Città di Castel Maggiore Provincia di Bologna Servizio ... · perché la Messa tradizionale si...

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V:\MANDATO 2004-2009\Verbali Consiglio\2008\03_Consiglio 26 marzo 2008.doc Città di Castel Maggiore - via Matteotti, 10 - 40013 Castel Maggiore (BO) Partita I.V.A. 00524081205 - Codice Fiscale 00819880378 Pagina 1 di 43 Città di Castel Maggiore Provincia di Bologna Servizio Staff Presidente del Consiglio Tel.051/63.86. 861 Fax 051/63.86.802 - [email protected] N. OGGETTO 1 INTERVENTO PRESIDENTE DI DISTRETTO DELLA CONSULTA DEGLI IMMIGRATI; 2 COMUNICAZIONI; 3 DOMANDE A RISPOSTA IMMEDIATA; 4 APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL 26/03/2008; (RELAZIONA IL PRESIDENTE) 5 RATIFICA DELIBERAZIONE ADOTTATA DALLA GIUNTA COMUNALE CON I POTERI DI CUI ALL'ART. 175, COMMA 4° DEL D.LGS. 267/2000: N° 46 DEL 28.03.2008: "APPROVAZIONE SCHEMA CONTRATTO DI SERVIZIO PER IL CONFERIMENTO ALL’ASP GALUPPI - RAMPONI DELLA GESTIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE E DI CENTRO DIURNO DEL COMUNE DI CASTEL MAGGIORE - VARIAZIONE DI BILANCIO"; (RELAZIONA ASS. MARCACCIO) 6 APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE SULLA VIDEOSORVEGLIANZA; (RELAZIONA IL SINDACO) 7 CONTRODEDUZIONE E APPROVAZIONE DELLA VARIANTE GRAFICA E NORMATIVA N. 12/2007 AL VIGENTE P.R.G., AI SENSI DELL'ART. 15 DELLA L.R. N. 47/78 E S.M.E I.; IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 8 EVENTUALI PROPOSTE, INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE; 9 RISPOSTA INTERPELLANZA CONSIGLIERE OTTINI IN MERITO AL DISLIVELLO ESISTENTE TRA LA CARREGGIATA E LA BANCHINA IN UN TRATTO DELLA VIA AGUCCHI; (RELAZIONA ASS. GOTTARDI) 10 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALLA COLLOCAZIONE DI UN DISTRIBUTORE DI LATTE A CASTEL MAGGIORE; (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 11 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO AL PREZZO POLITICO DEL PANE COMUNE; (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 12 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALLA POSSIBILITA' DI FISSARE UN PANIERE DI 15 PRODOTTI A PREZZO CALMIERATO; (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 13 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALL'ABBASSAMENTO DEL SUOLO SUL TERRITORIO DI CASTEL MAGGIORE; (RELAZIONA ASS. GOTTARDI) 14 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO AI TEMPI E MODALITA' PER LA REVISIONE DEL REGOLAMENTO ERP; (RELAZIONA ASS. MARCACCIO) 15 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALL'UTILIZZO DELLE WI-MAX; (RELAZIONA ASS. MARCACCIO) 16 RISPOSTA SCRITTA ASSESSORE GOTTARDI INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO AI DOSSI CHE INSISTONO SUL TERRITORIO DI CASTEL MAGGIORE.

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V:\MANDATO 2004-2009\Verbali Consiglio\2008\03_Consiglio 26 marzo 2008.doc

Citt di Castel Maggiore - via Matteotti, 10 - 40013 Castel Maggiore (BO)

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Citt di Castel Maggiore Provincia di Bologna Servizio Staff Presidente del Consiglio Tel.051/63.86. 861 Fax 051/63.86.802 - [email protected]

N. OGGETTO 1 INTERVENTO PRESIDENTE DI DISTRETTO DELLA CONSULTA DEGLI IMMIGRATI; 2 COMUNICAZIONI; 3 DOMANDE A RISPOSTA IMMEDIATA; 4 APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL 26/03/2008; (RELAZIONA IL PRESIDENTE) 5 RATIFICA DELIBERAZIONE ADOTTATA DALLA GIUNTA COMUNALE CON I POTERI DI CUI ALL'ART. 175, COMMA 4 DEL D.LGS. 267/2000: N 46 DEL 28.03.2008: "APPROVAZIONE SCHEMA CONTRATTO DI SERVIZIO PER IL CONFERIMENTO ALLASP GALUPPI - RAMPONI DELLA GESTIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE E DI CENTRO DIURNO DEL COMUNE DI CASTEL MAGGIORE - VARIAZIONE DI BILANCIO"; (RELAZIONA ASS. MARCACCIO) 6 APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE SULLA VIDEOSORVEGLIANZA; (RELAZIONA IL SINDACO) 7 CONTRODEDUZIONE E APPROVAZIONE DELLA VARIANTE GRAFICA E NORMATIVA N. 12/2007 AL VIGENTE P.R.G., AI SENSI DELL'ART. 15 DELLA L.R. N. 47/78 E S.M.E I.; IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 8 EVENTUALI PROPOSTE, INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE; 9 RISPOSTA INTERPELLANZA CONSIGLIERE OTTINI IN MERITO AL DISLIVELLO ESISTENTE TRA LA CARREGGIATA E LA BANCHINA IN UN TRATTO DELLA VIA AGUCCHI; (RELAZIONA ASS. GOTTARDI) 10 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALLA COLLOCAZIONE DI UN DISTRIBUTORE DI LATTE A CASTEL MAGGIORE; (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 11 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO AL PREZZO POLITICO DEL PANE COMUNE; (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 12 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALLA POSSIBILITA' DI FISSARE UN PANIERE DI 15 PRODOTTI A PREZZO CALMIERATO; (RELAZIONA ASS. BALDACCI) 13 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALL'ABBASSAMENTO DEL SUOLO SUL TERRITORIO DI CASTEL MAGGIORE; (RELAZIONA ASS. GOTTARDI) 14 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO AI TEMPI E MODALITA' PER LA REVISIONE DEL REGOLAMENTO ERP; (RELAZIONA ASS. MARCACCIO) 15 RISPOSTA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO ALL'UTILIZZO DELLE WI-MAX; (RELAZIONA ASS. MARCACCIO) 16 RISPOSTA SCRITTA ASSESSORE GOTTARDI INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LEPORATI IN MERITO AI DOSSI CHE INSISTONO SUL TERRITORIO DI CASTEL MAGGIORE.

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L'anno DUEMILAOTTO add VENTISEI del mese di MARZO alle ore 17,00, nella sala delle adunanze consiliari. Previa l'osservanza di tutte le formalit prescritte dalla legge, dallo statuto e dal regolamento vigente vennero oggi convocati a seduta i Consiglieri Comunali. Allappello risultano: P A P A 1 Imbrogno Amedeo Presidente si 2 Monesi Marco -Sindaco- si 12 Mazzini Claudia si 3 Pampani Paolo si 13 Chiarini Simonetta si 4 Pavoni Giancarlo si 14 Frigerio Maria Adelia si 5 Ghermandi Claudio si 15 Borsari Stefano si 6 Trentini Sara si 16 Bartolozzi Salvatore si 7 Rossi Stefano si 17 Leporati Giovanni si 8 Lenzi Veronica si 18 Cocchi Umberto si 9 Ferruccio Aniello si 19 Grazia Mauro si 10 Malaguti Nicoletta si 20 Ottini Renzo Siro si 11 Cavazza Marinella si 21 Mastrojanni Giuseppina si Presenti 19 Assessori:

1 BATTISTINI GIOVANNA si 2 BALDACCI FRANCESCO si 3 CIMATTI DONATELLA si 4 GOTTARDI BELINDA si 5 MARCACCIO MARCO si 6 SABATTINI MONICA si 7 ZANETTI SANDRO si

Assiste il Segretario Generale del Comune - Dr.ssa Lea Maresca - la quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Imbrogno dichiara aperta la seduta. Giustifica lassenza del consigliere Bartolozzi e che l'assessore Zanetti che assente per motivi di salute, il consigliere Bartolozzi mi ha solo dichiarato che assente. Si d atto che entra la consigliera Marinella Cavazza. Presenti 20 1) PRESENTAZIONE NUOVI SERVIZI ON-LINE. Illustra lassessore Marco Marcaccio: volevo introdurre il tema all'ordine del giorno nel senso che oggi presentiamo alcuni servizi che implementano l'accesso on-line del nostro portale in particolare quattro servizi: demografici on-line, l'area consiglieri, i forum per dare una risposta alla partecipazione e la prenotazione sale, quindi un servizio che afferisce all'urp. Chiaramente con questa presentazione che sar implementata nel nostro portale diamo il via concretamente a quello che in questi mesi e in questi anni abbiamo fatto in modo che oggi vedesse la luce. Chiaramente oggi lo presentiamo con il supporto di Progetti d'Impresa e qui abbiamo presente Giuseppe Guerriero che ci illustrer i quattro servizi on-line che desidero ringraziare per la competenza e per l'affiancamento che ha avuto in questi mesi nei confronti dei servizi interessati e dall'altro lato io ritengo utile evidenziare un aspetto. L'aspetto che i servizi informativi non sono solo quelli che noi vediamo sul portale e quindi i servizi on-line, ma quella solo la parte visibile dietro a quei servizi c un lavoro costante e continuo di cui noi vediamo solo la punta dell'icebergs. Al di sotto all'interno degli uffici vi un lavoro continuo di aggiornamento e di implementazione e per questo ringrazio tutti i servizi coinvolti a partire dai servizi informativi, a partire dai servizi demografici e quindi a partire dall'urp. Io quindi a questo punto invito Giuseppe Guerriero a presentare i nuovi quattro servizi che oggi vanno ad integrare quella che la dotazione del portale Internet e che poi

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sar cura dei diversi servizi utilizzare nella maniera pi appropriata. Quindi chiaramente la segreteria generale per quanto riguarda l'area consiglieri e gli altri servizi coinvolti. Quindi oggi presentiamo quella che la strumentazione che si mette a disposizione e poi successivamente i diversi servizi regoleranno le modalit di accesso e l'utilizzo. Grazie A questo punto il sig. Guerriero illustra i nuovi servizi on-line con laiuto della video proiezione. Il Presidente del Consiglio Imbrogno, nell'attesa che vengano smontate le apparecchiature, come avrete notato in sala abbiamo il piacere di avere una classe dell'istituto tecnico Keynes di Castel Maggiore stanno facendo un percorso didattico insieme alla loro insegnante di diritto la professoressa, mi sfugge adesso il nome, Zampiccinini, stasera termina il loro percorso con diciamo la loro visita qui all'interno durante la seduta del Consiglio Comunale. Direi che siamo a posto possiamo cominciare con il secondo punto all'ordine del giorno. 2) COMUNICAZIONI. Il Sindaco Marco Monesi: mi sembrava opportuno comunicare al Consiglio visto che si tratta di iniziative che riguardano aprile e che si terranno prima del prossimo consiglio e cio il 20 anniversario dell'assassinio dei due carabinieri Umberto Erriu e Cataldo Stasi, celebrazione che avverr come tutti gli anni il 20 aprile quest'anno domenica e quindi il programma modificato perch la Messa tradizionale si terr la mattina alle 9,15 e si terr presso la chiesa di San Bartolomeo che in piazza Amendola, dopo di che da l ci sar un corteo che raggiunger il cippo dove sono stati uccisi i Carabinieri in via Gramsci. Sempre nell'ambito di questa ricorrenza abbiamo voluto ricordare l'avvenimento anche dedicando una serata al tema appunto di approfondimento attorno alla sicurezza, iniziativa che si terr il 21 aprile presso la sala Biagi d'Antona dove avr luogo un convegno che si chiamer Sicuramente Insieme i valori di una politica per la sicurezza del cittadino: inclusione, dialogo, prevenzione, controllo, repressione. un titolo lungo, ma che in qualche modo esplica quelle che sono le attivit che noi riteniamo utili rispetto ad affrontare il tema. All'iniziativa parteciperanno ovviamente l'amministrazione, l'Arma dei Carabinieri e le Associazioni che lavorano sul territorio e il sociologo Fausto Anderlini. Questo il 21 aprile alle 21,00 alla sala Biagi d'Antona. Mentre per quanto riguarda le iniziative attorno al tema della Festa della Liberazione, le manifestazioni inizieranno marted 22 aprile alle ore 21,00 presso la sala Pasolini dove ci sar la presentazione a cura di ANPI ed ARCI dell'autobiografia di Araldo Tolomelli, sar presente all'iniziativa l'autore. Mentre mercoled 23 aprile alle 21,15 ci sar uno spettacolo sempre alla sala teatro Biagi d'Antona si chiamer S. Martino di Sotto (alle bombe) che a cura del teatro Rosso Vivo in collaborazione con il teatro Testoni Ragazzi. Lo stesso spettacolo, come tradizione, verr replicato gioved 24 per gli studenti alle ore 9,30. Il 25 aprile tradizionale manifestazione di ricorrenza dell'avvenimento a partire dalle 9,30, comunque riceverete dettagliato programma. Alle 17,00 al Casone Partigiano di Rubizzano invece ci sar la presentazione della ricerca storica sulla resistenza nella pianura avviata da Luigi Arbizzani e realizzata da Paola Furlan. La presentazione del progetto Monumenti che parlano che la ricostruzione virtuale dell'ossario dei caduti partigiani alla Certosa di Bologna, del sacrario caduti partigiani di piazza Nettuno e dei monumenti dei comuni bolognesi. Vi ricordo a questo proposito che siamo stati tra i primi ad aver aderito a questa iniziativa fin dallo scorso 25 aprile eravamo sul sito a ci dedicato con i nostri caduti appunto. Sabato 26 aprile alle ore 11,00 presso la sala del Consiglio Comunale di S. Pietro in Casale verr presentato il libro Necropoli di Boris Pahor che uno dei pi importanti scrittori triestini di lingua slovena che nella sua autobiografia ha raccontato la propria esperienza di partigiano e la detenzione nei campi di concentramento tedeschi. Sempre sabato 26 aprile alle 17,00 al castello di Bentivoglio verr presentata la ricerca storica sugli scioperi delle mondine a concludere un concerto di Giovanna Marini. Tale iniziativa inserita nel calendario delle iniziative promosse dagli Assessorati alle pari opportunit della Reno Galliera e della Provincia di Bologna. Con questo ho concluso. 3) DOMANDE A RISPOSTA IMMEDIATA. Il Presidente del Consiglio Imbrogno pervenuta una domande a risposta diretta da parte del consigliere Leporati del gruppo Forza Italia Lega Nord e Udc a cui do la parola per la illustrazione. Il consigliere Giovanni Leporati (Forza Italia-UDC-Lega Nord) ci sono ulteriore ripercussione al riguardo della ormai famosa applicazione dell'articolo 15 del Regolamento ERP

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poich ho potuto innanzitutto verificare anche le determine che sono state consegnate ai consiglieri, oltre alle determine ho avuto occasione di approcciare ulteriormente ad altri cittadini che sono stati informati delle determinazioni al riguardo di questo famoso articolo e della sua applicazione. Le persone mi informano, mi dicono che sono state ricevute sia dall'assessore una parte di queste persone e sia hanno avuto modo di colloquiare con gli uffici interni del comune. Per il giudizio che quasi unanime non si trovano delle opportunit di maggiore dialettica o per meglio dire anche opportunit di un possibile superamento di queste determine e quindi di queste determinazioni che ha assunto la Giunta. Il pericolo qual ? che siamo di fronte sicuramente a una applicazione che anche dal punto di vista tecnico va tutta verificata, per se non altro il segnale che possono essere anche delle ripercussioni a livello di rapporto tra cittadini e amministrazione nella conduzione di questa specifica opportunit che ha il comune di Castel Maggiore avendo dei propri immobili e quindi pi che parlare di politica e di inclusione, di disponibilit, di accettazione al riguardo delle problematiche che sono state reiterate, problematiche che io reputo urgenti e problematiche che sono in linea con le problematiche ordinarie e straordinarie delle famiglie che tutti i giorni stanno riscontrando cio l'impossibilit di poter accedere a mutui bancari per la esosit dei mutui, l'impossibilit di accedere a contratti di tipo abitativo per la esosit anche degli affitti e non avendo altre opportunit. Quindi c' un quadro che pone l'amministrazione di fronte a una serie di problemi, l'amministrazione sta risolvendo queste tematiche e queste problematiche con l'applicazione rigida, burocratica, amministrativa e quello che era scritto e quello che sancito nelle regole. Io chiedo di fronte a questo tipo di emergenza che una emergenza che si sta connotando come una emergenza costante, numerosa, evidente e concreta non il caso che a fronte di questa problematica l'amministrazione riveda le regole, se possibile rivederle in ambito comunale, se sono regole che siano determinate da legificazione di natura superiore un conto, ma se una parte di queste regole se non la totalit delle regole sono legificate e adottate appunto perch sono state determinate da questa amministrazione sar meglio eventualmente alla luce di questi fatti che sono ovviamente un campanello d'allarme, rivedere quanto meno l'applicazione non solo di questo articolo, ma compiutamente di quello che significa la regolazione e la gestione di questi immobili che sono di propriet comunale perch ovviamente non sono richieste strumentali e fine a se stesse cio hanno delle motivazioni. Risponde l'assessore Marco Marcaccio: abbiamo risposto gi lo scorso Consiglio comunale e quindi circa un mese fa ad una interpellanza a risposta immediata la risposta diretta di questo tipo e quindi ci torniamo a distanza di un mese. Chiaramente noi siamo disponibili a fornire tutti gli elementi come l'abbiamo fatto oltretutto con gli interessati di cui citava prima il consigliere. Di fatto il nostro obiettivo nell'ambito delle politiche abitative proprio quello di permettere l'accesso e quindi dare come diritto l'accesso alla casa, accesso che per deve essere regolato da priorit che sono definite dai bisogni e i bisogni sono molteplici sul nostro territorio. Oltretutto un territorio che confinante con quello di Bologna e quindi si riversano su di noi tutta una serie di situazioni che in qualche modo ereditiamo. Detto questo il nostro regolamento comunale nel cui articolo 15 prevista la deroga alla graduatoria ERP e non voglio tornare a ripetere quello che ho gi detto la scorsa volta visto che a verbale del Consiglio comunale, quell'articolo e quel regolamento derivano dalla legge regionale 24 del 2001. Quindi vuol dire che c' una legge regionale quadro che identifica quelle che sono le modalit di accesso alla casa pubblica e quindi all'ERP per la fascia sociale. Il nostro regolamento recepisce la possibilit di andare in deroga tramite l'articolo 15 cio ogni anno all'interno del nostro territorio a quei casi che presentano un forte disagio abitativo imputabile a un forte disagio abitativo viene riconosciuto in deroga alla graduatoria che esistente l'accesso ad un alloggio. Accesso valido per almeno due anni, quindi temporaneo e non a tempo indeterminato come invece avviene lassegnazione tramite laccesso con graduatoria. chiaro che il permanere dei requisiti nel tempo in cui il contratto temporaneo uno degli orientamenti che questa Giunta si data, ovvero si assegna in deroga al regolamento e alla graduatoria, anzi scusate alla graduatoria una casa pubblica ad un nucleo che in condizioni oggettive di disagio abitativo e se alla verifica che impone la legge regionale dopo almeno due anni e quindi non specifica entro quanto tempo, ma non prima di due anni. Chiaramente sono cambiate delle circostanze di questo nucleo ad esempio la composizione o i redditi o sono intervenute altre circostanze che cambiano la come dire motivazione per cui era stato assegnato quellalloggio, chiaro che a questo punto non lo si trasforma a tempo indeterminato quel contratto. Questo il criterio generale allinterno del quale ci siamo mossi, nel senso in cui si dice a distanza di due o tre anni si fa una verifica le condizioni sono le medesime o poco migliorate rispetto a quelle per cui era stato dato lalloggio, a questo punto lalloggio sta dando un aiuto un sollievo alla difficolt di mantenere un alloggio sul libero mercato e quindi d un sollievo e quindi lo trasformiamo a tempo indeterminato. Laddove

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invece la composizione del nucleo o diversi altri eventi hanno cambiato le motivazioni fondanti dellassegnazione, b allora si dice attenzione non ci sono pi i presupposti per cui lalloggio un elemento di sollievo per quel nucleo cio va rifatta tutta listruttoria, chiamiamola cos, che ha portato a quella assegnazione. Quindi non lo si pu trasformare immediatamente in un contratto a tempo indeterminato e questo lorientamento generale. In questa griglia di valutazione che nellambito della legge regionale sono finiti due casi in questi anni, tutti gli altri come dicevo gi la volta scorsa sono stati trasformati a tempo indeterminato. La modalit per superare questo qual ? Labbiamo gi individuata, labbiamo gi detto nello scorso Consiglio comunale quando ho risposto e labbiamo detto nella relazione previsionale e programmatica per il 2008 che quella di andare a rivedere il regolamento comunale per lERP, fare in modo che non sia una graduatoria chiusa e quindi aggiornabile ogni due anni, ma che diventi una graduatoria aperta aggiornabile ogni sei mesi in cui tutti coloro che fanno domanda ogni sei mesi hanno la possibilit di inserirsi allinterno della graduatoria e quindi prevalere quelle che sono le condizioni oggettive di disagio abitativo. Quindi di fatto una graduatoria aperta che la legge regionale prevede in questi casi la cancellazione dellart. 15 cio non ci sar pi la deroga alla graduatoria perch essendo aperta tutte le situazioni di disagio abitativo periodicamente due volte allanno vengono valutate. Quindi questo la modalit e la soluzione che stiamo portando avanti per risolvere questo problema. chiaro che le situazioni che fini ad oggi sono venute avanti con lapplicazione dellart. 15 come dicevamo, la griglia di valutazione di trasformazione quella di cui dicevo prima riportata nellapposita delibera di Giunta. Verificheremo chiaramente gli articoli 15 che sono ancora da trasformare con questa griglia. Resta il fatto che e lo volevo ribadire in chiusura, che gli uffici fanno costantemente periodicamente le verifiche dei requisiti e non solo per coloro che sono dentro a tempo determinato, ma anche per coloro che sono dentro a tempo indeterminato perch noi gestiamo un patrimonio pubblico che ha una forte fortissima valenza sociale e per questo vi deve essere una stretta verifica costante sulla permanenza dei requisiti siano essi stabiliti oltre tutto dalla legge regionale che possono essere requisiti di reddito o di propriet in altri territori o comunale o in ogni caso del territorio nazionale e cos via. Il Presidente Imbrogno la parola al consigliere Leporati per dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto. Il consigliere Giovanni Leporati (Forza Italia-UDC-Lega Nord) se non altro c questo impegno da parte dellAssessore e della Giunta alla revisione del regolamento e quindi prima lo fate questa revisione e meglio . 4) RELAZIONE PRESIDENTE CONSULTA FRAZIONALE TREBBO DI RENO. Il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Imbrogno invita la Sig.ra Raffaella Casagrande, Presidente della Consulta frazionale di Trebbo di Reno, ad accomodarsi al banco della presidenza per informare il Consiglio in merito allattivit inerente lanno 2007. Gentile Sig. Sindaco, gentile Sig. Presidente del Consiglio Comunale, gentili Sigg.ri Assessori, gentili Sigg.ri Consiglieri e tutte le gentili Signore e Signori presenti, mi pregio informarVi, come previsto dallart.17.5 del regolamento delle consulte frazionali, sullattivit svolta dalla Consulta Frazionale di Trebbo di Reno nel suo secondo anno di attivit, cio da Marzo 2007 a Marzo 2008. Consulta: componenti e partecipazione La Consulta Frazionale di Trebbo di Reno, nellarco di questo secondo anno di attivit, non ha visto sostanzialmente modificata la propria composizione, se non nella recente sostituzione di uno dei due rappresentanti dei gruppi informali giovanili presenti sul territorio. Pertanto attualmente il gruppo risulta formato da:

Baschieri Angela rappresentante associazione I Grigioro amici del teatro Bettini Ivan Bar Trebbo, rappresentante dei commercianti Busco Carla rappresentante associazione Lavori in Corso

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Casagrande Raffaella rappresentante Direzione Didattica di Castel Maggiore (Presidente) Conti Antonia rappresentante Parrocchia di San Giovanni Battista Dalfiume Antonio rappresentante orti comunali Il girasole (Vice Presidente) Giovagnoni Fausto rappresentante associazione i Pedalalenta Lollini Roberto rappresentante societ sportiva Federazione Italiana della Caccia sezione di

Castel Maggiore Mandrioli Maria Pia rappresentante centro sociale La Contea Malossi Meriggi Franco rappresentante Torre Verde sporting club Murtinu Simone rappresentante gruppi informali giovanili (ha sostituito Tania Baccilieri) Pazzaglia Sergio rappresentante Polisportiva Vis Trebbo (Segretario) Strano Sara rappresentante gruppi informali giovanili. Dei tredici componenti, circa i 2/3 hanno partecipato assiduamente e con impegno agli incontri e alle attivit interne alla Consulta e ci ha favorito la condivisione, la costruzione di una progettualit comune e lintegrazione dei membri nel gruppo, che risulta fortemente compatto ed unito. Insieme alla Consulta poi hanno collaborato efficacemente in questo periodo anche alcuni cittadini che, con la loro partecipazione e le loro competenze, hanno aiutato e sostenuto il gruppo nei propri compiti. In particolare: i due rappresentanti della frazione, designati dalle Associazioni, a tenere i rapporti con la Pro

Loco di Castel Maggiore; i cittadini appartenenti alle associazioni di Trebbo (compresa la nuova realt de I Guardiani

delle Acque); alcuni privati cittadini particolarmente sensibili alla partecipazione attiva e alle problematiche

del territorio. Si sono rivolti alla Consulta invece alcuni gruppi di cittadini per avere spazi di confronto su temi specifici, in particolare: i residenti di via San Giuseppe, per quanto concerne la circonvallazione nord del paese; i giovani dei gruppi informali di Trebbo, rispetto ad un luogo a loro destinato per attivit di socializzazione e di aggregazione. LAmministrazione, in collaborazione con la Consulta, ha attivato vari momenti di dialogo e confronto costruttivi con entrambi i gruppi, arrivando, per quanto riguarda il primo, allelaborazione del progetto definitivo con il concorso dei cittadini e dei proprietari confinanti, mentre, per quanto concerne il secondo, ad una convenzione formale per lutilizzo di uno spazio aggregativo. Infine la Consulta, sempre per quanto riguarda la partecipazione, ha continuato a lavorare per stabilire e rinsaldare i rapporti con lAmministrazione: rispetto a questo tema con alcuni membri della Giunta si creato, per condivisione di linee di principio, un rapporto di collaborazione secondo i criteri della progettazione partecipata. Finalit, obiettivi e modalit di lavoro La Consulta Frazionale di Trebbo di Reno, anche in questo secondo anno di attivit, si posta come organismo consultivo per: favorire e valorizzare la partecipazione attiva dei cittadini nel contesto socio politico e

nellattivit amministrativa del Comune, promuovere il dialogo costruttivo e avvicinare maggiormente la frazione al capoluogo e

viceversa, focalizzare gli aspetti positivi e le criticit del territorio, riflettere su questioni dinteresse riguardanti tutti gli aspetti di vita della frazione e del comune. Pertanto, confermando le finalit dello scorso anno, la Consulta ha continuato ad operare per favorire e consolidare sia i rapporti di rete tra le varie realt significative presenti nella frazione sia tra queste ultime e il capoluogo (associazioni e Amministrazione), attraverso lorganizzazione di momenti di incontro confronto, la progettazione di attivit comuni e la partecipazione ad iniziative approntate nel/dal capoluogo (per es. il P.s.c., il bilancio partecipato e i momenti istituzionali). Inoltre ha proseguito a lavorare facendosi guidare dai princpi della condivisione e della progettazione partecipata, che promuovono la consapevolezza e il protagonismo attivo dei cittadini. La Consulta ha continuato quindi a dare ampio spazio ai momenti dincontro con la cittadinanza e le associazioni, attraverso numerose sedute pubbliche e lavori di gruppo, e ha proposto partecipato a spazi di confronto con lAmministrazione. In entrambi i momenti, anche questanno, si cercato di farsi guidare dallascolto e dalla ricerca di una collaborazione e un dialogo

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costruttivi. Infine, sul piano della comunicazione, la Consulta sta lavorando con lAmministrazione affinch risulti, allinterno della logica del lavoro di rete, sempre pi fluido ed efficace il passaggio delle informazioni. Iniziative e partecipazione La Consulta Frazionale di Trebbo di Reno, da Marzo 2007 ad oggi, si riunita in sedute pubbliche sette volte, pi precisamente il 19 e il 23 Aprile, il 28 Maggio, l1 Ottobre, il 17 Dicembre 2007, il 14 Gennaio 2008 e in seduta speciale, come previsto dallart. 17.1 del regolamento, il 15 Ottobre 2007. Alla prima seduta hanno partecipato lAssessore allEdilizia Privata Urbanistica e Attivit Produttive Sig. Francesco Baldacci e lAssessore ai Lavori Pubblici Ambiente e Mobilit Sig.ra Belinda Gottardi, alla seconda intervenuta la ViceSindaco Assessore alla Partecipazione Sig.ra Giovanna Battistini e alla terza era nuovamente presente lAssessore Baldacci. Per quanto riguarda la seduta speciale del 15 Ottobre erano presenti quasi tutta la Giunta e circa la met del Consiglio Comunale. Inoltre, ritenendo che le sedute pubbliche non siano lunico strumento valido di contatto con tutto il territorio, la Consulta ha cercato di partecipare a quelle occasioni di confronto e dialogo organizzate dallAmministrazione o di creare forme diverse e pi dirette di ascolto e dialogo con le associazioni e i cittadini. In questultimo caso ha promosso sul e con il territorio incontri informali, lavori di gruppo e iniziative di vario genere improntati allascolto, al coinvolgimento, alla mediazione, allinterscambio su un piano paritetico, cercando dincontrare le persone direttamente nei luoghi della loro quotidianit. Durante tutte le varie occasioni dincontro sopra esposte, la Consulta ritiene di aver fornito il proprio contributo principalmente in merito ai seguenti temi:

1) viabilit e sicurezza: le circonvallazioni nord e sud, la mobilit ciclo pedonale, il trasporto pubblico;

2) gli spazi nella frazione: lintitolazione della sala civica de La Contea Malossi a Silvino Brandola, il primo centro giovani di Trebbo, la fruibilit degli altri spazi presenti in rapporto alle richieste dellassociazionismo locale e dei cittadini;

3) lanimazione del territorio: la Festa della Birra e i rapporti con i giovani dei gruppi informali, la Festa della Raviola la Festa di Natale le luminarie natalizie e i rapporti con la Pro Loco di Castel Maggiore, la Festa di Primavera lIncontro al Fiume a Trebbo il 50 di fondazione della scuola materna parrocchiale il concorso fotografico Lacqua nel territorio di Castel Maggiore e dintorni (nel bene e nel male) e i rapporti con le associazioni realt locali;

4) le problematiche inerenti il commercio a Trebbo di Reno; 5) la seduta speciale della Consulta; 6) il Bilancio Partecipativo; 7) il Piano Strutturale Comunale idee a confronto per il futuro di Castel Maggiore. Rispetto alle manifestazioni organizzate dallAmministrazione, la Consulta, attraverso i propri rappresentanti, ha cercato di essere presente alle varie iniziative proposte, promuovendone la partecipazione presso i cittadini, in particolare: Borghi e Frazioni in musica: concerti a Villa Stagni e a Villa Isabella; Amico Sole come produrre energia alternativa a casa propria; visita al Consorzio della Chiusa di Casalecchio di Reno; convegno Andiamo a scuola senza macchina; assemblee pubbliche nella frazione (su temi specifici e sul Bilancio Partecipato); Forum dei Giovani; Piano Strutturale Comunale idee a confronto per il futuro di Castel Maggiore; incontro di coordinamento con le Associazioni che organizzano feste e manifestazioni con il

supporto organizzativo dellAmministrazione; manifestazioni pubbliche in occasione del 27 Dicembre, del 25 Aprile, del 2 Giugno e

dellinaugurazione della nuova sala civica nellex Stazione di Trebbo. Considerazioni conclusive Mediare non significa svolgere unattivit asettica. Mediatore colui che porta le ragioni delluno e dellaltro, e viceversa. colui che si fa carico delluno e dellaltro,

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che sa accogliere il senso, distinto, del loro dire. Mediatore soprattutto colui che traduce, e tradurre significa andare allessenziale, cercare il senso di una vicenda in s e nel contesto e riferire con parole vive. Carlo Maria cardinal Martini Come si evince da quanto sopra esposto, partecipazione, mediazione e rete sono le parole chiave che hanno guidato tutto il lavoro del gruppo fino ad oggi. La Consulta infatti riuscita ad aggregare altre persone sui medesimi obiettivi, ha favorito il senso didentit e dappartenenza, ha promosso la partecipazione dei cittadini e la vivacit delle associazioni, diventando un positivo punto di riferimento. Inoltre ha raccolto i bisogni e le istanze del territorio per segnalarli e trasformarli in proposte operative nelle sedi opportune. Ha infatti partecipato attivamente a tutti i gruppi di lavoro del P.s.c. e alle assemblee di Bilancio Partecipato, inoltre, in occasione della seduta speciale, ha aiutato i cittadini a focalizzare i temi di comune interesse sui quali ci si confrontati con lAmministrazione per trovare, in un incontro successivo (in tal senso il Sindaco ha gi dato la propria disponibilit), una soluzione insieme. Infine ha cercato di rinsaldare i rapporti di rete tra le Associazioni e sta operando per favorire linstaurarsi di nuovi legami, mentre riscontro pi che positivo hanno avuto le iniziative danimazione organizzate sul territorio (in particolare si segnala il livello culturale espresso dalla 198 Festa della Raviola). La Consulta ha particolarmente apprezzato le iniziative di progettazione partecipata messe in campo dallAmministrazione, in particolare il percorso del P.s.c. (anche se ci si rende conto che non sar facile trovare una mediazione che riesca a tenere conto delle varie visioni uscite), le assemblee del Bilancio Partecipativo, gli incontri, sia pubblici sia ristretti, inerenti il progetto della circonvallazione nord, il percorso con i giovani (conclusosi con lassegnazione di uno spazio) e il recente Sognare un diritto un progetto partecipato per la piazza di Trebbo di Reno. Per quanto riguarda il futuro, la Consulta, vista la propria positiva esperienza, auspica che nascano altre consulte analoghe, che il metodo della progettazione partecipata riesca sempre pi a trovare spazio nella politica comunale e che si riesca ad instaurare rapporti sempre pi stretti con i Consiglieri residenti a Trebbo, le altre Consulte e le associazioni del territorio. Alla fine del secondo anno di attivit, la Consulta si percepisce pi sicura di se stessa e delle proprie competenze, pertanto ritiene ci siano i margini per una crescita ulteriore del gruppo, affinch lAmministrazione possa valutare se coinvolgere la Consulta su un livello di partecipazione sempre pi vicino ai principi espressi in particolare dalla Legge 328/2000. Cordialmente, Raffaella Casagrande Presidente della Consulta Frazionale di Trebbo di Reno Il consigliere Giovanni Leporati (Forza Italia-UDC-Lega Nord) ma io senza nulla togliere alla lettura e all'esposizione della Presidente, vedo traccia pi di una assuefazione della Consulta a quelli che sono un po' i dettami dell'amministrazione in quanto tale, mi piacerebbe che la Consulta avesse anche delle priorit anche autonome sul territorio. Non ho letto, non c' traccia per quanto posso avere appurato da questa breve lettura, non c' menzione della problematica che sussiste a Trebbo e non solo a Trebbo in territorio di Castel Maggiore, della mancata connessione con la ADSL. Non c' traccia alcuna, credo che visto che una problematica che purtroppo ancora irrisolta sulla quale io ho intrattenuto a suo tempo l'amministrazione, ovvio non sto dicendo che c' una colpevole diciamo cos situazione che a carico di qualcuno, per soprattutto a carico di qualcuno s nel senso che c' un gestore che lo sta facendo quello che dovrebbe fare, ma altri comuni stanno lavorando c' un dibattito in corso e abbiamo delle classifiche purtroppo che vedono l'Italia molto indietro rispetto agli altri Paesi Europei e se pensiamo che la Francia in tre anni passata da una situazione nella quale era dietro l'Italia gi diventato il primo Paese per la percentuale di connessione alla ADSL. Mi piacerebbe che la Consulta su questo problema dicesse qualcosa, non ne vedo nessuna evocazione e questo mi pare che non sia positivo. Ecco perch marco molto l'aspetto autonomo. Non capisco che cosa ci possa cio quali possono essere i presupposti perch nelle considerazioni conclusive ci siano delle parole che ha espresso il Cardinale Martini, non capisco per quale motivo si siano messe perch non ne vedo una correlazione, per voglio dire ne prendiamo atto. Quindi quello che mi muove nei confronti della relazione di quest'anno maggiore autonomia, maggiore sensibilit anche da parte della consulta per mettere a fuoco le sofferenze, le emergenze che possono esserci sul territorio e tutto quello che farete ovviamente va bene, se dal basso si riesce a spingere anche magari ponendo delle tematiche di importanza nodale come quella della connessione alla rete alla ADSL che non residuale ma una questione importante. L'altra questione che non vedo tracciata o evocata la cassa di espansione,

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sappiamo che non ci sono novit di sorta, non che ci sono delle novit per non mi ricordo se quando ci siamo misurati nell'assemblea pubblica da parte della Presidente si era calendariezzata una serie anche di ulteriori verifiche in ambito assembleare. Qui non si fa cenno e quindi volevo chiedere alla Presidente se magari su questo ci aggiornava. L'ultima cosa Le faccio una domanda: qui si fa memoria di una associazione compresa la nuova realt de I Guardiani delle Acque, se ci poteva dire qualcosa al riguardo perch mi totalmente sconosciuta. Il consigliere Borsari Stefano (PD) volevo fare una prima considerazione: questo il secondo anno che ci troviamo con una relazione diciamo di consuntivo e penso si possa dire che l'investimento che abbiamo fatto stia portando i suoi frutti. Io non voglio entrare nel merito del lavoro svolto dai cittadini, dalle associazioni sul territorio, mi accontento ma non nel senso che poco, nel senso che tanto e sono felice di aver visto che con questo strumento aumentata la partecipazione e penso che quando siamo venuti a ottobre all'assemblea pubblica che abbiamo fatto come resoconto dell'incontro con il Consiglio comunale era veramente da non so quanto tempo che non vedevamo una partecipazione cos folta in un incontro con la Giunta e con il Consiglio. Solamente questo un dato assolutamente da rimarcare, assolutamente positivo cio evidentemente il lavoro svolto servito ad attivare un interesse civico, interesse civico che poi si riversato sulle altre occasioni di partecipazione alla vita amministrativa dell'ente e non a caso vengono citati gli incontri sul bilancio partecipato e diciamo sulla costruzione del PSC partecipato. Si notato che da Trebbo c'era una partecipazione notevolmente sia in numero che in fatto di proposte che in fatto di articolazione secondo me nettamente superiore rispetto a quanto proveniva dal resto del territorio. Quindi sicuramente non possiamo non notare il primo dato l'aver investito sulla Consulta ha portato a cascata una partecipazione che non stata solamente sulla consulta, ma stata un po' su tutte le attivit che il Comune pu svolgere. Quindi questo sicuramente l'obiettivo di fondo che come Consiglio si eravamo dati. Mi dispiace, questa la seconda parte del mio intervento che non avrei voluto fare ma l'intervento del consigliere Leporati di prima me lo obbliga, io non ritengo che il lavoro della consulta debba essere per forza quello di intervenire sugli oggetti delle forze politiche, magari siete anche intervenuti perch qui non c' l'elenco di tutte le attivit e di tutti punti di discussione che avete fatto. Questo mi conferma ulteriormente sul fatto che la scelta che facemmo a suo tempo di fare in modo che le forze politiche non fossero direttamente presenti con i propri rappresentanti in Consulta stata una scelta corretta. Il consigliere Leporati ricordava due sue battaglie assolutamente legittime, ma per che sono nate in ambito di una proposta formalizzata da un Gruppo politico. La Consulta di Trebbo magari ne ha parlato o non ne ha parlato, ce lo dir la Presidente, ma in ogni caso ha una sua vita autonoma. Non penso che come Gruppi politici organizzati dobbiamo andare a dire ai cittadini su che cosa debbono intervenire o su che cosa debbano lavorare, grazie al cielo i cittadini penso che siano in grado di arrangiarsi. Poi fa parte della ricchezza democratica il fatto che ci siano le forze politiche organizzate che portano avanti certe cose, il fatto che ci possono essere la consulta che organizza il lavoro di una comunit civica e ne sbucano delle altre ed bene che ci siano tutte. Quindi concludo dicendo che speriamo di riuscire ad attivarne delle altre perch se questo il frutto che viene dalla comunit, un frutto positivo e quindi speriamo di riuscire a portarne a casa delle altre. Ritengo che in ultimissimo la citazione del cardinale Martini che c' all'interno della relazione dia semplicemente, per come la leggo io, il senso di un lavoro civico che non necessariamente partitico, ma che d un qualche cosa alla comunit dando un valore positivo al senso della mediazione come costruzione della comunit civile. Non necessariamente la costruzione della comunit civile si ribalta su una vita di partito o su una proposta di partito n magari una prepolitica, ho finito, io lo leggo cos e lo apprezzo anche per come stato presentato. Grazie e buon lavoro. Interviene l'assessore Battistini Giovanna: sono un po' sorpresa dalla espressione che ha usato il consigliere Leporati quando legge tra le righe della relazione una forma di assuefazione, mi sembra veramente sorprendente nel senso che proprio la citazione di cui riferiva poco fa anche il consigliere Borsari, d invece rende conto di un modo di lavorare opposto all'assuefazione. Un modo di lavorare assolutamente dinamico e dialettico. Oltretutto nella Consulta non c' assolutamente omogeneit di appartenenza politica quindi faccio fatica a pensare che i membri della consulta siano sempre d'accordo su tutto, certamente il loro operare locale e quindi forse quasi immediato trovare un accordo che ad altri livelli risulta difficile. certamente il modo di procedere al quale si riferisce il cardinale Martini e che stato ripreso dalla Presidente della Consulta un modo di procedere molto civile, un modo di procedere che io come persona

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impegnata in politica desidero perseguire e mi farebbe molto piacere che tutti quanti sono impegnati in questo settore si iscrivessero in questo modo di lavorare. Il consigliere Grazia Mauro (La Voce di Castel Maggiore) ma io credo che ogni iniziativa che serve a sviluppare la partecipazione con il contributo di tutti sia da considerare positivo e quindi credo che la costituzione della consulta di Trebbo da questo punto di vista sia sicuramente un elemento da sottolineare. Sarebbe a mio modo di pensare importante, come diceva prima il consigliere Borsari, riuscire ad organizzarne e a costruirne anche altre per lo meno nelle altre frazioni, probabilmente al capoluogo sar difficile come sempre stato nel passato. Per colleghi mi dovete consentire di fare una considerazione di questo tipo cio non capisco perch a considerazioni che si possono condividere o non condividere che ha fatto il consigliere Leporati bisogna rispondere polemicamente perch questo viene meno a quello che abbiamo detto prima sul dibattito, sulla partecipazione e sul contributo di tutti. Io credo che se vogliamo far diventare pratica quello che diceva il consigliere Borsari in questa visione che a mio parere pi teorica che pratica, bisogna che la Consulta frazionale di Trebbo e le altre se auspichiamo nasceranno, si riconoscono proprio in questo passaggio del cardinale Martini cio questa la prova vera che se vogliamo perseguire un contributo di idee di partecipazione a coloro che sono chiamati a responsabilit amministrative, a responsabilit diverse. Le considerazioni degli altri secondo me sono considerazioni che si possono condividere o non condividere, ma tutte le volte dobbiamo polemizzare francamente lo trovo sterile. La consigliera Mastrojanni Giuseppina (A.N.) saluto la Presidente e la ringrazio per la sua relazione. Volevo solo chiedere quale animalista vedo che c' un rappresentante della societ sportiva federazione italiana della caccia, quale funzione svolge? Quali sono i programmi? Per quanto riguarda le luminarie natalizie sono stati i negozianti, sono rimasti soddisfatti? hanno dovuto partecipare anche loro e quali sono state le spese? Grazie. Il consigliere Ghermandi Claudio (PD) grazie della relazione Presidentessa, comunque condivido la parte finale dell'intervento del consigliere Borsari e anche del vicesindaco inerente alla problematica diciamo la polemica Martini. Sono veramente molto contento come cittadino, come volontario ed anche come amministratore della citt di Castel Maggiore nel poter constatare come l'associazionismo territoriale assuma dei contorni sempre pi netti e che continui ad assestarsi nel tessuto sociale del nostro comune, con inevitabili e benevoli ripercussioni nei confronti dell'aggregazione, dell'intrusione sociale e della solidariet, che sono temi ben cari a tutta la nostra comunit. In questa logica, difficile non riconoscere alla consulta frazionale del Trebbo di aver onorato al meglio i vari compiti espressi dal regolamento e soprattutto quelle inerenti alla funzione, infatti non sto a leggere il capitolo secondo articolo prima perch una pappardelle abbastanza lunga, ed puntualmente ci che ha espresso la Presidente pochi minuti fa in quest'aula. Continuare il cammino intrapreso mantenendo inalterato lo spirito di condivisione nei confronti dell'associazionismo territoriale, evitando inutili egemonie che la storia ci ha insegnato essere di scarsa vitalit e di vita breve, rappresenta una ulteriore spinta sulla strada della promozione di tutte le attivit del territorio, che senza dubbio sono dei pilastri che reggono anche il progetto della consulta del Trebbo. Un altro articolo del regolamento che vorrei ricordare rappresentato dalle finalit della consulta di cui la sintesi pi appropriata dice questo articolo primo capitolo secondo: l'istituzione delle consulte si prefigge lo scopo di valorizzare il ruolo autonomo delle frazioni nel contesto socio politico del comune, favorire la partecipazione dei residenti nelle frazioni all'attivit amministrativa del comune e pi in generale avvicinarli alle istituzioni. La relazione che abbiamo appena ascoltato rappresenta una diretta conseguenza dell'applicazione del famoso slogan Comune e partecipazione tanto pubblicizzato in campagna elettorale dalla compagine di maggioranza con dispendio di risorse ed energie, ma con la soddisfazione del risultato acclarato in questa aula. Ci che mi preme evidenziare proprio l'equilibrio mantenuto nelle scelte e nelle azioni effettuate dalla consulta e soprattutto il continuo dialogo con l'amministrazione, senza mai sovrapporsi, ma sostenendo la necessit di una maggiore vicinanza e identit di tutte le componenti del nostro territorio; infatti partecipazione un sostantivo che significa fare, ma soprattutto decidere insieme con il pi largo coinvolgimento generale. E qui mi soffermo sul nodo del territorio, sia fisicamente intenso sia sotto il profilo ambientale. La ricerca del benessere sociale passa per forza dall'attenta simbiosi con il substrato ambientale nel quale si vive, ma altres di fondamentale importanza il fatto che questo obiettivo deve essere modulato attraverso le problematiche di ogni componente territoriale, Trebbo, Castello, Capoluogo, 1

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Maggio, che a diritto devono ricercare risposte locali, ma integrate in un pi ampio aspetto di ambito territoriale perch oltre a partecipazione, l'altra parola d'ordine comune, cio di tutti. L'analisi, presto fatta, la simbiosi tra amministrazione, forze sociali e cittadini risulta essere di fondamentale importanza nelle scelte che hanno determinato e determineranno ogni tipo di sviluppo territoriale armonico del comune di Castel Maggiore. Le politiche necessarie ad ogni tipo di sviluppo dovranno essere impostate sulle istanze sia del quotidiano sia da quelle indicate dalla societ civile del territorio di Castel Maggiore. Anche in questo caso si evidenziato come le politiche utilizzate, supportate dai cittadini, hanno determinato la creazione di strutture e sinergie tali da rendere sempre pi vivo il senso di appartenenza di tutte le componenti del territorio comunale identificando quali priorit da seguire le politiche di accoglimento di sussidiariet e di inclusione territoriale. La politica al servizio dei cittadini, fatta dai cittadini, studiate sui reali bisogni nella ricerca del benessere sociale, questa volta passa per Castel Maggiore, sta in tutti noi, e sottolineo tutti, Garluda, Boschetto, Castiglia e via dicendo, creare i presupposti organizzativi e politici, perch le risposte locali siano utilizzabili in futuri percorsi programmatici per le politiche regionali e nazionali. con questa speranza/certezza termino per non annoiare tutto esprimendo i migliori apprezzamenti per il lavoro svolto e, i pi sentiti in bocca al lupo per le nuove imprese che vi e ci aspettano. Grazie. Replica la Presidente Raffaella Casagrande: ringrazio per l'attenzione e per le domande significa che il lavoro che noi stiamo svolgendo non passa inosservato, ma anzi viene da parte vostra ben analizzato. Volevo partire dal rispondere alle domande che il signor consigliere Leporati aveva posto, non vado in ordine di domande ma in ordine di pagina perch cos le posso dire dove pu trovare le risposte alle domande che lei mi ha fatto. Ovviamente questa una sintesi lo dice anche la parola principalmente quando ho riportato i temi, ovviamente per un approfondimento pu chiedere i verbali delle riunioni che sono comunque depositati nella segreteria generale e come lei ricorder sicuramente e perfettamente nella seduta del 15 ottobre si parlato sia del discorso di ADSL e mi riferisco la seduta speciale, sia del discorso di cassa di espansione. Tant' che il giorno della vigilia di Natale e il signor Sindaco lo ricorder perfettamente, io ero qui a parlare con lui per portare avanti proprio il discorso di che cosa fare dopo le richieste che erano uscite e a pagina 13 ho proprio citato che in un incontro successivo ho proprio messo in tal senso il Sindaco ha gi dato la propria disponibilit per trovare la strada insieme per poter diciamo cos sciogliere quelli nei limiti del possibile, quelli che sono i nodi e i problemi che sono uscite nella seduta del 15. Trovare una soluzione insieme perch come si diceva prima, la consulta non ritiene produttiva la polemica di qualsiasi genere e di qualsiasi tipo sia, il dialogo la mediazione, il costruire insieme che ci porta ad una soluzione e forse questo pu essere stato visto come assuefazione, non lo so. Sinceramente credo che questo termine non sia proprio quello che possa ricalcare il nostro modo di lavorare e chi avuto modo di confrontarsi sia con me in quanto presidente sia con altri membri credo che possa dire tutto fuorch questa parola. Per quanto riguarda l'autonomia ritengo che la consulta sia proprio autonoma proprio perch le forze politiche non sono al suo interno, poi questo un dibattito che non nelle nostre competenze, nel senso che competenza del Consiglio comunale stabilire questo. Noi possiamo semplicemente dire come parere consultivo, citava il signor consigliere Ghermandi l'articolo se non ricordo male 17.2, forniamo quello che il nostro parere consultivo e se il nostro parere ovviamente verr preso in considerazione noi riteniamo che sia produttivo che la consulta rimanga autonoma proprio come il signor consigliere Leporati auspicava. Dicevo il fatto anche che la consulta abbia apprezzato alcune delle attivit messe in campo dall'amministrazione non ritengo che possa dirsi assuefazione, ritengo che siano le due attivit in linea con quello che il metodo e la metodologia che la consulta condivide e quindi ovviamente non ha fatto altro che semplicemente dire abbiamo apprezzato questo modo di lavorare. Cio il fatto che si chieda alle persone che abitano l che cosa vorrebbero, poi ovviamente va coniugato con tutti gli altri soggetti che sono gli attori diciamo cos delle decisioni politiche, per il fatto che si venga a chiedere o si senta il parere delle persone noi crediamo che sia molto importante. Per quanto riguarda la ADSL forse quello che ho scritto a pagina 8 poteva anche essere interpretato in un altro mondo, ma ricalca anche quello e mi riferisco alle ultime tre righe della pagina Infine sul piano della comunicazione la consulta sta lavorando con l'amministrazione affinch risulti all'interno della logica del lavoro di rete sempre pi fluido ed efficace il passaggio delle informazioni. Ovviamente anche questa una tematica che riguarda il passaggio delle informazioni poi questa una relazione su quello che noi abbiamo affrontato nel 2007, il tema della ADSL uscito nella seduta del 15 ottobre e ovviamente porteremo avanti nel 2008 questo tipo di impegno se sar ovviamente la cittadinanza a chiederci di portare avanti questo. Per quanto riguardava i Guardiani delle Acque invece sono una associazione che si da poco costituita sul

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territorio di Trebbo di Reno e tra i suoi rappresentanti annovera sicuramente due persone che immagino molti di voi conoscano che sono il signor Adriano Lazzari e il signor Rino Battistini e assieme a loro c' anche il signor Riccardo Fioravanti. Sono persone animate ovviamente dalla tutela del patrimonio fluviale che noi abbiamo a Trebbo e quindi questa associazione nata proprio in virt di questo spirito che anima la protezione dell'ambiente fluviale e il farlo conoscere e ovviamente farlo apprezzare in tutti quelli che possono essere i suoi aspetti da quello paesaggistico, naturalistico e anche a quello culturale. Per quanto riguarda la citazione che la consulta ha deciso di apporre a pagina 12, il nome della persona c' semplicemente per dovere nel senso che quando una persona prende le parole dette da un'altra persona ovviamente e le fa proprie secondo per il proprio personale contesto, per dovere ovviamente la mette. Non c' nessun riferimento dal punto di vista partitico o di filosofia o di quant altro, si tratta semplicemente proprio di un metodo di lavoro, di mediazione, di dialogo, di costruzione e di partecipazione. La consulta ovviamente si vista qui perch qui si dice mediatore colui che porta le ragioni dell'uno e dell'altro e viceversa, colui che cerca di cogliere il senso, colui che traduce e che va all'essenziale. Noi abbiamo provato a raccogliere quelle che potevano essere le voci dei cittadini e poterle diciamo cos tradurre e portarle nella propria essenzialit nei luoghi opportuni. Tutto qui ma se l'avesse detta qualcun altro l'avremmo messa indipendentemente dalla persona. Quindi mediazione proprio, riprendevo le parole del consigliere Borsari, proprio come costruzione di comunit civile proprio per riportare questa la nostra funzione quella proprio di trovare diciamo cos maggior dialogo, avvicinare maggiormente, siamo stati creati per questa funzione. Quindi credo che le polemiche all'interno di questo tipo di funzionalit anzi porterebbero voi a chiederci ma perch se siete stati costituiti per dialogare, per rimediare, per trovare un incontro fate all'opposto per cui non rientra ecco nella nostra filosofia. Per quanto riguarda la signora consigliera Mastrojanni il rappresentante della federazione della caccia all'interno della consulta perch ovviamente tutte le realt che fanno richiesta e che esistono nel territorio fanno parte della consulta, ma spesso e volentieri non per portare quella che la propria singola realt specifica, mi riferisco anche a me stessa quando non sempre in consulta porto le istanze della scuola che io rappresento, ma anche il signor Lollini va molto al di l e quindi in una visione pi unitaria come paese e quindi affrontando anche problematiche e dando il proprio contributo anche rispetto ad argomenti o a temi che magari in specifico di pertinenza della sua associazione. Per quanto riguarda le luminarie natalizie noi siamo stati contattati dalla Pro Loco di Castel Maggiore affinch potessimo dare una mano sul territorio perch non era un argomento di nostra competenza. Per essendoci noi posti come soggetto mediatore sul territorio, c' stato richiesto diciamo cos una mano per contattare i commercianti e insieme alla Pro Loco di Castel Maggiore e all'assessore preposto a questo, abbiamo cercato di trovare insieme una soluzione ovviamente con i tempi stretti che c'erano e per riteniamo insomma che per quest'anno potesse andare bene cos. Ovvio che l'anno prossimo se ovviamente chi avr il mandato ufficiale rispetto a questo tema vorr magari interpellarci anche prima, saremo ben lieti ovviamente di portare quelle che sono le istanze che noi raccogliamo dal Paese. Spero di avere risposto a tutto e poi se cos non fosse ditemi pure. Interviene il Sindaco Monesi Marco: io credo che in conclusione di questo punto noi non possiamo fare altro che considerare in maniera positiva il lavoro svolto e questo strumento che ci siamo voluti dare per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica e istituzionale di questa nostra citt. Io credo che se vogliamo far s che la partecipazione continui ad essere nella misura in cui avviene a Trebbo di Reno e solo l oggi siamo in grado di riprodurla, credo dobbiamo confermare il sistema adottato nel senso che a questo partecipano liberamente i cittadini con le loro opinioni e le loro esigenze. Io credo che noi dobbiamo fare leva su questo cio sulle esigenze dei cittadini e a testimoniarlo il fatto che possono essere alcuni temi sottodimensionati rispetto alle attese dei cittadini. Voglio tornare un attimo sull'esempio che faceva il consigliere Leporati della ADSL per ricordare le risposte che avevo dato in Consiglio comunale che il tema per i quali oggi ci sono alcune fette di territorio oscurato da questa diciamo possibilit sono comunque piccole nel senso che riguardano alcune centinaia di persone su tutto il territorio. E di queste come si diceva il mercato probabilmente dice che di queste solo il 30% interessato alla ADSL che vuol dire realt sul territorio di Trebbo di Reno poche decine di persone. Per questo ritengo che possa essere un tema che come dire che al di l di quella richiesta fatta in quell'assemblea, non un tema che monta perch anche noi attraverso le segnalazioni che ci arrivano, abbiamo avuto una mail che ci chiedeva della ADSL a Castel Maggiore o a Trebbo. Quindi in risposta a questo probabilmente il limitato interesse dato da questi fatti. L'altra questione ci non toglie quindi il fatto che, veniva ricordato che abbiamo colloquiato attorno a temi da affrontare, questo non venga affrontato. Attraverso la Reno Galliera stiamo cercando di attivare e probabilmente c' un piccolo

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investimento da decidere se farlo come Reno Galliera, attraverso il quale rendere un territorio vasto coperto con le tecnologie wireless appunto dalla banda larga. Stiamo lavorando e per quello dicevo possibile affrontare il tema, non perch pur essendo di piccole dimensioni e per questo non sufficientemente evidente, al tempo stesso non che noi se possibile risolverlo non ce ne occupiamo. Altro tema riguarda il discorso della cassa di espansione che come confermava lo stesso consigliere Leporati, non ci sono attualmente elementi nuovi per se come dicevo alla Presidente della Consulta serve una ricostruzione storica, la possiamo fare. Oggi per siamo nella situazione in cui non ci sono novit e quindi comunque ci non toglie che noi siamo chiusi allaffrontare la questione e a fare la ricostruzione storica rispetto al punto a cui siamo pervenuti. Detto questo quindi io credo noi faremmo bene a tenerci come dire cara questo strumento perch al tempo stesso elemento come dire di raccolta delle esigenze perch diverse ce ne sono state rappresentate e diverse ne stato dato conto nella relazione, cos come qualche volta anche strumento come dire di partecipazione per iniziative che l'amministrazione promuove. Quindi un elemento sicuramente di coagulo rispetto alla cittadinanza di quel territorio. Quindi credo che questo lo sia soprattutto perch in grado di raccogliere le esigenze senza che queste vengano una per una o qualcuna di queste strumentalizzate per particolari fini. Quindi la forza a mio avviso della consulta e il suo consolidamento sta proprio in quanto si fanno semplicemente portatori degli interessi collettivi che siano a volte dell'amministrazione o che siano a volte come in qualche modo riassumeva. Nota conclusiva ovviamente il collega Grazia si sar accorto che mentre sosteneva che altri polemizzavano con Leporati lui polemizzava con coloro che polemizzavano con Leporati. Quindi credo che sia nella dialettica politica il polemizzare, l'importante che questa micro polemica rimanga come dire agli argomenti e non alle questioni di natura personale. Il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Imbrogno ringrazio la Presidente per il suo intervento e auguro a Lei e ai suoi collaboratori buon lavoro. La Sig.ra Raffaella Casagrande, Presidente della Consulta frazionale di Trebbo di Reno, ringrazia ed esce dallaula consiliare. 5) APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL 27/02/2008. Il Presidente Imbrogno viste le nuove procedure, il verbale lo diamo gi per approvato visto che viene fatta adesso una stesura integrale e quindi non ci sono modifiche da chiedere. Non c' nessuna richiesta di modifica quindi il verbale approvato. 6) RATIFICA DELIBERAZIONE ADOTTATA DALLA GIUNTA COMUNALE CON I POTERI DI

CUI ALL'ART. 175, COMMA 4 DEL D.LGS. 267/2000: N 19 DEL 15.02.2008: "VARIAZIONE DI BILANCIO IN VIA D'URGENZA AI SENSI DELL'ART. 175, COMMA 4, DEL D.LGS. 267/2000 PER ANTICIPAZIONE FONDI PER ELEZIONI POLITICHE".

Illustra lassessore Marcaccio questa una variazione di bilancio durgenza, sia in parte entrata che in parte spesa di 80.000 euro che sono le spese previste per le Elezioni Politiche. Chiaramente in via d'urgenza perch i tempi per avviare le procedure non permettevano il passaggio in Consiglio comunale. Con voti favorevoli unanimi, resi in forma palese, il Consiglio Comunale delibera di ratificare la deliberazione in oggetto. 7) COSTITUZIONE UNIONE RENO GALLIERA: APPROVAZIONE STATUTO, ATTO

COSTITUTIVO E PROVVEDIMENTI INERENTI E CONSEGUENTI. Il Presidente Imbrogno questa delibera stata presa in visione dalla 1^ Commissione, i Gruppi Forza Italia - UDC - Lega Nord Alleanza Nazionale e La Voce di Castel Maggiore si sono riservati di esprimere parere in Consiglio, mentre hanno votato parere favorevole il gruppo del Partito Democratico. Illustra il Sindaco Marco Monesi: io credo di poterla fare breve introduzione perch abbiamo molto e perch mi pare di poter dire che l'iter che abbiamo percorso sia stato positivo. Alcune parole per credo vanno spese perch l'avvenimento estremamente importante. Noi arriviamo oggi a far s che questa Associazione di cui oggi facciamo parte della Reno Galliera, associazione di

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Comuni, si trasformi in Unione di Comuni. Il passaggio al di l della terminologia un passaggio, non vorrei spendere parole gravi, ma definiamola epocale comunque pur con le attenuanti che possiamo dare al termine. Epocale perch oggi mettiamo insieme e andiamo a costituire un ente locale che in qualche modo si affianca agli otto comuni; un ente locale che sar grado autonomamente di produrre servizi di cui rimangono titolari i comuni stessi. Credo che sia importante da una parte capire che la titolarit rimane ai comuni, dall'altra che per la gestione effettiva avverr da parte dell'Unione. Dicevo abbiamo fatto in modo che questa associazione si trasformasse in unione perch ritenevamo non pi percorribile la strada visto limplementazione che avevamo dato alla categoria di servizi e quindi alla mole di servizi ritenevamo non fosse pi percorribile la strada di mantenere l'associazione perch all'interno voi sapete l'associazione necessariamente non ha personalit giuridica, non ha un bilancio proprio. Quindi tutto doveva essere allocato all'interno di un bilancio di qualcun altro, il personale rimaneva in carico ai singoli comuni e quindi tutto questo non permetteva di fare quel salto di qualit. Quindi a questo punto si deciso uno anche solo per continuare a gestire i molti servizi messi in comune, dall'altro per una eventuale espansione delle tipologie di servizi da mettere in comune di procedere verso lunione. Cosa che avvenuta attraverso una ampia discussione cominciata direi molti molti mesi fa da parte dei Sindaci per arrivare poi alle sedi consiliari nell'ultima fase dello scorso anno. Credo che sia importante il capire che oggi con questa maggiore autonomia sar possibile anche implementare servizi nella qualit e nella quantit oggi resi. Dicevo il percorso stato lungo, poteva essere anche pi lungo per essere meglio meditato e metabolizzato, per credo che nell'ambito di questo percorso siamo stati in grado di affrontare il tema con i cittadini e con le forze politiche. Apro una parentesi, credo che il lato pi debole di questa nostra operazione sia fondamentalmente la partecipazione dei cittadini, lo giustifico nel senso che credo che diciamo probabilmente queste ingegnerie istituzionali ai cittadini interessano meno, se avessero visti messi in discussione i servizi credo si sarebbero mobilitati, ma non sono in discussione i servizi e quindi credo che da questo punto di vista come dire sia da considerare da questo punto di vista non eccessivamente la scarsa partecipazione dei cittadini a questa fase. Mentre invece per quanto riguarda le forze politiche possa definire la discussione molto approfondita, una discussione a cui le forze politiche di minoranza hanno dato il loro contributo e credo ci possano riconoscere che molte delle proposte avanzate nelle varie fasi dalle forze politiche sono state in gran parte accolte. Sono state accolte nella fase di definizione dello statuto, sono state accolte in questa ultima fase di ulteriori incrementi implementazioni dello statuto. Diciamo c'erano, per arrivare rapidamente alla fine, e quindi in quello che era rimasto in qualche modo in sospeso, c'erano due elementi in sospeso che erano la nostra partecipazione quindi quella del comune di Castel Maggiore a tutti i servizi e dall'altra la rappresentanza politica nel Consiglio dell'Unione. Ecco da questo punto di vista credo di poter dire voi sapete che l'unione per noi uno strumento e quindi questo strumento deve consentirci per lo meno di migliorare o di mantenere gli stessi livelli di servizio che noi oggi in questo territorio e quindi nel comune di Castel Maggiore possiamo avere. Ovviamente diventa complesso e complicato conferire dei servizi non riuscendo poi attraverso il conferimento mantenere gli stessi obiettivi che ci eravamo prefissi. Ovviamente credo possa essere possibile in futuro superare queste problematiche e quindi in sostanza noi abbiamo tradotto tutto questo in alcune modifiche che sono state introdotte in un comma della delibera e dall'altra parte in un ampliamento del comma cinque, vado a memoria, dell'articolo sette dello statuto. Credo che i consiglieri abbiano in mano le copie dei materiali a cui faccio riferimento e quindi come dire da l in qualche modo espressa la volont che qualora una opportuna riorganizzazione dei servizi con le finalit di cui dicevo prima pu superare appunto il problema che dicevo. Dall'altra per quanto riguarda la rappresentanza le modifiche che sono intervenute sono quelle di rendere pi flessibile la quota di partecipazione del comune di Castel Maggiore al Consiglio comunale, difatti se vedete il retro dell'articolo 10 vedete che ci sono dei numeri con delle barre 3/2 e 2/1 il che vuol dire che quella flessibilit che leggendo anche la parte sotto va a determinare al momento in cui vi sono le elezioni politiche. Voi sapete che in questa associazione e nell'unione futura sono presenti 16 consiglieri in tutti i comuni tranne Castel Maggiore che ne ha 20, di questi 16 voi sapete per effetto del maggioritario puro negli altri comuni vengono eletti due terzi di maggioranza e un terzo di minoranza quindi il risultato che sono 11 e 5, qua invece c' il sistema proporzionale a doppio turno e quindi qua i consiglieri sono espressi in base ai voti che le forze politiche prendono e quindi casualmente qua sono 5 i consiglieri di minoranza come negli altri comuni, qua possono diventare, scusate spero meno, ma possono diventare di pi e quindi ci si tiene quella flessibilit e la determinazione di questo avverr all'inizio del mandato cio all'inizio del mandato con apposita delibera si determiner il numero cio 2 o 1 di minoranza e 3 o 2 di maggioranza a seconda dei casi che verranno a determinarsi. Questa in estrema sintesi tutto l'iter a cui abbiamo dato vita e che si

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in qualche modo concluso ieri sera con il primo voto all'unanimit del Consiglio di S. Pietro in Casale che ha approvato appunto con la partecipazione di tutti all'unanimit lo statuto e la delibera relativa. Oggi noi ci troviamo qui a come dire a svolgere la stessa funzione quindi a discutere ed approvare, secondo le modalit previste, questo statuto che ha come dicevo che stato implementato con concorso di tutte le forze politiche minoranze comprese e come dire un grande senso di quello che come noi abbiamo gi interpretato in questo Consiglio comunale nella scrittura delle regole. Credo che sia importante in tutte le istituzioni, e con questo concludo, che le regole siano scritte di comune accordo cercando appunto di far s che quello che il documento fondamentale nellistituzione possa vedere un ampio concorso di tutte le forze. Il consigliere Ottini Renzo Siro (La Voce di Castel Maggiore) chiedo una puntualizzazione solo perch non ho ben chiaro nel discorso fatto dal Sindaco siccome siamo in una fase di transizione, la composizione in base all'articolo 10 del consiglio vorrei che il Sindaco fosse chiaro di quanti membri vanno della maggioranza e della minoranza in quanto io nella sua relazione lho interpretato in avvenire, per per il presente vorrei che fosse specificato. Risponde il Sindaco: questa una palla che io rilancio alla maggioranza cio io ho dato la versione attuale delle cose poi so che le cose sono ipotizzate, mi pare la maggioranza possa avere proposte anche per l'attuale fase, ma non era nella mia disponibilit fare questo. Insomma io vi ho presentato un po quello che la parte istituzionale, quella politica la lasciavo alle forze politiche. Il consigliere Grazia Mauro (La Voce di Castel Maggiore) per chiudere questa domanda questa risposta aspettiamo l'intervento del gruppo DS per avere una risposta formale, no scusate siccome dicevo prima la battuta che forse non ci siamo ancora convinti che c un gruppo solo e non pi due ho fatto lo stesso errore e quindi aspettiamo dal gruppo PD una risposta formale su questo punto. A parte le battute, io non so se siamo davanti a un passaggio epocale come dice il Sindaco, siamo sicuramente davanti a un passaggio molto importante. Completiamo una frase delicata, importante che conclude un momento di un processo che continua, anzi come si suol dire il bello comincia adesso. Siamo all'inizio della costruzione di un strumento che speriamo dia i risultati che auspichiamo che speriamo tutti. Ma io credo che in questi tre mesi si sia dimostrato e in questo credo che il coordinamento delle minoranze degli otto Comuni sia stato un elemento determinante, dicevo si sia dimostrato in questi tre mesi che se si ragiona ci si confronta per risolvere problemi, i problemi se non proprio si risolvono sempre, sicuramente si migliorano. Io prima scusandomi in anticipo ho polemizzato con la Vicesindaco sapendo di farlo, ma proprio per dimostrare che se invece di polemizzare ci si mette attorno a un tavolo spesso si trovano delle soluzioni che all'inizio non si erano ipotizzati. Quindi alla fine a mio parere siamo arrivati a costruire un'unione di convinzioni e non soltanto un'unione di convenienze come in un certo momento, in certi passaggi sembrava di cogliere. Ecco ci detto, personalmente avrei preferito una soluzione istituzionale diversa, per a una mia obiezione ad uno degli incontri che abbiamo fatto con la conferenza dei Sindaci come capigruppo, il Sindaco di San Giorgio mi rispose che se aspettiamo che venga definito a livello nazionale l'assetto istituzionale probabilmente l'unione la faranno i nostri nipoti. Devo dire che il Sindaco di San Giorgio ha perfettamente ragione, ma questo non un dato positivo. Quindici giorni fa leggevo in treno un articolo del Presidente della Provincia di Ferrara che anche presidente dell'Unione delle Province dellEmilia-Romagna che dice le Province non sono uno spreco ma una risorsa, b da presidente di una provincia credo che non ci si potesse aspettare una conclusione diversa. Per in un certo momento dice al nuovo Parlamento e al nuovo Governo chiediamo di portare avanti il processo di riordino istituzionale gi avviato nel Parlamento in scadenza e cio rispetto del dettato costituzionale che prevede solo comuni, province e citt metropolitane, regioni e Stato eliminando, dice il presidente della provincia di Ferrara, eliminando tutto ci che struttura sovrapposta questa una opinione. Ieri in provincia a Bologna a seguito di un articolo della cronaca bolognese del Corriere della Sera si aperto un dibattito sul ruolo delle Province, non so come andato a finire, quindi evidentemente la discussione aperta. In comune a Bologna stanno discutendo una proposta dell'assessore Mancuso che prevede di trasformare i quartieri in municipalit, quindi in un certo senso l stanno facendo il contrario di quello che facciamo noi e poi c' tutto il discorso aperto sull'area metropolitana. Quindi dicevo prima io avrei preferito un assetto diverso, per esempio uffici sovracomunali per la gestione di tutta una serie di servizi anche per evitare come gi ebbi modo di dire quando discutemmo delle ASP, di avere delle sovrastrutture che poi fanno s che chi eletto diventa il portavoce in certi casi di una situazione oppure come nel nostro caso chi verr eletto nel Consiglio dell'Unione diventa una elezione di secondo grado. Per poi parlando sia con il nostro Sindaco che anche con altri amministratori mi

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sono reso conto che un conto sono le cose auspicabili, un conto sono le cose praticabili, nel senso che per esempio la nostra Regione ha stabilito una sorta di finanziamento di supporto anche economico delle unioni e non pi delle associazioni. Molti comuni probabilmente anche il nostro, nella soluzione che a me piacerebbe di pi si troverebbero in difficolt nel rispetto del patto di stabilit. Tutto questo per dire che bisognerebbe e qui credo che ogni forza politica, ogni gruppo parlamentare, ognuno di noi si deve fare promotore del fatto che venga definito un assetto istituzionale preciso, chiaro che non penalizzi nessuno, che sia seguito subito dopo da una riforma della finanza locale, federalismo fiscale, eccetera cio in modo che le scelte che si possono fare non siano condizionate da altri elementi. Dopo avremo un altro punto che riguarda una variante allo strumento urbanistico, dicevo l'altra sera in commissione che in un convegno che si svolto 10 giorni fa ho sentito il Presidente nazionale della lega delle cooperative usare termini nei confronti dei comuni cio lui non che ha parlato di uno o dell'altro, ha parlato dei comuni in generale usando termini che non posso ripetere perch probabilmente il nostro verbale, dato che adesso viene registrato tutto, non possono essere riportate. Quindi questo per dire che i comuni stanno facendo delle per fare soldi. Questo stiamo attenti colleghi un concetto che sta prendendo piede abbastanza in modo diffuso e quindi se non viene a monte la soluzione o per lo meno un orientamento che porti a soluzioni a questi problemi poi ci troveremo sicuramente tutti in grande non solo come amministratori, ma anche come cittadini, in grande difficolt. Ecco noi abbiamo contribuito a migliorare riteniamo a migliorare il progetto iniziale di unione, abbiamo lavorato sullo statuto, abbiamo lavorato fino a ieri perch poche ore prima che si riunisse il Consiglio comunale di S. Pietro in Casale il Sindaco di San Pietro che l'attuale Presidente dell'Associazione ha mandato l'ultima comunicazione con le ultime modifiche che hanno consentito di arrivare a questo appuntamento con una posizione molto diffusa dal punto di vista della condivisione. A San Pietro ieri sera c' stato un voto unanime, io personalmente auspico che questo avvenga anche a Castel Maggiore. chiaro che questa nostra adesione dicevo prima convinta non di convenienza, non una condivisione che vale per sempre tout court nel futuro, controlleremo verificheremo che l'obiettivo che ci siamo dati con la costituzione di questa unione che quello di migliorare i servizi ai cittadini sia un obiettivo che deve essere raggiunto anche per risolvere quel difetto di partecipazione che ricordava il Sindaco cio non soltanto a Castel Maggiore all'assemblea pubblica su questo argomento c'era poca gente, stato cos in tutti i comuni. Evidentemente il cittadino si muove soltanto quando pensa ritiene o preoccupato di perdere qualche cosa o ha qualche particolare di cui temere. Io prima non sono riuscito a intervenire sulla presentazione dei servizi on-line, ma approfitto della presenza di questi giovani che sono venuti ad ascoltarci e spero che vadano via soddisfatti e non pensando di avere perso del tempo, per dire l'informatica va bene sicuramente uno strumento eccezionale per non tanto perch personalmente ho delle difficolt oggettive a operare con questi strumenti, per la mia preoccupazione soprattutto rivolta ai giovani che non vorrei che invece che eliminare la carta, cosa di cui dubito che avverr, si elimina i rapporti tra le persone. Ecco ragazzi cercate che questo non avvenga, i rapporti tra le persone non possono, a mio parere, essere svolti soltanto attraverso una macchina cio il fatto che uno pu chiedere un certificato da casa dal computer da un certo punto di vista sicuramente positivo, da un altro punto di vista personalmente lo vedo come un qualcosa che ci manca. Una volta si andava in piazza soltanto per fare delle chiacchiere, oggi invece si chiede il certificato per telefono. Quindi probabilmente il fatto che alle nostre assemblee sull'unione i cittadini non sono venuti dipende anche da questo infernale meccanismo. Speriamo che una volta che l'unione nata e le cose si cominciano a vedere questo meccanismo venga modificato. Il consigliere Pavoni Giancarlo (PD) noi ci accingiamo a superare l'associazione intercomunale e non sar un fatto epocale, ma sicuramente un fatto molto importante dopo sette anni di attivit di questo organismo che ha gestito servizi anche nostri, credo intanto che un giudizio vada dato. Superare un organismo costituito proponendone un altro comporta obbligatoriamente di esprimere una valutazione. Io penso che il passaggio da associazione intercomunale a unione sia un passaggio di crescita cio nel senso che l'associazione ha raggiunto due funzioni molto importanti: una stata quella affidata cio quella gestione associata di funzioni di servizi che i singoli comuni nel corso di questi anni probabilmente avrebbero faticato a gestire con efficacia e con efficienza se li avessero gestiti tutti singolarmente, ma la seconda funzione, secondo me ancora pi significativa, una funzione propedeutica che ha avuto l'associazione e cio il fatto che comuni abbiano superato un'idea municipalistica di gestione e si siano impegnati in un lavoro comune sovracomunale che ha consentito non solo di gestire meglio i servizi, ma ha anche consentito per esempio su un piano molto delicato e importante penso quello dell'urbanistica e della pianificazione territoriale, di

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andare ad avviare il processo di costituzione dei piani strutturali comunali partendo da un piano strutturale associato, sollecitato e previsto dalla legge regionale, ma che sicuramente stato gestito con un forte processo di collaborazione e di integrazione proprio perch a monte c' stata un'esperienza forte di gestione comune di gestione associata. Io penso che come dire di questa attivit nel momento in cui andiamo a superare l'associazione intercomunale bisogna dare atto a chi ci ha lavorato, a chi l'ha gestita e ai comuni che hanno avuto la lungimiranza a suo tempo di promuovere questo tipo di iniziativa. Io penso che il giudizio che noi dobbiamo dare debba partire proprio da questa esperienza positiva di cui per oggi se vogliamo fare un salto di qualit nella gestione dei servizi dobbiamo vedere e si sono visti, abbiamo visto anche tutti i limiti. Limiti che indicava gi il Sindaco nella sua introduzione, limiti derivanti dal fatto che un'associazione volontaria come dire limitata negli strumenti di rappresentanza, limitata nell'operativit, limitata come dire nella funzionalit operativa delle strutture che sono affidate e il salto che noi facciamo oggi per far fare un salto di qualit ai servizi cio il passaggio dall'associazione all'unione, del resto previsto dal testo unico sull'ordinamento degli enti locali della normativa regionale, passando cio da un'associazione volontaria ad ente locale con personalit giuridica sicuramente come dire determina una struttura solida, consolidata perch ha un bilancio proprio, perch avr un organico proprio, perch ha personalit giuridica, perch ha funzione di rappresentanza e non solo ma anche importante perch la stessa regione incentiva a fare questo tipo di passaggio ad ente locale che come dire sicuramente rappresenta uno strumento molto pi solido e molto pi efficiente funzionale rispetto all'associazione, ma che oggi possiamo fare positivamente proprio perch alle spalle c' stato quel tipo di esperienza. Io ci tengo molto a sottolineare il lavoro che stato fatto. L'altra cosa che vorrei sottolineare che non che noi stiamo facendo un nuovo livello istituzionale, attenzione, non che all'unione vengono affidate o diviene titolare di funzioni e di servizi. La titolarit delle funzioni e dei servizi resta in capo ai Comuni perch il comune il livello istituzionale. D'altro canto voglio dire come comune non avremmo in base a nessuna norma la possibilit di costituire un livello istituzionale nuovo. Io sottolineo questo perch mi pare che come dire si sia fatta anche un po' di confusione nella discussione che abbiamo avuto in quest'ultimo periodo, specialmente in riferimento ai compiti e alle funzioni che devono essere attribuite a questo nuovo ente locale. Insisto non stiamo facendo un nuovo livello istituzionale anche se io penso, riprendo una osservazione fatta dal consigliere Grazia il quale come dire non so se pensa appunto che il quale dice il comune di Bologna sta facendo una operazione inversa cio d potere alle sue articolazioni decentrate mentre noi facciamo una operazione opposta. A parte che stiamo facendo due operazioni diverse nel senso che il comune di Bologna si muove nella logica di passare dall'esperienza decentrata dei quartieri che hanno una serie di poteri amministrativi alla costituzione di municipalit nella prospettiva di costituire l'area metropolitana. Noi appunto non stiamo definendo un livello istituzionale, stiamo definendo un ente locale di gestione. Io penso l'ho detto anche nella riunione che abbiamo avuto fra i capigruppo alla Reno Galliera nell'ultimo incontro, io penso che in effetti nella prospettiva dell'area metropolitana sia invece opportuno che da un lato il comune di Bologna rafforzi il ruolo dei quartieri passando alle municipalit e viceversa nell'ambito del territorio provinciale si vada ad aggregazioni istituzionali di livello pi ampio in modo da determinare sul territorio provinciale delle articolazioni istituzionali di consistenza di 50, 60, 70.000 abitanti o omogenee sul territorio provinciale perch questo consente effettivamente di portare in concreto la discussione sulle dimensioni future dell'area metropolitana di Bologna e sul ruolo o meno della provincia o se rimangano spazi territoriali che hanno questa dimensione. Ma non siamo in questa fase di discussione cio non questo l'oggetto di cui stiamo discutendo, non stiamo appunto parlando della costituzione di un nuovo livello istituzionale. Stiamo semplicemente parlando della costituzione di un ente locale di gestione alla quale i livelli istituzionali esistenti, territoriali che sono i comuni affidano delle funzioni e dei servizi per la loro gestione e andiamo costituire un soggetto che a differenza della associazione intercomunale un soggetto che ha personalit giuridica, ha propri organi, ha propri organici, ha un proprio bilancio e quindi ha una struttura pi solida per la gestione di questi servizi cos come del resto previsto dalle leggi sull'ordinamento degli enti locali e dalla regione stessa. Io penso anche che con realismo si sia deciso in questa fase costitutiva di passare attraverso le convenzioni che dovranno essere fatte, di passare alla gestione a questo nuovo ente locale dei servizi e delle funzioni che gi erano gestite dall'associazione perch si deve andare verso una fase di consolidamento di questo nuovo ente locale che andiamo a costituire con l'approvazione degli atti questa sera noi e gli altri comuni. Questo nuovo ente locale deve strutturarsi e io penso che in questa fase non sia opportuno pensare ad una riorganizzazione o implementazione di nuovi servizi, ma occorre concentrarsi in questa prima parte del percorso per rendere solida la struttura nuova che abbiamo e quindi che la gestione attraverso i nuovi strumenti e i nuovi organismi dell'unione deve concentrarsi su ci che

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l'associazione gi ha gestito. Poi io condivido le modifiche statutarie che sono state proposte e cio che vanno nella direzione di impegnare l'unione anche attraverso riassetti organizzativi nella sua attivit per favorire e per far s che il conferimento dei servizi e delle funzioni da parte dei comuni avvenga da parte dei diversi comuni possibilmente in modo omogeneo. Credo che la formulazione cos sia corretta perch ancora una volta al di l della volont e dell'intento cio dell'obiettivo che si pone a chi dirige l'unione di operare in modo che organizzativamente i comuni come dire vedano la convenienza a conferire servizi nuovi o servizi ancora non conferiti, la formulazione tale per cui non mette in discussione quello che invece il principio fondamentale cio che la titolarit delle funzioni e dei servizi in capo al livello istituzionale in questo caso al comune e al comune questa titolarit rimane. Semplicemente il comune affida a un soggetto pi solido di quello che non aveva prima la gestione dei propri compiti. Avremo degli organi e anche questo un fatto importante non presenti in modo cos articolato e definito nell'unione: il presidente, la giunta e il consiglio. Anche qui io ritengo del tutto ragionevole la modifica che stata proposta rispetto al meccanismo di elezione da parte dei consigli comunali dei consiglieri che diventeranno membri del consiglio del nuovo organism