20 Novembre – Dicembre 2013 Circolo del cinema Bellinzona ... dal... · Carlos Lechuga...

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Cinema Iride, Morettina, Teatro, Forum Entrata: Fr. 10.–/8.–/6.– Cinema Otello Entrata: Fr. 13.–/10.–/7.– Entrata gratuita in tutte le sale per i detentori di tessere abbonamento cineclub www.cicibi.ch www.cclocarno.ch www.luganocinema93.ch www.cinemendrisiotto.org www.filmar.ch www.trigon-film.org www.amigosweb.ch www.cuba-si.ch www.chajra.ch in collaborazione con il Festival FILMAR en América Latina, Ginevra Los amigos de la lengua española / Asociación española del Ticino, Locarno Associazione Svizzera-Cuba Ticino Associazione Chajra Runaj Masis …e per i 25 anni della trigon-film, Ennetbaden Città di Lugano 20 anni di Cinema dal Mondo Speciale America Latina Novembre – Dicembre 2013 Circolo del cinema Bellinzona Cinema Forum 1+2 Circolo del cinema Locarno Los amigos de la lengua española Asociación española del Ticino Cinema Morettina / Cinema Otello Ascona LuganoCinema93 Cinema Iride Cineclub del Mendrisiotto Multisala Teatro Mignon e Ciak Mendrisio gio 21 novembre, Cinema Otello, 18.00 WORKERS José Luís Valle Messico/Germania 2013 Alla presenza del regista lun 25 novembre, Morettina, 18.30 MELAZA Carlos Lechuga Cuba/Francia/Panama 2012 lun 2 dicembre, Morettina, 18.30 CARNE DE PERRO Fernando Guzzoni Cile/Francia/Germania 2012 gio 5 dicembre, Cinema Otello, 18.30 LOS INSÓLITOS PECES GATO Claudia Sainte-Luce Messico/Francia 2013 lun 9 dicembre, Morettina, 18.30 LAS COSAS COMO SON Fernando Lavanderos Montero Cile 2012 lun 16 dicembre, Morettina, 18.30 LA JAULA DE ORO Diego Quemada Díez Messico 2013 mar 26 novembre, 20.30 INFANCIA CLANDESTINA Benjamín Ávila Argentina/Spagna/Brasile 2012 sab 30 novembre, 18.00 CORES Francisco García Brasile 2012 mar 3 dicembre, 20.30 CARNE DE PERRO Fernando Guzzoni Cile/Francia/Germania 2012 sab 7 dicembre, 18.00 INSURGENTES Jorge Sanjinés Bolivia 2012 mar 10 dicembre, 20.30 MELAZA Carlos Lechuga Cuba/Francia/Panama 2012 sab 14 dicembre, 18.00 CHICAMA Omar Forero Perù 2012 mar 17 dicembre, 20.30 LA JAULA DE ORO Diego Quemada Díez Messico 2013 mer 20 novembre, 20.45 INFANCIA CLANDESTINA Benjamín Ávila Argentina/Spagna/Brasile 2012 mer 27 novembre, 20.45 MELAZA Carlos Lechuga Cuba/Francia/Panama 2012 mer 4 dicembre, 20.45 LAS COSAS COMO SON Fernando Lavanderos Montero Cile 2012 mer 11 dicembre, 20.45 LOS INSÓLITOS PECES GATO Claudia Sainte-Luce Messico/Francia 2013 mar 12 novembre, 20.30 INFANCIA CLANDESTINA Benjamín Ávila Argentina/Spagna/Brasile 2012 mar 26 novembre, 20.30 DESPUÉS DE LUCÍA Michel Franco Messico/Francia 2012 mar 3 dicembre, 20.30 WAKOLDA Lucía Puenzo Argentina/Spagna/Francia/Norvegia 2013 mar 10 dicembre, 20.30 CARNE DE PERRO Fernando Guzzoni Cile/Francia/Germania 2012 mar 17 dicembre, 20.30 LOS INSÓLITOS PECES GATO Claudia Sainte-Luce Messico/Francia 2013

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Cinema Iride, Morettina, Teatro, Forum Entrata: Fr. 10.–/8.–/6.–

Cinema OtelloEntrata: Fr. 13.–/10.–/7.–

Entrata gratuita in tutte le sale per i detentori di tessere abbonamento cineclub

www.cicibi.chwww.cclocarno.chwww.luganocinema93.ch www.cinemendrisiotto.orgwww.filmar.ch www.trigon-film.org www.amigosweb.chwww.cuba-si.chwww.chajra.ch

in collaborazione con il Festival FILMAR en América Latina, Ginevra

Los amigos de la lengua española / Asociación española del Ticino, Locarno

Associazione Svizzera-Cuba Ticino

Associazione Chajra Runaj Masis

…e per i 25 anni della trigon-film, EnnetbadenCittàdiLugano

20anni diCinemadalMondo Speciale America Latina

Novembre – Dicembre 2013 Circolo del cinema Bellinzona

Cinema Forum 1+2

Circolo del cinema Locarno Los amigos de la lengua española Asociación española del Ticino

Cinema Morettina / Cinema Otello Ascona

LuganoCinema93

Cinema Iride

Cineclub del Mendrisiotto

Multisala Teatro Mignon e Ciak Mendrisio

gio 21 novembre, Cinema Otello, 18.00

WORKERSJosé Luís ValleMessico/Germania 2013Alla presenza del regista

lun 25 novembre, Morettina, 18.30

MELAZACarlos LechugaCuba/Francia/Panama 2012

lun 2 dicembre, Morettina, 18.30

CARNE DE PERROFernando GuzzoniCile/Francia/Germania 2012

gio 5 dicembre, Cinema Otello, 18.30

LOS INSÓLITOS PECES GATOClaudia Sainte-LuceMessico/Francia 2013

lun 9 dicembre, Morettina, 18.30

LAS COSAS COMO SONFernando Lavanderos MonteroCile 2012

lun 16 dicembre, Morettina, 18.30

LA JAULA DE ORODiego Quemada DíezMessico 2013

mar 26 novembre, 20.30

INFANCIA CLANDESTINABenjamín ÁvilaArgentina/Spagna/Brasile 2012

sab 30 novembre, 18.00

CORESFrancisco GarcíaBrasile 2012

mar 3 dicembre, 20.30

CARNE DE PERROFernando GuzzoniCile/Francia/Germania 2012

sab 7 dicembre, 18.00

INSURGENTESJorge SanjinésBolivia 2012

mar 10 dicembre, 20.30

MELAZACarlos LechugaCuba/Francia/Panama 2012

sab 14 dicembre, 18.00

CHICAMAOmar ForeroPerù 2012

mar 17 dicembre, 20.30

LA JAULA DE ORODiego Quemada DíezMessico 2013

mer 20 novembre, 20.45

INFANCIA CLANDESTINABenjamín ÁvilaArgentina/Spagna/Brasile 2012

mer 27 novembre, 20.45

MELAZACarlos LechugaCuba/Francia/Panama 2012

mer 4 dicembre, 20.45

LAS COSAS COMO SONFernando Lavanderos MonteroCile 2012

mer 11 dicembre, 20.45

LOS INSÓLITOS PECES GATOClaudia Sainte-LuceMessico/Francia 2013

mar 12 novembre, 20.30

INFANCIA CLANDESTINABenjamín ÁvilaArgentina/Spagna/Brasile 2012

mar 26 novembre, 20.30

DESPUÉS DE LUCÍAMichel FrancoMessico/Francia 2012

mar 3 dicembre, 20.30

WAKOLDALucía PuenzoArgentina/Spagna/Francia/Norvegia 2013

mar 10 dicembre, 20.30

CARNE DE PERROFernando GuzzoniCile/Francia/Germania 2012

mar 17 dicembre, 20.30

LOS INSÓLITOS PECES GATO Claudia Sainte-LuceMessico/Francia 2013

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20 anni di Cinema dal mondo – Speciale America latinaAll’inizio era “Cinema dal sud del mondo”, in stretta collaborazione e in contemporanea con il Festival de Films de Fribourg. Era il 1994, e la prima edizione coinvolgeva i Circoli del cinema di Bellinzona e di Locarno, Lugano-Cinema93 e il Dicastero cultura di Chiasso. Da allora la rassegna è diventata per il Ticino un appuntamento fisso, anche se sono subentrati altri partner (come la trigon-film o la Fondazione Montecinemaverità) ed è cambiato due volte il nome: “Cinema dell’altro mondo” dal 2005 al 2008, e finalmente “Cinema dal mondo” dal 2009 ad oggi. Fatto sta che in tutti questi anni la volontà dei cineclub è sempre stata quella che già era dichiarata all’inizio, quando si parlava di un’operazione di “resistenza culturale”, sia perché i film dell’America latina, dell’Africa e dell’Asia (e più tardi anche quelli dell’Europa dell’est) non giungevano quasi mai (e tuttora non giungono) nelle sale del circuito commerciale, sia perché attraverso una rigorosa scelta di film di qualità si poteva anche solleci-tare una riflessione su realtà culturali, sociali e politiche spesso ignorate o trattate con superficialità dai media. Si sono così offerti al pubblico ticinese centinaia di film, a volte pluripremiati nei maggiori festival internaziona-li, che ben difficilmente si sarebbero potuti vedere al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori.

Ora, per sottolineare la ventesima edizione di questa iniziativa, abbiamo pensato ad un’edizione speciale interamente dedicata all’America latina, in modo da restringere per una volta il campo e mostrare un numero maggiore di film provenienti da un’area geografica investita in pochi anni da veloci trasformazioni politiche ed economiche, con una conseguente evoluzione anche della creatività culturale e cinematografica. Per l’occasione abbiamo stretto una proficua collaborazione con il festival ginevrino FILMAR en America latina, che si svolge nella seconda metà di novembre e che da una quindicina d’anni si propone di offrire il meglio della produzione sudamericana recente. Sul piano locale era poi inevitabile coordinarsi con la selezione di film in versione originale presentati ad Ascona da “Los amigos de la lengua española” e dalla “Asociación española del Ticino”. È così scaturito, dopo un’accurata scelta fra le offerte di FILMAR e quelle di alcuni distributori svizzeri, un pro-gramma di dodici film latinoamericani recenti, tutti praticamente inediti in Ticino, in rappresentanza di sette paesi del continente dove la produzione cinematografica è più sviluppata: Messico, Cuba, Perù, Bolivia, Brasile, Argentina e Cile. Avremmo certo voluto fare di più, inserendo anche film di altri paesi, ma purtroppo le date a nostra disposizione sono quelle che sono ed è difficile che una rassegna che si svolge sull’arco di un mese, con una o due serate a settimana, possa contemplare un numero maggiore di film.

Se il criterio principale alla base delle nostre scelte rimane sempre e comunque quello della qualità artisti-ca, non sarà forse difficile individuare un “fil rouge” che lega l’uno all’altro film per altri aspetti diversissimi: abbiamo cioè privilegiato quelle opere in grado di esprimere qualcosa di tipico del “terroir” in cui sono nate, che abbiano cioè delle radici profonde nella realtà politica, economica, sociale e culturale del paese da cui provengono, escludendone altre più “globalizzate”, che ben poco hanno da dire sulla nazione che rappresentano. E inoltre abbiamo voluto privilegiare i film di giovani autori: molte opere prime o seconde, al massimo terze, con l’unica eccezione di Insurgentes, film fortemente militante del più famoso regista boliviano, Jorge Sanjinés.

Michele Dell’AmbrogioCircolo del cinema Bellinzona

INFANCIA CLANDESTINA (Argentina)

Benjamín ÁvilaSceneggiatura: Benjamín Ávila, Marcelo Müller; fotografia: Iván Gierasinchuk; montaggio: Gustavo Giani; scenografia: Yamila Fontan; suono: Fernando Soldevila; musica: Marta Roca Alonso, Pedro Onetto; interpreti: Natalia Oreiro, Ernesto Alterio, César Troncoso, Teo Gutiérrez Moreno, Mayana Neiva…; produzione: Luis Puenzo, Benjamin Ávila per Historias Cinematograficas Cinemania/Habitación 1520 Producciones /Academia de Filmes /Antartida Produccions /RTA Radio y Televisión Argentina, Argentina/Brasile/Spagna 2012.DCP, colore, v.o. spagnola st. f/t, 112’

Juan ha dodici anni e ha condotto una parte della sua vita in esilio. Nel 1979 torna, con i genitori e la sorellina di un anno, nel suo paese, l’Argentina. Il ragazzino è stato costretto a vivere lontano da casa per la condizione di clandestinità dei genitori, guerriglieri peronisti dell’organizzazione dei Montoneros, oppositori della dittatura militare di Videla, che ha rovesciato con un golpe il governo di Perón nel 1976. Il padre e la madre di Juan sono adesso convinti che sia giunto il momento di alzare il tiro e portare la resistenza nel cuore dell’Argentina. Il ritorno in patria è, però, rischioso: sono latitanti ricercati dalle autorità e devono, quindi, vivere nascosti. Anche Juan ha un nuovo nome. Per i suoi compagni di scuola e per la ragazzina di cui si innamorerà, si chiamerà Ernesto, come il “Che”.

È un’infanzia rubata quella raccontata dal regista Benjamín Ávila nel suo primo lungometraggio. Una condi-zione che ha il preziosissimo valore della testimonianza. La sconvolgente storia del dodicenne Juan si basa, infatti, su eventi realmente accaduti al regista da piccolo. (…) Di opere sull’eroismo della resistenza contro le dittature del mondo ne abbiamo viste tante, ma l’originalità di questo film sta nel diverso punto di vista, che ci permette di os-servare il microcosmo partigiano dall’interno, senza filtri, se non quello di un bambino che partecipa alla resistenza scrutandola dal punto di osservazione privilegiato della propria età. E così la mette a nudo, svelandone in maniera impietosa le contraddizioni e le assurdità.(Annalice Furfari, www.mymovies.it)

WORKERS (Messico)

José Luís ValleSceneggiatura: José Luís Valle; fotografia: César Gutiérrez Miranda; montaggio: Óscar Figueroa Jara; suono: Pablo Tamez; musica: José Miguel Enriquez; interpreti: Jesús Padilla, Susana Salazar, Barbara Perrin Rivemar, Sergio Limón, Vera Talaia, Adolfo Madera, Giancarlo Ruiz, Rey Castro…; produzione: José Luís Valle per Fondo para la Producción Cinematográfica de Calidad/Zensky Cine/CUEC (Centro Universitario de Estudios Cinematográficos), Messico/Germania 2013DCP, colore, v.o. spagnola st. f/t, 120’

Rafael lavora come spazzino da trent’anni nella stessa fabbrica di lampadine elettriche. Giunto il momento di andare in pensione, si compra per l’occasione un paio di scarpe nuove. Ma il suo padrone gli riserva una brutta sorpresa: benché sia sempre stato un impiegato di fiducia, essendo un immigrato illegale non avrà diritto a nessuna rendita… Lidia appartiene a una cerchia di sette domestici che circondano e curano una vecchia e ricca messicana. L’anziana signora non ha occhi che per il suo cane, a cui intende lasciare tutta la sua fortuna. Per Lidia, inizialmente, niente cambia veramente, ma poi a poco a poco riflette su cosa significhi avere un cane per padrone…

Workers non è un film basato sulla parola. È la storia di due lavoratori taciturni, raccontata con lunghe magnifiche inquadrature, dove la macchina da presa si prende il suo tempo, scrutando ogni dettaglio. Quest’opera prima è, senza alcun dubbio, un film affascinante, ricco di humour, dal finale del tutto inatteso, che ci guarderemo bene dal rivelare.(Ole Schulz, www.filmfestivals.com)

MELAZA (Cuba)

Carlos LechugaSceneggiatura: Carlos Lechuga; fotografia: Ernesto Calzado, Luís Franco Brantley; montaggio: Luís Ernesto Doñas; suono: Rubén Valdés; musica: Jesús Cruz; interpreti: Yuliet Cruz, Armando Miguel Gómez, Luís Antonio Gotti, Ana Gloria Buduén, Carolina Márquez, Yaitié Ruiz…; produzione: Claudia Calviño, Inti Herrera per Producciones de la 5ta Avenida/Arte France Cinéma/13 Productions/Jaguar Films/Planète rouge/Promenade Films, Cuba/Francia/Panama 2012.DCP/Blu-ray, colore, v.o. spagnola st. f/t, 80’

Monica e Aldo vivono a Melaza, un villaggio cubano, dove come molti conducono una vita assai modesta. Ogni mattina partono da casa, mano nella mano, per andare al lavoro: Monica è guardiana dello zuccherificio abbandonato e Aldo è maestro di scuola. Melaza è una bella storia d’amore, semplice e commovente, che racconta la realtà quotidiana di una giovane coppia cubana alle prese con le croniche difficoltà finanziarie che hanno gli abitanti dell’isola. Per sopravvivere dignitosamente, i due dovranno ingegnarsi in diversi modi, rischiando la galera e anche mettendo in pericolo la loro relazione.

Primo lungometraggio del giovane Carlos Lechuga, Melaza ha vinto il premio per il miglior film latinoameri-cano al Festival di Malaga. “È una storia di sopravvivenza nella Cuba contemporanea, caratterizzata dalla perdita dei valori del passato. La vicenda è un pretesto per parlare della generazione dei giovani cubani e delle famiglie non tradizionali”.(Carlos Lechuga)

DESPUÉS DE LUCÍA (Messico)

Michel FrancoSceneggiatura: Michel Franco; fotografia: Chuy Chávez; montaggio: Antonio Bribiesca Ayala; suono: Daniel Paredes Guerrero; interpreti: Tessa Ia, Gonzalo Vega Jr., Tamara Yazbek, Hernán Mendoza…; produzione: Marco Polo Constandse, Michel Franco, Alexis Fridman, Elias Menasse, Billy e Fernando Rovzar per Pop Films/Filmadora Nacional/Lemon Films/Stromboli Films, Messico/Francia 2012.DCP, colore, v.o. spagnola st. f, 103’

Premio “Un certain regard”, Cannes 2012

Sei mesi dopo la morte di sua moglie Lucía in un incidente stradale, Roberto si trasferisce con la figlia diciassettenne Alejandra a Mexico City, con l’intenzione di iniziare una nuova vita. Roberto trova lavoro in un ristorante, ma è sempre depresso e nervoso. Alejandra inizialmente si inserisce bene nella sua nuova classe, ma quando, durante una festa, un suo compagno filma con il telefonino un rapporto sessuale avuto con lei, le cose cambiano. Il video finisce in rete e da allora la ragazza viene emarginata e fatta oggetto di atti di bullismo sempre più pesanti da parte di tutti i suoi compagni. Alejandra decide di vivere la sua sofferenza in silenzio e il padre, ancora preso dall’elaborazione del lutto, non si accorge di niente. Ma durante una gita scolastica le cose vanno troppo in là…

Opera seconda di Michel Franco, dopo Daniel & Ana (2009). Gran bel film, cupo e disperato, che ha vinto merita-tamente il premio di “Un certain regard” riservato alla migliore opera della sezione. Parte del suo fascino deriva dal fatto di affrontare senza luoghi comuni un tema ampiamente dibattuto come quello del bullismo. (…) Sposando la noncuranza dei carnefici piuttosto che la sofferenza della vittima, Franco pare banalizzare l’evento; in realtà, così facendo finisce al contrario per accentuarne lo spessore drammatico.(Leonardo Gandini, in “Cineforum”, 515, giugno 2012)

CORES (Brasile)

Francisco GarcíaSceneggiatura: Francisco García, Gabriel Campos; fotografia: Alziro Barbosa; montaggio: Francisco García, André Gewaerd; suono: Ariel Henrique; musica: Wilson Sukorski; interpreti: Maria Célia Camargo, Graça De Andrade, Pedro di Pietro, Simone Iliesco, Guilherme Leme, Tonico Pereira, Acauã Sol; produzione: Pedro di Pietro, André Gewaerd, Simone Iliescu, Sara Silveira, Acauã Sol per Dezenove Som e Imagen/Kinoosfera Filmes, Brasile 2012.DCP, bianco e nero, v.o. portoghese st. f, 95’

Sono poveri, sono cool, sono amici e vivono a São Paulo. Della crescita economica annunciata dal presidente Lula, niente sembra profilarsi all’orizzonte per loro. Luiz lavora in una farmacia e ne approfitta soprattutto per rubare pillole che vende ai drogati al mercato nero. Laura lavora in un negozio di pesci tropicali e pensa di emigrare in Europa. I due passano buona parte del tempo a casa di Luca, che si occupa principalmente di sua nonna, anche se gestisce un atelier di tatuaggio che non lo renderà mai ricco. Dal futuro non si aspettano niente, quel che conta per loro è lo stile di vita. E questo non manca…Opera prima di Francisco García, che ha scelto l’ironia fin dal titolo: Cores significa “colori”, del tutto assenti nel suo film, interamente costruito sulle splendide immagini in bianco e nero di Alziro Barbosa. E come non ci sono i colori, non c’è nemmeno un vero sviluppo della trama. I tre giovani protagonisti si limitano ad interagire, come quelli di Stranger than Paradise di Jim Jarmusch. Le loro vite sono bloccate e contraddicono la retorica della politica che giunge loro sullo schermo della televisione. Una colonna sonora vibrante e uno humour laconico contribuiscono a sottolineare questa situazione di stallo.(da www.soundandcolours.com e www.zff.com)

CARNE DE PERRO (Cile)

Fernando GuzzoniSceneggiatura: Fernando Guzzoni; fotografia: Bárbara Álvarez; montaggio: Javier Estévez; suono: Karen Cruces; in-terpreti: Alejandro Goic, Amparo Noguera, Daniel Alcaino, Sergio Hernández, María Gracia Omegna, Alfredo Castro…; produzione: Jacques Bidou, Gunter Hanfgarn, Adrián Solar per Ceneca Producciones/JBA Production/Hanfgarn & Ufer Film und TV Produktion, Cile/Francia/Germania 2012.Blu-ray, colore, v.o. spagnola st. f, 81’

Miglior film al Festival di San Sebastian; miglior opera prima al Festival del nuevo cine latinoamericano dell’Avana.

Alejandro è un cinquantenne con un oscuro passato nelle milizie della dittatura militare, emarginato dopo il ritorno della democrazia. Un uomo solitario e frugale, circondato dall’ostilità, fragile e imprevedibile nelle sue reazioni. Si aggira inquieto e somatizza la sua condizione avvertendo un dolore al petto e soffrendo di insonnia. Cerca disperatamente di avere un colloquio con la moglie che lo ha abbandonato. Poi si reca ad una riunione di un’associazione di ex militari già fedeli al regime di Pinochet e chiede un aiuto…

L’opera prima di Fernando Guzzoni, premiata ai Festival di San Sebastian e dell’Avana, è un dramma esisten-ziale molto duro e claustrofobico. Descrive, con estremo realismo documentaristico, una settimana cruciale della vita del personaggio, che si trova sull’orlo della perdita di contatto con la realtà e del tracollo mentale, fino ad un ambiguo finale di possibile salvezza. Il titolo allude sia ai militari di basso rango, sia a una persona oppressa da una pena insopportabile. (…) Guzzoni utilizza ampiamente la camera a spalla, seguendo costantemente il suo personaggio, con uno stile molto efficace che ricorda quello dei fratelli Dardenne.(Giovanni Ottone, www.mymovies.it)

WAKOLDA (Argentina)

Lucía PuenzoSceneggiatura: Lucía Puenzo; fotografia: Nicolás Puenzo; montaggio: Hugo Primero; scenografia: Marcelo Chaves; suono: Andrés Perugini; musica: Daniel Tarrab, Andrés Goldstein; interpreti: Natalia Oreiro, Alex Brendemühl, Diego Peretti, Elena Roger, Florencia Bado, Guillermo Pfening…; produzione: Gudny Hemmelvoll, Stan Jakubowicz, Axel Kuschevatzky, José María Morales, Lucía Puenzo, Fabienne Vonnier per Historia Cinematográfica Cinemania/P&P Endemol Argentina/Cine.Ar/Televisión Federal/ Pyramide Productions/ Wanda Films/Hummelfilm/Moviecity, Argentina/Francia/Spagna/Norvegia 2013.DCP, colore, v.o. spagnola e tedesca st. f/t, 93’

Patagonia, 1960. La famiglia di Lilith, composta da padre Enzo, da madre Eva e due fratelli, sta percorrendo la lunga strada deserta che conduce a Bariloche, dove apriranno un albergo nella zona del lago Nahuel Huapi. Nel corso del viaggio si imbattono in un medico tedesco, che chiede se può seguirli per evitare di percorrere da solo quella strada così spaventosa per tanti e diventa poi il loro primo cliente. L’uomo, che poco per volta affascina tutta la famiglia con i suoi modi, è in realtà lo scienziato criminale nazista Josef Mengele e la vicinanza con quelle persone, ed in particolare con Lilith, risveglia la sua curiosità scientifica: il corpo della ragazza è meno sviluppato di quanto do-vrebbe alla sua età ed il medico si offre di sottoporla ad un trattamento per stimolare la crescita…

La regista argentina (al suo terzo film dopo XXY, 2007, e El niño pez, 2009), ispirandosi all’omonimo suo romanzo, mette al centro della storia la piccola Lilith, con il coraggio di affidare il difficile ruolo alla giovane esordiente Florencia Bado: la ragazza trasmette quella malinconica purezza che rende riuscito il personaggio e regge il confronto con la sicurezza del Mengele di Alex Brendemühl, che le illustra il fascino della genetica. La Puenzo mette in scena con attenzione il piccolo microcosmo dell’albergo, attenta ai dettagli delle vite dei suoi personaggi, in netto contrasto con gli immensi spazi della Patagonia che li circondano, rendendo l’intimità della famiglia di Lilith ancora più forte.(Antonio Cuomo, www.movieplayer.it)

LAS COSAS COMO SON (Cile)

Fernando Lavanderos MonteroSceneggiatura: Fernando Lavanderos Montero, Rodrigo Ossadón, Gonzalo Verdugo; fotografia: Andrés Garces; montaggio: Fernando Lavanderos Montero, Rodrigo Saquel; scenografia: Marisol Torres; suono: Matías Valdés; interpreti: Cristóbal Palma, Ragni Orsal Skogsrod, Isaac Arriagada, Will Danger-Porter…; produzione: Macarena e Matías Cardone, Macarena Concha, Cile 2012Blu-ray, colore, v.o. spagnola st. f, 90’

Jerónimo, barbuto trentenne apatico e asociale, affitta camere ai turisti stranieri a Santiago. La sua triste routine quotidiana viene sconvolta dall’arrivo di Sanna, una giovane inquilina norvegese, bella, strana e simpatica, venuta in Cile per lavorare come assistente sociale. Sfidando le prescrizioni di Geronimo, la ragazza darà ospitalità nella sua camera a Milton, un adolescente di 14 anni che deve nascondersi dopo essere entrato in un giro di illegalità. L’incontro di Jerónimo con questi due personaggi, che rappresentano l’opposto della sua natura, sembra far apparire in lui uno slancio nuovo, sia sentimentale che politico…

Il film vuole gettare uno sguardo critico sulla società cilena, caratterizzata secondo il regista “dalla segrega-zione e dalla diffidenza nei confronti dell’altro”. Il personaggio di Jerónimo è totalmente disinteressato al resto del mondo, concentrato esclusivamente sulle sue piccole mansioni quotidiane. A poco a poco Sanna e Milton riescono a fargli capire che le relazioni con gli altri possono dare un senso più profondo alla vita.(da www.lepetitjournal.com)

LOS INSÓLITOS PECES GATO (Messico)

Claudia Sainte-LuceSceneggiatura: Claudia Sainte-Luce; fotografia: Agnès Godard; montaggio: Santiago Ricci; suono: Vincent Arnardi, Frédéric Le Louet; mucia: Madame Recamier; interpreti: Ximena Ayala, Lisa Owen, Sonia Franco, Wendy Guillén, Andrea Baeza, Alejandro Ramírez Muñóz; produzione: Ruby Castillo, Christian Kregel, Geminiano Pineda per Cine Canibal, Canibal Networks/Good Lap Production/Jaqueca Films, Messico/Francia 2013.DCP, colore, v.o. spagnola st. f, 87’

Primo premio della Giuria dei giovani, Cinéastes du présent, Locarno 2013

La giovane Claudia lavora in un supermercato, dove promuove diversi tipi di prodotti. Una sera finisce all’ospedale in seguito a un’appendicite acuta e lì fa la conoscenza di Martha, una paziente che occupa il letto accanto al suo. Le due donne stringono amicizia nonostante le loro differenze e Martha finisce per ottenere la fiducia di Claudia, al punto da lasciarla entrare nella sua vita famigliare molto particolare. Ma la salute di Martha si aggrava rapidamen-te, e così sarà Claudia ad occuparsi dei suoi cinque figli, con i quali sviluppa una forte relazione.

Il primo pregio del primo lungometraggio di Claudia Sainte-Luce (classe 1982) sta nell’essere un film com-pletamente al femminile: con l’eccezione del piccolo Armando, tutti i personaggi sullo schermo (e parecchi die-tro la macchina da presa) sono donne in diverse fasi della loro vita. (…) Senza appoggiarsi ai triti clichés sulla sensibilità femminile, il risultato di un tale lavoro di squadra è una storia di straordinaria intensità e insieme di grande leggerezza, che lascia commossi all’uscita dalla sala. Los insólitos peces gato è un film sull’infanzia e sulle difficoltà della crescita: nonostante la giovane età (o forse proprio grazie a quest’ultima) Claudia Sainte-Luce riesce a esplorare temi difficili dimostrando profondità di sguardo (aiuta anche il fatto che la storia sia basata in gran parte su eventi autobiografici). (da www.stanzedicinema.com)

INSURGENTES (Bolivia)

Jorge SanjinésSceneggiatura: Jorge Sanjinés; fotografia: Juan Pablo Urioste; scenografia: Serapio Tola; suono: Luis Bolivar; musica: Cergio Prudencio; interpreti: Lucas Achirico, Luís Aduviri, Carlos Araújo; Alejandro Zárate Bladés, Mónica Bustillos…; produzione: Verónica Córdoba, Victoria Guerrero per Grupo Ukamau, Bolivia 2012.Blu-ray, colore, v.o. spagnola, aymara e quechua st. f, 83’

Insurgentes è un film militante che ricostruisce due secoli di rivolte popolari in Bolivia. L’obiettivo è dichiaratamen-te politico: “Il film rivela quella parte della memoria boliviana che è stata negata per duecento anni, quegli eroi che sono stati fatti sparire dalla memoria collettiva poiché contribuivano a valorizzare gli indiani. Abbiamo selezionato dei personaggi, delle circostanze e dei momenti che hanno illuminato il processo di cambiamento che stiamo vivendo oggi” (Jorge Sanjinés).

Considerato fin dagli anni ’60 come uno dei più grandi cineasti latinoamericani, autore di molti film e docu-mentari caratterizzati da un forte impegno politico, Sanjinés rievoca in questa docu-fiction l’assedio di La Paz ad opera di Tupac Katari, che fu il primo grido di indipendenza della Bolivia, la misconosciuta guerra del Chaco, l’assas-sinio nel 1946 del presidente Villaroel, che voleva liberare gli indiani dalla schiavitù e finì appeso a un lampione, e altri episodi della lotta anticolonialista.(da www.letemps.ch)

CHICAMA (Perù)

Omar ForeroSceneggiatura: Omar Forero; fotografia: Mario Bassino; montaggio: Héctor Gálvez, Eric Williams; scenografia: Ronald García; suono: Willy Ilizarbe; musica: Santiago Pillado; interpreti: Pedro Castillo, Ana Paula Ganoza, José Sopan…; produzione: Carolina Denegri.DCP, colore, v.o. spagnola st. f, 75’

César, un giovane che vive in un villaggio della Sierra, sogna di trovare lavoro come maestro nella città costiera di Trujillo, ma deve accontentarsi di un posto in uno sperduto paese andino. Lì incontrerà una giovane collega, con la quale inizierà una timida relazione, finché la ragazza dovrà andarsene per seri problemi famigliari…

Il terzo lungometraggio di Omar Forero, vincitore del Premio per il miglior film peruviano del 2012, è un chiaro esempio di come si possano realizzare dei film semplici e ben fatti anche con scarse risorse finanziarie. La storia di Chicama si riduce ad una sola, quella di un individuo che gira su un solo perno, accettando di lavorare in un mondo isolato mentre continua a sognare di emigrare nella grande città sulla costa. Nella sua situazione interinale incontra persone con cui abbozza relazioni, fraternizza, crea vincoli di fiducia. Il film offre allo spettatore una vicenda incon-clusa, frustrando sottilmente ogni aspettativa di qualcosa che potrebbe germinare e far evolvere la vicenda.(Carlos Esquives, www.cinencuentro.com)

LA JAULA DE ORO (Messico)

Diego Quemada DíezSceneggiatura: Diego Quemada Díez, Lucía Carreras, Gibrán Portela; fotografia: María Secco; montaggio: Paloma López; scenografia: Luis Figueroa; suono: Raúl Locatelli; musica: Leonardo Heiblum, Jacobo Lieberman; interpreti: Brandon López, Rodolfo Dominguez, Karen Martínez, Carlos Chajon, Héctor Tahuite…; produzione: Edher Campos, Inna Payán, Luis Salinas per Animal de Luz Films/Kinemascope Films/Machete Producciones, Messico 2013.DCP/Blu-ray, colore, v.o. spagnola st. f/t, 102’

Premio A Certain Talent, “Un certain regard”, Cannes 2013; Occhio d’oro, Zürich Film Festival 2013

Tre adolescenti guatemaltechi, Juan, Sara e Samuel, cercano di raggiungere gli Stati Uniti d’America per inseguire il sogno di un’altra vita, lontano dalla povertà in cui sono cresciuti. Alla frontiera con il Messico, dopo il primo scontro con gli agenti, Samuel tornerà a casa, mentre Juan e Sara, cui si è aggiunto Chauk, un indio che non parla lo spagnolo, andranno avanti. Il loro sarà un percorso pieno di insidie, un cammino nella disperazione, contro tutto e tutti.

Al centro dell’opera prima di Diego Quemada c’è il concetto di frontiera. Intesa come limite e separazione, linea immaginaria che separa i ricchi dai poveri, terre economicamente sviluppate da altre ferme sotto il giogo di una grande arretratezza. (…) Il viaggio di Juan, Sara e Chauk è quello di tutti i migranti, di uomini alla ricerca di un luogo solo concettualmente distante in cui giocarsi la possibilità di essere diversi da quello che la geografia ha scelto per loro alla nascita (…) Esordio riuscito e maturo, (…) è il lavoro di un regista che sa benissimo come muoversi all’interno di un’idea di cinema molto precisa. Non per niente, Diego Quemada Díez ha maturato un’esperienza ven-tennale accanto a nomi come Ken Loach, Oliver Stone, Alejandro González Iñarritu e Fernando Meirelles.(Marco Chiani, www.mymovies.it)

Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

Festival FILMAR en América Latina, Genève (Sara Cereghetti)Praesens-Film, ZürichTrigon-film, EnnetbadenAgora Films, GenèveXenix Filmdistribution, ZürichCineworx, BaselAlpha Violet , ParisFiGa Films, Los Angeles