e come solista, Matteo Toni, cantante, chitarrista, autore, già voce della funk-reggae band Sungria e collaboratore di diversi artisti fra cui Caparezza, Après la Classe, Marlene Kuntz, Meganoidi.L’artista modenese presenterà l’EP di

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but EP Qualcosa nel mio piccolo, produced by Moltheni and Gilberto Caleffi for Still Fizzy Records. “Five intimate pieces, full of atmosphere, as enthralling as the very best in the funk-blues tradition”, according to RAW&WILD. A radical sound, made up of voice, slide guitar and the tapping of feet, accompa-nied by lyrics that tell of fragments of his own personal and artistic journey, as well as the stories of a disoriented (or pleasantly anaesthetised) generation. Free entrance, though seating is limited.

CALLCOMPAGNIA ARTIGIANALE LENZI LURINI & C. PRESENTSBICUSOn Tuesday 3rd May at 9.30pm the sala grande of Palazzo Santa Margherita will host the show entitled Bicus. Brevi interviste con uomini schifosi (“Brief Interviews with Hideous Men”) by David Foster Wallace, presented by the CALL company (Com-pagnia artigianale Lenzi-Lurini e C.), di-rected by Giuliano Lenzi, with Ugogiulio Lurini. Brief torture with hideous sounds will be provided by Marco Bianciardi.The scenery is provided by Porciatti & Fa-gioli, and it is a laLut/Festival Voci di Fonte production.The show presents six different re-readings from the numerous fake interviews by the American writer David Foster Wallace, enacting a sort of negative compendium of potential male attitudes: from the man who boasts of having seduced a girl with a

esordio Qualcosa nel mio piccolo, pro-dotto da Moltheni e Gilberto Caleffi per Still Fizzy Records. “Un notevole EP d’esordio – secondo RAW&WILD – cinque brani intimisti, d’atmosfera, trascinanti come nella mi-gliore tradizione funk-blues”. Un suono radicale, fatto di voce, di chi-tarra slide e del battito dei piedi che si accompagna a testi che raccontano fram-menti del suo itinerario personale e arti-stico e storie di una generazione disorien-tata o piacevolmente anestetizzata.Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

CALLCOMPAGNIA ARTIGIANALE LENZI LURINI E C.PRESENTA BICUSMartedì 3 maggio alle 21.30 la sala gran-de di Palazzo Santa Margherita ospiterà lo spettacolo Bicus. Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Walla-ce, presentato dalla compagnia CALL (Compagnia artigianale Lenzi-Lurini e C.), per la regia di Giuliano Lenzi, con Ugogiulio Lurini. Brevi torture con suoni schifosi di Marco Bianciardi.L’allestimento è a cura di Porciatti & Fagioli, la produzione laLut/Festival Voci di Fonte.La rappresentazione propone sei diverse riletture dalle numerose finte interviste dello scrittore americano David Foster Wallace e mette in scena una sorta di compendio in negativo di possibili at-teggiamenti maschili: dall’uomo che si vanta di aver sedotto una ragazza dal

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broken heart at an airport gate to the one who leaves her so as not to make her suf-fer. Each of the characters chooses to tell his story to an interlocutor, perhaps in re-sponse to a deep-felt need or perhaps for the satisfaction of representing himself, yet without managing to wipe away the im-pression of profound, desperate solitude that each of their stories brings to the sur-face.Entrance to the evening is free, though seating is limited.

LA SALA DE BAILE19TH-CENTURY DANCESOn Saturday 14th May at 8.30pm at the Palazzina dei Giardini, dancers from the Società di Danza – Scuola di Danza Otto-centesca of Modena will offer 19th-century dancing lessons, from the waltz to the qua-drille, to all those visiting the Anna Mala-grida exhibition. The initiative, organised on the occasion of the European Museum Night, is inspired by Anna Malagrida’s installation La sala de baile. The work, consisting of a piece of fabric shaped to resemble a 19th-century ball dress, in fact provides a contemporary reinterpretation of the ancient purpose of the building, originally the ballroom of the d’Este family court.The lesson, which will last about an hour, is free though booking is required. Call +39 059 203 2919 between Wednes-day and Sunday, 10.30am to 1pm, or write to [email protected].

cuore infranto ai cancelli dell’aeroporto a quello che la lascia perché non vuo-le farla soffrire. Ognuno dei personaggi sceglie di raccontarsi a un interlocutore, rispondendo, forse a un bisogno, forse a un compiacimento nel rappresentar-si, senza per questo riuscire a cancella-re l’impressione di profonda, disperata solitudine che ciascuna delle loro storie lascia trasparire.L’ingresso alla serata è gratuito fino a esaurimento posti.

LA SALA DE BAILEDANZE DELL’OTTOCENTOSabato 14 maggio alle 20.30 presso la Palazzina dei Giardini, danzatori del-la Società di Danza – Scuola di danza ottocentesca di Modena, impartiranno lezioni di ballo del secolo XIX, dal val-zer alla quadriglia, al pubblico che vorrà visitare la mostra di Anna Malagrida. L’iniziativa, organizzata in occasione della Notte Europea dei Musei, si ispira all’installazione di Anna Malagrida La sala de baile. L’opera, costituita da una forma in tessuto che allude a un abito di foggia ottocentesca riprende infatti in chiave contemporanea l’antica desti-nazione dell’edificio, in origine Casino delle Feste della corte estense. La lezione, della durata di un’ora circa, è a ingresso gratuito e su prenotazione(tel. 059 203 2919 da mercoledì a do-menica dalle 10.30 alle 13.00 oppure via mail all’indirizzo [email protected]).

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On this occasion the exhibition will be open until midnight.

BRUCIANDOA CREATION BY LENZ RIFRAZIONIOn Tuesday 24th May at 9.30pm in Pal-azzo Santa Margherita, Lenz Rifrazioni will present Bruciando, the third chapter of L’isola dei cani, by Maria Federica Maestri and Francesco Pititto, interpreted by Val-entina Barbarini, with music by Andrea Azzali.The performance features the short epic tale of an old prophet with a woman’s breasts who, in an unreal city full of law-yers, bankers, businessmen, clerks, typists and pimply boys, cries out all his impure loves and his need for God amidst the sibyls and the prophecies, the oracles, rev-elations and predictions. The company features Francesco Pititto, Maria Federica Maestri and Andrea Azzali. Entrance to the evening is free, though seating is limited. NODE10th and 11th June at Palazzo Santa Mar-gherita will mark the fourth edition of the International Festival of Electronic Mu-sic and Live Media, organised by Urban Blocks and Zymogen, with the collabo-ration of the Culture Councillorship of Modena City Council. For info and line up, see www.node-live.comwww.galleriacivicadimodena.it

Per l’occasione la mostra sarà aperta fino alle ore 24.00.

BRUCIANDO CREAZIONE DI LENZ RIFRAZIONIMartedì 24 maggio alle ore 21.30 a Pa-lazzo Santa Margherita Lenz Rifrazioni presenta Bruciando, terzo capitolo de L’isola dei cani, di Maria Federica Ma-estri e Francesco Pititto, interpretato da Valentina Barbarini, con le musiche di Andrea Azzali.In scena la breve epopea di un vecchio profeta con le tette di donna che in una città irreale popolata da avvocati, ban-chieri, faccendieri, impiegati, dattilogra-fe e ragazzi foruncolosi, annuncia con un guaito i suoi amori impuri e il suo bisogno di Dio tra sibille e profezie, ora-coli, rivelazioni e predizioni. Nella com-pagnia Francesco Pititto, Maria Federica Maestri e Andrea Azzali. L’ingresso alla serata è gratuito fino a esaurimento posti.

NODEIl 10 e 11 giugno a Palazzo Santa Mar-gherita quarta edizione del Festival In-ternazionale di Musica Elettronica e Live Media, organizzato da Urban Blocks e Zymogen con la collaborazione dell’As-sessorato alla Cultura del Comune di Modena.Informazioni e line up www.node-live.comwww.galleriacivicadimodena.it

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Ryoichi Kurokawa a / at Node, Festival Internazionale di Musica Elettronica e Live Media, edizione / edition 2010

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80 MILABAMBINIIN GALLERIACIVICA

I bambini incontrano l’arte contemporanea il laboratorio didattico per bambini dai 4 agli 11 anni dà i numeri.1994-2011100 laboratori per 100 mostre; 400 settimane di apertura; 80 docenti che a coppie, a rotazione, hanno accolto le classi in questi anni; 3200 classi per 80 mila bambini delle scuole dell’infanzia e scuola primaria; oltre 2000 bambi-ni accompagnati dai genitori il sabato pomeriggio, la domenica e i festivi; 12 delegazioni straniere (inglesi, danesi, spagnole, giapponesi, norvegesi) in visita.

I bambini incontrano l’arte contemporaneaeducational worksops dedicated to childrenbetween 4 and 11 years.1994-2011100 workshops for 100 exhibitions; 400 weeks of opening; 80 teachers who, in pairs, on a rotation basis, have welcomed school classes over the years; 3,200 classes for a total of 80,000 children from nurs-eries and primary schools; Over 2,000 children accompanied by their parents on Saturday and Sunday afternoons and pub-lic holidays; Visits from 12 foreign delega-tions (English, Danish, Spanish, Japanese and Norwegian).

EIGHTY THOUSAND CHILDREN IN THE GALLERIA

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E ancora, formazione: 12 anni di corso sull’uso del colore e sulle tecniche ar-tistiche per circa 100 docenti di scuo-le dell’infanzia e primaria ogni anno, alla scoperta di frottage, collage, papier collé, tecniche di stampa, uso del filo di ferro, scatole come scenari, disegno dal vero, sia come tecnica di base sia con ap-profondimenti sul ritratto, sul paesaggio urbano, sugli animali, sulla natura.È un’iniziativa del Settore Istruzione del Comune di Modena, Memo, Multicen-tro Educativo di Modena Sergio Neri, in collaborazione con la Galleria Civica di Modena.

And what’s more: Training: 12 years of teaching on the use of colour and artistic techniques to around 100 nursery and pri-mary school teachers every year, accompa-nying them in the discovery of frottage, collage, papier collé, printing techniques, the use of wire, boxed scenarios, life draw-ing, both as a technical grounding and as a starting point to analyse the portrait, the urban landscape, animals and nature.An initiative launched by the Education Sector of Modena City Council together with MEMO, the Multicentro Educativo Modena Sergio Neri in collaboration with the Galleria Civica di Modena.

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DAB 3DESIGN PERARTSHOPE BOOKSHOP

Il 30 aprile alle 18.00 inaugura negli spazi adiacenti al bookshop di Palazzo Santa Margherita la terza edizione di DAB, mostra di oggetti d’arte e di de-sign progettati da giovani artisti italia-ni destinati agli spazi commerciali dei musei.Nata nel 2006, l’iniziativa presenta gli esiti dell’omonimo concorso riservato ai progettisti under 35 di tutta la nazione, invitati a proporre idee in grado di con-frontarsi con la ricerca contemporanea e a rinnovare la tipologia degli ogget-ti da commercializzare negli artshop e bookshop museali.

On 30th April at 6pm in the spaces ad-jacent to the Palazzo Santa Margherita bookshop, there will be the inaugura-tion of the third edition of DAB, the exhibition of art and design objects cre-ated by young Italian artists for sale in museum shop spaces.The initiative, which began in 2006, presents the outcome of the competition of the same name for designers under the age of 35 from across the nation, invited to put forward ideas capable of reflecting contemporary research on the level of design language, and renewing the typology of objects to be commer-

DAB 3 DESIGN FOR ARTSHOPS AND BOOKSHOPS

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Promosso dal GAI, Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzata dall’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena, il concorso ri-entra nel progetto DE.MO., sostegno al nuovo design e alla mobilità, che vede come partner il Ministero per i beni e le attività culturali e in particolare la Dire-zione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contempora-nee (PaBAAC) e la Direzione Genera-le per la valorizzazione del patrimonio culturale.

cialised in museum artshops and book-shops. Promoted by GAI, the Asso-ciation for the Circuit of Young Italian Artists and implemented by the Ufficio Giovani d’Arte of Modena City Council, the competition is part of the DE.MO. project, which provides support to new design and mobility, and whose partners are the Ministry for Cultural Heritage and Activities, in particular the Head Office for Landscapes, Fine Arts, Ar-chitecture and the Contemporary Arts (PaBAAC) and the Head Office for the

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pagina / page 61 Giovanna Camporese, I love Sushi, 2010 pagina / page 62 Ettore e Vincenzo Mangione, Cyrano, 2010

In mostra i prototipi di Chiara Angioli, Federico Archidiacono, Pietro Baraldi, Gaspare Buzzatti, Giovanna Campore-se, Ctrlzak di Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos (vincitori del Premio spe-ciale MiBAC – Patrimonio culturale), Caterina di Paolo e Lisa Di Carlanto-nio, Martina Ferrara, Giacomo Festa, Gian Piero Giovannini e Rosario Caro-tenuto, Gruppo Arch\2 di Dante Anto-nucci e Laura Crognale, Ettore e Vin-cenzo Mangione, Manuela Mancioppi, Alessandro Martorelli, Francesca Melis, Francesca Pasquali, Silvia Perindani con Antonia Iurlaro e Emanuele Pavarotti, Alessandra Ragusa, Maria Luisa Rus-so, Anna Saccani con Monica Pastore e Anna Silvestri, Flavia Salvadori, Viola Troiano, Maddalena Vantaggi, Valerio Vinciguerra, Clizia Welker.Presso il bookshop di Palazzo Santa Margherita sarà inoltre possibile acqui-stare gli oggetti progettati da Matteo Di Ciommo, Federica Perini, Mauro Sod-du e Silke De Vivo, selezionati e messi in produzione dalla ditta Raggio Verde di Rubiera (RE).La mostra resterà aperta fino al 19 giugno.

valorisation of Cultural Heritage. The display features prototypes by Chiara Angioli, Federico Archidiacono, Pie-tro Baraldi, Gaspare Buzzatti, Giovanna Camporese, Ctrlzak featuring Katia Me-neghini and Thanos Zakopoulos (win-ners of the special MiBAC Prize for Cul-tural Heritage), Caterina di Paolo and Lisa Di Carlantonio, Martina Ferrara, Giacomo Festa, Gian Piero Giovannini and Rosario Carotenuto, Gruppo Arch\2 featuring Dante Antonucci and Laura Crognale, Ettore and Vincenzo Man-gione, Manuela Mancioppi, Alessandro Martorelli, Francesca Melis, Francesca Pasquali, Silvia Perindani with Antonia Iurlaro and Emanuele Pavarotti, Ales-sandra Ragusa, Maria Luisa Russo, Anna Saccani with Monica Pastore and Anna Silvestri di Mestre, Flavia Salvadori, Vio-la Troiano, Maddalena Vantaggi, Valerio Vinciguerra and Clizia Welker.At the Palazzo Santa Margherita book-shop it will also be possible to pur-chase the objects designed by Matteo Di Ciommo, Federica Perini, Mauro Soddu and Silke De Vivo, selected and produced by the Raggio Verde company of Rubiera (RE).The exhibition will remain open until 19th June 2011.

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STIFTERSDINGE

… una composizione per cinque pianoforti senza pianisti, una sceneggiatura senza attori, una performance senza interpreti …

Heiner Goebbels, compositore eclet-tico che ha segnato la scena contem-poranea con il suo “teatro musicale”, presenta per la prima volta in Italia Stifters Dinge, installazione performati-va fra teatro e musica creata nel 2007. Un lavoro senza attori e musicisti che fa parlare gli oggetti, letteralmente anima-ti in una scena a sua volta mobile che cambia costantemente.

Heiner Goebbels concezione, musica, regiaKlaus Grünberg luci, scene, videoWilli Bopp suonoHubert Machnik programmazione

… a composition for five pianos without pianists, a stage without actors, a performance without performers…

The eclectic composer Heiner Goebbels has made his mark on the contemporary scene with his “musical theatre”. Here, for the first time in Italy, he presents his Stifters Dinge, a performance installation that lies between theatre and music, created in 2007. A work without actors or musicians which allows animated objects to literally speak on a scene which is itself mobile and constantly changing.

Heiner Goebbelsconcept, music, directionKlaus Grünberg lights, scenes, videoWilli Bopp soundHubert Machnik programming

INSTALLAZIONE PERFORMATIVA DI HEINER GOEBBELSPERFORMING INSTALLATIONBY HEINER GOEBBELS

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in questa pagina e nella precedente / this page and previousStifter Dinge, ph. © Mario Del Curto

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27 maggio, ore 19.00 e 22.00 28 maggio, ore 19.00 e 22.00 Luogo da definire

Ingressointero € 10,00, ridotto € 9,00ridotto giovani fino a 27 anni € 5,00

Informazioni e acquisto biglietti Biglietteria del Teatro Comunale Luciano Pavarotticorso Canalgrande 85, Modena tel. 059 203 3010Info e biglietteria online www.teatrocomunalemodena.itwww.vivaticket.it Coproduzione di Theatre Vidy Lausanne con T&M-Nanterre Paris, Schauspiel-frankfurt, Berliner Festspiele - Spielzeit Europa, Grand Theatre Luxembourg; con il sostegno di Pro Helvetia - Fondazione svizzera per la cultura. Co-commissionato da artangel, Londra.Una coproduzione diAngelicA, Fondazione Teatro Comunale di Modena - l’Altro Suono festivalCon il sostegno di Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla CulturaIn collaborazione con Goethe-Institut Mailand, Emilia Romagna Teatro FondazioneVIE Scena Contemporanea FestivalGalleria Civica di Modena

Friday 27th May, 7pm and 10pm Saturday 28th May, 7pm and 10pmVenue to be decided

Entrance: €10, Concessions: €9Under 27s: €5

For information and ticket purchase (also by phone) contactTeatro Comunale Luciano Pavarotti Box Officecorso Canalgrande 85, Modena tel. +39 059 203 3010Info and Online Box Office www.teatrocomunalemodena.it www.vivaticket.it Co-produced by Theatre Vidy Lausanne with T&M-Nanterre Paris, Schauspielfrankfurt, Berliner Festspiele- Spielzeit Europa, Grand Theatre Luxembourg; with the support of Pro Helvetia – the Swiss foundation for cultural promotion. Co-commissioned by artangel, London.A co-production by AngelicA, the Teatro Comunale of Modena Foundation – the Altro Suono FestivalWith the support of the Emilia-Romagna Region – Culture CouncillorshipIn collaboration withGoethe-Institut Mailand, the Emilia Romagna Teatro FoundationVIE Scena Contemporanea FestivalGalleria Civica di Modena

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DÉJÀ-VUPHOTOGALLERY GENNAIO-MARZO 2011/ JANUARY-MARCH

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Under 18 per / for Lo spazio del sacropagina / page 69 visita guidata alla mostra / guided tour of the exhibition Lo spazio del sacro

condotta da / lead by Marco Pierinia sinistra / on the left Node presenta alla / at Palazzina dei Giardini

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Franco Guerzoni nel suo atelier / in his studio a fianco / on the right Davide Benati nel suo atelier / in his studio

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Per suonare Jerusalem per / for Lo spazio del sacroa sinistra / on the left Ricettario d’artista per / for Lo spazio del sacro

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VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA LO SPAZIO DEL SACROGUIDED TOURS OFLO SPAZIO DEL SACROEXHIBITION

Marco Pierini, direttore della Galleria Ci-vica di Modena e curatore de Lo spazio del sacro, ha accompagnato i visitatori lungo il percorso della mostra nei giorni 21 e 22 gennaio e 11 e 12 febbraio.(pagina 69)

Marco Pierini, director of the Galleria Civica of Modena and curator of Lo spazio del sacro, accompanied visitors through the exhibition itinerary on 21st and 22nd January, and on 11th and 12th February.(page 69)

NODE PRESENTA VAGHE STELLE E TILMAN EHRHORNNODE PRESENTSVAGHE STELLE AND TILMAN EHRHORN

Il 26 gennaio, per la prima volta alla Pa-lazzina dei Giardini, un appuntamento firmato Node, Festival Internazionale di Musica Elettronica e Live Media. Sotto la cupola dell’edificio storico si sono alterna-te le suggestioni sonore di Tilman Ehrhorn, uno dei protagonisti della scena musicale elettronica tedesca, e Vaghe Stelle, ultimo

progetto del musicista e producer Daniele Mana. (pagina 70)

On 26th January, the Palazzina dei Gia-rdini for the first time hosted Node, the International Festival of Electronic Music and Live Media. The cupola of the historic building presided over alternating sessions of the sounds of Tilman Ehrhorn, one of the protagonists of the German electronic music scene, and Vaghe Stelle, the latest project by the musician and producer Daniele Mana. (page 70)

ATELIER D’ARTISTAARTISTS’ ATELIERS

Il ciclo di visite agli studi degli artisti modenesi è proseguito il 16 febbraio con Davide Benati e il 15 marzo con Franco Guerzoni.(pagine 72 e 73)

The cycle of visits to the studios of Moden-ese artists continued on 16th February with that of Davide Benati and on 15th March with that of Franco Guerzoni. (pages 72 and 73)

RICETTARIO D’ARTISTA

Il 21 febbraio Cristina Spallanzani ha con-dotto un laboratorio dedicato ai bambini fra i 6 e gli 11 anni, guidati attraverso un itinerario composto di ‘scatole magiche’

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dalle quali raccogliere i materiali che più sembravano avvicinarsi alle emozioni su-scitate dalle opere della mostra Lo spazio del sacro, in modo da realizzare così un particolare “ricettario d’artista”.(pagina 74)

On 21st February Cristina Spallanzani car-ried out a workshop dedicated to children between 6 and 11 years of age, guided through an itinerary made up of ‘magic boxes’ from which to gather the materials that seemed to them to come closest to the emotions aroused by the works in the Lo spazio del sacro exhibition, so as to then put together a special ‘artists’ cookbook’.(page 74)

PER SUONARE JERUSALEM

Il 25 febbraio si è svolto un laboratorio musicale condotto da Donatella Bartolini e Patrizio Barontini, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Studi Musicali O. Vecchi - A. Tonelli di Modena. Rivolta ad un pubblico adulto, la serata è stata un’oc-casione per interagire con l’opera di Jaume Plensa allestita in sala grande per la mostra Lo spazio del sacro e composta da 18 gong.(pagina 75)

On 25th February a musical workshop was held by Donatella Bartolini and Patrizio Barontini, in collaboration with the Isti-tuto Superiore di Studi Musicali O. Vecchi - A. Tonelli of Modena. Aimed at an adult audience, the evening provided an oppor-tunity to interact with the work of Jaume

Plensa on display in the sala grande as part of the Lo spazio del sacro exhibition, con-sisting of 18 gongs.(page 75)

UNDER 18

Il 26 febbraio ha inaugurato la mostra esito del laboratorio didattico-espressivo del progetto Under 18 che organizza per-corsi d’arte contemporanea per ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di Modena, a cura di Sonia Fabbrocino. L’esposizione ha presentato le suggestioni, tradotte in forma di pensieri e di immagi-ni, scaturite dalla visione della mostra Lo spazio del sacro.(pagina 71)

26th February saw the inauguration of the exhibition arising from the didactic-ex-pressive workshop of the Under 18 project, which organises contemporary art itinerar-ies for children from the junior and senior high schools of Modena, curated by So-nia Fabbrocino. The exhibition presented the evocations, translated into forms of thought and images, arising from their visit of the Lo spazio del sacro exhibition.(page 71)

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Oscar Goldoni, Palazzina dei Giardini, 1978

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free magazine della Galleria Civica di Modena registrazione del Tribunale di Modena n. 2017del 24.11.2010

progetto grafico / graphic designGreco Fieni

traduzioni / translationsBennett Bazalgette-Staples

ufficio stampa esterno /off-site press officeCLP, Milano

hanno collaborato a questo numero / in collaboration withMatilde Barbieri, Gabriele Frasca, Serena Goldoni, Cristiana Minelli, Francesca Mora, Marco Pierini, Gabriella Roganti

crediti fotografici / photo creditsMonica Biancardi, Mario Del Curto, Serena Goldoni, Maurizio Malagoli, Anna Malagrida, Francesca Mora, Nicola Ronchetti, Simona Silvestri, Paolo Terzi, Alceo Trouché

pre-press e stampa / printed byEurotipo, Verona

Si ringraziano / thanks toMaria Bruna Bolognani, Ugo Cornia, Gabriele Frasca, Elena Gardella, Paola Ghirri, Lorena Loschi, Roberto Paci Dalò, Cinzia Pollicelli, Aldo Sisillo, Isabel Tejeda, Pierluigi Ugolotti

e inoltre: Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni

Galleria Civica di Modena

direttore / directorMarco Pierini

coordinamento generale / executive managerGabriella Roganti

curatrici / curatorsSilvia FerrariSerena Goldoni

responsabile allestimenti/ exhibition design managerFausto Ferri

amministrazione / administrationIsabel Sandri

ufficio stampa / press officeCristiana Minelli

comunicazione-design / communication-designGreco Fieni

segreteria generale / general secretaryDaniela Rinaldi

segreteria / secretaryPaola Carrubba

allestimenti / exhibition designGiuseppe De BartoloDaniele DiraccaMatteo Orlandi

progetto Collezione / Collection projectFrancesca Mora

stage / internMatilde Barbieriin copertina / cover

Davide Tranchina, Gorilla, 2000dalla serie Safari metropolitano

© 2011 Galleria Civica di Modena© gli autori per i testi © gli artisti e i fotografi per le immagini

Galleria Civica di Modena

corso Canalgrande 10341121 Modena ITALIAtel. +39 059 2032911 fax +39 059 2032932www.galleriacivicadimodena.itgalcivmo@comune.modena.itmuseo associato AMACI www.amaci.org

numero / number 2 anno / Year Iaprile / April 2011

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