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CIRCOLO DEL CINEMA DI TRAPANI 2019

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CIRCOLO

DEL

CINEMA

DI TRAPANI

2019

Il presente opuscolo gratuito è riservato all’uso esclusivo dei soci. I testi sono tratti da varie fonti on-line e da riviste del settore.

si ringraziano la Libreria Best Seller, la Libreria del Corso e la Cartolibreria Galli

IN COPERTINA: valeria Golino, EUFORIA sara Colangelo, LONTANO DA QUIPawel Pawlikowski, COLD WARIsabel Coixet, LA CASA DEI LIBRIrachid Hami, LA MÉLODIEChristian Petzold, LA DONNA DELLO SCRITTORELucas Dhont, GIRLPhilippe van Leeuw, INSYRIATED

Composizione e stampa: QUICK servICe Trapani

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“Il Cinema è l’arte realistica in quanto si basa sull’identitàcon la realtà, sulla fissazione della realtà in ogni immagine.Lo specifico del cinema è quindi fissare ogni immagine neltempo; l’arte del cinema è una scultura del tempo”.

Andrej Tarkovskij

CIRCOLO DEL CINEMA DI TRAPANI

dal 1979 nel Manifesto Nazionale delle Associazioni di cultura cinematografica

FeDerAZIONe ITALIANA DeI CIrCOLI DeL CINeMA

ANNO SOCIALE 2019

40º anno40º anno

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anniversario 1979-2019

Soci fondatori 1979

serGIO CArTAANTONINO GeNTILeIreNe DAIDONeLeONArDA BerTOLINOANGeLA CANGeMIeLIO esPOsITOGIUsePPINA GANDOLFOGIOvANNA CAMAssAANNA BerTOLINOBerNArDO PeTrALIAGIUsePPe BrUCATOANGeLO CAssONeLOreDANA MArCeCAGIUsePPe MArINOGAeTANO AsTAGIUsePPe veLLAFOrTUNATO sPANÒ

Consiglio direttivo 2018

serGIO CArTA PRESIDENTE

vINCeNZO FUGALDIGIUsePPe CATANIAANGeLA CANGeMIPIeTrO BArBerALeONArDA BerTOLINOLOreNA COLUCCIALOreDANA sALADINOCONCeTTA BArBerA

Collegio dei probiviri

eLIO esPOsITO PRESIDENTE

IreNe DAIDONePAOLA D’ALeO

Il Circolo del Cinema di Trapani dà vita, nel 2019, alla sua 40ª stagione, traguardocertamente rilevante se confrontato con le molteplici variazioni intervenute, in questiultimi decenni, nella modalità di fruizione del prodotto cinematografico che, sia per lemolteplici proposte televisive che per l’avvento di internet, mette a disposizione del pub-blico un quantità praticamente infinita di titoli anche fruibili personalmente con i prodot-ti delle nuove e moderne tecnologie.

Il consenso che ancora riceviamo dai numerosi Soci riteniamo, quindi, sia correlatoall’impegno profuso dal Consiglio nell’adattare, nel corso di questi anni, la programma-zione “ai tempi”, modificando le scelte tipiche di un cinema d’essai degli anni set tan -ta/ottanta e proponendo, sul grande schermo, film inediti ma soprattutto nuovissimi chealtrimenti non avrebbero mai raggiunto la nostra città.

Le scelte operate dal Consiglio, nel corso degli incontri collegiali del tardo autunno,tendono quindi a proporre filmografie di paesi diversi ed emergenti, di distributori indi-pendenti o di autori spesso “contestati” in patria e ciò nella convinzione che proprio que-sto sia lo specifico ed attuale ruolo di una associazione di cultura cinematografica.

Nel corso di questi 8 lustri abbiamo proiettato circa 550 titoli di oltre 360 registi di 50

cinematografie diverse raccolti in oltre 100 tematiche.Anche quest’anno saranno quindi ben diverse le nazionalità ospitate nella rassegna: ITALIA (con euforia), GIAPPONE (con Un affare di famiglia), INGHILTERRA-GER-

MANIA (con La casa dei Libri), IRAN (con Tre volti), FRANCIA (con La Mèlodie e Ladonna dello scrittore), NORVEGIA-SVEZIA (con Cosa dirà la gente), COREA DEL

SUD (con Il prigioniero coreano), BELGIO-OLANDA (con Girl), LIBANO (con Insyria -ted), U.S.A. (con Lontano da qui), POLONIA (con Cold War).

Quest’anno il Consiglio ha deciso di proporre, fuori programma, un capolavoro cheappartiene, giustamente, alla storia del cinema e che l’anno scorso ha compiuto 50 anni(è un film del 1968) e che moltissimi, riteniamo, non hanno mai visto sul grande scher-mo; parliamo di 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, uno dei registi piùimportanti della settima arte.

Non sarà tralasciato l’ormai tradizionale ed attesissimo appuntamento con il film dichiusura scelto dai Soci nel corso della rassegna.

Affinché non venga disperso lo sforzo profuso dai tanti amici in tutti questi anni ilConsiglio sta lavorando ad una semplice pubblicazione che raccoglie tutti i programmied i titoli proposti dalla nostra associazione nel corso di questi quattro decenni e chesperiamo di distribuire alla conclusione della 40ª rassegna del Circolo del Cinema diTrapani.

Il Consiglio del Circolo del Cinema di Trapani ringrazia tutti coloro che ogni annodanno, con il loro lavoro, un prezioso contributo per la rassegna e soprattutto gli amicidelle librerie che da sempre ci hanno assistito nel nostro impegno volto a dare ai citta-dini una ulteriore occasione di incontro, ed ai Soci tutti augura Buona Visione.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

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Presentazione

anniversario 1979-2019

Affari di famiglia

eUFOrIA valeria Golino

UN AFFAre DI FAMIGLIA Hirokazu Kore’eda

COsA DIrÀ LA GeNTe Iram Haq

Oriente… ed oltre

Tre vOLTI Jafar Panahi

INsYrIATeD Philippe van Leeuw

IL PrIGIONIerO COreANO Kim Ki-Duk

Confronti…

LA CAsA DeI LIBrI Isabel Coixet

LA MÉLODIe rachid Hami

LA DONNA DeLLO sCrITTOre Christian Petzold

GIrL Lucas Dhont

LONTANO DA QUI sara Colangelo

COLD WAr Pawel Pawlikowski

Fuori programma

2001 ODIsseA NeLLO sPAZIO stanley Kubrick

Film di chiusura(a scelta dei soci)

IL CONsIGLIO DIreTTIvO sI rIservA IL DIrITTO DI APPOrTAreMODIFICHe AL PrOGrAMMA Per CAUse DI FOrZA MAGGIOre

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anniversario 1979-2019

Programma

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Euforiadi VALERIA GOLINO

Titolo originale: Euforia - Nazione: Italia - Anno: 2018 -

Genere: Drammatico - Durata: 115' - Regia: Valeria Golino -Cast: Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, IsabellaFerrari, Valentina Cervi, Jasmine Trinca - Produzione: HTFilm, Indigo Film, Rai Cinema - Distribuzione: 01 Distri bu -tion

Matteo è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affa-scinante e dinamico. suo fratello ettore vive ancora nella piccola cit-tadina di provincia dove entrambi sono nati e dove insegna allescuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si èsempre tenuto un passo indietro, nell'ombra. La scoperta di unamalattia grave che ha colpito ettore (della quale lo si vuole tenereall'oscuro) spinge Matteo a tornare a frequentarlo e ad occuparsi dilui.Nelle note di regia è la stessa Golino ad offrire una definizione del termine che dà il titolo al film:"si tratta di quella bella e pericolosa sensazione sperimentata dai subacquei nelle grandi profon-dità: un sentimento di assoluta felicità e di libertà totale". “È una sensazione che deve essereimmediatamente seguita dalla decisione di raggiungere la superficie prima che sia troppo tardi,prima di perdersi per sempre negli abissi.”Dopo Miele la Golino torna ad affrontare il tema della malattia che può portare alla morte affron-tandolo però da una prospettiva totalmente diversa e avvalendosi delle prestazioni di due (pos-siamo dirlo) grandi attori che rispondono ai nomi di riccardo scamarcio e valerio Mastandrea. Ilprimo riesce ad offrire al suo Matteo tutte le sfumature di un carattere complesso perfettamenteinserito in un mondo che si muove in precario equilibrio tra autogiustificazioni professionali (inuovi campi profughi) e un'insoddisfazione di fondo tacitata con sesso e droghe. Mastandrea (avvalendosi anche dell'importante esperienza della più che interessante La lineaverticale, serie tv diretta e scritta da Mattia Torre) entra non solo nei panni ma direttamente neipensieri di un ettore che prende progressivamente coscienza della propria malattia. Non c'è ombra di pietismo o di facile ricorso alla commozione nella sceneggiatura e nello sguar-do registico di questo film. C'è invece, ed è intenso, il ricercare il valore dei piccoli gesti (le puntedelle dita che si toccano, un sorriso fugace nello specchio di un locale) all'interno di una rifles-sione più ampia su come l'irrompere di una malattia modifichi le dinamiche relazionali portandoallo scoperto nodi irrisolti ma anche aprendo spazio a un nuovo modo di guardare all'altro. Tutto questo in un variare di accenti che toccano punte drammatiche ma sanno anche compie-re un'incursione nella commedia all'italiana con un viaggio alla ricerca di un possibile 'miracolo'

Giancarlo Zappoli, tratto da mymovies.it

anniversario 1979-2019

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anniversario 1979-2019

Un affare di famigliadi KORE’EDA HIROKAzU

Titolo originale: Manbiki kazoku - Nazione: Giappone -

Anno: 2018 - Genere: Drammatico - Durata: 121' - Regia:

Kore’eda Hirokazu - Cast: Lily Franky, Kirin Kiki, SôsukeIkematsu, Moemi Katayama, Akira Emoto, Sakura Andô,Kengo Kora, Mayu Matsuoka, Chizuru Ikewaki, Jyo Kairi -Produzione: AOI Promotion, Fuji Television Network,GAGA - Distri bu zione: Bim Distribuzione

La ricomposizione di una famiglia o la sua progressiva disgregazio-ne: il cinema di Kore-eda si muove fra questi due poli interrogando-si a ogni nuovo passaggio sull’idea di appartenenza, sui legami disangue e sulla scelta degli affetti. La famiglia di Un affare di famigliaè un nucleo unito e inscalfibile. Tutti quanti vivono stipati ma sereniin una minuscola abitazione che forse occupano abusivamente, cir-condati da oggetti, vestiti e ciarpame vario, mangiando il cibo che il padre e il figlio rubano neisupermercati.sono una famiglia di piccoli ladri, la nonna percepisce ancora la pensione del marito morto, lamadre ha un lavoro part-time che a un certo punto perde, la sorella minore si esibisce comeragazza in vetrina, il padre ogni tanto lavora nei cantieri ma il più del tempo lo passa escogitan-do col figlio vari modi per tirar su il pranzo e la cena. L’arrivo della nuova bambina è un’occasio-ne felice per donare amore e calore, niente di più. «sembra un rapimento di persona», obietta ilpadre; «no», le risponde la moglie, «perché non chiediamo alcun riscatto e le diamo da mangia-re». e poco dopo, stringendola forte in un abbraccio materno, le insegna la differenza fra unamore che fa male e un amore che semplicemente coccola e scalda.Kore-eda filma questo mondo isolato e felice, fuori dalla geografia di una città imprecisata e fuoridalla legge, con piani fissi ingombri di oggetti e di figure, non soffocante e nemmeno accoglien-te, ma reso vivo dai colori caldi e variopinti. Per una volta non posiziona la macchina da presaad altezza tatami, non gioca coi campi e controcampi che scavalcano l’asse di ripresa, macostruisce dentro la casa, con un montaggio narrativo fatto di piani d’insieme, primi piani e pianidi reazione, una replica, o meglio un’alternativa alla realtà. e lo fa per più di un’ora di film, dipin-gendo i suoi ladruncoli, i suoi shoplifter, come dei reietti colpevoli ma felici perché gentili; chiusial mondo ma aperti l’uno all’altro. Nei pochi momenti in cui si trovano all’esterno, a lavorare,rubare, vivacchiare, la casa è il loro solo e unico punto di rifugio.Kore-eda, limpido al limite dello schematismo eppure pulito e dolce, toglie luce e colore al suofilm, spoglia le inquadrature, isola i personaggi. Non li punisce, ma paradossalmente li mette difronte alla libertà più grande: quella di scegliere. scegliere di dire la verità, scegliere a qualefamiglia appartenere, scegliere se perdonare e ricominciare. Non c’è colpa, non c’è pentimento.La legge non stabilisce una morale, come già succedeva nel precedente The Third Murder, incui di un omicidio non contavano la ricostruzione o addirittura la rappresentazione, ma la suainterpretazione da parte dei personaggi. A stabilire la morale dei comportamenti sono gli uominie le donne, al di là delle abituali carinerie del racconto bozzettistico o dell’altrettanto usuale spie-tatezza delle decisioni e delle parole: e qui sta l’umanesimo di fondo di questo regista straordi-nario, che da sempre lavora sul tema del doppio e dell’assenza, e ogni volta (almeno da NobodyKnows in poi), giocando sulla ripetizione e la differenza, usa i pezzi consueti del suoi puzzle pertrovare una soluzione diversa, un nuovo ritratto, una nuova possibilità.

Roberto Manassero, liberamente tratto da cineforum.it

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anniversario 1979-2019

La casa dei libridi ISABEL COIxET

Titolo originale: The bookshop - Nazione: Spagna, RegnoUnito, Germania - Anno: 2017 - Genere: Drammatico - Dura -

ta: 113' - Regia: Isabel Coixet - Cast: Emily Mortimer, BillNighy, Hunter Tremayne, Honor Kneafsey, Michael Fitz -gerald, Frances Barber, Reg Wilson, James Lan ce, PatriciaClarkson - Pro du zione: Diagonal TV, A ContracorrienteFilms, Green Films - Distribuzione: Movies Inspired

Florence è una giovane vedova che vive ad Harborough, una citta-dina inglese affacciata sul Mare del Nord. Ha perso il marito in guer-ra, più di sedici anni prima, ma non ha mai dimenticato il loro primoincontro in una libreria di Londra. Lui le leggeva i classici ad altavoce. Proprio come la voce narrante del film, che parla in prima per-sona e sembra tenere il segno su una pagina stampata: «una voltami disse che, quando leggiamo una storia, la abitiamo. Le copertine dei libri sono come un tettoe quattro mura: una casa. Lei amava più di ogni altra cosa al mondo il momento in cui, finito illibro, la storia continua a vivere, come un sogno molto vivido, dentro la nostra testa».Coixet adotta una regia pulita e ordinata che ben si sposa con il contegno così egregiamente bri-tish degli attori. La macchina da presa scivola languidamente sulle mensole degli scaffali, facen-do scorrere un libro dopo l’altro, e riserva lo stesso trattamento ai personaggi. Ognuno di loroviene introdotto prima da lontano, dietro l'imperscrutabile cortina di sorrisi tirati e rigoroso under-statement. Poi, a mano a mano che la storia si dipana, ecco che la silhouette di ciascuno pren-de forma e diventa “persona”, nel senso etimologico del termine, nel significato originario di"maschera". Perché in effetti ognuno di loro rappresenta un attore, una pedina da spostare inquesto dramma ricamato, a regola d'arte, di inganni e tradimenti. Questo film è, a ben vedere, interamente costruito sui libri, e non solo perché si basa su un testoche nasce originariamente come fiction novel, ma perché è letteralmente popolato di libri, visi-vamente e semanticamente. I libri diventano, come suggerisce la voice-over in incipit, i mattonie il cemento, le fondamenta su cui edificare la propria esistenza. Ci sono i grandi classici scrittida Jane Austen, Oscar Wilde, Dickens, Keats e Thackeray. Ma ci sono anche le novità, che,come ogni novità, quando arrivano rompono la quotidianità, suscitando scalpore. Libri che, neltempo della storia (siamo il 1959) ebbero un impatto decisivo non solo sul panorama letterariodell’epoca e sull’arte dello scrivere, ma anche sull’opinione pubblica internazionale. romanzi,soprattutto, come Fahrenheit 451 di ray Bradbury e Lolita di vladimir Nabokov, assunti comepadri nobili del potere della letteratura, intesa come capacità di creare mondi alternativi allarealtà sia su carta che su pellicola.La casa dei libri infatti porta avanti il significato più profondo di un testo che mette in guardia dalpericolo strisciante della censura, una caccia alle streghe che si alimenta nelle fiamme del rogo.Florence è la prima vittima di questa caccia alle streghe perché rappresenta la libertà di pensie-ro in carne ed ossa, lei che va avanti a testa alta nonostante tutto e tutti stiano cercando di osta-colare il suo sogno. ed è esattamente la sua ostinazione ad innescare lo scandalo, come la vetri-na tappezzata dalle copertine di Lolita. Un libro pubblicato più di sessant’anni fa e che tuttoranon smette di far discutere. Un libro, soprattutto, che è riuscito ad aprire una breccia nella son-nolenza intellettuale e che di conseguenza è, ancor oggi, più che mai necessario. Non è forsequesta, infatti, la missione ultima della letteratura?

Linda Magnoni, liberamente tratto da cineforum.it

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anniversario 1979-2019

Tre voltidi JAFAR PANAHI

Titolo originale: Se rokh - Nazione: Iran - Anno: 2018 - Gene -

re: Drammatico - Durata: 102' - Regia: Jafar Panahi - Cast:

Behnaz Jafari, Jafar Panahi, Marziyeh Rezaei, Mae dehErteghaei, Narges Delaram - Produzio ne: Jafar Panahi FilmProductions - Distribu zione: Cinema

A volte basta una “piccola” idea per portare sullo schermo un gran-de tema. Jafar Panahi, regista iraniano dissidente, a cui il regime datempo ha vietato di realizzare film e di lasciare il paese, lo dimostraanche questa volta con Three Faces.L’idea è questa: una giovane aspirante attrice (Marziyeh rezaei)filma il proprio suicidio con uno smartphone, supplicando per l’enne-sima (?) volta la star iraniana Benhaz Jafari di prendere a cuore lasua situazione, di ragazza osteggiata dalla famiglia e dalla comunitàlocale nel poter perseguire il proprio sogno.Benhaz Jafari, sconvolta, parte insieme al regista Jafar Panahi alla volta di quel villaggio remo-to, per sincerarsi che quel video sia una messa in scena.Dopo l’Orso d’Oro a Berlino per Taxi Teheran (2015) e il corto-documentario Où en êtes-vousJafar Panahi?, il regista de Il cerchio e Oro rosso riflette sull’attuale condizione della donna, edel cinema, nell’Iran di oggi. Lo fa partendo da un mistero, la cui risoluzione dovrà necessaria-mente passare per le contraddizioni di un paese andate a scovare nelle viscere delle sue piùarcaiche convinzioni. È lì, in quel remoto villaggio nel nordest dell’Iran, raggiunto dopo un lungoviaggio in auto (caratteristica, questa del road-movie nella sua declinazione più intimistica, tantocara al cinema iraniano di alta esportazione, si pensi al compianto Kiarostami e allo stesso, giàcitato Taxi Teheran), che il reale “svelamento” di Three Faces si compie.Tre volti, tre epoche differenti, e un paradosso: i tre volti sono quelli dell’attrice affermata, dell’at-trice emergente e dell’attrice reietta, una donna che “faceva film” prima della rivoluzione del ’79e ora vive da reclusa in una casetta al di fuori del villaggio (non la vedremo mai).Il paradosso è quello legato al villaggio stesso, ai suoi abitanti, alla famiglia della ragazza, perloro scomparsa da tre giorni: Panahi e Benhaz Jafari vengono accolti con estrema cortesia, conl’attrice omaggiata in ogni modo possibile.Per quale motivo, allora, sarebbe un disonore per la giovane Marziyeh entrare al conservatorioe tentare di seguire quella stessa strada? e perché l’altra attrice, quella del passato, si tiene aimargini della comunità?Panahi – che nel film si ritaglia nulla più che il ruolo dell’autista, accompagnatore, “traghettato-re” – si inserisce in questa contraddizione, continuando a far sì che il racconto proceda su que-sta continua sospensione tra realtà e finzione, sospensione su cui sin dall’inizio (con la Jafari chesospetta sia tutto un suo inganno ripensando a quella volta che le parlò di uno script basato suun suicidio…) il regista ha costruito l’intera operazione.e fa in modo che la centralità della donna abbia il sopravvento non solo per la risoluzione nar-rativa, ma anche nel lascito del film stesso sul nostro immaginario, restando al di qua e inqua-drando al di là del parabrezza l’incedere delle due attrici su quella mulattiera, mentre si allonta-nano per sparire dietro a un tornante, con tre camion che procedono in senso opposto, in dire-zione del villaggio, trasportando enormi giovenche per farle accoppiare con i tori locali.essenziale. Importantissimo.

Valerio Sammarco, liberamente tratto da cinematografo.it

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anniversario 1979-2019

La mélodiedi RACHID HAMI

Titolo originale: La mélodie - Nazione: Francia - Anno: 2017- Genere: Dramma tico - Durata: 102' - Regia: Rachid Hami -Cast: Kad Merad, Samir Guesmi, Alfred Renely, Jean-LucVincent, Tatiana Rojo, Slimane Dazi, Corinne Marchand,Con stance Dollé, Sofiene Mamdi, Jean-Luc Vincent,Mathieu Spinosi, Ginger Romàn - Produzione: Mizar Films- Distri buzione: Officine Ubu

Come direbbe qualcuno, la trama è semplice. Un disilluso violinista,simon Daoud (Kad Merad), che ormai suona più per dovere che perautentico trasporto, accetta (senza troppa convinzione) di insegnarela propria arte a una giovane classe di periferia, con l’obiettivo(all’apparenza impossibile) di portarli sul palco della Filarmonica diParigi. Dopo un inizio burrascoso, i ragazzini scopriranno il poteredella musica, mentre lui capirà qual è davvero il suo posto.se ne La mélodie cercate innovazione e colpi di scena imprevedibili, non li troverete. I passag-gi canonici del cinema formativo di riscatto ci sono tutti: il contesto difficile da cui proviene lamaggioranza degli allievi, il professore entusiasta convinto di riuscire a fare la differenza (samirGuesmi), l’outsider dal talento dirompente (Alfred renely), il bullo dall’animo sensibile, la pro-gressiva conoscenza dello strumento (tattile ed empatica), la costruzione del gruppo, la primaesibizione disastrosa e così via.All’esordiente (nel lungometraggio) rachid Hami (autore anche della sceneggiatura insieme aGuy Laurent e valérie Zenatti) non interessa sfornare un capolavoro o mandare in sollucchero icinefili d’essai con chissà quali elucubrazioni tematico-stilistiche. Ciò che gli importa davvero èscaldare il cuore del pubblico e far comprendere le straordinarie possibilità (educative e non)offerte dalla musica classica, che tutto è tranne una “cosa da vecchi”.e, nel farlo, Hami si affida alle facce giuste. Infatti, al di là dell’essenzialità funzionale della messain scena e della linearità del copione (che riesce a non scivolare mai nel patetismo retorico,anche se le occasioni per farlo abbonderebbero), del sempre bravo Merad e della trascinantecolonna sonora di Bruno Coulais (con un occhio, anzi un orecchio di riguardo agli estimatori dirimskij-Korsakov), gran parte del merito de La mélodie va ai suoi giovanissimi protagonisti: irri-verenti, sboccati e cresciuti troppo in fretta, ma proprio per questo irresistibili, genuini e sempreconvincenti, sia che vengano alle mani scambiandosi i peggiori insulti, sia che si esercitino suo-nando il violino sui gelidi tetti delle banlieue.Non ci vuole molto a capire che l’asso nella manica de La mélodie è la passione, una passioneautentica, capace di sciogliere il cinismo dello spettatore più prevenuto (ossia quello che si ritie-ne troppo raffinato ed elitario per emozionarsi con una storia così “comune”), proprio come iragazzini riescono a far breccia nel disincanto di simon, il quale passa dal considerarsi superio-re a loro all’empatia totale, cambiando persino filosofia di vita e sostituendo così il tipico mantradi chi vede unicamente il traguardo da raggiungere (“solo i migliori ce la fanno”) con il ben piùimportante (a livello umano) “Nessuno va lasciato indietro perché tutti sono fondamentali”.Uno dei quei film che fanno bene all’anima, dove la semplicità è un valore aggiunto e, diciamo-lo pure, indispensabile.

Francesca Andreoli, tratto da cinematografo.it

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anniversario 1979-2019

2001 Odissea nello spaziodi STANLEy KUBRICK

Titolo originale: 2001: A Space Odyssey - Nazione: GranBretagna/USA - Anno: 1968 - Gene re: Fantascienza - Dura -

ta: 140' - Regia: Stanley Kubrick - Cast: Keir Dullea, GaryLock wood, Daniel Richter, Leonard Rossiter, MargaretTyzack, Robert Beatty, Sean Sullivan, William Sylvester -Pro du zione: Stanley Kubrick - Distri bu zione: Warner BrosItalia

Uscito nel 1968, anno in cui sferzava la protesta studentesca in tuttoil mondo, diretto da stanley Kubrick e destinato a rimanere la pietraangolare del cinema, dell’arte e in più in generale del genio umano.Parliamo di 2001: Odissea nello spazio. Un film che racconta la storia dell’umanità, dalle mitiche origini alprimo volo verso Giove, il tutto corredato da uno strano monolitolevigato che spaventa le scimmie e sbalordisce gli scienziati della base lunare. La straordinariaavventura dell’essere umano, corredata da tematiche ancora oggi attuali e incredibilmente per-meanti nella nostra società. Il dualismo uomo-macchina, la nascita, la vita e la morte, l’evoluzio-ne, il viaggio interstellare.Pellicola dal fascino documentaristico ed ameno, sublime il comparto sonoro, meravigliosa lafotografia di G. Unsworth e J. Alcott che valse l’Oscar (l’unico tra l’altro!). L’opera che più di tuttiha contribuito a creare uno storico spartiacque nell’ambito della fantascienza. Il sublime si inter-seca abilmente con l’inquietudine umana e tecnologica, il progresso può ribellarsi al volere delcreatore giocando un doppio ruolo, se da un lato si avanza sulla linea del tempo dall’altro si puòcadere in schiavitù dettata dal progresso stesso. Un capolavoro senza precedenti, un film senzatempo e senza memoria potenzialmente infinito (potrebbe iniziare finendo o finire mentre inizia),di una sconvolgente attualità in qualsiasi periodo storico lo si veda. Forse l’apice della carrieradi stanley Kubrick.

Emiliano Cecere, tratto da cinematographe.it

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anniversario 1979-2019

Cosa dirà la gentedi IRAM HAq

Titolo originale: Hva vil folk si - Nazione: Norvegia, Germa -nia, Svezia - Anno: 2017 - Genere: Drammatico - Durata:

106' - Regia: Iram Haq - Cast: Maria Mozhdah, Adil Hussain,Ekavali Khanna, Rohit Saraf, Ali Arfan, Sheeba Chaddha,Lalit Parimoo, Nokokure Dahl, Isak Lie Harr - Pro du zio ne:

Sweden Mer Film, Rohfilm Factory GmbH, zentropa Inter -national - Distri bu zione: Lucky Red

Dalla cronaca al grande schermo il passo è spesso molto breve. Ilfilm è un viaggio emozionante e violento, quindi paradossale, tra dueculture fortemente in collisione. La trama si avvicina tantissimo aduno degli ultimi fatti di cronaca che ha visto protagonista la mortedella venticinquenne sana Cheema, residente a Brescia, ma paki-stana di origine ed uccisa dalla sua famiglia solo perché aveva inten-zione di sposare il suo compagno italiano.“Non sapevo come raccontare questa storia e ho voluto attendere di avere il coraggio per poter-lo fare. Questo film è molto ispirato alla mia esperienza, ma non interamente. Purtroppo questavicenda ancora reale al giorno d’oggi per numerose ragazze in Norvegia e altrove nel mondo èuna storia che parla di controllo sociale, dell’essere intrappolati in ciò che gli altri pensano e sen-tono e le conseguenze su di te. Al tempo stesso è la storia d’amore tra un padre e una figlia inconflitto perché appartengono a due mondi differenti.” (Iram Haq)Protagonista è una famiglia pakistana residente in Norvegia. La figlia conduce una sorta di dop-pia vita: in casa obbedisce alle regole ferree che le impongono i genitori, figli di una cultura rigi-da e chiusa dentro se stessa, mentre fuori vive la vita tipica di ogni adolescente, a scuola e coni propri amici. Quando il padre di Nisha, questo il nome della ragazza, sorprende la figlia in came-ra sua con un suo amico, la vita di questa cambia drasticamente. Cocente delusione per la suafamiglia, intimorita proprio da quel cosa penserà la gente di noi? cerca di ricorrere ai ripari nelmondo che, secondo loro, sembra quello più giusto e ponderato. Nella vita di Nisha si dipana let-teralmente la strada verso l’inferno.Il film mette in scena perfettamente il contrasto culturale e sociale tra l’occidente e l’oriente.L’apertura mentale di un paese moderno come la Norvegia e la chiusura sociale e familiare diun paese come il Pakistan. Il ruolo famigliare, centrale nel film, si mostra il contrario di ciò chedovrebbe in realtà essere, sicuramente secondo le idee della società e cultura occidentale: nonè un nido d’amore, un luogo di protezione per Nisha, ma tutt’altro, è una prigione che non le per-mette di vivere come vorrebbe e come dovrebbe. suo padre, rigido e severo nelle sue concezio-ni culturali, dimostra un amore malato verso una figlia che, pian piano, vede scivolare via anchequella libertà di pensiero che porta questi paesi a creare una forte gerarchia anche, e soprattut-to, in base al sesso. La donna non ha potere, non sceglie ed è sottomessa.Cosa dirà la gente racconta un singolo episodio che, tuttavia, è manifesto di molti altri che quo-tidianamente accadono nel mondo. La regia emozionale di Iram Haq, i cui sentimenti traspaio-no sullo schermo, tangibili e quasi palpabili, si snoda precisa e silenziosa tra i suoi protagonistiin un triste viaggio che, molto spesso, porta all’annullamento di una libertà naturale, qui forte-mente negata. Non senza difetti, pressoché ascrivibili ad alcuni momenti della narrazione stes-sa, Cosa dirà la gente centra due obiettivi importanti: raccontare una storia personale e portaread una più profonda riflessione su un tema ancora fortemente attuale.

Chiara Caroli, liberamente tratto da cinematographe.it

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anniversario 1979-2019

La donna dello scrittoredi CHRISTIAN PETzOLD

Titolo originale: Transit - Nazione: Francia - Anno: 2018 -

Gene re: Drammatico - Durata: 101' - Regia: Christian Pet -zold - Cast: Franz Rogowski, Paula Beer, Godehard Giese,Lilien Batman, Maryam zaree, Barbara Auer, MatthiasBrandt, Sebastian Hülk, Antoine Oppen heim, Emilie DePreissac, Louison Tresallet - Pro du zione: Schramm Film -Distri bu zione: Academy Two

Attualità o storia? Il regista Christian Petzold racconta in Transit(questo il titolo originale) di rifugiati tedeschi in fuga dal regime nazi-sta che sta divorando l’europa. e lo fa trapiantandoli nella Marsigliadi oggi. Decenni ci separano da quel mondo. eppure quel mondosullo schermo diventa terribilmente attuale. Circa 2000 chilometriseparano Casablanca da Marsiglia. Due città portuali dove si respi-ra un’atmosfera gravida di arrivi e addii.Petzold le fa sentire simbolicamente vicine in una tragica storia d’amore dei due giovani rifugia-ti rick e elsa. La città marocchina resa celebre in tutto il mondo 76 anni fa nell’immortale pelli-cola di Michael Curtiz immerge di sé i cunicoli, i rifugi, lo sfondo di questa Marsiglia trasfigura-ta. A Marsiglia arriva il tedesco Georg (bravisimo Franz rogowski) aggrappato al suo destino.I nazi hanno appena preso Parigi e stanno arrivando a sud. Le azioni di pulizia etnica (contro itedeschi fuggiti dalla madrepatria, non si parla di ebrei) sono iniziate, così come la costruzionedei campi. A George il destino regala la possibilità di una fuga in una nave transito verso ilsudamerica grazie a uno scambio di passaporti. Nelle tre settimane che lo separano dalla par-tenza incontra Marie, anche lei in fuga e alla ricerca del marito. si nascondono, si conoscono esi innamorano. Forse il destino gli concederà un futuro e non li separerà come ha fatto con ricke elsa. “Questo gioco con il tempo – racconta Petzold – innesta il passato nel contemporaneo eviceversa”.e che importa se i plotoni di poliziotti sono gendarmi francesi e non ss? La fuga, il terrore, lapulizia etnica, esistono anche nel 2018, a poche centinaia di chilometri da noi, e negli occhi, enei ricordi, di tante persone che ora ci vivono accanto. e che pretendiamo di non vedere. O diconsiderare un pericolo. Un buon film e un ottimo protagonista, il giovane emergente Franzrogowski,che rivedremo nel nuovo lavoro di Gabriele Mainetti, Freaks Out.

Simone Porrovecchio, tratto da cinfefoum.it

15

anniversario 1979-2019

Il prigioniero coreanodi KIM KI-DUK

Titolo originale: Geumul (The Net) - Nazione: Corea delSud - Anno: 2016 - Genere: Dram ma ti co - Dura ta: 114' -Regia: Kim Ki-duk - Cast: Ryoo Seung-bum, Lee Won-gun,Kim young-min, Choi Guy-hwa - Pro du zio ne: Kim Ki-DukFilm - Distri bu zione: Tucker Film

Nam Chul-woo è un povero pescatore nordcoreano che nella suabarca ha l'unica proprietà e l'unico mezzo per dare da mangiare asua moglie e alla loro bambina. Un giorno gli si blocca il motore men-tre sta occupandosi delle reti in prossimità del confine tra le dueCoree e la corrente del fiume lo trascina verso la Corea del sud. Quiviene preso sotto controllo delle forze di sicurezza e trattato comeuna spia. C'è però chi non rinuncia all'idea di poterlo convertire alcapitalismo lasciandogli l'opportunità di girare, controllato a distan-za, per le strade di seoul.Kim Ki-Duk torna al suo cinema delle origini, quello che lo fece conoscere al pubblico di tutto ilmondo per l'attenzione che prestava agli emarginati dalla società e per la durezza di alcunesituazioni portate sullo schermo.Lo fa con il suo film forse più esplicitamente politico, destinato a non piacere né al di qua né aldi là del 38° parallelo. si può essere certi che al Nord non lo vedranno mai ma di sicuro ancheal sud non avrà vita facile. Perché il regista ha la consapevolezza di proporre una lettura deci-samente scomoda per entrambe le parti in causa.Il povero pescatore, colpevole solo di non aver voluto perdere, salvandosi a nuoto, la propriabarca raggiunge quello che per la propaganda del duro regime di Kim Jong il è l'inferno capita-listico dinanzi al quale bisogna chiudere gli occhi per non correre il rischio di esserne tentati.Nam Chul-woo crede nel regime e i funzionari sudcoreani, seppur divisi sul da farsi, non fannomolto per confutare le sue credenze. C'è chi è dotato di un'arroganza di segno uguale e contra-rio a quella dei potenti del Nord e non mancano anche segni deteriori della società (ad esempiola prostituzione) che inducono quest'uomo semplice a chiedersi in cosa consista la democrazia.Gli verrà risposto con una frase emblematica: "Dove c'è una forte luce c'è sempre anche unagrande ombra".

Emanuele Sacchi, tratto da mymovies.it

16

anniversario 1979-2019

Girldi LUKAS DHONT

Titolo originale: Girl - Nazione: Belgio, Olanda - Anno: 2018- Genere: Drammatico - Durata: 105' - Regia: Lukas Dhont- Cast: AVictor Polster, Arieh Worthalter, Katelijne Damen,Valentijn Dhaenens - Produzione: Menuet Producties, Fra -kas Productions, Topkapi Films - Distri bu zio ne: Teo do raFilm

“Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è lapiù bella età della mia vita”. Lo scriveva il filosofo Paul Nizan quasiun secolo fa, e il suo pensiero resta universale. È la storia di Lara,che i mitici venti li vede come un miraggio. Lei ha passato da poco iquindici, ma odia il corpo che abita, perché non è il suo.È una donna con le sembianze di un uomo. Non sopporta il suoriflesso nello specchio, cerca di nascondersi dagli sguardi indiscreti dei suoi coetanei. Usa ilnastro adesivo per non far vedere il suo sesso, e cerca di accelerare la terapia. La sua mentevorrebbe bruciare i tempi, ma è il fisico che non la accompagna: Lara dimagrisce, soffre, e nonriesce a trovare il suo posto.I problemi dell’adolescenza la schiacciano, e lei si rifugia nella danza, nella costante ricerca dellaperfezione. sulla pista è libera, può inseguire i suoi sogni, sentirsi una persona “normale”. I piedisanguinano, le dita sono martoriate, ma Lara è determinata. In alcuni momenti sembra crollare,in altri affronta le sue pene a viso aperto.La macchina da presa si incolla al suo volto, non la lascia respirare mentre balla. Ogni evoluzio-ne è un passo verso un’esistenza migliore, verso un quotidiano in cui tutti potranno riconoscerela sua femminilità.In una parola: Girl, ragazza, come recita il titolo. Quasi un’utopia, un’immagine scaturita dall’in-gegno. L’esordiente belga Lukas Dhont racconta una vicenda di disperazione, girando solo inspazi chiusi. Manca l’aria, come alla protagonista, prigioniera di se stessa. Le mura di casa laopprimono, anche se suo padre cerca di non farle mancare niente.Ci sono pochissimi esterni: si passa dalla sua camera da letto all’ospedale, dalla scuola alla casadelle “amiche”. Dhont segue le orme dei fratelli Dardenne, riprendendo la tematica dell’emargi-nazione, di un destino beffardo che muove gli uomini come se fossero pedine. Ma nel suo cine-ma ci sono anche i rapporti famigliari di Xavier Dolan, le crisi di identità.Un film sorprendente, vincitore della Caméra d’or e del Premio FIPresCI alla scorsa edizionedel Festival di Cannes.

Gian Luca Pisacane, tratto da cinematografo.it

17

anniversario 1979-2019

Insyriated di PHILIPPE VAN LEEUW

Titolo originale: Insyriated - Nazio ne: Belgio, Francia, Libano- Anno: 2017 - Genere: Drammatico - Dura ta: 85' - Regia: Phi -lip pe Van Leeuw - Cast: Hiam Abbass, Moustapha Al Kar,Diamand Bou Abboud, Alissar Kaghadou, Juliette Navis,Mohsen Abbas, Ninar Halabi, Jihad Sleik - Produ zione: Alti -tu de 100 Production - Distri buzione: Movies Inspired

La guerra in siria è quella che costringe una famiglia qualsiasi in ungiorno qualsiasi a nascondersi nella propria casa e a sperare di vive-re anche quando la morte sembra a ogni bombardamento più vicina.Con coraggio e determinazione Oum Yazan (Hiam Abbass) difendeil proprio nido, raccogliendo attorno a sé i suoi figli, suo padre anzia-no, la domestica e i vicini, giovani sposi con un neonato, che invecepianificano la fuga in Libano. Divisa tra partire e restare, la famiglia ècostretta ad affrontare giorno per giorno la fame, la paura, l'angoscia nel silenzio di un segretoche non deve essere rivelato, nel timore di scoprire che il mondo non sarà più lo stesso.Philippe van Leeuw, direttore della fotografia belga, diventa per la seconda volta regista per fil-mare la siria con la stessa urgenza che aveva mostrato in Le jour où Dieu est parti en voyage(2009), storia di una donna tutsi durante il genocidio del 1994.Per la seconda volta van Leeuw racconta la grande storia attraverso le storie per rispondere,forse, a quella domanda che sorge di fronte ai rifugiati, agli sbarchi nel Mediterraneo, ai tragicitelegiornali: da cosa fuggono? È nelle quotidiane angosce, nelle conversazioni a letto, nell'inti-mo delle vite dei civili, che il regista va a cercare la risposta per un claustrofobico dramma a portechiuse. Primi piani e sequenze lente scandiscono il racconto della guerra racchiuso in sole ven-tiquattro ore tra le mura di una casa in stato d'assedio permanente. se le prime immagini del cortile del palazzo ridotto in macerie chiariscono subito l'intenzione direalismo del regista, il primo piano sull'anziano dallo sguardo stanco, affacciato alla finestra,avvia la rappresentazione della guerra che si combatte ogni giorno in casa. "Lascia il mondofuori, non vale più niente", consiglia il padre rassegnato alla figlia, mentre si sente l'eco dellebombe vicine, sempre più vicine. Da casa non è possibile uscire, a meno che non si vogliarischiare la morte. Damasco è irriconoscibile da dietro le pesanti tende color senape del salone.se la casa, tuttavia, rimane l'unica ancora di salvezza, basta un'incursione di militari a trasfor-marla in un palcoscenico di violenza e umiliazione che Halima (Diamand Bou Abboud, emergen-te attrice libanese) è costretta a subire per proteggere la famiglia. Perché la guerra è anche quel-la che, senza pietà, si combatte sul corpo delle donne e che, senza pietà, il regista ci mostra.Come le donne, i loro corpi, le loro vite, così la casa porta i segni dell'orrore che ha cambiatoirreparabilmente l'ordine delle cose. La telecamera, così, indugia sugli argenti di un'altra epoca,sulla grande sala da pranzo, sulle sedie intarsiate in legno. L'arredo elegante di una casa bor-ghese di Damasco diventa quasi una scenografia teatrale a testimonianza di una felicità perdu-ta. "La guerra finirà presto e saremo di nuovo tutti in pace", Oum Yazan rassicura suo figlio manon lo spettatore. van Leeuw dimostra di saper condurre abilmente il gioco di questa messa in scena dai toni cupi,senza vacillare davanti all'orrore della realtà né compiacersi nel decorare la finzione. D'altronde,dalla malinconia del nonno all'energia della figlia, tutti in famiglia riescono a trovare un modo pernon sentire il rumore assordante delle bombe e continuare a vivere. Tutti risplendono di verità.

Francesca Ferri, liberamente tratto da mymovies.it

18

anniversario 1979-2019

Lontano da quidi SARA COLANGELO

Titolo originale: The Kindergarten Teacher - Nazione:

U.S.A. - Anno: 2018 - Genere: Dramatico - Durata: 96' -Regia: Sara Colangelo - Cast: Maggie Gyllenhaal, GaelGarcía Bernal, Ato Blankson-Wood, Libya Pugh, ParkerSevak, Rosa Salazar, Michael Chernus, Anna Baryshnikov -Pro du zione: Pie Films - Distribu zione: Officine Ubu

Un mondo senza poesia, senza arte. Il talento non è riconosciuto, sivive nell’indifferenza. L’unica necessità è apparire, far parte del flus-so di immagini che ci bombarda ogni giorno. Il pensiero, lo studio, labellezza d’animo interessano a pochi. superficialità, mancata com-prensione dell’altro: ecco quali sono le nuove correnti, quelle controcui l’esordiente sara Colangelo punta il dito.Un bambino indiano ha delle doti straordinarie, sa riconoscere l’im-portanza della parola nonostante la tenera età. Lui scrive poesie, senza che nessuno se neaccorga. L’unica a prestargli orecchio è la sua insegnante d’asilo, una donna a cui l’esistenza havoltato le spalle. I suoi figli l’hanno dimenticata, il marito non la desidera più. Nelle capacità ecce-zionali del piccolo Jimmy, lei vede la sua possibilità di riscatto.Diventa una crociata personale, una guerra contro il distacco e l’apatia. Il suo è un sogno irrea-lizzabile: tornare a sentirsi importante. Ma il mondo freddo la respinge, nessuno sembra piùcapace di godere delle piccole cose. Tutti sono indaffarati, seguono una routine vuota. Fermarsiè impossibile. Gli anni passano troppo in fretta, e alla fine ci si chiede se si ha vissuto davvero.I versi di Jimmy cercano di risvegliare le coscienze, di guardare la realtà con occhio nuovo. Nellasua ingenuità, vuole stupire il lettore con uno stile fresco, innocente. Lui compone per gioco,ignorato da una famiglia difficile. Non comprende la differenza tra fiducia e tradimento, ma sariportare su carta lo spirito sacro della natura.Lontano da qui è il remake americano di The Kindergarten Teacher, film israeliano diretto daNadav Lapid. Le storie sono simili, come anche il messaggio: è la società a decidere che cosadeve essere rilevante per gli altri. Altrimenti tutto è immobile, silenzioso, in Israele, in America,ovunque. Neanche la magia riesce più a scuotere, forse solo la violenza. L’oscurità richiama l’at-tenzione dei più, la luce lascia impassibili.

Gian Luca Pisacane, tratto da cinematografo.it

19

anniversario 1979-2019

Cold wardi PAWEL PAWLIKOWSKI

Titolo originale: zimna wojna - Nazione: Polonia - Anno:

2018 - Genere: Drammatico - Durata: 85' - Regia: PawelPaw likowski - Cast: Joanna Kulig, Tomasz Kot, Borys Szyc,Agata Kulesza, Cédric Kahn, Jeanne Balibar, Adam Woro -no wicz, Adam Ferency, Drazen Sivak - Pro du zione: OpusFilm, Apocalypso Pictures - Distri buzione: Lucky Red

1949: nella ricostruzione post bellica della Polonia, così come inmolti stati del blocco sovietico, Wiktor, Irena e Kaczmarek, tre musi-cisti e ricercatori, stanno raccogliendo testimonianze di musica fol-clorica (si potrebbe pensare sul modello dell’esperienza di Kodaly eBartók), per creare un collettivo, Mazurek, per la promozione dellamusica popolare. Ma già, vicino è loro c’è chi si scorna per la scol-latura tra popolo e volk: «Questa l’avrebbe cantata nella stessamaniera un ubriacone qualsiasi sotto casa mia» ma, soprattutto emergono, alla faccia dell’inter-nazionalismo socialista, i segnali del nazionalismo «questa è bella, ma in che lingua cantano? –lituano… ah, peccato che non siano dei nostri» o «sì, va bene, ma possono cantare anche i pregidella riforma agraria?». Poco dopo, in una palazzina signorile dispersa nella campagna, le fallenel tetto sfondato si vedono da lontano, il gruppo apre le selezioni per la creazione del coro.Dei tanti giovani candidati, solo i migliori, i più autentici, saranno selezionati. Tra di loro si intrav-vede, per la prima volta, il volto di Zula, magnetico anche se segnato dalla guerra e da un pas-sato famigliare turbolento (forse ha ucciso il padre). Non ha un brano, non ha pronto niente, male basta un accenno di controcanto sul pezzo che un’altra delle candidate sta provando per ruba-re la scena a questa, parassitarle la performance: Wiktor è rapito, la collega Irena un po’ meno,ha subodorato qualcosa. «Cantaci qualcosa di tuo». e la giovane rifà, a memoria, un brano chepalesemente non appartiene al repertorio popolare, e nemmeno è in polacco: è una canzonetratta da un film russo degli anni ’30. Zula è presa, Irena esce in sostanza di scena. D’altronde,Joanna Kulig, classe 1982, attrice-feticcio di Pawlikowski, già in Ida, incarna uno di quei casi incui la fotogenia si rivela in tutta la sua potenza (dal vivo è uno scricciolo, sembra una ragazzi-na), e, soprattutto, quella musica la conosce bene, essendosi diplomata proprio in musica popo-lare. Ma quel che è evidente, prima e durante questa sua prima apparizione, è che il vero temadi Cold War è il tradimento: il tradimento della tradizione, il tradimento degli ideali, il tradimentodell’ideologia, il tradimento amoroso. Un teorema che si sviluppa nella forma apparente del mélo.In 80 minuti, Wiktor e Zula si inseguono per 15 anni, avanti e indietro dalla Polonia, a Berlino, aParigi, da Zagabria ad ancora Parigi e varsavia poi la musica si farà musica da film e poi jazz –il genere forse più legato al concetto di tradimento –, per poi tornare in Polonia in una chiesasventrata e abbandonata in mezzo alla campagna, dove si respira odore di umidità e di Tar -kovskij, e chiudere con un matrimonio/suicidio, uniti sulla panca come gli innamoratini di Pey net.Alto e popolare convivono in questa immagine, e d’altra parte un senso doppio si può rilevare intutte le immagini di questo sesto film di Pawlikowski, (che forse smetterà di definirsi “prestato alcinema”), fissate nell’estrema eleganza del bianco e nero qui lattiginoso e là scintillante diLukasz Zal (che oltre a Ida, ha all’attivo anche il bel Dovlatov di Aleksej German jr, visto allaBerlinale), in un formato 4:3 sfruttato in maniera estremamente consapevole, con la parte altadel quadro che si lascia invadere dai corpi solo a momento debito. Zula mente, praticamentesempre; Wiktor si lascia invadere dalla menzogna.

Alessandro Uccelli, tratto da cineforum.it

20

anniversario 1979-2019

Abdrashitov W.Congiunzione dei pianeti . . . . . .1987-88

Abbott J. con Achbar M.The corporation . . . . . . . . . . . . . . . .2005

Abu-Assad H.Paradise now . . . . . . . . . . . . . . . . . .2006

Abulazde T.Pentimento . . . . . . . . . . . . . . . . .1987-88

Adlon P.sugar baby . . . . . . . . . . . . . . . .1988-89

Agresti A.L’ultimo cinema del mondo . . . . . . .2001Tutto il bene del mondo . . . . . . . . . .2005

Akin F.Ai confini del Paradiso . . . . . . . . . .2008soul kitchen . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2010

Alajan M.Amore, furti e altri guai . . . . . . . . . .2016

Albaladejo M.La primera noce de mi vida . . . . . . .2001

Allen W.Un’altra donna . . . . . . . . . . . . . .1989-90Commedia sexy in una... . . . . . .1983-84Hanna e le sue sorelle . . . . . . . .1986-87New York stories . . . . . . . . . . . .1989-90La rosa purpurea del Cairo . . . .1985-86

Almodovar P.Che ho fatto io per meritare . . . .1989-90

Altman R.America oggi . . . . . . . . . . . . . . . . . .1995California poker . . . . . . . . . . . . .1980-81Una coppia perfetta . . . . . . . . . .1980-81Follia d’amore . . . . . . . . . . . . . . .1986-87Kansas City . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1998Un matrimonio . . . . . . . . . . . . . .1980-81M.A.s.H. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1980-81The player . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1993

Amelio G.Colpire al cuore . . . . . . . . . . . . .1983-84Porte aperte . . . . . . . . . . . . . . . .1990-91I ragazzi di via Panisperna . . . . .1988-89

Amenabar A.Mare dentro . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2005

Angelini A.L’aria salata . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

Anderson W.Il treno per il Darjeeling . . . . . . . . . .2010Grand Hotel Budapest . . . . . . . . . . .2015

Angelopoulos T.L’eternità e un giorno . . . . . . . . . . . .1999Lo sguardo di Ulisse . . . . . . . . . . . .1996

Anspach S.L’effetto acquatico . . . . . . . . . . . . . .2017

Antonioni M.La notte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1980-81

Apted M.Chiamami Aquila . . . . . . . . . . . . 1982-83

Araki G.Doom Generation . . . . . . . . . . . . . .1997

Archibugi F.Mignon è partita . . . . . . . . . . . . . 1989-90

Arévalo R.La vendetta di un uomo tranquillo . .2018

Armstrong G.Fuga d’inverno . . . . . . . . . . . . . . 1987-88

Assayas O.Qualcosa nell’aria . . . . . . . . . . . . . . 2013sils Maria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2015

Attemborough R.Grido di libertà . . . . . . . . . . . . . .1988-89

Audiard J.sulle mie labbra . . . . . . . . . . . . . . . .2003Il profeta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2011Un sapore di ruggine e ossa . . . . . .2013

Avary R.Killing Zoe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1996

Avranas A.Miss violence . . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

Babenco H.Il bacio della donna ragno . . . . .1986-87

Baldoni S.Consigli per gli acquisti . . . . . . . . . .1998

Balducci A.Amo non amo . . . . . . . . . . . . . . .1981-82

Repertorio dei registi (regista, titolo, anno di proiezione)

21

anniversario 1979-2019

Baricco A.Lezione 21 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2009

Barreto B.Bossa nova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2001

Bary N.Il paradiso degli orchi . . . . . . . . . . . 2014

Batra R.Lunchbox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

Beauvois x.Uomini di Dio . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Bechiche A.La schivata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2006

Bechis M.La terra degli uomini rossi . . . . . . . 2009

Begic A.Buon anno sarajevo . . . . . . . . . . . . 2013

Bellocchio M.La balia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2000

Bellon y.L’amour viole . . . . . . . . . . . . . . .1981-82

Belvaux L.A casa nostra . . . . . . . . . . . . . . . . . .2018

Bercot E.A testa alta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2016

Bergman I.sinfonia d’autunno . . . . . . . . . . .1979-80

Bertolucci G.Amori in corso . . . . . . . . . . . . . .1989-90segreti segreti . . . . . . . . . . . . . .1985-86

Blasetti A.1860 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2001

Bocchi G.Nema problema . . . . . . . . . . . . . . . .2005

Bogdanovic P.Texasville . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1991-92

Borensztein S.Cosa piove dal cielo? . . . . . . . . . . . 2013

Bouchareb R.London river . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Branagh K.Nel bel mezzo di un gelido . . . . . . .1996Pene d’amore perdute . . . . . . . . . . .2001

Breien A.Caccia alla strega . . . . . . . . . . . .1984-85L’eredità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1981-82

Bresson R.Il diavolo probabilmente . . . . . .1981-82

Brest M.vivere alla grande . . . . . . . . . . .1982-83

Burns E.I marciapiedi di New York . . . . . . . .2002

Buscemi S.Mosche da bar . . . . . . . . . . . . . . . . .1998Animal Factory . . . . . . . . . . . . . . . . .2002

Bushtein R.La sposa promessa . . . . . . . . . . . . 2013

Caligari C.Non essere cattivo . . . . . . . . . . . . . .2016

Calopresti M.La parola amore esiste . . . . . . . . . .1999

Campion J.Un angelo alla mia tavola . . . . .1990-91

Campiotti G.Il tempo dell’amore . . . . . . . . . . . . . 2001

Capotondi, G.La doppia ora . . . . . . . . . . . . . . . . . .2010

Cappuccio E. - Gaudioso M. - Nunziata F.Il caricatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1996volevo solo dormirle addosso . . . . .2005

Capuano A.La guerra di Mario . . . . . . . . . . . . . .2007

Carax L.Gli amanti del Pont-Neuf . . . . . . . .1993

Carney J.Once . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2009

Carpi F.Barbablu Barbablu . . . . . . . . . . .1990-91Quartetto Basileus . . . . . . . . . . .1986-87

Carrere E.L’amore sospetto . . . . . . . . . . . . . . .2007

Cassavetes J.Una moglie . . . . . . . . . . . . . . . . .1979-80

Cavalier A.Therese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1987-88

Cavani L.Galileo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1979-80

Ceylan N.B.Le tre scimmie . . . . . . . . . . . . . . . . 2009

Chabrol C.Un affare di donne . . . . . . . . . . .1989-90Il buio nella mente . . . . . . . . . . . . . 1996

22

anniversario 1979-2019

Il colore della menzogna . . . . . . . . .2000rien ne va plus . . . . . . . . . . . . . . . .1998

Chen K.Addio mia concubina . . . . . . . . . . . .1995

Chiesa G.Il caso Martello . . . . . . . . . . . . . . . .1993

Chytilovà V.Il gioco della mela . . . . . . . . . . .1981-82

Cholodenko L.I ragazzi stanno bene . . . . . . . . . . . 2011

Chomet S.L’illusionista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Cimino M.I cancelli del cielo . . . . . . . . . . . .1982-83verso il sole . . . . . . . . . . . . . . . . . .1998

Claudel P.Ti amerò sempre . . . . . . . . . . . . . . .2009

Coen J.Fargo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1997Il grande Lebowski . . . . . . . . . . . . . 1999A seriuos man . . . . . . . . . . . . . . . . .2010

Coixet I.La vita segreta delle parole . . . . . . .2007

Cole N.We want sex . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Comencini C.I divertimenti della vita... . . . . . .1991-92

Comencini F.Pianoforte . . . . . . . . . . . . . . . . . .1986-87

Cooper S.Crazy hearth . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Coppola F.F.New York stories . . . . . . . . . . . . 1989-90Un’altra giovinezza . . . . . . . . . . . . .2008segreti di famiglia . . . . . . . . . . . . . .2010

Coppola S.Il giardino delle vergini suicide . . . .2001

Corneau A.Tutte le mattine del mondo . . . . . . .1993

Corsicato P.Libera. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1994

Costa-Gavras C.Il cacciatore di teste . . . . . . . . . . . . .2007

Crialese E.respiro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2003

Curtis R.I love radio rock . . . . . . . . . . . . . . . .2010

D’Alatri A.senza pelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1995

Dahan O.La vie en rose . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

Dardenne J.P. e L.rosetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2000Il figlio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2003L’enfant . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2006Il matrimonio di Lorna . . . . . . . . . . .2009Il ragazzo con la bicicletta . . . . . . . .2012Due giorni una notte . . . . . . . . . . . .2015

Dayton J. - Faris V.Little miss sunshine . . . . . . . . . . . . .2007

De Heer R.La stanza di Cloe . . . . . . . . . . . . . . .1997

Del Monte P.Compagna di viaggio . . . . . . . . . . . .1997Piccoli fuochi . . . . . . . . . . . . . . . .1985-86

Delephine B.Louise Michel . . . . . . . . . . . . . . . . . 2010

Dembo R.Mosse pericolose . . . . . . . . . . . .1987-88

Demme J.Dove eravamo rimasti . . . . . . . . . . .2016

Denis C.Chocolat . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1988-89

Desplechin A.I miei giorni più belli . . . . . . . . . . . . .2017

De Oliveira M.Belle toujours . . . . . . . . . . . . . . . . . .2007Francisca . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1985-86ritorno a casa . . . . . . . . . . . . . . . . .2002Un film parlato . . . . . . . . . . . . . . . . .2005

De Santis G.Non c’è pace tra gli ulivi . . . . . . . . .2002

Deville M.La lettrice . . . . . . . . . . . . . . . . . .1989-90

Di Costanzo L.L’intrusa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2018

Dolan x.Mommy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2015

Doueiri z..L’insulto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2018

23

anniversario 1979-2019

Dragojevic S.The Parade . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

Duprat G. - Cohn M.Il cittadino illustre . . . . . . . . . . . . . . .2007

Eastwood C.Bird . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1988-89

Egoyan A.Il viaggio di Felicia . . . . . . . . . . . . . 2000

Erguven D.Mustang . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2016

Estibal S.Un insolito naufrago nell’inquieto mared’Oriente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2015

Evans D.Febbre a 90° . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1998

Fahradi A.Una separazione . . . . . . . . . . . . . . .2012Il passato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2014

Falardeau P.Monsieur Lazhar . . . . . . . . . . . . . . .2013

Fassbinder R. W.Lola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1982-83Martha . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1995

Fedorchenko A.silent souls . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2013

Fellini F.e la nave va . . . . . . . . . . . . . . . .1984-85L’intervista . . . . . . . . . . . . . . . . . .1987-88Prova d’orchestra . . . . . . . . . . . .1979-80

Ferrara A.Il cattivo tenente . . . . . . . . . . . . . . .1992

Ferrario D.Anime fiammeggianti . . . . . . . . . . . .1995La fine della notte . . . . . . . . . . . .1990-91

Ferreri M.Non toccare la donna bianca . .1979-80

Foley J.Americani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1993

Folman A.valzer con Bashir . . . . . . . . . . . . . . .2009

Forsyth B.Local hero . . . . . . . . . . . . . . . . . .1986-87

Franchi P.Dove non ho mai abitato . . . . . . . . .2018

Frears S.Le relazioni pericolose . . . . . . .1989-90

rischiose abitudini . . . . . . . . . . .1991-92The snapper . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1994Tamara Drewe . . . . . . . . . . . . . . . . .2012

Gagliardo G.via degli specchi . . . . . . . . . . . . 1983-84

Gallo V.Buffalo ‘66 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1999

Garbaski S.Irina Palm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

Gatlif T.exils . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gaudino L.Adelaide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1993

Mitchell K.C.Hedwig, la diva con qualcosa… . . .2002

Ghaywan N.Tra la terra e il cielo . . . . . . . . . . . . 2017

Giordana M.T.Maledetti vi amerò . . . . . . . . . . .1981-82

Giovannesi C.Fiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2017

Girard F.32 piccoli film su Glenn Gould . . . .1995

Gitai A.Kadosh . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2001

Godard J. L.Je vous salue Marie . . . . . . . . . .1985-86

Gomez Rejon A.Quel fantastico peggior anno… . . . .2016

Gondry M.se mi lasci ti cancello . . . . . . . . . . .2005Be kind rewind . . . . . . . . . . . . . . . . .2009

Goretta C.Merlettaia, La . . . . . . . . . . . . . . .1980-81La mort de Mario ricci . . . . . . .1984-85

Greco E.storia semplice, Una . . . . . . . . .1991-92

Greenaway P.I misteri del giardino di... . . . . . .1985-86Il ventre dell’architetto . . . . . . . .1988-89

Guerra C.el abrazo de la serpiente . . . . . . . . .2017

Guney y.Yol. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1983-84

Haigh A.45 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2016

24

anniversario 1979-2019

Hallstrom L.Amore, cucina e… curry . . . . . . . . .2015

Hamidi M.In viaggio con Jacqueline . . . . . . . .2018

Hamoud M.Libere disobbedienti innamorate . . .2018

Haneke M.Niente da nascondere . . . . . . . . . . .2006Il nastro bianco . . . . . . . . . . . . . . . .2010Amour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2013

Hartley H.La follia di Henry . . . . . . . . . . . . . . .2002

Has W.La clessidra . . . . . . . . . . . . . . . .1985-86

Haynes T.safe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1997

Hazanavicius M.The Artist . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2012

Herman M.Grazie, signora Thatcher . . . . . . . . .1998

Herzog W.Grido di pietra . . . . . . . . . . . . . . .1991-92Woyzech . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1982-83

Hill G.R.Butch Cassidy . . . . . . . . . . . . . . .1982-83

Illsey M.Happy, Texas . . . . . . . . . . . . . . . . . .2000

Incerti S.Prima del tramonto . . . . . . . . . . . . . 2000Il verificatore . . . . . . . . . . . . . . . . . .1996

Infascelli F.Zuppa di pesce . . . . . . . . . . . . . . . .1993

Ivory J.Calore e polvere . . . . . . . . . . . . 1985-86

Jacquot B.Tosca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2003

Jarman D.Wittgenstein . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1994

Jarmush J.Down by law . . . . . . . . . . . . . . . .1987-88Paterson . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2017

Jaoui A.Il gusto degli altri . . . . . . . . . . . . . . .2001

Jeunet J.P.Lo straordinario viaggio di T.s.spivet .2016

Jewison N.Agnese di Dio . . . . . . . . . . . . . . .1986-87

Joffé R.Mission . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1987-88

Jones D.84 Charing Cross road . . . . . . .1988-89

Jouai A.Così fan tutti . . . . . . . . . . . . . . . . . .2005

Kassovitz M.L’odio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1996

Kaurismäki A.vita da boheme . . . . . . . . . . . . . . . .1993Miracolo a Le Havre . . . . . . . . . . . .2012L’altro volto della speranza . . . . . . .2018

Kechiche A.La vita di Adele . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

Keret-GeffenMeduse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

Kiarostami A.sotto gli ulivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1997

Kidd D.roger Dodger . . . . . . . . . . . . . . . . .2005

Kidron B.Antonia e Jane . . . . . . . . . . . . . . . . .1994

Ki-duk K.Ferro 3 la casa vuota . . . . . . . . . . . .2005

Kielowski K.Il decalogo . . . . . . . . . . . . . . . . .1990-91Film bianco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1994Film blu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1994

Kitano T.Hana-bi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1998Dolls . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2003

Kolirin E.La banda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2009

Hirokazu Kore’EdaFather and son . . . . . . . . . . . . . . . .2015ritratto di famiglia con tempesta . . .2018

Kraus C.4 minuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

Kubrick S.Il dottor stranamore... . . . . . . . . .1983-84

Kurosawa A.Dreams . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1990-91ran . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1986-87

25

anniversario 1979-2019

Kusturica E.Arizona dream . . . . . . . . . . . . . . . . .1999Papà è in viaggio d’affari . . . . . .1986-87Ti ricordi di Dolly Bell? . . . . . . . .1983-84Underground . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1996

Labaki N.Caramel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008e ora dove andiamo? . . . . . . . . . . .2013

Lang-MoroderMetropolis . . . . . . . . . . . . . . . . . .1985-86

Lanthimos y.The lobster . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2016Alps . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2018

Larrain, P.Tony Manero . . . . . . . . . . . . . . . . . .2010NO (i giorni dell’arcobaleno) . . . . . .2014

Leconte P.L’insolito caso di Mr. Hire . . . . . .1989-90Il marito della parrucchiera . . . . .1991-92La ragazza sul ponte . . . . . . . . . . . .2000Confessioni troppo intime . . . . . . . .2005

Lee A.Mangiare, bere, uomo, donna . . . .1995

Lee S.Do the right thing . . . . . . . . . . . . 1989-90Girl 6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1997Jungle fever . . . . . . . . . . . . . . . .1991-92Lola darling . . . . . . . . . . . . . . . . .1987-88Malcom X . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1994

Le Guay P.Le donne del sesto piano . . . . . . . .2012Molière in bicicletta . . . . . . . . . . . . .2014

Leigh M.segreti e bugie . . . . . . . . . . . . . . . .1997Il segreto di vera Drake . . . . . . . . . .2005La felicità porta fortuna . . . . . . . . . .2010Another Year . . . . . . . . . . . . . . . . . .2012Turner . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2015

Lelouch C.Ci sono dei giorni... . . . . . . . . . .1990-91

Leon de Aranoa F.Perfect day . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2016

Levinson B.Liberty Heights . . . . . . . . . . . . . . . . .2001

Levy D.Zucher . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2006

Levy R.Il figlio dell’altra . . . . . . . . . . . . . . . .2013

Littman L.Testament . . . . . . . . . . . . . . . . . .1984-85

Loach K.La canzone di Carla . . . . . . . . . . . .1997Il vento che accarezza l’erba . . . . . .2007Ladybird Ladybird . . . . . . . . . . . . . .1995My name is Joe . . . . . . . . . . . . . . . .1999Piovono pietre . . . . . . . . . . . . . . . . .1994Terra e libertà . . . . . . . . . . . . . . . . .1996Paul, Mick e gli altri . . . . . . . . . . . . 2002Un bacio appassionato . . . . . . . . . .2006Il mio amico eric . . . . . . . . . . . . . . .2010La parte degli angeli . . . . . . . . . . . .2013Jimmy’s Hall - Una storia d’amore . .2015Io, Daniel Black . . . . . . . . . . . . . . . .2017

Losey J.Don Giovanni . . . . . . . . . . . . . . .1980-81steaming . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1986-87

Lotjanu E.I Lautari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1980-81

Low C.la dea del ’67 . . . . . . . . . . . . . . . . . .2002

Luchetti D.La settimana della sfinge . . . . .1991-92

Makhmalbaf S.Lavagne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2001

Malle L.Milou a maggio . . . . . . . . . . . . . 1990-91

Mamet D.Le cose cambiano . . . . . . . . . . .1988-89Hollywood, vermont . . . . . . . . . . . . 2003

Mamine V.Insalata russa . . . . . . . . . . . . . . . . .1995

Manchevski M.Prima della pioggia . . . . . . . . . . . . . 1995

Maoz, S.Lebanon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2010

Marra V.Tornando a casa . . . . . . . . . . . . . . .2002

Martone M.Morte di un matematico . . . . . . . . . .1993Teatro di guerra . . . . . . . . . . . . . . . .1999

Matanic D.sole alto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2017

Mazzacurati C.Notte italiana . . . . . . . . . . . . . . . .1988-89La giusta distanza . . . . . . . . . . . . . .2008

26

anniversario 1979-2019

McKellar D.Last night . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2000

McMurray M.Il giardino indiano . . . . . . . . . . . .1988-89

Mendelsohn E.Judy Berlin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2000

Mensov V.Mosca non crede alle… . . . . . . .1982-83

MeshkiniPiccoli ladri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2005

Meszarov M.senza legami . . . . . . . . . . . . . . .1981-82

Michalkov A.Il barbiere di siberia . . . . . . . . . . . . .2000storia di Asja Kljacina . . . . . . . . .1988-89

Michalkov N.Oblomov . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1985-86Oci ciorne . . . . . . . . . . . . . . . . . .1987-88Partitura incompleta per . . . . . . .1985-86schiava d’amore . . . . . . . . . . . . 1981-82

Mihaileanu R.vai e vivrai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2006Il concerto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2010La storia dell’amore . . . . . . . . . . . . .2018

Miller B.Truman Capote: a sangue freddo . 2007

Miller C.Guardato a vista . . . . . . . . . . . . 1984-85

Mitchell R.Il piano di Maggie . . . . . . . . . . . . . .2017

Mitchell K.C.Hedwig, la diva con qualcosa… . . .2002

Miyazaki H.si alza il vento . . . . . . . . . . . . . . . . .2015

Mnouchkine A.Moliere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1981-82

Moland P.In ordine di sparizione . . . . . . . . . . 2015

Molinaro E.A cena con il diavolo . . . . . . . . . . . 1994

Monteleone E.La vera vita di Antonio H. . . . . . . . .1995

Moretti N.ecce bombo . . . . . . . . . . . . . . . .1981-82

Mungiu C.Oltre le colline . . . . . . . . . . . . . . . . .2013

Un padre, una figlia . . . . . . . . . . . . .2017

Nair M.Mississippi Masala . . . . . . . . . . .1991-92salaam Bombay . . . . . . . . . . . . 1988-89Moonson wedding . . . . . . . . . . . . . 2002

Natoli P.Con...fusione . . . . . . . . . . . . . . .1983-84

Nelson R.soldato blu . . . . . . . . . . . . . . . . .1979-80

Neshat S.Donne senza uomini . . . . . . . . . . . .2012

Netzer C. P.Il caso Kerenes . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

Nicchiarelli S.Nico, 1988 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2018

Nichols M.silkwood . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1985-86

Niki CaroLa ragazza delle Balene . . . . . . .2004-05

Noyce P.La generazione rubata . . . . . . . . . . .2003

Novaro M.Motel eden . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1996

Nuytten B.Camille Claudel . . . . . . . . . . . . . 1990-91

Odorisio L.sciopén . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1983-84

Oliansky J.Competition . . . . . . . . . . . . . . . .1981-82

Olivares G.14 kilometros . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Olmi E.Lunga vita alla signora! . . . . . . .1987-88

Oshima N.Max mon amour . . . . . . . . . . . . 1987-88

Ostlund R.The square . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2018

Ozon F.Frantz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2017

Panahi J.Taxi Teheran . . . . . . . . . . . . . . . . . .2016

Paskaljevic G.La polveriera . . . . . . . . . . . . . . . . . .2000

Pasolini P. P.Il Decamerone . . . . . . . . . . . . . . 1979-80

27

anniversario 1979-2019

Pasolini U.Machan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2009still life . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2014

Payami B.Il voto è segreto . . . . . . . . . . . . . . . .2002

Pawlikoswski P.Ida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2015

Penn A.Gli amici di Giorgia . . . . . . . . . . .1982-83

Peerez F.La vita è un fischio . . . . . . . . . . . . . 2001

Periera M.G.reinas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2006

Pichul V.La piccola vera . . . . . . . . . . . . . 1990-91

Plà R.La zona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2009

Pollack S.Corvo rosso . . . . . . . . . . . . . . . .1979-80

Potter S.Lezioni di tango . . . . . . . . . . . . . . . .1998Orlando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1993

Puenzo L.La Historia official . . . . . . . . . . . .1987-88XXY . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

quan’an W.Il matrimonio di Tuya . . . . . . . . . . .2008

quemada-Diez D.La gabbia dorata . . . . . . . . . . . . . . . 2014

Reitman J.Thank you for smoking . . . . . . . . . .2007

Renders P.Thomas in love . . . . . . . . . . . . . . . .2002

Resnais A.Cuori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2007Mon oncle d’Amerique . . . . . . .1983-84No smoking . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1996Parole, parole, parole . . . . . . . . . . .1999smoking . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1996La vita è un romanzo . . . . . . . . .1984-85

Rickman A.L’ospite d’inverno . . . . . . . . . . . . . . 1999

Riklis E.Il giardino di limoni . . . . . . . . . . . . . 2009

Ritt M.Norma rae . . . . . . . . . . . . . . . . .1984-85

Robbins T.Bob roberts . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1993

Rohmer E.L’albero, il sindaco e la... . . . . . . . . .1994Pauline alla spiaggia . . . . . . . . .1984-85racconto d’autunno . . . . . . . . . . . . 1999racconto di primavera . . . . . . .1990-91Il raggio verde . . . . . . . . . . . . . . 1986-87Gli amori di Astrea e Celadon . . . . .2008

Roos D.The opposite of sex . . . . . . . . . . . . .1999

Rosati Freeman F.Nu Guo. Nel nome della madre . . . 2014

Ross H.Provaci ancora sam . . . . . . . . . .1981-82

Rossi S.Le affettuose lontananze . . . . . .1990-91

Rozema P.Ho sentito le sirene cantare . . . .1988-89

Samdereli y.Almanya . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2012

Satrapi M.Persepolis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

Saura C.Carmen story . . . . . . . . . . . . . . .1984-85Mama compie cent’anni . . . . . .1982-83Tango . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1999

Sautet C.Nelly e Monsieur Arnaud . . . . . . . . .1997

Sayles J.stella solitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . .1998

Schlesinger J.Cold comfort farm . . . . . . . . . . . . . .1997Domenica, maledetta.. . . . . . . .1980-81

Schlöndorff V.L’inganno . . . . . . . . . . . . . . . . . .1982-83Una notte per salvare Parigi . . . . . .2015

Schreiber L.Ogni cosa è illuminata . . . . . . . . . . .2006

Sciamma C.Tomboy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2012

Scimeca P.I briganti di Zabut . . . . . . . . . . . . . . 1998

Scola E.Il mondo nuovo . . . . . . . . . . . . . 1983-84

Scorsese M.Taxi driver . . . . . . . . . . . . . . . . . .1982-83

28

anniversario 1979-2019

New York stories . . . . . . . . . . . . 1989-90

Scott C.Big night . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1998

Scott R.I duellanti . . . . . . . . . . . . . . . . . .1980-81

Segre A.Io sono Li . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2012

Sembene O.Mooladè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2007

Seunke O.Il sapore dell’acqua . . . . . . . . . .1984-85

Skyler L.Getting to know you . . . . . . . . . . . . 2000

Silva S.Affetti e dispetti . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Sokurov A.Il sole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2006Alexandra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2009Faust . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2012Francofonia . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2016

Soldini S.Un’anima divisa in due . . . . . . . . . .1994L’aria serena dell’ovest . . . . . . .1991-92

Sprecher J.13 variazioni sul tema . . . . . . . . . . .2003

Stoltz P.North face . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Stone O.Talk radio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1989-90

Suleiman E.Intervento divino . . . . . . . . . . . . . . .2003Il tempo che ci rimane . . . . . . . . . . .2011

Szabò I.Dolce emma, cara Bobe . . . . . . . . .1994

Tanner A.Les annes lumière . . . . . . . . . . .1985-86Jonas che avrà vent’anni . . . . . .1980-81

Tarantino q.Pulp fiction . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1995

Tarkovskij A.Nostalghia . . . . . . . . . . . . . . . . . .1983-84Lo specchio . . . . . . . . . . . . . . . .1982-83

Tass N.Malcolm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1988-89

Tati J.Giorno di festa . . . . . . . . . . . . . . . . .2003

Tavernier B.Una domenica in campagna . . . .1984-85Legge 627 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1993round midnight . . . . . . . . . . . . . 1986-87La vita e niente altro . . . . . . . . . .1990-91

Taviani P. e V.Fiorile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1994Kaos . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1984-85La masseria delle allodole . . . . . . . .2007Il prato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1981-82Il sole anche di notte . . . . . . . . .1990-91Cesare deve morire . . . . . . . . . . . . .2013

Takeshi K.Dolls . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2003Zatoichi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2004I vestiti nuovi dell’imperatore . . . . . .2002

Taylor A.Palookaville . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1997

Téchiné A.L’età acerba . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1996I tempi che cambiano . . . . . . . . . . .2006

Tirard L.Il piccolo Nicolas ed i suoi genitori . . . . . . 2011

Tognazzi R.Piccoli equivoci . . . . . . . . . . . . . 1989-90

Tran A.H.Il profumo della papaya verde . . . . .1994

Truffaut F.Adele H., una storia d’amore . .1979-80Anni in tasca, Gli . . . . . . . . . . . . 1981-82Finalmente domenica . . . . . . . . .1984-85L’ultimo metrò . . . . . . . . . . . . . . 1982-83Jules et Jim . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2003

Tucci S.Big night . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1998

Ullman L.Conversazioni private . . . . . . . . . . .1999

Vancini F.Bronte - Cronaca di un... . . . . . . . . .2003e ridendo l’uccise . . . . . . . . . . . . . .2006

Van Diem M.Character . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1999

Van Dormael J.Dio esiste e vive a Bruxelles . . . . . .2016

Varda A.senza tetto né legge . . . . . . . . .1986-87

29

anniversario 1979-2019

Verges R.Boom boom . . . . . . . . . . . . . . . .1991-92

Verheyde S.stella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2009

Vernoux M.Love etc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1998

Villeneuve D.La donna che canta . . . . . . . . . . . . .2012

Vincent C.La timida . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1991-92La corte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2017

Vintenberg T.Il sospetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2013

Von Garnier K.Donne senza trucco . . . . . . . . . . . . 1995

Von Trier L.Le onde del destino . . . . . . . . . . . . .1997Dancer in the Dark . . . . . . . . . . . . . 2001

Von Trotta M.rosa L . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1986-87

Wajda A.Danton . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1983-84I Demoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1989-90Direttore d’orchestra . . . . . . . . . .1984-85L’uomo di marmo . . . . . . . . . . . .1980-81

Wang W.Blue in the face . . . . . . . . . . . . . . . .1996smoke . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1996

Warchus M.Pride . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2015

Waters J.A morte Hollywood . . . . . . . . . . . . . .2002

Weill C.Girlfriends . . . . . . . . . . . . . . . . . .1981-82

Wenders W.Non bussare alla mia porta . . . . . . .2006

Weir P.Gli anni spezzati . . . . . . . . . . . . 1983-84

Weiss J.Martha ed io . . . . . . . . . . . . . . . .1991-92

Weiwei A.Human flow . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2018

Welles O.L’infernale Quinlan . . . . . . . . . . . . . 2000Othello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1993

Wenders W.Alice nella città . . . . . . . . . . . . . 1982-83Buena vista social Club . . . . . . . . .2000Lo stato delle cose . . . . . . . . . . .1983-84Pina 3D . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2012

Wong K.W.Hong Kong express . . . . . . . . . . . . 1997In the Mood for Love . . . . . . . . . . . .2001

Wright J.Il solista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

xiaoshuai W.shangai dreams . . . . . . . . . . . . . . .2006

zanasi G.La felicità è un sistema complesso . .2016

zandvliet M.Land of mine . . . . . . . . . . . . . . . . . .2017

zbanic J.Il segreto di esma . . . . . . . . . . . . . .2007

zeffirelli F.La bisbetica domata . . . . . . . . . .1979-80

zhang y.Lanterne rosse . . . . . . . . . . . . . 1991-92Mille miglia lontano . . . . . . . . . . . . .2007vivere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1995Yu du . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1993

zhang-Ke J.still life . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2008

zucca P.L’arbitro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

30

anniversario 1979-2019

Ritratti di donne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1980

Western fuori dal mito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1980

Saggi sul cinema dell’est. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1981

Coppie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1981

Altman e l’America . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1981

Giovani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1982

Cinema al femminile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1983

Cinema e letteratura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1983

Nuovo cinema tedesco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1983

Impegno ed evasione nel nuovo cinema sovietico. . . 1983

Mille volti dell’america . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1984

Nuovi registi italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1984

Cinema e rivoluzione francese. . . . . . . . . . . . . . . . . . 1984

Premiati di ieri e di oggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1984

Registi francesi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1985

Film da vedere per discutere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1985

Itinerari fantastici della realtà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1986

Ritratti di donne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1987

Giovani esordienti italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1987

Cinema d’autore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1987

Storie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1988

Festival . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1988

Un mondo a parte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1989

Gente non comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1989

Omaggi a cinematografie inedite . . . . . . . . . . . . . . . . 1989

Un’altra donna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1990

Cinema e letteratura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1990

Registi italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1990

Nuovo percorso del cinema americano . . . . . . . . . . . 1990

Saggi di un nuovo cinema italiano . . . . . . . . . . . . . . . 1991

Registi francesi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1991

Cinematografie di paesi lontani . . . . . . . . . . . . . . . . . 1991

Cinema americano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1992

Registi italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1992

L’amore necessario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1992

Cinema italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1993

Sotto il cielo di Parigi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1993

Il romanzo, il teatro, il cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1993

Cinema e vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1994

Personaggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1994

Panorama italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1994

Immagini allo specchio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1995

Sguardi d’oriente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1995

Paesaggi italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1995

Segni dei tempi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1996

Scene di vita quotidiana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1996

Cinematografie d’oriente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1997

Amore e... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1997

Disagi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1997

America, America . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1998

Panorama italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1998

Relazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1998

La parola amore esiste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1999

Legami. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1999

Grandi registi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1999

Strani incontri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2000

Gli esclusi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2000

Giallo di sera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2000

Grandi registi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2000

La filosofia leggera del Sud-America . . . . . . . . . . . . . 2001

Mood of Love . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2001

Dai festival. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2001

Il capolavoro restaurato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2001

Hollywood-Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2002

Dai festival. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2002

Il capolavoro restaurato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2002

Il cinema e il presente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2003

Vite sospese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2003

Il cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2004

L’inquieto vivere…. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2005

Tematiche

31

anniversario 1979-2019

Uno sguardo altrove… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2005

Asia mon amour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2006

L’inquietudine… globale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2006

Coraggio… al femminile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2007

Vite vissute… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2007

Donne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2008

Altri sguardi sul mondo… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2008

Fragili equilibri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2009

Incanti e disincanti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2009

Commedie… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2010

Soul Sound . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2010

Conflitti…. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2010

Musica contro…. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Segno dei tempi… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2011

Storie al femminile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2012

Premiati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2012

Adolescenza negata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2012

Migranti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2012

Emozioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2013

Premiati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2013

Ri(e)voluzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2013

Sguardi d’autore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

Premiati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

La “Comunicazione” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2014

XX Secolo… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2015

Coraggio al femminile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2015

Vite diverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2016

Oltre la porta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2016

In…oltre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2016

Volver-ritorni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2017

Incontri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2017

la società… cambia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2017

Autori italiani. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2018

Relazioni, connessioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2018

Paradigmi della realtà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2018

Cinematografie

FrANCIA 109

UsA 102

ITALIA 84

INGHILTerrA 41

GerMANIA 24

Urss-CsI 14

POLONIA 14

sPAGNA 13

BeLGIO 10

CINA 8

CANADA 8

ArGeNTINA 6

GIAPPONe 7

IsrAeLe 7

IrAN 6

AUsTrALIA 5

GreCIA 5

DANIMArCA 4

INDIA 4

rUssIA 4

svIZZerA 4

TUrCHIA 4

BrAsILe 3

CILe 3

JUGOsLAvIA 3

LIBANO 3

MessICO 3

NOrveGIA 3

POrTOGALLO 3

rOMANIA 3

sveZIA 3

UNGHerIA 3

AUsTrIA 2

CeCOsLOvACCHIA 2

FINLANDIA 2

HONG KONG 2

MArOCCO 2

OLANDA 2

PALesTINA 2

serBIA 2

AFGHANIsTAN 1

COLOMBIA 1

CrOAZIA 1

KOreA 1

IrLANDA 1

LUsseMBUrGO 1

MACeDONIA 1

NUOvA ZeLANDA 1

seNeGAL 1

srI LANKA 1

TAIWAN 1

32

anniversario 1979-2019

mercoledì 23 gennaio

EUFORIA valeria Golino

mercoledì 30 gennaio

UN AFFARE DI FAMIGLIA Hirokazu Kore’eda

mercoledì 6 febbraio

LA CASA DEI LIBRI Isabel Coixet

mercoledì 13 febbraio

TRE VOLTI Jafar Panahi

mercoledì 20 febbraio

LA MELODIE rachid Hami

mercoledì 27 febbraio

2001 ODISSEA NELLO SPAzIO stanley Kubrick

mercoledì 6 marzo

COSA DIRÀ LA GENTE Iram Haq

mercoledì 13 marzo

LA DONNA DELLO SCRITTORE Christian Petzold

mercoledì 20 marzo

PRIGIONIERO COREANO Kim Ki-Duk

mercoledì 27 marzo

GIRL Lucas Dhont

mercoledì 3 aprile

INSyRIATED Philippe van Leeuw

mercoledì 10 aprile

LONTANO DA qUI sara Colangelo

mercoledì 17 aprile

COLD WAR Pawel Pawlikowski

mercoledì 8 maggio

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Calendario delle proiezioni