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1997 2007 2007 2013 Città fare del per lo sviluppo idee e proposte per il futuro IL PASSAGGIO DI FASE dalla sperimentazione al funzionamento ordinario dieci anni

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19972007

20072013

Città faredel

per lo sviluppo

i d e e e p r o p o s t eper il futuro

I L P A S S A G G I O D I F A S Ed a l l a s p e r i m e n t a z i o n e a l f u n z i o n a m e n t o o r d i n a r i o

d i e c i a n n i

Città faredel

Città del fare IL PASSAGGIO DI FASEdalla sperimentazione al funzionamento ordinarioA cura dell'Area Comunicazione di Città del fare SCpAResponsabile: Carlo Cristarelli

TestiCarlo CristarelliGiuseppe Pescecon la collaborazione di Federica Iovinellae il contributo del team aziendale

EditingGiuseppe Pesce

StampaTipografia Grafis Print

© Copyright 2008Città del fare SCpAAgenzia Locale di Sviluppo

Pubblicazione realizzata con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e diCoesione, nell'ambito del "Programma Aggiuntivo CIPE / PTO, Sottoprogramma n. 6, Città del fare", Delibera CIPE n. 83/2002

I L P A S S A G G I O D I F A S EI L P A S S A G G I O D I F A S ERendere conto di ciò che èstato fatto e prospettarequel che ancora si può fare:ci è sembrato il modo più utileper descrivere il "passaggio difase" che sta attraversandol'Agenzia Città del fare SCpA.

È un passaggio di fase che, aben guardare, riguarda l'interosistema-paese. "L'Italia nonpuò perdere tempo" è unimperativo sul quale conven-gono tutti. Ciascun territorio èchiamato ad attivare le proprierisorse e le migliori energieper reagire ad una situazioneche molti definiscono di decli-no o di stagnazione.Per quanto è stato possibile econsentito, la sperimentazioneattivata dal 1996 nel territorioa Nord-Est di Napoli ha datoesiti misurabili e verificabili.

Di certo non ancora soddisfa-centi, ma sicuramente al disopra della media dei risultatiprodotti in altri territori chehanno operato con metodi estrumenti tradizionali. Iltempo, qui, non è andatoperso. Nello sforzo del pas-saggio dal dire al fare si è for-giato un nucleo essenziale dicompetenze che costituisce unelemento di garanzia per pro-seguire in via ordinaria le stra-tegie di sviluppo del SistemaTerritoriale, per il 2007-2013e per il futuro.

Questa sperimentazione èstata voluta dal Governonazionale e dall'UnioneEuropea per praticare le politi-che di sviluppo e coesione aduna dimensione più prossimaalle comunità amministrate.

Città faredel

Il Patto Territoriale perl'Occupazione e il ProgrammaAggiuntivo, disposto dal CIPEnel 2002 per consolidarne irisultati, si è concluso adicembre 2007. Il rendiconto del decennio disperimentazione è uno stimoload aprire la nuova fase: ren-dere ordinaria e permanentel'azione locale per lo svilup-po globale. Agire a livellolocale risulta necessario, ancorpiù in epoca di globalizzazio-ne. Il territorio è il luogo dovele imprese nascono, cresconoe si misurano con gli scenaricompetitivi dell'economia glo-balizzata. Occorre, dunque,una "competitività territoriale"intesa come adeguatezza dellecondizioni di contestoambientali, infrastrutturali,sociali, culturali, istituzionali,

amministrative, in cui la liberaimpresa possa svilupparsi, conil minor numero di impedi-menti e con l'accompagna-mento del sistema pubblico.

Il Piano di Azioni integratedelinea il futuro possibile.L'apertura della nuova fase èaffidata alle volontà politicheed istituzionali di consolidare,migliorare e sviluppare leinnovazioni prodotte.

Osvaldo CammarotaDirettore GeneraleCittà del fare SCpA

Città faredel1997

2007

perlo sviluppod i e c i a n n i

la fase di sperimentazione

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perlo sviluppo

per il sistema produttivo

per l’inclusione e il ben-essere sociale

per l’ambiente e il territorio

per l’innovaziona amministrativa

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Il Sistema TerritorialeCittà del fare è il patrimoniodi persone, luoghi, prodotti,servizi, idee e valori ammini-strato da dieci Comuni del-l'area a Nord-Est di Napoli:Acerra, Afragola, Brusciano,Caivano, Cardito,Casalnuovo di Napoli,Castello di Cisterna,Crispano, Mariglianella ePomigliano d'Arco.Un territorio tra i più densi ecomplessi della Campania, alcentro dei Corridoi di sviluppoeuropeo I e VIII, dotato digrandi potenzialità, che siestende su una superficie di136 kmq ed ospita una popo-lazione di circa 300mila abi-tanti.

Negli ultimi dieci anni, questiComuni, insieme alla Provinciadi Napoli, al Consorzio ASINapoli ed alle rappresentanzeeconomiche e sociali del terri-torio, hanno tracciato un per-corso condiviso, avviato conl’esperienza del PattoTerritoriale per l'OccupazioneNapoli Nord-Est e consolidatocon la costituzione dellaprima Agenzia Locale diSviluppo della Campania:Città del fare SCpA.

Negli anni delle politiche diintegrazione europea e delnuovo quadro di riformanazionale di decentramento, iComuni sono stati chiamati apassare da amministratori di

per lo sviluppo

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risorse centrali a promotoridi sviluppo locale. In questoprocesso di innovazione, siinserisce la sfida della Cittàdel fare: strutturare e ren-dere operativi nuovi stru-menti e modalità di azionecapaci di conferire competi-tività al Sistema Territoriale.Creando adeguate condizio-ni di contesto. Aumentandoefficacia, efficienza ed eco-nomicità delle funzioni pub-bliche in ambito locale.Partendo dai reali fabbisognidel territorio e agendo sem-pre sulla base di scelte con-certate e condivise.

Il complesso delle realizza-zioni è stato possibile graziea numerosi canali di finan-ziamento, dal PTO alProgramma Aggiuntivo CIPE,dal POR Campania 2000-2006 al Progetto Integrato“Città del fare”.

il pto

Nel 1996, i Comuni a Nord-Est di Napoli, la Provincia diNapoli e il Consorzio ASINapoli, insieme a partisociali ed economiche,hanno deciso di “stringereun patto” per promuovere losviluppo e l’occupazione.

Nel 1997 il Governo italianoe l'Unione Europea hannoinserito il Patto per l'AreaNapoli Nord-Est nel pro-getto pilota “Patti Territorialiper l'Occupazione”.L’obiettivo era sperimentarenuove strategie di sviluppo“dal basso”, fondate su unampio partenariato istituzio-nale e socio-economico.Caratterizzate da un approc-cio integrato e plurisettorialee finalizzate a creare lemigliori condizioni di conte-sto (ambientale, economino,sociale e amministrativo) peraccompagnare la crescitaeconomica ed occupazionale

nelle aree più svantaggiatedell'Unione.

Al termine di una lunga edarticolata attività di concer-tazione, nel 1998 il Parte-nariato del Patto ha identifi-cato lo scenario di "sviluppopossibile", definendo unprogramma di iniziative con-crete da realizzare. La responsabilità di attua-zione è stata affidata allasocietà consortile costituitadai Comuni (la Patto perl'Area Napoli Nord-Est)in qualità di SoggettoIntermediario Locale (SIL).

Tra il 1999 e il 2001, questainnovativa esperienza diprogrammazione negoziata,attraverso l'utilizzo di risorsenazionali e comunitarie, haattivato investimenti sul ter-ritorio per circa 58 milionidi euro (di cui 18 di cofinan-ziamento di privati e 6 di

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Enti Locali), realizzando 186iniziative progettuali e cre-ando oltre mille posti dilavoro. Gli interventi realizzatihanno contribuito a favorire losviluppo del tessuto impren-ditoriale locale, la valorizza-zione del settore agricolo, lariqualificazione del territorio edell'ambiente, la definizionedi politiche attive per il lavo-ro, per la qualità della vita el’inclusione sociale.

Alla fine del 2001, ricono-scendo nei PTO un modelloesemplare di gestione dei

processi di sviluppo locale, ilMinistero dell’Economia edelle Finanze ha deciso dirafforzare e consolidare lebuone prassi sperimentate.

Sulla base delle indicazionidel CIPE (Delibera n. 83/2002), è stato così impo-

stato un ProgrammaAggiuntivo dei dieci PTO, avalere sulle risorse residue.

Tra il 2002 e il 2007, iComuni a Nord-Est di Napolihanno potuto beneficiare dioltre 16 milioni di euro, perla realizzazione di ulterioriinterventi progettuali.La cui realizzazione è statagarantita da un nuovo sog-getto: l’Agenzia Locale diSviluppo Città del fare SCpA,evoluzione della precedentesocietà consortile del Patto.

Il Patto Territoriale perl’Occupazione (PTO)

è lo strumento promosso

dall'Unione Europea nel 1997,

per creare progetti di sviluppo

locale e nuova occupazione. In

tutto il territorio comunitario

sono stati realizzati a titolo

sperimentale 89 PTO, di cui 10

in Italia, 2 in Campania.

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Nel 2002, sulla base del successodel PTO, i Comuni a Nord-Est diNapoli, la Provincia di Napoli ed ilConsorzio ASI Napoli hannocostituito l'Agenzia Locale diSviluppo Città del fare SCpA,per continuare a promuovere informa associata azioni di sviluppolocale ed innovazione ammini-strativa.L'Agenzia è nata come bracciooperativo dei Comuni per attuareinterventi a scala sovracomunale,adottando tecniche e modalitàoperative di avanguardia, in lineacon i processi di innovazioneamministrativa e tecnologica. Manon solo.Città del fare SCpA, infatti, eser-cita anche una più generale fun-zione di agency, ovvero di rac-cordo tra Istituzioni, Cultura,Economia e Società del SistemaTerritoriale e nella filiera istitu-zionale (Comuni, Provincia diNapoli, Regione Campania, StatoItaliano, Unione Europea e… restodel mondo).

l’agenzia

Il processo di sviluppodella Città del fare èstato saldamente fondatosu un “principio-guida”:garantire la massimapartecipazione possibiledel territorio.I tavoli di concertazionedella Città del fare, attra-verso incontri e seminari,convegni e conferenze programmatiche,hanno visto la partecipazione di ammini-stratori locali e dei principali decisoripubblici e privati, i cosiddetti “attori loca-li”. Sono state inoltre attivate, laddovepossibile, modalità di coivolgimento diret-te ai singoli cittadini.Da questo patrimonio di contributi, unitoad una puntuale ricognizione ed analisidelle risorse territoriali, sono nati i docu-menti di programmazione (dalDocumento di Orientamento Strategicodel 2002 al Documento Strategico LocaleCittà del fare 2007-2013) nei quali èrappresentata la domanda di sviluppo delSistema Territoriale e la strategia operati-va per corrisponderla.

Il Partenariato territoriale

nato dall’esperienza del Patto

e poi dell’Agenzia è una rete

stabile di enti e aziende,

associazioni, professionisti,

attori del mondo finanziario e

di quello accademico, della

ricerca e della formazione,

continuamente chiamati al

confronto sulle strategie più

efficaci per lo sviluppo locale.

la condivisione

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La strategie elaborate per ren-dere più competitivo il SistemaTerritoriale Città del fare sonocomplesse e dinamiche,perchè complessi ed in conti-nua evoluzione sono il territo-rio e le problematiche che loattraversano.

In generale, tramontata ormail’epoca degli “aiuti esterni”, ilrilancio dello sviluppo passaattraverso il miglioramentodelle “condizioni di contesto”,puntando sempre di più allavalorizzazione delle risorseendogene in un quadro disostenibilità ambientale esociale.

L’aumento di efficacia, effi-cienza ed economicità dellefunzioni pubbliche in ambitolocale è la precondizioneessenziale.

Nelle pagine seguenti, sonosinteticamente riportati i prin-cipali interventi realizzati negliultimi dieci anni per il sistemaproduttivo, per il lavoro e laformazione, per l’ambiente e ilterritorio, per l’innovazioneamministrativa, per il sociale. Interventi realizzati grazieall’integrazione di molteplicicanali di finaziamento, trafondi pubblici comunitari,nazionali, regionali e locali, ecofinanziamenti dei privati.

strategie e strumentiCittà faredel19972007

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Nel corso del Forum PA 2004(Roma, aprile 2004), il pro-getto di evoluzione dellaSocietà di gestione del "PattoTerritoriale per l'OccupazioneNapoli Nord-Est" in AgenziaLocale di Sviluppo è statopremiato con un "Award diEccellenza", nell'ambito delPremio "Sfide 2004. Azioniinnovative per lo sviluppo ter-ritoriale". L'iniziativa, cheteneva conto sia dell'idea pro-gettuale che dei risultati con-seguiti, era promossa dallaPresidenza del Consiglio deiMinistri e dal Forum PA (incollaborazione con SDABocconi, Italia Lavoro, Censise Confindustria), al fine dipromuovere e diffondere lebuone prassi sperimentate daPubbliche Amministrazioni inmateria di sviluppo locale.

L'esperienza di evoluzione daPTO ad Agenzia è stata pre-sentata anche l'anno seguenteal Forum PA 2005 (Roma,maggio 2005), dove Città delfare SCpA è stata protagonistadella "Giornata degli innova-tori", inserita nell’ambito delProgramma "Cantieri" delDipartimento della FunzionePubblica.

In occasione del Forum PA2007 (Roma, maggio 2007),ha riscosso grande interessel’esperienza del ProgettoPr&IL, ritenuto un valido stru-mento di crescita, innovazionee sviluppo locale, capace distimolare le dinamiche delmondo del lavoro, sia rispettoal fabbisogno produttivo deltessuto imprenditoriale, cheall'universo di offerta occupa-zionale del territorio.

Sul fronte degli interventi perlo sviluppo sostenibile,

esperienza di successo

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Sulla base del patrimonio diesperienze acquisite nell’ulti-mo decennio, Città del fareSCpA ha elaborato proposte estrategie per il prossimo ciclodi programmazione regionale-europea, pronte a svilupparsiin un concreto Piano d’Azionee in interventi progettuali darealizzare nei prossimi anni.

Con il progetto Città del fare2007-2013, l’Agenzia hadefinito un sistema di obietti-vi, funzioni e strategie indi-spensabili per affrontare lesfide della nuova programma-zione, rafforzando i processidi governance e government.

La nuova fase di sviluppo èdelineata dal DocumentoStrategico Locale (DSL) Cittàdel fare 2007-2013, elabora-to a seguito di un lungo edarticolato percorso dianalisi territoriale econcertazione.

per il futuroCittà faredel19972007

l’Agenzia è stata invitata apartecipare al terzoCongresso Mondiale del-l’Educazione Ambientale(Torino, ottobre 2005)

Il PNUD (Programma delleNazioni Unite per loSviluppo) ha ringraziato iComuni della Città del fare“per aver impegnato la pro-pria Agenzia a trasferiretecniche e modalità utili apromuovere sviluppo endo-geno e autopropulsivo nellaprovincia di Granma aCuba” (aprile 2004)

Le strategie di comunica-zione messe in campopresso i Comuni a Nord-Estdi Napoli, infine, sono statepresentate al Com.PA2007, Salone europeo dellaComunicazione Pubblica(Bologna, novembre 2007).

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Grande industria e PMI, auto-mobili e agricoltura, aerospa-zio e tessile, servizi e logisti-ca: il Sistema Territoriale siconfigura come un "soggettoproduttore complesso". Unterritorio caratterizzato dauna grande varietà di attivitàproduttive che sconta le criti-cità strutturali dell'economiameridionale ed i limiti cultu-rali. Si parla ancora troppo di“indotto della grande indu-stria” e troppo poco di “filieraproduttiva”. E le PMI, chepotrebbero essere il grandemotore di questo sistema,sono poco propense a con-sorziarsi e non riescono acogliere le opportunità delnuovo mercato globale.

Nel 1997, quando fu avviato ilPTO, fu immediatamentechiaro che il bisogno vitale delterritorio era quello di rende-re il sistema produttivo piùcompetitivo.Tramontato ormai il modellofordista e la mera logica degli"aiuti per il Mezzogiorno", sipreferì una nuova strategia,che puntasse al miglioramen-to delle condizioni di conte-sto, creando innanzituttonuove infrastrutture a servi-zio delle aziende del territo-rio. Negli ultimi dieci annisono stati investiti oltre 7,3milioni di euro per bonificarearee dismesse e realizzareopere di urbanizzazione cherendessero sempre più acces-

peril sistemaproduttivod i e c i a n n i

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sibili e meglio praticabili lezone industriali del territorio,adeguandole alle esigenzedelle aziende locali, integran-do i servizi per la produzione,l'innovazione tecnologica, lariqualificazione ecologica.

Nella terra delle mele annur-che e dei pomodori sammar-zano, delle patate e di tantealtre primizie, è stata natural-mente sostenuta anchel'agricoltura, attraverso unaserie di interventi mirati,come la promozione delleproduzioni locali e la creazio-ne di centri di servizi, con uninvestimento complessivo cheha superato i 4 milioni dieuro.

I finanziamenti piùconsistenti sono stati quelliper gli incentivi alle PMI:oltre 13 milioni di euro percreare nuovi impianti produt-tivi o per ammodernare quelli

esistenti, per rendere leaziende locali più competitivesu un mercato che si rinnovasempre più velocemente.

Un mercato sempre piùplanetario e senza confini, sulquale anche i Comuni a Nord-Est di Napoli hanno comincia-to ad affacciarsi grazie allediverse iniziative diinternazionalizzazionerealizzate da Città del fareSCpA, che negli ultimi diecianni ha tessuto significativereti di relazioni con diversiPaesi del mondo.

Nell'ambito del PTO sono statirealizzati 5 progetti infra-strutturali che hanno consen-tito (attraverso opere di boni-fica, urbanizzazione primariae secondaria, ristrutturazionedi siti dismessi) di recuperarearee industriali per un'esten-sione complessiva di oltre600mila mq.Agli oltre 4 milioni di euro difinanziamenti si sono aggiunti1,5 milioni spesi dagli EntiLocali, per un ammontarecomplessivo di circa 5,5milioni.

Grazie a questi investimenti, ilterritorio si è dotato di infra-strutture funzionali all'inse-diamento di piccole e medieimprese. Tra gli interventi piùsignificativi, c'è il recuperodell'ex biscottificio Colussi diCasalnuovo, area dismessatrasformata in un Polo dellamoda che ospita una decina diimprese del settore

infrastrutture

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tessile/abbigliamento.Il PIP (Piano per gliInsediamenti Produttivi) dellaex-Colussi è stato completatograzie al Progetto IntegratoCittà del fare, attraverso ilquale l'Agenzia ha contribuitoa completare anche le aree PIPdi Acerra e Brusciano, amigliorare i collegamenti stra-dali di Pomigliano eCasalnuovo e a promuovereinterventi anche per i Comunipiù piccoli.

Mariglianella, ad esempio, haottenuto 842mila euro perrealizzare la rete idrica efognaria a servizio dellazona industriale. Mentre aCastello di Cisterna914mila euro sono servitia finanziare i lavori per lariqualificazione dell'exstazione Circumvesuvianae creare al suo posto un

Centro di servizi alle imprese.Per questi ultimi due inter-venti, i Comuni hanno benefi-ciato anche di 100mila eurodel Fondo Incentivante, inter-vento avviato nell'ambito delProgramma Aggiuntivo persostenere le Amministrazionicomunali nell'elaborazioneprogettuale di opere da can-didare a finanziamento pub-blico.

Il Polo Modadi Casalnuovofinanziato con oltre 1 milione

di euro, è nato dal recupero

dell'ex-biscottificio Colussi,

un'area dimessa di 14mila mq

ristrutturata per accogliere

atelier e laboratori di imprese

del tessile-abbigliamento,

offrendo nuove opportunità di

sviluppo alla radicata tradizio-

ne sartoriale.Il Centro Serviziper le Imprese diCastello di Cisterna finanziato con circa 1,4 milionidi euro di fondi regionali, sor-gerà al posto della vecchia sta-zione Circumvesuviana e darànuovo impulso alle attivitàproduttive del territorio attra-verso maggiori standard diinformazione, coordinamento epromozione di iniziative.Grazie al progetto di recupero,inoltre, la zona ritroverà anchela propria vocazione di "spaziopubblico" a disposizione dellacollettività, con tanto di areeverdi e teatro all'aperto.

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All'agricoltura, importante risorsadel territorio a Nord-Est diNapoli, ha riservato particolareattenzione il PTO.Per ammodernare il settore edintrodurre tecniche innovative,infatti, sono stati realizzati7 interventi mirati, erogandocirca 220mila euro.

Con un finanziamento di oltre1,9 milioni di euro sono nati2 centri di servizi per il settoreortofrutticolo, con un investimen-to totale, grazie all'intervento deiprivati, che ha sfiorato i 3milioni. Con altri 400mila euro difondi pubblici è stato realizzatoun centro per le produzioni flo-rovivaistiche, costato complessi-vamente 600mila euro.

Per promuovere le produzionivinicole locali, infine, è statofinanziato con 350mila euro ilConsorzio "Università del Vino",promosso dalla Provincia diNapoli.

agricoltura incentivi alle pmi

Per favorire lo sviluppo e consolidare iltessuto delle piccole e medie impresedel territorio, con il PTO sono stati ero-gati circa 12,7 milioni di euro, finan-ziando 56 progetti di creazione oammodernamento degli impiantiproduttivi. I finanziamenti pubblicisono stati un buon volano.Per ristrutturare, ampliare o trasferirele aziende, i privati hanno infatti attiva-to un importante cofinanziamento el'investimento totale è arrivato a supe-rare i 28,5 milioni di euro.Solo poco più di 440mila euro, invece,sono andati agli appena 3 progetti dicooperazione tra PMI, a confermadella scarsa propensione a consorziarsisolitamente denunciata dalle impresecampane. In ogni caso, con il cofinan-ziamento dei privati l'investimentototale ha quasi raggiunto i 900milaeuro.

Altri incentivi alle imprese del territoriosono stati erogati negli ultimi annidirettamente dalla Regione Campania,attraverso i bandi del ProgettoIntegrato Città del fare.

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L'apertura internazionale delSistema Territoriale ha avutoinizio nel 2002 con una sol-lecitazione del Programmadelle Nazioni Unite per loSviluppo Umano (PNUD) apartecipare ai progetti di svi-luppo locale avviati nellaProvincia di Granma (Cuba).

Il progetto sperimentaleappositamente concepito conil "Protocollo di gemellaggiocon Granma" ha consentito dimettere a punto un modelloed una strategia di interna-zionalizzazione fondato sullacostruzione di reti relazionalicomplesse, ovvero tra istitu-zioni, cultura, economia esocietà di Sistemi Territorialidi altre parti del mondo inte-ressati a promuovere svilup-po endogeno con processipartecipativi, partenariali econcertativi.

Con il progetto FareInternazionalizzazionel'Agenzia ha potuto rilevarela propensione delle impresea costruire reti relazionaliinternazionali ed ha svilup-pato “Protocolli pilota dicooperazione e collabora-zione” per lo sviluppo terri-toriale con la regione argen-tina di Santa Fe e con lemunicipalità amazzoniche(Brasile) di Santarém,Abaetetuba, Conceiçao doAraguaia.

Altri rapporti, nel quadrodella medesima strategia,sono stati avviati con alcuneregioni della Francia, per ilsettore aerospaziale, e con leCamere di Commercio italia-ne di Houston e Toronto, peri settori aerospaziale etessile. Sono state costruitenuove relazioni con le regionidi Lambayaque (Perù) eDerna (Libia).

Sono stati avviati rapporti discambio culturale con laColombia e con alcune regio-ni balcaniche.

Le esperienze maturatehanno trovato ampio ricono-scimento internazionale,come dimostrano i rapportistretti con il Programma diSviluppo Umano della NazioniUnite. Ma anche in ambitonazionale, regionale e locale,come confermano gli incari-chi di assistenza tecnica con-feriti all'Agenzia.Tra i più recenti, quello asse-gnato dalla Provincia diNapoli per le attività di coo-perazione con lo Stato brasi-liano del Parà, da cui è nato ilprogetto Coo.Parà.

internazionalizzazioneCittà faredel19972007

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Come gran parte dell'entro-terra, anche l'area a Nord-Estdi Napoli subisce il "troppo-pieno" della grande metropoli:distretti industriali, ediliziapopolare e post-terremoto,incremento demografico.Ai quali corrispondono inquinamento e degradoambientale, abusivismo diffu-so, abbandono dei centri sto-rici e crescita di periferieurbane prive di servizi.Avere il polso di una realtàche cambia, proporre un’in-versione delle tendenze nega-tive, migliorare le cosiddettecondizioni di contesto: sonoqueste le premesse necessarieper promuovere uno sviluppoinclusivo del Sistema Territoriale.

Il PTO ha dato un impulsosignificativo al rilancio urba-nistico del territorio, attivando(tra finanziamenti pubblici eprivati) un investimento com-plessivo di oltre 11,5 milionidi euro.Fondi utilizzati per i centristorici, dove è stato avviato ilrecupero di importanti edifici,come i castelli di Acerra e diCaivano. Ma anche per riqua-lificare la viabilità cittadina,creare nuovi parcheggi estrutture sportive e per iltempo libero.Negli ultimi dieci anni, inoltre,sono stati spesi circa2,4 milioni di euro solo perfinanziare la realizzazione diaree verdi attrezzate.

perl’ambiente eil territorio

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Con il progetto La CittàSostenibile, l'Agenzia hainoltre promosso, presso iComuni della Città del fare,l'Agenda 21 locale, rece-pendo i più innovativi indi-rizzi internazionali e comu-nitari in materia di politicheurbane e di sostenibilitàambientale.

Un percorso avviato nellaconvinzione che non esistesviluppo senza un territorio“sano”, e che la tutelaambientale è un presuppo-sto essenziale per qualsiasiintervento di programma-zione.

Il PTO ha finanziato con1,5 milioni di euro (ai quali sisono aggiunti circa 700milaeuro di cofinanziamento deiComuni) il recupero di quattroedifici di interesse storico dadestinare a scopi educativi esociali: il Castello Baronale el'ex-casa mandamentale diAcerra, il Palazzo Montanino diPomigliano d'Arco ed ilCastello medievale di Caivano.

Quasi 4,5 milioni, invece,sono stati utilizzati per la rea-lizzazione di 14 interventi diriqualificazione - viabilità,parcheggi, arredo urbano - aiquali i Comuni hanno contri-buito con 1,5 milioni (per uninvestimento complessivo chesupera i 6 milioni di euro).

Per ristrutturare ed ampliare lestrutture sportive diPomigliano d'Arco eCasalnuovo, dove è stato rea-lizzato anche un cinema mul-

tisala, sono stati infine investi-ti circa 3,4 milioni di euro, dicui 1,3 milioni a carico delPTO.

Da vecchia discarica abbando-nata, la Vasca Taglia di Carditoè stata trasformata in unadelle aree di verde attrezzatopiù grandi dell'intera provinciadi Napoli, anche grazie alsostegno di Città del fareSCpA, che negli ultimi diecianni ha attivato finanziamentiper oltre 1,8 milioni di euro.

Altri 500mila euro sono servitia finanziare i "Giardini d'infan-zia" di Pomigliano d'Arco, doveè stata avviata pure la realiz-zazione dei parchi "Giardinodei miti" e "Parco della acque". Una piccola area di verdeattrezzato è stata realizzataanche a Casalnuovo, con unfinanziamento di circa100mila euro.

riqualificazione urbana

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In sintonia con i più innovativiindirizzi in materia di sostenibi-lità ambientale e sociale, Cittàdel fare SCpA ha avviato nel2004 il progetto La CittàSostenibile, essenzialmentefinanziato con le risorse del P.A.CIPE. Il complesso programma,contenitore di numerose iniziati-ve, ha introdotto il processo diAgenda 21 Locale nei Comuni aNord-Est di Napoli, con l'ambi-zioso obiettivo di promuovereun nuovo modello di governanceambientale, favorendo“la diffusione e assunzionedi regole, scelte e comporta-menti individuali e collettivi con-cretamente orientati alla compa-tibilità e alla sostenibilità dellosviluppo territoriale”.L'Ufficio di Sistema A21 è statocosì la cabina di regia di diverselinee di intervento: dalla ReteTerritoriale per l'EducazioneAmbientale - ReTEA (che hapromosso forme strutturate dicooperazione in materia di

educazione allo sviluppo soste-nibile tra scuole, associazioni eIstituzioni), al ProtocolloAmbientale per lo SviluppoSostenibile della Città del fare,un documento che ha chiamatogli attori locali a sottoscrivereprecisi impegni per il futuro.Fino alla realizzazione di unRapporto sullo Statodell'Ambiente della Città del faree di singoli Rapporti comunali,che rappresentano il primopasso per l'avvio di un vero eproprio sistema permanente dimonitoraggio ambientale delterritorio.

agenda 21 localeAgenda 21, “le cose

da fare nel XXI secolo”

è il documento sottoscritto da

170 Paesi di tutto il mondo in

occasione della conferenza

delle Nazioni Unite su

Ambiente e Sviluppo di Rio de

Janeiro del 1992. Nella strate-

gia proposta, giocano un ruolo

decisivo le comunità locali.

Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente (RSA)è un indispensabile strumentodi conoscenza delle criticitàambientali del territorio, utile aprogrammare e valutare (se-condo criteri di sostenibilità) lepolitiche di sviluppo e trasfor-mazione del territorio.Nell'ambito del progetto “LaCittà Sostenibile” è stato rea-lizzato l’RSA del SistemaTerritoriale, elaborato a segui-to di un articolato percorso diricerca, condivisione e parteci-pazione. Inoltre, le Ammini-strazioni di Caivano e Carditohanno richiesto la realizzazio-ne del proprio RSA comunale.

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Negli ultimi decenni, l’incre-mento demografico, l’abban-dono dei vecchi centri storicie la nascita di grandi quartieriperiferici, la disoccupazione,la povertà crescente e l’inade-guatezza dei servizi pubblici,hanno contribuito in mododeterminante a far precipitarela qualità della vita nell’entro-terra napoletano.Uscire dalle emergenze cheattanagliano il territorio erilanciare lo sviluppo significasoprattutto restituire allapopolazione residente ade-guati standard di vivibilità.Migliorando i servizi, fronteg-giando il disagio, promuoven-do opportunità per tutti.

Nonostante qualche accennodi ripresa, il Sistema Terri-toriale continua a registrare itassi di disoccupazione piùalti della provincia di Napoli.Il valore generale si aggiraintorno al 30 per cento, maraggiunge punte preoccupantitra i giovani e le donne.Alla stagnazione del mercatocorrisponde anche una scarsaqualificazione del capitaleumano. E si avverte sempre dipiù la necessità di mettere lapersona (lavoratore, disoccu-pato o inoccupato che sia) alcentro degli interventi, affin-ché le competenze possanosaldarsi sempre di più con lereali esigenze delle aziendedel territorio.

perCittà faredel19972007

l’inclusione e ilben-essere sociale

d i e c i a n n i

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Dal Patto all'Agenzia, la stra-tegia proposta e sviluppatanegli ultimi dieci anni è stataquella del fare “formazionecontestualizzata”.Ovvero, raccordare le azioniformative alla realtà e alledinamiche di crescita del ter-ritorio. Chiamando in causauna molteplicità di soggetti,dalle strutture di formazione(scuole, università, enti spe-cializzati) alle imprese, chesentono il bisogno di innovarei loro processi operativi.Coinvolgendo nelle sceltedecisori politici e apparatiamministrativi.

Dal 1997, sono stati investiticomplessivamente oltre 9milioni di euro per soddisfarele esigenze di formazione equalificazione di disoccupati ePMI del territorio, e promuo-vere lavoro autonomo soprat-tutto tra i giovani.

I fondi impiegati per gli inter-venti del PTO (2,3 milioni dieuro) si sono quasi triplicaticon la successiva esperienzadel Pr&IL, un innovativo pro-getto ideato e realizzatodall’Agenzia, con un un finan-ziamento del POR Campania2000-2006 di circa 7,4milioni di euro.

Con il Pr&IL, Città del fareSCpA ha continuato a svilup-pare il concetto fondamentaledi “formazione contestualiz-zata”, attraverso un nuovomodello di intervento capacedi non disperdere risorse e dioffrire alle imprese solo laformazione che serve.

lavoro e formazione...

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Nel 2004, Città del fare SCpA ha avviato ilPr&IL (Professionalizzazione e InserimentoLavorativo), un progetto innovativo che pre-vede interventi formativi finalizzati all’occu-pazione, con azioni che, partendo dall’analisidei fabbisogni aziendali del territorio, con-sentano sbocchi occupazionali effettivi emaggiore efficacia nell’incontro tra domandae offerta di lavoro.

Il Pr&IL ha promosso percorsi formativi eperiodi di work experience aziendale pernumerose imprese, che si sono impegnatead assumere (con contratti a tempo determi-nato o indeterminato) almeno l'80% dei sog-getti formati.

Ai percorsi formativi, avviati da 31 imprese,hanno partecipato complessivamente 520lavoratori, tra giovani in cerca di primaoccupazione e disoccupati di lunga durata.Di questi, oltre 400 sono riusciti ad inserirsinel mondo del lavoro. Una buona ricadutaoccupazionale hanno avuto anche le workexperience, realizzate in ben 71 aziende,dove sono stati inseriti 97 lavoratori formation the job.

...dal pto al Pr&ILCittà faredel19972007

Il Pto ha finanziato con 400mila euroI Comuni dello sviluppo, un progettoproposto da Sviluppo Italia Campaniaper favorire l’autoimprenditorialità deigiovani, articolato in diversi interventi:da concorsi per le migliori idee d'im-presa a corsi gratuiti di orientamentosu imprenditorialità e organizzazioneaziendale; dal “Camper delle opportu-nità” (sportello informativo itinerantesulle principali opportunità di finan-ziamento regionale) ad azioni diaccompagnamento per la progettazio-ne d'impresa. I risultati non sonomancati: oltre 1.300 contatti e ben231 domande di "prestito d'onore"attivate.

Sempre nell'ambito del PTO, sonostati sostenuti, con circa 75mila euro,3 progetti formativi per innovare erafforzare le piccole e medie impre-se del territorio. Ma, soprattutto, sonostati realizzati 10 interventi per qua-lificare disoccupati da inserire sulmercato del lavoro, con un finanzia-mento pubblico di quasi 1,8 milionidi euro.

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Accanto agli interventi per illavoro e la formazione, ilPTO ha messo in campoanche diverse iniziative persostenere l’associazionismolocale, spesso espressionepiù “immediata” delle esi-genze del territorio.

Sono state finanziate, con670mila euro, 47 iniziativepromosse da associazionicapaci di rivitalizzare il tes-suto sociale attraverso studie ricerche, creatività artisti-ca, riscoperta delle tradizio-ni locali, promozione dieventi culturali.

I rapporti con il mondo del-l'associazionismo è rimastovivo con il Partenariato,luogo di incontro virtualeattraverso il quale Città delfare SCpA ha continuato apromuovere e sostenerenumerose altre iniziative.

associazioni

Per fronteggiare il disagiogiovanile e ridurre la disper-sione scolastica, con il PTOsono stati promossi progettirivolti ai ragazzi a rischio,attivando presso gli istitutidel territorio una serie diattività extrascolastiche:animazione teatrale, corsi dimusica, laboratori artigiana-li, corsi di informatica einglese.

Nel 2006, l'Agenzia ha inol-tre realizzato presso lascuola media “A. Moro” diCasalnuovo un percorsointegrato per prevenire ladispersione: Progettare lacittà per crescere insieme.L'iniziativa, promossa dalComune, ha visto la realiz-zazione di laboratori di pro-gettazione partecipata, con-sulenze individuali, work-shop tematici e seminari diapprofondimento, coinvol-gendo alunni e famiglie.

Tra le più importanti inizia-tive scolastiche messe incampo, si richiamano quellesvolte tra 2004-2006 daReTEA, la Rete Territorialeper l'Educazione Ambien-tale promossa nell'ambitodel progetto La Città soste-nibile. Una serie di attivitàche hanno coinvolto circa3mila studenti di 12 scuole,con la partecipazione di 40associazioni e 5 Comuni.Con tre principali linee diintervento: i Laboratori diProgettazione Partecipata"Pensare Sostenibile" e "Lacittà innovata dai bambini";Ecoscuole in rete, che hariproposto il percorso classi-co di Agenda 21, secondo ilprogramma internazionaleEco-Schools; e Cinemato-grafare21, un laboratoriosulle tecniche audiovisiveche è culminato in unaRassegna/Concorso nazio-nale di corti sull'ambiente.

scuole

34

Città faredel19972007pari opportunità

Per migliorare la capacitàdelle donne di "cogliere leopportunità", Città del fareSCpA ha progettato e realiz-zato il Creo - Centro perl'Occupabilità Femminile,finanziato complessivamentecon circa 910mila euro (peril 55% fondi del PORCampania 2000-2006).

Attivo tra il 2004 e il 2006, ilCreo ha offerto gratuitamen-te alle donne del territoriouna serie di servizi di infor-mazione, consulenza, forma-zione e orientamento, fina-lizzati all'inserimento nelmondo del lavoro. Il Creo, al quale si sonorivolte circa 3.200 donne, harealizzato 30 corsi di inglese,informatica e orientamento almercato del lavoro; avviato120 tirocini; accompagnato128 progetti di creazione diimpresa; guidato nella ricercadi opportunità lavorative e

formative quasi 400 persone.Erogando, complessivamente,quasi 7mila prestazioni ediventando un punto di rife-rimento per le donne del ter-ritorio.

A fine 2007, è stato avviato ilprogetto ID&IA, che ha coin-volto 20 donne in un percor-so integrato di inserimentolavorativo e ha consentitoalle aziende di beneficiaredi agevolazioni per leassunzioni.

Nello stesso periodo, Cittàdel fare SCpA ha attivato sulterritorio una serie diSportelli Maternità-Paternità, che erogano servi-zi informativi e consulenzialiper favorire la conciliazionetra tempi di vita e lavoro epromuovere le PariOpportunità nei contestiaziendali.

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Negli anni in cui cambianostili e modi di vita, attraversoinformazioni e comunicazionisempre più veloci, dinamichee personalizzate, si avverteanche nei Comuni aNord-Est di Napoli l’esigenzadi innalzare la qualità deiservizi offerti ai cittadini e alle imprese da parte dellePubbliche Amministrazionilocali. Alle quali spetta il deli-cato compito di definire edattuare le politiche pubblichee creare un contesto favore-vole alla competitività.Cogliendo le opportunitàofferte dalle recenti leggi sul-l’autonomia, secondo modernicriteri di efficacia, efficienzaed economicità.

Nel 2002, con la nascitadell’Agenzia Città del fareSCpA, il Sistema Territoriale sidota di una vera e propria“cellula di innovazione ammi-nistrativa”, pronta a promuo-vere l’e-government, il“governo elettronico”, comestraordinaria occasione dimodernizzazione.Per dare risposta alla crescen-te domanda di servizi da partedi cittadini e imprese.Ma anche per offrire sempremaggiore partecipazione deicittadini alla vita pubblica.Negli ultimi anni, l’Agenzia haproposto e realizzato idee eprogetti per migliorare l’effi-cienza delle P.A. locali e laqualità dei servizi offerti,

perl’innovazioneamministrativa

Città faredel19972007

d i e c i a n n i

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ridurre sprechi e utilizzare almeglio risorse umane estrumenti.

Sono stati progettati e realizzatiin via sperimentale servizi informa associata (SportelloUnico, Ufficio Stampa), capaci diattivare economie di scala egarantire, al contempo, una effi-cace ed efficiente erogazione diservizi comunali.

Si è puntato particolarmente sullacomunicazione pubblica, stru-mento ideale per migliorare ildialogo tra amministratori eamministrati. Ed è stata realiz-zata una rete telematica territo-riale per avviare la diffusionedella cosiddetta ICT, la modernatecnologia dell'informazione edella comunicazione.

Dopo una puntuale ricognizio-ne dei fabbisogni dei Comunisoci, Città del fare SCpA haavviato nel 2004 un program-ma di attività formative peradeguare le competenze delpersonale della P.A. locale.

Circa 250 dipendenti di diversecategorie e livelli professionalisono stati coinvolti in azioni dialfabetizzazione e formazioneinformatica.Corsi base e avanzati degliapplicativi Office più utilizzati.Ma anche moduli di approfon-dimento sul ruolo degli Entilocali nella realizzazione del-l'amministrazione elettronica,gestione web dei servizi al cit-tadino, sicurezza informatica,creazione e gestione di banchedati.

comuni più efficienti

38

Città faredel19972007

Nel 2002, i Comuni dellaCittà del fare hanno scelto digestire lo Sportello Unico perle Attività Produttive (SUAP)in forma associata, affidandoall'Agenzia il ruolo di coordi-namento sovralocale.

È nato così il SUAPAssociato, lo strumento adisposizione del mondo del-l'impresa (dal commerciominuto alle grandi industrie)per lasciarsi alle spalle lelungaggini burocratiche cheda sempre ritardano il rilan-cio socio-economico del ter-ritorio. Organizzato in unoSportello d'Area (punto stra-tegico per l’assistenza ed ilsupporto tecnico qualificato)e in Sportelli Locali, il SUAPnon ha purtroppo garantitoun servizio pienamente effi-cace ed efficiente.

Partendo proprio dalle criti-cità riscontrate, l’Agenziaintende rilanciare il SUAPnella nuova programmazione2007-2013.

Su richiesta dei Comuni,Città del fare SCpA ha effet-tuato anche la progettazionedel più complesso servizio diCatasto in forma associata.

Ma l’esperienza più compiutaè stata quella dell’UfficioStampa Associato Città delfare, attivo tra il 2004 e il2006.

Infine, l’Agenzia ha svolto (econtinua a svolgere), su spe-cifica commessa, attività disupporto tecnico ai Comunisoci per la progettazione diopere infrastrutturali.

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nuove tecnologie

Per diffondere l'ICT(Information & Commu-nication Technology) pressoPubbliche Amministrazioni,comunità e tessuto produt-tivo locale, Città del fareSCpA ha realizzato, con660mila euro di fondi delPOR Campania 2000-2006,il progetto Città Digitale.

Per ridurre le distanze traamministratori, cittadini edimprese, accorciare i tempidella burocrazia e stimolarel'impiego delle nuove tecno-logie, il progetto prevedevadue interventi fondamentali.

Il primo è stato la costru-zione di una rete telematicache mettesse in connessioneAgenzia, Comuni Soci eConsorzio ASI Napoli; l'altro, la realizzazione di unportale per l'erogazione diparticolari servizi on-lineche vanno dall'Ufficio delle

relazioni con il pubblico alMarketing territoriale, dalloSportello unico per le attivi-tà produttive ad un'area webriservata al mercato dellavoro.

Sempre nell'ambito di CittàDigitale, sono state pro-mosse anche due azioniformative: una rivolta aicittadini, affinché fossero ingrado di trovare on-linetutte le informazioni e i ser-vizi erogati dai governilocali; l'altra rivolta alle P.A.del territorio, affinché uti-lizzassero sempre di piùl'ICT come efficace stru-mento di dialogo con i cit-tadini.

L’ulteriore implementazionedel progetto è affidata allanuova programmazione2007-2013.

In una realtà, la provincia diNapoli, dove la tanto disattesaLegge 150/2000 è ancorameno applicata che nel restod'Italia, Città del fare SCpA harealizzato un'esperienza inno-vativa, che ha garantito, tra il2004 e il 2006, l'erogazionedel servizio di informazioneistituzionale presso i dieciComuni soci.

Finanziato con il contributodel P.A. CIPE, l'Ufficio StampaAssociato (UFSA) Città delfare, si è articolato in unaredazione centrale (presso lasede dell'Agenzia) ed in reda-zioni locali presso ciascunComune, avvalendosi dellacollaborazione di 13 giornali-sti impegnati in moltepliciattività: relazioni con gli orga-ni di stampa, comunicati erassegne stampa, aggiorna-mento siti web e newslettermultimediali. Fino alla reda-zione del periodico di infor-

comunicazione

40

Città faredel19972007

mazione istituzionale Città delfare News. Nonostante la quali-tà del servizio, la sperimenta-zione dell'UFSA non ha trovatoil necessario sostegno econo-mico dei Comuni per prosegui-re l'attività e stabilizzarsi.

Per valorizzare ibuoni risultati acqui-siti, nel 2007 è statoavviato il progettoCittà del fare…Comunicazione,che ha fatto del-l'area comunicazio-ne dell'Agenzia la“cabina di regia”dei principali flussidi comunicazionesovracomunale.Dal web all'orga-

nizzazione di eventi, fino allarealizzazione del mensile Cittàdel fare Magazine.

Considerata l’efficienza dimo-strata ed i riconoscimenti otte-nuti anche in ambito nazionale,l’Agenzia intende riproporrel’attivazione del servizio nellemore della nuova programma-zione 2007-2013.

Cdf News e Cdf Magazine

sono le due iniziative editoriali che hanno

accompagnato le attività di comunicazio-

ne dell'Agenzia. Il quindicinale Città del

fare News è stato l'organo di informazio-

ne istituzionale congiunta delle dieci

amministrazioni comunali (primo caso in

Italia), distribuito gratuitamente presso

tutte le edicole del territorio da ottobre

2004 a gennaio 2006.

Il mensile Città del fare Magazine, inve-

ce, edito tra aprile 2006 e dicembre

2007, ha offerto analisi e approfondi-

menti sui temi dello sviluppo e dell'inno-

vazione amministrativa ad un target qua-

lificato di "addetti ai lavori".

41

peril futuroi d e e e p r o p o s t e

Città faredel2007

2013

l a n u o v a f a s e

peril futuro

per il sistema produttivo

per l’inclusione e il ben-essere sociale

per l’ambiente e il territorio

per l’innovaziona amministrativa

47

53

65

59

71

Città faredel

20072013

Il 2008 è un anno decisivo perproseguire in via ordinaria epermanente le strategie disviluppo nel SistemaTerritoriale. È il tempo del“passaggio di fase”, del defi-nitivo compimento del per-corso evolutivo dell’Agenziain soggetto intermedio ingrado di cogliere appieno leopportunità offerte dal quadronormativo e dal nuovo perio-do di programmazione, per il2007-2013 e per gli anni avenire. In tal senso si è procedutoalla modifica della compaginesocietaria, oggi a capitaleinteramente pubblico, e allariorganizzazione delPartenariato su basi più

rispondenti agli indirizzicomunitari, nazionali e regio-nali in materia di concertazio-ne. Con l’acquisto della sedesono state altresì rafforzate lecaratteristiche di affidabilitàfinanziarie e patrimonialirichieste. Sono in via di ado-zione il nuovo Statuto e laConvenzione per il controlloanalogo per adeguare la sog-gettività giuridica dell’Agenziaalle più recenti disposizioninormative.

Il Piano di Azioni integrate èin corso di definizione con iComuni soci, la Provincia diNapoli, il Consorzio ASI Napolied il Partenariato economico esociale.

il futuro

Città faredel20072013

i d e e e p r o p o s t e

perIl 2008 è un anno decisivo perproseguire in via ordinaria epermanente le strategie disviluppo nel SistemaTerritoriale. È il tempo del“passaggio di fase”, del defi-nitivo compimento del per-corso evolutivo dell’Agenziain soggetto intermedio ingrado di cogliere appieno leopportunità offerte dal quadronormativo e dal nuovo perio-do di programmazione, per il2007-2013 e per gli anni avenire. In tal senso si è procedutoalla modifica della compaginesocietaria, oggi a capitaleinteramente pubblico, e allariorganizzazione delPartenariato su basi più

rispondenti agli indirizzicomunitari, nazionali e regio-nali in materia di concertazio-ne. Con l’acquisto della sedesono state altresì rafforzate lecaratteristiche di affidabilitàfinanziarie e patrimonialirichieste. Sono in via di ado-zione il nuovo Statuto e laConvenzione per il controlloanalogo per adeguare la sog-gettività giuridica dell’Agenziaalle più recenti disposizioninormative.

Il Piano di Azioni integrate èin corso di definizione con iComuni soci, la Provincia diNapoli, il Consorzio ASI Napolied il Partenariato economico esociale.

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Sulla base del patrimo-nio di esperienze, capa-cità e competenzematurate nell'ultimodecennio, Città del fareSCpA ha elaborato pro-poste e strategie per ilprossimo ciclo di pro-grammazione regionale-europea.

Con il progetto Città delfare 2007-2013, l'Agenziaha già investito risorse consi-stenti per definire un sistema diobiettivi, funzioni e indirizzistrategici indispensabili peraffrontare le sfide della nuovaprogrammazione, rafforzando iprocessi di governance egovernment. Attraverso unlungo ed articolato percorso diconcertazione (alimentato dal-l'ampia e attenta partecipazionedel Partenariato), si è pervenuti,nel corso dell’anno 2007, allaelaborazione del DocumentoStrategico Locale (DSL)

Città del fare 2007-2013, cherappresenta la “pietra miliare”su cui costruire gli scenari disviluppo possibile del SistemaTerritoriale a Nord-Est diNapoli.

Partendo dalla ricognizione delladomanda di sviluppo espressadal territorio, è stato definito unPiano di Azioni integrate checorrisponde agli obiettivi edalla offerta di opportunitàfinanziarie della programmazio-ne europea, nazionale, eregionale.

Il DSL Città del fare2007-2013 è il documento

di programmazione che, sulla

base di un'adeguata conoscen-

za delle esigenze e dei valori

materiali e immateriali del ter-

ritorio, definisce gli indirizzi

strategici da realizzare in rela-

zione al nuovo ciclo di pro-

grammazione 2007-2013,

allo scopo di promuovere uno

sviluppo durevole nel tempo

del Sistema Territoriale.

48

Dando seguito agli indirizzitracciati dal DSL 2007-2013,l'Agenzia ha successivamenteavviato l'elaborazione parte-cipata di una prima bozza diPiano di Azioni integrate(PdA), in cui sono riportati iprogrammi e le progettualitàche si propone di realizzarenel breve, medio e lungoperiodo.

Il PdA, nel proseguire edaggiornare la strategia dicrescita istituzionale, econo-mica e sociale implementatacon il PTO, il PA CIPE ed ilProgetto Integrato “Città delfare”, costituisce un avanza-mento del ciclo di animazio-ne, programmazione, pro-gettazione e attuazione checlassicamente accompagna leazioni locali di sviluppo.Il PdA tiene anche conto del-l'esigenza, da una parte, divalorizzare e rafforzare le piùsignificative progettualità

sperimentate negli ultimianni, e, dall'altra, di comple-tare le progettualità ancora incorso. Il tutto secondo unoschema che rispetta ed esaltala necessità di operare siner-gie ed interconnessioni trapassato, presente e futuro.

Il PdA non è un documentochiuso, ma in continua evo-luzione. Ai fini della integra-zione e complementarietà deicontenuti, si configura comeun continuo e costante pro-cesso di valutazione degliobiettivi e dei mezzi per con-seguirli. Il suo compimentorichiede quindi una continui-tà di investimento di "medioperiodo", almeno triennale,se si considera il tempooccorrente per la fase di pro-gettazione e l'avvio della fasedi attuazione.

In attesa che vengano perfe-zionati i "criteri di selezione"delle progettualità a valeresul POR Campania 2007-2013, il PdA definisce unquadro (inevitabilmenteprovvisorio) di proposte diAzioni di Sistema da realiz-zare in coerenza con gli "Assiprioritari" e gli "Obiettivi spe-cifici e operativi" indicati neiProgrammi OperativiRegionali FESR ed FSE, e nelPiano di Sviluppo Regionale(PSR).

Inoltre, al fine di elaborare unpiù compiuto quadro diinterventi rispetto alladomanda di sviluppo espres-sa dal territorio, il PdA ècostantemente proteso adintercettare tutte le ulterioriopportunità determinate daaltri strumenti di program-mazione comunitaria, nazio-nale e locale (ProgrammaOperativo Nazionale,

Città faredel20072013le azioni di sistema

49

Finanziaria 2008, programmidi Provincia di Napoli eComuni soci).Ai fini della efficacia e dellaqualità della spesa pubblicaper il Sistema Territoriale, la“matrice di integrazione” tra imolteplici fondi e strumentifinanziari è rappresentatadalla verifica di coerenza trala domanda di sviluppo delterritorio ed i contenuti e gliobiettivi già individuati, inprima approssimazione, nelDSL Città del fare 2007-2013.

In altri termini, le AdS indicatedal PdA sono il risultato di unesercizio di riepilogo, di inte-grazione e di sintesi tra ladomanda di sviluppo rappre-sentata nel DSL Città del fare2007-2013, l'offerta corri-spondente data dalla nuovaprogrammazione 2007-2013,la verifica degli effettivi "crite-

ri di ammissibilità" al finan-ziamento che saranno prossi-mamente identificati, e laselezione, tra tutte le propo-ste, delle Azioni che presenti-no i maggiori elementi/fattoricritici di successo e cantiera-bilità (nel breve, medio elungo periodo).

Il PdA, nella sua versionedefinitiva, sarà posto alla basedel negoziato con la RegioneCampania per l’Accordo diReciprocità.

50

L'elaborazione del PdA e laprogressiva individuazionedelle Azioni di Sistema darealizzare sul territorio assu-mono grande rilevanza nellaprospettiva del negoziatocon la Regione Campania perla sottoscrizionedell'Accordo di Reciprocità.

Previsto nel DocumentoStrategico Regionale 2007-2013, l'Accordo diReciprocità è uno strumentoche punta a rafforzare l'inte-grazione tra i diversi pro-grammi e progetti previsti suuno stesso territorio.Costituisce una modalitàinnovativa e sperimentale perl’utilizzo integrato dellerisorse nazionali e comunita-rie (in particolare del FondoAree Sottoutilizzate) attribui-te alla Campania e ripartitenei diversi settori della pro-grammazione regionale.

Vista la pregressa esperienzae la molteplicità di interventidi sviluppo che ricadono,spesso senza alcuna integra-zione, sul territorio a Nord-Est di Napoli, l'Agenzia sipropone come "cabina diregia" per la definizione el'attuazione di uno specificoAccordo di Reciprocità riferi-to al Sistema TerritorialeCittà del fare.

Nelle pagine che seguono sirappresentano sinteticamen-te le priorità strategicheindividuate per le quattrotradizionali policy di inter-vento (Sviluppo del SistemaProduttivo, Territorio eAmbiente, Politiche Socialie Innovazione Amministra-tiva) che caratterizzano lamission dell'Agenzia edesprimono l'integrazione trala domanda di sviluppoorganizzata nel DSL Città delfare 2007-2013 e la corri-

spondente offerta di investi-menti programmati dal DSRCampania 2007-2013.Per ciascuna delle policy siriportano le proposte diAzioni di Sistema definitedal PdA, con telegrafico rife-rimento agli obiettivi di svi-luppo indicati nei PianiOperativi Regionali 2007-2013 ed ai relativi investi-menti programmati.

Primaria importanza saràriservata alle AdS diretta-mente finalizzate al conse-guimento degli “obiettivi diservizio” fissati dal QuadroStrategico Nazionale 2007-2013 (Istruzione, Servizi dicura per l’Infanzia e glianziani, Gestione dei rifiutiurbani, Servizio idrico inte-grato).

verso l’accordo di reciprocitàCittà faredel20072013

51

La Città del fare, in quanto"soggetto produttore com-plesso", si caratterizza comeun'area dalle molteplici iden-tità produttive e dalla netta"polarizzazione" tra pochegrandi imprese ed un diffuso"pulviscolo" di aziende piccolee piccolissime. Partendo daquesto presupposto, il DSLCittà del fare 2007-2013 ed ilPdA, al fine di contribuire allacrescita di competitività delsistema produttivo locale,assegnano priorità all'esigen-za di intervenire per poten-ziare le filiere produttive e leaggregazioni di impresa, rea-lizzare una radicale azione diadeguamento e ammoderna-mento degli spazi destinati

alla produzione, incentivarel'internazionalizzazione e l'in-novazione tecnologica delleaziende locali.

Per rivitalizzare l'economialocale e migliorare le condi-zioni di contesto, le azioni daintraprendere investonodiversi fronti. Su quello dellaricerca applicata e dell'inno-vazione tecnologica, ad esem-pio, è necessario colmare ildivario accumulato soprattut-to (ma non solo) dalle piccoleaziende. È sempre più impor-tante riqualificare le infra-strutture del territorio (in par-ticolare nelle aree industriali)per favorire la localizzazionedi nuove imprese. Ed oppor-

il sistemaproduttivo

Città faredel20072013

peri d e e e p r o p o s t e

53

tuno, ancora, continuare apromuovere l'internazionaliz-zazione delle imprese localinel mercato globale e, al con-tempo, attrarre sul territorionuovi investimenti esteri. Unaserie di obiettivi che si inqua-drano in una cornice piùampia ed articolata, cherichiede un grande sforzo disinergia: solo un'efficaceazione di tutti gli attori istitu-zionali ed economici del terri-torio, infatti, può innescare un"circolo virtuoso" tra cono-scenza, tecnologia, imprese eistituzioni, in grado di aggre-dire efficacemente i fattorinegativi che impediscono ilsalto di competitività delsistema produttivo. Unasinergia che deve puntare,essenzialmente, a costruire etenere in vita un sistema dinuovi "servizi a rete" su scalaterritoriale, valorizzando isettori più innovativi e specia-lizzati, ma anche consolidan-

do e rilanciando i settoritradizionali maggiormentediffusi sul territorio.

Operativamente, si rendeinnanzitutto necessariointervenire per favorirel'aggregazione tra le PMI el'integrazione con le grandiimprese, attraverso la crea-zione di una rete territorialedi servizi innovativi. Una reteche accompagni la creazionedi sistemi e filiere, ancheattraverso una serie di aiuti,come incentivi per valorizzarele imprese più competitive esostenere o riconvertire quellein difficoltà, stimolando -laddove possibile - la nascitadi cooperative o consorzi.

Sul versante delle aree diinsediamento produttivo,occorre dare continuità agliinterventi avviati con il PTO edil PI “Città del fare”. Il SistemaTerritoriale è stato infatti

interessato, negli ultimi anni,da numerosi interventi dipotenziamento delle aree ASI(Aree di Sviluppo Industriale)e PIP (Piani di InsediamentoProduttivo), con un notevoleaumento dell'offerta localiz-zativa per le attività manifat-turiere. Sul territorio sorgonooggi tre dei sette agglomeratiASI della Provincia di Napoli,che presentano spesso evi-denti problemi di qualitàambientale e paesaggistica,con attrezzature e serviziinadeguati, mentre le quattroattuali aree PIP soffrono tal-volta della commistione con i

la domanda di sviluppoLo Sportello Promozione

Impresa (SPI), attivato nel-

l’ambito del PI “Città del fare”

in collaborazione con la

Provincia di Napoli, è uno stru-

mento diretto a promuovere la

creazione di impresa nel

Sistema Territoriale. Lo SPI

offre un set articolato di servizi

(on site e on line) di informa-

zione, consulenza e accompa-

gnamento per gli aspiranti

imprenditori del territorio.

54

luoghi della grande distribu-zione commerciale. Unasituazione che impone unadeguato piano di interventiper il completamento infra-strutturale, la razionalizza-zione, la riqualificazioneecologica e l'integrazionedelle aree di insediamentoproduttivo del territorio,anche favorendo il ricorso aforme di partenariato pubbli-co-privato. Interventi daorientare verso il modello deimoderni "Parchi Industriali" odelle "Aree ProduttiveEcologicamente Attrezzate",poli integrati di servizi avan-zati ed innovativi per leimprese ed il territorio. Unobiettivo da perseguire sulfronte dell'infrastrutturazione,creando centri-servizi, spazifieristici ed espositivi, centridi ricerca e formazione, strut-ture ricettive e per il tempolibero. Ma anche attivando egestendo servizi funzionali

allo sviluppo ed al rafforza-mento del tessuto delleimprese locali: dalla logisticaindustriale a servizi centraliz-zati per il miglioramento delleprestazioni complessive (e diquelle ambientali in particola-re).

Il rafforzamento della capacitàcompetitiva delle impreserichiede poi un miglioramen-to continuo delle conoscen-ze tecnologiche, organizza-tive e gestionali.Una necessità maggiormentesentita dalle piccole imprese,che con limitate risorse finan-ziarie e manageriali, sonoescluse dai processi di ricercaed innovazione. Uno svantag-gio discriminante, se si pensache le nuove tecnologie ren-dono possibili nuovi modellidi business e servizi più effi-cienti e meno costosi. Percolmare i gravi ritardi dellePMI locali, è necessario

migliorare e rafforzare i colle-gamenti tra impresa e ricerca,promuovendo il trasferimentotecnologico e l'innovazione diprocesso e di prodotto. Leazioni locali per la ricerca el'innovazione dovranno per-tanto tradursi nella sperimen-tazione di specifici ed

Città faredel20072013

Il Progetto Reti Corte, promosso nell’ambito del PI“Città del fare” in collaborazionecon la Provincia di Napoli,persegue una duplice finalità.Da una parte, è rivolto a favorirel'attrazione di capitali, compe-tenze e flussi di consumo versoil tessuto produttivo locale,mediante la promozione delleopportunità localizzative pre-senti sul territorio; dall'altra,punta ad incoraggiare l'aperturadel Sistema Territoriale su scalanazionale, attivando forme dicooperazione e accordi intera-ziendali tra le imprese dellediverse realtà produttivecoinvolte. 55

innovativi strumenti negoziali,promuovendo la concentra-zione delle risorse in progettidi forte impatto territoriale.

Infine, è opportuno conside-rare che il tessuto produttivolocale è ancora poco attrez-zato per la competizione sugliscenari internazionali.Il successo degli imprenditorilocali è legato ai settori tradi-zionali del made in Italy,come il tessile-abbigliamentoe l'agro-alimentare. Oppure aisettori più specializzati (auto-mobili e aerospazio), sebbenecondizionati dalle logichesovralocali della "casa madre".In generale, le prospettive dimercato per i prodotti agroa-limentari italiani non sonorosee e si delineano scenariminacciosi anche per il tessi-le-abbigliamento, perchè laleadership italiana è minac-ciata dalla manodopera abasso costo dei paesi in via di

sviluppo. È questo uno sce-nario poco incoraggiante,davanti al quale le PMI localispesso stentano a "fareaggregazione", ignorandogli strumenti di internazio-nalizzazione. Scelta in partegiustificabile in considera-zione di alcuni fattori comel'assenza di informazionisulle opportunità offerte daimercati esteri e di adeguatiservizi di assistenza tecnica.L'apertura internazionale delsistema produttivo si giocaquindi su due fronti. Da unaparte, stimolando e sostenen-do i processi di internaziona-lizzazione delle filiere produt-tive locali; dall'altra, miglio-rando le condizioni di conte-sto del territorio, per attrarreinvestimenti e capitali esteri.In generale, le iniziativemesse in campo nella stagio-ne 2000-2006 hanno eviden-ziato la necessità di concen-trarsi su un numero limitato

di strumenti attuativi. È sullabase della pregressa espe-rienza maturata su questofronte che l'Agenzia Città delfare SCpA intende continuarea sostenere l'impegno di pro-muovere l'internazionaliz-zazione del sistema produt-tivo locale.

Coo.Parà è il progetto dicooperazione internazionalecon lo Stato brasiliano del Pará(Regione Amazzonica), promos-so dalla Provincia di Napoli eattuato dall'Agenzia Città del

fare SCpA, per costruire ed ali-mentare un partenariato territo-riale finalizzato a favorire loscambio di buone prassi in temadi sviluppo locale. In questomodo, l'Agenzia prosegue il suoimpegno a creare rapporti dimutua cooperazione culturale,tecnica e scientifica tra Paesi ditutto il mondo per attivarescambi di esperienze e metodo-logie tra istituzioni, economie,culture e società.

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Di seguito si riportano iprogetti e le prime Azioni diSistema proposte dal PdA(o in corso di attuazione)con riferimento alla policy"Sviluppo del SistemaProduttivo".

AdS Città del fare…Identità produttiveper lo sviluppo dei sistemie delle filiere produttiveFonti finanziarie:POR FESR, Asse 2 Ob. 2.3POR FESR, Asse 6 Ob. 3POR FSE, Asse 1 Ob. CPOR FSE, Asse 2 Obb. E - FPSR, Misura 124.1Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Progetto "Reti Corte"per lo sviluppo dei sistemi edelle filiere produttiveFonte finanziaria:POR 2000-2006, PI "Cdf", Misura 4.3POR FESR, Asse 2Fase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

Progetto "Creazionedi Impresa"per lo sviluppo dei sistemie delle filiere produttiveFonte finanziaria:POR 2000-2006, PI "Cdf", Misura 4.3POR FSE, Asse 2 Ob. EFase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

Progettazione PIP Acerraper la riqualificazione delle areedi insediamento produttivoFonte finanziaria:Comune di AcerraFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Progetto “Coo.Parà”per l'internazionalizzazionedel sistema produttivoFonti finanziarie:PA Cipe Provincia di NapoliFase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

AdS Città del fare…Dal locale al globaleper l'internazionalizzazionedel sistema produttivoFonti finanziarie:POR FESR, Asse 1 Ob. 2.6POR FESR, Asse 7 Ob. 7.2POR FSE, Asse 5 Ob. MPSR, Misura 124.1Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare…Reti tecnologicheper competereper l'innovazione delsistema produttivoFonti finanziarie:POR FESR, Asse 5 Ob. 5.2POR FSE Asse 1 Ob. CFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Città faredel20072013le azioni di sistema

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L'area a Nord-Est di Napoli ècaratterizzata da un diffusodegrado ed un preoccupanteinquinamento ambientale,dovuti a numerosi ed incon-trollati fattori di pressione(rifiuti, energia, rischi tecno-logici, trasporti).Pertanto, il tema ambientale èdi cruciale importanza nellanuova programmazione. Nona caso, uno degli obiettiviprioritari del DSL 2007-2013è la tutela, la riqualificazio-ne e la valorizzazione delcontesto ambientale.

L'affermazione del principio disostenibilità ambientale deveauspicabilmente avvenireall'interno della complessiva

strategia di sviluppo delSistema Territoriale: coerente-mente con le sfide postedall'Agenda di Goteborg (chedelinea la nuova strategiaeuropea per lo svilupposostenibile), l'Agenzia punta afavorire l'integrazione tra gliobiettivi di sostenibilitàambientale e quelli di svilup-po economico e sociale, inse-rendosi appieno nel percorsodi Agenda 21 Locale di areavasta già avviato con il pro-getto La Città Sostenibile. Solouna simile integrazione(ambiente/sviluppo) puòdeterminare saldi e duraturipresupposti per un migliora-mento complessivo della qua-lità della vita, tutelando la

Città faredel20072013

i d e e e p r o p o s t e

l’ambiente eil territorioper

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salute dei cittadini, attraendoinvestimenti e rilanciando lacompetitività dell'intero"sistema-territorio". La promozione di un modellodi sviluppo locale efficace ecoerente, che miri a preserva-re le componenti ambientali,rappresenta anche una stra-ordinaria leva di modernità:un "motore" di innovazionenella gestione, organizzazionee produzione di beni e servizi,pubblici e privati. La strategiaproposta da Città del fareSCpA punta quindi a riqualifi-care complessivamente il ter-ritorio, risanando le compo-nenti ambientali, riducendol'incidenza esercitata daicosiddetti "fattori di pressio-ne" e, contestualmente, valo-rizzando il patrimonio stori-co-culturale del territorio.

In questa ottica, assumonorilevanza prioritaria gli inter-venti diretti alla rigenerazio-

ne urbana ed alla riqualifi-cazione ambientale delterritorio. Dalla riqualifica-zione dei Regi Lagni allabonifica dei siti inquinati,fino al recupero ed alla valo-rizzazione dei centri storici,numerose sono le azioni disviluppo che occorre metterein campo per restituire allacomunità locale un contestoambientale dignitoso e vivibi-le. Su questo fronte, natural-mente, si riconducono anchele progettualità da adottarecon urgenza per affrontarequestioni "spinose" comequelle relative alla raziona-lizzazione del ciclo deirifiuti (dove l'Agenzia propo-ne di offrire il proprio contri-buto per sensibilizzare ilricorso alla raccolta differen-ziata), alla gestione integratadelle risorse idriche (dove ènecessario potenziare e otti-mizzare i sistemi di approvvi-gionamento, fognatura e

depurazione) ed alla mitiga-zione dei rischi naturali(dove si propone di attivareun metodo di monitoraggio emessa in sicurezza delle areepiù a rischio, adeguando sta-ticamente e funzionalmente ilpatrimonio edilizio ed infra-strutturale).

Ma sostenibilità significaanche intervenire per ridurregli sprechi. Come, ad esem-pio, quelli che si produconoquotidianamente sul versantedel consumo di energia. NelSistema Territoriale, chedipende da fonti energetichedi origine fossile importate

L'AdS Città del fare… Sistema di MonitoraggioAmbientale è finalizzata adimplementare un'attività dimonitoraggio e controllo delterritorio, al fine di leggerne ilsuo "stato di salute" e favorirel'elaborazione di adeguate poli-tiche di risposta e la relativavalutazione di efficacia.

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dall'esterno, è consistente lapresenza di settori produttivifortemente "energivori" (comela grande industria ed il ter-ziario). Una dipendenza checausa criticità ambientali,dovute alle emissioni derivantidalla combustione, ed econo-miche, per i costi di importa-zione. Il miglioramento dellaperformance energetica rap-presenta quindi un obiettivoimportante, da perseguireattraverso una programma-zione fondata su risparmioenergetico e generazionediffusa da fonti rinnovabili.

Altro tema significativo èquello della mobilità soste-nibile. Il territorio della Cittàdel fare, attraversato daiCorridoi europei I e VIII, èdotato di un sistema infra-strutturale, viario e ferroviariodi buon livello, ma sbilanciatoa favore dei collegamentiverso il capoluogo regionale,

le direttrici nazionali e le areeindustriali più vicine.Più deficitaria è invece l'inter-connessione interna, che vaincentivata soprattutto attra-verso l'adozione di metodi eservizi che favoriscano lamobilità senza produrreeccessivi impatti ambientali.

Infine, è opportuno sottoli-neare che il SistemaTerritoriale a Nord-Est diNapoli vanta una significati-va presenza di risorse stori-co-monumentali e una fortevivacità culturale.I centri storici sono ricchi di"luoghi simbolici di riferi-mento" (castelli, chiese,musei, biblioteche) e "luoghidel sapere e della memoria",mentre il paesaggio agrariopresenta evidenze architetto-niche (masserie, nuclei, bor-ghi rurali) e manufatti legatialla vicenda storica dei canali(pozzi, mulini). L'arte e la cul-tura locale sono inoltre pro-mosse da una varietà di even-ti, festival e tradizioni popo-lari, che talvolta assumonoanche rilievo nazionale.Tuttavia, i centri urbani esoprattutto le periferie conti-nuano a mostrare i segni diun degrado atavico, dove, neicasi più problematici, alla

Città faredel20072013

Con l'AdS PrIMUS(Programma Integrato diMobilità Urbana Sostenibiledella Città del fare) l'Agenziaintende offrire il proprio contri-buto per modificare la mobilitànel Sistema Territoriale attraver-so l'attivazione di un insiemeintegrato di interventi che sod-disfino efficacemente i fabbiso-gni di spostamento della popo-lazione ed assicurino, nel con-tempo, l'abbattimento dei livellidi inquinamento atmosferico edacustico, la riduzione dei feno-meni di congestione e il conte-nimento dei consumi energeticiterritoriali.

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fatiscenza degli edifici ed allainadeguatezza delle infra-strutture si sommano feno-meni di povertà, abbandono escarsa sicurezza sociale. Lapromozione delle risorseculturali e il recupero deibeni culturali e degli edificistorici rappresentano altreirrinunciabili priorità rispettoalle quali concentrare gliimpegni progettuali per lanuova programmazioneregionale-comunitaria.

Di seguito si riportano i pro-getti e le prime Azioni diSistema proposte dal PdA conriferimento alla policy"Ambiente e Territorio".Piani Integrati Urbani Acerra,Afragola, CasalnuovoRecupero del centro storico diAfragolaRiqualificazione CorsoUmberto di CaivanoAdS per il riutilizzo dei beniconfiscati per la rigenerazione urbana ela coesione socialeFonti finanziarie:P.A. CIPEFASPOR FESR, Asse 6 Ob. 6.1POR FSE, Asse 3 Ob. GPON SicurezzaL.R. 23/2003Cofinanziamento ComuniFase operativa: In progettazione / InprogrammazioneTempi di attuazione: Breve Periodo

AdS Città del fare… Riciclaper la gestione integrata dei rifiutiFonte finanziaria:POR FESR, Asse 1 Ob. 1.1Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare…Risorsa Acquaper la gestione integratadelle risorse idricheFonti finanziarie:POR FESR, Asse 1 Ob. 1.4PSR, Misura 125.1Finanziaria 2008, art. 2Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare… Sistemadi Monitoraggio ambientaleper la mitigazione delleproblematiche ambientaliFonte finanziaria:POR FESR, Asse 1 Obb. 1.5 e 1.6 Fase operativa: In progettazione / InprogrammazioneTempi di attuazione: Breve / MedioPeriodo

V

V

L'AdS Città del fare…Valori identitari dellacultura locale dovrà contri-buire a rivitalizzare l'immaginedel territorio a Nord-Est diNapoli e accrescerne il grado diattrattività, facendo leva sullavalorizzazione delle identitàculturali, sulla salvaguardia delpatrimonio storico-architettoni-co e sulla promozione di quelleforme di espressione artistica -musica, teatro, danza, gastro-nomia, artigianato - che inner-vano memoria, tradizione edinnovazione.

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Progettazione svincoloANAS/TAV Caivanoper la mobilità sostenibileFonte finanziaria:Comune di CaivanoFase operativa: In progettazioneTempi di attuazione: Breve Periodo

AdS PrIMUS (ProgrammaIntegrato di Mobilità Urbana)per la mobilità sostenibileFonti finanziarie:POR FESR, Asse 4 Ob. 4.5PSR, Misura 125.2 Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare…Energia per la PAper il miglioramentodel bilancio energeticoFonti finanziarie:POR FESR, Asse 3 Ob. 3.1Finanziaria 2008, art. 2Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare… Valoriidentitari della cultura localeper la promozionedelle risorse culturaliFonti finanziarie:POR FESR, Asse 1 Obb. 1.9 e 1.10POR FSE, Asse 3 Ob. GFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Città faredel20072013

L'AdS per il riutilizzo deibeni confiscati è un interven-to-pilota diretto a sostenere iComuni della Città del fare nelleoperazioni di riqualificazionedegli edifici confiscati alla cri-minalità organizzata. L'Azioneintende, in particolare, incenti-vare la "messa in rete" di tutti isoggetti competenti in materia,con la duplice finalità di recupe-rare a fini sociali e/o istituzio-nali tali beni e di far leva sulloro valore simbolico per pro-muovere e diffondere la culturadella legalità e della sicurezza.

Tra gli interventi in fase diattuazione, anche i lavoridi ristrutturazione della

nuova sede operativadell'Agenzia Città del

fare SCpA, localizzata nelcentro storico di Afragola.

Il recupero dell'edificioche la ospiterà si inseriscein un più ampio quadro di

interventi previsti per lariqualificazione dell'ambi-

to urbano delimitato davia Pigna, via Santamaria

e via Cimarelli.

V AdS direttamente finalizzateal conseguimento degli“obiettivi di servizio”

Lo sviluppo di un territorio èinseparabile dal benesseresociale e dalla promozione diuna sempre migliore qualitàdella vita della comunità chevi risiede. Un binomio, quellotra sviluppo e benessere,quanto mai attuale nelle pro-spettive della Città del fare,territorio in cui la qualità dellavita, negli ultimi decenni, è incontinuo declino. Un tristedato, che emerge chiaramenteanche dal lavoro di analisi delDSL Città del fare 2007-2013,che dedica a questo tema unospecifico asse di intervento.

Il PdA, prendendo le mossedagli indirizzi formulati con ilDSL Città del fare 2007-2013,

traccia una strategia comples-siva, che prevede una pianifi-cazione integrata di interventimateriali ed immateriali.Ovvero, una sinergia forte edunitaria tra le azioni rivoltealle persone e quelle destinatealle infrastrutture.Coerentemente con gli indi-rizzi regionali e comunitari,l'obiettivo è quello di connet-tere le politiche di risanamen-to urbano con quelle tese afavorire i processi di inclusio-ne sociale. Lo scopo è miglio-rare le condizioni di vita erafforzare i livelli di coesio-ne sociale del SistemaTerritoriale. Ma gli strumentida adottare perseguono unaduplice finalità. Da una parte,

Città faredel20072013

i d e e e p r o p o s t e

l’inclusione e ilben-essere socialeper

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puntano a rigenerare i “luoghidella vita", i tessuti urbanidegradati. Dall'altra, parallela-mente, a migliorare ed incre-mentare le infrastrutture per ilsociale, contrastare i fenome-ni di esclusione e marginalità,incentivando l'adeguamentodell'offerta di servizi sociali,sanitari e per il tempolibero.

Nonostante la riforma intro-dotta nel 2000 con la Leggen. 328, non è stato ancorarealizzato un sistema integra-to di interventi e servizisociali. Un grave ritardo, se sipensa che il degrado di parti-colari contesti socio-ambien-tali è dovuto anche all'inade-guatezza dei servizi sociali,sanitari e di "prossimità" (asilinido, assistenza per gli anzia-ni, riabilitazione, centri diascolto). Potenziare e qualifi-care lo sviluppo di similiinfrastrutture e servizi

rappresenta dunque una con-dizione imprescindibile perrealizzare un sistema integra-to di interventi basato sumoderni criteri di efficacia edefficienza. In grado di pro-muovere anche una maggioreresponsabilità sociale dei cit-tadini.

Per contrastare il degradourbano e i relativi fenome-ni di esclusione e devianzasociale, si ritiene necessarioadottare politiche capaci diintegrare diversi ambiti diintervento come, ad esem-pio, riqualificazione edili-zia, sviluppo produttivo,politiche sociali, valorizza-zione delle risorseambientali e storico-cultu-rali. Naturalmente, lediverse realtà urbane dellaCittà del fare richiedonopolitiche urbane differen-ziate. Ma è auspicabile

che abbiano, come denomi-natore comune, un "approcciointegrato", fondato su stru-menti di progettazione parte-cipata, per favorire il coinvol-gimento attivo e rafforzare ilsenso civico degli abitanti.Sono queste, in sintesi, lepremesse necessarie per atti-

Con l'AdS Città del fare…Qualità della vita si intendepotenziare e qualificare il sistemadelle infrastrutture e dei servizisociali, sanitari e per il tempolibero, proponendone una frui-zione conciliante con i tempi divita e di lavoro e rispettosa deiprincipi di pari opportunità diaccesso.Lo scopo è contribuire a trasfor-mare la Città del fare in un siste-ma policentrico, che ospiti al suointerno funzioni rare a valenzasovracomunale, anche mediantel'erogazione di incentivi a soste-gno dell'economia sociale el'adozione di strumenti atti afavorire la creazione e/o la stabi-lizzazione dei posti di lavoro.

la domanda di sviluppo

vare un processo di rigenera-zione urbana e coesionesociale. Attraverso un vastoprogramma di interventi chesia diretto a rigenerare i tes-suti urbani degradati, le areemarginali e i centri storici.Valorizzando, al contempo, ilpatrimonio culturale eambientale del territorio.

Altra condizione prioritaria èil potenziamento di istru-zione, formazione e lavoro.In generale, la Città del fareregistra livelli di istruzione dibase non adeguati al mercatodel lavoro. Ed anche fenomenidi abbandono e dispersionescolastica, che spesso sfocia-no in devianza ed esclusionesociale, fino ad alimentareuna diffusa microcriminalità.Particolarmente critica è lasituazione di alcuni Comunidove l'indice del mancatoconseguimento della scuoladell'obbligo è nettamente

superiore alla media regionale(soprattutto tra le donne). Perquanto riguarda la situazioneoccupazionale, poi, nonostan-te la ripresa dell'ultimodecennio, il SistemaTerritoriale registra ancora itassi di disoccupazione piùalti della provincia di Napoli.Un valore generale che siaggira intorno al 30%, ma cheraggiunge punte preoccupantitra i giovani e le donne. Inuna simile situazione, è indi-spensabile agire per stimolareil collegamento tra i processidi istruzione, formazione elavoro, collocando al centrodegli interventi la persona,affinché cultura e competenzepossano saldarsi con le realiesigenze delle aziende delterritorio. Elemento, quest'ul-timo, che ha decretato il suc-cesso del Progetto "Pr&IL",proprio perché ha puntatosulla formazione contestua-lizzata del capitale umano

della Città del fare per offrireal sistema produttivo localeun patrimonio di professiona-lità in linea con l'effettivo fab-bisogno richiesto.

Centrale, e strettamente cor-relato alle questioni prece-denti, è il tema delle politicheper la sicurezza e lalegalità, fronte sul quale loscenario della Città del fareresta critico. La criminalità,infatti, prolifera in diverseforme (microcriminalità, vio-lenza, camorra), aumentanogli episodi di racket, estorsio-ne e usura, mentre le struttu-re e gli organici dei presìdi dipolizia sono inadeguati. Unasituazione che determina unforte senso di disagio e sfidu-cia, allontanando le comunitàdalle istituzioni, alimentandoun senso di insicurezza indi-viduale e collettiva talmenteforte da influenzare persinola capacità di sviluppo

Città faredel20072013

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economico e produttivo delterritorio. Le imprese si"nascondono" per non caderevittime della malavita, oppurealimentano i circuiti del som-merso. Pertanto, per promuo-vere adeguate politiche di svi-

luppo, è indispensabileinnalzare i livelli di sicurez-za e legalità, attraverso unvero e proprio "sistemaintegrato" di interventi.

Infine, è trasversale all'in-tera strategia di sviluppo laquestione delle pariopportunità. Le donnecontinuano ad avereminore rappresentanzanei settori decisionali,persistono pregiudizi estereotipi su ruolimaschili e femminili,manca ancora una realeparità di accesso almondo del lavoro. Lepolitiche per le pari

opportunità e l'uguaglianza digenere possono conferire,pertanto, un ulteriore "valoreaggiunto" alla programmazio-ne pubblica e alle capacitàproduttive del SistemaTerritoriale.

Di seguito si riportano i pro-getti e le prime Azioni diSistema proposte dal PdA (oin corso di attuazione) conriferimento alla policy"Politiche Sociali".

AdS Città del fare…Qualità della vitaper realizzare strutture eservizi rivolti alla comunitàFonte finanziaria:POR FESR, Asse 6 Ob. 6.3POR FSE, Asse 3 Ob. GLegge n. 328/2000Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare…Legalità e Sicurezzaper la legalità ela sicurezza socialeFonti finanziarie:POR FESR, Asse 6POR FSE, Asse 3 Ob. GPON SicurezzaFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Un quadro integrato diprogetti per promuovere lepari opportunità è già statoproposto a finanziamento daCittà del fare SCpA. Tra gli inter-venti in fase di valutazione sisegnalano Creo… il mio futuro(per favorire la diversificazionedelle scelte lavorative delle donneattraverso la promozione dimisure di orientamento scolasticoe professionale e l'attivazione dipercorsi formativi qualificanti),Pariàmm (campagna di comuni-cazione e sensibilizzazione istitu-zionale per rimuovere gli stereo-tipi culturali e favorire il riequili-brio tra responsabilità familiari eprofessionali) e Pro Eceu (perqualificare i “lavori informali” chesoprattutto le donne svolgono nelsettore della cura alla persona).

le azioni di sistema

V

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Progetto “ID&IA”per le pari opportunitàFonte finanziaria:POR 2000-2006, PI "Cdf", Misura 3.14Fase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

Progetto “SportelloMaternità / Paternità”per le pari opportunità Fonte finanziaria:POR 2000-2006, PI "Cdf", Misura 3.14Fase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

Progetto “Pariàmm”per le pari opportunità Fonte finanziaria:Legge n. 125/1991Fase operativa: In valutazioneTempi di attuazione: Breve Periodo

Progetto “Pro Eceu”per le pari opportunità Fonte finanziaria:Programma Comunitario "Leonardo"Fase operativa: In valutazioneTempi di attuazione: Breve Periodo

Progetto “Pr&IL”per la formazione el'inserimento lavorativoFonti finanziarie:POR 2000-2006, Misura 3.2 FSEFase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

Progetto “Pl&IS”per la formazione el'inserimento lavorativoFonti finanziarie:POR FSE, Asse 1 Ob. CPOR FSE, Asse 2 Ob. E POR FSE, Asse 3 Ob. GPOR FSE, Asse 4 Ob. HFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare…Capacità di apprendimentoper la formazione el'inserimento lavorativoFonti finanziarie:POR FSE, Asse 1 Ob. CPOR FSE, Asse 2 Ob. E POR FSE, Asse 3 Ob. G POR FSE, Asse 4 Ob. HFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

AdS Città del fare…Servizi per l’infanziae per gli anzianiper il ben-essere socialeFonti finanziarie:POR FSE, Asse 1 Obb. B-CPOR FSE, Asse 2 Ob. F POR FSE, Asse 3 Ob. G POR FSE, Asse 4 Ob. IFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Città faredel20072013

V

V AdS direttamente finalizzateal conseguimento degli“obiettivi di servizio”

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Definire ed attuare le politichepubbliche, creare un contestofavorevole alla competitività,innalzare la qualità dei servizirivolti ai cittadini ed alleimprese. Funzioni primarieper la vita delle comunità,affidate ad una PubblicaAmministrazione locale nonsempre attrezzata per rispon-dervi nei tempi e nei modi piùadeguati. Fenomeno diffusoanche con riferimento alSistema Territoriale Città delfare, dove resta fondamentalel'obiettivo di stimolare l'ade-guamento e la modernizza-zione della PA locale.Per realizzarlo, occorre proce-dere nella direzione dellariorganizzazione degli enti

pubblici territoriali (secondo ilnuovo quadro di ruoli e fun-zioni definito dalla recenteriforma del Titolo V dellaCostituzione), incrementareulteriormente i processi dicooperazione istituzionaleverticale e orizzontale, inten-sificare il dialogo tra Comuni,Provincia di Napoli e RegioneCampania, rendere ancora piùincisivo il contributo delPartenariato economico esociale.

Su altro versante, il migliora-mento delle competenze edegli strumenti tecnici adisposizione degli enti locali èindispensabile nella prospetti-va delle nuove procedure di

l’innovazioneamministrativa

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i d e e e p r o p o s t e

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per

utilizzo dei Fondi StrutturaliUE. Da questo punto di vista,l'Agenzia Città del fare SCpAsi candida a svolgere un ruolodecisivo, proponendosi come“organismo intermedio” perl'attuazione e la gestione diprogrammi e progetti al servi-zio del Sistema Territoriale.Per garantire una buona effi-cacia degli interventi chesaranno messi in campo, sarànecessario l'utilizzo integratodi una vasta gamma di stru-menti. Coniugando due indi-rizzi fondamentali: da unaparte, la Strategia di Lisbonaper la crescita e l'occupazione(con il suo puntuale "Pianoper l'Innovazione, la Crescitae l'Occupazione"); dall'altra, lestrategie dei Piani OperativiFESR e FSE della RegioneCampania per il periodo2007-2013, unitamente aglialtri strumenti di programma-zione regionale-europea.

Partendo da tale presupposto,l'Agenzia è impegnata a trac-ciare (con il coinvolgimentodei Comuni soci e delPartenariato istituzionale,economico e sociale) l'ampioed impegnativo Piano diAzioni sinteticamente antici-

pato in questa pubblicazione.Nella cornice di tale PdA,l'innovazione amministrativa,più che configurarsi comeuna specifica policy di inter-vento, rappresenta unobiettivo trasversale peraccompagnare e sostenerenel tempo lo sviluppo delSistema Territoriale.

Per la PubblicaAmministrazione locale,infatti, il deficit di innova-zione è anche un deficit didemocrazia. Per questomotivo, innovare emodernizzare la PA equi-vale a rafforzare la com-

petitività del SistemaTerritoriale negli scenari dellaglobalizzazione. Valorizzandoil principio della consapevolepartecipazione (di singoli,associati e organizzati) alledinamiche di governance delprogramma di sviluppo.Individuando metodi e stru-

Con l'AdS Città del fare…Partenariato si intende pro-muovere il percorso di ridefini-zione e riorganizzazione delPartenariato istituzionale, econo-mico e sociale della Città del fare.L'adesione al nuovo Partenariatoavverrà attraverso la sottoscrizio-ne di un Protocollo di intesa perlo sviluppo del SistemaTerritoriale Città del fare. IlProtocollo ha lo scopo di aggior-nare e consolidare il "patto" diconcertazione tra gli stakeholders

del territorio al fine di costruireuna stabile e strutturata rete dicollaborazione e cooperazioneper definire e attuare azioni disviluppo locale, con particolare(ma non esclusivo) riferimentoall'Accordo di Reciprocità.

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la domanda di sviluppo

menti per favorire l'inclusionesociale, nel contesto di unaAmministrazione rinnovata,digitalizzata e informatizzata,rispondente alle esigenze delterritorio. Praticando sistemidi governance stabili, duraturie adeguatamente rappresen-tativi delle identità locali.

Dopo l'esperienza della vec-chia programmazione 2000-2006, le Azioni di Sistemaproposte da Città del fareSCpA puntano pertanto, inprimo luogo, ad accompagna-re il "passaggio di fase"dell'Agenzia e del suoPartenariato verso modelliorganizzativi e istituzionalipiù adeguati a raccogliere lesfide della nuova programma-zione 2007-2013.

In tal senso, le Azioni diSistema sono dirette a definireun quadro di servizi da pro-gettare e gestire in forma

associata tra tutti i Comunidel Sistema Territoriale al finedi coniugare efficacia, effi-cienza ed economicità del-l'azione pubblica. Procedendosul solco dei servizi già ero-gati sperimentalmente nelcorso degli ultimi anni (dalloSportello Unico per le AttivitàProduttive all'Ufficio Stampa),l'impegno è finalizzato agarantire un supporto tecnicoe specialistico per risolvereprecise esigenze dei Comuni.Allo stato, oltre all'ipotesi dirilanciare e/o stabilizzare iservizi associati già attivati inpassato, sono in valutazionealtre possibili progettualità,che vanno, ad esempio, dalcatasto al sistema permanen-te di monitoraggio ambienta-le, dalla polizia municipalealla mobilità sostenibileintercomunale, dalla forma-zione per i dipendenti dellaPA locale alle pariopportunità.

Città faredel20072013

Tra i servizi in formaassociata in fase di program-mazione, si segnala la propostadi costituzione del PoloCatastale della Città del fare.La gestione dei servizi catastaliè un obiettivo strategico che gliEnti Locali sono chiamati a per-seguire per migliorare il gover-no del territorio, attivare ilfederalismo fiscale e garantirepolitiche locali di perequazionetributaria e sociale. Se realizza-to, il progetto elaboratodall'Agenzia potrà consentire aiComuni di acquisire, attraversola gestione dei dati catastali,strumenti operativi per le politi-che del territorio (pianificazioneterritoriale, urbanistica, lavoripubblici, edilizia), le politichefiscali (nuovi criteri estimativi efiscali, lotta all'evasione eall'elusione delle aliquote diffe-renziate), del patrimonio immo-biliare e della qualità dei serviziai cittadini.

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Parallelamente, è opportunosuperare il digital divide erilanciare l'e-democracy perpromuovere una PA più alpasso con i tempi e maggior-mente orientata all'utente. Suquesto fronte, l'Agenziaintende, da una parte, recu-perare e valorizzare l'infra-struttura telematica ed il por-tale di servizi realizzati con ilProgetto "Città Digitale" e,dall'altra, proseguire gli inter-venti formativi per adeguarele competenze del personaledegli enti locali.

Di seguito si riportano leprime Azioni di Sistema ed iprogetti proposti dal PdA conriferimento alla policy"Innovazione Amministrativa".

AdS NazionaleRecuenta PTOper comunicarel'esperienza dei PTOFonte finanziaria:PA Cipe Fase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

AdS PromoCittà del fareper accompagnareil passaggio di fasedella Città del fareFonte finanziaria:PA CipeFase operativa: In corsoTempi di attuazione: 2008

AdS Città del fare…Partenariatoper riorganizzare ilPartenariato dellaCittà del fareFonti finanziarie:FESR, Asse 5FESR Asse 7 Ob. 1FSE, Asse 6Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Erogazione serviziin forme associataper migliorare la qualitàdella PA locale Fonti finanziarie:FESR, Asse 5 Ob. 5.1FSE, Asse 7 Obb. O-PFinanziaria 2008Cofinanziamento Comuni aderentiFase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

le azioni di sistema

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Progetto "Città Digitale 2"per l'innovazione tecnologicadella PA locale Fonte finanziaria:FESR, Asse 5 Ob. 5.1Fase operativa: In programmazioneTempi di attuazione: Medio Periodo

Città faredel20072013

L'AdS Nazionale La Recuentadei PTO realizzata in rete congli altri nove PTO italiani, hacome obiettivo generale quellodi "rendere conto" dei risultatiraggiunti nel corso dei diecianni di attività svolte dai PattiTerritoriali per l'Occupazione e,laddove ritenuto utile e produ-cente, riutilizzare le buoneprassi per migliorare le perfor-mances della prossima stagionedi programmazione comunita-ria, nazionale e regionale.

L'AdS Promo Cittàdel fare finanziata con le resi-due risorse a valere sul PA Cipe,è finalizzata ad accompagnare il"passaggio di fase" dell'Agenziae ad eseguire il processo di ela-borazione partecipata del Pianodi Azioni integrate (PdA) dacandidare a finanziamento nel-l’ambito della nuova program-mazione regionale-europea2007-2013.

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città del fare scpa

Comune di AcerraComune di AfragolaComune di BruscianoComune di CaivanoComune di CarditoComune di CasalnuovoComune di Castello di CisternaComune di CrispanoComune di MariglianellaComune di Pomigliano d’ArcoProvincia di NapoliConsorzio ASI Napoli

www.cittadelfare.it

Città faredel

20072013

Consiglio di Amministrazione

Eduardo Zanfardino (Presidente) Monica AndrèOsvaldo CammarotaGiuseppe De MariaAlfonso Donadio

Collegio Sindacale

Oreste Pipolo (Presidente)Pia CaliendoDomenico RomanoFerdinando Barra (supplente)Giovanni Nuzzo (supplente)

TecnostrutturaArea Ambiente e Sviluppo ProduttivoSalvatore AntignaniArea Pianificazione TerritorialeM. Cristina IazzettaArea Politiche SocialiMarika TuccilloArea Innovazione P.A.Emanuela ViolaArea Ricerca e FormazioneAntonio CarusoArea ComunicazioneCarlo CristarelliArea AmministrazioneDomenico MasciaAdriana FalgianoTeresa PiccoloDaniela StaitiSegreteriaAndrea D’ArcoVincenzo CiccarelliAntonella ScialòDirezione GeneraleOsvaldo Cammarota

Finito di stampare nel mese di giugno 2008

presso Grafis Print - Casoria (NA)