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Francesco De Gregori ha compiuto il 4 Aprile 2016 ses- santacinque anni: artista fra i più importanti della musica italia- na ,cantautore, poeta e autore di brani con rife- rimento anche alla mu- sica popolare. Ridutti- vo chiamarlo cantante o musicista, forse an- che cantautore: France- sco De Gregori è un poeta, un grande visio- nario, un precursore dei tempi che ha messo d’accordo vecchie e nuove generazioni perché le sue melodie rispec- Più veloce! Più alto! Più for- te! Questo il motto adottato dal Comitato Olimpico Inter- nazionale fin dalla sua fonda- zione, nel 1984, ma usato, per la prima volta, nel 1924, in occasione delle Olim- piadi di Parigi. Comincia il conto alla rovescia : tra il cinque e il ventuno ago- sto , in Brasile, a Rio De Janeiro, si svolgerà la XXXI edizione delle O- limpiadi. Evento da tanti atteso, che si svolge ogni quattro anni, con una cadenza sfasata di due anni tra quelle estive e quelle invernali. Altri eventi importanti legati alle Olimpiadi sonodal 1924 i “Giochi silenziosi”, specifici per gli atleti sordi e dal 1960 le Paralimpiadi, riservate agli AUGURI AD UN POETA DELLA MUSICA ITALIANA: FRANCESCO DE GREGORI classe 4^ C via Macello chiano la vita di tutti noi. Ha un carattere ritroso e aristocra- tico. Nato a Roma il 4 Aprile 1951, il cantautore ha quasi 45 anni di carriera avendo esordito nel 1972 con il suo primo album “Theorius Campus” condi- viso con l’amico Antonello Ven- ditti.Il suo vero successo com- merciale arriva nel 1975 con l’album “Rimmel”, il suo al- bum più famoso che lo lanciò nel mondo della musica italia- na. Nel 1977 viene duramente contestato durante un concerto, da un gruppo di sinistra.Così si ritira dalle scene per un paio d’anni ma nel 1979 torna ad esibirsi insieme a Lucio Dalla in una tournèe che sarà una delle più grandi nella storia della musica italiana “Banana Republic”. Ha collaborato con i più famosi cantautori della musica. Tra le sue canzoni più famose “Alice non lo sa “, “La donna cannone”, “Atlantide”, “Generale ”e “Santa Lucia”. Il suo genio creativo, però, ha ancora tantissimo da dare al mondo e ai suoi numerosissimi fans. Citius! Altius! Fortius! classe 4^ A-T.C.N. atleti con disabilità fisiche , entrambi organizzati ogni quattro anni. Le Olimpiadi nascono ad Olimpia, in Gre- cia, nel 776 a.C. come evento religioso e, in quanto tale, dedicato a Zeus, padre di tut- ti gli dei. Possono partecipare solo cittadini greci maschi liberi, chi vince viene ammi- rato da tutti, si scrivono per lui poemi o si scolpiscono statue. Pochi sport: pugilato, lancio del giavellotto, corsa dei cavalli, pentathlon (un insieme di cinque gare: salto in lungo, corsa, lancio del di- sco, lotta, lancio del giavel- lotto). Cosa veramente molto importante: per tutta la durata dei giochi vengono sospese le guerre. C’è poi una lunga pausa di quindici secoli e vengono ri- prese nel 1896 per volontà del barone Pierre De Coubertin, pedagogista, sociologo , co- nosciuto per la celebre frase che tutti ci sentiamo dire tante volte “Non è importante vin- cere ma partecipare”. L’intento dello studioso è proprio quello di creare mo- menti di unione, di amicizia e di pace tra tutti i popoli del mondo. Cambiano le regole rispetto all’antica Grecia: si stabilisce che devono essere (Continua a pagina 2) “… tu chiusa nella tua stanza e tutto il mondo fuori…”, sono i versi noti di una ancor più nota canzone di Vasco Rossi che, però, tratta un argomento diver- so da quello che noi invece vi presenteremo. I versi che ab- biamo citato infatti ci richiama- no alla mente l’immagine dei bambini affetti da AUTISMO. Il 2 Aprile scorso, in occasione della “Giornata Mondiale di Consapevolezza sull’Autismo”, in classe ci siamo soffermati sul significato della parola e abbiamo imparato che deriva dal greco e vuol dire “ISOLARSI”. Abbiamo, in seguito, letto in- sieme alla maestra, alcune pa- gine di una fiaba intitolata “Il Bambino di Porcellana” che ha come protagonista Daniele, un bambino che ha paura di vive- re. Abbiamo chiesto di sapere (Continua a pagina 2) I bambini “di porcellana” classe 4^ A- T.C.N. Bulli : NO grazie! Classe 4 a Pozzoromolo GIORNALINO DEL 2° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PALMA CAMPANIA maggio 2016 anno 14° n° 1 GLI SPRECHI ALIMENTARI classe 4^ D via Macello Spesso sentiamo parlare di cibo spazzatura, ma anche di enormi quantità di cibo che finiscono nella spazzatura. Stiamo cercando di limitare il cibo spazzatura prestando maggiore attenzione alla qualità di ciò che portiamo a tavola. Per quanto riguarda lo spreco alimentare siamo più distratti ed insensibili, senza considerare che questo problema ha comunque a che fare con la nostra salute e con quella del nostro Pia- neta. I dati che emergono da ricerche e sondaggi sono sconcertanti: finiscono nella spazzatura 1,3 tonnellate di cibo, prati- camente un terzo di quanto prodotto nel mondo. Ciò si- (Continua a pagina 2) Bullismo significa che qual- cuno ripetutamente fa o dice cose per avere potere su un’ altra persona o dominarla” A scuola abbiamo stabilito delle regole per non essere vittime del bullismo e dei consigli per prevenirlo: 1 Giustizia Il bullismo non è ammesso nella nostra classe. 2 Divertimento per tutti Ridere e scherzare va bene , ma solo se si divertono tutti. 3 Non violenza Si discute evitando la vio- lenza. 4 Solidarietà Se qualcuno subisce una pre- potenza, interveniamo o chiediamo aiuto. (Continua a pagina 2) Classe 3A Secondaria Flash News By classe 2 D secondaria Nell’orto del futuro si coltiverà senza suolo. I ricercatori stanno perfe- zionando una tecnologia atavica che consente di far crescere gli ortaggi senza doverli seminare nel terreno. Potrebbe sembrare una creazione da laboratorio del tutto contro natura, invece… Il dono dell’Egitto al mondo. Il 6 agosto 2015 due navi si sono incrociate, una proveniente da Sud e l’altra da Nord: le prime ad attraversare il "Nuovo Canale di Suez". È stato inaugurato così, "il dono dell'Egitto al mondo". Pro- tagonista della giornata il presidente egiziano, Ab- del Fattah Al-Sisi firmata- rio dell'atto che consente il passaggio delle navi attraverso il "Nuovo Ca- nale di Suez" che collega il Mar Rosso al Mediterra- neo. . Quello in Mes- sico (12-17 Feb- braio) è stato uno dei viaggi più dif- ficili e complessi per Papa France- sco. Il Paese at- tendeva, infatti, il vescovo di Roma con sentimenti diversi a seconda di chi guardava all'evento: speranza, ri- chiesta di giustizia, timore, fastidio. Una nazione attraversata da violenze gravissime, da una corruzione pubblica che segue la vita politica e ne determina gli esiti, da crisi sociali che non trova- no risposte e quindi vedeva in Bergoglio forse l'unica personalità di rilievo, a li- vello mondiale, in grado di rompere lo schema di que- sto dramma. Il Papa ha de- nunciato con molta deci- sione il narcotraffico, la corruzione, addirittura lo schiavismo in certi settori dell'economia e ha definito "tragedia umanitaria" la questione delle migrazioni tra nord e sud del conti- nente. È un viaggio all'inferno quello che papa Francesco ha deciso di intra- prendere, il 12 feb- braio, sulle strade insanguinate del Messico.Cinque giorni di pellegri- naggio nel paese che conta 27 mila desaparecidos e 50 mila cadaveri L’inferno: vittime della violenza di- sumana delle bande cri- minali implicate nel traf- fico di droga, di una poli- zia corrotta, di un siste- ma politico malato, dell'emarginazione so- ciale e di una miseria che incombe sul 47 per cento della popolazione. La prima tappa, domenica 14 febbraio, è stata Ecate- pec, sterminato quartiere (Continua a pagina 2)

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Francesco De Gregori ha

compiuto il 4 Aprile 2016 ses-santacinque anni: artista fra i più importanti della musica italia-na ,cantautore, poeta e autore di brani con rife-rimento anche alla mu-sica popolare. Ridutti-vo chiamarlo cantante o musicista, forse an-che cantautore: France-sco De Gregori è un poeta, un grande visio-nario, un precursore dei tempi che ha messo d’accordo vecchie e nuove generazioni perché le sue melodie rispec-

Più veloce! Più alto! Più for-

te! Questo il motto adottato

dal Comitato Olimpico Inter-

nazionale fin dalla sua fonda-

zione, nel 1984, ma usato, per

la prima volta, nel 1924,

in occasione delle Olim-

piadi di Parigi. Comincia

il conto alla rovescia : tra

il cinque e il ventuno ago-

sto , in Brasile, a Rio De

Janeiro, si svolgerà la

XXXI edizione delle O-

limpiadi. Evento da tanti

atteso, che si svolge ogni

quattro anni, con una cadenza

sfasata di due anni tra quelle

estive e quelle invernali. Altri

eventi importanti legati alle

Olimpiadi sonodal 1924 i

“Giochi silenziosi”, specifici

per gli atleti sordi e dal 1960

le Paralimpiadi, riservate agli

AUGURI AD UN POETA DELLA MUSICA ITALIANA:

FRANCESCO DE GREGORI classe 4^ C via Macello

chiano la vita di tutti noi. Ha un carattere ritroso e aristocra-tico. Nato a Roma il 4 Aprile 1951, il cantautore ha quasi 45

anni di carriera avendo esordito nel 1972 con il suo primo album “Theorius Campus” condi-viso con l’amico Antonello Ven-ditti.Il suo vero successo com-merciale arriva nel 1975 con

l’album “Rimmel”, il suo al-bum più famoso che lo lanciò nel mondo della musica italia-

na. Nel 1977 viene duramente contestato durante un concerto, da un gruppo di sinistra.Così si ritira dalle scene per un paio d’anni ma nel 1979 torna ad esibirsi insieme a Lucio Dalla in una tournèe che sarà una delle più grandi nella storia della musica italiana “Banana Republic”. Ha collaborato con i più famosi cantautori della musica. Tra le sue canzoni più famose “Alice non lo sa “, “La donna cannone”, “Atlantide”, “Generale ”e “Santa Lucia”. Il suo genio creativo, però, ha ancora tantissimo da dare al mondo e ai suoi numerosissimi fans.

Citius! Altius! Fortius! classe 4^ A-T.C.N.

atleti con disabilità fisiche ,

entrambi organizzati ogni

quattro anni. Le Olimpiadi

nascono ad Olimpia, in Gre-

cia, nel 776 a.C. come evento

religioso e, in quanto tale,

dedicato a Zeus, padre di tut-

ti gli dei. Possono partecipare

solo cittadini greci maschi

liberi, chi vince viene ammi-

rato da tutti, si scrivono per

lui poemi o si scolpiscono

statue. Pochi sport: pugilato,

lancio del giavellotto, corsa

dei cavalli, pentathlon (un

insieme di cinque gare: salto

in lungo, corsa, lancio del di-

sco, lotta, lancio del giavel-

lotto). Cosa veramente molto

importante: per tutta la durata

dei giochi vengono sospese

le guerre.

C’è poi una lunga pausa di

quindici secoli e vengono ri-

prese nel 1896 per volontà del

barone Pierre De Coubertin,

pedagogista, sociologo , co-

nosciuto per la celebre frase

che tutti ci sentiamo dire tante

volte “Non è importante vin-

cere ma partecipare”.

L’intento dello studioso è

proprio quello di creare mo-

menti di unione, di amicizia e

di pace tra tutti i popoli del

mondo. Cambiano le regole

rispetto all’antica Grecia: si

stabilisce che devono essere (Continua a pagina 2)

“… tu chiusa nella tua stanza e

tutto il mondo fuori…”, sono i versi noti di una ancor più nota canzone di Vasco Rossi che,

però, tratta un argomento diver-so da quello che noi invece vi

presenteremo. I versi che ab-

biamo citato infatti ci richiama-

no alla mente l’immagine dei bambini affetti da AUTISMO.

Il 2 Aprile scorso, in occasione della “Giornata Mondiale di Consapevolezza sull’Autismo”,

in classe ci siamo soffermati sul significato della parola e abbiamo imparato che deriva

dal greco e vuol dire “ISOLARSI”.

Abbiamo, in seguito, letto in-sieme alla maestra, alcune pa-gine di una fiaba intitolata “Il

Bambino di Porcellana” che ha come protagonista Daniele, un

bambino che ha paura di vive-re. Abbiamo chiesto di sapere

(Continua a pagina 2)

I bambini “di porcellana” classe 4^ A- T.C.N.

Bulli : NO grazie!Classe 4a Pozzoromolo

GIORNALINO DEL 2° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PALMA CAMPANIA maggio 2016 anno 14° n° 1

GLI SPRECHI

ALIMENTARI classe 4^ D via Macello

Spesso sentiamo parlare di

cibo spazzatura, ma anche di

enormi quantità di cibo che

finiscono nella spazzatura.

Stiamo cercando di limitare

il cibo spazzatura prestando

maggiore attenzione alla

qualità di ciò che portiamo a

tavola. Per quanto riguarda

lo spreco alimentare siamo

più distratti ed insensibili,

senza considerare che questo

problema ha comunque a

che fare con la nostra salute

e con quella del nostro Pia-

neta. I dati che emergono da

ricerche e sondaggi sono

sconcertanti: finiscono nella spazzatura

1,3 tonnellate di cibo, prati-

camente un terzo di quanto

prodotto nel mondo. Ciò si-

(Continua a pagina 2)

Bullismo significa che qual-

cuno ripetutamente fa o dice

cose per avere potere su un’

altra persona o dominarla”

A scuola abbiamo stabilito

delle regole per non essere

vittime del bullismo e dei

consigli per prevenirlo: 1 Giustizia Il bullismo non è ammesso nella nostra classe. 2 Divertimento per tutti Ridere e scherzare va bene , ma solo se si divertono tutti. 3 Non violenza Si discute evitando la vio-lenza. 4 Solidarietà Se qualcuno subisce una pre-potenza, interveniamo o chiediamo aiuto.

(Continua a pagina 2)

Classe 3A Secondaria

Flash News

By classe 2 D secondaria

Nell’orto del futuro si coltiverà senza suolo. I ricercatori stanno perfe-zionando una tecnologia atavica che consente di far crescere gli ortaggi senza doverli seminare nel terreno. Potrebbe sembrare una creazione da laboratorio del tutto contro natura, invece…

Il dono dell’Egitto al mondo. Il 6 agosto 2015 due navi si sono incrociate, una proveniente da Sud e l’altra da Nord: le prime ad attraversare il "Nuovo Canale di Suez". È stato inaugurato così, "il dono dell'Egitto al mondo". Pro-tagonista della giornata il presidente egiziano, Ab-del Fattah Al-Sisi firmata-rio dell'atto che consente il passaggio delle navi attraverso il "Nuovo Ca-nale di Suez" che collega il Mar Rosso al Mediterra-neo. .

Quello in Mes-

sico (12-17 Feb-

braio) è stato uno

dei viaggi più dif-

ficili e complessi

per Papa France-

sco. Il Paese at-

tendeva, infatti, il

vescovo di Roma

con sentimenti diversi a

seconda di chi guardava

all'evento: speranza, ri-

chiesta di giustizia, timore,

fastidio.

Una nazione attraversata

da violenze gravissime, da

una corruzione pubblica

che segue la vita politica e

ne determina gli esiti, da

crisi sociali che non trova-

no risposte e quindi vedeva

in Bergoglio forse l'unica

personalità di rilievo, a li-

vello mondiale, in grado di

rompere lo schema di que-

sto dramma. Il Papa ha de-

nunciato con molta deci-

sione il narcotraffico, la

corruzione, addirittura lo

schiavismo in certi settori

dell'economia e ha definito

"tragedia umanitaria" la

questione delle migrazioni

tra nord e sud del conti-

nente.

È un viaggio all'inferno

quello che papa Francesco

ha deciso di intra-

prendere, il 12 feb-

braio, sulle strade

insanguinate del

Messico.Cinque

giorni di pellegri-

naggio nel paese

che conta 27 mila

desaparecidos e 50

mila cadaveriL’inferno:

vittime della violenza di-sumana delle bande cri-minali implicate nel traf-fico di droga, di una poli-zia corrotta, di un siste-ma politico malato, dell'emarginazione so-ciale e di una miseria che incombe sul 47 per cento della popolazione.

La prima tappa, domenica

14 febbraio, è stata Ecate-

pec, sterminato quartiere (Continua a pagina 2)

Page 2: Citius! Altius! Fortius! parlante/Giugno 2016/pag 1 - 4 mag2016.pdf · sco De Gregori è un poeta, un grande visio-nario, un precursore dei tempi che ha messo d’accordo vecchie

2 - IN PRIMO PIANO -

Citius! Altius! Fortius! classe 4^ A-T.C.N.

svolte in Paesi sempre diversi,

che possono partecipare atleti maschi provenienti da ogni parte

del mondo e tante altre disposi-

zioni che ancora oggi si seguono ad eccezione della partecipazione

solo maschile; infatti già alla

seconda edizione, quindi nel

1900, partecipano anche le don-ne. Il simbolo che caratterizza le

Olimpiadi è un’immagine con

cinque anelli che rappresentano i cinque Continenti, intrecciati per

significare l’unione tra i popoli, di cinque colori (blu, giallo, ver-

de, nero, rosso) su sfondo bianco

che sono i colori presenti nelle bandiere dei Paesi partecipanti

alle Olimpiadi del 1920, anno in cui per la prima volta viene uti-

lizzata questa bandiera. Parteci-

pano atleti provenienti da tutto il mondo e il riconoscimento è

l’attribuzione della medaglia d’oro, d’argento e di bronzo ai

primi tre classificati in ogni sport e in ogni disciplina. Il Paese o-

(Continua da pagina 1) spitante e quello che ospiterà la

successiva edizione è scelto dal Comitato Olimpico Internazio-nale, tra quelli che si sono can-

didati. Alle prossime Olimpiadi parteciperanno più di diecimila

atleti provenienti da 203 Paesi e gareggeranno in ventotto sport e quarantadue discipline. I giochi

si apriranno nello stadio “Maracanà” con una coreografia

folkloristica brasiliana, l’ultimo tedoforo accenderà, con la fiam-ma olimpica, il braciere che ri-

marrà acceso per tutta la durata dei giochi, sfileranno tutti gli

atleti, in gruppi, preceduti dal portabandiera che regge la ban-diera (questa sfilata si organizza

secondo l’ordine alfabetico del Paese di provenienza ad ecce-

zione della Grecia che sfila sem-pre per prima, per ricordare la storia delle Olimpiadi, e del Pae-

se ospitante che chiude sempre la sfilata), si canteranno due Inni (delle Olimpiadi e del Brasile),

un rappresentante degli atleti e

uno dei giudici di gara (entrambi del Paese ospitante) pronunce-ranno il giuramento olimpico e

si impegneranno, a nome di tut-ti, a gareggiare e a giudicare

secondo le regole dei giochi, infine verranno liberate due co-lombe, simbolo di pace. Termi-

nate le gare, ci sarà una cerimo-nia di chiusura: dopo una coreo-

grafia iniziale, scenderanno in campo tutti gli atleti, mescolati tra loro proprio per indicare

l’unità di tutti i partecipanti al termine delle gare, saranno issa-

te tre bandiere sui rispettivi inni della Grecia, del Brasile e del Giappone, Paese scelto per la

XXXII edizione. E l’Italia? La nostra Nazione si è

candidata per ospitare le Olim-piadi del 2024, a Roma. Come andrà a finire? Staremo a vede-

re. Intanto, buone Olimpiadi a tutti dagli alunni della IV A di T.C.N.

qualcosa in più di questo distur-bo, ci siamo informati e abbia-mo trovato che il primo medico

che si occupò “del problema”, fu

Leo Kanner, uno studioso ameri-cano. Il dottor Kanner, nel lonta-

no 1943, descrisse minuziosa-mente i comportamenti di alcuni

suoi piccoli pazienti. I bambini

autistici sono persone molto fra-gili, bellissimi ma tristissimi che,

avendo paura di tutto ciò che li circonda, si chiudono come in

una bolla d’aria dalla quale non

vogliono uscire. Molti di essi non parlano, non ascoltano, non

guardano in viso la gente e, qual-

che volta, sembra che non respi-rino; altri corrono, spingono,

sputano, distruggono le cose op-pure restano fermi per ore e ripe-

tono strani gesti; altri ancora par-

lano con animali o con oggetti e

rifiutano la conversazione con le

persone… Ci chiediamo: questi bambini potranno mai avere de-

gli amici!? La risposta è si, ma

potranno averne solo le persone saranno capaci di avvicinarli con

garbo e impegno e si sforzeranno di capire quel è il loro mondo.

Sicuramente le persone che più

di tutti riescono ad entrare in contatto con i bambini autistici

sono le loro mamme e lo abbia-mo capito dalla “campagna pub-

blicitaria” che, negli ultimi giorni

dello scorso marzo e fino al 2 aprile, per molte volte al giorno,

(Continua da pagina 1) mentre eravamo davanti alla tv,

catturava la nostra attenzione.

Ci siamo detti: perché solo la mamma!? Alcuni tra noi, che

hanno conosciuto più da vicino

bambini “di porcellana” perché sono loro cuginetti o amici o fra-

tellini, hanno risposto che la “medicina” più efficace per alle-

viare la sofferenza dei loro cari è

il saper entrare in comunicazione con loro rispettando due regole

fondamentali: la prima riguarda l’attenzione che si deve mettere

per “accoglierli” nel nostro mon-

do donando loro la sensazione che il nostro modo di vivere pos-

sa soddisfare anche i loro biso-gni; la seconda regola è chiedersi

quale sia la ragione di quel loro

comportamento, mettersi al loro posto e, con pazienza, capire co-

me si vorrebbe che gli altri si comportassero.

L’ACCOGLIENZA e la PA-

ZIENZA sono le qualità di una madre. Il problema non è proprio

semplice come può sembrare; se fosse proprio così non staremmo

qui a parlarne; tutto invece è più

complicato. A noi bambini è ser-vito sapere queste cose per esse-

re, in futuro, certamente meno “incuriositi” e più “rispettosi”

della diversità. Ai grandi lascia-

mo il compito di continuare a ricercare l’origine del male con

l’augurio che, al più presto, pos-sano essere in grado di prevenir-

lo e curarlo.

I bambini “di porcellana” classe 4^ B-T.C.N.

5 Gruppo Quando facciamo grup-po ,ci assicuriamo che tutti siano coinvolti. 6 Amicizia Volersi bene, condividere le cose , aiutarsi.

10 CONSIGLI PER LA VITTIMA

Se ti senti perseguitato prova a mettere in pratica un po’ di questi consigli : 1 Valuta le situazioni di ri-schio , evita ,ad esempio di trovarti da solo nel tragitto ca-sa - scuola e nei luoghi più isolati. 2 Dimostrati sicuro di te: cam-mina con passo deciso ,tieni alta la testa e guarda diritto davanti a te. 3 Se ti senti triste mostra i tuoi sentimenti a qualcuno di cui hai fiducia. 4 Pensa alle cose che hai fatto bene e fai un elenco delle qua-lità che ti hanno permesso di raggiungerle . 5 Cerca di imparare qualcosa anche da un errore che hai commesso o da un insuccesso.

(Continua da pagina 1) 6 Quando il bullo ti provoca o ti prende in giro rispondi con frasi preparate in anticipo. Del tipo “Se dici queste cose vuol dire che sei un esperto “. 7 Se ti minaccia, rispondi con fermezza . 8 Non sentirti in colpa se chie-di aiuto ai grandi. 9 Aumenta i contatti con gli altri tuoi coetanei. 10 Se vieni proprio aggredito, grida aiuto e fai rumore per richiamare l’attenzione di qualcuno. 10 CONSIGLI PER

GLI SPETTATORI Se ti capita di assistere a episo-di di bullismo non far finta di niente : le tue scelte sono de-terminanti per scrivere un lieto fine. 1 Aiuta la vittima, non lasciar-la sola. 2 Ascolta la storia della vitti-ma. 3 Cerca di sostenere la vittima, aumenta la sua autostima. 4 Fai partecipare chi subisce prepotenze ai giochi del grup-po. 5 Ammetti con una vittima le tue paure . 6 Non raccontare in giro i se-greti degli altri, ma non na-scondere quanto accade . 7 Non aiutare il prepotente diventando suo complice. 8 Racconta a un adulto o a un insegnante quanto accade ai tuoi compagni: non significa fare la spia! 9 Proponi un patto anti- bulli alla classe o ai tuoi amici, con regole di rispetto reciproco e di sanzione in caso di prepo-tenze. 10 Se vedi che la vittima viene aggredita cerca di difenderla come puoi.

gnifica che, nonostante la cri-

si, acquistiamo più di quello

che occorre, consumiamo più

risorse naturali del necessa-

rio, produciamo più rifiuti, i

quali vanno smaltiti, riciclati

o recuperati. Lo smaltimento

e il riciclo hanno dei costi ed

un impatto sull’ambiente che

vanno certamente considerati.

Discutendo dei vari problemi,

quello del recupero ci ha co-

involto in modo particolare,

pertanto lo abbiamo appro-

fondito. Si può recuperare e

dare a chi ha bisogno, a chi

soffre la fame. C’è un eserci-

to di “missionari” impegnati

nella ridistribuzione del cibo

avanzato. Infatti sono tante le

iniziative locali e nazionali

che fanno da tramite tra chi

ha eccedenze alimentari

( produttori, negozianti e ri-

(Continua da pagina 1) storatori) e chi ne ha bisogno

( mense per poveri, strutture

caritative, onlus). Tra i tanti

progetti nati contro lo spreco

alimentare c’è anche il

“Banco Alimentare”, una rete

che assiste oltre 8000 struttu-

re caritative in tutta Italia e

che ha raggiunto nel 2012 un

milione e ottocentomila per-

sone bisognose. Ci sono an-

che iniziative di privati come:

Foodshare.org, una piattafor-

ma web di condivisione che

permette a privati e ad orga-

nizzazioni di scambiarsi il

cibo in eccedenza. E noi, nel nostro piccolo, cosa

possiamo fare?

Ne abbiamo di-

scusso in classe e

analizzando le

varie idee e le tan-

te proposte abbia-

mo stilato una

lista che sicuramente vi sarà

utile: andare a fare la spesa con la

lista e acquistare solo ciò di

cui abbiamo effettivamente

bisogno, fare attenzione alla data di

Bulli : NO grazie! classe 4a Pozzoromolo

L’orto del futuro applica una tecnica antichissima che consente di

avere migliori risultati con il maggior risparmio di risorse, nel ri-spetto dell'ambiente. Si tratta di un tipo di coltura in serra con cui si producono principalmente pomodori, cetrioli, peperoni, fragole e

lattughe. Il Pianeta si appresta ad affrontare le grandi sfide del cambiamento climatico, dell'aumento della popolazione e

dell’elevato Il dono egiziano al mondo. Il presidente egiziano ha elo-

giato il "grande sforzo" fatto per raddoppiare la via d'acqua per una lunghezza di 72 Km in un solo anno di lavori impe-

gnando circa 25000 egiziani. Lavori che sono costati circa 15 miliardi di euro. Secondo il governo egiziano il progetto di sviluppo del Canale di Suez consentirà il transito di navi

di nuova generazione che attualmente sono costrette a cir-cumnavigare l'Africa attraverso il Capo di Buona Speranza.

Classe 2 D secondaria

dormitorio di Città del Mes-sico. Una scelta coraggiosa, perché di quanto avviene nei

bassifondi, alla periferia del-la gigantesca metropoli, nes-

suno vuol parlare: il governo minimizza; le forze dell'ordi-ne lasciano fare; i giornali-

sti , minacciati e ricattati, non possono indagare. È un

informe agglomerato di case baracche, condomini e mer-cati, a Ecatepec scorre un

fetido canale, il Rio de los Remedios. Nel 2014, durante

dei lavori di drenaggio, le ruspe hanno recuperato centi-naia di ossa e resti umani.

(Continua da pagina 1) La società messicana è per-

meata da una cultura maschi-lista e patriarcale che colpe-volizza le vittime. Non sono

previste sanzioni per gli uo-mini responsabili di violenze

sessuali. Gli stupri non ven-gono denunciati. Infine, il viaggio di Papa Francesco è

stato costellato da minacce dirette e indirette. Decine di

morti in scontri a fuoco e spari di narcos hanno prece-duto e accompagnato la visi-

ta. In qualità di missionario di misericordia e di pace, il

Vescovo di Roma ha affron-tato questo viaggio coraggio-so nei luoghi della violenza e

dell’emarginazione ammo-

nendo che “un futuro ricco di

speranza si forgia in un pre-sente fatto di uomini e donne giusti, onesti, capaci di impe-

gnarsi per il bene comune”. Tutti hanno diritto a una vita

dignitosa:lavoro casa, ali-mentazione, giustizia, sicu-rezza, ambiente sano e paci-

fico. Davanti all’icona, a lui tanto cara della Madonna di

Guadalupe, ha sostato in pre-ghiera invocando protezione e grazie per il popolo messi-

cano che ha sofferto persecu-zioni religiose e subìto il

martirio, confidando sempre nell’amore grande e miseri-cordioso del Padre.

Classe 3A Secondaria

scadenza presente su tutte le

confezioni, conservare correttamente il

cibo, non cadere nella trappola del-

le promozioni, utilizzare quello che abbiamo

in frigo e, con tanta fantasia,

inventare ricette nuove, riscaldare il cibo che avanza a

pranzo e cenare. La cenetta, qualcuno tra noi

sostiene che, sarà sicuramente

ottima e soprattutto economi-

ca.

GLI SPRECHI ALIMENTARI classe 4^ D via Macello

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3 - IN PRIMO PIANO -

Raymond Tomlison, considerato

il “papà”delle e-mail e l’ideatore della “chiocciola” che ne con-traddistingue gli indirizzi, è

morto il 5 marzo 2016 .Nato nel 1941,si era laureato presso il

prestigioso MASSACHUSET-TES INSTITUTE OF TECNO-LOGY di Boston.

Nel suo blog, egli stesso raccon-ta la storia della creazione della

chiocciola . È l’ estate del 1971; nei labora-tori dell’ azienda americana

BOLT BERANEK AND NEW MAN, presso cui lavorava,

scienziati e ingegneri stanno conducendo esperimenti su AR-PANET (progetto di una rete di

computer avviato dal Pentago-no). Tra questi c’è Tomlison che

era alle prese con un sistema operativo chiamato Tenex. Egli si concentrò su come rende-

re più efficiente l’invio di mes-saggi tra macchine collegate in

Addio a Tomlison, il “papà”della @ (o e-mail) ARPANET.

Il primo messaggio, con cui mette alla prova la sua invenzio-ne, viaggia tra due computer che

si trovano nella stessa stanza e fu abbastanza insignificante,

infatti lo stesso Tomlison diceva di averne dimenticato il testo.

Probabilmente fu QWERTY, le prime lettere della tastiera. Me-

morabile fu la decisione di adot-tare il simbolo @ come segnale identificativo dell’indirizzo

mail, necessario a distinguere il nome di un utente dal suo domi-

nio di riferimento. Scelse il sim-

bolo “at” (così la lingua inglese si riferisce alla @), perché non appariva in nessun nome; inoltre

non creava conflitti nei pro-grammi che stava utilizzando su

Tenex. Per più di vent’anni, l’invenzione di Tomlison è ri-masta confinata nel recinto dei

laboratori e delle Università in cui lentamente ARPANET si

trasformava nella nuova INTERNET. Con l’avvento del WORLD WIDE WEB(www.), il

suo uso è divenuto globale ed ha permesso alle persone di comu-

nicare in un modo mai provato prima. Chiaramente, a questo punto, il suo inventore ha acqui-

stato grande popolarità e nel 2012 è stato inserito dalla

INTERNET SOCIETY nella INTERNET HALL OF FAME.

CLASSE V SEZ: A

Plesso Via Macello

Durante il mese di aprile, noi

alunni delle classi quinte abbia-mo aderito al progetto “Campania Augusta” proposto

dal Gruppo Archeologico Terra di Palma. Il progetto è nato per

evidenziare il forte legame dell’imperatore Augusto con la nostra regio-

ne. Partendo dalle cono-

scenze del periodo stori-co, l’obiettivo

principale del progetto era

quello di recuperare un’alimentazione più sana e ge-nuina legata proprio alla tradi-

zione della vita augustea. Il pro-getto si è svolto in tre momenti:

lezioni di teoria sulle abitudini alimentari e sugli stili di vita del periodo augusteo; laboratorio di

argilla e di utilizzo di tecniche di coloritura usate dai romani; visi-ta guidata al Museo Storico Ar-

cheologico di Nola. LA STORIA Il primo giorno gli

esperti ci hanno mostrato dei filmati sulla vita di Ottaviano Augusto, primo imperatore ro-

mano, e sulla riforma agraria sottolineando l’importanza che

Augusto dava all’agricoltura. Dopo abbiamo allestito un labo-ratorio nell’aula e abbiamo lavo-

rato l’argilla con la tecnica del colombino, usata dai romani, per

produrre oggetti. Ognuno di noi, utilizzando questa tecnica, ha realizzato diversi oggetti: vasi,

tazze, coppe, piatti, cestini,… Il secondo giorno abbiamo visio-

nato e commentato dei video relativi alle abitudini alimentari, alle abitazioni, al modo di vesti-

re dei romani e abbiamo discus-so dell’ultimo viaggio che Au-

gusto compì prima della sua morte avvenuta a Nola il 14 d. C.. In un secondo momento,

allestendo di nuovo un laborato-rio nell’aula, ci siamo organiz-zati per un lavoro di gruppo ri-

producendo tecniche di pittura di epoca romana su stampe in

bianco e nero. Tutti noi, muniti di pennelli e colori a tempera, abbiamo colorato dei disegni

che abbiamo poi esposto in clas-se: abbiamo realizzato dei veri

capolavori! A conclusione del progetto, il terzo giorno ci siamo recati al Museo Storico Archeo-

logico di Nola, dove abbiamo scoperto che nel nostro territorio

sono stati trovati tantissimi re-

Caro Umberto, speriamo che ovunque tu sia possa ascoltarci. Ab-biamo deciso di rispondere alla tua lettera perché leggendola ci hanno colpito le tue parole, semplici, ma vere e sincere, e, come se fossimo tuoi nipoti, cercheremo anche noi di prendere in considerazione i tuoi consigli. La prima cosa che faremo sarà quel-la di seguire la tua “dieta” esercitando la mente attraverso la lettura. Leggeremo libri, impareremo poesie, studieremo la storia (anche quella di 10 an-ni fa), ricorderemo le formazioni di squadre di calcio, le canzoni, i cantanti, … insomma faremo di tutto per prevenire l ’Alzheimer. Poi limiteremo l ’uso del computer. Leggendo la tua lettera ci siamo convinti che solo se se fa un uso corretto aiuta crescere, al contrario, se utilizzato in modo sbagliato, è diseducativo. Spesso tra noi compagni ci chiediamo “È più intelligente l ’uomo o il computer ?”. Ora non abbiamo dubbi. Il cervello più è eserci-tato e più si irrobustisce, il computer più viene usato e più si rallenta e dopo qualche anno va sostituito. Cercheremo anche di convincere i nostri genitori a non farci da autisti in ogni spostamento, ma di farci camminare a piedi per il paese, proprio come facevano loro alla nostra età. A scuola, in piazza, dagli amici, al supermercato, … andremo a piedi. In questo modo saremo più autonomi, metteremo in movimento tutto il nostro corpo e faremo anche qualcosa per l ’ambiente inquinando di meno. Noi siamo 25 alunni di una classe quinta di Scuola Primaria , non studiamo letteratura o filosofia, ti abbiamo conosciuto in occasione della tua morte. Non sappiamo con precisione quanti e quali libri hai scritto, abbiamo sentito parlare de “Il nome della Rosa”, un tuo grande successo, ma siamo certi che il mondo culturale ha perso un personaggio fondamentale, e anche noi, come tuo nipote (lo ha detto in occasione della tua cerimonia di addio), siamo fieri di te.

Gli alunni di 5^C di Traversa Corso Nuovo

PALMA CAMPANIA: PAESE RICCO DI STORIA E

DI PRODOTTI ALIMENTARI NATURALI

perti, e grazie ad essi è stata

ricostruita la storia di Palma Campania. L’ALIMENTAZIONE Analiz-

zando l’alimentazione romana siamo venuti a conoscenza che

era a base di uova, legumi, cere-ali, verdure, formaggio, miele e

frutta. Per i

Romani la cena era il

pasto più importante, poteva dura-

re ore. Essi cenavano

sdraiati sui triclini e non usava-no posate. La prima colazione e il pranzo, invece, erano consu-

mati in piedi e in fretta. Il miele era l’alimento più usato dai ro-

mani era presente in ogni pasto e considerato un antibiotico natu-rale.

IL MIELE Il miele è un dolcifi-cante che contiene zuccheri e fruttosio, viene prodotto dalle

api e la sua caratteristica princi-pale è quella di fornire

all’organismo calorie pronta-mente disponibili e non danno-se. Inoltre il miele stimola il si-

stema immunitario proteggendo l’organismo dai batteri, dal fred-

do e dai sintomi influenzali, aiu-ta a perdere peso, riduce il ri-schio di malattie cardiache, fa-

vorisce la digestione, combatte la stanchezza,pulisce e depura la

pelle. Non sapevamo che questo alimento avesse tante proprietà benefiche e fosse così prezio-

so!!! Dovremmo inserire questo alimento nella nostra dieta, so-

stituendolo allo zucchero e poi cercare di modificare le nostre abitudini alimentari, comincian-

do a fare una ricca colazione al mattino e un pranzo equilibrato.

Purtroppo noi ragazzi, attratti dai prodotti pubblicizza-ti,abbiamo un’alimentazione

poco corretta che ci porta in so-vrappeso o addirittura all’obesità (in Campania circa il

40% dei bambini è obeso). Pos-siamo concludere che per noi

alunni di 5^ B la partecipazione al progetto è stata un’esperienza interessante ed entusiasmante,

sia perché per qualche giorno ci siamo sentiti dei cittadini roma-

ni, facendo un tuffo nel passato, sia perché abbiamo capito che dobbiamo assolutamente IMPA-

RARE a mangiare correttamen-te.

classe 5^ B - T.C.N.

23 aprile: giornata mondiale del libro

CHI NON LEGGE HA VISSUTO UNA SOLA VITA: LA PROPRIA

Ecco il messaggio che Umberto Eco (5gennaio 1932-19 febbraio 2016) ha voluto dare al ni-

pote attraverso una lettera aperta, ma noi siamo convinti che volesse rivolgerlo a tutti noi ,

perciò abbiamo deciso di rispondere alla sua lettera.

Il 2 Giugno 1946: nacque la

Repubblica Italiana. Dopo la

fine della Seconda guerra

mondiale, l’Italia voltò pagi-

na. Gli italiani con un Refe-

rendum istituzionale furono

chiamati alle urne per decide-

re tra Repubblica e Monarchi-

a e per eleggere i rappresen-

tanti dell’Assemblea Costitu-

ente che avrebbero scritto la

Costituzione: legge fonda-

mentale del nostro Stato. Per

la prima volta in Italia votano

Un compleanno speciale…. 70 anni della nostra Repubblica! classe 5^ di Pozzoromolo

anche le donne: fu la prima

votazione a suffragio

universale cui parteci-

parono i cittadini mag-

giorenni di sesso ma-

schile e femminile. I

seggi si aprirono la

mattina del 2 giugno

del 1946, il giorno suc-

cessivo dopo la chiusu-

ra ci furono momenti di

tensione, di accuse

d'imbrogli, di conteggi,

di ricorsi ma alla fine, il 10

giugno, la Corte di Cassazio-

ne comunicò i risultati che

ventò Capo provvisorio dello

Stato e dall’1 gennaio 1948

primo Presidente d’Italia. Il 2

giugno è una data importante

segna la conquista della De-

mocrazia per cui ogni cittadi-

no, con riferimento alla Costi-

tuzione, si avvale dei propri

diritti e doveri. La festa di

tutti gli Italiani, la ricorrenza

del 2 giugno, compie

quest’anno i settant’anni…”

Buon compleanno Repubbli-

ca!”

videro la Repubblica vincere

sulla Monar-

chia. Dieci

giorni dopo,

il 13 giugno

1946, Um-

berto II, ulti-

mo Re

d’Italia, partì

per l’esilio…

nacque la

Repubblica.

Enrico de

Nicola il 28 giugno 1946 di-

Umberto Eco

Page 4: Citius! Altius! Fortius! parlante/Giugno 2016/pag 1 - 4 mag2016.pdf · sco De Gregori è un poeta, un grande visio-nario, un precursore dei tempi che ha messo d’accordo vecchie

4 - Cultura a scuola -

La parola: Bovarismo dal francese “bovarysme” classe III sez. F scuola secondaria

Il luogo: Pausilypon , riposo dagli affanni classe 1 sez. A scuola secondaria

Il sogno: Vademecum per un viaggio nel Regno Unito classe II sez. F scuola secondaria

Il libro: Stuzzicadenti classe III sez. G scuola secondaria

Credo che tutti voi leggendo il

titolo di questo articolo vi doman-derete: “Ma cos’è il bovarismo?”. Ora ve lo spiegherò e credo che

leggendo, vi appassionerete, pro-prio come ho fatto io.

Era una normalissima lezione di francese e tutti noi alunni stava-mo ascoltando la prof mentre ci

informava che in quell’ora ci a-vrebbe fatto leggere “I diritti del

lettore” di Daniel Pennac. Dal titolo sembrava un argomento un po’ noioso, vero?

Pietro Melari è l’autore del libro

“Stuzzicadenti” (2013). Princi-pale personaggio del racconto è Roberto, chiamato Bobo, un

adolescente che vive con il pa-dre Ludovico, la zia Domitilla,

la seconda moglie del padre, e il fratello minore, Max, che gode di privilegi e attenzioni non

sempre meritati. Bobo, quando Max era piccolo, veniva da que-

sti venerato; con il tempo, però, il piccolo Max era diventato pre-

Il giorno 15 marzo, insieme ad altri

alunni del nostro istituto, ci siamo

recati al Parco Archeologico di Po-

sillipo.Eravamo partiti con qualche

perplessità, ma poi ci siamo resi

conto di quanto incantevole e sug-

gestivo fosse il posto. Il suo nome

deriva, infatti, dal greco Pausilypon

che significa “riposo dagli affanni”,

denominazione riferita alla bellezza

del panorama. La prima tappa è

stata la grotta o traforo di Seiano,

che prende il nome dall’artefice

della sua ristrutturazione, che per

alcuni era un architetto e per altri

un prefetto. La grotta è lunga alme-

no 770 metri, scavata nel tufo e

risalente al primo secolo a.C. Essa

fu costruita in modo diverso dalle

altre strutture:si iniziava a scavare

da una parte e contemporaneamente

dall’altra, per poi arrivare ad un

punto d’incontro,per questo motivo

gli ultimi archi centrali hanno di-

Vorreste visitare il Regno Unito?

Beh noi, classe II F della scuola

secondaria di primo grado, abbiamo

voluto approfondire l’argomento

per voi turisti. Questo articolo vi

fornirà informazioni sugli usi e co-

stumi, sulle feste e tradizioni del

Regno Unito. Come voi, siamo at-

tratti da questo meraviglioso Stato

europeo, non solo per la lingua che

studiamo a scuola, ma anche perché

abbiamo avuto modo di conoscerlo

attraverso lo studio della geografia

e ne siamo rimasti affascinati. Inco-

minciamo col dire che comunemen-

te si confonde Regno Unito, Gran

Bretagna e Inghilterra, credendoli

sinonimi. La Gran Bretagna è un

concetto geografico e indica il terri-

torio di quell’isola che sta a nord

del Canale della Manica e a est

dell’Irlanda. Regno Unito, invece, è

una denominazione politica che fa

riferimento all’unione tra Gran Bre-

tagna e Irlanda del Nord; infine

Inghilterra è identificabile più o

meno come una regione che insie-

me al Galles, Scozia e Irlanda del

Nord costituisce una parte integran-

te del Regno Unito. Inoltre, c’è da

dire che parliamo di un popolo mol-

to “polite” che non si limita solo

alla consuetudine di ringraziare e

scusarsi con molta frequenza ,

ma si distingue anche nel

mostrare un certo dissenso nei

confronti di comportamenti

poco educati. Se siete in par-

tenza eccovi alcuni utili con-

sigli: attenzione al meteo! In

Inghilterra le previsioni ven-

gono agg io rna te ogni

mezz’ora perché il tempo

cambia in modo alquanto

repentino ed è sempre bene

avere con sé un ombrello. Anche la

distanza tra le persone è importante,

soprattutto mentre state facendo la

fila da qualche parte: rispetto e

niente calca! Da non dimenticare le

mance al bar o al ristorante, a volte

la quota per il servizio è tuttavia già

prefissata, controllare gli scontrini!

Quando vi trovate a Londra è bene

programmare visite alle varie attra-

zioni che la città offre, soprattutto

se non volete incontrare orde dei

turisti, sempre presenti per le stra-

de, i mercati e i musei. In Inghilter-

ra la vita scorre con un anticipo di

un paio di ore rispetto alle nostre

abitudini come: mangiare nei pub

dopo le 20 oppure trovare i musei

aperti dopo le 17:30. Vale assoluta-

mente la pena visitare i mercati

delle città. Grande occhio ai tra-

sporti ! Sfruttate quelli pubblici e

fate attenzione ai tassametri che

permettono di capire quanto costerà

una corsa mentre i minicab hanno

l’aspetto di normalissime macchine

e si possono prenotare online. Ne-

anche l’opzione “minicab” è co-

munque molto economica…. Dopo

questi consigli, eccovi interessanti

curiosità: a Londra il tratto della

metropolitana più percorso dai turi-

sti è compreso tra le fermate Lan-

chester Square e Covent Garden,

nonostante sia molto più veloce

percorrere questa distanza a piedi.

La metrò di Londra, anche

se la più estesa metropolita-

na del mondo e la più antica

è anche la più affidabile e

cara. Le 409 scale mobili

della metrò di Londra co-

prono ogni settimana una

distanza che equivale a di-

versi giri intorno al mondo.

La cucina inglese prevede

una scelta gastronomica

piuttosto standard, nono-

stante ciò i piatti contengono ingre-

dienti spesso sconosciuti. Ecco al-

cuni piatti tipici: fish and chips: è

forse il piatto più famoso della cuci-

na inglese sin dal XIX secolo. Que-

sto comprende: filetto di pesce frit-

to in una pastella di farina e birra.

La scelta comprende di solito cod,

haddock, plaice, scate, serviti con

crema di piselli, patatine fritte e

salsa tartara. Una variante al fish

and chips è il fish fingers sandwich.

Burger: classici panini con hambur-

ger di carne, considerato, un vero e

proprio pasto completo dove alla

qualità dei prodotti è unita

un’attenta preparazione. La carne

utilizzata è quasi sempre di manzo

o di petto di pollo servito con pata-

tine fritti o anelli di cipolla fritti in

pastella. Questo piatto, insieme a

una pinta di birra, rappresenta per

gli inglesi una semplice,ma gustosa

cena fuori casa. Vi è venuta forse

un po’ di acquolina in bocca? Per

non farvi venire molto appetito

cambiamo argomento: ora ci im-

mergeremo nella tradizione più

importante di questo paese. The

Straw bear Day (il giorno dell’orso

di paglia) si tiene il 7 gennaio di

ogni anno a Fenland. Durante que-

sta festa, un uomo o un ragazzo,

indossa vestiti di paglia e va di casa

in casa ballando. Ed eccoci arrivati

alla fine del nostro percorso

all’insegna di stravaganti tradizioni,

succulenti pietanze e utili consigli.

Attraverso varie ricerche effettuate

per organizzare questo lavoro di

geografia, abbiamo approfondito le

nostre conoscenze sul Regno Unito

ed arricchito il nostro bagaglio cul-

turale. Speriamo di esservi stati

d’aiuto per un futuro viaggio in

questa fantastica nazione.

stanze diverse. Continuando il per-

corso si può anche notare che una

parte della grotta è più stretta, per-

ché fu ricostruita dai Borboni dopo

il crollo causato dal bradisismo. Nel

traforo ci sono,inoltre, numerose

gallerie secondarie, utili a diversi

scopi abitativi. Esso collegava la

villa di Pollione con le altre resi-

denze, per creare maggiore unità fra

i patrizi. Successivamente fu utiliz-

zato dalle popolazioni locali, duran-

te la seconda guerra mondiale, co-

me rifugio dai bombardamenti. La

grotta si abbassa man mano che si

avanza,non è perfettamente dritta e

per fare respirare le persone che la

attraversavano, sono state create

delle fessure. Per rifornire d’acqua

la gente che si trovava all’ interno

fu costruito un tunnel collegato a un

acquedotto. Dopo aver percorso

molta strada ci siamo ritrovati da-

vanti al teatro. Questo era diviso in

due parti: una alta nella quale si

esibiva l’orchestra ed una bassa in

cui gli attori recitavano per il pub-

blico. Il teatro poteva ospitare ben

2000 spettatori ed era costruito in

marmo e dipinto di color lapislaz-

zulo e rosso pompeiano. A fianco

alla cavea c’è una porta principale,

che conduceva gli attori dagli spo-

gliatoi al palco. Il teatro fu una del-

le più grandi espressioni della cul-

tura romana. Nato come forma di

intrattenimento e collegato alle fe-

ste religiose, era rivolto a tutta la

popolazione e l’ingresso era gratui-

to.

Poco distante, l’Odeion, un teatro

più piccolo, che a differenza del

primo è coperto ed aveva diverse

funzioni educativo-musicali; dove-

va essere costruito interamente di

mattoncini rossi, tipici della zona

campana, ma per la scarsa quantità

furono utilizzati solo per le decora-

zioni. Successivamente abbiamo

visitato la villa di Pollione,un liber-

to diventato ricco che la fece co-

struire per sè, poi alla sua morte,

divenne residenza imperiale. Ci

siamo inoltre recati al pontile di

Bagnoli, dove siamo rimasti affa-

scinati dall’ incantevole vista del

golfo di Napoli, che ci è parso come

una cartolina. All’inizio del pontile

v i è u n t o t e m c h ia m at o

“Pasqualone”, realizzato da Gian-

carlo Neri con i materiali di scarto

dell’acciaio. Il pontile, fino a pochi

decenni fa, serviva all’acciaieria

Italsider per scaricare le merci tra-

sportate dalle navi; oggi questa è

chiusa e visto che lo stabilimento è

in buone condizioni, si pensa di

trasformarlo in un museo all’aperto.

È stata una mattinata piena di emo-

zioni: abbiamo fatto un tuffo nel

passato, apprezzato l’ingegnosità e

l’arte di quei tempi e conosciuto

luoghi incantevoli della nostra re-

gione, scelti dai patrizi romani co-

me meta delle loro vacanze e visita-

ti da uomini illustri, che ne hanno

esaltato la bellezza e la storia.

potente, al punto che nella storia

si evidenzia come ad un certo momento pur di apparire spre-giudicato “ordina” alla sua ban-

da di dare una “lezione” a Bobo. Mentre il giovane protagonista

vive questo aspro conflitto con il fratello, a scuola, un nuovo compagno, comincia ad additar-

lo con il nomignolo di “Stuzzicadenti”. Da quel mo-

mento la vita del giovane Bobo cambia tanto che, al culmine

della disperazione decide di sui-

cidarsi...Sul suo cammino incon-tra il pugile nero “Sugar” che lo distoglie dal distruttivo intento e

lo porta in palestra dove con “Palla di lardo”, l’anziano alle-

natore e proprietario e la dolce “Cincin”, giovane cinesina, riu-scirà a riconciliarsi con la vita.

In un’intervista del 4 giugno 2013 ,Melari ha dichiarato alla

Cruciani: <<Il libro Stuzzica-denti costituisce un percorso

necessario da fare per accettarsi,

riconoscendo nei propri difetti fisici dei punti di forza, fino a riderci sopra come “Palla di lar-

do”. Tutti noi abbiamo avuto dei soprannomi che ci sono rimasti

addosso sin da bambini e molto spesso questi vengono attribuiti evidenziando proprio un difetto.

L’ispirazione per questo libro mi è venuta mentre il telegiornale

raccontava l’ennesimo atto di bullismo in una scuola che ave-

va p or t a t o l a v i t t i ma

all’esasperazione>>.

Q u e s t a

non è una

storia ve-

ra, ma una

“storia” in

cui ognu-

no di noi si

può rico-noscere.

In realtà è stato interessante per-

ché abbiamo avuto l’occasione di riflettere su quei diritti che tutti di sicuro esercitiamo, senza

accorgercene, quando leggiamo un libro. Sono dieci diritti im-

portantissimi, soprattutto per i grandi lettori, ma tra questi quel-lo che mi ha colpito di più è sta-

to il sesto, cioè il diritto al bova-rismo. Ma cosa significa questo

termine? Secondo il mio punto di vista per diritto al bovarismo si intende il fenomeno di imme-

desimazione e ve lo spiego con

un semplice esempio. Io sono una ragazza che adora leggere i libri romantici scritti da John

Green. Quando li leggo inco-mincio a vivere in una sorta di

atmosfera romantica, come se fossi uno dei personaggi del li-bro. Il termine “bovarismo” trae

origine dal titolo del romanzo di Gustave Flaubert Madame Bo-

vary (1856). La signora Bovary, insoddisfatta del suo ménage tanto da arrivare al suicidio, leg-

geva romanzi e sognava tanto da

confondere illusione e realtà. A causa di Madame Bovary, Flau-bert fu accusato di oltragio alla

morale e il libro fu messo all’indice. In effetti, io penso

che il bovarismo sia un tipo di follia, una follia che può rendere creativi. Oppure può diventare

una follia pericolosa perché, portata alle estreme conseguen-

ze, causa una dannosa evasione dalla realtà. Al contrario della Signora Bovary, a me piace pen-

sare di poter realizzare i miei

sogni e i miei progetti per rende-re il mondo in cui vivo un posto migliore e per farmi amare la

vita ancora di più.