CISI FOGGI@ - cislfoggia.com · arretrati '. sui ticket. Il ticket mensa si trasformerà in un...

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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

Transcript of CISI FOGGI@ - cislfoggia.com · arretrati '. sui ticket. Il ticket mensa si trasformerà in un...

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

www.cis1foggia.it

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SABATO 17 DICEMBRE 2016 ?';"h(,!H':Li';%Y

I lavoratori hanno già incassato: il "full-time" " (40 ore) a tempo indeterminato, gli arretrati sui ticket. Il ticket mensa si trasformerà in un differenziale di 110 euro '. . ".. -

la CUP n

G nti . MICHELE GEMMA

S cilò qlj<llche giorno fa I

si parlava di "accordo storico" (probabil­

mente lo è davvero, visto che 21 lavoratori dopo Il anni sono· passati da un contratto interinale ad uno fulltime), daieriI'altrolaFi­sascat CisI, con una nota ' del segretario provinciale Leonardo Piacquaddio, avverte che "la vertenza per gli operatori Centro Unico Prenotazioni.degli Ospeda-

~egli 00. RR., che, pur non trattandosi di un vero cam­bio di appalto, la, stessa rile­vavaunservizio.strutturato .1 e pluriennale, con profes-sionalità indiscutibilmen- I te consolidate. Far sotto­scrivere contratti indivi- I

li Riuniti di Foggia, 30 unità lavorative, prosegue". Il segretario della Cisl spec cifica che "la vertenza sta proseguendo con.confron­ti costruttivi oltre che serra­ti e cadenzati con l'azienda GPl alla quale la stazione appaltante ha assegnato il servizio per le prenotazioni sanitarie e pagamenti ticc. ket". IL sindacato ricorda come "già dall'estate, obiettando alcuni percorsi di selezione

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gi@:n:nofa si pa1l'lmmdi· '~aèlCo;(l'dG sto:t.'i©@~'

edàssunzionedeilavorato­ri storici impegnati nel ser­vizio CUp, operanti da oltre lO anni con rapporti di la­voro· in forma sommini­strata da parte delle agen-' zie interinali, è stato fatto notare alla GPl Spa, oltre

.. èhe alla direzione generale

duali di lavQro .con periodi ~ _ di prova pari a 60 giorni ri c

suonava come un atto inopportuno nei confronti delle lavoratrici e lavorato­ri rappresentati". Allo stesso tempo la Cisl ri­conosce "gli ultimi tre in­contri (4 ottobre, lO no­vembre e 7 dicembre) con· la GPl hanno ricondotto nel corretto alveo le relazioni

. industrialicircairiconosci­menti delle riveridicazioni

sindacali, essendo il sinda­cato l'unico titolato alla contrattazione, specie in uil. clima infuOCato da di­verse parti sociali e politi­che. Ncllo specifico.> ag­giunge Piacquaddio -con

,grande'senso di responsa­bilità la parte datoriale e la parte sindacale hanno con­cordato'l'eliminàziòne de-' finitiva del periodo prova per i.21 dipendenti (cosid-

detti storici); il passaggio da 36 ore settimanali. a 40 settimanali, quindi a full­time, perle stesse 21 unità; il riconoscimento del ticket mensa elettronico giorna­liero con spendibilitàmen­sile di oltre 110 euro legato all'effettiva presenza, utile. a colmare il gap di differen-· ' za .retributiva tra il prece­dente contratto della sanità privata èl' attUale del Multi ~

servizi. Il confronto con la GPISpa,nell'otticadeller~c l'impegno çhe, a partire dal sp0IÌsabilità richie~te lll. febbÌaio 20l1,bisognerà più occasioni dallaF1s~scat . rincontrarsi per progettare CISL .di Foggia, ha d1mo- un percorso di contratta­stmto nell'ultimo incontro zione. di secondo livello del 7 dicembre soddisfaci-. aziendale, di utilitàbilate­mento per il riconosciuto rale". Edè la primarichiesta importo aggiuntivo delle della Cisl, alla quale si ag- . già citate II O euro come .s~ - . giunge quella "un migliora-. perminimo non assOrb1b1" mento nell'assetto tecn\­le e quindirientranten~lla co-organizzativo del­parte retributiva fissa con l'aZienda al fine di limitare

il più possibile i disagi degli opera{oTi'~ . . La risposta della Società per azioni con sede a Tren­to è affidata a Leonardo Cu­trone, project manager: "Conisindacatinonc'èuna situazione di scontro, stia­mo lavorando per arrivare a soluzioni condivise. ~ esser giunti ad un accordo ne è la dimostrazione. A febbraio; in. accord0 con i sindacati, apriremo una ulteriore fase che riguarderà la premiali­tà, ovvero sul merito delle prestazioni". n· rappresen­tate dell' azienda si conge­da ribadendo "la massima disponibilità della GPl ver­so i sind.acati, quindi verso i lavoratori. Apertura dilno­stra1:aanchenegliultimiin­contri che abbiamo avuto con le organizzazioni sin­dacali". Non cambia il ruolo del­l'azienda ospedaliera uni­versitaria (Ospedali Riuniti di Foggia), stàzione appal­tante del servizio unico di prenotazioni: "N on possia­mo che mantenere il nostro ruolo di osservatori - spie" ga il direttore amministra­tivo Michele Arnetta -. Spettatori di accordo anda ~ to a buon fine e che è stato accolto con soddisfazione dalle parti certi che la ';,er­tertza era stata superata.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

CHIUSA LA LUNGA VERTENZA CHE HA COINVOLTO IL CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONI. LA FlSASCAT CISL: "RAGGIUNTI TUTTI GLI OBIETTIVI))

Ventuno lavoratori del Cup la spuntano • • • contrattI a tempo pIeno e nIente «prova»

• Confronti «costruttivi e serrati» nella lunga· e complessa vertenza che vede coinvolti i 30 lavoratori del Cup (centro lmico prenotazioni) de­gli Ospedali Riuniti con l'azienda Gpi che ha in affidamento da alcuni mesi il serVlZlO agli sportelli 'dell'azienda in via Pinto. A con­clusione dei ripetuti tavoli di con­fronto, la segreteria della Fisascat Cisl può dirsi soddisfatta per l'ac­cordo raggiunto: è stato abolito il periodo di prova della durata di sessanta giorni per i 21 dipendenti "storici" che lavorano in quello stes­so luogo alcuni anche da dieci anni. «Sarebbe stato un controsenso il periodo di prova - commenta in una nota il segretario della Fisascat, Leonardo Piaquaddio - per dipen­'denti che operano in quel luogo da dieci anni e con contratti di lavoro somministrati!!. «Con grande senso di responsabilità - si legge in una nota del sindacato - la parte da­toriale e la parte sindacale hanno concordato, oltre all'eliminazione

OSPEDALI RIUNITI Il centro unico prenotazioni

definitiva del periodo prova per i 21 dipendenti, il passaggio del con­tratto di lavoro da 36 ore settimanali a 40 settimanali, divenuto ora full-ti­me in base al contratto collettivo nazionale di lavoro dei Servizi 1n­tegratilMultiservizi. Ai lavoratori -

conclude la Fisascat Cisl - viene inoltre riconosciuto il ticket mensa elettronico giornaliero con spendi­bilità mensile di oltre 110,00 legato all'effettiva presenza, utile a col­mare il gap di differenza retributiva tra il precedente contratto della sa-

nità privata e l'attuale del MIÙ­tiservizÌ!).

«La nostra categoria sindacale -sottolinea ancora il segretario Piac­quaddio - pur non trattandosi di un vero cambio di appalto, aveva ri­levato che la società Gpi avrebbe ereditato un servizio strutturato e pluriennale, con professionalità in­discutibilmente consolidate. Far sottoscrivere contratti individuali di lavoro con periodi di prova pari a 60 giorni risuonava come un atto inopportuno nei confronti delle la­voratrici e lavoratori rappresentati. Negli ultimi tre incontri tenuti ri­spettivamente il 4 ottobre, lO no­vembre e 7 dicembre scorsi - con­clude il sindacalista - con l'azienda Gpi sono state ricondotte nel cor­retto alveo le relazioni industriali circa i riconoscimenti delle riven­dicazioni sindacali, essendo il sin­dacato l'unico titolato alla contrat­tazione, specie in un clima infuocato da diverse parti sociali e politi­che».

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

OPERAZIONE TRASPARENZA IL 23 DICEMBRE OGNI AMMINISTRAZIONE DOVRÀ ASSICURARE IIL'EFFHTIVO ESERCIZIO DEL DlRITTOn

Impiegati statali, sotto l'albero l'accesso agli atti garantito a tutti

• ROMA. La pubblica ammini­strazione torna in pista, con tanti fronti aperti e scadenze ravvici­nate. In attesa dell'avvio della con­trattazione, c'è da risolvere la que­stione dei precari, per cui bisogna trovare un salvagente prima della fine dell'anno, come previsto an­che dall'accordo del 30 novembre. E subito dopo le feste, a inizio gen­naio, dovTebbe essere intavolato il negoziato per ridefinire permessi e distacchi sindacali, ricalibran­doli sui nuovi comparti. Ma la pri­ma data da segna-lare è quella di ve­nerdì prossimo, quando tutte le am­ministrazioni do­vranno aprirsi alle richieste dì dati e documenti da parte dei cittadini, in vir­tù del Freedom of information act (Foia). Ecco le prin­cipali partite.

pensativo tra stiracchi e permessi sindacali».

VERSO PARACADUTE PER PRECARI E ViNCITORI DI CON­CORSO -. Secondo stime sindacali sono 40 mila i co.co.co che spa­rirebbero se non si intel'venisse prima della fme dell'anno. Occor­re modificare un passaggio del Jobs act che prevede la fine delle collaborazioni. Entro la stessa da­ta c'è da prorogare i contratti a termine, circa 2 mila, e allungare

le graduatorie dei concorsi.

P.A. Il ministro Madia

OPERAZIONE TRASPARENZA, ACCESSO LIBERO PER TUTTI -Il 23 di­cembre ogni ammi­nistrazione dovrà assicurare «l'effetti­vo esercizio del di­ritto», per chiun­que, di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalla P.a TRATTATIVA

STATALI, SI PARTE DA NUOVA MAPPA PERMESSI SINDACALI -La geografia del pubblico impie­go da aprile scorso è cambiata: i comparti sono scesi da 11 a 4. Le prerogative sindacali devonJ ade­guarsi. Il veicolo è un accordo qua­dro da raggiungere all' Aran nelle prime settimane dell'anno. Non si tratta di fare altri tagli, dopo il dimezzamento del 2014, ma di ri­distribuire i contingenti in base alla rappresentanza già certifica­ta. Novità però non sono escluse, visto che il decreto Madia del 2014 apriva a «forme di utilizzo com-

Non c'è bisogno di giustificare l'istanza e la risposta deve essere data entro 30 giorni. Così vuole il cosiddetto Foia, posto che la P.a può non aprire gli archivi, mo­tivando il rifiuto.

STRETTA PARTECiPATE, NUOVI STATUTI E TETTI STI­PENDI-Le società a controllo pub­blico devono adeguare gli statuti alle novità del decreto Madia en­tro il 31 dicembre. Tra i paletti: deleghe a un solo amministratore, divieto di gettoni di presenza o premi deliberati dopo lo svolgi-

mento dell'attività. Sono invece già passati i termini per fissare i nuovi limiti retributivi (l'ultima fascia scenderà sotto i 100mila eu­ro).

GRANDI OPERE, ATTESO IDENTIKIT PER CORSIA VELO. CE - Nei prossimi giorni si do­vTebbe raggiungere in conferenza unificata un'intesa per fissare i criteri in base a cui riconoscere un progetto __ come strategico o meno, quindi concedergli una preferen-

za, con il dimezzamento dei tempi della burocrazia. Entro 1'11 gen­naio la griglia di valutazione do­vrà essere chiusa.

DAI FALDONI AI FilE, COUN­!DOWN PER LA SVOLTA DIGI­TALE -Entro il 14 gennaio un de­creto dovrebbe riscrivere le regole per passare ad un'amministrazio­ne 2.0 e così far scattare l'obbligo per tutti gli enti di «adeguare i propri sistemi di gestione infor­matica dei documenti».

lllneoTh 19 Do(eml:me 2016 Corriere del Mezzogiorno

I dati

~Secondo

l'Arem sono i mesi caldi (da maggio ad agosto) a registrare il maggior numero di

, incidenti: a luglio 960 con 30 decessi e il

. ferimento di - 1.605 persone.

Nel secondo semestre si sono registrati il 52% dei sinistri e il 57% dei decessi. Il 36% degli incidenti mortali è awenutonel week-end e il 23,1% delle vittime aveva un'età inferiore ai 3Qanni mentre il 17% compresa tra i 30 e 45anni.

el 2015 in Puglia si so­no registrati 9.524 in­cidenti stradali con le­sioni che hanno cau-

sato 232 decessi e il ferimento di 15.634 persone; numeri questi che portano il «Tacco d'Italia» a rappresentare n 5,5% dell'incidentalità stradale italiana. I dati sono conte'nuti nel­l'llesimo rapporto dell'Agen­zia regionale per la mobilità (Areni), in cui si evidenzia un aumento dello 0,3% nel nume­ro degli incidenti e. dello' 0,4% nel numero dei decessi rispet­to al 2014. Tuttavia, secondo i dati provvisori del primo se­mestre 2016, l'Arem rileva 89 incidenti mortali «con una ri­duzione del 5,3% rispetto ai

. dati del primo semestre 2015». <<Ma, era dal 2009 - precisa lo

studio - .che non si registrava un aumento dell'incidentalità stradale in Puglia».

Per l'assessore regionale ai Trasporti" Giovanni Giannini, intervenuto alla presentazio­ne, «il fenomeno riguarda l'in­tera società», . e con «l'aiuto delle associazioni raffotzere-

Puglia, .. Dato del' ,2015 in controtendenza rispetto al restodel P;3ese, (+ 5,5 0/0) Nei primi sei mesi del 2016 calo del 5,3 % ma quelli mortali sono stati 89

mo l'impegno nelle scuole perché si costruisca una nuova èultura dell'utilizzo del mezzo privato, valorizzando n'con­cetto che la vita è un bene irri-nunciabile». '

Secondo l'Arem sono i mesi caldi (da maggio' ad agosto) a registrare n maggior numero di incidenti: a luglio 960 con' 30 decessi e n ferimento di i605 persone. Nel secondo se-

"

mestre SI sOno registrati il 52% dei sinistri e il 57% dei decessi. TI 36% degli incidenti mortali è avvenuto nel week-end e il 23,1%, dei conducenti deceduti aveva un' età inieriore ai 30 an~ ID mentre il 17% un'età com­presa tra i 30 e 45anni.

Rispetto' al 2014 si registra un incremento dei conducenti compresi nella fascia d'età 18- , 24 che passa dal 1~,2% del 2014

Sulle strade di Pùglia-si continua a morire più che ili altre regioni

al 12,7% del 2015; mentre. la classe over 65 passa dal 10% del 2014 al 10,5% de12015. In au­mento anche i sinistri con n coinv()lgimento dei pedoni: si è passati dai 17 deceduti nel 2014 ai 29 del 2015 con un in- . cremento del 70,6%. Oltre il 60% dei pedoni dece­duti aveva un' età superiore ai 60 anni.

© RIPRODUZlç>NE RISERVATA

il numero deidecessi dei pedoni del 2015 con un incremento del 70,60/0 rispetto al 2014. In media oltre il 60% ha più di 60 anrìi

1101 PUGLIA E BASILICATA

UN'ECCELLENZA PUGLIESE

(<Sarà l'unica fabbrica in Europa con un ciclo integrato delle carte speciali e dei sistemi di sicurezza per prodotti che hanno una lunga vita»

«La Cartiera di Foggia una giovane di 80 anni»

lA G.l\ZZETIA DELMEZZOGIORl,fO Sabato 17 dicembre 2016

Aielli: qui convivono la storia e il futuro del Poligrafico FABBRICA DI STATO t:ingresso del Poligrafico di Foggia

MASSIMO LEVANIACI

.. FOGGIA. Ottant 'anni dopo la Cartiera di Foggia toglie il velo per la prima volta e lo farà mostrando il suo volto più autentico. Stamane cerimonia nello stabilimento alla presenza dell'amministratore delegato del gruppo Ipzs, Paolo Aielli del presidente della Regione, Michele Emiliano, delle autorità locali e dei parlamentari. È rimasta per tutto questo tempo una fabbrica nascosta e impenetrabile: per le sue produzioni sensibili, d'accordo, ma anche per 1m' aura di mistero che si è tramandata fino ai nostri giorni dai tempi del secondo conflitto mondiale: fu la fabbrica scelta dai nazisti per la fabbricazione di gas tossici. Oggi l'Istituto poligrafico ha avviato un imponente piano di bonifica con il Genio militare, ma i resti di quel passato ci sono ancora. Ed è significativo che la festa degli ottant'anni si celebri alla vigilia della «fase 2» che prevede bonifica e nuovi investimenti sugli impianti. Ma quella che forse è la più antica fabbrica di Foggia e della Puglia non è mai stata percepita come un oggetto misterioso da tutti quei foggiani che vi hanno lavorato. Oltre mille dipendenti negli anni d'oro della Prima Repubblica, adesso sianlo su cifre più modeste· 250 . ma non per questo mar· ginali in tempi di crisi di lavoro. Tanto più che oggi come ottant'anni fa fece il sottosegretario Gaetano Postiglione che la inaugurò (18 dicembre 1936), Aielli ann1mcia una seconda giovinezza per la fabbrica cresciuta all'ombra del Monopolio di Stato. «L'Istitnto poligrafico e Zecca dello Stato ha deciso di investire 50 milioni di euro sul po· tenziamento e rinnovo delle linee produttive· spiega l'ad in questa intervista esclusiva con· cessa alla Gazzetta· ma con i nuovt investimenti in sistemi informatici e la ristrutiurazione dei capannoni si superano i 70 milioni. A questi vanno aggiunti gli oneri per la bonific3».

Cosa significa per voi lo stabilimento di Foggia? «Qui c'è la storia, ma c'è anche il futuro dell'Ip·

zs che poggerà sugli altri due pilastri di Roma e Verres. in Valle d'Aosta. Stiamo riportando le produzioni all'interno e valorizzando le compe·

iPZS t:amminislratore delegato Paolo Aielli

tenze dei nostri lavoratori; in passato tante at· tività erano state esternalizzate impoverendo il tessuto produttivo del nostro istituto. Noi stiamo facendo esattamente l'opposto. Ma prima del· l'imlovazione ci siamo presi cura della sicurezza e della tutela della salute ed abbiamo in corso, dopo 70 anni, la bonifica del parco paglia e dell'area dove, durante la seconda guerra mon· diale, vi era la produzione dei gas tossici che però, voglio precisare, non si trova all'interno dello stabilimento. Per noi questa bonifica è una prio· rità. La questione veniva rimpallata dagli anni '60 tra 1m ministero e l'altro e pensi che la prima richiesta di bonifica risale al 1943 dalla Prefettura di Foggia al ministero della Difesa».

La scelta di non aprire lo stabilimento alla città, ma solo ai familiari dei dipendenti, la giustifica con le condizioni di sicurezza da salvaguardare? «È un modo per esprimere la gratitudine al·

l'impegno dei lavoratori e permettergli di con· dividere con le loro famiglie il luogo del loro

impe,,'no quotidiano. Per quel che riguarda la sicurezza occorre sottolineare che 1m impianto in cui si producono carte valOli richiede ovvia· mente una riservatezza particolare».

Il fatto che l'Ipzs operi in regime di Mo· nopolio significa che continuerete ad es­sere un' azienda che può permettersi di an­dare fuori mercato? <<No, tutt'altro. Ci sono attività inalienabili del­

lo Stato, ma questa azienda non si può trincerare solo dietro un principio costituzionale da difen­dere, che è quello della garanzia della fede pub· blica. L'Ipzs ha il dovere di produrre in modo efficiente e con grande capacità innovativa. Puro troppo in passato non l'ha fatto concedendo spa­zio ad altri operatori esterni. Con gii investimenti e la nuova organizzazione industriale che stiamo realizzando, il Poligrafico riuscirà ora a svolgere tutte le funzioni che lo Stato richiede e a con­dizioni di mercato; se dovessimo vendere un pas­saporto all'estero ora potremmo farlo potendo competere con i principali player internazionali visto il livello di hmovazione raggiunto».

Siete orientati ad andare anche sul mercato estero? «Ora possiamo farlo, abbiamo brevetti all'avan­

guardia mondiale sui documenti d'identità La nostra carta d'identità che stiamo distribuendo agli italiani, dopo 20 anni di tentativi non riusciti, garantirà fmalmente l'identità fisica e digitale dei cittadini; è il modello più avanzato hl Europa perché ha caratteristiche imlovative e di sicu­rezza che non esistono altrove».

Qual è il futmo industriale di Foggia? «Punteremo a valorizzare le sue competenze

slille produzioni grafiche. Quella di Foggia sarà l'unica fabbrica in Europa con 1m ciclo integrato delle carte speciali e dei sistemi di sicurezza utili per prodotti che hanno una llmga vita quali i passaporti e le banconote. Per questo stabilimen­to vi è una prospettiva solida basata su nuove e tecnologie e su un sistema di competenze de· cisamente più avanzate rispetto a quelle dei for­nitori esterni utilizzati fmo ad or3>'.

La carta a Foggia non è comunque una novttà.

«Sì, ma se penso alla carta che veniva prodotta con la paglia mi vien quasi da sorridere. Se do· vessi fare un paragone tra la carta di ieri e le produzioni che dobbiamo realizzare oggi per i documenti di identità ed i sistemi di anti con· traffazione è come paragonare un pallottoliere con un table!. Non faremo piÙ solo "carta" ma useremo sempre più materiali sofisticati sui qua· li "scrivere" informazioni e questi possono an­dare dal silicio ai materiali organici È 1m'altra era geologic3».

Sulle targhe automobilistiche però il dado è tratto: andranno a Verres. «Guardi, sulle targhe c'è da fare un ragiona·

mento articolato. In passato venivano realizzate con materiali nocivi. Siamo già riusciti ad eli­minare praticamente l'emissione di formaldeide, che è più bassa nel nostro stabilimento che nel centro di Foggia. Abbiamo però la necessità di rinnovare completamente l'impianto di Foggia e realizzare una nuova linea a Verres dove c'è il nostro stabilimento metaimeccanico. A Verres concentreremotutteleattivitàmetaimeccaniche, pur mantenendo a Foggia una linea di targhe».

Quali targhe lascerete a Foggia? «Lo stiamo valutando fra tre tipi di linee: spe·

ciali, per auto e per motocicli. E' un programma che si attuerà nei prossimi 24 mesÌ».

Lo stabilimento così perderà il suo prin­cipale valore aggiunto. «Foggia dovrà speCializzarsi sulle sue compe·

tenze grafiche. E poi Foggia, Roma e Verres sono parte di un unico sistema indush'iale e orga· nizzativo che cercheremo di ottimizzare nel mi· gliore dei modi. La nuova lhlea targhe impie­gherà 25 persone (oggi 60: ndr), ma il personale dello slabilimento aumenterà di circa30unitànel prossinlO trienllio}},

Foggia custodh'à anche le informazioni li­servale del paese con il disaster-recovery. Di che si tratta? «Avremo la duplicazione di tutti i nostri si·

stemi informativi; avremo cosi a Foggia e a Roma due siti gemelli per il trattamento delie infor· mazioni riservate e sensibili; l'investimento pre­visto è di circa 10 milioni di euro».

MASIMO LEVANIACI

• «li rilancio dell'Istituto po­ligrafico su Foggia sarà slùle carte valori e sui sistemi an­ti-contraffazione». L'ammini­stratore delegato dell'Ipzs, Pao­lo Aielli, delinea il futuro della Cartiera nell'industria 4.0 e pensa in funzione dell'oppor­tunità offerta dalle nuove tec­nologie per «ringiovanire» una fabbrica di ottant'anni. Qual­CUllO storce il naso: i sindacati, ad esempio, scettici stilla ri­duzione della commessa per le targhe automobilistiche peral-

«Larea chimica vicino allo stabilimento poteva diventare un problema»

tro ancora da quantificare. Ma ieri i vertici dell'Ipzs, dall'ad Aielli al presidente Domenico Tudini, hanno aperto sostan­zialmente una linea di credito con le autorità locali e il ter­ritorio perchè la scommessa non è da poco: promuovere una riconversione industriale fa­cendo leva stille enormi poten­zialità offerte oggi dall'infor­matica. Perchè quando si dice "carte" il pensiero non corra più ai vecchi fogli fatti con paglia e cellulosa, ma a pel­licole fatte con il silicio e im­pilate di dati alfanumerici. Qualcosa che oggi a malapena si percepisce con le modeste conoscenze di base attuali (per i comuni mortali).

• l a

Il futuro del nuovo Poligrafico sulle carte valori e i sistemi anti-contraffazione Giornata da incorniciare

nello stabilimento di via del Mare, caratterizzata al mattino

i dalla cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco Franco Landella, del prefetto Maria Ti­rone e dei parlamentari Co­lomba Mongiello, Angelo Cerà. Nel pomeriggio sono stati poi ammessi in fabbrica i dipen­denti con le loro famiglie, in segno. di «gratitudine» per i sacrifici che anche i congiunti hanno dovuto sostenere per te­nere in vita una fabbrica che ha conosciuto nei suoi ottant'anni più di qualche periodo buio. «Questa fabbrica è l'orgoglio della nostra città, un patrimo­nio da proteggere - ha sotto­lineato il primo cittadino - per­chè vorremmo che torni a es­sere garanzia di sviluppo pro­duttivo e di posti di lavoro». L'Ipzs oggi sembra fuori da una crisi durissima durata fino al 2014 e di cui Aielli coraggÌD­samente non fa mistero: «il Plillto più critico l'abbiamo toc­cato qualche anno fa - ricorda -quando per problematiche di tipo amministrativo le produ­zione proprie dello Stato ve­nivano fatte da altri. Abbiamo assistito a un assalto indiscri­minato di operatori privati sul­le commesse del poligrafico, a progressivo depauperamento delle sue produzioni». il rife­rimento, neanche tanto velato, è alla commessa per la stampa dei bollini del Gioco del lotto che Foggia si era vista scippare «e che abbiamo riconquistato -dice Aielli - non già grazie a

una legge che ci avrebbe ·do­vuto tutelare, bensì in virtù del nostro livello competitivo rag­giunto altrimenti probabil­mente sarebbe andata perduta per sempre». Parliamo comun­que di produzioni pubbliche in cui la presenza statale è con­siderata di garanzia. «Attività sensibili - incalza il prefetto Maria Tirone - in cui la pre­senza dello Stato è necessaria. Questa azienda ha dimostrato di saper fare impresa», aggiun­ge la rappresentante dello Stato che poi sottolinea il ruolo dell'Ipzs nella gestione delle bo­nifiche: «La presenza dell'area chimica vicino allo stabilimen­to (la fabbrica di gas tossici voluta dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e mai

bonificata: ndr) poteva diven­tare un problema per questa città, aver agito con tempesti­vità è un segnale di grande attenzione». «La bonifica am­bientale è la nostra priorità», puntualizza Aielli in vari punti della sua relazione. Ne pub­blichiamo uno stralcio: «Nel prossimo triennio l'Istituto ha avviato un piano di investi­menti di circa 300 milioni di euro, mediante il quale ver­ranno rinnovati tutti gli im­pianti industriali, le infrastrut­ture informatiche e le strutture immobiliari della società. Lo scopo è quello di offrire allo stabilimento di Foggia nuove realtà produttive da aggiunge­re alla riconquistata produzio­ne degli scontrini del gioco lot-

to». li piano strategico per Foggia

di Ipzs prevede, infatti, nel triennio 2017-19 investimenti per un totale di oltre 70 milioni di euro. Così ripartiti: investi­menti produttivi per circa 52 milioni di euro che riguarde­ranno la linea in tondo per carte speciali/filigranate, gli ologrammi e l'ammoderna­mento della linea targhe; in­vestimenti per l'installazione dei sistemi informatici di di­saster recovery per circa lO mi­lioni; investimenti nell'ordine di lO milioni per l'adeguamen­to strutturale dello stabilimen­to. A questi si aggiungono i costi della bonifica in corso del­l'area Parco Paglia, interamen­te sostenuti dal Poligrafico.

80 ANNI [ad deU'lpzs Paolo Aielli, nelle altre foto tre interni della Cartiera (foto Maizzi)

Le fascette dei viniDoc nuovo affare

• Nuove produzioni indu­striali nel segno dell'an­ti-contraffazione, in questo solco intende muoversi ilPo­ligrafico per accreditare lo stabilimento di via del Mare anche stilla fabbricazione delle fascette di autenticità dei vini Doc e Docg (deno­mÌllazione di. origine con­trollata e garantita). Attual­mente, infatti, le fascette vengono stampate dalla Zec­ca dello Stato. Ma i produt­tori dei consorzi vitivinicoli chiedono la riduzione dei co­sti ritenuti esosi. Un emen­damento votato alla Camera propone che la questione venga affrontata diretta­mente dal ministero dell'E­conomia e FÌlmnze e che qualora si dovessero adotta­re soluzioni alternative sia il governo ad assumere la de­cisione piÙ opportuna «sen- , tita la Zecca dello Stato». A tal proposito i parlamentari foggiani di entrambi i ranli del Parlamento hanno pre­sentato un ordine del giorno. i

Una questione complessa che tuttavia potrebbe risol­versi appunto con una so­luzione interna nella quale il poligrafico foggiano avreb­be buon gioco in virtù del potenziamento tecnologico.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

FA DISCUTERE !:INTERVENTO DEL COMPONENTE DEL CDA DURANTE LA MANIFESTAZIONE. ANCHE l'ASSENZA DI EMILIANO SUSCITA COMMENTI

Il consigliere Vaira bacchetta la politica i parlamentari Cera e Mongiello se ne vanno

• L'assenza del governatore Emiliano non è passata inosservata, l'uscita di sce­na - a cerimonia in corso - dei parla­mentari Colomba Mongiello e Angelo Ce­ra neppure. il fuori programma non è mancato nel corso dei festeggiamenti dell'ottantennale in Cartiera, giornata che verrà ricordata per la storica aper­tura al pubblico (ma solo ai familiari dei 250 dipendenti) di un'azienda blind:rta e forse anche per queste scaramucce. L'as­senza del presidente della Regione va pro­babilmente inquadrata nel solco delle po­lemiche dell'estate scorsa, quando fu re­spinto a brutto muso da parlamentari del centrodestra il tentativo di Emiliano di volersi «intestare» gli ultimi obiettivi rag­giunti dal poligrafico foggiano in tema di investimenti e nuova occupazione (30 as­sunzioni da gennaio, contratti a tempo determinato). A scatenare invece il di­sappunto di Mongiello e Cera (e dell'ono Lello Di Gioia, impossibilitato a inter­venire, che ha telefonato alla Gazzetta per esternare la sua protesta), le dichiara­zioni del consigliere di amministrazione Michele Vaira che ha parlato di «legame inscindibile fra azienda e città», ma poi ha chiarito dal suo punto di vista com'è stato possibile che l'Ipzs a Foggia viva oggi uno

!III

POlEfllllCA CON Il CDA Un momento della giornata. a destra Michele Vaira

«straordinario momento di rilancio». «Questa azienda ha avuto il merito di affrancarsi dalle litanie della politica -ha detto l'avvocato Vaira - la vicenda della carta d'identità elettronica è sintomatica: 19 anni per trovare il modo tecnologi­camente valido per produrla non sono

,

bastati, il nuovo consiglio d'amministra­zione ha avuto il merito di occuparsi solo d'impresa. Aielli è un amministratore de­legato dalla schiena dritta».

Gli onorevoli Colomba Mongiello e An­gelo Cera hanno preso cappello e se ne sono andati, più tardi l'ono Mongiello ha rilasciato questa breve dichiarazione an­che a nome del collega: «Siamo a dispo­sizione, e insieme a noi tutta la compa­gine parlamentare eletta in Capitanata, per illnstrare al consigliere d'ammini­strazione Vaira tutti gli atti parlamentare prodotti dai deputati di questo territorio tesi a salvaguardare la Cartiera da qual­siasi tentativo di scippo ed a salvaguardia delle produzioni e dei posti di lavoro. Par­lando così evidentemente il consigliere Vaira non è a conoscenza di tali azioni promosse». «La vicenda del Gioco lotto -sottolinea l'on. Di Gioia - si è risolta fa­vorevolmente per la Cartiera di Foggia grazie all'intervento dei parlamentari foggiani che aprirono lilla trattativa seria con il ministero dell'Economia. Vorrei ricordare che la Lottomatica aveva le­gittimato quella commessa avendo vinto il suo ricorso anche al Consiglio di Stato. E' ancora così sicuro Vaira dell'inutilità della politica?». [m.lev.]

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L:OSSERVATORIO NAZIONALE

Il Sud ha lo stesso numero delle imprese del Nord, ma fattura la metà. La Capitanata si difende bene vendendo all' estero

lA GA.ZZETIA DEL MEZZOGIORNO Lunedì 19 dicembre 2016

«Molte cantine continuano a vendere sfuso, ma il vino imbottigliato vale molto di più», sottolinea il presidente nazionale di Fedagri

r export ortofrutticolo dauno tiene il passo dei grandi g

r ono Scalfarotto corregge Vaira

{( La politica vale)) , ppl

Mercuri: «Puglia tra le regioni più dinamiche, ma il grande rammarico è sul vino)} MASSIMO LEVANIACI

• Dal nuovo rapporto dell'Osservatorio nazionale sulla cooperazione agricola ita­liana, il Sud non esce bene ec­cetto la Puglia e in particolar modo la provincia di Foggia che fa registrare segnali di risve­glio interessanti in particolare sull'export ortofrutticolo, con qualche rammarico. L'osserva­torio, istituito dal ministero delle Politiche agroalimentari e forestali e sostenuto dalle quattro organizzazioni di rap­presentanza delle cooperative dell'agroalimentare (Ag­ci-Agrital, Fedagri Confcoope­rative, Legacoop Agroalimen­tare ed Unicoop), è stato illu­strato dal presidente nazionale di Fedagri, il foggiano Giorgio Mercuri, che la Gazzetta ha contattato per interpretare in chiave pugliese e foggiana quei dati che vedono il mondo delle imprese cooperative dell'agroa­limentare equamente divise fra Nord e Sud (50% a testa), ma con un evidente divario nel fat­turato (70% al Nord) che la dice lunga sulla strada che c'è an­cora da fare. In questo scenario

Foggia e la Capitanata si muo­vono «benino», almeno sulfron­te dell'export ortofrutticolo: «La crescita delle nostre impre­se in questo settore - dice Mer­curi - è identica a quella del

IL

VINO VERITAS Vini imbottigliati dauni. a destra Giorgio Mercuri

Nord, con un fatturato medio aumentato del 3,8 %. Questo è il risultato della politica che un po' tutte le aziende foggiane stanno attuando di orientare il proprio mercato verso l'estero cercando di conquistare quote sempre più significative. La Pu­glia -aggiunge il presidente del­le cooperative dell'agroalimen­tare italiane - rispetto a tutte le altre regioni presenta un fat-

turato di segno positivo, stiamo parlando della regione più di­namica sull'agroalimentare nel Mezzogiorno. È chiaro che ab­biamo potenzialità enormi e che non riusciamo ancora a sfruttare a dovere».

il grande rammarico di Gior­gio Mercuri riguarda la produ­zione vinicola, ferma nella maggior parte dei casi ancora all' anno zero, fatta eccezione

per poche realtà. «I valori sul vino purtroppo non sono cam­biati - sottolinea Mercuri - non riusciamo a dare la giusta spin­ta in questo settore, le nostre cantine sia foggiane che puglie­si continuano a produrre più prodotto sfuso che inlbottiglia­to. Eppure il mercato in questo settore tira tantissimo ancora all'estero: siamo il paese mag­gior produttore di vino al mon­do, ma a fronte di un calo delle esportazioni nell'ultimo anno è aumentato il fatturato delle aziende. Segno che all'estero il prodotto di qualità viene ven­duto e che i consumatori non fanno una questione di prezzo. Peccato che mIti vinicoltori non l'abbiano ancora capito, ostinandosi a vendere sfuso un prodotto che, se imbottigliato, assumerebbe ben altro valore di mercato».

L'osservatorio fornisce ogni anno l'identikit del comparto. Secondo la ricerca realizzata da Nomisma, nel 2015 sono 4.722 le imprese attive associate, con 90.542 addetti e 771mila adesio­ni. Ma il Nord, come detto, cor­re di più e il Sud non ha ancora imparato la lezione.

liIII «Nell'ottantesimo anni­versario della Cartiera salu­tiamo il ritorno alla piena salute di una grande ed in­novativa azienda pubblica. che ha adottato un piano in­dustriale lungimirante ed efficace», afferma l'on.lvan Scalfarotto, sottosegretario uscente allo Sviluppo eCO­nomico, «che ha seguito con particolare attenzione e vicinanza le vicende dell'lp­zs». Governo Renzi". «Pen­so che sia stato merito del Governo - prosegue l'espo­nente Pd - avere fatto scelte di qualità per il manage­ment ed avere garantito agli amministratori del Poli­grafico un'ampia autono­mia, pur nel rigoroso rispet­to della mission dell'Istitu­tO». «La politica - aggiunge Scalfarotto - deve saper ac­compagnare senza prevari­care, favorendo progetti e strategie volte all'interesse generale». Una precisazione, quella dell'on. Scalfarotto, dal to­no riparatorio che ha tutta l'aria di voler ricucire lo strappo avvenuto durante la cerimonia dell'ottanten­naie, quando il consigliere d'amministrazione Michele Vaira {nominato su indica­zione dello stesso ex sottO" segretario) aveva puntato il dito contro le «litanie della politica» a proposito delle scelte fatte per il Poligrafi­co, suscitando l'indignazio­ne e la protesta dei parla­mentari presenti, Colomba Mongiello e Angelo Cera.